Littérature scientifique sur le sujet « Valore economico della cultura »
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Articles de revues sur le sujet "Valore economico della cultura"
Maria Samuelli, Anna. « Il diritto dei più vulnerabili e dei più deboli non è un diritto debole : povertà e difficoltà educative nel tempo della pandemia ». MINORIGIUSTIZIA, no 4 (juin 2021) : 27–36. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-004003.
Texte intégralCarmagnola, Fulvio. « Prospettive etiche nell'estetica ». EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no 16 (septembre 2011) : 94–104. http://dx.doi.org/10.3280/eds2011-016007.
Texte intégralBiondi, Teresa. « Donne in rivalsa e nuove “simboliche dei corpi femminili” tra antropomorfismo filmico, moda e idealismo di genere nel primo periodo del cinema viscontiano ». dObra[s] – revista da Associação Brasileira de Estudos de Pesquisas em Moda, no 35 (29 juillet 2022) : 55–82. http://dx.doi.org/10.26563/dobras.i35.1414.
Texte intégralMonaci, Massimiliano. « L'innovazione sostenibile d'impresa come integrazione di responsabilitŕ e opportunitŕ sociali ». STUDI ORGANIZZATIVI, no 2 (avril 2013) : 26–61. http://dx.doi.org/10.3280/so2012-002002.
Texte intégralParin, Paul. « La dipendenza dal potere. Appunti per una politologia psicoanalitica ». PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no 1 (février 2012) : 35–64. http://dx.doi.org/10.3280/pu2012-001002.
Texte intégralTorrieri, Francesca, Alessandra Oppio et Marco Rossitti. « Damage assessment for architectural heritage : the Cavallerizza Reale complex in Turin / La stima dei danni al patrimonio architettonico : il caso della Cavallerizza Reale di Torino ». Valori e Valutazioni 30 (août 2022) : 71–84. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223005.
Texte intégralLodigiani, Rosangela. « I nuovi termini della socializzazione (alla cittadinanza) lavorativa ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 117 (mai 2010) : 59–73. http://dx.doi.org/10.3280/sl2010-117005.
Texte intégralDe Caprio, Lorenzo, et Annalisa Di Palma. « La medicina e la morte ». Medicina e Morale 46, no 6 (31 décembre 1997) : 1139–54. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1997.862.
Texte intégralTorrieri, Francesca, Federica Cadamuro Morgante et Alessandra Oppio. « The social discount rate in cost-benefit analysis for flood risk management : reasoning on the intertemporal preferences ». Valori e Valutazioni 29 (janvier 2022) : 103–22. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212908.
Texte intégralChiodo, Emanuela. « Generare legami. Inclusione sociale ed educativa in una periferia del Mezzogiorno ». WELFARE E ERGONOMIA, no 1 (juin 2020) : 29–38. http://dx.doi.org/10.3280/we2020-001004.
Texte intégralThèses sur le sujet "Valore economico della cultura"
Bernardi, Erika. « Gestione della diversità. Modelli ed evidenze empiriche ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2009. http://hdl.handle.net/11577/3426533.
Texte intégralIl tema della gestione della diversità sta acquistando sempre maggiore importanza in un momento come questo in cui fenomeni migratori, internazionalizzazione delle aziende e globalizzazione dei mercati rendono la forza lavoro caratterizzata da una notevole diversità. L'obiettivo principale della ricerca è stato individuare quali fossero i requisiti necessari per implementare con successo politiche di gestione della diversità all’interno delle organizzazioni. Il progetto di ricerca è stato suddiviso in quattro fasi. Durante la prima fase è stata eseguita una ricerca bibliografica che ha permesso di realizzare un quadro di sintesi sui temi della diversità – biologica, sociale ed economica – e della gestione della diversità evidenziandone i principali filoni di studio e le caratteristiche più importanti. Inoltre in questa prima fase di analisi sono stati mappati e classificati i principali modelli per la gestione della diversità che si differenziano per le pratiche implementate e per le diversità affrontate (di genere e culturale). Lo studio dei modelli ha consentito di evidenziare un importante gap: tutti i modelli affrontano solo marginalmente lo studio dei requisiti necessari per una gestione efficace delle diversità. Tale incompletezza ha spinto a concentrare la ricerca proprio su questi aspetti. Nella seconda fase della ricerca è stata eseguita una seconda analisi della letteratura maggiormente focalizzata sugli elementi che costituiscono i requisiti principali per un’efficace gestione delle diversità. L’analisi ha permesso di identificare nella cultura organizzativa, nei valori culturali di integrazione e nelle competenze del management tali requisiti. Successivamente il progetto di ricerca si è esplicitato nell’elaborazione del modello teorico di studio che ha guidato tutta l’analisi empirica. Il modello elaborato è costituito dalle tre variabili individuate in letteratura: cultura organizzativa, valori culturali di integrazione e competenze manageriali. Tra queste sono stati ipotizzati nessi causali che sono stati verificati nella successiva fase empirica della ricerca. Infine il modello è completato da altre due variabili – strumenti per l’integrazione delle diversità e implementazione delle diversità. Queste ultime variabili e le loro relazioni non sono state studiate in questa ricerca in quanto ampiamente analizzate in letteratura. Al fine di testare la validità del modello, delle variabili che lo costituiscono e dei nessi causali ipotizzati è stata condotta una ricerca empirica. La metodologia di ricerca utilizzata è quella dei casi studio multipli, mentre la raccolta dei dati è stata eseguita mediante interviste semi-strutturate e questionario. Le aziende coinvolte nel progetto di ricerca sono quattro importanti realtà industriali internazionali e multinazionali. I casi studio hanno avuto come unità di indagine i gruppi di lavoro multiculturali dislocati in Italia e all’estero. La verifica empirica si è articolata in due fasi. Una prima indagine preliminare condotta mediante interviste semi-strutturate rivolte ai responsabili delle risorse umane ha permesso di verificare che effettivamente cultura organizzativa, valori culturali di integrazione e competenze manageriali sono dei fattori importanti su cui agire per implementare le politiche di gestione della diversità. La seconda parte della ricerca empirica si è focalizzata sullo studio di alcuni gruppi di lavoro multiculturali; la raccolta delle informazioni è avvenuta mediante questionario. I dati raccolti sono stati analizzati con l’ausilio del software statistico SPSS®. Per il test è stato sviluppato un modello di misura mediante l’utilizzo di tecniche statistiche quali la correlazione lineare e l’analisi di regressione lineare multipla. Le due fasi della ricerca hanno permesso quindi di pervenire a importanti risultati che hanno sia implicazioni teoriche che manageriali: da un punto di vista teorico: è stato verificato che cultura organizzativa, valori culturali di integrazione e competenze manageriali costituiscono i principali requisiti per una efficace implementazione di politiche di gestione della diversità; inoltre è stata verificata empiricamente la validità del modello teorico che lega tra loro tali variabili; da un punto di vista pratico: la ricerca ha permesso di individuare la cultura organizzativa e le competenze manageriali che meglio di altre facilitano l’introduzione di una cultura organizzativa di integrazione.
Seleni, Martina. « Le nuove frontiere per il fund raising per la cultura. Il distretto culturale evolutivo. Esempi tecnici di progettazione culturale sul territorio ». Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2011. http://hdl.handle.net/10077/4497.
Texte intégralQuesto lavoro, che ha preso avvio dall’idea di approfondire il tema del fundraising, successivamente è confluito in un ambito di studio più vasto: quello della produzione di cultura che testimonia l’interesse della società nel suo complesso a costruire un assetto di rapporti che assicuri e diffonda un benessere generale. Ci si è resi conto che il valore economico è sempre più sottoposto ad un giudizio da parte della società civile, la quale ormai pretende che le produzioni accrescano la qualità dell’esistenza e la coesione sociale. Tutto ciò esalta il ruolo della cultura prodotta direttamente o indirettamente, e mostra come questa – sviluppata in tutte le sue forme – alimenti il valore economico e l’utilità presente nella polis di cui siamo parte. Si tratta di una problematica generale che però assume speciale rilevanza per i soggetti che producono professionalmente cultura e cioè per le cosiddette industrie culturali. Di certo il decremento della spesa pubblica per la cultura perpetratosi negli ultimi vent’anni ha spinto chi opera nel settore a ricorrere a nuove modalità di finanziamento per sostenere le proprie attività istituzionali. Ecco, quindi, il fiorire di tutta una serie di innovative strategie di raccolta fondi per la cultura. Alcune di queste, vengono mutuate direttamente dalle tecniche di fundraising tradizionalmente utilizzate dalle organizzazioni non profit per il sostegno delle più svariate cause sociali. Altre, invece, affondano le loro radici nelle politiche si sviluppo territoriali e vanno di pari passo con percorsi di partnership pubblico-privato (PPP) avviati allo scopo di rendere più competitivi determinati territori. Nel primo capitolo di questo lavoro abbiamo classificato i beni artistici e culturali ed abbiamo elencato i tradizionali finanziatori del settore in Italia. Abbiamo descritto, in particolar modo, il ruolo dei privati, delle imprese e delle Fondazioni di origine bancaria nel sostegno alla cultura. Si è poi analizzato il quadro normativo entro cui si inseriscono le sponsorizzazioni e le erogazioni liberali, ponendo particolare attenzione agli incentivi fiscali all’investimento privato in cultura. Nel secondo capitolo abbiamo invece descritto le principali tecniche del “fundraising”, la “scienza della sostenibilità finanziaria di una causa sociale”. Il fundraising non coincide solo con il momento della raccolta di fondi, ma va inteso anche come processo di sviluppo dei fondi. Abbiamo cercato quindi di fornire dei criteri per la stima del tasso di rendimento del fundraising, tramite il calcolo dell’indice FACE (Fundraising, Administration Cost and total Expenditure) e del tasso di rendimento sugli investimenti (ROI), e per l’applicazione di metodologie di valutazione della convenienza di un investimento di fundraising. Nel terzo capitolo abbiamo ampliato la definizione di “fundraising” al nuovo concetto di “fundraising territoriale per la cultura”. Le tecniche di raccolta fondi che caratterizzano il fundraising, vengono, infatti, tradizionalmente adottate dalle aziende non profit per garantire sostenibilità economica a progetti con finalità sociali, inseriti nell’ambito di attività di cooperazione allo sviluppo. Ma le stesse tecniche possono essere vantaggiosamente utilizzate anche dai sistemi territoriali interessati a sostenere determinati progetti culturali in loco. Da qui, siamo passati alla definizione dei concetti di “distretto culturale” e “distretto culturale evoluto”. Si tratta di sistemi, territorialmente delimitati, di relazioni che integrano il processo di valorizzazione delle dotazioni culturali, con le infrastrutture e con gli altri settori produttivi che a quel processo sono connesse. La chiave del successo dell’attività di fundraising in un distretto culturale sta nella collaborazione tra le imprese, i privati cittadini e gli Enti Pubblici che lo compongono. In questo modo, si creano rapporti che non si esauriscono nella mera raccolta di danaro, ma che sfociano in una vera e propria partecipazione alle attività ed ai progetti culturali. Una forma di collaborazione efficace, tipica delle politiche dei sistemi territoriali come il Distretto Culturale Evoluto, è la Partnership Pubblico Privata (PPP), dove Enti Pubblici, imprese, privati cittadini ed organizzazioni non profit uniscono le loro forze al fine di valorizzare le caratteristiche strategiche del territorio, tra cui naturalmente le sue eccellenze culturali. Nel quarto capitolo siamo andati a descrivere il valore in senso generale derivante da un investimento in cultura. Tale valore presenta sia un aspetto quantitativo che un aspetto qualitativo: se per il primo si può tentare una valutazione con l’utilizzo delle tecniche proprie della finanza, il secondo si fonda su strumentazioni concettuali assai stilizzate di matrice scientifica più recente. Abbiamo spiegato come l’investimento in cultura sia un’importante componente della corporate social responsability delle imprese che lo sostengono, e come determini un impatto positivo sulla loro performance d’investimento, generando un valore misurabile attraverso i flussi di cassa incrementali derivanti dal progetto: le vendite possono aumentare sia per effetto del miglioramento dell’immagine aziendale, che si traduce in una crescita del giro di affari, sia per effetto della nascita di nuovi punti vendita o della creazione di nuovi mercati, come conseguenza dell’attivazione del progetto. L’attività culturale, inoltre, non si limita a generare flussi incrementali di progetto, ma comporta un vero e proprio aumento del valore di mercato dell’impresa. Il valore di un’impresa che segue detta logica aggiungerà al valore di mercato ottenuto attualizzando il proprio Free Cash Flow secondo i criteri della teoria classica del valore, una componente +/-ΔU che rappresenterà la produzione di utilità sociale. I fatti dimostrano che i valori dell’integrazione cultura/economia possiedono un’utilità sociale per l’impresa, le altre imprese ed il territorio, in quanto sostengono l’occupazione, la legalità, la fiducia, generano l’aiuto verso le realtà sociali svantaggiate o bisognose, ed il mondo dei giovani. In conclusione la cultura genera flussi di ricchezza, crea valore economico ed aggiunge a tutto ciò un’utilità sociale fondata su un’intesa tra i soggetti che appartengono alla polis. Detto questo, abbiamo applicato l’analisi teorica esposta ad alcuni casi pratici. Nel quinto capitolo, si sono analizzate le politiche di fundraising del FAI, il Fondo Ambiente Italiano. Si è descritto l’indice FACE della Fondazione e si è poi passati all’analisi del ROI delle principali modalità di raccolta fondi utilizzate. Proprio sulla base di tale analisi, siamo arrivati ad una interessante conclusione: le modalità di raccolta fondi che, come le corporate membership, non prevedono una vera e profonda partecipazione, emotiva ma anche imprenditoriale, alla causa culturale, possono rivelarsi instabili, insicure, specialmente in periodi di crisi. Tecniche di raccolta fondi che invece prevedono la partecipazione delle imprese nel capitale dell’organizzazione (vedi ad esempio “I 200 del FAI”) o il loro coinvolgimento nella gestione dell’attività culturale, saranno destinate a generare ottimi risultati. Le nuove frontiere del fundraising per la cultura, insomma, consistono nella partecipazione attiva di chi finanzia un determinato progetto artistico al capitale della realtà che lo promuove o alla sua gestione e sviluppo. Nell’ultimo capitolo abbiamo trattato l’esperienza del Distretto Culturale della Valle Camonica, che ha intrapreso un investimento in cultura concepito come volano di sviluppo del territorio. Si è ipotizzata, infine, la creazione di un Distretto Culturale in provincia di Trieste, ed abbiamo motivato l’opportunità di realizzare al suo interno un Polo della Musica. Si tratta della proposta ideata dallo studio ARTEMA per il riutilizzo di alcuni magazzini del Porto Vecchio di Trieste a favore di iniziative culturali particolarmente significative e aventi peraltro un’intrinseca capacità di stimolo nei confronti di ulteriori attività, potendo con ciò contribuire all’auspicato processo di rivitalizzazione della realtà locale. Tale studio è stato avviato su incarico di un’aggregazione di dieci soggetti - tra istituzioni, fondazioni e associazioni - operanti a Trieste nel settore musicale (tra di loro spiccano il Conservatorio Giuseppe Tartini ed il teatro lirico Giuseppe Verdi), tutti qualificati da un notevole impegno e dall’alta riconoscibilità nel settore artistico e della formazione. Per l’avvio di questo progetto, abbiamo ideato una proposta di fundraising che coinvolge sì gli Enti pubblici e le Fondazioni bancarie presenti sul territorio, ma si rivolge anche e soprattutto alle imprese ed ai privati cittadini, nell’ottica di un coinvolgimento diretto ed attivo al progetto.
XXIII Ciclo
1979
Ferronato, Federica <1988>. « Il contributo della sostenibilità alla creazione del valore economico : il caso Favini ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3679.
Texte intégralVallati, Ludovica <1997>. « Capitali Italiane della Cultura e Capitali Europee della Cultura - progetti per lo sviluppo economico e culturale ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20431.
Texte intégralPerrotti, Eva <1990>. « IL VALORE DELLA CULTURA NELLA PUBBLICITA' INTERNAZIONALE Uno sguardo alla Cina ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7358.
Texte intégralPellizzari, Sonia <1978>. « Nuove frontiere del mercato : la cultura della responsabilità nell’agire economico ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1095/1/Tesi_Pellizzari_Sonia.pdf.
Texte intégralPellizzari, Sonia <1978>. « Nuove frontiere del mercato : la cultura della responsabilità nell’agire economico ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1095/.
Texte intégralMaggi, Stefano. « Martket - creazione di valore economico e culturale per la città attraverso l'arte invisibile ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Trouver le texte intégralMazzucco, Veronica <1987>. « CULTURA E SVILUPPO ECONOMICO. Le vocazioni di alcuni territori del Nordest nella candidatura a Capitale Europea della Cultura ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2622.
Texte intégralGrigolon, Matilde <1993>. « Cultura Nazionale e Cultura Organizzativa : Come la cultura di una Nazione influenzi la gestione aziendale. La Svezia : la spiegazione del “Soft Swedish Management Style” attraverso l’analisi di valori, tradizioni e pensieri ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13798.
Texte intégralLivres sur le sujet "Valore economico della cultura"
Barin, Franco. Brain in Italy : Il valore economico della creatività e dell'identità italiana. Milano : Guerini next, 2015.
Trouver le texte intégralIl valore della classicità nella cultura del giardino e del paesaggio. Palermo : Grafill, 2010.
Trouver le texte intégralIl valore della persona : Aspetti e figure della cultura torinese tra le due guerre. Soveria Mannelli : Rubbettino, 2011.
Trouver le texte intégralAzzari, Margherita, et Laura Cassi. Itinerari turistico culturali in Toscana. Florence : Firenze University Press, 2002. http://dx.doi.org/10.36253/88-8453-027-x.
Texte intégralClaudio, Siniscalchi, et Pontificia Studiorum Universitas a Sancto Thoma Aquinate in Urbe, dir. Uomini o macchine ? : Il valore della vita e il potere della tecnologia nella cultura, nella comunicazione sociale e nel cinema del Terzo Millennio. Roma : Ente dello spettacolo, 2002.
Trouver le texte intégralPaolo, Tanda, dir. Criminalità, economia e cultura della legalità : Atti dei convegni : Criminalità organizzata e sviluppo economico, 4 giugno 2005, Ariano Irpino-Avellino, Legalità, giustizia e sviluppo economico, 27 maggio 2006, Aversa-Caserta. Napoli : Jovene, 2007.
Trouver le texte intégralCingari, Salvatore, dir. Cultura democratica e istituzioni rappresentative. Florence : Firenze University Press, 2007. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-8453-561-0.
Texte intégralGuerrini, Mauro. De bibliothecariis. Sous la direction de Tiziana Stagi. Florence : Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-559-3.
Texte intégralCapo, Lidia, et Antonio Ciaralli, dir. Per Enzo. Studi in memoria di Vincenzo Matera. Florence : Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-886-6.
Texte intégralCambi, Franco, Paolo Federighi et Alessandro Mariani, dir. La pedagogia critica e laica a Firenze : 1950-2015. Florence : Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-840-8.
Texte intégralChapitres de livres sur le sujet "Valore economico della cultura"
Corallo, Angelo, Anna Trono, Laura Fortunato, Francesco Pettinato et Laura Schina. « Cultural Event Management and Urban E-Planning Through Bottom-Up User Participation ». Dans Smart Cities and Smart Spaces, 1011–30. IGI Global, 2019. http://dx.doi.org/10.4018/978-1-5225-7030-1.ch046.
Texte intégralCorallo, Angelo, Anna Trono, Laura Fortunato, Francesco Pettinato et Laura Schina. « Cultural Event Management and Urban E-Planning Through Bottom-Up User Participation ». Dans E-Planning and Collaboration, 1059–78. IGI Global, 2018. http://dx.doi.org/10.4018/978-1-5225-5646-6.ch050.
Texte intégralCretescu, Igor, Zsofia Kovacs, Liliana Lazar, Adrian Burada, Madalina Sbarcea, Liliana Teodorof, Dan Padure et Gabriela Soreanu. « Danube Delta : Water Management on the Sulina Channel in the Frame of Environmental Sustainability ». Dans River Deltas - Recent Advances [Working Title]. IntechOpen, 2021. http://dx.doi.org/10.5772/intechopen.97877.
Texte intégralActes de conférences sur le sujet "Valore economico della cultura"
Cerasoli, Mario, et Biancamaria Rizzo. « Il futuro tecnologico dei centri storici ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7979.
Texte intégralRossi, Gabriele, Massimo Leserri et Alma Benitez Calle. « Dry stone architecture : the survey as a tool to safeguard the risk of morphological or formal homologation ». Dans HERITAGE2022 International Conference on Vernacular Heritage : Culture, People and Sustainability. Valencia : Universitat Politècnica de València, 2022. http://dx.doi.org/10.4995/heritage2022.2022.15606.
Texte intégralCarallo, Sara. « Valorizzazione e tutela delle aree verdi periurbane per il recupero dell’identità culturale e della memoria storica del territorio ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7940.
Texte intégralLecardane, Renzo, et Zeila Tesoriere. « Patrimonio militare e progetti di rigenerazione urbana : l’infrastruttura bellica dell’Atlantic Wall e di Saint-Nazaire ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7908.
Texte intégralCedroni, Anna Rita. « Roadmap per una citta sostenibile : Vienna ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7915.
Texte intégralMancini, Francesco Maria, et Tanja Glusac. « Void of Power ». Dans 24th ISUF 2017 - City and Territory in the Globalization Age. Valencia : Universitat Politècnica València, 2017. http://dx.doi.org/10.4995/isuf2017.2017.6172.
Texte intégral