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1

Bettini, Romano. L'Islam come religione a potere temporale. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2011.

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2

Innocenti, Ennio. Storia del potere temporale dei papi. 4a ed. Napoli: Grafite, 2001.

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3

Salvemini, Cosmo Giacomo Sallustio. Il potere temporale del papato: Dal Sillabo ad oggi. Roma: Il ventaglio, 1992.

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4

Belli, Giuseppe Gioachino. S.P.Q.R. solo preti qua regneno: Versi e versacci al potere temporale. Roma: Robin, 2013.

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Laura, Gaffuri, Miccoli Giovanni 1933- e Varanini Gian Maria, a cura di. La relazione fra i concetti di potere temporale e di potere spirituale nella tradizione cristiana fino al secolo XIV. Firenze: Firenze University Press, 2010.

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6

Tabacco, Giovanni. La relazione fra i concetti di potere temporale e di potere spirituale nella tradizione cristiana fino al secolo XIV. A cura di Laura Gaffuri. Florence: Firenze University Press, 2011. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-8453-995-3.

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Abstract (sommario):
«Date a Cesare quel che è di Cesare, a Dio ciò che è di Dio»: a partire dalla non facile interpretazione del celeberrimo passo del vangelo di Matteo (22,21), la monografia di Giovanni Tabacco qui riproposta percorre le tappe che definirono e plasmarono le relazioni tra potere civile e potere religioso in Occidente lungo tutto il millennio medievale. Pubblicato una prima volta nel 1950 dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Torino, lo studio del grande medievista torinese appartiene ai "classici" mai dimenticati della storiografia medievistica italiana. La monografia è preceduta da tre interventi introduttivi (Laura Gaffuri, Giovanni Miccoli, Gian Maria Varanini) dedicati al significato e all'attualità della riflessione di Giovanni Tabacco, e all'importante stagione di studi che, tra primo Novecento e immediato secondo dopoguerra, si interrogò sulle origini delle relazioni stato-chiesa.
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7

Ancona, Elvio. Reductio ad unum: Il modello gerarchico di ordinamento e le sue rappresentazioni nella controversia sulle relazioni tra potere spirituale e potere temporale all'inizio del XIV sec. Padova: CUSL nuova vita, 1999.

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Enrico, Menestò, a cura di. Dal patrimonio di San Pietro allo Stato pontificio: La Marca nel contesto del potere temporale : atti del Convegno di studio ... : Ascoli Piceno, 14-16 settembre 1990. Spoleto: Centro italiano di studi sull'alto Medioevo, 2000.

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Enrico, Menestò, a cura di. Dal patrimonio di San Pietro allo Stato pontificio: La Marca nel contesto del potere temporale : atti del convegno di studio svoltosi in occasione della quarta edizione del "Premio internazionale Ascoli Piceno", Ascoli Piceno, 14-16 settembre 1990. Spoleto: Centro italiano di studi sull'alto Medioevo, 2000.

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10

Enrico, Menesto, a cura di. Dal patrimonio di San Pietro allo Stato pontificio: La Marca nel contesto del potere temporale : atti del convegno di studio svoltosi in occasione della quarta edizione del "Premio internazionale Ascoli Piceno", Ascoli Piceno, 14-16 settembre 1990. Spoleto: Centro italiano di studi sull'alto Medioevo, 2000.

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Giles. Il potere della Chiesa. Roma: Città nuova, 2000.

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Papini, Carlo. Da vescovo di Roma a sovrano del mondo: L'irresistibile ascesa del papa romano al potere assoluto. Torino: Claudiana, 2009.

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13

Sangermano, Gerardo. Poteri vescovili e signorie politiche nella Campania medievale. Galatina (Lecce): Congedo, 2000.

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Sangermano, Gerardo. Poteri vescovili e signorie politiche nella Campania medievale. Galatina (Lecce): Congedo, 2000.

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Sorrenti, Lucia. Il trono e gli altari: Beni e poteri temporali delle chiese nei rapporti col sovrano. Milano: A. Giuffrè, 2004.

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Bédoin, Centre culturel de la ville de. Potiers à Bédoin, 2000 ans de tradition: Activités et industries céramiques autour du Mont Ventoux des origines à nos jours : exposition temporaire, Centre culturel de la ville de Bédoin, du 28 juin au 20 septembre 2010. Marseille: Images en manœuvres, 2010.

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Hangzhou Shi li shi bo wu guan, a cura di. Maboroshi no meiyō: Nansō shūnai shikanʼyō : Kōshū rōkodō yōshi hakkutsu seikaten : Kokusai kōryū kikakuten = Temporary exhibition : Southern Song Xiuneisi guan ware : archaeological findings from the Kiln site at laohudong, Hangzhou. [Ōsaka-shi]: Ōsakashi Hakubutsukan Kyōkai, 2010.

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18

Tour, Gustave La. Del Potere Temporale Dei Papi. Creative Media Partners, LLC, 2023.

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L'Islam come religione a potere temporale. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2011.

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Tranasi, Michele. Basilica Di San Michele Dal XVII Al XXI Secolo: I Segni Del Potere Temporale. Independently Published, 2021.

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La Chiesa cattolica e lo Stato italiano: Dalla formazione del potere temporale alla revisione dei Patti lateranensi. Chieti: Solfanelli, 2020.

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Il potere necessario: I vescovi di Roma e il governo temporale da Sabiniano a Zaccaria (604-752). Roma: Antonianum, 2012.

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Lo scettro e la tiara: Potere temporale e territorio pontificio nella questione romana, 1861-1871 : antologia di documenti dell'epoca. Roma: Biblioteca d'Orfeo, 2011.

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24

Origine e sviluppo del potere temporale dei papi, 650-850: Un'epoca di falsi abilmente costruiti, che hanno inciso sul corso della storia : il Constitutum Constantini (Roma, 752-753), il Pactum seu Promissio Pippini (Roma, 816) e le Decretali dello Pseudo-Isidoro (Reims, 850 ca.). Torino: Claudiana, 2013.

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Scrittura e simboli del potere pontificio in età moderna: Lapidi e stemmi sui muri di Roma. Roma: Artemide, 2016.

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Hinton, David A. The Medieval Workshop. A cura di Christopher Gerrard e Alejandra Gutiérrez. Oxford University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.1093/oxfordhb/9780198744719.013.21.

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Abstract (sommario):
Archaeological evidence of medieval production is mostly in the form of residues rather than of workshops, although pits and hearths have been excavated. Apart from bone and antler, few organic products survive, unlike metal objects. This chapter considers the evidence for agricultural processing and production, textiles, metal-working, carcass products such as tanning, shoe-making, and bone-working, as well as stone, mineral (e.g. salt), and the more familiar clay products of pottery and tile production. Most recent developments have been in analyses, distribution studies, and considerations of the financial values and personal meanings of medieval objects. Most workshops were small scale and often temporary; only the cloth industry had the capacity to raise the capital required for substantial investment.
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Peters, Joris, Nadja Pöllath e Benjamin S. Arbuckle. The emergence of livestock husbandry in Early Neolithic Anatolia. A cura di Umberto Albarella, Mauro Rizzetto, Hannah Russ, Kim Vickers e Sarah Viner-Daniels. Oxford University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.1093/oxfordhb/9780199686476.013.18.

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Abstract (sommario):
Analysis of spatio-temporal variation in patterns of animal exploitation helps our understanding of the transition from hunting to husbandry of Ovis, Capra, Sus, and Bos in Pre-Pottery Neolithic Anatolia (c.9500–7000 bce). Despite interaction with humans since the final Pleistocene, domestication of Sus in southeastern Anatolia is only evidenced after 8500 bce. This timing coincides with efforts to exert cultural control over Ovis, Capra, and Bos. Applying a broad methodological spectrum, it is shown that in southeastern Anatolia, the Neolithic ‘package’ was in place at the end of the ninth millennium bce, whereas in contemporaneous central Anatolia, livestock husbandry only included sheep and goat. Initially, animal management practices may have focused on a single species, but after 8000 bce, herding strategies comprised at least two species, likely a risk-reducing strategy. Conceivably, large-scale social gatherings, e.g. at Göbekli Tepe, promoted the spread of practices associated with ungulate management and domestication.
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Monducci, Juri. Il dato genetico tra autodeterminazione informativa e discriminazione genotipica. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg274.

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Abstract (sommario):
I dati genetici costituiscono il patrimonio più profondo dell’individuo, tale da ridurre la persona, in caso di trattamento illegittimo, ad un mero portatore di patrimonio genetico. L’eccezionalismo genetico, capace di rivelare il destino delle generazioni future, potrebbe creare molte più occasioni di rischio discriminatorio, soprattutto in ambito lavorativo e assicurativo. La disciplina normativa sul trattamento dei dati genetici, introdotta dal legislatore sin dal 1999, è stata attuata solo nel 2007 per via del rischio, sempre più concreto, che si venisse a creare una nuova forma di schiavitù; dopo la codificazione del genoma umano, infatti, ci si è resi conto della possibilità di delineare le più intime caratteristiche della persona, tanto da arrivare a conoscere le immodificabili connotazioni sia del singolo individuo sia delle generazioni future, tanto da poter intervenire sul futuro dell’essere umano. Il volume si propone pertanto di fornire una lettura ragionata della normativa italiana sul trattamento dei dati genetici, finalizzata a tutelare non solo i singoli contro il rischio discriminatorio individuale, ma anche la collettività – intesa come gruppo sociale meritevole di tutela – da modificazioni genetiche tali da impedirne lo sviluppo secondo il naturale schema evolutivo. L’intenzione dell’autore è quindi quella di approfondire la lettura della disciplina vigente, in un contesto in cui il biodiritto non dovrebbe essere finalizzato alla normazione dell’etica, bensìall’individuazione dei confini da non superare per evitare di arrivare a quel rischio discriminatorio che, nello specifico contesto spazio temporale, potrebbe far prevalere una razza, un genere, una filosofia di vita o, comunque, un gruppo sociale, su altri, di minor forza.
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Richardson, John. The Neosurrealist Musical and Tsai Ming-Liang’s the Wayward Cloud. A cura di John Richardson, Claudia Gorbman e Carol Vernallis. Oxford University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.1093/oxfordhb/9780199733866.013.0034.

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Abstract (sommario):
This article appears in theOxford Handbook of New Audiovisual Aestheticsedited by John Richardson, Claudia Gorbman, and Carol Vernallis. This chapter theorizes an important new development in auteur cinema, the neosurrealist metamusical, through Jan Assman’s idea of “figures of memory,” which are aspects of cultural memory that are differentiated from everyday experiences by their ritualized and temporally displaced nature. Musical numbers in this view become figures of memory that highlight reflectivity. Tsai Ming-Liang’sThe Wayward Cloud (Tian bian yi duo yun, 2005) is a classic example of a neosurrealist metamusical, a surrealist sensibility manifesting itself in the film’s collage-like assemblage of genres-art house cinema, film musicals, and hard-core pornography-combined with an element of absurdism. The use of vintage popular songs as found objects is central in negotiating cultural meanings, including tensions between local Taiwanese culture and mainland China, the mediatized West and the local everyday. Although the film contains potent critical messages, its dominant modality is playful camp aestheticism, which is theorized by means of Eve Kosofsky Sedgwick’s idea of “reparative reading.”
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Scheible, Kristin. Reading the Mahavamsa. Columbia University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.7312/columbia/9780231171380.001.0001.

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Abstract (sommario):
Vamsa is a dynamic genre of Buddhist history filled with otherworldly characters and the exploits of real-life heroes. These narratives collapse the temporal distance between Buddha and the reader, building an emotionally resonant connection with an outsized religious figure and a longed-for past. The fifth-century Pali text Mahāvamsa is a particularly effective example, using metaphor and other rhetorical devices to ethically transform readers, to stimulate and then to calm them. Reading the Mahāvamsa advocates a new, literary approach to this text by revealing its embedded reading advice (to experience samvega and pasada) and affective work of metaphors (the Buddha's dharma as light) and salient characters (nagas). Kristin Scheible argues that the Mahāvamsa requires a particular kind of reading. In the text’s proem, special instructions draw readers to the metaphor of light and the nagas, or salient snake-beings, of the first chapter. Nagas are both model worshippers and unworthy hoarders of Buddha’s relics. As nonhuman agents, they challenge political and historicist readings of the text. Scheible sees these slippery characters and the narrative’s potent and playful metaphors as techniques for refocusing the reader’s attention on the text’s emotional aims. Her work explains the Mahāvamsa’s central motivational role in contemporary Sri Lankan Buddhist and nationalist circles. It also speaks broadly to strategies of reading religious texts and to the internal and external cues that give such works lives beyond the page.
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