Literatura científica selecionada sobre o tema "Figure"
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Artigos de revistas sobre o assunto "Figure"
LAMBEK, MICHAEL. "Afterword: How the Figure Figures". City & Society 25, n.º 2 (agosto de 2013): 271–77. http://dx.doi.org/10.1111/ciso.12020.
Texto completo da fontePhillips, J. "When the figures just don't figure". Journal of Intellectual Property Law & Practice 1, n.º 4 (1 de março de 2006): 229. http://dx.doi.org/10.1093/jiplp/jpl014.
Texto completo da fonteSauvanet, Pierre. "Figures de mots, figures d’images". Figures de l'Art. Revue d'études esthétiques 5, n.º 1 (2001): 47–65. http://dx.doi.org/10.3406/fdart.2001.1236.
Texto completo da fonteLesson, Benjamin. "Figures pratiques et pratiques de la figure". Recherches en Communication 54 (14 de dezembro de 2022): 243–69. http://dx.doi.org/10.14428/rec.v54i54.63023.
Texto completo da fonteJahn, Ana Paula, e Vincenzo Bongiovanni. "Apreensão Operatória de Figuras em Situações Geométricas". Jornal Internacional de Estudos em Educação Matemática 12, n.º 3 (4 de março de 2020): 245–57. http://dx.doi.org/10.17921/2176-5634.2019v12n3p245-257.
Texto completo da fonteRabinowitz, Aaron, e Zamira Eldan. "THE FELT FIGURE TEST ON MEASURES OF DISTANCE AND HEIGHT IN ISRAELI CHILDREN". Social Behavior and Personality: an international journal 13, n.º 1 (1 de janeiro de 1985): 63–67. http://dx.doi.org/10.2224/sbp.1985.13.1.63.
Texto completo da fonteHoutkamp, R., e P. R. Roelfsema. "Figure-ground and figure-figure segregation in curve tracing". Journal of Vision 4, n.º 8 (1 de agosto de 2004): 199. http://dx.doi.org/10.1167/4.8.199.
Texto completo da fontePalmer, Stephen, Janet Davis, Rolf Nelson e Irvin Rock. "Figure – Ground Effects on Shape Memory for Objects versus Holes". Perception 37, n.º 10 (1 de janeiro de 2008): 1569–86. http://dx.doi.org/10.1068/p5838.
Texto completo da fonteMazo, Gregory. "QuickFigures: A toolkit and ImageJ PlugIn to quickly transform microscope images into scientific figures". PLOS ONE 16, n.º 11 (9 de novembro de 2021): e0240280. http://dx.doi.org/10.1371/journal.pone.0240280.
Texto completo da fonteLu, Wanjie, Qing Xu e Chaozhen Lan. "Correction: Lu, W. et al. SOOCP: A Platform for Data and Analysis of Space Object Optical Characteristic Information. 2019, 10, 296". Information 11, n.º 3 (1 de março de 2020): 139. http://dx.doi.org/10.3390/info11030139.
Texto completo da fonteTeses / dissertações sobre o assunto "Figure"
Cho, Bumsuk. "Urban figure". Thesis, Massachusetts Institute of Technology, 2018. http://hdl.handle.net/1721.1/115747.
Texto completo da fonteCataloged from PDF version of thesis.
Includes bibliographical references (page 89).
This thesis examines role of the mega-scale urban figure, specifically its appropriateness within contemporary cities. Since Rem Koolhaas's 1993 essay, "Bigness or the Problem of Large," the concept of mega-scale urban intervention has been a prominent issue both in architectural theory and practice. The newly created urban figures, physically dominant in the city, not only became catalytic but also became immortalized within an urban fabric. And while such urban figures remain intact, our contemporary cities are experiencing unprecedented speeds of change and complexity. This trend raises a question: "Is the mega-form still a relevant urban figures to respond to the needs of the cities.- If not , what are the causes and effects of urban figures, and how can the concept be revised to be more responsive to the aspiration of contemporary cities? This thesis investigates, a mega-form in Seoul, South Korea constructed in 1968. The mega urban form occupies the Jongno area of Seoul; as a significant and dominant urban figure registers at the larger scale of the city and yet divides the multiple industrial. It is likely that in the near future that this area will be subject to major redevelopment together with many of the surrounding smaller working communities. The main body of this thesis, then, will be a design study into the appropriate urban figure that can operate as infrastructure that provides enhanced connectivity, generates new ideas about urban space and the public realm, and performs as an ecological system that fuels sustainable community revitalization. In rethinking the existing mega project, this thesis will consider how to integrate the layers of the past into a new relationship with reality of contemporary Seoul through the medium of the architecture and urban transformation.
by Bumsuk Cho.
M. Arch.
Campagnoli, Paul Gregory. "The Figure". The Ohio State University, 1996. http://rave.ohiolink.edu/etdc/view?acc_num=osu1394715589.
Texto completo da fonteRoveroni, Sebastiano. "Figure del vuoto". Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2008. http://hdl.handle.net/10077/2677.
Texto completo da fonteNella riflessione che accompagna l’osservazione del territorio contemporaneo, contrapposizione, giustapposizione e frammentazione sono termini utilizzati per descrivere una condizione dove sempre più rilevante risulta il rapporto tra pieni e vuoti. Leggere la città contemporanea in negativo, come un giustapporsi di spazi aperti e spazi costruiti dove acquista rilievo anche ciò che rimane tra le emergenze, diventa lo stimolo progettuale per pensare ad una nuova immagine di città, che si confronti con le esigenze di vita della società. Liberato dalla sua accezione eminentemente negativa e visto nelle sue possibili e progettualmente fertili declinazioni, il tema del vuoto acquista un nuovo ruolo nella definizione di spazialità inedite: esso può divenire l’approccio al progetto per, sulla e della città contemporanea. Se, da un lato, le violente trasformazioni a cui abbiamo assistito in città come Berlino e, più di recente, New York, hanno messo in primo piano la necessità e la difficoltà di confrontarsi con il tema del vuoto, (drammaticamente evidente in queste lacerazioni del tessuto urbano), dall’altra il tema del vuoto ha da sempre attraversato lo studio della città. Nel suo essere vuoto, il parco ha rappresentato uno degli elementi basilari per la formulazione di ipotesi per la città moderna, in cui si rifletteva l’idea stessa di città. Alla ricerca di nuovi orizzonti di senso, il tema del vuoto riporta l’attenzione a forme culturali contrapposte: quella orientale ci educa al senso positivo di una dimensione complementare a quella materica e tangibile, e per questo carica di valore nel suo dare compiutezza a ciò che è in essere. Nella cultura occidentale, invece, è l’arte ad aver ampliamente indagato il vuoto: artisti come Klein, Fontana e Manzoni, ad esempio, con le loro sperimentazioni delineano i termini della questione offrendo punti di riferimento per poter giungere a intravedere il vuoto attraverso tre concetti fondanti: l’immateriale, l’invisibile e l’infinito. Analoghe declinazioni possono essere riconosciute anche nella ricerca architettonica: se Colin Rowe, nel suo “Collage City” offre una lettura che propone implicitamente una descrizione del vuoto come negativo (senso già presente nella pianta di Roma del Nolli), dall’altra i progetti visionari di Boullée riportano l’attenzione alla percezione dell’utente e all’essere del “vuoto” nel senso che viene da questi ad esso attribuito. Ma il vuoto può diventare anche componente essenziale di progetto, materiale che si presta a infinite possibilità di sviluppi variabili: una forma d’interpretazione, quest’ultima, che maggiormente può adattarsi al sentire della contemporaneità. 01. assenza di oggetti vs assenza di senso Il vuoto è un concetto che può definirsi come negazione, come assenza del pieno, ma anche come valore nel rapporto con un oggetto isolato. La lettura in negativo fa emergere nuove visioni e rende spesso evidenti valori più importanti di quelli delle strutture delimitano lo spazio. Il territorio contemporaneo in questo senso viene riletto come un giustapporsi di oggetti isolati e radi e di sequenze di vuoti. La lettura in negativo da un lato, ponendo attenzione ai vuoti urbani, si propone di riconfigurare la natura spaziale dell’interno del contesto in cui sono inseriti, dall'altro propone nuovi modi di intervento nel riconsiderare il valore potenziale degli spazi aperti che si giustappongono all'interno della città diffusa (ad esempio, la strategia elaborata da OMA basata sulla creazione di zone d’assenza, spazi aperti disponibili all’inatteso). I progetti delle capitali moderne si sono tutti confrontati con il vuoto inteso come valore di rappresentanza del “potere”, come elemento di valore paesaggistico, ma anche come luogo potenziale di sviluppo. Ma l'architettura si rapporta comunque con la tridimensionalità, in questo senso diviene necessario leggere l'opera rispetto al rapporto tra il suo volume interno e l’esterno. Lo spazio aperto e il volume interno sono elementi fondamentali del progetto, l'architettura viene concepita al contempo come massa e spazio, pieno e vuoto. I vuoti spesso si contrappongono alla plasticità dei volumi ricreando degli spazi instabili o grandiosi, ma sono, allo stesso tempo, generatori dello spazio che, assumendo caratteri di monumentalità, trasmette sensazioni contemporaneamente inquietanti e di grandiosità. Lo spazio vuoto può però essere inteso anche in rapporto alla memoria, nel suo simboleggiare una "mancanza", assumendo i caratteri di uno spazio di raccoglimento (una sorta di vuoto “riflessivo”) oppure, al contrario, di un luogo dove è il rapporto con chi lo utilizza che diventa parte integrante dell'opera, reciproco riferimento visivo che acuisce il senso di drammaticità espresso dall’assenza del suo essere “vuoto”. 02. volume emerso vs scavo Nelle sue possibili declinazioni, il vuoto può essere anche letto come esito di un’operazione di sottrazione volumetrica, di scavo. In questo senso il suo valore è duplice: come vuoto ma, allo stesso tempo, come volume, nel suo essere parte integrante di ciò che lo definisce e lo contiene. La ricerca architettonica ha guardato, e tutt’oggi allude a questa declinazione del vuoto come materiale della composizione, metrica di controllo dello spazio e delle singole spazialità che determina. L’architettura diventa in questo modo contorno del vuoto, configurandosi concretamente nei termini di “sistema di spazi” che si susseguono diventando il vero progetto; essa trae valore dal vuoto che le è complementare. Pensare al vuoto come a un qualcosa di determinato (e non residuo), come esito di un processo di sottrazione porta a riflettere sul valore della stessa sottrazione come possibilità per intervenire nella città contemporanea. Gli interventi in negativo nella città possono fornire stimoli per la proposizione di nuove logiche urbane: il vuoto diventa lo strumento per riconquistare lo spazio territoriale che oggi domina la città. Entro tale visione del vuoto, la demolizione (da sempre fondamentale mezzo di intervento nella città assieme alla conservazione) acquista una nuova valenza, soprattutto se vista in rapporto alla condizione urbana contemporanea, dove ai ben noti fenomeni di espansione metropolitana si affiancano contrapposti processi di contrazione demografica. La demolizione può essere vista come tramite per la costruzione di un nuovo ordine, laddove essa non mette in discussione il valore di ciò che elimina, ma né conferma il senso, alle volte rafforzandolo o rendendolo maggiormente esplicito. La demolizione può diventare così strumento fondamentale per l’attuazione di un nuovo disegno urbano, mettendo in gioco strategie di carattere generale, che interessino la struttura urbana nel suo complesso. 03. indeterminazione formale vs processi probabilistici Ulteriore declinazione del vuoto è quella che lo vede come spazio “delle possibilità”. Il vuoto deve in questo caso offrire opportunità per il verificarsi di situazioni ed eventi diversi. Il tema diventa la definizione (progettazione) del vuoto, dello spazio vuoto che possa configurarsi come supporto al manifestarsi di azioni e attività che non sempre possono essere previste e/o prevedibili. Una ricerca, questa, che ha caratterizzato diverse correnti architettoniche e le conseguenti proposte per idee di città, nate anche dalla critica ad una concezione dello spazio urbano formulata esclusivamente in termini funzionali, e poco incline dunque ad accogliere i rapidi cambiamenti di una società sempre più mobile e mutevole. Il vuoto diventa così l’origine dell’architettura, il supporto che rende possibile l’azione che le attribuisce significato. L’eredità di queste ricerche – sviluppatesi sin dagli anni cinquanta – è oggi accolta dagli architetti che ripensano all’intervento nella città contemporanea non più partendo dall’architettura, bensì dalle condizioni (uso, evento, attribuzione di valore) attraverso cui essa viene posta in grado di concretizzarsi ed esplicitarsi. L’indeterminazione, l’impossibilità di prevedere tutte le funzioni e i ruoli possibili che lo spazio sarà chiamato ad assolvere, induce ad assumere un atteggiamento di progetto che punta l’attenzione sul programma, sulla valutazione di tutte le possibili combinazioni di usi/funzioni che lo spazio sarà chiamato ad assolvere. Il vuoto diventa lo strumento che consente e assicura tale indeterminazione, offrendo l’opportunità di riappropriarsi di uno spazio, con la massima possibilità di produrre l’inaspettato. Il supporto diviene l’elemento che meglio si presta a tradurre questa idea di indeterminatezza, offrendo all’oggi l’ipotesi di un’urbanistica “debole” dove il ruolo del progetto è quello di gestire la complessità dell’ambiente urbano attraverso una diffusa interazione di attori.
XIX Ciclo
1976
Roger-Lemez, Christiane. "Pour une nouvelle icône : la figure de l'espace - l'espace d'une figure". Paris 1, 2008. http://www.theses.fr/2008PA010542.
Texto completo da fonteHan, Qiong Pizer Stephen M. "Proper shape representation of single figure and multi-figure anatomical objects". Chapel Hill, N.C. : University of North Carolina at Chapel Hill, 2008. http://dc.lib.unc.edu/u?/etd,2055.
Texto completo da fonteTitle from electronic title page (viewed Feb. 17, 2009). "... in partial fulfillment of the requirements for the degree of Doctor of Philosophy in the Department of Computer Science." Discipline: Computer Science; Department/School: Computer Science.
Vincent-Nkoulou, Micheline. "Pauline Kergomard (1838-1925) ou la grandeur civique : figure absente, figure présente". Rouen, 2005. http://www.theses.fr/2005ROUEL508.
Texto completo da fonteIn 1881 Pauline RECLUS married KERGOMARD was appointed Général Inspector for nursery schools by Jules FERRY and served French nursery school eduction for nearly forty years. But the history of influential figures in education make no mention of her. Today there are even nursery school teachers who have never heard of her. Pauline KERGOMARD was excluded from the “ world opinion”, a “world” in which fame means greatness. This realization was the starting point which motivated our interest in Pauline KERGOMARD, and the first part of this document we have studied the history of education as seen through influential figures by means of questions and answers. Then we have tried to understand why an influential person who did something remarkable, since she was actually the founder of the French nursery school, has been overlooked by the history of influential figures in education. To do this we have studied influential figures as far as their greatness is concerned, a concept we borrowed following Daniel HAMELINE, in Luc BOLTANSKI et Laurent THEVENOT. Returning to our questions in the light of greatness and “worlds” we have gone on to find out why the history of influential figures in education overlooked Pauline KERGOMARD, the founder of French nursery school. From our exploration of these “Worlds” while searching for an explanation, we have come to the the conclusion that Pauline KERGOMARD is a typical example of a way of constructing history which was extremely interesting for us to discover
Beaudin, Bernard. "Marie, figure de l'Église". Mémoire, Université de Sherbrooke, 1995. http://hdl.handle.net/11143/7741.
Texto completo da fonteJones, Kevin William. "Grounded Figure: A Winery". Thesis, Virginia Tech, 2004. http://hdl.handle.net/10919/10047.
Texto completo da fonteMaster of Architecture
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Texto completo da fonteGuiderdoni-Bruslé, Agnès. "De la figure scripturaire à la figure emblématique : Emblématique et spiritualité : 1540-1740". Paris 4, 2002. http://www.theses.fr/2002PA040215.
Texto completo da fonteLivros sobre o assunto "Figure"
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Encontre o texto completo da fonteIndro, Montanelli. Figure & figuri del Risorgimento. Pavia: Editoriale viscontea, 1987.
Encontre o texto completo da fonteVaglio, Guido. Primo Levi: Figure/figures. Cinisello Balsamo, Milano: Silvana editoriale, 2019.
Encontre o texto completo da fonteRicciardi, Stefano. Ballerine a Oxford: Figure, figuri, figuranti. Bologna: A. Perdisa, 2006.
Encontre o texto completo da fonteLury, Celia, William Viney e Scott Wark, eds. Figure. Singapore: Springer Nature Singapore, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-981-19-2476-7.
Texto completo da fonteIndro, Montanelli. Istantanee: Figure e figuri della Prima Repubblica. Milano: Rizzoli, 1994.
Encontre o texto completo da fonteMarie-Laure, Bernadac, Messerschmidt Franz Xaver 1736?-1783 e Musée du Louvre. Département des sculptures, eds. Tony Cragg: Figure out figure in. Paris: Éditions Dilecta, 2011.
Encontre o texto completo da fonteWolska, Beata. Malczewscy: Figura syna = The son figure : 8.06-23.07.2017. Szczecin: Muzeum Narodowe w Szczecinie, 2017.
Encontre o texto completo da fonteWiddecombe, Ann. Father figure. Long Preston: Magna, 2005.
Encontre o texto completo da fonteLyotard, Jean François. Discours, figure. Paris: Klincksieck, 2002.
Encontre o texto completo da fonteCapítulos de livros sobre o assunto "Figure"
Bounegru, Liliana, Melody Devries e Esther Weltevrede. "The Research Persona Method: Figuring and Reconfiguring Personalised Information Flows". In Figure, 77–104. Singapore: Springer Nature Singapore, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-981-19-2476-7_5.
Texto completo da fonteElliott, Jane. "Data Through Time: Figuring Out the Narrative Self in Longitudinal Research". In Figure, 173–96. Singapore: Springer Nature Singapore, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-981-19-2476-7_9.
Texto completo da fonteWark, Scott. "In “The Cloud”: Figuring and Inhabiting Media Milieus". In Figure, 41–63. Singapore: Springer Nature Singapore, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-981-19-2476-7_3.
Texto completo da fonteDay, Sophie, Jayne Smith e Helen Ward. "The Gardener and the Walled Garden". In Figure, 149–72. Singapore: Springer Nature Singapore, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-981-19-2476-7_8.
Texto completo da fonteFrow, John. "Ubiquitous Surveillance and Data Selves". In Figure, 243–61. Singapore: Springer Nature Singapore, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-981-19-2476-7_12.
Texto completo da fonteAllen, Felicity, e Celia Lury. "Figure to Ground: Felicity Allen Interviewed by Celia Lury". In Figure, 65–75. Singapore: Springer Nature Singapore, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-981-19-2476-7_4.
Texto completo da fonteGarnett, Emma, e Srishti Bhatnagar. "Figuring Out Exposure: Exploring Computational Environments and Personalisation in Interdisciplinary Air Pollution Research". In Figure, 197–219. Singapore: Springer Nature Singapore, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-981-19-2476-7_10.
Texto completo da fonteViney, William, e Sophie Day. "Figuring Molecular Relapse in Breast Cancer Medicine". In Figure, 127–48. Singapore: Springer Nature Singapore, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-981-19-2476-7_7.
Texto completo da fonteSpencer, Matt. "Engines, Puppets, Promises: The Figurations of Configuration Management". In Figure, 105–25. Singapore: Springer Nature Singapore, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-981-19-2476-7_6.
Texto completo da fonteDawney, Leila. "The Work That Figures Do". In Figure, 21–39. Singapore: Springer Nature Singapore, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-981-19-2476-7_2.
Texto completo da fonteTrabalhos de conferências sobre o assunto "Figure"
Sab, Hirad. "Figure 1". In SIGGRAPH '21: Special Interest Group on Computer Graphics and Interactive Techniques Conference. New York, NY, USA: ACM, 2021. http://dx.doi.org/10.1145/3450507.3457435.
Texto completo da fonteIshii, N., A. Koike, Y. Yamamoto e T. Takagi. "Figure Classification in Biomedical Literature towards Figure Mining". In 2008 IEEE International Conference on Bioinformatics and Biomedicine (BIBM). IEEE, 2008. http://dx.doi.org/10.1109/bibm.2008.38.
Texto completo da fonteWuddi, Philipp Martin, e Johannes Fottner. "Key Figure Systems". In ICBDM 2020: 2020 International Conference on Big Data in Management. New York, NY, USA: ACM, 2020. http://dx.doi.org/10.1145/3437075.3437090.
Texto completo da fonteYisong Chen, A. B. Chan e Guoping Wang. "Adaptive figure-ground classification". In 2012 IEEE Conference on Computer Vision and Pattern Recognition (CVPR). IEEE, 2012. http://dx.doi.org/10.1109/cvpr.2012.6247733.
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Texto completo da fonteMikkelsen, B., C. G. Joergensen, J. A. van den Berk, C. F. Pedersen, C. C. Larsen, T. Durhuus e K. E. Stubkjaer. "High Receiver Sensitivity at 2.5 Gb/s obtained with a Highly Efficient Low Noise Diode Pumped Erbium Doped Fiber Amplifier". In Optical Amplifiers and Their Applications. Washington, D.C.: Optica Publishing Group, 1991. http://dx.doi.org/10.1364/oaa.1991.fa4.
Texto completo da fonteZhao, Kun, Minzhe Liu, Menglin Liu, Wei Yan e Yong Wang. "All-normal-dispersion figure-8 and figure-9 femtosecond Yb-doped fiber lasers". In International Conference on Optoelectronic and Microelectronic Technology and Application, editado por Jennifer Liu. SPIE, 2020. http://dx.doi.org/10.1117/12.2585010.
Texto completo da fonteShoulders, Bob, e Ken Wong. "Comparison of noise figure calibration and measurement techniques using noise figure verification techniques". In 2010 75th ARFTG Microwave Measurement Conference. IEEE, 2010. http://dx.doi.org/10.1109/arftg.2010.5496323.
Texto completo da fonteRelatórios de organizações sobre o assunto "Figure"
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Texto completo da fonteRoberts, Kathryn M. Location Figure of All Units. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), outubro de 2013. http://dx.doi.org/10.2172/1098309.
Texto completo da fonteHodgson, D. A. Figure 29. Ice margins during deglaciation. Natural Resources Canada/ESS/Scientific and Technical Publishing Services, 2005. http://dx.doi.org/10.4095/220252.
Texto completo da fonteMayr, U., T. A. Brent, T. de Freitas, T. Frisch, G S Nowlan e A. V. Okulitch. Figure 9. Seismic stratigraphic cross-sections. Natural Resources Canada/ESS/Scientific and Technical Publishing Services, 2004. http://dx.doi.org/10.4095/216173.
Texto completo da fonteMayr, U., T. A. Brent, T. de Freitas, T. Frisch, G S Nowlan e A. V. Okulitch. Figure 20. Seismic structure cross-sections. Natural Resources Canada/ESS/Scientific and Technical Publishing Services, 2004. http://dx.doi.org/10.4095/216176.
Texto completo da fonteCook, D. G., e B. C. MacLean. Figure 5. Total field aeromagnetic map. Natural Resources Canada/ESS/Scientific and Technical Publishing Services, 2004. http://dx.doi.org/10.4095/216179.
Texto completo da fonteSibayan, Jerome T. The Figure 8 Model of International Relations. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, maio de 2008. http://dx.doi.org/10.21236/ada486647.
Texto completo da fonteArthur, Jennifer Ann. Improved Figure of Merit for Feynman Histograms. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), outubro de 2017. http://dx.doi.org/10.2172/1398897.
Texto completo da fonteSuratwala, T. Figure and caption for LDRD annual report. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), outubro de 2017. http://dx.doi.org/10.2172/1410015.
Texto completo da fonteDoerry, Armin W. Noise and Noise Figure for Radar Receivers. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), setembro de 2016. http://dx.doi.org/10.2172/1562649.
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