Добірка наукової літератури з теми "Contaminazione suoli"
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Статті в журналах з теми "Contaminazione suoli"
Giugliano, Simona. "Progettazione di pillole di scienza per la divulgazione delle problematiche e delle opportunità di risoluzione nella contaminazione di suoli ed acque di falda: il caso dei solventi clorurati." Quaderni di Comunicazione Scientifica 2 (2022): 83. http://dx.doi.org/10.17454/qdcs02.09.
Повний текст джерелаDi Meglio, Alessandra. "Le facies di letum: riflessioni sull’uso di letum dal lessico poetico al suo utilizzo in prosa." Cuadernos de Filología Clásica. Estudios Latinos 41, no. 1 (July 14, 2021): 9–22. http://dx.doi.org/10.5209/cfcl.77305.
Повний текст джерелаPiazzoni, Irene. "Le Collezioni del Palladio. "Quaderni" antifascisti nella Vicenza del 1943." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 296 (August 2021): 9–37. http://dx.doi.org/10.3280/ic2021-296001.
Повний текст джерелаVillirillo, Caterina, Rossella Cascone, and Carlo Buonanno. "Luca: il timore di essere contaminato dalla madre e il ruolo dei genitori nel mantenimento della sintomatologia." QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 46 (July 2020): 111–34. http://dx.doi.org/10.3280/qpc46-2020oa10164.
Повний текст джерелаNarciso, Fabio. "L'apprendistato, le politiche attive per l'inserimento dei giovani al lavoro." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 99 (May 2013): 185–95. http://dx.doi.org/10.3280/qua2013-099010.
Повний текст джерелаSavonardo, Lello. "Ritmi, suoni e contaminazioni culturali a Napoli." ATeM Archiv für Textmusikforschung, no. 4,2 (November 28, 2019). http://dx.doi.org/10.15203/atem_2019_2.10.
Повний текст джерелаCarneiro, Renato Brandi Pereira, and Flávio de Ávila Kfouri. "Membrane Cytoplast D-Ptfe® rigenerazione ossea guidata in implantodontia." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, September 23, 2020, 108–35. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/odontoiatria/rigenerazione-ossea.
Повний текст джерелаMazzei, João Roberto Fortes, Estevão Freire, Eduardo Gonçalves Serra, José Ronaldo de Macedo, Angélica Castanheira de Oliveira, Lucia Helena Pinto Bastos, and Maria Helena Wohlers Morelli Cardoso. "Metodo multiresiduo per l’analisi di 240 pesticidi nei terreni di piantagioni di pomodori mediante cromatografia liquida ad alte prestazioni accoppiata alla spettrometria di massa." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, January 26, 2021, 34–67. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/ingegneria-ambientale-it/metodo-multiresiduo.
Повний текст джерелаДисертації з теми "Contaminazione suoli"
ZANETTI, MARCO. "CONTAMINAZIONE DA MICOTOSSINE DEL MAIS E DEI SUOI DERIVATI." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/300.
Повний текст джерелаThe aim of this study was to monitor the occurrence of mycotoxins over productive cycle of maize. Samples of maize kernels, coming from two Italian regions, were analysed to quantify mycotoxins contamination: the mycotoxins, that showed the most widespread and significant occurrence, were fumonisins. The conditions of humidity and temperature, in which an Aspergillus flavus strain produced the greatest quantity of AFB1, were investigated. Considering fumonisins content, hybrid DKC5353 showed the least contaminations, in all places it was grown. Only one of the various insecticide and fungicide treatments tested was effective. The distribution of fumonisins in several milling fractions and by-products of corn oil manufacture: both processes proved successful methods of decontamination. The necessity of increase controls and monitor the critical points of milling process emerged from the analyses on polenta maize flour.
ZANETTI, MARCO. "CONTAMINAZIONE DA MICOTOSSINE DEL MAIS E DEI SUOI DERIVATI." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/300.
Повний текст джерелаThe aim of this study was to monitor the occurrence of mycotoxins over productive cycle of maize. Samples of maize kernels, coming from two Italian regions, were analysed to quantify mycotoxins contamination: the mycotoxins, that showed the most widespread and significant occurrence, were fumonisins. The conditions of humidity and temperature, in which an Aspergillus flavus strain produced the greatest quantity of AFB1, were investigated. Considering fumonisins content, hybrid DKC5353 showed the least contaminations, in all places it was grown. Only one of the various insecticide and fungicide treatments tested was effective. The distribution of fumonisins in several milling fractions and by-products of corn oil manufacture: both processes proved successful methods of decontamination. The necessity of increase controls and monitor the critical points of milling process emerged from the analyses on polenta maize flour.
RASTELLI, SILVIA. "CONTAMINAZIONE DA MICOTOSSINE DEI CEREALI E DEI SUOI DERIVATI." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/301.
Повний текст джерелаPeople experience deeply, the risk of synthetics chemicals substances, but often don't know the risk from naturals toxics substances. Between these substances, they are mycotoxins; fungi secondary metabolism's products. Most of vegetable food, as cereals, can suffer a mycotoxins contamination, for effect of these fungi, during any step of alimentary chain. In particular, in wheat , the mycotoxins more frequents are ochratoxin A end deossinivalenol, while in the maize can find aflatoxins and fumonisins. These mycotoxins can have hepatotoxics, nefrotoxics, mutagens and cancerogens effects. This study has monitored contamination's levels of raw material (wheat and maize), but also of foodstuff containing cereals.
RASTELLI, SILVIA. "CONTAMINAZIONE DA MICOTOSSINE DEI CEREALI E DEI SUOI DERIVATI." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/301.
Повний текст джерелаPeople experience deeply, the risk of synthetics chemicals substances, but often don't know the risk from naturals toxics substances. Between these substances, they are mycotoxins; fungi secondary metabolism's products. Most of vegetable food, as cereals, can suffer a mycotoxins contamination, for effect of these fungi, during any step of alimentary chain. In particular, in wheat , the mycotoxins more frequents are ochratoxin A end deossinivalenol, while in the maize can find aflatoxins and fumonisins. These mycotoxins can have hepatotoxics, nefrotoxics, mutagens and cancerogens effects. This study has monitored contamination's levels of raw material (wheat and maize), but also of foodstuff containing cereals.
Spirelli, Benedetta. "Valutazione del rischio di contaminazione del suolo da rilasci accidentali di idrocarburi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/8050/.
Повний текст джерелаCozzutto, Sergio. "Studi di metodi analitici e modellistici per la valutazione del rischio chimico ed impatti ambientali per impianti costieri di stoccaggio e pompaggio di idrocarburi." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2011. http://hdl.handle.net/10077/4508.
Повний текст джерелаI consumi energetici europei si basano per oltre un terzo su prodotti petroliferi, di cui circa il 60% viene importato1. Trieste è tra i primi porti petroliferi italiani ed i petroli rappresentano oltre l’80 % dei circa 46 milioni di tonnellate di merci sbarcati annualmente. Le operazioni di sbarco, stoccaggio e pompaggio dei greggi nell’oleodotto transalpino TAL vengono effettuate nel rispetto delle normative nazionali e di standard internazionali di sicurezza, che hanno fatto sì che dal 1967 ad oggi, a fronte di una movimentazione di oltre un miliardo e 200 milioni di tonnellate di greggio, non si siano verificati incidenti rilevanti con l’eccezione dell’attentato terroristico del 4 Agosto 1972. Una gestione attenta di impianti e processi di queste dimensioni richiede tuttavia continui adattamenti ed indirizzi rispetto alle evoluzioni normative, tecniche e del contesto sociale in cui gli impianti sono inseriti. Risulta indubbio in questo senso evidenziare come la sensibilità nei confronti degli impatti reali o percepiti delle attività produttive sull’ambiente sia aumentata nelle società europee proprio a partire dagli anni settanta del secolo scorso. Il presente lavoro di tesi di dottorato mira a proporre metodi analitici e modellistici per la caratterizzazione degli impatti associati alle emissioni nell’ambiente originate da impianti di stoccaggio/pompaggio di idrocarburi, nel caso di rilasci di lieve entità; i metodi risultano indispensabili anche per l’ottimizzazione di soluzioni tecnologiche volte a rimuovere o minimizzare gli impatti ambientali. Bisogna ricordare come la composizione chimica e le proprietà chimico fisiche dei petroli greggi, miscele naturali, siano variabili e dipendano dai giacimenti d’origine degli stessi, comportando mobilità, persistenza, tossicità e rilevabilità diverse per eventuali rilasci nell’ambiente. In alcuni casi i greggi sono presenti come blend provenienti da giacimenti diversi e quindi a composizione non strettamente definita. Le attività intraprese si articolano in studi (capitolo 1) di caratterizzazione analitica dei petroli, volte a determinare componenti alifatiche ed aromatiche che li caratterizzano come contaminanti, e composti particolarmente persistenti come gli opani spesso impiegati come marker di contaminazione ed indicatori per seguire processi di degradazione. Si sono quindi impostati e condotti esperimenti in condizioni controllate, allestendo microcosmi costituiti da suoli contaminati artificialmente, in presenza ed assenza di fenomeni di biodegradazione. 1 European Commission’s Market Observatory for Energy (2009) Europe’s energy position, markets and supply (http://ec.europa.eu/energy/observatory/annual_reports/doc/2009_annual_report.pdf) L’obiettivo è quello di raccogliere indicazioni e parametri utili per la realizzazione di interventi di bonifica con approcci di attenuazione naturale monitorata, land farming o di allestimento di biopile nel caso di contaminazioni accidentali che si dovessero verificare. Un’ulteriore tipologia emissiva da considerare nell’esercizio di impianti di questa natura è quella che riguarda i composti organici volatili (COV) che possono evolvere dai serbatoi durante le operazioni di riempimento, svuotamento e manutenzione o dalle navi cisterna che alimentano il tankfarm. Si sono messi a punto (capitolo 2) metodi per il campionamento passivo ed attivo di COV, includendo sia composti normati quali benzene, toluene, etilbenzene e xileni (BTEX), quanto idrocarburi alifatici volatili, che possono evolvere in atmosfera durante le operazioni di movimentazione dei greggi o di trattamento suoli. I campionatori passivi consentono di ottenere, a costi contenuti, informazioni su concentrazioni medie di BTEX nell’aria ambiente, mentre i campionatori attivi si prestano a campionamenti di breve durata. In considerazione delle segnalazioni di molestie olfattive in prossimità del tankfarm si è affrontato uno studio(capitolo 3) di correlazione tra la concentrazione di odore associata a una serie di campioni di greggi e la loro composizione chimica, con particolare riferimento alla presenza di composti solforati. La natura transitoria delle emissioni di COV in atmosfera e dei fenomeni di molestia olfattiva rende i campionamenti discreti (non continui) dell’aria relativamente poco efficaci, per cui le simulazioni modellistiche possono fornire un valido complemento alle valutazioni ambientali ed all’ottimizzazione delle strategie di controllo. Si è quindi affrontato (capitolo 4)l’allestimento di catene modellistiche che valutano le emissioni dai serbatoi, anche grazie ai dati sperimentali raccolti negli studi precedenti, e la loro dispersione sul territorio. Tali valutazioni possono consentire di posizionare in maniera ragionata centraline di monitoraggio o nasi elettronici sul territorio, tenendo conto quantitativamente dei dati meteorologici e della specifica orografia. Nel caso di emissioni di origine sconosciuta che giungano ad un sito recettore, i modelli possono essere impiegati per valutare la provenienza delle masse d’aria, ricostruendo i campi meteorologici nel dominio spaziale d’interesse e trovando eventuali correlazioni sorgente/recettore. Gli strumenti individuati e sviluppati costituiscono gli elementi che possono essere integrati in un sistema di monitoraggio e retroazione, utile per una gestione ambientale basata su dati quantitativi, comunicabili e su un approccio razionale.
XXII Ciclo
1974
Puricella, Andrea. "Valutazione del rischio di incidente rilevante con contaminazione del suolo: il caso di un oleodotto." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2041/.
Повний текст джерелаLeombruni, Andrea. "Analisi comparata della contaminazione da metalli di suolo e sua vegetazione da diverse aree della città di Lodz (Polonia)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1050/.
Повний текст джерелаFontana, Silvia <1982>. "Problematiche della sicurezza alimentare: contaminazione del suolo da metalli, biodisponibilità e trasferimento di elementi in traccia nel sistema suolo-pianta : il caso di studio del distretto conciario vicentino." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3032.
Повний текст джерелаHeavy metals (and other trace elements) can pose a potential hazard to human health if accumulated in the human body up to excessive levels. One of the main ways of exposure to this kind of substances is the consumption of food containing high quantities of heavy metals. Trace elements can enter the food chain through plant uptake via the root system or, to a lesser extent, through foliar uptake. In this study heavy metals distribution in agricultural soils of the tannery district of Arzignano-Chiampo was evaluated, together with the uptake of potentially toxic elements by two widespread and relevant to human diet foodcrops: wheat (Triticum aestivum L.) and maize (Zea mays L.). The soils of the area are moderately polluted by Cr, Ni, V, Cu, partially of anthropic and partially of geological origin. Nonetheless, the heavy metal contents in the grains of wheat and maize are generally low and there seems to be no health risk for the population of the area due to the consumption of cereal grains. Wheat and maize seem to behave as excluder species as regards the accumulation of potentially toxic elements in grains. Heavy metal contents in maize leaves are relatively high, still, metal levels are thought to be safe for cattle nutrition; according to these results, maize could be used to lower heavy metal contents in soil through phytoremediation processes.
LUCIANO, ANTONELLA. "Studio del comportamento dei DNAPLs nel suolo e nel sottosuolo: analisi sperimentale e simulazione numerica." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/1052.
Повний текст джерелаSoil and groundwater contamination due to release and transport of organic compounds characterized by a density higher than water and a low water solubility (currently referred to as DNAPL, Dense Non Aqueous Phase Liquid), represents a diffuse environmental problem, due to their large use in industrial or commercial processes. Characterization and remediation of sites contaminated by these compounds is critical and difficult as a consequence of their peculiar physical-chemical properties. In fact, due to their limited but environmentally significant aqueous solubility, spills of these compounds typically result in the formation and migration of an organic separate phase that is denser than water and can move for significant distances in the subsurface, contaminating large volumes of the subsurface environment. When introduced into the subsurface, gravity causes the DNAPL to migrate downward through the unsaturated and saturated zone as a distinct liquid. This vertical migration is also accompanied to some extent by lateral spreading due to the effect of capillary forces and to medium spatial variability. When an amount of DNAPL reaches the water table, if it has sufficient energy, being denser than water, the free phase keeps on moving mainly downward for gravity while a dissolved phase begins to move down-gradient generating a contaminant plume where the different DNAPL constituents will be dissolved at different concentration depending on their specific water solubility. The resulting DNAPL distribution is characterized by zones of entrapment at low saturation (residual, ganglia and blobs) and high saturation (pools at permeability barriers and macro-scale entrapment zones resulting from capillary barriers). Entrapped DNAPL dissolves slowly into flowing groundwater and acts as a long-term source of contamination. The contamination scenario described above makes any remediation attempt very difficult. In site characterization, in order to select the most feasible remediation technique and to estimate the required remediation time, identification of the source position and amount is then required. A comprehensive investigation of such aspects is still lacking; some attempts have been proposed to apply the laws of multiphase and multi-component transport in order to develop specific simulators. In any case, their predictive capability and the suitability of the various assumption embodied in them, need to be evaluated versus controlled laboratory experiments. Several experimental studies have been reported in literature but there are only a few reports of NAPL source migration in comparison with those of solute transport. Tests for DNAPL remediation by using a surfactant, co-solvents or PRB have been performed. Furthermore among the NAPL-related reports, more experimental investigations have been carried out on LNAPL migration, rather than on DNAPL migration. Migration and dissolution processes have been studied at lab scale in one dimensional column. Just some two-dimensional tank tests for measuring NAPL migration in heterogeneous ground system and for studying the effect of groundwater flow on NAPL behaviour have been performed. The aim of this study is then to enhance the knowledge on DNAPL transport in porous media by means of : 1. Theoretical aspects about DNAPL migration; 2. Experimental procedure to study DNAPL migration in porous media; 3. Experimental tests in 2-D apparatus; 4. Numerical simulations. The basis for an experimental procedure have been defined and materials and methods to investigate DNAPLs behaviour in the subsurface, during experimental procedures, have been optimized. An image analysis procedure has been developed and applied to reproduce dynamic DNAPL saturation profiles during the infiltration process. In particular, the saturation measure allows to highlight the morphology of the preferential flow paths influencing DNAPLs fate. For a quantitative analysis of the characteristics of the overall flow, measures should be fast, accurate and if possible non-intrusive. All these features are specific to those techniques that use optical properties of the media as well as the image analysis methods. The image analysis represents a non-invasive and cost-effective procedure to reproduce the saturation profile under dynamic condition. Generally, the non-intrusive or non-destructive methods used to measure fluid saturation, such as gamma ray, or conventional X-ray attenuation techniques, do not allow the acquisition of dynamic fluid saturation distribution in the entire flow domain at one time. Because of practical limitations on source intensity, long counting times are needed and only one point can be measured at one time. This contrasts with the need to obtain data useful not only for the study of DNAPL behaviour in soil, but also to validate models. For these reasons the image analysis methods are valuable alternative tools in measuring transient phenomena in the entire flow domain at one time. Various parameter, linked to reflected light intensity which can be correlated to fluid saturation are reported in literature. The image procedure presented in this paper is based on reflected light intensity. The method was applied to two-phase flow in 2D experiments and allows continuous, quantitative and dynamic full field mapping of DNAPL saturation during infiltration and redistribution processes. The suitability of this method has been validated by means of a mass balance calculation of the infiltrated DNAPL amount. Materials and compounds usable in laboratory activities have been chosen and a 2-D apparatus able to simulate different hydraulic condition has been realized. The experimental activity was divided into two distinct phases. In the first phase the process of DNAPL migration has been analyzed, in the second mass transfer according to the morphology of the sources zones. In the first stage the experiments were performed using different hydraulic conditions, in order to assess the effects of stratification and the groundwater flow on the characteristics of the migration process (DNAPL infiltration and redistribution) and the behavior of sources zones. By means of performed experiments important information were obtained. The migration and redistribution processes, the infiltration and migration velocity, the characteristics of migration body, the saturation profiles and the amount of contaminated soil have been calculated for different hydraulic gradients. In the second phase two experiments with different values of water flow velocity was conducted in order to study the dissolution process under controlled conditions in a homogeneous porous medium. The influence of groundwater flow and the architecture of the sources (form and dimensions) on the processes of mass transfer have been evaluated. These experiments represent a first step towards understanding the processes of dissolution of DNAPLs, and represent therefore a starting point for future developments of the research. The obtained information provide useful data, not only for a better understanding of the behavior of DNAPLs in the soil, but also to validate the equations currently used in the study of multiphase flow, in addition, to calibrate the models commonly used. Numerical simulation with MOFAT have been carried out to obtain useful information about operative conditions, as well as the best configuration of the experimental tests, the best sampling points location, the contaminants amount and the conditions of the release, and finally the characteristics of the medium and the hydraulic conditions. Subsequently, on the basis of experimental results obtained, further numerical simulations have been developed, using the model TMVOC, in order to properly calibrate the parameters of interest and to reproduce the observed migration process. This activity was conducted in collaboration with the Christian Albrechts University in Kiel, in the European research project Model Probe. The first experimental results shown the influence of hydraulic gradient on separate phase migration. The hydraulic gradient, even if in this case accompanied to a high permeable medium, promotes the infiltration process, increasing the infiltration rate, it hampers a deviation with respect to the expected vertical direction of the motion. This shift is not revealed by the hand of some common models of multiphase transport. The displacement occurred to the barycentre of the DNAPL mass may lead to significant error in the location of sources, in the case of high gradients and high aquifer thicknesses and in the evaluation of the effects of water supply or pump and treat activities or other remediation strategy based on an increasing of water circulation. The results obtained showed the formation of residual DNAPL zones and influence of water flow on sources and contaminated soil amounts. The hydraulic gradient promotes, not only the redistribution process, but it also reduces pooled and residual DNAPL. This circumstance brings to a reduction of contaminated soil volume in presence of water motion. This effect is due to the easier penetration of water in the pores previously occupied by the DNAPL during its migration, but also it is due to the reduction of DNAPL spread with the hydraulic gradient increasing. The water motion, therefore, promotes both the drainage process, during which the DNAPL migrating occupies the pores saturated by water, and the imbibition process, during which the water returns to invade the pores previously occupied by DNAPL. These results confirm the importance of hydrodynamic conditions in determining the routes of migration and source morphology and the extension. The results of the second phase of the research shown the influence of water filtration on the mass transfer and the degree of sources reduction. These issues are critical to determine the effectiveness and efficiency of remediation activities based on the treatment of localized sources or plume containment. The mass transfer and the rate of sources reduction in presence of high-water flow velocities, are controlled by the presence of water flow. In terms of filtering close to those occurring in natural aquifers, however, is the sources architecture that most influence the mass transport and the sources reduction. The experimental work conducted to evaluate the behavior of the separated phase, together with those opened for the study of the dissolved phase, is therefore a fundamental step for a subsequent study on methodologies for the treatment of persistent sources of contamination such as DNAPL.
Книги з теми "Contaminazione suoli"
Sconfinamenti: Viaggio attraverso le contaminazioni di immagini e suoni. Milano: Biblion edizioni, 2018.
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