Littérature scientifique sur le sujet « Teorie dell'argomentazione »

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Articles de revues sur le sujet "Teorie dell'argomentazione"

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Tomasi, Serena. « La negoziazione assistita in dieci regole : giustizia partecipativa e teoria dell'argomentazione ». Cultura e diritti, no 4 (2015). http://dx.doi.org/10.12871/97888674151687.

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Thèses sur le sujet "Teorie dell'argomentazione"

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Tomasi, Serena. « Teorie dell'argomentazione e processopenale : un'analisi comparata delle principali teorie argomentative contemporanee con profili applicativi al processo penale ». Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2012. https://hdl.handle.net/11572/367851.

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Résumé :
Questo lavoro aspira a fornire un apporto ricognitivo e critico allo studio delle principali teorie argomentative contemporanee, cercando di individuare un criterio di ordine. La crisi del presupposto scientista e del modello logico del positivismo giuridico ha favorito l’elaborazione di nuovi strumenti di indagine dell’argomentazione: di quella pratica in genere e di quella giuridica in particolare. Dopo una rapida rassegna della evoluzione delle proposte teoriche gemmate dalla «svolta argomentativa» negli anni Cinquanta, si intende focalizzare l’attenzione sugli studi contemporanei dell’argomentazione e del ragionamento giuridico più rappresentativi: la problematologia di Michel Meyer, la teoria linguistico-interazionale di Christian Plantin, la pragma-dialettica di Frans Van Eemeren e la neo-dialettica di Douglas Walton. La tesi che si argomenta è che sussistano i presupposti per una riduzione ad ordine del variegato quadro degli studi di argomentazione: la via è quella del recupero del concetto fondamentale della retorica di matrice aristotelica, ripensato alla luce degli studi di retorica forense di Francesco Cavalla e di alcuni suoi allievi. Ciascuna sezione è dedicata alla precisazione teorica della tesi argomentativa e alle conseguenze sul piano della scienza del diritto. L’analisi è completata in ogni sezione dall’indagine sulle possibili applicazioni della tesi nel campo del processo penale e dell’esercizio della professione forense.
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2

Zoppellari, Lorenzo. « Logiche del dialogo. Analisi e prospettive ». Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2022. http://hdl.handle.net/11572/354338.

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Résumé :
Il lavoro di ricerca si dedica all’analisi critica di alcuni illustri esponenti delle logiche del dialogo, ossia un ampio novero di teorie che hanno inteso ricercare all’interno della relazione dialogica criteri di validità per il ragionamento e per l’argomentazione. A fini introduttivi, nel primo capitolo ci si è occupati della svolta rappresentata dalla filosofia dialogica di inizio Novecento, grazie ai cui principali esponenti – tra gli altri, Martin Buber, Franz Rosenzweig e Ferdinand Ebner – ha preso vita un movimento di reazione alle prospettive individualistiche tipiche dell’antropologia moderna. Nel secondo capitolo, di nodale importanza per la struttura generale del lavoro, si è riflettuto, attraverso il confronto con Platone ed Aristotele, sulle radici logico-filosofiche dei concetti di “dialogo” e “dialettica”, troppo spesso utilizzati in maniera sinonimica. È emerso che, mentre nella concezione platonica – almeno nei limiti entro i quali ce ne si è occupati – dialettica e dialogo (reale) potrebbero non darsi assieme, la dialettica aristotelica avrebbe il merito di recuperare il carattere eminentemente dialogico del procedimento elenctico inaugurato da Socrate. Nella seconda parte della ricerca si è così passati all’analisi critica di alcuni illustri rappresentati delle logiche del dialogo del Novecento, che rinvengono proprio in Aristotele un punto di riferimento comune. Sono stati presi in esame i tratti essenziali di due espressioni formali delle logiche del dialogo: la Dialogische Logik di Paul Lorenzen e la Game-Theoretical-Semantic di Jaakko Hintikka. Oltre alle peculiarità di ciascuna teoria, si è messo in luce come queste condividano l’obiettivo di ampliare la capacità espressiva della logica formale, avvicinandola attraverso l’elemento dialogico ai contesti di uso comune del linguaggio e dell’argomentazione. Il quarto capitolo, infine, è dedicato alle logiche del dialogo di natura non-formale, ossia gli approcci teorici che utilizzano la struttura del dialogo per rinvenire dei criteri di razionalità applicabili agli ordinari contesti argomentativi. Quest’ultima sezione della ricerca è scandita dalla lettura critica di tre testi. Il primo testo è Fallacies (1970) di Charles Hamblin, dall’esame del quale, oltre agli elementi seminali del successivo approccio di studi dell’Informal Logic, è emersa anche una lettura eminentemente retorica dell’argomentazione. Tra i concetti innovativi introdotti da Hamblin si annovera il “commitment dialogico” che, invero, rappresenta il fulcro del secondo testo esaminato: Commitment in Dialogue (1995) di Douglas Walton ed Erik Krabbe. La loro proposta, nonostante abbracci un marcato pluralismo logico, riesce, grazie proprio al “commitment dialogico”, ad evitare derive relativistiche e a far convivere tra loro i diversi approcci normativo e descrittivo. In ultima battuta, si è recuperato il testo The Dialogical Roots of Deduction (2021) di Catarina Dutilh Novaes, già incontrato durante la rilettura in termini dialogici della sillogistica aristotelica, per mettere in evidenza come l’Autrice giustifichi l’interpretazione dialogica del ragionamento deduttivo anche dalle diverse prospettive storica e cognitiva, suggerendo così la convergenza di più ambiti del sapere verso una concezione eminentemente relazionale dell’uomo che, come specificato nelle nostre conclusioni, potrà avere ripercussioni anche in ambito filosofico-giuridico.
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3

ZAGARELLA, Roberta. « Il fattore personale dell'argomentazione. Una prospettiva retorico-antropologica ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2014. http://hdl.handle.net/10447/91004.

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BIGI, SARAH FRANCESCA MARIA. « Le parole chiave nelle dinamiche testuali ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/165.

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Résumé :
La presente ricerca nasce con lo scopo di indagare la pertinenza del concetto di parola chiave in rapporto alla realizzazione delle dinamiche testuali. Questo concetto è presentato nella letteratura come uno strumento euristico, utilizzato per analizzare oggetti diversi, quali le culture, le società o i testi. Tuttavia emerge una certa discordanza nelle diverse caratterizzazioni delle parole chiave che impedisce di circoscrivere questa categoria di elementi linguistici e di definirne un metodo di individuazione. Dalla nostra indagine emerge che le funzioni delle parole chiave possono essere ricondotte alle metafore della chiave d'accesso , chiave d'interpretazione e chiave di volta . E' in particolare quest'ultima accezione quella più adeguata a descrivere la funzione svolta dalle parole chiave in rapporto alle dinamiche testuali. Esse si caratterizzano cioè per essere elementi linguistici che contribuiscono in maniera strategica a realizzare lo scopo comunicativo globale del testo, instaurando un legame particolarmente forte con il sapere condiviso tra mittente e destinatario. E' questo nesso che giustifica il loro ruolo centrale nella costruzione della strategia comunicativa del testo. Un'applicazione della definizione al testo argomentativo, nell'ultima parte della ricerca, precisa la funzione della parola chiave in relazione a una struttura testuale specifica.
The present research aims at analysing the concept of keyword in the context of textual analysis. In the literature keywords are mostly conceived of as tools useful to give insights into cultures, societies or texts. Nevertheless they are not univocally described and it is difficult to outline a precise method for their identification. In fact the methods proposed are highly subjective as keywords are mainly indicated as the results of previous interpretations conducted on the culture, society or text which is being analysed. In this research instead we are interested in the possibility of describing keywords as elements concurring in the construction of textual meaning. This presupposes the definition of the specific function played by keywords and a logical-semantic textual theory which allows analysing the structure of texts and the ways in which they realize their communicative goals. Congruity Theory is the theory which seemed to offer the most comprehensive methodology to analyse texts. Thanks to the theoretical tools offered by it, we define keywords as linguistic elements that play a strategic role in the realization of the text's global communicative aim. The last part of the research is devoted to the application of the definition to argumentative texts, showing in which ways keywords contribute in the realization of their persuasive goal. In relation to these texts the specific function of keywords appears to be that of giving arguments their persuasive power.
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BIGI, SARAH FRANCESCA MARIA. « Le parole chiave nelle dinamiche testuali ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/165.

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Résumé :
La presente ricerca nasce con lo scopo di indagare la pertinenza del concetto di parola chiave in rapporto alla realizzazione delle dinamiche testuali. Questo concetto è presentato nella letteratura come uno strumento euristico, utilizzato per analizzare oggetti diversi, quali le culture, le società o i testi. Tuttavia emerge una certa discordanza nelle diverse caratterizzazioni delle parole chiave che impedisce di circoscrivere questa categoria di elementi linguistici e di definirne un metodo di individuazione. Dalla nostra indagine emerge che le funzioni delle parole chiave possono essere ricondotte alle metafore della chiave d'accesso , chiave d'interpretazione e chiave di volta . E' in particolare quest'ultima accezione quella più adeguata a descrivere la funzione svolta dalle parole chiave in rapporto alle dinamiche testuali. Esse si caratterizzano cioè per essere elementi linguistici che contribuiscono in maniera strategica a realizzare lo scopo comunicativo globale del testo, instaurando un legame particolarmente forte con il sapere condiviso tra mittente e destinatario. E' questo nesso che giustifica il loro ruolo centrale nella costruzione della strategia comunicativa del testo. Un'applicazione della definizione al testo argomentativo, nell'ultima parte della ricerca, precisa la funzione della parola chiave in relazione a una struttura testuale specifica.
The present research aims at analysing the concept of keyword in the context of textual analysis. In the literature keywords are mostly conceived of as tools useful to give insights into cultures, societies or texts. Nevertheless they are not univocally described and it is difficult to outline a precise method for their identification. In fact the methods proposed are highly subjective as keywords are mainly indicated as the results of previous interpretations conducted on the culture, society or text which is being analysed. In this research instead we are interested in the possibility of describing keywords as elements concurring in the construction of textual meaning. This presupposes the definition of the specific function played by keywords and a logical-semantic textual theory which allows analysing the structure of texts and the ways in which they realize their communicative goals. Congruity Theory is the theory which seemed to offer the most comprehensive methodology to analyse texts. Thanks to the theoretical tools offered by it, we define keywords as linguistic elements that play a strategic role in the realization of the text's global communicative aim. The last part of the research is devoted to the application of the definition to argumentative texts, showing in which ways keywords contribute in the realization of their persuasive goal. In relation to these texts the specific function of keywords appears to be that of giving arguments their persuasive power.
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PALANDRI, LUCREZIA. « Giudicare l'arte. Arte e libertà nella giurisprudenza della Corte Suprema degli Stati Uniti ». Doctoral thesis, 2015. http://hdl.handle.net/2158/989211.

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Résumé :
Il tentativo di conciliare l’indagine sulla libertà di espressione artistica con il metodo costituzionale comparato mi ha portato alla scelta di concentrarmi sullo sviluppo giurisprudenziale di tale diritto nel contesto della Corte Suprema degli Stati Uniti, seguendo in particolare l’evoluzione definitoria del concetto di arte e dei suoi limiti, insieme alla conseguente variazione del livello di tutela della sua libertà. L’annoso dibattito che ruota attorno alla domanda “cosa è arte?” imperversa da secoli tra studiosi di filosofia, estetica, storia e critica dell’arte. Il lavoro di tesi cerca di mettere in luce come questa stessa domanda non resti confinata nei suddetti campi, ma si ritrovi scritta anche in diversi ambiti del diritto, nonostante arte e diritto vengano tradizionalmente ed intuitivamente ritenuti terreni inconciliabili. Il Capitolo I parte da questa considerazione per inquadrare in via generale il problema della definizione di un concetto giuridico di arte, preparando così il terreno per l’analisi giurisprudenziale dei due capitoli successivi. Concentrandomi, infatti, sull’approccio dei giudici alla domanda “cosa è arte”, preliminare alla risoluzione di controversie in materia di libertà artistica, l’intento sarà quello di mostrare quanto questo modus operandi possa essere funzionale ad una indagine non tanto sul fenomeno artistico quanto sul ruolo stesso dei giudici. Usando come parametri di riferimento i metodi di interpretazione giudiziale e le teorie interpretative costituzionali – oltre ad un terzo parametro di tipo trasversale che è l’unicità della materia in esame –, i Capitoli II e III affrontano il problema della definizione di arte ai fini della tutela del Primo Emendamento ed analizzano, rispettivamente, i casi in cui i giudici cercano di dare una risposta alla domanda “cosa è arte?”, ed i casi, molto più frequenti, in cui i giudici decidono “cosa non è arte”, entrambi valutando l’esistenza e la solidità di argomentazioni e criteri decisori forniti dalla Corte nelle sue opinioni. Il proposito, dunque, non è affatto quello di trovare una volta per tutte la definizione di arte o di sostenere l’assurda pretesa che i giudici sarebbero in grado di risolvere eterni dilemmi artistici. Piuttosto il fine vuole essere quello di dimostrare che i casi in cui i giudici devono decidere se un oggetto costituisce o meno un’opera d’arte possono rivelare molto di più sulla natura del giudicare piuttosto che sulla natura dell’arte. Nell’ultimo Capitolo, il IV, accennerò anche ad alcuni elementi di confronto tra l’esperienza della Corte Suprema degli Stati Uniti e quella della Corte europea dei diritti dell’uomo, nel momento in cui si trovano a dover decidere sulla definizione del concetto di arte e della sua libertà.
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Livres sur le sujet "Teorie dell'argomentazione"

1

Cantú, Paola. Teorie dell'argomentazione : Un'introduzione alle logiche del dialogo. [Milan, Italy] : B. Mondadori, 2006.

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2

Retorica e scienze del linguaggio : Teorie e pratiche dell'argomentazione ... Roma : Aracne, 2006.

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3

author, Vidali Paolo 1955, dir. Strumenti per ragionare : Logica e teoria dell'argomentazione. Milan, Italy] : Bruno Mondadori, 2011.

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4

Novani, Sergio. Anything goes ? : Una teoria anarchica dell'epistemologia e dell'argomentazione ragionevole. Napoli : Loffredo editore, 2013.

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5

Tassi, Saverio. arte Di Argomentare : Teoria e Pratica Dell'argomentazione Orale e Scritta. Independently Published, 2020.

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