Literatura científica selecionada sobre o tema "Dep Studio"

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Artigos de revistas sobre o assunto "Dep Studio"

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Trionfetti, Erika, e Giovanni Di Pietro. "Monitoraggio clinico e complessità assistenziale dei pazienti nel Dipartimento di Emergenza-Accettazione (DEA): aspetti assistenziali e organizzativi". Dissertation Nursing 1, n.º 1 (29 de julho de 2022): 78–86. http://dx.doi.org/10.54103/dn/17506.

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Resumo:
BACKGROUND: L’analisi della complessità assistenziale si è rivelata necessaria per rispondere al meglio ai bisogni di cura e di assistenza del paziente a livello del pronto soccorso; da qui nasce l'esigenza di monitorare la complessità assistenziale nel Dipartimento di emergenza-accettazione (DEA), in quanto non esistono studi né strumenti che trattano tale argomento in questo contesto. OBIETTIVI: Mappare la complessità assistenziale dei pazienti ricoverati in DEA presso l'ospedale San Paolo di Milano, verificando l'applicabilità dello strumento e dei metodi già utilizzati per lo studio in pronto soccorso, eventualmente adattandoli al contesto oggetto di studio. A tale scopo l'elaborato presenta una validazione di uno strumento per la rilevazione della complessità assistenziale dei pazienti in DEA, discutendone le implicazioni per la pratica infermieristica. METODI:Studio osservazionale prospettico, monocentrico su campione di convenienza, con arruolamento di tutti i pazienti con età ≥ 18 anni, ricoverati all'interno del DEA e provenienti dal pronto soccorso del presidio San Paolo. RISULTATI: Sono stati reclutati 203 pazienti. Lo strumento proposto ha mostrato una soddisfacente consistenza interna (0.71). L'analisi statistica inoltre ha permesso di vedere i bisogni più compromessi dei pazienti presi in esame, in base alla diagnosi di accesso e alle comorbilità. CONCLUSIONI:Lo strumento proposto può essere dunque utilizzato per monitorare la complessità assistenziale in DEA con integrazione da parte dell'infermiere, di valutazioni che emergono durante il contatto con la persona assistita. In Italia risulta essere l'unico studio che si occupa della complessità assistenziale nel DEA di I° livello.
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Duca, S., S. Crasto, E. Salzedo, P. Bertone e P. Petricig. "Studio Angio-RM dei tumori del basicranio". Rivista di Neuroradiologia 10, n.º 2_suppl (outubro de 1997): 152–54. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s263.

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In a population of 59 patients with skull base tumors the authors made 75 MR brain and angiographic examinations to assess the efficacy of MR Angiography in the evaluation of vascular involvement of these tumors. The authors conclude that RMA gives a good map of the involvement of the great arterial and venous vessels from skull base tumors, but its low spatial resolution is not competitive with traditional angiographic techniques, in particular in the evaluation of the small arterial vessels and slow flow venous channels. MRA is useful in the follow-up of these tumors, particularly after radio-chemotherapy and after radiosurgery.
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Avogadro, A., G. Santarelli, V. Di Girolamo, R. Vaccari e P. Rigatti. "Importanza Del Corretto Studio Dei Calcoli Urinari". Urologia Journal 53, n.º 6 (dezembro de 1986): 830–35. http://dx.doi.org/10.1177/039156038605300602.

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Iurescia, Federica. "Litigare in tragedia: per una pragmatica del conflitto". Emerita 87, n.º 2 (12 de dezembro de 2019): 255. http://dx.doi.org/10.3989/emerita.2019.12.1914.

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[it] Il presente lavoro ha come oggetto un tipo di conversazione, la lite, in un genere letterario, la tragedia romana, e ne offre un’analisi pragmatica. Partendo da una definizione del tipo di conversazione oggetto di studio, si applica alle attestazioni reperite nel corpus scelto l’approccio maturato entro il settore degli studi sull’im/politeness. Le osservazioni risultanti vengono messe a confronto con le tendenze rilevate in un precedente studio sulle liti nella commedia e nel romanzo latini, mettendo in luce convergenze e differenze.
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Terragni, Laura, e Sigrun Henjum. "Patire la fame nella culla del welfare. Uno studio sulla sicurezza alimentare dei richiedenti asilo nei centri di accoglienza norvegesi". MONDI MIGRANTI, n.º 2 (agosto de 2021): 73–88. http://dx.doi.org/10.3280/mm2021-002004.

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I richiedenti asilo sono un gruppo particolarmente vulnerabile a forme di insicurez-za alimentare. Esistono tuttavia pochi studi che analizzino l'ampiezza e le cause di questo fenomeno in Europa. Questo studio indaga la sicurezza alimentare tra i ri-chiedenti asilo nei centri di accoglienza norvegesi. Lo studio è stato condotto at-traverso un questionario somministrato a 205 richiedenti asilo in otto centri e un'osservazione partecipante. L'indagine mostra che il 93% soffre di insicurezza alimentare e che la loro dieta è poco variata. Le condizioni abitative rendono dif-ficile mantenere il ruolo dei pasti come forma di commensalità. Questa indagine mostra che il cibo, o per meglio dire la sua mancanza, diviene un modo per sottoli-neare la precarietà e l'esclusione sociale dei richiedenti asilo anche in una società, come quella norvegese, conosciuta per uno stato sociale universalistico che mira a mantenere il benessere dei suoi cittadini.
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Pappalettera, F., V. Ariano, F. Di Ceglie, M. R. D'Agnessa, M. Castriota e A. Pellegrino. "Contribute Allo Studio Dei Tumori Metastatici Del Rene". Urologia Journal 56, n.º 2 (abril de 1989): 171–78. http://dx.doi.org/10.1177/039156038905600209.

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Ventura, Sofia. "LE POLITICHE DELLA SCUOLA IN EUROPA. UN'ANALISI COMPARATA". Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 27, n.º 2 (agosto de 1997): 307–43. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200024849.

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IntroduzioneLe politiche dell'istruzione costituiscono un ambito di studio rispetto al quale la scienza politica, nonché la più specifica disciplina dell'analisi delle politiche pubbliche, presentano notevoli lacune.Da un lato, nella letteratura internazionale le numerose ricerche di education policy si sono concentrate prevalentemente su studi del caso singolo e hanno dedicato minore attenzione all'analisi comparata delle politiche scolastiche. Le quali, inoltre, sono state assai poco esplorate nell'ambito dei più generali studi comparati dedicati al welfare state, che hanno piuttosto privilegiato lo studio delle politiche relative ai sistemi di assicurazione sociale; come ha rilevato Alber: «la sola ricerca empiricamente consolidata» in tale settore (Alber 1987, 15).Dall'altro, nella letteratura politologica italiana la politica scolastica costituisce un terreno pressoché inesplorato. In Italia essa è stata, infatti, dominio dei pedagogisti, che hanno privilegiato approcci di tipo normativo, dei filosofi e, in misura minore, degli storici, il prevalente taglio descrittivo dei quali non ha, però, favorito lo sviluppo di analisi di tipo esplicativo (Benadusi 1989a, 258; Trivellato 1989, 226).
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Welch, Evelyn. "Engendering Italian Renaissance art — a bibliographic review". Papers of the British School at Rome 68 (novembro de 2000): 201–16. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200003925.

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L'IDENTITÀ SESSUALE NELL'ARTE RINASCIMENTALE ITALIANA — UNA RASSEGNA BIBLIOGRAFICAQuesto saggio fornisce una rassegna di precedenti approcci allo studio della figura femminile nell'arte rinascimentale italiana e dei recenti sviluppi negli studi femministi e sull' identità sessuale. Mentre gli storici hanno in anni recenti adottato nuovi metodi e domande di ricerca nell'esplorare in maniera produttiva il ruolo economico e sociale della donna, gli storici dell'arte rinascimentale si sono mostrati più reticenti verso queste innovazioni. Solo di recente sono venuti alla luce nuovi libri ed articoli che trattano della donna come pittrice, mecenate e come oggetto di rappresentazioni figurate. Tuttavia queste pubblicazioni vanno viste come episodi isolati in un campo che si mostra restio allo studio del ruolo della donna. In questo saggio l'attuale diversità di approcci allo studio dell storia dell'arte viene illustra to. L'importanza degli studi di identità sessuale come un concetto cruciale per gli studi rinascimentali viene proposta come un concetto fondamentale affinchè il campo mantenga la sua vitalità nel XXI secolo.
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Bavaro, Vincenzo. "La trasformazione del lavoro nella prospettiva dell'azione collettiva. Un esercizio metodologico fra diritto e sociologia". SOCIOLOGIA DEL LAVORO, n.º 164 (dezembro de 2022): 91–107. http://dx.doi.org/10.3280/sl2022-164005.

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L'articolo ha l'obiettivo di sottoporre a verifica metodologica gli studi sulle tra-sformazioni del lavoro per verificare se la sociologia del lavoro e il diritto del lavoro riescono a dialogare e convergere su un medesimo e reale oggetto di studio. Prendendo come punto di osservazione l'azione di autotutela sindacale, l'Autore intende mettere in evidenza la necessità che studi sociali e studi giuridici sul lavoro siano sempre più intrecciati.
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Caverzan, Mattia. "APPUNTI PER UNA STORIA DI RINALDO CORSO E DEI “FONDAMENTI DEL PARLAR THOSCANO”". Italiano LinguaDue 14, n.º 1 (28 de julho de 2022): 972–1017. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/18335.

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Durante tutto il Cinquecento, numerose figure si sono avvicendate nel panorama editoriale, linguistico e grammaticale. I futuri e sporadici interventi storici non hanno permesso al tempo di risparmiare l’altissimo profilo di uno di questi: Rinaldo Corso. Uno studio approfondito delle questioni storico-filologiche relative al suo operato ha rivelato ben più di quello che la superfice degli studi finora compiuti in tal direzione ha lasciato trasparire. L’analisi delle diverse edizioni della sua opera grammaticale, i Fondamenti del parlar thoscano, e lo studio dell’ambiente nel quale egli ha vissuto concorrono a corroborare l’ipotesi della centralità imprescindibile di questo intellettuale, a discapito della tirannia che la storia e la memoria talvolta riservano a persone di grande valore culturale. Notes fo a history of Rinaldo Corso and the Fondamenti del parlar thoscano Throughout the sixteenth century, numerous figures participated in the editorial, linguistic and grammatical panorama. Future and sporadic historical interventions did not allowe time to spare the very high profile of one of them: Rinaldo Corso. An in-depth study of the historical-philological issues related to his work has revealed much more than what superficial studies carried out in this direction have revealed so far. The analysis of the different editions of his grammatical work, the Fondamenti del parlar thoscano, and the study of the environment he lived in concur in corroborating the hypothesis of the indispensable centrality of this intellectual, at the expense of the tyranny that history and memory sometimes reserve for people of great cultural value.
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Teses / dissertações sobre o assunto "Dep Studio"

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Migliorini, Alessandra. "Studio fisico dei piccoli corpi del sistema solare". Paris 7, 2007. http://www.theses.fr/2007PA077013.

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Ma recherche de doctorat est dédiée à l'étude physique des petits corps du Système Solaire et à la caractérisation de leurs compositions de surface. Les données des petits corps que j'ai analysé, ont été prises soit par des télescopes au sol, soit par des télescopes spatiaux. Celles-ci ont été analysées en les comparant à des données de laboratoire, et à des spectres synthétiques, obtenus selon la théorie de la diffusion de la lumière. J'ai contribué a l'interprétation des données spectroscopiques des satellites glacés de Saturne, Phoebus, lapetus, Encelade, Téthys et Hyperion, observés avec le spectromètre infrarouge à bord de la mission Cassini. Ces satellites semblent avoir une surface très poreuse. Des expériences de laboratoire ont aussi été menées afin de placer des contraintes plus strictes sur les propriétés des surfaces glacées. J'ai aussi analysé les données de deux Objets Trans Neptuniens et de 10 astéroïdes de la ceinture principale, de type spectral E. Pour les astéroïdes E, quelques comparaisons intéressantes avec des météorites ont été trouvées. De plus, j'ai participé à une recherche des astéroïdes troyens des planètes géantes. Ma recherche de thèse a couvert une grande gamme spectrale, du visible à l'infrarouge lointain, et a fourni une contribution utile pour la compréhension des petits corps. La possibilité d'analyser les données, prises avec les télescopes au sol et spatiaux a considérablement enrichi, grâce à de nouveaux résultats, la connaissance de notre système solaire
The topic of my PhD research is to study the surface composition of asteroids, Trans-Neptunian Objects, and planetary satellites. I analyzed and interpreted both data taken with ground-based telescopes and space instrument data. They have been analyzed with standard methods: the comparison of observed data with laboratory data, or with synthetical spectra, obtained by mixing end-members, according to the theory of light diffusion. I contributed in interpreting spectroscopical data of the icy satellites of Saturn, Phoebe, lapetus, Enceladus, Tethys and Hyperion, observed by the Cassini/CIRS spectrometer, on board the Cassini spacecraft, in the far infrared spectral range, Physical causes of the absence of features on these spectra have been studied. As a result, such satellites seem to have a very high porouse surface. Laboratory experiments have been conducted, in order to set more strict constrains on icy surfaces properties. Surfaces properties of some more small bodies of the outer Solar System, and a group of 10 E-type asteroids of the Main Belt were also derived, by analyzing ground-based telescopes data. For E-type asteroids, some interesting comparisons with meteorites were found. Moreover, I participated to an astrometrical research of Trojan asteroids of the giant planets. My PhD research has covered a wide spectral range, from visible to FIR: the whole spectral range has provided a useful contribution in the comprehension of the small bodies. Moreover, the possibility to analyze data, taken both with space instruments and ground-based telescopes has greatly enriched with new results the knowledge of our Solar System
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Ricci, Alessandro. "Studio della scelta del percorso da parte dei ciclisti". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4236/.

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Conti, Matteo. "Studio morfo-batimetrico dei canali distributori del delta del Po di Pila". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8247/.

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Resumo:
In questa tesi sono state analizzate, a partire da dati batimetrici ad alta risoluzione ottenuti tramite tecnologia multibeam, le morfologie caratteristiche dei tre canali tributari del Delta del Po di Pila: Busa di Dritta, Busa di Tramontana, Busa di Scirocco. Lo studio è stato effettuato col software Global Mapper, che ha permesso la mappatura e l’analisi morfometrica dei principali elementi morfologici osservati, ovvero aree depresse, zone con presenza di forme di fondo, zone a fondo piano e depositi da instabilità gravitativa sulle sponde dei canali. La loro distribuzione nei vari tratti dei canali è stata messa in relazione alle caratteristiche morfologiche e idrauliche del tratto fluviale e ai processi erosivi e deposizionali che interessano i tre canali ad intensità variabile, nell’ambito dell’evoluzione molto recente di questa porzione del delta. I risultati di questo studio indicano come l’utilizzo in ambito fluviale delle più recenti tecniche di acquisizione dei dati batimetrici multibeam possa costituire la base per un dettagliato studio delle morfologie fluviali e delle dinamiche ad esse associate.
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Senni, Filippo. "Studio dei minerali accessori del basamento Varisico delle Alpi Apuane". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14453/.

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L’oggetto della relazione di laurea è lo studio dei minerali accessori dei campioni rappresentativi il basamento Paleozoico delle Alpi Apuane. I minerali accessori sono quei minerali presenti in basse proporzioni modali ovvero <1%. Lo scopo è di caratterizzare la petrografia delle associazioni mineralogiche presenti in quattro campioni: due filladi inferiori dell'Unità di Massa, uno scisto porfirico e un metaporfiroide provenienti dall'Unità delle Apuane. Gli strumenti usati per effettuare le analisi sono stati il microscopio ottico a luce trasmessa polarizzata e il microscopio elettronico a scansione dotato di spettrometro a raggi X a dispersione di energia. Monazite, zircone, rutilo e apatite sono molto frequenti nelle rocce analizzate. Le microstrutture osservate suggeriscono un’origine detritica per questi minerali accessori. Pseudomorfosi di monazite, quarzo, e clorite su un precedente cristallo di allanite sono state osservate in un campione di fillade, ad indicare la crescita di monazite metamorfica durante gli eventi tettono-metamorfici miocenici. Sulla base di diagrammi di fase presenti in letteratura si è stimato che le condizioni del metamorfismo in facies scisti verdi avvennero a pressioni inferiori a 7 kbar e temperature massime di 350-500 °C.
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Bulgarelli, Giorgia. "Studio dell’interazione strada-conducenti mediante la tecnica del Deep Learning". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Resumo:
La tesi è stata sviluppata presso l'IFSTTAR - Institut français des sciences et technologies des transports, de l'aménagement et des réseaux di Parigi, centro di fama internazionale nell’ambito dello studio della sicurezza stradale, ed ha previsto l’utilizzo di tecniche di Deep Learning per l’analisi dell’interazione strada-utenti. Partendo dai dati ottenuti in una precedente sperimentazione finalizzata allo studio dell’influenza del sistema Adaptive Cruise Control sul workload e sulla distrazione dei conducenti, è stata valutata l’affidabilità e l’efficacia di queste tecniche innovative nella gestione e nell’analisi di grandi quantità di dati provenienti da siti sperimentali. Numerose ricerche disponibili in letteratura hanno applicato positivamente queste metodologie all’analisi di dati cinematici, descrittori del comportamento del veicolo in moto, quali la sua velocità, la sua posizione, la sua accelerazione. In questa tesi, invece, è stato aggiunto all’analisi un dato fisiologico riguardante il conducente: il diametro della pupilla, monitorato in continuo utilizzando un Mobile Eye Tracker. La verifica delle potenzialità del Deep Learning è stata ottenuta confrontando i dati reali e le mappe ottenute dalla simulazione (Driving Colour Map) in termini di condotta di guida e workload dei conducenti.
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Bisacchi, Lorenzo. "Elettroriduzione selettiva del 5-idrossimetilfurfurale: studio dei parametri di reazione". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19231/.

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Resumo:
I processi di riduzione del 5-idrossimetilfurfurale (HMF) sono generalmente condotti mediante processi che utilizzano calore e alte pressioni di H2. Una via alternativa prevede l’applicazione di processi elettrochimici, i quali richiedono condizioni più blande e non necessitano di H2. Il lavoro di tesi qui presentato si concentra sullo studio della elettoriduzione del 5-idrossimetilfurfurale a 2,5-bis(idrossimetil)furano, tramite l’utilizzo di catalizzatori basati su schiume 3D a cella aperta di Cu, sopra le quali viene depositato Ag tramite elettrodeposizione. La caratterizzazione elettrochimica è stata condotta tramite voltammetrie a scansione lineare fatte in tampone borato 0,5M e in HMF, seguite da cronoamperometrie (CA) e cronopotenziometrie (CP); inoltre sono stati valutati l’effetto dei parametri di reazione, quali concentrazione iniziale di reagente, potenziale applicato e densità di corrente applicata sulla conversione, selettività ed efficienza faradica. Le prove effettuate a due diverse concentrazioni di HMF (0,02M e 0,05M), con potenziale di -1,3V vs SCE, mostrano che all’aumentare della concentrazione di reagente si ha un calo della selettività in BHMF. Mantenendo la concentrazione a 0,05M e variando il potenziale applicato, si è osservato un aumento importante della selettività in BHMF a potenziali meno catodici e un calo della conversione a potenziali più catodici; la prova a -1,25V vs SCE fornisce i migliori risultati, tuttavia il tempo di reazione a questo potenziale è molto elevato, portando ad un netto calo della produttività. All’aumentare della densità di corrente si osserva un aumento della selettività in BHMF e una riduzione della conversione, mentre la FE è stabile.
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Marchesi, Barbara <1976&gt. "Endoparassiti del suino: zoonosi e studio dei fattori di rischio". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1857/1/MARCHESI_BARBARA_ENDOPARASSITI_DEL_SUINO_ZOONOSI_E_STUDIO_DEI_FATTORI_DI_RISCHIO.pdf.

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Marchesi, Barbara <1976&gt. "Endoparassiti del suino: zoonosi e studio dei fattori di rischio". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1857/.

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Pavanello, Fosca <1994&gt. "Reingegnerizzazione dei processi: il caso studio del Comune di Padova". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15487.

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Questa tesi ha lo scopo di creare un modello di analisi dei processi all'interno di un Ente pubblico utilizzando gli strumenti della Lean Office. Dopo aver dato le conoscenze che stanno alla base della Lean, la tesi verterà su quello che è stato fatto durante il tirocinio universitario: l'analisi dei processi di due settori del Comune di Padova "SUAP/Attività Economiche" e "Edilizia Privata". Alcuni segmenti dei processi del Comune di Padova sono poi stati confrontanti con altri scenari simili (Comune di Venezia, Ferrara e Bologna).
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Sinigaglia, Alessandro. "Studio del ruolo dei miRNA nella patogenesi dell'epatocarcinoma hcv-correlato". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2009. http://hdl.handle.net/11577/3425656.

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Resumo:
BACKGROUND: MicroRNAs (miRNAs) are non-coding RNAs whose role in gene regulation has been discovered and gradually clarified in recent years. The action of miRNAs, like that of other types of non-coding RNA (commonly called RNA-interference), is based on their physical interaction with gene transcripts (mRNA), and the inhibition or decrease of protein production from them. The biological effect of miRNAs depends on the nature of their targets. Currently, there is not a precise map of the targets for each of about 700 human miRNAs, but some functional genomics studies have already shown for some of them a direct involvement in the pathogenetic mechanisms of many diseases including cancer. Hepatocellular carcinoma (HCC) is one of the most aggressive human tumors and both its early detection and even more its therapy remain somewhat problematic. On the other hand, factors that cause and promote its development (hepatitis viruses, alcohol abuse are the most common) are also constantly present and potentially increasing in the population. Many reasons can then advise the search for new strategies that, starting from scientific analysis, can result in midterm improvements in the health management of the disease. In the case of micro-RNA, several studies have already been carried out showing the existence of a clear pattern of specific miRNA expression in liver affected by HCC, though there currently lacks a clear consensus on the issue, as well as the link with the study of those in clinically distinct but biologically related conditions as chronic hepatitis, liver fibrosis, cirrhosis. Finally, many scientific evidences advice us to develop and implement quantitative and qualitative analysis on miRNA in tissues from patients with HCC, in order to gather data needed to better understand the pathogenesis of the tumor but also to better study its causes. Moreover, these studies can be exploited in the medium term for the generation of useful biological models for the development of new therapeutic approaches. OBJECTIVES: Starting from these assumptions and entering specifically in this study, the objectives are: - For the methodology point-of-view, the definition of a protocol for the analysis of miRNA in tissue samples, in view of the rapid spread of this kind of research in biomedicine. - For The scientific point-of-view, the monitoring of the panel of a specific miRNA liver potentially useful for identifying the stages of liver disease progression leading to HCC. This kind of analysis is performed in a comparative context (tumor tissue vs normal tissue) and can provide the basis for future studies focused on molecular and functional interactions between genes and specific miRNAs of interest. DESIGN of the STUDY 1.Investigation on the expression of a panel of liver-specific and cancer-associated miRNAs in a series of samples from liver cancer patients (mainly HCV-related HCC) by mean of RT-realtime PCR. 2. Analysis of the presence of HCV in tissue samples by PCR and analysis of genotype and subtype of HCV by automatic sequencing, with comparison of the expression profile of miRNAs with virological data. RESULTS The results of our studies on HCC, obtained by Real Time PCR with primers specific for a small panel of miRNA, have led us to identify differences in the expression of some of these genes between samples of tumor tissue and samples of adjacent normal tissue. In particular, we confirmed a significant down-regulation of mir-199a, present in almost 70% of the cases studied, while others (including: mir-195, mir-122a, mir-199b) have slightly less frequent but still significant deregulations ( 50-65%). One single miRNA in the selected panel, mir-222, presented a deregulation in the sense of a higher expression in tumor tissue than in normal, in over 40% cases. The other examined micro-RNAs do not show significant differences between the two types of tissue. Slightly different considerations can arise from the comparison of data from HCV positive and negative samples. These data are consistent with those reported in previous literature, demonstrating the reliability of techniques used. A parallel activity has focused on the search for HCV viral genomes, and the analysis of viral sequences. Combining the results of the study with the clinical data available, 20 patients out of 29 were HCV-positive. About the viral sequences amplified and analyzed, the alignement with bioinformatic databases gives us the result that 70% of HCV-positive patients belong to the group of subtype 1b, 15% to group 1a, and another 15% to Group 2. CONCLUSIONS In conclusion, this study allowed us both to test and develop protocols for analysis to be applied also in other scientific studies, and to collect data on the expression of miRNAs in hepatocellular carcinoma which, although requiring further investigation, appear to be interesting hints of a specific genetic de-regulation of this pathological condition.
INTRODUZIONE: I microRNA (miRNA) sono RNA non codificanti il cui ruolo di regolazione dell’espressione genica è stato scoperto e via via delucidato in anni recenti. L’azione dei miRNA, non dissimilmente da quella di altre tipologie di RNA non codificanti (comunemente chiamata RNA-interference), si esprime nell’interazione fisica specifica con trascritti genici (mRNA) e nell’impedimento o comunque nella riduzione quantitativa della produzione a partire da questi ultimi di proteine. L’effetto biologico del miRNA dipende pertanto dalla natura del suo bersaglio. Non è al momento disponibile una mappa precisa dei bersagli di ciascuno dei circa 700 miRNA umani, ma alcuni studi di genomica funzionale hanno già dimostrato per alcuni di essi un coinvolgimento diretto nei meccanismi patogenetici di numerose patologie fra cui il cancro. L’epatocarcinoma (HCC) è fra i tumori umani uno dei più aggressivi e tanto la sua diagnosi precoce quanto ancor più la sua terapia permangono alquanto problematiche. D’altro canto, i fattori che ne provocano e promuovono l’insorgenza (virus epatitici, abuso di alcool le più comuni) sono a loro volta costantemente presenti nella popolazione e potenzialmente in aumento. Molte ragioni quindi possono consigliare la ricerca di nuove linee strategiche che, partendo dall’analisi scientifica, possano sfociare nel medio periodo in miglioramenti nella gestione sanitaria della patologia. Nel caso dei micro-RNA, sono già stati effettuati numerosi studi miranti a mostrare l’esistenza di un preciso schema nell’espressione di specifici miRNA nei fegati affetti da HCC, tuttavia manca al momento un chiaro consenso sulla questione, nonché il quanto mai necessario raccordo con lo studio dei medesimi in ambiti clinicamente distinti ma biologicamente attinenti quali epatite cronica , fibrosi epatica, cirrosi. Concludendo, numerose evidenze scientifiche consigliano di sviluppare e mettere in atto analisi quantitative e qualitative sui miRNA nei tessuti di pazienti affetti da HCC, per poter raccogliere dati necessari ad una miglior comprensione della patogenesi del tumore ma anche per poter studiare meglio le sue cause. Nondimeno, tali studi possono essere sfruttati nel medio periodo per la generazione di modelli biologici utili ai fini dello sviluppo di nuovi approcci terapeutici. OBIETTIVI: Partendo da tali presupposti ed entrando nello specifico di questo studio, gli obiettivi sono: - Sul piano metodologico, la definizione di un protocollo generale per l’analisi dei miRNA in campioni tissutali, nella prospettiva di una rapida diffusione di questo genere di ricerche nell’ambito biomedico. - Sul piano scientifico, il monitoraggio dell’espressione di un pannello di miRNA specifici per il fegato potenzialmente utili per identificare le tappe della progressione dalla patologia epatica all’HCC. Questo tipo di analisi viene svolta in un contesto comparativo ( tessuto tumorale contro tessuto normale) e può fornire le basi per futuri studi focalizzati su interazioni molecolari e funzionali tra miRNA specifici e geni di interesse. DISEGNO DELLO STUDIO 1.Indagine sull'espressione di un pannello di miRNA fegato-specifici e associati a tumore in una serie di campioni di pazienti con tumore epatico HCV-associate (principalmente HCC HCV-collegato) tramite metodiche di RT-real time -PCR 2. Analisi della presenza di HCV con PCR nei campioni di tessuto, e analisi del genotipo e sottotipo di HCV mediante sequenziamento automatico; confronto del profilo di espressione di miRNA con i dati virologici. RISULTATI I risultati dei nostri studi su HCC, ottenuti mediante Real Time PCR con primers specifici per un ristretto pannello di miRNA, hanno permesso di individuare delle differenze nell’espressione di alcuni di questi geni tra campioni di tessuto tumorale e campioni di tessuto normale adiacente. In particolare abbiamo confermato una significativa sottoespressione di mir-199a, presente in quasi il 70% dei casi analizzati, mentre altri (fra cui: mir-195, mir-122a, mir-199b) presentano deregolazioni leggermente meno frequenti ma pur sempre significative (50-65%). Un solo miRNA del pannello selezionato, mir-222, presenta una deregolazione nel senso di una sovraespressione nel tessuto tumorale rispetto a quello sano, in una percentuale superiore al 40%. Gli altri micro-RNA presi in esame non danno, con questa metodica, differenze significative fra i due tipi di tessuto. Considerazioni leggermente differenti derivano dal confronto dei dati relativi a campioni HCV positivi e negativi. Questi dati sono compatibili con quelli riferiti nella letteratura pregressa, dimostrando l’attendibilità delle tecniche utilizzate. L’ attività avviata parallelamente ha riguardato la ricerca di genomi virali di HCV, e successivamente l’analisi delle sequenze virali. Unendo i risultati dell’analisi ai dati clinici disponibili, 20 pazienti su 29 risultano HCV-positivi. Circa le sequenze virali amplificate e analizzate, il confronto coi database bioinformatici ci dà per risultato che il 70% circa dei pazienti HCV-positivi appartiene al gruppo del sottotipo 1b, il 15% al gruppo 1a, e l’altro 15% al gruppo 2. CONCLUSIONI In conclusione, questo studio ha permesso sia di testare e mettere a punto protocolli di analisi trasferibili nel breve periodo ad altri studi scientifici, sia di raccogliere dati sull’espressione dei miRNA nell’epatocarcinoma che, pur necessitando di indagini ulteriori, appaiono interessanti indizi di una de-regolazione genetica specifica di questa condizione patologica.
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Livros sobre o assunto "Dep Studio"

1

Studio, Dep, ed. Dep Studio, Casa N/ S: Bergamo, Italy, 2006-2009. Poggibonsi (SI) [i.e. Siena, Italy]: Forma, 2011.

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2

Jacopo, Garzonio, ed. Studi sui dialetti del Piemonte: Giornata di studio, Padova, 5 novembre 2010. Padova: Unipress, 2012.

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3

Borciani, Paolo. Lo studio del violino. Milano: Ricordi, 1986.

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4

Borciani, Paolo. Lo studio del violino. Milano: Ricordi, 1986.

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5

Johan, Ickx, Pizzorusso Giovanni e Talamo Emilia Anna, eds. Archivio dei Camilliani: Studi e problemi : atti del Seminario internazionale di studio, Archivio di Stato di Roma, 25 novembre 2005. Soveria Mannelli: Rubbettino, 2006.

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6

Gianni, Lorenzoni, Zanoni Andrea e Università di Bologna. Dipartimento di discipline economico-aziendali., eds. Gli studi sull'imprenditorialità in Italia: Atti del Convegno di studio, Bologna, 23-24 ottobre 1987. Roma: Bulzoni, 1988.

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7

Ingegnoli, Vittorio. Fondamenti di ecologia del paesaggio: Studio dei sistemi di ecosistemi. Milano: CittàStudi, 1993.

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8

Vacca, Giuseppe. Appuntamenti con Gramsci: Introduzione allo studio dei Quaderni del carcere. Roma: Carocci, 1999.

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9

Pulvirenti, Silvio Mario. Il polittico dei superbi: Studio sui canti X-XII del Purgatorio. Trento: UNI service, 2007.

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10

Solberg, Olav. Den omsnudde verda: Ein studie i dei norske skjemteballadane. Oslo: Solum, 1993.

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Capítulos de livros sobre o assunto "Dep Studio"

1

Klingenberg, Ingo. "Implikationen für die quantitative Studie". In Stressbewältigung durch Pflegekräfte, 151–52. Wiesbaden: Springer Fachmedien Wiesbaden, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-658-37438-9_5.

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ZusammenfassungDer empirische Forschungsprozess der vorliegenden Arbeit setzt sich aus einer qualitativen und einer quantitativen personenzentrierten Analyse zusammen (vgl. 3.2.3). Dieses Kapitel dient zur ersten Evaluation der empirischen Vorüberlegungen, die in den Abschnitten 3.2.1 bis 3.2.3 zusammengentragen wurden, vor dem Hintergrund der Erkenntnisse aus der vorangehenden Analyse in Kapitel 4. Dabei soll der Frage nachgegangen werden, ob und inwiefern Anpassungen des weiteren Forschungsprozesses nötig sind
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2

Wäckerlig, Oliver, Eva Baumann-Neuhaus e Arnd Bünker. "Entkirchlichung als Prozess". In Religionstrends in der Schweiz, 105–42. Wiesbaden: Springer Fachmedien Wiesbaden, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-658-36568-4_6.

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ZusammenfassungDer Beitrag untersucht Veränderungen im Bereich der Kirchenbindung und der Sozialisation in der katholischen und in der reformierten Kirche vor dem Hintergrund des gesellschaftlichen Wandels. Grundlage der Analysen bilden Daten der Sonderfall-Studie (1988), drei Wellen der MOSAiCH/ISSP Studien (1998, 2009 und 2018) sowie Daten des Bundesamtes für Statistik (BfS) und der Kirchenstatistik des SPI. Es zeigt sich in der Schweizer Bevölkerung eine rückläufige Identifikation mit den Kirchen und deren klassischen Sozialisationsangeboten, aber auch eine Abnahme der durch die Kirchen repräsentierten Glaubensvorstellungen und religiös-spirituellen Praxis. Erosionsprozesse betreffen sowohl die Kirche als Institution als auch den individuellen Bereich des Glaubens und der religiös-spirituellen Praxis. Die Analysen zeigen deutlich, dass es den Kirchen in einem von Säkularisierung und Individualisierung geprägten gesellschaftlichen Kontext immer weniger gelingt, durch ihre traditionellen Ritualangebote Menschen in ihren Glaubensvorstellungen und ihrer religiösen Praxis nachhaltig zu prägen. Dies wäre aber die Voraussetzung für eine andauernde Identifikation mit kirchlicher Religion und schließlich für die Kirchenbindung ihrer Zugehörigen. Den untersuchten sozialisierenden Angeboten der Kirchen mangelt es an Antworten auf Herausforderungen durch Säkularisierung und religiös-spirituelle Individualisierung. Zudem werden sie den heutigen Anforderungen des selbstbestimmten und «lebenslangen Lernens» in Bezug auf religiöse Fragen nicht ausreichend gerecht. Die Kirchen sind damit grundlegend herausgefordert, ein neues Selbstverständnis gegenüber der Gesellschaft und ihren Individuen zu finden.
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3

Steiner, Erich. "Einleitung". In Schulbezogene Motivierungspraktiken von Eltern, 1–24. Wiesbaden: Springer Fachmedien Wiesbaden, 2021. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-658-33062-0_1.

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ZusammenfassungDas Kapitel führt ein in den Untersuchungsgegenstand «Schulbezogenes Motivierungshandeln von Eltern in der Phase der Entscheidungsfindung vor dem Übertritt in die Sekundarstufe I» und skizziert die theoretischen Ansätze, mit denen die entsprechenden Praktiken in der vorliegenden Studie für die Analyse fassbar gemacht werden. Das Kapitel schliesst mit der Erörterung des Aufbaus des Theorieteils.
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4

Gordeeva, Daria. "Geschichte im Computerspiel". In Game Studies, 69–86. Bielefeld, Germany: transcript Verlag, 2024. http://dx.doi.org/10.14361/9783839467978-004.

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Der Beitrag ordnet Computerspiele mit historischem Inhalt in das Feld der populären Erinnerungskultur ein. Daria Gordeeva entwickelt einen methodologischen Ansatz für eine machtkritische Analyse von Historienspielen. Die Anwendbarkeit dieses Ansatzes wird anhand des US-amerikanischen Action-Shooters "Call of Duty: Black Ops Cold War" (2020) illustriert. Das Spiel wird einer mehrstufigen Analyse unterzogen: Neben den Spielinhalten und -mechaniken (Narration, Figuren und Immersionspotenziale, audio-visuelle Inszenierung, Wert- und Normvorstellungen sowie Authentizitätskonstruktion) werden der Produktions- und Vertriebshintergrund sowie die Rezeption untersucht. Anschließend wird das Spiel in den erinnerungskulturellen Kontext eingebettet und vor dem Hintergrund der ökonomischen und politischen Logiken der Gaming-Industrie kritisch reflektiert.
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5

Koch, David. "»Man gewöhnt sich an alles«". In Lettre, 225–44. Bielefeld, Germany: transcript Verlag, 2023. http://dx.doi.org/10.14361/9783839466346-013.

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David Koch widmet sich in diesem Beitrag der Frage, wie Postkarten aus dem [anko]-Korpus den Urlaubsraum "Afrika" konstruieren. Dabei stützt sich die Analyse auf die Zugehörigkeitstheorie von Hausendorf (2000) und versucht, Phänomene der sozialen Kategorisierung in den Postkartentexten aufzudecken. Eine der wichtigsten Erkenntnisse der vorliegenden Studie ist, dass die Konstruktion des Urlaubsraums auf den Karten stark mit der Bildseite verknüpft ist. Darüber hinaus zeigt sich, dass die Ansichtskarten direkt an der Konstruktion des Urlaubsziels "Afrika" beteiligt sind, indem sie vorurteilsbehaftete und stereotype Bilder vermitteln. Der tourist gaze lässt nur einen Blick auf einen Urlaubsraum zu, eine Sicht auf eine (Aus-)Sicht.
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6

Barton, Daniel. "Empirische Studie". In Medienprojekte im Mathematikunterricht, 117–201. Wiesbaden: Springer Fachmedien Wiesbaden, 2023. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-658-43598-1_6.

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ZusammenfassungMit der quasi-experimentellen Studie soll das beschriebene Unterrichtsprojekt wissenschaftlich begleitet und dessen Wirkung auf emotionale und motivationale Parameter sowie die Entwicklung der Mathematikleistung bei den ProjektteilnehmerInnen überprüft werden. In diesem Kapitel werden dazu zunächst die Forschungsfragen und entsprechende Hypothesen, welche sich aus den theoretischen Ausführungen der vorherigen Kapitel ableiten lassen, herausgestellt. Die umfassende empirische Begleitung des Projekts wird mithilfe von verschiedenen Datenerhebungsinstrumenten durchgeführt, welche anschließend beschrieben werden. Danach wird im Forschungsdesign der Aufbau der empirischen Studie erläutert. Darauf folgen die Beschreibung der Probandengruppe sowie der Auswertungsmethoden und abschließend werden die Ergebnisse der empirischen Erhebung dargestellt.
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7

Schindler, Johanna. "Methodische Umsetzung". In Kollektive Informationsverarbeitung von Medieninhalten, 81–133. Wiesbaden: Springer Fachmedien Wiesbaden, 2023. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-658-42534-0_4.

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ZusammenfassungIm Folgenden wird das methodische Vorgehen zur Beantwortung der unter 3.3.2 vorgestellten Forschungsfragen beschrieben. Dazu wird als erstes ein Überblick über das verwendete Mixed-Methods-Design gegeben (siehe 4.1). Daraufhin wird das für diese Arbeit ausgearbeitete standardisierte Befragungsinstrument für Kleingruppen vorgestellt (siehe 4.2), da es die Grundlage für beide empirischen Studien bildet. Als Nächstes wird das methodische Vorgehen von Studie I dokumentiert, in der eine qualitative Beobachtung und Diskussion von bzw. mit acht natürlichen Kleingruppen durchgeführt wurde (siehe 4.3). Sie diente dem Test, der Validierung und der Weiterentwicklung des Befragungsinstrumentes für Gruppen, das den methodischen Beitrag dieser Arbeit darstellt. Abschließend wird das methodische Vorgehen von Studie II – der quantitativen Befragung von n = 182 natürlichen Kleingruppen – vorgestellt (siehe 4.4). Ihre Ergebnisse zur Funktionsweise kollektiver Medienrezeption stellen den zentralen empirischen Beitrag der vorliegenden Arbeit dar.
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8

Tolks, Daniel, e Michael Sailer. "Gamification als didaktisches Mittel in der Hochschulbildung". In Digitalisierung in Studium und Lehre gemeinsam gestalten, 515–32. Wiesbaden: Springer Fachmedien Wiesbaden, 2021. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-658-32849-8_29.

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ZusammenfassungIm Rahmen des Beitrages werden die Potenziale von Gamification für den Einsatz in der Hochschulbildung verdeutlicht. Neben dem empirischen Stand der Forschung werden die Wirkungsweisen und theoretischen Modelle der Wirkung von Gamification auf Lernerfolg und Motivation skizziert. Des Weiteren werden die einzelnen Spielelemente wie Punkte, Leaderboards, Badges, Performance Graphs, Level-ups, Storytelling und Avatare und deren Wirkungsweise erläutert und auf ihre didaktische Eignung geprüft. Einige Empfehlungen für den Einsatz von Gamification in der Hochschulbildung (Designprinzipien) werden auf Basis der aktuellen empirischen Daten gegeben. Ergänzend wird die HFD Community Working Group „Netzwerk Serious Games und Gamification for Health“ vorgestellt. Der Beitrag verdeutlicht die Wirkungsweisen einzelner Spielelemente, um den Leser*innen zu ermöglichen, selbst zu prüfen, welche Spielelemente in der eigenen Lehre sinnvoll sein könnten.
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9

Bala, Sruti. "Das Theater verlassen auf der Suche nach dem Theater". In Postcolonial Studies, 247–66. Bielefeld, Germany: transcript Verlag, 2023. http://dx.doi.org/10.14361/9783839449868-013.

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Der Beitrag befasst sich mit der Bedeutung von Unterbrechungen im Theater. Unter welchen Bedingungen werden Unterbrechungen politisch? Und was genau verleiht solchen Unterbrechungsgesten eine performative Qualität? Mittels einer Auseinandersetzung mit einer Lecture-Performance des belgischen Performers Chokri Ben Chikha aus dem Jahr 2018, in der er mit einer Geste der Selbstverbrennung die Protokolle der Performance unterbricht, setzt sich der Beitrag mit den politischen Dimensionen der theatralen Unterbrechung auseinander. Louis Althussers Konzept der ideologischen Interpellation ermöglicht es, Unterbrechungen als Mittel von Subjektivierungsprozessen zu interpretieren. Der Beitrag schlägt vor, das Politische im Double Bind ihrer Inszenierung zu suchen.
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10

Bednorz, David. "Zweite quantitative Studie". In Sprachliche Variationen von mathematischen Textaufgaben, 173–213. Wiesbaden: Springer Fachmedien Wiesbaden, 2021. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-658-33003-3_8.

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ZusammenfassungDer zweite quantitative Teil der Arbeit basiert auf den in Kapitel 7 extrahierten Faktoren. In Abschnitt 6.1 wurden die Zielvoraussetzungen der Ermittlung des Effektes der Faktoren auf die Schwierigkeit von Testaufgaben für das Instrument zur sprachlichen Variation von Textaufgaben formuliert. Die Ermittlung des Effektes der Faktoren auf die Schwierigkeit von Testaufgaben ist bedeutsam, um Kenntnisse darüber zu erlangen, welche praktischen Implikationen sich für Anpassungsstrategien von mathematischen Textaufgaben ergeben.
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Trabalhos de conferências sobre o assunto "Dep Studio"

1

Bauer, Nicole, Mathias Hofmann e Christopher Young. "Die Wirkung der Landschaft auf den Menschen: Einfluss auf Stressreduktion und Erholung". In Forum für Wissen 2021: erholsame Landschaft. Swiss Federal Institute for Forest, Snow and Landscape Research, WSL, 2021. http://dx.doi.org/10.55419/wsl:28940.

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Seit einigen Jahren erforscht die Umweltpsychologie den Einfluss des Aufenthalts in der Natur auf die Gesundheit und insbesondere auf die Stressreduktion und Erholung der Menschen. In diesem Beitrag stellen wir zwei entsprechende Studien der WSL vor. Die erste Studie analysiert den Stellenwert der Erholungsmechanismen Naturaufenthalt, Bewegung, soziale Interaktion und Nichtstun. Die Ergebnisse zeigen, dass bei moderater Stressbelastung Bewegung als auch Naturaufenthalt einen wichtigen Stellenwert für den Stressabbau haben. In der zweiten Studie vergleichen wir den Einfluss von Familien- und Hausgärten in der Stadt auf die Erholung. Die Familiengärtner und -gärtnerinnen geben – bei Kontrolle der sozioökonomischen Faktoren – an, sich in ihren Gärten besser zu erholen als die Hausgärtnerinnen und -gärtner. Beide Studien unterstreichen die Notwendigkeit, Grünflächen in der Stadt zu erhalten, wo sich die Bewohnerinnen und Bewohner bewegen können.
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2

Koppenhagen, Frank, Tim Blümel, Tobias Held e Christoph Wecht. "Zeitliche und inhaltliche Konvergenz der Lösungsfindung als zentrale Herausforderung in hybriden Produktentwicklungsprozessen - eine empirische Analyse von Stanfords ME310-Prozessmodell". In Entwerfen Entwickeln Erleben - EEE2021. Prof. Dr.-Ing. habil Ralph H. Stelzer, Prof. Dr.-Ing. Jens Krzywinski, 2021. http://dx.doi.org/10.25368/2021.17.

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Agilität und Konvergenz bei der Entwicklung physischer Produkte zu verbinden, stellt eine große Herausforderung dar. Basierend auf einem Design Thinking-Ansatz versucht das an der Stanford Universität entwickelte ME310-Produktentwicklungsprozessmodell den Widerspruch in den Zielsetzungen dieser beiden Entwicklungsprinzipien aufzulösen. Über einen qualitativen Fallstudienansatz haben wir die Praktikabilität des ME310-Prozessmodelles für die Entwicklung diskreter physischer Produkte untersucht. Der Beitrag beginnt mit der Beschreibung der grundlegenden entwicklungsmethodischen Prinzipien dieses hybriden Prozessmodelles. Anschließend werden die Ergebnisse unserer empirischen Untersuchung vorgestellt, in der wir die Koevolution von Problem- und Lösungsraum in zehn studentischen Projekten, in denen physische Produkte nach diesem Prozessmodell entwickelt wurden, detailliert nachvollzogen haben. Unsere explorative Studie zeigte, dass die Konvergenz der Lösungsfindung in den Entwicklungsprojekten nicht den theoretischen Vorgaben des Prozessmodelles entsprach, sondern dass es auch in den späten Phasen des Entwicklungsprozesses noch häufig zu Konzeptänderungen bzw. Änderungen des zugrundeliegenden Problemverständnisses kam. Abschließend werden mögliche Ansatzpunkte für die weitergehende Forschung formuliert, welche die Integration von Methoden aus der Konzeptphase des Systems Engineering in das ME310-Prozessmodell beinhalten.
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3

Siewert, Jan Luca, Matthias Neges e Detlef Gerhard. "Ein Klassifizierungssystem für Industrielle Augmented Reality Anwendungen". In Entwerfen Entwickeln Erleben - EEE2021. Prof. Dr.-Ing. habil Ralph H. Stelzer, Prof. Dr.-Ing. Jens Krzywinski, 2021. http://dx.doi.org/10.25368/2021.37.

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Mit dem Fortschreiten der Digitalisierung in der Industrie findet sich Augmented Reality (AR) in immer mehr Einsatzbereichen. Dennoch bleibt die industrielle Verbreitung trotz sich stetig entwickelnder Technik hinter den Prognosen zurück. Es existieren bereits Arbeiten, die sich mit der Klassifizierung von AR jedoch mit Fokus auf die tatsächliche Implementierung bzw. Umsetzung der Anwendung beschäftigen. Um Anwendungsgebiete und damit die eigentliche Problemstellung, in denen AR einen Mehrwert bieten kann, besser vergleichen und Anforderungen für industrielle Bereiche ableiten zu können, stellt dieser Beitrag ein Klassifizierungssystem für diese Einsatzgebiete vor. Auf vorhergehenden Arbeiten aufbauend wird gezeigt, dass eine Klassifizierung der Einsatzszenarien auf Basis der drei Dimensionen zu unterstützende Aktion, Lebenszyklusphase und Grad der Hilfestellung erfolgen kann. Dazu wird eine systematische Literaturrecherche von industriellen AR Anwendungen und Studien der Jahre 2016 bis 2020 durchgeführt und nach dem vorgeschlagenen Schema klassifiziert. Neben den daraus gewonnen Erkenntnissen werden in den Beiträgen verwendete Technologien, wie die Darstellungstechnik, der Detailierungsgrad, der Reifegrad der Anwendung und die Art der Inhaltserstellung analysiert. Außerdem werden Probleme bei der Umsetzung sowie künftige Forschungsthemen und -schwerpunkte herausgearbeitet.
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4

Krüchten, R. "Ganzkörper MRT-Studie über den Zusammenhang vom Seruminsulin mit der rechtsventrikulären Herzfunktion und dem Lungenvolumen". In 102. Deutscher Röntgenkongress der Deutschen Röntgengesellschaft e. V. Georg Thieme Verlag KG, 2021. http://dx.doi.org/10.1055/s-0041-1723155.

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5

Kurbatova, Natalia Viktorovna. "DAS PHÄNOMEN DER BERUFSERFAHRUNG UND IHRE ENTWICKLUNG BEIM KUNSTLEHRER". In Themed collection of papers from Foreign International Scientific Conference « Science in the Era of Challenges and Global Changes» Ьу НNRI «National development» in cooperation with AFP (Puerto Cabezas, Nicaragua). Мау 2023. - Caracas (Venezuela). Crossref, 2023. http://dx.doi.org/10.37539/230527.2023.35.10.026.

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The article actualizes the task of studying and developing the personal professional experience of a teacher of fine arts, presents some results of empirical studies, characterizes the actual types of professional experience, the development of which is focused on the implementation of additional professional programs based on the Academy of Watercolor and Fine Arts of Sergey Andriyaka and the Association of Teachers of the Subject Area " Art” of the city of Moscow, chaired by the author of the article. Der Artikel aktualisiert die Aufgabe, die persönliche Berufserfahrung eines Lehrers für bildende Künste zu studieren und weiterzuentwickeln, stellt einige Ergebnisse empirischer Forschung vor, charakterisiert die tatsächlichen Arten von Berufserfahrung, deren Entwicklung auf der Umsetzung zusätzlicher beruflicher Programme basiert der Akademie für Aquarell und bildende Künste von Sergey Andriyaka und der Vereinigung der Lehrer des Fachgebiets „Kunst“ der Stadt Moskau unter dem Vorsitz des Autors des Artikels.
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Kurbatova, Natalia Viktorovna. "BERUFSERFAHRUNG DER KUNSTLEHRER". In Themed collection of papers from Foreign international scientific conference «Joint innovation - joint development». Part 1. Ьу НNRI «National development» in cooperation with PS ofUA. June 2023. Crossref, 2023. http://dx.doi.org/10.37539/230629.2023.24.35.043.

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The article actualizes the task of studying and developing the personal professional experience of a teacher of fine arts, presents some results of empirical studies, characterizes the actual types of professional experience, the development of which is focused on the implementation of additional professional programs based on the Academy of Watercolor and Fine Arts of Sergey Andriyaka and the Association of Teachers of the Subject Area " Art” of the city of Moscow, chaired by the author of the article. Der Artikel aktualisiert die Aufgabe, die persönliche Berufserfahrung eines Lehrers für bildende Künste zu studieren und weiterzuentwickeln, stellt einige Ergebnisse empirischer Forschung vor, charakterisiert die tatsächlichen Arten von Berufserfahrung, deren Entwicklung auf der Umsetzung zusätzlicher beruflicher Programme basiert der Akademie für Aquarell und bildende Künste von Sergey Andriyaka und der Vereinigung der Lehrer des Fachgebiets „Kunst“ der Stadt Moskau unter dem Vorsitz des Autors des Artikels.
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7

Zerbi, Andrea, e Giorgia Bianchi. "Un HGIS per lo studio dei catasti storici della città di Parma". In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7981.

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Già da alcuni decenni le discipline che si occupano di storia urbana possono avvalersi delle potenzialità legate allo sviluppo delle tecnologie informatiche. L’impiego dei GIS sviluppati su cartografia storica, in grado di archiviare grandi quantità di dati e riferirli alle rispettive coordinate spaziali, permette oggi di riconsiderare alcuni fenomeni nella loro distribuzione territoriale. In questa direzione all’interno del DICATeA dell’Università degli Studi di Parma sul finire del 2012 ha preso avvio un progetto multidisciplinare che prevede la realizzazione di un HGIS sui catasti storici figurativi della città. La presenza di ben quattro catasti geometrici storici, realizzati a partire dalla seconda metà del Settecento e basati sulla stessa matrice territoriale, permette di impostare un sistema a più soglie e di effettuare una lettura regressiva della storia urbana dalla fine del XVIII secolo ad oggi. La scelta di lavorare su fonti di tipo catastale, oltre a essere legata alla quantità e alla qualità dei dati presenti, è altresì favorita dalla duplice struttura dei catasti moderni che, abbinando descrizioni di carattere cartografico a descrizioni di carattere testuale, ben si prestano ad essere analizzati sfruttando appieno le potenzialità offerte dalle strumentazioni GIS. La rappresentazione zenitale dei catasti geometrici-particellari consente di ottenere, grazie a operazioni di georeferenziazione, la sovrapposizione tra diverse mappe (anche realizzate in diversi periodi storici) e una lettura geometricamente e dimensionalmente corretta. Con la realizzazione del GIS sarà quindi possibile studiare alcuni fenomeni storici da un punto di vista spaziale e operare letture sincroniche e diacroniche sulla storia della città. Already for several decades disciplines that are involved in urban history can take advantage of the potential offered by the development of information technology. Nowadays the use of GIS developed on historical maps, able to store large amounts of data and relate them to their spatial coordinates, allows to reconsider some phenomena in their spatial distribution. In this direction within the DICATeA of the University of Parma at the end of 2012 started a multidisciplinary project that provides for the construction of a HGIS on historic figurative cadastres of the city. The presence of four historical geometric cadastres, made from the second half of the eighteenth century and based on the same territorial matrix, allows to realize a multi-thresholds system and a regressive reading of urban history from the late eighteenth century to today. The choice to work on this type of sources, in addition to be linked to the quantity and quality of data present, is also encouraged by dual structure of modern registers that, combining cartographic descriptions with textual descriptions of characters, lend themeselves to be analyzed by exploiting the full potential offered by GIS. The zenithal representation of the detailed-geometric maps allows to obtain, thanks to georeferencing operations, the overlap between different maps (also made in different historical periods) and a geometrically and dimensionally correct reading. With the implementation of GIS will be possible to study some historical phenomena from a spatial point of view and operate synchronic and diachronic readings on the history of the city.
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Wunderlich, Anne C., Boris Salak, Tessa Hegetschweiler, Nicole Bauer e Marcel Hunziker. "The woods are calling: Auswirkungen der Corona-Pandemie auf die Schweizer Waldbesuche". In Forum für Wissen 2021: erholsame Landschaft. Swiss Federal Institute for Forest, Snow and Landscape Research, WSL, 2021. http://dx.doi.org/10.55419/wsl:28943.

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Nach Ausbruch des COVID-19-Virus wurden in den meisten Ländern der Welt Massnahmen ergriffen, um dessen Ausbreitung einzudämmen. Während Regierungen in manchen Ländern zu Beginn der Pandemie Besuche von Wäldern und Grünflächen verboten, erlebten Wälder in anderen Ländern einen regelrechten Besucherboom. Die Studie untersucht, inwiefern die COVID-19-Inzidenzen sowie die pandemiebedingten Regulierungen der Arbeit (Homeoffice und Kurzarbeit) Auswirkungen auf die Waldbesuche in der Schweiz hatten. Wir verwenden Daten aus einer repräsentativen Online-Panel-Umfrage aus der Schweiz, die sowohl eine Woche vor der Verhängung der COVID-Massnahmen in der Schweiz als auch zwei Wochen danach durchgeführt wurde. Es zeigt sich ein signifikant positiver Einfluss von Homeoffice auf die Besuchshäufigkeit von Wäldern.
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Heinrichs, Steffi, Peter Schall, Christian Ammer, Markus Fischer e Martin Gossner. "Annahmen und Ergebnisse zur Biodiversität im Wirtschaftswald - neues aus der Biodiversitätsforschung". In Forum für Wissen 2020: Biodiversität im Schweizer Wald. Swiss Federal Institute for Forest, Snow and Landscape Research, WSL, 2020. http://dx.doi.org/10.55419/wsl:25526.

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Der Schutz der Biodiversität ist fester Bestandteil der Waldbauprogramme in Europa. Die wichtigsten Instrumente, die u.a. zum Erhalt der waldassoziierten Flora und Fauna beitragen sollen, sind: die Schaffung strukturreicher, ungleichaltriger Bestände durch kleinflächige Hiebe, die Förderung von Mischbeständen mit standortheimischen Baumarten, die Bereitstellung einer Mindestmenge von Totholz und Habitatbäumen sowie die Ausweisung von Prozessschutzflächen. Nicht für alle diese Massnahmen sind positive Effekte auf die Biodiversität auf der Landschaftsebene durch Studien belegt. So ist insbesondere unklar, inwieweit Mischbestände tatsächlich die Diversität erhöhen, bzw. auf den Einzelbaum oder Kleingruppen bezogene selektive Eingriffe in dieser Hinsicht günstiger abschneiden als z. B. das klassische, grösserskalige Schirmschlagverfahren. Wir nutzten Daten der Biodiversitäts-Exploratorien, einer offenen Forschungsplattform mit Untersuchungsflächen in drei Regionen Deutschlands in der von Rotbuche dominierten Laubwaldstufe, und zeigen, dass Struktur- und Baumartenvielfalt auf der Bestandesebene allein nicht genügen, um dem Gros der Arten ausreichend Habitate zu bieten. Auf der Landschaftsebene sollten sich die Bestände vielmehr in den vorherrschenden abiotischen und biotischen Verhältnissen unterscheiden, um die Biodiversität zu fördern.
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Janiga, G., S. Voß, E. Papatsoutsos, S. Voigt-Zimmermann e C. Arens. "Wie beeinflusst die Entfernung der Taschenfalte den Inspirationsprozess? – Eine computergestützte Studie". In Abstract- und Posterband – 90. Jahresversammlung der Deutschen Gesellschaft für HNO-Heilkunde, Kopf- und Hals-Chirurgie e.V., Bonn – Digitalisierung in der HNO-Heilkunde. Georg Thieme Verlag KG, 2019. http://dx.doi.org/10.1055/s-0039-1686593.

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Relatórios de organizações sobre o assunto "Dep Studio"

1

Bosshart, David, Karin Frick, Stephan Fetsch e Holger Wildgrube. Das Ende des Konsums – Wenn Daten den Handel überflüssig machen. Gdi-verlag, Gottlieb Duttweiler Institute, 2019. http://dx.doi.org/10.59986/ctke6207.

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Schneider, Herwig. Neue Methoden zur Analyse der Schwerpunktsetzung und der Zielbeiträge in der Forschungsförderung anhand der Energieforschungsförderung des Klima- und Energiefonds. IWI-Studie 187. IWI, 2010. http://dx.doi.org/10.22163/fteval.2010.313.

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Spiwoks, Markus, Johannes Scheier e Oliver Hein. Zur Beurteilung von Konjunkturprognosen - Eine Auswertung von Prognosen zur Entwicklung des BIP, der Industrieproduktion und der privaten Konsumausgaben in zwölf Industrienationen. Sonderforschungsgruppe Institutionenanalyse, 2011. http://dx.doi.org/10.46850/sofia.9783941672031.

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Resumo:
Die vorliegende Studie verfolgt vier Ziele. Sie soll einen kurzen Überblick über die wichtigsten Verfahren der Prognosegütemessung bei makroökonomischen Prognosen geben. Es sollen zwei neue Verfahren zur Beurteilung makroökonomischer Prognosen vorgestellt werden: Der Test auf Informationszuwachs und der GOVA-Koeffizient. Die Autoren denken, dabei handelt es sich um besonders geeignete Ansätze, weil sie realistische Anforderungen an die Prognostiker stellen. Außerdem soll gezeigt werden, dass Prognoseerfolge und Prognosemisserfolge mit dem Test auf Unverzerrtheit nicht angemessen differenziert werden können. Darüber hinaus soll die Studie einen Überblick über den Erfolg von Konjunkturprognosen in zwölf Industrienationen geben. Im Einzelnen handelt es sich um Konsensprognosen zur Entwicklung des BIP, der Industrieproduktion und der privaten Konsumausgaben in den USA, Japan, Deutschland, Frankreich, Großbritannien, Italien, Spanien, Kanada, Niederlande, Schweiz, Schweden und Norwegen.
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Ruhland, Sascha, e Joachim Kaufmann. Evaluierung des „Förderungsprogramms für Studien für den kommerziellen, internationalen Technologie-transfer“ (kit4market, kit4market 2.0). Endbericht. KMU Forschung Austria, 2018. http://dx.doi.org/10.22163/fteval.2018.306.

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Scheier, Johannes. Verbesserung von Konjunkturprognosen mittels des OECD Composite Leading Indicators und den Ergebnissen der ifo World Economic Survey - eine empirische Untersuchung für die G7-Staaten. Sonderforschungsgruppe Institutionenanalyse, 2011. http://dx.doi.org/10.46850/sofia.9783941627093.

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Resumo:
An Konjunkturprognosen werden die verschiedensten Forderungen gestellt. Die Hauptforderung ist zunächst einmal eine gute Qualität, damit Sie als Planungsgrundlage für Staaten, Unternehmen und Akteure an den Finanzmärkten dienen können. Der Fokus liegt bei dieser Untersuchung auf Frühindikatoren mit einem hohen qualitativen Anteil. Einen frühen Hinweis auf ihren Nutzen liefert Kirchgässner (1982), der die Ergebnisse der Neujahrsumfrage des Allensbach-Instituts für die Wirtschaftsentwicklung in Deutschland mit der Konjunkturprognose des Sachverständigenrats der Bundesregierung vergleicht. Die Umfrageergebnisse weisen dabei einen stärkeren Zusammenhang zur Wirtschaftsentwicklung des Folgejahres auf als die professionellen Konjunkturprognosen. Der Nutzen qualitativer Frühindikatoren wird vor allem für die rechtzeitige Erkennung konjunktureller Wendepunkte immer wieder festgestellt (Fritsche 1999, Hüfner / Schröder 2002, Kunkel 2003, Abberger / Nierhaus 2007, Seiler 2009, Ziegler 2009). Claveria, Pons und Ramos (2007) testen die Verwendung solcher Indikatoren in ökonometrischen Prognosemodellen. Ein Vergleich mit tatsächlich abgegebenen Konjunkturprognosen für die Wirtschaftsentwicklung auf Jahresbasis liegt jedoch nicht vor. Ein solcher Vergleich erfolgt in dieser Studie mittels zweier Datenreihen, die auf ihre Relevanz für die Konjunkturprognosen hin untersucht werden. Zum einen erfolgt eine Betrachtung des monatlich von der OECD veröffentlichten Composite Leading Indicators (CLI). Dieser wird für jede Volkswirtschaft individuell konstruiert und beinhaltet sowohl quantitative als auch qualitative Frühindikatoren. Zum anderen erfolgt eine Überprüfung einer weltweiten Umfrage des Münchener ifo-Instituts, der World Economic Survey (WES). Dabei werden weltweit Wirtschaftsexperten unter anderem hinsichtlich ihrer Einschätzung zur Lage der Weltkonjunktur in den nächsten 6 Monaten befragt. Stellvertretend für die Konjunkturprognosen werden Konsensprognosen der britischen Fachzeitschrift Consensus Forecasts als Datenbasis verwendet. Ihre Veröffentlichung erfolgt monatlich, wobei sich je eine Prognose auf das laufende und eine auf das kommende Jahr bezieht. Für jedes Jahr liegen also 24 separate Prognosen vor. Die Untersuchung erstreckt sich auf den Zeitraum 1991 – 2009 und umfasst die G7-Staaten. Der 2. Abschnitt dieser Untersuchung dient der Beurteilung der Qualität der untersuchten Konjunkturprognosen. Im 3. Abschnitt erfolgt ein Vergleich des Zukunftsbezugs der Prognosen mit den Zeitreihen der OECD und des ifoInstituts. Der 4. Abschnitt zeigt schließlich, dass die Berücksichtigung dieser Zusatzinformationen mit hoher Wahrscheinlichkeit zu einer Verbesserung der Konjunkturprognosen beigetragen hätte.
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Aigner-Walder, Birgit, e Thomas Döring. Zukünftige Entwicklung der privaten Verkehrsausgaben in Deutschland aufgrund des demographischen Wandels. Sonderforschungsgruppe Institutionenanalyse, 2013. http://dx.doi.org/10.46850/sofia.9783941627260.

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Resumo:
Deutschland gehört zu jenen Industriestaaten, in welchen der demographische Wandel bereits weit fortgeschritten ist. Das Phänomen einer alternden und – ohne Zuwanderungsbewegungen aus dem Ausland – zugleich schrumpfenden Bevölkerungsentwicklung, welches durch den Anstieg der Lebenserwartung und den Rückgang der Fertilität bedingt ist, betrifft dabei keineswegs nur Industriestaaten wie Deutschland. Vielmehr sind die genannten demographischen Entwicklungen weltweit beobachtbar, wenn auch noch in geringerem Ausmaß. Vor diesem Hintergrund widmet sich der vorliegende Beitrag mit den privaten Verkehrsausgaben einer Konsumgruppe der privaten Haushalte, für welche laut vorliegenden Studien aufgrund der Alterung der Bevölkerung deutliche Veränderungen zu erwarten sind. Der Verkehrssektor scheint dabei insbesondere von Interesse, da abgesehen von der Privatwirtschaft mit Blick auf die Herstellung von Verkehrsmitteln auch die öffentliche Hand bezogen auf die Bereitstellung der Verkehrsinfrastruktur in keinem geringen Maße betroffen ist. Ziel des Beitrags ist es, potentielle Effekte der Bevölkerungsalterung auf den privaten Konsum von Gütern und Dienstleistungen im Verkehrsbereich zu identifizieren. Dazu erfolgt zunächst eine Erörterung grundlegender theoretischer Ansätze zu den Bestimmungsfaktoren des privaten Konsumverhaltens sowie eine Darstellung bisheriger empirischer Ergebnisse zu den Auswirkungen des demographischen Wandels auf die Ausgaben im Bereich Verkehr (Kapitel 2). Daran anschließend wird die Entwicklung der privaten Verkehrsausgaben in Deutschland im langfristigen Trend analysiert (Kapitel 3). Daran anknüpfend werden altersbedingte Unterschiede im Konsumverhalten privater Haushalte – vor allem in Bezug auf Verkehrsausgaben – eingehender beleuchtet (Kapitel 4). Den Abschluss bildet eine zusammenfassende Darstellung der zu erwartenden Effekte der Bevölkerungsalterung auf die privaten Verkehrsausgaben in Deutschland (Kapitel 5).
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Geyer, Anton, Karin Grasenick, Renate Handler, Magdalena Kleinberger-Pierer e Juan Gorraiz. Evaluation des Humboldt-Forschungsstipendien-Programms (HFST) der Alexander von Humboldt-Stiftung. Endbericht. Alexander von Humboldt-Stiftung, setembro de 2021. http://dx.doi.org/10.22163/fteval.2021.584.

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Seit 1954 fördert die Alexander von Humboldt-Stiftung, finanziert durch das Auswärtige Amt (AA) und das Bundesministerium für Bildung und Forschung (BMBF), mit dem Humboldt-Forschungsstipendien-Programm (HFST-Programm) Studien- bzw. Forschungsaufenthalte von hoch qualifizierten Wissenschaftler*innen aus dem Ausland an deutschen Hochschulen und Forschungseinrichtungen. Überdurchschnittlich qualifizierte Wissenschaftler*innen aus dem Ausland bewerben sich je nach Karrierestufe entweder in der Förderlinie für Postdoktorand*innen (Abschluss der Promotion nicht länger als vier Jahre vor der Bewerbung) oder in der Förderlinie für erfahrene Wissenschaftler*innen (Abschluss der Promotion nicht länger als zwölf Jahre vor der Bewerbung). Die HFST-tipendiat*innen erhalten die Möglichkeit, ein selbst gewähltes, langfristiges Forschungsvorhaben gemeinsam mit einer / einem wissenschaftlichen Gastgebenden in Deutschland durchzuführen. Zweck der Evaluation war es zu überprüfen, inwieweit es der Humboldt-Stiftung gelingt, mit der Durchführung des HFST-Programms die angestrebten Ziele zu erreichen. Diese sind: 1. Gewinnung von wissenschaftlich hoch qualifizierten Bewerber*innen; 2. Initiierung dauerhafter Forschungskooperationen; 3. Dauerhafte Nutzung des Kooperationsnetzwerks für internationale Forschungskooperationen; 4. Zugang zu internationalen Expert*innen und Entscheidungsträger*innen aus Wissenschaft, Politik, Kultur und Wirtschaft für Partner aus Deutschland; 5. Ermöglichung eines persönlichen und differenzierten Einblicks in die Wissenschaft, Forschung, Gesellschaft und Kultur Deutschlands.
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Lenz, Karl, Ingo Blaich, Wolfgang Haag e Anika Radewald. Studieren in der Zeit der Corona-Pandemie : Hauptbericht zur 4. Sächsischen Studierendenbefragung. Technische Universität Dresden, 2023. http://dx.doi.org/10.25368/2023.128.

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In der 4.Sächsischen Studierendenbefragung wurden die Studierenden an den sächsischen Universitäten, Fachhochschulen und Kunsthochschulen zur Qualität von Studium und Lehre sowie ihren Bildungswegen befragt. Im Vergleich mit den Vorgängerstudien kann eine Verbesserung der Studienqualität beobachtet werden. Gleichzeitig wird der Bachelorabschluss zunehmend als berufsqualifizierender Abschluss auf dem Arbeitsmarkt akzeptiert. Zusätzlich enthält die Studie zwei besondere Schwerpunkt. Mit einer Reihe von Fragen wurde das Studienerleben und die Teilnahme an Lehrveranstaltungen sowie Prüfungsleistungen im Distanzunterricht während der Corona-Pandemie erfragt. So kann aufgezeigt werden, wie Studierende mit dieser Umstellung umgegangen sind und dass die allermeisten Studierenden diese Herausforderungen gut bewältigt haben. Gleichwohl gibt es eine relevante Gruppe, die größere Schwierigkeiten berichtete. Weiterhin nahmen Fragen zum Beratungsangebot, dem vielfältigen Beratungsbedarf und Belastungen im Studium einen breiten Raum ein. Für Sachsen liegen damit erstmalig aussagekräftige Daten zum studentischen Belastungserleben und Nutzungsverhalten von Beratungs- und Unterstützungsangeboten inkl. der Onlineberatung vor.
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Lohse, Anna Prisca. Hochschulinternationalisierung in Zeiten multipler Disruptionen: Stabilität und Wandel im Kontext des Brexits und der Corona-Pandemie. Deutscher Akademischer Austauschdienst (DAAD), junho de 2024. http://dx.doi.org/10.46685/daadstudien.2024.02.

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England, Frankreich und Deutschland zählen zu den wichtigsten europäischen Gastländern für internationale Studierende. Jahrzehntelang schien der Trend länderübergreifend eindeutig: stetig steigende internationale Studierendenzahlen und eine zunehmende Europäisierung des Hochschulwesens, beispielsweise durch das Erasmus-Programm und die Vereinheitlichung von Abschlüssen im Rahmen der Bologna-Reform. Durch das Brexit-Referendum und die Corona-Pandemie wurden etablierte Internationalisierungs- Regelungen und Praktiken im europäischen Hochschulraum massiv gestört. Während einige Hochschulakteure voraussagten, dass die Disruptionen eine radikale Zeitenwende in der europäischen Hochschulinternationalisierung auslösen würden, geht die wissenschaftliche Literatur von einer weitreichenden Stabilität von gesellschaftlichen Institutionen wie Hochschulen aus. Welche Auswirkungen hatten der Brexit und die Corona-Pandemie nun also tatsächlich in verschiedenen Länderkontexten? Die vorliegende Studie untersucht Stabilität und Wandel in den Hochschulinternationalisierungsstrategien Englands, Frankreichs und Deutschlands zwischen 2016 und 2021.
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Keßler, Alexander, e Dietmar Rößl. Zwischenevaluierung der Aktionslinie „Feasibility Studies“. Wirtschaftsuniversität Wien, agosto de 2003. http://dx.doi.org/10.22163/fteval.2003.224.

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