Littérature scientifique sur le sujet « Temperatura dell'aria »

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Thèses sur le sujet "Temperatura dell'aria"

1

Chiesa, Irene. « Studio della relazione tra concentrazione di ozono e temperatura dell'aria per l'elaborazione di scenari futuri ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5962/.

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Résumé :
Questo lavoro nasce dall’intento di dare un’indicazione sul legame esistente tra la temperatura e la concentrazione di ozono. La correlazione, rintracciata sui dati osservati, è stata poi utilizzata allo scopo di elaborare proiezioni di evoluzioni future. Lo studio si è concentrato su un’area piuttosto ristretta della provincia di Parma, selezionata per la buona disponibilità di dati, sia di temperatura che di ozono, ma anche per la sua rappresentatività, dimostrata, delle caratteristiche dell’Emilia Romagna. Sulla base della scelta della stazione di misura di ozono sono state individuate tre località nelle vicinanze per avere dati di temperatura sia osservati sia provenienti da downscaling statistico. Proprio per quest’ultimo dataset sono stati elaborati scenari di temperatura per il periodo 2021-2050, rispetto al trentennio climatologico di riferimento 1961-1990, applicando il metodo di regionalizzazione statistica a cinque modelli globali. Le anomalie stagionali sono poi state date in ingresso a un generatore climatico in grado di produrre serie sintetiche giornaliere per il punto in esame. Un modello appositamente creato, ispirato al metodo di campionamento casuale stratificato, ha sfruttato sia queste informazioni sul futuro andamento della temperatura, sia la relazione trovata su dati osservati, per la costruzione di un set di concentrazioni di ozono previste per lo stesso trentennio futuro. Confrontando dal punto di vista statistico queste distribuzioni con quelle ricostruite per i periodi 1961-1990 e 2001-2012 si è valutato l’andamento della concentrazione di ozono. La conclusione più evidente a cui si giunge è la conferma del fatto che la situazione attuale dell’inquinamento da ozono nell’area di studio è decisamente più critica rispetto a quella che il modello ha ricostruito per il trentennio passato. La distribuzione dei valori di concentrazione di ozono degli ultimi dodici anni è invece molto più simile ormai al set di proiezioni previste per il futuro. Quello che potrà succedere a livello dell’inquinamento da ozono nel prossimo trentennio climatologico in Emilia Romagna dipende da quale modello si rivelerà più veritiero riguardo alla proiezione futura di temperatura: è infatti possibile che tutto rimanga molto simile alla situazione attuale o che si verificherà un ulteriore aumento, aggravando una situazione già critica.
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2

Galteri, Giulia. « Caratterizzazione biomeccanica sperimentale per il trattamento delle pseudoartrosi dell'arto superiore ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/22883/.

Texte intégral
Résumé :
La pseudoartrosi è una patologia caratterizzata dalla non unione di una frattura dopo circa nove mesi, che può essere trattata attraverso tecniche non chirurgiche e, nei casi più gravi, attraverso mezzi di osteosintesi quali placche chirurgiche Locking Compression Plate (LCP). Lo scopo dello studio è stato quello di valutare possibili migliorie all'attuale tecnica chirurgica in caso di pseudoartrosi di omero, confrontando due tecniche di ricostruzione del tratto diafisario. La prima tecnica rappresenta l'attuale gold-standard (placca e viti), la seconda rappresenta una tecnica innovativa (placca, viti e cemento). Per lo svolgimento dello studio sono state utilizzate cinque paia di omeri umani; cinque sono stati ricostruiti seguendo la tecnica gold-standard, mentre i controlaterali sono stati ricostruiti secondo la tecnica innovativa. Sono state svolte delle prove meccaniche cicliche di torsione e di flessione a quattro punti, in cui sono state analizzate le rotazioni permanenti e le rotazioni reversibili tra i frammenti di ciascun provino. Successivamente, è stato valutato il rischio di necrosi termica che può verificarsi durante il processo di polimerizzazione del cemento nel tessuto osseo attiguo al cemento. Durante le prove meccaniche, i provini ricostruiti con la tecnica innovativa hanno raggiunto rotazioni molto inferiori rispetto ai provini ricostruiti con la tecnica gold-standard, evidenziando come il cemento influisca positivamente sulla rigidezza e sulla resistenza meccanica della ricostruzione. Dalle prove in vitro sulle proprietà termiche si è evidenziato come, il tempo effettivo di esposizione alle temperature critiche durante la polimerizzazione del cemento sia tale da escludere un possibile rischio di necrosi. In conclusione, questi risultati suggeriscono che l’utilizzo del cemento possa portare ad un miglioramento dell’attuale tecnica chirurgica, ai fini di garantire una migliore stabilità meccanica nel trattamento della pseudoartrosi di omero.
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3

PETRALLI, MARTINA. « La variabilità termica della città di Firenze : il ruolo della vegetazione ». Doctoral thesis, 2012. http://hdl.handle.net/2158/642523.

Texte intégral
Résumé :
The world's urban population is increasing as well as urbanized areas. The growth of urban populations means that most people will experience urban climate, that is significantly different from the rural one. Urban climate is a very complex field of study because of the great number of characteristics that affect weather variables in the urban environment and because of the different kind of morphologies and materials used in cities all over the world. Furthermore, cities have an important role to play in mitigating climate change but the present climatic knowledge is not yet applied by urban planners. There is a need to increase the climatic knowledge of urban areas all over the world and to translate it into a planning language in order to facilitate the design of more sustainable cities. The aim of this PhD thesis is to quantify the intra-urban thermal variability of the city of Florence and to study the influence of vegetation and other urban indicators on air temperature and the results could be an useful tool for urban planners and policymakers. A network of air temperature sensor was used to monitor the thermal trend in various part of the city. Data were collected every fifteen minutes since December 2005. The thermal variability was quantified by applying some climatological and degree-day indices. The role of vegetation and of other urban characteristics was evaluated by analyzing the relationship between air temperature and some urban indicators, such as green cover ratio, street cover ratio and building volume. The effect of vegetation on maximum and minimum air temperature during the summer period was also evaluated during particular synoptic conditions in parks and streets with different vegetation type. Results show an intra-urban thermal variability comparable to the urban rural one. Four thermal level were found inside the city in all seasons and the average difference between maximum and minimum air temperature was of 2 °C in winter, spring and autumn and of 3 °C in summer. An average difference of more than ten frost days in winter and of more than 12 summer days (days with maximum air temperature higher than 25 °C) in summer was found. The intra-urban difference of the tropical nights (days with minimum temperature higher than 20 °C) was even more evident, with a maximum of 42 days versus 10 days during the summer period (total of 92 days). Concerning the role of vegetation, a significant negative relationship between green cover ratio and summer minimum and maximum temperatures was found. The reduction of maximum air temperature (0.18 °C for each 10% increase of tree cover ratio in an area of 250 meters radius centred in the thermal sensor) determined by vegetation is significant only on its proximity (less than 50 meters) and it is related to the presence of trees. The reduction of minimum air temperature is higher (0.58 °C for each 10% increase of green cover ratio in an area of 250 meters radius centred in the thermal sensor) and related to the urban morphology both near the temperature sensor and at larger areas, confirming previous studies on the relationship between the magnitude of the urban heat island phenomenon and the size of the city . Finally, the effect of the presence of trees in the urban environment was analysed. In strong urbanized context, such as a parking lot, it was shown that the presence of a single tree reduced the maximum air temperature of almost 1 °C near of it during summer. In addition, the tree cover intensity was also analysed and the results show that green areas with a total tree cover had lower maximum air temperatures and higher minimum temperatures than grass green areas. A mean 3 °C difference was registered in maximum values and a 2 °C difference was found in minimum temperatures. Areas with a medium tree coverage showed a midway trend. Gaps in areas with a medium tree coverage had a similar trend for maximum values to areas with a total tree cover and for minimum values to grass areas. The results of this study can find application in several field of study, such as phenology and human health, such as the production of biometeorological maps for plant flowering and to classify areas at higher risk during the heat waves or cold spells. Furthermore, these results could be useful for planners and policymakers to take action towards urban temperature mitigation.
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Livres sur le sujet "Temperatura dell'aria"

1

Stefanelli, Rossana. La temperatura dell'anima : Parole omeriche per l'interiorità. Padova (Italia) : Unipress, 2010.

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2

La temperatura dell'anima : Parole omeriche per l'interiorità. Padova (Italia) : Unipress, 2010.

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