Littérature scientifique sur le sujet « Valorizzazione paesaggistica »

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Articles de revues sur le sujet "Valorizzazione paesaggistica"

1

Dezio, Catherine, et Antonio Longo. « Bioregione come spazio di ricerca e progetto ». TERRITORIO, no 93 (janvier 2021) : 13–20. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-093002.

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Résumé :
Il servizio propone una riflessione sulla natura esplorativa e progettuale del termine ‘bioregione'. Il campo d'indagine è la metropoli milanese, centro di un sistema di luoghi e paesaggi, relazioni tra produzioni e consumi, gestione di scarti ed energia. La prospettiva bioregionale, spesso legata a nuove ideologie e scuole, affinché non risulti una semplice modalità di identificazione accademica, richiede approcci pragmatici basati su azioni concrete; qui si parla di azioni rivolte al miglioramento della qualità agronomica e ambientale e della relazione tra produzioni, consumi e scarti. La lettura territoriale e paesaggistica del sistema bioregionale si offre come una prospettiva di lavoro e di ricerca imperfetta, ma utile alla comprensione di relazioni complesse, che permette di affrontare sfide ambientali e paesaggistiche riguardanti i territori contemporanei, nella valorizzazione delle risorse locali.
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Troiano, Stefania, et Francesco Marangon. « I Payments for Ecosystem Services : opportunitŕ di sviluppo nella tutela delle risorse paesaggistico-ambientali ». ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT, no 3 (novembre 2011) : 87–113. http://dx.doi.org/10.3280/efe2010-003006.

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Résumé :
La protezione del paesaggio č stata per lungo tempo affidata alla Pubblica Amministrazione, che per lo svolgimento di questo compito si č avvalsa degli strumenti vincolistici. Questi ultimi, perň, si sono dimostrati incapaci di far fronte alle conseguenze negative derivanti dall'abbandono dei terreni. Questa constatazione ed il declino delle risorse finanziarie stanziate a favore della protezione delle risorse paesaggistico-ambientali hanno favorito l'affermarsi di strumenti alternativi, quali gli strumenti economici per la tutela delle risorse paesaggistico-ambientali, che prevedono un ruolo preponderante degli attori privati. In base agli studi sulla valutazione monetaria e non monetaria dei beni paesaggistico- ambientali condotti negli ultimi anni, che hanno consentito, da un lato, di individuare le caratteristiche che rendono attraente un paesaggio, e, dall'altro lato, di identificare la disponibilitŕ a pagare per fruire di un servizio paesaggistico-ambientale, l'articolo descrive le possibilitŕ di creazione di un mercato per i servizi derivanti dalla protezione del paesaggio. Viene approfondito, in particolare, il caso dei Payments for Ecosystem Services (PES), strumenti economici utilizzati a favore della conservazione/ valorizzazione dei servizi forniti dalle risorse paesaggistico-ambientali. Dopo una sintetica analisi di questa strumentazione, l'articolo si sofferma sulle prospettive di sviluppo in Italia di specifiche categorie di PES, che hanno per oggetto alcune risorse paesaggistico- ambientali preferite dagli utenti.
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Converti, Fabio, et Piera Della Morte. « Siti Unesco : Prospettive di valorizzazione dei patrimoni rurali ». MERCATI & ; COMPETITIVITÀ, no 4 (décembre 2011) : 81–99. http://dx.doi.org/10.3280/mc2011-004007.

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Résumé :
L'attuale contesto di competizione globale, tra cittÀ, aree metropolitane, regioni economiche, sta incidendo fortemente anche sullo sviluppo di aree rurali ad alto valore paesaggistico-culturale, fino a pochi anni fa quasi del tutto escluse dai processi di territorializzazione degli investimenti. Al fine di comprendere al meglio questi inediti processi, l'autore sostiene che sia necessario formulare nuove interpretazioni critiche sul tema del marketing territoriale e sui suoi rapporti con piani e strumenti di gestione e valorizzazione di siti UNESCO caratterizzati da un alto grado di ruralitÀ.
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Isola, Federica, Sabrina Lai et Federica Leone. « Efficienza energetica e pianificazione dei centri storici : alcune esperienze dalla regione Sardegna ». ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no 131 (novembre 2021) : 118–42. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-131-s1006.

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Résumé :
I Piani particolareggiati hanno assunto importanza chiave per la tutela dei caratteri tradizionali dei centri storici, ulteriormente rafforzata dall'entrata in vigore del Piano paesaggistico regionale, orientato al mantenimento di edifici e tessuti storici. Questo contributo analizza il rapporto tra conservazione dei caratteri tradizionali dei centri storici e valorizzazione del loro capitale territoriale in termini di adeguamento alle esigenze contemporanee, con riferimento alle questioni energetiche.
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Mattone, Manuela. « Il patrimonio dell’elettricità : una risorsa culturale da valorizzare ». Labor e Engenho 11, no 4 (26 décembre 2017) : 426. http://dx.doi.org/10.20396/labore.v11i4.8651200.

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Résumé :
I paesaggi e le architetture elettriche rappresentano una significativa testimonianza della storia che ha visto protagonisti numerosi paesi tra il XIX e il XX secolo. Si tratta di un patrimonio tuttora solo parzialmente indagato, rispetto al quale occorre farsi promotori di azioni volte a favorirne la conoscenza, la conservazione e non ultime la valorizzazione e fruizione da parte di un pubblico sempre più ampio e non necessariamente specializzato. I manufatti connessi alla produzione dell’energia idroelettrica e le tracce delle opere infrastrutturali resesi necessarie al momento della loro costruzione rappresentano una vera e propria risorsa culturale che, qualora integrata alle altre risorse presenti nei territori montani, potrebbe acquisire maggiore visibilità e leggibilità contribuendo a rendere questi ambiti appetibili e ricercati non solo per gli aspetti di carattere naturalistico e paesaggistico, ma anche storico-culturale, contribuendo alla loro riattivazione.
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Candela, Andrea. « Il contributo della riflessione ecologica negli studi di storia della cultura materiale. Considerazioni di sintesi ». SOCIETÀ E STORIA, no 137 (septembre 2012) : 627–39. http://dx.doi.org/10.3280/ss2012-137005.

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Résumé :
La storia della cultura materiale ha ormai assunto la funzione di utile strumento di ricerca mediante il quale accrescere l'insieme delle conoscenze riguardanti una specifica area geografica, consentendo la valorizzazione del suo complesso patrimonio di risorse naturali ed antropiche. Gli studi di cultura materiale hanno infatti acquisito, nel contesto delle indagini storiche e paesaggistiche italiane, sulla scia della lezione europea ed internazionale, un ruolo preliminare nelle differenti iniziative di riqualificazione economica e culturale del territorio. Si veda, ad esempio, l'esperienza, ormai diffusa, che ha incoraggiato la nascita di diverse realtÀ ecomuseali. L'articolo cerca dunque di chiarire l'importanza di tale settore di ricerche nello studio interdisciplinare della storia e della conservazione del territorio, ripercorrendone gli andamenti storico-epistemologici e illustrandone alcune linee di sviluppo relativamente recenti, che hanno coinvolto ambiti quali le scienze naturali e biologiche.
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Calamia, Pietro. « Architettura rurale in Sicilia e valorizzazione del patrimonio storico e culturale ». UCOARTE. Revista de Teoría e Historia del Arte, 7 décembre 2020, 92–105. http://dx.doi.org/10.21071/ucoarte.v9i.13164.

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Il contributo si propone di esaminare i risultati che gli interventi di riqualificazione del patrimonio culturale apportano all’architettura rurale e al paesaggio siciliani, focalizzando l’attenzione sulla eventuale capacità di restituire centralità e adeguato valore al territorio e alla terra in quanto risorsa multifunzionale, in grado di assicurare servizi fondamentali per il benessere delle comunità locali, e di conservare il patrimonio storico, culturale e paesaggistico. A tal fine, si analizza in maniera dettagliata un caso studio di riqualificazione di un manufatto architettonico presente sul territorio del paesaggio rurale siciliano.
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Thèses sur le sujet "Valorizzazione paesaggistica"

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Ferroni, Chiara Micol, et Stefania Visaggi. « Il Parco archeologico di Saturo : proposte per la conservazione e la valorizzazione archeologica e paesaggistica ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23108/.

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Résumé :
Questo elaborato di tesi ha in oggetto il Parco Archeologico di Saturo e si compone di due parti: la prima, in cui il sito viene analizzato e compreso in tutte le sue stratificazioni storiche e nella sua composizione paesaggistica; la seconda in cui viene presentato un progetto di restauro, rivalutazione e adeguamento a parco archeologico che propone la realizzazione di un percorso e di due edifici: un volume di ingresso che prevede reception bookshop, visitor center e spazi laboratoriali ed un padiglione che ha lo scopo di tesaurizzare i lacerti di mosaico presenti nel sito.
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Sartini, Francesca. « Il Tempio di San Biagio a Montepulciano : restauri e illuminazione per la valorizzazione culturale e paesaggistica ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Résumé :
Il tempio di San Biagio a Montepulciano è con ogni probabilità la manifestazione più eloquente di Architettura Rinascimentale della Valdichiana e Val D’Orcia. Edificata nel XVI secolo sotto la guida dell'architetto Antonio da Sangallo, si inserisce in un contesto singolare e risponde all'onere di unire il paesaggio architettonico del borgo poliziano a quello naturale delle vallate circostanti. Il presente elaborato intende ricostruire il percorso dei fatti storici che hanno concorso al monumento nella sua materia e nella sua storia, con la volontà di conoscere per preservare e valorizzare. Grazie all'attività di ricerca sostenuta ed indirizzata dall'Architetto Pizzinelli e dall'Archivio Storico Comunale di Montepulciano è stato possibile consultare i documenti originali dell’opera facendo luce su molteplici aspetti. Un elemento di notevole importanza nella produzione del presente lavoro è stato lo studio e l’approfondimento dell’attività di Rilievo cui il Tempio di San Biagio è stato oggetto. La prima fase è stata quella di analizzare le superfici degradate delle facciate in travertino per la quale è stata preziosa la collaborazione con il Prof. Geologo Grillini. Il progetto di illuminotecnica è stato sviluppato dapprima nella direzione di valorizzare puntualmente le porzioni di maggior pregio del Tempio e successivamente sono stati nobilitati e ripensati i corpi illuminanti esterni con l’obiettivo di rendere fruibile e riconoscibile il monumento anche a distanze d’orizzonte. L’analisi del degrado e lo studio della regimentazione delle acque a livello del terreno ha ispirato il progetto redatto in questa Tesi corredandolo anche con un'idea di recupero delle superfici danneggiate dal problema già citato. L’obiettivo generale di questa Tesi è stato quello di sviluppare delle ipotesi di progetto che mirino a preservare il fabbricato prescindendo da interventi invasivi e anzi mirando a soluzioni di dettaglio che rispettino la natura e la storia del Tempio stesso.
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Rizzo, Raffaela Gabriella. « Applicazioni GPS/GIS per la valorizzazione del territorio del consorzio di bonifica valli grandi e medio Veronese. La realizzazione di una guida mobile su PDA phone ». Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2008. http://hdl.handle.net/10077/2557.

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Résumé :
2006/2007
Il lavoro di tesi è stato svolto con lo scopo di utilizzare le tecniche e gli strumenti dell’ICT (Information Communication Technology) assieme a quelle di posizionamento GPS (Global Positioning System) per realizzare un progetto di valorizzazione turistica e culturale di un territorio della bonifica, nello specifico quello delle Valli Grandi Veronesi. Quest’ultimo, nell’ottica della sostenibilità – ampiamente sottolineata nei documenti della Commissione Europea anche nel 2007 - rappresenta una delle poche aree rimasta da conservare in tutte le sue caratteristiche, proprio in una Pianura Padana altamente congestionata. Gli obiettivi posti sono stati due: 1)creare per il Consorzio dei materiali organizzati per una conoscenza tematica sul rapporto uomo – acque (interne e di bonifica) con attenzione alla valorizzazione dei relativi beni culturali e paesaggistici 2) realizzare una guida mobile dedicata per turisti "consapevoli" ed enti territoriali. La tesi si articola in un'introduzione, quattro capitoli, una conclusione, un'appendice e un allegato. - Introduzione Nell'introduzione si evidenziano gli obiettivi della ricerca e l'iter che ha condotto a sviluppare il tema della valorizzazione con tecniche ICT del comprensorio del Consorzio in base al rapporto uomo – acqua. Vengono presi in considerazione i soggetti (istituzioni, enti e privati) coinvolti nel lavoro, indicata la metodologia seguita nella realizzazione dello stesso e gli step intermedi raggiunti nell'arrivare alla realizzazione della guida mobile. Capitolo 1 – "ICT: mobile devices e guide mobili" Prende in considerazione il mercato dell'ICT (high tech) nell’ambito dei portable devices spiegando il perché della scelta di un PDA phone quale strumento per la realizzazione della guida suddetta. Essendosi soffermati sul settore della navigazione per auto, si fornisce una panoramica sulla composizione di un PND (Portable Navigation Device) e quale sia la differenza dello stesso rispetto ai PDA (Personal Digital Assistant) e ai PDA phone. Infine, nell'ultimo paragrafo (1.4 Le guide mobili) viene dato un riepilogo sulle diverse tipologie di guide mobili – con una possibile classificazione – ad oggi realizzate o in progress da enti e istituzioni. Capitolo 2 – "Gli studi propedeutici, anni 2004 e 2005: GPS, Mobile Mapping System e Laser Scanner" Descrive le diverse strumentazioni e tecniche (con i relativi esperimenti) presi in considerazione nell'arco di due anni (2004-2005): il Mobile Mapping System G.I.G.I.one dell'Università degli Studi di Trieste e il laser scanner terrestre; entrambi provati nella provincia di Verona. Questo per indicare l'iter che ha portato a orientarsi verso i portable devices per la navigazione quali strumenti per la localizzazione, rappresentazione e comunicazione degli aspetti salienti caratterizzanti un dato territorio. Capitolo 3 – "Il Comprensorio di Bonifica Valli Grandi e Medio Veronese" Il capitolo è interamente dedicato alla vasta area oggetto di studio descrivendone, in una prima fase, i caratteri generali per addentrasi poi sui lineamenti idrografici e sull’opera di bonifica che lo ha caratterizzato negli ultimi secoli, soffermandosi in particolare su come e perché si siano formate le Valli Grandi Veronesi, specificando anche qual è il ruolo del Consorzio di Bonifica nella gestione del territorio. Capitolo 4 – "Tecnologie ICT e mobile devices per la valorizzazione del territorio del Consorzio di Bonifica. L'itinerario di guida mobile nelle Valli Grandi: dal glossario della bonifica a un percorso nella bonifica" Indica quale sia stata la metodologia seguita nell'effettiva realizzazione dell'itinerario su PDA phone esplicitando le contemporanee fasi di lavoro su piattaforma desktop per ottenere, in aggiunta alla guida mobile, anche un'implementazione con finalità didattico/formative del SIT del Consorzio, attraverso la proposta di contenuti informativi turistico – escursionistici. In questo capitolo, il più articolato, si descrive come è stato rilevato il tragitto dell’itinerario con sistema GPS; si sia creato il database ValliGrandi.mdb; sia stato sviluppato il progetto GIS itinerarionellabonifica.mxd e come il tutto sia stato incluso nel PDA phone con i Geo Appunti e la traccia ValliGrandi.trc. Conclusioni Nelle conclusioni vengono esposte riflessioni sugli step compiuti, con una tabella riassuntiva delle operazioni che hanno coinvolto il concetto di punto di interesse e gli strumenti per effettuarle. Si esplicitano anche ipotesi di utilizzo/divulgazione del lavoro svolto. Appendice – Glossario L’itinerario realizzato ha come tematica il particolare rapporto uomo – acqua che si viene a creare in un ambiente quale quello della bonifica idraulica, ma con le peculiarità della bonifica in esame: quella delle Valli Grandi. Questo ha richiesto, oltre all'acquisizione della conoscenza dei luoghi, un apprendimento dei termini specifici della bonifica. Ecco perché si propone in allegato il glossario che, in fase di lavori, ha preso la forma di un itinerario tematico. Allegato – "L'itinerario di guida mobile nelle Valli Grandi Veronesi: cartografie e descrizione" Il allegato si propone l'itinerario in tre versioni: 1) un'iniziale breve esposizione dell'intero percorso, 2) una descrizione delle singole tratte sia generale sia con due esempi di dettaglio e 3) sei schede di singoli punti interesse a esemplificazione delle informazioni contenute del database ValliGrandi.md, informazioni riportate nella guida mobile su PDA phone. Oltre a questo sono state inserite quattro cartografie a corredo della descrizione e la copia del poster "Paesaggio e ICT: per un’iterazione positiva?" che riassume tutto il lavoro svolto.
The thesis concerns the tourist and cultural enhancement of the Valli Grandi reclaimed area in the province of Verona using ICT tools and techincs combined with the GPS ones. The targets aimed at are: 1) the production of organised materials for a thematic knowledge about the relation man – water paying attention to the enhancement of its cultural and landscape heritage; 2) the creation of a mobile guides for tourists and territorial institutions. The thesis describes in four chapters, one addendum (the reclaimed land glossary) and an attached document the steps followed to achieved the targets. Chapter 1 – "ICT: mobile devices and mobile guides" This chapter describes briefly the ICT market of portable devices and explains why the PDA phone has been chosen as the tool for the mobile guide of the Valli Grandi Veornesi. Telling this a possible classification of the nowadays known mobile guides has been given. Chapter 2 – "Preliminary studies, years 2004-2005: GPS, Mobile Mapping System and Laser Scanner" Chapter two concerns the preliminary studies that led to the choice of a potable navigation device to represent the territory, survey the itinerary and localise the point of interests. Chapter 3 – "The Consorzio di Bonifica Valli Grandi e Medio Veronese area" The Consorzio area is here described giving the perception of how it has transformed in a reclaimed through the centuries. The role and tasks of the Consortium are also explained. Chapter 4 – "ICT technologies and mobile devices for the enhancement of the Consorzio di Bonifica territory. The mobile guide itinerary through the Valli Grandi: from a reclaimed land glossary to a tour in the reclaimed land" It describes the methodology followed in the creation of the PDA phone itinerary explaining the simultaneous steps on desktop PC (to elaborate a tourist implementation of the already existing GIS of the Consortium) and on the PDA phone. It illustrates how the three projects ValliGrandi.mdb, ValliGrandi.trc and intinerarionellabonifica.mxd has been created. Addendum: Glossary It is the dictionary of the reclaimed land terms used in the Valli Grandi territory, terms that has become a tourist itinerary. Attached document This document describes the itinerary both in general and in particular parts. Examples of six point of interest cards are also included.
XX Ciclo
1974
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4

Alessi, Laura, Stefano Minotti et Sara Navacchia. « Il Palazzo delle Cento Finestre : Conservazione e valorizzazione del manufatto e del suo contesto paesaggistico ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6479/.

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Résumé :
Il Palazzo delle Cento Finestre è situato nel comune di Sarsina, sulla sommità del colle prospiciente la città, in una posizione strategica da cui si domina gran parte della valle. E' sorto come presidio militare in età medievale (è già citato nella "Descriptio Romandiole" del 1371 con il nome "Castrum Casalecli"), ma ha visto nel corso della storia il succedersi di numerose trasformazioni. Nel Cinquecento, con l'avvento dei nuovi signori, i Conti Bernardini della Massa, è stato trasformato in palazzo e residenza nobiliare e, nell'Ottocento, a seguito della morte dell'ultima erede della famiglia Bernardini, il palazzo è stato convertito in casa colonica e negli anni è diventato residenza di più nuclei familiari. Nonostante le numerose trasformazioni subite, il manufatto conserva il proprio fascino storico a partire dall'androne di ingresso, coperto da una volta a botte su cui sono ancora visibili tracce di alcuni affreschi, da qui è possibile accedere al cortile interno o entrare nella piccola chiesa, nella quale è visibile la tomba del conte Achille Bernardini. All'interno si sono conservati preziosi ambienti, tra cui stanze voltate su tutti i piani, un nobile scalone in pietra ed un ampio salone contenente un camino su cui è scolpito lo stemma dei Conti Bernardini. Il progetto di conservazione e valorizzazione prevede l'inserimento di un ristorante al piano terra, un B&B al primo piano e di una cantina-enoteca al piano seminterrato. In questo modo vengono rispettate le destinazioni d'uso originarie del palazzo, permettendo di limitare il più possibile l'invasività degli interventi previsti. Sono stati approfonditi il tema impiantistico, tramite un accurato rilievo degli impianti esistenti e il progetto di nuove soluzioni integrate, e paesaggistico, con la riorganizzazione dell'area circostante il manufatto e il progetto di percorsi nel bosco limitrofo.
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5

Terenzi, Filippo. « Palazzo ducale di Sassuolo:unicum monumentale e paesaggistico. Prospettive per il restauro dei giardini e la valorizzazione del polo museale ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Résumé :
La tesi si propone l’obbiettivo di esporre una proposta progettuale e di valorizzazione sia monumentale che paesaggistica del complesso Palazzo Ducale di Sassuolo, rispettivamente del prospetto meridionale che si affaccia sul giardino e parco ducale. Il progetto della Delizia di Sassuolo, coordinato dal RUP Emanuela Storchi, Funzionario Architetto presso Soprintendenza, Archeologia, belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, è all’interno di un piano ancora più vasto chiamato ‘’Ducato Estense’’ promosso dal MiBACT e ha come principale obiettivo la valorizzazione del territorio compreso tra Emilia–Romagna e Garfagnana. A seguito della progressiva “erosione” del parco dovuta all’urbanizzazione ed industrializzazione del territorio, dopo una lunga parentesi novecentesca di gestione da parte prima del salumificio Bellentani, e poi da parte dell’Accademia Militare di Modena, che per l’esercizio delle proprie attività evidentemente ne precludeva l’accesso al pubblico, il complesso necessitava di diffusi interventi di restauro conservativo. La proposta, è l’obbiettivo di ampliare il percorso di visita nella manica meridionale del Palazzo e di restituire alla fruizione dei visitatori il fronte Sud, ripristinando il collegamento fisico oltre che visivo, che dal Cortile d’Onore attraverso i fornici, (attualmente tamponati e chiusi con infissi di recente fattura) permetteva di raggiungere la quota del parterre attraverso un sistema di terrazze e percorsi esterni e di traguardare dal palazzo Ducale, la Villa Belvedere mediante la concretizzazione del cannocchiale visivo costituito dal filare di pioppi. Il progetto dell’allestimento museografico si è avvalso dello studio di importanti esperienze analoghe italiane degli anni 50’, che rappresentano la lezione di metodo valida ancora oggi.
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SALADINI, ANDREA. « Il ruolo delle ferrovie regionali in un progetto integrato di valorizzazione del patrimonio territoriale e paesaggistico ». Doctoral thesis, 2014. http://hdl.handle.net/2158/862504.

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Livres sur le sujet "Valorizzazione paesaggistica"

1

Ecoscape : Valorizzazione del patrimonio ambientale e paesaggistico. Pescara : Sala editori, 2004.

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Azzari, Margherita, et Laura Cassi. Itinerari turistico culturali in Toscana. Florence : Firenze University Press, 2002. http://dx.doi.org/10.36253/88-8453-027-x.

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Résumé :
Nella convinzione che gli itinerari culturali debbano assumere una crescente importanza nell'ambito di un turismo basato su criteri di sostenibilità, sono stati elaborati tre esempi di valorizzazione della cultura locale in aree di grande interesse per tradizioni storiche e per particolari valori territoriali. La crescita del mercato turistico e del tempo libero forniscono un efficace stimolo alla maturazione di proposte volte a prospettare nuovi itinerari e ad alleggerire i flussi più consolidati, inserendo un vasto patrimonio di valori paesaggistici e culturali in trame territoriali significative. E questo anche nell'ottica di crescenti sinergie fra economia e cultura.
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Alagna, Alessandra. Nuovi paesaggi per la campagna urbana : Valorizzazione del patrimonio paesaggistico del Real sito di Boccadifalco e delle tenute storiche di ville e bagli agricoli. Roma : Aracne, 2008.

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4

Tra tutela e valorizzazione : I primi venti anni di attività della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per il comune di Roma. Roma : Palombi editore, 2013.

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Chapitres de livres sur le sujet "Valorizzazione paesaggistica"

1

Lombardi, Leonardo. « La conservazione del patrimonio naturale e paesaggistico mediante la valorizzazione dei servizi ecosistemici offerti dal territorio : considerazioni generali e casi di studio ». Dans I servizi ecosistemici nella pianificazione bioregionale, 105–13. Florence : Firenze University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-050-4.13.

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Résumé :
Pragmatically, the same “utilitarian” vision underlying the ecosystem service paradigm seems to allow an easier understanding by large portions of society of the need to keep the ecosystems in an efficient ecological state, as shown by a series of case studies. Therefore, forms of conservation/biodiversity finance are illustrated, aimed at supporting ecosystem services, and scenarios of integration of the analysis and management of these services at the various levels of environmental planning and evaluation are presented.
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Actes de conférences sur le sujet "Valorizzazione paesaggistica"

1

Fedeli, Raul Enzo, et Stefano Magaudda. « Il progetto rewetland : riqualificazione ambientale dell’Agro Pontino attraverso la valorizzazione ricostruzione del paesaggio storico ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8011.

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Résumé :
Il progetto “Rewetland” (programma LIFE+ 2008 – environment and governance. www.rewetland.eu) prevede la predisposizione di un Programma di Riqualificazione Ambientale (PRA) della Pianura Pontina attraverso la sperimentazione di tecniche di fitodepurazione diffusa. Il PRA si basa sull’analisi approfondita del paesaggio a partire da quello delle bonifiche dei Papi (XV–XVII sec.), fino ad arrivare ai giorni nostri. La finalità dell’analisi del paesaggio è stata quella di ricomporre gli elementi costituenti i diversi ambiti paesaggistici del territorio in quadri unitari, quanto più possibile coerenti al loro interno e confrontabili tra loro per valutarne le qualità paesaggistiche, le trasformazioni avvenute nel tempo o in atto, le necessità di processi di riqualificazione, le potenzialità di assorbire nuovi interventi progettuali. L’utilizzo di strumenti gis è stato indispensabile, sia per individuare le permanenze del paesaggio storico e rurale, sia per definire e valutare i possibili scenari di intervento. Le azioni, i progetti e gli interventi del PRA riguardano la rinaturalizzazione dei corsi d’acqua e la realizzazione di aree umide ed ecosistemi filtro e favoriscono l’attivazione di buone pratiche non solo per la gestione dei canali della bonifica ma anche per quella delle aziende agricole. La metodologia utilizzata ha permesso di interpretare le trasformazioni del paesaggio dell’Agro Pontino e nel contempo progettare interventi e azioni di riqualificazione ambientale che rispondano a molteplici esigenze/obiettivi: il miglioramento della qualità delle acque, il potenziamento della rete ecologica e della biodiversità, la rigenerazione dei paesaggi tipici delle zone umide (re-wetland) che rappresentano la memoria del territorio. "Rewetland" project (LIFE+ 2008 - environment and governance. www.rewetland.eu) requires the preparation of an Programma di Riqualificazione Ambientale (PRA) of the Pontine Plain through experimentation with techniques of widespread phytoremediation. The PRA is based on a thorough analysis of the landscape from those of the reclamation of the Popes (XV -XVII cent.), up to the present day. The aim of the landscape analysis has been to reconstruct the elements making up the different areas of the local landscape into unified framework, as much as possible internally coherent and comparable to each other in order to assess the quality of the landscape, the changes through time or now being implemented, the necessity of regeneration processes, the potentialities to absorb new project interventions. GIS software tools have been essential, both to identify the permanence of the historic and rural landscape, and to define and evaluate the possible intervention scenarios. PRA actions, projects and interventions regard the renaturalization of waterways and the creation of wetlands and ecosystem filters and promote the activation of good practices not only for the management of the drainage channels but also for the farms. The methodology used allowed us to read the changes in the landscape of the Pontine Plain and at the same time to design interventions and actions that respond to multiple environmental restoration needs and objectives: improvement of water quality, enhancement of biodiversity and the ecological network, regeneration of the typical landscapes of wetlands (re-wetland) that represent the memory of territory.
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