Articles de revues sur le sujet « Una Storia »

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1

Tulli, Umberto. « I diritti umani nella Guerra Fredda. Nuove proposte e nodi interpretativi ». MONDO CONTEMPORANEO, no 2 (février 2022) : 157–76. http://dx.doi.org/10.3280/mon2021-002005.

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Résumé :
Negli ultimi anni, gli storici hanno scoperto i diritti umani e avanzato una nuova interpretazione della loro storia negli anni della Guerra Fredda. Lungi dal proporre una storia lineare e trionfalista, gli studiosi si stanno concentrando sulle contraddizioni ed ambiguità dei diritti umani. Questa rassegna storiografica sottolinea alcuni tratti comuni alla nuova storiografia sui diritti umani: primo, sembra abbandonare la storia del diritto per dialogare con la storia politica, la storia delle relazioni internazionali e la storia transnazionale. Secondo, contribuisce a ridefinire e complicare la storia della Guerra Fredda, mostrando punti di contatto e di intersezione tra due storie che hanno difficilmente dialogato tra loro. Vi sono però dei limiti che sembrano poter fare emergere un nuovo approccio trionfalistico alla storia dei diritti umani.
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2

Piaia, Gregorio. « Fra tradizione e innovazione : la "storia dei filosofi" in età antica, medievale e moderna ». Trans/Form/Ação 34, no 3 (2011) : 3–15. http://dx.doi.org/10.1590/s0101-31732011000500002.

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Résumé :
Il graduale passaggio dall'antica "storia dei filosofi" alla moderna "storia della filosofia" viene qui ricostruito nelle sue fasi essenziali, alla luce della dialettica fra tradizione e innovazione, che caratterizza il dialogo filosofico inteso in senso diacronico. Ma in che senso è ancora possibile, oggi, parlare di una "storia della filosofia" distinta sia dall'attività filosofico-ermeneutica sia dalla ricerca strettamente storica, qual è quella condotta dalla Intellectual history?
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3

Briffa, Charles, et Armando Gnisci. « Una storia diversa ». World Literature Today 75, no 3/4 (2001) : 206. http://dx.doi.org/10.2307/40156939.

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4

Rudan, Paola. « Una storia impossibile ». Rechtsgeschichte - Legal History 2010, no 16 (2010) : 052–54. http://dx.doi.org/10.12946/rg16/052-054.

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5

Petrizzo, Alessio. « Storia culturale, storia del Risorgimento : una riflessione ». PASSATO E PRESENTE, no 115 (février 2022) : 39–53. http://dx.doi.org/10.3280/pass2022-115004.

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6

Ridolfi, Maurizio. « Per una storia del "sentimento repubblicano". Il 2 giugno nel calendario civile ». ITALIA CONTEMPORANEA, no 296 (août 2021) : 174–92. http://dx.doi.org/10.3280/ic2021-296008.

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Résumé :
Nel testo si discute il rapporto tra storiografia e public history nella costruzione di un "sentimento repubblicano" nell'Italia del secondo dopoguerra. Si indagano i percorsi di ricerca e le nuove fonti grazie a cui ritessere una trama di narrazioni storico-culturali capaci di coniugare linguaggi, simboli e rituali civili nella storia del "patriottismo repubblicano". La data e l'anniversario della nascita della Repubblica - il 2 giugno - divengono l'occasione per prefigurare la "storia vissuta" di piu generazioni di uomini e donne. L'idea e l'immagine della Repubblica ritornano al centro del calendario civile, nel suo rapporto continuo e mutevole tra storie (individuali e di gruppo) e memorie pubbliche.
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7

Mosconi, Andrea, Veronica Neglia et Manuela Tirelli. « Il Quadrilatero Sistemico : una storia per narrare altre storie ». TERAPIA FAMILIARE, no 101 (avril 2013) : 67–93. http://dx.doi.org/10.3280/tf2013-101004.

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Pria, Angela. « Tante storie complesse per una storia ancora da scrivere ». LIBERTÀCIVILI, no 3 (octobre 2011) : 5–6. http://dx.doi.org/10.3280/lic2011-003001.

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9

Fari, Simone. « La storia della mobilità. Uno studio critico sulle origini, l'evoluzione della disciplina e le carenze della letteratura italiana ». ITALIA CONTEMPORANEA, no 295 (mai 2021) : 99–120. http://dx.doi.org/10.3280/ic2021-295005.

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Résumé :
Nel corso della storia, gli eventi drammatici e traumatici sono stati spesso lo spunto per alcune riflessio-ni metodologiche e storiografiche. Questo articolo vuole essere, allo stesso tempo, una revisione della letteratura e una provocazione metodologica e storiografica. La finalità di questo articolo è doppia. Da una parte si evidenzia, provocatoriamente, che il paradigma delle mobilità non è incompatibile con l'analisi storica e che anzi, tale paradigma, dovrebbe essere recepito da chi si occupa di storia dei tra-sporti, delle migrazioni e dei movimenti in generale. Dall'altra parte, si vuole mostrare che le scienze sociali e storiche italiane sono un terreno vergine per la diffusione di un tale approccio, poiché il para-digma delle mobilità è stato largamente trascurato. Per questa ragione, l'articolo è un implicito invito agli studiosi di storia dei trasporti a addentrarsi maggiormente nei meandri metodologici delle scienze delle mobilità.
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Villa, Alessandro. « Una storia di successo ». Dental Cadmos 86, no 10 (octobre 2018) : 824. http://dx.doi.org/10.19256/d.cadmos.10.2018.02.

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Bolech Cecchi, Donatella. « ONU : una storia globale ». Il Politico 256, no 1 (28 juin 2022) : 213–15. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2022.698.

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Titomanlio, Carlo. « Storia di una luce ». Mimesis Journal 11, no 1 (1 juillet 2022) : 5–18. http://dx.doi.org/10.4000/mimesis.2440.

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Arisi Rota, Arianna. « Una storia al plurale ». SOCIETÀ E STORIA, no 128 (septembre 2010) : 333–37. http://dx.doi.org/10.3280/ss2010-128007.

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Résumé :
In questi articoli gli autori discutono il recente volume curato da M. Isnenghi ed E. Cecchinato e intitolato Fare l'Italia. Nel primo contributo Albergoni offre una visione generale del testo, oltre ad un confronto con il volume degli Annali Einaudi recentemente pubblicati da Banti e Ginsborg. Nel secondo Fruci si sofferma invece sulla questione del volontariato e della sua ampia diffusione nel quadro di un testo ampiamente orientato su premesse "garibaldinocentriche". Infine Arianna Arisi Rota sceglie il tema del martirio e dell'eroismo quale principale filo conduttore della sua riflessione.
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Lambertini, Anna Giulia, Alice Falcioni, Lorenzo mambelli, Carlotta Farneti, Antonio Chiaravalloti, Nadia Foschi et Federico Marchetti. « Una storia che zoppica ». Medico e Bambino 40, no 6 (25 juin 2021) : 379–82. http://dx.doi.org/10.53126/meb40379.

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Résumé :
The paper reports the case of a 5-year-old boy who presented with Perthes’ Disease with a long and underhand history of persistent coxalgia, which later became bilateral. Therefore, the main clinical data were reviewed with a particular focus on the diagnostic process and on those elements of pathogenesis and epidemiology that constitute suspicion index. While it is not a matter of urgency, early diagnosis is a priority. Magnetic resonance imaging represents the diagnostic test, since the radiography in the initial stages of the disease could be negative and the ultrasound can be confusing because it often looks like benign coxalgia. Therapeutic intervention based on severity varies from the use of orthopedic braces to surgery.
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Resta, Eligio. « Una storia della violenza ». MINORIGIUSTIZIA, no 3 (janvier 2010) : 20–25. http://dx.doi.org/10.3280/mg2009-003002.

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Giusti, Rosa. « Una brutta storia (vera) ». MINORIGIUSTIZIA, no 4 (novembre 2014) : 303–7. http://dx.doi.org/10.3280/mg2014-004035.

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Klopp, Charles, et Francesco De Filippo. « Una storia anche d'amore ». World Literature Today 76, no 2 (2002) : 215. http://dx.doi.org/10.2307/40157456.

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Balbi, Amedeo. « Una Storia dell’Abitabilità Cosmica ». Journal of Big History 4, no 2 (1 août 2020) : 49–54. http://dx.doi.org/10.22339/jbh.v4i2.4221.

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Vegliante, Angela. « Una breve storia dell’adozione ». Mnemosyne, no 8 (15 octobre 2018) : 13. http://dx.doi.org/10.14428/mnemosyne.v0i8.13933.

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Résumé :
L’adozione, e cioè la pratica che consente di creare un legame giuridico tra soggetti che generalmente non sono legati da vincoli di sangue, è stata conosciuta fin dall’antichità. Molto diffusa in epoca romana, aveva lo scopo di assicurare la succession nel patrimonio e il culto dei Lari. Quasi dimenticata nel Medio Evo, divenne di nuovo popolare nel XVII secolo e fu infine disciplinata nel Codice Napoleonico, che ne influenzò la regolamentazione in diversi Paesi europei. L’adozione ‘moderna’ e cioè l’adozione di minori, ebbe inizio dal punto di vista giuridico molto più tardi, negli Stati Uniti e in Europa fu disciplinata verso la metà del secolo XX. La legislazione in questa materia è attualmente molto vasta e dettagliata, a livello sia nazionale che internazionale. Dal momento che le adozioni, e soprattutto le adozioni internazionali sono diventate sempre più diffuse, diverse convenzioni internazionali sono state adottate per garantire la protezione dei diritti dei minori e per promuovere la cooperazione e la facilitazione delle procedure a livello nazionale e internazionale.
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Tarantino, Luigi. « Per una Storia dell’Esperienza ». Chiasmi International 4 (2002) : 87–101. http://dx.doi.org/10.5840/chiasmi2002419.

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Uslenghi, C. M. « Storia di una scoperta ». Rivista di Neuroradiologia 9, no 1 (février 1996) : 15–20. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900101.

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Paola, Domingo, Riccardo Franchi et Lorenzo Ravera. « Storia di una ricerca ». Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no 12 (21 novembre 2022) : 117–28. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.22.12.6.

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Résumé :
L’attività didattica descritta ha avuto origine da un classico problema di calcolo combinatorio e probabilità che si sono posti due studenti di una quinta liceo scientifico, che sono anche due degli autori di questo articolo. Si descrivono i primi tentativi di risoluzione, l’uso della simulazione al computer per cercare di ottenere informazioni sulla soluzione, due diversi approcci per la ricerca di regolarità che aiutassero a risolvere il problema, la ricerca di conoscenze matematiche che aiutassero a dare un senso ai risultati delle simulazioni, il tentativo di spiegare alle compagne e ai compagni tutto il lungo e articolato processo di approccio al problema, che si configura come una vera e propria attività di ricerca.
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Murray, Oswyn. « History and reason in the ancient city ». Papers of the British School at Rome 59 (novembre 1991) : 1–13. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200009661.

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Résumé :
STORIA E RAZIONALISMO NELLA CITTA ANTICAViene trattato l'intreccio tra storia e razionalismo nell'organizzazione dello Stato nel mondo antico. Si dimostra che la vita politica greca si basava sul razionalismo e che la Storia veniva usata, ma subordinandola a speculazioni razionali. Ciò è provato dall'importanza degli Atti di fondazione mitici e dalla manipolazione della documentazione storica per fini politici. Vengono trovate le origini del razionalismo politico greco nelle origini della polis nel primo periodo arcaico. L'articolo termina con una discussione sul rapporto tra il razionalismo politico greco e lo sviluppo della polis in Etruria e Roma arcaica.
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Celi, Giuseppe, Andrea Ginzburg, Dario Guarascio et Annamaria Simonazzi. « Una Unione divisiva. Una prospettiva centro-periferia della crisi europea ». Il Politico 252, no 2 (19 janvier 2021) : 195–98. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2020.522.

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Résumé :
La storia dell’integrazione europea resta ancora oggi, a sessantatré anni dalla fondazione della Comunità Economica Europea, uno dei temi fondamentali per comprendere l’Unione e i suoi sviluppi politici. Molti dei conflitti, delle tensioni, dei problemi strutturali e delle inefficienze che si riconducono all’Unione Europea, così come anche molti dei successi e delle fortune, sono realmente comprensibili soltanto con una conoscenza della storia delle istituzioni europee e della progressiva integrazione degli Stati Membri.
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Montesarchio, Gianni, et Claudia Venuleo. « Verso una clinica operativa : la ri/narrazione generativa. Il racconto infinito-plurale ». PSICOLOGIA DI COMUNITA', no 1 (mai 2011) : 103–15. http://dx.doi.org/10.3280/psc2011-001010.

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Résumé :
Gli autori propongono il concetto di "ri-narrazione generativa" come possibile modalitŕ di definire il prodotto psicologico clinico. Tale proposta si inscrive entro un approccio ermeneutico al colloquio che rende pregnante i significati con cui gli attori sociali costruiscono la realtŕ della loro esperienza, e recupera altresě il contributo della scienza storica nel definire la fine del mito (e del senso) di una storia unitaria, universale, lineare, finita.
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Bono, Salvatore. « La schiavitu nel mediterraneo moderno storia di una storia ». Cahiers de la Méditerranée, no 65 (15 décembre 2002) : 1–16. http://dx.doi.org/10.4000/cdlm.28.

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Mengozzi, Dino. « Una comunità entra nella storia. Sul "fare storia locale" ». STORIA E PROBLEMI CONTEMPORANEI, no 76 (mars 2018) : 187–92. http://dx.doi.org/10.3280/spc2017-076011.

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Di Pasquale, Caterina. « Le verità dei testimoni : per una antropologia del ricordare ». RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no 1 (avril 2021) : 87–103. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2021-001005.

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Résumé :
L'articolo è una riflessione sulla testimonianza autobiografica e sullo statuto conoscitivo che la testimonianza ha progressivamente acquisito nel discorso scientifico euroamericano. Lo scopo della riflessione è descrivere e analizzare le verità della testimonianza e dei testimoni facendo dialogare la prospettiva etnografica e antropologica con la letteratura psicologica, storica e filosofica. Usando come fonti alcune storie di vita rilevate durante una ricerca etnografica sulle memorie delle stragi nazi-fasciste perpetrate contro la popolazione civile in Italia, specificatamente a Sant'Anna di Stazzema (12 agosto 1944), verranno analizzate le istanze narrative e culturali delle testimonianze, il ruolo performativo del testimone, l'efficacia simbolica e comunicativa nel contesto pubblico e il rapporto tra verità testimoniale, esperienza soggettiva e vissuto biografico. Questi aspetti del testimoniare saranno confrontati con la verità storica e giuridica sul caso etnografico descritto e verranno poi connessi con i quadri argomentativi ed esplicativi usati nella letteratura scientifica sull'argomento. In particolar modo verranno analizzate le conflittualità che dividono alcune testimonianze allontanandole dalle verità storiche e giuridiche sancite con le ricerche storiche e con le sentenze giudiziarie. Infine, per uscire dalla dimensione micro-etnografica, il confronto tra le diverse rappresentazioni della testimonianza nella ricerca antropologica sarà veicolato dalla dimensione particolare, relativa a Sant'Anna di Stazzema, alla dimensione nazionale e internazionale. Le conclusioni che l'articolo vuole condividere riguardano il superamento delle dicotomie memoria versus storia, finzione versus verità, soggettività versus oggettività, che caratterizzano da almeno un ventennio il dibattito pubblico, scientifico e non, e che hanno finito per connotare moralmente e ideologicamente ogni riflessione sul valore sociale e culturale del ricordo e del ricordare
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Brancaccio, Diego, et Mario Cozzolino. « CKD-MBD : una storia infinita ». Journal of Nephrology 24, Suppl. 18 (2011) : 1–8. http://dx.doi.org/10.5301/jn.2011.8431.

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Polanco, Rodrigo. « Una Chiesa incarnata nella storia ». Teología y vida 60, no 1 (2019) : 185–87. http://dx.doi.org/10.4067/s0049-34492019000100185.

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Pipitone, Daniele. « Una storia partigiana della Costituzione ». PASSATO E PRESENTE, no 109 (mars 2020) : 170–79. http://dx.doi.org/10.3280/pass2020-109011.

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Fruci, Gian Luca. « Una storia garibaldina del Risorgimento ». SOCIETÀ E STORIA, no 128 (septembre 2010) : 339–47. http://dx.doi.org/10.3280/ss2010-128008.

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Résumé :
In questi articoli gli autori discutono il recente volume curato da M. Isnenghi ed E. Cecchinato e intitolato Fare l'Italia. Nel primo contributo Albergoni offre una visione generale del testo, oltre ad un confronto con il volume degli Annali Einaudi recentemente pubblicati da Banti e Ginsborg. Nel secondo Fruci si sofferma invece sulla questione del volontariato e della sua ampia diffusione nel quadro di un testo ampiamente orientato su premesse "garibaldinocentriche". Infine Arianna Arisi Rota sceglie il tema del martirio e dell'eroismo quale principale filo conduttore della sua riflessione.
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Liguori, Guido. « Una storia "craxiana" della sinistra ». HISTORIA MAGISTRA, no 10 (mars 2013) : 158–61. http://dx.doi.org/10.3280/hm2012-010015.

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Berrios, German E. « Per una storia della paranoia ». RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no 3 (novembre 2009) : 109–41. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2009-003004.

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Résumé :
- This article is about the historiography of paranoia, that is, the historical method that should be used to write on the origins of "paranoia". It illustrates the historical approach developed by the Cambridge school (see Berrios, 1996). According to the latter, the history of paranoia consists in the hermeneutic analysis of those narratives constructed by Western societies to deal with that subset of human beings who express persistent, exaggerated (and occasionally overbearing) self-referential beliefs, and often enough carry a personality to match. The latest of such narratives (and still predominating today) emerged during the 19th century and was the first fully to medicalize its target behaviour. Constructed in a period when the social order was being threatened by intense political unrest, the paranoia narrative should best be seen as the expression of a collective social response to such threat resulting from the convergence of an ancient word (paranoia), a relatively new concept (self-referentiality) and a set of behaviours (selected in terms of their oddity and nuisance value).
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Gabellini, Patrizia, et Francesco Infussi. « Protagonisti di una storia recente ». TERRITORIO, no 55 (janvier 2011) : 9. http://dx.doi.org/10.3280/tr2010-055001.

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Florita, Marcello. « Una storia di non linearità ». RICERCA PSICOANALITICA, no 3 (octobre 2014) : 63–75. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2014-003007.

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Babini, Valeria P. « Una lunga storia alle spalle ». RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no 2 (août 2015) : 21–32. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2015-002004.

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Danto, Arthur C., Mimmo Paladino et Demetrio Paparoni. « Storia e poststoria. Una conversazione1 ». Rivista di estetica, mero speciale, supplemento al (1 avril 2014) : 49–58. http://dx.doi.org/10.4000/estetica.2336.

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Carlotti, Edoardo Giovanni. « Una nuova storia della scenografia ». Mimesis Journal, no 9, 1 (1 juillet 2020) : 187–88. http://dx.doi.org/10.4000/mimesis.1978.

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Carlizzi, Gaetano. « Per una storia dell'ermeneutica giuridica ». Diacronìa, no 1 (2022) : 15–82. http://dx.doi.org/10.12871/97888331811962.

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Verginella, Marta. « Specchi di confine. Contributo alla discussione sulle pratiche della memoria di confine nell'area nord-adriatica ». ITALIA CONTEMPORANEA, no 298 (juin 2022) : 256–68. http://dx.doi.org/10.3280/ic2022-298019.

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Résumé :
Per capire meglio l'essenza delle pratiche di memoria lungo il confine italo sloveno e l'uso pubblico della storia dell'area alto adriatica nell'ultimo ventennio bisogna analizzare la cultura storica e in particolare il pensiero storiografico. In un territorio multietnico far combaciare i limiti della nazione con i confini statali è diventato l'obiettivo principale di una parte preponderante della storiografia sin dagli ultimi decenni dell'Ottocento e anche nel corso del Novecento. I pochi tentativi storiografici di adottare una prospettiva comparativa e transnazionale sono rimasti marginali rispetto al bisogno di etnicizzare la storia del confine e produrre l'omologazione nazionale di un'area multinazionale. Come ha messo bene in luce lo storico tedesco Rolf Wörsdörfer, l'elaborazione storiografica del conflitto tra italiani e slavi (sloveni e croati) è a sua volta una parte significativa del conflitto di nazionalità che si ripercuote anche sulle pratiche museali e le scelte didattiche.
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Dalfollo, Laura. « "Modelli" di Chiesa impostisi fino al Vaticano II (1965) ». Služba Božja 59, no 4 (11 novembre 2019) : 397–406. http://dx.doi.org/10.34075/sb.59.4.2.

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Résumé :
Il testo prende in considerazione l’evoluzione storica dell’autocomprensione ecclesiale avendo come punti di riferimento definizioni conciliari prese come eventi determinanti per la vita della Chiesa. La riflessione vuole essere una proposta di let-tura del passato volto alla proiezione verso il futuro, nell’evidenziare tre nuclei teo-logici permanenti e fondanti sia l’esperienza di fede, come la consapevolezza di essa, vissuta nella prassi sacramentale in comunione e forza della dimensione magisteria-le. Nessun modello che possa evincersi vuole essere esaustivo, tutt’altro, aprendosi ad una dinamica complementare, desidera dare della realtà ecclesiale una descrizio-ne capace di metterne in evidenza diversi elementi fondanti. La proposta di tale ricerca vuole mostrare la continuità misteriosa dell’Alleanza fra Dio e l’uomo compiuta in Cristo e vivente nella storia della Chiesa. Tale storia deve essere con responsabilità interpretata e rispettata per poterne coglie-re, attraverso la sfida dei modelli, le caratteristiche perenni nel loro abitare la storia degli uomini. Fino a che la Chiesa vorrà essere posseduta invece che abitata non potrà dirsi compresa, solo osservata e giudicata. L’auspicio è di mostrare come la ripresa di un’ermeneutica storico-sapienziale permetta di aprirsi alla sorpresa dell’imprevedibile di Dio.
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Mattozzi, Ivo. « Il museo nel curricolo di storia : una questione di trasposizione didattica ». Educar em Revista, no 58 (décembre 2015) : 69–85. http://dx.doi.org/10.1590/0104-4060.43470.

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Riassunto Negli ultimi anni si sono diffusi i musei, ne sono stati creati molti, si è rinnovata la museografia, si è diffusa l'idea della didattica museale e sono usciti molti libri a tal proposito. I musei offrono dappertutto servizi didattici o educativi, molti alunni vengono condotti nei musei. Tutto bene, dunque, potremmo dire: una battaglia cominciata qualche decennio fa è ormai vinta. Il problema è che le offerte che partono dai servizi didattici museali in gran parte non si integrano nel curricolo di formazione storica, obbediscono a logiche e preferenze che nascono all'interno del museo da parte di educatori che non si pongono il problema del curricolo, gran parte dell'offerta consiste in visite guidate e giochi svolti con materiali poco efficaci dal punto di vista formativo. Da parte della scuola l'aumento della fruizione dei servizi museali c'è stato, ma non s'è generalizzata l'idea di usare didatticamente i musei a portata di uscita. Gli alunni che entrano in contatto con i musei sono una minoranza e sempre prevale la scuola primaria... Nella scuola secondaria l'interesse per i musei scema. In questo contesto il nostro scopo è valorizzare la didattica museale in funzione della formazione storica curricolare. Farla cessare di essere un episodio o un progetto. Vorremmo che gli educatori museali elaborassero offerte nell'ottica del curricolo e che gli insegnanti fossero in grado di incardinare l'esperienza di apprendimento mediante il museo entro il piano di lavoro annuale anche nella scuola secondaria di II grado. Perseguiremo lo scopo usando musei archeologici e storici. Non offriamo laboratori riguardanti musei d'arte. Ma le procedure e le attività che proporremo possono essere trasferite agevolmente ai musei d'arte. Lo scopo può essere perseguito a condizione di: a) pensare il curricolo continuativo e verticale; b) pensare i musei in rapporto all'apprendimento della storia; c) pensare il collegamento tra essi; d) pensare la trasposizione didattica funzionale ai processi di insegnamento e di apprendimento della storia.
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Alfonso, Maurizio Iacono. « Una storia tra i mondi intermedi ». EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no 17 (décembre 2011) : 78–88. http://dx.doi.org/10.3280/eds2012-017007.

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Questo articolo prende avvio da una storia personale fatta di crisi della politica, di una guarigione dal mal di schiena e da una ricerca sul concetto di feticismo come storia della sostituzione, e arriva alla conclusione che il gioco, il rito, il teatro possono svelare il significato dei "mondi intermedi". Essi infatti sono tutti degli atti consapevoli del fare finta, cioč dello sdoppiamento mimetico, dove l'imitazione di un mondo dato spinge verso la costruzione di un mondo nuovo, che imita appunto il primo, ma se ne differenzia, rendendosi via via autonomo. Č questa l'autonomia nella relazione che caratterizza e determina i mondi intermedi. In questo far finta, in tale abbandono consapevole alla finzione, la relazione nell'autonomia puň essere richiamata dalla "coda dell'occhio".
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Scaglia, Evelina. « Tracce di una storia della pedagogia del neonato in Europa dall’Umanesimo al primo Novecento ». Cadernos de História da Educação 20 (27 octobre 2021) : e052. http://dx.doi.org/10.14393/che-v20-2021-52.

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La proposta di scoprire alcune tracce di una storia della pedagogia del neonato in Europa dall’Umanesimo al primo Novecento è finalizzata a mostrare, attraverso la rilettura di alcuni autori significativi, il legame esistente nello sviluppo della loro riflessione pedagogica fra la genesi storica e la manifestazione morfologica dei processi educativi nell’esperienza di ciascuna persona. L’articolo intende affrontare un primo approfondimento di tale questione, nell’ottica di fornire anche un contributo alla formazione dei genitori e degli educatori impegnati nei servizi dell’Early Childhood Education and Care (ECEC).
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Dovizio, Ciro. « Verità o falsificazione ? Gli Alleati e la mafia sulle pagine dell’Ora (1958-1963) ». Biblos, no 5 (17 octobre 2019) : 105–23. http://dx.doi.org/10.14195/0870-4112_3-5_5.

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L’articolo esamina la genesi di una storica controversia, avente per oggetto i rapporti che intercorsero tra mafia siculo-americana ed esercito Usa in occasione dello sbarco in Sicilia (luglio 1943). Secondo un noto racconto di Michele Pantaleone, la mafia aiutò militarmente gli Alleati ad invadere l’isola. La prima versione di questa tesi fu pubblicata dal giornalista sul quotidiano L’Ora di Palermo nel 1958. Nel 1963 lo stesso giornale pubblicò, a cura di Felice Chilanti, le memorie del boss Nick Gentile, che proponevano un’interpretazione opposta a quella di Pantaleone, accusata di falsificare la storia. Il contrasto di giudizi inaugurava una disputa che perdura ancora oggi. Il contributo fornisce gli elementi per una ricostruzione storica del dibattito e delle sue origini.
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Arkel, Dario. « Una storia alla ricerca di equilibrio ». FOR Rivista per la formazione, no 94 (2013) : 51–55. http://dx.doi.org/10.3280/for2013-094011.

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B., S., et Marcello Sorce Keller. « Musica e sociologia : una breve storia ». Yearbook for Traditional Music 28 (1996) : 219. http://dx.doi.org/10.2307/767835.

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Rizza, Elisabetta. « Una storia modicana nella Grande Guerra ». ARCHIVIO STORICO PER LA SICILIA ORIENTALE, no 1 (juillet 2022) : 131–39. http://dx.doi.org/10.3280/asso2021-001007.

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Attraverso un carteggio privato inedito, il saggio ricostruisce la storia di una famiglia modicana di piccoli proprietari terrieri, la cui esistenza viene stravolta dallo scoppio del primo conflitto mondiale. I temi sono quelli tipici delle scritture di guerra: la separazione, la distanza tra i membri della famiglia, la paura, ma anche il germogliare di nuovi concetti di Patria, unità territoriale e partecipazione, intesi con grande varietà di significati e sentimenti. Su tutto emerge soprattutto la fondamentale, insostituibile, vitale necessità di comunicare, che sostituisce i legami di carta e inchiostro a quelli fisici e materiali.
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Cristina Fiorentino, Caterina. « Storia di una firma : carattere Olivetti ». i+Diseño. Revista Científico-Académica Internacional de Innovación, Investigación y Desarrollo en Diseño 1 (8 mars 2009) : 21–26. http://dx.doi.org/10.24310/idiseno.2009.v1i.12729.

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Questo articolo, che si concentra sul Progetto di Ballmer per il logo Olivetti, ha come punto di partenza due documenti conservati presso l'Archivio Storico Olivetti a Ivrea. L'articolo si basa sui testi di Fortini, il cui approccio collega il logotipo alla storia della scrittura, all'evoluzione dei segni e agli scopi pubblicitari. e agli scopi pubblicitari. Il lavoro di Fortini e Ballmer collega infatti l'attuale logotipo alla memoria della Olivetti e, quindi, ai temi dell'innovazione dei caratteri tipografici e al loro significato come trasmissione del messaggio. caratteri tipografici e al loro significato di trasmissione del pensiero, considerato come passaggio necessario per la formulazione dell'identità.
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