Littérature scientifique sur le sujet « Valutazione dell'architettura »

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Articles de revues sur le sujet "Valutazione dell'architettura"

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Chiaramonte, Alessandro. « L'EFFETTO MANCATO DELLA RIFORMA MAGGIORITARIA : IL VOTO STRATEGICO ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 26, no 3 (décembre 1996) : 703–26. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200024540.

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Résumé :
La riforma elettorale tra speranze e scetticismoAl tempo della campagna in favore dell'adozione del principio maggioritario di rappresentanza in Italia, la speranza di molti era che il nuovo sistema elettorale potesse produrre effetti simili a quelli delle democrazie anglosassoni cui intendeva ispirarsi, ossia che strutturasse la competizione partitica in termini bipolari – se non bipartitici – e favorisse quindi l'alternanza dei governi.Sebbene siano trascorsi ormai più di tre anni da allora e, soprattutto, abbiano avuto luogo due elezioni, è ancora presto per dire se le nuove regole abbiano prodotto gli effetti desiderati. La transizione politica italiana è un processo ancora lontano dall'approdo finale e non consente ad oggi valutazioni definitive. Certo è che i sistemi elettorali introdotti nel 1993 sono stati caricati da molti di attese taumaturgiche, nonostante i moniti lanciati dal mondo scientifico sulla necessità di una modifica ben più incisiva dell'architettura istituzionale del sistema politico italiano. Qualunque sistema elettorale, infatti, costituisce di per sésolouna struttura di vincoli e di opportunità, dunque di vincoli più o meno stringenti e di opportunità che possono essere colte o meno. Inoltre, riguardo all'effettiva configurazione della normativa elettorale approvata dal Parlamento nell'agosto del 1993, la cautela sulle prospettive del cambiamento muoveva dalla considerazione che le nuove regole incarnavano entrambi i principi maggioritario (pur prevalente) e proporzionale di rappresentanza, quindi due logiche distinte di competizione e di voto sulla combinazione delle quali era difficile fare previsioni.
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Thèses sur le sujet "Valutazione dell'architettura"

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CALZOLARI, Marta. « Valutazione del comportamento energetico dell'architettura storica. Analisi del metodo di calcolo dello stato di fatto energetico e proposte correttive ». Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2013. http://hdl.handle.net/11392/2388858.

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Résumé :
A project of energetic redevelopment of a historic building starts from the preliminary assessment of its energy potential and residual performance, in order to tailor interventions and properly address the energy needs according to the characteristics of the building, without losing or jeopardizing its heritage and historic value. This approach is relatively new and specific industry regulations have not yet been developed. The absence of specific legislation means that a dedicated methodology for calculating the energy performance of historic buildings is not included in the best practices of intervention. Currently the energy performance of historic buildings, on which the whole intervention project is based, is calculated with the same tools developed for modern buildings. This research starts from the hypothesis that the two types of calculation available today (analytical standardized method and simplified method) present some limits of applicability, in particular if used for the evaluation of historical architecture, which has technical, geometric, and architectural characteristics that differ significantly from the ones of newer buildings. The use of non-specific instruments can lead to errors in the calculation of the residual energetic performance of buildings. This calculation error can consequently lead to choices of intervention that can be harmful to the conservation of the building, to final level of comfort of its interior, or to its resulting energy efficiency. This study, therefore, critically analyzes the current methods of calculating energy efficiency, with the aim of verifying their validity and limits of applicability by testing them on a sample of historic buildings. This analysis shows significant differences between the results obtained by the analytical method, taken as reference, and the calculations made with the simplified system. It identifies the need for evaluating the energy performance of historic architecture in a different way from that used for recent buildings. At the same time, the application of different methods of calculation to the case studies also highlights the inherent difficulty of finding, for buildings constructed in the past, the necessary data for correctly applying the standard analytical method, regarded so far as the only reliable system. These findings call for the refinement of the simplified method, more suitable to the calculation of the energy performance of historic buildings, and the development of a new instrumental method for the measurement of the energy characteristics of historic buildings, which can be used in parallel with the analytical calculation.
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REVELLINI, ROSARIA. « SMARTAGING. Quartieri "a misura di anziano". Uno strumento per la valutazione dell'age-friendliness ». Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/11578/319746.

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Résumé :
Il numero crescente di persone con oltre 65 anni d’età e il processo di urbanizzazione sono due delle principali sfide che la città contemporanea deve affrontare con urgenza. Tali temi richiedono un ripensamento degli spazi pubblici per garantire salute e benessere e contribuire positivamente all’invecchiamento attivo. Alla luce di ciò, nel 2007 la World Health Organization introduce il tema delle “città age-friendly”. Si tratta di città inclusive, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 e con i principi dell’Universal Design dal momento che esse supportano la vita delle persone indipendentemente da età, sesso, abilità. Il presente lavoro identifica il quartiere come “scala urbana ottimale” per l’invecchiamento. Si tratta infatti del luogo in cui si svolge la vita quotidiana degli anziani e in cui, generalmente, ci si identifica come comunità. Qui le persone possono essere incoraggiate (o scoraggiate) a vivere lo spazio pubblico e mantenere le proprie abitudini qualora vi siano luoghi sicuri e ben costruiti. Partendo dal caso di studio, il quartiere Santa Marta a Venezia, la ricerca si articola in più fasi di analisi tese a identificare le caratteristiche fisiche degli spazi pubblici del quartiere nonché a mappare le attività sociali che ivi si svolgono per comprendere in che modo agire al fine di migliorare l’esperienza urbana della popolazione più anziana. Al contempo, sono stati analizzati gli strumenti per la valutazione dell’age-friendliness esistenti per comprenderne le criticità e studiati i principali neighbourhood sustainability assessment tools ponendo particolare attenzione ai criteri relativi alla sostenibilità sociale, vista come “acceleratore” di benessere urbano. L’obiettivo principale della ricerca è quello di redigere un nuovo strumento per la valutazione dell’age-friendliness a scala di quartiere, che rappresenta l’output della ricerca dottorale. Esso, denominato SMARTAGING, consta di 3 sezioni (qualità dello spazio pubblico; trasporti e mobilità; servizi e comunità), 13 criteri e 40 indicatori attraverso i quali è possibile effettuare una valutazione – in termini percentuali – degli spazi pubblici del quartiere oggetto di analisi. Il protocollo proposto ha lo scopo di supportare amministrazioni, progettisti e stakeholder nella comprensione del fenomeno dell’invecchiamento all’interno delle città e indirizzare gli stessi verso politiche attive e scelte progettuali consapevoli per favorire ambienti più inclusivi e maggiormente “a misura di anziano”.
The growing population over 65 years old and the process of urbanization are two of the major challenges that the contemporary city has to address urgently. These issues require rethinking public spaces to ensure health and wellbeing and stimulate active ageing. The theme of age-friendly cities (WHO, 2007a) emerges in this context; it’s about inclusive cities harmonised with the Agenda 2030 goals and the Universal Design principles since they support people’s lives regardless of age, gender, and abilities. These are the places where to grow old and fuel the desire of ageing in place. The present work identifies the neighbourhood as the “optimal urban scale” for ageing. It is the place of elderlies’ everyday life and is generally identified as a community. Here people are encouraged to go out and maintain their daily habits thanks to the existence of a safe and good public realm. Starting from the case study of the Santa Marta neighbourhood in Venice, the author has conducted a multi-phase analysis to investigate the quality of outdoor public spaces and which activities are played in these spaces to understand how the urban experience and the quality of life of the elderly can be improved. At the same time, both the good practices listed by the WHO for the achievement of age-friendly environments and some of the major neighbourhood sustainability assessment tools were studied, paying attention to the social dimension of sustainability seen as an “accelerator” of urban health and wellbeing. The main purpose of the research is to draft a new method of evaluation of the age-friendliness applicable to the neighbourhood scale. It is called SMARTAGING and it consists of 3 sections (quality of public space; transport and mobility; services and community), 13 criteria and 40 indicators, by which it is possible to rate neighbourhood’s public spaces. The proposed protocol aims to support administrations in understanding the ageing phenomena by directing active policies and design choices with an increasing focus on citizens and local and social issues to achieve real inclusiveness in urban spaces.
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ZUPPIROLI, Marco. « Miglioramento dell'efficienza energetica in sistemi aggregati di edilizia pre-industriale di base, tra istanze conservative e prestazionali. Valutazione quantitativa del fabbisogno di energia in alcuni aggregati nel centro urbano di Ferrara ». Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2012. http://hdl.handle.net/11392/2389239.

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Résumé :
The energy performance of buildings, their needs and the possibilities of energy saving, have long been an issue in the debate of construction and real estate sectors. The transposition of the Directive 2002/91/EC (EPBD), as well as of the Directive 2010/31/EU, has modified the relationship between building and energy, also in existing buildings. On the other hand, the energy performance certificate (EPC) spreading has changed the real estate perception. Energy upgrade is a good way for retrofit existing buildings of the second half of the 20th century, but not for all existing buildings. The cultural heritage and preindustrial basic building should be a special case to discuss. Several studies discuss energy performance of single building, building stock, heritage building and also urban comfort. The planning of actual energy policies and the organization of targeted action in the structural planning, can only start from the knowledge of the real state of things. With the aim of validating the real need for improvement of energy performance in preindustrial basic building, my dissertation provides an in-depth quantitative analysis of the thermal energy demand and the improvement of energy efficiency in preindustrial basic building, through the analytical investigation of the case studies in the urban center of Ferrara.
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SPIRITO, ALESSIA. « Post Occupancy Evaluation in ambito ospedaliero : uno strumento per la valutazione ex post del comfort visivo negli spazi di attesa ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11573/1202984.

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Résumé :
Il campo in cui si svolge la seguente ricerca, è quello del settore ICAR/12 Tecnologia dell’Architettura e vuole promuovere l’applicazione della metodologia di valutazione ex-post nel contesto nazionale per le strutture ospedaliere. Tra le metodologie più accreditate per la rilevazione del feedback sulle prestazioni dell'edificio, troviamo la Post Occupancy Evaluation (POE), definita come l'atto di valutare gli edifici in modo sistematico e rigoroso, dopo che gli stessi sono stati costruiti e occupati per qualche tempo. Nel corso degli ultimi decenni, sono diventate un approccio accreditato in ambito internazionale, basato su evidenze scientifiche, utilizzando dati di natura quantitativa e qualitativa, attraverso il coinvolgimento e la rilevazione del feedback degli utenti. Sono state applicate con successo negli edifici ospedalieri, in quanto in essi si concentrano una serie di specificità dovute alla varietà di utenza, alla differente complessità delle attività funzionali che comporta una diversa richiesta di prestazione dal punto di vista architettonico (adeguatezza degli spazi in rapporto all’attività da svolgere), logistico, organizzativo/ gestionale per le differenti aree funzionali. L’obiettivo è stato quello di sviluppare prima un quadro generale (framework) per l’applicazione delle metodologie POE nel contesto italiano per gli edifici ospedalieri, partendo da un’analisi dell’evoluzione del metodo, delle tecniche e delle sue possibili applicazioni. A partire dallo studio del contesto internazionale si è operata una semplificazione delle procedure di applicazione ed una sistematizzazione di criteri e sub-criteri di valutazione delle performance dell’edificio ospedaliero. Per ragioni legate alle tempistiche di svolgimento della ricerca, si è definito poi un modello per la valutazione ex-post rispetto al sub-criterio di comfort visivo. La rilevazione del feedback dagli utenti, accanto alla rilevazione “esperta” dei tecnici, deve avvenire in modo efficace e sistematico, pertanto sono stati sviluppati degli specifici strumenti per la rilevazione dei dati. L’applicazione ai casi studio ha avuto così lo scopo di valutare i primi esiti dell’uso di tali metodologie per la valutazione del comfort visivo delle sale di attesa ambulatoriali di tre ospedali romani (Presidio Ospedaliero Oftalmico, Presidio Nuovo Regina Margherita, Presidio Ospedaliero S. Spirito). L’analisi effettuata ha avvalorato l’efficacia dell’uso delle POE, che risulta particolarmente funzionale per gestori e progettisti al fine di individuare linee preferenziali di intervento e modalità delle stesse, in rapporto alle esigenze riscontrate dagli utenti e ai requisiti necessari per il raggiungimento degli obiettivi di performance. La comunicazione “diretta” tra utenti, progettisti e gestori dell’edificio, consente di intercettare i bisogni reali, aumentando l’efficienza e l’efficacia degli interventi una volta realizzati.
The following research, carried out in the field ICAR/12 Technology of Architecture, aims to promote the application of the ex-post evaluation methodology in the national sector of healthcare buildings. Among the most accredited methodologies for the detection of feedback on the performance of a building, we find the Post Occupancy Evaluation (POE), defined as the act of evaluating the buildings in a systematic and rigorous way, after they have been built and occupied for some time. Over the last decades, the POE methodology has become an internationally accredited, evidence- based approach, which gives quantitative and qualitative data, through the involvement and detection of users’ feedback. This methodology has been successfully applied to hospital buildings, as they involve a series of specificities due to the variety of users and the different complexity of functional activities, that involves a different request for performance from an architectural point of view (adequacy of spaces in relation to activities to be performed), logistic, organizational/ management for the different functional areas. The aim was at first to develop a general framework for the application of POE methodologies to the Italian context for hospital buildings, starting from an analysis of the evolution of the method, the techniques and its possible applications. By studying the international context, a simplification of the application procedures and a systematization of criteria and sub-criteria for evaluating the performance of the hospital building has been carried out. For reasons related to the timing of the research, a model has been defined for the ex-post evaluation with respect to the sub-criterion of visual comfort. The detection of feedback from users, alongside the “expert” survey of technicians, must take place in an effective and systematic way, therefore specific tools have been developed for data collection. The application to the case studies has thus had the purpose of evaluating the first outcomes of the use of such methodologies for the evaluation of the visual comfort of the clinics’ waiting rooms of three hospitals of Rome (Ophthalmic Hospital, Nuovo Regina Margherita Hospital, S. Spirito Hospital) The analysis carried out has confirmed the effectiveness of the use of POE, which is particularly functional for managers and designers in order to identify preferential lines and methods of interventions, in relation to the needs identified by users and the requirements necessary for achieving performance goals. The “direct” communication between users, designers and building managers allows to intercept/catch/understand the real needs, increasing the efficiency and effectiveness of the interventions once they have been realized.
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PORRO, LIVIA. « Strutture per le persone con disturbi dello spettro autistico. Indirizzi per la progettazione e la valutazione della qualità edilizia ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11573/1156637.

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Résumé :
La ricerca ha come oggetto i criteri progettuali per gli spazi dedicati alle persone con disturbi dello spettro autistico e si concentra sulle strutture residenziali per persone adulte. Muove dall’assunto che caratteristiche senso-percettive differenti da quelli delle persone con sviluppo neurotipico possono tradursi in esigenze spaziali specifiche e, dunque, in determinati requisiti e prestazioni. In un unico strumento progettuale, sono integrate indicazioni di carattere generale relative alla realizzazione del benessere ambientale e indirizzi peculiari scaturiti dalla letteratura scientifica inerente. Tale strumento è inteso come supporto funzionale, oltre che alla progettazione tecnologica ex novo, alla lettura e all’analisi di un dato spazio costruito, in funzione della sua trasformazione.
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TURCHETTI, GAIA. « Ventilazione naturale nella città storica. Metodologie e strumenti per la valutazione speditiva del fattore ventilativo per il miglioramento delle condizioni di comfort dello spazio aperto ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11573/1639370.

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Résumé :
L’analisi del fattore ventilativo riveste un ruolo interessante per la comprensione delle condizioni di comfort dello spazio urbano. Partendo dalla porosità dell’organismo architettonico, si è voluto incentrare l’attenzione su potenzialità e limiti della ventilazione naturale, analizzandone con occhio critico possibili ricadute progettuali in relazione ad uno specifico campo di indagine: la città storica. Proprio in questi brani di città, che oggi risultano essere quelli maggiormente vulnerabili dal punto di vista climatico, si deve parlare di ventilazione e di sfruttamento delle potenzialità di raffrescamento, lavorando in equilibrio quasi statico tra l’invarianza di un tessuto da tutelare e le possibili libertà progettabili. Dalla rilettura critica di conoscenze già acquisite all’esperienza sul campo, il lavoro di ricerca propone una calibrazione ed integrazione di metodi e strumenti operativi per una sistematizzazione metodologica ed operativa sul tema della ventilazione in questo specifico ambito urbano in vista di una possibile azione progettuale. Non linee guida, ma uno strumento speditivo di supporto nelle prime fasi di analisi e valutazione dell’intervento, capace di fornire una immediata verifica pratica degli assunti teorici, che si dimostri iterabile (ripetibile con facilità su realtà differenti), implementabile nel tempo e soprattutto flessibile (adattabile all’eterogeneità del reale).
The analysis of the wind factor plays an interesting role in under-standing the comfort conditions of urban space. Starting from the porosity of the architectural organism, it was decided to focus attention on the potential and limits of natural ventilation, analyzing with a critical eye possible design effects in relation to a specific field of investigation: the historical city. Precisely in these parts of cities, which today are the most vulnerable from a climatic point of view, we must talk about ventilation and exploitation of the cooling potential, working in an almost static balance between the invariance of a fabric to be protected and the possible designable freedoms. From the critical reinterpretation of already acquired knowledge to the field experience, the research work proposes a calibration and integration of methods and operational tools for a methodological and operative systematization on the theme of ventilation in this specific urban area aiming to a possible design action. Not guidelines, but a supporting instrument in the early stages of analysis and evaluation of the intervention, able to provide an immediate practical verification of theoretical assumptions, which proves to be iterable (easily repeatable on different realities), implementable over time and above all flexible (adaptable to the heterogeneity of reality).
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LO, BELLO CHIARA. « Architettura e obsolescenza nella città europea (1960-2015). Percorsi interpretativi, progetti e strategie per la costruzione dello spazio pubblico ». Doctoral thesis, 2016. http://hdl.handle.net/2158/1031890.

Texte intégral
Résumé :
La ricerca sviluppa un percorso d’indagine sul rapporto tra il progetto di architettura dello spazio pubblico della città europea e la sua obsolescenza. Alcuni interventi contemporanei, frutto di un pensiero progettuale, già poco dopo la loro inaugurazione, risultano interessati da fenomeni di abban¬dono o sottoutilizzo, fallimentari, incapaci di intessere relazioni propositive con la città. Tali spazi non sono irrilevanti dato che nella città permangono e si stratificano, consumando suolo, denaro, energie fisiche e intellettuali, l’idea stessa dello spazio pubblico. La ricerca non solo propone la possibilità di riscrivere la storia di alcune opere dal punto di vista della loro ricezione, ma permette di riconoscere un tipo di obsolescenza legata ad interpretazioni poco attente della città e di attribuirne le ragioni alla mancata coincidenza tra modalità e strumenti di lettura del contesto e strumenti operativi utilizzati nel processo del progetto piuttosto che solo al degrado tecnico, funzionale, estetico, tecnolo¬gico, fisico, simbolico, programmato, dell’oggetto del progetto architettonico. Il carattere sperimentale della tesi ha consentito la definizione di un sistema di criteri atti a valutare tale fenomeno. La procedura critica individuata, che propone di colmare la diffusione ancora minima delle valutazioni post-occupative degli spazi pubblici, concentrandosi più sull’efficacia che sull’efficienza del progetto, è stata verificata mediante l’applicazione su casi studio (il Metropol Parasol a Siviglia, l’Esplanade Charles-De-Gaulle a Bordeaux-Mériadeck, il Sistema delle Piazze a Gibellina). Le indagini interdisciplinari realizzate sul campo hanno ricostruito i processi progettuali dalle prime volontà politiche alla fruizione dell’opera nel corso del tempo, attraverso la lettura dei differenti attori coinvolti (fruitore, progettista, istituzione) e l’analisi degli scarti tra le diverse fasi. L’architettura dello spazio pubblico, se manifesta inconsciamente il portato della società contemporanea, diviene non sol¬tanto un prodotto ma un sottoprodotto, un marcatore di defunti processi socio-economici: architetture concepite ‘per’ le vite di scarto e/o ‘da’ coscienze di scarto, attraverso processi progettuali e procedimenti burocratici che riflettono consapevolmente o inconsapevolmente tale natura. Riconoscendo il fenomeno dell’obsolescenza contemporanea come un sistema e non frutto di casualità, è possibile scardinarne il meccanismo. Introducendo nel processo del progetto un capitolo sulla valutazione post-occupativa è infatti possibile, durante ogni fase del processo del progetto, dare elementi di riflessione agli attori coinvolti e stabilire nuove modalità operative nella costruzione del progetto dello spazio pubblico.
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Livres sur le sujet "Valutazione dell'architettura"

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Romeo, Emanuele. La conservazione dell'architettura e del suo contesto : Protocollo per la valutazione integrata del patrimonio di Pinerolo. Torino : Celid, 2009.

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