Gotowa bibliografia na temat „Museo Ebraico di Firenze”

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Artykuły w czasopismach na temat "Museo Ebraico di Firenze"

1

BUCCIANTINI, MASSIMO, i GIOVANNA BARONCELLI. "L'ISTITUTO E MUSEO DI STORIA DELLA SCIENZA DI FIRENZE *". Nuncius 5, nr 2 (1990): 5–52. http://dx.doi.org/10.1163/182539190x00011.

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2

Miniati, Mara. "ATTIVITÀ DELL'ISTITUTO E MUSEO DI STORIA DELLA SCIENZA DI FIRENZE". Nuncius 6, nr 2 (1991): 453–65. http://dx.doi.org/10.1163/182539191x01569.

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3

Miniati, Mara. "ATTIVITÀ DELL'ISTITUTO E MUSEO DI STORIA DELLA SCIENZA DI FIRENZE". Nuncius 7, nr 2 (1992): 377–409. http://dx.doi.org/10.1163/182539192x01595.

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4

Mara, Miniati. "ATTIVITA DELL'ISTITUTO E MUSEO DI STORIA DELLA SCIENZA DI FIRENZE". Nuncius 3, nr 2 (1988): 361–77. http://dx.doi.org/10.1163/182539178x01041.

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5

Miniati, Mara. "ATTIVITA DELL'ISTITUTO E MUSEO DI STORIA DELLA SCIENZA DI FIRENZE". Nuncius 8, nr 2 (1993): 805–37. http://dx.doi.org/10.1163/182539183x01432.

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6

Miniati, Mara. "ATTIVIT DELL'ISTITUTO E MUSEO DI STORIA DELLA SCIENZA DI FIRENZE". Nuncius 1, nr 1 (1986): 257—xii. http://dx.doi.org/10.1163/182539186x00476.

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7

Miniati, Mara. "ATTIVITA DELL'ISTITUTO E MUSEO DI STORIA DELLA SCIENZA DI FIRENZE". Nuncius 1, nr 2 (1986): 199–215. http://dx.doi.org/10.1163/182539186x00908.

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8

Miniati, Mara. "ATTIVITA DELL'ISTITUTO E MUSEO DI STORIA DELLA SCIENZA DI FIRENZE". Nuncius 2, nr 2 (1987): 321–34. http://dx.doi.org/10.1163/182539187x00565.

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9

Miniati, Mara. "ATTIVITA DELL'ISTITUTO E MUSEO DI STORIA DELLA SCIENZA DI FIRENZE". Nuncius 4, nr 1 (1989): 313–50. http://dx.doi.org/10.1163/182539189x00662.

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10

Miniati, Mara. "ATTIVITA DELL'ISTITUTO E MUSEO DI STORIA DELLA SCIENZA DI FIRENZE". Nuncius 5, nr 2 (1990): 385–94. http://dx.doi.org/10.1163/182539190x00642.

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Rozprawy doktorskie na temat "Museo Ebraico di Firenze"

1

De, Stales Pierina Francesca <1943&gt. "Costruzione di un Museo: l'Archeologico di Istanbul (1847-1922)". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10377.

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Streszczenie:
Questo lavoro delinea le fasi attraverso le quali il Museo Imperiale di Istanbul, da collezione di artefatti eterocliti custoditi nella chiesa bizantina di Sant’Irene, si trasforma in una struttura organica e ordinata in base ai canoni dell’archeologia moderna prima per opera di Fethi Pascià, ispiratore e artefice del progetto iniziale intorno agli anni Cinquanta dell’Ottocento, poi di Osman Hamdi, abile direttore di formazione culturale francese. Nel corso della trattazione vengono, di volta in volta, presi in esame i contenuti dei cataloghi redatti dai vari collaboratori (Dumont, Goold, Déthier, Reinach, Joubin, Mendel) e riguardanti l’arricchimento delle collezioni di reperti che nel tempo conferiscono al Museo una rilevanza pari a quella dei musei occidentali. Infine, l’attenzione viene posta su alcuni artefatti rinvenuti a Palmira e iscritti in aramaico e su altri, portati alla luce in Palestina, recanti brevi testi epigrafici in ebraico, tutti giunti al Museo grazie all’osservanza delle disposizioni della legislazione ottomana sulle antichità del 1874 e del 1884.
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2

Alberghina, Silvia <1988&gt. "La collezione Bucelli. I materiali del Museo di Firenze". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2822.

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Streszczenie:
Nell'elaborato vengono catalogati e studiati alcuni materiali iscritti: principalmente tegole ed urne di età tardo etrusca e romana, che facevano parte della collezione Bucelli, raccolta nel XVIII secolo a Montepulciano dal locale erudito e 'antiquario': Pietro Bucelli. Si tratta in particolare di una parte della collezione che venne venduta al Museo di Firenze nel 1780, rintracciabile grazie al rinvenimento di alcuni documenti d'archivio, e che è tutt'ora ampiamente conservata presso un magazzino sito presso Villa Corsini (sempre a Firenze). Lo studio di questi monumenti ha permesso di ottenere interessanti informazioni sia epigrafiche che archeologiche.
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3

Russo, Daniele. "Il Museo Ebraico di Berlino. Proposta di traduzione dal Tedesco di alcune pagine del sito web". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10606/.

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Streszczenie:
Questo elaborato finale intende presentare una proposta di traduzione di una parte del sito internet del celebre Museo ebraico di Berlino progettato da Daniel Libeskind, architetto statunitense di origine polacca. Il presente elaborato si articola nelle seguenti sezioni: il primo capitolo si concentrerà sulla teoria dei siti internet e sulla loro organizzazione, focalizzando l’interesse sulle modalità di scrittura dei siti web, nel secondo capitolo, verranno presentate la vita e le opere di Daniel Libeskind con una breve introduzione al Museo Ebraico. Seguirà poi un'analisi testuale e nel quarto capitolo la proposta di traduzione. Nel quinto capitolo verranno analizzate le strategie adottate nella traduzione. L’elaborato si concluderà con alcune considerazioni finali, e con indicazioni sulla bibliografia e sitografia.
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4

Terni, Michela <1993&gt. "Metodologie per la misurazione e l’analisi della customer satisfaction nella dimensione museale e sui servizi offerti. Il museo degli Innocenti di Firenze". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18575.

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Streszczenie:
L’elaborato della ricerca di tesi è stato suddiviso in due parti. Dopo una breve introduzione, in cui vengono esposti gli obbiettivi del progetto si apre la prima parte in cui vengono esposti in tre capitoli i fondamenti teorici sui quali è stata sviluppata la ricerca. Nel primo capitolo si dà una panoramica sull’evoluzione del museo, da un museo che conserva a uno al servizio del visitatore. Il secondo e terzo capitolo sono dedicati all’evoluzione e alle metodologie per l’analisi della customer satisfaction e alle sue applicazioni in ambito museale. Nella seconda parte dell’elaborato verrà illustrato invece il progetto di ricerca condotto presso il Museo degli Innocenti di Firenze. Lo scopo della ricerca è stato quello di trovare una metodologia di indagine che portasse buoni risultati e che si potesse applicare anche in altri contesti museali. Con la collaborazione di CoopCulture, che gestisce i servizi di orientamento e accoglienza all’interno del museo, sono stati identificati gli ambiti di indagine: il primo è stato capire il grado di soddisfazione del visitatore per i servizi aggiuntivi, in particolare per il bookshop; il secondo, più complesso, è stato di valutare l’impatto cognitivo che il museo ha avuto sul visitatore. È stata sviluppata una metodologia per dare risposte agli interrogativi e alla fine sono esposti i risultati della ricerca e le conclusioni che ne sono state tratte.
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5

Silva, Fernando Emanuel Freitas da. "Programar em contexto judaico: o caso do Museo Ebraico di Bologna". Master's thesis, 2020. http://hdl.handle.net/10316/93677.

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Streszczenie:
Relatório de Estágio do Mestrado em Património Cultural e Museologia apresentado à Faculdade de Letras
O presente trabalho "Programar em contexto judaico: O caso do Museo Ebraico di Bologna" resulta de um estágio realizado no Museo Ebraico di Bologna (MEB), Itália, no período compreendido entre outubro de 2018 e junho de 2019. O período em questão foi significativo por duas razões: em 2018 assinalou-se os 80 anos da promulgação das leis raciais impostas pelo regime fascista liderado por Benito Mussolini e comemorou-se o vigésimo aniversário da instituição de acolhimento. Nesse sentido, abordam-se dois eventos aos quais o museu se tem associado nos últimos tempos: o Dia Europeu da Cultura Judaica e o Dia da Memória. Tratam-se de mais dois eventos programáticos que o museu desenvolveu nas suas instalações durante o período: a Festa Internazionale della Storia, organizado pela Università di Bologna e a exposição Unforgettable Childhood / L'Infanzia Indimenticabile, curada por Ermano Tedeschi . Paralelamente, refere-se o programa didático do serviço educativo do museu, requerido sobretudo pela comunidade escolar, em especial os percursos desenvolvidos no interior do museu e das ruas do antigo gueto judaico. Verifica-se que existe também uma maior tendência por parte das escolas em escolher o tema da Shoah. Finaliza-se com um balanço ao período de estágio. Através das observações recolhidas, verifica-se que o museu apresenta algumas limitações em vários pontos tais como a acessibilidade e diversificação programática que deveriam constituir uma prioridade a curto prazo, tendo como objetivo final aumentar a sua qualidade.Palavras-chaves: Programação; Museus; Museu Judaico; Serviço Educativo; Bolonha.
This present work "Programming in a jewish context: the case of Museo Ebraico di Bologna" results of an internship at the Museo Ebraico di Bologna (MEB), Italy, held between October 2018 and June 2019. This period was especially relevant mainly for two reasons: 2018 marks 80 years of the enactment of racial laws imposed by the fascist leader Benito Mussolini; and the organization’s twentieth anniversary. On this note, two events in which the museum has been associated with were hold: the European Day of the Jewish Culture and the Day of Remembrance. There are also two more events that the museum held at their premises during this period: Festa Internazionale della Storia, organized by the Università di Bologna and the exhibition Unforgettable Childhood / L'Infanzia Indimenticabile, curated by Ermano Tedeschi. At the same time, it refers to the didactic program of the museum’s educational service, required by the school community, especially the paths developed inside the museum and the streets of the old Jewish ghetto. It’s noticeable that there is a great tendency for schools to choose the theme Shoah. It ends with a balance related to the internship period. From the observations collected, it appears that the museum has some limitations on various points such as accessibility and programmatic diversification that should be a short-term priority, with the ultimate goal of increasing its qualityKeywords: Programming; Museums; Jewish Museum; Educational Service; Bologna.
Outro - Programa Erasmus+
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6

Vicario, Margherita. "Microclima e conservazione nel Museo di San Marco a Firenze". Doctoral thesis, 2021. http://hdl.handle.net/2158/1267002.

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Il rapporto fra bene architettonico e contesto, inteso come l’ambiente in cui l’edificio si trova e le sollecitazioni a cui esso è sottoposto, coinvolge molti aspetti legati alla contemporaneità, che influiscono in varia misura sulla sua conservazione. Di fatto, le crescenti sollecitazioni antropiche e naturali, pongono problemi urgenti legati alla tutela del patrimonio culturale. Basti pensare agli effetti del cambiamento climatico, alle trasformazioni turistiche e al conseguente turismo di massa, alle esigenze legate all’uso e all’introduzione di nuovi impianti con le relative implicazioni connesse all’efficientamento energetico. Nel caso di edifici storici a destinazione museale la complessità aumenta poiché al contempo è necessario bilanciare le istanze conservative dell’edificio stesso, delle opere d’arte ospitate al suo interno e le esigenze di comfort degli utenti. Per questo è necessario ripensare a strategie, prima di tutto di conoscenza, che siano in grado di valutare la complessità dei fattori coinvolti. Attraverso l’applicazione al caso studio del Museo di San Marco a Firenze, ex-convento domenicano del XV secolo, la tesi propone una metodologia integrata e interdisciplinare che, attraverso diversi livelli di indagine interconnessi, mira alla comprensione del rapporto fra edificio storico e ambiente, anche nella sua evoluzione nel tempo, con l’obiettivo ultimo di progettare efficaci strategie di conservazione a lungo termine. Il metodo si basa sull’integrazione del tradizionale e consolidato progetto della conoscenza proprio del restauro architettonico, di indagini diagnostiche e misure sperimentali, di procedure analitiche e simulazioni di fluidodinamica computazionale.
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7

DIONISIO, GIULIA. "La ceramica argentata volsiniese del Museo Archeologico Nazionale di Firenze. Archeologia, Archeometria e Restauro". Doctoral thesis, 2016. http://hdl.handle.net/2158/1026603.

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La tesi concerne lo studio archeologico, archeometrico e conservativo del lotto di ceramica argentata etrusca di ambito volsiniese conservata quasi totalmente nei magazzini del Museo Archeologico Nazionale di Firenze. Da un punto di vista archeologico l'obiettivo è stato l'identificazione e la documentazione (schede descrittive e documentazione fotografica) delle tipologie vascolari conservate. Da un punto di vista archeometrico le indagini si sono focalizzate sull'analisi della composizione chimica e mineralogica del rivestimento e sull'analisi della composizione geochimica e mineralogica del corpo ceramico dei manufatti. Da un punto di vista conservativo, infine, è stata effettuata la valutazione dell'attuale stato di conservazione della collezione e la conseguente pianificazione e messa in atto di interventi di restauro conservativi per la futura esposizione della classe all'interno dell'area espositiva museale. This PhD thesys deals with the archaeological, archaeometric and conservative study of an etruscan ceramic production (volsinian silvery-like ceramic) stored in the storage of the National Archaeological Museum of Florence. From an archaeological point of vue the goal was the identification and documentation of vessels typology preserved. From an archaeometric point of vue, investigations have focused on the analysis of the chemical and mineralogical composition of the coating and on the geochemical and mineralogical composition of the ceramic body. Finally, from a conservative point of vue, the current state of conservation of the collection was assessed. Then, some restorations were planned and implemented for a future ceramics exhibition inside the museum.
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BENEDETTI, SIMONA. "Il palazzo Nuovo nella piazza del Campidoglio: dalla sua edificazione alla costituzione del museo. (Il dattiloscritto è stato depositato presso le Biblioteche Nazionali di Roma e Firenze)". Doctoral thesis, 1997. http://hdl.handle.net/11573/406734.

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La tesi è strutturata in tre parti e complessivi 10 capitoli (I Tomo); parte integrante delle tesi sono i documenti aggregati in un Appendice documentaria di 346 pagine e le tavole di rilievo allegate in fondo (II tomo). Il lavoro di ricerca (svolto durante il corso del dottorato in Storia dell'Architettura, è stato condotto negli svariati archivi italiani ed europei, nelle numerose biblioteche specialistiche) ha reso possibile l'esame delle fasi di impianto, di crescitadi trasformazione del palazzo Nuovo dal XVII al XVIII secolo. la tesi ha confutato e precisato gli studi precedenti in materia a partire dai dati provenienti dalle inedite fonti documentarie (scritti e grafici) rinvenuti durante la ricerca d'archivio in Italia e all'estero. La struttura del lavoro si è articolata iniziando con una panoramica d’insieme riassuntiva sulle vicende costruttive michelangiolesche e dellaportiane per poi passare ad una analisi puntuale e dettagliata delle tappe seicentesche per ciò che concerne la fabbrica vera e propria; indi si sono analizzati tutti i lavori di trasformazione dovuti all’allestimento settecentesco. Quale anello di congiunzione tra le due fasi seicentesca e settecentesca, è stato poi inserito un capitolo dedicato alla fontana del Marforio, sempre coinvolta nelle vicende legate al Palazzo Nuovo dalla fine del Cinquecento alla sua definitiva sistemazione del 1734; di cui Giacomo Della Porta inizialmente, poi Filippo Tittoni ed in fine Filippo Barigioni sono gli autori nella definizione formale delle tre diverse sistemazioni. Ogni periodo storico è stato ricostruito avvalendosi dell’analisi di specifici ed inediti documenti, che restituiscono le singole fasi dei lavori di edificazione e di trasformazione. Circa le opere di trsformazione settecentesca, si è individuato il ruolo decisivo ed ignoto di Filippo Barigioni che, con la definizione formale di ciascun ambiente del palazzo, conferisce all’intera struttura il carattere di preziosa teca architettonica per le collezioni ivi destinate. A quest’ultimo architetto è stato dedicato un particolare approfondimento. La ricerca con le necessarie sintesi e modifiche editoriali è stato pubblicato come monografiadel palazzo nel 2001 per i tipi delle edizioni Quasar (vedere tipologia 03)
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Książki na temat "Museo Ebraico di Firenze"

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Firenze, Museo Ebraico di, i Comunità ebraica di Firenze, red. Sinagoga: Museo Ebraico di Firenze = The synagogue : the Jewish Museum of Florence. Firenze: Comunità ebraica di Firenze, 2007.

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2

Silvia, Meloni Trkulja, red. I cenacoli: Museo di Firenze. Firenze: Becocci, 2002.

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3

Silvia, Meloni Trkulja, red. I cenacoli: Museo di Firenze. Firenze: Becocci, 2002.

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4

Preti, Monica. Museo dell'Opera del Duomo di Firenze. Milano: Electa, 1989.

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5

Firenze, Museo egizio di, red. Ushabti di militari del Museo egizio di Firenze. Oxford: Archaeopress, 2009.

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Cristina, Guidotti Maria, red. Le mummie del Museo egizio di Firenze. Firenze: Giunti, 2001.

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7

Iozzo, Mario. Vasi "calcidesi" del Museo archeologico nazionale di Firenze. Pontedera: Bandecchi & Vivaldi, 1996.

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8

Fiorenza, Vannel Toderi, i Toderi Giuseppe, red. Medaglie e placchette del Museo Bardini di Firenze. Firenze: Edizioni Polistampa, 1998.

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9

Emanuele, Luzzati. Feste e vita ebraica: Le opere di Emanuele Luzzati del Museo ebraico di Bologna. Roma: De Luca, 2001.

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10

Jasink, Anna Margherita, i Luca Bombardieri, red. Le collezioni egee del Museo Archeologico Nazionale di Firenze. Florence: Firenze University Press, 2010. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-8453-923-6.

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Streszczenie:
The collection of Aegean exhibits in the National Archaeological Museum of Florence is of the greatest significance in terms of its richness and variety. The richness is illustrated by the quantity and value of the objects conserved, and the variety by a provenance and chronology of the artefacts that embrace pre-classical Aegean history practically in its entirety. This complete edition is organised on the basis of four main areas of provenance and production of the materials (Crete, Continental Greece, the Cyclades and Rhodes). The formation of the Florentine Aegean collections dates largely to the early twentieth century, and was the felicitous result of a combination of different circumstances. The most important of these was the commitment of Luigi Adriano Milani, Director of the nascent Royal Museum, to whom we owe the initial stimulus for a museum collection that could assume exemplary importance and respond to educational requirements. On line Database: www.fupress.net/collezioniegee
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Części książek na temat "Museo Ebraico di Firenze"

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Azzetta, Luca. "Iniziative per un centenario. Dante al Dipartimento di Lettere e Filosofia". W L'illustre volgare, 21–33. Firenze: Società Editrice Fiorentina, 2022. http://dx.doi.org/10.35948/dilef/978-88-6032-685-0.02.

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Streszczenie:
Il contributo presenta le iniziative maturate all’interno del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze in occasione del settimo centenario della morte di Dante. In particolare si sofferma su due iniziative: dapprima l’ampio ciclo di conferenze Dante e i poeti italiani del Novecento, dedicato al vario rapporto intrattenuto da venti poetesse e poeti del secolo scorso con la poesia dell’Alighieri; quindi la mostra Onorevole e antico cittadino di Firenze. Il Bargello per Dante, ospitata nelle sale del Museo del Bargello, che ricostruisce le modalità con cui Firenze, pochi anni dopo la morte di Dante, si riappropriò della memoria e della figura del poeta, dando vita a un profondo processo di rielaborazione della memoria: esso culmina con la consacrazione dell’Alighieri dovuta a Giovanni Boccaccio e ha ricadute decisive per la storia della letteratura e della cultura italiana, cioè del modo in cui ancora oggi si guarda a Dante e si legge la Commedia. All’interno di questo percorso di riappropriazione un aspetto rilevante è quello che riguarda le prime traduzioni dai classici latini, che intrattengono con la Commedia un rapporto privilegiato e complesso.
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Romualdi, Antonella. "LA STIPE DI BIBBONA NEL MUSEO ARCHEOLOGICO DI FIRENZE". W Die Welt der Etrusker, 143–54. De Gruyter, 1990. http://dx.doi.org/10.1515/9783112731734-018.

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Cuniglio, Lucrezia. "Il progetto museografico di qualificazione del Museo Archeologico Nazionale di Firenze (MAF) a sette anni dal suo avvio". W Archeologia a Firenze: Città e Territorio, 417–24. Archaeopress Publishing Ltd, 2015. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctvr43k06.40.

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Consonni, Anna, i Federico Contardi. "The New Kingdom Hieratic Collection of the Museo Archeologico Nazionale di Firenze — “Museo Egizio”". W New Kingdom Hieratic Collections From Around the World. Liège: Presses universitaires de Liège, 2024. http://dx.doi.org/10.25518/978-2-87562-416-1.11.

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Yaniv, Bracha. "Annotated Plates of Representative Textile Objects in the Synagogue". W Ceremonial Synagogue Textiles, tłumacz Yohai Goell, 253–324. Liverpool University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.3828/liverpool/9781906764180.003.0006.

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Streszczenie:
This chapter includes a section of plates in which ceremonial objects are illustrated and documented according to the communities in which they were used. It highlights the plates of textile that typically represent the ceremonial artistic concept of each community. It also describes the wrap from Rome that consists of fourteen pieces of undyed linen of various widths with linen strips that are embroidered with a pattern of vines. The chapter looks at a wrap from Rome that was stored in Museo Ebraico di Roma, which is made of seven pieces of rectangular fabric arranged symmetrically on each side of the central panel, which depicts the giving of the Torah on Mount Sinai. The chapter analyses the embroidery of two pieces of fabric to the right and left of the central panel of the wrap with the name of the donor, Joseph Samuel Sarina.
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Giuseppe Nicastro. "Virtual Heritage e musei scientifici: il progetto “Beccari in 3D” per le Collezioni Botaniche del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze". W DIALOGHI / DIALOGUES • visioni e visualità / visions and visuality. FrancoAngeli srl, 2022. http://dx.doi.org/10.3280/oa-832-c172.

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