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Rozprawy doktorskie na temat „Chiesa di Santa Maria Maddalena”

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1

Fontana, Elisabetta <1987&gt. "La chiesa di Santa Maria Assunta di Civezzano (TN): sequenza stratigrafica e materiali". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4489.

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La tesi si basa sull'edizione del materiale proveniente dagli scavi eseguiti tra gli anni 1990 e 1992 presso la chiesa di Santa Maria Assunta di Civezzano (TN). Il lavoro si articola sostanzialmente in tre parti: la prima parte – di carattere introduttivo – contiene un excursus storico e geografico del contesto in esame, il panorama storiografico delle prime scoperte a opera di Luigi de Campi e i successivi studi condotti su Civezzano, dal 1885 a oggi. Si trarranno poi delle prime considerazioni su elementi affiorati dall’analisi della successione stratigrafica e delle problematiche che da essa sono sorte. Segue quindi una seconda parte, quella centrale, costituita dall’analisi vera e propria dei manufatti suddivisi per classi di materiali. La terza parte termina infine il lavoro con alcune considerazioni attraverso le quali si è tentato di tracciare un quadro generale per dare un’interpretazione riguardante le fasi, i periodi e le modalità di maggiore o minore frequentazione del sito. Conclude una proposizione grafica, in scala, dei reperti più importanti rinvenuti negli scavi 1990 e 1992, corredata dall’inventario dei reperti.
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2

Secci, Martina <1990&gt. "Da una chiesa all'altra: storia di Santa Maria Maggiore di Jesolo attraverso l'archeologia". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8470.

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Raccolta e rilettura dell’edito e dell’inedito relativo agli studi e agli scavi sul sito archeologico delle Antiche Mura di Jesolo, considerando tutte e tre le fasi costruttive della basilica medievale. La revisione è completata dalla consultazione degli archivi di Tombolani e Dorigo e da un tentativo di ricostruzione contestuale.
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3

Brini, Beatrice, i Filippo Brini. "Santa Maria Assunta della Cappella. Progetto di restauro e valorizzazione di un complesso abbandonato". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9432/.

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Questa Tesi di Laurea si occupa del Progetto di Restauro Architettonico e di Riqualificazione Agricola e Paesaggistica della chiesa sconsacrata di Santa Maria Assunta della Cappella e dei terreni annessi alla proprietà. L'area di progetto consiste in 24 ettari di terreno, sulla cima di un altura in cui, in epoca medievale, venne eretta la chiesa di Santa Maria Assunta della Cappella e successivamente vennero costruiti gli edifici annessi: la sagrestia, la canonica, il cimitero, il fienile, che poi divenne casa colonica, e infine il nuovo fienile. La sconsacrazione della chiesa nel 1986 e l'abbandono della casa colonica da parte del contadino,hanno fatto si che l'intero complesso cadesse rapidamente in rovina. L'obiettivo di questo progetto è quello di recuperare l'intera area realizzando un'azienda agrituristica: ripristinando le coltivazioni, che le testimonianze storiche tanto decantano,convertendo la canonica in ambienti destinati alla ristorazione e all'ospitalità e la chiesa in uno spazio multifunzionale destinato ad ospitare eventi.
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4

Bartuccio, Angelo <1994&gt. "La chiesa di Santa Maria della Pace a Brescia. Storia, committenza e progetto". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14539.

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La chiesa di S. Maria della Pace a Brescia è uno dei maggiori progetti di Giorgio Massari, architetto veneziano nella prima metà del XVIII secolo. La chiesa bresciana, iniziata nel 1720 rappresenta un valido esempio di commistione architettonica e di particolare novità progettuale nel panorama dell’architettura veneta del ‘700. Infatti, Giorgio Massari si pone come sperimentatore nei confronti di questo progetto lombardo, dove unisce gli stilemi tradizionali veneti con quelli del barocco romano. Questo lavoro, inizia con una presentazione del contesto sociale e religioso di Brescia fin dalla metà del XVI secolo, trattando dei Padri della Pace, poi divenuti filippini nel 1619, i quali nella persona di Padre Ludovico Avogadro saranno committenti dell’opera. Continua, con un’analisi dei documenti d’archivio riguardanti la relazione dei Padri con l’ambiente romano già dalla fine del XVII secolo, la committenza, l’incarico a Giorgio Massari e il dettaglio delle fasi di costruzione della nuova chiesa. Inoltre, si sono messe a fuoco le relazioni stilistiche e personali di Giorgio Massari con altri architetti a lui contemporanei sia di area veneta che non, particolarmente romana e piemontese. Infine, si è cercato di dissipare il problema critico sulla riconducibilità dello stile del Massari e di dare alcune brevi cenni circa a l’influenza di stile dell’architetto nel panorama veneziano del secondo ‘700, oltre a offrire un confronto con le costruzioni veneziane dello stesso architetto.
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5

Venturi, Veronica. "La Ex Chiesa di Santa Maria del Carmine a Medicina: analisi, miglioramento strutturale e rifunzionalizzazione". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Il presente elaborato di tesi consiste nella redazione di un progetto di recupero, miglioramento strutturale e rifunzionalizazzione dell'ex Chiesa di Santa Maria del Carmine sita a Medicina (BO). Detto progetto è realizzato in collaborazione con lo studio di ingegneria Ing. Marco Pasquini e finanziato con un contributo riferito al Programma Operativo Regionale Sisma 2015-2016, volto alla realizzazione di progetti di riparazione e miglioramento sismico negli edifici pubblici classificati come beni architettonici. In seguito all'analisi evolutiva, resa possibile da una ricerca storico-costruttiva, viene effettuata una caratterizzazione costruttiva degli elementi tramite rilievi dello stato di fatto. Ai fini della valutazione della sicurezza sismica globale della Chiesa si è effettuata un’analisi qualitativa attraverso il modello di Analisi LV1, di applicazione dei contenuti delle Linee Guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con riferimento alle norme tecniche per le costruzioni, che consente di ottenere una valutazione qualitativa del periodo di ritorno cui corrisponde il raggiungimento dello Stato Limite di salvaguardia della Vita. In seguito, ai fini di una valutazione della sicurezza sismica locale, viene effettuata una verifica di stabilità mediante metodo grafico delle volte e degli archi presenti e svolta un'analisi quantitativa mediante l'applicazione delle schede C.I.N.E. che analizzano e verificano i meccanismi locali attesi. Sulla base dei risultati ottenuti, sono stati progettati diversi interventi strutturali, con lo scopo di migliorare la sicurezza sismica dell’edificio, di eliminare o limitare la vulnerabilità sismica, concentrandoci in particolar modo sul tema delle coperture e della scatolarità. Al progetto strutturale viene inoltre affiancato un progetto architettonico di rifunzionalizzazione che vede la realizzazione di un cambio di destinazione in una sala polivalente, per mostre o conferenze.
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6

Dall'Olio, Irene. "Rilievi e restituzioni da fotomodellazione basata suSfM. Applicazioni sulla Chiesa di Santa Maria della Salute di Medicina (BO)". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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La ricerca che ha prodotto la tesi nasce dal desiderio di ridestare l’interesse pubblico nei confronti di edifici monumentali di pregevole importanza architettonica, storica ed artistica ormai nascosti e spesso dimenticati, inseriti nel proprio tessuto urbano. Lo studio si propone, quindi, di descrivere l’esperienza del rilievo attraverso le moderne tecnologie di acquisizione digitale e foto-modellazione realistica, in pieno sviluppo, specificando le procedure che consentono di ottenere una fedele ricostruzione tridimensionale dell’oggetto di studio. Il caso di studio presentato è una chiesa settecentesca sconsacrata, dedicata a Santa Maria della Salute, realizzata su disegno dell’architetto scenografico Ferdinando Bibiena, sita a Medicina, un paese del bolognese. La documentazione avviene tramite l'utilizzo di tecniche di fotogrammetria digitale Structure from Motion, che permettono di fissare non solamente la geometria del manufatto, ma anche di descriverne lo stato di conservazione al momento dell’acquisizione dei dati. L’obiettivo che la tesi si prefigge è quindi la realizzazione di una documentazione digitale valida ed affidabile che ponga le basi per lo studio del passato, presente e futuro di questo manufatto, fornendo uno strumento utile per la valutazione di interventi di restauro. La chiesa in oggetto, inoltre, per le criticità che presenta e che sono illustrate nello studio, si sostanzia come esemplare caso di studio per la valutazione di alcune problematiche ricorrenti nell’applicazione di tecniche e metodiche di fotogrammetria digitale.
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7

BAGLIONE, CHIARA. "Pietro da Cortona, Alessandro 7. e la chiesa di Santa Maria in via Lata a Roma". Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2000. http://hdl.handle.net/11578/278439.

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8

Pompili, Nicolò. "Conservazione e valorizzazione della chiesa di Santa Maria Nuova in Orciano (PU): eccellenza di scuola rinascimentale Toscana nelle Marche". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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La tesi tratta la conservazione, il recupero e la valorizzazione della chiesa di Santa Maria Nuova di Orciano, una eccellenza di epoca rinascimentale toscana nelle Marche. Il portale attribuito al grande Raffaello, la chiesa opera dell’architetto fiorentino Baccio Pontelli e la torre malatestiana completata dal Terzi, senza dimenticare i pregevoli stucchi del Brandani all’interno di essa, fanno di questa opera un gioiello di inestimabile valore. Per questo il lavoro mira alla conservazione di tutte le parti della chiesa, sia esterne che interne, e al recupero e consolidamento della copertura, della torre e della vela campanaria al fine di salvaguardare la vita dell’opera e l’incolumità di chi ne usufruisce. L’attento lavoro di rilievo architettonico, la grande ricerca storica e lo studio metrologico e dimensionale del manufatto sono le basi fondamentali per procedere alla corretta progettazione tecnica che ha come scopo, appunto, la conservazione e la valorizzazione di un monumento storico tanto importante.
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Antonini, Martina. "Modellazione informativa e digitalizzazione del cantiere: il Building Information Modeling per la chiesa di Santa Maria della Consolazione a Picenze (AQ)". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Il presente lavoro ha come obiettivo quello di dimostrare come il Building Information Modeling può essere utilizzato nell’ambito dell’industria delle costruzioni, inteso come metodo non sostituivo di quello “tradizionale” ma come vantaggio strategico adattabile ad ogni specifico lavoro. Il modello BIM permette di pianificare prima, realizzare durante e controllare poi tutte le fasi lavorative del cantiere, rendendo più efficiente, meno dispersivo ed ordinato l’intero lavoro. Per il caso analizzato, il restauro a seguito del sisma del 2009 della Chiesa di Santa Maria della Consolazione a Picenze (AQ) risalente al 1500, utilizzando il software Autodesk Revit, è stato realizzato un modello 3D dell’edificio, fedele alla realtà, un “digital twin” contenente tutte le informazioni riguardanti le caratteristiche del cantiere, le fasi lavorative, le tipologie di materiali usati, le tempistiche ed i costi sostenuti. Nel presente caso di studio, come primo step sono state inserite le informazioni nel modello 3D, successivamente elaborati dei parametri suddivisi in lavorazioni, cronologia, contabilità e costi, descrizione dei materiali, verbali e SAL. In particolare, l’analisi dei dati del gruppo di “verbali e SAL”, ha consentito di poter collegare i verbali di cantiere in oggetto alle specifiche problematiche riportate in questi, ordinati in tabelle ed abachi in cui sono evidenziate le criticità rilevate. A tal proposito l’elaborato è corredato da immagini catturate durante la modellazione del digital twin nonché da quelle relative all’analisi dei verbali.
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Rossi, Marco <1973&gt. "La chiesa gotica scomparsa di Santa Maria dei Servi a Venezia. Indagine storico artistica dalla sua edificazione trecentesca al xv secolo". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/2148.

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Ricerca storica e artistica della chiesa demolita dei Servi di Maria a Venezia e della cappella detta dei Lucchesi nel Trecento e prima metà del quattrocento.Per il lavoro oltre all'indagine storica e artistica generale attraverso fonti(letterarie, d'archivio,libri tesi vari..) moderne e antiche e' stato aggiunto materiale fotografico.Vi e'inoltre contenuto un lavoro di ricerca sulle opere disperse e un'altro che riguarda alcuni graffiti trovati sugli stipiti della porta laterale sud detta del Pellegrino.Si tratta di una monografia analitica che riguarda soprattutto l'epoca medievale.
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Sterpin, Andrea. "L'HBIM semantico per la catalogazione e la fruizione dei Beni Culturali. Il caso studio della Chiesa di Santa Maria delle Vergini (MC) e la piattaforma Inception". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/24762/.

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Questa tesi di laurea si pone l’obiettivo di investigare alcune delle nuove frontiere offerte dalla crescita sincretica e multidisciplinare dei linguaggi digitali applicati all’architettura e ai beni culturali. Si approfondiranno i concetti teorici fondamentali dell’informazione digitale: il web semantico come ambiente di scambio, i metadata come informazioni sui dati, i LOD (Link Open Data) come standard e fine. Per l’ambito dei beni culturali verranno presentati i temi di ricerca e sviluppo nel campo della catalogazione e fruizione digitali: ontologie, dizionari normalizzati aperti, database (Catalogo Digitale), etc. Per l’ambito edilizio-architettonico verrà introdotto l’Heritage Building Information Modeling (HBIM) semantico come metodologia multidisciplinare focalizzata su rilievo geometrico, modellazione, archiviazione e scambio di tutte le informazioni utili alla conoscenza e conservazione dei beni storici. Il punto d’incontro tra i due mondi è individuato nella possibilità di arricchire le geometrie attraverso la definizione di una semantica (parametri-metadati) relazionata alle informazioni (valori-dati) presenti nei cataloghi digitali, creando di fatto un modello 3D per architetture storiche con funzione di database multidisciplinare. Sarà presentata la piattaforma web-based Inception, sviluppata dall’omonima startup incubata come spinoff dall’Università di Ferrara, che, tra le diverse applicazioni e potenzialità, verrà utilizzata come strumento per la condivisione e fruizione, garantendo la possibilità di interrogare geometrie e metadati in continuità con i principi LOD. Verrà definito un workflow generale (procedure Scan2BIM, modellazione geometrica, definizione script per l’estrazione automatica dei dati dal Catalogo Digitale, associazione dati-geometrie e caricamento in piattaforma) successivamente applicato e adattato alle precise necessità del caso studio: la Chiesa di S. Maria delle Vergini (MC), su commissione dell’ICCD referente al MiBACT.
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Hammond, Joseph. "Art, devotion and patronage at Santa Maria dei Carmini, Venice : with special reference to the 16th-Century altarpieces". Thesis, University of St Andrews, 2011. http://hdl.handle.net/10023/3047.

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Streszczenie:
This study is an art history of Santa Maria dei Carmini, Venice, from its foundation in c. 1286 to the present day, with a special focus on the late Renaissance period (c. 1500-1560). It explores a relatively overlooked corner of Renaissance Venice and provides an opportunity to study the Carmelite Order's relationship to art. It seeks to answer outstanding questions of attribution, dating, patronage, architectural arrangements and locations of works of art in the church. Additionally it has attempted to have a diverse approach to problems of interpretation and has examined the visual imagery's relationship to the Carmelite liturgy, religious function and later interpretations of art works. Santa Maria dei Carmini was amongst the largest basilicas in Venice when it was completed and the Carmelites were a major international order with a strong literary tradition. Their church in Venice contained a wealth of art works produced by one of the most restlessly inventive generations in the Western European tradition. Chapter 1 outlines a history of the Carmelites, their hagiography and devotions, which inform much of the discussion in later chapters. The second Chapter discusses the early history of the Carmelite church in Venice, establishing when it was founded, and examining the decorative aspects before 1500. It demonstrates how the tramezzo and choir-stalls compartmentalised the nave and how these different spaces within the church were used. Chapter 3 studies two commissions for the decoration of the tramezzo, that span the central period of this thesis, c. 1500-1560. There it is shown that subjects relevant to the Carmelite Order, and the expected public on different sides of the tramezzo were chosen and reinterpreted over time as devotions changed. Cima da Conegliano's Adoration of the Shepherds (c. 1511) is discussed in Chapter 4, where the dedication of the altar is definitively proven and the respective liturgy is expanded upon. The tradition of votive images is shown to have influenced Cima's representation of the donor. In Chapter 5 Cima's altarpiece for the Scuola di Sant'Alberto's altar is shown to have been replaced because of the increasing ambiguity over the identification of the titulus after the introduction of new Carmelite saints at the beginning of the century. Its compositional relationship to the vesperbild tradition is also examined and shown to assist the faithful in important aspects of religious faith. The sixth chapter examines the composition of Lorenzo Lotto's St Nicholas in Glory (1527-29) and how it dramatises the relationship between the devoted, the interceding saints and heaven. It further hypothesises that the inclusion of St Lucy is a corroboration of the roles performed by St Nicholas and related to the confraternity's annual celebrations in December. The authorship, date and iconography of Tintoretto's Presentation of Christ (c. 1545) is analysed in Chapter 7, which also demonstrates how the altarpiece responds to the particular liturgical circumstances on the feast of Candlemas. The final chapter discusses the church as a whole, providing the first narrative of the movement of altars and development of the decorative schemes. The Conclusion highlights the important themes that have developed from this study and provides a verdict on the role of ‘Carmelite art' in the Venice Carmini.
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Moretti, Laura. "Dagli Incurabili alla Pietà : le chiese degli ospedali grandi di Venezia tra architettura e musica, 1522-1790 /". Firenze : Olschki, 2008. http://bvbr.bib-bvb.de:8991/F?func=service&doc_library=BVB01&doc_number=017044031&line_number=0001&func_code=DB_RECORDS&service_type=MEDIA.

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Galasso, Lorenzo. "La chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta di Napoli". Tesi di dottorato, 2020. http://www.fedoa.unina.it/13203/1/TesididottoratoLorenzoGalassoXXXIIcicloa.a.20192020.pdf.

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Questa tesi si pone l'obiettivo di ricostruire la storia e l'aspetto della chiesa medievale di Santa Maria Maggiore di Napoli, fondata nel VI secolo dal vescovo napoletano Pomponio, attraverso l'analisi sia delle fonti edite (dal Medioevo al Novecento) che delle fonti manoscritte inedite, in particolare le visite pastorali conservate nell'Archivio Storico Diocesano di Napoli.
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Costagliola, Viviana. "La chiesa di Santa Maria la Nova: primo saggio di una topografia storica". Tesi di dottorato, 2020. http://www.fedoa.unina.it/13187/1/Costagliola_Viviana_32.pdf.

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La presente ricerca riconsidera la storia artistica del complesso di Santa Maria la Nova nel suo insieme, al fine di fornire una solida base di partenza per indagini future, tramite il recupero sistematico del maggior numero di notizie e sulla scorta della scarsa letteratura critica prodotta finora, non sempre all’altezza del rilievo storico del monumento.
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VITIELLO, Maria. "La chiesa di Santa Maria in Trastevere. Ampliamenti, sistemazioni, restauri del XVI al XVIII secolo". Doctoral thesis, 2002. http://hdl.handle.net/11573/494570.

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Il volume ripercorre in una nuova lettura le sistemazioni, gli ampliamenti, i restauri realizzati nella basilica trasteverina nel corso dei secoli XVI e XVIII, svolgendo approfondimenti riguardo la possibilità di riconoscere che le aggiunte e i mutamenti subiti dalla struttura in quest’arco temporale rappresentino dei graduali stadi di realizzazione di un unico disegno di trasformazione, attribuibile alla volontà del cardinale Marco Sittico Altemps. Ma, soprattutto, lo studio cerca di dare una definizione al valore attribuito alla preesistenza in tali diverse ‘operazioni restaurative’. E’ solo rispetto qualificazione della preesistenza, infatti, è possibile comprendere la portata innovativa dell’azione di restauro condotta dai diversi artisti che tra Cinquecento, Seicento e Settecento hanno lavorato nel cantiere di S. Maria. L’approfondimento delle vicende che investono l’architettura della basilica trasteverina in quest’arco temporale conduce, appunto, al riconoscimento di una variegata considerazione della preesistenza nelle trasformazioni introdotte nella basilica e un diverso “uso ”, nel nuovo, delle forme originarie.
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Cerini, Umberto. "Musica e costume liturgico in San Lorenzo e in Santa Maria del Fiore durante il Granducato di Cosimo III". Doctoral thesis, 2022. http://hdl.handle.net/2158/1262463.

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Il lavoro indaga sugli aspetti salienti della musica liturgica e del suo rapporto con la liturgia e la ritualità sacra nei contesti della Basilica di San Lorenzo e della Cattedrale di Santa Maria del Fiore di Firenze nei decenni a cavallo tra Sei e Settecento, ovvero gli anni del lungo governo del Granduca Cosimo III de’ Medici.
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GAMBUTI, EMANUELE. "Trasformazioni delle aree presbiteriali delle chiese antiche nel Seicento romano. Aspetti liturgici e funzionali". Doctoral thesis, 2019. http://hdl.handle.net/11573/1240227.

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Analizzando i restauri promossi nel corso del tardo Cinquecento e per tutto il Seicento nelle chiese paleocristiane e medievali di Roma, si sono evidenziate le motivazioni liturgiche che hanno informato le disposizioni degli arredi dei presbiteri. Si sono esaminate i riallestimenti dei santuari dei martiri nelle basiliche romane, seguendo lo sviluppo del tipo architettonico della confessione, e si sono letti gli interventi architettonici studiati alla luce dei due fondamentali modelli di Santa Cecilia in Trastevere e di San Pietro in Vaticano. Si sono inoltre indagati i principi di volta in volta applicati nel rinnovare le strutture antiche, tra conservazione e adeguamento all'uso liturgico, alla luce dei decreti del Concilio di Trento, prendendo in esame dodici casi studio, che testimoniano, nel corso del XVII secolo, il modificarsi del concetto di conservazione dell'antichità cristiana, accanto al differente peso dato alle componenti devozionali e liturgiche.
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