Дисертації з теми "Biennali Venezia"
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Cibin, Alberto. "I futuristi alle Esposizioni Biennali Internazionali d'Arte di Venezia (1926-1942)." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3426760.
Повний текст джерелаLa ricerca indaga la storia del gruppo futurista, guidato da Filippo Tommaso Marinetti, alle Esposizioni Biennali Internazionali d’Arte di Venezia tra il 1926 e il 1942. Le partecipazioni dei futuristi in questo arco temporale fu costante e avvenne sempre in forma collettiva, tanto da contare in alcune edizioni anche più di trenta espositori. Le mostre veneziane nel corso degli anni Trenta assunsero un ruolo primario nella riforma del sistema espositivo fascista in relazione all’arte contemporanea. Tale sistema prevedeva, attraverso successivi gradi di selezione, l’accesso degli artisti dapprima a manifestazioni sindacali, provinciali e interprovinciali, poi alle Quadriennali nazionali di Roma e, infine, alle Biennali internazionali di Venezia, che avrebbero dovuto rappresentare al meglio l’arte italiana in vista del confronto con nazioni straniere. Le esposizioni veneziane sono state quindi un osservatorio privilegiato per indagare non solo le varie fasi dell’arte futurista e le reazioni della critica coeva, ma anche il complesso e talvolta conflittuale rapporto tra i seguaci di Marinetti e i vertici della Biennale, sotto l’egida forzatamente armonizzante dello Stato fascista.
Gambardella, Annachiara <1997>. "Esposizioni internazionali d’arte. La prospettiva della Francia sulle Biennali di Venezia del secondo dopoguerra e la nascita della Biennale di Parigi nel 1959." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18406.
Повний текст джерелаMarchesin, Giorgia <1990>. "La Biblioteca della Biennale di Venezia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10227.
Повний текст джерелаNuovo, Lorenzo. "La pagina d'arte de "Il Mondo" di Mario Pannunzio (1949-1966)." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2010. http://hdl.handle.net/10077/3633.
Повний текст джерелаNel panorama degli studi di storia della critica figurativa del secondo dopoguerra, manca una disamina delle posizioni degli autori della pagina d’arte del periodico romano “Il Mondo” . Studi - raccolte di documenti, indagini sul rapporto tra arte e critica militante in Italia e affondi sulla trasformazione del vocabolario visivo tra anni Quaranta e Cinquanta - che, anche quando hanno centrato la propria attenzione su periodici o giornali non specialistici, hanno sempre finito per tenere fuori fuoco la definizione dei tratti propri della specola sulle arti costituita dal settimanale diretto da Mario Pannunzio. L'analisi delle pagine culturali de “Il Mondo” dimostra l'insufficienza di un ragionamento costruito sulla base di una mera contestualizzazione degli scritti figurativi comparsi nel settimanale nel dibattito critico del secondo Novecento. “Il Mondo” è stato espressione di un clan, della élite raccoltasi a partire dagli anni Trenta attorno a Mario Pannunzio; un gruppo che, in alcuni dei suoi protagonisti e in piena continuità politica e culturale, è poi confluito nell'avventura de “L’Espresso” di Benedetti e Scalfari. Sulla costituzione del gruppo vale la pena di indugiare, resistendo alla tentazione di una distinzione tra questioni prettamente storico-artistiche e culturali in senso generale, o addirittura tra scelte di campo in materia di arti visive e battaglie politiche e civili: sono gli stessi autori della pagina d’arte de “Il Mondo” ad indicare questa strada, in un dibattito che, negli anni dell’immediato dopoguerra, era giocoforza carico di ragioni ideologiche. Obiettivo del presente lavoro è quello di fare luce sulla sintesi operata nell’ambito della redazione del settimanale tra le due componenti salienti del gruppo gravitante attorno a Pannunzio. Serbatoi di uomini e di idee, essenzialmente cultura di fronda per quel che attiene agli autori delle pagine culturali, intellettualità liberaldemocratica per quanto attiene alla definizione della rotta politica, economica e civile del settimanale.
XXII Ciclo
1979
Ancorato, Angelo <1986>. "La partecipazione delle Filippine alla Biennale di Venezia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9414.
Повний текст джерелаMartini, Maria Vittoria <1975>. "La Biennale di Venezia 1968-1978 : la rivoluzione incompiuta." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2011. http://hdl.handle.net/10579/1125.
Повний текст джерелаIn 1968 the art critic Lawrence Alloway ended The Venice Biennale 1895-1968. From salon to goldfish bowl asserting that it was necessary that Venice Biennale worked out a “control system” on its exhibitions in order to solve its complex “cellular structure”. It is in this very moment that this research inserts itself chronologically. The institutional and functional crisis came to the apex in 1968 when the Biennale became the target of the protests for these reasons. The quest for a radical renewal of the cultural institution coming from civil society, finally expressed itself in the 1973 “democratic and antifascist” reform. This research hypothesis is that the “control system” on the exhibitions has found and tested in occasion of 1976 Biennale and that it was the result of all the civil and cultural experiences developed soon after ’68 protests in and around the Venice Biennale.
Ricci, Clarissa <1977>. "La Biennale di Venezia 1993-2003 : l'esposizione come piattaforma." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4596.
Повний текст джерелаThe research examines The Venice Biennale main exhibition of visual arts from the years of 1993 to 2003, investigating the consolidation of the “exhibition platform model” in contemporary art practices. During the decade examined, six consecutive exhibitions of visual arts mark, in different ways, the history of the Venice Biennale, in those years undergoing a bureaucratically and organizational renovation encompassing also the cultural agenda, and the history of art exhibitions. The research’s focal points are the reconstruction of the exhibitions’ displays and the Biennale‘s historical and organizational context. Such examination allows us to understand the exhibitions structures, their theoretical characteristics and the changes they spark.
Crespi, Giulia <1986>. "La Spagna alla Biennale di Venezia dal 1976 al 2009." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/2100.
Повний текст джерелаTessari, Laura <1989>. "Gli eventi collaterali. Il caso studio della Biennale di Venezia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8948.
Повний текст джерелаAmadi, Francesca <1984>. "Arte relazionale alla Biennale di Venezia dal 1999 al 2017." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10827.
Повний текст джерелаGori, Giulia. "ARIANNA - percorso a filo d'acqua per la riconnessione tra gli spazi disgiunti della Biennale di Venezia." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.
Знайти повний текст джерелаFontana, Cristina <1990>. "Manifesti e pubblicità della Biennale di Venezia dal 1895 al 1950." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5122.
Повний текст джерелаGaggetta, Giulia <1991>. "Venezia. Cinema anni '80. Dal cinema all'aperto alla Biennale di Lizzani." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12158.
Повний текст джерелаDe, Stefano Sabina Laura <1992>. "Giovani artisti alla Biennale di Venezia: la rassegna “Aperto” (1980-1993)." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16652.
Повний текст джерелаFerrarin, Matilde <1990>. "Gli artisti veneziani alla Biennale (1895-1905)." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8439.
Повний текст джерелаBubula, Laura. "La sala della città di Trieste alla Biennale di Venezia del 1910." Bachelor's thesis, Università degli Studi di Trieste, 2004. http://hdl.handle.net/10077/21679.
Повний текст джерелаMay, Jan Andreas. "La Biennale di Venezia : Kontinuität und Wandel in der venezianischen Ausstellungspolitik 1895-1948 /." Berlin : Akademie-Verl, 2009. http://bvbr.bib-bvb.de:8991/F?func=service&doc_library=BVB01&doc_number=017123813&line_number=0001&func_code=DB_RECORDS&service_type=MEDIA.
Повний текст джерелаMay, Jan Andreas. "La Biennale di Venezia Kontinuität und Wandel in der venezianischen Ausstellungspolitik 1895 - 1948." Berlin Akad.-Verl, 2006. http://d-nb.info/991757661/04.
Повний текст джерелаChia, Samantha <1993>. "Il padiglione della Repubblica di Corea alla Biennale di Venezia. Arte come Identità." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15126.
Повний текст джерелаBertocco, Samuele <1996>. ""Our machines are disturbingly lively". L'arte digitale alla 58° Biennale di Venezia del 2019." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20159.
Повний текст джерелаOrzes, Anita <1988>. "Il Padiglione Spagnolo alla Biennale di Venezia: un’analisi critica dell'attività espositiva dal 2001 al 2013." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5105.
Повний текст джерелаPepa, Paola Natalia <1985>. "Arte argentina: dall'indipendenza al contemporaneo con suggestioni europee. Quattro artisti contemporanei nella Biennale di Venezia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5106.
Повний текст джерелаShlyakhtina, Elvira <1984>. "L‘evoluzione dell‘utopia socialista nelle opere degli artisti russi nella Biennale d‘arte di Venezia (1920-1970)." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8149.
Повний текст джерелаMonahan, Laurie Jean. "The new frontier goes to Venice : Robert Rauschenberg and the XXXII Venice biennale." Thesis, University of British Columbia, 1985. http://hdl.handle.net/2429/25472.
Повний текст джерелаArts, Faculty of
Art History, Visual Art and Theory, Department of
Graduate
Gabriele, Marta <1983>. "Drammaturgia del sacro prima e dopo il padiglione della Santa Sede alla 55a Biennale di Venezia." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7479/1/Gabriele_Marta_tesi.pdf.
Повний текст джерелаThe research tries to analyze the ambiguous relationship between the sacred and contemporary art in the light of recent events: the pavilion of the Holy See at the 55th and 56th Venice Biennale. Art and sacred, in the past, in their mutual dependence, revealed the essential and original dimension of man; they revealed the ritual, cultish, individual and collective condition, that responds to the primary sacredness of life. This kind of osmosis has been replaced by individual entities that no longer overlap in the secularized era. Can art express an aura of sacredness, considering the prevalence of its secular aspects? What is it that defines the sacred art? Can we talk about sacred art or secular work on sacred? Some section of the thesis concerns the negotiation of sacred symbols in contemporary art, especially in: figurative and a-figurative art; religious patronage, art and liturgy; rhetoric of the sacred quote between irony and blasphemy. Reflections open up the field of investigation and consider art as a result of the interaction between plural perspectives: historical, philosophical, anthropological and psychological. So this work attempts to analyze the role of the sacred image in contemporary era, the era of disenchantment, in the light of this renewed interest in the sacred and in the obsolete historiography of art, that tries to become history of images.
Gabriele, Marta <1983>. "Drammaturgia del sacro prima e dopo il padiglione della Santa Sede alla 55a Biennale di Venezia." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7479/.
Повний текст джерелаThe research tries to analyze the ambiguous relationship between the sacred and contemporary art in the light of recent events: the pavilion of the Holy See at the 55th and 56th Venice Biennale. Art and sacred, in the past, in their mutual dependence, revealed the essential and original dimension of man; they revealed the ritual, cultish, individual and collective condition, that responds to the primary sacredness of life. This kind of osmosis has been replaced by individual entities that no longer overlap in the secularized era. Can art express an aura of sacredness, considering the prevalence of its secular aspects? What is it that defines the sacred art? Can we talk about sacred art or secular work on sacred? Some section of the thesis concerns the negotiation of sacred symbols in contemporary art, especially in: figurative and a-figurative art; religious patronage, art and liturgy; rhetoric of the sacred quote between irony and blasphemy. Reflections open up the field of investigation and consider art as a result of the interaction between plural perspectives: historical, philosophical, anthropological and psychological. So this work attempts to analyze the role of the sacred image in contemporary era, the era of disenchantment, in the light of this renewed interest in the sacred and in the obsolete historiography of art, that tries to become history of images.
Ladoucette, Laura <1993>. "Il riordino delle serie Cinema del Fondo Storico dell'Archivio Storico delle Arti Contemporanee (Biennale di Venezia)." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14141.
Повний текст джерелаBertele', Matteo <1978>. "La Russia all'Esposizione internazionale d'arte di Venezia (1895-1914) : per una storia della ricezione dell'arte russa in Italia." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2011. http://hdl.handle.net/10579/1075.
Повний текст джерелаThis doctoral dissertation is based on the analysis of two main subjects: the Russian contribution to the International art exhibition of Venice from the very first edition, to the pre-war one and its reception by the Italian coeval critique. The Russian interest towards a continuous presence at the Exhibition was low, from the other side an Italian critic reception, often mediated by French and German institutions and shows, strongly tied up to prejudice and stereotypes of literature's derivation and influenced by preconceptions of Eurocentric matrix. This was due to the absence of a professional art critic and, also, to the spare knowledge of the Russian art, presented in Venice for the first time in Italy as "national style". Only political and diplomatic pressure brought to the construction of the Russian Pavilion, which opened in 1914, at the top of self-celebratory tzarist splendour.
Coidessa, Clarissa <1992>. "Donne artiste alla Biennale d’arte di Venezia. Analisi e studio di una partecipazione ancora tutta da scoprire." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14651.
Повний текст джерелаKranitz, Judith <1992>. "Medardo Rosso alla Biennale. La corrispondenza dello scultore conservata presso l'Archivio Storico delle Arti Contemporanee di Venezia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15065.
Повний текст джерелаBasilicata, Alessia <1997>. "Uno sguardo da Oltreoceano: la critica d'arte americana rispetto i primi decenni della Biennale d'arte di Venezia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/16200.
Повний текст джерелаDi, Paolo Stefania <1986>. ""Tutti torneranno a danzare" Il gesto di Virgilio Sieni tra arte e antropologia alla Biennale Danza di Venezia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4527.
Повний текст джерелаMalizia, Sofia <1995>. "Curatorial Activism tra pratiche artistiche e riflessioni teoriche. 3x3x6, Il padiglione di Taiwan alla 58° Biennale di Venezia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19573.
Повний текст джерелаCarraro, Martina <1967>. "I Belgi e la Biennale: premesse e protagonisti del primo padiglione nazionale ai giardini (1895-1914)." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2010. http://hdl.handle.net/10579/1030.
Повний текст джерелаThis doctoral dissertation is about the contribution of Belgian artists to the Venice Biennale from its foundation to 1914. Two main questions were at the basis of the research: which the reasons have been why Belgium was the first country to build a national pavilion at the Giardini and what role the Pavilion had in the creating of the new polycentric exhibition system. As to the first point, the research has highlighted two fundamental issues: - Belgian art and some of its protagonists had deeply influenced the Venetian context since 1895, year of the first Biennale. - The invention of the pavilion is grounded on the will to put into practice the principle of the Synthesis of Arts. Both the Belgians and the Biennale were mostly concerned with it and eager to pursue it at least up to 1914. About the second assumption, it must be acknowledged that the making of Belgium Pavilion cannot be seen as a useful tool to understand Biennale's new deal. In its specifity, this first building represents a singular event, not at all an example to refer to.
Foffani, Anna <1989>. "La Finlandia alla Biennale di Venezia (1909-2015) : esposizioni nazionali e performance di mercato delle partecipazioni nel XXI secolo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8422.
Повний текст джерелаVarotto, Eleonora <1992>. "Videoarte e arti performative in Spagna: il caso del padiglione spagnolo alla Biennale di Venezia dal 2001 al 2017." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11503.
Повний текст джерелаTavano, Maria Novella <1996>. "Ai lati d’Italia. Interventi e acquisti di Vittorio Viale, direttore dei Musei Civici di Torino, alla Biennale di Venezia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20338.
Повний текст джерелаRampazzo, Elisa <1992>. "I pittori veneti alle "Biennali di Pallucchini" (1948 - 1956): le partecipazioni attraverso la ricezione della stampa." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12479.
Повний текст джерелаDe, Stefano Sabina Laura <1992>. "Jeff Koons e i rapporti con l'Italia: dalla Biennale di Venezia del 1990 a "Jeff Koons in Florence" (2015-2016)." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10559.
Повний текст джерелаBruzzese, Benedetta <1990>. "Il Teatro in soffitta. Gli Archivi teatrali in Italia e il caso dell'Archivio storico delle Arti Contemporanee della Biennale di Venezia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6692.
Повний текст джерелаDI, STEFANO CHIARA. "Gli Stati Uniti alla Biennale : le strategie espositive e la diffusione dell'arte americana in Italia intorno al padiglione di Venezia 1948-1958." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/11578/278332.
Повний текст джерелаCicalini, Giorgia <1991>. "Palma Bucarelli e la Biennale di Venezia (1948-68): acquisizioni, prestiti e interventi critici della Direttrice della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9773.
Повний текст джерелаBonomi, Emilia <1995>. "Arte e Ambiente: Un binomio in evoluzione. Dalle pratiche estetiche della Biennale di Venezia del 1978 alle riflessioni ecologiche della Triennale di Milano del 2019." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18798.
Повний текст джерелаZazzeron, Mauro. "Tra la Biennale, Ca' Pesaro e la Secessione romana. Per un catalogo ragionato dei dipinti di Umberto Moggioli." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3424968.
Повний текст джерелаThe paper proposes to recall, through a precise historical-critical analysis of the paintings, the entire production of Umberto Moggioli, from the beginning to his roman epilogue, within a time horizon included between 1904 and 1918. The graphic and the engraving productions were not the object of cataloging; nevertheless, it was taken into account how and to what extent the design practice has influenced the development of the subject from time to time represented. To better understand the various stages that mark the artist’s pictorial journey – its growth times and changes of course, participation in Italian (and Venetian in particular) exhibitions straddle two World Wars, the network of relationships of which he was a part of – it was fundamental, from a methodological point of view, the analysis of references and exchanges of letters promoted by him, as well as the correspondence held by the widow Anna between the Twenties and the Fifties. To this end, the documentary material kept in the private archive of the Moggioli heirs, partly merged in the Documentary Appendix, was reorganized and inventoried; an instrument of support, this last, indispensable for the examination of individual works, as it has allowed to unravel biographical crux, to rethink times and modalities of execution of some paintings – making progress or recede in time the genesis – also providing valuable information to trace back to the origins. The corpus of letters, postcards and telegrams transcribed in the Appendix frequently refer to the individual sheets, precisely to guarantee a coherent philologic framing of the paintings. A section was dedicated to paintings considered controversial under the attributional profile or stylistic identification, that is, devoid of those formal and stylistic parameters that allow to recognize with confidence the painter’s hallmark. Complete the work an introductory essay dedicated to the deepening of some specific themes: from the author’s critical fortune, starting from the figures and the exposures that have followed and investigated the stylistic evolution, to the reconsideration of the training period through the comparison of the documentation found in the Historical Archives of the Academy of Fine Arts in Venice and the letters written by the young artist to the family between october 1904 and june 1907. From the hypothesis of “environmental” reconstruction of the personal exhibitions set up at Ca’ Pesaro in 1909 and in 1912 (which binds the problem of being able to determine the physiognomy of the exhibited works), up to a brief reflection on style, technique and genres (landscape painting, portraiture, still life) most addressed by the artist during hid career.
Perosin, Mauro <1982>. "Per una biblioteca di immagini del moderno : storia, ruoli e usi della fotografia d'arte dall'archivio della Biennale veneziana (1946-1958)." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/6532.
Повний текст джерелаMogorovich, Eliana. "Dalla realtà alla coscienza: il percorso della ritrattistica tra fine Ottocento e inizio Novecento." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2011. http://hdl.handle.net/10077/4516.
Повний текст джерелаIl recente e diffuso interesse suscitato dalla ritrattistica nell’ambito di esposizioni di carattere nazionale ha sollecitato una riflessione sull’accoglienza ad essa riservata in un periodo cruciale della sua evoluzione, quello situato a cavallo fra la fine del XIX e i primi decenni del XX secolo. Si tratta di un momento che – data l’ascesa di una classe bisognosa di conferme dello status appena acquisito come la borghesia – ha visto il proliferare di immagini destinate all’autocelebrazione e che proprio per rispondere a tale necessità imponevano l’adozione di uno stile strettamente realistico. Tuttavia il medesimo torno d’anni coincide anche con la nascita della psicoanalisi freudiana (al 1895 risale la pubblicazione degli Studi sull’isteria, al 1899 L’interpretazione dei sogni mentre risale al 1901 la prima edizione della Psicopatologia della vita quotidiana), una rivoluzione che finì col riguardare anche le discipline artistiche e che, potenzialmente, poteva condurre a uno stravolgimento dell’approccio fotografico fino allora imposto dai committenti per le loro effigi. Il presente progetto si propone dunque l’obiettivo di individuare eventuali punti di contatto fra due filoni di ricerca finora affrontati come binari paralleli, il primo coincidente con le richieste maturate dalla situazione sociale dell’epoca e, il secondo riguardante le possibili ripercussioni connesse all’apertura di un nuovo orizzonte culturale. La ritrattistica ha conosciuto nel periodo preso in esame il passaggio da forme ufficiali e borghesi, centrate solo sulla verosimiglianza fisica e su blandi accenni al carattere dell’effigiato, a una concezione rivolta principalmente allo scavo psicologico del personaggio. Tale premessa, che può essere confermata dall’esame del catalogo di singoli autori, non trova però alcun riscontro nella stampa esaminata; gli articoli monografici e le recensioni di mostre rintracciate in “Emporium”, “L’illustrazione Italiana”, “The Studio” e “Die Künst für Alle” hanno infatti portato alla luce un panorama completamente diverso evidenziando continue e mai sanate discrepanze fra l’effettiva produzione degli artisti e quanto veniva poi riportato dalla stampa tanto in termini iconografici che di semplice citazione o descrizione. Nonostante le continue lagnanze sull’arretratezza dell’arte italiana e la proclamata intenzione di aggiornare il gusto artistico del pubblico, i quattro periodici esaminati continuano infatti a propagandare e diffondere quello che si può definire un “tono medio” della pittura, che esclude da recensioni e interventi di vario tipo tanto movimenti come l’impressionismo, il cubismo e il futurismo quanto gli autori europei più aggiornati cui talvolta si accenna solo una volta tramontata l’ondata rivoluzionaria della loro arte e sempre limitatamente alle opere meno eversive. Dal punto di vista della ritrattistica si assiste dunque a una sorta di silenzioso passaggio dal solido realismo ottocentesco alle forme pacate e immobili di Novecento, tendenza cui sembrano uniformarsi tutti i pittori italiani del nuovo secolo. La ripresa di interesse verso la rappresentazione della figura umana che contraddistingue il gruppo milanese non ha comportato, purtroppo, un effettivo aumento di ritratti riproponendo anzi le problematiche già osservate per i decenni precedenti poiché alla labilità del confine fra ritratto e pittura di genere viene a sostituirsi quella fra ritratto e semplice rappresentazione di figure per le quali non è sempre possibile stabilire il riferimento a fisionomie e caratteri individuali. Quanto fin qui osservato ha avuto come conseguenza la revisione nell’impostazione del presente lavoro in cui il mancato sviluppo di alcune parti è compensato dall’ampliamento dell’orizzonte geografico di riferimento dal momento che tanto nelle appendici poste a margine della tesi quanto nella sua prima parte sono stati inseriti autori dell’intera Penisola e stranieri allo scopo di ricostruire il panorama storico-artistico e critico del periodo considerato. Dal punto di vista operativo, dunque, i capitoli seguono una scansione temporale su base quinquennale: all’interno di ognuno è stato analizzato ogni singolo anno partendo dall’iniziale confronto fra i periodici italiani e ampliando poi la visuale su quanto pubblicato dalle riviste straniere, fonte utilizzata soprattutto dal punto di vista dell’apparato iconografico presente. La sporadica presenza di monografie dedicate ad artisti che hanno svolto principalmente l’attività di ritrattisti (presenti per lo più su “Emporium”) ha fatto sì che l’attenzione si concentrasse sulla posizione assunta dai vari critici rispetto alle mostre recensite, messe fra l’altro a confronto con i cataloghi delle esposizioni stesse nel caso delle biennali veneziane e di eventi come la mostra del ritratto di Firenze del 1911, quella dell’Autoritratto organizzata dalla Famiglia Artistica di Milano nel 1916 e quella del Ritratto femminile contemporaneo ospitata nella villa Reale di Monza nel 1924. La marginalità di cui ha costantemente sofferto il filone pittorico cui ci si è dedicati si riverbera, naturalmente, su una presenza sporadica e poco significativa degli artisti veneto-giuliani ai quali, comunque, è interamente dedicato il catalogo in cui è organizzata la seconda parte della tesi. Basato sulle ricorrenze dei pittori nelle riviste esaminate, il catalogo segue la scansione in sezioni distribuite a seconda della tipologia di ritratto cui appartengono, cominciando da quelli di singoli personaggi (a loro volta distinti fra ritratti muliebri, virili e effigi di critici d’arte), ritratti di gruppo, ritratti di artisti e autoritratti, sezione quest’ultima che vede l’inclusione delle opere facenti parte della collezione di autoritratti della Galleria degli Uffizi, assunta come evidente certificato di importanza dell’autore cui l’opera è stata richiesta o da cui è stata donata. Ogni sezione è aperta da una breve introduzione che prevede, per la parte degli autoritratti, il riferimento ai più recenti studi inerenti la relazione fra arte e psicanalisi, anche in virtù del fatto che la destinazione eminentemente privata di questi lavori consentiva all’autore una maggiore libertà stilistica e un più sincero dialogo con il proprio modello. Il lavoro di tesi è completato dal catalogo delle opere ritenute più significative per ciascuna sezione e dalle appendici critiche tratte da “Emporium” e “L’Illustrazione Italiana”.
XXIII Ciclo
1978
Silva, Marina Barzon. "Fugindo da antinomia: a crítica de Lionello Venturi e o Gruppo degli Otto, da Bienal de Veneza ao Brasil." Universidade de São Paulo, 2017. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/93/93131/tde-24052018-124153/.
Повний текст джерелаThis master\'s research intended to study the works in the collection not Museum of Contemporary Art, University of São Paulo by the artists of the Gruppo degli Otto, that were acquired by Francisco Matarazzo Sobrinho, in 1952 and 1954, at the XXVI and XXVII Venice Biennale, to integrate the collection of the former Museum of Modern Art of São Paulo. Those paintings led to a study on the artists that composed the Gruppo degli Otto and its foundation. They also allowed an immersion in the production of Lionello Venturi (Modena, 1885 - Rome, 1961), critic and art historian, who took to himself the role of the critic ahead of the group. The works also lead to a research on the artistic scene of that moment, both in Italy, where the paintings are made, as well as in Brazil, the place to where those paintings would be destined to live, as well as the study of the history of Italian art criticism in the environment the Venice Biennale in the Cold War, and lastly the study of the role of the Venetian institution in the founding of the São Paulo Bienal and the impacts and changes of this critical debate in Brazil.
Zorzi, Alberto Gerardo <1958>. "Ambiente - Azione - Partecipazione - 1970 - 1990. La Scultura entra nella realtà urbana, l'Arte diventa sociale. Esperienze plastiche in Italia:Volterra 1973, Biennale Internazionale d'Arte di Venezia 1976- 1978, Tuoro sul Trasimeno - Campo del Sole, 1986 - 1988." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2657.
Повний текст джерелаTonetti, Ana Carolina. "Interseções entre arte e arquitetura. O caso dos pavilhões." Universidade de São Paulo, 2013. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/16/16136/tde-04072013-115801/.
Повний текст джерелаThis dissertation is focused on the study of pavilions and their relationship with the three-dimensional production - understood as installation and sculpture. Therefore, the concept of \"expanded field\", elaborated by Rosalind Krauss in the 1979 essay to encompass the transformation of sculpture from the 60\'s, is articulated with the recent shift of this same concept into the realm of architecture by some authors, namely Antony Vidler. The research is not just an investigation on the contribution of the architectural space for sculpture or, on the other hand, from sculpture to architecture, but focuses especially the line that separates them, understood as a disposition of convergence by the two disciplines which dissolves the reciprocal bonds in a interstitial production, performed by artists, architects or even both together. The pavilion has always been understood as an experimental field for architects, especially during the twentieth century when it helped consolidate the assumptions of modern architecture. Today it has gained great visibility through several programs that offer specific conditions by commissioning and assuming a unique architecture design that sets up a production untied from the binomial form-function, resulting in a self referent building whose subject is the architecture itself. From the point of view of the arts, it represents an expansion of the installation configuring a spatial whole that also implicate the building and, when taken as meta architecture, also operates as a platform for critical confrontation. The opposition on theory about the ramifications of the expanded field, as well as a research on the essential characteristics to a malleable term, are faced with a critical analysis of selected cases in three institutions gathering rather distinct characteristics - the Venice Biennale, the Institute of Contemporary Art Inhotim and the Serpentine Gallery -, and allow conclusions on this contemporary production in a disciplinary threshold.
Balestri, Roberto. "Intelligenza artificiale e industrie culturali storia, tecnologie e potenzialità dell’ia nella produzione cinematografica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25176/.
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