Tesi sul tema "Ionizing effects"
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Hasan, N. M. "Effects of ionizing radiation on biomolecules". Thesis, University of Salford, 1988. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.234702.
Testo completoBarbary, O. M. "Effects of ionizing radiation on lipids". Thesis, University of Salford, 1986. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.372135.
Testo completoBagatin, Marta. "Effects of Ionizing Radiation in Flash Memories". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3426925.
Testo completoLe memorie a semiconduttore che operano al livello del mare sono costantemente bombardate dalla radiazione ionizzante. Particelle alfa, emesse dai contaminanti radioattivi che sono inevitabilmente presenti nei materiali dei componenti e delle saldature, possono raggiungere le aree sensibili dei chip e generare cambiamenti indesiderati dello stato logico dei bit di memoria. Inoltre, una continua pioggia di neutroni causata dalle interazioni dei raggi cosmici con gli strati esterni dell’atmosfera costituisce una seria minaccia per il corretto funzionamento dell’elettronica in ambiente terrestre. L'elettronica che opera nello spazio deve funzionare in un ambiente ancora più critico dal punto di vista delle radiazioni ionizzanti, data la presenza massiccia di protoni, elettroni e ioni pesanti. Le memorie Flash sono sensibili agli effetti di radiazione. Essendo componenti sfaccettati, con blocchi funzionali eterogenei, la loro risposta alle radiazioni ionizzanti è variegata e talvolta la sua interpretazione può risultare complessa. Le SRAM, dal canto loro, sono il benchmark più comune per valutare la sensibilità al soft error di una data generazione tecnologica CMOS, nonchè dispositivi presenti virtualmente in tutti i circuiti integrati, non da ultimo nel page buffer delle memorie Flash. Questo lavoro di tesi contiene dei contributi originali nel campo degli effetti delle radiazioni sulle memorie Flash e SRAM. E’ stato effettuato uno studio completo, sperimentale e teorico, di memorie Flash commerciali, usando raggi x, ioni pesanti e neutroni, per simulare sia l’ambiente spaziale che quello terrestre. Per quanto riguarda gli effetti di dose totale, si studiano le diverse dosi di fallimento della matrice di celle Floating Gate, delle pompe di carica e del decoder di riga, irraggiando selettivamente i vari blocchi funzionali del dispositivo, in contrasto con la metodologia più comune di esporre alla radiazione l’intero chip. Nel Capitolo 3, dedicato agli effetti da evento singolo, si chiarisce il ruolo del page buffer nel determinare la sensibilità a ioni pesanti di una memoria NAND, studiando anche la dipendenza dei diversi tipi di errori (page buffer vs celle Floating Gate) dalle condizioni operative del dispositivo. Si propone quindi una ‘sezione d’urto efficace’ allo scopo di tenere conto di questi parametri. Negli ultimi anni sono stati discussi gli effetti di annealing post-irraggiamento degli errori osservati nelle celle Floating Gate, ma, apparentemente, le spiegazioni fornite collidevano con le teorie di perdita di carica dal Floating Gate. In questo lavoro di tesi si presentano risultati nuovi su questo fronte (Capitolo 4), che dimostrano come le teorie di perdita e intrappolamento di carica nel Floating Gate possano in realtà coesistere e spiegare in modo efficace i dati sperimentali. Il Capitolo 5 mostra, per la prima volta, che i neutroni atmosferici sono in grado di indurre errori in memorie Flash avanzate, cosa che fino a poco fa si riteneva possibile solo per memorie SRAM e DRAM. Questi risultati rivelano l’importanza di una nuova tematica connessa all’uso questi dispositivi in ambito terrestre. Infine, il Capitolo 6 illustra i fattori principali che determinano la dipendenza dalla temperatura del tasso di soft error in una memoria SRAM. Si presentano i risultati sperimentali, di simulazioni SPICE e modellizzazione analitica, per evidenziare la complessa miscela di parametri in gioco, molti dei quali fortemente dipendenti dalle caratteristiche tecnologiche del dispositivo.
Travis, Neil. "Effects of ionizing radiation on diaphyseal cortical bone". Connect to this title online, 2007. http://etd.lib.clemson.edu/documents/1181666404/.
Testo completoBrucoli, Matteo. "Total ionizing dose monitoring for mixed field environments". Thesis, Montpellier, 2018. http://www.theses.fr/2018MONTS093/document.
Testo completoThe Total Ionizing Dose (TID) monitoring is nowadays a crucial task for a wide range of applications running in harsh radiation environments. In view of the High-Luminosity upgrade for the Large Hadron Collider, the monitoring of radiation levels along the CERN’s accelerator complex will become even more challenging. To this extent, a more detailed knowledge of the radiation field in the accelerator tunnel and its adjacent areas becomes necessary to design installation, relocation or shielding requirements of electronics sensitive to radiation. Aiming to improve the monitoring of the TID delivered by the mixed radiation field generated within the accelerator system, investigations on new suitable dosimeters have been carried out.With this research, two devices have been studied and characterized to be employed as dosimeter and possibly to complete the use of the silicon sensor currently employed at CERN for TID monitoring, i.e. the RADiation-sensitive Field Effect Transistor (RADFET): a commercial NMOS, and an ASIC (Application-Specific Integrated Circuit) named FGDOS. The devices have been selected following two opposite approaches: on the one hand, reducing the costs would allow the density of the deployed sensors to increase. As a direct consequence, a more detailed dose map would be obtained for large distributed systems like the LHC. On the other hand, the radiation monitoring can be further improved by deploying more sensitive detectors, which would allow to measure the dose where the levels are too low for the RADFET. Moreover, sensors with higher resolution would permit the characterization of the radiation field in a shorter time, which means within a lower integrated luminosity.The first approach has been accomplished by searching for alternative solutions based on COTS (Commercial Off-The-Shelf) devices, which would significantly reduce the costs and guarantee unlimited availability on the market. For this aim, investigations on a commercial discrete NMOS transistor, which was found to be very sensitive to the radiation, has been carried out.The need for improving the resolution of TID monitoring led to investigate the FGDOS, which is an innovative silicon dosimeter with a very high sensitivity that permits to detect extremely low doses.The calibration of the NMOS and the FGDOS have been performed by exposing the dosimeters to γ-ray. Their radiation response has been characterized in terms of linearity, batch-to-batch variability, and dose rate effect. The influence of the temperature has been studied and a method to compensate the temperature effect has been developed and implemented.Being the FGDOS is a System-On-Chip with several features that make the dosimeter an extremely flexible system, the characterization of its operational modes (Active, Passive and Autonomous) have been performed. Following the first characterization, some questions arose concerning the sensitivity degradation mechanisms affecting the dosimeter. To investigate this phenomenon, radiation experiments were performed with a test chip embedding only the radiation sensitive circuit of the FGDOS. The analysis of the experiments allowed the understating of the processes responsible for the sensitivity degradation, by separating the contribution of the reading transistor and the floating gate capacitor. The results of this investigation led us to considerer new design solution and compensation methods.The suitability of the NMOS and the FGDOS for TID measurement in the mixed radiation field produced by the CERN’s accelerator complex has been verified by performing accelerated radiation tests at the Cern High energy AcceleRator Mixed field facility (CHARM). The consistency of both sensors with the RADFET measurement has been demonstrated. The high sensitivity of the FGDOS leads to a significant improvement in terms of TID measurement in mixed radiation fields with respect to the RadFET, especially for low radiation intensities
Nguyen, Vinh. "Late Effects of Ionizing Radiation on Normal Microvascular Networks". View the abstract Download the full-text PDF version, 1999. http://etd.utmem.edu/ABSTRACTS/1999-001-nguyen-index.html.
Testo completoTitle from title page screen (viewed on October 17, 2008). Research advisor: Mohammad F. Kiani. Document formatted into pages (xi, 67 p. : ill.). Vita. Abstract. Includes bibliographical references (p. 55-67).
Gasperin, Alberto. "Advanced Non-Volatile Memories: Reliability and Ionizing Radiation Effects". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2008. http://hdl.handle.net/11577/3425599.
Testo completoMacPhail, Susan Helen. "Effect of intercellular contact on radiation-induced DNA damage". Thesis, University of British Columbia, 1988. http://hdl.handle.net/2429/27986.
Testo completoMedicine, Faculty of
Pathology and Laboratory Medicine, Department of
Graduate
Staaf, Elina. "Cellular effects after exposure to mixed beams of ionizing radiation". Doctoral thesis, Stockholms universitet, Institutionen för genetik, mikrobiologi och toxikologi, 2012. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:su:diva-80809.
Testo completoAt the time of the doctoral defence the following papers were unpublished and had a status as follows: Paper nr 3: Manuscript; Paper nr 4: Manuscript.
DNA damage and repair in cells exposed to mixed beams of radiation
MacQueen, Daniel Montgomery. "Total ionizing dose effects on Xilinx field-programmable gate arrays". Thesis, National Library of Canada = Bibliothèque nationale du Canada, 2000. http://www.collectionscanada.ca/obj/s4/f2/dsk2/ftp01/MQ59840.pdf.
Testo completoMeehan, Kathleen Anne. "Effects of exposure to continuous low doses of ionizing radiation". Thesis, Cape Technikon, 2001. http://hdl.handle.net/20.500.11838/1521.
Testo completoIonising radiation has the ability to induce, inter alia, DNA damage and is well established as a causative agent of carcinogenesis and mutagenesis. The effects of high doses of short duration have been well documented, whereas the effects of continuous exposure to low doses of ionising radiation have not, nor are they as clearly understood and current risk estimates are largely extrapolated from high-dose data of atomic bomb survivors. This study evaluated the clastogenic effects of low dose ionising radiation on a population of bats (Chiroptera) residing in an abandoned monazite mine. Bats were sampled from two areas in the mine, with external radiation levels measuring around 20 µSv/h (low dose) and 100 µSv/h (high dose). A control group of bats was collected from a cave with no detectable radiation above normal background levels. The most frequently encountered genetic event in human malignancy is the alteration of the p53 gene. Mutant p53 proteins have a longer half-life than the wild-type variant and accumulate to high levels in the nucleus of tumour cells. The study showed that not only was there a significant increase in p53 positive cells of radiation exposed bats, but also in the degree of positivity, especially in the cells lining the bronchioles of the lungs. Although experimental studies have shown that exposure to radiation may lead to the onset of fibrosis and an inflammatory response in the lung and other tissues, the magnitude of the dose exposure was not comparable to this study and histological examination of bat lung and liver tissues showed no morphological changes in radiation exposed bats when compared to the control group. It has been documented that chronic radiation exposures may give rise to a number of specific haematological defects which are collectively termed "preleukemia" or myelodysplastic syndrome. Full blood counts on bat samples showed a significant decrease in the MCV indicating microcytic erythrocytes from the radiation exposed bats. Differential counts performed on the peripheral blood of the bats showed a marked neutropenia. Neutrophils also showed marked dysplasia including psuedo-Pelger Huet cells in radiation-exposed bats. Cytochemical analysis using DAB myeIoperoxidase showed that control bats had hypogranular neutrophils andradiation-exposedbats had largely '1granularneutrophils. Bonemarrow biopsies were taken from both control and radiation-exposed bats and evaluated for ceIlularity, granulocyte: lymphocyte: erythrocyte (GLE) ratio and megakaryocyte morphology. A hypocelIular bone marrow, a decreased granulocytic haematopoeisis and dysplastic megakaryocyte morphology were observed in radiation-exposed bats. Mineralisation of bone osteoid was determined using image analysis and showed a highly significant decrease in the bone matrix from radiation-exposed bats. All haematological features observed are congruent with current literature describing secondary (radiation-induced) myelodysplastic syndrome.
Cress, Cory D. "Effects of ionizing radiation on nanomaterials and III-V semiconductor devices /". Online version of thesis, 2008. http://hdl.handle.net/1850/6278.
Testo completoWakeford, Carol Anne. "Ultrasound and ionizing radiation : a comparison of chemical effects and dosimetry". Thesis, University of Salford, 1994. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.238779.
Testo completoLobo, Jennifer D. "Effects of ionizing radiation on normal and tumor-associated lymphatic vessels". Thesis, Massachusetts Institute of Technology, 2007. http://hdl.handle.net/1721.1/41685.
Testo completo"June 2007."
Includes bibliographical references (p. 37-43).
Lymphatic vessels play a crucial role in both the pathophysiology of tumors and in the spread cancer cells to lymph nodes. The effects of radiation on these vessels, however, are largely unknown. Here, we seek to describe the effects of ionizing radiation on normal and tumor-associated lymphatic vessels in vitro and in vivo. Clonogenic assays were employed to study the radiation dose response of lymphatic endothelial cells. Putative lymphatic endothelial cell mitogens and antiproliferative agents, including vascular endothelial growth factor-A (VEGF-A), VEGF-C and AZD2171, a tyrosine kinase inhibitor of the VEGF receptors, were tested as radiation sensitizers and protectors. Our results indicate that VEGF-A and VEGF-C are radiosensitizers while AZD2171 did not modulate the radioresponse. In vivo, normal lymphatics were studied with the experimental group receiving a single fraction of 8 Gy and the control group receiving no radiation. We observed no difference in the average lymphatic vessel diameter between these two groups over the course of 6 months. VEGF-C overexpressing tumor-associated lymphatic vessels were studied in vivo with four treatment groups: control animals (no irradiation), 8 Gy two weeks prior to implantation, 8 Gy at the time of implantation and 16 Gy given in two fractions before implantation (two weeks prior to and at the time of implantation). The average lymphatic vessel diameter and frequency of lymph node metastasis in these four groups indicates that the ability of radiation to prevent VEGF-C driven lymph node metastases is time-dependent; radiation must be delivered in close proximity to VEGF-C overexpressing tumor cell implantation to impact nodal metastases. This suggests that VEGF-C may be a functional lymphatic vessel radiosensitizer in vivo.
(cont.) However, reductions in lymphatic hyperplasia, as measured by lymphatic vessel diameter, did not explain the observed differential effects of radiation timing on lymph node metastasis rate.
by Jennifer D. Lobo.
S.B.
Park, Young C. (Young Chul) 1960. "A Study of Some Biological Effects of Non-Ionizing Electromagnetic Radiation". Thesis, University of North Texas, 1996. https://digital.library.unt.edu/ark:/67531/metadc278105/.
Testo completoSilvestri, Marco. "AGEING AND IONIZING RADIATION SYNERGETIC EFFECTS IN DEEP-SUBMICRON CMOS TECHNOLOGIES". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3422233.
Testo completoI processi termonucleari che si verificano all’interno del sole danno origine a radiazioni ionizzanti, tempeste elettromagnetiche ed emissioni di masse di plasma coronarico ionizzato che possono raggiungere l’atmosfera terrestre. Inoltre gli effetti indotti dai raggi cosmici, la presenza delle fasce di Van Allen, nonché gli ambienti radioattivi artificiali costruiti dall’uomo, espongono i circuiti microelettronici a condizioni di funzionamento estremo nello spazio e sulla terra. Al giorno d’oggi molte attività umane si basano su satelliti geostazionari che devono rimanere funzionanti ed affidabili per lungo tempo: sistemi GPS, comunicazioni audio e video, sistemi di sorveglianza, satelliti meteorologici, applicazioni per la difesa, etc. Inoltre il traffico aereo civile ad alta quota, anch’esso esposto a radiazioni, è sempre in maggiore espansione e naturalmente ogni passeggero si augura di atterrare sano e salvo ogni volta che necessiti di volare. Non da meno le centrali nucleari che forniscono il fabbisogno energetico alle nazioni più avanzate devono assolutamente operare in sicurezza evitando tremendi disastri naturali e sociali. Ognuna di queste applicazioni è tuttavia fortemente dipendente dall’elettronica che gestisce e controlla ogni attività in modo trasparente rispetto all’utente. La sfida principale per ingegneri e scienziati che lavorano in questo ambito, è quella di studiare e progettare microelettronica in grado di operare in ambienti ostili per lungo tempo e in modo affidabile. Il progresso tecnologico dei dispositivi CMOS verso dimensioni sub-micrometriche gioca un ruolo fondamentale in termini di affidabilità. Infatti, a prescindere dagli effetti delle radiazioni, la riduzione delle dimensioni dei dispositivi e l’implementazione di ossidi ultra sottili influiscono sull’affidabilità dei transistor MOS a causa dell’aumento intrinseco dei campi elettrici che accelerano i naturali processi di degradazione. Per esempio, l’iniezione di portatori caldi è una delle cause più importanti di degradazione in quanto l’energia che gli elettroni possono acquisire è correlata al campo elettrico accelerante. Questa tesi sviluppa questa problematica sia su transistor standard (Open Layout Transistor, OLT) che su transistor ad anello (Enclosed layout Transistor, ELT), questi ultimi progettati per essere immuni dagli effetti di dose totale (Total Ionizing Dose, TID). Sebbene i meccanismi e gli effetti legati ai portatori caldi siano ben documentati nella letteratura di settore, questa tesi è uno dei pochi lavori che si propone di investigare le sinergie con gli effetti indotti dai raggi X, introducendo nuovi e interessanti aspetti legati all’affidabilità. Inoltre la previsione del tempo di vita dell’ossido di gate è una delle informazioni più importanti da tenere in considerazione quando si intende pianificare una missione a lungo termine. Questa tesi dimostra che l’esposizione ai raggi X può alterare i successivi test di affidabilità a causa dell’interazione tra i difetti generati dalle radiazioni e dagli stress elettrici. Di conseguenza, un approccio nuovo va seguito quando si intende valutare l’adeguatezza dei dispositivi da implementare in applicazioni ove siano presenti radiazioni ionizzanti. Senza considerare questi aspetti le previsioni che emergono dai test sperimentali possono in alcuni casi fortunati essere conservative, in altri meno fortunati sottostimare i fenomeni portando a conclusioni fuorvianti e addirittura pericolose per il buon esito di una missione. Una nuova fonte di incertezza e di sinergia per le tecnologie CMOS avanzate esposte a raggi X riguarda il diverso assorbimento di dose totale indotto dalle interconnessioni metalliche. Infatti la necessità di integrazione sempre più spinta obbliga i progettisti ad incrementare il numero di strati di interconnessione nel back-end del dispositivo nonché la riduzione dello spessore dei dielettrici isolanti. Di conseguenza, a fronte di una esposizione ai raggi X, gli elettroni secondari generati dall’interazione con gli strati metallici possono raggiungere più facilmente l’area attiva del transistor degradandolo in modo non uniforme. In questa tesi questo effetto viene studiato grazie all’uso di strutture appositamente progettate, contribuendo cosi allo sviluppo di dispositivi il più possibile immuni da tale fenomeno. D’altro canto gli effetti indotti da particelle cariche (Single Event Effect, SEE) nelle moderne tecnologie stanno diventando la principale fonte di errore. L’elettronica implementata a bordo di navicelle spaziali, satelliti, aerei civili e militari, e perfino al livello del suolo terrestre è affetta da SEEs, a volte distruttivi, a volte no. In particolare questa tesi si focalizza sulla rottura istantanea e permanente dell’ossido di gate causata dal passaggio di uno ione pesante in presenza di alti campi elettrici (Single Event Gate Rupture, SEGR) che, a causa delle sue caratteristiche, lo pone tra gli eventi più rischiosi. In questa tesi vengono studiati diversi fattori: l’influenza del tipo di struttura di test, della polarizzazione mantenuta durante gli esperimenti e l’influenza dei raggi X. Anche in questo caso si dimostra l’esistenza di diverse forme di sinergia tra radiazioni e stress elettrico, fornendo indicazioni circa le metodologie di test e l’uso di strutture che possano fornire risultati realistici riguardo l’incidenza di questo fenomeno nei moderni transistor utilizzati per l’elettronica spaziale. In conclusione questa tesi vuole essere il primo forte contributo scientifico per lo studio degli effetti sinergici tra radiazione ionizzante e test di vita accelerati su dispositivi CMOS avanzati, da implementare in ambienti radioattivi quali lo spazio o gli esperimenti di fisica delle alte energie.
Bonaldo, Stefano. "Total Ionizing Dose Degradation Mechanisms in Nanometer-scale Microelectronic Technologies". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2019. http://hdl.handle.net/11577/3423297.
Testo completoIlnytskyy, Yaroslav, e University of Lethbridge Faculty of Arts and Science. "Non-targeted effects of ionizing radiation in vivo : epigenetic aspects / Yaroslav Ilinytskyy". Thesis, Lethbridge, Alta. : University of Lethbridge, Dept. of Biomolecular Sciences, [c2010], 2010. http://hdl.handle.net/10133/2630.
Testo completoxi, 190 leaves ; 28 cm
Mann, John Clifford. "The effects of diet and ionizing radiation on azoxymethane induced colon carcinogenesis". Thesis, Texas A&M University, 2005. http://hdl.handle.net/1969.1/4250.
Testo completoFleetwood, Zachary E. "On the effects of total ionizing dose in silicon-germanium BiCMOS platforms". Thesis, Georgia Institute of Technology, 2014. http://hdl.handle.net/1853/53108.
Testo completoBoon, P. J. "ESR studies on the effects of ionizing radiation on DNA plus additives". Thesis, University of Leicester, 1985. http://hdl.handle.net/2381/34020.
Testo completoFriedrich, Thomas [Verfasser]. "Biophysical modeling of effects of ionizing radiation and associated uncertainties / Thomas Friedrich". Darmstadt : Universitäts- und Landesbibliothek Darmstadt, 2016. http://d-nb.info/1131802616/34.
Testo completoChen, C.-Z. "A study of biophysical mechanisms of damage by ionizing radiation to mammalian cells in vitro". Thesis, University of St Andrews, 1987. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.384573.
Testo completoBorel, Thomas. "Study of synergistic effects in integrated circuits subjected to ionizing and neutral radiation in space". Thesis, Montpellier, 2018. http://www.theses.fr/2018MONTS040/document.
Testo completoAny system sent to space is submitted to many constraints (radiations, temperature) which may lead to a failure of the whole system. In a close future, these constraints will become more and more critical as the space agencies are developing missions aiming at others planets such as Jupiter for which the radiative constraint is extremely harsh. In this work, two types of radiation effects are studied: the cumulative effects and the transient effects. One corresponds to the radiation-induced degradation over time, while the other corresponds to a punctual event that can happen at any time when the system is in space. To ensure a proper functioning of a system sent to space, qualifications standards for electronic components have been developed by different space agencies. All of these standards specify that the components must be tested for cumulative and transient effects, using pristine components for each test. Therefore, cumulative effects are treated separately from transient effects, while there is a significant probability that they will appear simultaneously during a space mission. The study of the synergistic effects is then the main frame of this thesis.On a bipolar operational amplifier, the output response of the component due to a transient event is directly related to the internal parameters of the component, which vary over time once in space. Through a comparison between three different operational amplifier sharing the same reference, the impact of the design over the degradation is explained.Lately, some unexpected failures were reported for which the failure mode seemed to indicate that an Electrostatic Discharge (ESD) protection structure was involved. Therefore, to understand if those protections may cause some unexpected failures, the degradation of gate grounded n-MOSFET (GGnMOS) will be investigated next
Jones, George Donal Dransfield. "The direct effects of ionizing radiation on DNA and its higher ordered structures". Thesis, University of Leicester, 1987. http://hdl.handle.net/2381/9691.
Testo completoDavidson, Matthew Allen. "Irradiators for measuring the biological effects of low dose-rate ionizing radiation fields". Thesis, Massachusetts Institute of Technology, 2011. http://hdl.handle.net/1721.1/76941.
Testo completoCataloged from PDF version of thesis.
Includes bibliographical references.
Biological response to ionizing radiation differs with radiation field. Particle type, energy spectrum, and dose-rate all affect biological response per unit dose. This thesis describes methods of spectral analysis, dosimetry, biological assays, and mathematical modeling for determining the relative biological response for low dose-rate fields. The spatial dimensions of optically stimulated luminescence dosimeters make them ideal for measuring dose at a specific location. However the response of these dosimeters varies with photon energy. A method is presented for measuring dose delivered by several fields with photon energies less than 60 keV using these optically-stimulated luminescence dosimeters. This method is confirmed using an ion chamber dosimeter and computer simulation. The construction of 24Am irradiators for tissue culture and animal experiments using this dosimetry method is also described. The results of tissue culture experiments performed using these irradiators are presented, and the relative biological effectiveness (RBE) is determined for two fields with approximately equal dose-rates produced by shielding 24Am foil sources with aluminum and polyethylene. Biological effects can result from single instances of energy deposition within a cell or from the combination of separate instances, but at low dose-rates biological repair mechanisms reduce the probability of effects resulting from the combination of separate instances. At a sufficiently low dose-rate the effects due to combination of separate instances are negligible. A model of low dose-rate energy deposition within a cell nucleus was developed to determine this doserate. In this model the proportion of biological effects due to single instances of energy deposition within a cell nucleus is described in terms of the DNA repair rate of the biological 'system and the dose-rate and lineal energy transfer of the radiation field. This model also describes the projection of RBE values for fields with dose-rates below this threshold.
by Matthew Allen Davidson.
S.M.
Zimmerman, Amy L. "The Effects of Ionizing Radiation on Integrin-Mediated Adhesion of Breast Cancer Cells". Ohio University Honors Tutorial College / OhioLINK, 2011. http://rave.ohiolink.edu/etdc/view?acc_num=ouhonors1306255509.
Testo completoGriffoni, Alessio. "ESD and Ionizing Radiation Effects on Ultrathin Body SOI and Multiple Gate Technologies". Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3426924.
Testo completoQuesta tesi si focalizza sullo studio della robustezza alla scariche elettrostatiche (ElectroStatic Discharge ESD) e della sensibilità a radiazioni ionizzanti delle tecnologie UltraThin Body (UTB) Silicon On Insulator (SOI) e multi gate FinFET, candidate a sostituire il MOSFET convenzionale bulk a partire dal nodo tecnologico dei 22 nm. Entrambe le tecnologie presentano un ridotto volume di silicio disponibile a dissipare la corrente indotta da un evento ESD. Pertanto, la robustezza ESD di tali tecnologie deve essere analizzata in dettaglio. D'altro canto, queste tecnologie, assieme a quella convenzionale bulk, potranno essere utilizzate anche per la fabbricazione di componenti Commercial-Off-The-Shelf (COTS) per applicazioni spaziali, che richiedono un’analisi accurata degli effetti indotti da radiazioni. Robustezza ESD L’analisi delle prestazioni ESD è stata condotta su strutture (MOSFET e diodi) implementate nelle tecnologie UTB SOI, SOI FinFET e bulk FinFET. Sono state trovate complesse dipendenze dalla geometria dei dispositivi e dal processo utilizzato. Robustezza ESD della tecnologia UTB SOI Per quanto riguarda la tecnologia UTB SOI, è stata proposto un nuovo metodo di analisi basato sulle caratteristiche elettriche DC al fine di individuare quali meccanismi di guasto si verificano (ad esempio, rottura dell’ossido di gate o filamento tra i terminali di source e drain). Si è trovato che MOSFET di tipo N stressati in configurazione grounded gate (in cui l’ESD viene scaricata dal BJT parassita) mostrano una moderata robustezza a ESD (fino a 1 mA/μm) quando utilizzati come local clamp. Inoltre, si è dimostrato che lo strain, utilizzato per aumentare la mobilità dei portatori, aumenta la robustezza ESD e ha un impatto sui meccanismi di guasto. Robustezza ESD della tecnologia FinFET Per quanto riguarda la tecnologia FinFET, dispositivi NMOS in configurazione grounded gate mostrano ad alti livelli di iniezione un guasto dovuto ad una non uniforme distribuzione di corrente, che può essere migliorata aumentando la lunghezza di gate o utilizzando tecniche di ballasting (ad esempio, silicide blocking). Tuttavia, si è visto che la capacità di voltage clamping è fortemente limitata dalla rottura dell’ossido di gate per dispositivi con elevate lunghezze di gate. FinFET con fin stretto, specialmente quelli realizzati in tecnologia bulk, mostrano una migliore dissipazione del calore sviluppato durante un evento ESD, ma allo stesso tempo, a causa dello spazio esistente tra un fin e l’altro, mostrano un’efficienza di layout ridotta rispetto ai dispostivi con fin largo. Si è inoltre dimostrato che l’utilizzo della crescita epitassiale selettiva del silicio (Selective Epitaxial Growth SEG), lo strain e il silicide blocking possono aumentare la robustezza ESD nei dispositivi FinFET. Da un punto di vista RF, dispositivi SOI FinFET con fin stretti presentano una figura di merito ESD-RF degradata rispetto ai dispositivi con fin largo, a causa di una grande capacità di overhead. Pertanto, i dispositivi con fin largo sono preferibili quando utilizzati come strutture di protezione a ESD per applicazioni RF. Per quanto riguarda invece la tecnologia bulk FinFET, il landing pad dei dispositivi con fin stretto è parzialmente utilizzato durante la conduzione di corrente ESD, tuttavia, la capacità di giunzione del landing pad contribuisce alla capacità parassita totale. Pertanto, sebbene i dispositivi con fin stretto mostrino una maggiore robustezza ESD intrinseca, le prestazioni ESD-RF sono simili sia per dispositivi con fin stretto cheper quelli con fin largo e sono comparabili con le migliori prestazioni ESD-RF dei SOI FinFET. Effetti indotti da ioni pesanti Gli effetti da microdose indotti da ioni pensati sono stati studiati per MOSFET realizzati nelle tecnologie UTB SOI e SOI FinFET. La degradazione delle caratteristiche elettriche DC dipende pesantemente sia dalla geometria del dispositivo che dal processo utilizzato. Effetti da microdose in dispositivi UTB SOI Sono stati osservati interessanti cambiamenti immediatamente dopo irraggiamento e durante stress elettrici in tali dispositivi utilizzanti anche tecniche strain: mancanza di rottura del’ossido di gate anticipata a causa dello spessore molto ridotto (solo 1.5 nm SiON) e dipendenza delle cinetiche di degradazione dallo strain utilizzato. Effetti da microdose in dispositivi SOI FinFET Gli effetti permanenti indotti da ioni pesanti sulle caratteristiche elettriche di SOI FinFET con ossido di gate ad alta costante dielettrica (high-k) dipendono pesantemente dagli effetti di microdose nell’ossido sepolto, dalla rottura dell’ossido di gate, e dalla generazione di stati trappola all’interfaccia ossido di gate/silicio. Contrariamente ai risultati ottenuti in esperimenti di Single Event Gate Rupture (SEGR) di solito eseguiti su grandi condensatori anche con ossidi high-k, dispositivi multiple gate mostrano soft breakdown e una considerevole variazione delle caratteristiche elettriche. Ioni pesanti posso indurre difetti nei dispositivi FinFET con un ampio spread statistico. La distribuzione della variazione di tensione di soglia e dell’inverso della corrente di perdita dell’ossido di gate seguono la distribuzione di Weibull. Tuttavia, si è dimostrato che il reciproco della corrente di perdita non segue la cosiddetta Poisson area scaling. Un nuovo modello statistico è stato sviluppato, trovando che una maggiore generazione di difetti si verifica negli ossidi di gate verticali rispetto a quello orizzontale e che la traccia dello ione utile a creare difetti nell’ossido di gate è di circa 30 nm. Pertanto, un ulteriore scaling dei dispositivi multi gate può portare a drammatiche conseguenze per applicazioni spaziali poiché la traccia dello ione può risultare più grande del dispositivo stesso. Infine, si è valutata anche l’affidabilità di tali dispositivi mediante stress di vita accelerati ad alti campi elettrici e si è trovato una riduzione del tempo al breakdown nei dispositivi irraggiati. Dose enhancement in MOSFET planari bulk Per quanto riguarda i MOSFET planari bulk si è studiato l’impatto della presenza della prima metal di interconnessione in prossimità dell’area attiva del dispositivo. Si è dimostrato che la sensibilità a raggi X dipende fortemente dalla posizione della metal di interconnessione, specialmente se fatta in rame, rispetto all’ossido di isolamento laterale (Shallow Trench Isolation STI) e agli LDD spacers. In conclusione, la sensibilità a ESD non è un fattore di ritardo per l’introduzione nel mercato delle tecnologie UTB SOI e FinFET. Invece, per quanto riguarda la tecnologia multi gate FinFET, gli effetti da microdose indotti da ioni pesanti rappresentano un serio problema, mentre non lo è per la tecnologia UTB SOI. Infine, gli effetti indotti da dose enhancement in MOSFET convenzionali submicrometrici devono essere attentamente monitorati quando sono usate facility a raggi X per eseguire test di dose totale.
TEIXEIRA, CHRISTIAN A. H. M. "Efeito da radiação ionizante em diferentes tipos de farinhas utilizadas em tecnologia de panificação". reponame:Repositório Institucional do IPEN, 2011. http://repositorio.ipen.br:8080/xmlui/handle/123456789/9960.
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Dissertacao (Mestrado)
IPEN/D
Instituto de Pesquisas Energeticas e Nucleares - IPEN-CNEN/SP
SANTILLO, AMANDA G. "Efeitos da radiação ionizante na propriedades nutricionais das uvas de variedade benitaka e uvas passas escuras". reponame:Repositório Institucional do IPEN, 2011. http://repositorio.ipen.br:8080/xmlui/handle/123456789/9962.
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Dissertacao (Mestrado)
IPEN/D
Instituto de Pesquisas Energeticas e Nucleares - IPEN-CNEN/SP
COLOMBO, MARIA A. da S. "Estudo do efeito da radiacao ionizante sobre as propriedades mecanicas da poliamida 6,6". reponame:Repositório Institucional do IPEN, 2004. http://repositorio.ipen.br:8080/xmlui/handle/123456789/11233.
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Dissertacao (Mestrado)
IPEN/D
Instituto de Pesquisas Energeticas e Nucleares - IPEN/CNEN-SP
COSTA, TANIA A. da. "Efeitos da radiacao ionizante na crotamina do veneno de Crotalus durissus terrificus". reponame:Repositório Institucional do IPEN, 1988. http://repositorio.ipen.br:8080/xmlui/handle/123456789/9884.
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Dissertacao (Mestrado)
IPEN/D
Instituto de Pesquisas Energeticas e Nucleares - IPEN/CNEN-SP
Davis, Kenneth Ralph 1964. "Two-dimensional simulation of the effects of total dose ionizing radiation on power-MOSFET breakdown". Thesis, The University of Arizona, 1989. http://hdl.handle.net/10150/277053.
Testo completoArab, Amina. "Reoxygenation of hypoxic coronary smooth muscle cells amplifies growth-retarding effects of ionizing irradiation". [S.l.] : [s.n.], 2005. http://deposit.ddb.de/cgi-bin/dokserv?idn=975997874.
Testo completoHunter, Alistair John. "The effects of the modification of energy metabolism on cellular response to ionizing radiation". Doctoral thesis, University of Cape Town, 1997. http://hdl.handle.net/11427/26981.
Testo completoMikkola, Esko Olavi. "Hierarchical Simulation Method for Total Ionizing Dose Radiation Effects on CMOS Mixed-Signal Circuits". Diss., The University of Arizona, 2008. http://hdl.handle.net/10150/194066.
Testo completoKosier, Steven Louie 1966. "The effects of ionizing radiation on the breakdown voltage of p-channel power MOSFETs". Thesis, The University of Arizona, 1990. http://hdl.handle.net/10150/277798.
Testo completoALFARO, EDUARDO de F. "Estudos da utilizacao da cinza de casca de arroz como carga em matriz de polipropileno e do efeito da radiacao ionizante sobre este composito". reponame:Repositório Institucional do IPEN, 2010. http://repositorio.ipen.br:8080/xmlui/handle/123456789/9580.
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Dissertacao (Mestrado)
IPEN/D
Instituto de Pesquisas Energeticas e Nucleares - IPEN-CNEN/SP
GALLETTA, VIVIAN C. "Desenvolvimento de modelo de indução de mucosite oral por radiação em hamsters. Prevenção e tratamento por laser de baixa potência". reponame:Repositório Institucional do IPEN, 2006. http://repositorio.ipen.br:8080/xmlui/handle/123456789/11646.
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Dissertacao (Mestrado Profissionalizante em Lasers em Odontologia)
IPEN/D-MPLO
Instituto de Pesquisas Energeticas e Nucleares - IPEN/CNEN-SP; Faculdade de Odontologia, Universidade de Sao Paulo, Sao Paulo
Weiss, Helen Anne. "Cancer epidemiology : with special reference to the long-term effects of exposure to ionizing radiation". Thesis, University of Oxford, 1994. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.239233.
Testo completoKung, Jason. "Effects of ionizing radiation on osseous healing in SAMR1 and SAMP6 mice: a histiological study". Thesis, Boston University, 2012. https://hdl.handle.net/2144/12460.
Testo completoPrevious studies have showed effects of irradiation on bone and on fracture healing. This is a histological study of the effect of a combined irradiation/fracture injury model in a strain of aged mice (SAMP6) and controls (SAMR1) and the effects of the radioprotective agent, JP4-039 (a mitochondria targeted GS-nitroxide). Hind legs in SAMR1 and SAMP6 control mice and mice pretreated with JP4-039 were exposed to a single dose of radiation (0 or 20 Gy). Twenty four hours after irradiation, unicortical osseous wounds were created in each proximal tibia. Mice were sacrificed at intervals (14, 21 days), tibias excised, radiographed, and prepared for histology (day 21 only). Tibias were examined and graded histologically for evidence of cortical bridging and intramedullary fibrosis. Irradiated SAMP6 wounds showed significantly diminished cortical bridging and significantly more intramedullary fibrosis. In contrast, JP4-039 showed a statistical trend in ameliorating intramedullary fibrosis in irradiated SAMP6 mice. In control SAMR1 mice, JP4-039 had no significant effect on cortical bridging or fibrosis with the number of replicates available. In summary, SAMP6 mice display diminished capacity to recover from the combined irradiation/fracture injury model, with subgroups pretreated with JP4-039 showing beneficial trends in mitigating irradiation induced injury.
Fuma, Shoichi. "Comparative evaluation of effects of ionizing radiation and other toxic agents on an aquatic microcosm". Kyoto University, 2003. http://hdl.handle.net/2433/149539.
Testo completoMahee, Durude. "Numerical Simulation and Graphical Illustration of Ionization by Charged Particles as a Tool toward Understanding Biological Effects of Ionizing Radiation". University of Cincinnati / OhioLINK, 2018. http://rave.ohiolink.edu/etdc/view?acc_num=ucin1535381068931831.
Testo completoOgony, Joshua. "Effects of combined exposure to ethanol and ionizing radiation on the antioxidant status of in vitro and in vivo models". Diss., Rolla, Mo. : University of Missouri-Rolla, 2007. http://scholarsmine.mst.edu/thesis/pdf/Ogony_09007dcc80421bed.pdf.
Testo completoVita. The entire thesis text is included in file. Title from title screen of thesis/dissertation PDF file (viewed January 28, 2008) Includes bibliographical references (p. 117-131).
Pasqual, Elisa 1989. "Understanding the health effects of low doses of ionizing radiation from medical procedures : Challenges for epidemiology". Doctoral thesis, Universitat Pompeu Fabra, 2019. http://hdl.handle.net/10803/668123.
Testo completoThe application of ionising radiation (IR) in the medical sector is undoubtedly lifesaving. There are, however, risks associated with IR and there is growing concern among public health and radiation protection experts, in particular for the increasing medical radiological exposure in children. The aim of this dissertation is to contribute to a better characterisation of the IR risk in patients. A hospital-based cohort study of childhood cancer survivors was developed as a basis for future analysis and, nested within the cohort, a cross-sectional study on neurodevelopmental effect after non-cranial radiotherapy was implemented. A descriptive analysis of the mental health status of the cohort is presented here in the form of a Manuscript. The association between cumulative IR from medical diagnostic procedures and cancer (adult lymphoma and childhood/adolescent brain cancer), in two large international case-control studies, were estimated and a dosimetry estimation was developed. This work has lead to three manuscripts, included in the thesis. Evidence of a neurodevelopmental effect at low-to moderate IR dose was synthesized in a systematic review (presented here in a form of a Manuscript) and was found to be limited to inadequate. The estimated effect at this low dose range requires greater effort from epidemiologists to design more informative studies, and collaboration with clinicians is key for future research in radiation epidemiology.
NASCIMENTO, NANCI do. "Estudo comparativo entre crotoxina nativa e irradiada .Aspectos bioquimicos e farmacologicos". reponame:Repositório Institucional do IPEN, 1990. http://repositorio.ipen.br:8080/xmlui/handle/123456789/10255.
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Dissertacao (Mestrado)
IPEN/D
Instituto de Pesquisas Energeticas e Nucleares - IPEN/CNEN-SP
CARDI, BRUNO A. "Estudo morfocitologico comparativo de crotoxina nativa e irradiada em tecidos e celulas de camundongos CBA/J". reponame:Repositório Institucional do IPEN, 1995. http://repositorio.ipen.br:8080/xmlui/handle/123456789/9264.
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Dissertacao (Mestrado)
IPEN/D
Intituto de Pesquisas Energeticas e Nucleares - IPEN-CNEN/SP
CAMPOS, ISIDA M. A. de. "Dosimetria biologica citogenetica em protecao radiologica .Analise de aberracoes cromossomicas radioinduzidas em linfocitos humanos". reponame:Repositório Institucional do IPEN, 1988. http://repositorio.ipen.br:8080/xmlui/handle/123456789/9913.
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Dissertacao (Mestrado)
IPEN/D
Instituto de Pesquisas Energeticas e Nucleares - IPEN/CNEN-SP
Fox, Brian Philip. "Investigation of Ionizing-Radiation-Induced Photodarkening in Rare-Earth-Doped Optical Fiber Amplifier Materials". Diss., The University of Arizona, 2013. http://hdl.handle.net/10150/311557.
Testo completoAutsavapromporn, Narongchai. "The role of intercellular communication and oxidative metabolism in the propagation of ionizing radiation-induced biological effects". Thèse, Université de Sherbrooke, 2011. http://hdl.handle.net/11143/5814.
Testo completo