Дисертації з теми "Cellule vive"
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Mitri, Elisa. "Fabrication of microfluidic devices for studying living cells responding to external stimuli by FTIR vibrational spectroscopy." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2014. http://hdl.handle.net/10077/9971.
Повний текст джерелаThe present PhD Thesis is about the development of new fabricative strategies to obtain microfluidic devices suitable for InfraRed MicroSpectroscopy (IRMS) studies on living cells in physiological environment and the demonstration of the screening and diagnostic capabilities of this technique for bio-medical applications. IRMS detects the vibrational pattern of molecules allowing the label-free characterization of the chemical profile of a biological specimen and its correlation with the sample morphology. Although powerful and versatile, this technique has been limited until recent years to the study of fixed or dried samples, in order to bypass the problem of water absorptions in the infrared spectral region. The use of microfabrication techniques for the production of Visible-Infrared (Vis-IR) transparent devices has recently opened an innovative approach, able to release some of the constrains encountered when dealing with living cells. Moreover, microfabrication is the best option to achieve long-range reproducibility of the optical path, which is mandatory for an accurate water subtraction in order to disclose cellular IR features. At first, we aimed to develop an IR-Vis transparent microfluidic chip with long-time stability in experimental conditions. The optical transparency was granted by the use of CaF2 or BaF2 as substrates, but their low surface energies imposed a challenge in order to establish reliable microfabrication protocols. With the introduction of a new strategy, that we refer to as “silicon-like”, based on the sputtering of a thin silicon layer onto the IR materials, it was possible to modify the surface properties of the substrates without changing their optical properties. These new substrates allowed the use of several common photo-resists as structural materials. The epoxy-based negative tone SU-8 was chosen for its chemical properties (resistance to solvents and watery media) and its long-term stability in experimental conditions. We established a new sealing protocol exploiting the optical properties of SU-8, able to create a chemical bonding between two already patterned layers of the polymer. It was thus possible to produce a new generation of fluidic chips, characterized by broadband transparency from mid-IR to UV and long-term stability in continuous flow conditions. Subsequently, the devices were employed to perform IRMS measurements on both adherent and circulating cells. In particular, we characterize the spectroscopic features associated to each stage of B16 cell cycle, the changes undergone in living MCF-7 upon exposure to hypo-osmotic and thermal stress and the apoptosis progression of U-937 cells, induced by growth factors removal and CCCP (Carbonyl Cyanide m-Chloro Phenylhydrazone) stimulation. All the studies had the intent to further verify the effectiveness of the microfluidic approach for both circulating and adherent living cells analysis and to prove the capabilities of IRMS as tool for the observation of biochemical processes undergone by live beings. For this reason, to validate the achieved results, a parallel analysis with a well established analytical technique such as the flow-cytometry was performed. The present Thesis demonstrates the capabilities of IRMS coupled with microfluidic technologies, as a diagnostic tool for bio-medical investigation of bio-medical applications. Thanks to the precise control of the cellular microenvironment, as well as its flexibility in terms of experimental design, IRMS could be seen as a new promising frontier for modern biology.
La presente tesi di dottorato concerne lo sviluppo di nuove strategie fabricative, volte all’ottenimento di dispositivi microfluidici per lo studio di cellule vive, in condizioni fisiologiche, tramite MicroSpettroscopia InfraRossa (MSIR). Inoltre intende dimostrare le potenzialità di questa tecnica analitica come mezzo di screening diagnostico in ambito bio-medico. La MSIR prevede la caratterizzazione di bio-molecole tramite l’acquisizione del loro spettro vibrazionale. A tale spettro viene poi associata un’immagine ottica, ottenendo quindi la correlazione tra il profilo morfologico di un campione e il suo contenuto chimico. Inoltre, l’uso della spettroscopia infrarossa permette una diretta analisi del campione senza l’uso di marcatori esterni o protocolli di fissazione. L’utilizzo di questa tecnica, sebbene molto potente e versatile, fino a pochi anni fa è stato limitato a campioni fissati o deidratati al fine di aggirare i problemi derivanti dal forte assorbimento delle molecole d’acqua nell’infrarosso, noti come “barriera di assorbimento dell’acqua”. L’utilizzo di tecniche di micro fabbricazione per la realizzazione di dispositivi trasparenti nelle regioni del visibile e dell’infrarosso ha permesso di sviluppare un nuovo e innovativo approccio allo studio di campioni biologici tramite MSIR, superando le limitazioni connesse alla “barriera di assorbimento dell’acqua” e quindi alla manipolazione di sistemi viventi. Inoltre, l’approccio micro fabbricativo è la migliore strategia per ottenere una perfetta riproducibilità del cammino ottico, necessaria per sottrarre dallo spettro vibrazionale il contributo dell’acqua e ricavare quindi le caratteristiche spettrali delle cellule. Nella parte iniziale di questo lavoro di tesi, si è rivolta particolare attenzione allo sviluppo di nuovi dispositivi microfluidici trasparenti nel visibile e nell’infrarosso caratterizzati da una lunga stabilità nelle condizioni di misura. I substrati comunemente usati nella MSIR (fluoruro di calcio o bario, CaF2 e BaF2 rispettivamente) hanno una bassa energia superficiale che richiede lo sviluppo di nuovi protocolli fabbricativi per l’ottenimento dei dispositivi. Durante questo lavoro è stata proposta una nuova strategia operativa, chiamata “silicon-like”, che prevede la modifica delle proprietà superficiali dei materiali tramite la deposizione di un sottile strato di silicio sulle finestre ottiche. Lo strato di silicio provoca un incremento dell’energia superficiale del substrato senza alterarne le proprietà ottiche e permette l’uso dei comuni resist come materiali strutturali. Tra questi, si è deciso di utilizzare l’SU-8 una resina epossidica con tono negativo le cui proprietà chimico-fisiche (resistenza ai solventi e all’ambiente acquoso) e la sua stabilità nel tempo soddisfano i requisiti imposti dalle condizioni di misura. Infine è stato sviluppato un nuovo protocollo di chiusura per i dispositivi, sfruttando le proprietà ottiche dell’SU-8. Grazie a queste innovazioni è stato possibile sviluppare una nuova generazione di dispositivi microfluidici dotati di grande stabilità nel tempo e ottima trasparenza nelle regioni del visibile e infrarosso. Successivamente i dispositivi sono stati impiegati per condurre diversi studi sia su cellule circolanti che in adesione tramite MSIR. Nello specifico, sono state caratterizzate le caratteristiche spettrali che distinguono ciascuna fase del ciclo cellulare per le cellule B16, i cambiamenti nel contenuto chimico di cellule MCF-7 indotte da stress di tipo termico e osmotico e i riarrangiamenti cellulari subiti dai monociti (U937) durante la progressione attraverso l’apoptosi. Tutti questi studi avevano l’intento di dimostrare l’utilità dell’approccio microfluidico allo studio di cellule vive tramite MSIR e validare le potenzialità della MSIR come tecnica di indagine diagnostica per i processi biochimici in vivo. Per questo, parallelamente agli esperimenti MSIR sono stati condotti degli esperimenti di citofluorimetria, una tecnica di routine in ambito biologico. Questa tesi dimostra le potenzialità della MSIR accoppiata alla microfluidica come mezzo di indagine bio-medica. Grazie al preciso controllo dell’ambiente cellulare e alla flessibilità ottenibile in termini di design degli esperimenti MSIR può essere vista come una nuova frontiera per la biologia moderna.
XXVI Ciclo
1986
El, Ouali Hassan. "Détection immunocytochimique de la laminine in vivo et in vitro au niveau du tube séminifère de rat au cours de l'ontogenèse." Nancy 1, 1990. http://www.theses.fr/1990NAN10545.
Повний текст джерелаZucchini, Nicolas. "Etude in vivo des cellules dendritiques plasmacytoïdes murines à l'infection par le cytomégalovirus murin." Aix-Marseille 2, 2009. http://theses.univ-amu.fr.lama.univ-amu.fr/2009AIX22090.pdf.
Повний текст джерелаPlasmacytoid dentritic cells (pDC) are characterized by their ability to rapidly produce high levels of type I interferon (IFN-I) in response to many viruses, especially during in vivo infection by murine cytomegalovirus (MCMV). PDC also contribute to the production of other cytokines. However, their relativecontribution to these functions compared to other cells in unclear. In addtition, the overall role of pDC in the host resistance to viral infection is difficult to study rigorously, partly beacause of the lack beacause of a method for the effective and specific depletion of these cells in vivo. The expressions of IFN-I, IL-2 and TNF-a were examined by multiparameter flow cytometry identify the cellular souces and molecular mechanisms involved in the production if innate cytokines in various tissues early after infection by MCMV. Splenic pDC are the main source of innate cytokines early after infection been identified to regulate these functions. In order to obtain different mouse models designed for the rigorous study of pDC functions, we are about to generate mice that express CRE recombinase specifically in pDC
Kasprzyk, Laetitia. "Caractérisation du facteur de transmission ZBTB4 in vivo & in vitro." Paris 7, 2013. http://www.theses.fr/2013PA077098.
Повний текст джерелаThe ZBTBs transcription factors play an important role in the organism. These factors are indeed involved in development, as well as in several processes that may lead to tumorigenesis. Three of these ZBTB factors, named Kaiso, ZBTB4 and ZBTB38, also belong to a protein family able to bind methylated DNA (MBP) and also implicated in essential cellular mechanisms. The goal of my graduate work was to initiate the characterization of one of these ZBTB-MBP protein, ZBTB4, by generating a mouse model. The preliminary results on the study of the mice phenotype, carrying an inhibitory mutation of the Zbtb4 gene, showed that the mice are viable, fertile, but display an overall lower weight, especially for three organs in particular : the brain, the heart and the kidneys. They also display a behavior trouble, with an increased tendency to anxiety. In parallel of this in vivo approach, an in vitro study of ZBTB4 showed results in favor to a tumor suppressor role. This work could thus give clues concerning the role of ZBTB4 in the organism
Breart, Béatrice. "Caractérisation du comportement des cellules NK in vivo." Nice, 2005. http://www.theses.fr/2005NICE4042.
Повний текст джерелаNatural killer (nk) cells are major actor of innate immunity, however their role in the immune system as their mechanism of activation and their cellular interactions are still poorly understood. During this ph. D, we have studied the nk cell behavior in course of the intracellular parasite leishmania major infection. Primary we have shown that, after parasite inoculation, nk cells are first recruited in the draining lymph node where they are activated and produce ifn-g, by a mechanism involving cd4+ cells, and are then detected in the lesion site three days after infection. We have also schown that nk cells, low motile cells, are localized in a strategic area of the lymph node, where the initiation of adaptativ immune response takes place, in close contact and in interaction with dc and t lymphocytes. These data suggest that nk cells have an activ role in the control of immune response. Finally we caracterize a new cell population which express classical marker of dc, cd11c and the nk cell marker, cd49b. This population is in fact a sub-population of nk cells which, in term of recruitment and activity, behave as nk cd11c-nk cells in course of l. Majors infection. In conclusion, our results identify, for the first time, an interaction in vivo between nk cell and dc and constitute a necessary prelude of further nk cell study in vivo
Maamar, Hédia. "Etude in vivo du système cellulolytique de Clostridium cellulolyticum : caractérisation du premier mutant d'insertion cipC." Aix-Marseille 1, 2003. http://www.theses.fr/2003AIX11034.
Повний текст джерелаDalle, Prisca. "Système intégré pour l'encapsulation monocouche de cellules." Thesis, Grenoble, 2012. http://www.theses.fr/2012GRENS036/document.
Повний текст джерелаEpileptic seizures arise from pathological synchronization of neuronal ensemble.Seizures originating from primary motor cortex are often pharmacoresistant, and many times unsuitable for respective surgery because of location of epileptic focus in eloquent area. Basal ganglia play important role in seizure propagation. Micro electrode recordings performed during previous studies indicated that input structures of basal ganglia such as GPe, Putamen and Subthalamic nucleus (STN) are strongly modified during seizures. For example the mean firing rate of neurons of the STN and Putamen increased and the percentage of oscillatory neurons synchronized with the ictal EEG was higher during seizures as compared to interictal periods. Pilot studies in humans have shown the possible beneficial effect of chronic DBS applied to STN in treatment of pharmacoresistant motor seizures. Our study was aimed at studying the therapeutic effect of electrical stimulation of input structures of basal ganglia . We first developed a stable, predictable primate model of focal motor epilepsy by intracortical injection of penicillin and we documented it's pharmacoresistence. We then stereotactically implanted DBS electrodes in the STN and Putamen. The stimulator was embedded at the back of the animals. Subthreshold electrical stimulations at 130 Hz were applied to STN. Stimulator was turned ON when penicillin was injected. Sham stimulation at 0 volt was used as a control situation, each monkey being its own control. The time course, number and duration of seizures occurring in each epochs of 1 h were compared during ON and sham stimulation periods. Each experimental session lasted uptoo 6 hours,We also studied preventive high frequency stimulation of STN and subthershold low frequency stimulation of Putamen with 5 Hz and 20 Hz in the same model .Finally we studied combined effects of high frequency STN and low frequency Putamen stimulation in one monkey Results: Data was analysed from 1572 seizures in 30 experiments in three monkeys for chronic STN stimulation , 454 seizures in 10 experiments in one moneky during preventive STN stimulation ,289 seizures from 14 experiments in two monkeys during LFS putamen stimulation and 477 seizures from 10 sessions during combined STN and Putamen stimulation in one monkey The best results were observed during chronic STN stimulation The occurrence of first seizure was significantly delayed as compared to sham situation. Total time spent in focal seizures was significantly reduced by ≥69% on an average (p ≤0.05) after STN stimulation, due to a significant decrease in the number of seizures especially so during the first 3 hours after stimulation. The duration of individual seizures reduced moderately. Bipolar and monopolar stimulation modes were equally effective Preventive HFS STN (in one specimen) was not found to be superior to acute stimulation. LFS Putamen alone was effective but mainly in first two hours of stimulation .In a combined HFS STN and LFS Putamen stimulation the effect of stimulation in terms of seizure control was modest and poor compared to HFS STN alone or LFS Putamen alone. This study provides original data in primates showing the potential therapeutic effect of chronic HFS-STN DBS to treat focal motor seizures . A discussion explaining these
De, Smedt Thibaut. "Maturation et apoptose des cellules dendritiques in vivo." Doctoral thesis, Universite Libre de Bruxelles, 1998. http://hdl.handle.net/2013/ULB-DIPOT:oai:dipot.ulb.ac.be:2013/212028.
Повний текст джерелаPezzella, Francesca Maria. "Studio ex vivo di rigenerazione epatica:valutazione biologico funzionale." Thesis, Università degli Studi di Catania, 2011. http://hdl.handle.net/10761/233.
Повний текст джерелаMesenchymal stem cells can represent a therapeutic alternative to organ transplantation in the treatment of liver diseases.This animal model study investigated liver function parameters (GOT, GPT, ALP) at different timepoints after organ regeneration with MSCs after CCL4-induced necrosis compared with normal organ regeneration controls.Hepatic functional recovery was significantively smaller in rats treated with stem cells compared with controls.These data demonstrated that the use of MSCs may ameliorate the treatment of hepatic desease
Nicolini, Benedetta <1981>. "Effetto della combinazione di cellule CD4+CD25+, cellule staminali emopoietiche CD34+e ATG nella prevenzione della risposta alloreattiva delle cellule T in vitro ed in vivo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3557/1/nicolini_benedetta_tesi_dottorato.pdf.
Повний текст джерелаNicolini, Benedetta <1981>. "Effetto della combinazione di cellule CD4+CD25+, cellule staminali emopoietiche CD34+e ATG nella prevenzione della risposta alloreattiva delle cellule T in vitro ed in vivo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3557/.
Повний текст джерелаVaillant, Solenne. "Suivi in vivo de cellules immunitaires par imagerie multimodale." Thesis, Université Paris-Saclay (ComUE), 2019. http://www.theses.fr/2019SACLS021/document.
Повний текст джерелаRecent clinical trial results have demonstrated the efficacy of immunotherapy in cancer patients. This type of therapy involves treating cancer cells by stimulating the patient's immune defenses. The aim of this thesis project is to develop a biomarker of efficacy for this therapy, in order to better understand the biological mechanisms involved, and to have an early and non-invasive indicator of the patient’s response to immunotherapy. To do this, two imaging techniques (MRI and PET) were used as in vivo monitoring tools for the biodistribution of different populations of immune cells. The first step of this work was to establish different protocols for labeling immune cells. For the PET approach, the immune cells were labeled with Zirconium 89; and for MRI, two labeling techniques were studied: the first uses iron nanoparticles, and the other uses micelles loaded with Fluorine 19. After validation of their non-toxicity, the sensitivity of each labeling was evaluated in vitro, then in vivo in a second step, thus making it possible to study the biodistribution of the immune cells after different types of injections. The labeling with Zirconium 89 was then tested on different animal models of immunotherapies (PD1/PDL1 for example). Finally, since direct markings do not allow optimal cellular monitoring in the long term, a cell labeling approach using reporter genes has been considered. It involved modifying the genome of the immune cells so that they could express an enzyme (for example the viral thymidine kinase HSV1-TK) or a transporter (such as the NIS iodine transporter) allowing the internalization of a radioactive tracer in vivo, and thus be able to carry out indirect labeling of the cells
Barbosa, De Brito Marina de Lurdes. "Cellular integration of the dopamine signal ex vivo and in vivo." Paris 6, 2011. http://www.theses.fr/2011PA066695.
Повний текст джерелаLe, Magueresse-Battistoni Brigitte. "Regulation paracrine des cellules de sertoli par les cellules germinales : etude in vivo chez le rat." Rennes 1, 1987. http://www.theses.fr/1987REN10107.
Повний текст джерелаKassem, Mohamad. "Etude in vivo et in vitro du vieillissement des îlots pancréatiques : impact de la sénescence endothéliale et des microparticules sur la fonction des îlots." Thesis, Strasbourg, 2017. http://www.theses.fr/2017STRAJ007/document.
Повний текст джерелаThis scientific work has tackled the question of the pancreatic islets aging and the effect of endothelial senescence and microparticles (MPs) on islet function. We investigated the impact of aging on pancreas morphology, fate and on the function of the pancreatic islet by comparative analysis between pancreas in young and middle-aged rats, as well as the role of pro-senescent endothelial MPs on islet function and their premature senescence. Our in vivo data show that the pancreas is an early sensitive organ to oxidative stress accumulating with age and leading to overexpression of the procoagulant and senescence markers without appearance of apoptosis. In vitro, MPs of senescent endothelial cells have a pro-senescent effect on pancreatic islets isolated from young rats with characteristic SA-β-galactosidase activity, overexpression of p53, p21 and p16 markers and reducing the ability of insulin secretion in response to glucose. Altogether, our in vivo and in vitro data indicate the contribution of endothelial senescence as a possible contributor to graft dysfunction
Jarzebowski, Léonard. "Unraveling variations in ribosome biogenesis activity in the mouse hematopoietic system at homeostasis in vivo." Thesis, Paris 6, 2016. http://www.theses.fr/2016PA066402/document.
Повний текст джерелаStem cells (SCs) differ from progenitors and differentiated cells on many aspects. Notably, SCs display particular characteristics in fundamental cellular processes, and ribosome biogenesis (RiBi) has recently been proposed to play an important role in the regulation of SCs. During my thesis, I have used various approaches to study the role and regulation of RiBi in SC populations, using in vivo and ex vivo mouse models.Using genetic inactivation of the RiBi factor Notchless (Nle), I have participated to the analysis of its role in the adult hematopoietic system and intestinal epithelium, and in the establishment of the first cell lineages during early embryogenesis. In vivo, constitutive Nle deficiency causes early embryonic lethality, and I showed ex vivo that Nle inactivation in embryonic SCs induces a ribosomal stress response mediated by the tumor suppressor p53, and proliferation/survival defects. Conditional Nle inactivation in the adult mouse also induces activation of p53 in hematopoietic and intestinal SCs in vivo, leading to their rapid elimination.In parallel, I have used different methods to analyze the RiBi activity of hematopoietic SCs (HSCs) and immature progenitors at homeostasis, in vivo in the adult mouse. Thus, I have unraveled variations in the RiBi activity of these populations, and notably uncovered previously unsuspected RiBi activity in HSCs despite their quiescent state.Altogether, my work supports the hypothesis of a role for RiBi in the regulation of SCs and provides better understanding of the activity of this process during hematopoietic differentiation
Hojeij, Wassim. "Réalisation et caractérisations optoélectroniques de cellules photovoltaïques organiques." Limoges, 2007. https://aurore.unilim.fr/theses/nxfile/default/6e0c9ccc-22d0-4d73-b3b7-e2c9264fa719/blobholder:0/2007LIMO4062.pdf.
Повний текст джерелаThe development of efficient and stable organic solar cells constitutes the next major step in the development of organic electronics careers. These organic photovoltaic cells will be used for low cost energy production. They can be manufactured on flexible substrates, which will enable them to be easily integrated in electronics devices such as portable telephones and portable computers. A morphological study of multilayer and bulk heterojunction (BHJ) organic solar cells is carried out by studying the various parameters of realization such as the growth rate, the number of unit cells and the active layer thickness. Other studies are carried out on the optimisation of organic solar cells leading to a power conversion efficiency of 1,9 %. A study is undertaken on organic solar cells dimension effect on their photovoltaic behavior. The electromagnetic study of organic solar cell design shows that the electrical parameters depend on the geometric parameters of the active area
Rousseau, Laure. "Réponse à l'irradiation in vivo des cellules souches neurales foetales." Thesis, Paris 5, 2012. http://www.theses.fr/2012PA05T009.
Повний текст джерелаNeurogenesis is a highly controlled process that allows the production of all the neurons during a limited time. Any perturbation may induce a loss of neurons and an eventually oncogenic genetic instability. Among various damages, ionizing radiation (IR) induces double strand breaks (DSB), one of the most serious damages. IR is commonly used for medical diagnosis and is produced during nuclear disaster. The developing cortex is particularly sensitive to ionizing radiation. We analyzed in vivo the different mechanisms of the DNA damage response of mouse neural stem cells and progenitors (NSCP). We showed that IR induces cell cycle arrests in G2/M and intra-S but not in G1/S, contrary to what is observed in most of the cell lines. We also determined the importance of homologous recombination (HR), the most accurate of DSB repair pathways for the survival of the cortical cells. So, irradiated in S or G2 phase NSCP need HR to survive, contrary to those irradiated in G1 or to post-mitotic neurons. We also observed the reconstruction of the pool of NSCP to the detriment of the neuron production, in the first hours after irradiation. This study allowed a better understanding of the DNA damage response mechanisms of NSCP
Durquet-Perelman, Claire. "Repercussions d'un traitement par les oestrogenes sur les fonctions des cellules de kupffer in vivo et in vitro." Université Louis Pasteur (Strasbourg) (1971-2008), 1989. http://www.theses.fr/1989STR1M074.
Повний текст джерелаSimonato, Enea. "Studio in vitro e in vivo di cellule mesenchimali da sangue cordonale e cellule satellite da fibre muscolari scheletriche nella rigenerazione muscolare." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2008. http://hdl.handle.net/11577/3425210.
Повний текст джерелаAlberghi, Ciro. "Trattamento di cellule cancerose mediante plasmi non termici." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11524/.
Повний текст джерелаMcBerry, Cortez. "Cellular and Molecular Mechanisms of Immunoregulation In Vivo." University of Cincinnati / OhioLINK, 2012. http://rave.ohiolink.edu/etdc/view?acc_num=ucin1354296472.
Повний текст джерелаBeauger, Nadine. "Manipulation ex vivo de greffons pour éliminer les cellules malignes et favoriser l'expansion de cellules souches hématopoiétiques normales." [Montréal] : Université de Montréal, 2001. http://wwwlib.umi.com/cr/umontreal/fullcit?pNQ71102.
Повний текст джерела"NQ-71102." "Thèse présentée à la faculté des études supérieures en vue de l'obtention du grade de philosophiae doctor (Ph. D.) en sciences biomédicales option hématologie." L'annexe 1 comprend le volume intitulé: Monoclonal antibody-based therapy of cancer / edited by Michael L. Grossbard, ([51] p.). Version électronique également disponible sur Internet.
Filippi, Christophe. "Cellules dentritiques : activation et différenciation des lymphocytes T CD4+ in vivo." Nice, 2003. http://www.theses.fr/2003NICE4028.
Повний текст джерелаDuring my Ph. D, I tried to understand why some individuals are more susceptible than others to specific infectious diseases. I focused on the presentation of the Leishmania (L. ) LACK antigen and the activation and differentiation of LACK-specific CD4+ T cells in L. Major-infected mice. The results we obtained indicated that the cells which are responsible for the initiation of LACK-specific CD4 T cell responses in both resistant and susceptible mice are dendritic cells (DCs) which express the surface molecule CD11b. However, while DCs from infected B10. D2 mice preferentially induce Th1 responses, DCs from BALB/c mice induce Th2 responses, probably due to defects in their ability to produce IL-1b. Moreover, this phenomenon is an intrinsic property of BALB/c and B10. D2 DCs, is independant of infection, and can be observed with other antigens than LACK, independently of the haplotype of the mice. Thus, the ability of different individuals to mount Th1 or Th2 responses may be governed by genes which are expressed by DCs. In another study, we showed that the kinetics of activation and expansion of LACK-specific CD4+ T cells from infected resistant and susceptible mice are similar while their phenotypic properties are different. While these cells are high-affinity T cell receptor (TCR)-expressing Th1 cells in B10. D2 mice, they are Th2 cells and express lower affinity TCR in BALB/c mice. These results suggest the existence of a linear relationship between the affinity of the TCR expressed by CD4+ T cells and theire ability to differentiate into Th1 or Th2 effectors. Finally, we showed in a third study that the blockade of the co-stimulatory signals provided by CD86 is able to reverse the polarity of LACK-sepcific CD4+ T cells without modifying the type and affinity of their TCR. The whole of our results enabled us to suggest the existence of genes and mechanisms from both "T" and non "non-T" cell compartments which independently modulate the polarity of CD4 T cell responses in vivo
Cavallari, Giuseppe <1972>. "Capacità immunomodulatoria delle cellule staminali mesenchimali in un modello di trapianto d'organo in vivo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1130/1/Tesi_Cavallari_Giuseppe.pdf.
Повний текст джерелаCavallari, Giuseppe <1972>. "Capacità immunomodulatoria delle cellule staminali mesenchimali in un modello di trapianto d'organo in vivo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1130/.
Повний текст джерелаBellum, Sairam. "Neurotoxic mechanisms of methylmercury: cellular and behavior changes." Texas A&M University, 2005. http://hdl.handle.net/1969.1/4992.
Повний текст джерелаEscher, Geraldine. "Cellular delivery using peptoid carriers." Thesis, University of Edinburgh, 2013. http://hdl.handle.net/1842/12260.
Повний текст джерелаWright, Teresa Leah 1970. "Nitric oxide : cellular effects in vitro and in vivo." Thesis, Massachusetts Institute of Technology, 2001. http://hdl.handle.net/1721.1/8182.
Повний текст джерелаIncludes bibliographical references.
The overall aim of this project was to investigate various cellular responses and toxic effects of nitric oxide, NO' and in vitro and in vivo. Nitric oxide gives rise to a complex spectrum of reactive species in oxygenated solution. The complexity of nitric oxide's chemistry is recapitulated in its effects on cells. Exposure to nitric oxide can result in changes on many different levels in cells ranging from protein and DNA damage, to damage to organelles and changes in gene expression, and even in cell death. Many models to study nitric oxide have been developed and will be used to study various responses to nitric oxide and related species. Nitric oxide and peroxynitrite-induced cellular damage has been and continues to be studied extensively using in vitro systems. Two systems have been used in this project, a delivery system for NO' as well as a cell line, which produces NO'. A Silasticʾ membrane delivery system can be used to treat bacteria or cells to mimic in vivo exposure to nitric oxide. Mutations induced by nitric oxide in a set of Salmonella tester strains can be studied utilizing this delivery system. Activated RAW264.7 macrophage cells have been used as an in vitro model of nitric oxide production and cytotoxicity SJL/J mice bearing the transplantable lymphoma RcsX have been established as an in vivo model of nitric oxide production and toxicity.
(cont.) This in vivo mouse model can be used to test results found in vitro. Specifically, the relationship between nitric oxide production and prostaglandin synthesis and glutathione homeostasis can be explored. Glutathione was found to be induced by nitric oxide production in this model, and this increase was due to increases in y-glutamylcysteinyl synthetase activity. This thesis studied both the regulatory and toxic effects of nitric oxide, both endogenously produced and from exogenous sources.
by Teresa Leah Wright.
Ph.D.
Liu, Erin Heng-Yu. "Tissue and Cellular Responses to Chronic In Vivo Heating." Case Western Reserve University School of Graduate Studies / OhioLINK, 2004. http://rave.ohiolink.edu/etdc/view?acc_num=case1085468120.
Повний текст джерелаMichon, Francois-Xavier. "Electrophysiologie de l’hippocampe in vivo pendant le comportement : étude de l'impact de la locomotion sur le potentiel de membrane des cellules pyramidales de CA1 de l'hippocampe chez la souris naviguant dans un environnement virtuel." Thesis, Aix-Marseille, 2018. http://www.theses.fr/2018AIXM0476/document.
Повний текст джерелаSpontaneous locomotion strongly influences the state of the hippocampal network and is critically important for spatial information coding. In neocortex, different attentional or behavioral states during arousal can modify neurons responses to sensorial stimuli and associated task performance. During locomotion, the local field potential of the hippocampus is characterized by theta frequency oscillations (5-12 Hz) and the pyramidal neurons present a specific discharge to the localization of the animal in environments. However, the intracellular determinants of CA1 pyramidal cells activation during locomotion are poorly understood. Here we recorded the membrane potential of CA1 pyramidal cells (PCs) while non-overtrained mice spontaneously alternated between periods of movement and immobility during a virtual spatial navigation task. We found opposite membrane polarization between bursting and regular firing CA1 PCs during movement. Regular firing CA1 PCs were more depolarized and fired at higher frequency during movement compared to immobility while bursting CA1 PCs, preferentially inhibited during sharp wave ripples, were hyperpolarized during movement in a speed dependent manner. This speed-dependent suppression of a subpopulation of CA1 PCs could enhance signal to noise ratio for efficient spatial coding during locomotion
Lemkine, Gregory F. "Transfert de gène in vivo à l'aide de la polyéthylènimine : application à l'étude des cellules souches neurales." Paris, Muséum national d'histoire naturelle, 2005. http://www.theses.fr/2002MNHN0026.
Повний текст джерелаThe subventricular zone (SVZ) of the adult mammalian brain harbors the neural stem cell population with potential neural regeneration and repair capacity. We describe a nonviral technique to preferentially transfect in vivo the adult neural stem cell population and its immediate progeny based on intraventricular injection of polyethyelenimines (PEl)/DNA complexes. Linear PEI is proving to be efficient, non-toxic and versatile agent for in vivo gene delivery by a number of routes. The transfected population was identified by cellular and ultra-structural evidence showing their proliferating status and expression of the specific markers GFAP and nestin. Stable activation of the lacZ reporter by cre-recombinase transfection in R26R mice demonstrated survival and migration of stem cell derivatives three months after injection. Apoptosis is thought to be the most common fate of the stem cell progeny. Introduction of a neuroprotective, antiapoptotic gene Bcl-XL can augment the number and change the histological profile of transgene-expressing cells in the SVZ. This opens up the possibility of enhancing in situ the regenerative potential of this population of cells. As well as confirming the importance of apoptosis in neural stem cell physiology, our results pave the way for further investigations of this phenomenon. This method thus provides selective targeting of the stem cell population and should allow an in-depth understanding of their biology. We thus investigated the effects of thyroid hormones on proliferation and apoptosis of stem cells in the subventricular zone as well as on migration of transgene-tagged neuroblasts out of the stem cell niche. Hypothyroidism significantly reduced all three of these processes, inhibiting generation of new cells. These data suggest that, besides the well established multiple roles of TH in early neurogenesis, TH is an essential component of the endocrine environment that activates neural stem cell growth, migration, and apoptosis. Further, the results demonstrate that the negative effects of TH on mitotic capacity have repercussion on the number of cells migrating through the RMS. Endocrine factors such as TH could be key factors to reveal regenerative potential of endogenous or grafted stem cells
Jobin, Christine. "Expansion ex vivo des cellules CD34+ du sang adulte : étude du microenvironnement et caractérisation des cellules générées en condition d'hypoxie." Master's thesis, Université Laval, 2016. http://hdl.handle.net/20.500.11794/27068.
Повний текст джерелаSibon, David. "Étude comparative de l'infection des lymphocytes T CD4+ et T CD8+ par HTLV-1 in vivo et ex vivo, et implication dans la genèse de la leucémie/lymphome T de l'adulte." Lyon 1, 2005. http://www.theses.fr/2005LYO10295.
Повний текст джерелаDumortier, Jérôme. "Interactions épithélio-mésenchymateuses au cours du développement des tumeurs malignes digestives : étude expérimentale in vivo et in vitro." Lyon 1, 2000. http://www.theses.fr/2000LYO1T152.
Повний текст джерелаMalezieux, Meryl. "Dynamique intracellulaire des cellules pyramidales de CA3 dans l'hippocampe pendant les états de veille." Thesis, Bordeaux, 2018. http://www.theses.fr/2018BORD0317/document.
Повний текст джерелаWakefulness is comprised of distinct brain states, correlated with different behaviors and characterized by specific oscillatory patterns in the local field potential (LFP). While much work has characterized different brain states and their LFP signatures, the underlying cellular mechanisms are less known. Changes in single cell properties are thought to correlate with and possibly result in these changes in brain state. Synchronized and coordinated activity among distributed neurons supports cognitive processes such as memory. The hippocampus is essential for spatial and episodic memory, and within the hippocampus, area CA3 is important for rapid encoding of one-trial memory. Additionally, CA3 is the site where information from the entorhinal cortex, dentate gyrus, and CA3 itself is compared and integrated before output to CA1. During quiet wakefulness, the hippocampal LFP displays large irregular activity (LIA) punctuated by sharp-wave ripples, which play a role in memory consolidation. During exploratory behaviors, hippocampal LFP oscillates at both theta and gamma frequencies. CA3 pyramidal cells (PCs) play an important role in each of these brain states; they are necessary for both sharp waves during quiet wakefulness and for gamma oscillations during exploratory behavior. We explored the changes that occur in the intracellular dynamics of CA3 PCs during changes in brain state, by using whole-cell patch-clamp recordings from CA3 PCs in awake head-fixed mice. We combined those recordings with measurements of pupil diameter, treadmill running speed and LFP recordings of oscillatory activity. Our findings show that some CA3 PCs are prone to intracellular modulation during brain rhythms, and tend to decrease their average membrane potential, excitability, variance and output firing during theta as compared to LIA. Future studies will demonstrate whether these effects are due to changes in synaptic and/or neuromodulatory inputs. This modulation at the single-cell level in CA3 could play a role in the emergence of oscillations, and underlie the ability of CA3 to perform different memory functions during different brain states
Zekri, Latifa. "Contribution de l'endoribonucléase G3BP dans le remodelage des particules ribonucléoprotéiques, ex vivo et in vivo, au cours du développement chez la souris." Montpellier 2, 2006. http://www.theses.fr/2006MON20222.
Повний текст джерелаFrom sites of transcription in the nucleus to of the cytoplasm, messenger RNAs are associated with RNA-binding proteins (RBP). These proteins influence pre-mRNA processing as well as the transport, localization, translation and stability of mRNAs. In our lab, we are interested in an RBP, G3BP, which behaves as an endoribonuclease responsible for mRNA degradation. During my thesis, we have demonstrated that phosphorylation of G3BP regulates its localisation and its function in translation. G3BP is hypo-phosphorylated in cells exposed to arsenite and is recruited to stress granules (SGs). Therefore, G3BP is likely to control the fate of mRNPs after recovery from stress. In order to determine the function(s) of G3BP in vivo, we have employed a gene deletion strategy in mice. All G3BP-/- mice show growth retardation and massive apoptosis of neurons in the central nervous system. Monitoring the global expression pattern, using Affymetrix oligonucleotide arrays, in isolated wild-type (WT) and G3BP knockout (KO) fibroblasts, we show that the expression of the growth arrest specific genes and imprinted genes was specifically increased in the absence of G3BP. The results demonstrate that G3BP is essential for proper embryonic growth and development by mediating the coordinate expression of multiple imprinted growth-regulatory transcripts
Smith, Andrew Michael. "Engineering semiconductor nanocrystals for molecular, cellular, and in vivo imaging." Diss., Georgia Institute of Technology, 2008. http://hdl.handle.net/1853/37124.
Повний текст джерелаGarcia-Tamisier, Martine. "Etude de la biogénèse de la membrane plasmique apicale des cellules épithéliales in vivo et in vitro." Aix-Marseille 3, 1992. http://www.theses.fr/1992AIX30088.
Повний текст джерелаDormishian, Mojdeh. "Rôle de récepteur 1 des prokinéticines dans les cellules endothéliales : étude in vivo." Thesis, Strasbourg, 2012. http://www.theses.fr/2012STRAJ072.
Повний текст джерелаEndothelium is the largest living organ which has important role in many biological functions such as maintaining vascular smooth muscle tone, angiogenesis, cell proliferation, tissue growth and regulating lipid oxidation. Abnormalities in endothelium cause a large wide range of diseases from cardiovascular diseases to metabolic disorders. This emphasizes the important need for in-depth study of molecular and cellular mechanisms involved in endothelial dysfunction. Prokineticins are peptidic hormones widely distributed in peripheral and various endocrine mammalian tissues. Prokineticins are involved in many biological functions including angiogenesis, gastro-intestinal motility and regulation of heart and kidney physiopathology. These regulatory peptides act via two G protein couple receptor, PKR1 and PKR1. Recent studies show that PKR1 is involved in angiogenesis however PKR2 induces fenestration in coronary endothelial cells. However the role of PKR1 regulation in endothelial cells in vivo has not been studied yet.The aim of this study is to understand to what extent endothelial-prokineticin signaling affect adult organ functions in vivo. We had generated mutant mice lacking PKR1 in endothelium, by Cre-loxP technology, and studied how inactivation of PKR1 in endothelial cells affects different peripheral organ functions. These mice exhibit endothelial dysfunction as observed by abnormal endothelial cell proliferation and endothelial dependent relaxations. Moreover these mice exhibit cardiac, renal and metabolic disorders. Results indicate that PKR1 can be target for treatment of cardiovascular and metabolic disorders
Abbas, Abdenour. "Etude de l'hétérogénéité des cellules dendritiques plasmacytoïdes au cours d'une infection in vivo." Thesis, Aix-Marseille, 2019. http://theses.univ-amu.fr.lama.univ-amu.fr/190917_ABBAS_686bi458tqaudt885g269pqon_TH.pdf.
Повний текст джерелаPlasmacytoid dendritic cells (pDC) are specialized in the production of the cytokines type I and III interferons type I and III (IFN), which are molecules critical for the body's host defense against viral infections. The ability of pDC to perform other functions, including T cell activation, is controversial. During my thesis, I characterized the heterogeneity of pDC in infected mice by examining at the single cell level their production of IFN and the modulation of the expression of their genome expression and of cell surface markers in isolated individual cells of infected mice. I determined the trajectory of pDC activation and showed that the same cells produced IFN and then acquired the ability to activate T lymphocytes while changing micro-anatomical location. We have also identified new signals promoting the pDC production of IFN by pDC. These results provide a better understanding of the antiviral functions of pDC, their molecular regulation and their spatiotemporal orchestration
Parbaile, Emilien. "Contribution à l'optimisation des techniques de dépôts sous vide de cellules solaires organiques." Limoges, 2009. https://aurore.unilim.fr/theses/nxfile/default/e6a50ed2-0fc2-4a6e-abd4-d838a9507b10/blobholder:0/2009LIMO4061.pdf.
Повний текст джерелаOrganic solar cells are low weight and particularly resistant to shocks (active layer and substrate in plastic). They are suitable for harsh environments such as military environment. Furthermore, conformability of these cells would permit to integrate them in mobile phones and other portable devices requiring high autonomies. The works of this thesis consisted to study different cell structures, improve reproducibility, realize cells with purified materials and make cells on flexible substrates in particular. The realization of cells on such substrates showed that the transition from a rigid substrate to a flexible substrate modifies only slightly the performance. The cells produced and characterized were mainly cells based on CuPc and C60. The deposition techniques used were spin coating and thermal vacuum sublimation. In addition, measurements of incident photon to current conversion efficiency (IPCE) showed that they depend on the incident light power. Other IPCE measurements permitted to estimate the phosphorescence time of C60 and determine the charge mobility in the CuPc. A radiometry study on the solar simulator was led in order to allow compare cell efficiencies with those of other laboratories. A method established permits to approach as close as possible the standard of illumination AM1. 5G with the simulator
Lorant, Judith. "Cellules souches adultes MuStem : phénotype, myogénicité, immunomodulation et contexte immunologique d'administration in vivo." Thesis, Nantes, Ecole nationale vétérinaire, 2016. http://www.theses.fr/2016ONIR090F/document.
Повний текст джерелаDuchenne Muscular Dystrophy is a X-linked recessive disorder that results from mutation in the dystrophin gene leading to a total lack of the protein. It is the most frequent muscular dystrophy with no curative treatment. The lab made a proof of concept of the systemic delivery of a muscle-derived adult stem cell population called MuStem cells in dystrophic dog, the clinically relevant DMD model. The aim of my Ph.D. was to characterize the human population (hMuStem) in terms of phenotype, myogenicity, immunomodulation and immunological context of in vivo delivery. hMuStem cell population is composed of myogenic progenitors with mesenchymal/perivascular imprint. It exhibits a high proliferative capacity, an oligopotency and a participation to muscle regeneration after transplantation into injured muscle. It displays immunomodulatory properties by interacting with adaptive and innate immunity with inhibition of lymphocyte proliferation and complement thanks to expression of surface molecules and/or secreted factors. At last, an immunosuppressive regimen restricted to the allogeneic injection period is necessary but sufficient to avoid host immune response. Collectively, these results allow a better understanding of identity and action modalities of MuStem cell population
PALOMBI, CECILIA. "Ruolo delle cellule T regolatorie in vitro e in vivo in un modello di colite autoimmune." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/876.
Повний текст джерелаCD4(+)CD25(+) T regulatory (Treg) cells are a CD4(+) T cell subset involved in the control of the immune response. In vitro, murine CD4(+)CD25(+) Treg cells inhibit CD4(+)CD25(-) Th cell proliferation induced by anti-CD3 mAb in the presence of APCs. The addition of IL-4 to cocultured cells inhibits CD4(+)CD25(+) Treg cell-mediated suppression. Since all cell types used in the coculture express the IL-4Ralpha chain, we used different combinations of CD4(+)CD25(-) Th cells, CD4(+)CD25(+) Treg cells, and APCs from wild-type IL-4Ralpha(+/+) or knockout IL-4Ralpha(-/-) mice. Results show that the engagement of the IL-4Ralpha chain on CD4(+)CD25(-) Th cells renders these cells resistant to suppression. Moreover, the addition of IL-4 promotes proliferation of IL-4Ralpha(+/+)CD4(+)CD25(+) Treg cells, which preserve full suppressive competence. These findings support an essential role of IL-4 signaling for CD4(+)CD25(-) Th cell activation and indicate that IL-4-induced proliferation of CD4(+)CD25(+) Treg cells is compatible with their suppressive activity. The transfert of CD4(+)CD45RB(high) T cells from the spleen of normal mice to SCID recipient leads to the development of Th1-mediated colitis. CD4(+)CD45RB(low) Treg cells show to prevent the development of colitis. The transfert of CD4(+)CD45RB(high) T cells from spleen of IL-4Ralpha-/-mice leads to the development colitis less seriously than CD4(+)CD45RB(high) T cells from spleen of IL-4Ralpha+/+ mice.
Caccianini, Laura. "Imagerie de l'architecture dynamique de la chromatine dans la cellule unique." Thesis, Paris Sciences et Lettres (ComUE), 2019. https://tel.archives-ouvertes.fr/tel-02896692.
Повний текст джерелаChromatin structure and cellular function are tightly linked in the nucleus of mammalian cells. Disruption of chromatin spatial organisation dramatically affects the life of a cell and eventually leads to severe pathologies in entire organisms. Two nuclear factors, CTCF and Cohesin, have been found to play a crucial role in the regulation and maintenance of DNA architecture. Huge advancements have been made in the understanding of the mechanisms behind chromatin arrangement but the field is still lacking a dynamic picture at the single cell and single molecule level. This study provide this study provides insight into the dynamics of CTCF and Cohesin through single particle tracking of CTCF and Cohesin dynamics achieved with single molecule tracking in living mouse embryonic stem cells. The interplay between these two factors was studied by looking at Cohesin’s behaviour in the absence of CTCF and in the context of other biological alterations
Deschaseaux, Frédéric. "Etude du microenvironnement medullaire humain : expression des molecules d'adherence et analyse des processus adhesifs (doctorat : sciences de la nature et de la vie)." Besançon, 2000. http://www.theses.fr/2000BESA3706.
Повний текст джерелаBonnefoy, Jean-Yves. "Contribution à l'étude des glycoprotéines épidermiques humaines in vivo et in vitro." Lyon 1, 1985. http://www.theses.fr/1985LYO11640.
Повний текст джерелаCussat-Blanc, Sylvain. "Créatures Artificielles : Développement d'Organismes à partir d'une Cellule Unique." Phd thesis, Université des Sciences Sociales - Toulouse I, 2009. http://tel.archives-ouvertes.fr/tel-00449673.
Повний текст джерелаFaivre, Lionel. "Amplification ex vivo et greffe des cellules souches hématopoïétiques du sang de cordon ombilical : Rôle des glycosaminoglycannes." Sorbonne Paris Cité, 2015. http://www.theses.fr/2015USPCC237.
Повний текст джерелаThe microenvironment has a central place in the smooth running of hematopoiesis. Glycosaminoglycans (GAG) are necessary for the proper functioning of this tissue due to their interactions with hematopoietic cytokines. In parallel, in hematopoietic stem and progenitor cells (HSPC) from umbilical cord blood graft, it is clear that improvements are needed. Many solutions have been proposed, some show promise but require progress. Objective: Improve amplification protocols using GAG mimetics. Developing a matrix therapy of bone marrow during transplantation HSPC. The amplification results with GAG mimetics have been able to demonstrate a reduction in the migration of HSPC with high concentrations associated with better viability of HSPC. After transplantation into SCID-NOD yc , no difference was observed. Irradiation would lead to a decrease of GAG present in bone marrow but the matrix therapy attempts for transplant HSPC showed no conclusive results. In parallel, an 18F-FDG radiolabeling technique of HSPC, helped to visualize and quantify their imaging homing with PET/CT for 2. 5 h after injection despite strong cell toxicity of radiolabeling. In our conditions, the GAG mimetics show no major interests in the amplification protocols or HSPC transplantation. Early biodistribution with HSPC PET/CT imaging was possible but requires technical adjustments
Hammoud, Mohammad. "Effet de l’association des basses concentrations d’O2 et des cellules stromales mésenchymateuses sur l’expansion ex vivo des cellules souches et progénitrices hématopoïétiques." Thesis, Besançon, 2012. http://www.theses.fr/2012BESA3008/document.
Повний текст джерелаTo optimize at best the hematopoietic engraftment, we suggest in this work to improve the ex vivo expansion conditions by moving them closer to physiology. Indeed, we propose to culture placental CD34+ (HSC/PH) on MSC layer in combination with LO2-C to ensure the amplification of HP together with the maintenance/expansion of HSC. Compared to the single culture and/or atmospheric oxygenation, our experimental model allows a better maintenance of primitive HP (Pre-CFC) and HSC together with a quite good amplification of total cells, CD34+ cells and committed HP despite of lower than control condition. Moreover, exogenous IL-3 shows crucial effect in co-culture at LO2-C (1.5% O2) since its addition better preserves and even increases the number of HSC compared to the CD34+ cells control from D0. We then studied the secretion of soluble factors in culture supernatants and found that IL-6, VEGF and IL-8 were present in larger quantities at LO2-C in both co-culture and MSC culture. Finally, the CD146, CD49a, CD54, CD200 and CD105 membrane antigens appear to be up-regulated in MSCs when incubated at 5% O2. However, the involvement of these factors and antigens in paracrine effect and/or direct cell to cell contact mechanisms at LO2-C requires further investigations. In conclusion, the combination of LO2-C and MSC would be promising in the field of HSC/PH grafts expansion to achieve its main objective of reducing the post-transplant cytopenia period together with maintaining the long-term graft potential