Добірка наукової літератури з теми "Cartografia marina"
Оформте джерело за APA, MLA, Chicago, Harvard та іншими стилями
Ознайомтеся зі списками актуальних статей, книг, дисертацій, тез та інших наукових джерел на тему "Cartografia marina".
Біля кожної праці в переліку літератури доступна кнопка «Додати до бібліографії». Скористайтеся нею – і ми автоматично оформимо бібліографічне посилання на обрану працю в потрібному вам стилі цитування: APA, MLA, «Гарвард», «Чикаго», «Ванкувер» тощо.
Також ви можете завантажити повний текст наукової публікації у форматі «.pdf» та прочитати онлайн анотацію до роботи, якщо відповідні параметри наявні в метаданих.
Статті в журналах з теми "Cartografia marina"
Camargo, Marina, and Taís Beltrame dos Santos. "CARTOGRAFAR MAPAS." PIXO - Revista de Arquitetura, Cidade e Contemporaneidade 6, no. 21 (October 11, 2022): 558–61. http://dx.doi.org/10.15210/pixo.v6i21.22929.
Повний текст джерелаMoura, Marinalva Nicácio de, and Antenor Ferreira Correa. "EuCorpoCadáverVivo: da escrita como performance e dos poderes do corpo estesiológico." Dramaturgias, no. 14 (October 22, 2020): 377–95. http://dx.doi.org/10.26512/dramaturgias14.34384.
Повний текст джерелаFreitas, Francisco Augusto Canal. "Cartografias marinhas." Indisciplinar 6, no. 2 (December 31, 2020): 388–405. http://dx.doi.org/10.35699/2525-3263.2020.29045.
Повний текст джерелаMartins, Nara Sílvia Marcondes. "A poética das cartografias da artista brasileira Marina Camargo." Brazilian Journal of Development 8, no. 10 (October 19, 2022): 68279–88. http://dx.doi.org/10.34117/bjdv8n10-213.
Повний текст джерелаPerea Ardila, Mauricio Alejandro, Fernando Oviedo Barrero, María Alejandra Ocampo-Rojas, and Iván Fernando Castro-Mercado. "Geo-análisis de usos y actividades marino-costeras en dos jurisdicciones de gestión en el Pacífico colombiano." Biota Colombiana 24, no. 1 (December 23, 2022): e1082. http://dx.doi.org/10.21068/2539200x.1082.
Повний текст джерелаSerrano Acebedo, Rubén, and Ricardo Quintero Serpa. "Cartografía bioecológica de la Isla Naval, archipiélago Isla del Rosario - Colombia." Boletín Científico CIOH, no. 10 (May 1, 1992): 37–56. http://dx.doi.org/10.26640/22159045.39.
Повний текст джерелаAlvargonzález Rodríguez, Ramón Mª. "La cartografía náutica de Asturias del ingeniero de Marina Miguel de la Puente (1785-1788)." Ería 99, no. 99-00 (November 29, 2016): 353. http://dx.doi.org/10.17811/er.99.2016.353-366.
Повний текст джерелаPeña Llopis, Juan, Rosa María Poveda Martínez, Andreu Bonet Jornet, Juan Francisco Bellot Abad, and Antonio Escarré Esteve. "Cartografía de las coberturas y usos del suelo de la Marina Baixa (Alicante) para 1956, 1978 y 2000." Investigaciones Geográficas, no. 37 (September 15, 2005): 93. http://dx.doi.org/10.14198/ingeo2005.37.08.
Повний текст джерелаPorro Gutiérrez, Jesús María. "Del Extremo oriente al Nuevo Mundo. Reflexiones sobre posibles predescubrimientos y algunas consideraciones críticas extraídas de la cartografía (1474-1513)." Estudios Humanísticos. Historia, no. 3 (December 1, 2004): 91. http://dx.doi.org/10.18002/ehh.v0i3.3054.
Повний текст джерелаOrtega Álvarez, José Marcos. "Riesgo de inundación y ordenación territorial en el área litoral sur de la Marina Baixa (Alicante)." Investigaciones Geográficas, no. 45 (April 15, 2008): 203. http://dx.doi.org/10.14198/ingeo2008.45.08.
Повний текст джерелаДисертації з теми "Cartografia marina"
Morelli, Danilo. "La cartografia marina: ricerche ed applicazioni orientate ai rischi geologico-ambientali in aree campione." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2008. http://hdl.handle.net/10077/2714.
Повний текст джерелаRIASSUNTO Dati raccolti nell’ambito di progetti di cartografia geologica marina nazionali ed internazionali sono stati utilizzati per ricerche sui rischi geologico-ambientali in alcune aree marine italiane maggiormente critiche dal punto di vista della valutazione dei rischi. Questo rappresenta un campo di applicazione estremamente complesso a causa della varietà dei processi collegati, i quali a loro volta sono controllati da più fattori naturali ed antropici la cui interazione è spesso di difficile valutazione e previsione. Nei settori di margine continentale del Mar Ligure e dell’Arco Calabro (tirrenico e ionico) dati morfo-batimetrici, sismo-stratigrafici, strutturali, e sedimentologici ricavati dalle più moderne tecnologie d’indagine offshore sono stati integrati con altri dati geologici e geofisici pregressi, utilizzando metodologie di visualizzazione, analisi e restituzione tridimensionale digitale di gran dettaglio. Le ricerche sono state condotte in collaborazione con specialisti ed esperti di geologia marina e morfotettonica attiva delle attigue aree emerse, focalizzando l’attenzione sui dissesti gravitativi superficiali e profondi e di loro correlazione con faglie attive recentemente, potenzialmente sismogenetiche o tsunamogeniche. I risultati ottenuti hanno consentito, nelle singole aree, una definizione più approfondita dei caratteri dei vari elementi di geo-hazard ed una più chiara ricostruzione dei meccanismi di interazione tra i vari processi responsabili della loro genesi ed evoluzione. L’analisi dettagliata di alcuni casi maggiormente rappresentativi ha anche confermato la complessità dei tematismi trattati e sottolineato alcune problematiche cruciali, tuttora aperte, su cui concentrare le ricerche future. Il margine continentale del Mar Ligure, tanto nel settore alpino che in quello appenninico, mostra evidenze morfologiche di processi di mobilizzazione gravitativa di ingenti masse sedimentarie. Questi sono maggiormente concentrati nel margine alpino (scarpata di Imperia), associati allo sviluppo di numerosi canyon e alla forte sismicità dell’area, mentre nel settore appenninico, dove l’attività sismica è minore, riguardano principalmente il Canyon di Levante e la Frana di Portofino. Quest’ultima rappresenta un elemento di particolare interesse per i meccanismi di formazione ed il volume dei materiale coinvolti. Nei margini tirrenico ed ionico della Calabria il sollevamento tettonico pleistocenico dell’Arco Calabro (0.8-0.9 mm/anno) è accompagnato da una cospicua attività sismo-tettonica e da frequenti e voluminosi movimenti di massa lungo tutta la scarpata. Tali processi sono concentrati lungo lo sviluppo di articolati sistemi di canyon sia nel Golfo di Squillace che nei settori di Bovalino e Siderno ed anche nel settore tirrenico indagato (tra Palmi e Scilla). Tale focalizzazione dei fenomeni di instabilità è controllata dall’attività sismo-tettonica di lineamenti strutturali di dimensione regionale, paralleli (Faglia di Scilla) allo sviluppo del margine o interpretabili come prosecuzione a mare di sistemi che tagliano trasversalmente tutto l’Arco Calabro. Come appendice al lavoro di ricerca svolto è stato inserito un contributo riguardante l’area dello Stretto di Messina, elaborato per l’occasione del centenario del terremoto di Messina. In tale area una morfodinamica, estremamente rapida, è controllata dai caratteri idrodinamici dello stretto, da faglie attive e movimenti di massa correlati all’attività sismo-tettonica. In tale contesto degli elementi di particolare rischio geo-ambientale sono delle frane che in prossimità di Messina interessano un corpo sedimentario di notevoli dimensioni. Oltre ai contributi sulle conoscenze relativi ai singoli casi è possibile definire alcune conclusioni generali confortate anche da dati di letteratura. I movimenti di massa sottomarini sono estremamente diversificati, e pur presentando alcune analogie rispetto a quelli che si verificano a terra spesso presentano dei meccanismi di innesco e di evoluzione diversi: sono molto più mobili, coinvolgono volumi notevoli di materiale, trasportati in molti casi a notevole velocità e distanza. Un carattere ricorrente nelle aree analizzate è la scarsa presenza di accumuli di frana piede della scarpata rispetto al volume di materiale franato (mancante) lungo il pendio. Una spiegazione plausibile è fornita dai fenomeni che accompagnano lo sviluppo di frane di grosse dimensioni come l’acquaplaning, che agendo come lubrificante al fronte della frana, può determinare l’allontanamento, la disgregazione e dispersione dei materiali (flussi detritici e torbiditici) in aree bacinali molto distanti (100-1000 Km). Tale ipotesi già verificata in altre aree, se confermata per le aree indagate potrebbe, attraverso la datazione dei livelli detritici e torbiditici bacinali correlabili a grandi frane sottomarine, consentire la definizione dei tempi di attivazione e dei tempi di ritorno delle stesse, ed eventualmente il loro rapporto con la sismicità storica regionale. In questo tipo di approccio si deve tener conto dei caratteri sia dell’area sorgente del dissesto che delle zone di accumulo più distali (debriti, torbiditi) al fine di ricostruire un quadro completo dei processi in atto in grado di definire qualitativamente tutti i fattori geologici in gioco (imput sedimentari, sismo-tettonica, presenza di gas, ecc..) e il loro grado di pericolosità. A prescindere dall’interesse scientifico su tali tematiche è fondamentale il loro approfondimento in termini di valutazione di rischio geo-ambientale, considerando le perdite economiche e di vite umane che gli eventi calabro-siciliano e liguri hanno registrato in passato. Inoltre, nonostante la difficoltà di stimare, prevedere o più semplicemente definire la ricorrenza di terremoti di grande entità, l'analisi della sismicità storica e dei tempi medi di ritorno mette in evidenza l'esistenza di ritardi anche importanti per eventi medio-grandi, lungo alcuni dei sistemi di faglie attive sia in Calabria-Sicilia orientale che in Liguria. Gli studi effettuati confermano la convinzione, già espressa da altri ricercatori, che la morfodinamica sottomarina sia più intensa e veloce di quella sub-aerea. Ciò è senz’altro verificato nel presente studio a proposito delle aree in cui l’attività sismo-tettonica, “motore” principale dei processi studiati, supera un certo livello di soglia. Si dimostra comunque che i dissesti dei fondali pellicolari e profondi, limitati ad aree ben definite, possono prodursi anche in zone di sismicità ridotta (Mar Ligure di Levante; Canyon di Levante -Frana di Portofino), ma non per questo di minore importanza in termini di pericolosità. Altra importante conclusione dello studio è che in contesti geodinamici apparentemente molto diversi in base alle conoscenze correnti (margine attivo calabro-ionico e margine passivo ligure) si riscontrano processi morfodinamici sottomarini di paragonabile tipologia ed entità. Ad un esame più attento risulta però che i contesti geodinamici detti, in termini di tipologia di strutture , flusso tettonico, e movimenti verticali non sono poi così diversi , anzi presentano marcate analogie.
XX Ciclo
1965
Souza, Leonardo Andrade de. "Diagnóstico do meio físico como contribuição ao ordenamento territorial do município de Mariana (MG)." reponame:Repositório Institucional da UFOP, 2004. http://www.repositorio.ufop.br/handle/123456789/6436.
Повний текст джерелаSubmitted by Marise Leite (marise_mg@yahoo.com.br) on 2016-04-18T13:27:45Z No. of bitstreams: 2 license_rdf: 0 bytes, checksum: d41d8cd98f00b204e9800998ecf8427e (MD5) DISSERTAÇÃO_DiagnósticoMeioFísico.pdf: 4417159 bytes, checksum: 6b68fd481fadba1f5115dd8b7882d863 (MD5)
Approved for entry into archive by Gracilene Carvalho (gracilene@sisbin.ufop.br) on 2016-04-27T12:06:11Z (GMT) No. of bitstreams: 2 license_rdf: 0 bytes, checksum: d41d8cd98f00b204e9800998ecf8427e (MD5) DISSERTAÇÃO_DiagnósticoMeioFísico.pdf: 4417159 bytes, checksum: 6b68fd481fadba1f5115dd8b7882d863 (MD5)
Made available in DSpace on 2016-04-27T12:06:28Z (GMT). No. of bitstreams: 2 license_rdf: 0 bytes, checksum: d41d8cd98f00b204e9800998ecf8427e (MD5) DISSERTAÇÃO_DiagnósticoMeioFísico.pdf: 4417159 bytes, checksum: 6b68fd481fadba1f5115dd8b7882d863 (MD5) Previous issue date: 2004
Nos últimos anos o Município de Mariana - MG vem enfrentando vários problemas decorrentes da má utilização do meio físico. A desconsideração das peculiaridades geológicas e geomorfológicas locais, o crescimento acelerado da população e a inexistência de políticas públicas de planejamento urbano ajudaram a configurar o quadro atual. A complexidade dos componentes geológicos e geomorfológicos, associada às intervenções antrópicas têm contribuído intensamente para o surgimento de problemas geoambientais (alterações na paisagem, ocupação de áreas inadequadas, desmatamentos, alteração dos cursos das drenagens, poluição das águas fluviais com efluentes líquidos e pelo descarte irregular de resíduos sólidos e entulhos diversos). Na área urbana são freqüentes as ocorrências de movimentos gravitacionais de massa e erosão, além do risco de inundação pelo transbordamento do Ribeirão do Carmo e afluentes. Inicialmente este trabalho abordou o estudo do meio físico do Município no geral e de sua área urbana em particular, enfocando os aspectos geológicos e ambientais, com objetivo principal de fornecer subsídios para o ordenamento territorial em ambos os níveis e a agregação das informações sobre o meio físico, em um único documento. Na segunda etapa, a partir da análise de documentos cartográficos compilados e produzidos para o território municipal, foram avaliadas as características gerais dos terrenos, os conflitos de usos e os impactos existentes, visando definir a capacidade das unidades de território, para acolher os diversos usos. No âmbito da área urbana, foram detalhados os trabalhos de cartografia geotécnica existentes enfocando os principais problemas relacionados ao meio físico e seu uso e elaborado um cadastro geral de ocorrências de processos geodinâmicos. Os elementos obtidos nas etapas anteriores possibilitaram, numa última fase, a elaboração de cartas temáticas derivadas (carta de risco a processos geológicos, carta de recomendação de uso do solo, etc.) que foram a base para a análise final do meio físico e a proposição de medidas mais adequadas em relação ao uso e ocupação territorial. ______________________________________________________________________________________
ABSTRACT: In the last years Mariana county has confronted several problems recurrent of physical environment bad utilization. The disrespect of local geological and geomorphological peculiarities, the fast population growth, and the absence of urban public political planning contributed to the present situation. The complexity of the geological and geomorphological components, associated with antropic intervention, have contributed for arise the geoenvironment problems (landscape alteration, inappropriate areas ocupation, deforestation, drainage flux alteration, fluvial water polution with fluid effluents and by irregular dumping of solid wastes and several debris). In the urban area are constant the occurrence of mass and oblation gravitational movements besides innundation risk by Ribeirão do Carmo and affluents spill. Initially’ in general this work approached the county physical environment study and, in particular, of its urban area, focusing the environment and geological aspects with main objective to supply subsidies for territorial ordination in both levels, and information’s aggregation about physical environment, in a unique document. In a second degree, from analysis of compiled cartographical documents and produced by country territorial, were evaluated the general land characteristics, the used conflicts, and the existents impacts, with the objective to define the capacity of the territorial units, to greet the several used. In the urban area ambit were detailed the existents geotechnic cartographic works, focusing the main problems related with the physical environment and its used, and elaborated a general cadastre of the geodynamic processes occurrences. The obtained elements, in prior degree, maked possible, in a latter phase, the elaboration of derived thematic letters (risk’s letter to geological process, recommendation letter to land use, etc), that were the basis for physical environment final analysis and the proposition of more adequated measured in relation to the use and territorial occupation.
Costa, Natane Oliveira da. "Cartografia social: instrumento de luta e resistência no enfrentamento dos problemas socioambientais na reserva extrativista Marinha da Prainha do Canto Verde, Beberibe - Ceará." reponame:Repositório Institucional da UFC, 2016. http://www.repositorio.ufc.br/handle/riufc/21447.
Повний текст джерелаSubmitted by Aline Mendes (alinemendes.ufc@gmail.com) on 2016-12-22T20:32:50Z No. of bitstreams: 1 2016_dis_nocosta.pdf: 6764475 bytes, checksum: 79029aefafd5dc8070a02e02c405b170 (MD5)
Approved for entry into archive by Jairo Viana (jairo@ufc.br) on 2016-12-27T16:01:24Z (GMT) No. of bitstreams: 1 2016_dis_nocosta.pdf: 6764475 bytes, checksum: 79029aefafd5dc8070a02e02c405b170 (MD5)
Made available in DSpace on 2016-12-27T16:01:24Z (GMT). No. of bitstreams: 1 2016_dis_nocosta.pdf: 6764475 bytes, checksum: 79029aefafd5dc8070a02e02c405b170 (MD5) Previous issue date: 2016
The Social Cartography appears as a cartographic knowledge in the industry that has a great social appeal mainly due to the fact of empowering traditional peoples in territorial risk, assisting them in demarcation of their own limits for hunting, fishing, extraction, etc. In this context, this research aims to systematize a set of technical and methodological procedures from community practical experience, which facilitates the development of social maps from Extractive Marine Reserve of Prainha do Canto Verde, representing a diagnosis of the socio-environmental conflicts and community proposals for solving the problems that were found. Therefore, we held:I) a participatory diagnosis demonstrating the cultural and environmental characteristics of the community; II) it was represented cartographically, using methodologies of Social Cartography, traditional territories, noting elements and relevant aspects of the community, and II) it was led through the use of geo subsidies for the community of Prainha do Canto Verde so that they could be able to practice a territorial management following the precepts of environmental conservation. Regarding the methodological procedures, the theoretical framework was based on studies of (ACSELRAD, 2008; ALMEIDA, 2008; CHAPIN, 2005; POPAYAN, 2005; CARVALHO, 2014), among others. While methodological approach, the Social Cartography has foundations in research-action-participation in this case being also considered the territory of concepts and landscape. Participatory research seeks to empower people who historically had been excluded from the construction of information about their realities process. The social mapping was constituted by eight workshops, namely, I) General Assembly; II) Participatory Diagnosis; II) Net of Problems; IV) Potential; V) Map of Fishing Resources; VI) Propositional Zoning, VII) The Maps and Settings and VIII) Validation of the Maps. Elaborate maps were meant to provide the word to community through a change in ownership, production and use of cartography. If before the maps were produced by the dominant groups to demarcate and control territory, it is now important to understand that the maps can and should be built and used by social groups as an instrument of resistance to different forms of domination. It is believed that the actions taken contribute to the fortification of the fight before the socio-environmental conflicts at the local level. It is noteworthy that activities were coordinated and organized by environmental analysts from Chico Mendes Institute of Biodiversity Conservation – ICMbio and Geoprocessing Laboratory – LABOCART, associated with the Geography Department of Universidade Federal do Ceará – UFC.
A Cartografia Social configura-se como um ramo do conhecimento cartográfico que possui um grande apelo social devido, principalmente, ao fato de oferecer possibilidades de poder aos povos tradicionais em situação de risco territorial, auxiliando-os na demarcação de seus próprios limites de caça, pesca, extrativismo e etc. Nesse contexto, a presente pesquisa objetiva sistematizar um conjunto de procedimentos técnico-metodológicos, a partir de vivência prática comunitária, que viabilizou a elaboração de mapas sociais da Reserva Extrativista Marinha da Prainha do Canto Verde, representando um diagnóstico dos conflitos socioambientais e as propostas da comunidade para resolução dos problemas encontrados. Para tanto, realizou-se: i) um diagnóstico participativo demonstrando as características culturais e ambientais da comunidade; ii) representou-se cartograficamente, por meio de metodologias da Cartografia Social, os territórios tradicionais, atentando para elementos e aspectos relevantes da comunidade, e iii) propiciou-se, através da utilização das geotecnologias, subsídios para que a comunidade Prainha do Canto Verde possa praticar uma gestão territorial seguindo os preceitos da conservação ambiental. No que concerne aos procedimentos metodológicos, o referencial teórico foi fundamentado nos estudos de (ACSELRAD, 2008;ALMEIDA, 2008; CHAPIN, 2005; POPAYAN, 2005; CARVALHO, 2014), dentre outros. Enquanto aporte metodológico a Cartografia Social possui fundamentos na investigação-ação- -participação neste caso sendo considerado também os conceitos de território e paisagem. As pesquisas participativas procuram empoderar pessoas que historicamente haviam sido excluídas do processo de construção de informações acerca de suas realidades. O mapeamento social foi constituído por meio de oito oficinas, a saber, i) assembleia geral; ii) potencialidades; iii) teia de problemas; iv) diagnóstico participativo; v) mapa de recursos pesqueiros; vi) zoneamento propositivo, vii) ajustes dos mapas e, viii) validação dos mapas. Os mapas elaborados tiveram por intuito fornecer a palavra à comunidade por meio de uma mudança na apropriação, na produção e no uso da cartografia. Se antes os mapas eram produzidos pelos grupos dominantes para demarcar e controlar territórios, agora é importante compreender que os mapas podem e devem ser construídos e utilizados por grupossociais como instrumento de resistência às diferentes formas de dominação. Acredita-se que as ações efetivadas contribuíram para a fortificação da luta diante dos conflitos sócio ambientais no âmbito local. Destaca-se que atividades foram articuladas e organizadas pelos analistas ambientais do Instituto Chico Mendes de Conservação da Biodiversidade – ICMbio e do Laboratório de Geoprocessamento – LABOCART, vinculado ao Departamento de Geografia da Universidade Federal do Ceará – UFC.
Rabello, Rafaella Prata. "A Juiz de Fora que habita na memória: uma cartografia sentimental da cidade na fanpage “Maria do Resguardo”." Universidade Federal de Juiz de Fora, 2015. https://repositorio.ufjf.br/jspui/handle/ufjf/165.
Повний текст джерелаApproved for entry into archive by Adriana Oliveira (adriana.oliveira@ufjf.edu.br) on 2015-12-10T14:02:53Z (GMT) No. of bitstreams: 1 rafaellapratarabello.pdf: 7025797 bytes, checksum: 1cbab1a52a666321da9700513580e782 (MD5)
Made available in DSpace on 2015-12-10T14:02:53Z (GMT). No. of bitstreams: 1 rafaellapratarabello.pdf: 7025797 bytes, checksum: 1cbab1a52a666321da9700513580e782 (MD5) Previous issue date: 2015-02-26
Analisamos a concepção da memória espacial e sentimental de postagens na fanpage do Facebook ―Maria do Resguardo‖, criada em 2009. Procuramos desvelar as múltiplas representações da cidade de Juiz de Fora, MG, expostas nas fotografias ―postadas‖, baseadas na memória, como referências fundamentais para a habitação desta ―cidade imaginária‖ reconstruída na rede social, através de fotografias que ficam expostas na virtualidade. Propomos uma linha teórica sobre os eixos de discussão que o assunto suscita: os lugares de memória; o espaço urbano e sua configuração; o Facebook como espaço de trocas e avivamento da memória. Utilizamos como metodologia a análise de conteúdo (AC) das trinta publicações da fanpage com maior alcance na amostra dos meses de maio, julho e setembro de 2014.
This thesis analyses the conception of spatial and sentimental memories of postings in the Facebook fanpage, ―Maria do Resguardo‖, created in 2009. Through thorough analysis, it unveils the multiple representations of the city of Juiz de Fora, Minas Gerais, Southeast of Brazil, exposed in the photos posted, based on memory, as fundamental references for the dwelling of this ―imagined city‖ rebuilt in the social network. Using concepts of identity and memory of Cultural Studies, a discussion is established in the urban space and its configuration; the Facebook as a place of memory. It was employed as a methodology the Content Analyses (CA) of thirty publications in its fanpage with the farthest reach in the samples of May, July and September of 2014. With the creation of categories of content of photos and comments posted, it was drawn the sentimental cartography of the city, built in the social network.
ENGUIX, EGEA ANGEL. "Desarrollo de lineas prioritarias de investigación del hábitat de interés comunitario 1120* Praderas de Posidonia (Posidonion oceanicae) en espacios marinos protegidos de la Comunidad Valenciana." Doctoral thesis, Universitat Politècnica de València, 2016. http://hdl.handle.net/10251/63242.
Повний текст джерела[ES] Las praderas de Posidonia oceanica son un importante ecosistema endémico del mar mediterráneo y para su protección ha sido incluido como hábitat prioritario en la Directiva de Hábitats de la Unión Europea. De las líneas prioritarias de investigación propuestas por el Ministerio de Medio Ambiente, y Medio Rural y Marino, para la conservación del hábitat de interés comunitario 1120* Praderas de Posidonia (Posidonion oceanicae) en España, en algunos de los espacios marinos protegido creados y gestionado por la Generalitat Valenciana, se han desarrollado las siguientes: La línea "Cartografiado y catalogación del tipo de hábitat 1120*". La línea "Efecto de las especies invasoras". La línea "Efectos del cambio climático en el hábitat prioritario praderas de Posidonia oceanica". La línea "Desarrollo y validación de indicadores de estado de conservación, estructura y función del tipo de hábitat 1120*" .
[CAT] Els herbers de Posidonia oceanica són un important ecosistema endèmic del mar mediterrani i per a la seua protecció ha sigut inclòs com a hàbitat prioritari en la Directiva d'Hàbitats de la Unió Europea. De les línies prioritàries d'investigació proposades per el Ministeri de Medi Ambient , i Medi Rural i Marí, per a la conservació de l'hàbitat d'interés comunitari 1120* Herbers de Posidonia (Posidonion oceanicae) a Espanya, en alguns dels espais marins protegit creats i gestionat per la Generalitat Valenciana, s'han desenrotllat les següents: La línia "Cartografiat i catalogació del tipus d'hàbitat 1120*". La línia "Efecte de les espècies invasores". La línia "Efectes del canvi climàtic en l'hàbitat prioritari herbers de Posidonia oceanica". La línia "Desenrotllament i validació d'indicadors d'estat de conservació, estructura i funció del tipus d'hàbitat 1120*".
Enguix Egea, A. (2016). Desarrollo de lineas prioritarias de investigación del hábitat de interés comunitario 1120* Praderas de Posidonia (Posidonion oceanicae) en espacios marinos protegidos de la Comunidad Valenciana [Tesis doctoral no publicada]. Universitat Politècnica de València. https://doi.org/10.4995/Thesis/10251/63242
TESIS
Zamboni, Romina. "Proposta di realizzazione di una cartografia bionomica come strumento di monitoraggio e di gestione della Laguna di Marano e Grado." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2008. http://hdl.handle.net/10077/2654.
Повний текст джерелаIl presente lavoro si propone di delineare la struttura e la dinamica dei popolamenti delle comunità macrozoobentoniche dei fondi mobili della Laguna di Marano e Grado sulla base di tre campagne di campionamento (1993, 1994 e 1995) in 53 stazioni diversamente distribuite. Nonostante la vetustà dei campionamenti la tematica trattata trova precedenti per la zona solo negli anni 1950/60; ciò qualifica quindi questa indagine come la più ampia finora effettuata in questo ambiente. I dati considerati si situano in ogni caso in anni di drastica svolta per le attività alieutiche della Laguna di Marano e Grado, dove l’introduzione della vongola verace filippina Tapes philippinarum (1986) determina il progressivo abbandono di sistemi di pesca tradizionali (grasiui) o li mette in secondo piano rispetto ad una febbrile “corsa all’oro”, stimolata dalla nuova risorsa disponibile. Proprio nel 1993 viene infatti introdotto il “ferro maranese”, una draga al traino che consente rese tali da spingere la produzione dalle 88 t iniziali, a 222 t nel 1994 ed a 1002 t nel 1995 (Zentilin et al., 2005). Il sistema di pesca introdotto determina enormi mobilizzazioni e rideposizioni di sedimenti con corrispondenti impatti sui popolamenti bentonici. In accordo con i concetti elaborati da Guelorget e Perthuisot (1983) peraltro già adombrati in studi riguardanti la Laguna di Venezia attraverso l’idea di vivificazione marina, i dati ottenuti sono stati analizzati prima di tutto per descrivere la struttura di base dei popolamenti bentonici lagunari e la loro evoluzione nel periodo di osservazione, poi per mettere in evidenza l’esistenza di eventuali gradienti biologici legati prevalentemente all’andamento del confinamento in ciascun bacino o a variazioni di tale parametro al passaggio da un bacino all’altro. Nel complesso, nel corso dei tre anni, si è osservata una evidente evoluzione temporale delle comunità bentoniche ed è emersa inoltre una netta differenza tra i due principali bacini lagunari. Parallelamente alle analisi ed alle elaborazioni ecologiche relative all’assetto dei popolamenti macrozoobentonici della laguna e, al fine di produrre un concreto strumento specificatamente realizzato per il biomonitoraggio e la futura gestione di questo ambiente, è stato realizzato un sistema informativo mirato. Questo strumento potrà consentire in futuro la catalogazione, l’analisi comparativa dei dati bionomici, sedimentologici e di quelli relativi alla pesca ed all’acquacoltura, la fruizione e la gestione in relazione agli attuali e futuri modelli di utilizzo dell’ambiente lagunare (Speranza e Puppi Branzi, 1993). La cartografia bionomica risponde infatti a molteplici necessità pratiche, fornendo non solo un quadro dello stato dei fondali in un determinato momento ma anche l’inventario e la localizzazione dei popolamenti bentonici di una specifica area, la stima delle risorse, delle biomasse e, grazie alla comparazione di carte successive, permette la valutazione dell’evoluzione dei popolamenti su lunghi periodi. La cartografia biocenotica, grazie alla sua notevole capacità di sintesi (Morri et al., 1986), rappresenta quindi un utile strumento di lavoro ai fini della pianificazione, della gestione e della tutela degli ambienti marini. Queste sue caratteristiche la rendono una componente strategica per la realizzazione di un Sistema Informativo Geografico (GIS) relativo alla fascia costiera. Una corretta gestione del patrimonio ambientale e delle risorse che popolano un determinato ambiente, implica una buona conoscenza sia degli aspetti geomorfologici e sedimentologici di un dato fondale, sia degli aspetti puramente biologici, quali appunto quelli relativi alle comunità e alle biocenosi bentoniche. Un Sistema Informativo Geografico è quindi uno strumento in grado di elaborare dati spaziali e non, di trasformare i dati in informazioni, di integrare differenti tipi di dati, di analizzare, di modellare i fenomeni che occorrono sulla superficie terrestre e di fornire supporto alle decisioni. L’integrazione delle diverse tipologie di dati realizzata da un supporto GIS costituisce infatti la base per valutare l’attuale assetto ambientale delle lagune nord-adriatiche e fornisce un valido strumento per individuarne l’evoluzione ed avviarne la gestione.
XIX Ciclo
1967
FARIAS, Maicon Silva. "Comunidades em zona de amortecimento de resex marinha: a cartografia participativa como instrumento de identificação do território de uso dos pescadores da vila de Caratateua, Bragança-PA." Universidade Federal do Pará, 2014. http://repositorio.ufpa.br/jspui/handle/2011/7641.
Повний текст джерелаApproved for entry into archive by Edisangela Bastos (edisangela@ufpa.br) on 2017-02-10T18:44:22Z (GMT) No. of bitstreams: 2 license_rdf: 0 bytes, checksum: d41d8cd98f00b204e9800998ecf8427e (MD5) Dissertacao_ComunidadesZonaAmortecimento.pdf: 6153746 bytes, checksum: f401818fc0e4723f1842c2d7d03364e5 (MD5)
Made available in DSpace on 2017-02-10T18:44:22Z (GMT). No. of bitstreams: 2 license_rdf: 0 bytes, checksum: d41d8cd98f00b204e9800998ecf8427e (MD5) Dissertacao_ComunidadesZonaAmortecimento.pdf: 6153746 bytes, checksum: f401818fc0e4723f1842c2d7d03364e5 (MD5) Previous issue date: 2014-09-10
As Reservas Extrativistas (RESEX) Marinhas tem como objetivo a proteção dos recursos não florestais como o mangue, os peixes, crustáceos e a manutenção do modo de vida de comunidades de pescadores artesanais. O processo de criação de uma RESEX é realizado por meio de estudos ambientais e socioeconômicos das comunidades, contudo, observa-se que ocorre o processo de inclusão e exclusão de comunidades que vivem e partilhavam o território, que após com a delimitação por parte do Estado, as comunidades do interior da área protegida passam a receber benefícios, regulamentados pela portaria nº3 de outubro de 2008 pelo Ministério do Desenvolvimento Agrário - MDA, enquanto as que se localizam na zona de entorno sofrem com o processo de exclusão, dependendo dos estudos do Plano de Manejo e da ratificação do Conselho Deliberativo da Unidade para serem consideradas usuárias. Com base nesta problemática este trabalho busca demonstrar, por meio da metodologia de cartografia participativa com utilização de mapas em escala e o conhecimento local dos pescadores da Vila de Caratateua, no município de Bragança, afirmar que seus territórios de uso dos recursos se sobrepõem a área da RESEX Marinha Caeté-Taperaçu, confirmando que os pescadores utilizam de maneira direta os recursos RESEX e devem ser considerados beneficiários de políticas públicas que são oferecidas as comunidades. O mapeamento participativo aconteceu através de oficinas na Vila de Caratateua e contou com a participação de representantes da Associação de Pescadores da Vila de Caratateua e da Colônia de Pesca de Bragança. Os mapas gerados durante as oficinas passaram por um tratamento digital para serem trabalhados em um software de SIG, na qual foram elaborado os mapas finais que afirmam os pescadores como usuários da unidade. Este trabalho irá fornecer contribuições para o debate sobre o território de uso de comunidade ao entorno de unidades de conservação de uso sustentável assim como dar subsídios a metodologia de cartografia participativa para com afirmação do território de uso comum de comunidades.
The Extractive Reserves (RESEX) Marine aims the protection of non-forest resources such as mangroves, fish, crustaceans and maintaining the livelihoods of artisanal fishing communities. The process of creating a RESEX is accomplished through environmental and socioeconomic studies of communities, however, it is observed that occurs the process of inclusion and exclusion of communities living and shared territory that after the delimitations by the State the inland communities of the protected area started to receive benefits, regulated by Ordinance No. 3 October 2008 by the Ministry of Agrarian Development - MDA, while those located in the surrounding area suffer from the deletion process, depending on the plan studies Management and the ratification of the Board of the unit to be considered users. Based on this problem this paper stresses that through participatory mapping methodology with use of maps in scale and local knowledge of Caratateua fishermen village in the municipality of Bragança, claim that their resource use territory overlap area RESEX Navy Caeté-Taperaçu, confirming that fishermen use a direct way the RESEX resources and therefore should be considered public policy beneficiary communities are offered. Participatory mapping happened through workshops in Caratateua village and with the participation of representatives of the Association of Fishermen of Caratateua village and Cologne Bragança fishing. The maps generated during the workshops went through a digital treatment to be worked in a sofwtare GIS, which were drawn up the final maps that say the fishermen in using the unit. This work will provide input to the debate on the community use of the territory surrounding sustainable use of protected areas as well as give grants to participatory mapping methodology for claim with the territory of common community use.
Rodrigues, Salomé Filipa da Fonseca. "Biografia de Marino Miguel Franzini." Master's thesis, 2019. http://hdl.handle.net/10400.26/30314.
Повний текст джерелаThe thesis that we present, regards a work reporting to two centuries ago, guided by a persona that lived in different environments, in the “Corpo de Engenheiros do Exército”, the “Academia das Ciências de Lisboa”, the “Fábrica Nacional de Cordoaria” and in different political positions. The watchful eye of Marino Miguel Franzini (1779-1861) in the art of meteorology, where he was one of the pioneers in the systematic approach, in Portugal, throw different calculations taken in his own house, allowing him to entry the scientific panorama of the century XIX. Despite his scientific connection to meteorology, he also excelled in different areas such as mathematics, statistic, national cartography elaborating different navigation charts to sailors all over the world, as well cartography works connected to the Portuguese Army, due to the Court had delegated him the responsibility of this institution in terms of this scientific area. It is in the quest to uncover the man, the military, the politic, the meteorological, the scientist that our research fell into for the elaboration of this master’s thesis.
Книги з теми "Cartografia marina"
Presciuttini, Paola. Toponimi costieri italiani nella cartografia dell'Istituto idrografico della Marina. Imperia: Grafiche Amadeo, 2008.
Знайти повний текст джерелаMarina, Istituto idrografico della, ed. Toponimi costieri italiani nella cartografia dell'Istituto idrografico della Marina. Imperia: Grafiche Amadeo, 2008.
Знайти повний текст джерелаDell'Oro, Paolo. Carte, cartografi e marinai: Storia della cartografia nautica. Verona: Edizioni il frangente, 2014.
Знайти повний текст джерелаDiviacco, G. Atlante degli habitat marini della Liguria: Descrizione e cartografia delle praterie di Posidonia oceanica e dei principali popolamenti marini costieri. Imperia: Grafiche Amadeo, 2006.
Знайти повний текст джерелаDiviacco, G. Atlante degli habitat marini della Liguria: Descrizione e cartografia delle praterie di Posidonia oceanica e dei principali popolamenti marini costieri. Imperia: Grafiche Amadeo, 2006.
Знайти повний текст джерелаJosé, González González Francisco, ed. Catálogo de la colección de cartografía de la Biblioteca del Real Instituto y Observatorio de la Armada. San Fernando: Ministerio de Defensa, Real Instituto y Observatorio de la Armada en San Fernando, 2002.
Знайти повний текст джерелаFanelli, Marco. Cipro nella Biblioteca Marciana di Venezia Manoscritti, testi e carte. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-621-3.
Повний текст джерелаFanelli, Marco. Cipro nella Biblioteca Marciana di Venezia Manoscritti, testi e carte. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-621-3.
Повний текст джерелаChapuis, Olivier. A la mer comme au ciel: Beautemps-Beaupré & la naissance de l'hydrographie moderne, 1700-1850 : l'émergence de la précision en navigation et dans la cartographie marine. Paris: Presses de l'Université de Paris-Sorbonne, 1999.
Знайти повний текст джерелаChapuis, Olivier. A la mer comme au ciel: Beautemps-Beaupré & la naissance de l'hydrographie moderne, 1700-1850 : l'émergence de la précision en navigation et dans la cartographie marine. Paris: Presses de l'Université de Paris-Sorbonne, 1999.
Знайти повний текст джерелаЧастини книг з теми "Cartografia marina"
Forgetta, Emanuela. "4 • Mercè Rodoreda." In La città e la casa Spazi urbani e domestici in Maria Aurèlia Capmany, Natalia Ginzburg, Elsa Morante e Mercè Rodoreda. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-586-5/005.
Повний текст джерелаRendón Cardona, Paula Andrea. "Una ruta narrativa pedagógica como camino para narrar la paz." In RUTAS: narraciones de paz en Colombia desde el Periodismo Universitario, 2000-2021, 29–40. Universidad Católica de Pereira, 2022. http://dx.doi.org/10.31908/eucp.69.c665.
Повний текст джерелаMarcos Da Silva Rocha, Antonio. "CARTOGRAFIA DAS PRÁTICAS DE LETRAMENTOS: o caso dos escritos dos banheiros nas escolas Maria Martins Bringel e João Alípio." In Ciência Brasileira: Múltiplos Olhares - Educação. Brasil: Even3 Publicações, 2023. http://dx.doi.org/10.29327/cb-multiplos-olhares-educacao-1.598877.
Повний текст джерелаТези доповідей конференцій з теми "Cartografia marina"
Silva, Marília Goulart, and Lidiane Maria Maciel. "VIVER, OBSERVAR E ESCREVER: A EXPERIÊNCIA SOCIOTERRITORIAL “DAS DORES” DA POPULAÇÃO EM SITUAÇÃO DE RUA." In VII Seminário do Programa de Pós-graduação Planejamento Urbano e Regional da Universidade do Vale do Paraíba. Universidade do Vale do Paraíba, 2022. http://dx.doi.org/10.18066/semplur.2022.21.
Повний текст джерелаFurno, Antonella. "Ricerca storica e cartografica delle domus federiciane “fantasma” della regione del Principatus et Terra Beneventana." In FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11535.
Повний текст джерелаMaraví Martínez, Pablo. "Notas para la creación de un archivo audiovisual de videoarte vasco en el marco del proyecto VideoFlux." In II Congreso Internacional Estéticas Híbridas de la Imagen en Movimiento: Identidad y Patrimonio. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2021. http://dx.doi.org/10.4995/eshid2021.2021.13963.
Повний текст джерелаMedina, Mercedes. "El bajo río Uruguay: dos naciones ¿un territorio?" In Seminario Internacional de Investigación en Urbanismo. Barcelona: Maestría en Planeación Urbana y Regional. Pontificia Universidad Javeriana de Bogotá, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/siiu.6010.
Повний текст джерела