Letteratura scientifica selezionata sul tema "Parole Lombard"

Cita una fonte nei formati APA, MLA, Chicago, Harvard e in molti altri stili

Scegli il tipo di fonte:

Consulta la lista di attuali articoli, libri, tesi, atti di convegni e altre fonti scientifiche attinenti al tema "Parole Lombard".

Accanto a ogni fonte nell'elenco di riferimenti c'è un pulsante "Aggiungi alla bibliografia". Premilo e genereremo automaticamente la citazione bibliografica dell'opera scelta nello stile citazionale di cui hai bisogno: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver ecc.

Puoi anche scaricare il testo completo della pubblicazione scientifica nel formato .pdf e leggere online l'abstract (il sommario) dell'opera se è presente nei metadati.

Articoli di riviste sul tema "Parole Lombard":

1

HAJISLAM, R., Y. ANGLADE, J. C. JUNQUA e J. M. PIERREL. "Etude acoustique du réflexe Lombard en vue de la reconnaissance de la parole produite en milieu bruité". Le Journal de Physique IV 04, n. C5 (maggio 1994): C5–485—C5–488. http://dx.doi.org/10.1051/jp4:19945102.

Testo completo
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
2

Moretti, Bruno. "Sul termine cala nel senso di ‘spazzaneve’". XVI, 2021/1 (gennaio-marzo), n. 1 (23 febbraio 2021): 63–66. http://dx.doi.org/10.35948/2532-9006/2021.5479.

Testo completo
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
Abstract (sommario):
Un docente di liceo, che si descrive come “lombardo di origine e sempre vissuto in Lombardia” segnala di essersi accorto con sorpresa del fatto che la parola cala, nel significato di ‘spazzaneve’, non è nota al di fuori della Regione. Vale la pena di riportare quasi per intero la sua formulazione: “Stupito perché per trentacinque anni mi era parsa una parola italiana standard, ho cercato notizie [...]; ho trovato solo due articoli che la registrano come parola ticinese. Ora, effettivamente vivo molto vicino al confine, e da sempre mi è chiaro il confronto con l’italiano parlato in Svizzera: percepisco alcune forme come marcatamente ticinesi, ma non questa. Esistono studi che siano in grado di ricostruire la storia della parola, se sia effettivamente ticinese e passata nell’italiano delle zone di confine o, viceversa, propria dei dialetti lombardi occidentali in genere e non solo di quelli ticinesi?”
3

Riglietta, Marco, Lorenza Bertù, Alberto Chiesa, Roberto Ranieri, Gruppo di lavoro UO Dipendenze Regione Lombardia, Anna Degli Esposti, Letizia Testa et al. "HCV elimination plan 2.0: Un progetto per migliorare il percorso delle persone con HCV consumatrici di sostanze in Lombardia". MISSION, n. 63 (maggio 2024): 8–12. http://dx.doi.org/10.3280/mis63-64-2023oa17234.

Testo completo
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
Abstract (sommario):
Gestire al meglio il patient journey delle persone con HCV consumatrici di sostanze attraverso l'implementazione di percorsi di cura all'interno dei centri SerD della Lombardia. È questo in poche parole l'obiettivo del progetto "HCV elimination plan 2.0 - Implementazione dei percorsi di cura nei Centri SerD della Lombardia per pazienti con HCV", partito nel 2022 proprio con la costruzione di un Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (PDTA) condiviso fra tutte le 25 unità operative dipendenze della regione e proseguito quest'anno con la verifica della messa in pratica.
4

D'Achille, Paolo. "Bei tempi quando a Milano si andava all’Expo in metrò!" XII, 2020/1 (gennaio-marzo) 12, n. 1 (17 marzo 2020): 63–65. http://dx.doi.org/10.35948/2532-9006/2020.3272.

Testo completo
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
Abstract (sommario):
In questi giorni in cui tutti, nell’attesa che cessi l’emergenza COVID-19, dobbiamo restare in casa, evitando contatti con altre persone, e in cui sono vietati convegni, assembramenti e manifestazioni, riprendiamo alcuni quesiti che erano rimasti senza risposta, relativi alle parole expo e metro/métro/metrò. In tal modo, ricordando l’evento che si svolse a Milano con successo nel 2015 e l’affollata ma efficientissima rete di trasporti del capoluogo lombardo, con cui, tra l’altro, si poteva raggiungere comodamente la sede di Rho-Fieramilano, intendiamo fare un omaggio beneagurante a questa città, particolarmente colpita, insieme alla sua regione, dagli effetti del coronavirus (e quindi, implicitamente, all’intero Paese).
5

Pedriali, Federica. "La meccanica impazzita dell'ingegnere lombardo: Ricerca e parola in C. E. Gadda". Italianist 9, n. 1 (giugno 1989): 75–78. http://dx.doi.org/10.1179/ita.1989.9.1.75.

Testo completo
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
6

Spreafico, E. "Strutturazione di un centro di secondo livello per la prevenzione, diagnosi e cura del piede diabetico in un contesto ospedaliero lombardo". Journal of AMD 26, S3 (ottobre 2023): S91. http://dx.doi.org/10.36171/jamd23.26.s3.14.

Testo completo
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
Abstract (sommario):
Il piede diabetico è un’importante complicanza del diabete che causa gravi conseguenze per il paziente e notevoli costi per il sistema sanitario. Per ridurre il suo impatto è necessario creare team multidisciplina e ambulatori specialistici. Il progetto proposto mira a mappare le attività necessarie per la strutturazione di un centro del piede diabetico di secondo livello in un ospedale della Lombardia. Dopo un’analisi del contesto operativo, ci si è avvalsi della tecnica del Business Process Reengineering (BPR) per riprogrammare le attività esistenti e dell’uso di flow chart e matrice RACI (R = Responsable; A = Accountable; C = Consulted; I = Informed) per mappare i processi esistenti e strutturare le modifiche necessarie. La valutazione dell’impatto economico del centro di secondo livello è stata effettuata tramite analisi del Break Event Point (BEP). La stesura di un programma di monitoraggio e dunque di rivalutazione dei processi sarà fondamentale per verificare il raggiungimento degli obiettivi prefissati. È fondamentale investire nel rinnovamento dei processi aziendali sanitari: sistemi di riprogettazione come il BPR possono aiutare nell’organizzare e programmare i cambiamenti necessari, con attenzione alle risorse presenti e ai costi. PAROLE CHIAVE piede diabetico; centro di secon[1]do livello; Business Process Reengineering; analisi dei costi.
7

Massafra, C. "Sviluppo di un PDTA sul teleconsulto tra specialista e MMG in Regione Lombardia". Journal of AMD 26, S3 (ottobre 2023): S62. http://dx.doi.org/10.36171/jamd23.26.s3.10.

Testo completo
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
Abstract (sommario):
Il teleconsulto è una delle applicazioni della telemedicina, un settore quest’ultimo, oggetto di particolare attenzione a livello nazionale. Il teleconsulto potrebbe costituire un importante punto di riferimento nella gestione delle malattie croniche, tra cui il diabete mellito, che richiedono un’elevata quantità di risorse del Sistema Sanitario Nazionale (SSN). Infatti, il teleconsulto permette di scambiare informazioni e pareri a distanza, riducendo pertanto sia i tempi di risposta sia i costi. In questo lavoro si è cercato di costruire un percorso di teleconsulto tra Medico di Medicina Generale (MMG) e Medico Specialista per la gestione del paziente affetto da diabete mellito. Innanzitutto, sono stati definiti gli snodi del processo dove un teleconsulto diagnostico, terapeutico o di valutazione delle complicanze potesse essere inserito all’interno del PDTA diabete mellito. In secondo luogo, sono state descritte le possibili problematiche organizzative e di rendicontazione amministrativa che potrebbero emergere in caso di attuazione del teleconsulto. Successivamente, è stata creata una flowchart per la presa in carico dei processi di teleconsulto e, infine, sono stati identificati alcuni indicatori utili per la valutazione del processo e degli esiti. Questo studio dimostra che, sebbene il teleconsulto possa diventare una valida modalità di confronto tra il Medico Specialista e il Medico di Medicina Generale nella gestione del paziente diabetico, sarà necessario affrontare importanti sfide organizzative per poter implementare efficacemente questo servizio all’interno del Servizio Sanitario Regionale (SSR) della Regione Lombardia. PAROLE CHIAVE teleconsulto; percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA); diabete mellito tipo 2.
8

Colombo, Sofia Laura, Giorgio Gadda, Claudia Timoftica, Annalisa Alberti, John Tremamondo, Stefania Tinti, Ida Ramponi e Anne Destrebecq. "Il paziente con dolore toracico in Pronto Soccorso: ruolo dell’infermiere nella presa in carico precoce. Una esperienza presso l’ASST Rhodense". Scenario® - Il Nursing nella sopravvivenza 37, n. 4 (29 gennaio 2021): 51–56. http://dx.doi.org/10.4081/scenario.2020.456.

Testo completo
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
Abstract (sommario):
Introduzione: Gli Ordini delle Professioni Infermieristiche della Regione Lombardia hanno approfondito quanto la figura infermieristica possa incidere sul fenomeno del sovraffollamento in Pronto Soccorso (PS). Per tale motivo sono stati elaborati dei protocolli a gestione infermieristica; si ritiene che tali protocolli, attraverso il governo dei tempi, dei flussi e dell’appropriatezza, possano generare benefici in termini di riduzione dei tempi all’interno del PS, contenendo il fenomeno del sovraffollamento e rischi ad esso correlati. Uno dei protocolli riguarda un sintomo che potrebbe essere imputato ad una patologia tempo dipendente: il dolore toracico. Materiali e Metodi: Per lo studio sono stati arruolati 186 pazienti (122 del 2018, 64 del 2019) ricoverati presso il Pronto Soccorso di Rho e, attraverso il sistema di triage, sono stati confrontati i tempi di attesa alla presa in carico, i tempi di richiesta degli esami ematici per l’identificazione precoce di danno miocardico e i tempi totali di permanenza in PS dei pazienti con dolore toracico, a cui è stato assegnato un codice di priorità verde al triage (prima e con l’applicazione del protocollo di presa in carico infermieristica). Risultati: Grazie alla presa in carico infermieristica, il tempo di presa in carico media diminuisce di 68,34 minuti. Il tempo medio di richiesta della troponina diminuisce di 72,5 minuti. Il tempo totale di permanenza in pronto soccorso diminuisce di 92,93 minuti. Conclusioni: La presa in carico infermieristica trasforma l’attesa passiva in attesa attiva e favorisce il raggiungimento del Gold standard del processo di PS entro otto ore, inoltre contribuisce a diagnosticare in maniera precoce le patologie tempo dipendenti. Parole chiave: infarto acuto del miocardio, dipartimento di emergenza e accettazione, triage, presa in carico infermieristica
9

Lombardo, Istituto. "Idee in cerca di parole Parole in cerca di idee". Istituto Lombardo - Accademia di Scienze e Lettere - Incontri di Studio, 20 dicembre 2012, 1–194. http://dx.doi.org/10.4081/incontri.2012.128.

Testo completo
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
Abstract (sommario):
Perché il titolo. All’opera di Maurizio Vitale l’Istituto Lombardo dedica questo secondo momento di riflessione, per ripercorrere sulle sue pagine la storia della «lingua nostra» dalle Origini alla Contemporaneità. Muovere dal Medioevo delle autonomie comunali, significa analizzare i punti di attrito e di innesto della tradizione classica nel rinnovamento della cristiana res publica d’Europa, della letteratura e della grammatica di Roma in altre grammatiche e letterature, della ricezione del lessico dell’alta e rinascente, non solo infima e corrotta, latinità nei repertori dei volgari diversamente osmotici, che davano ciascuno un suo nome a non tutte le cose e a non tutte le idee, quelle proprie alla teologia dei chierici, alla scienza degli arabi, al fervore degli uomini di governo, alla industria dei mercanti e degli artigiani, allo stile degli scrittori. La lingua formata sul canone trecentesco fiorentino, che è divenuta italiana, a partire dal secolo xvi della scrittura colta, dal Risorgimento in poi della nazione, ha difeso la propria identità nelle opere letterarie storiche e scientifiche, nelle dispute accademiche e nei ludi grammaticali, nei testi legislativi e della informazione, l’ha arricchita e corretta a confronto con le emergenti classi sociali da una parte, con il quasi generale progresso ideologico e culturale dall’altra. Continua ansiosa, forse stanca, appena oltre la soglia del suo secondo millennio, gravata dal peso di molte parole tradite, dall’esaurirsi nel vacuo delle valenze semantiche, quelle identitarie e rigenerative trasmesse al nostro oggi dai sommi poeti e dai grandi pensatori anche in altra lingua, come dal disperso popolo che le ha sapientemente reagite: a chiedere che si partecipi, con voce italiana, al dialogo ecumenico. (a. s.)
10

Sutcliffe, Edward. "Parole e scritture per costruire un santo: Sant’Antonio dei frati minori nei sermoni medievali (1232–1350) Parole e scritture per costruire un santo: Sant’Antonio dei frati minori nei sermoni medievali (1232–1350) . By Eleonora Lombardo. Pp. xiv + 500.Padua: Centro Studi Antoniani, 2022. ISBN 978-88-95908-24-3." Medieval Sermon Studies, 13 ottobre 2023, 1–3. http://dx.doi.org/10.1080/13660691.2023.2269072.

Testo completo
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri

Tesi sul tema "Parole Lombard":

1

Gentet, Enguerrand. "Amélioration de l'intelligibilité de signaux audio de parole en contexte bruité automobile". Electronic Thesis or Diss., Institut polytechnique de Paris, 2021. http://www.theses.fr/2021IPPAT008.

Testo completo
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
Abstract (sommario):
La quantité de diffusion de signaux de parole dans les habitacles automobiles est de plus en plus importante : télécommunications, radio, système de navigation... Cependant, malgré les efforts et les avancées mécaniques, beaucoup de bruits persistent au sein de l'habitacle dégradant fortement l'intelligibilité de ces signaux de parole. L'objectif de cette thèse est alors de développer des outils de renforcement de la parole visant à traiter les signaux avant leur dégradation afin d'assurer une bonne intelligibilité dans le bruit des habitacles automobiles. Une approche de renforcement de la parole très performante consiste à utiliser un égaliseur fréquentiel afin d’optimiser un critère d’intelligibilité : le Speech Intelligibility Index (SII). Pour faciliter l'optimisation, les méthodes actuelles se basent sur des approximations du critère. De plus, en concentrant l'énergie spectrale du signal dans des zones où l'oreille est plus sensible, ces méthodes augmentent le volume perçu ce qui peut détériorer l'expérience utilisateur. Ainsi, en plus de proposer une méthode de résolution exacte du problème de maximisation du SII, nos travaux proposent d’introduire et étudier l'influence d'une nouvelle contrainte perceptive maintenant les signaux à leur niveau perçu. La popularisation des approches d’apprentissage automatique pousse à apprendre les traitements de renforcement de la parole à partir d’exemples naturellement produits dans le bruit (parole Lombard), ou en sur-articulant (parole claire). Les travaux actuels ne parviennent pas à obtenir des gains d’intelligibilité aussi significatifs qu’avec les modifications naturelles et nous pensons que la négligence de nombreux aspects temporels pourrait en être partiellement responsable. Nos travaux proposent donc d’approfondir ces approches en exploitant des modèles d’apprentissage et des pré-traitements adaptés aux séquences temporelles longues. Nous proposons aussi une nouvelle modélisation des modifications du débit de la parole directement intégrable dans l’apprentissage machine ce qui n'avait jamais été fait auparavant
Speech is nowadays present in a number of in-car applications ranging from hands-free communications, radio programs to speech synthesis messages from the various car devices.However, despite the steady car manufacturing progress, significant noise still remains in the car interior that leads to a loss of intelligibility of speech signals. The PhD work aims at developping speech reinforcement tools in order to process the signals before they are played in a noisy in-car environment.A highly effective speech reinforcement approach is to use a frequency equalizer to optimize an intelligibility criterion : the Speech Intelligibility Index (SII). To facilitate optimization, current methods are based on approximations of the criterion. In addition, by concentrating the spectral energy of the signal in areas where the ear is more sensitive, these methods increase the perceived volume which can deteriorate the user experience. Thus, in addition to proposing an exact method of solving the SII maximization problem, our work proposes to introduce and study the influence of a new perceptual constraint in order to maintain the signals at their perceived level.The popularization of machine learning approaches pushes to learn speech reinforcement processings from examples naturally produced in noise (Lombard speech), or by over-articulation (clear speech). Current work fails to achieve intelligibility gains as significant as with natural modification, and we believe that the many temporal aspects neglect may be partially responsible. Our work therefore proposes to deepen these approaches by exploiting learning models and pre-processings adapted to long duration sequences. We also propose a new modeling of the speech rate modifications that directly fits in the machine learning model which had never been done before
2

Garnier, Maëva. "Communiquer en environnement bruyant : de l’adaptation jusqu’au forçage vocal". Paris 6, 2007. https://tel.archives-ouvertes.fr/tel-00177691.

Testo completo
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
Abstract (sommario):
Ce travail part de l’observation que certaines personnes sont plus susceptibles que d’autres de développer des troubles de la voix lorsqu’elles sont amenées à communiquer fréquemment dans des conditions perturbées telles que des environnements bruyants. Le but de cette thèse est de comprendre l’origine de ces différences afin de prévenir le forçage vocal. Jusqu’à maintenant, l’explication de ces différentes sensibilités a été principalement cherchée du côté de la variabilité des constitutions physiologiques et des facteurs environnementaux auxquels sont confrontées ces personnes. Au cours de ce travail, nous allons plutôt explorer l’hypothèse que ces différences puissent également provenir du comportement d’adaptation du locuteur à la situation de communication. C’est pourquoi nous avons tout d’abord examiné en quoi les différentes modifications acoustiques et articulatoires peuvent être interprétées en terme de stratégies de communication visant à émerger du bruit ambiant, à faciliter la reconnaissance audiovisuelle des unités phonétiques pour l’interlocuteur, à renforcer les indices prosodiques de structuration de l’énoncé ou encore les mots de l’énoncé portant le plus d’information. Nous avons apporté plusieurs arguments en faveur d’une adaptation de la parole dans le bruit qui ne serait pas uniquement vocale, réflexe et subie, mais également en partie intentionnelle, communicationnelle et gérable par le locuteur. Pour cela, nous avons enregistré deux principales bases de données constituées de parole semi-spontanée en interaction avec un interlocuteur et pour une immersion des locuteurs dans le bruit par le biais de haut-parleurs. Nous avons au préalable montré l’apport de ces méthodologies pour pouvoir tester nos hypothèses sur le forçage vocal et sur l’adaptation de la parole dans le bruit. L’examen individuel des comportements d’adaptation de la parole dans le bruit nous a permis de mettre en évidence des diffé
3

Garnier, Maëva. "Communiquer en environnement bruyant :de l'adaptation jusqu'au forçage vocal". Phd thesis, Université Pierre et Marie Curie - Paris VI, 2007. http://tel.archives-ouvertes.fr/tel-00177691.

Testo completo
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
Abstract (sommario):
Ce travail part de l'observation que certaines personnes sont plus susceptibles que d'autres de développer des troubles de la voix lorsqu'elles sont amenées à communiquer fréquemment dans des conditions perturbées telles que des environnements bruyants. Le but de cette thèse est de comprendre l'origine de ces différences afin de prévenir le forçage vocal.
Jusqu'à maintenant, l'explication de ces différentes sensibilités a été principalement cherchée du côté de la variabilité des constitutions physiologiques et des facteurs environnementaux auxquels sont confrontées ces personnes. Au cours de ce travail, nous allons plutôt explorer l'hypothèse que ces différences puissent également provenir du comportement d'adaptation du locuteur à la situation de communication.
C'est pourquoi nous avons tout d'abord examiné en quoi les différentes modifications acoustiques et articulatoires peuvent être interprétées en terme de stratégies de communication visant à émerger du bruit ambiant, à faciliter la reconnaissance audiovisuelle des unités phonétiques pour l'interlocuteur, à renforcer les indices prosodiques de structuration de l'énoncé ou encore les mots de l'énoncé portant le plus d'information. Nous avons apporté plusieurs arguments en faveur d'une adaptation de la parole dans le bruit qui ne serait pas uniquement vocale, réflexe et subie, mais également en partie intentionnelle, communicationnelle et gérable par le locuteur. Pour cela, nous avons enregistré deux principales bases de données constituées de parole semi-spontanée en interaction avec un interlocuteur et pour une immersion des locuteurs dans le bruit par le biais de haut-parleurs. Nous avons au préalable montré l'apport de ces méthodologies pour pouvoir tester nos hypothèses sur le forçage vocal et sur l'adaptation de la parole dans le bruit.
L'examen individuel des comportements d'adaptation de la parole dans le bruit nous a permis de mettre en évidence des différences au niveau de l'adoption combinée des différentes stratégies de communication –celles-ci n'étant pas équivalentes vis à vis de la charge qu'elles font porter au larynx– ainsi qu'au niveau de la réorganisation de l'adaptation en fonction du contexte (type et niveau de bruit). Nous avons pu relier ces variabilités comportementales à des profils laryngés différents, ouvrant en cela de nouvelles perspectives pour l'étude et la prévention du forçage vocal.
4

CAMPIOTTI, FRANCESCO. "Artigiani della parola. L'apprendimento della lingua italiana negli IeFP lombardi. Il caso della Oliver Twist di Como". Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2016. http://hdl.handle.net/10446/71624.

Testo completo
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri

Libri sul tema "Parole Lombard":

1

Gentilini, Gianni. Italia barbara: Un viaggio alle origini tra Goti e Longobardi : il caso del Trentino e delle Venezie : storia e parole, miti e leggende. Lavis [Trento]: La finestra, 2008.

Cerca il testo completo
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
2

Gentilini, Gianni. Italia barbara: Un viaggio alle origini tra Goti e Longobardi : il caso del Trentino e delle Venezie : storia e parole, miti e leggende. Lavis [Trento]: La finestra, 2008.

Cerca il testo completo
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
3

Donato, Oscar. Redefinir lo humano en la era técnica: perspectivas filosóficas. Universidad Libre sede principal, 2020. http://dx.doi.org/10.18041/978-958-5578-23-4.

Testo completo
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
Abstract (sommario):
Finalizando la segunda década del siglo XXI no cabe duda alguna de que nos ha correspondido ser testigos de primera mano de una revolución tecnológica sin antecedentes en la historia de la humanidad. Los acelerados desarrollos que tienen lugar cada día en campos como la inteligencia artificial, la robótica, la bioingeniería, entre otros más, así lo demuestran. Sin embargo, junto con el entusiasmo que naturalmente provoca ver aparecer nuevas e insospechadas posibilidades de bienestar —en áreas tan importantes como la salud, la economía y las comunicaciones—, conviven también el desconcierto y el temor ante las transformaciones tan rápidas que dichos adelantos traen consigo, especialmente en las maneras habituales de relacionarnos con los demás y con nosotros mismos. Ciertamente, muchas de las preocupaciones centrales en nuestros días tienen que ver con la incertidumbre que despierta vivir en sociedades en las que, por cuenta de las nuevas tecnologías, nuestra identidad y valor como seres humanos se hacen cada vez menos seguros. Así, por ejemplo, con frecuencia creciente se habla de la inevitable sustitución de mano de obra por robots híper eficientes e infalibles, lo cual provocará, a la vuelta de unas décadas, una crisis de desempleo sin precedentes. Así mismo hay quienes advierten sobre el posible advenimiento de una inteligencia artificial capaz, en un mañana no muy lejano, de reemplazar y hasta superar la inteligencia humana gracias a sus algoritmos altamente complejos. Algunos incluso proclaman y financian a torrentes la “salvífica” llegada de seres post-humanos dotados de poderes físicos y mentales resultantes de mejoras tecnológicas llevadas a cabo sobre cuerpos humanos que, en contraste, quedarán obsoletos y condenados a desaparecer. De modo que la balanza oscila sin cesar entre las promesas altisonantes y las graves advertencias frente a las soluciones que las nuevas tecnologías ofrecen para la alteración de las condiciones de habitabilidad del planeta. Con todo, lo cierto es que estos escenarios, más o menos catastrofistas—algunos de los cuales, es verdad, no pasan de ser especulaciones cercanas a la ciencia ficción—, confirman cuán profunda es la incertidumbre que experimentamos acerca del lugar que como seres humanos debamos y, acaso podamos, ocupar todavía en la denominada “era de la técnica”. Nos movemos, pues, sin cesar, entre un narcisismo de especie y un sentimiento de irremediable catástrofe. Ciertamente, como ocurre en toda revolución, lo que antes resultaba familiar ahora está cambiando de forma muy rápida, y con tanto movimiento alrededor es imposible no experimentar vértigo y desorientación. Es lo que vuelve necesaria más que nunca la filosofía. Su papel ha sido siempre el de orientar en el pensamiento y permitirnos encontrar puntos de referencia a partir de los cuales trazar reflexivamente un camino para movernos a través de la huidiza realidad. Así pues, en medio del vértigo que causa la revolución tecnológica en curso, la filosofía, con su ritmo lento y pausado, permite desacelerar el paso trepidante que acompaña estos cambios, ayudando a avizorar mejor el rumbo que siguen y, todavía más, anticipar el que pueden seguir. En pocas palabras, ofrece un espacio de reflexión para hallar algo de sentido en medio del vórtice. A esta tarea responde, pues, el presente libro. Las contribuciones reunidas aquí responden, en efecto, al deseo de elaborar reflexivamente, al compás de la filosofía, algunas de las inquietudes existenciales, antropológicas, éticas, ambientales, etc., que han surgido en estos tiempos, debido a la conciencia que se ha ganado acerca de que la técnica es el horizonte en el que insoslayablemente se define la condición humana. En otras palabras, se interrogan por ¿qué significa vivir en un mundo técnico como el nuestro y, sobre todo, qué peligros entraña para el ser humano vivir en un mundo así? ¿Puede acaso el mundo técnico ser inhumano? ¿Cómo? ¿Por qué? Así pues, los trabajos que conforman este volumen se mueven, principalmente, en torno a tres ejes: (i) repensar la naturaleza del fenómeno técnico, (ii) examinar el cuerpo humano expuesto a la mirada técnica y, finalmente, (iii) exhibir problemas éticos propios de la era técnica. Es así como, de la mano del filósofo político Leo Strauss, el capítulo de Oscar M. Donato se esmera en desentrañar cuál es la concepción de la técnica de dicho autor y cómo tal concepción está enmarcada en lo que Strauss denomina “la primera ola de la modernidad”, mostrando así la íntima relación entre el surgimiento de la técnica y el marco cultural y político que le dio dio lugar. Por su parte, William F. Guerrero Salazar vuelve en su capítulo sobre el pensamiento de Martin Heidegger para despejar una posible propuesta ética en el filósofo alemán, basada en la comprensión de la ética no como conjunto de preceptos o principios morales, sino como una forma de habitar el mundo, de donde se plantea la pregunta de hasta dónde es en verdad habitable, es decir ético, el mundo técnico descrito por Heidegger. El capítulo de Diana M. Muñoz González también quiere poner a prueba la actualidad y el alcance explicativo de la reflexión heideggeriana sobre la técnica, en su caso frente al transhumanismo, y deja ver que pese a su distancia temporal respecto a este proyecto reciente que preconiza una modificación tecnológica radical del ser humano, la filosofía de Heidegger está en condición de ofrecer herramientas analíticas útiles para apuntalar una mirada crítica sobre la ideología transhumanista, la cual, en tanto sintomática de un modo de pensar técnico-metafísico, se revela deshumanizante. De otro lado, e interesado a su vez en indagar acerca de la imagen que el transhumanismo se hace del ser humano, el capítulo de Ángel Rivera Novoa moviliza la teoría de la mente extendida de Clark y Chalmers para contrastarla con la figura del ciborg (un ser que está a medio camino entre lo orgánico y lo cibernético), lo que le permite arrojar una sombra de escepticismo sobre la exaltada pretensión transhumanista de mejorar las capacidades mentales humanas mediante prótesis cibernéticas que producirían mentes super humanas. Del mismo modo, el capítulo de José Luis Luna Bravo apela a la reflexión fenomenológica de estirpe husserliana para preguntarse si, como sostienen los transhumanistas, el cuerpo híbrido de los ciborgs experimenta y tiene un acceso perceptual al mundo completamente diferente respecto al de los cuerpos humanos no modificados. José Pedro Cornejo Santibañez nos ofrece, por su parte, una aproximación adicional al problema de la técnica y su relación con el cuerpo a partir del pensamiento de Martin Heidegger. Dada la relación humanotécnica, Cornejo se enfoca en el polo humano de esta relación para mostrar las condiciones que hacen posible a la técnica misma e identifica a lo que él denomina “apertura bidimensional de la existencia” como la clave que descifra la relación que tenemos con los objetos técnicos. Tal apertura, no osbtante, no podría pensarse al margen de la corporalidad, ya que es sólo a través del cuerpo que podemos relacionarnos con los objetos técnicos. Todavía en la misma línea de cuestionar la manera cómo en la era técnica se piensa la condición corpórea del ser humano, el capítulo de César A. Delgado Lombana llama la atención sobre una aproximación médica, hoy en día hegemónica, que bajo el pretexto de tratar la enfermedad, la entiende cada vez más como un problema técnico soluble, y al hacerlo desconoce el sufrimiento y el dolor como siendo experiencias esenciales constitutivas

Capitoli di libri sul tema "Parole Lombard":

1

Hanning, Robert W. "Can you trust the sign?" In Boccaccio, Chaucer, and Stories for an Uncertain World, 154–85. Oxford University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780192894755.003.0004.

Testo completo
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
Abstract (sommario):
The referential instability and equivocality of all signifying systems in an uncertain world offer both opportunities to manipulate signifiers and occasions to be confused and frustrated by them. Puns on “cosyn” and “taille” reflect central “The Shipman’s Tale” themes. In Decameron 3.2, a stable groom achieves his goal of sex with the Lombard queen by washing away his occupation’s symbolic odor and imitating the ritual assumed by the king to enter the queen’s bedchamber (the novella’s parody of coronation rituals); the groom also foils the king’s attempt to identify and punish him, without revealing his offense, by duplicating on all the royal servants the sign intended to distinguish him. In “The Reeve’s Tale,” moving a baby’s cradle in a night-darkened room not only creates domestic crises of sex and violence, but also signifies the instability of unjust or inappropriate systems imposed by Symkyn Miller on his family and his town’s economy.

Atti di convegni sul tema "Parole Lombard":

1

Lima, Bianca de Avila, Rachel Horowicz Machlach, Maria Victória do Regô Barros Valle e Carolina Carvalho Mocarzel. "Hipertensão intracraniana idiopática na gestação: um relato de caso". In 46º Congresso da SGORJ e Trocando Ideias XXV. Zeppelini Editorial e Comunicação, 2022. http://dx.doi.org/10.5327/jbg-0368-1416-2022132s1076.

Testo completo
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
Abstract (sommario):
Introdução: A hipertensão intracraniana idiopática (HII) é um distúrbio de aumento da pressão intracraniana (PIC), definida como pressão de abertura maior que 25 mm de água, com neuroimagem e líquido cefalorraquiano (LCR) normais. Os mecanismos fisiopatológicos da PIC elevada em HII permanecem obscuros, com hipóteses que envolvem a produção excessiva ou absorção reduzida do LCR e aumento da pressão do seio venoso cerebral. A incidência estimada é de 1 a 2: 100.000 adultos, afetando normalmente mulheres obesas em idade fértil, sendo a prevalência entre mulheres grávidas, de 2 a 12%. A gestação não configura fator de risco para HII e sua associação é casual. Relato de caso: A.C.M.B, 27 anos, primigesta. Portadora de hipertensão arterial crônica com pré-eclâmpsia sobreposta, diabetes mellitus tipo 2 e obesidade grau III foi diagnosticada com HII após a realização de fundoscopia no pré-natal, durante a segunda metade da gestação, que revelou edema papilar e hemorragia peripapilar bilaterais sugestivos de retinopatia hipertensiva grau IV e hipertensão intracraniana. A paciente referia cefaleia unilateral, pulsátil, leve, de longa data, com resolução após o uso de analgésicos orais, sem alterações visuais associadas. A tomografia computadorizada de crânio, realizada no mesmo período, descartou a presença de lesões expansivas, trombose de seio cavernoso, hidrocefalia obstrutiva e outras lesões. A punção lombar evidenciou PIC elevada, com LCR sem alterações. No seguimento ambulatorial com neurologia foi iniciado acetazolamida na dose de 250 mg diário, o máximo tolerado pela paciente, e foram realizadas punções lombares de alívio, aproximadamente a cada 15 dias, progredindo a paciente com melhora clínica. Conclusão: A HII é uma doença neurológica rara. A coexistência de HII e gravidez não aumenta o risco de progressão da doença e não piora o prognóstico materno-fetal. Não é contraindicação para futuras gestações. Há risco de evolução para perda visual permanente ou algum grau de comprometimento visual. Em futuras gestações é recomendado evitar ganho ponderal significativo, por este ser um preditor de deterioração da visão e piora da HII. Mulheres que desenvolvem HII durante a gravidez são diagnosticadas e tratadas de forma semelhante a mulheres não grávidas. Sendo a base terapêutica medicamentosa um inibidor da anidrase carbônica, a acetazolamida, seu uso na gestação é controverso e classificado como classe C pela Food and Drug Administration. A busca ativa da sintomatologia no pré-natal é mandatória, principalmente na população de alto risco para desenvolvimento da doença, como as obesas. O conhecimento dessa patologia por parte dos obstetras permite ao paciente o diagnóstico e tratamento precoces, levando a uma abordagem mais resolutiva, menos intervencionista, focando na melhoria da qualidade de vida e na redução da morbidade.
2

Marinho, Fernanda. "A virgem amamentando o menino e são João Batista criança em Adoração do Museu de Arte de São Paulo: discussões em torno da identidade de Giampietrino". In Encontro da História da Arte. Universidade Estadual de Campinas, 2008. http://dx.doi.org/10.20396/eha.4.2008.3942.

Testo completo
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
Abstract (sommario):
Esta presente comunicação parte da pesquisa de mestrado Leonardo da Vinci eGiampietrino: A Virgem amamentando o Menino e São João Batista criança em adoração, do Museu de Arte de São Paulo. O procedimento do estudo desta pintura conservada em acervo nacional encontrou no seu campo de investigação um considerável empecilho a respeito da definição da identidade deste artista. Devido aos manuscritos do Codice Atlantico sabemos que Gioanpietro consistiuem um dos discípulos de Leonardo da Vinci durante a sua estadia milanesa, mas muito ainda se discute se este seria o Giovanni Pietro Rizzoli mencionado por Lomazzo em seu Trattato della Pittura, referindo-se ao mesmo como um dos maiores discípulos de Leonardo no ateliê lombardo. Pesquisas recentes encontraram também novos documentos que aludem a variações de seu nome,intrigando os historiadores da arte a respeito da definição de sua trajetória artística.Nesta presente comunicação pretende-se pensar estas questões procurando relacioná-las com a pintura do MASP, de modo com que possamos nela encontrar aspectos formais que nos ajudem a entendermos com mais precisão a identidade deste pintor dentro do cenário artístico criado por Leonardo em Milão ou mesmo a partir de uma trajetória mais independente de sua carreira.
3

Lima, Larissa Luana Lopes, Renata Braga Vale, Pedro Fechine Honorato, Francinaldo Andrade de Lacerda Filho, Dhiego Alves de Lacerda, Anna Vitória Paz Moreira, Renata Silva Cezar, Antonio Naclecio Xenofonte de Matos Neto, Isabelle Lima Lustosa e Erasmo de Almeida Júnior. "Ciatalgia: Principais causas e características clínicas". In V SEVEN INTERNATIONAL MULTIDISCIPLINARY CONGRESS. Seven Congress, 2024. http://dx.doi.org/10.56238/sevenvmulti2024-179.

Testo completo
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
Abstract (sommario):
O termo cialtagia ou dor ciática, geralmente, é usado para descrever a dor causada por compressão em qualquer parte da extensão do nervo ciático. Por ser um nervo muito longo, existem várias causas para que tal condição possa se apresentar no paciente, sendo dificil detectar qual fator está desencadeando o quadro. Assim, este trabalho tem como objetivo descrever as principais causas e caracteristicas clinicas da dor ciática encontradas na literatura especializada. Desse modo, foi realizada uma busca ativa de artigos da National Library of Medicine (PUBMED) e SciElo, utilizando Descritores em Ciências da Saúde (DECs) e Medical Subject Headings (MeSH): “sciatica pain” e “clinical manifestations”. Foram excluidas teses e revisões. A análise foi baseada em títulos e resumos, priorizando pesquisas publicadas nos últimos 5 anos em português, inglês e espanhol, garantindo relevância e atualidade no estudo. Foram selecionados e analisados doze trabalhos. De acordo com a literadura, as três principais causas de ciatalgia são: Sindrome do piriforme, hérnia de disco na coluna e o aparecimento de esporão ósseo nas vértebras. Esses fatores geram compressão do nervo ciático, gerando um processo inflamatório. O principal sintoma decorrente da inflamação é um quadro doloroso na região lombar, irradiando para nádegas e parte de trás da coxa, até o joelho, sendo uma característica a preponderância da dor em apenas um dos lados do corpo. Dessa forma, conclui-se que a ciatalgia destaca-se pela diversidade de fatores que podem desencandear as manifestações clínicas caracteristicas desse quadro, demandando uma abordagem clínica personalizada e investigativa. A multifatoriedade dessa condição ressalta a necessidade contínua de pesquisas para aprimorar diagnósticos e estratégias terapêuticas. Assim, a compreensão aprofundada das diversas causas é fundamental para proporcionar um tratamento eficaz e melhorar a qualidade de vida dos indivíduos afetados, reforçando a importância da colaboração entre diferentes especialidades médicas.
4

de França Ribeiro Espíndola, Gabriela, Yasmim de Souza Leite, Mariah de Lima Moura, Amanda Maria Alves de Paula Araújo e Eliane Cristina Casimiro Alves Dias de Araújo. "Meningite como possível complicação de sinusite bacteriana em lactente com calendário vacinal incompleto: relato de caso". In Semana Científica da Faculdade de Medicina de Campos. Faculdade de Medicina de Campos, 2023. http://dx.doi.org/10.29184/anaisscfmc.v22023p43.

Testo completo
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
Abstract (sommario):
Introdução: A meningite bacteriana é considerada uma emergência médica. É fundamental uma suspeita clínica e tratamento correto de forma rápida, visto que a demora está relacionada a maiores complicações e sequelas. A suspeita diagnóstica é estabelecida por sinais e sintomas como irritabilidade, letargia, cefaleia, vômitos e rigidez de nuca, e o diagnóstico é confirmado pela análise do líquido cefalorraquidiano (LCR) através de punção lombar. Dentre os agentes etiológicos, o Streptococcus pneumoniae é o principal agente quando o paciente apresenta doenças respiratórias de vias aéreas superiores ou inferiores, assim como, doenças invasivas em crianças e adultos. Objetivos: Relatar um caso de meningite de características bacterianas após um quadro de sinusite etmoidal em um lactente com esquema vacinal incompleto para pneumococo. Métodos: As informações foram obtidas através de revisão do prontuário do paciente. Relato de Caso: Menino, 1 ano e 4 meses, foi admitido em emergência pediátrica com queixa de vômitos repetidos, sonolência, febre alta e persistente evoluindo com rigidez de nuca e palidez intensa, havia relato de tosse, febre e coriza há 15 dias quando recebeu azitromicina. Na análise do cartão vacinal, só havia registro das vacinas programadas pelo Programa Nacional de Imunização / Ministério da Saúde (PNI / MS) até o sexto mês. Na admissão foi instituída a hidratação venosa e ceftriaxone, solicitação de exames laboratoriais e de imagem (Tomografia de Crânio) e a punção lombar. O exame de Líquor Céfalo Raquidiano (LCR) revelou líquor incolor, algo turvo, leucócitos = 1800; linfócitos = 33; monócitos = 2; neutrófilos = 65%; proteínas = 83; glicose = 56. Cultura do LCR: negativa. TC de crânio: normal. Ajustado a dose de ceftriaxone (100 mg/kg/ dia) e introduzido decadron endovenoso. No 6° dia de evolução, paciente em melhor estado geral, com diminuição da rigidez nucal e sem sequelas aparentes. Discussão: Estudos demonstram que o PCR foi eficiente para diagnóstico de meningite bacteriana aguda com culturas negativas, sendo um instrumento de alta especificidade e alto valor preditivo positivo. Sendo assim, a cultura do LCR negativa não pode afastar a presença de doença bacteriana invasiva e nem retardar seu tratamento. A incidência de meningite bacteriana por hemófilos e pneumococo reduziu consideravelmente após a inclusão de vacinas contra esses agentes no calendário vacinal do MS nos anos de 1999 e 2010 respectivamente. De acordo com o calendário do MS, o esquema vacinal contra pneumococo conta com a vacina Pneumocócica Conjugada 10V com 2 doses aos 2 e 4 meses e reforço aos 12 meses de idade. O paciente em questão apresentava calendário vacinal completo apenas até o 6° mês de vida, ou seja, não possuía todas as doses recomendadas da vacina Pneumocócica 10V, que protege contra doenças invasivas causadas pelo pneumococo, entre elas a meningite. Conclusão: A incompletude vacinal é um problema que abrange parte da população. A hesitação a vacinas é uma tendência crescente que tem sido associada ao ressurgimento de doenças imunopreveníveis. Dessa forma, durante a investigação etiológica de quadros infecciosos é de extrema importância avaliar o calendário vacinal do paciente e também incentivar a vacinação em momentos oportunos como nas consultas de puericultura.
5

Borges, Victória Maria Luz, Marília Francisca da Silva Pereira, Isadora Maria de Carvalho Marques, Flávio Luis dos Santos Sousa, Lia Cruz Vaz da Costa Damásio e Marcelo Barbosa Ribeiro. "Metástase óssea em câncer de colo uterino: um relato de caso". In 45º Congresso da SGORJ XXIV Trocando Ideias. Zeppelini Editorial e Comunicação, 2021. http://dx.doi.org/10.5327/jbg-0368-1416-20211311055.

Testo completo
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
Abstract (sommario):
Introdução: O câncer de colo de útero é o terceiro câncer mais comum e a quarta causa de morte relacionada a câncer no mundo. Ocorre, na maior parte dos casos, entre a terceira e a quinta décadas de vida e o principal fator de risco relacionado é a presença do papilomavírus humano, com seus subtipos oncogênicos. Metástase óssea raramente ocorre em câncer de colo de útero, com a incidência de 0,8 a 2,3%, e alguns fatores de risco estão associados ao seu desenvolvimento, entre os quais: idade avançada, maiores estágios T e N, tipos histológicos não adenocarcinoma e não escamoso, tumores pouco diferenciados e presença de outras metástases (pulmões, fígado e cérebro). Relato de caso: Paciente de 54 anos, menarca aos 18 e sexarca aos 20. Procurou o atendimento no ambulatório de ginecologia em 2017, relatando queixa de dor em baixo ventre. Ao exame especular, visualizou-se moderada ectopia e colo sangrante. O exame colpocitológico revelou lesão intraepitelial de alto grau. A paciente foi encaminhada à colposcopia, que mostrou NIC III, e foi submetida a tratamento cirúrgico e radioterapia posterior. O exame histopatológico evidenciou carcinoma escamoso GIII, com invasão de 100% da margem comprometida. A paciente evolui com dor em região lombar e em membros inferiores após três anos de seguimento clínico, com presença de lesão lítica em L4 e lesão com aspecto de hemangiomastose no corpo vertebral de L3 à radiografia. A ressonância magnética e a cintilografia óssea exibiram lesão lítica comprometendo o corpo cervical de L4 à direita, o que não foi observado em exames anteriores. Realizou-se biópsia e foi confirmada a neoplasia metastática. Conclusão: A neoplasia de colo uterino surge entre a terceira e a quinta décadas de vida, sendo o tipo histológico carcinoma escamoso o mais comum e condizente com o caso descrito. Apesar de rara, a metástase óssea ocorre em média dois anos após o diagnóstico, sendo o principal sítio a coluna vertebral (36,36%) e destacando-se a topografia lombar (51,9%). Em contrapartida, uma metanálise publicada em 2019 evidenciou que, entre os casos de câncer de colo uterino em estágio avançado, a metástase óssea ocorreu em 23%, perdendo apenas para a metástase pulmonar (59%). Embora não sejam elucidados os mecanismos de metástase, sugere-se relação com o comportamento do tumor primário, o suprimento vascular, o sistema imune e o ambiente ósseo. São necessários maiores estudos para elucidar a oncogênese da metástase óssea. O prognóstico de pacientes com metástases ósseas é bem restrito entre seis e 12 meses, sendo proposto um tratamento paliativo com abordagem multiprofissional, visando aliviar o quadro álgico de elevada intensidade, evitar fraturas patológicas e prevenir incapacidades. O principal objetivo é ter melhor qualidade de vida. O grande avanço preconizado pela Federação Internacional de Ginecologia e Obstetrícia e Federação Brasileira das Sociedades de Ginecologia e Obstetrícia é o rastreamento universal e o diagnóstico precoce de lesões precursoras do câncer de colo uterino, sobretudo por tratar-se de um método de baixo custo e de fácil reprodução.
6

Dinet, Jérôme. ""Would You be Friends with a Robot?”: The Impact of Perceived Autonomy and Perceived Risk". In 13th International Conference on Applied Human Factors and Ergonomics (AHFE 2022). AHFE International, 2022. http://dx.doi.org/10.54941/ahfe1002306.

Testo completo
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
Abstract (sommario):
This paper is aiming to investigate the impact of perceived autonomy and perceived risk on attitudes and opinion about two assistive robots (Paro© and Asimo©), as factors explaining the probability to become “friend” with a robot. The worldwide population of elderly people is growing rapidly and in the coming decades the proportion of older people in the developed countries will change significantly. This demographic shift will create a huge increase in demand for domestic and health-care robotics systems. But the spread of robots in everyday life particularly for purposes of healthcare already gives rise to questions about acceptability, moral and legal responsibility. A robotics system can be powerful and useful, there is not a reason why this system is usable and/or desirable and in fine, accepted. It is still unclear how well these new “faux-people” will be accepted by society, for they raise fundamental questions about what it means to be human, especially at home or in nursing house.METHOD. In a large online survey conducted in France, 2 783 participants (936 adolescents with a mean-age of 12.2 years; 1077 adults with a mean-age of 33.4 years; and 770 seniors with a mean-age of 71.3 years) were asked to complete three questionnaires: (1) The DOSPERT scale (for Domain-Specific Risk-Taking; Blais & Weber, 2006) to assess risk attitude and perception of risks for our participants; (2) The revised version of the FQUA-R scale (for Friendship Quality- Revised; Thien, Razak & Jamil, 2012) to assess close relationships and potential friendship with a robot; (3) The PAS (for Perception of Autonomy Scale; Lombard & Dinet, 2015) to assess positive and negative attitudes towards autonomy of robots. Each participant was asked to complete the three questionnaires twice: before and after viewing two videos showing two assistive robots (Paro© and Asimo©) interacting with human people: In one of the videos, a young woman interacts with the robotic baby-seal Paro©, and gives many explanations about the interests for elderly people (“Paro© gives kindness”, “its allows to create an attachment”). Moreover, we can see an elderly woman who caresses Paro©. In the other video, several physical characteristics of Asimo© are presented (size, weight) and the robot performs several tasks by interacting with a young woman (Asimo© walks, runs, plays football, opens a bottle, serves a glass, etc.).RESULTS AND DISCUSSION. For the two robots, structural equation modelling was used to determine the relationships between all the variables. Results have mainly showed that (i) Perceived risk is mainly and significantly explained by attitudes about risks in health and social domains whatever the gender and the age, and (ii) Perceived autonomy has a direct and positive effect on Friendship quality. In other words, our results tend to confirm that our three factors (perceived risk, perceived autonomy and friendship) are strongly interrelated and should be integrated in studies investigating the acceptability of assistive robots, and confirm that these three factors have different impact according to the physical appearance of the robot (human-like for Asimo© or animal-like shape for Paro©). Industrial and theoretical perspectives are discussed.
7

Balzana, Mariana Fortes, Giulia Bastos Buscema, Carolina Horstmann de Carvalho, Beatriz Ramiro Garcia Carneiro e Carolina Carvalho Mocarzel. "Gestante com complexo de limb body wall: relato de caso". In 46º Congresso da SGORJ e Trocando Ideias XXV. Zeppelini Editorial e Comunicação, 2022. http://dx.doi.org/10.5327/jbg-0368-1416-2022132s1072.

Testo completo
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
Abstract (sommario):
Introdução: O complexo de limb body wall (LBWC) é uma malformação rara, de etiologia desconhecida, com fenótipos variáveis e critério diagnóstico com duas das três manifestações anômalas entre as seguintes: exencefalia/encefalocele com fendas faciais, toraco e/ou abdominosquise e defeitos nos membros. Relato de caso: V.E.S.A.V., 19 anos, negra, solteira, estudante, natural do Rio de Janeiro, com múltiplas malformações congênitas caracterizando LBWC, incluindo mielocistocele, onfalocele rota, anomalia anorretal com fístula reto-vestibular, rim único à direita com ectasia de pelve renal e agenesia de membro inferior esquerdo. Paciente primigesta, com idade gestacional de 27 semanas e um dia. No período neonatal, foi realizada correção cirúrgica da mielocistocele e onfalocele, além de diagnóstico de bexiga neurogênica com necessidade de cateterismo intermitente. Em uso de anlodipino por hipertensão arterial crônica, oxibutinina e nitrofurantoína após infecções de trato urinário (ITU) de repetição. A paciente foi admitida em 23 de fevereiro de 2021 com relato de disúria, lombalgia e febre havia dois dias. Ao exame, pressão arterial de 160x100 mmHg, sem outras alterações de sinais vitais, útero desviado para a direita com fundo uterino de 24 cm, tônus uterino normal, sem metrossístoles e com batimento cardíaco fetal presente. Após a internação, houve otimização da medicação anti-hipertensiva, realização de hidratação e analgesia venosas, avaliação fetal sem alterações e início de antibioticoterapia venosa. A paciente relatou dor abdominal difusa desde o início do 2º trimestre, com piora progressiva conforme crescimento uterino, necessitando analgesia venosa. O ultrassom de vias urinárias revelou aumento importante de rim direito (27x14 cm), com aumento da ecogenicidade cortical e prejuízo da diferenciação, além de uretero-hidronefrose acentuada, com calibre de 4 cm e bexiga com parede espessada. Foi feito o diagnóstico de pré-eclâmpsia sobreposta após descontrole pressórico progressivo e alteração da proteinúria de 24 horas. Após a dificuldade no manejo da dor abdominal e lombar e a piora da função renal, foi prescrita corticoterapia para a maturação pulmonar fetal e foi feito o planejamento de parto com equipe multidisciplinar. A cesariana foi realizada em 1º de abril de 2021, sob raquianestesia, com 32 semanas e quatro dias, sem intercorrências; o RN nasceu sem malformações. Conclusão: A incidência de LBWC é de 0,32 em 100 mil nascimentos, já que a maioria dos fetos afetados sofre morte intrauterina. A paciente em questão possuía, ao nascimento, defeito da parede abdominal e em membro inferior, que são dois dos três critérios diagnósticos para LBWC. Apesar da gravidade, poucos estudos avaliaram a sobrevida de pacientes com LBWC após o nascimento, sendo difícil a comparação de casos. Não foram encontrados estudos ou relatos de gestantes que tenham nascido com essa síndrome, podendo este ser o primeiro caso descrito na literatura, sendo necessários mais estudos sobre esse complexo de malformações congênitas.
8

Zem Chequin Sprengel, Henrique, e Maria Eduarda Baddini Montanha Teixeira. "TAP-Block: uma nova abordagem para sua execução". In Congresso Online Acadêmico de Medicina Veterinária. Congresse.me, 2022. http://dx.doi.org/10.54265/nqph1974.

Testo completo
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
Abstract (sommario):
A área de Anestesiologia Veterinária está em constante ascensão, com o desenvolvimento de diversas técnicas inovadoras ou espelhadas daquelas utilizadas em humanos. A demanda pela técnica de anestesia e analgesia multimodais, com o objetivo de atingir o sistema nociceptivo por meio de diversas abordagens e diminuir as elevadas doses de fármacos antes utilizadas é cada vez maior. Com sua utilização, bloqueios locorregionais repercutem, por consequência, em menor incidência de efeitos adversos de drogas sistêmicas. Na década passada, a modalidade que ganhou destaque foi a de bloqueios locorregionais guiados por ultrassonografia, o que confere maior segurança e acurácia na aplicação de anestésicos locais, pois possibilita a visualização direta das estruturas. O que antes era limitado à bloqueio peridural ou bloqueios às cegas se tornou um mundo em que existem diversas possibilidades diferentes de abordar o mesmo nervo. Mais recentemente, no entanto, técnicas de bloqueios regionais de planos interfasciais passaram a ser estudadas. Apesar do mecanismo não ser bem elucidado ainda, a sua eficácia clínica é perceptível tanto em estudos quanto na rotina dos anestesiologistas que a utilizam. Como exemplos de bloqueios de planos interfasciais, destacam-se aqueles direcionados à cavidade abdominal, como o Bloqueio do Quadrado Lombar e o TAP-block. No entanto, como descrito anteriormente, há exigência pela utilização de aparelho ultrassonográfico para sua execução. Trata-se de um equipamento com elevado custo, o qual se torna inviável para muitos profissionais da área, principalmente aqueles que estão em início de carreira profissional. O objetivo do presente trabalho, portanto, é relatar a alternativa de realização do TAP-block sem a utilização de ultrassom, apenas com uma seringa e uma agulha. Foi realizada uma revisão de literatura, utilizando como base os dados contidos na plataforma do Google Acadêmico, nos idiomas inglês, espanhol e português. Com o desejo de realizar bloqueios de planos interfasciais, porém, sem a presença de aparelho de ultrassom, estudos relatam a possibilidade de aplicação de anestésico local entre os músculos transverso do abdome e oblíquo interno do abdome. Porém, a limitação é que apenas pode ser realizado em cirurgias de cavidade aberta; ou seja, para mastectomias, por exemplo, não é passível de r e a l i z a ç ã o . Para a execução da técnica "open approach" de TAP-block, após haver a rafia da parede muscular da cavidade abdominal, de maneira estéril, são fornecidas seringa e agulha para o cirurgião, que, posteriormente, preenche a seringa de acordo com o volume a ser utilizado, calculado pelo anestesiologista responsável. Então, deposita o anestésico local na fáscia presente entre os músculos descritos anteriormente. Como alternativa, o anestesista também pode se paramentar e realizar o bloqueio. Com isso, entende-se que existe a possibilidade de obter os benefícios dos bloqueios locorregionais de planos interfasciais sem a real necessidade de aquisição de um aparelho de ultrassom. No entanto, mais estudos devem ser realizados a fim de avaliar possíveis consequências da sua execução. Além disso, apenas o bloqueio TAP-block foi relatado dessa maneira, podendo existir a possibilidade de execução de outros bloqueios. Resumo - sem apresentação Eixo temático: Anestesiologia e Emergência de Cães e Gatos PALAVRAS-CHAVE: Anestesiologia Veterinária, Bloqueios Locorregionais, Bloqueios interfasciais, Analgesia Veterinária, Anestesia Multimodal

Rapporti di organizzazioni sul tema "Parole Lombard":

1

Stumpo, Sergio. The Sustainability of Urban Heritage Preservation: Caso di studio: Verona, Italia. Inter-American Development Bank, agosto 2010. http://dx.doi.org/10.18235/0007767.

Testo completo
Gli stili APA, Harvard, Vancouver, ISO e altri
Abstract (sommario):
La città di Verona è situata nella parte nord ovest della penisola italica, nella regione Veneto. E' capoluogo della provincia di Verona, che confina a nord con il Trentino-Alto Adige (Provincia di Trento), a est con la Provincia di Vicenza e con la Provincia di Padova, a sud con la Provincia di Rovigo, a sud e a ovest con la Lombardia (Provincia di Mantova e Provincia di Brescia).

Vai alla bibliografia