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Silva, Giovanna. « La cultura giuridica famigliare marocchina : analisi della normativa marocchina sulla dissoluzione del legame coniugale e sulla filiazione (Codice marocchino della famiglia del 2004) ». DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no 1 (mai 2011) : 73–92. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-001005.

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Résumé :
Introduzione - 1. Della dissoluzione del legame coniugale: il divorzio (tatlik) e il ripudio (talak) - 1.1. Degli effetti della dissoluzione del legame coniugale: il ritiro legale (‘idda) e la pensione alimentare (nafaka) - 1.2. Segue: la custodia (hadana), la tutela legale (wilayah) e il diritto di visita - 2. Della filiazione (nasab) - Conclusioni.
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Long, Joëlle. « La tutela volontaria di minori stranieri non accompagnati : punti di forza e criticità di un nuovo modello ». MINORIGIUSTIZIA, no 2 (janvier 2022) : 181–95. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-002016.

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Résumé :
Nel 2017 l'Italia ha introdotto la tutela volontaria come uno dei principali strumenti per la protezione e promozione dei diritti dei minorenni stranieri non accompagnati. Questo progetto legale e culturale si sta rivelando centrale per l'inclusione sociale di molti minori, ma incontra alcune difficoltà attuative. Muovendo dall'esperienza di oltre tre anni di formazione e sostegno ai tutori volontari, il presente contributo riflette sui punti di forza e sulle criticità del modello e identifica possibili strategie di miglioramento.
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3

Rossi, Francesca. « Divortium e tutela del coniuge “debole” : mulier, uxor, mater ». La Nuova Giuridica 2, no 2 (19 janvier 2023) : 78–103. http://dx.doi.org/10.36253/lng-1977.

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Résumé :
Il presente contributo propone una breve rifl essione sulla tutela del coniuge “debole” nel diritto romano, alla luce degli strumenti previsti a favore della donna a seguito dello scioglimento del matrimonio. A tal fi ne, sono presi in esame gli istituti della dote e della donazione nuziale (ante e propter nuptias), quali apporti patrimoniali funzionali alla vita coniugale. In particolare, viene considerato il regime giuridico di entrambi in conseguenza del divorzio, attraverso un riferimento alla restituzione e alle trattenute dotali (retentiones), nonché all’usufrutto legale della donazione nuziale in favore della moglie. Il lavoro si sofferma poi sull’obbligo alimentare nei confronti della prole, come risultante dal senatoconsulto Planciano, relativo al riconoscimento dei fi gli nati post divortium. In ciascuno di tali istituti emerge non soltanto una logica di favor mulieris, ma anche e soprattutto di favor matris, suggerendo la conclusione che si tratti di strumenti volti alla tutela della donna in quanto mater (oltre che moglie), più che della donna in quanto (semplicemente) uxor. This paper proposes a brief refl ection on the protection of the “weak” spouse in Roman law, in the light of the instruments provided for women following thedissolution of marriage. To this end, the institutes of dowry and nuptial donation (ante and propter nuptias) are examined, as capital contributions functional to married life. In particular, the legal regime of both is considered as a consequence of divorce, through a reference to restitution and dotal withholdings (retentiones), as well as the legal usufruct of the nuptial gift in favour of the wife. The work then dwells on the alimony obligation towards the offspring, as resulting from the senatus consultum Plancianum on the recognition of children born post divortium. In each of these institutions there emerges not only a logic of favor mulieris, but also and especially of favor matris, suggesting the conclusion that these are instruments aimed at protecting women as mater (as well as wife) rather than women as (simply) uxor.
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Monticone, Elisa. « L'avvocato familiarista nella rete interdisciplinare ». MINORIGIUSTIZIA, no 1 (juillet 2021) : 141–50. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-001015.

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Résumé :
A fronte di una società composta da individui sempre più soli e di una crescente diffusa aggressività, l'autrice propone una riflessione sulla necessità per l'avvocato che si occupa di tematiche familiari di ripensare il proprio ruolo, che non si potrà più esaurire nella mera tutela della parte assistita, per comprendere invece anche un impegno preventivo e di cura delle relazioni. Alla professione legale si chiede oggi di ricominciare a formarsi per ampliare le proprie competenze, dotandosi di capacità necessarie a sostenere le famiglie nel comprendere e affrontare pienamente i conflitti dai quali sono attraversate, nell'ottica di giungere, quando possibile, a soluzioni partecipate e potenzialmente più durature. L'autrice avanza l'invito alle professioni a uscire dalla propria solitudine, per creare spazi di conoscenza e condivisione, in cui sentirsi parte di una rete interdisciplinare, capace di elaborare interventi sinergici nuovi, solidi nella tutela dei diritti, ma arricchiti dal fatto di essere frutto della cooperazione tra competenze diverse.
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De Rui, Laura. « Dire l'indicibile. I presupposti necessari alle verifiche di attendibilità e credibilità nei casi di violenza sessuale infantile ». MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no 1 (avril 2022) : 53–68. http://dx.doi.org/10.3280/mal2022-001004.

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Résumé :
Il presente articolo tratta il tema della testimonianza delle persone minorenni vittime di reati di natura sessuale e dei necessari presupposti per porle nelle migliori condizioni per rendere tale testimonianza. In primo luogo, il rispetto della loro individualità e della loro dignità, con particolare attenzione alla tutela del diritto alla salute psico-fisica. In particolare, anche attraverso la disamina di casi concreti, si riferirà di alcune buone prassi ritenute adeguate al fine di evitare effetti di vittimizzazione secondaria, circostanza che incide anche sulla genuinità delle dichiarazioni rese, con possibile danno anche degli indagati/imputati. Tali prassi fortificano la tutela dei diritti delle persone offese, tra cui quello all'assistenza affettiva e psicologica in ogni fase del procedimento penale, il diritto di partecipare in modo informato e con l'assistenza di un legale o di un curatore speciale. Si tratta di procedure troppo spesso disattese da parte delle Autorità Giudiziarie, con rischio di compromissione dell'integrità psico-fisica di qualsiasi minorenne tenuto a testimoniare e di un'errata valutazione sulla responsabilità dei presunti rei.
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De Castro, Alexander, et Francesco Macri. « IL PROBLEMA DEI DELITTI DI BAGATELLA NELL’EMERGENZA DELLO STATO COSTITUZIONALE : BREVE ANALISI DELL’EVOLUZIONE DEL SUO TRATTAMENTO TECNICO-DOGMATICO IN BRASILE E IN ITALIA ». Revista Direitos Sociais e Políticas Públicas (UNIFAFIBE) 6, no 2 (19 décembre 2018) : 538. http://dx.doi.org/10.25245/rdspp.v6i2.486.

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Résumé :
Riassunto: Il principio di offensività in quanto fondamento del diritto penale odierno si affermò in maniera definitiva negli ultimi decenni con l’emergenza dello Stato costituzionale nel secondo dopo guerra. I penalisti sono pressoché unanimi nel riconoscere la sua piena validità perfino quando manca un esplicito fondamento costituzionale o legale. La discussione sulla necessaria offensività della condotta e sul carattere sussidiario della tutela penale fece subito emergere il problema dei delitti bagatellari, cioè quelli caratterizzati da un livello minimo di lesione / pericolo di lesione al bene giuridico. Nel presente saggio, analizzeremo due percorsi di discussione che hanno provato a dare una soluzione tecnico-dogmatica al problema de quo, ovvero:1) quello brasiliano e il cosiddetto principio dell’insignificanza; 2) quello italiano ed il principio della tenuità del fatto.
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Sammicheli, Michele, et Marcella Scaglione. « Funamboli tra i dati sensibili : luci e ombre della normativa sulla tutela della privacy in tema di certificazione medica di malattia e medico-legale di invalidità previdenziale e assistenziale / Tightrope walkers among medical sensitive data : positive and negative aspects of the legislation concerning the protection of privacy regarding the medical certification of illness and the medical legal aspects of social security and disability assistance ». Medicina e Morale 66, no 5 (20 décembre 2017) : 643–58. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2017.512.

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Résumé :
Il contributo analizza le normative inerenti la tutela della privacy nelle certificazioni di malattia, nella certificazione medica introduttiva all’ottenimento dei benefici assistenziali e previdenziale e, infine, nei verbali medico legali conclusivi che vengono utilizzati negli ambiti dell’invalidità civile e previdenziale. Scopo del lavoro, oltre quello di ripercorrere, in maniera sintetica, l’evoluzione normativa e giurisprudenziale nell’ambito della tutela della privacy nel contesto della certificazione medica di malattia e medico legale ai fini di invalidità assistenziale e previdenziale, è quello di far emergere i passi avanti compiuti nel rispetto della riservatezza del dato sensibile medico. D’altro canto, al contempo, il lavoro si prefigge l’arduo compito di porre in rilievo alcuni coni d’ombra della vigente normativa, tutt’ora irrisolti, soprattutto nel merito di quali dati sensibili debbano essere considerati necessari e sufficienti al confezionamento del giudizio (la giustificabilità nel caso di assenza alla visita di controllo fiscale; la valutazione medicolegale nel caso dei verbali di invalidità civile e previdenziale), ma non eccedenti la necessità di riservatezza del paziente. ---------- The article analyses the legislation governing the protection of privacy regarding the medical certification of illnesses, medical certification allowing for social security and welfare benefits, and finally as regards legal medical records that are drawn up by appropriate commissions or individual medical examiners in the areas of legal disability and social security. The purpose of the work, in addition to synthetically reviewing legislative and legal development in the field of privacy protection in the context of the medical certification of illness and medical examinations for the purpose of social security assistance, is to highlight the progress made regarding the confidentiality of sensitive medical data. On the other hand, at the same time, the work is also intended to illustrate some grey areas of current legislation, which are still unresolved. In particular, the issue of how to define which sensitive data should be considered necessary and sufficient in order to arrive at a judgement (communication between a family doctor and social security institutions, justification in the case of absence during a tax inspection visit, medical assessment in the case of social security reports), but without breaching patient confidentiality.
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Fabbro Carmen. « Telecomunicazioni aeronautiche : natura giuridica, regime normativo e forme di delega ». International Journal of Science and Society 4, no 4 (25 novembre 2022) : 388–98. http://dx.doi.org/10.54783/ijsoc.v4i4.584.

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Résumé :
Questo articolo si propone di analizzare la natura giuridica delle telecomunicazioni aeronautiche e il potere-dovere dell'Unione di promuoverne la delega. Si segue il metodo di approccio descrittivo e logico-induttivo, indagando la strutturazione del servizio nell'ordinamento del Paese e verificandone la conformazione pragmatica, in modo da suggerire un modello di delega rilevante. Sembra che le telecomunicazioni aeronautiche siano un argomento poco studiato nel campo delle scienze giuridiche. In quanto servizio posto a tutela dell'Unione, integra un elemento di navigazione aerea, con un intrinseco collegamento alla sicurezza aeroportuale, ma con elementi caratteristici di un servizio di telecomunicazioni (art. 21, XI c/c XII, c della Costituzione del Repubblica Federativa del Brasile). Considerato il comando legale che ne consente la prestazione da parte di agenti pubblici o soggetti privati specializzati (art. 47 c/c 48 e unico comma del Codice Aeronautico Brasiliano), tale servizio dovrebbe seguire il trend di depubblicizzazione degli aeroporti pubblici, per essere oggetto di delega autonoma su larga scala, con opportuna definizione della corretta modalità (concessione o autorizzazione). Si prevede, infine, di incoraggiare incursioni legali che approfondiscano il tema, oltre a suggerire una politica pubblica finalizzata alla privatizzazione delle Telecomunicazioni Aeronautiche.
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Di Guardo, Sebastiano. « Innovazione organizzativa nei servizi di Giustizia per il Cittadino : il caso della Volontaria Giurisdizione ». STUDI ORGANIZZATIVI, no 1 (décembre 2012) : 130–57. http://dx.doi.org/10.3280/so2012-001006.

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Résumé :
L'articolo approfondisce il tema dell'innovazione organizzativa della Volontaria Giurisdizione, un istituto giuridico dell'ordinamento civile italiano che riguarda, tra le varie materie, le misure di protezione giuridica a favore delle persone disabili e degli anziani e che si svolge, perlopiů, senza intermediazione legale. In questo lavoro viene presentato il caso del progetto di cambiamento organizzativo del Tribunale di Monza. Si tratta di un caso di riprogettazione radicale dei processi interistituzionali di tutela giuridica e dei sistemi di erogazione dei servizi avvenuto con una grande partecipazione degli organi di governo dell'organizzazione, dei professionisti coinvolti, delle istituzioni e del territorio locale. Risultati tangibili sono stati l'abbattimento dei tempi di processo, la riduzione dei tempi di attesa per i Cittadini, l'eliminazione di attivitŕ banali con conseguente concentrazione su quelle piů critiche. I risultati socio-organizzativi sono stati la maggiore cooperazione tra giudici e cancellieri nell'interesse dell'ottimizzazione dei processi di lavoro, la sperimentazione di un partneriato tra Tribunale e Territorio per andare incontro ai bisogni espressi dalla Cittadinanza e la sperimentazione di un modello di cambiamento strutturale che č avvenuto anche senza nuove leggi o risorse aggiuntive.
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Di Chiara, Giuseppe, et Alessandra Sciurba. « I. Esperienze di tutela dei minori soli richiedenti asilo e percorsi di formazione del giurista : la Clinica legale per i diritti umani di Palermo ». MINORIGIUSTIZIA, no 3 (novembre 2017) : 177–93. http://dx.doi.org/10.3280/mg2017-003016.

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Penna, Bernardo, et William Ricardo Grilli Gama. « As decisões de tutela antecipada enquanto técnica processual apta à harmonização de valores constitucionais processuais ». Revista de Direito da Faculdade Guanambi 6, no 02 (24 décembre 2019) : e268. http://dx.doi.org/10.29293/rdfg.v6i02.268.

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Résumé :
O presente artigo parte da demanda por uma prestação jurisdicional democrática, efetiva e dentro de um prazo razoável, analisando, por meio de uma abordagem dedutiva com enfoque zetético e investigação bibliográfica, se a técnica da tutela antecipada antecedente corresponde ao objetivo de se ter um instrumento processual apto à harmonização de princípios constitucionais processuais decorrentes do princípio do Devido Processo Legal e que buscam essa efetivação da prestação jurisdicional de modo a bem tutelar a pretensão dos que buscam a tutela estatal democrática na sua forma, conteúdo e utilidade. Partindo da necessidade de se conformar o estudo dos institutos processuais aos valores constitucionais, abordará aspectos relevantes em relação ao regime de tutelas provisórias mediante a concessão da antecipação dos efeitos da tutela pretendida pela parte por meio de uma decisão pautada em juízo de cognição sumária e, portanto, em um primeiro momento precária e carente de estabilização, até a técnica de estabilização dessa decisão provisória e não exauriente, mas que também tem aptidão a se tornar imutável e indiscutível, muito embora não definitiva.
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Argelich Comelles, Cristina. « Guarda, tutela y protección de menores en el Derecho de familia marroquí desde el orden público español ». CUADERNOS DE DERECHO TRANSNACIONAL 14, no 1 (4 mars 2022) : 25–30. http://dx.doi.org/10.20318/cdt.2022.6675.

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Résumé :
Este estudio aborda la compatibilidad de las normas de protección de menores, guarda y tutela legal de Marruecos con el orden público español, que modera su aplicación. En concreto, se atenderá a las estadísticas y la consecuente importancia material, por las naturalizaciones producidas para, seguidamente, examinar las diversas medidas y su contenido discriminatorio: la protección de menores en el Derecho de familia marroquí, el acogimiento de menores abandonados entendido como la wilaya judicial y la kafala, la tutela legal (wilaya) del progenitor, la tutela (wilaya) del Juez de Tutelas, y la guarda (hadana) de los progenitores. A estos efectos, se analizarán sus particularidades, matizando aquellas consideraciones no aplicables en España por atentar contra principios constitucionales, destacando el de igualdad y no discriminación.
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Zielinski, Georgia, et Isadora Minotto Gomes Schwertner. « Estabilização da Tutela Provisória de Urgência Antecipada Antecedente e os Recentes Entendimentos do Superior Tribunal de Justiça ». Revista da Faculdade de Direito da Universidade Federal de Uberlândia 50, no 1 (16 décembre 2022) : 629–66. http://dx.doi.org/10.14393/rfadir-50.1.2022.53028.629-666.

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Résumé :
A pesquisa busca analisar as tutelas provisórias e suas modalidades como instrumentos do processo civil, observada a função constitucional do processo. Possui também como objetivo central a análise do procedimento legal de estabilização da tutela provisória antecipada concedida de maneira antecedente e os meios para evitar a estabilização, observados os princípios constitucionais. À vista disso, levantaram-se referências bibliográficas acerca do tema, passeando pelos conceitos de tutela provisória, tutela provisória de evidência, tutela provisória de urgência cautelar e tutela provisória de urgência antecipada, bem como a hipótese de cabimento e o procedimento de estabilização. Particularmente, o procedimento da estabilização é estudado conforme definição do artigo 304 do Código de Processo Civil e pelas interpretações deste dispositivo legal pelo Superior Tribunal de Justiça até o momento. Assim, evidenciam-se divergências de entendimento sobre a concretização e o rito do instituto de estabilização entre a Terceira Turma do Superior Tribunal de Justiça ao julgar o recurso especial nº 1.760.966-SP e a Primeira Turma ao julgar o recurso especial nº 1.797.365-RS. Ao final, conclui-se pela defesa da interpretação literal do dispositivo como procedimento legal cabível, em respeito ao aspecto constitucional do processo e à vontade do legislador.
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Musacchio, Vincenzo. « Spunti critici sull’art.1 (primo comma) della Legge n. 194/1978 ». Medicina e Morale 45, no 5 (31 octobre 1996) : 935–39. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1996.899.

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Résumé :
L’articolo 1 primo comma della legge n.194/1978, la legge sull’interruzione della gravidanza, stabilisce, benchè dapprima sebra voler tutelare la vita, che in determinati casi è consentito interrompere la gravidanza. Il problema sociale che va risolto quanto prima è quello di stabilire se il bene giuridico “vita” (che per altro assume rilevanza costituzionale) venga concretamente tutelato e garantito dall’attuale legislazione che oltretutto vige da secici anni senza aver mai subito significative modificazioni in favore della vita del nascituro. Per sviluppare tali problematiche è bene definire mediante metodologie prossime alla certezza scientifica il concetto di vita umana ed il suo effettivo inizio. Secondo i più autorevoli studiosi della materia il concetto di vita individuale è un unicum indifferenziato il cui effettivo inizio biologico incomincia a decorrere dal momento della fecondazione, quando lo spermatozoo entra nella cellula uovo. Premesso che la vita umana è un concetto unitario e che il diritto penale per elaborare il concetto di vita non possa generare parametri convenzionali od assiomatici, può senz’altro dedursi che il bene “vita” merita una tutela giuridica adeguata all’evoluzione della scienza. Da un’approfondita analisi dell’art. 1 della legge che al primo comma afferma che la vita umana va tutelata fin dal suo inizio, si può concludere che tale articolo è costituzionalmente illegittimo per difetto di tassatività poichè la sua apllicazione contraddice proprio quel primo comma.
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Di Pietro, Maria Luisa, et Marina Casini. « Il dibattito parlamentare sulla “procreazione medicalmente assistita” ». Medicina e Morale 51, no 4 (31 août 2002) : 617–66. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2002.688.

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Résumé :
La Camera dei Deputati nel giugno 2002 ha approvato una proposta di legge (PDL) ora in attesa di una valutazione da parte del Senato. In questo articolo viene ricordata dapprima l’evoluzione storica che ha portato all’attuale PDLa partire dalla IX legislatura, ci si sofferma sulle tappe principali e più significative, si tiene conto non solo dell’iter legislativo in senso stretto, ma anche del contributo della giurisprudenza, degli atti governativi, delle Commissioni ad hoc e dei movimenti operanti a livello sociale. Successivamente viene esaminato il contenuto della PDL nei suoi profili più rilevanti. Il principio dei prevalenti interessi/ diritti del concepito - che costituisce il motivo ispiratore di tutta la normativa - trova coerenti e apprezzabili applicazioni. In primo luogo viene declinato nella protezione del nuovo essere umano fin dalla fecondazione perseguendo l’obiettivo della sua destinazione alla nascita (diritto alla vita) senza che siano possibili atti manipolatori del suo patrimonio genetico (diritto alla identità genetica); secondariamente viene difeso il suo diritto alla famiglia sotto il profilo della coincidenza tra genitorialità biologica, affettiva e legale (diritto alla identità psicologica ed esistenziale). Rimangono comunque delle riserve etiche in ordine alla dignità dell’atto procreativo, all’insufficiente tutela del diritto del nascituro ad una famiglia fondata sul matrimonio quale garanzia di certezza e stabilità dell’affetto dei genitori (è infatti previsto l’accesso alle coppie conviventi), alla perdita di embrioni dovuta alla bassa percentuale di successo delle tecniche di procreazione medicalmente assistita. Rimane comunque apprezzabile - tenuto conto del libertarismo e permissivismo dominanti volti a legalizzare tutto quanto è già fattibile - l’impegno manifestato per ottenere l’approvazione della PDL. In ogni caso L’obiezione di coscienza, prevista dalla PDL, acquista dunque tutta la sua valenza di fronte al significato del generare e dell’essere generati.
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Manfrellotti, Raffaele. « Alle origini del controllo pubblico sull'autonomia privata : il concetto di causa contractus in Ulpiano (D. II, 14, 7, 1-4) ». ECONOMIA PUBBLICA, no 3 (décembre 2022) : 441–54. http://dx.doi.org/10.3280/ep2022-003004.

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Il lavoro analizza il concetto di causa contractusin Ulpiano, cercando di mostrare la sua funzionalità ad un'esigenza di meritevolezza dell'interesse tutelato sotto il profilo della tutela giuridica, e dunque il suo legame con una embrionale esigenza di controllo pubblico dell'economia.
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Di Luca, Natale Mario, et Gianluca Montanari Vergallo. « War pensions schemes : at the root of a set of medico-legal criteria as current as ever ». Rivista di Psicopatologia Forense, Medicina Legale, Criminologia 22, no 1-2-3 (27 décembre 2017) : 35–38. http://dx.doi.org/10.4081/psyco.2017.12.

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Résumé :
The following report has been devised in an attempt to address and elaborate on the medico-legal assessment criteria applicable to warrelated damages, in light of the Presidential Decree n. 915, 23rd, December 1978, by drawing comparisons among workplace-injury legislation, welfare systems, and the conventional standards within medico-legal doctrine. Among the elements herein analyzed: a) analytical criteria, expecting an overhaul and thorough implementation of injury case records; b) quality and quantity-related adjectivization such as «grave» and «remarkable»; c) the irrelevance of residual functional capabilities that do not provably affect one’s capacity to successfully engage in any given type of work; d) the assessment of multiple, permanent impairment instances, whether they be homogeneous, heterogeneous, monocrone (i.e. arising from a single event), policrone (resulting from multiple events), concurrent or coexisting; e) the definition of organ; f) the concept of paired organs; g) partial loss of the left-over organ. The paper’s authors ultimately highlight the enduring quality of the medico-legal criteria inherent to the legislation at hand, which, however, ought to be overhauled and updated in order to better reflect the conceptual developments that have occurred with regards to damage compensation in tort law and workplace injuries and occupational disease, which have given rise to the concept of biological damage as a basic one, worthy of redress in itself, regardless of further workrelated consequences. ---------- Il presente contributo analizza i criteri medico-legali di valutazione del danno patito a causa della guerra alla luce del decreto del Presidente della Repubblica n. 915 del 23 dicembre 1978, operando un raffronto sia con i criteri previsti dalle leggi in materia di infortuni sul lavoro e di previdenza sociale sia con le tradizionali acquisizioni della dottrina medico-legale. In particolare, vengono analizzati: a) il criterio analogico, auspicando la revisione e l’adeguata implementazione della casistica delle menomazioni; b) le aggettivazioni qualiquantitative, come «grave» e «notevole»; c) l’irrilevanza di quelle residue capacità funzionali che non presentino alcuna utilità agli effetti della capacità a proficuo lavoro; d) la valutazione delle menomazioni plurime a carattere permanente, a seconda che siano omogenee, eterogenee, monocrone, policrone, concorrenti o coesistenti; e) il concetto di organo; f) la nozione di organo pari; g) la perdita parziale dell’organo superstite. Gli autori concludono evidenziando la perdurante qualità dei criteri medico-legali previsti dalla normativa in esame, la quale, tuttavia, dovrebbe essere aggiornata per tenere conto dell’evoluzione concettuale intervenuta in sede sia di risarcimento del danno in responsabilità civile sia di infortuni sul lavoro e di malattie professionali, che ha introdotto la nozione di danno biologico quale danno di base, già di per sé meritevole di tutela indipendentemente da ulteriori conseguenze di carattere lavorativo e lucrativo. ---------- Este trabajo analiza los criterios médico-legales para evaluar el daño sufrido como resultado de la guerra a la luz del Decreto Presidencial n. 915 del 23 de diciembre de 1978, haciendo una comparación tanto con los criterios establecidos por las leyes sobre accidentes de trabajo y seguridad social como con las adquisiciones tradicionales de doctrina médico-legal. En particular, se analizan: a) el criterio analógico, esperando la revisión y la implementación adecuada de la casuística de impedimentos; b) adjetivos cualitativo-cuantitativos, tales como “serio” y “notable”; c) la irrelevancia de las capacidades funcionales residuales que no presentan ninguna utilidad para los efectos de la capacidad de trabajo rentable; d) la evaluación de impedimentos permanentes múltiples, según sean homogéneos, heterogéneos, monocromados, policromados, concurrentes o coexistentes; e) el concepto de un órgano; f) la noción de un órgano igual; g) pérdida parcial del órgano superviviente. Los autores concluyen destacando la calidad continua de los criterios médico legales establecidos por la legislación en cuestión, que, sin embargo, deberían actualizarse teniendo en cuenta la evolución conceptual que se produce tanto en la indemnización por daños en la responsabilidad civil como en los accidentes de trabajo y enfermedades profesionales, que introdujo la noción de daño biológico como un daño básico, que ya en sí mismo merece protección, independientemente de otras consecuencias lucrativas y relacionadas con el trabajo.
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Costa, Talitha Giovanna Maranhão da. « Tutela antecipada requerida em caráter antecedente e o instituto da estabilização ». Research, Society and Development 11, no 5 (12 avril 2022) : e43011528438. http://dx.doi.org/10.33448/rsd-v11i5.28438.

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Résumé :
Este artigo versa sobre o a tutela antecipada requerida em caráter antecedente. Tem por objetivo analisar as circunstâncias em que o deferimento de tal pedido processual adquire estabilidade de acordo com as normas jurídicas ora vigentes. Pauta-se na vertente jurídico-dogmática instrumental, tratando-se de estudo teórico baseado na legislação, jurisprudência e doutrina brasileiras. Utiliza-se o método de abordagem dedutivo; os procedimentos comparativo, interpretativo e analítico; e as técnicas de pesquisa bibliográfica e documental. Aborda-se o regime jurídico conferido às tutelas provisórias pelo Código de Processo Civil de 2015, revelando-o como instrumento de inversão do ônus do tempo no processo, em consonância com as garantias constitucionais relativas ao acesso à justiça, ao devido processo legal substancial e à duração razoável do processo. Apresenta enfoque especial à tutela de urgência antecipada em caráter antecedente, afunilando a discussão para o instituto de sua estabilização, mormente no que toca aos pressupostos legais para tanto. Em seguida, chega-se ao embate de posições das turmas do Superior Tribunal Justiça acerca de se somente a interposição de recurso em sentido estrito obstaria a estabilização ou se outros meios de impugnação se prestariam para tanto, posicionando-se no sentido de que, por meio de interpretação conforme a Constituição, deve-se entender que quaisquer meios de irresignação evitam a estabilização. Por fim, expõe-se a ação autônoma de impugnação ou de confirmação da tutela como meio para se transmutar a estabilização em coisa julgada.
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Castellane Silva, Luana. « A (ir)real efetividade do Direito de Laje após a Lei nº 13.465/2017 ». Revista Vianna Sapiens 11, no 1 (11 mai 2020) : 27. http://dx.doi.org/10.31994/rvs.v11i1.619.

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Résumé :
O presente artigo trata do estudo do Direito de Laje, analisando sua aplicação ao tutelar os direitos propostos pelo novel dispositivo legal. O estudo demonstra que a questão sobrepõe-se a um problema de caráter registral e de regularização fundiária, antes, questões como saúde, educação e segurança pública precisariam ser tratadas. O objetivo geral desse estudo é analisar a tutela do direito Constitucional à moradia e ao Princípio da dignidade da pessoa humana. Para que tal objetivo seja atingido, buscaram-se referências doutrinárias, além da análise do texto legal, correlacionado com a realidade social do Brasil. Concluiu-se, que o Direito de Laje não atende os fins que se pretende a norma, porém, é inegável o avanço da legislação, normatizando uma dinâmica habitacional largamente utilizada no Brasil, até então sem viabilização legal.
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Antunes, Luís Filipe Colaço. « A history of the legal defence of collective interests ». Revista de História das Ideias 9, Tomo III (1987) : 923–36. http://dx.doi.org/10.14195/2183-8925_9-3_14.

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Vinci, Dario. « Il MSNA, tra diritti consolidati e nascenti esigenze di tutela. Il punto di vista di un ufficio Tutele Metropolitano ». Miscellanea Historico-Iuridica 19, no 1 (2020) : 355–73. http://dx.doi.org/10.15290/mhi.2020.19.01.15.

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Résumé :
The Italian Juvenile Law guarantees protection to unaccompanied foreign minors, which is a child coming from non-EU countries without parents. This phenomenon, in recent years, concerns the migratory flows of refugees, who arrive from Turkey or Libya to the coasts of Italy; the journey is often dramatic and sometimes it requires to pass through other European countries. The EU Regulation - Dublin III, which entered into force on 1 January 2014, points at the competence of the EU State in which the minors arrived at first; further transfers, except the need to be reunited with family members in other EU States, are not significant for the European law. The current system of granting refugee or other forms of international protection is based on this fundamental principle. The protection of unaccompanied foreign minors in Italy is achieved through a form of "multidisciplinary" support; the legal data is only one component. In addition, there are social and educational projects as well as protection for health; the need of an effective integration is perceived. Together with the social intervention, a legal public representative, the Guardian, is appointed for unaccompanied minor. The competence belongs to the Municipality in which the minor is found or where, following a first reception, will be transferred on the basis of a regional territorial assignment, within the national system of Italian reception for refugee minors, called "SIPROIMI". The legal Guardian’s role is to guarantee children’s rights and an adequate assistance. It’s a very thorny topic in the Metropolitan Area of Bologna, which has more than a million inhabitants; all the local offices created a "Public Metropolitan Protection Office" with the aims to manage these aspects. Promoting the function of these public offices confers the role of a “third party” in the protection of the children with the assistance of social and health services.
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Ribeiro, Luiz Gustavo Gonçalves, et Romeu Thomé. « LA PROTEZIONE PENALE DELL’AMBIENTE COME DIRITTO UMANO COSTITUZIONALE ». Veredas do Direito : Direito Ambiental e Desenvolvimento Sustentável 14, no 28 (7 juin 2017) : 33–71. http://dx.doi.org/10.18623/rvd.v14i28.1014.

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Résumé :
L’ambiente, oggi consacrato dottrinalmente come diritto umano di terza generazione e contemplato con disposizioni costituzionali che lo innalzano alla condizione di diritto fondamentale nell’ambito di diversi Paesi, è bene giuridico atto a essere effettivamente tutelato dal diritto penale che, tuttavia, richiede modificazioni nella sua dogmatica individualista secolare per la difesa di un diritto che è, allo stesso tempo, individuale e diffuso. Il testo contempla, sotto il ragionamento logico-deduttivo e con ricerca bibliografica, la garanzia dell’ambiente dal diritto penale e presenta proposte per la migliore tutela ambientale, esse corrispondendo, oltre alla predisposizione di norme penali più adeguate, alla creazione di un Tribunale Internazionale competente per le richieste penali legate all’ambiente e all’ammissione della responsabilità penale delle persone giuridiche. Si riconosce, nell’ambiente, una reale garanzia di tipo costituzionale, non soltanto diffusa, ma anche individuale, giacché direttamente legata alla qualità di vita dei singoli esseri e che ha avviato, negli ultimi decenni, la consacrazione di documenti internazionali e costituzionali di effettiva tutela.
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Scala, Andrea. « La romaní in Italia tra rappresentazione e legittimazione ». Minorities in Italy in a changing legal landscape 44, no 3 (31 décembre 2020) : 346–70. http://dx.doi.org/10.1075/lplp.00070.sca.

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Résumé :
Astratta L’articolo esamina le dinamiche connesse con la (auto-)rappresentazione e la legittimazione della romaní in Italia. Comunità di lingua romaní sono presenti in Italia fin dalla prima età moderna e tutti i parlanti di romaní di antico insediamento nella penisola sono cittadini italiani, tuttavia la legge 482/1999 della Repubblica Italiana "Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche" non include la romaní tra le lingue di minoranza da tutelare. L’esclusione della romaní dalla legge trova la sua radice prima in un’errata rappresentazione dei suoi locutori, generalmente percepiti come nomadi, mentre non lo sono più da tempo. La legge 482/1999 di fatto tutela le minoranze linguistiche legate a un territorio e la falsa, ma diffusa, percezione dei parlanti romaní come nomadi ha offerto un comodo pretesto a chi voleva escludere dalla tutela la lingua dei rom e dei sinti italiani. Il panorama linguistico della romaní in Italia risulta assai complesso e l’articolo si sforza di descriverlo e spiegarlo in diversi aspetti. I gruppi rom e sinti stanziati in Italia parlano dialetti piuttosto diversi, hanno repertori linguistici differenti, non percepiscono di essere accomunati da un’unica origine etnico-linguistica e non hanno gli stessi atteggiamenti nei confronti dell’uso pubblico della romaní. Questi fattori, insieme alla rappresentazione distorta delle comunità rom e sinte presso la cultura maggioritaria, rendono assai complessa la progettazione di un percorso di tutela. Tuttavia il riconoscimento della romaní come lingua di minoranza in Italia rimane un obbiettivo di alto valore civile, che si potrà forse perseguire con leggi regionali mirate.
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Julião, Cristiane Gomes. « POVOS INDÍGENAS, O ESTADO BRASILEIRO E A TUTELA CONTEMPORÂNEA : GENEALOGIA DA LUTA PELOS TERRITÓRIOS E PELO MEIO AMBIENTE A PARTIR DAS LEIS ». InSURgência : revista de direitos e movimentos sociais 4, no 2 (24 décembre 2019) : 78–155. http://dx.doi.org/10.26512/insurgencia.v4i2.28876.

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Résumé :
A história de luta pelo reconhecimento de direitos territoriais dos povos indígenas e direitos ao meio ambiente ‘ecologicamente equilibrado’ ”“ expressão que passa a ser inserida a partir da Carta Magna/88 (Art. 225, caput) ”“ revela que a lei exerce um poder sobre ambos os temas tão antigo quanto essa luta. A genealogia decorre de uma inquietante questão: quais os primórdios de reconhecimentos legais que incidem a povos indígenas, seus territórios e o meio ambiente? Essa busca genealógica parte dos séculos XVI ao XIX mostrando como a lei nos foi imposta, de modo tutelar e com negação de direitos. Somente a partir de meados do século XX vem a se reconhecer direitos fundamentais, territoriais e ambientais confirmados em 34 instrumentos internacionais ratificados pelo Brasil e na Constituição Federal/1988. Este artigo busca mostrar também, como se configura o que chamei de “personalidade política” do Brasil calçada num conjunto de ideias preconceituosas e de esbulho, a partir do contato entre povos indígenas e colonizadores portugueses, depois com o Estado Nacional Brasileiro, ao longo dos períodos imperial e republicano. A luta se revela contínua e sem muita segurança legal dada as constantes violações desses direitos e ainda por ameaças de proposituras anti-indígenas pelos três poderes e pela tutela contemporânea.
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RAMOS, JOSÉ. « INCIDÊNCIASDA TUTELA JURÍDICA DO PATRIMÓNIO CULTURALEM PORTUGAL E NO BRASIL ». Revista Jurídica da UFERSA 2, no 4 (4 janvier 2019) : 7–19. http://dx.doi.org/10.21708/issn2526-9488.v2.n4.p7-19.2018.

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Fénélus, Saint-Luc. « Uma visão jurídica da Norma Missionis e a Tria Munera Christi pela tutela do direito/dever dos fiéis aos bens espirituais na Igreja ». Scientia Canonica 4, no 7 (19 mars 2022) : 81–109. http://dx.doi.org/10.31240/2595-1165.vol4n7a2021pp81-109.

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Résumé :
O presente trabalho trata sobre a Norma Missionis e sua relação com a missão surgida do sacerdócio comum, fazendo, do batizado, participante do tríplice múnus de Cristo, Sacerdote comum, Profeta e Rei, para santificar, ensinar e governar. Estas três funções também servem para tutelar e garantir os direitos e deveres dos Fiéis aos bens espirituais, bem como é o dever de evangelizar da Igreja (cf. CIC 83, cânn. 843 e 747; cân. 211). No desenvolvimento deste trabalho, o dever constitucional do direito é aperfeiçoar a missão da Igreja para proclamar o Evangelho, seguindo o comando do próprio Cristo, da qual todo cristão Fiel participa pela recepção do Batismo. Este direito-dever legal é exigível para alguns Fiéis concretos, isto é, Fiéis verdadeiros, não abstratos, e que não estejam proibidos pela Lei, especialmente para os legítimos pastores da Igreja, em virtude do Sacramento da Ordem recebido. Trata-se de um direito-dever o qual tem limites intrínsecos e extrínsecos, e deve ser protegido pela tutela da norma da missão pelo direito da Igreja. Pela missão da Igreja na aplicabilidade da Norma Missionis que tutela a legislação, o Povo de Deus pode ter acesso a tais bens espirituais pela sua santificação e salvação (CIC 83, cân. 213). A organização das missões pelas autoridades competentes da Igreja para alcançar tais fins é um bem para o Povo de Deus. Por isso, se faz necessário conhecer, entender e aplicar bem o direito da Igreja, o Direito Canônico.
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Blandtt, Matheus Eduardo, et Rosalina Moitta Pinto da Costa. « flexibilização procedimental pelo julgador e o posicionamento do Superior Tribunal de Justiça ». Revista da Faculdade de Direito da Universidade Federal de Uberlândia 50, no 1 (16 décembre 2022) : 604–28. http://dx.doi.org/10.14393/rfadir-50.1.2022.58318.604-628.

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Esta pesquisa tem por objetivo estabelecer critérios para a flexibilização procedimental pelo julgador e analisar o posicionamento do Superior Tribunal de Justiça sobre o tema. Utilizando-se o método dedutivo com revisão doutrinária e jurisprudencial, parte-se do estudo do modelo cooperativo de processo, caracterizado pelo redimensionamento da atuação do juiz e da sua relação com as parte, como fundamento da flexibilização procedimental, visando demonstrar que o modelo cooperativo de processo, inaugurando uma nova relação entre os sujeitos processuais, pautada pela participação ativa das partes envolvidas na demanda, fundamenta e legitima a adaptação do procedimento pelo julgador. A seguir, após estudar-se a flexibilização procedimental, definindo-a como técnica processual que permite que os atos e procedimentos sejam ajustados ou adaptados às peculiaridades da causa, proporcionando uma melhor efetividade à tutela jurisdicional, estabelece-se como critério de flexibilização procedimental, além do contraditório, a motivação das decisões judiciais, uma vez que os fundamentos da decisão são os elementos que permitem a aferição da legitimidade constitucional e democrática dos pronunciamentos judiciais. Ao final, após concluir-se que a flexibilização procedimental pelo julgador somente deve dar-se quando a variação procedimental for eficaz para uma melhor prestação da tutela jurisdicional, constata-se que o Superior Tribunal de Justiça tem admitido a variação procedimental quando a forma legal preestabelecida pelo sistema não for apta a tutelar eficazmente o direito material, sempre em decisão fundamentada e prestigiando o contraditório.
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Gomes, Marcelo Kokke, et Nathan Gomes Pereira do Nascimento. « Usurpação mineral e tutela ambiental ». Revista do Direito Público 12, no 3 (30 décembre 2017) : 58. http://dx.doi.org/10.5433/1980-511x.2017v12n3p58.

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Résumé :
O presente artigo visa analisar o marco regulatório minerário brasileiro. O regime legal dos bens ambientais minerais exige a interpretação de normas de direito minerário em conformidade com o paradigma da sustentabilidade. O foco do estudo é a usurpação mineral e seus impactos na tutela ambiental. O Direito Minerário deve estar ligado ao Direito Ambiental inclusive em casos de exploração ilegal de bens ambientais. Os referenciais teóricos a alicerçar o desenvolvimento e a subsidiar as conclusões obtidas situam-se em uma linha expansiva do direito ambiental. Portanto, a eficácia do direito ambiental é considerada no contexto de pano de fundo da compreensão dos institutos jurídicos. O trabalho assume uma análise crítico-metodológica para desenvolvimento do tema.
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Fazio, Iracema, et Michele Gonçalves. « A Tutela Jurisdicional na Transmissão Post Mortem de Bens Digitais ». Revista de Ciências Jurídicas e Empresariais 21, no 2 (25 février 2021) : 96–107. http://dx.doi.org/10.17921/2448-2129.2020v21n2p96-107.

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Résumé :
ResumoA era digital é uma verdadeira revolução no acesso à informação e toda essa transformação vem influenciando o modo como as pessoas estão se comunicando e interagindo entre elas. Devido a esse avanço tecnológico o acervo digital passa a ser relevante no âmbito jurídico sendo reconhecido como um bem de valor econômico e sentimental. A herança digital é uma realidade e o Direito precisa avançar lado a lado para alcançar as grandes mudanças trazidas no meio social, implicando em definir o que será feito com o acervo digital após a morte do titular de contas em plataformas digitais de comunicação e interação social. Logo, não se tem uma lei específica que trate desse assunto. Destarte, o presente trabalho teve o objetivo de analisar a destinação dos bens digitais quando o titular não declara em vida a sua vontade. Enfim, foi analisado o tradicional instituto sucessão, confrontando-se a sua adequação à transmissão de bens digitais após a morte quando não existir testamento, ensejando assim a sua total proteção. Palavras-chave: Bens Digitais. Transmissão Mortis Causa. Legado Digital. Herança Digital. AbstractThe digital age is a real revolution in the access to information and all this transformation has been influencing the way people are communicating and interacting with each other. Due to this technological advancement, the digital collection becomes relevant in the legal sphere, being recognized as a good of economic and sentimental value. The digital inheritance is a reality and the Law needs to advance side by side to achieve the great changes brought about in the social environment, implying in defining what will be done with the digital collection after the death of the account holder in digital communication and social interaction platforms . Therefore, there is no specific law dealing with this matter. Thus, the present study aimed to analyze the destination of digital goods when the holder does not declare his will alive. Finally, the traditional succession institute was analyzed, comparing its adequacy to the transmission of digital goods after death when there is no will, thus giving rise to its total protection. Keywords: Digital Goods. Mortis Cause Transmission. Digital Legacy. Digital Inheritance.
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Vásquez Valle, Ángel. « Allanamiento de domicilio y tutela efectiva en el tráfico ilícito de drogas, Chachapoyas, 2016-2017 ». Revista Científica UNTRM : Ciencias Sociales y Humanidades 3, no 3 (22 février 2021) : 37. http://dx.doi.org/10.25127/rcsh.20203.645.

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<p>El objetivo fue determinar si la inobservancia de presupuestos legales en el allanamiento domiciliario repercute en la tutela de los investigados ante la fiscalía provincial en delitos de tráfico ilícito de drogas, Chachapoyas, Perú, 2016-2017. La investigación aplico el método científico, fue cuantitativa y descriptiva, para recopilación de datos se utilizó el método dogmático, fichaje y guía documental, la población fue 164 carpetas fiscales, la muestra de 94 y el muestreo fue no probabilístico. En resultados, la incidencia del allanamiento domiciliario por tráfico de drogas en Chachapoyas, fue de 9 casos y no se aplicó los presupuestos legales en un 62.50% afectando la tutela de los investigados. En conclusión, la inobservancia de los presupuestos legales del allanamiento domiciliario repercute negativamente en la tutela de los investigados en la fiscalía provincial en delitos de tráfico de drogas, al no aplicar los principios de legalidad, proporcionalidad y razonabilidad.</p>
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Agudo González, Jorge. « Un sistema de justicia administrativa al servicio de los ciudadanos. Propuestas para una reforma ». Revista Digital de Derecho Administrativo, no 28 (13 juin 2022) : 11–51. http://dx.doi.org/10.18601/21452946.n28.02.

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Los jueces tienen la función constitucional de tutelar los derechos e intereses legítimos de los ciudadanos, y en las relaciones con las Administraciones, de hacerlo controlando la legalidad de la actividad administrativa. Pese a que la función jurisdiccional optimiza las condiciones jurídicas para asegurar que los órganos judiciales hagan justicia en el caso concreto, su reserva en órganos judiciales no sería un obstáculo para la configuración legal de mecanismos administrativos de control orientados a esa misma finalidad. Es así que el legislador podría configurar organismos administrativos con características similares a la de órganos jurisdiccionales y con funciones de control de legalidad orientado a proveer justicia, pero dentro del límite constitucional irrenunciable que constituye el acceso eventual a la jurisdicción para revisar la decisión adoptada en su seno. La presente investigación revela cómo un sistema de justicia administrativa renovado debe procurar la complementación de la función entre órganos judiciales y órganos administrativos cuasi jurisdiccionales, como base para garantizar la tutela de los ciudadanos en términos de acceso, garantías, costes y tiempo.
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MAMANI OLIVERA, VICTOR. « SISTEMA DE TUTELA JURISDICCIONAL CIVIL COLECTIVO ». YachaQ Revista de Derecho, no 10 (8 mars 2021) : 129–39. http://dx.doi.org/10.51343/yq.vi10.609.

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Résumé :
Teniendo en cuenta el modelo económico-comercial actual, que tiene entre algunas de sus características, ser global, transnacional y estar orientado a vincularse de forma directa o indirecta con grandes grupos o colectividades (masas) y generar consecuencias jurídicas de carácter colectivo, es fundamental que el Derecho Civil se oriente a brindar tutela material y jurisdiccional colectiva; Por tal motivo, corresponde revisar (conceptualmente) el Sistema de Tutela Jurisdiccional peruano, caracterizado por ser personalista que no resulta suficiente para atender situaciones jurídicas de carácter colectivo. Una alternativa importante viene a ser El Sistema de Tutela Jurisdiccional Civil Colectivo, que permite recurrir a instancia judicial ejercitando la acción colectiva, la representación adecuada, un proceso colectivo y un pronunciamiento que al adquirir la calidad de cosa juzgada tiene efectos expansivos –erga omnes–.Abstract: taking into account the current economic-commercial model, which has among some of its characteristics, being global, transnational and oriented towards linking directly or indirectly with large groups or collectivities (masses) and generating legal consequences of a collective nature, it is essential that the Civil Law is oriented to provide collective material and jurisdictional protection; For this reason, it is appropriate to review (conceptually) the Peruvian Jurisdictional Guardianship System, characterized by being a personalist that is not sufficient to address collective legal situations. An important alternative is the Collective Civil Jurisdictional Guardianship System, which allows recourse to judicial action exercising collective action, adequate representation, a collective process and a pronouncement that when acquiring the quality of res judicata has expansive effects –erga omnes–.
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MAMANI OLIVERA, VICTOR. « SISTEMA DE TUTELA JURISDICCIONAL CIVIL COLECTIVO ». YachaQ Revista de Derecho, no 10 (30 décembre 2019) : 129–39. http://dx.doi.org/10.51343/yq.vi10.387.

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Résumé :
Teniendo en cuenta el modelo económico-comercial actual, que tiene entre algunas de sus características, ser global, transnacional y estar orientado a vincularse de forma directa o indirecta con grandes grupos o colectividades (masas) y generar consecuencias jurídicas de carácter colectivo, es fundamental que el Derecho Civil se oriente a brindar tutela material y jurisdiccional colectiva; Por tal motivo, corresponde revisar (conceptualmente)el Sistema de Tutela Jurisdiccional peruano, caracterizado por ser personalista que no resulta suficiente para atender situaciones jurídicas de carácter colectivo. Una alternativa importante viene a ser El Sistema de Tutela Jurisdiccional Civil Colectivo, que permite recurrir a instancia judicial ejercitando la acción colectiva, la representación adecuada, un proceso colectivo y un pronunciamiento que al adquirir la calidad de cosa juzgada tiene efectos expansivos –erga omnes–. Taking into account the current economic-commercial model, which has among some of its characteristics, being global, transnational and oriented towards linking directly or indirectly with large groups or collectivities (masses) and generating legal consequences of a collective nature, it is essential that the Civil Law is oriented to provide collective material and jurisdictional protection; For this reason, it is appropriate to review (conceptually) the PeruvianJurisdictional Guardianship System, characterized by being a personalist that is not sufficient to address collective legal situations. An important alternative is the Collective Civil Jurisdictional Guardianship System, which allows recourse to judicial action exercising collective action, adequate representation, a collective process and a pronouncement that when acquiring the quality of res judicata has expansive effects –erga omnes–.
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Lozano, Cristian Andrés, et Paola Ximena Pérez Medina. « Antecedentes del incidente de desacato, su doctrina y marco legal : ». Revista Jurídica Piélagus 18, no 2 (19 juillet 2019) : 86–111. http://dx.doi.org/10.25054/16576799.2646.

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Résumé :
Este artículo constituye la parte introductoria del trabajo de investigación denominado el “Desarrollo del incidente de desacato y el trámite aplicado por los Jueces Constitucionales. Estudio de caso, Neiva – Huila, Colombia (2012-2017)”, el cual tiene por objetivo principal determinar el procedimiento que los Jueces Constitucionales de la ciudad de Neiva han demarcado para garantizar el cumplimiento de las sentencias de tutela en el ejercicio de su potestad coercitiva, implementada para garantizar la protección de los derechos fundamentales salvaguardados en sede judicial, durante el periodo previamente enunciado. Su contenido se centra en realizar una contextualización de la creación de la acción de tutela en el ordenamiento jurídico colombiano, a partir de la Asamblea Constituyente en 1991, la cual introdujo el mecanismo en el artículo 86 de la Carta Política. En segundo lugar, se analiza el desarrollo normativo del mecanismo de protección constitucional, a partir del Decreto 2591 de 1991 y demás disposiciones legales que han proporcionado modificaciones a sus disposiciones generales. Finalmente, el propósito de este capítulo consiste en verificar respecto de la acción de tutela y del incidente de desacato, qué investigaciones y cuáles autores han estudiado sobre el tema.
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Silva, Franklyn Roger Alves. « Legitimação Não Tradicional da Ação Penal – A Tutela de Bens Jurídicos por Outras Instituições Públicas ». Revista Brasileira de Direito Processual Penal 3, no 1 (11 mars 2017) : 367. http://dx.doi.org/10.22197/rbdpp.v3i1.27.

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O presente artigo examina a questão atinente ao exercício da legitimidade da ação penal de forma supletiva por outras instituições públicas quando houver a violação de direitos transindividuais penais e a inércia do Ministério Público. Nas infrações com sujeito passivo indeterminado, falta previsão legal para a incidência da ação penal privada subsidiária. Nesta perspectiva, investigam-se outros dispositivos legais que permitam identificar uma alternativa à iniciativa acusatória. Ao mesmo tempo, verifica-se a aptidão da Defensoria Pública para o exercício desta legitimação supletiva.
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Ruiz-Rico Ruiz, Gerardo, et Alberto Anguita Susi. « La reforma estatutaria y legal de los comisionados parlamentarios autonómicos ». Teoría y Realidad Constitucional, no 26 (1 juin 2010) : 167. http://dx.doi.org/10.5944/trc.26.2010.6919.

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Résumé :
Frente a la inicial tendencia a reproducir miméticamente el esquema básico de funcionamiento del Defensor del Pueblo estatal, los nuevos Estatutos de Autonomía han hecho un esfuerzo, con diverso resultado, por categorizar a los Comisionados parlamentarios como instituciones de naturaleza estatuaria e instrumentos independientes de tutela de los derechos. No obstante, dichos Estatutos de Autonomía han optado por una regulación de mínimos, lo que, inevitablemente, deja en manos del legislador autonómico un amplio margen de discrecionalidad para regular los Comisionados parlamentarios autonómicos. Precisamente, esta coyuntura debe servir para plantear una reforma legal del Defensor del Pueblo Andaluz que sirva para alcanzar una tutela más objetiva, cercana y eficaz de los problemas que afectan a los ciudadanos.
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Horta Rezende, Renato. « Impunidade no excesso de execução de alimentos : cautela ou inconsequência ? » Misión Jurídica 15, no 23 (12 décembre 2022) : 41–56. http://dx.doi.org/10.25058/1794600x.2131.

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Résumé :
Em razão da finalidade e natureza jurídica dos alimentos côngruos e necessários, tanto a legislação como a jurisprudência tutelam de forma especial seus contornos, todavia a cobrança excessiva de alimentos definitivos constitui falta antiética. Contudo diante da tutela especial dos alimentos, identificou-se a necessidade de pesquisar a viabilidade jurídica de aplicação de sanções legais sobre eventual hiper vulnerável credor de alimentos, estabelecendo como hipótese a aplicação, isolada ou conjunta, das sanções previstas nos art. 940 do CC, art. 81, art. 776 e inciso I do art. 520, todos do CPC, assim como aquela identificada no art. 32 do EOAB. O desenvolvimento teórico e investigativo impresso à pesquisa se deu por meio de método científico hipotético-dedutivo, sendo apresentados conceitos gerais, sobre os quais, em um segundo momento, foram testadas as hipóteses. A pesquisa possui caráter eminentemente teórico e propositivo, apresentando parâmetros a nortear o tema. As hipóteses apresentadas foram parcialmente confirmadas, compreendendo-se inadequada, diante do recorte, a sanção quanto à execução injusta, em oposição às demais que foram confirmadas.
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Boroni, Valentina. « Infezione da HIV e segretezza professionale ». Medicina e Morale 40, no 3 (31 août 1991) : 417–44. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1991.1133.

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Résumé :
La tutela del diritto alla riservatezza vive un momento cruciale nel caso dell'infezione da HIV, ove i diritti alla tutela dell'intimità del singolo spesso si pongono in contrasto con le esigenze di tutela della salute dei terzi. Nel presente lavoro viene motivata e discussa la posizione etica che privilegia un'accezione relativa del segreto professionale e le differenti posizioni assunte dalle norme deontologiche italiane ed americane in proposito. Particolare attenzione viene poi dedicata alla tutela giuridica del diritto alla riservatezza nel contesto normativa italiano nell'ambito del quale, se da un lato vige di regola il divieto di rivelare, si distinguono casi in cui il medico deve comunicare il segreto e quelli in cui può comunicarlo.
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Bolcato, Matteo, Daniele Rodriguez et Anna Aprile. « La tutela degli stati di bisogno in pediatria ». QUADERNI ACP 28, no 4 (2021) : 181. http://dx.doi.org/10.53141/qacp.2021.181-184.

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Résumé :
The contribution examines the provisions of law designed to protect minors who are in a state of need due to mental or physical illness. The medical-legal interpretative problems and the practical conduct that the pediatrician or clinician of the child must hold in order to certify the condition.
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Ferreira dos Santos, Diego. « A PROTEÇÃO DOS DADOS PESSOAIS COMO NOVA ESPÉCIE DE DIREITO DA PERSONALIDADE ». REVISTA ESMAT 13, no 21 (20 octobre 2021) : 129–48. http://dx.doi.org/10.34060/reesmat.v13i21.432.

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Résumé :
As últimas décadas foram marcadas por um espetacular avanço científico-tecnológico. Em adição, o processo de globalização potencializou o fluxo de relações sociais e econômicas entre os países, sobretudo após o advento da internet. É nesse ambiente impulsionado pela evolução tecnológica que nasce a chamada sociedade da informação. A proteção de dados pessoais surge como um potencial direito da personalidade a ser tutelado pelo direito. O problema de pesquisa recai, então, sobre quais os argumentos teóricos necessários para justificar essa nova espécie de direito personalíssimo. O objetivo é esclarecer a natureza jurídica dessa nova figura. Para responder ao problema de pesquisa, optou-se pela exploração bibliográfica de textos específicos da área e o uso predominante do método dedutivo. Ao se examinar a temática central, constatou-se que a categoria dos direitos personalíssimos não é fechada, ou seja, é possível o surgimento de novos aspectos sociais dignos de tutela legal. Ao fim, concluiu-se que o direito à proteção de dados pessoais é um novo direito da personalidade.
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Mello, Nathalia Dutra da Rocha Jucá e., et Bárbara Elaine Carneiro de Moraes. « TUTELA ANTECIPADA E A (IN) EXISTÊNCIA DE COISA JULGADA ». Revista Vianna Sapiens 5, Especial (18 octobre 2017) : 16. http://dx.doi.org/10.31994/rvs.v5iespecial.136.

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Résumé :
Conforme cediço, a concessão de tutela antecipada é oriunda, via de regra, de uma cognição sumária do magistrado e, portanto, passível de revogação posteriormente. Contudo, há previsão no atual Código de Processo Civil, art. 273, §6º, em que “a tutela antecipada também poderá ser concedida quando um ou mais dos pedidos cumulados, ou parcela deles, mostrar-se incontroverso”. Nesta premissa, iniciam-se discussões acerca da possibilidade ou não de formação de coisa julgada em decorrência do dispositivo legal supra citado. Partindo-se dos pressupostos que regem a antecipação de tutela, serão analisadas as posições divergentes acerca formação ou não de coisa julgada para o caso de antecipação de tutela em pedido incontroverso. Tais posições serão analisadas com respaldo na doutrina e legislação pátria, bem como analise de caso em recente julgado do Superior Tribunal de Justiça – STJ.
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Rosado Núñez, Francisco Javier, et Luz Angelica Velásquez Pimienta. « GARANTÍA DE LOS MECANISMOS LEGALES EN LA APLICACIÓN DEL PRINCIPIO DE TUTELA JUDICIAL EFECTIVA EN EL CÓDIGO GENERAL DEL PROCESO EN COLOMBIA ». Derectum 2, no 2 (16 novembre 2017) : 77–102. http://dx.doi.org/10.18041/2538-9505/derectum.2.2017.4705.

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Résumé :
Con el presente artículo se buscó tener claridad respecto al derecho de acceso a la administración de justicia, derecho establecido en el artículo 229 de la Constitución colombiana de 1991, el cual se deriva de la aplicación de la tutela judicial efectiva por parte de los distintos operadores judiciales del país. Se consagra, tanto constitucional como legalmente, la tutela judicial efectiva como un derecho de toda persona. Así, la Constitución de 1991 establece que “se garantiza el derecho de toda persona para acceder a la administración de justicia”. Este precepto lo desarrolla el Código General del proceso, cuando señala que “toda persona o grupo de personas tiene derecho a la tutela jurisdiccional efectiva para el ejercicio de sus derechos y la defensa de sus intereses.
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Hachem, Daniel Wunder. « Processos administrativos reivindicatórios de direitos sociais – Dever de decidir em prazo razoável vs. silêncio administrativo ». A&C - Revista de Direito Administrativo & ; Constitucional 14, no 56 (15 avril 2014) : 147. http://dx.doi.org/10.21056/aec.v14i56.97.

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Résumé :
O estudo analisa o problema da omissão da Administração Pública em emitir, dentro de um prazo razoável, decisão expressa nos processos administrativos instaurados por provocação do cidadão e que têm por objeto pedidos de tutela de direitos fundamentais sociais. Propõe-se distinguir as noções de “prazo razoável” e “prazo legal”, admitindo-se que em determinadas situações, de caráter urgente, a Administração terá o dever constitucional de decidir o processo antes do prazo definido em lei. Defende-se, ademais, que nos processos administrativos envolvendo a tutela de direitos sociais o silêncio da Administração Pública após o decurso do prazo legal deverá ser interpretado positivamente, como se o pleito tivesse sido deferido.
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Santaolalla Montoya, Cayetana. « El exequatur en los procesos de jurisdicción voluntaria : el orden público y el triunfo del interés superior del menor = Exequatur in voluntary jurisdiction proceedings : public order and the triumph of the best interests of the child ». CUADERNOS DE DERECHO TRANSNACIONAL 11, no 1 (11 mars 2019) : 929. http://dx.doi.org/10.20318/cdt.2019.4667.

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Résumé :
Resumen: Exequatur de una sentencia de Conaky República de Guinea, en la que los padres renuncian a la patria potestad de su hija menor, con objeto de que, al reconocerla en España, sus tíos, que viven en España, ejerzan la tutela respecto a la niña que vive en Barcelona. En primera instancia, se deniega porque se estima contraria al ordenamiento jurídico español, que no reconoce la posibilidad de renunciar, por parte de los progenitores, a su patria potestad. Por su parte, la Audiencia provincial de Barcelona estima parcialmente el recurso y considera que debe reconocerse, por no considerarla contraria al orden público español. Tanto en primera instancia, como en apelación, no se reconoce la tutela, pero si la guardia con funciones tutelares a los tíos de la menor que viven en España.Palabras clave: Exequatur, denegación, orden público, patria potestad, tutela, guarda con funciones tutelares, art 44.4 Ley Cooperación Jurídica internacional, Ley Jurisdicción voluntaria, Código civil catalán.Abstract: Exequatur of a sentence of Conaky Republic of Guinea, where the parents renounce the parental authority of their daughter, so that, when it is recognized in Spain, her uncles, who live in Spain, exercise the guardianship over the girl who lives in Barcelona. In first instance, it is denied because it is considered contrary to the Spanish legal system that does not recognize the possibility of renouncing, on the part of the parents, their parental authority. For its part, the Provincial Court of Barcelona partially upheld the appeal and considers that it should be recognized as not being contrary to Spanish public order. Both in the first instance and in the appeal, the guardianship is not granted, but is recognized the guard with guardianship functions to the uncles of the minor who live in Spain.Keywords: Exequatur, denial, public order, parental authority, guardianship, tutelary functions, art 44.4 Spanish Act on International judicial cooperation, Voluntary Jurisdiction Law, Catalan Civil Code.
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Rippe, Siegbert. « Las cooperativas y la tutela del consumidor ». Boletín de la Asociación Internacional de Derecho Cooperativo, no 45 (31 décembre 2011) : 59. http://dx.doi.org/10.18543/baidc-45-2011pp59-71.

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Résumé :
<p>La presente colaboración tiene como propósito aproximarse a los vínculos entre las cooperativas y los consumidores, así como la protección de éstos en el ámbito cooperativo, para lo cual se introduce en primera instancia en las relaciones históricas entre aquellas y éstos y en su evolución hasta los tiempos actuales, destaca las características de los consumidores y reflexiona sobre las limitaciones y posibilidades tanto de acercamiento de las cooperativas a los consumidores como de acceso e incorporación de los mismos a tales entidades socio-económicas y, en segunda instancia, en la realidad que se manifiesta y se advierte al respecto, en Uruguay, centrándose especialmente en las soluciones legales adoptadas por el país, que tienen la aptitud de permitir la interactuación entre la legislación cooperativa y la legislación de protección y defensa del consumidor.</p><strong>Recibido</strong>: 01.06.11<br /><strong>Aceptado</strong>: 05.07.11
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Torres López, Edgardo. « Tutela efectiva del derecho del medio ambiente ». Revista Oficial del Poder Judicial. Órgano de Investigación de la Corte Suprema de Justicia de la República del Perú 3, no 3 (23 mai 2008) : 173–87. http://dx.doi.org/10.35292/ropj.v3i3.122.

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Résumé :
El deterioro progresivo del medio ambiente por acción humana ha hecho surgir el derecho del medio ambiente, constituido por un conjunto de preceptos que tienen como finalidad el uso adecuado del medio ambiente, evitando la contaminación, destrucción y desequilibrio, y procurando la armonía entre el interés individual, el interés público y la protección del ecosistema. El derecho del medio ambiente tiene como objeto la protección de la ecología, la fauna, la flora y el desarrollo equilibrado de la vida humana en un hábitat saludable; asimismo, evitar la destrucción progresiva de la naturaleza y la vida. En el marco de dicha disciplina, el derecho del medio ambiente proporciona los mecanismos legales para la protección del medio ambiente. Los gobiernos locales, regionales y nacionales, de acuerdo con la legislación vigente, son los encargados de dirigir y supervisar el correcto uso del medio ambiente. Para el cumplimiento de sus objetivos, deben formular planes reguladores del medio ambiente.
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Ballerini, Bruno. « L'accesso al giudice inglese : analisi comparata tra elementi di tutela soggettiva e oggettiva ». La Nuova Giuridica 2, no 2 (19 janvier 2023) : 142–62. http://dx.doi.org/10.36253/lng-1984.

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Résumé :
Il contributo propone un'analisi comparata degli ordinamenti inglese, italiano e francese con l’intento di mettere in risalto gli elementi dell’accesso al giudice ricorrenti nei sistemi di tutela prevalentemente oggettiva, confrontandoli con quelli tipici della tutela soggettiva. Lo scritto si sofferma in particolare sull'istituto del leave e sull’evoluzione della giurisprudenza anglosassone in materia di accesso alla giustizia, alla ricerca di quegli elementi “irriducibili” della visione oggettiva delle funzioni del processo. Si studieranno le ragioni storiche che hanno invece spinto l’ordinamento italiano ad accogliere, con la Costituzione repubblicana, un modello di tutela prevalentemente soggettiva.The present study proposes a comparative analysis of the English, Italian, and French legal systems, to highlight the elements of the access to justice, typical of the view of recours objectif, comparing them with the the recours subjectif approach. The article focuses in particular on the legal institute of leave and the evolution of Anglo-Saxon jurisprudence on access to justice, looking for those unshakeable elements of the objective view of the functions of the process. The study will also reflect on the historical reasons why Italy chose a subjective administrative contentious.
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Lara Ortiz, María Lidón. « Los límites de la tutela judicial efectiva al impugnar las decisiones de la autoridad de resolución bancaria Española ». Zeszyty Naukowe KUL 60, no 3 (27 octobre 2020) : 325–47. http://dx.doi.org/10.31743/zn.2017.60.3.325-347.

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Résumé :
La tutela judicial efectiva se configura como un derecho fundamental cuyo núcleo esencial es el acceso a la jurisdicción. La dicción literal del artículo 24.1 de la Constitución española ofrece una apariencia de un amplio acceso para los ciudadanos a efectos de obtener la protección de sus derechos en los procedimientos judiciales, y en realidad, no es tan amplio como parece, ya que incluye el derecho a obtener un pronunciamiento judicial de conformidad con lo previsto en la ley, el cual puede ser de inadmisibilidad de la impugnación o de la demanda inicial, si la pretensión no se basa en los presupuestos legales que permiten el ejercicio de la acción. En consecuencia, existen áreas jurídicas en las que la configuración legal del acceso a la justicia es tan restrictiva que entraña quedar al margen de la jurisdicción a efectos de poder impugnar algunos actos o resoluciones. Este trabajo pretende analizar los límites de las impugnaciones de actos y pronunciamientos emitidos por la autoridad bancaria de resolución en España, con la finalidad de verificar si la garantía constitucional de la tutela judicial efectiva queda vulnerada o es admisible, a pesar de la reducción del ámbito de tal derecho en los procedimientos de resolución bancaria.
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Pighi, Giorgio. « La tutela penale del minore migrante in Italia ». Miscellanea Historico-Iuridica 19, no 1 (2020) : 267–87. http://dx.doi.org/10.15290/mhi.2020.19.01.12.

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Résumé :
Providing specific criminal protection for migrant minors requires the balance of two legal aspects related to the specific weaknesses of the children; on the one hand, the condition of the minor is characterized by the inadequate experience and specific risks of victimization; on the other hand, the migrant status is related to the lack of social and family references, economic need and diversity of culture. The protection the two mentioned legal aspects requires the enforcement of both different rules to be combined; the application of existing regulations, with the evaluation of the crime’s circumstances, as well as the definition of new criminal figures, who identify some peculiar forms of possible aggression or endangerment, are both useful solutions for the very problematic balance of the two goods. In order to provide effective protection for migrant minors, it is essential to fully implement the principle of “last resort”. Criminal protection, in fact, should only intervene in support and completion of priority preventive administrative safeguards; the administrative protection has to intervene before the commission of serious crimes, which risk compromising, even irremediably, the personality of the vulnerable minor. Otherwise, the administrative action would provide only indirect protection, with no effects on weak persons; an efficient intervention aims to preserve the fragility of the migrant child taking into account the objective risks, often very serious, due to the simultaneous of the two conditions (minor age and migration status). Criminal protection alone would not prevent the maturing of trauma, harassment, exploitation, material and educational deprivation. The law of 7 April 2017, n. 47 «Provisions regarding the protection measures for unaccompanied foreign minors» is significant in this regard.
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Meira, Deolinda, et Tiago Pimenta Fernandes. « The legal-labour protection of service providers in the collaborative economy and labour platform cooperatives ». Revista Electrónica de Direito 25, no 2 (2021) : 237–67. http://dx.doi.org/10.24840/2182-9845_2021-0002_0010.

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