Littérature scientifique sur le sujet « Traffico illecito di migranti »

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Articles de revues sur le sujet "Traffico illecito di migranti"

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Siccardi, Cecilia. « Mare, tratta e migrazioni : violazioni di diritti tra storia e attualità. A proposito di alcune pubblicazioni recenti ». Italian Review of Legal History, no 8 (22 décembre 2022) : 677–93. http://dx.doi.org/10.54103/2464-8914/19455.

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Résumé :
Due milioni e mezzo di persone che migrano sono oggetto di traffici illeciti, che, secondo le stime delle Nazioni Unite, generano profitti per decine di miliardi di euro. [...] Le criticità che pone la situazione descritta sono molto complesse e possonoessere affrontante secondo diverse prospettive, che vanno ben oltre la mera analisi degli strumenti di contrasto al traffico dei migranti e all’immigrazione irregolare. Il tema infatti coinvolge problematiche più ampie, quali la tenuta del sistema ditutela dei diritti umani di fronte ai fenomeni migratori e l’effettività dei diritti. Alla luce di tale contesto, in queste pagine, si ritiene utile indagare le origini delle problematiche che caratterizzano le migrazioni via mare.
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Brachet, Julien. « Migrazioni (trans)sahariane. Territorialitŕ e socialitŕ dei migranti in transito nel Niger del nord ». MONDI MIGRANTI, no 2 (octobre 2009) : 31–46. http://dx.doi.org/10.3280/mm2009-002003.

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Résumé :
Nel Sahara, i migranti africani lungo la loro strada per la Libia o l'Europa sviluppano una forma specifica di territorialitŕ basata sulla paura della "diversitŕ" e dell'"esterioritŕ" dell'ambiente geografico che transitano. Le costruzioni territoriali che sono il risultato di questo contribuiscono alla trasformazione del modo in cui tali spazi di transito funzionano cosě come alle attivitŕ che hanno luogo in queste oasi e le infrastrutture che emergono come risposta al crescente traffico trans-sahariano. L'analisi della territorialitŕ e della socialitŕ dei migranti durante il loro arrivo e permanenza in Agadez e durante il loro passaggio successivo attraverso l'Erg del Ténéré permette di studiare come i flussi migratori che passano attraverso il Sahara lasciano la loro imprint socio-spaziale su queste oasi di transito.
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Bosco, Michele. « Migranti, schiavi, rinnegati. Mobilità e traffico di esseri umani nel Mediterraneo di età moderna (secoli XVI- XVIII) ». MONDI MIGRANTI, no 1 (mars 2020) : 137–62. http://dx.doi.org/10.3280/mm2020-001008.

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Giliberto, Andrea. « Diritto del mare, giurisdizione penale e «autorìa mediata» : una recente pronuncia della Corte di cassazione in tema di traffico di migranti conferma le soluzioni proposte dalla Direzione Nazionale Antimafia ». DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no 3 (avril 2015) : 135–53. http://dx.doi.org/10.3280/diri2014-003009.

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Caputo, Alice. « LA TUTELA PENALE DEI BENI CULTURALI DAL TRAFFICO ILLECITO, DAL DANNEGGIAMENTO E DA ALTRE FORME DI AGGRESSIONE ALLA LUCE DEL DISEGNO DI LEGGE ITALIANO AC- 4220 - DOI : 10.12818/P.0304-2340.2020v76p71 ». Revista da Faculdade de Direito da UFMG -, no 76 (janvier 2020) : 71–86. http://dx.doi.org/10.12818/p.0304-2340.2020v76p71.

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Chiafele, Anna. « Corpi di scarto : la vita in discarica narrata da Elisabetta Bucciarelli // Corpi di scarto : Life in a Landfill Narrated by Elisabetta Bucciarelli // Corpi di scarto : La vida en un vertedero narrada por Elisabetta Bucciarelli ». Ecozon@ : European Journal of Literature, Culture and Environment 8, no 2 (31 octobre 2017) : 151–74. http://dx.doi.org/10.37536/ecozona.2017.8.2.1428.

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Résumé :
Riassunto In questo articolo si offre una lettura ecocritica di Corpi di scarto, romanzo noir della scrittrice italiana Elisabetta Bucciarelli. Bucciarelli descrive la vita all’interno di una discarica italiana in cui vengono scaricate illegalmente alcune sostanze nocive provenienti da un ospedale limitrofo. Partendo da alcuni principi cardine dell’ecocritica materiale, si dimostrerà che lo scarto è dotato di forza agente e, per questo, interagisce con l’ambiente e con tutti gli esseri, umani e non. In questo romanzo, Bucciarelli si spinge oltre l’immaginario catastrofico alimentato dal discorso tossico. Nonostante le conseguenze nefaste del traffico illecito di rifiuti, Bucciarelli riesce a evidenziare la capacità dei rifiuti di cooperare con gli abitanti della discarica. Con Corpi di scarto, Bucciarelli ha scritto un noir coinvolgente che illustra l’illusione dell’essere umano di poter dominare l’ambiente e la materia attraverso diversi tipi di barriere. Invece di storie del disincanto, Bucciarelli ci propone una storia di compassione che nasce osservando i nostri rifiuti quotidiani. A volte, sono proprio i membri ridondanti della società, abitanti della discarica, ad essere in grado di trasformare e riabilitare la spazzatura. Abstract In this article, I offer an ecocritical reading of Corpi di scarto, a noir novel written by the Italian writer Elisabetta Bucciarelli. Bucciarelli describes the life within an Italian landfill in which some illegal and toxic substances from a nearby hospital are dumped. Starting from some fundamental principles of material ecocriticism, I illustrate how trash is endowed with its own agency and, therefore, is interactive with the environment and with both human and non-human beings. In this novel, Bucciarelli goes beyond the catastrophic imagination fostered by the toxic discourse. Despite the nefarious consequences of illegal trafficking of trash, Bucciarelli succeeds in underlining the ability of trash to cooperate with the inhabitants of the landfill. With Corpi di Scarto, Bucciarelli wrote a captivating noir that illustrates the illusion human beings have of being able to dominate their environment through different kind of barriers. Instead of stories of disenchantment, Bucciarelli offers a story of compassion, which comes from observing our daily trash. Sometimes, it is those members of society seemingly the most redundant, the inhabitants of the landfill, who are able to transform and rehabilitate trash. Resumen En este artículo se plantea una lectura ecocrítica de Corpi di scarto, una novela negra escrita por la italiana Elisabetta Bucciarelli. En ella, Bucciarelli describe el entorno de un vertedero italiano en el que se desechan sustancias y productos ilegales provenientes de un hospital cercano. Partiendo de los principios fundamentales de la ecocrítica, se demostrará cómo los residuos interactúan con el medio ambiente y, por ende, con todos los seres que en él habitan. Bucciarelli navega por la imaginación catastrófica conducida a través de un discurso tóxico. A pesar de las consecuencias negativas del tráfico ilegal de residuos, la autora es capaz de resaltar la capacidad que tienen las sustancias residuales para cooperar con los habitantes del vertedero. En Corpi di scarto, Bucciarelli ilustra la ilusión del ser humano de dominar su entorno a través de diversas barreras. En lugar de narrar una historia de desengaño, la italiana recrea un relato de compasión que nace de la observación de nuestros residuos cotidianos. En ocasiones, los propios miembros redundantes de la sociedad, habitantes del vertedero, son aquellos capaces de transformar y rehabilitar los residuos.
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Thèses sur le sujet "Traffico illecito di migranti"

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CORASANITI, VITTORIO. « I trattati contro la criminalità organizzata ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2014. http://hdl.handle.net/10281/53047.

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Résumé :
El tema de la criminalidad organizada es considerado a menudo desde una perspectiva meramente represiva, sin embargo existen otros aspectos importantes que conciernen no sólo a los grupos criminales sino también a la sociedad dentro de la cual dichos grupos se constituyen y operan. Este trabajo propone un acercamiento a la criminalidad organizada desde una doble perspectiva, represiva y preventiva, analizando mediante el derecho internacional las reglas para contrastar a los grupos criminales e intervenir en las conductas mafiógenas que inconscientemente puedan tener los individuos que componen la sociedad, aplicando comportamientos estereotipados que terminan justificando la existencia de la criminalidad organizada. En la lucha contra este fenómeno, la prevención es considerada como aspecto primario no sólo para contrastar los delitos más graves que puedan llegar a lesionar la integridad física de los individuos, sino también para los crímenes que afectan a la sociedad y la completa afirmación del estado de derecho como la corrupción y los delitos de cuello blanco.
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Bencini, Riccardo <1995&gt. « La lotta al traffico illecito di beni culturali ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18110.

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Résumé :
La tesi affronta il tema della circolazione illecita dei beni culturali a livello internazionale, con particolare riferimento al fenomeno nell'area mediorientale. In primo luogo, si analizzano le principali fonti relative alla disciplina del traffico illecito, che comprendono sia gli strumenti internazionali, sia gli strumenti interni adottati da Siria ed Iraq. Nel secondo capitolo, nella sezione I, si effettua un'analisi comparativa, analogie e differenze, tra la Convenzione UNESCO del 1970, concernente le misure per interdire ed impedire l'illecita importazione, esportazione e trasferimento di proprietà di beni culturali, e la Convenzione UNIDROIT del 1995 sui beni culturali rubati o illecitamente esportati. Nell'ambito di tale comparazione, si indagano le motivazioni che hanno portato alla redazione della Convenzione UNESCO, le norme in essa contenute ed i suoi limiti, come successivamente superati dalla Convenzione UNIDROIT. Nella sezione II, si analizza la disciplina giuridica europea in materia di circolazione e restituzione dei beni culturali illecitamente esportati. Il terzo capitolo si concentra sulle caratteristiche di funzionamento del contemporaneo traffico illecito di beni, nonché sulle connessioni che esso presenta con il crimine organizzato, con specifico riferimento alla situazione attuale dei paesi mediorientali. Al riguardo, viene condotta un'attenta analisi in merito alle modalità con cui l'Isis gestisce, sia direttamente sia con strumenti indiretti, l'intero processo del traffico illecito di antichità nei territori occupati. Da ultimo, nella sezione III, si illustrano gli strumenti internazionali e sovranazionali di contrasto al fenomeno, con particolare riguardo al Nuovo Regolamento (UE) 2019/880 relativo all'introduzione e all'importazione di beni culturali da paesi terzi, emanato con lo specifico intento di precludere una delle vie di finanziamento del terrorismo internazionale, costituita dal traffico di opere d’arte trafugate da siti archeologici caduti in mano ad organizzazioni terroristiche come l’ISIS.
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Poggese, Elisa <1981&gt. « Il traffico illecito di beni culturali provenienti da zone di conflitto armato ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14612.

Texte intégral
Résumé :
Analisi della lotta al traffico illecito di beni culturali dal punto di vista del diritto internazionale, con un focus sui territori occupati dallo Stato Islamico e sulle misure di contrasto adottate dai paesi di destinazione dell'esportazione illecita.
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Bortolutti, Laura <1992&gt. « La lotta al traffico illecito di beni culturali attraverso il potenziamento del ruolo dei musei ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19571.

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Résumé :
Prevenire il traffico illecito di beni culturali è una necessità fondamentale per la protezione del nostro patrimonio. Nonostante si tratti di un problema di lunga data, i livelli che il fenomeno ha raggiunto negli ultimi anni, soprattutto nelle zone colpite da conflitti armati e disastri naturali, è motivo di seria preoccupazione per la comunità internazionale. Oggi, il patrimonio culturale è costantemente a rischio: la sua distruzione, il furto, il saccheggio o il contrabbando nascono dal desiderio di ridurre in cenere la memoria collettiva e smembrare l’identità dei popoli. Il patrimonio culturale di un popolo rappresenta, infatti, la sua stessa essenza: sottrarre il patrimonio culturale di un popolo significa sottrarne anche l’identità. Attraverso la divulgazione e la sensibilizzazione sulla materia, il traffico illecito in questo campo può e deve essere fermato: a tale scopo è volto questo elaborato, il quale prenderà in esame gli strumenti attualmente disponibili per fronteggiare questa lotta, le principali organizzazioni e gli attori coinvolti –concentrandosi in particolare sul ruolo dei musei– e avanzando delle proposte da applicare in questo settore.
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Balistreri, Luana Francesca <1983&gt. « Il traffico illecito transnazionale dei beni culturali. Il contenzioso sulla restituzione all'Italia della "Venere" di Morgantina ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2453.

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Résumé :
L'oggetto della mia tesi è il lungo contenzioso internazionale sulla restituzione della Venere di Morgantina tra lo Stato italiano e il Museo Getty di Malibù. Questo costituisce senza alcun dubbio una delle più interessanti vicende annoverabili a questioni di natura giuridica e diplomatica, non solo perché a seguito di uno dei più grandi furti archeologici di tutti i tempi, data la valenza storica-artistica ed il valore economico del reperto, ma soprattutto perché ha chiarito al mondo intero il modo di operare di una tra le più grandi istituzioni museali. Questi ed altri motivi mi hanno così spinto ad indagare sulle condizioni attuali in materia di traffico transnazionale di beni culturali, concentrandomi soprattutto sul complesso ed articolato sistema di norme di diritto internazionale e sul ruolo assunto dai musei, a partire dalla vicenda trattata.
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GORNATI, BEATRICE. « IL CONTRASTO AL TRAFFICO DI MIGRANTI NEL DIRITTO INTERNAZIONALE ED EUROPEO. L¿OPERAZIONE EUNAVFORMED NEL MAR MEDITERRANEO ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2019. http://hdl.handle.net/2434/609789.

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Résumé :
Il contrasto al traffico di migranti nel diritto internazionale ed europeo. L’operazione EUNAVFOR MED nel Mar Mediterraneo. Scopo della ricerca è l’analisi del fenomeno del traffico di migranti in tutti i suoi molteplici aspetti, a partire dalla definizione di “traffico di migranti” data dal Protocollo; alle forme di criminalizzazione dello stesso; passando per la prevenzione del crimine e la cooperazione tra gli Stati parte; fino all’assistenza e alla tutela dei migranti trafficati. Il fulcro centrale dello studio è il dispiegamento di EUNAVFOR MED Operazione SOPHIA nel Mar Mediterraneo: il primo caso di operazione navale militare dell’Unione europea, autorizzata ex post dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, dotata di poteri di law enforcement, da un lato, e di polizia, dall’altro, nonché specificamente rivolta al contrasto al crimine organizzato transnazionale. Ci si è concentrati, in particolare, sul mandato e l’evoluzione dell’operazione dal momento della sua istituzione, nel maggio 2015, ad oggi, al fine di mettere in luce le criticità e le innovazioni che essa solleva alla luce del diritto internazionale ed europeo. Peculiare, poi, è il fatto che nell’ambito di EUNAVFOR MED sia stata creata una fitta rete di collaborazione tra Stati membri e agenzie dell’Unione europea, in particolare FRONTEX ed EUROPOL, sulla quale ci si è soffermati per comprendere come si applica, nella prassi, il coordinamento tra i vari organi. Infine, è stata rivolta un’attenzione particolare alla tutela effettiva dei migranti coinvolti in operazioni di traffico, a partire dai diritti fondamentali che trovano applicazione generale fino a quei diritti che vengono in rilievo in particolari situazioni, come il divieto di sfruttamento dei migranti e la protezione di coloro che hanno subito tortura o altri trattamenti inumani e degradanti. Una volta analizzati i punti critici dell’operazione da cui potenzialmente potrebbero scaturire violazioni di alcuni diritti fondamentali dei migranti, ci si è interrogati su chi, in tal caso, sarebbe da ritenersi responsabile per tali contravvenzioni, dal momento che la missione comprende azioni coercitive che si applicano in acque internazionali. Oltre a ciò, è stato necessario considerare, ai fini dell’attribuzione delle responsabilità, che gli Stati agiscono, nell’ambito dell’operazione Themis, prima Triton, coordinati dall’agenzia FRONTEX dell’Unione europea, e, nell’ambito dell’operazione SOPHIA, attraverso una decisione del Consiglio dell’Unione europea e sotto l’autorizzazione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
The Fight against Migrant Smuggling in International and European Law. The EUNAVFOR MED Operation in the Mediterranean Sea. The international juridical context of reference on the contrast to migrant smuggling is extremely complex. In fact, it reconnects a dense network of rights, obligations and responsibilities which do not derive only from the Protocol against the Smuggling of Migrants by Land, Sea and Air, but also from the Law of the Sea, Human Rights and Refugee Law. The research is focused on EUNAVFOR MED Operation SOPHIA in the Mediterranean Sea, as it was the very first case in which a military maritime operation was specifically adopted to tackle transnational organized crime and was provided with both law enforcement and police powers. Starting from the mandate of the operation, in May 2015, and its evolution up to now, the purpose of the analysis is to highlight the critical issues and the innovative features it entails under an International and European Law perspective. Furthermore, it worth noticing that around EUNAVFOR MED a dense net of intelligence and operational cooperation has been established between Member States and European Union agencies, such as EUROPOL and FRONTEX; so that, particular attention has been given to the juridical aspects related to the coordination issues between different institutions in this field. The last part of the research focus on the effective protection of migrants who are involved, at various levels, in migrant smuggling. After examining the critical issues, related to Operation SOPHIA, which may entail human rights violations of migrants, the controversial aspect of the allocation of responsibilities for such eventual violations has been questioned. In fact, it should be considered that States involved in the fight against migrant smuggling act both under the coordination of FRONTEX, as far ad Operation Themis is concerned, and in line with Resolution 2240 of the UNSC, in the field of Operation SOPHIA.
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Livres sur le sujet "Traffico illecito di migranti"

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Italy. Esercito. Carabinieri. Comando tutela patrimonio culturale et Unesco, dir. Recovered treasures : International cooperation in the fight against illicit trafficking of cultural property : successes of the Italian Carabinieri = coopération internationale pour la lutte contre le trafic illicite des biens culturels : les succès des Carabiniers italiens = cooperazione internazionale nella lotta al traffico illecito di beni culturali : i successi dei Carabinieri. [Livorno] : Sillabe, 2012.

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La circolazione illecita delle opere d'arte : Internazionalizzazione del traffico illecito, attività di contrasto e banche dati : atti del 5o convegno internazionale, Roma, Scuola Ufficiali Carabinieri, 3-6 maggio 1999. Rome] : Istituto poligrafico e Zecca dello Stato, 2000.

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