Добірка наукової літератури з теми "Applicazioni forensi"
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Статті в журналах з теми "Applicazioni forensi"
Forslund, Tommie. "L'attaccamento va in tribunale: protezione e affidamento dei minori." QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 50 (August 2022): 25–97. http://dx.doi.org/10.3280/qpc50-2022oa14082.
Повний текст джерелаAlpa, Guido. "L'ingresso della donna nelle professioni legali." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 1 (July 2011): 7–25. http://dx.doi.org/10.3280/sd2011-001001.
Повний текст джерелаBianchi, V., and C. Arfini. "Identificazione precoce dell’abuso di alcol: utilizzo dei biomarcatori emergenti in differenti matrici biologiche." Working Paper of Public Health 1, no. 1 (June 15, 2012). http://dx.doi.org/10.4081/wpph.2012.6780.
Повний текст джерелаCalderaro, Monica, and Vincenzo M. Mastronardi. "DSM-V: major changes and overview on personality disorders with special reference to borderline disorder - DSM-V: principali modifiche e panoramica sui disturbi della personalità, con particolare riferimento al disturbo borderline - DSM-V: cambios mayores y visión general de los trastornos de personalidad con referencia especial al trastorno borderline." Rivista di Psicopatologia Forense, Medicina Legale, Criminologia, February 21, 2020. http://dx.doi.org/10.4081/psyco.2019.229.
Повний текст джерелаДисертації з теми "Applicazioni forensi"
Dardi, Francesca. "Progetto ed applicazioni di metodi per l'analisi della qualità delle immagini." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2012. http://hdl.handle.net/10077/7418.
Повний текст джерелаL’analisi della qualità dell’immagine rappresenta attualmente un ambito di ricerca estremamente interessante ed innovativo per quanto riguarda molteplici settori di applicazione, dal multimediale, al biomedico, al forense. Trattare l’argomento in modo esaustivo si presenta quindi particolarmente complesso poiché, a seconda della particolare tipologia di applicazione, possono essere definiti di conseguenza diversi criteri per esprimere la qualità dell’immagine in analisi e diverse categorie di algoritmi per la determinazione di criteri di valutazione. Nel presente lavoro di tesi, si vuole cercare di dare un quadro sufficientemente ampio ed originale di quali possano essere stime efficaci della qualità di un’immagine, in particolare all’interno di una sequenza video ed in fase di studio di nuovi sistemi multimediali ad alta qualità, e con tale termine intendendo la qualità percepita dall’utente finale del sistema: parliamo quindi di qualità soggettiva, argomento ancora più circostanziato nel campo di studio individuato. Frequentemente, in tale ambito, le analisi di qualità, o più specificatamente di artefatti riconducibili a stime effettuate, vengono implementate in relazione a codifiche video proprie di standard avanzati: esempio tipico è rappresentato dalle applicazioni di algoritmi di qualità a possibili configurazioni di codifica previste dallo standard H264. Determinati tipi di codifiche, comprendono già nella catena di elaborazione del video la presenza di specifici stadi atti a ridurre determinati artefatti da codifica, fra cui citiamo la blochettatura, che in qualche modo è possibile prevedere soprattutto in caso di “bit rate” di trasmissione particolarmente bassi e corrispondenti ad una maggiore perdita di informazione, almeno nella maggior parte dei casi. Proprio per questo motivo decidiamo di rivolgerci allo studio di una seconda tipologia di artefatto, estremamente rilevante dal punto di vista percettivo ma non ancora così analizzato, ovvero la sfocatura: questa non è facilmente riconducibile ad una singola causa, come appunto la codifica, ed è per questo che misurazioni in tal senso vanno effettuate su più caratteristiche dell’immagine in analisi. La misurazione di sfocatura che proponiamo in questo lavoro è costituita infatti da differenti componenti, in modo da poter ricondurre a ciascun tipo di analisi sfocature dalle caratteristiche diverse ed imputabili a cause di natura differente. Una prima misurazione a livello globale riguarda in particolare una stima in percentuale dell'area dell'immagine in esame interessata da un basso indice di contrasto, calcolato secondo formule note e nel rispetto di quanto percepito da un osservatore. Una seconda misurazione di tipo globale rileva invece il deterioramento o addirittura l'assenza di dettaglio fine, imputabile ad es. ad artefatto da codifica in modo abbastanza tipico. Alle misurazioni di sfocatura precedentemente illustrate, diviene necessario affiancare altre considerazioni di tipo percettivo, riconducibili a modelli del sistema visivo umano, proprio per raggiungere una valutazione soggettivamente coerente anche in assenza di immagini di riferimento per effettuare la stima di qualità. È necessario infatti valutare diversamente l’entità dell’artefatto a seconda delle caratteristiche a livello locale della zona dell’immagine in cui si manifesta. All’interno dell’immagine in analisi, grazie a modelli già accettati dalla comunità scientifica, è possibile determinare, quale sia la regione e/o gli oggetti focalizzati immediatamente dall’attenzione di un osservatore umano. Si decide quindi di abbinare procedure di determinazione di aree di “spot of attention” a procedure di estrazione degli oggetti presenti in una scena, in modo da distinguerne quelli così detti “in primo piano”. Ciò comporta in particolare l’integrazione di modelli del sistema visivo umano con un opportuno algoritmo di segmentazione, sperimentalmente coerente con quanto percepito a livello della scena in termini di regioni estratte. Il frame viene segmentato in regioni dalle caratteristiche omogenee e coerenti con la cognizione dell’osservatore ed in un secondo momento, vengono selezionate fra le regioni individuate quelle che soddisfano i criteri scelti di rilevanza percettiva. A valle di tutte queste considerazioni, sintetizziamo le misurazioni e le informazioni percettive rilevate per identificare la presenza e classificare la tipologia di sfocatura presente in una determinata immagine. Vengono descritte le caratteristiche delle diverse tipologie di sfocatura di interesse per il presente lavoro e in quale modo possono essere riconosciute e quantificate seguendo la traccia di analisi finora descritta: in particolare, vengono riconosciute la sfocatura nativa, estesa in ampie zone dell’immagine e prodotta da cattiva acquisizione o volutamente introdotta dall’operatore, e quella da codifica. In presenza di sfocatura da codifica, vediamo come ne siano particolarmente affetti i bordi degli oggetti presenti nella scena e non particolarmente netti, così come le tessiture ed altri dettagli fini. Tessiture e dettaglio fine corrispondono infatti a rapide variazioni di intensità ma di ampiezza contenuta, per questo la trasformata DCT e la quantizzazione successiva propria della codifica penalizzano soprattutto tali frequenze più elevate. Basandoci su queste osservazioni, viene proposta una tecnica per la stima locale della sfocatura grazie all’analisi dei bordi e del dettaglio nella componente di luminanza dell’immagine. Questo è possibile ricorrendo all’utilizzo di un operatore, ovvero la diffusione anisotropa, che si rivela particolarmente adatto a simulare gli effetti della sfocatura da identificare, in modo da capire se questa ha già avuto effetto sull’immagine di test o meno. L’efficacia della metrica proposta nella stima della sfocatura viene quindi sperimentalmente analizzata. Per prima cosa i “frame” vengono raggruppati secondo criteri oggettivi, come ad esempio la presenza di sfocatura e la sua origine, esaminando la corrispondenza fra il valore calcolato della metrica e la categoria oggettiva del “frame” in esame. Successivamente, viene studiata la relazione fra metrica e stima complessiva di qualità, confrontata con giudizi di osservatori umani, sempre in relazione alla tipologia di sfocatura corrispondente. Si procede quindi con una seconda fase sperimentale atta a verificare la validità soggettiva delle considerazioni fatte in caso di sfocatura da codifica analizzata a livello locale e confrontata con valutazioni percettive. Diversi risultati sperimentalmente ottenuti vengono presentati nel capitolo dedicato. Per completare lo studio proposto, infine, si analizza brevemente altre possibili applicazioni di algoritmi di analisi della qualità dell’immagine, diversi dal principale ambito di analisi riguardante la multimedialità. In particolare, uno dei settori che maggiormente sta acquisendo importanza in termini di ricerca riguarda proprio le applicazioni alle scienze forensi, con le problematiche ad essa relative e prevalentemente inerenti il miglioramento della qualità dell’immagine finalizzata e/o preventiva al riconoscimento di volti e tracce contenute nell’immagine in esame, da sottoporre ad un operatore esperto o ad un algoritmo di riconoscimento automatico. Una prima analisi di qualità dell’immagine da sottoporre a riconoscimento può rappresentare quindi un importante passo da eseguire preventivamente ad altri tipi di operazioni, anche per ottenere una stima di attendibilità di quanto poi effettuabile in termini di miglioramento e riconoscimento: in corrispondenza ad un basso livello di qualità, corrispondente a tracce realmente rilevate sulla scena del crimine, viene proposto infine un algoritmo di riconoscimento rivolto a un tipo di tracce molto specifico, ovvero quelle di calzatura, che si dimostra particolarmente robusto al rumore e particolarmente adatto a lavorare sul caso reale, come metodologia indipendente o in combinazione con algoritmi già esistenti nello stato dell’arte.
XXIV Ciclo
1971
MELCHIONDA, FILOMENA. "Sviluppo e validazione di un saggio in real-time pcr per la determinazione della quantità e qualità del dna nucleare e mitocondriale umano e le sue applicazioni nelle analisi forensi." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2021. http://hdl.handle.net/11566/291115.
Повний текст джерелаQuantification of human DNA plays a key role in forensic genetics. A more accurate estimate of the amount of human DNA is essential for planning and optimizing genotyping assays, as is an evaluation of the presence of PCR inhibitory substances present in forensic samples. Furthermore, for highly compromised samples, quantification can provide information about the DNA degradation status, directing the forensic analyst towards more appropriate genotyping strategies. In this study, we present a Real-Time PCR assay (qPCR TaqMan®) for the quantification of DNA specific for forensic applications, able to assess simultaneously both the quantity of nuclear and mitochondrial DNA. The assay combines two mtDNA targets and two nuclear DNA targets, with amplification products of different sizes (mtDNA=69bp and 143bp; nuclear DNA=71bp and 181bp), in order to provide information on the degradation status of the extracted genetic material. In addition, the qPCR test contains an internal positive control (IPC) to detect the presence of potential inhibitors. However, due to an interaction between the 69bp mitochondrial target primers and the 71bp nuclear target probe, found during validation and optimization of the qPCR assay, the 71bp DNA target was removed from the assay passing from pentaplex to tetraplex reaction. The assay was tested on various biological matrices, consisting of forensic samples that contain small amounts of nuclear DNA and/or degraded DNA, such as bone, teeth, fingernails, formalin-fixed paraffin-embedded (FFPE) tissues and hair shafts. The quantification results obtained by the tetraplex assay have been compared with the data achieved on the same samples with other quantification systems commercially available and commonly used in forensic genetics laboratories.
Smakaj, Paola. "Applicazione di strumenti e metodi dell'Informatica Forense ai dati contenuti negli autoveicoli." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23045/.
Повний текст джерелаSbrighi, Pietro. "Forensic engineering: applicazioni e metodologie della fire investigation nell'ambito delle costruzioni." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.
Знайти повний текст джерелаD'Ambrosio, Annamaria. "Segmentazione semantica automatica di immagini WSI per applicazioni in Patomica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23197/.
Повний текст джерелаPuricelli, Milena. "Un sensore multi-purpose: l'accelerometro." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6695/.
Повний текст джерелаPoppa, P. "L¿INDIVIDUAZIONE E LA CARATTERIZZAZIONE DEI SITI DI OCCULTAMENTO DI RESTI UMANI IN AMBITO FORENSE: APPLICAZIONI GEOPEDOLOGICHE E GEOARCHEOLOGICHE." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2012. http://hdl.handle.net/2434/169989.
Повний текст джерелаValese, Eva. "Applicazione del Canadian Forest Fire Weather Index System nel contesto della Grande Regione Alpina (GAR): potenzialità e problematiche." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2008. http://hdl.handle.net/11577/3426147.
Повний текст джерелаPur non rappresentando il principale disturbo ecologico in Nord Italia, gli incendi boschivi impegnano sul campo il personale operativo, a cui va assicurata la sicurezza dell’ambiente di lavoro. In questa ricerca viene analizzata l’applicazione del Canadian Forest Fire Weather Index System in alcune regioni dell’Italia Settentrionale (Veneto, Valle d’Aosta e Lombardia), sia a livello di predisposizione iniziale del sistema che di esplorazione avanzata di potenzialità e problematiche. Lo studio contestualizza queste regioni nel contesto della Grande Regione Alpina, prendendo in considerazione diversi livelli spaziali di analisi. Tre le principali tematiche affrontate: 1) la realizzazione di un sistema di calcolo e la spazializzazione dell’indice di pericolo canadese nella regione Veneto e una calibrazione pilota in Provincia di Verona; 2) la valutazione dei fattori predisponenti il verificarsi di fuochi di chioma in Valle d’Aosta con la produzione di modelli predittivi della variazione di umidità nei combustibili aerei vivi; 3) la valutazione preliminare dell’indice rispetto ad alcuni eventi straordinari in Lombardia. Gli avanzamenti prodotti mirano a riempire, seppur parzialmente, le lacune nella conoscenza degli incendi boschivi invernali, e ad evidenziarne la specificità.
GOTTARDO, Rossella. "Nuove tecniche di separazione in fase liquida (micro-HPLC ed Elettroforesi Capillare) accoppiate alla spettrometria di massa: applicazioni tossicologiche e biomediche." Doctoral thesis, 2004. http://hdl.handle.net/11562/390058.
Повний текст джерелаIn the last decade, analytical techniques such as capillary electrophoresis (CE) and micro-HPLC have grown in interest, particularly in the areas where the analyte is present in traces in the sample, such as forensic toxicological analysis, food analysis, combinatorial chemistry and drug discovery. In particular, in the forensic field for many years gas chromatography has been the technique of choice, specifically for the robustness and high analytical sensitivity. This technique is particularly suitable for the rapid analysis of mixtures of volatile substances, but nevertheless is not suitable for highly polar, non volatile and thermally unstable substances, as many of the target drugs of forensic interest are. In most instances, these drawbacks can be overcome by introducing a derivatisation step, this however creates a new source of variability and complexity. High performance liquid chromatography (HPLC) was immediately utilized in all analytical areas, principally because it allows the use of detectors based on different physical-chemical principles which makes it extremely versatile. This technique is routinely used in the pharmaceutical field, in biochemical and biomedical applications, as well as for quality control. More recently the possibility to hyphenate HPLC with the mass spectrometer, significantly increased the sensitivity and selectivity obtained thus explaining the wide spread of LC-MS instrumentation in analytical chemistry laboratories particularly in the pharmaceutical, environmental, and food analysis fields. Only more recently, this technique has spread to forensic analysis, providing a viable alternative to gas chromatography. In recent years, capillary electrophoresis (CE) has been introduced as a new independent separation technique, showing original characteristics in terms of separation mechanisms, speed of analysis, separation efficiency and minimal sample requirements. The hyphenation of CE with MS has been successfully applied in many fields of analytical chemistry and biochemistry combining the high separative efficiency that characterizes the CE with high sensitivity and selectivity brought by the mass detector. Although the geometry of the interfaces are not yet optimized, CE-MS seems to give promising results. The purpose of this study was to explore the possibilities offered by these new liquid phase separation techniques (micro-HPLC and CE) in order to develop new methods for the separation of molecules of forensic and biomedical interest.
AQUILA, ISABELLA. "IL RUOLO E LE APPLICAZIONI FORENSI DELLA PROTEOMICA NELLO STUDIO DEL POST MORTEM INTERVAL: DALL’EPOCA ALL’ORA DELLA MORTE. I RISULTATI DI UNO STUDIO SPERIMENTALE PRELIMINARE." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11573/1062479.
Повний текст джерелаКниги з теми "Applicazioni forensi"
Randi, Ettore. Genetica forense in applicazione della Convenzione di Washington CITES. [Ozzano dell'Emilia (Bologna)]: Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio, Direzione conservazione della natura, 2002.
Знайти повний текст джерелаC, Barigozzi, and Centro Linceo interdisciplinare di scienze matematiche e loro applicazioni., eds. The Origin and domestication of cultivated plants: Symposium organized by Centro Linceo interdisciplinare di scienze matematiche e loro applicazioni, Accademia nazionale dei Lincei, Rome, 25-27 November 1985. Amsterdam: Elsevier, 1986.
Знайти повний текст джерелаЧастини книг з теми "Applicazioni forensi"
Guglielmi, Francesca, Pierpaolo Basile, Antonietta Curci, and Giovanni Semeraro. "Sentiment Analysis: applicazione in un dominio psico-forense." In Proceedings of the Third Italian Conference on Computational Linguistics CLiC-it 2016, 168–72. Accademia University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.4000/books.aaccademia.1787.
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