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Articoli di riviste sul tema "Studi di genere e della sessualità"

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Monastra, Antonella. "La sessualità nell'adolescenza tra diritti e responsabilità". MINORIGIUSTIZIA, n. 3 (gennaio 2021): 63–74. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-003007.

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Abstract (sommario):
L'Agenda 2030 dell'Onu ha individuato 17 macro-obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile basati sui diritti, sull'equità e sul genere. Due tra gli obiettivi fissati, con i relativi indicatori, prevedono che venga garantito l'accesso universale alla salute sessuale e riproduttiva per tutti. Nello stesso anno, il Governo italiano ha istituito il Fertility Day e nel 2016 ha avviato lo Studio Nazionale Fertilità per l'elaborazione dell'omonimo Piano Nazionale. Una parte dello studio, rivolto ad un campione rappresentativo di adolescenti, ha esplorato conoscenze, atteggiamenti, fonti informative e comportamenti agiti nell'ambito della sessualità per una programmazione di interventi mirati. A partire dagli impegni assunti dalle istituzioni e dai dati emersi dall'indagine si evidenzia la difficoltà dei decisori nel tradurre responsabilmente in politiche sanitarie concrete quanto pianificato. Vengono prese in considerazione criticità e carenze che rendono difficilmente esigibile il diritto alla salute sessuale per la nostra popolazione più giovane.
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Ortega Baún, Ana E. "Centro italiano di studi sull basso medioevo - Accademia Tudertina (2021). La sessualità nel basso medioevo. Spoleto: Centro italiano di studi sull’alto medioevo 469 pp. ISBN: 978-88-6809-332-7". Anales de la Universidad de Alicante. Historia Medieval, n. 25 (26 marzo 2024): 417–20. http://dx.doi.org/10.14198/medieval.26243.

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Abstract (sommario):
Reseña: Centro italiano di studi sull basso medioevo - Accademia Tudertina (2021). La sessualità nel basso medioevo. Spoleto: Centro italiano di studi sull’alto medioevo. 469 pp. ISBN: 978-88-6809-332-7.
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Pedrazzi, Sarah. "Sessualità e gravidanza: tra tabù e disinformazione". RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, n. 2 (novembre 2021): 21–46. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2021-002002.

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Abstract (sommario):
Il presente elaborato si pone l'obiettivo di offrire un quadro generale sulla ses-sualità durante il periodo perinatale (dalla gestazione ai primi anni di vita del bambino). I cambiamenti fisici e psicologici associati a gravidanza, parto e post-parto possono influenzare sia la vita sessuale della donna, che la salute sessuale della coppia. È indispensabile approfondire questi temi che sono spesso trascurati, considerati disgiuntamente e ancora circondati da troppi tabù e pregiudizi. Questo articolo passa in rassegna gli studi esistenti che trattano queste tematiche per offri-re una panoramica generale e approfondire e discuterne i limiti per considerazioni a più ampio raggio. La letteratura evidenzia un declino nelle funzioni sessuali du-rante la gravidanza, che continua poi ad esperire nel periodo post-parto. Questo contributo si conclude mettendo in luce i servizi che bisognerebbe incrementare per risolvere la situazione attuale contaminata da disinformazioni e falsi miti: corsi di aggiornamento per operatori sanitari, affinché si rompano in primis i tabù all'interno dello staff medico; corsi di accompagnamento alla nascita per coppie, per far sì che la madre si senta sostenuta, il padre sia informato e preparato, e che si sviluppi una comunicazione efficace tra i due prima della nascita del bambino; consulenze sessuali post-parto per le coppie che hanno difficoltà a riprendere l'intesa sessuale.
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Bernini, Stefania. "Famiglia, sessualitŕ, riproduzione: un puzzle da ricomporre". PASSATO E PRESENTE, n. 77 (maggio 2009): 123–34. http://dx.doi.org/10.3280/pass2009-077008.

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Abstract (sommario):
- Family, Sexuality, Reproduction: an Unsolved Puzzle discusses the relationship between family history, gender studies and the studies of sexualities. Its starting point is the consideration that, perhaps surprisingly, disciplines and research interests apparently close have struggled to find a common language and a fruitful cooperation. Moving from a perspective of family history, this article explores causes and consequences of this apparent difficulty in finding a common ground between scholars of family, gender and sexuality and the possibility of overcoming it.Keywords: Family, Sexuality, Reproduction, Gender studies, Historiography, History.Parole chiave: Famiglia, Sessualitŕ, Riproduzione, Studi di genere, Storiografia, Storia.
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Rodi, M. N., e C. Mura. "Qualità della vita misurata attraverso il Kidney Disease Quality of life-Short Form (KDQOL-SF): differenze in relazione al trattamento dialitico". Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 23, n. 4 (24 gennaio 2018): 34–37. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2011.1497.

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Abstract (sommario):
Nel 1985 il New England Journal of Medicine pubblicò un rapporto relativo alla Qualità della vita (QdV) nei pazienti dializzati: forse per la prima volta si poneva l'attenzione alla sfera più intima di chi doveva convivere con una patologia cronica. Recentemente gli studi deputati a cogliere i principali aspetti emotivi e psicologici di chi vive una reale “esperienza di malattia”, hanno assunto nuova consistenza, scoprendo importanti fattori che influenzano il paziente fin dalla prima fase di pre-dialisi. Nonostante i progressi fatti, manca ancora una routine di valutazione della QdV che, se strutturata, potrebbe diventare un valore aggiunto per il paziente; spesso a una eccellente gestione clinica non si accompagna, infatti, un'attenta analisi del grado di soddisfazione del malato. L'obiettivo della ricerca è capire se esistano differenze in ambito di QdV tra i pazienti che sono sottoposti a emodialisi rispetto a quelli in dialisi peritoneale. Alla luce dei risultati si evincono aspetti importanti: fattori come la sessualità, l'attività sociale, percezione della vicinanza dello staff, hanno punteggi migliori negli emodializzati. La conclusione è che la normale frustrazione legata all'essere “dipendenti” dal reparto e dal suo staff medico venga ben compensata dal senso di protezione e dai legami umani che lì si creano.
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Gerson, Samuel. "Isteria e umiliazione: una prospettiva relazionale". Ricerca Psicoanalitica 26, n. 1 (30 aprile 2015): 65–84. http://dx.doi.org/10.4081/rp.2015.330.

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Abstract (sommario):
l'uso che è stato fatto del concetto d"isteria e di alcune costanti quali sessualità, genere e potere ci fornisce degli insight sui problemi che l'isteria cerca di nascondere, trasformandoli in forme psicopatologiche e psicosomatiche. In particolare, l'autore sostiene che le problematiche connesse con l'isteria rappresentino gli effetti dannosi dell'umiliazione sull'esperienza e sull'articolazione della vita affettiva. Secondo lui, l'isteria è la conseguenza di un"umiliazione che non può essere espressa. D"altra parte, l'associazione tra umiliazione e isteria trae la sua origine nei processi evolutivi di base laddove la capacità di riconoscere i propri sentimenti e agirli consapevolmente sia sostenuta, incoraggiata o ostacolata.
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Whitehouse, Ruth D. "Exploring gender in prehistoric Italy". Papers of the British School at Rome 69 (novembre 2001): 49–96. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200001768.

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Abstract (sommario):
INDAGINI SULL'IDENTITá DI GENERE NELL'ITALIA PREISTORICAGli studi sull'identitá di genere in archeologia, sviluppatisi in maniera significativa solo negli anni '90, non hanno ancora avuto un grande impatto sull'archeologia italiana. Questo articolo propone un'apertura a piu largo raggio sul tema. L'autore non si propone di dare alcuna interpretazione definitiva, ma fornisce invece un apparato critico sugli studi in materia esistenti e discute il potenziale di alcuni specifici approcci all'archeologia ed identita di genere nell'Italia preistorica. Viene presentata una ricognizione cronologica dell'Italia preistorica e protostorica, dall'Alto Paleolitico all'Età del Ferro, in cui vengono discussi alcuni tipi di informazioni promettenti per lo studio dell'identità di genere e vengono inoltre indicati possibili argomenti da svilupparsi in futuro. L'autore si auspica che studi archeologici che tengano in considerazione l'identità di genere possano contribuire ad una comprensione maggiore delle società del passato, in Italia cosi come altrove.
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DVOSKIN, Gabriel, e Anelise Gregis ESTIVALET. "Gênero e sexualidade: (Ou) Posições sobre a educação sexual". INTERRITÓRIOS 6, n. 10 (14 aprile 2020): 48. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i10.244893.

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Abstract (sommario):
RESUMONos últimos anos, diferentes países como Brasil e Argentina têm incluído temas relacionados à sexualidade como conteúdo curricular, medida que abriu uma série de debates na agenda pública acerca do papel que deve cumprir a instituição escolar no tratamento de questões relacionadas com a sexualidade e o gênero. Esta problemática regional tem se manifestado de forma eloquente e a polêmica sobre este tema pôs em circulação expressões como “ideologia de gênero”, que marcam uma clara resistência a este tipo de medida. Assim, analisaremos os discursos que têm circulado sobre a educação sexual e focalizaremos nosso interesse, especificamente, nas controvérsias geradas em relação às questões de gênero. A análise dos esquemas argumentativos que apresentam esses discursos nos permitirá, por um lado, analisar as polêmicas surgidas em torno das noções de gênero na educação sexual e, por outro, comparar as regularidades e rupturas que aparecem nos dois países.Gênero. Sexualidade. Argumentação. Gender and sexuality: (or) positions about sex educationABSTRACTIn recent years, different countries such as Brazil and Argentina have included topics related to sexuality as a curricular content. This process has opened a series of debates on the public agenda about the role that the school institution should fulfill regarding matters related to sexuality and gender. This regional problem has manifested itself eloquently and, the controversy on this topic has put out expressions like “gender ideology”, that mark a clear resistance to this process. Thus, we will analyze the discourses that have been circulating about sex education and focus our interest, specifically, on the controversies generated in relation to gender issues. The analysis of the argumentative schemes that these speeches present will allow us, on the one hand, to analyze the controversies arising around the notions of gender in sexual education and, on the other hand, to compare the regularities and ruptures that appear in both countries.Gender. Sexuality. Argumentation. Género y sexualidad: (o) Posiciones sobre educación sexualRESUMEN En los últimos años, diferentes países como Brasil y Argentina han incluido temas relacionados con la sexualidad como contenido curricular, una medida que abrió una serie de debates en la agenda pública sobre el papel que debe desempeñar la institución escolar en el tratamiento de cuestiones relacionadas con la sexualidad y el género. Esta problemática regional se ha manifestado de manera elocuente y la controversia sobre este tema ha puesto en circulación expresiones como "ideología de género", que marcan una clara resistencia a este tipo de medida. Por lo tanto, analizaremos los discursos que han estado circulando sobre la educación sexual y enfocaremos nuestro interés, específicamente, en las controversias generadas en relación con los temas de género. El análisis de los esquemas argumentativos que presentan estos discursos nos permitirá, por un lado, analizar las controversias que surgieron en torno a las nociones de género en la educación sexual y, por otro, comparar las regularidades y rupturas que aparecen en ambos países.Género. Sexualidad. Argumentación. Genere e sessualità: (o) Posizioni sull'educazione sessualeSINTESE Negli ultimi anni, diversi paesi come il Brasile e l'Argentina hanno incluso questioni legate alla sessualità come contenuto curricolare, una misura che ha aperto una serie di dibattiti sull'agenda pubblica sul ruolo che l'istituzione scolastica dovrebbe svolgere nel trattare le questioni relative a Sessualità e genere. Questo problema regionale si è manifestato eloquentemente e la controversia su questo tema ha messo in circolazione espressioni come "ideologia di genere", che segnano una chiara resistenza a questo tipo di misura. Pertanto, analizzeremo i discorsi circolanti sull'educazione sessuale e focalizzeremo il nostro interesse, in particolare, sulle controversie generate in relazione alle questioni di genere. L'analisi degli schemi argomentativi presentati da questi discorsi ci permetterà, da un lato, di analizzare le controversie sorte intorno alle nozioni di genere nell'educazione sessuale e, dall'altro, di confrontare le regolarità e le rotture che compaiono in entrambi i paesi.Genere. La sessualità. Argomentazione.
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Giampà, Federica, Stefano Magno, Laura Agostini, Annalisa Di Micco, Claudia Maggiore, Bianca Maria De Cesaris, Roberta Rossi, Chiara Simonelli e Filippo Maria Nimbi. "Tumore al seno e sessualità: uno studio esplorativo sugli aspetti psicologici e affettivi". RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, n. 2 (novembre 2021): 5–20. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2021-002001.

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Abstract (sommario):
Il tumore al seno è la forma di cancro più frequente e, ancora oggi, nonostante vi sia stato un miglioramento della prognosi, esso rimane la prima causa di morte da tumore nelle donne. L'obiettivo del presente studio è stato quello di valutare la qualità della vita e indagare gli aspetti psicologici, sessuologici ed affettivi in donne affette da carcinoma mammario, ponendole a confronto con un gruppo di con-trollo e identificare le possibili differenze. Il protocollo, composto da strumenti self-report, è stato somministrato a 97 donne suddivise in due gruppi: il gruppo clinico (n = 44 donne con tumore al seno in menopausa iatrogena) e il gruppo di controllo (n = 53 donne in menopausa). Le analisi hanno cercato di indagare quali domini hanno determinato la significatività nel confronto tra i due gruppi. È stato valutato il funzionamento sessuale (FSFI) e il distress (FSDS), il funzionamento psicologico (SCL-90-R) ed emozionale relativo alla sessualità (PANAS). Le donne con cancro al seno in menopausa iatrogena hanno mostrato maggio-ri difficoltà sessuali rispetto alle donne in menopausa naturale. Similmente, sinto-mi come ansia e depressione sono presenti in maniera più o meno sfumata nelle donne in menopausa naturale, mentre acquistano maggior valore in quelle in cui la menopausa è stata indotta precocemente. I dati che emergono dallo studio hanno risvolti notevoli sia per ricerche future che per l'attività clinica, sottolineando come la prospettiva biopsicosociale sia fondamentale per comprendere a pieno il vissuto personale e relazionale connesso alla patologia.
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Bordes, Philippe. "L'essor d'un genre continental : portraits de famille dans les cours européennes, 1665-1780". Studiolo 4, n. 1 (2006): 77–96. http://dx.doi.org/10.3406/studi.2006.1163.

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Abstract (sommario):
Lo sviluppo di un genere continentale : ritratti di famiglia nelle corti europee, 1665-1780 Il ritratto di famiglia s'impone con reticenza alla corte di Luigi XIV, mentre in Spagna suo nipote Filippo V e sua moglie Elisabetta Farnese danno un forte impulso a questo nuovo genere attraverso una committenza che traduce le ambizioni politiche nutrite dalla Farnese per i figli. Queste opere, cui si aggiungono un ritratto dipinto a Parma per uno dei suoi figli e un altro alla corte di Torino, forgiano nei limiti delle convenzioni un immaginario intimo e affettuoso. Se il molo d'Elisabetta Farnese è importante per spiegare lo sviluppo di questo genere negli anni 1730 e 1740, quello di Maria Teresa d'Austria appare in seguito determinante. Alcuni ritratti dipinti alle corti di Monaco e di Dresda rivelano il tono singolare delle realizzazioni Asburgo. La storia di questa produzione pittorica, sostenuta dalle alleanze diplomatiche sul continente, sembra relativamente autonoma rispetto allo sviluppo di questo genere in Inghilterra, invocata di solito come modello.
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SCHINDHELM, Virginia Georg. "Gênero, sexualidades e os desafios para educadore(a)s infantis". INTERRITÓRIOS 6, n. 10 (14 aprile 2020): 73. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i10.244894.

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Abstract (sommario):
RESUMOO artigo resgata discussões dos trabalhos de mestrado e doutorado em educação sobre gênero, sexualidades e a formação docente para lidar com as questões cotidianas das escolas infantis. Sexualidade e gênero são campos inter-relacionados, todavia suas concepções e práticas se confundem e as tornam difíceis para pensá-las distintamente. Apresenta dados empíricos construídos nas produções acadêmicas com prioridade para narrativas de educadore(a)s sobre seus saberes e experiências vivenciadas nas escolas. Gênero e sexualidades são discutidos como concepções constitutivas da subjetividade, que falam sobre cada sujeito, seu corpo, sua cultura e o contexto social em que está inserido. Os trabalham destacam (a) a importância do tema ser refletido por docentes para desmistificar (des)conhecimentos e (pre)conceitos sexuais experienciados na escola (b) a busca de novas concepções e práticas no exercício da profissão, como alternativas e estratégias que contribuam para melhorias do processo formativo docente e das práticas laboriais de educadore(a)s infantis brasileiro(a)s.Formação docente. Gênero e sexualidades. Educação infantil. Gender, sexuality and the infant educators’ challenge ABSTRACT This article brings back master’s degree and PhD education works about gender, sexuality and teachers’ formation to deal with everyday situation in infant schools. Sexuality and gender are connected fields, although the conceptions and practices mix up and make it difficult to think about them clearly. It presents experimental data made in academical productions choosing educators’ narratives about their experiences in schools. Gender and sexualities are discussed as typical conceptions, which discuss about each person, body, culture and the social context in which he/she is inserted. The work appoints (a) this theme is important to be reflected by educators to make (un)known and prejudices sexual experienced in school clear (b) searching new professional conceptions and practices as possibilities and strategies which help to make the teachers’ learning process and working infant educators’ practices improve.Teachers’ formation. Gender and sexualities. Infant education. Género, sexualidad y desafíos para los educadores de la primera infanciaRESUMEN El artículo recupera las discusiones de los trabajos de maestría y doctorado en educación sobre género, sexualidad y formación docente para abordar los problemas diarios de las escuelas infantiles. La sexualidad y el género son campos interrelacionados, sin embargo, sus conceptos y prácticas se confunden y hacen que sea difícil pensarlos distintamente. Presenta datos empíricos construidos en producciones académicas con prioridad para las narraciones de los maestros sobre sus conocimientos y experiencias en las escuelas. El género y las sexualidades son discutidos como concepciones constitutivas de subjetividad, que hablan sobre cada sujeto, su cuerpo, su cultura y el contexto social en el que se inserta. Los trabajadores destacan (a) la importancia de que los maestros reflejen el tema para desmitificar (des)conocimientos y (pre)conceptos sexuales experimentados en la escuela (b) la búsqueda de nuevas concepciones y prácticas en el ejercicio de la profesión, como alternativas y estrategias que contribuyan para mejorar el proceso de formación del profesorado y las prácticas laborales de los educadores infantiles brasileños. Formación del profesorado.Género y sexualidades. Educación Infantil Genere, sessualità e sfide per gli educatori della prima infancia SINTESE L'articolo riprende le discussioni sul lavoro di master e dottorato nell'educazione su genere, sessualità e formazione degli insegnanti per affrontare le questioni quotidiane delle scuole per bambini. Sessualità e genere sono campi correlati, tuttavia le loro concezioni e pratiche sono confuse e rendono difficile pensarle distintamente. Presenta dati empirici costruiti in produzioni accademiche con priorità per le narrazioni degli insegnanti sulle loro conoscenze ed esperienze vissute nelle scuole. Genere e sessualità sono discussi come concetti costitutivi della soggettività, che parlano di ogni argomento, del suo corpo, della sua cultura e del contesto sociale in cui è inserito. I lavoratori sottolineano (a) l'importanza del tema riflesso dagli insegnanti per demistificare la (non) conoscenza e i concetti (pre) sessuali vissuti a scuola (b) la ricerca di nuovi concetti e pratiche nell'esercizio della professione, come alternative e strategie che contribuiscono per migliorare il processo di formazione degli insegnanti e le pratiche di lavoro degli educatori brasiliani dei bambini. Formazione degli insegnanti.Genere e sessualità. Educazione della prima infanzia.
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Bruni, Lorenzo. "Emozioni e sessualità. Intervista a Franco Crespi". SocietàMutamentoPolitica 12, n. 24 (16 novembre 2021): 153–58. http://dx.doi.org/10.36253/smp-13232.

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Abstract (sommario):
Franco Crespi è professore emerito di sociologia nell’Università degli studi di Perugia. È direttore della rivista Quaderni di Teoria Sociale. Ha insegnato e svolto attività di studio in numerose università e centri di ricerca internazionali, tra cui la Maison des Sciences de l’Homme di Parigi e la Columbia University di New York. Tra le sue numerose pubblicazioni, si ricordano: L’uomo senza dimora (Sapere 1974); Esistenza e simbolico. Prospettive per una cultura alternativa (Feltrinelli 1978); Le vie della sociologia (il Mulino 1985); Social action and power (Blackwell 1992); Imparare ad esistere. Nuovi fondamenti della solidarietà sociale (Donzelli 1994); Manuale di sociologia della cultura (Laterza 1996); Teoria dell’agire sociale (il Mulino 1999); Identità e riconoscimento nella sociologia contemporanea (Laterza 2004); Contro l’aldilà. Per una nuova cultura laica (il Mulino 2008); Emozioni e ragione nelle pratiche sociali (con M. Cerulo, Orthotes 2013); La maladie de l’absolu (Mimesis France,2014); Pourquoi la religion? (Mimesis France 2019).
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De Piccoli, Norma, e Chiara Rollero. "Differenze e diseguaglianze di genere tra Nord e Sud d'Italia. Attualità di uno stereotipo". PSICOLOGIA DI COMUNITA', n. 2 (febbraio 2011): 65–74. http://dx.doi.org/10.3280/psc2010-002007.

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Abstract (sommario):
Le autrici considerano che gli studi di genere si inseriscono in una prospettiva epistemologica volta a studiare l'articolazione tra processi psicologici e processi sociali. Anche gli stereotipi di genere esprimono contenuti che hanno una origine sociale. L'articolo intende rispondere a due questioni: a) i valori di sessismo, ostile e benevolente, sono diversi per uomini e donne?; b) gli stereotipi sono in relazione con politiche di? Vengono presentati alcuni dati di una ricerca condotta in due regioni italiane (Piemonte e Sicilia) su un campione di studenti universitari confermando come sia il sessismo ostile sia quello benevolente si differenzino per genere e per contesto socio-culturale.
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Acetino, Francesca. "Casa, lavoro e famiglia: spunti per nuove prospettive sulle significazioni spaziali e le performance di genere". RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, n. 2 (maggio 2024): 5–25. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa2-2024oa17806.

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Abstract (sommario):
Questo contributo teorico, inserendosi nel panorama della geografia di genere e della famiglia, si propone di aprire il dibattito sul cambiamento di uso e significato dello spazio pubblico e privato durante il primo lockdown (marzo-aprile 2020) e su come tali cambiamenti abbiano modificato le pratiche di genere. Tali risemantizzazioni hanno visto la casa diventare luogo di condensazione di diverse attività, mentre lo spazio pubblico veniva dipinto e percepito come infetto e pericoloso. L'intento di questo contributo è quello di ripercorrere la letteratura che ha analizzato tali risignificazioni proponendo per gli studi futuri un focus su come sia cambiato il lavoro domestico adottando uno sguardo di genere, e indagando come nuove significazioni spaziali possano aprire la strada a nuove tipologie di performance di genere.
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Naciti, Valeria, Guido Noto e Carlo Vermiglio. "Diversità di genere e performance organizzativa: un'analisi empirica nel settore sanitario". MECOSAN, n. 120 (febbraio 2022): 45–61. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2021-120004.

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Abstract (sommario):
Recenti filoni di ricerca in campo manageriale si sono concentrati sulla diversita di genere e sull'impatto che quest'ultima esercita sulla performance organizzativa. Nonostante ci siano ormai numerosi studi volti a indagare questa relazione nel campo delle imprese private, minore attenzione e stata dedicata alle aziende pubbliche e, tra queste, alle aziende sanitarie. L'obiettivo di questo studio e quello di investigare la relazione tra diversita di genere e performance economico-finanziaria nelle aziende ospedaliere pubbliche italiane. A tal fine, il presente articolo analizza i dati di genere e di performance, relativi al periodo 2012- 2018, di 63 aziende attraverso regressioni Ordinary Least Squares (OLS) su dati panel. I risultati evidenziano una relazione significativa tra l'equilibrio di genere e la performance economico- finanziaria.
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Garriga, Concepciň. "Una biografia personale e terapeutica". GROUNDING, n. 2 (dicembre 2011): 11–29. http://dx.doi.org/10.3280/gro2011-002003.

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Abstract (sommario):
L'autrice ripercorre la propria biografia e le esperienze familiari che l'hanno resa sensibile ai temi di genere. Ci racconta dei suoi studi di psicologia e della scelta di diventare psicoterapeuta, per poi approfondire sia la critica a Freud che lo sviluppo di un pensiero critico nei confronti della psicoanalisi per valorizzare la cultura di genere nel campo della teoria e della prassi terapeutica.
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Parri, Monica, e Andrea Ceciliani. "Riflettere sul genere, una proposta formativa per gli insegnanti di educazione fisica". EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, n. 2 (novembre 2020): 21–39. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2020oa9285.

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Abstract (sommario):
Le pratiche degli/delle insegnanti di educazione fisica, possono riflettere assunti e credenze sul genere sviluppatisi normalmente in contesti eterosessuali e che non considerano visioni alternative di genere. La ricognizione sulle proprie influenze socio-culturali, richiede un processo riflessivo che indirizzi la decostruzione degli stereotipi di genere e le azioni didattiche. Ma la riflessività è un "habitus" che può essere acquisito e migliorato attraverso la pratica. L'obiettivo del presente contributo è quello di delineare una proposta di formazione/apprendimento per insegnanti o futuri/e insegnanti di educazione fisica, a partire da un approccio riflessivo sul genere. Nella letteratura relativa all'insegnamento delle scienze motorie e degli sport, gli studi sulla pratica riflessiva sono in aumento, ma è necessario arricchire la riflessione critica della dimensione etica e politica dell'insegnamento/apprendimento, inclusa la dimensione di genere. La formazione alle pratiche riflessive nei curricula universitari e nella formazione per futuri/e insegnanti aumenta la consapevolezza nei confronti delle pratiche e dei discorsi sul genere ed è riconosciuta nel processo di riforma del genere in educazione. L'idea pedagogica di un laboratorio riflessivo per gli insegnanti di educazione fisica e scienze motorie merita quindi un'attenta considerazione
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Romano, Alessandra, e Rubina Petruccioli. "Gender diversity management, culture inclusive e sfide dell'attualità. Una review sistematica della letteratura". EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, n. 1 (giugno 2020): 213–40. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2020oa9477.

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Abstract (sommario):
L'articolo esplora i dispositivi di gender equity e le azioni per il sostegno alle carriere femminili a partire dalla review sistematica degli studi empirici sul tema dell'ultimo ventennio (2000-2020). Sono stati analizzati centodieci contributi nazionali e internazionali. Le finalità della review sono contribuire a ricostruire lo stato dell'arte degli studi nazionali e internazionali su gender equity nei workplace, segregazioni di genere e work-life balance e offrire un quadro di sintesi rispetto alle proposte di intervento e ai dispositivi di supporto alle carriere femminili. L'obiettivo è individuare traiettorie di intervento utili a sviluppare modelli culturali ed educativi validi per coltivare processi di inclusione di genere nelle organizzazioni e nei contesti di lavoro
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Aruta, Luigi, Ferdinando Ivano Ambra, Alessandro Pontremoli e Maria Luisa Iavarone. "La danza come esperienza educativa sul genere. Analisi critica della performance - Collective Trip: una questione di gender". EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, n. 2 (novembre 2020): 337–54. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2020oa9482.

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Abstract (sommario):
Questo lavoro nasce da un dialogo di natura transdisciplinare circa le potenzialità educative della performance di danza in relazione con i gender studies. Il seguente contributo muove da un caso di studio specifico: lo spettacolo Collective Trip: una questione di gender della compagnia salernitana Borderline Danza. Nel solco tracciato dagli studi socio-pedagogici sul genere, coadiuvati dalle teorie embodied e arricchiti dagli studi storiografici di danza, viene presentata la strategia di composizione della performance, elaborata dallo psichiatra, danza-terapeuta e coreografo Claudio Malangone, con la presenza del pubblico all'interno dell'area performativa. L'esperienza ha previsto la somministrazione di due questionari, uno "in entrata" e l'altro "in uscita", circa le opinioni pre e post spettacolo sulle quali questo saggio discute criticamente; i limiti sono individuati soprattutto nello strumento adoperato, seppur nella suggestione dell'impianto di ricerca che evidenzia le potenzialità della performance di danza come esperienza educativa sul genere.
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Iacobellis, Luigi. "La tassazione dei redditi delle donne ed il principio di uguaglianza tributaria: la leva impositiva per la realizzazione e promozione dell'equità fiscale di genere". ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, n. 2 (ottobre 2021): 82–94. http://dx.doi.org/10.3280/es2021-002006.

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Abstract (sommario):
In uno scenario mondiale aggravato dalla situazione pandemica e caratterizzato dall'acuirsi delle disuguaglianze, il tema delle differenze di genere assume un ruolo di assoluta centralità. Analizzati i principali elementi del gender gap e del differenziale retributivo di genere, anche in ragione dei più recenti studi ed analisi statistiche, nel contributo si è inteso indagare in diritto la possibilità di introdurre una tassazione di vantaggio per le donne, nel rispetto dei limiti imposti dal diritto unionale, dai fondamenti del sistema tributario italiano e dal principio di uguaglianza tributaria sancito dalla nostra Carta costituzionale. De jure condendo vengono valutate le possibili strategie, funzionali anche al quadro post-pandemico, che l'ordinamento tributario potrà adottare per il raggiungimento di una equità fiscale di genere, illustrando potenzialità e criticità della leva impositiva per ridurre e contrastare il gender gap attraverso una rimodulazione del sistema di tassazione dei redditi delle donne.
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Arace, Angelica. "Stereotipi e disuguaglianze di genere nell'istruzione scolastica". MINORIGIUSTIZIA, n. 3 (gennaio 2021): 23–32. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-003003.

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Abstract (sommario):
Gli stereotipi di genere condizionano, sin dalla scolarizzazione di base, atteggiamenti, preferenze e impegno nei confronti delle diverse materie scolastiche: quelle scientifiche e tecnologiche vengono etichettate come più confacenti ai maschi, mentre le materie umanistiche sono considerate più "da femmine". Numerosi studi dimostrano che tali stereotipi influenzano le scelte formative e gli esiti scolastici dei ragazzi e delle ragazze e sono responsabili di meccanismi di segregazione formativa e professionale che distinguono nettamente tra percorsi di studio e mestieri adatti agli uomini e alle donne. La letteratura evidenzia inoltre come sia di primaria importanza attuare programmi sociali ed educativi di contrasto alle disuguaglianze di genere nelle opportunità formative e di successo scolastico, sia per i maschi sia per le femmine, come dimostrato dai dati sull'abbandono scolastico e sui giovani Neet.
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D'Ascanio, Alessandro. "Sport, classe, genere e nazione negli studi di Eric J. Hobsbawm". ITALIA CONTEMPORANEA, n. 261 (febbraio 2011): 721–27. http://dx.doi.org/10.3280/ic2010-261008.

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Abstract (sommario):
Il riferimento al fenomeno sportivo, nell'opera storiografica di Eric J. Hobsbawm, č frequente e significativo. Il saggio si propone di presentare un percorso di lettura in grado di ricostruire le connessioni evidenziate dallo storico britannico tra sport e dinamiche storiche quali l'affermazione della borghesia, l'emancipazione della donna, la formazione di una cultura operaia, il processo di costruzione delle identitŕ nazionali. Il tentativo di Hobsbawm di mettere a fuoco le componenti espressive, culturali e sociali degli orientamenti di classi, generi e gruppi nazionali verso lo sport si inserisce in maniera del tutto coerente e significativa nel filone dei suoi studi sull'evoluzione della cultura, della mentalitŕ, delle concrete esperienze di vita di uomini e lavoratori nel corso dell'etŕ contemporanea.
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Miglietta, Annarita. "MORFOLOGIA DIACRONICA E PARITÀ DI GENERE". Italiano LinguaDue 14, n. 1 (28 luglio 2022): 861–78. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/18331.

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Abstract (sommario):
Il presente saggio s’inserisce nel filone degli studi sulla discriminazione di genere, in particolare focalizza l’attenzione su alcune dissimmetrie morfologiche. Lo studio, basato sull’utilizzo di dizionari cartacei e digitali, si propone di dimostrare come l’italiano, lingua che ha una potente risorsa morfologica, talvolta, soprattutto per la denominazioni di alcune professioni – ingegnera, architetta, avvocata e giudice – incorra in blocchi di regole sicuramente non dovuti alla grammatica, ma dipendenti da una visione del mondo declinata al maschile (non di rado radicata ed introiettata dalle stesse donne) e dal contesto extralinguistico che ne impediscono la normale applicazione. Ai fini della presente ricerca, per un’indagine che tenga conto della variazione nella frequenza d’uso dei nomi delle professioni oggetto d’analisi in un arco temporale abbastanza ampio, dal 1800 al 2019, è stato utilizzato Ngram Viewer, un programma di Google, che consente di fare analisi su corpora di testi di numerose lingue, compresa l’italiana. Diachronic morphology and gender equality This paper is part of the study of gender discrimination, in particular focused on some morphological dissymmetries. The study, based on the use of printed and electronic dictionaries, aims to demonstrate how Italian, a language that has a powerful morphological resource, sometimes especially for the denominations of certain occupations – engineer, architect, lawyer and judge – encounters rule blocks certainly not due to grammar, but dependent on a male-oriented worldview (not infrequently rooted and introjected by women themselves) and by the extralinguistic context that impedes normal application. For the purposes of this study, for a survey that takes into account the change in the frequency of use of the names of the professions under analysis in a fairly wide time span- from 1800 to 2019- Ngram Viewer, a Google program, was used to analyze corpora of texts of many languages, including Italian.
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Giberti, Chiara. "Differenze di genere in matematica: dagli studi internazionali alla situazione italiana". Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, n. 5 (2019): 44–69. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.18.5.2.

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Santiago, Flávio. "Estudos pós-coloniais e o emprego da categoria racial nas pesquisas europeias: uma entrevista com Miguel Mellino". ETD - Educação Temática Digital 20, n. 2 (11 aprile 2018): 570–78. http://dx.doi.org/10.20396/etd.v20i2.8651375.

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Abstract (sommario):
A presente entrevista com o professor Miguel Angel Mellino, da Università degli studi di Napoli L'Orientale e membro do Centro Studi Postcoloniali e di Genere, tem intuito de promover o debate acerca da construção dos estudos pós-coloniais no continente europeu, em particular no contexto italiano, e mostrar o modo pelo qual é mobilizada a categoria racial na área das ciências sociais nesses espaços, destacando os limites impostos pelo passado colonialista e racista ainda não superado
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Pagliano, Éric. "Dessin de liaison – dessin de survivance. Deux formules de disposition intergénétique graphique". Studiolo 10, n. 1 (2013): 214–26. http://dx.doi.org/10.3406/studi.2013.904.

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Abstract (sommario):
Disegno di collegamento - disegno di sopravvivenza. Due criteri di collocazione grafica intergenetica. Studiare un disegno significa, dopo averne accertata l'attribuzione, identificare la "documentazione genetica" entro cui esso va inserito, tenendo conto del fatto che ogni fascicoli comprende l'insieme degli studi preparatori relativi a un'opera. Tuttavia accade spesso che, a una prima valutazione, alcuni disegni resistano a ogni forma di classificazione, o che comunque sia possibile includerli in due dossier differenti. L'articolo intende presentare due disegni di questo genere, assicurando il collegamento e il passaggio da una tipologia a un'altra. Il primo è di Cristoforo Roncalli, il secondo di Parmigianino.
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Guarino, Duilia Giada. "Indagine sulle strategie di neutralizzazione del genere grammaticale nei gruppi Facebook L1 e L2". Lingue e culture dei media 8, n. 1 (30 luglio 2024): 116–28. http://dx.doi.org/10.54103/2532-1803/24875.

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Abstract (sommario):
Il presente studio indaga alcune strategie morfologiche di neutralizzazione del genere grammaticale (SNG) in un corpus testuale (L) riferito al periodo 2021-2024 e ricavato dal gruppo privato Lettere moderne – Università degli studi di Napoli Federico II (L1) e da dieci gruppi aperti contenenti annunci di lavoro (L2). L’obiettivo è mettere a fuoco vari aspetti e usi delle SNG in testi scritti provenienti da ambienti digitali non esplicitamente legati a tematiche di genere, riportandone e commentandone un campione di estratti. Tra i risultati più importanti dell’indagine figurano la maggiore diffusione dell’asterisco come SNG rispetto allo schwa, la più alta frequenza delle SNG nei pronomi indefiniti plurali rispetto a quelli singolari, l’elevata diffusione delle SNG nelle formule di saluto e, al contrario, l’impiego limitato all’interno dei testi, il valore generico, non ideologicamente marcato, della gran parte delle SNG usate.
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Orrù, Paolo. "Femminicidio e violenza di genere nella stampa on-line: un'analisi quantitativa". Lingue e culture dei media 8, n. 1 (30 luglio 2024): 175–87. http://dx.doi.org/10.54103/2532-1803/24883.

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Abstract (sommario):
Il contributo analizza la rappresentazione del femminicidio e della violenza di genere nel panorama informativo italiano online. La violenza di genere rappresenta un tema ampiamente dibattuto nel discorso pubblico contemporaneo e gli studi recenti dimostrano che la sua trattazione presenta ancora diversi problemi e può essere affetta da letture semplicistiche e stereotipate. Il contributo presenta un’analisi condotta attraverso metodi quantitativi, partendo da un ampio corpus di testi giornalistici raccolti in rete (corpus Timestamped JSI) tra il 2014 e il 2022. L’uso di un vasto corpus di fonti, assai differenti tra loro, ha lo scopo di osservare in modo più attento il discorso pubblico contemporaneo, mettendo in luce la pluralità di visioni presenti nello spazio mediatico. A partire dalle parole chiave, dall’analisi delle collocazioni e delle linee di concordanza sono stati individuati sia fatti discorsivi in continuità con le analisi precedenti sia elementi innovativi che allargano la visione e l’interpretazione del fenomeno.
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Ciaco, Marilina. "Tra segno e schermo. Due casi di antologie ‘liminari’ degli anni Duemila". Configurazioni. Ricerche sulla poesia contemporanea 2, n. 2 (30 giugno 2023): 128–54. http://dx.doi.org/10.54103/2974-8070/20997.

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Abstract (sommario):
Questo saggio presenta alcune riflessioni sull’evoluzione dell’antologia in quanto forma e in quanto genere negli ultimi due decenni. Dopo una ricognizione storica e teorica sul tema, si procederà all’analisi di due fenomeni nello specifico, l’ibridazione tipologica e l’ibridazione intermediale, attraverso due studi di caso emblematici: 5x5. Poesia italiana dal nuovo millennio (2019), a cura di Ivan Schiavone, e Asemic writing. Contributi teorici (2018), a cura di Francesco Aprile e Cristiano Caggiula.
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Troilo, Simona. "Donne e storia d'Italia: all'incrocio di nuove prospettive". ITALIA CONTEMPORANEA, n. 302 (agosto 2023): 228–41. http://dx.doi.org/10.3280/ic302-oa3.

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Abstract (sommario):
Il contributo si confronta con i saggi contenuti nel recente volume curato da Silvia Salvatici, "Storia delle donne nell'Italia contemporanea" (Roma, Carocci, 2022), facendo emergere l'originalità del patrimonio di studi accumulato sul tema negli ultimi decenni. Il testo si concentra sulla sfida metodologica proposta dal libro, che intreccia storia nazionale e storia globale e utilizza il genere come un prisma attraverso cui rinnovare la storia d'Italia dall'Unificazione ai decenni più vicini ai nostri.
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Stella, Clara. "Parola sacra, protofemminismo e autorialità femminile (1500-1600)". Acta ad archaeologiam et artium historiam pertinentia 35, n. 21 N.S. (17 aprile 2024): 25–40. http://dx.doi.org/10.5617/acta.11394.

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Abstract (sommario):
Il saggio riflette sul ruolo autoriale costruito dalle donne all’interno dell’universo cristiano. Iniziando con un’introduzione storiografica e sociale, il saggio evidenzia l’importanza della sinergia tra gli studi di storiografia, di genere e di storia delle idee nel costruire nuove visioni della e sulla autorialità femminile. Sullo sfondo di alcuni punti fermi del dialogo tra discipline, si analizza quindi la costruzione dell’autorialità femminile considerando alcuni degli snodi fondamentali che caratterizzano l’evoluzione della soggettività nella scrittura di Vittoria Colonna e di Chiara Matraini.
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Girardi, Marta, Adele Fabrizi e Chiara Simonelli. "Popolazione transgender over 50: un intervento clinico psicosessuologico". RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, n. 2 (novembre 2020): 5–22. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2020-002001.

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Abstract (sommario):
Il concetto di identità di genere è stato motivo di interesse e di studio negli anni fino a giungere alla sua concezione transgender, caratterizzata da un lungo percorso di depatologizzazione che parte dai primi studi di differenziazione tra sesso e genere fino ad arrivare alle classificazioni che i vari manuali diagnostici oggi ci presentano. La concezione transgender dei generi supera la concezione binaria, proponendo una visione fluida che legittima l'esistenza di una varietà di identità di genere in cui potersi riconoscere. I bisogni relativi all'invecchiamento e alla salute degli anziani LGBT sono scarsamente affrontati nei servizi, nelle politiche o nella ricerca. La popolazione transgender over 50, la quale ha vissuto in un contesto so-ciale e storico caratterizzato da forti discriminazioni, si trova ad affrontare una fase di transizione della vita in cui è importante considerare le caratteristiche peculiari di tale vissuto come transgender e gli aspetti relativi alla salute fisica e al supporto sociale. Affacciarci alla visione di invecchiamento transgender vuol dire adottare una prospettiva che si distanzia dagli script eteronormativi prevalenti nella società, e che si avvale di concezioni tipiche di tale vissuto, come quella di queer time e queer space. L'obiettivo di tale contributo è quello di evidenziare le problematiche e le esigenze della popolazione considerata per poter promuovere una figura di clinico attento e consapevole delle peculiarità dell'utenza considerata e un intervento clinico psicosessuologico ad hoc che adotti un approccio biopsicosociale.
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Bugini, Elena. "À propos de la migration de la « tarsia prospettica » de l’Italie à la France. Le lambris de marqueterie de la chapelle du château d’Écouen et sa réfection au XIXe siècle". Studiolo 14, n. 1 (2017): 150–79. http://dx.doi.org/10.3406/studi.2017.1340.

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Abstract (sommario):
Verso il 1880, il duca di Aumale fece ricostruire il castello di Chantilly e decise di abbellire la cappella con una pannellatura in boiserie proveniente dalla cappella del castello di Écouen. Commissionata nel 1548 da Anne de Montmorency e probabilmente realizzata da un ebanista italiano, questo pannello subisce molti danneggiamenti. Viene così ben presto restaurato, ma in modo così spinto che oggi si ha l’impressione di ammirare molto più che una testimonianza del Rinascimento, piuttosto il suo miraggio. Dopo un’introduzione dedicata al genere della boiserie e alla migrazione in Francia dell’ebanisteria a partire dal modello sviluppato dagli intarsiatori italiani, questo articolo analizza le fonti documentarie e grafiche conservate negli archivi del castello di Chantilly, che consentono di restituire la storia della boiserie con una precisione di dettagli finora trascurata.
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Lambiase, Emiliano. "Pornografia online. Correlati neurologici, processi cognitivi e comportamentali di sviluppo e mantenimento". MODELLI DELLA MENTE, n. 1 (febbraio 2020): 7–33. http://dx.doi.org/10.3280/mdm1-2019oa9172.

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Abstract (sommario):
Ad oggi sono quasi inesistenti gli studi che hanno indagato in modo sistematico e scientificamente fondato l'eziologia della dipendenza sessuale. In modo molto generico ci sono alcuni studi che hanno trovato un'associazione con forme insicure di attaccamento (Zapf, Greiner, Carroll, 2008), oppure ci sono le ipotesi di Carnes (Carnes, 1983/1992, 1989, 1991) che la vedevano associata a delle convinzioni di base disfunzionali che riguardavano l'immagine di sé, i bisogni di base e la sessualità. Si riteneva che queste convinzioni di base fossero radicate nel sentimento della vergogna, nato all'interno di varie forme di abuso vissuto nell'infanzia. In passate pubblicazioni (Cantelmi e Lambiase, 2015) abbiamo presentato alcune ipotesi di "traiettorie eziologiche" che riguardano l'attaccamento, il funzionamento metacognitivo e la sessualizzazione culturale. In associazione a queste dinamiche, in tempi recenti, sono stati indagati con sempre maggiore approfondimento, due ambiti che riguardano soprattutto una forma di dipendenza sessuale, quella da pornografia online: le relazioni tra il comportamento sessuale e il funzionamento cognitivo e comportamentale, il rapporto tra l'uso e la dipendenza dalla pornografia e il funzionamento cerebrale. Dall'analisi di questi studi è emerso come forme di utilizzo patologico della pornografia online possono essere favorite sia da vulnerabilità e caratteristiche psicologiche, che da risposte di apprendimento condizionato caratteristiche del mezzo in sé, che possono agire sui meccanismi del cervello implicati nei processi di gratificazione, tipici delle altre forme di dipendenza da sostanze e da comportamenti
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Anna Donati, Maria, Jessica Boncompagni, Adriana Iozzi e Caterina Primi. "Il gioco d'azzardo nelle adolescenti: analisi del comportamento e dei fattori di rischio attraverso la Gambling Behavior Scale-For Adolescents (GBS-A)". PSICOLOGIA DELLA SALUTE, n. 2 (agosto 2020): 97–119. http://dx.doi.org/10.3280/pds2020-002005.

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Abstract (sommario):
Sebbene sia documentata una maggiore prevalenza del gioco d'azzardo nei ragazzi, tale comportamento sembra interessare sempre più le ragazze. Tuttavia sono relativamente pochi gli studi sulla specificità del gambling nelle adolescenti e mancano lavori di ricerca che abbiano utilizzato strumenti per il comportamento di gioco d'azzardo invarianti per genere. Scopo di questo lavoro era analizzare le caratteristiche del comportamento in adolescenti italiane (Studio 1) e testare un modello in cui sensation seeking e pensiero superstizioso, attraverso la media-zione delle distorsioni cognitive sul gioco d'azzardo, influenzano il comportamento problema-tico di gioco d'azzardo (Studio 2). Per realizzare tale scopo, è stata utilizzata la Gambling Be-havior Scale-For Adolescents, uno strumento che è risultato invariante per genere negli adole-scenti italiani e che permette di rilevare sia le caratteristiche comportamentali che i sintomi di comportamento problematico secondo il DSM-5. Al primo studio hanno partecipato 1527 ado-lescenti femmine (età: M = 15.86; DS = 1.81) ed al secondo 552 adolescenti femmine (età: M = 15.99; DS = 1.34). I risultati hanno confermato che le ragazze prediligono giochi di tipo non strategico, giocano prevalentemente con i familiari, ed intorno agli 11 anni conoscono il gioco d'azzardo. Il 7% delle giocatrici è a rischio di sviluppare problematiche e il 3% ha problemi di gioco. Il modello di mediazione ipotizzato è stato inoltre confermato. Tale modello può quindi essere considerato per la messa a punto di interventi di prevenzione genere-specifici.
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Bazin-Henry, Sandra. "Des miroirs peints italiens aux trumeaux de glace à la française : querelle de modèles dans les palais romains". Studiolo 11, n. 1 (2014): 212–27. http://dx.doi.org/10.3406/studi.2014.967.

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Abstract (sommario):
Dagli specchi dipinti italiani ai trumeaux con specchio alla francese : dibattito d’influenze nei palazzi romani. L’importanza degli specchi nella storia del grande arredo a Roma non è mai stata oggetto di uno studio specifico. L’articolo si propone di esaminare il ruolo di tale genere di decorazione negli interni dei palazzi romani di Sei e Settecento, in particolare quello degli specchi dipinti e dei trumeaux con specchio, testimoni della tradizione italiana e francese. Gli specchi dipinti furono di moda dalla prima metà del Seicento, prima della comparsa dei trumeaux con specchio alla fine degli anni Venti del Settecento in palazzo Mancini, allora sede dell’Accademia di Francia a Roma, il cui ruolo fu determinante nella diffusione di tali modelli decorativi francesi. Si tratta dunque di evidenziare qui il contesto che ha favorito lo sviluppo di questo tipo di decorazione a Roma, ma anche di comprenderne il significato in termini di storia del gusto.
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Capitano, Olimpia. "Pensare la storia del lavoro domestico. A che punto siamo? Spunti di riflessioni a partire da alcune recenti pubblicazioni". SOCIETÀ E STORIA, n. 184 (giugno 2024): 349–65. http://dx.doi.org/10.3280/ss2024-184005.

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Abstract (sommario):
Nella prima parte dell'articolo l'autrice mostra alcune ambiguità relative alle trasformazioni storiche delle relazioni tra valore, lavoro, genere e domesticità a partire da alcuni volumi recenti e senza pretesa di esaustività a fronte della vasta letteratura esistente. Nella seconda parte dell'articolo, l'autrice riflette sulle principali trasformazioni che hanno riguardato gli studi di storia del lavoro domestico retribuito e di storia del lavoro. In conclusione, si sofferma sul recente intreccio tra questi due filoni e suggerisce alcune direzioni per future prospettive di ricerca.
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Urru, Chiara. "L'italiano: lingua madre o lingua padre? Breve analisi lessicografica dei lemmi "madre" e "padre" nel vocabolario digitale Zingarelli 2024". Lingue e culture dei media 8, n. 1 (30 luglio 2024): 238–54. http://dx.doi.org/10.54103/2532-1803/24891.

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Abstract (sommario):
L’obiettivo generale di questo studio è indagare la rappresentazione dei concetti di madre e padre in ambito lessicografico. Lo studio, basato sul database del dizionario Zingarelli 2024 in edizione digitale, prende in esame le definizioni delle voci di madre e padre con i relativi esempi, sottolemmi, estensioni d’uso e varianti di forma. Attraverso un'analisi contrastiva delle due voci scelte, la ricerca mira a verificare la capacità dello strumento dizionario di riflettere i cambiamenti sociali, con un focus particolare sulla prospettiva di genere. Lo studio mostra che vi sono numerose differenze nel trattamento delle due voci prese in esame. Le differenze individuate sono state classificate in dissimmetrie lessicali, semantiche, sintattiche e grafico-testuali affinché lo studio potesse fornire delle utili categorie di analisi replicabili per eventuali nuovi studi su altri vocabolari e corpora. Uno dei dati più interessanti riguarda le differenze relative alla struttura organizzativa intrinseca delle due voci, che ci forniscono uno strumento interpretativo in più nella decodificazione delle differenze di genere percepite nella realtà o nella visione che di essa si propone nel dizionario.
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Iurescia, Federica. "Litigare in tragedia: per una pragmatica del conflitto". Emerita 87, n. 2 (12 dicembre 2019): 255. http://dx.doi.org/10.3989/emerita.2019.12.1914.

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Abstract (sommario):
[it] Il presente lavoro ha come oggetto un tipo di conversazione, la lite, in un genere letterario, la tragedia romana, e ne offre un’analisi pragmatica. Partendo da una definizione del tipo di conversazione oggetto di studio, si applica alle attestazioni reperite nel corpus scelto l’approccio maturato entro il settore degli studi sull’im/politeness. Le osservazioni risultanti vengono messe a confronto con le tendenze rilevate in un precedente studio sulle liti nella commedia e nel romanzo latini, mettendo in luce convergenze e differenze.
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Nepi, Leonardo. "L’educazione sessuale nelle scuole: analisi critica sul piano etico e giuridico di alcune proposte dell’OMS / Scholar sex education: critical analysis of some WHO’s proposals from an ethical and legal point of view". Medicina e Morale 66, n. 1 (15 marzo 2017): 83–98. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2017.477.

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Abstract (sommario):
Si va consolidando il consenso sull’importanza dell’educazione sessuale rivolta a giovani e fanciulli, anche attraverso la previsione di specifici programmi educativi nelle scuole, ma il dibattito sui contenuti dell’educazione sessuale stessa rimane acceso. Si confrontano infatti diverse impostazioni, fondate su diverse concezioni della sessualità. Affrontando il tema da una prospettiva etico-giuridica, di particolare interesse risulta l’analisi del documento proposto dall’Ufficio regionale per l’Europa dell’OMS (Standard per l’educazione sessuale in Europa), che nell’affrontare la questione fa riferimento a controverse categorie, che meritano un adeguato approfondimento. Questo contributo intende allora evidenziare l’equivocità di alcuni concetti (salute sessuale e riproduttiva, diritti sessuali e riproduttivi, violenza di genere) utilizzati nel documento dell’OMS, per mettere in luce le implicazioni che un’adesione acritica a queste proposte comporterebbe. ---------- There is growing consensus on the importance of sexuality education, also through the provision of specific programs in schools aimed at young people and children, but the debate on it is still in progress, because of different educational settings based on diverse concepts of sexuality. Addressing the issue from an ethical and legal perspective, particularly interesting is the analysis of the document proposed by the WHO Regional Office for Europe (Standards for Sexuality Education in Europe), for its reliance on controversial models, which deserves thorough examination. This paper will highlight the ambiguity of some concepts (sexual and reproductive health, sexual and reproductive rights, gender based violence) used in the WHO document, in order to emphasize the implications of an uncritical adherence to these proposals.
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Romano, R., R. Lamanna, M. T. Santini e P. L. Indovina. "Confronto di spettri protonici cellulari mediante l'algoritmo di normalizzazione MaSNAl". Rivista di Neuroradiologia 13, n. 1 (febbraio 2000): 37–43. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300107.

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Abstract (sommario):
La spettroscopia con risonanza magnetica nucleare è utilizzata, in modo sempre crescente, per studi sia in vivo che in sistemi biologici in vitro, per esaminare variazioni indotte dall'azione di agenti chimici, fisici e biologici. In questo tipo di studi si effettua, in genere, un confronto tra le intensità dei segnali di campioni controllo con campioni trattati per poter ricavare delle informazioni sull'azione dell'agente. I metodi di confronto finora adottati consistono nel quantificare, mediante l'utilizzo di una sostanza di riferimento interna od esterna ai campioni, i segnali nei singoli spettri e nel confrontarne i valori. In questo lavoro, viene presentato un nuovo metodo di confronto, che consiste nel normalizzare gli spettri mediante un nuovo algoritmo. Esso fa riferimento ai segnali nella loro totalità e non richiede, per ottenere informazioni quantitative sulle variazioni relative, di alcuna sostanza di riferimento ( standard). In particolare, l'algoritmo è fondato sulla massimizzazione, mediante una opportuna misura a segno variabile, delle regioni di sovrapposizione degli spettri. L'algoritmo è stato verificato con simulazioni Monte Carlo e con esperimenti di laboratorio, che ne dimostrano l'affidabilità, la precisione e la sensibilità. Infine, è stato applicato a spettri relativi a campioni cellulari per dimostrarne l'applicabilità a campioni biologici reali.
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LUCERI, A., e M. N. IULIETTO. "Rinascita e metamorfosi di un genere: in merito a una recente raccolta di studi sull’epigramma tardoantico". AL. Rivista di studi di Anthologia Latina 5 (gennaio 2014): 149–76. http://dx.doi.org/10.1484/j.alat.5.130383.

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Antinori, Veronica, e Michela Di Trani. "Una sfida per due: implicazioni psicologiche del diabete gestazionale". PSICOLOGIA DELLA SALUTE, n. 3 (ottobre 2022): 75–95. http://dx.doi.org/10.3280/pds2022-003008.

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Abstract (sommario):
Il diabete gestazionale è una tra le patologie mediche più comuni in gravidanza. Nonostante sia per definizione transitorio, costituisce un fattore di rischio per lo sviluppo di alcune patologie croniche per tutto l'arco della vita. Questa rassegna sistematica è stata svolta con la metodologia PRISMA per tentare di inquadrare le possibili variabili psicologiche correlate a questa diagnosi, analizzando gli studi presenti in letteratura a partire dall'anno 2000. Sono stati selezionati ed esaminati 51 studi, che sono stati poi divisi ed analizzati sulla base dell'argomento trattato. Le variabili che sono stati indagate dalla letteratura come possibili conseguenze o fattori correlati al diabete gestazionale sono: la depressione post-partum e la sintomatologia depressiva, l'ansia, lo stress e le strategie di coping, le conseguenze sulla sessualità, l'alimentazione e la Qualità della Vita. Una parte della letteratura ha, inoltre, indagato qualitativamente le narrazioni delle donne che avevano avuto diagnosi di diabete gestazionale, da cui è stato possibile trarre delle informazioni sulle conseguenze che soggettivamente erano riportate dalle persone interessate. Emerge in modo univoco come il diabete gestazionale possa rappresentare un importante stressor, i cui effetti sono però influenzati da diversi fattori soggettivi, sanitari e socia-li, che è auspicabile vengano approfonditi dalla letteratura scientifica futura.
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Hochmann, Michel. ""El retratto del quondam Zuan Polo che sona de lauto". Les portraits de bouffons et la naissance de la peinture comique en Italie du nord au XVIe siècle". Studiolo 7, n. 1 (2009): 41–54. http://dx.doi.org/10.3406/studi.2009.1230.

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Abstract (sommario):
<i>"El retratto del quondam Zuan Polo che sona de lauto". I ritratti dei buffoni e la nascita della pitturacomica nell'Italia del nord nel XVI secolo.</i> Ci si è spesso interrogati sui rapporti tra l'apparizione dei primi dipinti comici, all'inizio del XVI secolo, e le esperienze teatrali di quel periodo. Uno studio sistematico degli inventari veneziani permette di fornire nuove informazioni sull'argomento. Vi si trovano infatti, ben presto, molti quadri comici che mostrano come Giorgione e i suoi successori abbiano, con ogni probabilità, giocato un ruolo nella creazione di questo nuovo genere. La menzione, in particolare, di un ritratto di Zuan Polo Liompardi, imo dei protagonisti principali della scena veneziana nei primi decenni del XVI secolo, mostra che tali quadri talvolta si ispirarono, effettivamente, al teatro dell'epoca. Il ritratto scomparso permette così di ricostruire l'inizio dell'incontro tra quella che sarebbe stata la commedia dell'arte ed i pittori.
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De Bari, Mariapia, e Rossana Terni. "Dalla struttura alla funzione familiare: i ruoli materno e paterno nelle famiglie «moderne»". PNEI REVIEW, n. 2 (ottobre 2023): 21–34. http://dx.doi.org/10.3280/pnei2023-002003.

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Abstract (sommario):
La pluralizzazione delle famiglie e il formarsi di nuove identità familiari ha spo- stato il focus della ricerca e della valutazione clinica della famiglia allo studio della cogenitorialità e delle funzioni paterne e materne che oltrepassano le de?- nizioni di genere. Numerosi sono gli studi che confermano l'in?uenza della qualità delle relazioni familiari e dell'ambiente sociale sullo sviluppo psicologico dei bambini rispet- to al numero dei genitori, il loro genere, l'orientamento sessuale o il metodo di concepimento. Tuttavia, persistono ancora fenomeni di stigmatizzazione, pre- giudizio e discriminazione verso quelle famiglie che si discostano dalla famiglia tradizionale. La ricerca ha più volte dimostrato che i bambini che non hanno un legame biologico con i loro genitori non differiscono da coloro che condividono una relazione biologica e che non c'è una relazione tra l'orientamento sessuale dei genitori e qualsiasi tipo di misura dell'adattamento emotivo, psicosociale e comportamentale del bambino. Trasversalmente alle diverse forme familiari, sono gli alti livelli di stress geni- toriale, i con?itti di coppia e un disequilibrio nelle funzioni affettiva ed etico- normativa genitoriale a generare disadattamento a lungo termine nella prole.
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Zorzetto, Silvia. "En Teoría Hay Mujeres (En Teoría): oltre l’ambiguità sintattico-semantica". Milan Law Review 4, n. 2 (17 gennaio 2024): 11–24. http://dx.doi.org/10.54103/milanlawreview/22182.

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Abstract (sommario):
Il contributo introduce una prima parte dei lavori che sono stati presentati al 3° Convegno internazionale intitolato EN TEORÍA HAY MUJERES (EN TEORÍA), tenutosi in date 7 e 8 luglio 2023 presso l’Università degli Studi di Milano. Nella presentazione si ricordano genesi e obiettivi della iniziativa nata nel 2018 e si accennano alcune riflessioni su taluni, tra i moltissimi, nodi irrisolti del dibattito giuridico-filosofico-politico-etico contemporaneo sulla rilevanza/irrilevanza delle questioni di genere a livello teorico e pratico.
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Muiesan, Maria Lorenza, Anna Paini, Claudia Agabiti Rosei e Carolina De Ciuceis. "Aspetti del RCV nella donna Aspetti di genere nel trattamento della Ipertensione arteriosa". CARDIOLOGIA AMBULATORIALE 30, n. 1 (31 maggio 2022): 43–46. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2022-1-10.

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Abstract (sommario):
L’ipertensione arteriosa rappresenta il principale, ma spesso trascurato, fattore di rischio globale per la morbidità e mortalità cardiovascolare nelle donne ed esercita il peso maggiore sul loro stato di salute. Sono state messe in evidenza differenze tra uomini e donne per quanto riguarda la prevalenza, la consapevolezza ed il controllo della ipertensione arteriosa. La prescrizione di alcune classi di farmaci tende ad essere maggiore nelle donne rispetto agli uomini, anche se le motivazioni alla base di tale evidenza non sono completamente chiare. La efficacia della terapia antiipertensiva sulla prevenzione delle malattie cardiovascolari (CV) sembra essere simile negli uomini e nelle donne, sebbene la minore percentuale di donne partecipanti agli studi clinici randomizzati svolti in passato potrebbe aver influenzato i risultati. Sarebbe pertanto utile che la ricerca clinica future potesse esplorare eventuali differenze di sesso nell’ambito della ipertensione arteriosa, delle sue complicanze e dell’effetto del trattamento.
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Ielen, Lorenzo. "La pianificazione d'emergenza alleata per Trieste, 1945-1954: studi strategici locali e contesto globale". ITALIA CONTEMPORANEA, n. 295 (maggio 2021): 9–38. http://dx.doi.org/10.3280/ic2021-295001.

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Abstract (sommario):
La dimensione militare della presenza alleata a Trieste tra la fine della Seconda guerra mondiale e i primi anni Cinquanta è stata in genere trascurata dalla storiografia. L'autore si propone di presentare in questa sede i primi risultati di una ricerca in tal senso. Il filo conduttore è costituito dalla pianificazione di emergenza attraverso la quale inglesi e americani cercarono di rispondere, nel tempo, a diversi tipi di minaccia: da un'eventuale aggressione localizzata da parte jugoslava (contemplata almeno fino alla crisi del Cominform del 1948) a un'invasione dell'intera Europa meridionale nell'ambito di un conflitto glo-bale. A seconda del periodo, tale pianificazione seguì degli approcci piuttosto diversi, fortemente condi-zionati dalla disponibilità di risorse e da numerose variabili di natura politica, geografica e strategica. Al fine di contestualizzare adeguatamente il fenomeno, i piani per Trieste verranno inseriti nel quadro più generale dell'evoluzione del pensiero strategico di Londra e Washington agli inizi della guerra fredda.
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Costa, Andrea, e Alberto Rebaicini. "Dipendenza da Internet e sensation seeking negli adolescenti: uno studio descrittivo". PSICOLOGIA DELLA SALUTE, n. 2 (giugno 2021): 54–75. http://dx.doi.org/10.3280/pds2021-002005.

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Abstract (sommario):
Gli obiettivi di questo studio erano di valutare il grado di dipendenza da internet nella po-polazione adolescente e la relazione esistente tra questo costrutto e la ricerca di sensazioni forti. Lo studio ha coinvolto 155 adolescenti frequentanti dei Centri di Aggregazione Giovanile di Brescia che hanno compilato il questionario sull'uso, abuso e dipendenza da internet (UA-DI-2) e la Brief Sensation Seeking Scale (BSSS). I risultati hanno dimostrato che un sempre crescente numero di adolescenti, senza differen-ze di genere, abusa degli strumenti informatici o ne è dipendente per un tempo sempre maggio-re nell'arco della giornata e si è confermata la correlazione con le dimensioni della sensation seeking riferite alla suscettibilità alla noia e alla disinibizione. Sono necessari ulteriori studi per identificare quali fattori influenzano l'elevata variabilità circa il tempo di connessione e le modificazioni legate ad un uso massivo dei device durante l'emergenza Covid-19. Questi studi sono molto rilevanti al fine di promuovere efficaci piani di promozione ed educazione all'utilizzo degli strumenti informatici, che coinvolgano bambini e adolescenti e i loro genitori.
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Delli, Veneri Alessandra, Fabiana Santamaria e Paolo Valerio. "Imparare ad aspettare: varianza di genere e sostegno alla genitorialità. L'esperienza del servizio sull'età evolutiva con identità di genere variante dell'Unità di Psicologia Clinica dell'Università degli Studi di Napoli Federico II". RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, n. 1 (novembre 2016): 123–26. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2016-su1032.

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