Letteratura scientifica selezionata sul tema "Problemi di Primo Grado"

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Articoli di riviste sul tema "Problemi di Primo Grado"

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Dello Iacono, Umberto, Eva Ferrara Dentice, Chiara Vitina Mannillo e Maria Letizia Vitale. "Dalla comprensione del testo alla risoluzione del problema: un’esperienza nella scuola secondaria di secondo grado". Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, n. 12 (21 novembre 2022): 9–21. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.22.12.1.

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Abstract (sommario):
La risoluzione dei problemi è un’attività che crea difficoltà a molti studenti, indipendentemente dall’ordine scolastico, spesso legate alla fase di comprensione del testo del problema stesso. A tal proposito, abbiamo disegnato un’attività di apprendimento che prevede che gli studenti, a partire da alcuni problemi assegnati, individualmente e poi in maniera collaborativa, ne analizzino dapprima criticamente il testo per poi affrontarne la risoluzione. Abbiamo sperimentato tale attività con studenti del primo anno di una scuola secondaria di secondo grado. L’analisi dei dati mostra che l’attività didattica progettata sembra essere efficace nel favorire l’attivazione di adeguati processi risolutivi da parte degli studenti, nonché la produzione di argomenti a sostegno delle risposte fornite. In particolare, la maggior parte degli studenti, dopo aver lavorato sulla comprensione del testo, migliora la correttezza delle risposte e/o produce argomenti a supporto delle stesse.
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2

Filippo Dettori, G., e Barbara Letteri. "Percorso di alfabetizzazione emotiva in un intervento didattico inclusivo con l'utilizzo delle tecnologie". EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, n. 2 (dicembre 2021): 138–52. http://dx.doi.org/10.3280/erp2-special-2021oa12945.

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Abstract (sommario):
Il contributo descrive un'attività didattica, realizzata in una classe seconda di una scuola secondaria di primo grado, nella quale era inserita un'alunna con disabilità e con problemi di disregolazione emotiva. La proposta illustra un percorso di alfabetizzazione emotiva realizzato dal team docente e dall'educatore, con l'utilizzo delle tecnologie innovative finalizzate a promuovere un miglioramento della consapevolezza e della manifestazione emotiva da parte di tutti gli studenti.
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3

Campolucci, Lorella, e Danila Maori. "Un percorso integrato di matematica e italiano in continuità dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado". Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, n. 9 (27 maggio 2021): 73–102. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.21.9.4.

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Abstract (sommario):
In questo articolo si raccontano alcune esperienze realizzate da un gruppo di docenti di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado basate su percorsi interdisciplinari di matematica e italiano. Le esperienze riguardano prevalentemente la lettura, la comprensione e la formulazione di problemi; l’uso di narrazioni per raccontare la matematica, introdurre nuovi concetti e far parlare dei concetti appresi; la ludolinguistica applicata alla matematica per un approccio positivo nei confronti dell’errore e per ampliare il lessico e le esperienze comunicative.
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Bassi, Caterina, Domenico Brunetto, Nicolò Cangiotti e Francesco Nappo. "PiGame 2023: una escape room matematica". Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, n. 15 (16 maggio 2024): 73–91. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.24.15.4.

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Abstract (sommario):
Questo articolo presenta una recente esperienza didattica rivolta a studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado italiane tramite la costruzione di una escape room virtuale. Tale esperienza ha coinvolto oltre 50 scuole e 1500 studenti nell’occasione del Pi Day 2023, la Giornata Internazionale della Matematica. L’articolo si concentra sull’idea progettuale dei problemi matematici presentati e sulle modalità di realizzazione di un contesto virtuale che riproduca fedelmente l’esperienza di gioco escape room.
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5

Bollino, Carlo Andrea, Gianfranco Di Vaio e Paolo Polinori. "Spillovers ed eterogeneitŕ spaziale nell'analisi dell'efficienza economica a livello comunale: un'applicazione per i comuni dell'Emilia Romagna". RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, n. 3 (ottobre 2012): 13–37. http://dx.doi.org/10.3280/rest2012-003002.

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Abstract (sommario):
Il presente lavoro rappresenta un primo tentativo di analizzare in chiave spaziale l'efficienza conseguita a livello di governo locale in Italia, utilizzando un database di nuova costruzione, che comprende i 341 comuni della regione Emilia- Romagna. La metodologia d'analisi si basa su una procedura a due stadi. Nel primo stadio, si stimano i punteggi di efficienza attraverso il metodo non parametrico della Data Envelopment Analysis (DEA), mentre nel secondo stadio si utilizzano detti punteggi per effettuare un'analisi esplorativa dei dati spaziali (ESDA), basata sulla statistica I di Moran. I risultati mostrano che i comuni considerati sono mediamente inefficienti e che esistono fenomeni di esternalitŕ spaziali, in grado di in- fluenzare positivamente il grado d'efficienza delle amministrazioni comunali. I comuni con un elevato livello d'efficienza, infatti, sono circondati da comuni caratterizzati da un'efficienza altrettanto elevata e viceversa. Parallelamente, si riscontra una non trascurabile evidenza di eterogeneitŕ spaziale. Particolare attenzione č stata posta, sia in fase di costruzione della banca dati sia nel processo di stima, ai problemi di eterogeneitŕ dovuti alla presenza di osservazioni anomale.
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Guasti, Lorenzo, e Giovanni Nulli. "Makerspace scolastici, follow-up relativo all’indagine esplorativa del 2018". IUL Research 3, n. 6 (21 dicembre 2022): 295–309. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i6.406.

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Abstract (sommario):
L’articolo tratta i temi legati allo sviluppo di un makerspace scolastico all’interno di una scuola primaria e secondaria di primo grado. Indire nel 2018 ha condotto una prima indagine, alla quale è seguito un follow-up per comprendere le dinamiche che si instaurano intorno al makerspace e che coinvolgono dirigente, insegnanti e terze parti (makers, associazioni, genitori). L’articolo si basa su interviste semi-strutturate a tutti gli attori coinvolti e ha lo scopo di verificare la sostenibilità di tale azione sotto tutti i punti di vista: didattico, economico, logistico. I risultati che si rilevano sono incoraggianti, ma mettono in evidenza numerosi problemi correlati alle dinamiche di comunità tra le figure professionali coinvolte. L’articolo mette in evidenza la necessità di una visione di lungo corso con obiettivi condivisi e programmi ben definiti, sostenuti, possibilmente, da una stabilità in termini di personale.
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Guarino, Ermelinda. "Mar.in.a.nd.o., a project lab open to the potential of the social and creative use of new media". IUL Research 4, n. 8 (22 dicembre 2023): 238–43. http://dx.doi.org/10.57568/iulresearch.v4i8.460.

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Abstract (sommario):
L’esperienza che qui viene presentata è relativa al progetto Mar.in.a.nd.o. (acronimo di Marettimo In Ambiente di appreNDimento Online), una sperimentazione pluriennale di e-learning, destinata a classi di scuola secondaria di primo grado, rivolta a sviluppare e mettere in rete le potenzialità partecipative di studenti lontani e isolati geograficamente attraverso l’uso di strumenti collaborativi. All’interno di questo spazio educativo allargato, docenti e studenti hanno portato avanti attività didattiche sincrone e asincrone. La sperimentazione ha individuato in un uso attivo e collaborativo delle nuove tecnologie lo strumento per superare le difficoltà legate ai difficili collegamenti con l’esterno e i conseguenti problemi di efficacia formativa, disparità educativa e inadeguato sviluppo di abilità sociali.
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Gatto, Maria Carla. "Le prospettive del nuovo processo a tutela della persona di minore età: obiettivi e criticità". MINORIGIUSTIZIA, n. 2 (febbraio 2023): 108–18. http://dx.doi.org/10.3280/mg2022-002010.

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Abstract (sommario):
Il punto di forza della riforma sul rito processuale civile è indubbiamente la previsione di un rito unitario, un nuovo rito speciale che ha solo qualche generica assonanza con il rito camerale, aperto alle garanzie del giusto processo e con la particolarità del contraddittorio anche con il rappresentante del minore. Eppure, il nuovo sistema processuale non sembra in grado effettivamente di rafforzare i diritti. In primo luogo, occorre stigmatizzare la perdurante assenza di un processo telematico nel giudizio minorile. Come potrà poi il giudice della riforma, privato delle garanzie della collegialità e della multidisciplinarietà essere in grado di affrontare la complessità delle situazioni familiari? Infine, un'ulteriore criticità interessa la difficoltà di coniugare il principio di ragionevole durata del processo con l'esclusione della delega istruttoria ai Giudici onorari nei procedimenti de potestate. Per ovviare ai problemi sopra evidenziati, i tribunali per i minorenni hanno cercato di individuare alcune soluzioni e prassi collaborative, lavorando in rete con tutti gli attori, istituzionali e non, coinvolti nell'azione di sostegno e di tutela della persona di minore età.
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Meghnagi, David. ""Le parole per dire". Trauma e scrittura nell'opera di Primo Levi". RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, n. 2 (luglio 2012): 39–62. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2012-002003.

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Abstract (sommario):
La formazione scientifica di Levi, col suo linguaggio chiaro e lontano "dal linguaggio del cuore", la tensione morale dei suoi scritti, hanno offerto una combinazione unica di elementi psicologici, stilistici e formali nel dare corpo a una delle opere piů significative di testimonianza che sia mai stata scritta sull'esperienza dei Lager. Per dare fondamento alla testimonianza, Primo Levi fa ricorso a un modello dantesco. Il suo attraversamento di un inferno reale č descritto attraverso una discesa dove l'internamento di Fossoli funge da limbo. Quando le parole di Dante non son in grado ad assolvere il compito, egli ricorre al linguaggio della Bibbia da cui fa sprigionare scintille. La lingua "marmorea" di Levi, la sua prosa asciutta e chiara, hanno una funzione allo stesso tempo etica e letteraria. Collocare Levi in una zona limite posta tra la letteratura vera e propria e l'attivitŕ di testimone, ha contribuito a occultare e rimuovere il problema della responsabilitŕ degli scrittori di fronte ai problemi piů inquietanti del nostro piů recente passato Per molti anni č sfuggito ai piů che "Se questo č un uomo" č un testo letterario oltre che un trattato filosofico antropologico su un'esperienza estrema che l'autore non ha smesso di rivisitare. Sotto questo aspetto il concetto di zona grigia, che nell'ultima sua opera occupa uno spazio dilatato rispetto alla sua prima opera, ha per Levi un valore euristico che oltrepassa la descrizione del comportamento umano in situazioni limite. La zona grigia di Levi assume nell'ultima opera di Levi il significato di un potente strumento conoscitivo che in un duplice gioco di specchi collega la ricerca di Levi alla monumentale ricerca storica di Hilberg alle riflessioni della Arendt e agli esperimenti di Stanley Milgram sull'obbedienza all'autoritŕ.
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Berg, Sven. "The House of Nobility Revisited: Benchmen Elections and Subgroup Voting Power*". Journal of Public Finance and Public Choice 9, n. 2 (1 ottobre 1991): 95–106. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907345289.

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Abstract (sommario):
Abstract Viene esaminato, dal punto di vista probabilistico, il potere di voto, nell’ambito del sistema parlamentare svedese del secolo scorso.Nella prima metà del secolo decimonono, la Camera della Nobiltà, nella quale era applicato il metodo di votazione doppiamente indiretto, fornisce esempi interessanti di situazioni in cui un gruppo di persone determinato e coesivo esercita una sproporzionata influenza sul risultato delle elezioni in un’assemblea. I casi esaminati sono due: quello degli «Indipendenti», che nel 1823 formarono un gruppo del tipo «caucus»; e il caso in cui nel 1840 l’opposizione riportò una sorprendente vittoria sui governativi, malgrado questi ultimi godessero della maggioranza in Parlamento.Appare dal primo caso che, sebbene il potere d’influenzare i risultati si riduca con la suddivisione in piccoli gruppi, tuttavia le minoranze organizzate sono in grado di ricorrere a scambi di voti e altri tipi di comportamento strategico che possono ampiamente compensare tale effetto. Nel secondo caso, la vittoria dell’opposizione à probabilmente dovuta ad una distribuzione ad essa favorevole dei votanti all’interno dei sottogruppi.Rimangono alcuni quesiti che dovrebbero essere esaminati alia luce delle moderne teorie del voto, come quello degli effetti distorsivi del metodo di voto indiretto adottato dalla Camera e quello dei problemi strategici che deriverebbero qualora fosse consentita la vendita di voti prima delle elezioni.
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Tesi sul tema "Problemi di Primo Grado"

1

Guerreschi, Patrizia. "Analisi dei metodi di ottimizzazione unidimensionale nella scuola secondaria di secondo grado". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20657/.

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Abstract (sommario):
Nel mio lavoro di tesi prendo in esame alcuni problemi significativi di ottimizzazione unidimensionale, mostrando come, oltre al metodo del calcolo differenziale, esistano altri modi per trovarne la soluzione. I metodi utilizzati sfruttano la proprietà di alcune funzioni come parabole o funzioni goniometriche lineari, oppure si avvalgono di dimostrazioni di geometria sintetica, o ancora utilizzano le disuguaglianze. Questi metodi possono essere usati anche prima del quinto anno di scuola superiore, a differenza del metodo del calcolo differenziale che utilizza la derivata prima, ed eventualmente seconda, e che viene quindi padroneggiato a partire dalla metà del quinto anno scolastico. I problemi presi in esame sono problemi geometrici (ad esempio il problema isoperimetrico, il problema del triangolo di perimetro minimo inscritto in un triangolo acutangolo, il problema della rete stradale, ecc..), problemi trigonometrici, e problemi legati alla fisica (gittata massima, riflessione e rifrazione della luce). Il confronto tra i vari metodi di risoluzione mette in luce come, in alcuni casi, i metodi alternativi siano meno meccanici, più ragionati e più significativi rispetto all'uso delle derivate.
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Pellegrino, Caruso. "Problemi testuali nel primo libro dei Carmina di Orazio". Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2012. http://hdl.handle.net/10556/329.

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Abstract (sommario):
2010 - 2011
Nella piena convinzione della centralità del testo come primario valore da difendere negli studi filologici, l’attività di ricerca relativa alla tesi di dottorato dal titolo “Problemi testuali nel libro primo dei Carmina di Orazio” ha ripercorso la tradizione diretta e indiretta del testo oraziano, avvalendosi, per la discussione su loci testuali interessati da problemi filologici, tanto delle note dei commentatori antichi, quanto dei vari filologi, dall’ età umanistica all’età moderna e contemporanea. [a cura dell'autore]
VII
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Alaimo, Mara <1989&gt. "Una ricerca sulle relazioni interetniche nelle scuole secondarie di primo grado di Bressanone". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11462.

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Abstract (sommario):
Nelle scuole italiane, la presenza di alunni di origine straniera costituisce una parte sempre più ampia della popolazione scolastica. Contestualmente all’aumento continuo della presenza di alunni stranieri è emersa la questione della loro integrazione scolastica e sociale, in quanto oltre alla cruciale funzione educativa la scuola è un luogo di contatto, incontro e confronto con le differenze culturali e coi diversi modi di vita e di pensare. La scuola raffigura uno spazio relazionale molto centrale nella società odierna, fondamentale per osservare sia i processi di integrazione nel micro ovvero nella classe scolastica, sia per afferrare le ampie dinamiche di esclusione sociale e i processi di inclusione sociale in un determinato territorio, nelle reti informali e nel mercato del lavoro. Partendo dal presupposto che le relazioni orizzontali (tra pari) e le relazioni verticali (tra docenti e alunni) rappresentano dei fattori fondamentali per il successo formativo e la riuscita scolastica degli alunni, l’obiettivo generale della tesi consiste nell’analisi dei processi e delle modalità di relazione e comunicazione tra alunni “autoctoni” e alunni di origine straniera nelle classi della scuola secondaria di primo grado italiana e tedesca di Bressanone. Le relazioni interetniche vengono analizzate con l’aiuto di metodi di ricerca qualitativi. Con l’aiuto delle interviste semistrutturate si cerca di raccogliere le rappresentazioni e le esperienze degli insegnanti. Tramite l’osservazione partecipante nelle classi si cerca di riconoscere i processi relazionali e in un secondo momento avviene il coinvolgimento degli alunni tramite la compilazione di un questionario qualitativo.
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Baccolini, Carlotta. "Flipped classroom ed apprendimento: un'esperienza di attività propedeutica nella scuola secondaria di primo grado". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8882/.

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Abstract (sommario):
La Flipped Classroom è una metodologia didattica innovativa che prevede una inversione dei momenti classici delle didattica: la lezione frontale a scuola e lo studio individuale a casa. L’idea alla base della Flipped Classroom è utilizzare la tecnologia moderna per diffondere i contenuti fuori dall’orario scolastico così da concentrare poi le ore di lezione sull’elaborazione dei contenuti stessi. In questo modo si riporta l’attenzione didattica sull’elaborazione dei contenuti piuttosto che sul loro ascolto passivo. A seguito dello studio teorico del metodo Flipped ho fatto una esperienza di tirocinio presso una classe terza della Scuola secondaria di primo grado "`Il Guercino"' dell'IC9, in collaborazione con la professoressa Leone, per applicare questa metodologia didattica. Una volta in classe, io e la professoressa, abbiamo considerato più efficace e utile, per gli studenti con cui lavoravamo, fare propedeutica piuttosto che Flipped Classroom. L’esperienza di tirocinio è stata conclusa con un questionario per valutare l’utilizzo, da parte dei nostri studenti, della piattaforma didattica Moodle, in uso nella scuola. I risultati dell’analisi delle risposte è stato conforme a quanto da noi atteso: data l’età i nostri studenti non avevano il giusto grado di autonomia per lavorare con la metodologia della Flipped Classroom.
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De, Maria Giovanna. "La musica come strumento di apprendimento della matematica (nella scuola secondaria di primo grado)". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract (sommario):
Lo scopo di questa tesi è quello di trattare il problema di generale interesse dovuto alle note difficoltà che gli studenti delle scuole secondarie di primo grado incontrano nell’apprendimento della matematica. Diverse rilevazioni nazionali e internazionali confermano che, a differenza di quanto accade per la musica, da tutti sempre bene accetta e senza pregiudizi fin dalla più tenera età, la matematica risulta di solito piuttosto ostica, e diciamo pure spesse volte quasi istintivamente “antipatica” alla maggior parte degli studenti, salvo pochi eletti che hanno il dono naturale di capirla e apprezzarla. Questo problema riveste grande importanza per gli studenti e per gli insegnanti della materia, i quali devono ricercare le più efficaci metodologie di approccio alla matematica, allo scopo di riuscire a catturare l’interesse dei loro allievi sfatando i tanti pregiudizi che molti purtroppo hanno verso questa disciplina fondamentale. Un mestiere indubbiamente difficile quello dell’insegnante, che Sigmund Freud, nel suo libro Analisi terminabile ed interminabile del 1937, definì provocatoriamente come “una professione impossibile”. Le metodologie di insegnamento-apprendimento della matematica sono molteplici. In questa tesi si cercherà di analizzare una metodologia poco conosciuta ma sorprendentemente interessante ed efficace per migliorare l’approccio e la comprensione da parte degli studenti riguardo a questa difficile materia che ha non poche affinità con la musica: queste affinità trovano la loro conferma e la loro sintesi in Albert Einstein. Questo studio si propone quindi di mostrare come la musica, con la quale in genere abbiamo tutti un rapporto immediato e confidenziale, possa non solo servire per godere di momenti di svago e di felicità, ma addirittura rivelarsi un piacevole e valido strumento per facilitare l’apprendimento della matematica da parte dei giovani allievi, i quali saranno così stimolati a familiarizzare con essa, e di ciò si avvantaggeranno.
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Bonfiglio, Carmela <1994&gt. "Lexical Approach: un repertorio di attività didattiche dell’inglese nella Scuola Secondaria di Primo Grado". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16552.

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Abstract (sommario):
Il presente elaborato si focalizza sull’analisi e sull’utilizzo dell’approccio lessicale nell’apprendimento della lingua inglese, incentrandosi sulle relazioni che esso ha a livello neurolinguistico con i processi di memorizzazione e con i meccanismi che ne regolano le emozioni. I principi su cui si fonda tale approccio si connettono infatti a tali meccanismi che pongono al centro l’acquisizione del lessico in cui si concentrano i maggiori centri del significato. Per questa ragione, verrà posto in esame il ruolo dello studente, considerato come una parte attiva nell’apprendimento e non più passiva, in un percorso di autoconsapevolezza linguistica divenendo cosciente del ruolo pragmatico della lingua. Anche il ruolo dell’insegnante compie delle trasformazioni, esso infatti osserva l’insieme classe e crea le fondamenta perché l’apprendimento linguistico avvenga. Il ruolo dello studente e quello dell’insegnante sono aspetti che verranno indagati anche dal punto di vista della complessità del compito. Nello specifico, verranno illustrati quali sono gli aspetti che favoriscono l’apprendimento, tenendo in mente i principi su cui si basa l’approccio lessicale e analizzandone le varie relazioni tra essi. Per questi motivi, seguiranno delle esercitazioni basate sull’approccio lessicale che mirano ad approfondire le relazioni nel lessico della lingua inglese e la loro connessione con i processi di memorizzazione.
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Vagni, Rachele. "Vizi concettuali e didattici nei libri di testo per la scuola secondaria di primo grado". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4433/.

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Ribisi, Jessica. "Nuove tecnologie per una didattica inclusiva - Analisi di un'esperienza all'interno di una scuola secondaria di primo grado". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14129/.

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Abstract (sommario):
Il seguente elaborato ha lo scopo di mostrare in che modo gli strumenti tecnologici possono essere messi al servizio di una didattica inclusiva, in ambito matematico, pronta a rispondere alle richieste della società contemporanea. Il testo parte con un'analisi generale della situazione attuale nel mondo dell'educazione approfondendo la normativa scolastica in vigore e giunge all'elaborazione di un'unità didattica sui solidi di rotazione, passando attraverso la testimonianza di un'esperienza svolta in una scuola secondaria di primo grado.
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Galli, Samantha. "Discalculia e calcolo mentale: l'esperienza didattica in una scuola secondaria di primo grado". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7065/.

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Abstract (sommario):
Nella tesi si illustra la discalculia, cioè un disturbo che interessa la sfera del calcolo e delle abilità matematiche. Segue una parte di ricerca in classe sul calcolo mentale, in cui è stato programmato un intervento didattico al fine di favorire il ragionamento e poi, tramite l’esercizio, consentire l’automatizzazione delle procedure risolutive.
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10

Trevisan, Licia <1996&gt. "Educazione letteraria ed educazione civica: proposte per la scuola secondaria di primo grado". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21752.

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Abstract (sommario):
L’obiettivo di questa tesi è quello di offrire spunti per l’attualizzazione di testi della letteratura italiana, previsti nell' insegnamento dell’italiano nella scuola secondaria, tenendo presente il nuovo approccio didattico “per competenze” e le recenti teorie sull'educazione letteraria che pongono al centro lo studente-lettore. Per farlo viene affrontato un argomento molto recente, che sta rappresentando una sfida per la scuola italiana: l’introduzione nei programmi scolastici di ogni ordine e grado dell’insegnamento dell’educazione civica. In base alle recenti normative del 2019, infatti, l’educazione civica è diventata materia obbligatoria, disciplina autonoma e trasversale. Il presente elaborato propone alcuni collegamenti possibili tra temi di attualità e cittadinanza e testi della letteratura italiana in modo da adempiere, da un lato, all’esigenza di insegnare ai ragazzi l’educazione civica, dall’altro, alla necessità di rinnovamento dell'insegnamento della letteratura. Seguendo le Indicazioni Nazionali per la scuola secondaria di primo grado e le linee-guida del MIUR, vengono offerti degli spunti di percorsi letterari. Infine, viene presentata come esempio pratico un’Unità d’Apprendimento completa.
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Libri sul tema "Problemi di Primo Grado"

1

Giovagnoli, Roberto. Il processo amministrativo di primo grado. Milano: Giuffrè, 2005.

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2

Umberto, Leanza, Paone Pasquale e Saggio Antonio, a cura di. Il tribunale di primo grado della comunità europea. Napoli: Editoriale scientifica, 1994.

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3

Foglia, Raffaele. Il processo del lavoro privato e pubblico di primo grado. 2a ed. Milano: Giuffrè, 2001.

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4

Fragale, Francesca Romana. Il processo penale: Il rito ordinario di primo grado : flussi processuali. Milano: Giuffrè editore, 2012.

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5

Fischer von Erlach, Johann Bernhard. Progetto di un’architettura istorica. Entwurff einer Historischen Architectur. A cura di Gundula Rakowitz. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-809-5.

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Abstract (sommario):
La cura e la traduzione integrale (la prima in italiano) dell’Entwurff einer Historischen Architectur. Progetto di un’architettura istorica (Vienna 1721) di Bernhard Fischer von Erlach si incarica di colmare una grave lacuna nella storiografia italiana in quanto l’Entwurff costituisce indubbiamente un’opera decisiva, di soglia, per intendere la dimensione compiutamente compositiva del moderno progettare architettonico inteso come rapporto tra mimesis e inventio. La dimensione ‘istorica’, ossia l’insieme eterogeneo dei materiali, viene disposta e ritessuta da una progettualità le cui direttrici convergono nel punto centrale di una forza immaginativa, ‘fantastica’ ovvero ‘poietica’, in grado di superare il rapporto semplice, lineare, tra ‘natura’ e ‘artificio’, riaprendo pertanto al problema di pensare, sempre di nuovo, il linguaggio architettonico.
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6

Istituto poligrafico e Zecca dello Stato (Italy) e Italy, a cura di. Il giudice unico di primo grado: Decreto legislativo 19 febbraio 1998, n. 51. Roma: Libreria dello Stato, 1998.

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7

Lucia, Mario De. Temi e problemi di storia economica svizzera dal '700 al primo '900. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 1997.

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8

Sardella, Pina. Il mondo delle donne: Storia del primo consultorio autogestito nel movimento di liberazione femminile. Milano: Mimesis, 2014.

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9

Convegno di studio I cattolici e le altre forze politiche trentine di fronte ai problemi economici e sociali del primo dopoguerra (1981 Trento, Italy). Il Trentino nel primo dopoguerra, problemi economici e sociali: Atti del Convegno di studio I cattolici e le altre forze politiche trentine di fronte ai problemi economici e sociali del primo dopoguerra, Trento, 23-24 ottobre 1981. Trento: Società di studi trentini di scienze storiche, 1987.

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10

Lombardi, Carmela. La dipintura poetica: Problemi di costruzione del racconto nei testi di teoria e critica della letteratura e di altre arti del primo Settecento. Chieti: M. Solfanelli, 1992.

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Capitoli di libri sul tema "Problemi di Primo Grado"

1

Oddone, Maria Giulia. "Quando le guide sono i ragazzi: una mostra sulla Resistenza. L’esperienza della II C della scuola secondaria di primo grado “I.C. Lorenzo Bartolini” di Vaiano (Prato)". In Raccontare la Resistenza a scuola, 159–69. Florence: Firenze University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-650-6.21.

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Abstract (sommario):
The paper aims at dealing with the didactic experience realized between 2018 and 2019 in two classes of the comprehensive school Bartolini in Vaiano, near Prato. After some meeting with a local expert, and the utilisation of a laboratorial didactic, the class has realised an exhibition about the Resistance movement and it concentrates it on the character of Licio Nencetti, a partisan dead in 1944.
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Tomazzoli, Gaia. "II.1 • Linguistica: identificazione, morfologia e sintassi delle metafore dantesche". In Metafore e linguaggio figurato nel Medioevo e nell’opera di Dante. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2023. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-725-8/007.

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Abstract (sommario):
Questo capitolo precisa la definizione di metafora impiegata nella seconda parte del volume, e descrive il metodo impiegato per identificare le parole metaforiche nel testo di Dante; vengono poi commentati i problemi – e le relative soluzioni e opportunità interpretative – legati alla valutazione dei significati, del loro contesto e del codice: si esaminano in primo luogo i diversi tipi di improprietà veicolati dalla metafora, poi le varie relazioni con il contesto entro cui il termine traslato è immerso, e infine i gradi di metaforicità delle singole espressioni rispetto alla langue; nell’ultima parte del capitolo vengono descritte le caratteristiche morfologiche e sintattiche delle metafore della Commedia.
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Oliva, Gaetano. "Progetto scuola secondaria di primo grado". In Educazione alla teatralità, 528–35. Editore XY.IT, 2016. http://dx.doi.org/10.4000/books.xy.1626.

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Balboni, Paolo E. "7 • Cultura e civiltà nell’insegnamento delle lingue non native". In Thesaurus di Linguistica Educativa: guida, testi, video. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-607-7/007.

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Abstract (sommario):
Il capitolo tratta la componente culturale della competenza comunicativa, ambito in cui, credo, il contributo che ho dato sia tra i più significativi. Sul binomio cultura/civiltà ho seguito la vita tracciata dal mio Maestro, Giovanni Freddi; sul tema dei problemi di comunicazione tra persone appartenenti a culture diverse sono stato il primo a scrivere sistematicamente in Italia, e il volume del 1999 segna il punto di partenza di questi studi nel nostro paese.
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Barbagli, Alessia, Lucisano, Pietro e Venturi, Giulia. "Tecnologie del linguaggio e monitoraggio dell’evoluzione delle abilità di scrittura nella scuola secondaria di primo grado". In Proceedings of the First Italian Conference on Computational Linguistics CLiC-it 2014 and of the Fourth International Workshop EVALITA 2014 9-11 December 2014, Pisa. PISA UNIVERSITY PRESS, 2014. http://dx.doi.org/10.12871/clicit201415.

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Cucinotta, Giacomo. "Motivare a motivare: strategie motivazionali per gli alunni di lingua straniera nella secondaria di primo grado". In Politiche e pratiche per l’educazione linguistica, il multilinguismo e la comunicazione interculturale. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2021. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-501-8/020.

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Abstract (sommario):
In this study a mixed-methods design is used to investigate the perception of motivational strategies among Italian middle school students (aged 13). 162 participants completed a questionnaire on strengths and weaknesses of their language class and the importance of motivational strategies. Results confirm the cross-cultural relevance of strategies related to teachers’ attitude and the creation of a positive learning environment. Notably, the strategies that entail the use of a living language, as well as of authentic material, appear to play a distinctive role for Italian students. These findings support earlier research and highlight how teachers are in the best position to shape classroom environment, thus suggesting the need to include motivational strategies in their formation, and to strengthen them in cases in which they are present.
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Atti di convegni sul tema "Problemi di Primo Grado"

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Ortolani, Chiara. "Morfologia urbana, trasporti, energia: indicatori di impatto". In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7910.

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Abstract (sommario):
La mobilità svolge un ruolo vitale per il mercato interno, per l’occupazione e, più in generale per la qualità della vita dei cittadini. Rivolgendo l'attenzione al contesto mondiale, europeo e nazionale si vede come sia divenuta una necessità sempre crescente: la mobilità media per persona in Europa, misurata in passeggeri-chilometro per abitante, è aumentata del 7% tra il 2000 e il 2008 e si prevede che nel 2050 i passeggeri-km nell’Europa OECD saranno il doppio rispetto al 2000. Per ciò che riguarda il trasporto merci la domanda ha continuato a crescere oltre il PIL negli ultimi dieci anni (EC, 2011). L’attuale modello di trasporto è basato però sull'uso dei combustibili fossili e sul predominio del trasporto su strada, sia per le merci che per i passeggeri (EC, 2011) e inoltre una larga parte della mobilità oggi esistente potrebbe essere evitata (McLellan & Marshall, 1998). Di conseguenza, tale modello è responsabile del 23% dell’energia consumata in Europa. Circa i tre quarti dipendono dal trasporto su strada (IPCC, 2007) e il consumo energetico, in questo settore, si stima che aumenterà circa dell’80% entro il 2030. In conseguenza del fatto che l’energia consumata in questo settore proviene per il 96% dal petrolio e dai suoi derivati (IPCC, 2007; EC, 2011) questo stesso è responsabile di elevate emissioni di CO2 e altre sostanze clima-alteranti, dell'aumento della temperatura e di rilevanti problemi di salute nelle popolazioni esposte (U.S. EPA, 2010). La forte dipendenza dal petrolio potrebbe inoltre portare a conseguenze severe sulle possibilità di approvvigionamento di merci e spostamento dei cittadini, sulla sicurezza economica e la competitività globale ed europea nei decenni futuri (EC, 2011; U.S. Joint Forces Command, 2010). La maggior parte degli spostamenti sono interni alle aree urbane e, per il settore dei trasporti, queste sono le aree che influiscono di più sui cambiamenti climatici e sui consumi energetici globali. La città può essere assimilata ad un organismo (Samaniego & Moses, 2008) e gli spostamenti che si compiono in essa, affinché siano efficaci, devono avvenire attraverso una rete che rappresenti una configurazione ordinata di relazioni -o connettività- (Capra, 1996) che implica una certa forma, una struttura definita (con il rispettivo schema) e uno o più processi specifici (Samaniego & Moses, 2008). Le caratteristiche che osserviamo oggi negli organismi sono il risultato di milioni di anni di evoluzione verso l’ottimizzazione delle strutture: minimizzazione dell’energia spesa per la distribuzione delle risorse e massimizzazione del rendimento. Tendono quindi a minimizzare il loro grado di entropia. Per arrivare ad una configurazione del tessuto connettivo urbano che possa minimizzare il suo grado di entropia è necessario innanzi tutto individuare un insieme di indicatori sulla base dei quali sia possibile caratterizzare lo spazio stesso e che rendano possibili analisi dinamiche della morfologia urbana. In quest’ottica, questo contributo si pone quindi come obiettivo quello di individuare un primo set di indicatori significativi derivati dal confronto tra le caratteristiche delle reti vascolari di un organismo e il tessuto connettivo urbano. The mobility plays a very important role for the internal market, employment and, more generally, the citizens’s life quality that takes great advantages from an effective and sustainable transport system. In the last twenty years, mobility has become an ever increasing necessity: the average mobility per capita in Europe, measured in passenger-kilometres per capita, is increased by 7% between 2000 and 2008 and it is expected that in 2050 the passenger-km OECD Europe will double compared to 2000. Furthermore demand for resources and food is continued to grow well beyond the GDP over the past decade (EC, 2011), enhancing thus the freight. The current transport model that responds to this mobility demand, which also includes a large part of trips that could be avoided (McLellan & Marshall, 1998), is based on the dominance of road transport and use of fossil fuels (EC, 2011), both for freight and transport of passengers. As a conseguence this transport model is accountable for 23% of energy consumed in Europe, and about three quarters of which depends on road transport (IPCC, 2007) It is estimated that energy consumption in this sector will increase by around 80% for 2030. In this sector, the energy consumed originates of 96% from oil and its products (IPCC, 2007; EC, 2011; Lerch, 2011). Therefore, the transport sector is responsible for high emissions of CO2 and other climate-altering gases, for the temperature increase and for significant health problems in population directly exposed to oil-derived pollutants(U.S. EPA, 2010). The strong dependence on oil may also have important consequences on the resource supply and mobility of citizens for the next decades (EC, 2011; U.S. Joint Forces Command, 2010). The majority of trips are internal to the urban areas that are affected by this congestion, local air pollution, road accidents and social harms. Finally, urban trips have a major influence on climate change and energy consumption at the global level. Samaniego & Moses (2008) show the similarities existing between cities and organisms. Urban trips are effective if are done through a network representing an ordered configuration of relationships -connectivity-(Capra, 1996) which implies a particular shape, definite structure and one or more specific processes. The characteristics that are observed in organisms today are the result of millions of years of evolution that led to optimized structures that tend to minimize the energy cost for resource allocation thus maximizing their productivity. Therefore, the organisms tend to minimize their degree of entropy. To arrive at a configuration of urban connective tissue that can minimize its level of entropy is first necessary to identify a set of indicators on the basis of which it is possible to characterize the space and make possible dynamic analysis of urban morphology. In this context, the aim of this contribution is to identify a first set of meaningful indicators derived from a comparison of the characteristics of the vascular networks of an organism with the urban connective tissue.
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