Teses / dissertações sobre o tema "Figure"
Crie uma referência precisa em APA, MLA, Chicago, Harvard, e outros estilos
Veja os 50 melhores trabalhos (teses / dissertações) para estudos sobre o assunto "Figure".
Ao lado de cada fonte na lista de referências, há um botão "Adicionar à bibliografia". Clique e geraremos automaticamente a citação bibliográfica do trabalho escolhido no estilo de citação de que você precisa: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.
Você também pode baixar o texto completo da publicação científica em formato .pdf e ler o resumo do trabalho online se estiver presente nos metadados.
Veja as teses / dissertações das mais diversas áreas científicas e compile uma bibliografia correta.
Cho, Bumsuk. "Urban figure". Thesis, Massachusetts Institute of Technology, 2018. http://hdl.handle.net/1721.1/115747.
Texto completo da fonteCataloged from PDF version of thesis.
Includes bibliographical references (page 89).
This thesis examines role of the mega-scale urban figure, specifically its appropriateness within contemporary cities. Since Rem Koolhaas's 1993 essay, "Bigness or the Problem of Large," the concept of mega-scale urban intervention has been a prominent issue both in architectural theory and practice. The newly created urban figures, physically dominant in the city, not only became catalytic but also became immortalized within an urban fabric. And while such urban figures remain intact, our contemporary cities are experiencing unprecedented speeds of change and complexity. This trend raises a question: "Is the mega-form still a relevant urban figures to respond to the needs of the cities.- If not , what are the causes and effects of urban figures, and how can the concept be revised to be more responsive to the aspiration of contemporary cities? This thesis investigates, a mega-form in Seoul, South Korea constructed in 1968. The mega urban form occupies the Jongno area of Seoul; as a significant and dominant urban figure registers at the larger scale of the city and yet divides the multiple industrial. It is likely that in the near future that this area will be subject to major redevelopment together with many of the surrounding smaller working communities. The main body of this thesis, then, will be a design study into the appropriate urban figure that can operate as infrastructure that provides enhanced connectivity, generates new ideas about urban space and the public realm, and performs as an ecological system that fuels sustainable community revitalization. In rethinking the existing mega project, this thesis will consider how to integrate the layers of the past into a new relationship with reality of contemporary Seoul through the medium of the architecture and urban transformation.
by Bumsuk Cho.
M. Arch.
Campagnoli, Paul Gregory. "The Figure". The Ohio State University, 1996. http://rave.ohiolink.edu/etdc/view?acc_num=osu1394715589.
Texto completo da fonteRoveroni, Sebastiano. "Figure del vuoto". Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2008. http://hdl.handle.net/10077/2677.
Texto completo da fonteNella riflessione che accompagna l’osservazione del territorio contemporaneo, contrapposizione, giustapposizione e frammentazione sono termini utilizzati per descrivere una condizione dove sempre più rilevante risulta il rapporto tra pieni e vuoti. Leggere la città contemporanea in negativo, come un giustapporsi di spazi aperti e spazi costruiti dove acquista rilievo anche ciò che rimane tra le emergenze, diventa lo stimolo progettuale per pensare ad una nuova immagine di città, che si confronti con le esigenze di vita della società. Liberato dalla sua accezione eminentemente negativa e visto nelle sue possibili e progettualmente fertili declinazioni, il tema del vuoto acquista un nuovo ruolo nella definizione di spazialità inedite: esso può divenire l’approccio al progetto per, sulla e della città contemporanea. Se, da un lato, le violente trasformazioni a cui abbiamo assistito in città come Berlino e, più di recente, New York, hanno messo in primo piano la necessità e la difficoltà di confrontarsi con il tema del vuoto, (drammaticamente evidente in queste lacerazioni del tessuto urbano), dall’altra il tema del vuoto ha da sempre attraversato lo studio della città. Nel suo essere vuoto, il parco ha rappresentato uno degli elementi basilari per la formulazione di ipotesi per la città moderna, in cui si rifletteva l’idea stessa di città. Alla ricerca di nuovi orizzonti di senso, il tema del vuoto riporta l’attenzione a forme culturali contrapposte: quella orientale ci educa al senso positivo di una dimensione complementare a quella materica e tangibile, e per questo carica di valore nel suo dare compiutezza a ciò che è in essere. Nella cultura occidentale, invece, è l’arte ad aver ampliamente indagato il vuoto: artisti come Klein, Fontana e Manzoni, ad esempio, con le loro sperimentazioni delineano i termini della questione offrendo punti di riferimento per poter giungere a intravedere il vuoto attraverso tre concetti fondanti: l’immateriale, l’invisibile e l’infinito. Analoghe declinazioni possono essere riconosciute anche nella ricerca architettonica: se Colin Rowe, nel suo “Collage City” offre una lettura che propone implicitamente una descrizione del vuoto come negativo (senso già presente nella pianta di Roma del Nolli), dall’altra i progetti visionari di Boullée riportano l’attenzione alla percezione dell’utente e all’essere del “vuoto” nel senso che viene da questi ad esso attribuito. Ma il vuoto può diventare anche componente essenziale di progetto, materiale che si presta a infinite possibilità di sviluppi variabili: una forma d’interpretazione, quest’ultima, che maggiormente può adattarsi al sentire della contemporaneità. 01. assenza di oggetti vs assenza di senso Il vuoto è un concetto che può definirsi come negazione, come assenza del pieno, ma anche come valore nel rapporto con un oggetto isolato. La lettura in negativo fa emergere nuove visioni e rende spesso evidenti valori più importanti di quelli delle strutture delimitano lo spazio. Il territorio contemporaneo in questo senso viene riletto come un giustapporsi di oggetti isolati e radi e di sequenze di vuoti. La lettura in negativo da un lato, ponendo attenzione ai vuoti urbani, si propone di riconfigurare la natura spaziale dell’interno del contesto in cui sono inseriti, dall'altro propone nuovi modi di intervento nel riconsiderare il valore potenziale degli spazi aperti che si giustappongono all'interno della città diffusa (ad esempio, la strategia elaborata da OMA basata sulla creazione di zone d’assenza, spazi aperti disponibili all’inatteso). I progetti delle capitali moderne si sono tutti confrontati con il vuoto inteso come valore di rappresentanza del “potere”, come elemento di valore paesaggistico, ma anche come luogo potenziale di sviluppo. Ma l'architettura si rapporta comunque con la tridimensionalità, in questo senso diviene necessario leggere l'opera rispetto al rapporto tra il suo volume interno e l’esterno. Lo spazio aperto e il volume interno sono elementi fondamentali del progetto, l'architettura viene concepita al contempo come massa e spazio, pieno e vuoto. I vuoti spesso si contrappongono alla plasticità dei volumi ricreando degli spazi instabili o grandiosi, ma sono, allo stesso tempo, generatori dello spazio che, assumendo caratteri di monumentalità, trasmette sensazioni contemporaneamente inquietanti e di grandiosità. Lo spazio vuoto può però essere inteso anche in rapporto alla memoria, nel suo simboleggiare una "mancanza", assumendo i caratteri di uno spazio di raccoglimento (una sorta di vuoto “riflessivo”) oppure, al contrario, di un luogo dove è il rapporto con chi lo utilizza che diventa parte integrante dell'opera, reciproco riferimento visivo che acuisce il senso di drammaticità espresso dall’assenza del suo essere “vuoto”. 02. volume emerso vs scavo Nelle sue possibili declinazioni, il vuoto può essere anche letto come esito di un’operazione di sottrazione volumetrica, di scavo. In questo senso il suo valore è duplice: come vuoto ma, allo stesso tempo, come volume, nel suo essere parte integrante di ciò che lo definisce e lo contiene. La ricerca architettonica ha guardato, e tutt’oggi allude a questa declinazione del vuoto come materiale della composizione, metrica di controllo dello spazio e delle singole spazialità che determina. L’architettura diventa in questo modo contorno del vuoto, configurandosi concretamente nei termini di “sistema di spazi” che si susseguono diventando il vero progetto; essa trae valore dal vuoto che le è complementare. Pensare al vuoto come a un qualcosa di determinato (e non residuo), come esito di un processo di sottrazione porta a riflettere sul valore della stessa sottrazione come possibilità per intervenire nella città contemporanea. Gli interventi in negativo nella città possono fornire stimoli per la proposizione di nuove logiche urbane: il vuoto diventa lo strumento per riconquistare lo spazio territoriale che oggi domina la città. Entro tale visione del vuoto, la demolizione (da sempre fondamentale mezzo di intervento nella città assieme alla conservazione) acquista una nuova valenza, soprattutto se vista in rapporto alla condizione urbana contemporanea, dove ai ben noti fenomeni di espansione metropolitana si affiancano contrapposti processi di contrazione demografica. La demolizione può essere vista come tramite per la costruzione di un nuovo ordine, laddove essa non mette in discussione il valore di ciò che elimina, ma né conferma il senso, alle volte rafforzandolo o rendendolo maggiormente esplicito. La demolizione può diventare così strumento fondamentale per l’attuazione di un nuovo disegno urbano, mettendo in gioco strategie di carattere generale, che interessino la struttura urbana nel suo complesso. 03. indeterminazione formale vs processi probabilistici Ulteriore declinazione del vuoto è quella che lo vede come spazio “delle possibilità”. Il vuoto deve in questo caso offrire opportunità per il verificarsi di situazioni ed eventi diversi. Il tema diventa la definizione (progettazione) del vuoto, dello spazio vuoto che possa configurarsi come supporto al manifestarsi di azioni e attività che non sempre possono essere previste e/o prevedibili. Una ricerca, questa, che ha caratterizzato diverse correnti architettoniche e le conseguenti proposte per idee di città, nate anche dalla critica ad una concezione dello spazio urbano formulata esclusivamente in termini funzionali, e poco incline dunque ad accogliere i rapidi cambiamenti di una società sempre più mobile e mutevole. Il vuoto diventa così l’origine dell’architettura, il supporto che rende possibile l’azione che le attribuisce significato. L’eredità di queste ricerche – sviluppatesi sin dagli anni cinquanta – è oggi accolta dagli architetti che ripensano all’intervento nella città contemporanea non più partendo dall’architettura, bensì dalle condizioni (uso, evento, attribuzione di valore) attraverso cui essa viene posta in grado di concretizzarsi ed esplicitarsi. L’indeterminazione, l’impossibilità di prevedere tutte le funzioni e i ruoli possibili che lo spazio sarà chiamato ad assolvere, induce ad assumere un atteggiamento di progetto che punta l’attenzione sul programma, sulla valutazione di tutte le possibili combinazioni di usi/funzioni che lo spazio sarà chiamato ad assolvere. Il vuoto diventa lo strumento che consente e assicura tale indeterminazione, offrendo l’opportunità di riappropriarsi di uno spazio, con la massima possibilità di produrre l’inaspettato. Il supporto diviene l’elemento che meglio si presta a tradurre questa idea di indeterminatezza, offrendo all’oggi l’ipotesi di un’urbanistica “debole” dove il ruolo del progetto è quello di gestire la complessità dell’ambiente urbano attraverso una diffusa interazione di attori.
XIX Ciclo
1976
Roger-Lemez, Christiane. "Pour une nouvelle icône : la figure de l'espace - l'espace d'une figure". Paris 1, 2008. http://www.theses.fr/2008PA010542.
Texto completo da fonteHan, Qiong Pizer Stephen M. "Proper shape representation of single figure and multi-figure anatomical objects". Chapel Hill, N.C. : University of North Carolina at Chapel Hill, 2008. http://dc.lib.unc.edu/u?/etd,2055.
Texto completo da fonteTitle from electronic title page (viewed Feb. 17, 2009). "... in partial fulfillment of the requirements for the degree of Doctor of Philosophy in the Department of Computer Science." Discipline: Computer Science; Department/School: Computer Science.
Vincent-Nkoulou, Micheline. "Pauline Kergomard (1838-1925) ou la grandeur civique : figure absente, figure présente". Rouen, 2005. http://www.theses.fr/2005ROUEL508.
Texto completo da fonteIn 1881 Pauline RECLUS married KERGOMARD was appointed Général Inspector for nursery schools by Jules FERRY and served French nursery school eduction for nearly forty years. But the history of influential figures in education make no mention of her. Today there are even nursery school teachers who have never heard of her. Pauline KERGOMARD was excluded from the “ world opinion”, a “world” in which fame means greatness. This realization was the starting point which motivated our interest in Pauline KERGOMARD, and the first part of this document we have studied the history of education as seen through influential figures by means of questions and answers. Then we have tried to understand why an influential person who did something remarkable, since she was actually the founder of the French nursery school, has been overlooked by the history of influential figures in education. To do this we have studied influential figures as far as their greatness is concerned, a concept we borrowed following Daniel HAMELINE, in Luc BOLTANSKI et Laurent THEVENOT. Returning to our questions in the light of greatness and “worlds” we have gone on to find out why the history of influential figures in education overlooked Pauline KERGOMARD, the founder of French nursery school. From our exploration of these “Worlds” while searching for an explanation, we have come to the the conclusion that Pauline KERGOMARD is a typical example of a way of constructing history which was extremely interesting for us to discover
Beaudin, Bernard. "Marie, figure de l'Église". Mémoire, Université de Sherbrooke, 1995. http://hdl.handle.net/11143/7741.
Texto completo da fonteJones, Kevin William. "Grounded Figure: A Winery". Thesis, Virginia Tech, 2004. http://hdl.handle.net/10919/10047.
Texto completo da fonteMaster of Architecture
MANTIA, GIUSEPPE. "Porosita : Concetti e figure". Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2005. http://hdl.handle.net/11578/278517.
Texto completo da fonteGuiderdoni-Bruslé, Agnès. "De la figure scripturaire à la figure emblématique : Emblématique et spiritualité : 1540-1740". Paris 4, 2002. http://www.theses.fr/2002PA040215.
Texto completo da fonteLarkin, Pamela Marie. "A universal and personal art through tradition and invention /". Online version of thesis, 1990. http://hdl.handle.net/1850/10883.
Texto completo da fonteYocum, Christopher Guy. "The literary figure of Fíthal". Thesis, University of Edinburgh, 2009. http://hdl.handle.net/1842/3320.
Texto completo da fonteHirsch, Emmanuel. "Morale, éthique : la figure médicale". Tours, 1988. http://www.theses.fr/1988TOUR2020.
Texto completo da fonteModern medical practice observation and analysis versus new ethic issues that produce in post-modern times - and by reactualisating it - the ethical problem and its value. What is the medical ethic custom position in front of the infinities potentialities? how to regulate the actual procedures applied in the biological research and in the practicals consequences fields? exploration of this upcoming order that deeply changes the very involving human conceptions, the human meaning, the human future
Kurz, Joshua J. "The Figure of the Refugee". The Ohio State University, 2014. http://rave.ohiolink.edu/etdc/view?acc_num=osu1397230693.
Texto completo da fonteKoua, Viviane. "Médée : figure contemporaine de l'interculturalité". Limoges, 2006. http://aurore.unilim.fr/theses/nxfile/default/8cfae7a2-e0b4-407e-8f1b-32bc82a5a8c8/blobholder:0/2006LIMO2009.pdf.
Texto completo da fonteHarvey, Erin 1965. "Attention and figure-ground organization". Thesis, The University of Arizona, 1992. http://hdl.handle.net/10150/291714.
Texto completo da fonteBelot, Gondaud Caroline. "La figure du couple machiavélique". Thesis, Paris 4, 2014. http://www.theses.fr/2014PA040178.
Texto completo da fonteThe figure of the Machiavellian couple, which appears in Shakespeare, Laclos, Barbey d’Aurevilly, Henry James, James M. Cain, among others, is studied through a three-fold approach. The first one is a structural one and aims at identifying the basic elements of the figure and its scenario. This approach confirms the existence of two matrix, one based on the couple of Macbeth and the other on the pair of libertines of Laclos’ novel Les Liaisons dangereuses. The second approach is interpretative and underlines the biblical basis of the figure of the Machiavellian couple in its Shakespearean version, which is a rewriting of the Fall of Adam and Eve while the couple of Laclos signals the deterioration of romantic relationships in a courtly meaning. The third approach deals with aesthetics and aims at studying the forms and poetics of the figure and its effect on the reader as well as its added value in relation to the “Canon figure” of the Villain. This third approach deals also with the aesthetics of Evil linked to the figure of the Machiavellian couple
Vendruscolo, Laura <1989>. "La figure de l'artiste solitaire". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5417.
Texto completo da fonteTosto, Vincent Boele Vincent. "The black-figure pottery signed [Nikosthenesepoiesen]". Amsterdam : A. Pierson Museum, 1999. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb40094984n.
Texto completo da fonteCurry, Margaret Ewen. "The distribution of Attic black figure and archaic red figure pottery in Italy and Sicily". Thesis, University of Oxford, 1993. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.358492.
Texto completo da fonteVoisset-Veysseyre, Cécile. "Les Amazones : lecture et écriture d'une figure du différend : de l'avenir postmoderne d'une figure grecque". Paris 8, 2007. http://www.theses.fr/2007PA083169.
Texto completo da fonteGreek myth talks about patriarchal Amazons in order to dissuade women of living by themselves, that is without men ; in Iliad, a phobic discourse teachs that female sex does not wage war. Philosophic discourse is politically the offspring of the Homeric poem and is logically the result of Occidental – European – thought. This study aims to question an ancient heritage by an exhaustive reading of traditional text and by a rewriting of amazonian motif. "Postmodernism" is the name for refering to Amazons who make love as for conceiving beyond old and binary categories like gender ones
Šerý, Vítězslav. "Lilith". Master's thesis, Vysoké učení technické v Brně. Fakulta výtvarných umění, 2015. http://www.nusl.cz/ntk/nusl-232454.
Texto completo da fonteLesk, Joshua. "A comparison of narrative in Genesis and Genesis Rabbah : the Cain and Abel story". Thesis, McGill University, 2005. http://digitool.Library.McGill.CA:80/R/?func=dbin-jump-full&object_id=98550.
Texto completo da fonteBridier, Sophie. "Le cauchemar : étude d'une figure mythique". Phd thesis, Université de la Réunion, 1999. http://tel.archives-ouvertes.fr/tel-00572678.
Texto completo da fonteNordlund, Peter. "Figure-ground segmentation using multiple cues". Doctoral thesis, Stockholm : Tekniska högsk, 1998. http://www.lib.kth.se/abs98/nord0615.pdf.
Texto completo da fonteIsmé, Jean-Joseph J. "La figure du juste chez Camus /". Thesis, McGill University, 1987. http://digitool.Library.McGill.CA:80/R/?func=dbin-jump-full&object_id=63797.
Texto completo da fonteFavier, Anne. "Reconvocations, effacements, résistances de la figure". Phd thesis, Université Jean Monnet - Saint-Etienne, 2013. http://tel.archives-ouvertes.fr/tel-01011402.
Texto completo da fonteBottman, Nathaniel Sandsmark. "Pseudoholomorphic quilts with figure eight singularity". Thesis, Massachusetts Institute of Technology, 2015. http://hdl.handle.net/1721.1/101823.
Texto completo da fonteCataloged from PDF version of thesis.
Includes bibliographical references (pages 107-109).
In this thesis, I prove several results toward constructing a machine that turns Lagrangian correspondences into A[infinity],-functors between Fukaya categories. The core of this construction is pseudoholomorphic quilts with figure eight singularity. In the first part, I propose a blueprint for constructing an algebraic object that binds together the Fukaya categories of many different symplectic manifolds. I call this object the "symplectic A[infinity]-2-category Symp". The key to defining the structure maps of Symp is the figure eight bubble. In the second part, I establish a collection of strip-width-independent elliptic estimates. The key is function spaces which augment the Sobolev norm with another term, so that the norm of a product can be bounded by the product of the norms in a manner which is independent of the strip-width. Next, I prove a removable singularity theorem for the figure eight singularity. Using the Gromov compactness theorem mentioned in the following paragraph, I adapt an argument of Abbas-Hofer to uniformly bound the norm of the gradient of the maps in cylindrical coordinates centered at the singularity. I conclude by proving a "quilted" isoperimetric inequality. In the third part, which is joint with Katrin Wehrheim, I use my collection of estimates to prove a Gromov compactness theorem for quilts with a strip of (possibly non-constant) width shrinking to zero. This features local C[infinity]-convergence away from the points where energy concentrates. At such points, we produce a nonconstant quilted sphere.
by Nathaniel Sandsmark Bottman.
Ph. D.
Amaro, Paola Felts de Gonçalves. "Le vin : figure du paysage baudelairien". reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2004. http://hdl.handle.net/10183/3908.
Texto completo da fonteEste trabalho tem por objetivo fazer uma leitura filosófica da imagem do vinho na obra do escritor e crítico francês Charles Baudelaire. Analisa-se essa imagem como uma figura que estrutura o texto e que é também por ele estruturada. A figura do vinho é considerada como um elemento de base da estética desenvolvida pelo escritor francês. Portanto, este trabalho desenvolve uma análise mais textual à luz de noções filosóficas, considerando o vinho como uma “interimagem”, grão do texto baudelairiano. Essa imagem poética é o fio condutor para o estabelecimento de uma coerência, uma interpretabilidade outra da poética do autor de As flores do mal. Para tanto, esta dissertação analisa os elementos textuais concernentes à formação da imagem do vinho, suas reminiscências e o papel do poeta, relacionando sempre a crítica e a poesia.
Mojica, Andrew Joseph. "Can Semantic Activation Affect Figure Assignment?" Diss., The University of Arizona, 2014. http://hdl.handle.net/10150/321450.
Texto completo da fonteVirkkala, A. (Anu). "Saint Patrick:approaches to a controversial figure". Bachelor's thesis, University of Oulu, 2018. http://urn.fi/URN:NBN:fi:oulu-201810052886.
Texto completo da fonteTämä kandidaatintutkielma käsittelee Irlannin suojeluspyhimystä Pyhää Patrikia, jota tutkitaan kokonaisvaltaisesti, käsitteenä. Tutkielman tarkoituksena ei ole siis tarkastella ainoastaan pyhimyksen historiallista paikkansapitävyyttä, vaan laajemmin sisältäen sekä pyhimyksen historiallisen että kuvitteellisen puolen, jotka kuuluvat molemmat olennaisena osana Pyhän Patrikin käsitteeseen. Yleisemmällä tasolla tutkielma pohtii, miten suhtautua historiallisesti merkittävään hahmoon, joka sisältää myös paljon kuvitteellisia piirteitä. Tähän kysymykseen liittyy olennaisesti hagiografian eli pyhimyselämäkerran käsite. Tutkielma osoittaa, että pyhimyksiin liittyy edelleen asenteellisia ongelmia. Pyhimysten tutkimuksen nykysuuntauksia heijastellen tutkielma omaksuu laajemman näkökulman historiaan. Tutkielma esittää Pyhän Patrikin käsitteen muodostuvan kahdesta osasta: 400-luvulla vaikuttanut piispa ja tämän kuoleman jälkeen kehittynyt pyhimys tulisi pitää erillään. On tärkeää huomata, että ’Pyhä Patrick’ on konstruktio. Tutkielma tarkasteleekin, mitä tekijöitä pyhimyksen rakentumiseen liittyy painottaen erityisesti yhteisön, pyhimyksen ”asiakaskunnan”, merkitystä. Jotta voisimme ymmärtää Pyhää Patrikia paremmin, meidän täytyy tuntea se historiallinen ja uskonnollinen konteksti, jossa tämä hahmo on kehittynyt. Lisäksi on tärkeää ymmärtää, mitä pyhyyden käsite pitää sisällään. Huomautettakoon erityisesti, että pyhimys rakentuu aina henkilön muistolle. Tarkemmin sanottuna tämä tutkielma analysoi Pyhän Patrikin ongelmallisia piirteitä osoittaen, että näissä voidaan nähdä useita eri tasoja. Tutkimus tuleekin siihen lopputulokseen, että Pyhän Patrikin hahmo on monimutkainen johtuen sen pitkästä historiasta, minkä vuoksi on hyödyllisintä hyväksyä tämä monimutkaisuus ja keskittyä tarkastelemaan käsitteen historiaa. Tutkimus esittää myös, että Pyhä Patrik tulisi nähdä Irlannin historian tuloksena. Ottaen huomioon pyhimyshahmon historiallisen merkittävyyden Pyhä Patrik on jo itsessään tärkeä tutkimuskohde. Pyhän Patrikin tutkimus auttaa meitä kuitenkin myös ymmärtämään Irlannin ja irlantilaisten historiaa
Avert, Erik. "George Brecht, figure du chercheur transdisciplinaire". Thesis, Université de Lorraine, 2017. http://www.theses.fr/2017LORR0371/document.
Texto completo da fonteWe questionned, during this work of thesis, about the contributions of spiritual, philosophical and scientific paradigms in work and thinking of George Brecht. Through their synthesis we tried to see his artworks as experiencing tools, integrating knowledge in a non-mental way. We wanted to redefine artist’s status through Brecht and tried to sight in his artwork the firstfruits of a new art’s conception as a transdisciplinary research shaped in artistical objects
Densley, Daniel Joseph. "Methods towards achieving emotional figure animation". Thesis, University of Bath, 1998. https://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.268207.
Texto completo da fonteTanimoto, Michiaki. "La figure du conteur chez Balzac". Thesis, Sorbonne Paris Cité, 2016. http://www.theses.fr/2016USPCC219/document.
Texto completo da fonte"What is the talent of the 'Conteur', if not that of all talents combined ?" writes Philarète Chasles in his forward to Romans et contes philosophiques published in 1831. Although Balzac is best known as a novelist, he himself greatly admired the genre known as the "conte". Balzac traced a great deal of his own literary identity to the "grands conteurs" he considered his patrons such as Boccaccio, Rabelais, La Fontaine, Sterne and "the anonymous authors of The Arabian Nights". If in La DerniŠre Fee and Contes drolatiques Balzac confronts the traditions of this genre, his Romans et contes philosphiques, Contes bruns and Nouveux Contes philosohpiques represent instead an attempt to reform the "conte" in his own style. This thesis re-examines the "conte" as it was written in the first decades of the 19th century and traces the course of Balzac's literary development vis a vis this genre from his "youthful period" until the first years of the 1830s. Through a survey of books and literary magazines, I give a bibliographic survey of various "contes" published during this time. I also examine the daily work and life of Balzac during these years : a time not only of immense popularity for the "conte" within literary circles, but also one of changing socio-economic conditions for writers in general. Balzac envisaged the "conte" not as fixed genre, but as one of great flexibility and iridescence capable of accommodating a variety of styles, tones, and themes. Through his close identification with this genre, Balzac styled himself above all as a "conteur", an identity which this thesis traces from its earliest formulations until its precocious dissolution near the end of 1832
D'Alessandro, Davide. "Filosofie della biopolitica. Figure e problemi". Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2012. http://hdl.handle.net/10556/282.
Texto completo da fonteFacendomi guidare da alcuni testi ritenuti imprescindibili (Homo sacer. Il potere sovrano e la nuda vita, Bíos. Biopolitica e filosofia, e Impero), ho tentato di operare una ricognizione, per me necessaria, sul bíos e sulla politica, sull'inestricabile intreccio, sul controllo dei corpi, sui dispositivi del potere che, come il denaro di Wall Street, non dorme mai, sul potere che c'è, che straborda, invade, cattura. Ho tentato di risalire la corrente della biopolitica attraverso le intuizioni di Michel Foucault, l'analisi puntuale delle ‘prime tracce del discorso biopolitico’ e le ambivalenze presenti nella prospettiva del filosofo francese. Ma la tesi, ovviamente, non poteva non giungere fino a noi, dando conto delle riflessioni di Giorgio Agamben, di Antonio Negri e Michael Hardt e di Roberto Esposito, l'autore al quale ho già dedicato una monografia (L’impolitico e l’impersonale. Lettura di Roberto Esposito, Morlacchi 2010) e che appare il più convincente nel disvelare i lati oscuri di un fenomeno enigmatico, la biopolitica, che "minaccia continuamente di rovesciarsi in tanatopolitica". Ho utilizzato soprattutto le mappe concettuali di Laura Bazzicalupo per illuminare il fondo buio di un percorso impervio, altrimenti inaccessibile. Dopo aver esaminato le tematiche citate, ho ritenuto importante affrontare l’evoluzione della comunità, tra società e persona, mitopoiesi e società, l’uomo borghese (e il suo denaro), la crisi del simbolico, l’alienazione e il mondo fatto cosa, approdando nella società evanescente e nella globalizzazione politica, per mostrare il male come sacrificio della vita. Ma anche il male come malattia. Il lato biologico del male, che va oltre quello metaforico dell’organismo e del corpo sociale. Indago come lo iato tra individuo e società, tra corpo biologico e corpo sociale, divenga sempre più critico e problematico. In particolare, seguendo la linea teorica tratteggiata da Giuliano Piazzi, riferisco di come il sociale – nella sua forma più avanzata – assuma le forme e la lingua del Capitale e di come questo non sappia più che farsene di un corpo che sia solo vita. Lungo questo percorso sono giunto a incontrare la logica dell’astrazione e della generalizzazione (che si concretizza attraverso il potere pervasivo del denaro), che si scontrerà con l’unica forma di generalizzazione forte, realmente capace di scuotere il male attraverso la sua forza: la vita. [a cura dell'autore]
X n.s.
Fiorillo, Flavia <1989>. "Figure femminili nella letteratura di Okinawa". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7067.
Texto completo da fonteMolla, Christiane. "La figure héroïque chez Michel Leiris". Montpellier 3, 1995. http://www.theses.fr/1995MON30047.
Texto completo da fonteReferred by his own author to the bullfighting, Michel Leiris's work illustrate all the facets of an heroic figure onto which the autobiographer projects himself. Fed by myth, delibertly situated in an hyperbolic environment, the subject builts thus his own heroic status. As the works grow, a substituted identity, claimed by his creator, would so be founded. The genesis of the mythic double goes through different stages : aspire to a prestigious lineage, with a poet as gather, a singer as mother, collect the pictures or the scenes that glorify the I as a heroe, alternatly warrior, traveller or dandy, all exhibitions dominated by the figure of the artist. Nevertheless the heroic projection takes part in a general effect of trompe-l'oeil, presentin the decor and the utterance, which aptitude protects her in fact from a petrifiying eternity, and yet perpetuates her in her heroic phases. Played into the text, this subtle game against the death - which is the essential stake in an autobiography - reaches its highest point in the illusion of the whole work miming a never-ending piece of writing as a last challenge to the rules of its genre, and as an absolute accomplishment ofthe textual figure
Nunes, Maria de Lourdes Lima. "As figuras de linguagem no processo de constituição do texto em o Sermão do Monte". Universidade Presbiteriana Mackenzie, 2011. http://tede.mackenzie.br/jspui/handle/tede/2112.
Texto completo da fonteMany studies have been undertaken in order to develop theories in the field of text analysis. For the diversity of study methods and the great variety of meanings that may result from such studies, it is necessary to apply these procedures to assess its effectiveness in practice. This work is studied, based on theories of discourse analysis and text linguistics, the effect of a sense of figurative language in the translated text in three versions that aim to reach different audiences. The text chosen is The Sermon on the Mount, in the Bible, the passage of the Gospel of Matthew, chapters 5-7. The examination of the text include the identification of the terms of the figurative meaning and its relation to other elements of phrasal construction, followed by application of the theories of the discursive possibilities for finding meaning and purpose as a form of rhetoric.
Muitos estudos têm sido empreendidos com objetivo de desenvolver teorias no campo da análise de textos. Pela diversidade de métodos de estudos e pela grande variedade de sentidos que podem resultar de tais estudos, torna-se necessária a aplicação desses procedimentos para avaliação de sua eficácia na prática. Neste trabalho é estudado, com base em teorias da Análise do Discurso e da Linguística Textual, o efeito de sentido da linguagem figurativa em texto traduzido em três versões que pretendem alcançar diferentes destinatários. O texto escolhido é O Sermão do Monte, descrito na Bíblia, no trecho do evangelho de Mateus, capítulos 5 a 7. O exame do texto compreende a identificação dos termos de sentido figurativo e sua relação com os demais elementos da construção frasal, seguido da aplicação das teorias discursivas para constatação das possibilidades de sentido e seu efeito como figura de retórica.
Girard, Bruno. "Figures/anti-figures : pour une approche par la singularité à partir des films de A. Tarkovski, B. Tarr, S. Bartas". Thesis, Aix-Marseille, 2013. http://www.theses.fr/2013AIXM3035.
Texto completo da fonteThis thesis evaluates the possibility of analyzing a movie from the singular elements it contains. The singularity in question corresponds to dissimilar elements, of aporias or gaps that does not comply with what we expect from a narrative, from an aesthetic or from a cinematographic grammar. This research has approached the concept of singularity both in science and in the arts by studying the different meanings of this termThe method that was elaborated from the properties of singularities was subsequently applied to a small corpus of movie: Nostalghia by Andrei Tarkovsky, Werckmeister Harmonies by Béla Tarr and Seven invisible men by Sharunas Bartas.Its application has revealed how these works are much more complex and ambiguous than we might believe. He has contributed to highlight that what the figural analysis calls a figure should be extended by the notion of anti-figure. a figure alone is not sufficient to render the beats that cross a movie. On the other hand, it lets see how these beats actually correspond to the confrontation of three hiatus, the first is figurative, the second is representative and the last is psychic involving the memory of images, the reality and the pathos
Choi, Hyun Jung. "De la figure-mobile à la figure-corps : une esquisse de l'évolution du personnage dans le documentaire". Paris 1, 2013. http://www.theses.fr/2013PA010515.
Texto completo da fonteTalevski, Lubo. "The mind's eye /". Online version of thesis, 1993. http://hdl.handle.net/1850/11774.
Texto completo da fonteBreckenridge, Hedda E. "The development of some aspects of early Athenian red figure pottery and their links with black figure conventions". Thesis, University of Glasgow, 1997. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.360254.
Texto completo da fonteColeman, Scott. "Functional analysis of the articulating figure skate". Access to citation, abstract and download form provided by ProQuest Information and Learning Company; downloadable PDF file 0.38 Mb., 40 p, 2006. http://proquest.umi.com/pqdlink?did=1037890041&Fmt=7&clientId=79356&RQT=309&VName=PQD.
Texto completo da fonteLaplante, Denise. "Development of expert coaches of figure skating". Thesis, National Library of Canada = Bibliothèque nationale du Canada, 1997. http://www.collectionscanada.ca/obj/s4/f2/dsk2/ftp01/MQ28434.pdf.
Texto completo da fonteBirch, Hannah L. "A study of the figure in intaglio". Virtual Press, 2005. http://liblink.bsu.edu/uhtbin/catkey/1318608.
Texto completo da fonteDepartment of Art
Hopwood, Rosalind. "The origins of the Renaissance figure fountain". Thesis, University of Essex, 2001. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.364550.
Texto completo da fonteSitton, R. "Flexibility in young children's human figure drawings". Thesis, University of Southampton, 1988. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.382878.
Texto completo da fonteSmall, Charlene. "The father figure in contemporary Irish poetry". Thesis, Queen's University Belfast, 2015. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.676715.
Texto completo da fonteFitch, Lois. "Brian Ferneyhough : the logic of the figure". Thesis, Durham University, 2005. http://etheses.dur.ac.uk/1770/.
Texto completo da fonteEves, S. "Figure of merit for satellite constellation design". Thesis, Cranfield University, 2002. http://dspace.lib.cranfield.ac.uk/handle/1826/11255.
Texto completo da fonte