Littérature scientifique sur le sujet « Trasformabilità »

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Articles de revues sur le sujet "Trasformabilità"

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Valente, Ilaria. « La rigenerazione dei tessuti urbani marginali : costruire un percorso di ricerca tramite sperimentazioni progettuali ». TERRITORIO, no 59 (novembre 2011) : 66–69. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-059011.

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Résumé :
La ricerca progettuale che il testo introduce affronta la questione del grado di trasformabilitŕ dei tessuti, della loro demolizione, manutenzione, costruzione, consolidamento. Si intende argomentare la possibilitŕ di operare tramite una pratica di rigenerazione del margine urbano ‘aperta' e integrabile, sorretta da una consapevole e orientata descrizione del contesto a cui ancorare puntuali scritture progettuali. Gli interventi dei Dottorandi in Progettazione Architettonica e Urbana propongono alcuni modi di interpretare il tema della rigenerazione e alcune soluzioni parziali da cui muovere verso approfondimenti e comparazioni. Si tratta di strategie di intervento architettonico puntuali e tra di loro integrabili applicate al margine Ovest di Milano, dove si intende ricostituire tramite inedite connessioni la tessitura del costruito, degli spazi aperti, delle tracce preesistenti.
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« Editoriale ». Manipolazioni metasemiche del patrimonio 2 NS, Issue 2 Ns, July 2019 (15 juin 2019) : 8. http://dx.doi.org/10.30682/aa1902introita.

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Résumé :
La cultura architettonica sulle Alpi sembra aver sviluppato negli ultimi anni una particolare sensibilità sul tema del riuso e della valorizzazione del patrimonio, maturando un approccio non ideologicamente conservativo che – sommato ad un’azione di “tutela critica” – introduce nuove modalità di manipolazione consapevole degli oggetti trasformabili. Questo numero esplora le possibilità del progetto di architettura nell’operare una sintesi intenzionalmente non risolta e volutamente tensionale tra dimensione storica e contemporanea, attraverso un processo di risignificazione del patrimonio.
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Thèses sur le sujet "Trasformabilità"

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MARTELLI, AMALIA. « Sulle condizioni che influenzano la trasformabilità e ostacolano la riqualificazione delle aree industriali dismesse ». Doctoral thesis, La Sapienza, 2005. http://hdl.handle.net/11573/917200.

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PROSPERETTI, LAURA. « Crisi della società e trasformazione omogenea ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/949.

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Résumé :
L’oggetto del presente studio è rappresentato dall’analisi della trasformazione societaria in presenza di crisi economico-patrimoniali che possono sfociare anche in procedure concorsuali o nella liquidazione del soggetto giuridico. La scelta di prendere in analisi la trasformazione nella crisi, di qualunque tipo essa sia, è dovuta alla volontà di trovare soluzioni a problemi pratici di notevole rilievo, ma anche di indagare la natura giuridica della trasformazione attraverso la verifica dei limiti scaturenti dalla necessità di salvaguardare interessi terzi rispetto a quello della società. Il Leitmotiv è, dunque, costituito dal rapporto tra l’interesse sociale realizzabile attraverso la trasformazione e gli interessi terzi coinvolti nella crisi della società, e dalla verifica se la trasformazione possa effettivamente definirsi un’operazione meramente continuativa e tendenzialmente neutrale rispetto ai terzi, un mero mutamento di veste giuridica. Tale obiettivo della ricerca è perseguito attraverso l’individuazione degli interessi coinvolti nel fenomeno della crisi della società e la verifica della loro realizzabilità (o lesione) attraverso lo strumento della trasformazione. La trattazione è incentrata sulle varie ipotesi di trasformazione omogenea (da e in società di capitali, in e da società di persone e trasformazioni interne alle due categorie), che sono esaminate segnalando, di volta in volta, in quale tipo di trasformazione il problema si è posto più spesso in passato, o, in ipotesi, si potrebbe porre con maggiore verosimiglianza. Per prima cosa vengono individuati i possibili scopi della trasformazione di società in crisi, al fine di chiarire le ragioni economiche della scelta di compiere un simile atto organizzativo e di comprendere in quali casi la trasformazione possa favorire tutti o solo alcuni degli interessi coinvolti. L’indagine prosegue con la verifica dei limiti della trasformazione di società in una situazione di crisi, che non abbia condotto all’apertura di una procedura concorsuale. A tale scopo sono presi in esame essenzialmente i profili patrimoniali della trasformazione omogenea sia evolutiva che regressiva. In secondo luogo si analizza il problema dell’assoggettabilità a procedura concorsuale di società trasformata o nel corso della trasformazione e degli effetti peculiari che ne derivano, soprattutto nei confronti dei soci illimitatamente responsabili. Si passa, poi, all’esame del fenomeno della trasformazione di società sottoposta a procedura concorsuale e dei relativi problemi: dalla persistenza del fallimento come causa di liquidazione della società alla trasformabilità di società in liquidazione; dai problemi relativi alla valutazione di compatibilità della trasformazione, alle questioni in tema di recesso del socio e di danno da trasformazione.
Topic of this study is the analysis of the conversion of corporations (i.e. change of the legal form, under which the business is run) during an economic crisis, which can lead them to bankruptcy procedures or to the dissolution of the legal entity. The choice to analyze conversion during a crisis of any kind is due to the will to solve relevant problems, which have arisen in practice, and also to look into the legal nature of conversion by means of the identification of its boundaries due to the need to safeguard third parties’ interests. The main theme of this work can be found in the analysis of the relationship between the company’s interest, which can be satisfied through a conversion, and third parties’ interests, which are involved in the company’s crisis, and of the related problem whether conversion can be defined or not as a merely continuative and neutral operation, a mere change of legal vest. This scope of the research is pursued through the identification of the interests involved in the phenomenon of a company’s crisis and the analysis of the possibility to satisfy or harm them through a conversion. The work examines all hypothesis of “homogeneous” conversion (i.e. from and into a stock or limited liability company or a different kind of company and from and into a partnership or a different kind of partnership), highlighting, each time, which problem has already occurred and which one could arise in the future, with regard to each case of conversion. First of all, attention is given to the potential target of a conversion of companies going through a crisis, to clarify the economic reasons of the choice to perform such an organizational operation and to understand in which cases a conversion could favour all or only some of the interests involved in the crisis of a business. The study continues with the identification of the boundaries of the conversion, when the crisis has not yet led to the opening of a bankruptcy procedure or to the dissolution of the legal entity. For this purpose, the analysis is based on asset-related issues of conversion, both in case of conversion into a more complex entity and in case of a conversion and into a simpler one. Furthermore, this work examines the issues arising from the opening of a bankruptcy procedure after the conversion and the particular effects that descend from these circumstances. The final part of the study considers the conversion of a company which is already subject to a bankruptcy procedure and the related issues: from the dissolution of the company caused by the bankruptcy procedure to the conversion of a dissolved company; from the issues risen by the evaluation of compatibility with the bankruptcy procedure to the problems coming from the withdrawal of participants and from the claim for damages in case of invalid conversion.
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DIANA, LORENZO. « CRI_TRA : un approccio alla valutazione delle criticità e della trasformabilità dell'edilizia residenziale pubblica ». Doctoral thesis, 2015. http://hdl.handle.net/11573/1077754.

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Résumé :
La ricerca propone una lettura dell'ambiente costruito al fine di esplorare le caratteristiche proprie degli edifici in funzione della loro predisposizione a subire interventi migliorativi. Lo studio si basa sull'indagine delle caratteristiche tipologiche, strutturali ed energetiche dei complessi residenziali di grande dimensione. I tre aspetti (tipologia, struttura, energia) sono stati ritenuti paradigmatici ed oggettivi al fine di esprimere un giudizio speditivo globale sulle specifiche degli oggetti indagati. L'obiettivo principale è la determinazione di un approccio integrato alla valutazione in grado di cogliere il legame esistente tra tipologia, costruzione e consumi energetici e di fornire una chiave per comprendere il livello di criticità degli aggregati esistenti e la loro propensione alla trasformazione. La necessità dell'espressione di un giudizio speditivo è dettata dalla natura di indirizzo e di pre-valutazione che il presente studio intende proporre. Relativamente alla valutazione non ci si muove in un campo inesplorato: negli ultimi anni nel quadro internazionale si è assistito alla predisposizione di un'ampia gamma di strumenti e metodi di valutazione sul comportamento dell'ambiente costruito, alcuni dei quali di indubbia efficacia. Quello che risulta carente è invece la capacità di esprimere giudizi di indirizzo, delle prevalutazioni che possano far individuare all'interno di insiemi vasti gli edifici più opportuni su cui indirizzare le scelte di intervento. L'approccio proposto è stato tarato sugli interventi di grande dimensione facenti parte del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, realizzati nel corso degli anni '70 e '80. Questa scelta è stata operata per una serie di ragioni. In primo luogo, la netta contrazione di fondi pubblici costringe le aziende territoriali ad operare scelte difficili per cercare di gestire e manutenere il proprio patrimonio. La messa in atto di uno strumento di prevalutazione potrebbe essere di loro supporto nelle scelte di indirizzo per l'allocazione dei fondi disponibili, sopratutto relativamente ai contesti più complessi come le "megastrutture" urbane. In secondo luogo l'edilizia residenziale pubblica di grande dimensione, più di tutti gli altri interventi pubblici, soffre di una netta inadempienza nei confronti della domanda abitativa: da un punto di vista normativo, sia energetiche che strutturale; da un punto di vista tipologico; da un punto di vista sociale. Un patrimonio lontano oggi dall'intercettare le esigenze dall'utenza. Questo patrimonio tuttavia per l'incidenza numerica, per le localizzazioni strategiche e diffuse, per la propensione alla trasformazione, rappresenta un importante potenziale su cui operare per rilanciare la sfida della rigenerazione urbana. In particolar modo è stato preso in esame il patrimonio riferito al 1° PEEP (1964) di Roma al quale si è applicato lo strumento di valutazione proposto.
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BIAGINI, CARLO. « Dalla lettura tipologica e manualistica al progetto di recupero. Metodi e strumenti per la valutazione della trasformabilità dell'edilizia ospedaliera storica ». Doctoral thesis, 1996. http://hdl.handle.net/2158/1008128.

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Résumé :
La ricerca ha individuato quale ambito di indagine il tema della trasformabilità degli edifici esistenti, affrontato negli aspetti sia metodologici che più generali di valorizzazione delle risorse storico-culturali delle preesistenze. Il problema generale è quello di valutare la compatibilità di due categorie di fattori: da un lato le prestazioni offerte dall’edificio correlate ad uno specifico assetto tipo-morfologico; dall’altro i requisiti richiesti dalle nuove destinazioni d’uso ipotizzabili in ordine agli aspetti di sicurezza, fruibilità e benessere del sistema ambientale. Nel quadro delle dismissioni del capitale sociale ottocentesco avvenuto a partire dagli anni ’70, l’edilizia ospedaliera rappresenta un caso emblematico in cui il problema della trasformabilità si pone in maniera evidente nelle sue molteplici valenze, sia per l’entità del patrimonio disponibile, che per la difficoltà di prefigurare nuovi usi in rapporto alle istanze emergenti dal corpo sociale. La prima fase di ricerca è quindi afferita al tema della lettura tipologica della preesistenza, nella quale oltre ad aver assunto i tradizionali metodi di indagine, si è ritenuto necessario approfondire i rapporti che l’oggetto dell’analisi era venuto istaurando al momento della sua edificazione con il contesto tecnico-culturale del proprio tempo, al fine di dare corpo ad un’idea di realtà costruita in accordo con le prospettive della “cultura materiale”. La fase successiva ha previsto l’individuazione di casi studio, che sono stati indagati attraverso un percorso di conoscenza, guidato dal rilievo architettonico, esperito attraverso metodologie di rilevamento diretto e strumentale. In tale ambito è stata affrontata la “storia della costruzione” di questi edifici, analizzata in tutte le fasi del processo realizzativo (dalla programmazione alla esecuzione attraverso il progetto), in quanto considerata non solo un momento di approfondimento culturale, ma strumento prezioso per l’acquisizione di elementi di giudizio, sui quali fondare l’esperienza progettuale per il recupero della preesistenza. A tal fine ha avuto una grande rilevanza nella ricerca lo studio della letteratura tecnica (manuali, riviste, periodici, ecc.) e di altre fonti documentarie dirette (capitolati, contratti, elenco dei prezzi di lavorazioni, ecc.), in quanto hanno permesso di riscoprire non solo le “regole dell’arte”, ma soprattutto il “ragionamenti” che sottendevano il processo progettuale. Nell’800 per l’edilizia ospedaliera si definiscono per la prima volta nuovi approcci progettuali di tipo multidisciplinare, in cui il campo operativo dell’”Architettura Pratica” si estende anche alle aree di ricerca delle scienze mediche, dell’igiene e dell’ingegneria sanitaria con rilevanti implicazioni a livello tipologico. La fase conclusiva della ricerca ha previsto l’applicazione delle metodologie di valutazione della trasformabilità delle preesistenze storiche al caso dell’ex-ospedale psichiatrico “V. Chiarugi” in San Salvi a Firenze.
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Попова, Ірина Іванівна. « Сучасні тенденції в дизайні меблів-трансформерів Італії ». Thesis, 2016. https://er.knutd.edu.ua/handle/123456789/3374.

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