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Thèses sur le sujet « Tutela legale »

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PEDRONI, MARIA CHIARA. « TUTELA LEGALE E LAVORO SOCIALE. IL CASO DELL'ASSOCIAZIONE AVVOCATO DI STRADA ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2022. http://hdl.handle.net/10280/135275.

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Résumé :
La ricerca qui presentata ha indagato l’attività di aiuto realizzata da un’organizzazione di volontariato, l’Associazione Avvocato di Strada. L’Associazione Avvocato di strada opera su tutto il territorio nazionale e si propone di perseguire finalità di solidarietà sociale in favore delle persone senza dimora. In particolare, si pone l’obiettivo di tutelare i diritti di queste attraverso azioni di advocacy e offrendo servizi gratuiti di tutela legale grazie all’azione volontaria di numerosi avvocati. Intento della ricerca è stato indagare l’attività realizzata dall’Associazione, esplorandone in profondità l’esperienza con particolare riferimento all’attività di tutela legale e promozione dei diritti delle persone che vivono in situazioni di grave emarginazione. Nello specifico, la ricerca ha indagato l’aiuto realizzato dall’Associazione, sia in termini di contenuto sia in termini di modalità con cui questo viene realizzato. Questi aspetti vengono approfonditi anche attraverso l’interpretazione soggettiva che i volontari danno del proprio ruolo. Un’ulteriore area di indagine è stata la motivazione, intesa sia come ragione originaria alla base dell’impegno dell’Associazione, in termini di bisogni cui risponde e di vuoto che si propone di colmare con la propria attività, sia di motivazione personale dei volontari ingaggiati in questo tipo di aiuto. Infine, le implicazioni di questa attività per il Social Work. La metodologia utilizzata nella raccolta e analisi dei dati è stata di tipo qualitativo. Nello specifico, gli strumenti scelti sono stati: osservazione di documenti e osservazione partecipante, e interviste semi-strutturate. La tesi si struttura in due parti: la prima presenta i concetti teorici di riferimento su cui fonda il progetto di ricerca; la seconda, è dedicata alla presentazione del disegno di ricerca e dell’analisi e discussione dei dati raccolti attraverso l’osservazione partecipante e le interviste.
This research focuses on a non-profit organisation called ‘Avvocato di Strada’, which engages in protecting homeless people, victims of trafficking, people in extreme poverty and immigrants, through legal aid and advocacy in Italy. In this organisation, lawyers serve as volunteers to provide information and help with legal issues. Most of these vulnerable people, due to their social exclusion, do not have the resources to demand their rights or do not have knowledge regarding the law, services and welfare system.  This activity is important because it allows volunteers to empower vulnerable people in their daily resistance outside welfare services. This research also sheds light on the example of active citizenship, wherein volunteers support people when their rights are threatened, thereby promoting increased awareness about their rights and an inclusive community.     This research uses a qualitative approach. Data were collected using participatory observations and semi-structured interviews. This research aims to provide in-depth insight of this significant arena, thus showing how the mission of organisation is translated in practice and the complexities related to these practices.  The work consists of two parts: the first offer a theoretical framework underpinning the research; the second provides the methodological structure and data analysis collected by participant observation and interviews.
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PURIFICATO, ILARIA. « Crowdwork : l'altro lato del lavoro mediante piattaforme digitali. Prospettive di tutela legale e negoziale per i lavoratori ». Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2022. http://hdl.handle.net/11380/1274346.

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Résumé :
L’elaborato analizza il fenomeno del crowdwork, il quale, secondo una macro-classificazione proposta in dottrina, costituisce una delle due tipologie in cui si articola il lavoro su piattaforma digitale. Dall’indagine ricostruttiva del fenomeno nel suo complesso, condotta nel primo capitolo del lavoro di tesi, emerge che delle due, quella oggetto di studio, è la modalità di lavoro su piattaforma digitale meno diffusamente analizzata da dottrina, giurisprudenza e legislatori nazionali e sovranazionali. Inserendosi in questo gap d’indagine, l’elaborato cattura le peculiarità del crowdwork, ne mette in luce i principali profili di criticità e li analizza attraverso una lente giuslavoristica nella prospettiva di individuare un regime di tutela anche per i crowdworker. Nello specifico, il Capitolo I racconta le origini del lavoro su piattaforma digitale, ne illustra la diffusione su scala nazionale e globale e circoscrive il campo di indagine al crowdwork. Il Capitolo II descrive le principali caratteristiche di tale tipologia di lavoro per mezzo dell’osservazione diretta di due piattaforme di crowdwork, dotate di una diversa architettura e differenti modelli organizzativi, sì da cogliere quante più sfumature di un fenomeno fortemente eterogeneo. Il Capitolo III raccoglie i principali profili critici emersi nel secondo Capitolo II (presenza di elementi di internazionalità nel rapporto crowdworker-piattaforma di lavoro-committente, ruolo della piattaforma di crowdwork nella relazione con il lavoratore, esercizio del potere di controllo, tempi di lavoro, retribuzione e salute del crowdworker) e li analizza da un punto di vista più strettamente giuridico con la finalità di individuare un regime di tutela per i crowdworker. Il Capitolo IV si focalizza sul potenziale ruolo delle tutele collettive; descrive le esperienze, registrate a livello europeo e internazionale, circa la formazione e l’azione di coalizioni spontanee di lavoratori, si interroga circa l’urgenza di consolidare la “voce” dei lavoratori delle piattaforme digitali nei contesti sovranazionali e internazionali e sulla effettiva percorribilità dei diritti collettivi per questi lavoratori, alla luce dell’esistente cornice normativa e degli approdi giurisprudenziali.
The thesis analyses the phenomenon of “crowdwork”, which is one of the two types into which the platform work is divided, according to a macro-classification proposed by scholars. From the reconstructive investigation of the phenomenon as a whole, carried out in the first chapter of the thesis, it emerges that of the two, the one under study is the mode of working on a digital platform that has been less widely analysed by national and supranational scholars, courts and lawmakers. As part of this investigation gap, the thesis captures the peculiarities of crowdwork, highlights the main critical issues and analyses them through the lens of labour law with a view to identifying a protection system also for crowdworkers. Specifically, Chapter I outlines the origins of digital platform work, illustrates its diffusion on a national and global scale, and limits the field of investigation to crowdwork. Chapter II describes the main features of this type of work through the direct observation of two crowdwork platforms with different structure and organisational models, in order to grasp as many shades as possible of this highly heterogeneous phenomenon. Chapter III brings together the main critical profiles that emerged in Chapter II (the presence of elements of internationality in the crowdworker-digital platform-client relationship, the role of the crowdwork platform in the relationship with the workforce, the exercise of the power of control, working time, remuneration and the health of the crowdworker) and analyses them from a more strictly legal point of view with the aim of identifying a protection regime for crowdworkers. Chapter IV focuses on the potential role of collective protection; it describes the experiences of the formation and action of spontaneous coalitions of workers, recorded at European and international level, and examines the urgency of strengthening the “voice” of platform workers in supranational and international contexts and the feasibility of collective rights for these workers, in the light of the existing legal framework and case law.
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TONELLI, Riccardo. « IL SISTEMA AMMINISTRATIVO DI PREVENZIONE ALL’INFILTRAZIONE DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA NELL’ECONOMIA LEGALE : TRA TUTELA DEL LAVORO E DIMENSIONE SOVRANAZIONALE ». Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2023. https://hdl.handle.net/11392/2502852.

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Résumé :
La criminalità organizzata di tipo mafioso ha progressivo allargato il proprio campo d’azione ed è ad oggi saldamente connotata da un carattere di sempre maggiore transnazionalità, che va di pari passo con l’assunzione di profili organizzativi di dimensione multinazionale, flessibili e reticolari, con unità autonome localizzate in territori anche lontani. Accanto alle attività prettamente illegali si registra un massiccio intervento nell’economia legale, sia nei mercati pubblici (es. appalti e concessioni in generale, accesso a finanziamenti pubblici) sia nell’economia privata, sviluppato nella maggior parte dei casi attraverso la promozione di relazioni di collaborazione, collusione e complicità con gli attori della c.d. area grigia (ovvero il sistema di relazioni all’interno del quale si intrecciano interessi legati a soggetti operanti formalmente nel mercato legale con quelli di soggetti appartenenti al “mondo criminale”). Per contrastare efficacemente l’infiltrazione mafiosa nell’economia legale, all’apparato preventivo e repressivo penale il legislatore ha affiancato talune misure di prevenzione di carattere amministrativo dirette ad anticipare la soglia di tutela del mercato. Lo scopo di questa ricerca, condotta in prospettiva giuslavoristica, è indagare le interazioni – e i cortocircuiti – tra tale modello di prevenzione e il diritto del lavoro. Quale oggetto di studio sono state selezionate alcune misure dirette a valutare e/o certificare preventivamente la legalità aziendale, e che presentano significative ricadute sul lavoro, sulle imprese e, in generale, sul mercato. Porsi in tale ottica ha reso necessario estendere la prospettiva di indagine alla dimensione europea con riferimento a due aspetti: il primo, più strettamente tecnico-giuridico, relativo alla compatibilità delle misure con il diritto dell’Ue (specialmente con la libertà di stabilimento e la libera circolazione dei servizi); il secondo relativo alla concreta applicabilità delle misure alle imprese che hanno la propria sede principale, non in Italia, ma in un altro Stato membro dell’Ue. La ricerca è stata suddivisa in tre parti. Nella prima parte è stato ricostruito il quadro normativo di riferimento. A tal fine, le misure selezionate sono state analizzate singolarmente, volgendo però sempre lo sguardo alle reciproche interrelazioni (sia a quelle già in essere, sia a quelle possibili e/o auspicabili) per contrapporre all’attuale carattere alluvionale e frammentario degli interventi normativi il perseguimento di un’esigenza sistematica. Nella seconda parte sono stati vagliati i profili di possibile incompatibilità delle misure in esame con il diritto dell’Ue e, specialmente, con la “libera prestazione dei servizi” e con la “libertà di stabilimento”. Tale analisi ha offerto altresì lo spunto per lo sviluppo di una riflessione sui limiti della concreta applicazione e sull’adeguatezza dei controlli sulle imprese “estere”. Nella terza parte è stata affrontata la questione dell’effettività delle misure, letta in chiave eminentemente giuslavoristica. L’obiettivo era quello di saggiare non solo (e non tanto) la capacità di tali strumenti di contribuire alla prevenzione dell’infiltrazione criminale mafiosa nell’economia, ma anche (e soprattutto) di vagliarne l’attitudine ad accordare spazi di tutela al lavoro e ai lavoratori, nonché a salvaguardare e/o promuovere la produttività delle imprese destinatarie delle stesse.
Mafia-type organized crime has progressively broadened its field of action. It is now characterized by an increasingly transnational character, which goes at the same pace as the assumption of multinational, flexible and networked organizational profiles, as it has autonomous units located in territories all over the world. Alongside the purely illegal activities, Mafia-type organized crime has a massive influence in the legal economy, both in public markets (e.g. tenders and concessions in general, access to public funding) and in the private economy, thanks to relations of collaboration, collusion and complicity with the actors of the so-called grey area (i.e. the system of relations within which the interests of subjects formally operating in the legal market are intertwined with those of subjects belonging to the 'criminal world'). In order to effectively counter mafia infiltration into the legal economy, besides the preventive and repressive criminal apparatus, the legislator has introduced certain preventive measures of an administrative nature aimed at protecting the legal economy. The purpose of this research, conducted from a labour law perspective, is to investigate the interactions - and short-circuits - between this model of prevention of Mafia-type organized crime and labour law. Accordingly, several measures were selected – measures which aim at assessing the legality of companies acting in the market, and which have significant repercussions on labour and, in general, on the market itself. Such a research made it necessary to extend the perspective of the investigation to the European dimension with reference to two aspects. The first, more strictly technical-legal, relating to the compatibility of the forementioned measures with EU law (especially with the freedom of establishment and the free movement of services). The second, relating to the concrete applicability of the measures to companies that have their headquarters in a EU Member State other than Italy. The research was divided into three parts. In the first part, the regulatory framework was reconstructed. To this end, the selected measures were analysed separately, but always looking at their mutual interrelationships (both those already in place and those that are possible and/or desirable) in order to contrast the current alluvial and fragmentary nature of regulatory interventions with the pursuit of a systematic need. In the second part, the profiles of possible incompatibility of the measures under consideration with EU law and, especially, with the 'freedom to provide services' and the 'freedom of establishment' were examined. Such analysis also offered food for thought on the limits to the concrete application and the adequacy of control mechanisms on 'foreign' companies. The third part dealt with the question of the effectiveness of the measures, analyzed from an eminently labour-law perspective. The aim was to test not only the ability of these instruments to contribute to the prevention of Mafia-criminal infiltration into the economy, but also (and above all) to assess their propensity to grant spaces of protection to labour and workers, as well as to safeguard and/or promote the productivity of the companies to which they are addressed.
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Martins, Adriana. « Tutela legal e institucional do militar da GNR no serviço operacional ». Master's thesis, Academia Militar. Direção de Ensino, 2012. http://hdl.handle.net/10400.26/8535.

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Résumé :
O presente Relatório Científico Final do Trabalho de Investigação Aplicada, intitulado «Tutela Legal e Institucional do Militar da GNR no Serviço Operacional» tem por objetivo perceber quais os tipos de Institutos que visam proteger o militar no decorrer do serviço operacional, no sentido que lhe conferem instrumentos para uma atuação legal e legítima, ciente das responsabilidades inerentes ao exercício das suas funções. Para a realização deste relatório a metodologia utilizada foi direcionada à análise teórico-descritiva, às pesquisa e análise documentais, de bibliografia, de doutrina e de legislação relevante. Conclui-se que a tutela, no sentido que configura uma proteção ao militar da GNR no serviço operacional, abrange uma visão integrada e multidimensional. Integrada porque são vários os regimes, quer institucionais quer exógenos, que contribuem para alcançar o mesmo objetivo. Multidimensional porque ante esses regimes existe uma enorme diversidade de aspetos que contribuem para a atuação legal e legítima do militar da GNR. Conclui-se que estes regimes apesar de distintos estão intimamente relacionados, pois, em comum, partilham o mesmo objetivo: proteger o militar da GNR no serviço operacional.
Abstract The present Report, entitled «The Legal and Institutional Guardianship of the GNR Soldier at Operational Service» intends to perceive what kind of institutions exist to protect the soldier during operational service, as they grant him instruments for a legitimate and legal performance, being aware, at the same time, of the responsibilities associated with the practice of his duties. Regarding the methodology, the data presented in this Report are based in theoretical and descriptive analysis, as well as in the documental research and analysis of bibliography, relevant doctrine and legislation. One can conclude that guardianship, as it configures protection to the GNR soldier at operational service, comprises a multidimensional and integrated approach. It is integrated because there are several ways, institutional and exogenous, that mean to achieve the same goal. The multidimensionality is grounded on the several aspects that contribute to the legal and legitimate performance of the GNR soldier. The institutions mentioned above are strongly related to each other, though they may be perceived as unlike. They share the same goal – to protect the GNR soldier at operational service.
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Leonardi, Fernanda Stinchi Pascale. « Tutela civil da voz ». Universidade de São Paulo, 2010. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/2/2131/tde-08072011-134359/.

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Résumé :
O objetivo do estudo é demonstrar a possibilidade e a necessidade de proteção jurídica da voz. Para tanto, o estudo analisa se a voz de uma pessoa é única e se conseguimos diferenciar uma pessoa de outra com base em sua voz, enfocando, principalmente, a dublagem de obras audiovisuais, o uso (ou imitação) da voz de celebridades para fins humorísticos, em campanhas publicitárias, institucionais ou políticas, sem autorização ou para fins diversos e/ou após o período autorizado, bem como a divulgação de entrevistas de pessoas comuns sem que a voz do entrevistado seja descaracterizada e o uso da voz de pessoas comuns para fins diversos do combinado, entre outras hipóteses. Na primeira parte do trabalho, verifica-se que a voz é um som vivo e que existe substancial influência do corpo e dos estados psicológicos na voz, e vice-versa. Assim, afirma-se que a voz é um meio pelo qual a pessoa expressa sua personalidade. A segunda parte do trabalho apresenta a evolução histórica da tutela da voz, enquanto que a terceira parte do trabalho traz um panorama da tutela da voz no direito estrangeiro. Na quarta parte do trabalho, apresenta-se a voz como meio de expressão de idéias, como instrumento para interpretação artística e como instrumento de trabalho, e verifica-se que o ordenamento jurídico brasileiro reconhece a voz como um bem jurídico a ser protegido sob diversos enfoques. Em seguida, analisam-se os possíveis fundamentos existentes no ordenamento jurídico brasileiro para a proteção da voz, e constata-se que não há legislação sistematizada sobre o tema. Demonstra-se que muitos autores brasileiros reconhecem na voz um atributo da personalidade, mas não reconhecem a autonomia da voz em relação a outros atributos. Assim, apresentam-se as justificativas para o reconhecimento do direito à voz como um direito da personalidade autônomo, indicando sua natureza jurídica, seu conteúdo, suas características especiais e sua extensão. Aponta-se, ainda, a interrelação do direito à voz com outros direitos da personalidade, sua eventual colisão com direitos de terceiros e possíveis maneiras de solucionar situações fáticas de aparente conflito. Nesse contexto, analisa-se a questão das imitações vocais. Finalmente, é analisada a responsabilidade civil por violação ao direito à voz no Brasil. A quinta parte do trabalho traz propostas para ampliar a efetividade da tutela jurídica da voz no Brasil. O estudo conclui que a voz é um bem jurídico a ser protegido, que essa proteção se dá por meio do direito à voz, direito da personalidade autônomo, cuja extensão deve abranger todas as pessoas, não se podendo mais defender que a tutela da voz limita-se ao âmbito dos direitos conexos ao direito de autor ou a um direito do trabalhador dos meios de comunicação.
The goal of this study is to demonstrate the possibility and necessity of legal protection of the human voice. The study assesses whether a person\'s voice is unique and whether we can distinguish one person from another individual based on their voices. The study focuses mainly on the dubbing of audiovisual works, the use (or imitation) of the voice of celebrities for comedy shows, advertising campaigns, institutional or political use without authorization or for other purposes and/or after the authorized period, as well as the disclosure of the voice in sensitive interviews without cloaking effects and the use of the voice of ordinary people for unauthorized purposes. In the first part of the study, it is shown that the voice is a live sound and that the voice is deeply influenced by the body structure and by psychological elements, and vice versa. Thus, it is said that the voice is a way by which a person expresses their personality. The second part of the study offers the historical evolution of the protection of the voice whereas the third part provides a brief comparative analysis of voice protection in foreign law. The fourth part presents the voice as a way of expressing ideas, as a tool for artistic interpretation, and as a working tool, showing that the Brazilian legal system recognizes the voice as a legal right to be protected under various approaches. The relevant provisions of the Brazilian legal system able to protect the human voice are presented, and it is shown that there is no systematic legislation on the subject matter. In fact, many Brazilian authors acknowledge the voice as an attribute of the human personality, but they do not recognize the autonomy of the voice over other personality attributes. Therefore, the study presents some justifications to acknowledge the legal protection of the human as an independent personality right, indicating its legal nature, contents, special characteristics and extension. The interrelation of the human voice with other personality rights is also presented, along with Possible collisions with third-party rights and the possible ways to resolve factual situations of apparent conflict. In this context, the study explores the issue of vocal imitations. Finally, the liability for violation of the sound of a voice in Brazil is analyzed. The fifth part of the study offers some proposals to expand the effectiveness of the legal protection of the human voice in Brazil. Thus, the study concludes that the human voice is an asset that must be legally protected and that said protection happens by the recognition of a voice right, which is an autonomous personality right, encompassing all people, and that said protection should not be limited to the scope of rights related to copyright or to labor rights of media people.
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Peres, Renan Frediani Torres. « Restrições à antecipação da tutela ». Universidade de São Paulo, 2015. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/2/2137/tde-01092015-143909/.

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Résumé :
O tema proposto para o presente estudo refere-se à análise, dentro do contexto das tutelas antecipadas, dos seus pressupostos positivos e negativos, de algumas das restrições impostas pela legislação vigente a hipóteses de concessão, bem como à viabilidade da sua aplicação na situação atual da sua interpretação pela doutrina e pela jurisprudência. Procurou-se demonstrar a aplicação dessas normas restritivas, bem como a justificativa para a sua aceitação dentro do conceito da segurança jurídica e do contexto fático em que cada um dos casos analisados está inserido. Ademais, foi desenvolvido estudo crítico sobre as hipóteses em que se admite a relativização dessas restrições, as razões que levam a tal resultado e as consequências daí advindas para o cenário jurídico brasileiro. Todos os pontos mencionados foram baseados principalmente na análise do direito das partes a uma tutela jurisdicional efetiva e tempestiva, sempre com enfoque no direito processual constitucional, destacando-se a importância do respeito ao devido processo legal nesses casos e a importância de se garantir à parte um processo célere e de duração razoável.
The theme of this study is the analysis, within the context of preliminary injunctive relief mechanisms and their positive and negative prerequisites, some of the restrictions imposed by current legislation on the cases where such relief can be granted, as well as the feasibility of their application in the current situation of their interpretation by the doctrine developed by legal scholars and the jurisprudence from the courts. An effort is made to demonstrate the application of these rules and the justification for their acceptance within the concept of legal security and the factual context of each of the cases analyzed. Additionally, there is critical analysis of the situations where these restrictions can be relativized, the reasons for that result and the consequences for the Brazilian legal scenario. All these points are based mainly on analysis of the right of parties to obtain effective and timely protection from the courts, always with focus on constitutional procedural law, highlighting the importance of respect for due legal process as well as the importance of assuring speedy administration of justice.
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Junior, Ronald Amaral Sharp. « A disciplina do nome empresarial : natureza e tutela jurídica ». Universidade do Estado do Rio de Janeiro, 2014. http://www.bdtd.uerj.br/tde_busca/arquivo.php?codArquivo=7705.

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Résumé :
O trabalho analisa o nome empresarial como sinal revelador da personalidade do empresário individual, da sociedade empresária e da empresa individual de responsabilidade limitada. Vincula-se à linha de pesquisa Empresa e Atividades Econômicas. A pesquisa é do tipo teórico e adotou o método dedutivo, tendo objetivo analítico. As fontes utilizadas foram bibliográficas e documentais. Trata da disciplina jurídica do nome empresarial no Brasil, realizando uma evolução histórica legislativa e mostrando o aprimoramento do instituto. Descreve seu regramento jurídico atual e o distingue dos demais sinais integrantes dos elementos da empresa. Aponta as funções exercidas pelo nome empresarial. Discute a posição do nome empresarial como direito fundamental e direito da personalidade e identifica o âmbito da proteção, visando a ampliar sua abrangência material e territorial. Assinala sua proteção de forma absoluta, independentemente do ramo de atividade, e examina a respectiva tutela nos campos administrativo, civil e penal.
This paper analyzes the trade designation of a business entity as a distinctive sign of the personality of the individual entrepreneur, the limited liability company and the limited liability entrerprise. The following research guidelines are linked herein: Entrepreneurship and Economic Activities. The form of research adopted was the theoretical type; the method used was the deductive one, aiming at an objective analysis. Sources used were bibliographic and documentary. The legal regulation of the business designation in Brazil is dissected, and its legislative history, evolution and improvement are shown. The current regulatory framework of the business designation are treated herein, and the distinctions between the business name and other signs constituting the entrepreneurship elements are examined. The functions fulfilled by the business designation are also examined, as well as the status of the business name as a fundamental right. Emphasis is given to its absolute protection, regardless of the branch of activity developed by the entity, and focuses on its administrative, civil and criminal tutelage in our legal system.
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Leitão, Christiane Do Vale. « A jurisdição e a tutela constitucional como realização da justiça e o devido processo legal ». Universidade de Fortaleza, 2016. http://dspace.unifor.br/handle/tede/99829.

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Résumé :
Made available in DSpace on 2019-03-30T00:10:04Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2016-08-30
The jurisdiction in brazilian law is characterized as being a specific branch of the state sovereign power performance. The valid exercise of jurisdiction is founded primarily on constitutional guarantees and fundamental rights which will fundament the process through its guiding principles, set out in Article 5, and sections of the Constitution, with particular attention to the specific process and other general principles of the process. The Constitutional Trusteeship in the process seeks to protect these fundamental rights, transcribed and provided by the Constitution and protected by the procedural rules of procedural law, transcribed in the existing procedure codes, and such procedural rules are applied in the conduct of cases to well protect these rights and the parts that make up the procedural relationship. This study will seek to analyze the conduct of the process, and this instrument and means of achieving justice between the disputing parties, by the due process of law, through the understanding of jurisdiction and constitutional protection, that bolster the current constitution and the procedural rules. The aim of this work is to promote the study of the guarantees of constitutional guardianship process in the light of constitutional interpretation, especially through the prism of the specific process, and endogenous and exogenous guarantees of the judicial process under the aegis of the constitutional theory of the process according to the Constitution of 1988 and the jurisprudential evolution of this principle in the Supreme Court and the new civil procedure code, through the application of Art. 557 °. Key words: Jurisdiction. Process. constitutional guardianships. Principles and applicability
A jurisdição no direito brasileiro caracteriza-se por ser um ramo específico de atuação do poder soberano do estado. O exercício válido da jurisdição funda-se precipuamente nas garantias constitucionais e nos direitos fundamentais colocados que hão de pautar o processo, através de seus princípios norteadores, previstos no artigo 5°, e incisos da Constituição Federal, com atenção particular ao devido processo legal e demais princípios gerais do processo. A Tutela Constitucional no processo visa à proteção destes direitos fundamentais, transcritos e assegurados pelo texto constitucional e salvaguardados pelas normas procedimentais do direito processual, transcritas nos Códigos de Processo vigentes, devendo tais normas procedimentais ser aplicadas na condução dos processos para bem proteger esses direitos e as partes que compõem a relação processual. O presente estudo buscará analisar a condução do processo, sendo este instrumento e meio de realização de justiça entre as partes litigantes, através do princípio garantidor do devido processo legal, por meio da compreensão da jurisdição e da tutela constitucional, que o amparam na constituição vigente e nas normas processuais. O objetivo da presente dissertação é promover o estudo das garantias das tutelas constitucionais do processo à luz da interpretação constitucional, em especial através do prisma do devido processo legal, e das garantias endógenas e exógenas do processo judicial, sob a égide da teoria constitucional do processo, em face do texto constitucional de 1988, e a evolução jurisprudencial deste princípio no STF e no novo código de processo civil, através da aplicação do seu art. 557. Palavras-Chave: Jurisdição. Processo. Tutelas constitucionais. Princípios e aplicabilidade
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Santana, Barros Filho Dídimo. « Antecipação dos efeitos da tutela versus devido processo legal, contraditório e ampla defesa ». Universidade Federal de Pernambuco, 2005. https://repositorio.ufpe.br/handle/123456789/4638.

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Résumé :
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Esta dissertação tem por finalidade discorrer sobre e afirmar, conclusivamente, a constitucionalidade da antecipação dos efeitos da tutela, novel instituto processual civil, que passou a integrar o sistema jurídico brasileiro a partir da reforma pontual empreendida com o objetivo de modernizar a atuação da atividade jurisdicional, dando maior efetividade ao processo e ao pretendido amplo acesso à ordem jurídica justa, minimizando, assim, as críticas, por vezes justificadas, de ineficiência da Justiça. Desenvolveram-se, no decorrer do trabalho, considerações sobre a teoria geral dos princípios, dos requisitos do instituto e das razões axiológicas de ser a antecipação da tutela constitucional, não obstante os consagrados princípios do devido processo legal, do contraditório e da ampla defesa. Pretendeu-se destacar o princípio da proporcionalidade como solução para o aparente conflito de normas
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Nunes, Soraya Vieira. « Tutelas de urgências no processo arbitral ». Universidade Católica de Pernambuco, 2013. http://www.unicap.br/tede//tde_busca/arquivo.php?codArquivo=917.

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Résumé :
O presente trabalho dissertativo se propõe à análise da apreciação das tutelas de urgência em sede de arbitragem, nas fases antecedente e incidental. Para tanto, busca-se o estudo da competência do árbitro para decidir as medidas cautelares e antecipatórias, antes e depois de instalado o processo arbitral, à luz da Lei de Arbitragem, do Código de Processo Civil atual, dos regulamentos das Câmaras Arbitrais, do resultado da pesquisa realizada entre a Escola de Direito de São Paulo da Fundação Getúlio Vargas e o Comitê Brasileiro de Arbitragem, da doutrina, da jurisprudência e do Projeto de Reforma do Código de Processo Civil. Embora identificadas interpretações divergentes na doutrina acerca do poder do árbitro de conceder e julgar as medidas de urgência, em razão da previsão do Art. 22, 4 da Lei n 9.307/96, observa-se o entendimento majoritário de que o árbitro detém o referido poder, ante a autonomia da vontade das partes. Quanto às cautelares pré-arbitrais, encontra-se o judiciário revestido do poder de decisão, enquanto não seja instaurado o processo arbitral, exceto quando as partes atribuam ao árbitro a decisão, através de previsão na Convenção Arbitral ou no Regulamento da Câmara escolhida por elas para administrar o processo arbitral. Evidencia-se na doutrina, bem como na jurisprudência, o entendimento acerca da soberania do árbitro para manter ou rejeitar as cautelares apreciadas judicialmente, em sede de sentença arbitral. Em razão da ausência do poder coercitivo do árbitro, identifica-se a cooperação do judiciário para dar cumprimento às decisões arbitrais acautelatórias ou antecipatórias, não cumpridas voluntariamente pelas partes, a fim de assegurar a efetividade da tutela jurisdicional.
This dissertative paper proposes the analysis of the appreciation of the guardianships of urgency in seat of the arbitration, in the preceding and incidental phases. With this goal, the paper seeks to study the competence of the arbitrator to decide the precautionary and anticipatory measures, before and after the installation of the arbitral proceedings, in light of the Arbitration Act, of the current Civil Procedure Code, of the regulations from the Arbitration Chambers, of the result of the research undertaken between the Law School of São Paulo from the Getúlio Vargas Fundation and the Brazilian Arbitration Committee, of the doctrine, the jurisprudence and of the Reform Project of the Civil Procedure Code. Although divergent interpretations were identified in the doctrine about the power of the arbitrator to grant and judge the emergency measures, due to the prevision of Article 22, 4 of Law No. 9.307/96, there is the prevailing understanding that the arbitrator holds the referred power against the autonomy of the parties. Regarding the pre-arbitration precautionaries, the judiciary is vested with the power of decision, while not initiated the arbitration proceedings, except when the parties impute the arbitrator with the decision, through the prevision in the Arbitral Convention or in the Arbitration Rules of the Chamber chosen by them to administer the arbitration. It is evident in the doctrine, as well as in the jurisprudence, the understanding about the sovereignty of the arbitrator to keep or reject judicially the precautionary measures considered, in seat of the arbitration award. Due to the absence of coercive power of the arbitrator, it is identified the cooperation of the judiciary to comply with precautionary and anticipatory arbitration awards, not met voluntarily by the parties, to ensure the effectiveness of the jurisdictional protection.
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Chiabra, Valera María Cristina. « “El Debido proceso legal y la Tutela jurisdiccional efectiva : más similitudes que diferencias” ». Foro Jurídico, 2017. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/119773.

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Ferrato, Alice. « La tutela della vita prenatale : profili comparatistici ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2009. http://hdl.handle.net/11577/3426133.

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Résumé :
The author outlines the principal questions concerning the artificial insemination in criminal law and, by examinig the major dispositions stated by the L. n. 40/2004 – Rules about medically assisted procreation - and the correlated D.M. 21 july 2004, put in evidence that such a normative plots realizes a consistent protection of the embryo as subject titular of right. The author examines all the sanctions in L. 40/2004, analysing in detail the prohibitions of art. 12, 13, 14 and the juridical estates protected by them. Later, it is proceeded to a comparative analysis of the norms that govern the P.M.A., in the states members of the European Union, with a specific reference to the aforesaid aspects. Finally, she concentrates particular attention on theme concerning the pre-impiantation diagnosis who appeared in the clinical practice together with the introduction of artificial fertilization techniques, as a way to improve the success of FIVET, by selecting the embryos of higher quality and analyse the legal position about this subject.
Attraverso la disanima delle disposizioni della L. n. 40/2004 – Norme in materia di procreazione medicalmente assistita - e del correlato D.M. 21 luglio 2004, si evidenzia che tale norma realizza una consistente tutela dell’embrione come soggetto titolare dei diritti. Si compie una disamina del sistema sanzionatorio della legge n. 40/2004, analizzando nel dettaglio i divieti contenuti agli articoli 12, 13 e 14 ed i beni giuridici tutelati da dette norme. In particolare, si evidenzia come la presenza all’interno di detto sistema, di sanzioni penali, amministrative, disciplinari, comporti dei problemi relativamente alla loro reciproca compatibilità e concreta applicabilità, anche alla luce dei principii generali dell’ordinamento. Si procede, poi, ad una valutazione comparativistica delle norme che governano la procreazione medicalmente assistita negli Stati membri della Unione Europea, con specifico riferimento ai suddetti aspetti Infine, l’autrice concentra la propria attenzione sulle tematiche relative alla diagnosi preimpianto, che si è sviluppata in seguito all’introduzione delle tecniche di FIVET, al fine di aumentare il successo, selezionando gli embrioni più adatti per il trasferimento in utero e analizzando le posizioni giuridiche sull’argomento.
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Cândia, Eduardo Franco. « Deficit coletivo na tutela jurídico-coletiva periférica ». Pontifícia Universidade Católica de São Paulo, 2016. https://tede2.pucsp.br/handle/handle/19371.

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Submitted by Marlene Aparecida de Souza Cardozo (mcardozo@pucsp.br) on 2016-11-22T12:47:10Z No. of bitstreams: 1 Eduardo Franco Cândia.pdf: 1747930 bytes, checksum: d6b8c35867e80d29630b0f99ca0fc629 (MD5)
Made available in DSpace on 2016-11-22T12:47:10Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Eduardo Franco Cândia.pdf: 1747930 bytes, checksum: d6b8c35867e80d29630b0f99ca0fc629 (MD5) Previous issue date: 2016-10-04
The present work represents, above all, an attempt to observe the group’s rights (diffuse, collective and individual rights homogeneous) through the lens of the theory of social systems by Niklas Luhmann, giving concretion, as part of the semantics of collective trusteeship, the high abstraction and complexity of this social theory that has universal purpose, i.e. hogging any social phenomenon. The main focus of the thesis is not only point to the existence of a collective deficit in collective custody carried out by organizations that are on the periphery of the system of law (e.g. Public Prosecutor, Public Defender’s Office, Offices of the Union, the states and municipalities, unions, associations etc.), but also suggest referrals to mitigate this deficit, especially from the conception of the collective agreement as intersystemic coupling that enables collective legal decision. It is supported, among other things, the need to explore better the intersystemic relationships, mainly with the system of interaction, science and the economy, therefore the legal-collective decision can produces lower risk and greater social adequacy (legitimacy)
O presente trabalho representa, acima de tudo, uma tentativa de observar os direitos de grupos (direitos difusos, coletivos e individuais homogêneos) pelas lentes da teoria dos sistemas sociais de Niklas Luhmann, dando concreção, no âmbito da semântica da tutela coletiva, à elevada abstração e complexidade desta teoria social que tem propósito universal, ou seja, pretende açambarcar todo e qualquer fenômeno social. O foco principal da tese não é apenas apontar para a existência de um deficit coletivo na tutela coletiva realizada pelas organizações que se encontram na periferia do sistema do direito (v.g. Ministério Público, Defensoria Pública, Procuradorias da União, estados e municípios, sindicatos, associações etc.), mas também sugerir encaminhamentos para mitigar esse deficit, especialmente a partir da concepção do acordo coletivo como acoplamento intersistêmico que viabiliza a decisão jurídico-coletiva. Sustentamos, entre outras coisas, a necessidade de se explorar melhor as relações intersistêmicas, sobretudo com o sistema de interação, a ciência e a economia, a fim de que a decisão jurídico-coletiva produza menos risco e tenha maior adequação (legitimidade) social
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Panone, Luís Antônio. « Tutela legal das águas : aspectos jurídicos e institucionais da autonomia municipal para o planejamento, a gestão e a proteção das águas doces ». Universidade de São Paulo, 2003. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/18/18139/tde-26102016-162813/.

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A evolução da consciência ambientalista, edificada sobre movimentos mundiais com repercussão no Brasil, conduziu à adoção de princípios e normas que deram origem ao direito ambiental, setor jurídico que disciplina as relações do ser humano com o meio ambiente, enfocando, dentre todos os seus aspectos, os recursos naturais e, dentre eles, de forma especial, as águas doces. Observado o sistema federativo brasileiro, a partilha constitucional de competências adotada pela Constituição Federal de 1988 e o domínio dos recursos hídricos, partilhado entre a União e os Estados, o presente trabalho objetiva verificar se o município, dotado de ampla autonomia, com órgãos governamentais próprios e posse exclusiva de competências, tem poderes para efetuar o planejamento, a gestão e a tutela das águas doces. Analisados os princípios ambientais, as fontes formais e o complexo de normas jurídicas que informam o direito ambiental, com ênfase para a legislação, a doutrina e a jurisprudência concernentes aos recursos hídricos, conclui-se que o município tem um importante papel a desempenhar na proteção das águas doces, estando apto a legislar, fiscalizar e adotar providências que se insiram no contexto de predominância do interesse local, respeitadas as competências constitucionais e legais dos demais entes da federação, com os quais deverá agir em regime de cooperação para que seja efetivamente concretizado o tão almejado conceito de sustentabilidade ambiental.
The evolution of environmental awareness built on world movements with reflexes in Brazil led to the adoption of principles and rules which originated environmental rights, a legal field which establishes the human relations with the environment, focusing, amongst all their aspects, on natural resources and, among them, in a special way, on freshwater. The present work intends to verify if township, gifted of wide autonomy, with its governmental structure and exclusive competences, has enough power to plan, manage and protect the freshwater, observed the Brazilian Federative System, the constitutional sharing of competences adopted by the Federal Constitution of 1988 and the control of water resources, shared between the Union and the States. Considering the environmental principles, the formal sources and the legal rules that support environmental rights, enphasizing legislation, doctrine and jurisprudence concerning water resources, it is conclusive in verifying that towns have an important role to play on the protection of fresh water, being able to legislate, guard and adopt measures qualified as of local interest, respecting the constitutional and legal competences of the other federation States and acting in cooperation to achieve environmental sustainability.
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BOGA, VICTORIA ALLEGRA. « La retroattività nel sistema penale : prospettive di tutela dell'affidamento ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2022. http://hdl.handle.net/10281/366466.

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Il consociato vanta nei confronti dello Stato un'aspettativa in ordine alla (tendenziale) stabilità delle scelte normative, che si ricollega alla tutela della sicurezza giuridica dei cittadini e alla calcolabilità delle scelte d’azione degli individui. Muovendo dal presupposto che la tutela di tale aspettativa è un elemento indispensabile dello Stato di diritto, nel presente elaborato si approfondiscono gli strumenti predisposti a difesa dell’affidamento, anche in considerazione dei mutamenti che hanno interessato il diritto penale post-moderno. Se, infatti, nell’ambito del diritto penale si è a lungo ritenuto che la tutela di tale aspettativa necessariamente passasse per il perseguimento dell’ideale – inizialmente ritenuto realizzabile – della certezza del diritto, gli studi più recenti consentono di abbandonare questa illusione. Il tempio di garanzie volte a perseguire l’ideale della certezza, individuate nel divieto di retroattività, nel principio di precisione e di tassatività, nonché nel divieto di applicazione analogica della norma penale, ha mostrato importanti cedimenti. La certezza del diritto è, infatti, messa in crisi dalla progressiva processualizzazione che ha interessato il sistema penale, da intendersi sia come aumento del ruolo del diritto processuale rispetto a quello sostanziale – che ha portato al superamento della sua concezione come servo muto per arrivare ad una sua qualificazione in termini di socio tiranno – sia come crescente aumento del ruolo del diritto giurisprudenziale a dispetto del diritto di produzione legislativa. Questi fattori hanno così messo in luce l’impossibilità di perseguire l’ideale della certezza del diritto. Tale maturata consapevolezza consente di far emergere la problematica della disciplina intertemporale del diritto processuale e del diritto giurisprudenziale nel sistema penale, tema, peraltro, di crescente interesse in considerazione dell’aumento del tasso di volatilità del diritto, sia in generale, sia nel settore penale. Il presente elaborato, dopo aver circoscritto l’ambito di interesse dello studio, ovverosia le modalità di tutela dell’affidamento rispetto alle modifiche legislative processuali e ai mutamenti giurisprudenziali, approfondisce gli strumenti di tutela elaborati negli altri settori dell’ordinamento. A differenza di quello penale, in tali ambiti la tutela dell’aspettativa della sicurezza giuridica è passata per elaborazioni proprie della dottrina, oltre che della giurisprudenza costituzionale, europea e convenzionale, in ragione della mancanza di una norma costituzionale che, analogamente a quanto accade con l’art. 25, co. 2, Cost. per la materia penale, assicurasse una tutela ex ante.
The citizen has an expectation towards the State regarding the stability of legislative choices. This legitimate expectation is linked to the protection of the legal security of citizens and the calculability of the choices of action of individuals. Assuming that the protection of this expectation is a fundamental element of the rule of law, this thesis examines in depth the instruments set up to defend this expectation, also considering the developments in post-modern criminal law. From a criminal law perspective it has long been assumed that the protection of such an expectation would necessarily be achieved by the ideal of legal certainty, which was initially considered feasible. However, recent studies have shown that this illusion should be discarded. The traditional legal guarantees (such as the ideal of certainty, the prohibition of retroactivity, the principle of precision and the prohibition of analogical application) have shown significant weaknesses. The principle of certainty of law is, in fact, threatened by the progressive processualisation of the criminal system, as well as by the case law. Furthermore, by virtue of the increasing rate of volatility of the law, this topic is of growing interest. Therefore, the present study deals with the instruments of protection developed in other fields of the legal system, in which the lack of a constitutional prohibition of ex post facto laws has led scholars as well as constitutional, European and conventional case law to find new routes to protect the legitimate expectations of the citizen.
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Carvalho, Júnior Odilair. « Dos provimentos antecipatórios e o devido processo legal ». Faculdade de Direito de Vitoria, 2007. http://191.252.194.60:8080/handle/fdv/65.

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O presente trabalho tem como objetivo aferir a compatibilidade dos provimentos antecipatórios com a garantia do devido processo legal. A partir da constatação da possibilidade de colisão entre os princípios-garantias constitucionais, verifica que os provimentos antecipatórios consubstanciam a solução dada pelo legislador ao conflito entre a garantia do contraditório e a garantia da inafastabilidade do controle jurisdicional. Busca encontrar critérios objetivos para aferir a validade da escolha do legislador em fazer prevalecer um princípio-garantia constitucional às custas da restrição de outro. Para isso procede à analise da evolução histórica dos direitos e garantias fundamentais. Traça a distinção entre direitos e garantias. Estuda as diversas funções decorrentes da soberania do Estado, com destaque para a Jurisdição. Analisa a aplicação do devido processo legal como fundamento dos critérios a serem utilizados para a solução de eventual conflito entre a garantia constitucional fundamental do contraditório e da ampla defesa e a da inafastabilidade do controle jurisdicional. Procura delimitar a abrangência do devido processo legal em sua dupla dimensão: procedimental e substantiva. Mostra a evolução da garantia do devido processo legal substantivo a partir dos precedentes da Suprema Corte americana. Relata a aplicação do devido processo legal substantivo no direito brasileiro. Demonstra que a garantia do devido processo legal constitui-se em mecanismo a ser aplicado no controle de constitucionalidade dos atos normativos do Poder Público. Define e delimita a abrangência os princípios concretizados do devido processo legal: princípio da razoabilidade e da proporcionalidade. Busca definir o conteúdo da garantia do contraditório e da inafastabilidade do controle jurisdicional. Agrupa as espécies de provimentos jurisdicionais em tutelas de urgência e tutela da evidência. Confronta esses gêneros de tutelas jurisdicionais à luz dos critérios fornecidos pelo devido processo legal. Analisa destacadamente a liminar nos interditos possessórios e no procedimento da alienação fiduciária em garantia.
The goal of this work is to assess the compatibility of anticipatory provisions with the guarantee of due process of law. Starting from the observation of the possibility of collision between constitutional guarantees of principle, it verifies that the anticipatory provisions consolidate the given solution by the legislator upon the conflict between the guarantee of that which is contradictory and the guarantee of that which cannot be removed from jurisdictional control. It also seeks to encounter objective criteria in order to assess the validity of the legislator’s choice to make one constitutional principle prevail at the cost of restricting another. In order for this, the analysis of the historical evolution of fundamental rights and guarantees must be carried out. This work outlines the distinction between rights and guarantees. It studies the diverse functions resulting from the State’s sovereignty with emphasis on Jurisdiction. This paper analyzes the application of due process of law as the basis of criteria to be utilized for the solution of fortuitous conflict between the fundamental constitutional guarantees of that which is contradictory and Legal defense and that which cannot be removed from jurisdictional control. It seeks to delimit the range of due process of law in its two dimensions: procedural and substantive. This work shows the evolution of the guarantee of substantive due process of law starting from the proceedings of the United States Supreme Court. It gives the account of the application of substantive due process in Brazilian law. It demonstrates that the guarantee of due process of law is constituted in mechanism to be applied to the control of constitutionality of the prescriptive acts of Public Authority. It defines and delimits the range of concrete principles of due process of law: the principles of reasonability and of proportionality. It seeks to define the content of the guarantee of that which is contradictory and that which cannot be removed from jurisdictional control. This work groups together the kinds of jurisdictional provisions in guardianships of urgency and of proof. It compares these types of jurisdictional guardianships in light of criteria supplied through due process of law. It emphatically analyzes the preliminary verdict in possessory injunctions and in the proceedings of fiduciary alienation in guarantees.
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Elia, Fábio Suardi D. « Tutela penal da dignidade sexual e vulnerabilidade ». Pontifícia Universidade Católica de São Paulo, 2012. https://tede2.pucsp.br/handle/handle/6011.

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This paper aims to analyze the concept of vulnerability in the Brazilian Criminal Code, introduced by Law n. 12.015/09 in the chapter Of crimes against sexual dignity . To reach this goal we shall study the sociological evolution of the criminal tutelage of human sexuality, highlighting the theoretical components which lay the foundation of vulnerability. The research is justified due to the fact that vulnerability has a close relationship with the recognition of the individual s human dignity as a legitimating and motivating of the legal reform analyzed in this paper. Since vulnerability refers to the victim, the need to study consent -which is based on the victim s behavior-was part of our study plans . We thus set forth, from the study of the legal interest the and of its availability, proceeding to the relevance of the victim s behavior and to the legal nature of consent, arriving at vulnerability. Once the latter is examined, we proceed to the evaluation of the elements which integrate and legitimate it, such as the criminalization movement under the guise of the treaties of penalization, the consideration of the dignity of the human individual as an element of normative orientation, the situations of vulnerability foreseen by the legislator, their nature and, finally, to the interpretation of said concept in the legal realm. From this vantage point, we conclude that the dignity of the human individual represents a fundamental requirement in the interpretation of vulnerability, demanding a non-prejudiced view, the opposite of which results only in further the increase of suffering and in social exclusion
O trabalho apresentado tem o objetivo de avaliar a noção de vulnerabilidade no Código Penal brasileiro, introduzida pela Lei n. 12.015/09 no capítulo Dos Crimes Contra a Dignidade Sexual . Para alçar tal objetivo, estuda-se a evolução sociológica da tutela penal da sexualidade humana, identificando os componentes teóricos que fundamentam a vulnerabilidade. A análise se justifica porque a vulnerabilidade guarda estrita relação com o reconhecimento da dignidade da pessoa humana como elemento propulsor e legitimador da reforma legislativa ora em comento. Uma vez que na vulnerabilidade se refere à qualidade de vítima, de antemão previu-se a necessidade de estudo do consentimento, teoria que se funda no comportamento da vítima. Parte-se, portanto, do estudo acerca do bem jurídico e de sua disponibilidade, passando-se à relevância do comportamento da vítima e da natureza jurídica do consentimento, alcançando, então, a vulnerabilidade. Posta a vulnerabilidade, passa-se à apreciação dos elementos que a integram e a legitimam, como o movimento de criminalização sob a observância dos mandados de penalização, a aproximação da dignidade da pessoa humana como elemento de orientação normativa, as situações de vulnerabilidade previstas pelo legislador, suas naturezas e, por fim, a interpretação do conceito no universo jurídico. Sob esse prisma, tem-se que a dignidade da pessoa humana representa requisito fundamental na interpretação da vulnerabilidade, a exigir uma leitura que não admite uma faceta preconceituosa, consistente no aumento da desdita das vítimas e na exclusão social.
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Dighero, Eberhard Andrés. « Tutela por el acoso sexual del trabajador transitorio : sobre su procedencia y dificultades legales para hacerla efectiva ». Tesis, Universidad de Chile, 2011. http://www.repositorio.uchile.cl/handle/2250/110983.

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Memoria (licenciado en ciencias jurídicas y sociales)
No autorizada por el autor para ser publicada a texto completo
Esta obra trata sobre la tutela por acoso sexual del trabajador transitorio, en particular, sobre su procedencia y las dificultades legales para hacerla efectiva. Se sostiene como tesis central de este trabajo, que el procedimiento de tutela procede respecto de aquellos trabajadores transitorios que han sido acosados sexualmente en el establecimiento de la usuaria, teniendo a la usuaria como sujeto pasivo del procedimiento de tutela laboral regulado en el Código del Trabajo. En el primero capítulo se trata el Acoso sexual desde una perspectiva académico-conceptual (articulación de conceptos en la doctrina y personales del autor de la presente obra) y desde una perspectiva del operador del derecho (Medios de Protección frente al acoso del trabajador, sus dificultades para incoar el procedimiento y formas para poder hacerlo efectivo). El segundo Capítulo trata sobre el Procedimiento de Tutela Laboral, sus requisitos, plazos, sujetos y bienes jurídicos tutelados por éste. Por su parte, en el Tercer capítulo se trata la figura del Suministro de Trabajadores, en particular, el tratamiento legal que la Ley Nº 20.123 le da y la relación laboral que existe entre la Empresa Usuaria y el Trabajador Transitorio. Por otra parte, el Cuarto capítulo está dedicado al análisis de la procedencia del Procedimiento de Tutela por acoso sexual del trabajador transitorio, poniendo especial énfasis en los requisitos legales que impone el artículo 485 del Código del Trabajo. Para finalizar, como último acápite se pueden encontrar las conclusiones del trabajo.
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Marinangelo, Isabel. « O Direito Penal na tutela da ordem econômica ». Pontifícia Universidade Católica de São Paulo, 2015. https://tede2.pucsp.br/handle/handle/6910.

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This paper deals with the role of the Criminal Law in the protection of the Economic Order, addressing some of the key discussions and questions on the subject. Therefore, using the literature about the topic, which already is vast, this study analyzes: (i) the actual need for appropriate criminal protection of the Economic Order, considering the historical events that demonstrated how human activities against this juridical good could be harmful to society ; (ii) the compatibility of the existence of transindividual rights with the Brazilian legal order, from the perspective of the Doctrine of the Protection of Legal Goods; (iii) the compatibility of the criminal protection of the Economic Order with the precepts of Democratic State of law, reflecting on the adequacy of the procedures already used with this aim, in particular, the crime of abstract danger. Therefore, this study aims at assisting the discussions that have been held on the proposed theme, which is currently very popular, due to the repercussions and consequences it generates in the modern world
O presente trabalho versa sobre o papel do Direito Penal na tutela da Ordem Econômica, abordando algumas das principais discussões e questionamentos sobre a matéria. Para tanto, com o uso da já vasta bibliografia existente sobre o tema, o estudo abarca: (i) a necessidade da adequada tutela penal da Ordem Econômica para a atualidade, considerando os eventos históricos que demonstraram o quão nocivas à sociedade podem ser condutas humanas prejudiciais a este bem jurídico; (ii) a compatibilidade da existência de bens jurídicos transindividuais com o ordenamento jurídico brasileiro, sob a ótica da Teoria do Bem Jurídico; e (iii) a compatibilidade da tutela penal da Ordem Econômica com os preceitos do Estado Democrático de Direito, refletindo sobre a adequação das formas já utilizadas com esse desiderato, em especial, os crimes de perigo abstrato. Este trabalho objetiva, assim, auxiliar de alguma forma as discussões que têm sido travadas acerca do tema proposto, muito em voga atualmente, por todas as repercussões e consequências que geram para o mundo moderno
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Cardoso, Neto Nicolau. « A tutela jurídica da água como acoplamento entre o direito ambiental e sanitário ». Universidade do Vale do Rio dos Sinos, 2016. http://www.repositorio.jesuita.org.br/handle/UNISINOS/6428.

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Submitted by JOSIANE SANTOS DE OLIVEIRA (josianeso) on 2017-07-10T13:21:23Z No. of bitstreams: 1 Nicolau Cardoso Neto_.pdf: 4708309 bytes, checksum: 1dd8c22aad711af3486a701ea6beea21 (MD5)
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Nenhuma
A presente Tese apresenta uma abordagem acerca da identificação da ocorrência de acoplamento estrutural entre as operações dos Subsistemas Jurídico Ambiental e Jurídico de Saúde do Sistema Jurídico Brasileiro. Para tanto, utilizou-se a água com qualidade e potável para o consumo humano como operação para compreender se ocorrem irritações entre as estruturas dos referidos subsistemas. Emprega-se como teoria de base os Sistemas Sociais de Niklas Luhmann, em especial O Direito da Sociedade, para a realização de autodescrição dos subsistemas para então aplicar a comparação e a identificação das irritações entre as estruturas que provocam o acoplamento estrutural. É empregado o método de abordagem Sistêmico, com a intenção de realizar comparação entre os subsistemas por meio da realização de autorreferência de vinte e quatro normas. Também foram empregados os métodos de Procedimento Comparativo e Funcionalista, e as técnicas de pesquisa Bibliográfica e Legislativa com o intuito de verificar as semelhanças e/ou divergências e sua funcionalidade, de forma a possibilitar a identificação das operações e estruturas de cada um dos subsistemas. Os resultados demonstraram a ocorrência de acoplamento estrutural entre os Subsistemas quanto à operacionalização da proteção do meio ambiente e da execução de ações de saúde no que se refere ao tema água com qualidade ao identificar-se a irritação das operações. Evidenciou-se que as estruturas acopladas realizam operações apoiadas em objetivos, princípios, diretrizes e sistemas de fiscalização e controle sobre o mesmo objeto, quanto à intenção de ofertar qualidade de vida para a população, por meio de processos e condições que procuram garantir qualidade para a água; seja no espaço natural sobre a utilização dos recursos naturais ou mesmo sobre aqueles de prestação de serviço de acesso a água que visam proteger os recursos hídricos de forma a disporem sobre maneiras de gestão e proteção desta para que possua qualidade para diferentes usos, e, consequentemente, segurança para ser servida como potável para o consumo realizado pela população. Dessa forma, foi confirmada a hipótese principal desse estudo, qual seja, a ocorrência de acoplamento de operações das estruturas do Subsistema Jurídico Ambiental, relacionadas à qualidade de vida da população brasileira por meio da proteção do meio ambiente, e do Subsistema Jurídico de Saúde, quanto à prática de prevenção e controle dos fatores de risco à saúde decorrentes do meio ambiente que possam prejudicar a qualidade de vida da população.
The present thesis presents an approach on identifying the occurrence of structural coupling between operations of the Legal Environmental Subsystems and Legal Health of the Brazilian Legal System. Therefore, it was used quality water, safe for human consumption as an operation to understand if there are irritations between the structures of these subsystems. The Social Systems of Niklas Luhmann's are used as the base theory, in particular the Law as a Social System, for self-description of the subsystems in order to apply the comparison and identification of the irritations between the structures that cause the structural coupling. The method of systemic approach was used, intending as a comparison between the subsystems by performing twenty-four rules of self-referencing. Methods of Comparative and Functionalist Procedure and the techniques of Bibliographic and Legislative research were also used in order to verify the similarities and/or divergences and their functionality, allowing the identification of the operations and structures of each subsystem. The results demonstrated the occurrence of structural coupling between subsystems on the implementation of environmental protection and the implementation of health actions on the theme quality of water, by identifying the irritation of operations. It was evidenced that the coupled structures perform operations based on objectives, principles, guidelines and monitoring systems and control over the same object, about the intention of offering quality of life for the population, by means of processes and conditions that seek to guarantee quality of water; be it, in natural environment when of the use of natural resources or even on those providing water access services which aim to protect the water resources in order to provide the ways of managing and protecting its quality for different uses, and, consequently, the security for it to be safely provided for population consumption. Thus, the main hypothesis of this study was confirmed, that is, the occurrence of coupling operations on the structures of the Legal Environmental Subsystem, related to the quality of life of the Brazilian population by means of protection of the environment, and, of the Legal Subsystem of Health, as for the practice of prevention and control of health risk factors resulting in an environment that could cause prejudice to the quality of life of the population.
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Orlando, Rosana Paula. « Infancia e cidadania : a experiencia do Conselho Tutelar de Campinas ». [s.n.], 2002. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/279003.

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Résumé :
Orientador : Maria Lygia Quartim de Moraes
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Filosofia e Ciencias Humanas
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Resumo: A proposta desta Dissertação é estudar a implantação do Conselho Tutelar na cidade de Campinas, à luz dos princípios e propósitos que regem o Estatuto da Criança e do Adolescente - ECA. A partir de uma pesquisa de campo junto ao Conselho Tutelar foram coletados os dados sobre seu funcionamento, rotinas e problemas. Tendo como base as informações sobre os atendimentos realizados pelo órgão em Campinas, é analisada a ineficiência das políticas públicas e os limites estruturais que impedem o funcionamento adequado deste novo espaço de intersecção entre o Estado e a Sociedade Civil
Abstract: The proposal of this dissertation is to study the introduction of the Social Service (childcare) in the city ofCampinas, based on the principIes and purposes that role the "Estatuto da Criança e do Adolescente" - ECA. Startingfrom a researchtogetherthe Social Service, data was collected about its development, routines, and problems. Based on information about the services done by the institution in Campinas, the inefficiency of the Public Policy and the basis limits which prevent the appropriate development of this new period between the State and the Civil Society, is analysed.
Mestrado
Mestre em Sociologia
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MALDONATO, LUCIA. « QUESTIONI DI ANTICIPAZIONE DELLA TUTELA PENALE A PARTIRE DAI REATI AMBIENTALI ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2019. http://hdl.handle.net/10280/61786.

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Résumé :
La tesi si propone l'obiettivo di investigare il ruolo che il diritto penale può avere nel fronteggiare i cosiddetti "problemi della modernità". In particolare, ci si interroga sulle reali capacità che lo strumento penalistico, attraverso i reati di pericolo astratto e delle fattispecie incentrate sul principio di precauzione, può avere nel garantire adeguata tutela ai sistemi ecologici. Il primo capitolo del lavoro è dedicato alla disamina critica delle posizioni dottrinali emerse in ordine alla definizione del pericolo quale elemento costitutivo della fattispecie, mentre il secondo si concentra sull'analisi del principio comunitario di precauzione, con l'obiettivo di segnalare i rischi dell'appiattimento della legislazione penale su tale principio. Nel corso dei successivi capitoli lo studio si concentra sulla complessa realtà della legislazione ambientale e vuole evidenziare, da un lato, come le fattispecie di pericolo astratto presunto mal si prestino a garantire opportuna salvaguardia al sistema complesso costituito dalle matrici ecologiche e, dall'altro, come la recente introduzione dei reati contro il bene ambiente all'interno del codice penale non abbia affatto rimediato ai diversi profili di ineffettività del sistema. In conclusione del lavoro, si propone un nuovo modello di gestione della questione ambientale, fondato su una più marcata valorizzazione dei profili di responsabilità della persona giuridica, unico soggetto realmente in grado di prevenire e contrastare i più gravi fatti di compromissione ambientale.
The thesis aims to investigate the role that criminal law can play in dealing with the so-called "problems of modernity". In particular, the paper investigates the real capabilities that the criminal instrument can have in guaranteeing adequate protection to ecological systems. The first chapter of the work is dedicated to the critical examination of the doctrinal positions in order to define danger as a constitutive element of the crime, while the second focuses on the analysis of the precautionary principle. In the following chapters, the study focuses on the complex reality of environmental legislation and aims to highlight, on one hand, how crimes of abstract danger cannot guarantee adequate protection to the complex system constituted by the ecological matrices and, on the other hand, how the recent introduction of crimes against the environment within the criminal code has not at all remedied the different profiles of ineffectiveness of the system. In conclusion, a new model of managing environmental issue is proposed, based on a more marked enhancement of the profiles of responsibility of the legal person, the only subject really able to prevent and counter the most serious facts of environmental compromise.
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MALDONATO, LUCIA. « QUESTIONI DI ANTICIPAZIONE DELLA TUTELA PENALE A PARTIRE DAI REATI AMBIENTALI ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2019. http://hdl.handle.net/10280/61786.

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Résumé :
La tesi si propone l'obiettivo di investigare il ruolo che il diritto penale può avere nel fronteggiare i cosiddetti "problemi della modernità". In particolare, ci si interroga sulle reali capacità che lo strumento penalistico, attraverso i reati di pericolo astratto e delle fattispecie incentrate sul principio di precauzione, può avere nel garantire adeguata tutela ai sistemi ecologici. Il primo capitolo del lavoro è dedicato alla disamina critica delle posizioni dottrinali emerse in ordine alla definizione del pericolo quale elemento costitutivo della fattispecie, mentre il secondo si concentra sull'analisi del principio comunitario di precauzione, con l'obiettivo di segnalare i rischi dell'appiattimento della legislazione penale su tale principio. Nel corso dei successivi capitoli lo studio si concentra sulla complessa realtà della legislazione ambientale e vuole evidenziare, da un lato, come le fattispecie di pericolo astratto presunto mal si prestino a garantire opportuna salvaguardia al sistema complesso costituito dalle matrici ecologiche e, dall'altro, come la recente introduzione dei reati contro il bene ambiente all'interno del codice penale non abbia affatto rimediato ai diversi profili di ineffettività del sistema. In conclusione del lavoro, si propone un nuovo modello di gestione della questione ambientale, fondato su una più marcata valorizzazione dei profili di responsabilità della persona giuridica, unico soggetto realmente in grado di prevenire e contrastare i più gravi fatti di compromissione ambientale.
The thesis aims to investigate the role that criminal law can play in dealing with the so-called "problems of modernity". In particular, the paper investigates the real capabilities that the criminal instrument can have in guaranteeing adequate protection to ecological systems. The first chapter of the work is dedicated to the critical examination of the doctrinal positions in order to define danger as a constitutive element of the crime, while the second focuses on the analysis of the precautionary principle. In the following chapters, the study focuses on the complex reality of environmental legislation and aims to highlight, on one hand, how crimes of abstract danger cannot guarantee adequate protection to the complex system constituted by the ecological matrices and, on the other hand, how the recent introduction of crimes against the environment within the criminal code has not at all remedied the different profiles of ineffectiveness of the system. In conclusion, a new model of managing environmental issue is proposed, based on a more marked enhancement of the profiles of responsibility of the legal person, the only subject really able to prevent and counter the most serious facts of environmental compromise.
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Nolasco, Thiago Guilherme. « A honra enquanto bem jurídico : sobre a tutela penal da autoestima e da consideração social ». Universidade do Estado do Rio de Janeiro, 2015. http://www.bdtd.uerj.br/tde_busca/arquivo.php?codArquivo=9468.

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Conselho Nacional de Desenvolvimento Científico e Tecnológico
Para que possa alcançar sua ratio essendi, isto é, promover a convivência pacífica, o Estado utiliza-se do Direito para realizar o controle social e, em última análise, acolher os cidadãos que vivem sob a sua regência. Neste sentido, o Direito Penal adquire especial importância, tendo em vista deter a incumbência de enunciar comportamentos especialmente ofensivos para a vida em sociedade, prevendo e fixando, para cada conduta criminosa, a aplicação de penas ou medidas de segurança. É certo, de igual forma, que este ramo é também a ultima ratio, ou seja, a última instância de proteção, razão pela qual só pode ser acionado a partir do fracasso ou ineficiência de todos os demais meios de resguardo judicial, eis que o poder punitivo investe, via de regra, contra o bem mais precioso do ser humano, quer seja, sua liberdade. Levando estes pressupostos em conta, assoma uma relevante inquietação: a honra, aspecto inerente à personalidade do homem, dadas as suas características dogmáticas, ainda merece a proteção do Direito Penal? Será que não existem outros meios aptos a trazer suficiente amparo legal? É a partir destas questões que se desenvolve a presente dissertação. Para tanto, buscar-se-á, em um primeiro momento, entender a maneira como os valores e interesses mais caros ao homem adentram na seara penal (teoria do bem jurídico). Após, empreender-se-á efetiva imersão no tema de pesquisa, buscando entender as bases que historicamente assentaram e determinaram a tutela jurídica da honra (bipartição metodológica), além de promover diagnóstico da guarida fornecida pelo Direito Civil e pelo Direito Penal, de modo a compreender se a honra civil difere da honra penal. Por fim, será feito uma análise crítica da honra enquanto bem jurídico penal, com o fito conclusivo de trazer apontamentos quanto aos horizontes futuros da tutela deste valor individual.
In order to achieve its essendi ratio, that is, to promote peaceful coexistence, the State uses the rule of law to perform social control and, ultimately, safeguard the citizens living under its rulership. In this sense, criminal law is particularly important seeing that it has the task of enunciating especially offensive behavior for life in society, besides providing and setting to apply, for each criminal conduct, penalties or security measures. It is true, too, that this branch is also the ultima ratio, the ultimate protection, which is why it can only be triggered as from the failure or inefficiency of all other judicial guard means, whereas the punitive power invests, as a rule, against the most precious of human rights, namely, their freedom. Taking these assumptions into account, looms a relevant concern: the honor, essential part of mens personality, given their dogmatic features, still deserves the punitive protection of criminal law? Are there no other means able to bring sufficient legal care? It is from these questions that this dissertation is developed. Therefore, it will be sought, at first, to understand how the most important values and dearest interests of man enter into criminal harvest (protected legal interest theory). Next, it will be undertaken an effective immersion in the research theme, seeking to understand the foundations that historically settled and determined legal protection of honor (methodological splitting), besides promoting an effective diagnosis of the shelter provided Civil Law and Criminal Law in order to understand if civil honor differs from penal honor. Finally, a critical analysis will be carried out, about honor as a protected legal interest in Criminal Law, with the final aim of bringing notes about future horizons regarding the guardianship of this individual value.
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Passos, Júnior Vicente da Cunha. « A tutela jurídica contra o superendividamento como aplicação do princípio da dignidade humana nas relações de crédito ». Programa de Pós-Graduação em Direito da UFBA, 2010. http://www.repositorio.ufba.br/ri/handle/ri/10733.

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Approved for entry into archive by Rodrigo Meirelles(rodrigomei@ufba.br) on 2013-05-09T17:32:47Z (GMT) No. of bitstreams: 2 Vicente Passos Júnior 2.pdf: 919983 bytes, checksum: 43a5cfe617c4baebfdd60ca0f4ef51ec (MD5) Vicente Passos Júnior 1.pdf: 42711 bytes, checksum: 9bc58c0e3c3c634c1e72dbff4663cb2f (MD5)
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A tutela jurídica contra o superendividamento como aplicação do princípio da dignidade humana nas relações de crédito O tema da presente pesquisa é a tutela jurídica contra o superendividamento como aplicação do princípio da dignidade humana nas relações de crédito. O objetivo dessa pesquisa é demonstrar se há uma tutela jurídica no direito brasileiro para proteger as situações do superendividamento com fundamento no princípio da dignidade da pessoa humana. Para tanto, a pesquisa foi dividida em quatro partes. Na primeira discorreu-se sobre as mudanças ocorridas no Direito Civil devido ao processo de constitucionalização e sua influência sobre matérias de cunho privado. Na mesma parte foi demonstrado como o princípio da dignidade humana influencia a legislação ordinária e em que extensão ela pode interferir nos acordos particulares. Na segunda parte foi estudado, especificamente, o crédito, sua regulamentação na legislação, as taxas de juros. No passo seguinte, houve uma discussão sobre as transformações que ocorreram nos elementos da teoria geral dos contratos e os novos princípios decorrentes do princípio da boa-fé. Na terceira parte, a pesquisa centrou-se no superendividamento propriamente dito, seu conceito, seus elementos caracterizadores, sua classificação, regulamentação legal em países estrangeiros e a quais institutos ele está associado no direito brasileiro. Finalmente, no último capítulo, foi mostrado que é assegurada uma tutela jurídica, embora não haja um dispositivo legal específico concernente ao superendividamento, carecendo, portanto, de uma adequada proteção jurídica através de uma legislação específica.
Salvador
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Manrique, Laura Ricardo Arturo. « La desacumulación y separación de procesos acumulados, imputaciones y delitos conexos en el Código Procesal Penal Peruano : a propósito del artículo 51º del código procesal penal 2004 ». Bachelor's thesis, Pontificia Universidad Católica del Perú, 2019. http://hdl.handle.net/20.500.12404/16435.

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El artículo tiene como propósito analizar la aplicación práctica y operativa de la desacumulación que instituye el artículo 51º del Código Procesal Penal 2004. La necesidad de hacer posible del proceso penal eficiente, en términos de celeridad y de plazos razonables, y con eficacia para garantizar que su decisión se funde en la verdad como presupuesto de justicia; a este cometido, no contribuye el plazo de duración promedio del proceso penal complejo y proceso complejo con organización criminal, sin soslayar la duración que alcanza el algunos casos el proceso simple criminal, que podrían llegar hasta más de 10 años para la decisión final en primera instancia; lo que no se condice con la garantía constitucional de la tutela jurisdiccional efectiva en su expresión el derecho a la obtención de una decisión fundada en derecho dentro de plazos razonables. El escaso desarrollo doctrinario y jurisprudencial de la norma y su sentido literal limitan aplicación práctica y el uso por operadores para convertir la desacumulación de procesos y separación de imputaciones o delitos conexos como medio idóneo para simplificar el proceso y resolver la causa en un tiempo célere, desde que la investigación preparatoria ha cumplido su objetivo. El análisis del texto legislativo y teórico de las instituciones de la acumulación y desacumulación sostienen un ejercicio de interpretación dogmatica. La importancia y utilidad práctica de la desacumulación o separación de imputaciones o delitos conexos para el manejo de procesos complejos y procesos complejos con organización criminal reside en que sus criterios pueden bien ser aplicados en el curso del juicio oral para llegar a la conclusión del debate probatorio en forma anticipada y la emisión de decisiones finales antes de concluir el debate probatorio en su integridad, sobre todo en casos de pluralidad de imputados.
Trabajo académico
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Rodríguez, Fernández María Luisa del Rocío. « Tutela a la salud en el código civil, principio de precaución y moratoria de transgénicos en el Perú ». Master's thesis, Pontificia Universidad Católica del Perú, 2018. http://tesis.pucp.edu.pe/repositorio/handle/123456789/13704.

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El presente trabajo se refiere al Derecho a la Salud y Seguridad Alimentaria, como Derecho de la Persona y considera que debe ser tomado en cuenta al momento de evaluar si corresponde levantar o prorrogar la moratoria dispuesta por la Ley N°29811 “Ley que establece la Moratoria al ingreso y producción de Organismos Vivos Modificados al Territorio Nacional por un periodo de 10 años”; la misma que es una expresión visible del Principio de Precaución El desarrollo de la presente tesis se realiza a través de cuatro capítulos y desarrolla conclusiones. En el primer capítulo, abordo el tema del Derecho a la Salud y la Seguridad Alimentaria, como Derechos de la Persona, y su conexión con los Organismos Vivos modificados (OVM) propuestos por la Biotecnología e Ingeniería Genética. En el segundo capítulo, analizo la pertinencia del Principio de Precaución como medio de defensa del Derecho a la Salud y Seguridad Alimentaria frente a organismos vivos modificados (semillas); y la falta de certidumbre científica en torno a su inocuidad e impacto. En el tercer capítulo, desarrollo el Principio de Precaución en el Perú remitiéndome a las interpretaciones judiciales y administrativas emitidas en nuestro país, así como a la descripción del contenido de Ley N°29811, implementación técnica y ejecución. Se presentan casos jurisprudenciales. En el cuarto capítulo efectúo un análisis crítico de la Ley N°29811: aspectos favorables, refiero ausencias, y presento propuestas para lograr una mejor tutela efectiva al Derecho a la Persona a la Salud y su seguridad alimentaria frente al ingreso y/o producción de Organismos Vivos Modificados- OVM.
Tesis
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Iglesias, Felipe Campana Padin. « Opção de compra ou venda de ações no direito brasileiro : natureza jurídica e tutela executiva judicial ». Universidade de São Paulo, 2011. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/2/2132/tde-21082012-112205/.

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Résumé :
Essa dissertação tem como escopo principal a análise da natureza jurídica e do regime aplicável às opções de compra e venda de ações. Na primeira parte, foram verificados a função econômico-social e o posicionamento doutrinário, em sede de direito nacional e comparado, quanto à classificação das opções de compra ou venda, bem como seu contraste com outros instrumentos existentes, a fim de demonstrar seu caráter contratual sui generis à luz do direito pátrio. Na segunda parte, foram estudadas as principais características das opções de compra ou venda de ações, com especial enfoque nos requisitos subjetivos, objetivos e formais, a fim de determinar seu tratamento à luz no direito brasileiro. Por fim, foram objeto de investigação os efeitos práticos no âmbito societário, bem como o regime de sua tutela jurisdicional em caso de violação das obrigações (lato sensu) assumidas pelas partes.
This dissertation intends to analyze the legal nature and judicial treatment of call and put options having stocks as their underlying assets. In the first part, it was analyzed their economic and social function and doctrine, in terms of national and comparative law, regarding the classification of call and put options in general, as well as their contrast with other existing instruments, in order to demonstrate their contractual sui generis aspect under national law. In the second part, it was verified the main characteristics of call and put stock options, with particular focus on their subjective, objective and formal aspects for the purpose of determining their legal treatment under Brazilian law. Finally, their practical effects within the corporate field were object of analysis, as well as the ruling of their judicial protection upon a default of the obligations (lato sensu) assumed by the parties thereunder.
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Ete, Hatem. « The Legal, Political And Sociological Roots Of Tutelary Regime In Single-party Period ». Phd thesis, METU, 2012. http://etd.lib.metu.edu.tr/upload/12614557/index.pdf.

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Résumé :
This dissertation examines the political regime during the single party rule in Turkey between the years of 1923-1950 in relation to the concept of tutelage. The main argument supported in this work is that tutelary tendencies, contrary to the assumptions of Kemalist historicization, do not serve as segue to democracy, but rather make consolidation of democracy difficult, even impossible. In support, this dissertation provides a close examination of the Kemalist nation building process beginning from the Ottoman modernization process extending to the demographic engineering projects of the Republic. The examination reveals that tutelary tendencies are a reflection of the savior mission undertaken by the elite during the Ottoman-Republican modernization process. The political elite, in their mission to save and build the nation, not only ignored the political and social fabric of the time, but they insisted on radical interventions to the demographic fabric of the society in order to transform it to the nation they envisioned. During the execution of the nation-building project increasingly more authoritarian measures were legitimized by declared target of democracy. The social resistance to the radical interventions was suppressed by more authoritarian measures that were perceived as the cost of achieving democracy. The elite perceived themselves uniquely fit for deciding what is in the best interest of the people. Whether the aim of democratization was reached or not was also decided by the tutelary elite. Not wanting to let go of the power, they continuously invented new prerequisites to democracy. This cycle resulted in the persistence of the authoritarian regime. In the final analysis, this dissertation reveals that the tutelary tendencies of the avant-garde elite are the biggest obstacle on the path to democracy.
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CALORE, EMANUELA. « L'actio quod metus causa : peculiarità e aspetti problematici legati alla tutela del soggetto al quale è stato indotto metus ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2008. http://hdl.handle.net/2108/688.

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Résumé :
Nella prima parte della tesi è analizzata la clausola edittale sul metus riportata in D.4,2,1 e la fattispecie con essa tutelata; ci si chiede quali strumenti a tutela della vittima della violenza il pretore avesse introdotto con tale clausola edittale. La soluzione proposta è che anche l'a.q.m.c., insieme alla in integrum restitutio e alla exceptio metus, dipendesse dal ratum non habebo. Si considera, poi, la ricostruzione palingenetica del commento di Ulpiano all'editto sul metus, dalla quale emerge come il giurista tenti di circoscrivere le ipotesi in cui il metus fosse giuridicamente rilevante, fissandone i presupposti: gravità del male minacciato; contrarietà al diritto e illiceità della minaccia; serietà del male minacciato; effettiva formulazione della minaccia; esistenza di un danno; esistenza di un nesso causale diretto tra minaccia e negozio o comportamento estorto. Da ciò si evince come l'attenzione dei giuristi fosse concentrata sulla vittima della violenza, piuttosto che sull'autore della violenza, sulla violenza stessa e su chi fosse da considerare autore della violenza. Questa prospettiva, per certi versi nuova, pone il problema della funzione degli strumenti introdotti dal pretore e in particolare dell'azione. Nella seconda parte della tesi si studia l'a.q.m.c., che per le peculiarità delle caratteristiche tramandateci nella compilazione giustinianea è stata a lungo vista come il frutto della fusione postclassica tra la i.i.r. e l'a.q.m.c. classica, che sarebbe stata una pura azione penale. Inizialmente si esamina la “penalità” dell'a.q.m.c. e la funzione della pena prevista nella sua formula. Nell'a.q.m.c., nonostante la previsione nella formula di una condanna al pagamento del quadruplo, sono assenti diverse caratteristiche, riconducibili alle azioni penali in senso puro. Si propone, dunque, l'esame delle singole caratteristiche dell'a.q.m.c. per cercare di ricostruire la struttura della formula dell'azione e di conseguenza per determinarne la effettiva funzione. Si considera, per prima, la clausola restitutoria, la presenza della quale e l'importante ruolo ad essa assegnato nell'azione giustificano anche la collocazione dell'a.q.m.c. nell'editto, insieme alla i.i.r., sotto il titolo “De in integrum restitutionibus”. Questa caratteristica dell'azione può spiegare la possibilità di esercitare la stessa nei confronti del terzo di buona fede, possessore del bene estorto. Si considera, poi, l'ampia sfera dei soggetti passivamente legittimati all'a.q.m.c. Dallo studio delle fonti emerge che passivamente legittimati all'azione erano l'autore della violenza che avesse tratto un lucrum dal negozio estorto e il terzo ad quem res pervenit. L'a.q.m.c., così come la exceptio metus, era in rem scripta, pertanto l'attore nella intentio della formula avrebbe dovuto indicare soltanto il “fatto” che gli fosse stato indotto metus, e che in conseguenza di ciò il convenuto avesse tratto un lucrum. L'estesa legittimazione passiva conferma l'ipotesi che l'azione non fosse volta alla punizione dell'autore della violenza, ma piuttosto alla tutela della vittima di violenza. La struttura dell'azione, che emerge dallo studio delle sue caratteristiche, ne fa emergere la funzione: riportare la vittima della violenza nello status quo ante. In caso di mancata restitutio si giunge alla condanna al pagamento del quadruplo, nel quale è ricompreso, almeno a partire da Giuliano (D.4,2,14,9), il valore della res. L'estesa legittimazione passiva dell'azione e la sua funzione restitutoria non risulterebbe contraddetta dall'esistenza di un'azione in id quod ad eum pervenit nei confronti dell'erede dell'autore della violenza. La classicità della funzione soprattutto restitutoria dell'a.q.m.c. sembrerebbe trovare la conferma nei testi letterari contenenti informazioni sul primo strumento introdotto dal pretore a tutela della vittima di metus, la formula Octaviana, con la quale, come ricorda Cicerone, “Cogebantur Sullani homines quae per vim et metum abstulerant reddere”. Si conclude, quindi, che l'azione q.m.c. non fosse volta alla punizione dell'autore della vis, ma piuttosto al ripristino della situazione giuridica della vittima della violenza e che l'induzione di metus fosse considerata, da parte dei giuristi romani, non tanto come illecito da punire, ma piuttosto come un “fatto” che induceva un soggetto a porre in essere fatti o atti a lui svantaggiosi, così da rendere opportuna la tutela della vittima di minacce.
In the first part of the thesis I investigate the edictal clause about metus ( D.4,2,1 ); I consider which remedies the praetor had provided for the victim of acts of duress or coercion with such clause. The solution I put forward is that also a.q.m.c., as well as the in integrum restitutio and the exceptio metus, was dependent from the ratum non habebo I consider next the palingenetic reconstruction of Ulpian's comment to the edict on metus, from which it emerges the jurist's attempt to define the cases in which the metus was to be taken as juridically relevant, by defining its requirements: the threatened evil had to be a serious one, the threat had to be contrary to the law; it had to be explicitly formulated, the plaintiff should have suffered an actual damage because of it, there had to be a direct causal link between the threat and the extorted negotium or behaviour. We can conclude that the jurists' focus was on the victim of the act of violence rather than on its author and on the act itself. Such a view, which is in some respects new, raises the problem of the function of the remedies defined by the praetor, and in particular of the action. In the second part therefore I focus on the a.q.m.c., whose features – as described in the Corpus Iuris Civilis - are so peculiar that the action has been long considered as the result of a post-classic fusion of the in integrum restitutio with the classical a.q.m.c.; the latter would have been a pure penal action. I consider first the issue of the penal profile of the a.q.m.c. and the function of the penalty in its formula. As a matter of fact, in the action several distinctive features of a typical penal action are missing. I examine therefore in details each feature of the a.q.m.c., so that I can try to reconstruct the structure of its formula, and its main function as a result. The first feature under scrutiny is the clause of restitution, whose presence and importance for the action are the reasons for the a.q.m.c. inclusion, together with the i.i.r., under the title “De in integrum restitutionibus” in the Digest. Such feature explains the possibility for the plaintiff to exert the action towards bona fide third parties, who had acquired the extorted thing. I also review critically the large number of subjects who could be sued with the action. From the sources it emerges that the plaintiff could sue the author of the coercion - if he gained a lucrum from the extorted negotium – but also a third party ad quem res pervenit. The a.q.m.c., as well as the exceptio metus, was in rem scripta; as a consequence, the plaintiff had only to declare, in the intentio of the formula, that he had acted because of fear, and that as a result the defendant had gained a lucrum. A passive legitimation so wide reinforces the hypothesis that the main aim of the action was the protection of the victim rather than the punishment of the author. The structure of the action, as it emerges from the study of its characteristics, clarifies its main function: to restore the victim in the status quo ante. Only if the restitutio does not occur, the payment of the quadruplum is required; it includes – at least since Julian (D.4,2,14,9) - the value of the res. Neither the wide passive legitimation nor its function of restitution look compromised from the existence of an action in id quod ad eum pervenit , to be used against the heir of the author of the violence. The classical origin of the restitutory function as the main aim of the a.q.m.c. looks confirmed in the literary sources which give some informations on the first remedy given by the praetor to the victim of metus, the formula Octaviana, using which “Cogebantur Sullani homines quae per vim et metum abstulerant reddere”, as reported by Cicero. I conclude therefore that the a.q.m.c. did not focus on the punishment of the author of the vis, but rather on the restoration of the juridical position of the victim of metus, and that the induction of metus was considered, by the Roman jurists, rather as a “fact” causing a person to estabilish acts or facts to his own disadvantage, than as a crime.
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Azeredo, Renato Luís Bordin de. « O controle das políticas públicas e a tutela inibitória ambiental no âmbito dos tribunais de contas ». reponame:Repositório Institucional da UCS, 2012. https://repositorio.ucs.br/handle/11338/386.

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Résumé :
Os Tribunais de Contas no Brasil possuem uma natureza jurídica sui generis. Desde a sua origem ela é controversa. São Órgãos autônomos e sobranceiros no contexto jurídico constitucional brasileiro. Não se subordinam a nenhum outro Órgão. Exercem função de “auxílio” ao Poder Legislativo no controle da gestão pública. Possuem um plexo de competências próprias e exclusivas. As decisões que proferem possuem limites à revisibilidade por parte do Poder Judiciário. Tem ampla competência de análise em matéria ambiental, podendo aferir dos órgãos submetidos ao seu controle as suas ações sob o aspecto da economicidade e legitimidade. Tem um campo de atuação, na matéria de sua competência, mais amplo do que o exame a cargo do Poder Judiciário. A sua importância de atuação antecede a própria formação do orçamento público. Através de auditorias operacionais têm a seu cargo uma importante contribuição em termos do exame da legitimidade, economicidade e do desempenho das ações administrativas. É importante o seu papel no controle e desenvolvimento de políticas públicas a cargo dos seus jurisdicionados. Possuem instrumentos de atuação preventiva, calcados nos princípios da prevenção e precaução, que possibilitam o desenvolvimento de uma cultura em termos do exercício de uma tutela inibitória, evitando ou mitigando a ocorrência de danos ao meio ambiente considerado em toda a sua amplitude, natural, artificial e cultural. Através de tomadas de contas especiais, da negativa de executoriedade de atos normativos inconstitucionais, do poder geral de cautela e do termo de adoção de providências assegurados na doutrina e jurisprudência e com previsão nas normas que fixam a sua competência é que devem atuar de forma a inibir a ocorrência de danos.
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Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior
The Courts of Auditors in Brazil have a sui generis legal nature. Since its origin it is controversial. They are autonomous and eminent bodies into the brasilian constitutional legal context. Are not subordinated to any other organ. Play role of "aid" to the Legislative Power in the control of public administration. Have a unique and own powers‟ plexus. The decisions that they utter have their own limits review by part of the Judiciary. Have extensive analytical competence in environmental matters, being able to assess organs submitted by the courts to their own control under the aspect of economy and legitimacy. Have a playing field, in the field of its competence, wider than the examination over the judiciary. The importance of practice predates the very own formation of the public budget. Through operational audits they are responsible for an important contribution in terms of the examination of legitimacy, economy and performance of administrative actions. It is important their role in public policy development and control over their local courts. Have preventive action instruments, based on the principles of prevention and precaution, that enable the development of a culture in terms of the exercise of inhibitory guardianship, avoiding or mitigating the occurrence of damage to the environment considered throughout it scale, natural, artificial and culturally. Through acquisition of special accounts, the negative obligation to execution of normative acts unconstitutional, the general power of caution and end-user adoption of measures provided in the doctrine and jurisprudence and predictably on the standards laying down their mission is how they must act in such a way as to inhibit the occurrence of damage.
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Sotero, Garzón Martín A. « La acumulación de pretensiones a la luz de la Tutela Jurisdiccional efectiva Análisis de las reglas del Código Procesal Civil conforme a la Constitución de 1993 ». Derecho & ; Sociedad, 2015. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/118854.

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Résumé :
Es innegable la vital importancia que con lleva actualmente una acumulación de pretensiones, ello se desprende de manera clara de la finalidad principal que la misma tiene: evitar sentencias contradictoras, siendo que el presupuesto para la acumulación de pretensiones es que estas sean conexas entre sí. Por ello, en el presente artículo, el autor iniciará determinando qué significa una acumulación de pretensiones, para luego educarnos sobre cuáles son los fines constitucionales que subyacen a la misma, siendo para ello necesario desarrollar los tipos de acumulación que podrían presentarse, siendo finalmente posible determinar cómo deberá darse una acumulación de pretensiones, refiriéndose así a los requisitos recogidos en el Código Procesal Civil.
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HINOJOSA, VARA SOCORRO ROSAURA. « LA PONDERACIÓN DE LA APARIENCIA DEL BUEN DERECHO, LA TUTELA JURISDICCIONAL Y EL DEBIDO PROCESO LEGAL EN LA JUSTICIA CONSTITUCIONAL DE MÉXICO ». Tesis de maestría, UNIVERSIDAD AUTÓNOMA DEL ESTADO DE MÉXICO, 2018. http://hdl.handle.net/20.500.11799/94403.

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Résumé :
En este trabajo se investiga si el principio de la ponderación de la apariencia del buen derecho surgió efectivamente en México, con la reforma constitucional del 6 de junio de 2011; o, si por el contrario, los jueces federales han estado siempre obligados a aplicar dicho principio en relación con la suspensión del acto reclamado en el juicio de amparo a la luz de los derechos fundamentales de la tutela jurisdiccional y el debido proceso legal en el ámbito del derecho procesal constitucional. Asimismo, examina la relación que existe entre los mencionados derechos fundamentales con el nuevo principio de la ponderación de la apariencia del buen derecho
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Rodrigues, Savio Guimarães. « O bem jurídico-penal tributário : Uma releitura do sistema punitivo brasileiro em matéria fiscal à luz de seu objeto de tutela ». Universidade do Estado do Rio de Janeiro, 2012. http://www.bdtd.uerj.br/tde_busca/arquivo.php?codArquivo=4408.

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Résumé :
Para responder à indagação do que pretende o Estado com a criminalização das infrações tributárias a doutrina que se dedicou à análise desta espécie de crimes sustentou ser o fim da norma a proteção de um bem jurídico. Partindo-se dessa premissa foram tecidas inúmeras definições para o objeto de tutela daqueles delitos. Reconhecendo o problema decorrente desta indefinição, este estudo propõe avaliar a importância do bem jurídico na dogmática penal, seus contornos atuais e a sua aplicabilidade. Diante deste cenário, se torna possível vislumbrar o porquê da busca de um objeto de tutela e os critérios adequados à sua identificação. A partir destas ferramentas, passa-se ao levantamento crítico dos fundamentos e definições já sugeridos pela doutrina nacional e internacional, culminando em uma proposta alternativa que se entende coerente com as inafastáveis exigências constitucionais. Por fim, com o fito de reforçar a posição assumida e salientar suas vantagens, são abordados determinados pontos controversos no direito penal tributário a partir da perspectiva do bem jurídico proposto, as primeiras contribuições que um novo fundamento pode oferecer na releitura do atual sistema punitivo brasileiro em matéria fiscal.
To answer the question of what the State intends to do with the criminalization of tax evasion the penal doctrine argued that the objective of the law could only be the protection of a legal good. In accord to this premise, the academic texts pointed numerous definitions for the violated object in tax crimes. Recognizing the problem, this study proposes to assess the importance of the legal good in dogmatic, its contours and its current applicability. In this scenario, it is possible to discern why the search for an object of protection and criteria for their identification is so important. With these tools, the dissertation passes to the survey and critique of the foundations and definitions suggested by the national and international doctrine, culminating in an alternative proposal appropriate and consistent with constitutional requirements. Finally, with the aim of strengthening the position taken in previous topics and highlight its advantages, are discussed certain controversial issues in tax criminal law from the perspective of the legal good proposed. The analysis focuses at the first contributions that can provide a new grounding in the current Brazilian punitive system.
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Zago, Ana Karina. « A tutela jurídica do patrimônio paisagístico natural nos destinos turísticos mediante o sistema de pagamento por serviço ambiental ». reponame:Repositório Institucional da UCS, 2012. https://repositorio.ucs.br/handle/11338/963.

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Résumé :
O patrimônio natural é um bem ambiental tutelado pelo Direito. A paisagem cênica, uma das formas em que se apresenta esse patrimônio, oferece inúmeros serviços ambientais, como ecológicos, estéticos e culturais, e é considerada um direito difuso. Entretanto, para que possa oferecer serviços imprescindíveis, se faz necessária a proteção de sua integralidade. Nos destinos turísticos, a paisagem desempenha uma função elementar, pois, além de manter a composição da imagem que o visitante tem e espera do local, também garante a sustentabilidade econômica da atividade turística. Historicamente, o Estado tem incentivado a exploração insustentável dos recursos naturais. Cabe salientar que a própria legislação brasileira criou alguns passivos ambientais no decorrer do tempo. O ordenamento jurídico brasileiro respalda a paisagem como bem jurídico integrante do conceito de meio ambiente, e a previsão legal de proteção jurídica se encontra em convenções internacionais, revelando-se em leis federais, estaduais e legislações esparsas brasileiras. Apesar de a paisagem natural ser tutelada pelo arcabouço jurídico brasileiro e ser imprescindível para o desenvolvimento sustentável, principalmente dos destinos turísticos, dada a íntima identificação do local com a paisagem, esta entra em conflito com os interesses econômicos dos proprietários de áreas, que proporcionam esse serviço ambiental, mas não recebem qualquer incentivo para fazê-lo. O PSA representa um mecanismo econômico que visa a operacionalizar a arrecadação de fundos, com os beneficiários da preservação dos serviços ambientais, bem como à alocação de recursos com os provedores de tais serviços, no caso, a conservação do patrimônio paisagístico. Uma vez percebida a importância dos serviços ambientais proporcionados pela paisagem, resta traçar estratégias para a preservação dos mesmos, capazes de orientar novos modelos de desenvolvimento. Os pagamentos por serviços ambientais têm como principal objetivo transferir recursos, monetários ou não, àqueles que voluntariamente ajudam a preservar, conservar ou a produzir tais serviços.
Submitted by Ana Guimarães Pereira (agpereir@ucs.br) on 2015-07-10T14:49:06Z No. of bitstreams: 1 Dissertacao Ana Karina Zago.pdf: 1326223 bytes, checksum: 162d644d12e81baa930b564b88cc7daa (MD5)
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The natural patrimony is an environmental good which is protected by the law. The landscape, one of the ways in which this patrimony is presented, offers innumerable environmental services, such as ecological, aesthetic and cultural, and it is considered a diffuse right. However, in order to provide essential services, it is necessary to protect its integrity. In tourist destinations, the landscape performs an elementary function, and beyond keeping the composition of the image that the visitor has and expects from the place, it also guarantees the economic support of the tourism. Historically, the state has encouraged the unsustainable exploration of natural resources. It should be point out that Brazilian legislation itself has created some environmental liabilities in the course of time. The Brazilian legal system supports the landscape as a legally integrant to the concept of environment, and the provision of legal protection is under international conventions, revealing itself in federal, state, and sparse laws. Although the natural landscape be protected by Brazilians laws and be essential for the sustainable development, especially in tourist destinations, due to the close identification with the local landscape, it conflicts with the economic interests of the owners of the areas, who provide this environmental service, even though receive no incentive to do so. The PSA represents an economic mechanism that aims to collect funds with the beneficiaries of the conservation of the environmental services, as well as the allocation of resources with the suppliers of such services, in this case, the conservation of the natural patrimony. Once detected the importance of the environmental services provided by the landscape, it remains to devise strategies for their preservation that can be able to guide new development models. Payments for environmental services have as main objective to transfer resources, monetary or not, to those who voluntarily help to preserve, conserve or produce such services.
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Lima, Ana Paula Gonçalves de. « Patrimônio arqueológico de Serranópolis - GO : reflexões para a busca de uma tutela compartilhada e efetiva ». Universidade de São Paulo, 2016. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/71/71131/tde-29082016-151736/.

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Résumé :
A análise dos mecanismos jurídicos que regem, na atualidade, a arqueologia brasileira norteia este trabalho. No entanto, seu esforço central é a busca de um modelo de tutela efetiva e compartilhada para o patrimônio arqueológico existente no município de Serranópolis, região sudoeste do estado de Goiás, Brasil. Como proposta para a proteção dos sítios arqueológicos do nominado município, foi elaborado um Plano de Medidas a ser implantado pelo governo municipal, com a colaboração efetiva da comunidade e a participação dos entes públicos estadual e federal, cada um no escopo de suas competências. O presente trabalho foi desenvolvido dentro do Programa de Doutorado em Arqueologia do Museu de Arqueologia e Etnologia da Universidade de São Paulo - MAE/USP, na Linha de Pesquisa \"Arqueologia e Ambiente\".
The analysis of legal mechanisms that rule, currently, the Brazilian archeology guides this work. However, its central effort is the searching for an effective and shared guardianship model to the archaeological heritage in Serranópolis city, located in the southwest region of the state of Goiás, Brazil. As a proposal for the protection of archaeological sites in the said city, it was elaborated a Archaeological Cultural Park Project to be implemented by the Serranópolis\' municipal government, with active cooperation of the community and the participation of state and federal governments, each one in their own competences. This thesis was developed in the scope of the Archaeology Doctoral Program of Museum of Archaeology and Ethnology of University of São Paulo - MAE / USP, in the Research Field \"Archaeology and Environment\".
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Bodnar, Roberta Terezinha Uvo. « A tutela jurisdicional da saúde do idoso no Brasil e a matriz disciplinar interpretativa dos tribunais na perspectiva da fraternidade ». reponame:Repositório Institucional da UFSC, 2015. https://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/157417.

Texte intégral
Résumé :
Dissertação (mestrado) - Universidade Federal de Santa Catarina, Centro de Ciências Jurídicas, Programa de Pós-Graduação em Direito, Florianópolis, 2015.
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A presente pesquisa analisa a prestação da tutela jurisdicional  ofertada, processada e julgada perante o Tribunal Regional Federal da 4a Região e os Tribunais Superiores,  relativa ao direito do idoso à saúde. A análise procura constatar se há uma matriz disciplinar que possa justificar a presença da fraternidade como motivação para a decisões a serem proferidas. A tarefa proposta segue disposta de forma a apresentar o Poder Judiciário em sua precípua missão de proteger os direitos fundamentais, com destaque à saúde idoso. Desse modo, o objetivo traçado pretende analisar a dinâmica de defesa dos direitos do idoso à saúde, segundo um posicionamento interdisciplinar baseado na fraternidade, presente nas decisões dos tribunais brasileiros, a qual confere base à ?Matriz interpretativa da tutela jurisdicional da saúde do idoso perante os Tribunais?. A pesquisa destaca o fato de que o Poder Judiciário detém uma atuação importante quando se trata de políticas públicas de saúde, especialmente das demandas pertinentes à saúde do idoso. Tais demandas têm sido tratadas com base em princípios e valores previstos na Constituição da República Federativa do Brasil de 1988, e não raro fundamentadas na fraternidade, de onde decorre, que o valor da fraternidade tem conferido teoria e prática ao tratamento da saúde do idoso, guardado expressão e força a esta questão, gerado eficácia e exequibilidade nas decisões, e, sobretudo, verificado se a fraternidade tem sido capaz de incutir o mais alto grau de dignidade em nossa comum humanidade, conforme alerta a lição koninckiana. A pesquisa recorre ao método de abordagem indutiva, por meio das seguintes técnicas de pesquisa: bibliográfica, documental, legal, e, especialmente, por meio da técnica jurisprudencial  utilização de livros e revistas especializados e é desenvolvida em três capítulos.

Abstract : The following research analyzes the provision of jurisdictional tutelage  offered, processed and brought before the Tribunal Regional Federal da 4a Região and the Superior Courts, - on the right of the elderly to health care. The analysis seeks to establish whether there is a disciplinary matrix that may justify the presence of the fraternity as motivation for decisions to be handed down. The task proposed is arranged to present the Judiciary in its primary mission of protection to fundamental rights, especially the elderly health care. Thus, the outlined objective plans to analyze the dynamics of defense of the elderly s rights to health, according to an interdisciplinary position based on fraternity, present in the decisions of the Brazilian Courts, which confers base on ?interpretative Matrix of judicial protection of the elderly s health care before the Courts. The research highlights the fact that the Judiciary holds a significant practice when it comes to Public Health Policies, especially the relevant demands on aging health. Such demands have been treated based on principles and values foreseen in the Constituição da República Federativa do Brasil de 1988, and they re often grounded in fraternity, where it stems without any doubt, that the value of fraternity has conferred theory and practice to the treatment of the elderly health, guarding expression and strength to this question, generating efficiency and feasibility in decisions, and above all, verifying whether the fraternity has been able to instill the highest degree of dignity in our common humanity, as the koninckiana lesson alerts. The research resorts to the inductive approach method, through the following research techniques: bibliography, documentary, legal, and especially, by jurisprudential technique  use of specialized books and magazines and is developed in three chapters.
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Maia, Gretha Leite. « O procedimento probatório nos novos modelos processuais ». reponame:Repositório Institucional da UFC, 2001. http://www.repositorio.ufc.br/handle/riufc/12454.

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Résumé :
MAIA, Gretha Leite.O procedimento probatório nos novos modelos processuais. 2001. 147 f.: Dissertação (mestrado) - Universidade Federal do Ceará, Programa de Pós-Graduação em Direito, Fortaleza-CE, 2001.
Submitted by Natália Maia Sousa (natalia_maia@ufc.br) on 2015-05-26T16:19:32Z No. of bitstreams: 1 2001_dis_glmaia.pdf: 895669 bytes, checksum: c2409f441b7db87de1d27142329564fc (MD5)
Approved for entry into archive by Camila Freitas(camila.morais@ufc.br) on 2015-05-27T13:53:17Z (GMT) No. of bitstreams: 1 2001_dis_glmaia.pdf: 895669 bytes, checksum: c2409f441b7db87de1d27142329564fc (MD5)
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This work is research object of the acertamento fact issue as an antecedent of by courts through an evidentiary procedure. The theme of the evidence, throughout this research , proved to be multidisciplinary : it involves the necessary analysis of philosophical , psychological, legal , sociological and numerous other sciences , each with its different scientific methods and their particular principles , which made research rather exciting , but it also revealed difficulties in operating order.
O presente trabalho tem como objeto de pesquisa o acertamento da questão de fato como um antecedente da prestação da tutela jurisdicional, através de um procedimento probatório. O tema das provas, ao longo desta investigação, revelou-se multidisplinar: envolve a necessária análise de aspectos filosóficos, psicológicos, jurídicos, sociológicos e de inúmeras outras ciências, cada uma com seus diferentes métodos científicos e seus particulares princípios, o que tornou a pesquisa assaz instigante, embora também tenha revelado dificuldades de ordem operacional.
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Arce, Ortiz Elmer Guillermo. « La tutela laboral de los derechos fundamentales del trabajador. Una asignatura pendiente en tiempos de reforma ». Pontificia Universidad Católica del Perú, 2012. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/115967.

Texte intégral
Résumé :
The labor guardianship of worker’s fundamental rights: A pending subject in times of reformThe articlestarts with the penetration of Constitutional Law in labor relations mainly promoted by the Constitutional Court, which with its repeated statements have specified the normative content of workers’ constitutional rights. From this, it maintains that in protection matters of fundamental rights we are in the middle of an insufficientordinary route and another extraordinary route, legal protection, also unable to assume adequate protection of workers. The article analyzes particularities that should have a claim of violation of the fundamental rights of any other in alabor site to pick up characteristics such as:  accentuated swiftness, priority and preventing inadmissibility “in limine”. Finally, the text concludes regretting that New Procedural Labor Lawhasn’t created an ad hoc process for the protection of fundamental rights and that, on the contrary, it has opted for a disperse and chaotic system to protect them.
El artículo tiene como punto de partida la penetración del Derecho Constitucional en las relaciones de trabajo impulsada principalmente por el Tribunal Constitucional, el cual, con sus reiteradas sentencias, ha precisado el contenido normativo de los derechos constitucionales de los trabajadores. A partir de ello, se sostiene que en materia de protección de los derechos fundamentales nos encontramos en medio de una vía ordinaria insuficiente y otra vía extraordinaria, la del amparo, también incapaz de asumir la protección adecuada del trabajador. El artículo analiza las particularidades que debe tener una demanda de violación de derechos fundamentales y que la diferencian de cualquier otra en sede laboral para recoger características como: celeridad acentuada, prioridad e impedir la improcedencia in limine. Finalmente, el texto concluye lamentando que la Nueva Ley Procesal del Trabajo no haya creado un proceso ad hoc para la protección de derechos fundamentales y que, por el contrario, se haya optado por un sistema disperso y caótico para la protección de los mismos.
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Perez, Stephanie Carolyn. « A efetividade do Direito na aplicação da tutela penal nos crimes contra as relações de consumo ». Pontifícia Universidade Católica de São Paulo, 2017. https://tede2.pucsp.br/handle/handle/20546.

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Résumé :
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Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior - CAPES
Fundação São Paulo - FUNDASP
Until the advent of Brazilian Constitution of 1988, the legislature had been concerned to protect individual interests, such as life and property rights. However, with the emergence of so-called Liberal State, the legislator found that the individuality of the XVIII Century was not enough to regulate the demands of the new society that was being born, mainly because of the emergence of relations of a collective character. The concept of the diffuse and collective interests emerged with the need to keep up with this social evolution. In this context, the Brazilian Constitution of 1988 attributed protection to consumer's rights, by the Article 5, XXXII. In the same sense, it was followed by the infraconstitucional legislation, that provided criminal protection to the consumers relations, with the definition of Crimes Against the Consumer Relations. The matter up for discussion is whether there is effectiveness in the way in which the legal framework protects this category of interests and, especially, if the application of penal rules for the protection of consumer relations is necessary. Based on the premises of the General Theory of Law and based on a study of Philosophy of Law and Criminal Law, the purpose of this dissertation is to analyze the Effectiveness of Law specifically to the production of results by the legal rules in the context of the Crimes Against the Consumer Relations
Com a promulgação da Constituição Federal de 1988 surgiu um novo cenário de proteção dos interesses jurídicos. Até então, o legislador preocupava-se em tutelar interesses individuais, como a vida e o patrimônio. Contudo, com o surgimento do chamado Estado Liberal, o legislador verificou que a individualidade do Século XVIII não era suficiente para regular as exigências da nova sociedade que estava nascendo, principalmente em razão do surgimento de relações de caráter coletivo. Neste contexto surgiu a tutela dos chamados interesses difusos e coletivos como uma necessidade de se acompanhar essa evolução social. Neste cenário, a Constituição Federal de 1988 passou a prever a proteção dos direitos do consumidor em seu artigo 5º, inciso XXXII. No mesmo sentido seguiu a legislação infraconstitucional, que passou a prever aplicação da tutela penal para as relações de consumo, por meio da tipificação dos Crimes contra as Relações de Consumo. Questão que se coloca em debate é se existe efetividade na forma como o ordenamento jurídico tutela essa categoria de interesses e, principalmente, se é necessária a aplicação da tutela penal para a proteção das relações de consumo. Partindo-se das premissas da Teoria Geral do Direito e com base em um estudo conjunto das áreas da Filosofia do Direito e do Direito Penal, a proposta desta dissertação é analisar a Efetividade do Direito especificamente com relação à produção de resultados pela norma jurídica na aplicação da tutela penal nos Crimes contra as Relações de Consumo
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Aniceto, Danielle Monteiro Prezia. « Execução das obrigações de fazer e não fazer contra a Fazenda Pública ». Pontifícia Universidade Católica de São Paulo, 2007. https://tede2.pucsp.br/handle/handle/7585.

Texte intégral
Résumé :
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The present dissertation deal with the execution of legal duties to do or not do something against State, which is denoted, into the procedure, of Public Treasury . The legal alterations promoted in the Civil Procedural Code and in the corresponding law, after the promulgation of the Brazilian Federal Constitucional, known by procedural reforms, resulted in a real transformation of the execution action and reflect the change of values and principles, deserving attention the principle of effectiveness, that overcame the principle of juridical security, which was excessively valuated. This orientation by the principle of effectiveness hits the others execution primary principles and creates new principles, that live on, nowadays, in the civil procedural system, with the traditional principles. The execution of legal duties to do or not to do something was especially hited by this new vision, overcoming the classic principle that supported the compensable protection (nemo praecise potest cogi ad factum), replaced by the specific protection. To concrete it, the brazilian juridical order have available various measures, to enforce the debtor to accomplish the obligation. The study discuss the possibility to impose sanctions against State, despite the juridical rule that the Public Administration are devoted to. This work discuss, then, by the study of the actual doctrine and jurisprudence, the acceptance of the imposition of enforceable measures against the Public Administration, such as fine, jail time, judicial intervention and the blockade of public grant
A presente dissertação trata da tutela jurisdicional executiva das obrigações de fazer e não fazer outorgada em face de pessoas jurídicas de direito público, as quais são designadas, dentro do processo, de Fazenda Pública . As alterações legais, promovidas no Código de Processo Civil e na legislação correlata, depois da promulgação da Constituição Federal de 1988, conhecidas como reformas processuais, resultaram em verdadeira transformação desta forma de tutela jurisdicional e refletem a mudança de valores e princípios que passaram a norteá-la, com destaque para o princípio da efetividade, que se sobrepôs ao princípio da segurança jurídica, antes valorizado em demasia. Essa orientação pelo princípio da efetividade afeta os demais princípios fundamentais da execução e dá origem a novos princípios, que atualmente convivem, no sistema processual civil, com seus princípios tradicionais. A tutela das obrigações de fazer e não fazer foi especialmente atingida por essa nova visão, ocorrendo a superação do princípio clássico que dava suporte à tutela ressarcitória (nemo praecise potest cogi ad factum), que cedeu lugar à tutela específica. Para concretizá-la, o nosso ordenamento prevê diversos meios, coercitivos e sub-rogatórios, que, dado o regime jurídico ao qual se submetem as pessoas jurídicas de direito público, em especial quanto a seus bens, questiona-se sobre a possibilidade do seu emprego contra elas. Discute-se, assim, a partir da análise da doutrina e da jurisprudência atual, o cabimento de medidas executivas contra a Fazenda Pública, como a multa diária, a prisão civil, a prisão penal, a intervenção judicial e o bloqueio de verbas públicas
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Aguirre, Córdova Gonzalo Nicolás. « Análisis doctrinal, legal y jurisprudencial de la aplicación del procedimiento de tutela de derechos fundamentales a los funcionarios públicos : desde la incompetencia a la inaplicabilidad ». Tesis, Universidad de Chile, 2019. http://repositorio.uchile.cl/handle/2250/171067.

Texte intégral
Résumé :
Memoria para optar al grado de licenciado en ciencias jurídicas y sociales
El objetivo de este trabajo es dar cuenta de la evolución y lineamientos de los tribunales en torno a acoger o rechazar la aplicación del procedimiento de tutela de derechos fundamentales a los funcionarios públicos. Para ello realizaremos un análisis legal, doctrinal y jurisprudencial de la materia, nos referiremos a las distintas hipótesis sobre este asunto, a saber: la incompetencia de los tribunales, la aplicación de la tutela a los funcionarios públicos y la declaración de inconstitucionalidad de ello, para detenernos, finalmente, en los distintos proyectos de ley existentes sobre el tema, cuyo fin es consagrar legalmente dicha aplicación.
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Travessa, Júlia Lordêlo dos Reis. « O microssistema jurídico de tutela da moralidade pública : a Constituição Federal de 1988 e o garantismo como vetores ordenadores ». Faculdade de Direito, 2018. http://repositorio.ufba.br/ri/handle/ri/27032.

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Résumé :
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A proteção da moralidade pública não é recente no Direito Brasileiro, sendo bem jurídico recorrente tanto no âmbito constitucional quanto legal, porém de pouca ou nenhuma efetividade em refrear lesões cíveis, administrativas e penais. Neste contexto, é promulgada a Constituição Federal de 1988, profundamente ligada à dignidade humana, e eminentemente voltada, portanto, para uma compreensão do Estado como realizador da dignidade humana. As inúmeras ferramentas protetoras das diversas dimensões da dignidade humana, dentre elas a moralidade pública, trazidas pela Constituição Federal de 1988 evidenciam uma compreensão de estruturação sistêmica do ordenamento jurídico conforme valores e princípios direcionados à valorização da pessoa humana. Esta dissertação, assim, fundada na metodologia indutivo-dedutiva e na compreensão sistêmica de unidade axiológica de Canaris, busca consolidar a existência do microssistema jurídico de tutela da moralidade público como o mais adequado para uma tutela jurídica legítima e que efetivamente cumpra a promessa de tutela jurídica.
The protection of public morality is not recent in Brazilian law, receiving constitutional and infraconstitutional protection, but these legal rules (civil, administrative and criminal) haven’t been of much efficiency. In this context, comes the Federal Constitution of 1988, deeply linked to human dignity, and eminently directed, therefore, to an understanding of the state as a provider of human dignity. The numerous legal protective tools of the various dimensions of human dignity, among them the public morality, brought by the Federal constitution of 1988, makes a systemic structure around the values and principles of human dignity. This dissertation, then, based on the inductive-deductive methodology and in the systemic comprehension of Canaris that the neoconstitutional Constitution builds an axiological unit, seeks to consolidate the existence of a valid legal microsystem of the tutelage of public morality as the most appropriate legal instrument legitimated to fulfill the legal promise of protection of the public morality.
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Salas, Villalobos Sergio. « Temporary Measures on the Merits Its uniqueness in the Peruvian procedural system and its necessary adequacy as a Self-Help Measure ». IUS ET VERITAS, 2016. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/122529.

Texte intégral
Résumé :
This article addresses the temporary measures on the merits, to the author this is a hybrid concept within the Peruvian procedural system. to explain this procedural notion, the author begins alluding to the differentiated tutelage and, within it, the self-help measures; then he refers to the procedural stage where the temporary measures on the merits should be placed and also makes a comparison between precautionary measures and self-help measures to conclude that the temporary measures on the merits must be treated as self-help measures.
El presente artículo aborda las medidas temporales sobre el fondo, que para el autor es un concepto híbrido dentro del sistema procesal peruano. Para explicar esta noción procesal el autor empieza haciendo alusión a la tutela diferenciada y, dentro de ella, a las medidas autosatisfactivas; luego de ello, se refiere al escenario procesal donde deberían ubicarse las medidas temporales sobre el fondo y, además, hace una comparación entre las medidas cautelares y las medidasautosatisfactivas para concluir que las medidas temporales sobre el fondodeben asimilarse como medidas autosatisfactivas.
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González, Silva Andrea, et Fuica Gonzalo Lobos. « Análisis de las últimas modificaciones legales al Derecho Penal y Civil : sus efectos en la familia penalmente tutelada ». Tesis, Universidad de Chile, 2001. http://www.repositorio.uchile.cl/handle/2250/107222.

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Résumé :
Memoria (licenciado en ciencias jurídicas y sociales)
No autorizada por el autor para ser publicada a texto completo
La presente Memoria de prueba para optar al grado de Licenciado en Ciencias Jurídicas y Sociales tiene por finalidad seleccionar y analizar las más recientes modificaciones legales que se hayan dictado en nuestro ordenamiento jurídico y que digan relación con la protección penal de los vínculos familiares. Nuestra meta será desentrañar y sistematizar, de la mejor manera posible, la forma en que quedará definitivamente configurada la tutela penal a las mencionadas relaciones. Frente a la amplitud del tema elegido, se hizo imprescindible establecer un marco teórico específico que permitiera mantener la coherencia lógica y unidad de los tópicos a analizar. Para tal efecto, seleccionamos dos directrices generales que orientarían nuestra labor, a saber: Sólo nos avocaríamos al estudio de aquellas figuras que contemplaran, en sus descripciones típicas, a los vínculos de familia como uno de los bienes jurídicos objetos de tutela. De esta manera, quedaron excluidas todas aquellas menciones al parentesco que no constituyeran elementos normativos de los tipos penales en estudio. Sólo estudiaríamos los nuevos cuerpos legales (fueran estos civiles o penales) que pudieran producir efectos en las figuras delictivas acotadas en el punto anterior. Siguiendo el camino trazado por los lineamientos recién expuestos, intentaremos lograr un objetivo aún más específico que el propuesto en los párrafos anteriores: determinar, tras las recientes modificaciones legales, el concepto de familia protegido por nuestro Derecho Penal y el tipo de protección que pretende otorgar. Hacemos presente dos situaciones: en primer lugar, y desde un punto de vista estrictamente temporal, fijamos como punto de partida de nuestro estudio a la Ley Nº 19.325 (publicada en el Diario Oficial el día 27 de agosto de 1994), por cuanto resulta ser una de las mayores innovaciones en la protección jurídico penal con que el Estado busca amparar a la familia. En segundo lugar, queremos prevenir que la sistematización y nomenclatura otorgada a los delitos analizados trató de ceñirse con el mayor rigor posible a las estructuraciones acogidas por nuestra doctrina general, sin embargo en más de una ocasión debimos distanciarnos de las opiniones de los autores estudiados, y no vimos en la necesidad de elaborar una sistemática propia, más funcional con los objetivos propuestos
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Zuanazzi, Guilherme. « O tipo penal de disparo de arma de fogo como espécie dos delitos contra a incolumidade pública : uma antecipação de tutela penal legitimável / ». Franca : [s.n.], 2009. http://hdl.handle.net/11449/89866.

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Résumé :
Orientador: Fernando Andrade Fernandes
Banca: Antonio Milton de Barros
Banca: Marisa Helena D'Arbo Alves de Freitas
Resumo: O presente trabalho aborda o problema da legitimação do delito de disparo de arma de fogo prescrito no Estatuto do Desarmamento (Lei n. 10.826/03). Para tanto, empreende uma análise dogmática da figura típica correspondente, com a intenção de identificar os principais entraves existentes na imputação objetiva do resultado e encontrar-lhes um encaminhamento adequado às finalidades do Sistema jurídico-penal. Desenvolve a análise do objeto aplicando o método derivado do Modelo da "Ciência conjunta do direito penal". Primeiramente, identifica o novo significado do comportamento de disparo no contexto das interações sociais próprias da sociedade pós-industrial, determinando um substrato criminológico a partir do qual a tutela penal da incolumidade pública adquire conteúdo e função. Em um segundo momento, fundamenta a criminalização do disparo por meio da valoração político-criminal da incolumidade pública como um valor digno de proteção penal e da ofensividade do comportamento de "disparo em local destinado à comunidade" como um resultado desvalioso para bem jurídico tutelado. Por fim, projeta os fundamentos teóricos, obtidos com as análises criminológica e político-criminal, na interpretação dogmática do tipo legal, revelando a definição dos elementos do injusto penal de forma concreta, mas não menos adequada sistematicamente. Conclui, assim, pela compreensão do delito de disparo na forma de uma espécie dos crimes contra a incolumidade pública, como sendo a melhor via para a legitimação da intervenção penal
Abstract: The present work deals with the legitimacy matter of the misdeed of the shot set in the statute of disarmament. Hence, it executes a dogmatic analysis of the correspondent prohibitive norm, intending to identify the main barriers of the objective imputation of the result as well as to find an adequate path to the purposes of the juridical-penal System. It builds an analysis of the object by applying the derived method of the joint legal-criminal sciences Model. Firstly, it identifies the new significance of the shot in the post-industrial social interactions, defining a criminological base from which the public safety acquires content and function. Secondly, it bases the criminalisation of the shot by the criminal-political evaluation of the public safety as a value worthy of penal protection and by the offensiveness of the shot in a public area as an offensive result for the protected legal good. Lastly, it highlights the theoretical bases, which have been obtained by criminological and criminal-political analyses, in the dogmatic interpretation of the legal prohibition. This reveals the definition of the criminal illicit elements not only concretely, but also systematically adequate. It concludes by reinforcing the comprehension of the misdeed of the shot as a part of the crimes against public safety as being the best path for the penal intervention legitimacy
Mestre
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Passos, Júnior Vicente da Cunha. « A possibilidade de aplicação do princípio da solidariedade para a ampliação do conceito de superendividamento ». Faculdade de Direito, 2018. http://repositorio.ufba.br/ri/handle/ri/25877.

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Résumé :
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O tema da presente pesquisa é a possibilidade de aplicação do princípio da solidariedade para a ampliação do conceito de superendividamento. Assim, o objetivo deste trabalho foi perquirir se o princípio da solidariedade extraído da Constituição Federal de 1988 seria capaz de ampliar o conceito de superendividamento, diante da importância dessa situação e pela constância desse problema em tempos de crises econômicas. Para tanto, a pesquisa foi dividida em três partes. Na primeira discorreu-se sobre as modificações ocorridas na teoria geral dos contratos, abordando o atual papel dos princípios contratuais na sociedade, tendo em vista que o superendividamento é significativamente causado por relações contratuais, especialmente as de fornecimento de crédito ou, até mesmo em outros tipos de contrato que comprometam sua capacidade de honrar seus compromissos. Na segunda parte, analisou-se a situação do hiperconsumo e o superendividamento, com o objetivo de demonstrar quais as relações que existem entre tais figuras, e apresentando qual o posicionamento doutrinário sobre o superendividamento, já que será proposta a ampliação do conceito deste instituto. Por fim, no último capítulo, buscou-se demonstrar que o princípio da solidariedade, com amparo no princípio da dignidade humana e preocupado com a preservação do mínimo existencial, pode servir de fundamento para a ampliação do conceito de superendividamento, para que outras pessoas possam receber a tutela legal protetiva de seus direitos em situações ainda não admitidas pela doutrina nem pelo Projeto de Lei 3.515/2015 que trata do tema, razão pela qual sugerimos a ampliação do conceito para o superendividamento.
The present research's theme is the possibility of expansion of the concept of over-indebtedness by the application of the principle of solidarity. Therefore, the objective of this paper was to inquire if the principle of solidarity extracted from Brazil's Constitution of 1988 is apt to extend the concept of over-indebtedness, considering the importance of the situation and the constancy that it occurs during economic crisis. To archive so, the research was divided in three parts. The first discussed about the modifications that happened to the contract theory, approaching the current role from the contractual principles in society, contemplating that the over-indebtedness is significantly caused by contractual relations, especially as credits supply or, even by contracts that compromise the ability to honor its obligations. At the second part, was analyzed the hyperconsumerism and the over-indebtedness, aiming to demonstrate the relation between the figures, and displaying what is the doctrinal position about over-indebtedness, since there will be proposed a extension of its concept. Lastly, in the final piece, was attempted to show that the principle of solidarity, as an assistance in the principle of the human dignity and the concern about the preservation of the minimum existential, can be used as foundation for an expansion of the concept of over-indebtedness, so that other people can receive the legal protection of their rights in situations not yet admitted not even by Bill nº 3515/2015 that contains the theme, reason that suggests extends the concept for over-indebtedness.
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Zuanazzi, Guilherme [UNESP]. « O tipo penal de disparo de arma de fogo como espécie dos delitos contra a incolumidade pública : uma antecipação de tutela penal legitimável ». Universidade Estadual Paulista (UNESP), 2009. http://hdl.handle.net/11449/89866.

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Made available in DSpace on 2014-06-11T19:24:14Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2009-11-24Bitstream added on 2014-06-13T19:10:35Z : No. of bitstreams: 1 zuanazzi_g_me_fran.pdf: 1242411 bytes, checksum: 9314547aae6932ff1ef715addf4ef146 (MD5)
O presente trabalho aborda o problema da legitimação do delito de disparo de arma de fogo prescrito no Estatuto do Desarmamento (Lei n. 10.826/03). Para tanto, empreende uma análise dogmática da figura típica correspondente, com a intenção de identificar os principais entraves existentes na imputação objetiva do resultado e encontrar-lhes um encaminhamento adequado às finalidades do Sistema jurídico-penal. Desenvolve a análise do objeto aplicando o método derivado do Modelo da “Ciência conjunta do direito penal”. Primeiramente, identifica o novo significado do comportamento de disparo no contexto das interações sociais próprias da sociedade pós-industrial, determinando um substrato criminológico a partir do qual a tutela penal da incolumidade pública adquire conteúdo e função. Em um segundo momento, fundamenta a criminalização do disparo por meio da valoração político-criminal da incolumidade pública como um valor digno de proteção penal e da ofensividade do comportamento de “disparo em local destinado à comunidade” como um resultado desvalioso para bem jurídico tutelado. Por fim, projeta os fundamentos teóricos, obtidos com as análises criminológica e político-criminal, na interpretação dogmática do tipo legal, revelando a definição dos elementos do injusto penal de forma concreta, mas não menos adequada sistematicamente. Conclui, assim, pela compreensão do delito de disparo na forma de uma espécie dos crimes contra a incolumidade pública, como sendo a melhor via para a legitimação da intervenção penal
The present work deals with the legitimacy matter of the misdeed of the shot set in the statute of disarmament. Hence, it executes a dogmatic analysis of the correspondent prohibitive norm, intending to identify the main barriers of the objective imputation of the result as well as to find an adequate path to the purposes of the juridical-penal System. It builds an analysis of the object by applying the derived method of the joint legal-criminal sciences Model. Firstly, it identifies the new significance of the shot in the post-industrial social interactions, defining a criminological base from which the public safety acquires content and function. Secondly, it bases the criminalisation of the shot by the criminal-political evaluation of the public safety as a value worthy of penal protection and by the offensiveness of the shot in a public area as an offensive result for the protected legal good. Lastly, it highlights the theoretical bases, which have been obtained by criminological and criminal-political analyses, in the dogmatic interpretation of the legal prohibition. This reveals the definition of the criminal illicit elements not only concretely, but also systematically adequate. It concludes by reinforcing the comprehension of the misdeed of the shot as a part of the crimes against public safety as being the best path for the penal intervention legitimacy
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Henao, Beltrán Lina Fernanda. « La tutela de los socios de las sociedades de capital en las operaciones de modificación estructural en el ordenamiento español y colombiano ». Doctoral thesis, Universitat de Barcelona, 2016. http://hdl.handle.net/10803/386473.

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Résumé :
El régimen legal de las operaciones de modificación estructural de las sociedades de capital debe incluir los mecanismos de tutela que permitan proteger el interés de los socios de las compañías intervinientes. Este interés se circunscribe a la necesidad de ser informados de manera completa, clara, veraz y suficiente, al deber de mantener su vínculo social con la compañía en términos similares a los que poseía en la sociedad originaria, a la facultad de separarse de la compañía y a la posibilidad de impugnar las decisiones sociales que se han adoptado en contravención de la ley. Esta investigación determinará la suficiencia y eficacia de estas medidas en la ley española, y analizará los mecanismos de protección en el ordenamiento colombiano, con el objetivo de establecer las ventajas y desventajas de este ordenamiento en relación con aquel.
The legal regime of the structural modifications of corporations must include the mechanisms to protect the interests of the shareholders of the intervening companies. These interests include the partners’ right to be informed in a complete, clear, accurate and sufficient way; to maintain their social relation with the company in similar terms to those they had in the original company; the faculty to secede from the company and, the possibility of challenging social decisions that have been taken in violation of the law. In order to assess the advantages and disadvantages of the Colombian legal system in relation to the Spanish one, this research will determine the adequacy and effectiveness of these measures under Spanish law and it will analyze the mechanisms of protection as enshrined in the Colombian legal system.
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Roncarolo, Francesca. « Lo ius superveniens tra esigenze di tutela del legittimo affidamento e legalità dell’azione amministrativa, nella dimensione italiana, francese ed europea ». Thesis, Paris 1, 2018. http://www.theses.fr/2018PA01D010.

Texte intégral
Résumé :
L’étude s’occupe de l’affirmation progressive d’instruments de tutelle de la confiance légitime des privés par rapport aux conflits de loi dans le temps, qui conditionnent l’adoption ou l’efficacité des actes administratifs individuels favorables, grâce à une analyse de droit comparé entre Italie, France et Union Européenne. Après l’illustration des notions découlant du principe de légalité et du principe de sécurité juridique, qui ont été élaborées dans le deux Pays, les cas jurisprudentiels et normatifs plus récents du droit italien et français sont étudiés. Ils concernent notamment le changement normatif qui intervient soit pendant la procédure administrative non contentieuse et qui est finalisée à l’adoption d’un acte favorable, soit pendant le développement de situations en cours, en affectant l’efficacité d’un acte individuel à effet durable. Cette reconstruction permet de catégoriser les hypothèses dans lesquelles la reconnaissance de la confiance légitime du privé soit juridiquement possible, ainsi que de vérifier les moyens de protection de ces positions subjectives, mises à la disposition par l’Italie et la France. Enfin, on analyse les solutions dégagées sur le thème au niveau européen, par la Cour de Justice de l’Union européenne, la Cour Européenne du Droit de l’Homme, ainsi que parle système de droit allemande, qui est devenu un modèle de référence en matière de confiance légitime au niveau européen. La recherche est donc destinée à évaluer l’adéquation de ces deux systèmes de droit aux impulsions de l’Union européenne et à vérifier leur aptitude au respect des standards européens d’effectivité de protection
The dissertation examines the impact of new legislation that negatively affects the asset of private interests, carried out by administrative action. The comparative analysis focuses on the Italian and French legal systems, as they share a similar legal tradition in the field of administrative law. The work is aimed at verifying, through the study of the most recent case law, the existence of a position of legitimate expectation recognised to the administrated subjects with respect to the modification of laws over time, under two different aspects : within a proceedings, as well as during on-going situation created by provisions of long-lasting bindingness. The work analyses the available means of protection and it verifies the current position on the matter in the aforementioned normative systems. In the last part, the work studies the inputs on the subject matter given by the decisions of the European Court of Justice and the European Court of Human Rights, taking the analysis to a supra-national level; it also highlights the influence exercised by the German law on the issue of legitimate expectation, as the German system represent the principal referring model
Lo studio si occupa dell’impatto esercitato dalle sopravvenienze normative che incidonosfavorevolmente sull’assetto di interessi dei privati, realizzato dall’azione amministrativa.L’analisi, di diritto comparato, si concentra sui sistemi di diritto italiano e francese, accumunati da una tradizione storico-giuridica affine nel campo del diritto amministrativo. Attraverso l’analisi della casistica giurisprudenziale più recente, siverifica l’esistenza di una posizione giuridica di legittimo affidamento degli amministratiin sede di successione di leggi nel tempo, in due ambiti: in fase endoproccedimentale,nonché nel successivo svolgersi di situazioni in corso instaurate da provvedimenti adefficacia durevole. Sono vagliati gli strumenti di tutela a disposizione e verificati imutamenti in atto – a oggi – sul tema, nei due sistemi di diritto citati.Successivamente, l’indagine dà conto degli impulsi giurisprudenziali della Corte diGiustizia dell’Unione Europea e della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, portandol’analisi a un livello sovranazionale e accennando anche all’influenza esercitata, inmateria, dal principale modello di riferimento in materia di legittimo affidamento, ossiadall’ordinamento tedesco.La ricerca è stata condotta sia in Italia sia in Francia, attraverso un percorso di dottorato svolto in co-tutela, attivato tra l’Università Statale degli Studi di Milano e l’Université Paris1 Panthéon-Sorbonnne
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