Littérature scientifique sur le sujet « Tecnologia e tecnica cinematografica »

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Articles de revues sur le sujet "Tecnologia e tecnica cinematografica"

1

De Masy, Rafael Carbonell. « Tecnica y tecnologia agrarias apropriadas en las misiones guaranies ». Estudos Ibero-Americanos 15, no 1 (31 décembre 1989) : 21. http://dx.doi.org/10.15448/1980-864x.1989.1.30500.

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Forni, Marcella. « ImprenditorialitÀ e gestione : la formazione del Gruppo Rizzoli dalle origini alla seconda guerra mondiale ». SOCIETÀ E STORIA, no 133 (octobre 2011) : 449–84. http://dx.doi.org/10.3280/ss2011-133004.

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Résumé :
L'articolo ripercorre il percorso di formazione e strutturazione del gruppo editoriale Rizzoli, tra le protagoniste dell'industrializzazione del settore, nel periodo compreso tra i primi anni del novecento, che vede la formazione di un primo nucleo tipografico, e la fine del secondo conflitto mondiale. Lo studio prende avvio da un esame della formazione tecnica e imprenditoriale del tipografo nella Milano dei primi del secolo, e prosegue in una valutazione dell'ambito specifico di inserimento delle prime societÀ a marchio Rizzoli. Fondamentale per comprendere l'evoluzione societaria e gestionale dell'impresa, sia sul breve che sul medio periodo, č ritenuta la ricostruzione delle partnerships instaurate dall'azienda fin dai primi anni di attivitÀ, alla base dell'attestazione della ditta a livello nazionale. Parallelamente, vengono seguite le operazioni di diversificazione produttiva che porteranno l'azienda ad un'espansione nel settore editoriale, principalmente orientata verso produzioni a grande tiratura, per le quali verranno studiate dopo la metÀ degli anni venti apposite politiche pubblicitarie/di marketing: l'autore si sofferma a questo proposito sulla forte compenetrazione tra le attivitÀ del gruppo, estese nel corso degli anni trenta alla produzione cinematografica. Un'analisi delle vicende societarie di questo periodo evidenzia come il successo economico dell'attivitÀ porti ad un'emancipazione del gruppo dai suoi primi finanziatori, con un rientro della gestione nell'ottica tipicamente italiana della conduzione familiare delle imprese.
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Mele, Vincenza. « Percorsi femminili sull’accanimento riproduttivo ». Medicina e Morale 53, no 1 (28 février 2004) : 91–108. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2004.655.

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Résumé :
L’Autrice esamina criticamente la tecnica di fecondazione in vitro (FIVET) dal punto di vista etico, mettendo in luce gli elementi di sproporzione dell’intervento tecnologico per la bassa efficacia, l’alto rischio per il nascituro, l’invasività per il corpo materno e gli elevati costi economici. L’obiettivo del presente lavoro è contestare sia la terapeuticità della FIVET, sia contestare un luogo comune che vede il pensiero femminile favorevole alle tecnologie riproduttive. La sproporzionalità terapeutica viene quindi analizzata secondo l’ottica delle donne, alla luce di diverse prospettive: le prospettive della bioetica cosiddetta femminista e la prospettiva della bioetica al femminile. L’articolo mette in luce le ragioni di non accettabilità della tecnica da parte di entrambe le prospettive, in particolare l’oggettivazione del corpo della donna ed il parassitismo della tecnologia. L’Autrice conclude illustrando il suo personale punto di vista sulla bioetica al femminile: il logos delle tecnologie riproduttive, che è quello dell’ottimizzazione di un prodotto, mette a serio rischio il valore simbolico della maternità, come luogo originario del prendersi cura.
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Olivetti, Elena, Camilla Bongiovanni, Laura Staccini, Daniele Cavadini, Laura Mandelli et Stefano Porcelli. « Passaggio alla psicoterapia online durante la pandemia da Coronavirus (Covid-19) : precedente esperienza, familiarità con la tecnologia e conoscenze teoriche sulla psicoterapia online da parte del terapeuta. Il caso del Centro Medico Santagostino ». QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no 49 (janvier 2022) : 21–34. http://dx.doi.org/10.3280/qpc49-2021oa13211.

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Résumé :
Durante la pandemia da Coronavirus (Covid-19), l'uso della psicoterapia online (PO) è stato ampiamente rivalutato. In situazioni in cui il passaggio alla PO siano caratterizzati da necessità e urgenza, la preparazione tecnica e teorica del terapeuta può essere cruciale. Nel presente studio abbiamo pertanto indagato il ruolo di tale preparazione sul passaggio alla PO durante l'emergenza Covid-19, nel contesto di un servizio privato di psicoterapia (Santagostino). Un questionario costruito ad hoc è stato utilizzato per rilevare l'esperienza pregressa di PO di 86 terapeuti, il grado riferito di familiarità con i sistemi di videocomunicazione, di conoscenza teorica e scientifica della PO, e la percentuale di pazienti in cura passati in PO. Sono state inoltre raccolte informazioni riguardo all'orientamento terapeutico e al grado personale di scetticismo nei confronti della PO prima della pandemia. Su 158 terapeuti contattati, 86 hanno completato il questionario. L'esperienza pregressa del terapeuta in PO si è dimostrata la variabile più predittiva per il passaggio dei pazienti alla PO. Accanto a essa la familiarità tecnica dei terapeuti, associata a un basso scetticismo. I risultati dello studio suggeriscono che una precedente esperienza, e dunque formazione, all'uso della PO, potrebbe favorire sia il suo utilizzo da parte del terapeuta, che l'adesione dei pazienti alla PO stessa. Una adeguata formazione tecnica e teorica potrebbe incrementare il senso di padronanza e fiducia (vs. scetticismo) nella PO.
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Gonzalez, Jose Eduardo. « El final de la modernizacion literaria ? : tecnica y tecnologia en la critica de Angel Rama ». MLN 113, no 2 (1998) : 380–406. http://dx.doi.org/10.1353/mln.1998.0025.

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Mele, V., et S. Giardina. « La bioetica che interroga la letteratura nel locus antropologico : l’ermeneutica di una voce letteraria sul tema della tecnocrazia ». Medicina e Morale 52, no 2 (30 avril 2003) : 263–81. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2003.670.

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Résumé :
L’oggetto materiale del lavoro è stato quello di delineare i fondamenti epistemologici della tecnica, di inquadrarli nel periodo immediatamente antecedente alla nascita della bioetica come disciplina sensu stricto e, infine, di far emergere le conseguenze che la tecnologia ha avuto sul vissuto antropologico e sull’umano nell’epoca contemporanea. L’avvento della tecnologia si impone come una delle radici storiche della bioetica. Infatti, le nuove possibilità tecnologiche offerte dalla scienza pongono nuovi quesiti che necessitano d’urgenza una risposta etica. Tali possibilità non minacciano soltanto la salute, la vita dell’uomo e la sopravvivenza dell’intero pianeta, ma possono arrivare a “sconvolgere” l’identità stessa dell’uomo, la sua struttura antropologica. A questo punto la tecnologia da mezzo diventa fine, e la tecnologia si trasforma in tecnocrazia. Partendo dalla concezione che la letteratura è uno strumento di conoscenza che si avvale di strumenti diversi, ma non per questo meno validi, di quelli della scienza, gli autori hanno utilizzato come strumento di indagine per delineare il rapporto uomo-tecnologia alcuni testi dello scrittore Paolo Volponi in cui è evidente la presa di coscienza e la denuncia da parte dello scrittore del riduzionismo antropologico operato dal mondo tecnologico. In altre parole, la letteratura viene assunta quale oggetto formale per delineare l’avvento della tecnocrazia sull’uomo. Scopo del lavoro è inoltre far emergere l’importanza e l’effettiva realizzazione di un dialogo tra discipline diverse: il discorso sulla portata etica della tecnologia si muove oscillando dal terreno più squisitamente etico della bioetica a quello umanistico-antropologico definito dalla letteratura, e viceversa.
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Finelli, Roberto. « NUOVE TECNOLOGIE, SOCIETÀ DELLA CONOSCENZA E “MENTE ORIZZONTALE” ». Revista Dialectus - Revista de Filosofia, no 18 (25 octobre 2020) : 350–64. http://dx.doi.org/10.30611/2020n18id61190.

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Résumé :
La tesi di fondo è che le nuove tecnologie rappresentano un enorme sviluppo dell‟umanità sul piano della trasmissione e dell‟elaborazione delle informazioni. Ma questa gigantesca innovazione, per la cornice dell‟accumulazione capitalistica in cui viene svolta e sviluppata, dà luogo ad una antropologia e ad una formazione della soggettività umana in cui il “conoscere” prevale e domina sul “sentire”. La natura astratta della ricchezza del capitale, e la sua accumulazione, richiedono un individuo parimenti astratto, in cui la conoscenza diventa sempre più informazione. Questa fallace identificazione della conoscenza con l‟informazione è basata su una epocale distorsione del sentire, per la quale il senso del conoscere non proviene più dal corpo emozionale e interiore del soggetto umano ma dall‟esterno, secondo programmi e definizioni di senso in qualche modo già predefiniti e precompilati. In questo ambito di problemi il saggio utilizza una distinzione profonda di significato tra il lemma “tecnica” e il lemma “tecnologia”, a partire da sollecitazioni presenti nelle pagine del Marx maturo, per mettere in discussione una contestualizzazione “umana” e non “capitalistica” della tecnologia. Nello stesso tempo l‟autore svolge una critica profonda della concezione heideggeriana e della tecnica e del modo in cui le filosofie della postmodernità, soprattutto quelle della cosiddetta French Theory, sotto la guida di Nietzsche e di Heidegger, hanno registrato solo la superficializzazione del mondo messa in atto dalla nuova tipologia “flessibile” dell‟accumulazione capitalistica. La liquidazione di ogni forma di soggettività operata dai pensatori francesi, se ha avuto il merito di criticare giustamente forme troppo identitarie e dogmatiche di soggettività, ha nello stesso tempo del tutto liquidato l‟ipotesi marxiana del capitale come vero soggetto della società moderna e contemporanea, con la sua necessità intrinseca di creare un mondo sempre più omogeneo alla sua espansione e universalizzazione.
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DI PASQUALE, GIOVANNI. « ALESSANDRA GARA, Tecnica e tecnologia nelle società antiche, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1994, 149 pp., ill. » Nuncius 11, no 1 (1 janvier 1996) : 343–47. http://dx.doi.org/10.1163/221058796x00983.

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Albanese, Giuseppe. « Il ritardo del Mezzogiorno come povertŕ tecnologica ». SCIENZE REGIONALI, no 2 (juin 2011) : 71–94. http://dx.doi.org/10.3280/scre2011-002003.

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Résumé :
Nel presente contributo adottiamo una prospettiva di "contabilitŕ della crescita" per ricercare la fonte dei divari di produttivitŕ tra le regioni italiane e discriminare tra il ruolo giocato da capitale fisico, capitale umano e TFP. Vengono quindi comparati due diversi metodi: quello tradizionale dovuto a Klenow e Rodriguez-Clare (1997), Hall e Jones (1999) e Caselli (2005) e una nuova tecnica elaborata in Caselli e Coleman (2006). Il lavoro sottolinea come solo la seconda consente di distinguere appieno il ruolo della tecnologia e del capitale umano, poiché permette di distinguere tra i fattori che determinano lo skill premium. I risultati ottenuti mostrano come le differenze nella dotazione tecnologica appaiono spiegare la gran parte dei divari esistenti. Inoltre, l'analisi enfatizza l'esistenza di barriere all'adozione di tecnologie piů efficienti nel Mezzogiorno.
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Torrella, Adriana, Rosa L. Solis, Nerys Rodriguez, Yadira Medina, Martha Pita, Ivis Perez et Nubia Licourt. « UltramicroELISA para la deteccion de anticuerpos IgM al Mycobacterium leprae utilizando muestras de sangre seca ». Revista do Instituto de Medicina Tropical de São Paulo 36, no 2 (avril 1994) : 131–38. http://dx.doi.org/10.1590/s0036-46651994000200007.

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Résumé :
En este trabajo se establecen las condiciones optimas para la detección de anticuerpos IgM al glicolipido fenólico-I (GF-I) en muestras de sangre en papel de filtro utilizando el UltramicroELISA HANSEN y la tecnologia SUMA. Se estudiaron 300 donantes de sangre y 58 pacientes leprosos. Para estas dos poblaciones se compararon los resultados de muestras de sangre seca colectadas en papel de filtro SS-2992 con los de suero, y se obtuvo una correlación de 0.919 para donantes de sangre, 0.969 para pacientes y 0.954 para el total de las dos poblaciones. Se obtuvo una coincidencia de 98% en pacientes y 96% en donantes. En la población de pacientes la sensibilidad fue de 93% y la especificidad de 100% para las muestras de sangre seca evaluadas por el UMELISA HANSEN, con respecto a las muestras de suero analizadas por esta misma tecnica.
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Thèses sur le sujet "Tecnologia e tecnica cinematografica"

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Brotto, Denis. « Trame digitali. L'immagine cinematografica in pixel tra narrazione, estetica e tecnica ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3422384.

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Résumé :
The main object of this doctoral dissertation is to analyse the relations between film language and new digital technologies, investigating the principal developments that have occurred as to the film narration, the aesthetics of representation and the various technical aspects concerning the film industry. Besides an introductory chapter which mostly emphasizes the content and the method of the analysis, four different thematic sections may be identified. In the first one, a special emphasis has been given on the development and the radicalization of narration in digital cinema. A tendency towards autobiographical and diaristic story-telling, along with the growing presence of a “narrating I” as a condition of development of the filmic text, are the most relevant aspects that have come to light, namely as to the analysis of the remarkable works of Agnès Varda, Alain Cavalier, Jonathan Caouette, Joseph Morder. At the same time what we have tried to demonstrate is how the digital environment has favoured a tendency towards multi-narrative tales, a characteristic connected in a way with post-modern culture as Atom Egoyan’s, David Lynch’s, Peter Greenaway’s and Lars von Trier’s works highlight. As to section two, we have investigated the changes of the coordinates of time and space that have occurred in narrative films due to digital technology. A renewed relation with the real space was also found, showing how important is not to limit the digital storytelling to a form of mimesis of reality but to also look for a further formal expressive key as to the image composition. In this way, the works of Abbas Kiarostami, Pedro Costa, Amir Naderi, Jia Zhang-Ke, Lav Diaz proved themselves particularly valuable. The third point of this research has focused on the development of the aesthetics in filmmaking as to new technologies, looking at the processing of digital color correction of the images and to the modifications that allow to create a totally new visual look from the original color range of the raw materials captured during the shooting. In order to this subject, much weight has been given to the comparative studies of some works by comparing the original materials of a movie with its final version after the color correction. The three works that have been examined are Aleksandr Sokurov's Russian Ark, Giorgio Diritti’s Il vento fa il suo giro, and Salvatore Mereu’s Sonetàula. The final section in this research deals with the relationships that exist among the different phases in the entire life of a film - from the very first idea throughout production, post-production and distribution to end with film storage and analysis. Besides the increasing trend of film productions made entirely by means of digital cameras, also a quite new mode of fruition of and interaction with the film, based on many digital facilities as to hardware and software, is now arising. Film relocation and cross-mediality reveal themselves as the symptoms of a new way of conceiving the film work as to the spectator. Moreover, the methods of film archiving and film studies have also changed, introducing a new relationship with the film itself mediated by the use of digital components, as demonstrated in particular by the study of the Padua based Microwave-Network company’s WonderCube (storage software) and the Institut de Recherche et de l'Innovation of the Center Pompidou’s Lignes de Temps (film studies software).
La tesi analizza il rapporto tra linguaggio cinematografico e nuove tecnologie digitali, andando ad osservare i principali sviluppi in relazione alla narrazione filmica, all’estetica della rappresentazione e agli aspetti tecnici della filiera cinematografica. Dopo un capitolo introduttivo in cui si sono esplicitate le principali linee guida della tesi e le scelte metodologiche applicate, si è entrati nel merito della ricerca, andando ad individuare quattro differenti articolazioni di studio. Nella prima parte della tesi si sono messi in evidenza gli sviluppi e la radicalizzazione della narrazione nel cinema digitale. Ad emergere sono state una maggior propensione verso un racconto di carattere autobiografico, una narrazione diaristica ed un recupero dell’io-narrante come condizione di sviluppo del testo filmico, come si evince dai casi trattati tra i quali si segnalano le opere di Agnès Varda, Alain Cavalier, Jonathan Caouette e Joseph Morder. Si è inoltre dimostrato come il digitale abbia favorito una tendenza alla multinarratività, una caratteristica questa influenzata anche dalla cultura postmoderna, ed evidente nelle opere di Atom Egoyan, David Lynch, Peter Greenaway, Lars von Trier. La seconda parte della ricerca è stata dedicata alle modificazioni delle coordinate di tempo e di spazio prodotte dal digitale nell’ambito narrativo cinematografico. È stato riscontrato un rinnovato rapporto con lo spazio reale in cui emerge l’importanza di non limitare la narrazione digitale ad una forma di mimesi della realtà, intervenendo in chiave espressiva sulla messa in quadro dell’immagine. In tal senso, di particolare valore sono sembrati i lavori di Abbas Kiarostami, Pedro Costa, Amir Naderi, Jia Zhang-Ke, Lav Diaz. Il terzo punto della ricerca si è concentrato sugli sviluppi dell’estetica cinematografica in relazione alle nuove tecnologie, osservando le modalità di elaborazione digitale e di color correction dell’immagine, modificazioni che consentono di rielaborare profondamente la gamma cromatica dell’immagine ottenuta in fase di ripresa. A tal proposito, molta importanza è stata data allo studio comparativo di alcune opere, mettendo a confronto i materiali originali relativi al girato del film con la versione finale dell’opera stessa, successiva alla fase di color correction. Le tre opere analizzate sono state Arca russa di Aleksandr Sokurov, Il vento fa il suo giro di Giorgio Diritti e Sonetàula di Salvatore Mereu. Un’ultima articolazione affrontata da questa ricerca è inerente alla relazione tra i diversi momenti della filiera cinematografica, intesa come insieme di fasi che vanno dalla creazione, alla fruizione, alla conservazione e all’analisi dell’opera filmica. È emerso come, all’avvio di produzioni cinematografiche realizzate interamente con il supporto di videocamere digitali, abbia corrisposto in breve tempo la nascita di una nuova modalità di fruizione ed interazione con il film, che proprio sui software digitali basa molte delle proprie possibilità. La rilocazione filmica, la cross-medialità emergono come sintomi di un nuovo modo di concepire l’opera cinematografica da parte dello spettatore. Inoltre i metodi stessi di archiviazione e di film studies sono cambiati, introducendo un rapporto con l’opera anche in tal caso mediato dalla componente informatica, come dimostrato in particolare dallo studio del software WonderCube della società MicroWave-Network di Padova in merito all’archiviazione, e del software Lignes de Temps realizzato dall’Institut de Recherche et de l’Innovation del Centre Georges Pompidou di Parigi per quanto concerne i film studies.
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Cardiota, Andrea. « Tecnologia Blockchain : analisi tecnica e sviluppo di un'applicazione decentralizzata per votazioni elettroniche ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17985/.

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Scopo della tesi è la progettazione e sviluppo di un’applicazione distribuita e decentralizzata, basata su tecnologia Blockchain, il cui obiettivo è di fornire una possibile alternativa a quello che è il sistema di votazioni elettorali attualmente in uso, sfruttando la piattaforma Ethereum ed il linguaggio di programmazione Solidity. Mediante l’utilizzo della suddetta applicazione, è possibile registrare il proprio voto con la certezza che la sua integrità e segretezza non vengano compromesse, escludendo inoltre la possibilità che possa essere considerato nullo. Queste funzionalità saranno rese disponibili agli utenti finali mediante l’utilizzo di uno strumento, Metamask, che permette di accedere e sfruttare servizi web distribuiti senza l’impiego di un client apposito, ma tramite un comune web browser. È quindi presentata un’analisi approfondita delle tecnologie sin qui citate, utile alla comprensione e formulazione di un modello di software distribuito moderno che sfrutti una tecnologia Blockchain, al fine di introdurre considerevoli vantaggi non raggiungibili con le tecnologie attuali.
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Franco, Marcelo Araujo. « O ambiente virtual : uma investigação sobre a relação entre tecnica e semiotica ». [s.n.], 2003. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/253195.

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Résumé :
Orientador: Angel Pino Sirgado
Tese (doutorado) - Universidade Estadual de Campinas, Faculdade de Educação
Made available in DSpace on 2018-08-03T14:37:40Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Franco_MarceloAraujo_D.pdf: 8809034 bytes, checksum: e10f083a49092b7090af20a9abb6f8db (MD5) Previous issue date: 2003
Resumo: o objetivo da tese foi investigar o surgimento e a concretização do ambiente virtual (AV). Este pode ser visto como a concretização de um novo tipo de ambiente advindo da fusão da técnica com a semiótica. O processo de virtualização nasce da articulação entre técnica e semiótica. O AV não é uma maquinaria puramente técnica. Nele a técnica se virtualiza e se atualiza como semiótica. Para defender esta tese, utilizamos conceitos estabelecidos por Gilles Deleuze e Felix Guattari, que consideramos os mais pertinentes para a análise proposta. Procuramos construir um plano de consistência conceitual para a problemática criada com o surgimento do AV. Este é mais que um conjunto de abstrações, ele estabelece novos espaços concretos, que abrem oportunidades para o campo educacional. Do AV emerge uma máquina abstrata que provoca desterritorializações e reterritorializações. E a partir dele podem surgir linhas de fuga criadoras mas também linhas de fuga que paralisam as oportunidades de transformação. A máquina abstrata ambiente virtual possui regimes semióticos que devemos mapear e programas que devemos conhecer, pois ela está sobrescrevendo outras máquinas abstratas, inclusive a educacional. É preciso saber distinguir o plano técnico do programa tecnocrático
Abstract: The main goal of this thesis was to investigate the appearance and consolidation of the virtual environment. The virtual environment can be seen as the consolidation of a new type of environment originating from the fusion of the technique with semiotics. The virtualization process is a result of the articulation between technique and semiotics. The virtual environment is not a purely tecnhical machine. In it the technique becomes virtual and updates itself into semiotics. To advocate this thesis, we employed concepts, defined by Gilles Deleuze and Felix Guattari, which we considered to be more adequate to the analysis proposed. We tried to build a conceptual plan for the understanding of the problems which arose as a result of the appearance of the vi rtual envi ronment. The vi rtual envi ronment is more than just a set of abstractions, it establishes new concrete spaces, which open up new opportunities for the ~ducational field. From the virtual environment it originates an abstract machlne that creates deterritorializations and reterritorializations. From the virtual environment new creative escape routes may be derived but also escape routes which may paralyze the opportunities for transformation. The virtual environment abstract machine possesses semiotics systems which we should map and programs we should know, for it is overwriting other abstract machines, including the educational machine itself. It is important to be able to distinguish the technical plan from the technocratic program
Doutorado
Educação, Ciencia e Tecnologia
Doutor em Educação
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Fonseca, José Rosa da. « Tecnologia educacional aplicada na escola tecnica de ensino médio Rubens de Faria e Souza ». Pontifícia Universidade Católica de São Paulo, 2014. https://tede2.pucsp.br/handle/handle/18154.

Texte intégral
Résumé :
Made available in DSpace on 2016-04-29T14:23:31Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Jose Rosa da Fonseca.pdf: 7243755 bytes, checksum: be1ad685e94d0185a7d78596a8005141 (MD5) Previous issue date: 2014-09-15
This research studies the existing technologies that can be used in education and what these technologies are used in the Escola Técnica Estadual Rubens de Faria e Souza, located in Sorocaba-SP, in teaching technical courses in its curriculum. A study on the evolution of technology in education drawing on the work carried out by researchers and educators, which is explained the difference between the concepts of automating and computerizing education was developed. For better understanding of the research was developed in the history of computing in education in Brazil, using as a basis for this research Laws Guidelines imposed by government agencies. It is described on technical education, its history and its importance throughout the history of the country, and as the keeper of the chosen school operates within the State of São Paulo. The study done by the data collected, the Guidelines cited, the work carried out by researchers and educators, we can see that there is a line of thought with regard to the actual use of technologies that part of the teachers use them only as a means of improving the appearance of their classes, and not to increase the development of knowledge by students, and some reasons given for this situation is the lack of financial investment, the allegation of lack of time and stimulation to meet the actual use of these technologies by both institutions, as even some teachers. For more specific details on the use of technology within the technical school was chosen Mechanical technician course. Through the study of the lesson plans, the site content and other information gathered was made a qualitative and quantitative survey of technologies available and used for the course, in which we can conclude that the teachers use the resources available, but appropriately in the functions of these resources
Esta pesquisa estuda as tecnologias existentes que podem ser usadas na área da educação e quais dessas tecnologias são utilizadas na Escola Técnica Estadual Rubens de Faria e Souza, localizada em Sorocaba-SP, no ensino dos cursos técnicos no seu currículo. Foi elaborado um estudo sobre a evolução das tecnologias na área educacional usando como fonte os trabalhos realizados por pesquisadores e educadores, onde é explicada a diferença entre os conceitos de automatizar e informatizar o ensino. Para melhor entendimento foi desenvolvida dentro da pesquisa a história da informática na área educacional no Brasil, utilizando como base para esta pesquisa as Leis de Diretrizes instituídas pelos órgãos governamentais. É descrito sobre o Ensino Técnico, sua história e sua importância ao longo da história do país, e como a mantenedora da escola escolhida atua dentro do Estado de São Paulo. Pelo estudo feito através dos dados colhidos, das Diretrizes citadas, dos trabalhos realizados por pesquisadores e educadores, podemos ver que existe uma linha de pensamento no que se refere à verdadeira utilização das tecnologias, que uma parte dos professores as usa apenas como forma de melhorar a aparência de suas aulas, e não para aumentar o desenvolvimento do conhecimento por parte dos alunos, e que alguns motivos apresentados para essa situação é a falta de investimento financeiro, a alegação da falta de tempo e do estímulo para conhecer da verdadeira utilização dessas tecnologias, tanto por parte das instituições, como até mesmo de alguns professores. Para um detalhamento mais específico sobre o uso da tecnologia dentro da Escola Técnica foi escolhido o curso técnico de Mecânica. Através do estudo dos planos de aula, do conteúdo do site e outras informações colhidas foi feito um levantamento quali-quantitativo das tecnologias disponíveis e utilizadas pelo curso, nas quais podemos concluir que parte dos professores utilizam os recursos disponíveis, mas de forma adequada no que se as funções destes recursos
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Cimmino, Maria Chiara. « Ottimizzazione energetica degli edifici esistenti : lo sviluppo di schermature solari intelligenti e innovative in tecnologia tensegrity ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2017. http://hdl.handle.net/10556/3176.

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Résumé :
2015 - 2016
Sustainable building is one area where innovation is constantly being challenged. Innovation means offering something new or changing what exists in order to achieve new results. At present the hardest goal is transforming the current situation where the construction sector has the highest fossil fuel consumption, is the largest producer of non-reusable waste and the biggest polluter. In fact, the environmental impact of building design and construction is enormous: in Europe buildings are responsible, directly or indirectly, for approximately 40% of total primary energy consumption and for around 36% of CO2 total emissions. Sustainability criteria can minimize or eliminate negative environmental impacts through a conscious choice of design and constructive practices better than those commonly in use. This design approach allows a reduction in operating costs, an increase in market value and users' productivity. ... [edited by Author]
XXIX ciclo
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Teodosio, Giuseppe. « Tecnologia, modellazione meccanica e rinforzo strutturale con materiali innovativi di strutture curve in muratura ». Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2017. http://hdl.handle.net/10556/2583.

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Résumé :
2015 - 2016
Parole chiave: Strutture in muratura, Algoritmo Genetico, Modello agli elementi finiti adattabile; Rinforzo, Materiali Compositi. Abstract: Gli edifici in muratura realizzati nei secoli scorsi costituiscono una parte significativa del patrimonio architettonico internazionale. Il progetto ottimale degli interventi di rinforzo di questi edifici rappresenta una priorità e richiede la valutazione del loro comportamento meccanico sotto carichi statici e dinamici. Sono disponibili in letteratura diversi modelli meccanici per lo studio di strutture murarie, basati sull'approccio in termini di analisi limite, come proposto da Heyman. Questi modelli non possono essere facilmente adottati nei codici FEM. In questo contesto, viene implementato algoritmo genetico (Genetic Algorithm; GA) accoppiato ad un software FEM commerciale nell’ambito di una modellazione elastico lineare di strutture curve mediante elementi shell a comportamento prevalentemente membranale. Il modello proposto ricerca, per una data volta in muratura, una superficie delle pressioni "sicura" all'interno di un dominio di progetto, riducendo al minimo il valore medio degli sforzi principali di trazione agenti sulla parte non rinforzata del materiale (funzione di fitness). Il dominio di progettazione coincide con il volume della volta, nel caso di elementi in muratura non rinforzati o con una zona esterna della volta in corrispondenza delle aree rinforzate, nel caso in cui siano stati applicati rinforzi in FRP o FRCM. La metodologia proposta consente di valutare la sicurezza strutturale della volta muraria e di definire un progetto ottimale dell’intervento di rinforzo. [a cura dell'autore]
Keywords: Masonry structures, Genetic algorithm, Adaptive finite element model, Strengthening, Composite materials Abstract. Masonry buildings realized in the last centuries are a significant part of the international architectural heritage. The optimal design of the retrofit interventions of these buildings represents a priority and requires the evaluation of their mechanical behavior under static and dynamic loads. Several mechanical models capable to study masonry structures are available in literature and are based on Heyman limit analysis approach. These models cannot be easily adopted within FEM codes. Within this context, a Genetic Algorithm is implemented within a refinement adaptive finite element model to computational mesh of shell surfaces. The proposed model researches a ‘safe’ thrust surface of a masonry vault within a design domain, by minimizing the mean value of the principal tensile stresses carried by the unreinforced portion of the material (fitness function). The design domain coincides with either the vault volume, in the case of unreinforced masonry members, or an external region of the vault in correspondence with the reinforced areas, in the case of the vault strengthened with either Fiber Reinforced Polymer or Fabric Reinforced Cementitious composites. The proposed methodology allows evaluating the structural safety of masonry vault and defining an optimal design of reinforcement pattern. [edited by author]
XV n.s. (XXIX)
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Lara, Paulo Jose Olivier Moreira. « Fragmentos das taticas da cultura : tecnica e politica dos usos de midia ». [s.n.], 2008. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/281424.

Texte intégral
Résumé :
Orientador: Renato Pinto Ortiz
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Filosofia e Ciencias Humanas
Made available in DSpace on 2018-08-14T07:48:18Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Lara_PauloJoseOlivierMoreira_M.pdf: 10066425 bytes, checksum: 362ae3d1320b13fae690c1eeba2d886f (MD5) Previous issue date: 2008
Resumo: Esta pesquisa verifica a adaptação do conceito de "tática" desenvolvido por Michel de Certeau e utilizado como fundação teórica de um movimento denominado Midia Tática. Com origens na Europa no final do século XX, este movimento herda modos de expressões culturais aliados à uma construção crítica do aparato tecnológico, notadamente das mídias eletrônicas e informáticas. Situamos a discussão sociológica a partir do conceito de racionalidade emergido no debate sobre recentes mutações na configuração do capitalismo e da tendências à novas formas de dominação que se erguem apoiadas no desenvolvimento tecnológico e na mudança das condutas erigidas das transformações do século XX. Para isso, situamos a Mídia Tática no contexto e discussões que deram origem a esta percepção e discutimos aspectos de recentes manifestações de oposição enquanto culturas que se utilizam desta noção em seus diferentes aspectos de intervenção. A intenção é observar os módulos de conflito e contradições que se dão quando o aumento das manipulações tecnológicas entram em contato com novas formações coletivas e padrões individuais e verificar os elementos políticos e culturais que resultam desta junção.
Abstract: This research verifies the adaptation of the concept of "tactic" developed by Michel de Certeau and its use as a theoretical foundation of a movement called Tactical Media. With it's origins in Europe at the end of the twentieth century, this movement inherits modes of cultural expressions allied to a critical construction of technological apparatus, especially the electronic and informatics media. We locate the discussion based on the sociological concept of rationality emerged at the debate on recent changes in capitalism's configuration and it's trends to new forms of domination which appear supported by technological development and changes of conducts erected by some of the transformations on the twentieth century. For this, we alocate the Tactical Media in the context and discussions that led to this perception and discuss aspects of recent demonstrations of opposition as cultures that make use of this concept in its various aspects of intervention. The intention is to look at the modules of conflict and contradictions that occur when the increase of technological manipulations join with new collective formations and individual patterns and check the political and cultural factors that results in this junction.
Mestrado
Sociologia da Cultura
Mestre em Sociologia
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CORPINO, HELGA. « Scienza, tecnica e alienazione del mondo nel pensiero politico di Hannah Arendt ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2016. http://hdl.handle.net/11584/266668.

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Résumé :
In this thesis the science and technology subjects as developed by Hannah Arendt in The Human Condition are discussed. The underlying theme is the phenomenon of worldlessness, which refers to the existential condition of modern man, and manifests itself in the rejection of the world, conceived as Lebenswelt. The current technological advances and contemporary society are key in Arendt’s thought as they developed from worldlessness. Such topics give the measure of alienation, being the activities through which processes and actions are enfranchised, and whose consequences appear to be highly dangerous to mankind and its proximity. Arendt’s methodological approach can be described as ‘humanist’, therefore it focuses on humans and those implications due to the modern technological advances. Arendt’s point of view is that of the common man: she urges each individual to question their actions by investigating his naïves questions, and wondering if people are really aware of what they are doing in the name of scientific progress. Therefore, the ambivalent nature of scientific development – both creative and destructive – is criticised. Such criticism focuses on the interactive networks through which technicians and scientists contribute in constantly changing the world of life. This is in line with the main task of the aforementioned work, which is to develop the discussion within a semantic and decisional collective framework, politically responsible and democratically sustainable. Hence the need of a socio-anthropological investigation of a world that looks entirely determined by science and technology arises. These ensure that ‘objective’ truth and operational ability are given by universal, rather than natural and terrestrial laws. Consequently this kind of knowledge - acquired from a extra-terrestrial point of view, the Archimedean point – imposes itself on nature an human life, shading the differences between human and artificial.
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CANNAS, LEONARDO GIUSEPPE FELICE. « Tecnologia del recupero dell’architettura tradizionale : gestire la coesistenza tra conservazione e innovazione ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2015. http://hdl.handle.net/11584/266846.

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Résumé :
The main aim of this PhD Thesis was to develop meaningful data and information on how to address the fundamental question related to rehabilitation technologies of traditional architecture: managing the coexistence between innovation and conservation, in order to restore the functionality of the building according to the contemporary standards of quality and, at the same time, not to alter the historical - cultural identity of the building technology. The present study is an analysis of good practices. The criteria applied to managing the coexistence between conservation and innovation of the building technology in some successful rehabilitation processes of historical city nuclei have been systematized. The main expected outcome is to fill a gap in literature concerning the evaluation of rehabilitation results by the technological point of view, in order to adjust the criteria of intervention on the basis of the results of earlier experiences. A qualitative and inductive research methodology has been applied, based on an evaluative-comparative strategy focused on case studies. Three rehabilitation processes of historical nuclei have been analyzed: Genova in Italy, Guimarães in Portugal and Santiago de Compostela in Spain. It has been systematically analyzed how windows, floors and roofs were processed, and it has been highlighted which traditional building technology characteristics were usually maintained and which were altered. The applied methodology has proved to be incisive in revealing the rehabilitation dynamics of the case studies. The findings show that in all cases the applied criteria were conceived in line with the Nara Document on Authenticity. The problematic coexistence of technological conservation and innovation was addressed by upgrading the traditional building technology thanks to the preservation of some building characteristics, that represent traditional building technology logic, and the implementation of all required innovations that do not contrast with the abovementioned traditional characteristics. The homogeneity of criteria among the three case studies represents a relevant fact in rehabilitation, as it demonstrates the existence of a common, well developed, rehabilitation methodology that is internationally shared among rehabilitation experts.
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Ligero, Eliana Luci 1968. « A separação da mistura etanol-agua atraves da tecnica de mudança de pressão e Adição de componente de arraste-economiade energia ». [s.n.], 1994. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/267292.

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Résumé :
Orientador: Teresa M. Kakuta Ravagnani
Dissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Faculdade de Engenharia Quimica
Made available in DSpace on 2018-07-20T06:48:41Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Ligero_ElianaLuci_M.pdf: 5487684 bytes, checksum: e44b2ec46cf16157a223a9bf4c1362f6 (MD5) Previous issue date: 1994
Resumo: A técnica de destilação com mudança de pressão e adição de componente de arraste é aplicável à separação da ampla classe de azeótropos binários homogêneos insensíveis à variação de pressão. A principal vantagem desta técnica quando comparada às principais técnicas empregadas na separação de misturas azeotrópicas é o fato da integração térmica entre as colunas de destilação ser direta, uma vez que as colunas necessariamente operam a diferentes pressões. A técnica de destilação com mudança de pressão e adição de componente de arraste foi empregada na obtenção de etanol 99,8% molar, a partir de uma mistura diluída de etanol e água com 4,2% molar de etanol. A separação foi alcançada através do emprego de duas colunas de destilação operando nas pressões de 1 e 10 atm e da adição de acetona como componente de arraste. As colunas de destilação foram calculadas pelo método rigoroso de Naphtali e Sandholm e um programa gerenciador de unidades denominado GEMCS foi utilizado no cálculo simultâneo das colunas. Foi analisado o efeito da vazão do reciclo externo sobre os parâmetros operacionais das colunas de destilação, tais como o número de estágios e a razão de refluxo, sobre os perfis de temperatura e de composição resultantes nas colunas e sobre as energias envolvidas nos refervedores e condensadores... Observação: O resumo, na íntegra, poderá ser visualizado no texto completo da tese digital
Abstract: Not informed.
Mestrado
Mestre em Engenharia Química
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Livres sur le sujet "Tecnologia e tecnica cinematografica"

1

Tecnologia cinematografica : 1890-1932. Bologna : P.E. Persiani, 2010.

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Graglia, Giulia. La tecnica cinematografica : Rivista mensile internazionale : e, Coltura cinematografica. Torino : Biblioteca FERT, 2003.

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3

Gara, Alessandra. Tecnica e tecnologia nelle società antiche. Milano] : CUEM, 2003.

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4

Michele, Canosa, Villa Federica 1967- et Carluccio Giulia, dir. Cinema muto italiano : Tecnica e tecnologia. Roma : Carocci, 2006.

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Fascia, Flavia. La prevenzione incendi nell'architettura : Tecnica e tecnologia. Roma : Aracne, 2009.

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6

Innocenti, Piero. Il libro antico : Campo, oggetto, tecnica e tecnologia. Roma : L'Officina Tipografica, 1992.

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7

Innocenti, Piero. Il libro antico : Campo, oggetto, tecnica e tecnologia. Napoli : Istituto italiano per gli studi filosofici, 1997.

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8

(Renato), Iovino R., dir. La struttura in cemento armato per l'architettura : Tecnica e tecnologia. Roma : Aracne, 2008.

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9

Le strade della tecnica : Tecnologia e pratica della scienza nel mondo antico. Firenze : Centro Di, 2012.

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10

Paik, Nam June. Nam June Paik a Vinci : Arte all'arte, Rinascimento-nascimento : arte, tecnica, tecnologia, scienza. San Gimignano (Siena) : Associazione culturale Arte continua, 2002.

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Chapitres de livres sur le sujet "Tecnologia e tecnica cinematografica"

1

Finelli, Roberto. « 3. Tecnologia, tecnica, politica ». Dans Filosofia e tecnologia, 75–104. Rosenberg & Sellier, 2022. http://dx.doi.org/10.4000/books.res.9044.

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2

Domingos, Renata Mansuelo Alves, Emeli Lalesca Aparecida da Guarda et João Carlos Machado Sanches. « VIABILIDADE TECNICA E ECONOMICA DE SISTEMA FOTOVOLTAICO PARA INSTITUIÇÕES PUBLICAS : ESTUDO DE CASO DA UNIVERSIDADE DO ESTADO DE MATO GROSSO ». Dans Arquitetura e urbanismo : Patrimônio, sustentabilidade e tecnologia 3, 63–75. Atena Editora, 2021. http://dx.doi.org/10.22533/at.ed.1222116075.

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