Littérature scientifique sur le sujet « Tecnologie informatiche »

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Articles de revues sur le sujet "Tecnologie informatiche"

1

Cirulli, Nunzio, Enrichetta Gentile, Carmela Pedico et Paola Plantamura. « Revisione sistematica sull’uso di tecnologie informatiche per la formazione odontoiatrica ». Dental Cadmos 89, no 07 (septembre 2021) : 504. http://dx.doi.org/10.19256/d.cadmos.07.2021.05.

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Di Simone, Valentina. « Il Dibattito Attorno All’ectogenesi : Un’analisi Quantita-Tiva e Qualitativa Degli Auspici e Timori Della Comunità Scientifica ». Revista de Direito Econômico e Socioambiental 5, no 1 (1 janvier 2014) : 19. http://dx.doi.org/10.7213/rev.dir.econ.socioambienta.05.001.ao02.

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Résumé :
Comprendere i processi di convergenza delle tecnologie robotiche, informatiche, nanotecnologiche e genetiche (RING) e lo sviluppo delle resistenze a queste innovazioni (neo-feudalesimo) è essenziale per prevedere e discutere le traiettorie dei sistemi sociali che caratterizzeranno il mondo nel prossimo futuro. Questi processi e le tensioni sociali che generano possono essere pienamente compresi studiando lo sviluppo dei dibattiti che generano in ambito accademico. Spesso, infatti, questi dibattiti si sono originati molto tempo prima che le tecnologie fossero realmente disponibili, grazie alla lungimiranza di pensatori visionari, e ne anticipano le conseguenze sociali. Lungo questa linea, il presente lavoro analizza gli sviluppi del dibattito sull’ectogenesi iniziato negli anni venti grazie alle intuizioni di J.D.B. Haldane. Ripercorriamo le varie fasi del dibattito con l’obiettivo di evidenziare le sue linee comuni e le argomentazioni che sono, invece, specifiche di alcuni periodi storici. Inoltre, intendiamo analizzare come il dibattito, nato inizialmente da una speculazione “fantascientifica”, si sia evoluto parallelamente allo sviluppo tecnologico, ad esempio con i progressi delle tecnologie associate alla realizzazione di un utero artificiale.
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Marone, Francesca. « Smart cities, pari opportunità e tecnologie informatiche. Un approccio pedagogico di genere ». EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no 1 (juin 2020) : 442–63. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2020oa9498.

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Résumé :
L'obiettivo del presente contributo è quello di analizzare il rapporto tra genere e tecnologie, nel contesto delle smart cities. La letteratura sul rapporto tra donne e ICT evidenzia un consistente gap tra i sessi. Ciò suggerisce la necessità di superare le persitenti dicotomie alla base delle discriminazioni sessuali che storicamente condizionano la percezione che le donne hanno di se stesse. In Italia, il digital divide è emerso come una nuova espressione del tradizionale modello socioculturale refrattario ai cambiamenti e capace di relegare le donne ai margini della vita del Paese. I dati italiani più recenti concordano con la letteratura internazionale nel mettere in evidenza un approccio femminile poco friendly al mondo digitale; ad esempio, la presenza femminile all'interno dei percorsi educativi e professionali dell'area STEM risulta significativamente inferiore a quella maschile. Pertanto, il contributo presenta i primi risultati di una ricerca condotta con metodi misti e basata sui principi della pedagogia critica femminista, con l'obiettivo di identificare quali significati le donne della città di Napoli attribuiscono a un "approccio orientato al genere" relativamente allo sviluppo tecnologico e sociale all'interno dei contesti urbani
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De Biagi, Luisa. « Le nuove tecnologie informatiche al servizio della disabilitŕ : banche-dati e sitografia ‘accessibile' ». MINORIGIUSTIZIA, no 3 (février 2011) : 194–99. http://dx.doi.org/10.3280/mg2010-003019.

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Rangone, Gloriana, et Sara Lombardi. « Gli operatori di fronte alle sfide della rete : una ricerca sull'abuso sessuale online ». MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no 3 (février 2013) : 17–30. http://dx.doi.org/10.3280/mal2012-003002.

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Résumé :
La ricerca, condotta in collaborazione da CISMAI (Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l'Abuso all'Infanzia) e Save the Children, riguarda un campione di 29 casi di abuso sessuale sui minori, con coinvolgimento delle tecnologie informatiche (abuso sessuale online), giunti all'attenzione dei centri associati CISMAI. La ricerca č finalizzata a conoscere etŕ, genere, condizione psicologica e situazione familiare delle giovani vittime, circostanze dell'abuso, caratteristiche dell'abusante, modalitŕ di presa in carico da parte degli operatori ed esito degli interventi. A partire dai risultati ottenuti sono discussi i requisiti base degli interventi sia preventivi sia di cura.
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Grassi, Elena, et Nicola Marsigli. « Le nuove tecnologie e la psicoterapia : approfondimento del trattamento del disturbo d'ansia sociale ». QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no 47 (février 2021) : 101–19. http://dx.doi.org/10.3280/qpc47-2020oa11208.

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Résumé :
Il disturbo d'ansia sociale (DAS) è uno dei disturbi psicologici più comuni e disabilitanti che, se non trattato, tende a cronicizzarsi provocando danni signifi cativi alla qualità di vita di una persona nonché a comportare ingenti costi sociali.Nonostante l'elevata prevalenza del disturbo, solo il 10% delle persone infatti riceve farmacoterapia e psicoterapia da personale qualifi cato. Esistono infatti diverse barriere per l'accesso al trattamento tra cui la paura della stigmatizzazione e del giudizio negativo e l'aspettativa che altri possano giudicare imbarazzante il proprio comportamento o i propri sintomi fi sici. La natura stessa del disturbo è una delle ragioni principali che impedisce alle persone di chiedere una consulenza professionale. Gli interventi basati sulle nuove tecnologie di comunicazione, che recentemente si stanno facendo strada nel mondo della salute mentale, hanno il vantaggio di poter ovviare a diverse di queste barriere. Infatti, sono stati identificati diversi strumenti che utilizzano le tecnologie informatiche e di telecomunicazione per migliorareattività di prevenzione, diagnosi e terapia.Negli ultimi anni diversi studi ne hanno dimostrato l'effi cacia su una varietà di disturbi tra cui il disturbo d'ansia sociale.Scopo del presente articolo è quello di fornire una revisione narrativa delle risorse presenti ad oggi nel campo delle nuove tecnologie utilizzabili e sfruttabili nel campo della salute mentale e in particolare nel disturbo d'ansia sociale.
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Schimmenti, Emanuele, Elli Vassiliadis et Antonino Galati. « Il ruolo delle Tecnologie Informatiche e di Comunicazione e della logistica distributiva sulla competitivitŕ del comparto ortofrutticolo siciliano ». ECONOMIA AGRO-ALIMENTARE, no 2 (novembre 2012) : 11–40. http://dx.doi.org/10.3280/ecag2012-002002.

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Résumé :
In recent years, the market globalization process has deeply altered the international competitive scene, leading, inevitably, to a revision of companies' strategies and organization structures. It is now widely accepted that Information and Communication Technology (ict) and supply chain logistics management, have an important role in increasing the competitive potential of each company and in the development of entire economic sectors. The importance of these factors for the business strategies of firms, has generated increasing research attention towards the study of their economic and social impact, concerning both the spread of modern information and communication technologies and logistics. This paper mainly proposes, through a direct survey conducted on a group of firms (production and commercial companies), working in the Sicilian fruit and vegetable sector - a strategic sector in the economic and social field for most of the region - to provide empirical evidence regarding the degree of diffusion of ict and its use, as well as on business relationships with the regional distribution logistics system, as they are two of the determinants that can influence companies' competitive potential. Through Multiple Correspondence Analysis (mca) it was possible to filter down the information from the available data and to identify two factors that describe and summarize how the surveyed firms behave. In particular, the analysis highlighted the close connection between the diffusion and use of ict and logistics distribution organization and the firms' physical and economic size. Specifically, the large-size companies, in this case represented by producer organizations and associations, have a medium-high degree of computerization and an efficient logistics organization, which allows them to interface with competitors both in the national and international market. Agricultural cooperatives and individual companies, on the other hand, though having well-developed infrastructure hardware and software, limit their use to basic functions, but above all have greater needs in terms of logistics structures, which are scantly distributed in the region, and this negatively influences the efficiency of fruit and vegetable produce distribution. In this context, the competitive potential of the fruit and vegetable sector, as regards the issues under investigation, is connected, on the one hand, to companies' recognition of the potential offered by ict and efficient logistics and, on the other, to government intervention aimed at overcoming the region's infrastructure limits which are at the heart of inefficiencies in the distribution system.
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8

Caselli, Marco, Federica de Cordova, Eleonora Riva et Nicoletta Vittadini. « Tecnologie digitali e pratiche identitarie tra gli adolescenti figli di genitori immigrati. Introduzione ». IKON, no 58 (mars 2011) : 5–9. http://dx.doi.org/10.3280/ikr2009-058001.

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Résumé :
Il lavoro qui presentato analizza le pratiche di comunicazione tra pari mediate dalle nuove tecnologie. In particolare, è stato approfondito l'utilizzo di tali modalità comunicative in un gruppo di adolescenti di origine straniera residenti a Milano.Gli obiettivi della ricerca consistevano in:1. individuare pratiche di comunicazione e socializzazione tecnologicamente mediate, specifiche dei giovani adolescenti di origine straniera;2. evidenziare il ruolo di tali pratiche comunicative innovative nell'orientare le relazioni tra il gruppo migrante e quello degli autoctoni, in termini di processi di acculturazione;3. definire se e in che modo tali comportamenti consentono spazi di azione creativa e mediazione culturale tra le molteplici culture di appartenenza;4. identificare possibili strategie di costruzione identitaria in termini transnazionali. L'indagine di tipo qualitativo prevedeva l'analisi di casi singoli in profondità. Il campione è stato individuato all'interno di due istituti tecnici della città di Milano ed è costituito da un gruppo di 20 tra ragazzi e ragazze di origine straniera di età compresa tra i 15 e i 19 anni, che avessero iniziato un percorso di scolarizzazione in Italia non oltre la classe prima media. Esso è stato selezionato secondo un criterio di conoscenza avanzata delle tecnologie informatiche. I dati sono stati raccolti attraverso interviste individuali, focus group e un periodo di virtual shadowing. In questa occasione è stato possibile raccogliere materiali multimediali prodotti dai ragazzi stessi. I risultati dell'analisi dei dati, analizzati secondo una metodologia qualitativa, vengono presentati e discussi dal punto di vista della teoria del flow e dei processi di acculturazione e transnazionalismo. I risultati delineano l'emergere di pratiche comunicative specifiche di questa popolazione, in cui i processi di socializzazione messi in atto sembrano rinnovare la tradizionale dicotomia culturale italiano/straniero per aprire nuovi spazi simbolici di rappresentazione e costruzione di sé.
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Vittadini, Nicoletta. « Adolescenti o migranti ? Pratiche di comunicazione digitale ». IKON, no 58 (mars 2011) : 33–55. http://dx.doi.org/10.3280/ikr2009-058003.

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Résumé :
Il lavoro qui presentato analizza le pratiche di comunicazione tra pari mediate dalle nuove tecnologie. In particolare, è stato approfondito l'utilizzo di tali modalità comunicative in un gruppo di adolescenti di origine straniera residenti a Milano.Gli obiettivi della ricerca consistevano in:1. individuare pratiche di comunicazione e socializzazione tecnologicamente mediate, specifiche dei giovani adolescenti di origine straniera;2. evidenziare il ruolo di tali pratiche comunicative innovative nell'orientare le relazioni tra il gruppo migrante e quello degli autoctoni, in termini di processi di acculturazione;3. definire se e in che modo tali comportamenti consentono spazi di azione creativa e mediazione culturale tra le molteplici culture di appartenenza;4. identificare possibili strategie di costruzione identitaria in termini transnazionali. L'indagine di tipo qualitativo prevedeva l'analisi di casi singoli in profondità. Il campione è stato individuato all'interno di due istituti tecnici della città di Milano ed è costituito da un gruppo di 20 tra ragazzi e ragazze di origine straniera di età compresa tra i 15 e i 19 anni, che avessero iniziato un percorso di scolarizzazione in Italia non oltre la classe prima media. Esso è stato selezionato secondo un criterio di conoscenza avanzata delle tecnologie informatiche. I dati sono stati raccolti attraverso interviste individuali, focus group e un periodo di virtual shadowing. In questa occasione è stato possibile raccogliere materiali multimediali prodotti dai ragazzi stessi. I risultati dell'analisi dei dati, analizzati secondo una metodologia qualitativa, vengono presentati e discussi dal punto di vista della teoria del flow e dei processi di acculturazione e transnazionalismo. I risultati delineano l'emergere di pratiche comunicative specifiche di questa popolazione, in cui i processi di socializzazione messi in atto sembrano rinnovare la tradizionale dicotomia culturale italiano/straniero per aprire nuovi spazi simbolici di rappresentazione e costruzione di sé.
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Caselli, Marco, Federica de Cordova, Eleonora Riva et Nicoletta Vittadini. « Nuove pratiche comunicative e adolescenti figli di immigrati : premesse e strumenti di ricerca ». IKON, no 58 (mars 2011) : 11–31. http://dx.doi.org/10.3280/ikr2009-058002.

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Résumé :
Il lavoro qui presentato analizza le pratiche di comunicazione tra pari mediate dalle nuove tecnologie. In particolare, è stato approfondito l'utilizzo di tali modalità comunicative in un gruppo di adolescenti di origine straniera residenti a Milano.Gli obiettivi della ricerca consistevano in:1. individuare pratiche di comunicazione e socializzazione tecnologicamente mediate, specifiche dei giovani adolescenti di origine straniera;2. evidenziare il ruolo di tali pratiche comunicative innovative nell'orientare le relazioni tra il gruppo migrante e quello degli autoctoni, in termini di processi di acculturazione;3. definire se e in che modo tali comportamenti consentono spazi di azione creativa e mediazione culturale tra le molteplici culture di appartenenza;4. identificare possibili strategie di costruzione identitaria in termini transnazionali. L'indagine di tipo qualitativo prevedeva l'analisi di casi singoli in profondità. Il campione è stato individuato all'interno di due istituti tecnici della città di Milano ed è costituito da un gruppo di 20 tra ragazzi e ragazze di origine straniera di età compresa tra i 15 e i 19 anni, che avessero iniziato un percorso di scolarizzazione in Italia non oltre la classe prima media. Esso è stato selezionato secondo un criterio di conoscenza avanzata delle tecnologie informatiche. I dati sono stati raccolti attraverso interviste individuali, focus group e un periodo di virtual shadowing. In questa occasione è stato possibile raccogliere materiali multimediali prodotti dai ragazzi stessi. I risultati dell'analisi dei dati, analizzati secondo una metodologia qualitativa, vengono presentati e discussi dal punto di vista della teoria del flow e dei processi di acculturazione e transnazionalismo. I risultati delineano l'emergere di pratiche comunicative specifiche di questa popolazione, in cui i processi di socializzazione messi in atto sembrano rinnovare la tradizionale dicotomia culturale italiano/straniero per aprire nuovi spazi simbolici di rappresentazione e costruzione di sé.
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Thèses sur le sujet "Tecnologie informatiche"

1

Romano, Roberto <1969&gt. « Implementazione delle tecnologie informatiche nelle aziende agricole italiane ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/295/1/ROBERTO_ROMANO_TESI_DOTTORATO_XVII_CICLO_2.pdf.

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2

Romano, Roberto <1969&gt. « Implementazione delle tecnologie informatiche nelle aziende agricole italiane ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/295/.

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3

Maugeri, Chiara <1992&gt. « Le tecnologie informatiche e la robotica per un turismo accessibile ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12409.

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Nel corso degli ultimi anni l'introduzione della tecnologia nella vita di tutti i giorni ha mutato non solo le abitudini quotidiane di ciascuno di noi, ma anche quelle di acquisto e fruizione dei servizi più disparati. Nell’industria dei viaggi in particolar modo la recente rivoluzione tecnologica ha introdotto i primi robot nelle strutture turistiche, come ad esempio negli hotel giapponesi e nei musei americani. L’uso di queste nuove macchine è destinato a crescere e l’obiettivo di questo studio è quello di determinare in che modo l’utilizzo di questi nuovi strumenti si stia rivelando un investimento vincente per il futuro del turismo. Inoltre si vuole dimostrare che l’uso consapevole ed eticamente corretto della robotica può rivelarsi un vantaggio competitivo per una destinazione turistica. La proposta finale dell’elaborato riguarda l’utilizzo di queste nuove tecnologie al servizio del turismo accessibile per offrire un servizio nuovo, innovativo e migliore. Si propone un progetto in cui si ipotizza l’utilizzo di un drone per visitare la Valle dei Templi di Agrigento al fine di ampliare l’offerta ai turisti con disabilità motoria e rendere unica l’esperienza della visita di una delle più importanti mete turistiche siciliane.
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4

Demeli, Alessio. « Tecnologie informatiche per la gestione efficace ed efficiente di librerie digitali ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Résumé :
Questa tesi presenta una rassegna delle principali tecnologie informatiche per la gestione efficace ed efficiente delle librerie digitali. Viene posto l'accento sull'analisi comparativa delle tecnologie e dei modelli di rappresentazione del dato bibliografico presenti allo stato dell'arte.
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5

Sgrò, Francesco Lucio. « Nuove tecnologie informatiche e scienze motorie : approcci applicativi in ambienti educativi ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2012. http://hdl.handle.net/10556/326.

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Résumé :
2010 - 2011
Lo sviluppo delle nuove tecnologie a supporto della didattica ha determinato l’inarrestabile crescita dei modelli d’insegnamento–apprendimento a distanza, sempre più flessibili ed efficaci, basati sull’utilizzo delle tecnologie digitali. Ad oggi è sicuramente possibile individuare diversi ausili tecnologici adoperati, al pari di differenti risorse didattiche per l’apprendimento, come i software specifici per la didattica, noti con il nome di edu-software, le risorse elettroniche, come archivi di immagini e video, e gli ambienti tecnologici per l’apprendimento. In questo scenario, però, le tecnologie non sono state utilizzate in modo del tutto equo nei diversi contesti educativi. Infatti, è possibile individuarne l’utilizzo negli approcci didattici prettamente ad indirizzo scientifico, come l’insegnamento della matematica, della fisica o della chimica; nell’area umanistica, già è possibile osservare un utilizzo moderato delle nuove tecnologie, mentre nell’ambito delle attività motorie hanno trovato impieghi poco significativi. La pratica di attività motorie come strumento educativo rappresenta un momento di crescita sia sotto il profilo fisico che sotto il profilo intellettivo e può anch’essa trovare punti di contatto significativi ed opportuni con le nuove tecnologie informatiche. In questo lavoro di tesi ci si è posti l’obiettivo di dimostrare come sia possibile utilizzare le nuove tecnologie informatiche, limitatamente ad alcune sue forme, per integrare i classici approcci formativi adoperati nel mondo delle attività motorie, proponendo l’utilizzo di specifici ausili tecnologici per la fase di valutazione dei gradi di abilità conseguiti dagli studenti. Il lavoro di tesi si fonda su un’accurata analisi e una precisa dissertazione delle tecnologie utilizzate in ambito educativo e su una disamina puntuale delle peculiarità necessarie per la sperimentazione delle tecnologie informatiche nell’educazione motoria, con particolare riferimento ai sistemi di valutazione della “prestazione”. Al fine di determinare la metodologia e le tecnologie più adeguate per la valutazione motoria si sono analizzati i contributi scientifici più significativi, ponendo particolare enfasi sui requisiti che gli strumenti adoperati devono possedere per un corretto, efficace e non invasivo impiego anche in contesti educativi. Gli strumenti sono stati classificati in funzione dell’applicabilità nei diversi momenti valutativi dell’attività motoria, in funzione dei requisiti di input/output richiesti e delle relative caratteristiche fisiche e tecnologiche. Con riferimento alla valutazione motoria, inoltre, sono stati ampiamente dettagliati i compendi sull’attività fisica proposti sia per i giovani che per gli adulti, evidenziando come la codifica delle singole attività motorie attraverso i MET – Metabolic Equivalent Task permetta una classificazione efficace e condivisa da tutta la comunità scientifica. Definiti gli strumenti per la valutazione dell’attività motoria, è stato sviluppato un sistema ITS – Intelligent Tutoring System, cioè un software in grado di emulare le prestazioni di un tutor, specificatamente progettato ed implementato per l’utilizzo nell’attività motoria. L’aspetto più innovativo del sistema è rappresentato dal modello studente che, attraverso l’implementazione con tecnologie proprie dell’intelligenza artificiale, come la logica Fuzzy e le Reti Neurali, garantisce una classificazione delle attività motorie con schemi di valutazione e codifiche assolutamente affini a quelle effettuate, nella realtà, dai docenti. La tecnologia proposta è stata oggetto di diversi step di valutazione, legati ad aspetti simulativi e sperimentali. In particolare è stata organizzata una sessione di valutazione presso una scuola media di Enna, in cui i ragazzi hanno svolto un programma di attività motoria predisposto dal loro docente di educazione fisica attraverso una console di Active Video Gaming, la Nintendo Wii, “giocando” con il video-game “EA Active Sports” ed indossando un accelerometro della Nike connesso con un iPod della Apple. Alla fine del percorso di attività motoria il sensore è stato collegato al PC e il modulo studente implementato ha opportunamente valutato l’attività fisica espletata, per mezzo di una comparazione tra il consumo calorico atteso, predeterminato attraverso i MET delle diverse attività, e quello realmente misurato dal sensore indossato. Le sperimentazioni proposte hanno fornito indicazioni di assoluta affinità tra le valutazioni dei docenti e quelle fornite dal modulo studente. La proposta descritta vuole rappresentare una modalità educativa, in quanto consente agli studenti di svolgere esercizi di educazione motoria, al pari delle altre discipline, in maniera autonoma. Il sistema proposto, inoltre, fornisce loro una valutazione oggettiva della “prestazione” eseguita che consente loro di monitorare i loro progressi formativi. [a cura dell'autore]
X n.s.
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6

Generosa, Manzo. « Sviluppo delle tecnologie informatiche e applicazione nella didattica e nella formazione ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2013. http://hdl.handle.net/10556/1016.

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2011 - 2012
Il lavoro analizza la relazione tra sviluppi conoscitivi e neotecnologie nella società odierna, prestando particolare attenzione alle emergenze educative sollevate dal web learning e dal consumo mediale soprattutto da parte dei nativi digitali. Le dinamiche educative degli ultimi decenni sono state condizionate dall’avvento dei media digitali, di conseguenza i confini tra ambiti formali, informali e non formali sono notevolmente mutati. Il web si rivela l’ambiente di apprendimento preferito dai giovani, poiché prefigura uno scenario in cui ciascun internauta si confronta con una molteplicità di vedute, compartecipa operosamente alla costruzione dei saperi e, soprattutto, esplora dinamiche affettive e socio-relazionali finora sconosciute. La convergenza, la compartecipazione e l’interattività offerte dai media digitali interrogano un consumatore sempre più competente nella creazione e nel consumo di contenuti trans-mediali, dinamico e smaliziato nell’accedere, preferire e rimaneggiare le informazioni1. Alla scuola, quindi, è consegnato l’incarico di offrire ai nativi digitali gli strumenti per orientarsi nei nebulosi spazi della rete. L’individuo sperimenta una dimensione a-topica e a-temporale, in cui domina l’ipersocialità2. Le relazioni sono contrassegnate dalla dialettica consumo-loisir e la comunicazione diventa “transmediale”, le informazioni sono traghettate da un medium all’altro, valorizzando ad ogni passaggio il contributo del prosumer. A tale proposito, è utile ricordare un articolo del 2007 di Peter Gritton il quale sostiene che la “pregiudiziale dell’apprendimento significativo” è una mente allenata alla scoperta, ovvero disponibile e aperta alle nuove conoscenze3. Come scrive il sociologo contemporaneo Mario Morcellini, «lo sviluppo del sapere è da sempre contraddistinto da strettoie e criticità che, tuttavia, gli individui non sempre sono in grado di leggere e sottoporre a processi di consapevolezza»4. È necessario, dunque, che l’educazione istituzionale individui e ottimizzi le pratiche attraverso le quali i discenti si appropriano dei media, costruendo la propria identità attraverso percorsi conoscitivi soggettivi e personalizzabili, ma anche dialogici e comunitari. L'invadenza neotecnologica sembra indicare l’indeterminatezza, la pluralità, la variabilità come tratti irriducibili della contemporaneità; la rete radicalizza tali sviluppi, alimentando il conflitto tra intelligenze collettive e singolari, tra comunità di pratica ed internauta, tra social e personal learning environment. È indispensabile, dunque, analizzare lo scenario mediale, come luogo di creazione, scambio e condivisione di significati, emozioni e comportamenti. Per raggiungere questo obiettivo è necessario sviluppare un meta-linguaggio critico, con il quale rappresentare ed esprimere i cambiamenti sociali, riflettendo anche sull’estetica del loisir e della dimensione ludica che sono sempre più coinvolti nei processi di insegnamento-apprendimento. La digital literacy rappresenta un tema educativo cruciale per lo sviluppo della società della conoscenza, nella doppia accezione di multi-alfabetizzazione, necessaria ad esercitare una cittadinanza digitale consapevole, e di forma mentis che opera come agente di innovazione cognitiva5. La digital literacy ridisegna lo scenario educativo, indicando il web 2.0 come un ambiente privilegiato per l’integrazione tra formale/informale e sociale/personale6. Se in rete l’apprendimento nasce dalle reali esigenze dell’utente e dai suoi concreti bisogni conoscitivi, affiora il problema dell’autoregolazione e della metacognizione come strategie cognitive. 1 Jenkins H. (2010), Culture partecipative e competenze digitali: media education per il XXI secolo, trad. it., Guerini, Milano 2011. 2 Cfr. Fabbrini A., Melucci A., L’età dell’oro. Adolescenti tra sogno ed esperienza, Feltrinelli, Milano 2008. 3 Gritton J. (2007), Of Serendipity, Free Association and Aimless Browsing: Do They Lead to Serendipitous Learning? in http://www.education.ed.ac.uk, consultato il 21 settembre 2012. 4 Morcellini M. (a cura di), La scuola della modernità. Per un manifesto della media education, Franco Angeli, Milano 2004, p. 16. 5 Banzato M., Ditital literacy. Cultura ed educazione per la società della conoscenza, Bruno Mondadori, Milano 2011. 6 Bonaiuti G. (a cura di), E-learning 2.0. Il futuro dell’apprendimento in rete tra formale e informale, Erikson, Trento 2006. [a cura dell'autore]
XI n.s.
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7

BARONI, Federica (ORCID:0000-0003-1331-0238). « Tecnologie informatiche e inclusione scolastica : Quale progettazione per una valorizzazione delle differenze ? » Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2013. http://hdl.handle.net/10446/28638.

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Résumé :
By thinking of Information and Communication Technologies and multimedia languages as flexible tools for breaking accessibility barriers of learning in educational contexts, the research investigates what design and solutions are possible for responding to and valuing individual learning differences, with a special focus on the opportunities offered by the ebook and through a universal approach to design. Within the Italian context, the existing literature on the topic is limitedly oriented on design and the industry of digital publishing is still far from effectively integrating multimedia facilities within the digital contents. Therefore, through the design of accessible multimedia didactic pathways, the research reflects on the principles and approach developed by several disciplines in the field of multimedia learning and inclusive design. An experimental part is then introduced with the purpose of identifying information needs and perceptions of primary and secondary users of digital textbooks (target group), through mixed methods research. Following the data collection and based on the merging results, a low-fidelity prototype is presented with the aim of promoting the application of effective and accessible solutions for the design of digital learning material that directly involves the subjects and can have a positive impact on potential users.
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8

Biagini, Flavio. « Architetture, tecnologie ed applicazioni dei droni ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7789/.

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Le tematiche presentate in questa tesi fanno parte di una disciplina in ampio sviluppo nella ricerca scientifica moderna denominata “Dronistica”. I droni possiedono caratteristiche fisiche differenti in base alle esigenze dettate dall'ambito di utilizzo. La dronistica è infatti una disciplina molto varia e completa grazie alla versatilità dei dispositivi utilizzati, principalmente però tratta aeromobili a pilotaggio remoto e la loro applicazione nella computer vision. Nonostante il ricco hardware ed i molteplici software attualmente a disposizione dei ricercatori, questo settore è attualmente nelle prime fasi di vita; le prospettive di miglioramento e di sviluppo infatti sono ampie ed in mano a chi si occuperà di effettuare operazioni di ricerca e sperimentazione in tale campo. Nel seguente lavoro viene presentata la dronistica sotto ogni suo aspetto fondamentale, ponendo particolare attenzione ai dettagli tecnici ed alle applicazioni presenti e future. Il lavoro svolto inizia descrivendo la storia dei droni, presentando una panoramica sui modelli, le normative attualmente in vigore ed una classificazione delle applicazioni. La parte centrale della tesi tratta invece gli aspetti tecnici della dronistica, descrivendo le tecnologie hardware e le tecnologie software attualmente disponibili sul mercato. L'ultima parte descrive invece il legame tra i droni e la computer vision, il loro interfacciamento, le applicazioni ed i vantaggi di tale combinazione, mostrando inoltre casi di studio di diverse facoltà tra cui quella di Ingegneria e Scienze Informatiche di Cesena. Infine termina con una conclusione riguardante il lavoro svolto ed una prospettiva sugli sviluppi futuri.
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Balacca, Federico. « Tecnologie per telecomunicazioni tra veicoli ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Résumé :
Al giorno d’oggi le vetture offrono un gran numero di servizi che tempo fa non erano nemmeno immaginabili, a partire dalla sicurezza passiva fino ad arrivare alla guida semi-autonoma. Tutto questo è reso possibile grazie all’evoluzione tecnologica ed in particolare grazie ad un gran numero di sensori e centraline che raccolgono e si scambiano continuamente dati su qualunque parametro operativo del veicolo. Lo scopo di questa tesi è quello di fornire le informazioni basilari sui principali standard e tecnologie che permettono la comunicazione tra veicoli ed infrastrutture. Successivamente verrà mostrato come la raccolta di dati durante le competizioni motoristiche possa risultare fondamentale per il miglioramento della performance grazie alla telemetria.
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Aprigliano, Cristiano. « Hyperledger : Architettura, Struttura e Tecnologie applicate alla Blockchain ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23882/.

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Résumé :
La tecnologia della Blockchain porta diversi benefici per le applicazioni aziendali, come immutabilità, trasparenza, tracciabilità, nonché la possibilità di sviluppare la propria Blockchain—mentre gli utenti finali avranno il pieno controllo dei loro dati e assets. Hyperledger è un progetto Open-Source gestito dalla Community dedicato allo sviluppo di soluzioni stabili per facilitare l’uso e l’implementazione della tecnologia Blockchain per le aziende attraverso l’uso di framework, strumenti e librerie. Al momento della stesura di questa tesi, Hyperledger conta sei framework, quattro librerie e cinque strumenti (tools). Data l’architettura modulare dei framework, ogni azienda può modellare e adattare praticamente ogni aspetto del framework scelto e implementarlo ad-hoc, per risolvere uno specifico problema. L’obiettivo di questa tesi è quello di illustrare il funzionamento, la struttura e l’architettura di una Blockchain e dei principali sei frameworks sviluppati da Hyperledger.
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Livres sur le sujet "Tecnologie informatiche"

1

Guido, Biscontini, et Ruggeri Lucia, dir. Diritti del cittadino e tecnologie informatiche. Napoli : Edizioni scientifiche italiane, 2004.

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Pascuzzi, Giovanni. Il diritto dell'era digitale : Tecnologie informatiche e regole privatistiche. Bologna : Il Mulino, 2006.

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3

Il diritto dell'era digitale : Tecnologie informatiche e regole privatistiche. Bologna : Il mulino, 2002.

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4

Pascuzzi, Giovanni. Il diritto dell'era digitale : Tecnologie informatiche e regole privatistiche. 3e éd. Bologna : Il Mulino, 2010.

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5

Assenza, Elvira. Atlanti linguistici e tecnologie informatiche : La banca dati dell'Atlante linguistico della Sicilia. Messina : EDAS, 2005.

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Marco, Cavina, dir. Le tecnologie informatiche per lo studio del pensiero giuridico medievale : Il fondo Gaudenzi. Bologna : CLUEB, 1998.

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Pica, Giorgio. Diritto penale delle tecnologie informatiche : Computer's crimes e reati telematici, Internet, banche-dati e privacy. Torino : UTET, 1999.

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8

Italy. Codice delle nuove tecnologie informatiche e dell'Internet : Annotato con la giurisprudenza, con appendice di giurisprudenza per esteso. Milano : IPSOA, 2001.

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Bartoli, Maria Teresa, et Monica Lusoli, dir. Le teorie, le tecniche, i repertori figurativi nella prospettiva d'architettura tra il '400 e il '700. Florence : Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-884-2.

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Résumé :
La prospettiva dell’età moderna nacque come un ponte gettato tra l’arte e la scienza. Essa dava necessità all’arte e rendeva visibile la scienza; il terreno di coltura fu quello dell’architettura, che da sempre impegnava in sinergia i cultori dell’una e dell’altra. L’ambito di pensiero in cui fu concepita si occupava degli argomenti più alti, l’universo e la terra: a partire dagli astronomi-geografi e dai topografi, si è costruita nel tempo come disciplina e metodo scientifico-artistico, derivando sistematicamente teoremi da teoremi, in un crescendo di complessità, che ha assunto forme talvolta acrobatiche, non aperte all’evidenza. Le tecniche prospettiche sviluppate nel tempo hanno accompagnato le figure dell’architettura e del figurativo nei loro mutamenti. Le attuali tecnologie informatiche ci permettono oggi di studiare i modelli di questo ambito artistico con la fiducia di poter portare alla luce una storia nuova su di esso. Questo volume raccoglie i saggi di 44 ricercatori che, all’interno di un Progetto Nazionale bandito nel 2011, coordinato da Riccardo Migliari di Roma, hanno aderito alla chiamata del gruppo fiorentino, di cui è responsabile Maria Teresa Bartoli, per illustrare il loro metodo di approccio culturale e tecnico al tema attraverso un caso-studio: fosse esso rappresentato da un dipinto o dai passi di un trattato.
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Pellerey, Michele. Informatica : Fondamenti culturali e tecnologici. Torino : SEI - Società Editrice Internazionale, 1986.

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Chapitres de livres sur le sujet "Tecnologie informatiche"

1

Manzi, Elisa, Silvia Selvaggi et Vincenzo Sica. « Tecnologie informatiche e delle comunicazioni in medicina : la telemedicina ». Dans Telemedicina, 1–9. Milano : Springer Milan, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1634-7_1.

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Vieri, Marco, Daniele Sarri, Stefania Lombardo, Marco Rimediotti, Riccardo Lisci, Valentina De Pascale, Eleonora Salvini, Carolina Perna et Andrea Pagliai. « Tech innovation systems in agriculture ». Dans Manuali – Scienze Tecnologiche, 4. Florence : Firenze University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-044-3.04.

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Résumé :
The technological models related to farm machinery have had a different evolution in relation to structural and social conditions. Thus we have the American - Western model, capital intensive, with large machines and at the opposite the Asian model, labor intensive, with small and sophisticated machines suitable for small and family farms. Even if, in the large scale machinery, the implementation of new technologies requires less investment in percentage, all farm technical management system may have advantages by the new technology: a) measuring parameters and processes, b) assessing data by informatics models giving information optimization c) availabilit6y of tools to manage the single specific resource. That is Precision Farming.
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Gianluca Emilio Ennio Vita. « Disegno, Paradigma Informatico e Intelligenza Artificiale ». Dans 42th INTERNATIONAL CONFERENCE OF REPRESENTATION DISCIPLINES TEACHERS. CONGRESS OF UNIONE ITALIANA PER IL DISEGNO. PROCEEDINGS 2020. LINGUAGGI, DISTANZE, TECNOLOGIE. FrancoAngeli srl, 2021. http://dx.doi.org/10.3280/oa-693.155.

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Rachele Angela Bernardello et Andrea Momolo. « Connessioni figurative e informative tra lo spazio costruito e lo spazio pittorico ». Dans 42th INTERNATIONAL CONFERENCE OF REPRESENTATION DISCIPLINES TEACHERS. CONGRESS OF UNIONE ITALIANA PER IL DISEGNO. PROCEEDINGS 2020. LINGUAGGI, DISTANZE, TECNOLOGIE. FrancoAngeli srl, 2021. http://dx.doi.org/10.3280/oa-693.13.

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Ramírez Salinas, Marco Antonio, Luis Alfonso Villa Vargas, Francesc Moll Echeto, Lluís Terés Téres, Miquel Moretó, Adrian Cristal Kestelman et Mateo Valero Cortes. « Lagarto : Un proyecto para el desarrollo de CPUps y aceleradores hardware con ISA de código abierto para la academia, la investigación y la industria ». Dans Avances 2022 : Red de Investigación en Computación del Instituto Politécnico Nacional, México, 21–41. OmniaScience, 2022. http://dx.doi.org/10.3926/oms.411.2.

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Résumé :
Lagarto, es un proyecto para el diseño de CPU‘s que inicio en 2010 y que con- tinúa en desarrollo por profesores y estudiantes del laboratorio de Microtecno- logía y Sistemas Embebidos del Centro de Investigación en Computación del IPN, son varios los proyectos de investigación soportados por la Secretaría de Investigación y Posgrado del IPN, 20211682, 20182219, 20150957 y 20101320, que han servido para ir incrementando el nivel de madurez tecnológica de la familia de procesadores lagarto . Aunque se sigue trabajando en nuevos desa- rrollos como: Arquitecturas Multithreading Multinúcleos, Vectoriales, y Acele- radores de IA, los dos productos de mayor madurez tecnológica son Lagarto Hun, un procesador escalar en orden y Lagarto Ka un procesador superescalar con ejecución fuera de orden, ambos procesadores se han modelado a nivel RTL (Register Transfer Level) con el lenguaje de descripción de hardware HDL, Verilog . En los últimos años, en 2019 en alianza con el Centro de Supercompu- tación de Barcelona BSC (Barcelona Supercomputing Center), el Departamento de Ingeniería Electrónica de la Escuela de Ingeniería en Telecomunicaciones de la Universidad Politécnica de Cataluña (UPC) y el Centro Nacional de Microelec- trónica, se ha incrementado aún más su madurez tecnológica al fabricarse el primer chip de Lagarto Hun, en una tecnología de TSMC con transistores 65nm a través del programa europeo EURUPRACTICE . El proyecto y sus productos han inspirado a varias generaciones de estudiantes de la Maestría en Ciencias en Ingeniería de Cómputo, Maestría en Ciencias de la Computación y Doctorado en Ciencias de la Computación del CIC-IPN en México y del Master in Innovation and Research in Informatic (MIRI) y del Doctorado en Arquitectura y Tecnología de Computadoras de la UPC en Barcelona España, para seguir investigando y proponiendo ideas innovadoras en esta área de la ingeniería y la computación . A partir de 2021 la Red de Investigación y Posgrado en Computación del IPN, ha decidido como una estrategia institucional poner a disposición de las academias la tecnología desarrollada, como una plataforma para la impartición de cursos de las materias de Diseño de Sistemas Digitales, Diseño VLSI, Microprocesadores, Arquitectura de Computadoras, y Sistemas Operativos.
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Actes de conférences sur le sujet "Tecnologie informatiche"

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Scrinzi, G., F. Clementel, G. Colle, A. Floris, D. Galvagni, S. Gecele et L. Marzullo. « Soluzioni statistico-matematiche, informatiche e tecnologie per la nuova pianificazione forestale aziendale trentina ». Dans Terzo Congresso Nazionale di Selvicoltura. Accademia Italiana di Scienze Forestali, 2009. http://dx.doi.org/10.4129/cns2008.123.

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Zerbi, Andrea, et Giorgia Bianchi. « Un HGIS per lo studio dei catasti storici della città di Parma ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7981.

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Résumé :
Già da alcuni decenni le discipline che si occupano di storia urbana possono avvalersi delle potenzialità legate allo sviluppo delle tecnologie informatiche. L’impiego dei GIS sviluppati su cartografia storica, in grado di archiviare grandi quantità di dati e riferirli alle rispettive coordinate spaziali, permette oggi di riconsiderare alcuni fenomeni nella loro distribuzione territoriale. In questa direzione all’interno del DICATeA dell’Università degli Studi di Parma sul finire del 2012 ha preso avvio un progetto multidisciplinare che prevede la realizzazione di un HGIS sui catasti storici figurativi della città. La presenza di ben quattro catasti geometrici storici, realizzati a partire dalla seconda metà del Settecento e basati sulla stessa matrice territoriale, permette di impostare un sistema a più soglie e di effettuare una lettura regressiva della storia urbana dalla fine del XVIII secolo ad oggi. La scelta di lavorare su fonti di tipo catastale, oltre a essere legata alla quantità e alla qualità dei dati presenti, è altresì favorita dalla duplice struttura dei catasti moderni che, abbinando descrizioni di carattere cartografico a descrizioni di carattere testuale, ben si prestano ad essere analizzati sfruttando appieno le potenzialità offerte dalle strumentazioni GIS. La rappresentazione zenitale dei catasti geometrici-particellari consente di ottenere, grazie a operazioni di georeferenziazione, la sovrapposizione tra diverse mappe (anche realizzate in diversi periodi storici) e una lettura geometricamente e dimensionalmente corretta. Con la realizzazione del GIS sarà quindi possibile studiare alcuni fenomeni storici da un punto di vista spaziale e operare letture sincroniche e diacroniche sulla storia della città. Already for several decades disciplines that are involved in urban history can take advantage of the potential offered by the development of information technology. Nowadays the use of GIS developed on historical maps, able to store large amounts of data and relate them to their spatial coordinates, allows to reconsider some phenomena in their spatial distribution. In this direction within the DICATeA of the University of Parma at the end of 2012 started a multidisciplinary project that provides for the construction of a HGIS on historic figurative cadastres of the city. The presence of four historical geometric cadastres, made from the second half of the eighteenth century and based on the same territorial matrix, allows to realize a multi-thresholds system and a regressive reading of urban history from the late eighteenth century to today. The choice to work on this type of sources, in addition to be linked to the quantity and quality of data present, is also encouraged by dual structure of modern registers that, combining cartographic descriptions with textual descriptions of characters, lend themeselves to be analyzed by exploiting the full potential offered by GIS. The zenithal representation of the detailed-geometric maps allows to obtain, thanks to georeferencing operations, the overlap between different maps (also made in different historical periods) and a geometrically and dimensionally correct reading. With the implementation of GIS will be possible to study some historical phenomena from a spatial point of view and operate synchronic and diachronic readings on the history of the city.
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Dos Santos, Aellison Cassimiro T., Aline M. Araújo, Bianca Karla A. de S. Melo, Diego Filipe S. De Lima, Diogo V. Dantas, Igor N. Dos Santos, Marcos Henrique A. Da Silva, Matheus Lima M. De Araújo, Matheus Maranhão R. Praxedes et Paulo R. P. Da Silva. « Workshop de GNU/Linux : incentivando o uso de softwares livres nos cursos de informática ». Dans XXV Workshop sobre Educação em Computação. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2017. http://dx.doi.org/10.5753/wei.2017.3555.

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Résumé :
Com o avanço da informática na sociedade, e consequentemente no sistema educacional, e a dificuldade de acessoás novas tecnologias, o uso de softwares livres mostra-se uma solução promissora. Software Livre e de Código Aberto (FOSS, do inglês Free Open Source Software) é, atualmente, uma base imprescindível em qualquer instituição. Graças aos conceitos que norteiam o movimento de software livre, é possível democratizar o acessoá essas tecnologias. Este trabalho tem como objetivos: apresentar uma forma de elaborar e conduzir oficinas sobre SLs para alunos recém-chegados em cursos de informatica; e promover o uso do Sistema Operacional GNU/Linux como uma porta de entrada para outros softwares livres, e uma alternativa ao uso de softwares proprietários. Ao final, foi realizado uma avaliação qualitativa baseada na observação direta e nos dados colhidos por meio de questionários.
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Gabriel da Silva Pereira, Helder, Isabella Natal da Silva, Sheron Orteney et Claudio Zarate Sanavria. « Tecnologias e Educação Ambiental : Uma Cartilha Interativa Digital para Aprendizagem Sobre Lixo Eletrônico ». Dans Computer on the Beach. São José : Universidade do Vale do Itajaí, 2021. http://dx.doi.org/10.14210/cotb.v12.p592-595.

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Résumé :
This paper describes the results of a project whose general objective was to develop an interactive digital booklet with an educational character that addressed aspects related to technological waste and the environment. To achieve the proposed general objective, the following specific objectives were established: 1) To develop material that would bring educational content in line with current discussions and knowledge about electronic waste and its impacts on the environment; 2) To offer an interdisciplinary and interactive environment that would allow the user to go deeper into the themes, according to their interests and according to the level of information consistent with their age and education; 3) Allow the population to have access to the material free of charge and with possibilities to contribute to its constant improvement. The developed product presents informative contents, interspersed with pastimes for its fixation, mediated by mascots specially developed for the material. The results point to an acceptance by the target audience (high school students) and show an interest in the theme from its handling.
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Basso, Marzia. « Paesaggi in movimento ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8037.

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Résumé :
Negli ultimi decenni del secolo scorso si è diffusa nel mondo occidentale una nuova coscienza ambientale ed ecologica che, assieme alla rivoluzione tecnologica ed informatica, ha orientato anche la progettazione architettonica ed urbanistica verso una integrazione/ibridazione di elementi naturali, artificiali e tecnologici, con particolare attenzione per gli aspetti della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico, alle varie scale di intervento, dagli edifici “intelligenti” alla rete delle smart cities. Ogni giorno assistiamo alla creazione di ambienti sempre più interconnessi, interattivi e interagenti con gli utenti, flessibili e capaci di scambiare informazioni con il mondo esterno. Siamo ormai in grado di monitorare i nostri contesti di vita come mai fino ad ora era stato possibile, raccogliendo e mettendo a sistema una mole di informazioni senza precedenti. Inoltre le nuove tecnologie in molti casi vengono utilizzate per semplificare e facilitare la comunicazione bidirezionale e in tempo reale fra utenti e gestori dei servizi, tra cittadini ed amministrazioni e, più in generale, fra i vari attori del paesaggio, all’interno di una rete di interconnessioni fisiche ed immateriali sempre più fitta e diversificata. Il progetto ecosostenibile di paesaggio richiede, pertanto, un approccio sistemico e uno sguardo ampio che riesca a far incontrare la tutela e la conservazione con la trasformazione e la rigenerazione, inevitabile quanto vitale per i nostri contesti di vita, passando anche attraverso l’uso di strumenti non convenzionali, impiegati diffusamente sia per uno studio del territorio più rispondente alla complessità delle dinamiche reali, sia per la costruzione di un progetto comune di paesaggio. During the last decades of the 20th century a new environmental and ecological awareness has spread in the western world. Together with the technological and digital revolution, it has also directed the architectural and urban design towards an integration/crossbreeding of natural, artificial and technological elements, giving special attention to the aspects of environmental sustainability and of energy saving at the different levels of intervention, from the “intelligent” buildings to the network of the smart cities. Every day we witness to the creation of spaces that are more and more interconnected, user interactive and interagent, flexible and able to exchange information with the outside world. We are now able to supervise our life contexts as never before by collecting and organizing a huge amount of information without precedent. Furthermore, new technologies are used in many cases to simplify and facilitate bidirectional and real-time communication between users and providers, citizens and administrative offices and, in wider terms, among the various actors of the landscape inside a more and more close and diversified network of physical and immaterial interconnections. The eco-sustainable landscape design requires therefore a systemic approach and an overlook in order to permit the match between safeguard and preservation on one hand and transformation and regeneration on the other. This is as inevitable as it is essential for our life contexts, as well as the use of unconventional tools diffusely employed whether for a territorial study in accordance with the complexity of the actual dynamics or for the construction of a collective project of landscape.
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Colunga Flores, Leopoldo Alejandro. « La expansión urbana del municipio de Tlajomulco de Zuñiga ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Barcelona : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2009. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7542.

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Résumé :
A comienzos de la segunda mitad del siglo pasado, las ciudades centrales del México comenzaron a sufrir un proceso constante de crecimiento e integración de sus comunidades aledañas, proceso que se ha definido como metropolización. Guadalajara, como segunda ciudad más importante del país es, obviamente parte de dicho fenómeno. Esto se agudiza, especialmente a partir de la crisis de los ochentas, lo que ha permitido una estructura territorial caracterizada por la desigualdad regional, concentración metropolitana, expansión urbana anárquica, desigual distribución de las infraestructuras, entre otros fenómenos asociados. Esta situación se ve acentuada aún más, por los impactos devengados en el proceso de Globalización, mismo que ha cambiado la manera, ya no sólo de cómo se concibe, sino también cómo se estructura la ciudad. Estudiar un fenómeno de apariencia tan compleja puede ser muy difícil; es por ello que en este documento se considera analizar la evolución que ha presentado el uso del suelo a partir de la explosión demográfica previa de la Zona Metropolitana de Guadalajara y el periodo reciente, particularmente en el municipio de Tlajomulco de Zúñiga para, de manera inductiva, generar un modelo explicativo de la situación presente y, así, poder comprender mejor la expansión urbana de las zonas metropolitanas mexicanas. Lo anterior se pretende lograr a través de la investigación documental teórica de modelos previos realizados por otros investigadores en el área, así como el uso de Sistemas de Información Geográfica, generadas en el Instituto Nacional de Geografía e Informática (INEGI), así como otras instituciones gubernamentales nacionales. Después de la integración teórica y el análisis de los datos agregados disponibles se ha generado un modelo teórico general inicial que ha develado una ciudad integral, compuesta por tres dimensiones esenciales, a saber, sociales, económicas y políticas, propiciadas por el entorno internacional, fundamentalmente económico. Asimismo, la ciudad debe ser interpretada, con base en un referente histórico, compuesta y modificada por la tecnología, para poder explicar la expansión urbana como un fenómeno multidimensional y en constante cambio, por lo que no se habla de modalidades de desarrollo, sino de estadios de desarrollo. *** ENG: Early in the second half of last century, the cities of central Mexico began to undergo a constant process of growth and integration of their surrounding communities, a process that has been defined as metropolización. Guadalajara, the second largest city in the country is obviously part of that phenomenon. This is more acute, especially after the crisis of the eighties, which allowed a spatial structure characterized by the uneven regional, metropolitan concentration, uncontrolled urban growth, unequal distribution of infrastructure, among other phenomena associated. This situation is exacerbated further by the effects due to the process of globalization, which has changed the way, not only of how they conceive, but also how to structure the city. Studying a phenomenon as complex appearance can be very difficult, and so in this document is considered to analyze the developments that have submitted land use from the previous boom in the Metropolitan Zone of Guadalajara and the recent period, particularly in the town ofTlajomulco de Zúñiga to, so inductively generate a model explaining the situation and thus better understand the urban sprawl of the metropolitan areas of Mexico. It seeks to achieve through the desk research prior theoretical models by other researchers in the field, and the use of Geographic Information Systems, created the National Institute of Geography and Informatics (INEGI), and other institutions national government. After integration and theoretical analysis of aggregate data available there is a general theoretical model that initial city has unveiled a comprehensive, consisting of three key dimensions, namely social, economic and political, provided by the international environment, primarily economic. Also, the city should be interpreted, based on a historical reference, made and modified by technology, to explain urban sprawl as a multidimensional phenomenon and constantly changing, so do not talk about development patterns, but stages of development.
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