Rozprawy doktorskie na temat „Terminal guidance”
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Swee, John C. S. "Missile terminal guidance and control against evasive targets". Thesis, Monterey, Calif. : Springfield, Va. : Naval Postgraduate School ; Available from National Technical Information Service, 2000. http://handle.dtic.mil/100.2/ADA378653.
Pełny tekst źródłaThesis advisor(s): Hutchins, Robert G. "March 2000." Includes bibliographical references (p. 83). Also available online.
Tisa, Paul C. "Optimizing terminal conditions using geometric guidance for low-control authority munitions". Thesis, Massachusetts Institute of Technology, 2008. http://hdl.handle.net/1721.1/47805.
Pełny tekst źródłaIncludes bibliographical references (leaves 117-121).
Small munition effectiveness is a function of miss distance from the target and ability to achieve a steep flight path angle at the target. Many small guided munitions have limited control authority to achieve these competing objectives due to system hardware tradeoffs. This thesis develops guidance algorithm modifications that demonstrate consistent improvement in achieving these objectives over previously used methods with changes only to the flight software and not the hardware or system concept of operations. Most modifications attempt to intelligently incorporate post-launch information into the guidance system, however there is an investigation into better using pre-launch information through dynamic programming. Dynamic programming is an off-line approach to optimize the guidance parameters applied in flight, based on measurable flight characteristics. All investigated methods demonstrate varying abilities to improve performance for this munition system. While dynamic programming is computationally intensive, it produces an efficient look up table which is easily implemented in real time with minimal additional memory requirements. The thesis further shows that performance improvements are gained by altering the rocket ignition time in flight, by tightening the tolerances on some key sources of modeling error, and by developing a highly accurate time to impact estimation algorithm. Regardless of the particular modification, better utilizing pre- and post-launch information improves the munition's performance and utility for the user. While not tested, simultaneously implementing several of these improvements could further increase performance.
by Paul C. Tisa.
S.M.
Francia, Simona. "The odorant receptor expressed at the axon terminal of olfactory sensory neurons: mechanism of activation and function". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3425900.
Pełny tekst źródłaUna caratteristica peculiare dell'organizzazione topografica del bulbo olfattivo (OB) è il "duplice ruolo" dei recettori olfattivi (OR). Esso, infatti, non è unicamente coinvolto nella percezione degli odori, ma svolge anche un ruolo cruciale nella convergenza assonale di neuroni sensoriali olfattivi (OSN) esprimenti lo stesso OR, nella formazione di glomeruli in specifiche regioni del OB. Tale organizzazione delle afferenze sensoriali dà origine alla mappa sensoriale. Ciò nonostante, il meccanismo attraverso cui l'OR svolga queste due distinte funzioni è rimasto sconosciuto per più di 20 anni. Se l'OR svolgesse uan funzione nella convergenza assonale, potrebbe agire come "axon guidance", molecole guida, per gli assoni stessi. A sostegno di questa ipotesi, è stato dimostrato che l'OR è espresso non solo alle cilia del neurone sensoriale olfattivo, ma anche nell'assone terminale, assumendo quindi una posizione ottimale per guidarne il movimento. Il loro meccanismo di attivazione, così come la loro funzione all'assone terminale, rimane però sconosciuta. I recettori olfattivi (OR) espressi nelle ciglia, sono recettori accoppiati a proteine G che, in seguito al legame con molecole odorose, attivano una specifica proteina G, Golf, che stimola l'adenilato ciclasi di tipo III (ACIII) a produrre AMP ciclico (cAMP). Quest'ultimo induce l'apertura di specifici canali regolati da nucleotidi ciclici chiamati "cyclic nucleotide-gated (CNG)", con conseguente influsso di ioni Ca2+e Na+ nel citoplasma della cellula. Tale aumento intracellulare di Ca2+ attiva canali di Cl- che, permettendo l'uscita di ioni Cl- dal citoplasma, depolarizzando la cellula. Recentemente, il gruppo della Dott.ssa Lodovichi ha dimostrato per la prima volta che il recettore olfattivo espresso all'assone terminale (cono di crescita) dei OSN è funzionale e accoppiato ad un locale incremento di cAMP e Ca2+. Ca2+ e cAMP sono due secondi messaggeri che svolgono un ruolo chiave nell'allungamento e nel "turning" movimento assonale in diversi sistemi, compreso il sistema olfattivo, in cui è stato dimostrato che cAMP che si produce in seguito all'attivazione del recettore olfattivo contribuisca a formare i glomeruli in una specifica posizione nell' OB. Il punto critico che rimane da affrontare e definire è il meccanismo di attivazione e la funzione del recettore olfattivo espresso all'assone terminale dei OSN. In particolare: Quali siano i ligandi naturali espressi all'assone terminale? Un gruppo ristretto di molecole espresse nel bulbo potrebbero legare e attivare il recettore olfattivo espresso all'assone terminale. Al fine di verificare questa ipotesi il gruppo della Dottoressa Lodovichi è stato in grado di identificare un gruppo di molecole (mediante tecniche cromatografiche) estratte da bulbi olfatti di ratti embrionali e ne ha testato la capacità di attivare l'OR all'assone terminale. Attraverso la tecnica dell'imaging del calcio in neuroni sensoriali olfattivi, il gruppo della Dott.ssa Lodovichi ha osservato che un gruppo di molecole applicate localmente, è in grado di attivare i neuroni sensoriali olfattivi, determinando una risposta di calcio all'assone terminale. Mediante spettrometria di massa delle molecole in grado di attivare l'OR è stato identificato un possibile ligando dell'OR espresso all'assone terminale dei OSN. Si tratta di una proteina, apparentemente alla famiglia delle etanolammine, chiamato phosphatidylethanolamine-binding protein-1 (PEBP1) o inibitore delle Raf chinasi (RKIP). PEBP1 è una proteina di circa ~21 KDa che appartiene ad una famiglia di proteine molto conservata espressa in diversi tessuti di diverse specie. Nei roditori PEBP1 è espressa in diverse aree cerebrali, sia in neuroni che in cellule non neuronali. La funzione fisiologica di PEBP1 nel cervello rimane tuttavia non nota . Il suo basso peso molecolare, il fatto che venga secreta, che moduli i recettori accoppiati a proteine G, nonchè la presenza di deficit olfattivi in linee di topo che possiedono mutazioni di PEBP1 (topi PEBP1 -/-), rendono PEBP1 un possibile ligando del recettore olfattivo. Durante il mio lavoro di tesi di dottorato ho investigato se e in che modo PEBP1 potesse attivare l'OR e il suo contributo nella formazione della mappa sensoriale olfattiva. Come primo step, sono state studiate le dinamiche del calcio in risposta a PEBP1 sia nei neuroni sensoriali di ratto che di topo, caricati con l'indicatore di calcio, fura-2. Questi esperimenti hanno permesso di identificare risposte calcio in seguito all'applicazione di PEBP1 all'assone terminale di OSN di ratto embrionale mediante una pipetta di vetro. Degno di nota è che PEBP1, estratto dal bulbo olfattivo di ratto è in grado di indurre risposte calcio anche in OSN di topo. Questa evidenza suggerisce che l'aumento di calcio in risposta all'applicazione di PEBP1 è altamente conservata tra le specie. Al fine di verificare che l'aumento di calcio in risposta di PEBP1 osservato in OSN fosse dovuto all'attivazione di OR, esperimenti di calcium imaging sono stati effettuati in linee cellulari derivate da cellule endoteliari di rene embrionale umano (HEK293T). Alle linee cellulari HEK, trasfettate con uno specifico OR (OREG, P2, S6, Olfr62, M72) caricate con l'indicatore per il calcio fura-2, è stato applicato PEBP1 e il corrispondente odore del OR trasfettato. Nelle linee cellulari HEK293T trasfettate con specifici OR (OREG, P2, S6, Olfr62) è stata osservata un'immediata risposta di calcio intracellulare in seguito sia all'applicazione di PEBP1 che dell'odore specifico del OR trasfettato usato come controllo); Un' eccezione è stata riscontrata in HEK293T esprimenti il recettore M72 che sono responsive soltanto per l'odore specifico di M72 (Methylsalicilate) ma non a PEBP1. Questo risultato suggerisce la presenza di altre molecole, oltre che a PEBP1, che possano attivare l'OR. Inoltre, in HEK293T trasfettate con il solo vettore pCI, non esprimente l' OR, non è stato osservato alcun aumento di calcio intracellulare nè in risposta a PEBP1, nè all'odore specifico del OR trasfettato, ma solamente in risposta al carbacolo, usato come test di vitalità cellulare. Questi risultati mettono in evidenza che l'aumento di calcio intracellulare in seguito all'applicazione di PEBP1 è dovuto all'attivazione del OR. Tuttavia, PEBP1 denaturato mediante alte temperature o con proteinase K non determina alcuna risposta di calcio intracellulare in HEK293T trasfettate con OR specifico. Al fine di escludere che la presenza di contaminanti nella procedura di purificazione, possa indurre una risposta calcio nelle linee cellulari HEK esprimenti uno specifico OR è stato applicata un'altra proteina chinasi 2 ciclina-dipendente (CDK2), purificata con lo stesso protocollo di PEBP1. Nessuna risposta di calcio intracellulare è stata osservata confermando la specificità di risposta di PEBP1. Molecole guida "axon guidance" dirigono l'allungamento assonale. Al fine di investigare se PEBP1 fosse in grado di modulare il movimento assonale, è stato valutato il comportamento del cono di crescita mediante la tecnica di " time-lapse imaging"sul singolo assone in risposata a gradienti di molecole in grado di modulare il signaling dei secondi messaggeri cAMP e Ca2+ all'assone terminale (es. foscolina). Abbiamo osservato che PEBP1 regola il movimento dell'assone di OSN con un simile effetto della foscolina o degli odori, capaci di modulare i livelli di cAMP e Ca2+ al cono di crescita del neurone sensoriale olfattivo. Dov'è espresso PEBP1 nel bulbo olfattivo? Mediante la tecnica di immunofluorescenza su sezioni di OB di ratto embrionale, postanatale e di topo, è stata osservata l'espressione di PEBP1 nelle cellule periglomerulari, un' ottima posizione per guidare gli assoni degli OSN. PEBP1 è espresso con un pattern discontinuo, maggiormente nella regione anteriore (A), mediale (M) e laterale (L) dell'OB mentre è difficile osservare cellule positive per PEBP1 nella zona posteriore (P). Mediante immunofluorescenza, RT-PCR e western blot è stato osservata l'assenza di espressione di PEBP1 nei OSN localizzati nell'epitelio olfattivo (MOE) di ratti embrionali, postnatali e di topo. In accordo con queste evidenze, PEBP1 non è espresso nel "cuore" dei glomeruli. Per tutte queste tecniche, tessuti provenienti da una linea di topo con mutazioni per PEBP1 (topi PEBP1-/-) sono stati utilizzati come controlli negativi. Se PEBP1 giocasse un ruolo importante nell' organizzazione e nella posizione dei glomeruli nel bulbo olfattivo (OB), linee di topi che presentano mutazioni per questa proteina (topi PEBP1-/-), dovrebbero mostrare alterazioni nella mappa sensoriale. Al fine di verificare questa ipotesi, i topi che presentano mutazioni per PEBP1 (topi PEBP1-/-) sono stati incrociati per linee di topi in cui uno specifico OR è co-espresso con una proteina fluorescente, GFP (es. come le linee di topi P2-GFP , M72–YFP). In queste linee di topi è stata studiata la convergenza delle fibre positive per la proteina fluorescente (GFP) nella formazione dei glomeruli nell'OB. La convergenza assonale dei OSN esprimenti il recettore P2-OR è distrutta dalla presenza di numerosi glomeruli eterogenei, mentre quella delle fibre esprimenti il recettore M72 (non responsivo a PEBP1 in vitro) non è alterata. Degno di nota è che l'alterazione nell'organizzazione topografica della mappa sensoriale è maggiormente evidente nei topi omozigoti per la mutazione di PEBP1 rispetto ai topi eterozigoti, suggerendo un meccanismo dosaggio dipendente. Successivamente, è stata valutata la posizione di specifici glomeruli nel OB, un punto cruciale della mappa topografica. Nessun difetto è stato riportato lungo l'asse dorso-ventrale (D-V) del bulbo, in accordo con la presenza di altre molecole che guidano le afferenze assonali dei OSN nella formazione dei glomeruli in una specifica posizione lungo l'asse dorso-ventrale del OB. La posizione del glomerulo M72 non differisce tra i topi PEBP1-/- e controlli. Questo dato è in accordo con una normale organizzazione dei glomeruli in cui convergono le fibre-M72 e con i dati in vitro in cui il recettore P2 ma non M72 è responsivo per PEBP1. Al fine di investigare l'effetto funzionale dell'alterazione della mappa sensoriale è stato effettuato un test olfattivo (habituation-dishabituation test) nei topi PEBP1-/-. E' stato riscontrato un deficit olfattivo nel riconoscimento e discriminazione degli odori nei topi PEBP1-/- rispetto ai controlli. Tutti i dati raccolti in questa tesi di Dottorato suggeriscono che OR espressso all'assone terminale può agire come molecola guida attivate dal ligando naturale del OR identificato PEBP1.
FONTANA, GABRIELE ALESSANDRO. "Mitochondrial stress deregulates the expression of Brahma, a chromatin - remodeling factor that controls transcription and splicing of genes involved in axon growth and guidance". Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2012. http://hdl.handle.net/10281/29856.
Pełny tekst źródłaReid, Anna. "The carboxyl-terminal binding protein-1 (CTBP-1) can function in the nervous system to regulate longevity, gene expression and axon guidance". Thesis, The University of Sydney, 2014. http://hdl.handle.net/2123/13436.
Pełny tekst źródłaDufournaud, Yves. "Navigation aérienne et guidage terminal à partir de données bidimensionnelles". Grenoble INPG, 2001. http://www.theses.fr/2001INPG0040.
Pełny tekst źródłaJiang, Jian-Chiang, i 姜健強. "NONLINEAR CONTROL DESIGN FOR MISSILE TERMINAL GUIDANCE". Thesis, 2000. http://ndltd.ncl.edu.tw/handle/66094603515549287920.
Pełny tekst źródła國立交通大學
電機與控制工程系
88
In this thesis, we study the interception problem of homing missiles. From the robust stabilization point of view, we propose two of robust control techniques and use them on the design of missile guidance law. When the missile pursuits the target, the acceleration of target is usually unknown and can be regarded as external disturbance. According to the robustness of sliding-mode control, we use Variable Structure Control scheme to design missile guidance law. Moreover, H-infinity control scheme is also proposed for missile interception. We wish the ratio of output energy and input energy will less than or equal to the prescribed value. We use the capture time and the cumulative velocity increment as two performance indices. For the purpose of performance comparison, we compare the performance indices of two missile guidance laws with those of TPN and IPN. From simulation results, we can find that VSC can achieve good performance against both non-maneuvering and maneuvering target and the performance can be controlled by the parameters chosen by the designer.
Kumar, Shashi Ranjan. "Sliding Mode Control Based Guidance Strategies with Terminal Constraints". Thesis, 2015. http://etd.iisc.ernet.in/2005/3876.
Pełny tekst źródłaChen, Yi-jeng, i 陳宜正. "Research of Terminal Phase Guidance of High Altitude Anti-Missile". Thesis, 1998. http://ndltd.ncl.edu.tw/handle/54196676214631274625.
Pełny tekst źródła國立臺灣大學
電機工程學系研究所
86
The styles of war progress with the development of science. To attack the enemy by launching ballistic missiles must come true in the future. To defense the threat of ballistic missiles is a very important work in many advanced countries. Some topics about the terminal guidance problems of high altitude anti-ballistic-missile missile are studied in this thesis, from the references to the theater-high-altitude-area-defense (THAAD) project of U.S. Army. The imaginary target, which the intercept missile must impact, is with the advantage of velocity (about twice of the velocity of the missile). Also with the limitation of the structure of the missile and the flight environment, the missile can only output thrust with fixed amplitude and perpendicular to the axis of the missile. The divert thrust is used to change the flight trajectory of the missile. A kind of proportional navigation guidance law based on the uniform concept of zero-effort-miss (ZEM) is proposed, and it is used to compute the acceleration command according to the attitude of the missile. Also, the guidance law can estimate the initial conditions the midcourse guidance must achieve. To decide the firing of impulse thrust and torque, a new firing logic based on the prediction of ZEM is proposed, too. The divert control system and the attitude control system are integrated and the performance is demonstrated by numerical simulation.
Wang, Tze-Chien, i 王則堅. "A bank-to-turn missile controller for terminal phase guidance". Thesis, 1996. http://ndltd.ncl.edu.tw/handle/72608625034393032520.
Pełny tekst źródła國立臺灣大學
電機工程研究所
84
This thesis is an integration of two earlier results on mis- sile guidance and autopilot, and is devoted to intercept maneuv- erable, destructive missiles with high speeds. The guidance design is a nonlinear implementation of the co- nstant bearing guidance. This guidance algorithm is intended to control the pursuer in a collision course to hit the target. Its linear implementations such as proportional navigation (PN) and its improved variants are the most widely applied guidance algo- rithms nowadays. The guidance command in the form of acceleration is transfo- rmed into acceptable forms for the autopilot design. This design incorporates feedforward neural networks in the structure of ad- aptive control. Its weighting matrices and other unknown parame- ters are tuned on-line, and the approximation error of the neur- al networks is compensated via the technique of sliding mode co- ntrol. It is proved to be capable of controlling the nonlinear, uncertain and time varying missile system. Extensive simulations are performed to simulate the interce- pt processes and to verify the validity of the overall system.
ZHONG, LONG-YU, i 鍾隆宇. "A research of a new guidance law for missileidcourse and terminal navigation". Thesis, 1988. http://ndltd.ncl.edu.tw/handle/41008077299778714290.
Pełny tekst źródłaRea, Jeremy Ryan. "An investigation of fuel optimal terminal descent". 2009. http://hdl.handle.net/2152/18393.
Pełny tekst źródłatext
Chartres, James T. A. "Trajectory design, optimisation and guidance for reusable launch vehicles during the terminal area flight phase". 2007. http://hdl.handle.net/2440/38953.
Pełny tekst źródłahttp://proxy.library.adelaide.edu.au/login?url= http://library.adelaide.edu.au/cgi-bin/Pwebrecon.cgi?BBID=1282342
Thesis (Ph.D.)--School of Mechanical Engineering, 2007.
Chartres, James T. A. "Trajectory design, optimisation and guidance for reusable launch vehicles during the terminal area flight phase". Thesis, 2007. http://hdl.handle.net/2440/38953.
Pełny tekst źródłaThesis (Ph.D.) -- University of Adelaide, School of Mechanical Engineering, 2007.
Tung, Chung-Hsuan, i 董仲軒. "Design of Midcourse Guidance Laws via a Combination of T-S Fuzzy Model and Terminal Sliding Mode Control". Thesis, 2013. http://ndltd.ncl.edu.tw/handle/9y7x8d.
Pełny tekst źródła國立臺北科技大學
機電整合研究所
101
Issues regarding the design of midcourse guidance laws for antimissiles are addressed. The antimissile is expected to be guided to a place with a desired direction, where a ballistic missile is pre- dicted to pass in the reverse direction, so that the target can be easily found and locked for terminal in- terception. The predicted location and direction of a ballistic missile may vary with time, due to infor- mation update using a trajectory prediction algorithm. To fulfill the guidance performance, the guid- ance laws are designed by combining the Takagi-Sugeno (T-S) fuzzy approach and the Terminal Sliding Mode Control (TSMC) technique. Under the designed guidance law, it is shown that the antimissile is able to be efficiently guided to a specified location and direction, even when the existence of uncertainties and disturbances.
Menn, Gerhard. "Die Begleitung von Schwerkranken und Sterbenden unter Berücksichtigung des Copingmodells von Richard S. Lazarus und dessen Bedeutung für die Seelsorgearbeit = Pastoral counselling of seriously ill and dying humans with regard to the "coping model" by Richard S. Lazarus and its significance for spiritual guidance". Thesis, 2007. http://hdl.handle.net/10500/1626.
Pełny tekst źródłaForschungsgegenstand dieser Arbeit ist das Bewältigungsverhalten von schwer kranken und sterbenden Menschen, die in einer Gesellschaft ihren bevorstehenden Tod bewältigen müssen, die ambivalent mit dieser Thematik umgeht. Die unterschiedlichen menschlichen Bewältigungsformen können mit den bisher gängigen Zugangswegen über Phasenmodelle nicht immer befriedigend erklärt werden. Hilfreich erscheint hier das aus der Stressforschung stammende Copingmodell von Richard S. Lazarus und seiner Forschungsgruppe, um Menschen verstehen zu lernen. In wieweit dieses Verstehensmodell aus einem säkularen Forschungszweig für die Seelsorgearbeit unterstützend sein kann, soll in dieser Arbeit geklärt werden. Als Grundlage dienen Seelsorgegespräche mit unterschiedlichen Menschen, die eine große Bandbreite an Bewältigungsverhalten demonstrierten. Die Herausforderung lag darin, Menschen in ihrem Sterben umfassend wahrzunehmen, um möglichst viele Impulse zu erkennen, die ihr Bewältigungsverhalten beeinflussten. Aus der Aufarbeitung dieses Verhaltens ergaben sich Perspektiven für die Begleitung sterbender Menschen. Dies hat gleichbedeutend Konsequenzen für den seelsorgerlichen Umgang mit Sterbenden. Das Wissen um das christlich-biblische Menschenbild und die umfassende Kenntnis der Copingforschung können sich durchaus gegenseitig befruchten, denn beide gehen auf die Individualität des Menschen ein und unterstützen ihn seinen eigenen Zugang zu seinem Leben und seinem Tod finden zu lassen. Dies führt letztlich zu einer intensiven Kommunikation zwischen Patient und Seelsorger, der den Mut und das Vertrauen haben darf, dem Sterbenden eigenständig sein Leben bewältigen zu lassen. Die Ansätze der Copingforschung bieten weitreichende Impulse für vielfältige seelsorgerliche Fragestellungen auch außerhalb der Sterbebegleitung. Object of research of this thesis is the specific behaviour of seriously ill and dying humans coping with their impending death and being members of a society having an ambivalent attitude towards death. People's different and individual ways of coping cannot always be sufficiently explained by the current use of phasing models. In this context the "Coping Model" by Richard S. Lazarus and his stress research group seems to be helpful in understanding dying humans. In how far this comprehension model from a secular branch of research can be supportive of pastoral counselling is the objective of this thesis. Counselling dialogues with different persons who show a wide range of coping form the basis of this research. The challenge of this paper was to observe and sense humans in their death experiences from a broader point of view in order to identify as much as possible kinds of impulses crucial to their coping behaviour. Analysing the behaviour of dying humans led to new perspectives on spiritual guidance. Tantamountly, this has its consequences for spiritual dealing with dying humans. The comprehension of the biblical Christian idea of man and a detailed knowledge of coping research can, by all means, be interactive and thus show positive results as both respond to a person's individuality and support them in their own ways of approach to life and death. Finally, this leads to an intensive dialogue between patient and pastor who can have the courage and the confidence in letting the person find his own way of coping. The different kinds of approach of the coping model research offer far-reaching impulses to various pastoral questions going even beyond terminal care.
Philosophy, Practical & Systematic Theology
D.Th. (Practical Theology)