Littérature scientifique sur le sujet « Valutazione della vulnerabilità sismica »

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Articles de revues sur le sujet "Valutazione della vulnerabilità sismica"

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Milani, Paola. « Valutare le competenze genitoriali o promuovere analisi ecosistemiche dei bisogni di sviluppo dei bambini ? » MINORIGIUSTIZIA, no 1 (janvier 2023) : 69–78. http://dx.doi.org/10.3280/mg2022-001006.

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Résumé :
Sui 400.000 bambini che si stima siano presi in carico dal sistema di welfare, sembra che circa il 10% riguardi segnalazioni di violenza e abuso per commissione che necessitano di interventi nell'area della protezione, per problematiche chiaramente connesse alla loro sicurezza. Quale approccio alla valutazione e alla progettazione è proposto a quel 90% di bambini e famiglie che si rivolgono ai servizi per problematiche connesse a situazione di vulnerabilità, negligenza, povertà e svantaggio sociale e che necessitano di un paradigma di intervento partecipativo e preventivo? L'articolo intende presentare un approccio alla valutazione delle situazioni familiari che pone al centro non tanto la sola valutazione delle competenze genitoriali, ma l'analisi ecosistemica dei bisogni dei bambini.
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Preziosi, Paolo. « La valutazione del protocollo di sperimentazione ». Medicina e Morale 47, no 4 (31 août 1998) : 731–38. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1998.827.

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Résumé :
In questo articolo l'Autore indica i criteri in base ai quali occorre valutare un protocollo di sperimentazione su soggetti umani. L'analisi dei protocolli deve considerare il piano della ricerca, i ricercatori coinvolti, i soggetti partecipanti, l'informazione che è data ai partecipanti. Il piano della ricerca deve recare una visione generale del progetto proposto che sia chiaro ed inequivocabile e che si soffermi in particolar modo sul disegno sperimentale e sulle metodologie, sul luogo dove si svolgeranno le ricerche, sul centro guida, sulla durata, sulle analisi dei dati; i ricercatori coinvolti nella ricerca dovranno essere indicati con nome e qualifica (stesso criterio vale per chi avrà la responsabilità assistenziale dei pazienti inclusi nella sperimentazione e per il responsabile dell'equipe per la sperimentazione); i soggetti che partecipano allo studio devono essere “arruolati” con un'accurata valutazione, precisandone il numero, le modalità di arruolamento, i rapporti con il ricercatore, la vulnerabilità, i criteri di inclusione e di esclusione, i rischi; l'informazione deve essere chiara per poter consentire un consenso valido, informato e volontario. Nella parte finale dell'articolo vengono inoltre menzionati i problemi che si possono incontrare con soggetti che partecipano alle sperimentazioni cliniche in qualità di volontari sani e quelli relativi a volontari pazienti.
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Cazzari, Chiara, Federico Martellozzo et Filippo Randelli. « Evoluzione del costruito nelle aree costiere della Sardegna. Fra sviluppo economico e vulnerabilità ecologica ». ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no 134 (août 2022) : 31–51. http://dx.doi.org/10.3280/asur2022-134002.

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Résumé :
Dagli anni '60, i litorali sardi hanno ospitato sempre più turisti, che hanno cau- sato la perdita di habitat costieri. Grazie all'uso del GIS e di database statistici regionali e nazionali, questo lavoro mostra i risultati dell'analisi sulle strutture ricettive a fini turistici lungo la fascia costiera sarda. La polarizzazione nord-sud dei flussi turistici e dell'attività edilizia intensiva sottolineano l'importanza di con- siderare il costruito nel processo di valutazione ambientale.
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Arcidiacono, C., R. M. S. Costa, I. Grasso, M. A. Ragusa, R. V. Rapicavoli, M. Seminara et V. Veneziano. « Naturalità e Vulnerabilità Ambientale nei Siti Natura 2000 che insistono sui corridoi ecologici del versante jonico calabrese. Caso studio SIC Foce Neto ». Bullettin of the Gioenia Academy of Natural Sciences of Catania 51, no 381 (29 juin 2018) : FP7—FP145. http://dx.doi.org/10.35352/gioenia.v51i381.2.

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Résumé :
La regione Calabria vanta 179 SIC (Siti di Interesse Comunitario) e 6 ZPS (Zone di Protezione Speciale). La carenza di studi sullo stato di conservazione e qualità ambientale dei suddetti siti (naturalità, artificialità, sensibilità, vulnerabilità e rischio) ha indotto gli AA. a caratterizzare i 10 SIC che insistono sui corridoi ecologici del versante jonico calabrese. Attraverso l'ILC (Index of Landscape Conservation) e l'ESAi (Environmentally Sensitive Areas Index), è stata condotta un‟analisi ambientale finalizzata alla definizione, individuazione e valutazione dei valori e delle criticità. Muovendo dalla Carta d'Uso del Suolo (CLC) sono state realizzate, quali carte derivate, la Carta della Naturalità-Artificialità e la Carta della Sensibilità Ambientale dei suddetti siti. Lo studio chiude con un approfondimento metodologico sulle opportune modalità da adottare per caratterizzare un SIC; modalità suggerite dalle analisi ambientali eseguite soprattutto sul SIC Foce Neto adottando una capillare indagine geobotanica condotta con metodo fitosociologico.
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Torelli, Giacomo, Dina D’Ayala, Michele Betti et Gianni Bartoli. « Analytical and numerical seismic assessment of heritage masonry towers ». Bulletin of Earthquake Engineering 18, no 3 (28 octobre 2019) : 969–1008. http://dx.doi.org/10.1007/s10518-019-00732-y.

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Résumé :
Abstract The new Italian building code, published in 2018 [MIT in NTC 2018: D.M. del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti del 17/01/2018. Aggiornamento delle Norme Tecniche per le Costruzioni (in Italian), 2018], explicitly refers to the Italian “Guidelines for the assessment and mitigation of the seismic risk of the cultural heritage” [PCM in DPCM 2011: Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri per valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale con riferimento alle norme tecniche per le costruzioni, G.U. n. 47 (in Italian), 2011] as a reliable source of guidance that can be employed for the vulnerability assessment of heritage buildings under seismic loads. According to these guidelines, three evaluation levels are introduced to analyse and assess the seismic capacity of historic masonry structures, namely: (1) simplified global static analyses; (2) kinematic analyses based on local collapse mechanisms, (3) detailed global analyses. Because of the complexity and the large variety of existing masonry typologies, which makes it particularly problematic to adopt a unique procedure for all existing structures, the guidelines provide different simplified analysis approaches for different structural configurations, e.g. churches, palaces, towers. Among the existing typologies of masonry structures there considered, this work aims to deepen validity, effectiveness and scope of application of the Italian guidelines with respect to heritage masonry towers. The three evaluation levels proposed by the guidelines are here compared by discussing the seismic risk assessment of a representative masonry tower: the Cugnanesi tower located in San Gimignano (Italy). The results show that global failure modes due to local stress concentrations cannot be identified if only simplified static and kinematic analyses are performed. Detailed global analyses are in fact generally needed for a reliable prediction of the seismic performance of such structures.
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Travascia, D., M. Castellaneta, A. Colucci, G. Cirelli, A. Lapolla, G. Misano, E. De Capua, M. Rosito et F. Ripullone. « Assessment of the vulnerability factors for the Bosco Pantano nature reserve (Policoro, Southern Italy) : the SWOT-AHP dynamic approach ». Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 19, no 3 (30 juin 2022) : 67–73. http://dx.doi.org/10.3832/efor4133-019.

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Acampa, Giovanna, et Mariolina Grasso. « Integrated evaluation methods to hbim for the management of cultural heritage : the case study of the colonnade of patio de Los Leones, Alhambra-Granada ». Valori e Valutazioni 29 (janvier 2022) : 133–53. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212910.

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Résumé :
Historical heritage plays a fundamental role in society. One of the primary targets for European countries is to ensure its safeguarding so that it can be enjoyed by future generations. This paper defines a procedure for the safeguarding of cultural heritage which is often in an advanced state of degradation and threatened by climate change and the increasing number of tourists. The methodology consists of three basic steps: the identification of the technical elements on which intervention is necessary, the assessment of the vulnerability level of these elements considering exogenous factors and the hierarchization of the most vulnerable elements through the application of the Analytic Hierarchy Process. The case study is the “Patio de los Leones” a world-famous site within the Alhambra and Generalife which every year attracts over 2 million tourists to Granada, Spain. The aim is to set priorities for intervention on the 124 “Macael” marble columns according to the need for restoration. The validation of the methodology and management of the data to achieve the hierarchy among the columns was done using an HBIM model. Il patrimonio storico culturale ha un ruolo fondamentale dal punto di vista sociale. Uno degli obiettivi primari per i paesi europei è quello di garantirne la salvaguardia per consentirne la fruizione alle generazioni future. In questo articolo si definisce una procedura utile alla conservazione di tale patrimonio che spesso verte in condizioni di degrado molto avanzate e che i cambiamenti climatici ed il crescente numero di turisti mettono ulteriormente a rischio. Nello specifico, la metodologia consta di tre passaggi fondamentali: l’individuazione degli elementi tecnici sui quali è necessario un intervento, la valutazione del livello di vulnerabilità di tali elementi tenendo conto dei fattori esogeni e delle caratteristiche morfologiche e di localizzazione, e la gerarchizzazione degli elementi maggiormente vulnerabili attraverso l’applicazione dell’Analytic Hierarchy Process. Il caso applicativo, è il “Patio de los Leones”, sito di fama mondiale all’interno dell’Alhambra e del Generalife, che attira a Granada, in Spagna, oltre 2 milioni di turisti ogni anno. Il fine, nel caso studio, è quello di definire le priorità d’intervento sulle 124 colonne in marmo di “Macael” che necessitano di delicati interventi di restauro. La verifica della metodologia, l’archiviazione e gestione dei dati per giungere alla gerarchizzazione degli interventi di restauro è stata fatta attraverso un modello HBIM
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Pizzorni, Maria, Ombretta Caldarice et Nicola Tollin. « A methodological framework to assess the urban content in climate change policies ». Valori e Valutazioni 29 (janvier 2022) : 123–32. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212909.

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Résumé :
By 2050, people in urbanized areas will account for 68% of the world’s population, 80% of which will be concentrated in Asia and Africa. The United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC) introduced in 2011 the National Adaptation Plan (NAP) under the Cancun Adaptation Framework (CAF). Countries of the non-Annex I, described by the UN-General Assembly as especially vulnerable to the impacts of climate change, are invited to develop NAPs to identify adaptation challenges and devise appropriate climate adaptation responses. Recognizing the increasing vulnerability of urban systems to the effects of climate change, in 2019, UN-Habitat defined the supplement of the NAP process's technical guidelines for addressing urban and human settlement issues in NAPs. This paper aims to propose a methodology to assess the urban content of the NAPs after ten years from that the CAF comes into force. The evaluation is based, adapting and expanding, on the methodology used to assess the urban content of Nationally Determined Contributions (NDC) published by UN-Habitat in 2017. The methodology aims to analyse both key adaptation challenges and responses explicitly or implicitly related to urban systems. Moreover, it aims at understanding the interlinkage of urban content in NAP in relation to other key policies, such as NDCs and National Urban Policies (NUPs). In this perspective, 172 indicators were selected and clustered into nine groups: (i) Geographic Indicators; (ii) General Indicators; (iii) NAPs General Indicators; (iv) NAPs Urban Indicators; (v) NDCs Indicators; (vi) NUPs Indicators; (vii) Urban content in National Policies Indicators; (viii) International policy linkages (including SDGs, Sendai Framework for Disaster Risk Reduction, Paris Agreement and New Urban agenda); (ix) National plans/policy/strategies/reports linkages. The methodology was tested on Brazil’s NAP, trying to find general considerations to apply to the countries that officially submitted their NAPs between 2014 to 2020. The test showed that: there is a stronger focus on defining climate adaptation challenges more than responses; climate adaptation challenges and responses are predominantly identified at the national scale, with a focus on policies and strategies at the national level; among the Brazilian NAP, there is "cities strategy", and it means that the NAP has a high urban content. In conclusion, the paper will highlight critical issues and improvements for each of the nine indices analysed. Entro il 2050, la popolazione urbana rappresenterà il 68% della popolazione mondiale. Di questa, l'80% sarà concentrata in Asia e in Africa. A partire da questo scenario di incrementale urbanizzazione, nel 2011 la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) ha introdotto, nell'ambito del Cancún Adaptation Framework (CAF), i Piani Nazionali di Adattamento (NAP). I NAP sono concepiti come strumento a supporto dei Paesi inclusi nel Non-Annex I, descritti dall'Assemblea generale dell'ONU come particolarmente vulnerabili alle transizioni in atto, per identificare le sfide e progettare le risposte più appropriate verso l’adattamento in risposta al cambiamento climatico. Riconoscendo la crescente vulnerabilità dei sistemi urbani, UN-Habitat nel 2019 ha predisposto delle linee guida per supportare la redazione dei NAP, in particolare per includere le questioni urbane e gli insediamenti umani. A dieci anni dall'entrata in vigore del CAF, il presente articolo presenta una proposta metodologica per valutare il contenuto urbano dei NAP. L’approccio valutativo proposto è un aggiornamento dalla metodologia utilizzata per analizzare il contenuto urbano dei Nationally Determined Contributions (NDCs), pubblicata da UN-Habitat nel 2017, e qui adattata ai NAP. La metodologia mira ad analizzare sia le sfide chiave per l’adattamento, ma anche le risposte esplicitamente o implicitamente connesse ai sistemi urbani e l'interconnessione del contenuto urbano dei NAP in relazione ad altre politiche chiave, quali NDCs e NUP (Politiche Urbane Nazionali). In questa prospettiva, la metodologia si compone di 172 indicatori, raggruppati in nove gruppi: (i) Indicatori geografici; (ii) Indicatori generali; (iii) Indicatori generali dei NAP; (iv) Indicatori che leggono il contenuto urbano dei NAP; (v) Indicatori degli NDC; (vi) Indicatori dei NUP; (vii) Indicatori che analizzano il contenuto urbano delle politiche nazionali; (viii) Collegamenti con le politiche internazionali (inclusi SDGs, Sendai Framework for Disaster Risk Reduction, Accordo di Parigi e New Urban Agenda); e (ix) Collegamenti nazionali tra piani/politiche/strategie/report. La metodologia è stata testata sul NAP del Brasile, al fine di individuare considerazioni generali da adottare anche per gli altri Paesi del sud del mondo che hanno presentato i loro NAP tra il 2014 e il 2020. In sintesi, questa sperimentazione ha mostrato che: (i) vi è una maggiore attenzione alla definizione delle sfide di adattamento al clima più che all’individuazione di risposte; (ii) le sfide e le risposte di adattamento al cambiamento climatico sono prevalentemente identificate su scala nazionale; (iii) il NAP del Brasile si caratterizza per un alto contenuto urbano. In conclusione, il paper mette in luce punti di forza e criticità della metodologia, identificando alcuni miglioramenti per ciascuno dei nove gruppi di indicatori, nella prospettiva di applicare questo approccio di valutazione anche in altri contesti territoriali.
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Paradiso, Michele, Ricardo Alfredo Cruz Hernández, Fabio Paparazzo et Giovanni Pianigiani. « DUECENTO ANNI DI SOLITUDINE : INDAGINE SULL’IDENTITÀ COSTRUTTIVA DI CEPITÁ ». Revista M 17 (25 janvier 2021). http://dx.doi.org/10.15332/rev.m.v17i0.2517.

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Résumé :
L’articolo nasce dalle esperienze apprese nel seminario tematico “Materiali e tecniche costruttive storiche per il dialogo interculturale coi paesi del sud del mondo” e maturate in secondo luogo durante un periodo di mobilità nel dipartimento di Santander (Colombia). Prendendo come riferimento Cepitá, un piccolo centro abitato originariamente composto da sole case costruite in tapia pisada (terra battuta) nel cuore del secondo canyon più grande al mondo, l’intento del lavoro è stato quello di identificare e classificare le tecniche e le tecnologie costruttive di quest’area e di sottoporre alcuni manufatti in terra a un’indagine sulla vulnerabilità sismica. L’avvento dei moderni materiali da costruzione ha avuto gravi ripercussioni sul patrimonio architettonico in terra, rendendolo obsoleto nella coscienza collettiva e favorendo l’abbandono delle tecniche ad esso legate. Testimoniare le pratiche costruttive di quest’area, estremamente isolata e rimasta priva di connessioni carrabili fino ai giorni nostri, e quindi rimasta intatta nel tempo, significa descrivere la sapienza dei maestri costruttori che hanno saputo affinare la tecnica nel corso dei secoli in base ai soli materiali disponibili in loco, la quale può quindi rappresentare un supporto tecnico per contrastare il suddetto fenomeno. Inoltre, ottenendo un indice di vulnerabilità sismica di alcuni manufatti con una metodologia speditiva basata sulla valutazione di 14 parametri, si cerca di fornire un’analisi utile per la tutela e per la prevenzione in una zona altamente a rischio.
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Deguy, Pauline, Maurizio Ripepe, Giorgio Lacanna et Letizia Orti. « Geodatabase per la valutazione speditiva a larga scala della vulnerabilità sismica di un’area urbana complessa : applicazione alla città di Firenze ». Bollettino della Società Geografica Italiana, 26 janvier 2022, 79–87. http://dx.doi.org/10.36253/bsgi-1453.

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Résumé :
The seismic vulnerability assessment of a city is usually based on buildings’ characteristics, underground geophysical properties, socio-economic activities, and population density. This research highlights the value of a complete and manageable database for large-scale seismic vulnerability assessment of urban areas: such databases are often missing or partially developed for the majority of Italian cities. This study is based on the creation of a GIS database containing useful information to identify and valuate some indicators of seismic vulnerability in order to understand an earthquake’s effect for the actual configuration of a city. This system could be a growing source of information on cities and, if used in the proper way, a useful tool for monitoring, for seismic vulnerability assessment, and for spatial urban planning. The experience gained in this field of application can be transferred to other situations, both for the procedures and the workflow system.
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Thèses sur le sujet "Valutazione della vulnerabilità sismica"

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Vecchi, Francesca. « Metodi di valutazione della pericolosità sismica e considerazioni sulle prescrizioni normative : valutazione di vulnerabilità sismica di un caso studio reale, prime ipotesi di miglioramento e stima dei costi ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Résumé :
Il presente lavoro di tesi si sviluppa nell’ambito della valutazione del rischio sismico nel territorio italiano. In una prima fase si studiano i differenti approcci per la valutazione della pericolosità sismica disponibili in letteratura (probabilistico, deterministico, neo deterministico), con particolare riferimento al territorio nazionale e all’applicazione degli studi sulla pericolosità alla stesura delle Norme Tecniche per le Costruzioni 2008, per comprendere quali siano le basi su cui si fonda l’attuale regolamentazione della pratica costruttiva in ambito sismico. La seconda parte del lavoro prevede l’applicazione delle considerazioni precedenti ad un caso studio reale. Mediante l’utilizzo di spettri ricavati conformemente alle NTC e spettri calcolati su registrazioni accelerometriche reali, relative agli eventi sismici del maggio 2012 nella provincia modenese, vengono svolte analisi sismiche in campo lineare di un telaio pluripiano in c.c.a esistente, per il quale si costruiscono modelli agli elementi finiti a partire dai dati geometrici e dalla caratterizzazione meccanica dei materiali impiegati. In seguito si esegue una valutazione di vulnerabilità conformemente alla normativa vigente, a partire dalla quale si propone per l'edificio un intervento per il miglioramento al 60% della sicurezza richiesta ad una nuova costruzione. Tale progetto viene studiato e approfondito sia da un punto di vista tecnico, attraverso calcoli ed elaborati grafici, sia da un punto di vista economico, mediante stime dei costi dell’intervento sull’edificio comparate a stime dei costi di demolizione e ricostruzione dello stesso, al fine di verificare la fattibilità dell’intervento proposto. Si conclude con il calcolo delle Classi di rischio ante e post opera, per la valutazione delle possibili detrazioni fiscali attraverso la procedura del Sismabonus e la proposta di un sistema di monitoraggio dinamico per valutare in tempo reale lo stato di salute della struttura.
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SACCUCCI, Marco. « Analisi multilivello BIM per la valutazione della vulnerabilità sismica degli edifici in muratura ». Doctoral thesis, Università degli studi di Cassino, 2020. http://hdl.handle.net/11580/75224.

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Résumé :
Italy is a country characterized by urban realities that present an extremely heterogeneous morphology generated by the development of the buildings in different historical periods. These realities are often characterized by masonry structural aggregates, the result of unplanned development processes and the assembly of older buildings, materials, construction techniques, different construction details which form the backbone of the smaller historic centers. Due to their geographical position in the Italian orographic context, they are extremely exposed to seismic risk whose mitigation and reduction is a topic of particular interest. In recent years, precisely for this reason, numerous techniques and methodologies have been developed for the assessment of the safety of existing structures, especially for masonry buildings in order to reduce the disastrous results of earthquakes in terms of losses of cultural heritage and also of human lives. For this reason, the protection of the urban layout, but in particular of the historical centers, starts from a knowledge project aimed at highlighting the main vulnerability factors that contribute to the assessment of the risk to which they are subject. The knowledge process, especially in the survey phase, is particularly complex since it requires the management of extremely heterogeneous data ranging from the building unit to the structural aggregate and from the entire urban core to the environment. The representation models for displaying the main vulnerability phenomena provide important support for the analysis of structural vulnerability by means of procedures capable of understanding the behavior of buildings when they are seismically stressed. With this awareness, the present research has as its objective the definition of an integrated multilevel tool capable of managing, analyzing and representing the multiplicity, heterogeneity and complexity of the data necessary for the evaluation of the seismic vulnerability of masonry buildings constituting the historic centers. Through in-depth knowledge and the use of parametric modeling systems, such as Building Information Modeling (BIM), it is possible to determine the most likely collapse kinematics, on the basis of information deduced from a knowledge process, and therefore to evaluate the levels of seismic vulnerability of each structural unit both from a qualitative and quantitative point of view. This methodology, tested on a case study - San Rocco Village in Sora (FR) - also allows us to highlight how the information obtained from its application is supportive in the management of emergency conditions. The proposed procedure is innovative, since it combines aspects related to the knowledge of construction with different analysis methods in a rational and efficient way, organizing and connecting them at different levels and establishing relationships between them. It is evident that the approach used for the analysis of the seismic vulnerability of the building / aggregate is closely related to the information available, concerning the geometric and mechanical properties, as well as the history and evolution of the object. To this end, in the proposed procedure different levels of investigation and structural analysis are defined to arrive at the seismic safety assessment.
L’Italia è un paese caratterizzato da realtà urbane che presentano una morfologia estremamente eterogenea generata dallo sviluppo del tessuto in epoche storiche differenti. Spesso tali realtà sono caratterizzate da aggregati edilizi in muratura, frutto del risultato di processi non pianificati di sviluppo e dell’assemblaggio di edifici di età, materiali, tecniche di costruzione, dettagli costruttivi diversi i quali costituiscono l’ossatura dei centri storici minori. Data la loro posizione geografica nel contesto orografico italiano essi sono estremamente esposti al rischio sismico la cui mitigazione e riduzione costituisce un tema di particolare interesse. Negli ultimi anni proprio per questo motivo si sono sviluppate numerose tecniche e metodologie per la valutazione della sicurezza delle strutture esistenti, in particolar modo per gli edifici in muratura in modo da poter limitare gli esiti disastrosi dei terremoti in termini di perdite di patrimonio culturale ma soprattutto di vite umane. Per questo motivo la salvaguardia del tessuto urbano, ma in particolare dei centri storici, parte da un progetto di conoscenza teso ad evidenziare i principali fattori di vulnerabilità che contribuiscono alla valutazione del rischio a cui sono soggetti. Il processo di conoscenza, soprattutto nella fase di rilievo, è particolarmente complesso poiché richiede il management di dati estremamente eterogenei che vanno dall’unità edilizia all’aggregato strutturale e dall’intero nucleo urbano all’ambiente. I modelli di rappresentazione per la visualizzazione dei principali fenomeni di vulnerabilità forniscono un importante supporto per l’analisi della vulnerabilità strutturale per mezzo di procedure in grado di comprendere il comportamento degli edifici quando sono sollecitati sismicamente. Con questa consapevolezza la presente ricerca ha come obiettivo la definizione di uno strumento integrato multilivello in grado di gestire, analizzare e rappresentare la molteplicità, eterogeneità e complessità dei dati necessari per la valutazione della vulnerabilità sismica di edifici in muratura costituenti i centri storici. Attraverso la conoscenza approfondita e l’uso dei sistemi di modellazione parametrica, come i Building Information Modeling (BIM), è possibile determinare i più probabili cinematismi di collasso, sulla base di informazioni dedotte da un processo di conoscenza, e dunque di valutare i livelli di vulnerabilità sismica di ogni unità strutturale sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo. Tale metodologia, testata su un caso di studio – Borgo San Rocco a Sora (FR) – consente altresì di evidenziare come le informazioni ottenute dalla sua applicazione siano di supporto nella gestione delle condizioni di emergenza. La procedura proposta è innovativa, poiché coniuga aspetti legati alla conoscenza della costruzione con differenti metodologie di analisi in modo razionale ed efficiente, organizzandoli e collegandoli a diversi livelli e stabilendo relazioni tra questi. Appare evidente come l’approccio utilizzato per l’analisi della vulnerabilità sismica della costruzione/aggregato sia strettamente correlato alle informazioni disponibili, riguardanti le proprietà geometriche e meccaniche, così come la storia e l’evoluzione dell’oggetto. A tale scopo, nella procedura proposta vengono definiti diversi livelli di indagine e analisi strutturale per arrivare alla valutazione della sicurezza sismica.
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Mazzai, Francesco <1982&gt. « Modelli semplificati per valutazione di vulnerabilità sismica di strutture in muratura ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5936/1/Mazzai_Francesco_tesi.pdf.

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Résumé :
L'obiettivo della tesi è stato quello di indagare il complesso problema della vulnerabilità sismica dei ponte in muratura ad arco utilizzando modelli semplificati. Dopo una descrizione dei materiali da costruzione impiegati nella realizzazione e dei principali elementi dei un ponti in muratura, si è indirizzato lo studio di un ponte ad arco situato nel comune di San Marcello Pistoiese. Viene mostrato un modello numerico che permette di descrivere il comportamento strutturale del ponte sotto azione sismica e di valutare la capacità di carico del ponte sottoposto ad una azione trasversale. In un secondo momento viene descritta la realizzazione di un modello in scala del ponte, che è stato sottoposto a prove distruttive effettuate per valutare la capacità di carico del ponte rispetto ad un ipotetica azione orizzontale. Si è cercato poi di inquadrare il problema in un modello teorico che faccia riferimento all'analisi limite. Esso descrive un cinematismo di collasso a telaio che prende spunto dal quadro fessurativo del modello in muratura. Infine sono stati presentati modelli FEM numerici in ordine di complessità crescente, cercando di inquadrare il comportamento meccanico del prototipo del ponte. Tre tipi di modelli sono rappresentati: un telaio incernierato alle estremità costituito da elementi beam con resistenza alla flessione . Il secondo tipo è costituito da una reticolare equivalente che mima lo schema del ponte ed è formato solo da bielle. Infine, il terzo tipo cerca di descrivere l'intero modello con elementi tridimensionali.
The aim of the thesis was to investigate complex problem of seismic vulnerability of masonry arch bridge by using simplified models. After a description of construction materials used in building and the principals element of a masonry bridges, the study on the arch bridge located in the municipality of San Marcello Pistoiese is reported. Numerical model, that allows to describe the structural behaviour of the bridge under seismic action and to assess the carrying capacity of the bridge subjected to a transversal action, is shown. In second moment the construction of a scale model of the bridge is described, it was subjected destructive tests made to assess the carrying capacity of the bridge compared to a hypothetical seismic action. It tries to frame the issue in a theoretical model that refers to the analysis limit. It describes a kinematics collapse of the chassis which takes its inspiration from the crack of the masonry model. FEM numerical models are presented in order of increasing complexity, seeking to frame the mechanical behaviour of the prototype of the bridge. Three types of models are shown: the first is represented by a frame consisting of linear beam elements with bending resistance hinged at the ends. The second type consists of a reticular frame equivalent in roughly the trends of the bridge and is formed only of rod-free flexural behaviour. Finally, the third type tries to describe the entire model with three-dimensional elements.
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Mazzai, Francesco <1982&gt. « Modelli semplificati per valutazione di vulnerabilità sismica di strutture in muratura ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5936/.

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Résumé :
L'obiettivo della tesi è stato quello di indagare il complesso problema della vulnerabilità sismica dei ponte in muratura ad arco utilizzando modelli semplificati. Dopo una descrizione dei materiali da costruzione impiegati nella realizzazione e dei principali elementi dei un ponti in muratura, si è indirizzato lo studio di un ponte ad arco situato nel comune di San Marcello Pistoiese. Viene mostrato un modello numerico che permette di descrivere il comportamento strutturale del ponte sotto azione sismica e di valutare la capacità di carico del ponte sottoposto ad una azione trasversale. In un secondo momento viene descritta la realizzazione di un modello in scala del ponte, che è stato sottoposto a prove distruttive effettuate per valutare la capacità di carico del ponte rispetto ad un ipotetica azione orizzontale. Si è cercato poi di inquadrare il problema in un modello teorico che faccia riferimento all'analisi limite. Esso descrive un cinematismo di collasso a telaio che prende spunto dal quadro fessurativo del modello in muratura. Infine sono stati presentati modelli FEM numerici in ordine di complessità crescente, cercando di inquadrare il comportamento meccanico del prototipo del ponte. Tre tipi di modelli sono rappresentati: un telaio incernierato alle estremità costituito da elementi beam con resistenza alla flessione . Il secondo tipo è costituito da una reticolare equivalente che mima lo schema del ponte ed è formato solo da bielle. Infine, il terzo tipo cerca di descrivere l'intero modello con elementi tridimensionali.
The aim of the thesis was to investigate complex problem of seismic vulnerability of masonry arch bridge by using simplified models. After a description of construction materials used in building and the principals element of a masonry bridges, the study on the arch bridge located in the municipality of San Marcello Pistoiese is reported. Numerical model, that allows to describe the structural behaviour of the bridge under seismic action and to assess the carrying capacity of the bridge subjected to a transversal action, is shown. In second moment the construction of a scale model of the bridge is described, it was subjected destructive tests made to assess the carrying capacity of the bridge compared to a hypothetical seismic action. It tries to frame the issue in a theoretical model that refers to the analysis limit. It describes a kinematics collapse of the chassis which takes its inspiration from the crack of the masonry model. FEM numerical models are presented in order of increasing complexity, seeking to frame the mechanical behaviour of the prototype of the bridge. Three types of models are shown: the first is represented by a frame consisting of linear beam elements with bending resistance hinged at the ends. The second type consists of a reticular frame equivalent in roughly the trends of the bridge and is formed only of rod-free flexural behaviour. Finally, the third type tries to describe the entire model with three-dimensional elements.
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Guerra, Luigi Pio <1980&gt. « Approccio agli spostamenti per la valutazione della vulnerabilità sismica di telai in conglomerato cementizio armato ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5927/1/Tesi_PhD_GUERRA.pdf.

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Résumé :
Il presente lavoro ha lo scopo di presentare gli studi e i risultati ottenuti durante l’attività di ricerca svolta sul Displacement-based Assessment (DBA) dei telai in cemento armato. Dopo alcune considerazioni iniziali sul tema della vulnerabilità sismica e sui metodi di analisi e verifica, si procede alla descrizione teorica del metodo. Sono stati analizzati tre casi studio di telai piani, progettati per soli carichi verticali e secondo normative non più in vigore che non prevedevano l’applicazione della gerarchia delle resistenze. I telai considerati, destinati ad abitazione civile, hanno diversa altezza e numero di piani, e diverso numero di campate. Si è proceduto all’applicazione del metodo, alla valutazione della vulnerabilità sismica in base alla domanda in termini di spostamento costituita da uno spettro elastico previsto dall’EC8 e alla validazione dei risultati ottenuti mediante analisi non lineari statiche e dinamiche e mediante l’applicazione dei teoremi dell’Analisi limite dei telai, proposta come procedura alternativa per la determinazione del meccanismo anelastico e della capacità in termini di taglio alla base. In ultimo si è applicata la procedura DBA per la valutazione della vulnerabilità sismica di un edificio scolastico, realizzato tra il 1969 e il 1975 in un sito caratterizzato da una accelerazione di picco orizzontale pari a 0,24g e una probabilità di superamento del 10% in 75 anni.
This work aims to present the studies and the results obtained during the research activity carried out on the Displacement-Based Assessment (DBA) of reinforced concrete frames. After some initial considerations on the issue of seismic vulnerability and methods of analysis and testing, the theoretical description of the method is presented. Three case study concerning the application of the DBA procedure to plane frames, designed for vertical loads only and according to old provisions that did not involve the application of the hierarchy of strength, are presented. The results of the procedure in terms of inelastic mechanism assumed and limit-state displaced shape are compared with results obtained by nonlinear static and dynamic analysis, performed in order to validate the displaced shape assumed, and with results of Limit Analysis, which is proposed as an alternative procedure to determine the inelastic mechanism and the base shear capacity. Finally, the DBA procedure has been applied for the assessment of the seismic vulnerability of a school building, built between 1969 and 1975 and located on a site characterized by a peak horizontal acceleration of 0.24 g and a probability of exceedance of 10% in 75 years.
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Guerra, Luigi Pio <1980&gt. « Approccio agli spostamenti per la valutazione della vulnerabilità sismica di telai in conglomerato cementizio armato ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5927/.

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Résumé :
Il presente lavoro ha lo scopo di presentare gli studi e i risultati ottenuti durante l’attività di ricerca svolta sul Displacement-based Assessment (DBA) dei telai in cemento armato. Dopo alcune considerazioni iniziali sul tema della vulnerabilità sismica e sui metodi di analisi e verifica, si procede alla descrizione teorica del metodo. Sono stati analizzati tre casi studio di telai piani, progettati per soli carichi verticali e secondo normative non più in vigore che non prevedevano l’applicazione della gerarchia delle resistenze. I telai considerati, destinati ad abitazione civile, hanno diversa altezza e numero di piani, e diverso numero di campate. Si è proceduto all’applicazione del metodo, alla valutazione della vulnerabilità sismica in base alla domanda in termini di spostamento costituita da uno spettro elastico previsto dall’EC8 e alla validazione dei risultati ottenuti mediante analisi non lineari statiche e dinamiche e mediante l’applicazione dei teoremi dell’Analisi limite dei telai, proposta come procedura alternativa per la determinazione del meccanismo anelastico e della capacità in termini di taglio alla base. In ultimo si è applicata la procedura DBA per la valutazione della vulnerabilità sismica di un edificio scolastico, realizzato tra il 1969 e il 1975 in un sito caratterizzato da una accelerazione di picco orizzontale pari a 0,24g e una probabilità di superamento del 10% in 75 anni.
This work aims to present the studies and the results obtained during the research activity carried out on the Displacement-Based Assessment (DBA) of reinforced concrete frames. After some initial considerations on the issue of seismic vulnerability and methods of analysis and testing, the theoretical description of the method is presented. Three case study concerning the application of the DBA procedure to plane frames, designed for vertical loads only and according to old provisions that did not involve the application of the hierarchy of strength, are presented. The results of the procedure in terms of inelastic mechanism assumed and limit-state displaced shape are compared with results obtained by nonlinear static and dynamic analysis, performed in order to validate the displaced shape assumed, and with results of Limit Analysis, which is proposed as an alternative procedure to determine the inelastic mechanism and the base shear capacity. Finally, the DBA procedure has been applied for the assessment of the seismic vulnerability of a school building, built between 1969 and 1975 and located on a site characterized by a peak horizontal acceleration of 0.24 g and a probability of exceedance of 10% in 75 years.
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Indelicato, Davide. « Valutazione e riduzione della vulnerabilità sismica degli aggregati edilizi nei centri storici. Il caso di Villa Sant'Angelo ». Thesis, Universita' degli Studi di Catania, 2011. http://hdl.handle.net/10761/346.

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Résumé :
La tesi descrive una metodologia di lettura degli aggregati edilizi della città storica finalizzata alla riduzione della loro suscettibilita' ad essere danneggiati da un evento sismico. Questa metodologia trova applicazione e validazione su un caso studio, un aggregato nel centro storico di Villa Sant'Angelo, scelto tra i comuni del cratere sismico aquilano del 2009.
The thesis describes a methodology to analyse the building aggregates of historical city, aimed at reduce their susceptibility to be damaged by the earthquake. This methodology finds application and validation on a study case, a block in the historical center of Villa Sant'Angelo, select among the countries of the seismic crater of "L' Aquila" in 2009.
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Isidori, Daniele. « Analisi della performance sismica di un edificio esistente in C.A. mediante metodo SLaMA e valutazione delle perdite economiche attese ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25655/.

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Résumé :
A metà del secolo scorso in Italia un elevato numero di edifici in cemento armato con struttura a telaio è stata realizzata, in accordo con la Normativa dell’epoca, per resistere unicamente alle azioni verticali presentando un’elevata vulnerabilità nei riguardi delle azioni sismiche. I cambiamenti apportati dalle più recenti Normative volgono l’attenzione alla problematica della vulnerabilità sismica degli edifici esistenti, rendendo l’analisi del comportamento di questi ultimi un tema di grande rilevanza ed attualità. In questo contesto, viene selezionato un edificio esistente per il quale viene valutata la capacità sismica mediante una metodologia analitica denominata SLaMA, e vengono stimate le perdite economiche sismiche utilizzando la metodologia del Sisma Bonus Italiano. L’utilizzo di metodologie di calcolo semplificate rappresenta al giorno d’oggi una robusta alternativa da utilizzare in fase di valutazione progettuale preliminare. Le operazioni eseguite per l’edificio esistente vengono poi ripetute anche per due differenti opzioni di rinforzo strutturale proposte per lo stesso. I risultati ottenuti in termini di capacità sono stati posti a confronto con quelli ricavati dalla modellazione ad elementi finiti su software di calcolo per validare il metodo semplificato, mentre i risultati derivati dal calcolo delle perdite economiche sono stati confrontati con quelli ricavati mediante una metodologia più raffinata di analisi per verificare la corrispondenza e l’accuratezza del parametro di perdita calcolato (PAM). Infine, vengono esposti i risultati ottenuti per gli edifici analizzati proponendo dei confronti fra gli stessi, in modo da individuare la scelta progettuale più conveniente sia in merito alla performance sismica dell’edificio che alla riduzione della perdita economica attesa.
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Salamida, Gianluca. « Valutazione della vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio emiliano : strutture a telaio in c.a. e influenza dei tamponamenti ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Résumé :
Il presente elaborato intende trattare il tema della vulnerabilità sismica del patrimonio edilizio esistente con riferimento agli edifici residenziali presenti in Emilia, caratterizzati da struttura a telaio in calcestruzzo armato con tamponamenti in muratura. L'obiettivo primario è la costruzione di curve di fragilità per via numerica, al fine di correlare una misura di intensità sismica alla probabilità di ottenere i vari livelli di danno previsti dalla scala macrosismica EMS-98. Parte del lavoro è incentrato sulla modellazione dei telai in c.a. irrigiditi da tamponamenti in muratura, al fine di valutarne l'interazione e possibili crisi fragili. Le curve di fragilità sono state ottenute per via numerica a partire da un set di analisi statiche non lineari su edifici di precedentemente definiti e dimensionati, allo scopo di renderli rappresentativi della parte più vulnerabile del patrimonio edilizio presente sul territorio. Si è infine operato un confronto tra lo scenario di danno previsto sulla base delle curve di fragilità e il danno effettivamente osservato a seguito degli eventi sismici che nel maggio del 2012 hanno colpito l'Emilia.
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Bonezzi, Riccardo. « Valutazione della vulnerabilità sismica e progetto di miglioramento degli edifici storici : modelli a confronto per il Palazzo Comunale di Mirandola ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Résumé :
La presente tesi si propone di indagare la vulnerabilità sismica del Palazzo comunale di Mirandola, nonché di progettarne il miglioramento strutturale, approfondendo lo studio di una sua porzione di notevole interesse storico ed architettonico. L'edificio, danneggiato dagli eventi sismici del maggio 2012, è vincolato ai sensi del D. Lgs. 42/2004: la normativa di riferimento è quindi costituita non soltanto dalle Norme Tecniche con relativa Circolare, ma anche dalla DPCM del 9 febbraio 2011 “Valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale”. Obiettivo del lavoro è quello di valutare la vulnerabilità sismica della fabbrica utilizzando differenti metodi di analisi a seconda dei diversi livelli di approfondimento previsti dalle norme, prendendo in considerazione l'edificio nella sua globalità così come i vari macroelementi che lo compongono. Tale valutazione viene effettuata allo stato di fatto e, una volta illustrati gli interventi progettati per il miglioramento della struttura, a quello di progetto. L'incremento della sicurezza sismica che deriva dagli interventi previsti dovrà quindi trovare conferma nei risultati delle analisi svolte. Nella prima parte della tesi viene offerta una sintetica descrizione dello stato di fatto, con particolare attenzione allo studio dei danneggiamenti subiti dall'edificio. La seconda parte mira a studiare il comportamento dell'edificio nel suo insieme tramite modelli meccanici semplificati (LV1). Questa analisi permette di stimare un indice di sicurezza sismica allo stato di fatto e di progetto. La terza parte si occupa di valutare la vulnerabilità della fabbrica esaminando alcuni cinematismi di collasso ritenuti significativi per descriverne il comportamento in caso di sisma. L'ultima parte della tesi ha lo scopo di analizzare in maniera più approfondita le vulnerabilità ed il comportamento della loggia settentrionale dell’edificio, realizzandone un modello FEM per poterne valutare il comportamento d’insieme.
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Livres sur le sujet "Valutazione della vulnerabilità sismica"

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Italy) Convegno "Valutazione e riduzione della vulnerabilità sismica di edifici esistenti in cemento armato" (2008 Rome. Valutazione e riduzione della vulnerabilità sismica di edifici esistenti in cemento armato. Sous la direction de Cosenza, Edoardo, editor of compilation, Manfredi, Gaetano, 1964- editor of compilation et Monti, Giorgio, 1961- editor of compilation. Monza : Polimetrica, International scientific publisher, 2008.

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Podestà, Stefano. Verifica sismica di edifici in muratura : Aggiornato a NTC e Linee guida per la valutazione e riduzione della vulnerabilità sismica. [Palermo, Italy] : Dario Flaccovio editore, 2012.

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Altomare, Chiara. Il ruolo delle indagini non invasive nella diagnostica : Procedure integrate per la tutela e la valutazione della vulnerabilità del patrimonio architettonico. Cosenza - Italy : Luigi Pellegrini editore, 2017.

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Chapitres de livres sur le sujet "Valutazione della vulnerabilità sismica"

1

Federico Mario La Russa et Cettina Santagati. « Rilievo Urbano e City Information Modelling per la valutazione della vulnerabilità sismica ». Dans 42th INTERNATIONAL CONFERENCE OF REPRESENTATION DISCIPLINES TEACHERS. CONGRESS OF UNIONE ITALIANA PER IL DISEGNO. PROCEEDINGS 2020. LINGUAGGI, DISTANZE, TECNOLOGIE. FrancoAngeli srl, 2021. http://dx.doi.org/10.3280/oa-693.134.

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Gigliarelli, Elena, Luciano Cessari, Filippo Calcerano et Letizia Martinelli. « Valutazione della vulnerabilità sismica attraverso l’integrazione di tecniche tradizionali e sistemi BIM ». Dans Progetto SISMI-DTC Lazio, 186–93. Quodlibet, 2020. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv18phgdk.28.

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Actes de conférences sur le sujet "Valutazione della vulnerabilità sismica"

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Ferrara, Agostino, G. Mancino, A. Nolè et V. Urbano. « Analisi e valutazione degli elementi di vulnerabilità ambientale delle formazioni forestali della Basilicata mediante l'uso di sistemi a indicatori chiave (Key Indicator Based Systems) ». Dans Terzo Congresso Nazionale di Selvicoltura. Accademia Italiana di Scienze Forestali, 2009. http://dx.doi.org/10.4129/cns2008.070.

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