Letteratura scientifica selezionata sul tema "Pervasivité"

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Articoli di riviste sul tema "Pervasivité":

1

Zacklad, Manuel. "Organisation et architecture des connaissances dans un contexte de transmédia documentaire : les enjeux de la pervasivité". Études de communication, n. 39 (1 dicembre 2012): 41–63. http://dx.doi.org/10.4000/edc.4017.

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2

Allouche, Elie. "Digital Transformation of Education, Systems Approach and Applied Research". Médiations et médiatisations, n. 17 (22 aprile 2024): 75–107. http://dx.doi.org/10.52358/mm.vi17.392.

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Abstract (sommario):
Cet article propose la construction d’une modélisation systémique du numérique en éducation dans le cadre d’une recherche appliquée aux politiques publiques (ministère de l’Éducation nationale français). Considérant le numérique dans sa pervasivité, il met en évidence l’importance d’une approche complexe pour comprendre la transformation des pratiques. Comme modalité de recherche appliquée, nous présentons les groupes thématiques numériques (GTnum). L’approche méthodologique combine une posture réflexive éclairée par les apports de la recherche, des choix conceptuels centrés sur les humanités numériques et l’approche systémique, la recherche participative et la science ouverte via le carnet Hypothèses « Éducation, numérique et recherche ». Comme résultats, notre modélisation est centrée sur un « numérique environnant » et six unités d’action, mis à l’épreuve via les thématiques des GTnum. Nous interprétons ces résultats par une comparaison avec d’autres cadres systémiques, une application aux axes de la transformation numérique en académies, une réflexion prospective avec le développement de l’IA générative et des perspectives pour la recherche participative. Enfin, l’article discute des limites et apports de cette démarche : variabilité de la compréhension des enjeux et de l’intégration des apports de la recherche, mais pistes pour l’anticipation d’une nouvelle configuration du numérique avec la place de l’IA.
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Cartocci, Roberto. "LOCALISMO E PROTESTA POLITICA". Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 21, n. 3 (dicembre 1991): 551–81. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200017895.

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Abstract (sommario):
IntroduzioneIn due saggi recenti Sartori ha ricostruito le dinamiche all'origine del ruolo cruciale, e tendenzialmente crescente, svolto dal localismo nella politica americana (Sartori 1986; 1989). Fattori politici come la debolezza dei partiti, istituzionali (sistema elettorale uninominale eroll callal Congresso), socioculturali (pervasività dei media e ossessione dei sondaggi) favoriscono la già potente tendenza alla protezione e salvaguardia degli interessi locali, cioè alla “villaggizzazione della politica” (1986, 12), che confligge con le piò generali tendenze verso la globalizzazione dell'economia e della politica.
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Salmoni, Fiammetta. "Il difficile equilibrio del diritto costituzionale tra presunta neutralità della tecnica e scelte politiche". Revista Justiça do Direito 33, n. 2 (31 agosto 2019): 142–71. http://dx.doi.org/10.5335/rjd.v33i2.9898.

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Abstract (sommario):
Dopo un breve inquadramento iniziale dei rapporti fra tecnica, politica e diritto, il saggio esamina la crescente pervasività della tecnica nel diritto, il quale, senza il supporto della tecnica e delle sue norme, non sarebbe oggi in grado di disciplinare tutta una serie di materie. Viene poi analizzata la definizione e la natura stessa del concetto di “tecnica” e di “norme tecniche” sin dall’antichità, per arrivare alle attuali definizioni della giurisprudenza costituzionale italiana. Ciò che emerge è la trasformazione della tecnica da mezzo a fine, nel nome di una sua solo presunta oggettività e neutralità. La tecnocrazia, dunque, è l’antitesi della democrazia e la tecnica è l’antitesi della politica.
5

Graziella Arazzi. "Scuola e territori: trame di coevoluzione per reinventare il mondo". IUL Research 3, n. 5 (19 giugno 2022): 230–39. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i5.281.

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Abstract (sommario):
Scuola e territori: scuola estesa, scuola diffusa, risorsa formativa per tutto il territorio? Oppure: territorio che propone alla scuola piste di inclusione e di coesione sociale? Oltre il dualismo formazione/mondo esterno, una proposta innovativa, che illustra la reciproca pervasività tra scuola e territorio, proviene dall’attuale modello epistemologico dei territoires apprenants. Utilizzando la lezione di Deleuze e Guattari, pedagogisti e sociologi definiscono i territoires apprenants come movimenti globali di uomini/concetti/forme sociali (tra cui la scuola) che si innescano in un determinato contesto geografico. In tale scenario, caratterizzato dall’attitudine ad abbandonare costantemente stabilità e abitudini, l’istituzione scolastica diviene motore per collegare fattori differenti, ospitare differenze, sostenendo trame di connessione e di coerenza mai definitive e proprio per questo dense di creatività pedagogica ed etica.
6

Boeri, Tito, Andrea Garnero e Lorenzo G. Luisetto. "L'uso dei patti di non concorrenza in Italia: uno studio empirico". GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI 44, n. 176 (maggio 2023): 609–43. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2022-176006.

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Abstract (sommario):
Ricerche empiriche recenti evidenziano la pervasività del potere datoriale nel mercato del lavo-ro (monopsonio del lavoro). Diversi fattori alimentano tale potere di mercato, tra cui le restri-zioni alla mobilità dei lavoratori che rendono più difficile cambiare occupazione. Tra queste restrizioni vi sono i patti (o clausole) di non concorrenza che limitano la capacità dei lavoratori di (re)impiegare la propria professionalità una volta terminato il rapporto di lavoro. Il contribu-to presenta le principali evidenze di uno studio empirico su quadro regolativo, utilizzo, inci-denza e contenuto dei patti di non concorrenza nel mercato del lavoro italiano. Tali clausole risultano essere piuttosto diffuse, anche tra i lavoratori a basso salario e che non hanno accesso a informazioni confidenziali. Possibili interventi regolativi sono discussi nelle conclusioni.
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Ruggeri, Martina, e Laura Massi. "Il Trauma Complesso come disturbo dello sviluppo: analisi di un caso clinico". MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, n. 2 (agosto 2020): 107–17. http://dx.doi.org/10.3280/mal2020-002006.

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Abstract (sommario):
Il contributo si pone l'obiettivo di evidenziare la dannosità e pervasività del Complex Trauma sullo sviluppo del bambino, attraverso l'esposizione di un caso clinico esemplifica-tivo, sia per l'analisi della compromissione funzionale della vittima sia per porre l'attenzione sui limiti dell'attuale sistema di classificazione diagnostico, che ad oggi fa riferimento uni-camente alla diagnosi di PTSD (Post Traumatic Stress Disorder), ritenuta non sufficiente-mente esaustiva per descrivere e riconoscere i traumi relazionali precoci, multipli e cronici, responsabili dei diversi possibili esiti disadattivi. Diversamente, il Disturbo Traumatico del-lo Sviluppo (DTS), non ancora inserito nei manuali diagnostici, viene ritenuto più consono a descrivere la complessità degli effetti del trauma interpersonale precoce e cronico, consi-derando ed includendo le molteplici espressioni sintomatiche del disturbo e, di conseguen-za, individuando i percorsi terapeutici più adeguati per i bambini.
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Rivoletti, Christian. "Ariosto e Dante. Sulla funzione modellizzante di alcuni aspetti narrativi e realistici della “Commedia”". AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista di epica 4, n. 1 (30 giugno 2023): 103–36. http://dx.doi.org/10.54103/2724-3346/20494.

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Abstract (sommario):
Indagini ormai “classiche” (Segre, Blasucci, Ossola) e importanti studi successivi (Zatti, Jossa, Geyer, Stierle e altri) hanno mostrato la pervasività dell’influsso della Commedia sul Furioso, sia a livello linguistico, stilistico e metrico, sia in ambito tematico, sia, infine, nell’ottica di una contrapposizione (spesso declinata in chiave parodica) di “ideologie” divergenti. A fronte della ricchezza di aspetti sinora analizzati, possiamo chiederci oggi se per Ariosto la Commedia abbia rappresentato un modello anche sul piano delle strutture narrative e del sistema dei rapporti tra il testo e la realtà extra-testuale. Mettendo in evidenza per la prima volta la presenza e la funzione delle riprese dantesche nei proemi dei primi canti del Furioso, il contributo mostra come Ariosto si appropri di precise strategie narrative della Commedia e costruisca così nuove dinamiche strutturali che presiedono alla narrazione in prima persona e ai riferimenti alla realtà contemporanea.
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Iannacci, Jacopo. "Microsystem based Energy Harvesting (EH-MEMS): Powering pervasivity of the Internet of Things (IoT) – A review with focus on mechanical vibrations". Journal of King Saud University - Science 31, n. 1 (gennaio 2019): 66–74. http://dx.doi.org/10.1016/j.jksus.2017.05.019.

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Brysiak, Anna Małgorzata. "“La luna è piena e il lago riposa tranquillo. O quasi.” Percorsi nella prosa notturna di Fleur Jaeggy". Quaderni d'italianistica 43, n. 1 (26 gennaio 2023): 169–83. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v43i1.40185.

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Abstract (sommario):
L’articolo intende mostrare la pervasività della figura della notte nell’opera narrativa di Fleur Jaeggy e segnalare dei percorsi nella sua prosa, partendo dal fascino dell’autrice per la notte, momento elettivo della sua creazione oltre che sfondo costante delle sue opere letterarie. Della rappresentazione della notte in Jaeggy viene posta in primo piano la dimensione perturbante, enigmatica e spiazzante, propria dei personaggi così come della poetica dell’autrice. Ancora, il saggio si propone di mostrare la ricca, originale e multiforme centralità dell’esperienza e dell’immaginario della notte nella prosa di Jaeggy e nel suo mondo letterario, individuando passaggi in cui la notte si manifesta ora quale luogo dell’anima, ora spazio di incontro con fantasmi e doppi, ora punto di congiunzione fra dimensione spirituale e spettrale. Si indagano infine gli scenari tenebrosi in cui i protagonisti di Jaeggy trovano una forma di apparente distacco o, addirittura, di preparazione alla morte.

Tesi sul tema "Pervasivité":

1

Biggio, Federico. "The Augmented Image : Optical Ideologies of AR Languages". Electronic Thesis or Diss., Paris 8, 2022. http://www.theses.fr/2022PA080035.

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Abstract (sommario):
Cette thèse étudie le phénomène du médium de la réalité augmentée (RA), ainsi que le type d'image numérique qu'il produit, en parcourant un paysage interdisciplinaire comprenant l'approche esthétique-anthropologique de l'autonomisation technique, l'esthétique sémiotique, celle de l'énonciation, de l'image numérique et des idéologies linguistiques. La détection d'une isotopie pragmatique (Garroni 1977 ; Eco 1979 ; Zinna 2004) permettra de définir un modèle général d'augmentation. Ensuite, ce modèle sera utilisé pour décrire le fonctionnement de deux types de supports informatiques : l'algorithme de classement et l'algorithme d'analyse des données. L'expression visuelle de ces processus peut être considérée comme relevant des idéologies optiques de l'image augmentée. À cet égard, les domaines de la créativité numérique, de l'art médiatique et de l'écologie des médias offrent des pistes intéressantes pour observer les pratiques méta-réflexives qui s'articulent quotidiennement dans les opérations et les discours de et sur l'ICH avec les artefacts de RA. Ces pratiques situent les valeurs des médias en réseau dans les sociétés contemporaines d'une manière propositionnelle et orientée vers le projet que les déclarations automatisées des médias informatiques ne semblent pas toujours fournir efficacement
This thesis investigates the phenomenon of the augmented reality medium (AR), as well as the type of digital image it produces, by traversing an interdisciplinary landscape comprehending of the aesthetic-anthropological approach to technical empowerment, the aesthetics semiotics, that of the enunciation, of the digital image and of linguistic ideologies. The detection of a pragmatic isotopy (Garroni 1977; Eco 1979; Zinna 2004) will allow to define a general model of augmentation. Then, this model will be used to describe the functioning of two types of computational media: the ranking algorithm and the data analysis algorithm. The visual expression of such processes can be said to pertain in optical ideologies of the augmented image. In this respect, the fields of digital creativity, media art and media ecology offer interesting paths for observing meta-reflexive practices that are articulated daily in the operations and discourses of and on the HCI with AR artifacts. These practices locate the values of networked media within contemporary societies in a propositional and project-oriented way that the automated statements of computational media do not always seem to provide effectively
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Grotti, Simone. "Ingegnerizzazione di sistemi software basati su schermi adattativi pervasivi". Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6396/.

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Abstract (sommario):
Ingegnerizzazione di sistemi software per schermi pervasivi che riconoscono l'attenzione degli osservatori e adattano ad essi i propri contenuti, interagendo tramite interfacce naturali. Viene proposto un framework per facilitare lo sviluppo di applicazioni che utilizzano kinect e OpenNI. Sulla base del framework realizzato viene presentato anche lo sviluppo di un prototipo per uno di questi sistemi, calato nel contesto accademico.
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Cito, Federica <1992&gt. "Il diritto d'autore tra pervasività di internet e creatività. Problematiche relative alla protezione delle opere d'ingegno nella società dell’informazione". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13210.

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Abstract (sommario):
La seguente tesi propone una riflessione sulle problematiche concernenti il diritto d’autore nell’epoca contemporanea e sul concetto di creatività ad esso legato. Lo scopo principale è quello di descrivere le complessità e di offrire gli strumenti per analizzare le molteplici posizioni sull’argomento. La protezione dell’opera d’ingegno e dei diritti morali ed economici ad essa connessi, è un’operazione necessaria per l’esigenza, da un lato di tutelare la produzione creativa, dall’altro di assicurare la libera circolazione di informazioni e promuovere il libero accesso e la diffusione della cultura. Queste necessità indispensabili, molto spesso, entrano in conflitto fra loro. La società nella quale viviamo, a causa della espansione capillare di Internet, è immersa in un contesto dove le distanze sono drasticamente ridotte, in un groviglio in cui la realtà virtuale si confonde con la vita e dove i classici punti di vista sono ribaltati e a volte, addirittura stravolti. L’obiettivo di questo studio è, dunque, la costruzione di un quadro sugli sviluppi del diritto d’autore nell’era digitale, con uno sguardo all’influenza pregnante della tecnologia e alla concezione di ciò che si intende per “processo creativo”. Al fine di comprendere al meglio il diritto d’autore e di fornire una ricostruzione cronologica, si è deciso di iniziare con la trattazione delle fonti, ambito molto articolato, di normative internazionali universali e comunitarie che disciplinano la materia. In secondo luogo, vengono illustrati i fondamenti, i caratteri generali e l’evoluzione storica del diritto d’autore; nello stesso capitolo è analizzato il sistema delle fonti dell’ordinamento italiano e di quello statunitense. Nell’ultimo capitolo sono affrontate le problematiche relazionate alla circolazione di opere d’ingegno on-line nel panorama del mercato digitale unico e analizzato il concetto di creatività nel contesto culturale odierno. Vengono inoltre approfondite le dinamiche che interessano il diritto d’autore nei social network e illustrati degli esempi di casi di violazione del diritto d’autore in opere d’arte contemporanee.
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Incasa, Iolanda <1967&gt. "La sorpresa come fattore critico indicatore di sintonizzazione emotiva in bambini normali e con disturbi pervasivi dello sviluppo". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1014/1/Tesi_Incasa_Iolanda.pdf.

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Abstract (sommario):
The topic of this study is surprise, re gard as an evolutionary complex process, with manifold implication in different fields, from neurological, since aspecific correlate of surprise exist more or less at every level of neuronal processes (e.g. Rao e Ballard, 1999.), to behavioral , inasmuch a s our ability to quickly valuate(assess), recognize and learn from surprising events, are be regarded as pivotal for survival (e.g. Ranganath e Rainer, 2003). In particular this work, going from belief that surprise is really a psychoevolutive mechanism of primary relevance, has the objective to investigate if there may be a substantial connection between development of surprise' emotion and specific developmental problems, or, if in subjects with pervasive developmental disorders surprise may embody (represent) a essential mechanism of emotional tuning, and consequently if abnormalities in such process may be at the base of at least a part of cognitive and behavioural problems that determine (describe) this pathology. Theoretical reasons lead us to conside r this particular pathologic condition, recall to a broad area of research concern the comprehension of belief as marker of ability to reasons about mental states of others (i.e. Theory of Mind), and in addition, at the detection of specific subjects' diff iculty in this field. On the experimental side, as well as limited of this work, we have to compare comprehension and expression of surprise in a sample of 21 children with pervasive developmental disorders (PDD), with a sample of 35 children without deve lopmental problems, in a range of age 3-12. Method After the customary approach to become friendly with the child, an experimenter and an accomplice showed three boxes of nuts, easily to distinguish one from the other because of their different colours an d , working together with the child, the contents of one of the boxes were replaced and a different material (macaroni, pebbles) was put in the box. for the purpose of preparing a surprise for someone. At this stage, the accomplice excused himself/herself and left and the experimenter suggested to the child that he prepare another surprise, replacing the contents in the second box. When the accomplice came back, the child was asked to prepare a surprise for him by picking out the box that he thought was the right one for the purpose. After, and the child doesn't know it, the accomplice change the content of one of the boxes with candies and asked out to the children to open the box, in order to see if he show surprise. Result Date have obtain a significant difference between autistic and normal group, in all four tests. The expression of surprise too, is present in significantly lower degree in autistic group than in control group. Moreover, autistic children do not provide appropriate metarappresentative explanations. Conclusion Our outcome, with knowledge of the limit of our investigation at an experimental level (low number of the champions, no possibility of video registration to firm the expressions ) orient to consider eventuality that surprise, may be seen as relevant component, or indicative, in autistic spectrum disorders.
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Incasa, Iolanda <1967&gt. "La sorpresa come fattore critico indicatore di sintonizzazione emotiva in bambini normali e con disturbi pervasivi dello sviluppo". Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1014/.

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Abstract (sommario):
The topic of this study is surprise, re gard as an evolutionary complex process, with manifold implication in different fields, from neurological, since aspecific correlate of surprise exist more or less at every level of neuronal processes (e.g. Rao e Ballard, 1999.), to behavioral , inasmuch a s our ability to quickly valuate(assess), recognize and learn from surprising events, are be regarded as pivotal for survival (e.g. Ranganath e Rainer, 2003). In particular this work, going from belief that surprise is really a psychoevolutive mechanism of primary relevance, has the objective to investigate if there may be a substantial connection between development of surprise' emotion and specific developmental problems, or, if in subjects with pervasive developmental disorders surprise may embody (represent) a essential mechanism of emotional tuning, and consequently if abnormalities in such process may be at the base of at least a part of cognitive and behavioural problems that determine (describe) this pathology. Theoretical reasons lead us to conside r this particular pathologic condition, recall to a broad area of research concern the comprehension of belief as marker of ability to reasons about mental states of others (i.e. Theory of Mind), and in addition, at the detection of specific subjects' diff iculty in this field. On the experimental side, as well as limited of this work, we have to compare comprehension and expression of surprise in a sample of 21 children with pervasive developmental disorders (PDD), with a sample of 35 children without deve lopmental problems, in a range of age 3-12. Method After the customary approach to become friendly with the child, an experimenter and an accomplice showed three boxes of nuts, easily to distinguish one from the other because of their different colours an d , working together with the child, the contents of one of the boxes were replaced and a different material (macaroni, pebbles) was put in the box. for the purpose of preparing a surprise for someone. At this stage, the accomplice excused himself/herself and left and the experimenter suggested to the child that he prepare another surprise, replacing the contents in the second box. When the accomplice came back, the child was asked to prepare a surprise for him by picking out the box that he thought was the right one for the purpose. After, and the child doesn't know it, the accomplice change the content of one of the boxes with candies and asked out to the children to open the box, in order to see if he show surprise. Result Date have obtain a significant difference between autistic and normal group, in all four tests. The expression of surprise too, is present in significantly lower degree in autistic group than in control group. Moreover, autistic children do not provide appropriate metarappresentative explanations. Conclusion Our outcome, with knowledge of the limit of our investigation at an experimental level (low number of the champions, no possibility of video registration to firm the expressions ) orient to consider eventuality that surprise, may be seen as relevant component, or indicative, in autistic spectrum disorders.
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Sita, Alberto. "Agenti, programmazione logica e sistemi distribuiti: esperimenti in JADE e tuProlog". Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13847/.

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Abstract (sommario):
Connettere ad Internet oggetti che circondano l’uomo nelle sue attività quotidiane crea sistemi distribuiti complessi in cui la tecnologia non si limita ad essere una commodity volta a migliorare la vita dell’individuo, ma diventa una componente attiva, sempre presente, con la quale l’uomo può interagire e collaborare. L’internet of Things (IoT) rende pervasiva la tecnologia e consente di avere informazioni sul contesto e sulle abitudini del singolo individuo che possono essere utilizzate per realizzare sistemi intelligenti (Internet of Intelligent Things, IoIT). Scenari concreti sono ad esempio reti per la domotica, sistemi di assistenza alla guida, sistemi per il controllo del traffico all’interno di un ambiente smart city, ecc. Da un punto di vista ingegneristico, lo sviluppo di applicazioni per sistemi IoT richiede la presenza di un supporto software che astragga dalle problematiche riguardanti la distribuzione delle risorse computazionali, che doti di intelligenza il sistema, che sia configurabile in modo dichiarativo e che permetta allo sviluppatore di concentrarsi soltanto sulla progettazione della logica applicativa. Tale supporto middleware si può parzialmente identificare in una piattaforma ad agenti che consente lo sviluppo di software basato sull’astrazione dell’agente, un’entità autonoma, socievole, reattiva e situata nello spazio. In questo contesto si colloca la tesi: partendo dall’esigenza dei sistemi distribuiti di avere a disposizione intelligenza situata, ma anche interoperabilità, configurabilità e coordinazione, scopo del lavoro è cercare di unire la programmazione ad agenti e la programmazione logica per sviluppare efficacemente applicazioni IoT intelligenti e distribuite. Inoltre si vuole sperimentare questo approccio come primo passo verso la definizione di un’architettura middleware che consenta la gestione della conoscenza e dell’intelligenza di un sistema distribuito.

Libri sul tema "Pervasivité":

1

Broussard, Paolo. Metafisica della pervasività. [Italy]: Centro per la filosofia italiana, 2000.

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2

Vercellone, Federico. Pervasività dell'arte. Milano: Guerini studio, 1990.

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Capitoli di libri sul tema "Pervasivité":

1

Carocci, Sandro. "Pervasività della signoria". In La signoria rurale nell’Italia del tardo medioevo. 4. Quadri di sintesi e nuove prospettive di ricerca, 299–316. Florence: Firenze University Press, 2023. http://dx.doi.org/10.36253/979-12-215-0187-2.12.

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Abstract (sommario):
The article examines two explicitly different meanings of the expression 'pervasiveness of lordship'. The first moves from the more commune meaning of pervasiveness, understood as a synonym of capillary diffusion, to distinguish between areas of seigniorial centrality and areas of seigniorial marginality in late medieval Italy. The second meaning understands “pervasiveness” in a less usual sense, i.e. as the capacity of lordship to thoroughly penetrate the surrounding world. After describing this notion of pervasiveness, the article illustrates some examples, drawn from various late medieval Italian regions, of lordships without pervasiveness and of pervasive lordships, questioning the capacity of seigniorial pervasiveness to survive and reconfigure itself in the late Middle Ages.
2

Iazzetta, Paolo. "Disturbi pervasivi dello sviluppo, ritardo mentale e disturbi mentali organici". In Vero come la finzione, 53–66. Milano: Springer Milan, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1549-4_6.

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3

Manfredini, Fabio, Paola Pucci e Paolo Tagliolato. "Mobile Phone Network Data". In Geographic Information Analysis for Sustainable Development and Economic Planning, 115–28. IGI Global, 2013. http://dx.doi.org/10.4018/978-1-4666-1924-1.ch008.

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Abstract (sommario):
The chapter presents some applications of mobile phone network data analysis to urban studies. At the beginning, through examples on mobility, temporary population, and scale, the reasons are discussed for why urban analysis traditional data sources no longer appear to be adequate to describe contemporary city dynamics. Afterwards, mobile phone network data is introduced as a potential new source for urban studies, providing evidences and arguments on issues such as large events monitoring, the need of integration of mobile phone traffic data with statistical data and temporary population definition and analysis. Because of its spatial and temporal resolution, mobile phone data represent an interesting and unique source of information on urban uses variability over time. Telephone traffic can become a valid alternative/complement to traditional methods, being it able to resolve both traditional survey’s limitations of latency (cellular network information can be easily retrieved in real time) and pervasivity (huge diffusion of cell-phones) at once.

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