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1

Cocozzella, Peter, e Luigi Malerba. "Itaca per sempre". World Literature Today 73, n. 1 (1999): 127. http://dx.doi.org/10.2307/40154520.

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2

Ingrosso, Sara. "Chiara Ingrao, Migrante per sempre". Altreitalie, n. 62 (15 gennaio 2021): 125–26. http://dx.doi.org/10.4000/altreitalie.441.

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3

Mascheroni, Giovanna, e Matteo Vergani. "Precari per sempre? Nuove forme di comunicazione per nuove lotte". HISTORIA MAGISTRA, n. 3 (aprile 2010): 52–64. http://dx.doi.org/10.3280/hm2010-003005.

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4

Voltolin, Adriano. "Il bambino che giocava sempre". COSTRUZIONI PSICOANALITICHE, n. 20 (dicembre 2010): 7–30. http://dx.doi.org/10.3280/cost2010-020001.

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Abstract (sommario):
Sulla base dei concetti di autismo nella formulazione di Meltzer e di rifugio della mente (Steiner), l'autore propone il caso di un bambino di otto anni che, visto per circa cinquanta sedute, propone un complicato gioco attraverso il quale smonta qualche cosa che avviene nel mondo esterno per proporne un rimontaggio che possa essere tollerato dalla sua mente. L'organizzazione patologica che il bambino costruisce ha la doppia funzione di proteggerlo da una realtŕ insostenibile da un lato e di proporgli un funzionamento onnipotente dall'altro. Il paziente, in questo stato, non essendo in grado di sostenere l'impatto con il mondo, si rifugia nell'organizzazione patologica che si comporta come una mafia mentale (Rosenfeld).
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5

Pacitti, Alfonso. "Senza follow-up la FAV Non è per Sempre". Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 29, n. 3 (4 agosto 2017): 229. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2017.672.

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6

Pacitti, Alfonso. "Senza follow-up la FAV Non è per Sempre". Giornale di Tecniche Nefrologiche e Dialitiche 29, n. 3 (luglio 2017): 229. http://dx.doi.org/10.5301/gtnd.2017.17397.

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7

Ciocârlie, Alexandra. "O rescriere a odiseei: Luigi Malerba, Itaca per sempre". Revista de Istorie și Teorie Literară 17 (30 dicembre 2023): 398–405. http://dx.doi.org/10.59277/ritl.2023.17.32.

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Abstract (sommario):
Luigi Malerba’s novel Ithaca forever, a rewriting of the second part of the Odyssey, presents what happened in Ithaca after Ulysses’ return from the perspective of the protagonist and his wife in the form of contrasting alternative monologues. Interested in the borderline between truth and lies, in the relationship between reality and fiction, between life and art, the author depicts the recognition of Ulysses by those close to him as a complex game of masks, in which the characters in the foreground assume a role without fully controlling it.
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8

Boero, Pino. "Per un Rodari “ecologico”". Italica Wratislaviensia 13, n. 1 (30 giugno 2022): 29–51. http://dx.doi.org/10.15804/iw.2022.13.1.02.

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Abstract (sommario):
Nelle sue opere Gianni Rodari ha avuto sempre uno sguardo attento all’ambiente e alle parole che lo caratterizzano e in anni in cui ancora dominava una visione sempre bella e positiva della natura ha saputo creare testi capaci di divertire ma anche far riflettere il lettore. Scopo di questo lavoro è dimostrare quanto lo scrittore abbia anticipato temi che oggi appartengono all’emergenza ambientale. Rodari dedica all’ambiente e alla natura poesie, favole e articoli; a livello di metodo la ricerca parte dalla schedatura completa di tutti i testi rodariani presenti su volumi e riviste e si sviluppa sia attraverso la valutazione dei temi più ricorrenti (la scarsa attenzione degli adulti alle esigenze dei bambini, la speculazione edilizia, le stagioni che cambiano, gli animali che non riescono più ad orientarsi nelle città soffocate dall’inquinamento), sia attraverso la valutazione dello stile di Rodari, mai didascalico e sempre teso alla leggerezza del sorriso. I risultati confermano che lo scrittore attraverso la dimensione fantastica riesce a far emergere l’importanza del rispetto dell’ambiente e il ruolo che l’infanzia può avere nello sviluppo di idee positive verso l’ambiente. Le conclusioni ribadiscono l’attualità dei testi di Rodari in ambito ecologico e la loro validità in campo educativo.
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9

Febbrajo, Alberto. "Per una sociologia del diritto tributario". SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, n. 2 (dicembre 2011): 27–31. http://dx.doi.org/10.3280/sd2011-002002.

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Abstract (sommario):
Questa presentazione tenta di sottolineare l'importanza di una sociologia del diritto tributario che, ingiustamente trascurata, costituisce un cruciale punto di congiunzione tra la sociologia del diritto e la sociologia dell'agire economico. Tale connessione, che risulta sempre piů visibile in un sistema complesso come il nostro, richiede l'utilizzazione sul piano teorico di strumenti di analisi inter-sistemica, sul piano empirico di strumenti di analisi delle opinioni del pubblico e, sul piano concettuale, di strumenti di comparazione tra sistemi giuridici diversi. Una sociologia del diritto tributario dovrŕ infatti tenere conto della graduale perdita di significato degli orizzonti nazionali delle politiche fiscali. Correlativamente, dovrŕ tenere conto del profondo influsso di organismi e relazioni sovranazionali nel quadro di una "democrazia finanziaria" che stabilisca sempre piů stretti contatti tra ruoli e istituzioni dei sistemi giuridici ed economici dei diversi Stati.
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10

Stramaglia, Antonio. "Libri perduti per sempre: Galeno, de indolentia 13; 16; 17-19". Rivista di Filologia e di Istruzione Classica 139, n. 1 (gennaio 2011): 118–47. http://dx.doi.org/10.1484/j.rfic.5.123053.

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Paoli, Matilde. "La Crusca risponde ogni tre per due o ogni due per tre?" XII, 2020/1 (gennaio-marzo) 12, n. 1 (13 marzo 2020): 58–62. http://dx.doi.org/10.35948/2532-9006/2020.3271.

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Abstract (sommario):
Molti lettori ci scrivono, specialmente dal Nord Italia, ma anche da Firenze, Roma e Sassari, chiedendo chiarimenti su un modo di dire “numerico”: per significare che qualcosa accade molto spesso si dice che avviene ogni tre per due oppure ogni due per tre? Qual è l’origine di questa espressione? È un modo di dire diffuso da sempre su tutto il territorio nazionale o si è originato in una particolare area?
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Galli, Franco, Luigi Tazza e Luciano Carbonari. "Il team dell'accesso vascolare: istruzioni per I'uso". Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, n. 2 (30 aprile 2013): 85–88. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1013.

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Abstract (sommario):
Gestire l'accesso vascolare oggi è sempre più difficile per il nefrologo, soprattutto se deve farlo da solo. Il team dell'accesso vascolare è uno strumento importante del quale ciascun nefrologo dovrebbe dotarsi; è costituito da varie componenti, a iniziare da quella infermieristica “strutturalmente” già presente in un centro dialisi. Chirurgo vascolare e angioradiologo interventista sono ormai alleati irrinunciabili per il nefrologo che deve affrontare i problemi sempre più complessi dell'accesso vascolare. I componenti del team devono poter interagire fra loro sotto la sapiente regia del nefrologo, la cui cultura sul tema deve essere la più ampia, completa e aggiornata possibile. L'impossibilità di creare il team dell'accesso per mancanza di specialisti nella struttura in cui opera, non deve mai però impedire al nefrologo di individuare altri team esterni a cui fare riferimento per proporre i suoi casi complessi.
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Riva, Hilary, Chiara Dossi e Giuseppe Bonforte. "Buttonhole: tutto il contrario di quello che ho sempre fatto". Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, n. 2 (19 giugno 2013): 89–91. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1014.

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Abstract (sommario):
La buttonhole technique (BHT) è un metodo di puntura della fistola arterovenosa (FAV), che prevede il posizionamento degli aghi sempre esattamente nello stesso punto. Questa tecnica, per alcuni aspetti controversa, ha diversi vantaggi: rende più sopportabile l'incannulazione, accorcia i tempi dell'emostasi e riduce la degenerazione aneurismatica della FAV. Per questo è stata rapidamente ben accettata dai pazienti e dal personale infermieristico, anche se permane lo scetticismo di alcuni medici. La spiegazione di tale posizione sta nel dover pensare e fare tutto il contrario di quanto detto e fatto precedentemente. Forse, conoscere la storia di come è nata questa tecnica può aiutare a rimuovere alcuni dubbi. La BHT è una tecnica che non si può improvvisare e che richiede dedizione sia nelle fasi iniziali, per creare il tunnel sottocutaneo, sia nelle fasi successive ad ogni incannulazione, per conservarlo integro. Non è da sottovalutare il rischio di infezione insito nell'applicazione di questa procedura che solo un corretto e continuo training dell'equipe può prevenire o intercettare. La BHT non può essere proposta indiscriminatamente a tutti i pazienti sottoposti a emodialisi, ma va riservata alle FAV complesse dove la normale puntura risulta complicata e complicante.
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Vella, Francesca. "Tamagno Otherwise Verdi, ‘Ora e per sempre addio’ (Otello), Otello, Act II". Cambridge Opera Journal 28, n. 2 (luglio 2016): 235–37. http://dx.doi.org/10.1017/s0954586716000306.

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Nuzzo, Elena. "“Dai fallo per me!” L’insistenza di fronte a un rifiuto: evidenze empiriche per la didattica dell’italiano a stranieri". Cuadernos de Filología Italiana 26 (2 ottobre 2019): 75–91. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.61495.

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Abstract (sommario):
Affinché gli insegnanti di lingua seconda possano affrontare con gli studenti anche fenomeni pertinenti al livello della pragmatica è importante che abbiano accesso a dati empirici e risultati della ricerca su come i parlanti della lingua bersaglio realizzano vari atti linguistici in diversi contesti. Il presente contributo intende esplorare le modalità di realizzazione della sequenza invito-rifiuto in un campione di interazioni semispontanee tra giovani parlanti di italiano con un grado medio di confidenza, focalizzandosi in particolare sul ruolo dell’insistenza nel contesto di un invito informale a una festa. Si analizzano 94 roleplay di invito-rifiuto interpretati da studenti universitari residenti nella zona di Roma. I risultati mostrano che l’insistenza di fronte al rifiuto è una reazione frequente e attesa, benché non sempre presente. Ciò rivela qualche analogia tra la lingua/cultura italiana e alcune culture sudamericane nelle quali l’insistenza sembra essere addirittura una routine “necessaria”, utile a rafforzare i legami di affiliazione tra i membri della comunità.
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Friso, Valeria. "Quali trasformazioni per un'inclusione reale a scuola. Disabilità e migrazione ci interrogano". EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, n. 2 (dicembre 2021): 59–69. http://dx.doi.org/10.3280/erp2-special-2021oa12912.

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Abstract (sommario):
Il presente articolo propone riflessioni legate a traiettorie possibili che la scuola potrebbe percorrere nelle risposte a domande sempre più frequenti provenienti da alunni con disabilità figli di migranti. Rete, professionalità specializzate, valorizzazione della scuola da parte del contesto e del territorio sono alcune delle sollecitazioni che ci arrivano dalle ricerche più recenti in quest'ambito di indagine. Come renderli strumenti per una trasformazione generativa ed evitare che la scuola debba rispondere sempre con urgenza e senza percorsi condivisi?
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Melloni, Alberto. "“CHIESA E STATO” FRATTURA DI COSA, FRATTURE PER COSA". Il Politico 251, n. 2 (3 marzo 2020): 255–67. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2019.248.

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Abstract (sommario):
Una caratteristica cruciale della storia italiana è il poliedrico rapporto tra Stato e papato, un rapporto a volte conflittuale, a volte amichevole ma sempre presente nelle diverse fasi del processo di costruzione della nazione. Da un lato, la Questione Romana e le vicende dell'Unità del XIX secolo si basano su diverse fratture e ne evidenziano l'antagonismo. Dall'altro, una riconciliazione si può vedere dopo il Movimento di Resistenza, quando la Chiesa è diventata protagonista del sistema democratico repubblicano e durante il periodo della stesura della Costituzione, basata sugli sforzi reciproci e sull'utopia di un dialogo fecondo. Nel complesso, e questo è vero fin dalla Cattura di Roma (1870), lo Stato italiano ha sempre dovuto misurarsi con la presenza duratura del papato.
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Ciampi, Marina. "Per una fenomenologia della societŕ contemporanea. Accesso, approvvigionamento e democrazia dell'acqua". RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, n. 3 (novembre 2010): 137–49. http://dx.doi.org/10.3280/sa2010-003013.

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Abstract (sommario):
Nella societŕ contemporanea, definita anche societŕ del rischio globale, la crisi idrica riveste un ruolo decisivo ma controverso rispetto ad altri rischi (sanitari, ambientali, finanziari, bellici). Essa infatti colpisce maggiormente le aree geografiche del sud del mondo, dove tale risorsa č sempre piů carente e di scarsa qualitŕ; al contrario i Paesi industriali avanzati hanno un approccio poco responsabile nei confronti di un bene cosě prezioso e di una fonte che č esauribile e limitata. I vantaggi dello sviluppo e della globalizzazione non sono infatti distribuiti equamente a livello geografico e il gap tra i "ricchi" e gli "ultimi della Terra" sta diventando sempre piů profondo. Eppure uno sviluppo che intenda essere davvero sostenibile deve affrontare globalmente il problema della disponibilitŕ dell'acqua potabile, della sua qualitŕ, del suo accesso pubblico, in un'ottica di gestione e condivisione democratica di tale risorsa. Accedere all'acqua č un diritto fondamentale, universale e inalienabile, ma se non si attuerŕ un'inversione di tendenza a livello sociale, economico e politico, tale bene continuerŕ ad essere sempre piů mercificato e privatizzato.
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Bianchetti, Raffaele. "Le misure rieducative nell'ambito del tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie: alcune prime osservazioni". MINORIGIUSTIZIA, n. 4 (agosto 2023): 62–71. http://dx.doi.org/10.3280/mg2022-004006.

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Abstract (sommario):
Le misure rieducative, previste e disciplinate dagli artt. 25 ss. del r.d.l. 20 luglio 1934, n. 1404, non hanno subìto sostanziali modifiche dalla cosiddetta riforma "Cartabia". Anzi, la loro permanenza per competenza presso la sede distrettuale dell'istituendo tribunale per le persone, per i minorenni e per le famiglie, dove le decisioni saranno sempre assunte in ambito collegiale, non ha infranto la dimensione multidisciplinare dentro la quale i procedimenti amministrativi assumono senso e utilità, ma ne ha rilanciato apertamente l'utilizzo al fine di sostenere/aiutare/educare gli adolescenti in difficoltà, che con i loro comportamenti sovente dirompenti, segna¬lano disagi e criticità nel proprio percorso di crescita.
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Giannattasio, Michele, e Giuseppe Gernone. "La peritoneale è una dialisi per “vecchi”?" Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, Suppl. 5 (14 febbraio 2014): S32—S34. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.965.

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Abstract (sommario):
Un numero sempre maggiore di pazienti anziani inizia la dialisi. Tuttavia, malgrado i potenziali vantaggi della DP rispetto all'HD, tale tecnica è sottoutilizzata, specialmente nell'anziano. È, di recente, comparso un dibattito sulla rivista Seminars in Dialysis, relativamente al fatto di considerare o meno la DP come terapia sostitutiva di prima scelta per il paziente anziano.
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Ferrera, Maurizio. "NEOWELFARISMO LIBERALE: NUOVE PROSPETTIVE PER LO STATO SOCIALE IN EUROPA". Revista Direito das Relações Sociais e Trabalhistas 3, n. 1 (9 ottobre 2019): 72–101. http://dx.doi.org/10.26843/mestradodireito.v3i1.102.

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Abstract (sommario):
Lo scopo del presente articolo è studiare il cosidetto neowelfarismo liberale e le nuove prospettive per lo stato sociale europeo. Innanzitutto, viene discusso il neoliberismo che ha avuto una fase d’ascesa negli anni ottanta, una d’appiattimento intorno alla metà degli anni novanta e una di discesa negli anni duemila. Viene studiata la sfida lanciata al welfare state dall’ideologia neoliberista durante la sua fase ascendente. In seguito si descrive e si discute l’ascesa di un nuovo e articolato approccio ideologico ai temi del welfare che chiamerò neowelfarismo liberale. Trattasi di una nuova sintesi ideologica volta a combinare in modo creativo spunti tratti dalla tradizione liberale e da quella socialdemocratica per elaborare una nuova concezione della natura e del ruolo dello Stato sociale in un contesto economico sempre più basato sulla conoscenza e sempre più aperto.
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Direttivo ANIARTI, Direttivo ANIARTI. "Aniarti. Analisi delle attività dell’infermieristica in Area Critica nell’ultimo triennio". Scenario® - Il Nursing nella sopravvivenza 36, n. 3 (1 novembre 2019): 3–4. http://dx.doi.org/10.4081/scenario.2019.389.

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Abstract (sommario):
Si sta concludendo il triennio di attività di questo Comitato Direttivo Aniarti e durante il 38° Congresso Nazionale verrà nominato il nuovo gruppo dirigente dellaSocietà Scientifica che ripartirà dalle numerose attività svolte in questi ultimi anni. Ci sembra utile fare un bilancio delle varie iniziative intraprese in questo periodo per comprendere tutto il lavoro che sta alla base dell’associazione e per condividere il percorso futuro. Le elezioni portano sempre novità che partiranno però da una base solida e da una “macchina ben rodata”.
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Cornacchiari, Marina, Roberto Ferraresi, Barbara Gidaro, Antonia Stasi, Maria Giuseppina Ponticelli, Marco Mereghetti, Luca Di Toma e Carlo Maria Guastoni. "Posizionamento Di Un Catetere Venoso Centrale Permanente Nella Trombosi Della Vena Cava Superiore". Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, n. 1 (2 dicembre 2014): 33–36. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.857.

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Abstract (sommario):
È sempre più frequente l’utilizzo di cateteri posizionati nei vasi venosi centrali per il trattamento emodialitico, la terapia infusiva, la nutrizione parenterale e la chemioterapia. Anche i cardiologi ricorrono sempre più spesso all’impianto di cateteri venosi centrali per l’elettrostimolazione e la cardioversione elettrica. Il risultato è la possibilità di comparsa dell’occlusione di tali vene a causa della presenza di questi dispositivi. Questo articolo descrive il caso clinico di un’ampia trombosi coinvolgente la vena cava superiore e la modalità di posizionamento di un catetere venoso centrale, unica possibilità per poter effettuare un trattamento dialitico nel paziente.
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Martini, Carlo Maria. "La dimensione cristiana della professionalità infermieristica". Medicina e Morale 39, n. 3 (30 giugno 1990): 541–49. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1990.1179.

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Abstract (sommario):
Il mondo infermieristico si trova al crocevia di tanti problemi e di molteplici discorsi. L'autore, partendo dalle situazioni concrete del nostro tempo, affronta il tema della professionalità infermieristica sul piano etico e su quello della fede cristiana. Egli individua alcuni punti di riflessione perché vengano valorizzate di più le profonde idealità che sono insite da sempre e per sempre nel servizio infermieristico. lnnanzitutto è necessario che il mondo infermieristico prenda maggiore coscienza dell'importantissimo ruolo svolto; diventa di conseguenza sempre più impellente la necessità di una formazione permanente. Inoltre, una reale collaborazione tra volontariato e mondo infermieristico diventa per un infermiere uno stimolo a vivere la propria professionalità in maniera più attenta a valori quali la gratuità e l'altruità.
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Benelli, Caterina. "Nascita e sviluppo di un’idea". Mnemosyne, n. 9 (15 ottobre 2018): 14. http://dx.doi.org/10.14428/mnemosyne.v0i9.14013.

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Abstract (sommario):
L’obiettivo dell’articolo è di rintracciare la valenza formativa dei laboratori autobiografici e promuovere la cultura della memoria e dell’autobiografia in carcere: contesto di storie difficili che necessitano, sempre più e con maggiore attenzione, di essere ascoltate e comprese attraverso proposte di percorsi formative sempre più mirate ai nuovi bisogni. D’altra parte anche l’Ordinamento penitenziario raccomanda l’inclusione del detenuto in percorsi trattamentali in carcere finalizzati ad un migliore reinserimento sociale. Ed è per questo che, all’interno del Piano pedagogico degli Istituti penitenziari sono sempre più presenti laboratori autobiografici che permettono ai partecipanti di ripercorrere la propria vicenda esistenziale,di riflettere su di sé per una ri-progettazione in vista del «fine pena» e con l’accompagnamento di esperti in metodologie autobiografiche.
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Arilla, Enric. "Idees per a l'aprofitament i manteniment dels sistemes àudiovisuals". Comunicació educativa, n. 4 (27 dicembre 2013): 24. http://dx.doi.org/10.17345/comeduc199224-25.

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Abstract (sommario):
L'aprofitament dels mitjans àudio-visuals i la seva disponibilitat estan en funció directa del manteniment que aquests rebin. Per norma general esperem que el nostre petit sistema àudio-visual funcioni en tot moment i que aquest ho faci sempre a la primera i amb la major qualitat d'imatge i so possibles. La majoria de vegades és realment així: engeguem els aparells, introduïm la cinta i un cop visionada apaguem els aparells sense ni tan sols comprovar-ne el funcionament. De sempre uns visionats amb mancances d'imatge, so o intervals de ratlles són ràpidament atribuïts a la qualitat de la còpia o en tot cas al videocasset. Aquest és el primer error que cal evitar; la qualitat resultant de visionar una cinta dependrà de la qualitat de la cinta i sobretot del manteniment que rebi el nostre aparell. Rentar els capçals del nostre vídeo de manera regular, comprovar que les connexions entre ells no apareguin mossegades o deformades, que el televisor o monitor tingui la pantalla neta, són factors que quasi bé mai es tenen en compte.
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Kowalczyk, Dariusz. "La Santissima Trinità è “democratica”? La dottrina di Dio e le dottrine socio-politiche". Roczniki Teologiczne 70, n. 2 (10 novembre 2023): 41–62. http://dx.doi.org/10.18290/rt2023.11.

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Abstract (sommario):
L’autentica fede in Dio, rivelatoci in Gesù Cristo, è una fede incarnata che, in qualche modo, unisce le cose dell’al dì là con le esperienze di questo mondo. La teologia politica ha come obiettivo di riflettere sul come la riflessione teologica può o dovrebbe influire sulla vita socio-politica. Il monoteismo teologico è stato usato, nel passato, per giustificare e rafforzare il potere degli imperatori. Tali tentativi hanno purtroppo portato, a volte, ad abusare della dottrina cristiana a favore della politica. Una possibilità per correggere la prospettiva della teologia politica è stata ricavata dalla teologia trinitaria, cioè dalla verità che in Dio l’unità va sempre insieme alla diversità. Dio non è solo uno ma è anche trino, cioè costituisce una comunità di uguaglianza e alterità. Possiamo, allora, individuare uno stile trinitario che potrebbe essere applicabile anche alle dottrine socio-politiche moderne. Si deve, però, ricordare che come ci sono state delle indubbie esagerazioni nel voler giustificare teologicamente le monarchie, esse ci possono essere anche nell’individuare ed indicare delle analogie tra la dottrina trinitaria e i sistemi democratici. La Chiesa, per vocazione impegnata socialmente, è chiamata – sulla via dell’Apocalisse – a mantenere la dimensione profetica ed escatologica, mentre testimonia ed annuncia che Deus semper maior, cioè essa fa memoria e ricorda agli uomini di ogni tempo che a qualsiasi somiglianza tra Dio e il creato corrisponde sempre una più grande dissomiglianza.
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Manieri, Gregorio, e Marta Ruggiero. "Quo vado, ovvero sul perché in Puglia chi emigra per studio o per lavoro tende a tornare". TERAPIA FAMILIARE 46, n. 133 (aprile 2024): 77–97. http://dx.doi.org/10.3280/tf2023-133008.

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Abstract (sommario):
L'articolo che segue si pone come principale obiettivo quello di dar vita a una riflessione su quanto sia fondamentale, nella vita di chi è nato e cresciuto in Puglia, il ritorno, dopo essersi allontanati, alla propria terra e alle proprie origini. Si partirà da una analisi storico-sociologica e geografica prima, per poi arrivare a un'analisi psicologica attraverso la focalizzazione su uno dei fenomeni che da sempre caratterizzano il nostro Paese, quello della migrazione. Quindi si cercherà di mettere in luce quali sono quegli elementi, culturali e familiari, che spingono chi vive in territori pugliesi prima di tutto ad allontanarsi e poi, per ragioni multiple, a ritornare. Parlando di separazioni e appartenenze, miti e tradizioni, distanze e ri-unioni, si esporranno le ragioni sottostanti la voglia e il bisogno, soprattutto tra i più giovani, di andar via dalla terra d'origine, alla ricerca tanto di se stessi quanto di una maggiore stabilità, per poi decidere di farvi ritorno, diversi, cambiati, ma con la necessità di dare ascolto a quel forte richiamo delle proprie radici. Attraverso il racconto di una coterapia e l'espressione di elementi propri dei terapeuti stessi, si metteranno in luce quegli aspetti che caratterizzano le famiglie pugliesi, famiglie culturalmente invischiate, matriarcali, dai confini non sempre ben definiti, cercando di comprendere quali siano quei fattori che, anche grazie e attraverso il fenomeno migratorio, possono consentire il giusto equilibrio tra appartenenza e separazione.
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Migliorini, Laura. "Progetti e percorsi del vivere insieme: la prospettiva psicosociale". RICERCA PSICOANALITICA, n. 2 (maggio 2011): 57–68. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2011-002005.

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Abstract (sommario):
La famiglia, in una prospettiva psico-sociale, si puň considerare sfidata in senso epistemico: essa per la sua natura si confronta con i contesti, con i cambiamenti, con la capacitŕ di adattarsi ad eventi di vita differenziati e molteplici. La famiglia puň essere considerata come un "progetto" che si trasforma per unificare situazioni diverse e talvolta contraddittorie, andando a delineare "percorsi" familiari sempre piů differenziati e difficili da prevedere. Tali percorsi possono dipendere da eventi di vita non scelti, di cui si subiscono tutte le conseguenze e le sofferenze, oppure da eventi fortemente voluti che aprono a possibili felicitŕ o infelicitŕ. Lo scenario che l'autrice delinea comprende le variegate strategie del vivere insieme in cui sempre piů si declina il familiare; accanto ad una societŕ e ad un amore "liquidi", infatti, anche la famiglia non sembra piů in grado di conservare la propria forma. La costruzione dei suoi confini e dei significati che assume, attraverso l'attuale molteplicitŕ delle forme familiari, cui ciascuno di noi puň partecipare anche contemporaneamente, rappresenta la sfida principale legata alla capacitŕ di ciascuno di costruire e mantenere dei legami.
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Migliorini, Laura. "Progetti e percorsi del vivere insieme: la prospettiva psicosociale". Ricerca Psicoanalitica 22, n. 2 (31 agosto 2011): 57–68. http://dx.doi.org/10.4081/rp.2011.451.

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Abstract (sommario):
La famiglia, in una prospettiva psico-sociale, si può considerare sfidata in senso epistemico: essa per la sua natura si confronta con i contesti, con i cambiamenti, con la capacità di adattarsi ad eventi di vita differenziati e molteplici. La famiglia può essere considerata come un "progetto" che si trasforma per unificare situazioni diverse e talvolta contraddittorie, andando a delineare "percorsi" familiari sempre più differenziati e difficili da prevedere. Tali percorsi possono dipendere da eventi di vita non scelti, di cui si subiscono tutte le conseguenze e le sofferenze, oppure da eventi fortemente voluti che aprono a possibili felicità o infelicità. Lo scenario che l'autrice delinea comprende le variegate strategie del vivere insieme in cui sempre più si declina il familiare; accanto ad una società e ad un amore "liquidi", infatti, anche la famiglia non sembra più in grado di conservare la propria forma. La costruzione dei suoi confini e dei significati che assume, attraverso l'attuale molteplicità delle forme familiari, cui ciascuno di noi può partecipare anche contemporaneamente, rappresenta la sfida principale legata alla capacità di ciascuno di costruire e mantenere dei legami.
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Drigo, Elio. "L'opportunità di un percorso virtuoso per la qualità di vita". Scenario® - Il Nursing nella sopravvivenza 29, n. 1 (3 giugno 2018): 3. http://dx.doi.org/10.4081/scenario.2012.169.

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Abstract (sommario):
E' sempre più diffusa la convinzione che, nonostante l’invadenza delle notizie e delle fobie sullo stato dell’econo- mia, non sia direttamente il denaro, reale oppure fittizio come nei giochi di alta finan- za, a fare la differenza nella qualità di vita che possiamo costruirci.
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Bagnasco, Anna Maria, Milko Zannini, Nicola Pagnucci, Giulia Ottonello, Loredana Sasso e Gianluca Catania. "Fattori predittivi degli eventi di violenza o aggressione verso gli infermieri sul luogo di lavoro: un protocollo di revisione sistematica". Scenario<sup>®</sup> - Il Nursing nella sopravvivenza 38, n. 2 (26 luglio 2021): 7–12. http://dx.doi.org/10.4081/scenario.2021.474.

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Abstract (sommario):
La violenza o aggressione verso gli infermieri sul luogo di lavoro è un evento estremamente comune, soprattutto nelle aree critiche ed emergenziali ospedaliere. Negli ultimi anni il problema sembra essersi palesato anche in altre realtà, intra- ed extra-ospedaliere, rendendo il fenomeno sempre più all'ordine del giorno. Molti sono gli studi che identificano le importanti conseguenze fisiche, psico-sociali ed economiche per i soggetti e le istituzioni che subiscono questo fenomeno, ma lo studio e la prevenzione della violenza si colloca ai primi posti delle agende delle organizzazioni e agenzie per la sicurezza dei lavoratori e delle associazioni internazionali dei professionisti della salute.
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Stamile, Natalina. "Rileggendo Paul Wouters: La bottega del filosofo. Ferri del mestiere per pensatori debuttanti". Revista Confluências Culturais 7, n. 2 (11 ottobre 2018): 18. http://dx.doi.org/10.21726/rccult.v7i2.611.

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Abstract (sommario):
Le presenti riflessioni tentano di dimostrare l’importanza della filosofiaattraverso una (ri)lettura ragionata di “La bottega del filosofo, ferri del mestiere per pensatori debuttanti” di Paul Wouters. Infatti, oggi, sempre più spesso la filosofia sembra essere ridotta al lumicino nella formazione del pensiero non solo giuridico. L’autore, invece, attraverso lo stumento della metafora e dell’allegoria ci permette di comprendere alcune tra le più importanti scuole di pensiero filosofico. Dall’analisi del testo emerge come solo dalla capacità di saper utilizzare simultaneamente molteplici metodologie, deriva la qualità delle risposte del filosofo. In conclusione, originale è la proposta di Paul Wouters che non cede alla tentazione di ricercare strumenti nuovi, quanto si impegna a scoprire una sorta di strategia mista, che si riveli, di volta in volta, utile al raggiungimento dello scopo che ci si prefigge.
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Basso, Matteo, Joanna Katarzyna Nowakowska, Aylin Baysan, Michel Blique, Sophie Doméjean, Patricia Gaton, Sevil Gurgan et al. "La carie dentaria in età pediatrica: considerazioni per un piano di trattamento sempre efficace". Dental Cadmos 86, n. 03 (marzo 2018): 184. http://dx.doi.org/10.19256/d.cadmos.03.2018.05.

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Carreras, Carla. "Filosofia per a ciutadans. Per què la democràcia necessita la filosofia". Pedagogia i Treball Social 3, n. 2 (1 giugno 2013): 3. http://dx.doi.org/10.33115/udg_bib/pts.v3i2.22174.

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Abstract (sommario):
<p>Des de sempre, l’educació ha estat vinculada a la socialització de l’individu, a la incorporació i integració de l’individu en la comunitat. Tanmateix, en una societat com l’actual, en què la comunitat ja no és homogènia, hi ha conflictes de valors; no està tan clar què cal conservar ni què cal transmetre. L’educació s’ha de convertir en una educació “per pensar”: les societats anomenades democràtiques necessiten “ciutadans” que participin, críticament i creativament, en la construcció i gestió de la comunitat. <br />La democràcia exigeix participació però hem de poder tenir una certa pràctica en aquest camp; no es pot participar sense informació, però tampoc sense la recerca crítica i creativa de les raons de les nostres opinions, de les conseqüències de les nostres accions. I la filosofia, entesa com a activitat, com a procés de recerca, ens pot ajudar a esdevenir ciutadans més reflexius, més crítics, més autònoms, a través de l’agusament de les tan necessàries habilitats de pensament.</p>
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Secci, Claudia. "GRAMSCI E L'EDUCAZIONE: PER UNA PEDAGOGIA UMANISTICA NEL NOSTRO TEMPO". Revista Práxis e Hegemonia Popular 8, n. 13 (20 dicembre 2023): 59–81. http://dx.doi.org/10.36311/2526-1843.2023.v8n13.p59-81.

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Abstract (sommario):
gramsciane presenti nei Quaderni ponendo gli scritti gramsciani in relazione con le prospettive umanistiche ed emancipatorie nel nostro mondo di oggi, all’interno del quale i temi educativi e formativi del pensiero critico si scontrano con nuove contraddizioni e con modalità inedite di dominio, caratterizzate forme sempre più sofisticate e tecnicamente avanzate di irreggimentazione molecolare delle grandi masse popolari.
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Eleuteri, Stefano, Roberta Rossi, Francesca Tripodi e Chiara Simonelli. "Attivitŕ sessuali online (aso): nuove frontiere e nuovi rischi dell'utilizzo di internet per scopi sessuali". RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, n. 2 (dicembre 2013): 69–86. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2012-002005.

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Abstract (sommario):
Sempre piů persone utilizzano Internet per attivitŕ sessuali online e il fenomeno č in crescente aumento. Negli ultimi anni, č inoltre emerso un importante doppio legame tra la sessualitŕ e questo nuovo strumento, dove da un lato la tecnologia ha dato un significato diverso ai comportamenti sessuali preesistenti e dall'altro la stessa sessualitŕ ha diretto la costruzione e l'utilizzo di Internet per renderlo sempre piů adatto alle esigenze degli utenti. Questa nuova rivoluzione sessuale ha prodotto aspetti positivi e negativi, costituendo un arricchimento e miglioramento del funzionamento sessuale ma anche un'opportunitŕ ulteriore per condotte criminali, negative e pericolose. Una piů approfondita comprensione della sessualitŕ online risulta dunque importante per coloro che lavorano nel campo psicologico e sessuologico. In questo articolo gli Autori cercano pertanto di offrire una panoramica quanto piů possibile esaustiva di tale fenomeno, delineandone le motivazioni e le possibili conseguenze.
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Musarň, Pierluigi. "Smaltimento lento. Per una politica ecologica dei rifiuti". SOCIOLOGIA DEL LAVORO, n. 116 (aprile 2010): 174–91. http://dx.doi.org/10.3280/sl2009-116015.

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Abstract (sommario):
Il saggio analizza come il consumo sia un gigantesco processo di trasformazione delle risorse in rifiuti. Nel porre in evidenza come l'attuale civiltŕ dell'usa-e-getta avvicini sempre piů l'impianto di produzione a quello di smaltimento, senza perň preoccuparsi mai di metterli in contatto, il saggio sottolinea la necessitŕ di una scienza dei rifiuti (garbology) in grado di restituirci una immagine piů realistica del ciclo di vita della merce e, di conseguenza, politiche pubbliche e comportamenti privati volti alla sostenibilitŕ del pianeta.
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De l’àrea de Didàctica de la Llengua, Professors. "L’ensenyament de la Llengua: reptes actuals i de sempre". Comunicació educativa, n. 10 (17 febbraio 2014): 4. http://dx.doi.org/10.17345/comeduc19974-5.

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Abstract (sommario):
Quins reptes deixa l’ensenyament de la llengua per al proper mil·lenni? Aquesta és la pregunta que molts dels professionals del camp de la didàctica de la llengua ens podem fer avui. I és que els reptes, tot i que no són pas nous –fa anys que els arrosseguem–, sembla que reapareixen quan la societat en general es dedica a fer balanç. “Avui a l’escoles no s’ensenya llengua com abans. Abans les nenes i els nens no feien faltes d’ortografia, tenien bona lletra… Avui ni en el món universitari es pot trobar estudiants que escriguin bé”. Les faltes d’ortografia, la mala lletra, els barbarismes, la pobresa del lèxic, la manca de coherència argumentativa, els nuls hàbits lectors, etc. formen part de la llista de greuges que sembla que la societat té contra l’actual ensenyament de la llengua.
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Sartori, Giovanni. "PLURALISMO, MULTICULTURALISMO E ESTRANEI". Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 27, n. 3 (dicembre 1997): 477–93. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200025077.

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Abstract (sommario):
IntroduzioneIl pluralismo è di moda. Ma le parole troppo popolari diventano oggetto di contesa e di conquista – dopotutto nomina numina – e così vengono abusate, distorte e trivializzate. Pertanto è bene ricostruire il concetto di pluralismo nella sua genesi e nel suo sviluppo storico, e così ancorare la parola alla storia della parola. Dal che risulterà che per quanto il concetto sia sempre stato, per così dire, elastico, non ne consegue che «pluralismo» sia una parola tuttofare atta a nobilitare quasiasi causa. A tirarli troppo anche gli elastici si rompono. Analogamente, più di tanto il concetto di pluralismo non può essere stiracchiato. O così sembra a me.
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Carabini, Camilla. "La finanziarizzazione come riproduzione sociale. Per un’antropologia femminista della finanza". Anuac 12, n. 1 (3 giugno 2023): 85–108. http://dx.doi.org/10.7340/anuac2239-625x-5283.

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Abstract (sommario):
Questo articolo si propone di introdurre chi legge all’antropologia della finanza nella sua dimensione contemporanea di finanziarizzazione. Attraverso la lente del manifesto femminista “GENS” (Bear et al. 2015), l’autrice propone una lettura di alcune etnografie che evidenziano come l’agency degli individui, i progetti di riproduzione sociale, le gerarchie di potere e i processi di accumulazione di denaro siano interconnessi e contribuiscano a forgiare nuovi modi di produzione e riproduzione del capitalismo globale. Inoltre, si mette in luce come l’industria finanziaria riproduca disuguaglianze di razza, genere e classe sia all’interno di una società che su scala globale, diventando sempre più pervasiva nel discorso sullo sviluppo. L’articolo è diviso in tre parti sulla base della relazione tra gli individui e il processo di valutazione finanziaria che essi attuano. Analizza gli esperti che lavorano all’interno delle istituzioni finanziarie; i processi di riproduzione sociale delle classi lavoratrici che il capitalismo finanziario ha reso sempre più dipendenti dai meccanismi del credito e del debito; le persone escluse dalle dinamiche finanziarie globali che i governi e le organizzazioni internazionali insistono a includere nel campo della finanza, considerandolo lo strumento più efficace per uscire dalla povertà.
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Pinna, V., M. D. Marchi, L. Bernardi e P. Dettori. "Malformazioni cranio-facciali". Rivista di Neuroradiologia 5, n. 1_suppl (aprile 1992): 65–69. http://dx.doi.org/10.1177/19714009920050s112.

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Abstract (sommario):
Le disrafie cranio-facciali costituiscono un importante capitolo della patologia malformativa. Sono lesioni rare, ma è sempre con un certo disagio che si affrontano i problemi etici, clinici e diagnostici che le accompagnano. Difficili e complesse le classificazioni proposte dai differenti autori. Fra le malformazioni più frequenti e suscettibili di correzione chirurgica efficace si sono esaminate in dettaglio l'iperteleorbitismo e le sindromi latero-facciali. Vengono valutate le possibilità di caratterizzazione morfologica e quantificazione biometrica offerte dalla TC con le recenti ricostruzioni 3D di superficie. Le informazioni ottenute con questa metodica risultano importanti per la comprensione della morfologia aberrante e per una corretta programmazione chirurgica. Il neuroradiologo ha gli strumenti idonei per la miglior comprensione della malformazione ma occorre sempre l'impegno di un «pacchetto» multidisciplinare per poter ridare a questi piccoli pazienti funzione, morfologia ed estetica.
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Mignella Calvosa, Fiammetta. "Politiche per la mobilitŕ sostenibile". SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, n. 94 (aprile 2011): 30–42. http://dx.doi.org/10.3280/sur2011-094004.

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Abstract (sommario):
La cittŕ contemporanea č sempre piů definita dalle pratiche di mobilitŕ e dalle intersezioni dei flussi di persone, beni, informazioni che vanno a ridefinire le relazioni e le connessioni sociali tra gli individui. Le diseguaglianze di mobilitŕ costituiscono, allo stesso tempo, causa ed effetto di differenti disponibilitŕ di risorse materiali e di maggiore o minore libertŕ di gestione del tempo a propria disposizione, ma anche di disparitŕ nella possibilitŕ di accesso alle funzioni urbane. L'accresciuta mobilitŕ, in particolare quella legata all'utilizzo del mezzo privato, pone come centrale il tema del suo governo sia in termini ambientali che sociali. L'elaborazione di forme di autorganizzazione e autoregolazione diventa cruciale per far fronte alle pressioni ambientali e ai flussi crescenti di merci e persone. Dopo essersi soffermato su alcune esperienze di mobilitŕ sostenibile in cittŕ europee (Londra, Parigi, Barcellona, Munster), l'autore si concentra sul caso romano.
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Pulcini, Elena. "Per una filosofia della cura". SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), n. 38 (settembre 2010): 9–20. http://dx.doi.org/10.3280/las2010-038002.

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Abstract (sommario):
Da sempre svalutato e marginalizzato dalla riflessione filosofica, il tema della cura č tornato a imporsi all'attenzione, particolarmente all'interno del pensiero femminista. A partire dal testo di Carol Gilligan In a different voice, si č sviluppato un dibattito che coinvolge molti approcci disciplinari. Ciň che tuttavia resta ancora inesplorato č il problema delle motivazioni che stanno a fondamento della relazione di cura. Qui la filosofia puň offrire il suo fondamentale contributo: riabilitare la cura significa ripensare il soggetto, per opporre al paradigma moderno di un soggetto sovrano quello di un soggetto in relazione. La de-rimozione e la valorizzazione della costitutiva vulnerabilitÀ del soggetto consente di fondare l'universalitÀ della cura e di uscire dalla falsa alternativa tra individualismo e altruismo: vale a dire di pensare un soggetto capace di cura in quanto si riconosce a sua volta bisognoso di cura.
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Gulotta, Guglielmo, e Camillo Loriedo. "Dialogo su questioni forensi e cliniche dell'Ipnosi. Convegno Crociera FIAP, 16-20 aprile 2010". IPNOSI, n. 2 (febbraio 2011): 29–43. http://dx.doi.org/10.3280/ipn2010-002003.

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Abstract (sommario):
Un convegno organizzato su una nave č l'occasione che Camillo Loriedo e Guglielmo Gulotta colgono per soffermarsi su alcuni fra gli aspetti piů discussi dell'ipnosi, dalle cosiddette rapine sotto ipnosi, che, come la letteratura sembra confermare, vedono piů che altro l'uso tecniche confusionali, allo sfruttamento sessuale in corso di ipnositerapia e, infine, all'applicazione, in sede forense, dell'ipnosi per il recupero dei ricordi. Il Codice di Procedura Penale, con gli articoli 64 (per gli imputati) e 188 (per i testimoni) non consente "metodi o tecniche idonei a influire sulla libertŕ di autodeterminazione o alterare la capacitŕ di ricordare e di valutare i fatti". In ogni caso, avvertono gli Autori, č necessario evitare domande "suggestive" e considerare la testimonianza sotto ipnosi come un'informazione fra le tante: la veritŕ potrŕ scaturire, come sempre, solo dal confronto fra tutti i dati disponibili.
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Orczykowski, Andrzej. "Rola osób konsekrowanych w duszpasterstwie migrantów". Prawo Kanoniczne 48, n. 3-4 (10 dicembre 2005): 67–85. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2005.48.3-4.04.

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Abstract (sommario):
Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, assieme al Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti ed I’Itineranti, hanno rivolto una lettera congiunta alle superiore ed ai superiori generali degli istituti di vita consacrata. Questa lettera deve incoraggiare, un sempre maggiore l’impegno, le persone consacrate sui vari aspetti di mobilità della Chiesa secondo l’Istruzione del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti ed I’Itineranti Erga migrantes caritas Christi (La carità di Cristo verso i migranti). Il documento invita ad una sfida particolare, specialmente per le persone consacrate, perché abbiano sempre nella pastorale dei migranti, un ruolo di primo piano sia per il carisma di congregazioni volto a tale specifico settore, che per l’apporto personale di singoli consacrati o di singole comunità appartenenti a vari istituti di vita religiosa e società di vita apostolica. Tutti e due documenti sottolineanno che, la Chiesa fa, e continua a fare, grande affidamento sul contributo dei consacrati a tale pastorale specifica.
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Pult, Quaglia Anna Maria. "Acque termali: tra riscoperta e trasformazione". STORIA URBANA, n. 125 (aprile 2010): 151–67. http://dx.doi.org/10.3280/su2009-125008.

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Abstract (sommario):
Nel corso del Settecento si assiste in molti paesi europei ad un deciso rilancio dell'idroterapia. La sempre piů diffusa pratica del "Grand Tour", il nuovo interesse per le scienze in genere e per la medicina e la chimica in particolare, una decisa attenzione di governi e classi dirigenti favorevoli ad una promozione turistica delle localitŕ dove la presenza di sorgenti e di acque termali rendevano possibile questa pratica terapeutica sono tutti elementi che favoriscono questa ripresa. E questa connessione tra pratiche mediche, turismo, sociabilitŕ decreterŕ una rivoluzione non solo nella diffusione del termalismo ma nello stesso aspetto urbanistico delle localitŕ termali, dove sempre piů alberghi, sale da gioco e da ballo, luoghi per passeggiare o praticare attivitŕ sportive diventeranno un necessario complemento.
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Biuso, Andrea, Stefano Baresi, Marta Agostinelli, Claudia Chillemi, Marianna Di Frenna e Gian Vincenzo Zuccotti. "L’occhio (non) fa sempre la differenza: quando il sospetto clinico guida per mano la diagnosi". Medico e Bambino 43, n. 5 (24 maggio 2024): 329–30. http://dx.doi.org/10.53126/meb43329.

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Abstract (sommario):
The case of a 13-year-old child presenting with persistent headache and occasional vomiting is described. Diplopia and papilledema were observed. Eventually, based on an MRI, the diagnosis of idiopathic pseudotumour cerebri was made, and treatment with acetazolamide was initiated.
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Graziano, Paolo, e Francesca Forno. "Partecipazione politica e movimenti sociali. Il caso delle organizzazioni di movimento per le comunità sostenibili". ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, n. 1 (maggio 2023): 71–81. http://dx.doi.org/10.3280/es2023-001006.

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Abstract (sommario):
I movimenti sociali sono sempre stati importanti nell'offrire opportunità di partecipazione a cittadini e cittadine di diverse comunità politiche. La prima sezione del contributo ricostrui- sce in sintesi la nascita e lo sviluppo dei movimenti sociali. La seconda è dedicata all'analisi di specifici movimenti sociali - le organizzazioni di movimento per le comunità sostenibili - che, facendo ricorso al consumerismo politico al livello locale pur prefiggen- dosi obiettivi di portata globale, nel corso degli ultimi anni sono diventati sempre più importanti. La terza sezione si focalizza sul caso italiano e mette in rilievo quanto il numero di cittadini e consumatori consapevoli sia cresciuto nel corso degli ultimi anni. Nella sezione conclusiva, si discute dell'impatto passato, presente e futuro delle organizzazioni di movimento per le comunità sostenibili - anche oltre il caso italiano.
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Albuquerque, Mara Márcia Sampaio, Alone Lima Brito, Andressa Priscila Piancó Santos Lima, Bruno Freitas Matos Alvim e José Raniere Ferreira de Santana. "In vitro establishment of Comanthera curralensis , "sempre viva" native of Chapada Diamantina - Bahia". Ciência Rural 46, n. 6 (giugno 2016): 991–95. http://dx.doi.org/10.1590/0103-8478cr20131091.

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Abstract (sommario):
ABSTRACT: The goal of the present study was to evaluate the germination, initial growth, and in vitro co-cultivation of Comanthera curralensis Moldenke, a "sempre viva" native of the Chapada Diamantina state of Bahia. Full strength (MS) and half-strength MS (MS1/2) growth media supplemented with two different sucrose concentrations (15 and 30g L-1) were tested for germination and initial plant growth. Three different plant densities were tested by in vitro culture (8, 10 and 12 plants per container). MS1/2 medium with 15g L-1 sucrose resulted in a higher percentage of germination and plant growth for the in vitro establishment of C. curralensis. The use of 12 plants per container is indicated for cost reduction in C. curralensis in vitro production.
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