Littérature scientifique sur le sujet « Sviluppo del linguaggio »
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Articles de revues sur le sujet "Sviluppo del linguaggio"
Trevisi, P., A. Ciorba, C. Aimoni, R. Bovo et A. Martini. « Sindrome di charge : risultati a lungo termine della riabilitazione audiologica ». Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no 3 (mai 2016) : 206–14. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-837.
Texte intégralPanero, Marcello. « Teoria dell'attaccamento e psicoanalisi. Considerazioni su patologia e terapia ». SETTING, no 29 (mars 2011) : 5–60. http://dx.doi.org/10.3280/set2010-029001.
Texte intégralAlbanese, Ottavia, Eleonora Farina et Caterina Fiorilli. « Cognizione, linguaggio, emozioni : ricerche evolutive e interventi educativi. Il contributo di Marcello Cesa-Bianchi e della sua scuola ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 1 (mai 2021) : 167–76. http://dx.doi.org/10.3280/rip1-2021oa11620.
Texte intégralTrasarti, Sponti Wilma, et Anna Maria Rapone. « Il linguaggio dell'intimitŕ, fra appartenenza e separazione ». RIVISTA DI PSICOTERAPIA RELAZIONALE, no 34 (décembre 2011) : 27–42. http://dx.doi.org/10.3280/pr2011-34003.
Texte intégralTrasarti Sponti, Wima, et Anna Maria Rapone. « In ricordo di Wilma Trasarti Sponti. Il linguaggio dell'intimità, fra appartenenza e separazione ». RIVISTA DI PSICOTERAPIA RELAZIONALE, no 53 (juin 2021) : 7–25. http://dx.doi.org/10.3280/pr2021-053002.
Texte intégralMonti, Fiorella, Alessandra Farneti et Alessandra Sansavini. « Dalla psicologia dell'età evolutiva alla psicologia dello sviluppo ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 2 (octobre 2021) : 227–42. http://dx.doi.org/10.3280/rip2021oa12609.
Texte intégralEgidi, Rosaria. « Dossier - La forma del Tractatus. Presentazione ». PARADIGMI, no 3 (décembre 2012) : 139–42. http://dx.doi.org/10.3280/para2012-003008.
Texte intégralGuggenberger, Rainer. « Sul saggio sulla filosofia delle lingue di Melchior Cesarotti ». Alea : Estudos Neolatinos 21, no 1 (avril 2019) : 343–59. http://dx.doi.org/10.1590/1517-106x/211343359.
Texte intégralBastanza, G., R. Gallus, M. De Carlini, P. M. Picciotti, E. Muzzi, E. Ciciriello, E. Orzan et G. Conti. « Completare l’adattamento degli apparecchi acustici entro 1 mese dall’identificazione dell’ipoacusia di un bambino ». Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no 1 (février 2016) : 38–44. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1077.
Texte intégralBenedetti, Laura. « Il linguaggio dell’amicizia e della città : L’amica geniale di Elena Ferrante tra continuità e cambiamento ». Quaderni d'italianistica 33, no 2 (9 février 2013) : 171–87. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v33i2.19423.
Texte intégralThèses sur le sujet "Sviluppo del linguaggio"
Catellani, Cecilia <1995>. « I bambini bilingui con disturbo dello sviluppo del linguaggio : strumenti e marcatori clinici per una diagnosi precoce ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18105.
Texte intégralZAMPINI, LAURA. « Fenomeni tipici e atipici nello sviluppo linguistico di bambini con sindrome di Down ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2008. http://hdl.handle.net/10281/39208.
Texte intégralFARINA, FRANCESCO. « IL SUONO DELLE EMOZIONI : un' analisi sulle potenzialità espressive del linguaggio musicale nel ciclo di vita ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/846.
Texte intégralFernicola, Francesco. « Verso lo sviluppo di un modello predittivo per lo screening del Disturbo di Linguaggio in età evolutiva : un esperimento-pilota con Orange ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18841/.
Texte intégralDispaldro, Marco. « L'acquisizione della grammatica come complesso sistema cognitivo-linguistico : studi sperimentali sulla produzione e comprensione della morfologia in bambini con sviluppo tipico del linguaggio ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2009. http://hdl.handle.net/11577/3425687.
Texte intégralRiassunto In Italiano gli articoli determinativi, la terza persona dei pronomi clitici oggetto e la terza persona dell’indicativo presente sono dei marcatori clinici tra l’acquisizione tipica ed atipica della grammatica (Bortolini, Arfé et al. 2006; Bortolini, Caselli et al. 2002; Dispaldro, Caselli et al., 2008). Questo rende importante lo studio sui processi che governano l’acquisizione di tali morfemi. Il presente lavoro ha lo scopo di indagare, attraverso diversi studi sperimentali (ognuno suddiviso in più esperimenti), la produzione e la comprensione della morfologia grammaticale nei bambini con sviluppo tipico in età prescolare (tra i 3 ed i 4 anni d’età). STUDIO 1: Rappresentazione Lessicale e Memoria di Lavoro Fonologica nella Produzione della Morfologia Attraverso questo studio si intende indagare il grado in cui la produzione morfologica necessita della Memoria di Lavoro Fonologica (Gathercole e Baddeley, 1990; van der Lely e Howard, 1993) e della Rappresentazione Lessicale (Bates, Bretherton e Snyder 1988; Bates e Goodman, 1999). Si intende perseguire tale obiettivo per mezzo del paradigma di ripetizione di parole, reali e non reali. Esperimento 1: Produzione della Morfologia Italiana Hanno partecipato 62 bambini di tre anni d’età. I risultati mostrano che la Memoria di Lavoro Fonologica ha un ruolo importante nella produzione morfologica. Inoltre, è stato riscontrato un legame tra Rappresentazione Lessicale e produzione morfologica. Esperimento 2: Produzione della Morfologia Inglese (esperimento effettuato presso la Purdue University, in collaborazione con il Prof. Leonard) È stato replicato l’esperimento precedente. Hanno partecipato 30 bambini di tre anni d’età. I risultati dimostrano che il ruolo della Memoria di Lavoro Fonologica è centrale nell’elaborazione della morfologia; al contrario, i risultati sulla Rappresentazione Lessicale lasciano aperti alcuni dubbi. Conclusione Studio 1 Lo studio ha dimostrato che la produzione morfologica necessita della Memoria di Lavoro Fonologica, ma essa non può spiegare l’intero processo produttivo; inoltre, la Rappresentazione Lessicale è molto importante per la produzione di sistemi morfologici complessi come quello Italiano. STUDIO 2: La Comprensione della Funzione Grammaticale di Numero (Singolare e Plurale) Poco si conosce sulla comprensione del singolare e plurale all’interno della morfologia; inoltre, la maggior parte degli studi si riferiscono alla lingua Inglese (Kouider et al., 2006; Schnoor e Newman, 2001; Soderstrom 2002). Per questa ragione, l’obiettivo di questo studio è di indagare l’informazione di numero (singolare e plurale) nella morfologia grammaticale Italiana. Esperimento 1: Prova dell’Indicare negli Articoli, Clitici e Verbi Hanno partecipato 71 bambini di tre anni d’età. Attraverso un compito in cui bisogna indicare un foglio, individuandolo tra due che differiscono per la quantità di oggetti o personaggi in esso rappresentati ([X] [XX]), sono state indagate le forme singolari e plurali. I risultati di questo esperimento non hanno chiarito se i bambini possiedono i concetti di singolare come di /una unità/ e di plurale come di /più di una unità/. Esperimento 2: Prova del Disegnare negli Articoli Hanno partecipato 17 bambini di tre anni e zero mesi d’età. L’obiettivo di questo esperimento è di indagare, attraverso l’utilizzo del disegno di oggetti, se il comportamento messo in atto dai bambini è governato dalla rappresentazione della quantità singolare e plurale. I risultati dimostrano che i bambini possiedono i concetti di singolare come /una unità/ e plurale come /più di una unità/. Esperimento 3 (Prova del Prendere negli Articoli) ed Esperimento 4 (Prova del Prendere nei Verbi) Nell’esperimento 3 hanno partecipato 71 bambini, suddivisi in tre gruppi d’età (3;0 – 4;0 – 6 anni) e 38 adulti; nell’esperimento 4 hanno partecipato 58 bambini (3;0 – 4;0 – 6 anni d’età) e 42 adulti. Viene utilizzato un compito in cui i bambini devono prendere degli oggetti posti all’interno di due piatti che variano per il numero di oggetti posti all’interno ([X] [XX]). I risultati confermano che i bambini a 3 anni possiedono una rappresentazione quantitativa di singolare e plurale. Solo dopo i 4 anni i bambini comprendono quale insieme di oggetti meglio si adatta all’informazione espressa dal morfema, non solo dal punto di vista quantitativo ma anche dal punto di vista referenziale-comunicativo Conclusione Studio 2 Questo studio dimostra che i bambini a 3 anni hanno una rappresentazione procedurale del morfema che si basa solo sull’informazione di quantità. Dopo i 4 anni avviene una ridescrizione (Karmiloff-Smith 1992) che permette di interpretare il morfema anche in relazione alle intenzioni comunicative espresse da quella categoria linguistica. CONCLUSIONE GENERALE L’elaborazione morfologica è un processo complesso che coinvolge in sé una moltitudine di aspetti cognitivi e linguistici. Dal confronto con i due studi, sono state ipotizzate 2 fasi nel processo d’acquisizione della morfologia: - Fase 1: l’elaborazione morfologia è legata ad abilità come la Memoria di Lavoro Fonologica; inoltre, l’uso procedurale del morfema è dipendente dal lessico. In questa fase, ogni funzione grammaticale del morfema ha uno sviluppo indipendente dalle altre funzioni. - Fase 2: Nel corso dello sviluppo si hanno una serie di Ridescrizioni Rappresentazionali che conferiscono al morfema uno stato polisemico, e che rendono l’uso del morfema più generale ed astratto in relazione alle funzioni del linguaggio e della comunicazione.
Lamberti, Luca. « TSento : sviluppo di uno strumento per l'analisi del sentiment su risposte aperte nelle indagini di clima aziendale ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.
Trouver le texte intégralJunyent, Andrea Anahi. « Individual differences in Specific Language Impairment : profiles of preschoolers exposed to Italian ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2011. http://hdl.handle.net/11577/3422857.
Texte intégralLa seguente ricerca esplora i profili del Disturbo Specifico del Linguaggio (DSL) attraverso lo studio di un caso singolo e uno studio di gruppo, confrontandoli con quelli di bambini aventi la stessa età cronologica o la stessa lunghezza media dell‘enunciato (LME). Nello studio di caso singolo sono state comparate le caratteristiche morfosintattiche della produzione spontanea ed elicitata di un bambino con DSL con i dati in letteratura sulla produzione di bambini con LME equivalente. I risultati sono stati esaminati alla luce di ipotesi che concepiscono il DSL come un deficit di origine grammaticale. È stato trovato un ritardo nella produzione di verbi flessi, come atteso in base al livello di LME e in accordo con le spiegazioni linguistiche. Un ritardo inatteso per livello di LME è stato trovato nella produzione di pronomi clitici di oggetto diretto e indiretto e articoli, i quali hanno potuto essere spiegati solo parzialmente alla luce delle ipotesi considerate. Nello studio di gruppo, sono state esaminate la comprensione e produzione lessicale morfosintattica e testuale insieme alla memoria fonologica in 50 bambini con DSL (gruppo DSL). Allo scopo di identificare profili, le prestazioni del gruppo DSL sono state comparate con la performance di bambini con sviluppo tipico (gruppo ST) appaiati per età e per LME e sono stati identificati e confrontati sottogruppi di bambini con DSL. Inoltre, i rapporti fra le abilità linguistiche e la memoria fonologica sono stati esaminati nel gruppo totale di bambini (gruppi DSL e ST). Il confronto tra il gruppo DSL e TD ha mostrato, per il primo, un pattern complesso in cui le abilità lessicali, morfosintattiche e di memoria fonologica sono compromesse mentre le capacità testuali sono parzialmente preservate. Sono stati comparati sottogruppi (del gruppo DSL) con le seguenti caratteristiche: produzione lessicale e morfosintattica lievemente compromessa, produzione lessicale e morfosintattica severamente compromessa, e produzione lessicale lievemente compromessa e produzione morfosintattica severamente compromessa. I risultati per i sottogruppi hanno evidenziato diversi profili in relazione alla memoria fonologica, imputabili alla severità del deficit in produzione morfosintattica dei sottogruppi. Ciò suggerisce una forte relazione fra memoria fonologica e morfosintassi. I rapporti specifici fra abilità linguistiche e di memoria sono stati esaminati con analisi di regressione. I risultati hanno indicato che la memoria fonologica è il miglior predittore della comprensione e produzione linguistica nel gruppo totale di bambini, mentre l‘appartenenza al gruppo DSL or al gruppo TD non ha spiegato ulteriore variabilità. Ciò suggerisce una forte relazione fra memoria fonologica e linguaggio, indipendentemente dalla appartenenza a un gruppo o all‘altro. Il secondo migliore predittore è stato la comprensione lessicale, che ha predetto la comprensione morfosintattica e testuale nel gruppo totale, mentre l‘appartenenza al gruppo DSL o TD non ha spiegato ulteriore variabilità. Questi risultati suggeriscono abilità linguistiche gerarchicamente strutturate in comprensione a prescindere del gruppo di appartenenza.
VALLE, ANNALISA. « Teoria della mente e ironia : il ruolo del contesto relazionale e delle conoscenze pregresse nella comprensione dell'ironia verbale ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/284.
Texte intégralThis work considers the verbal irony comprehension in school and preschool age children in the light of its link with theory of mind (the ability to impute mental states to the self and to the others as a way of making sense and predicting behaviour) and linguistic competences of subjects. The aim is to identify the relational, contextual and informative factors helping children to interpret verbal irony before and after the complex mentalistic abilities acquisition. The first study deals with status difference between talkers (symmetric and asymmetric relation) and characteristics of children relationship attachment with their caregivers. The second research elaborates on the role of previous knowledge of subjects to understand irony statement (encyclopaedic or episodic knowledge) and of ironic claim type (echoic or allusional) and the link with mentalistic and linguistic abilities. The results show that children use some of the detected factors to understand verbal irony also before the acquisition of complex theory of mind.
VERNICH, LUCA ANTONIO TOMMASO. « CORRELAZIONI TRA SVILUPPO CONCETTUALE NELL'INFANZIA E ACQUISIZIONE DELLA PRIMA LINGUA ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6170.
Texte intégralThis work provides a critical overview of the major theoretical perspectives on the relationships between conceptual development and first language acquisition. While our focus is on lexical development (ie. on the relation between learning a word and acquiring the relevant concept), we will also touch on some aspects which pertains more specifically to morphological and syntactical development. After briefly introducing the major theories developed in the field of first language acquisition and developmental psychology, we will discuss them in the light of experimental data collected in recent years. As the same empirical findings tend to be interpreted in completely different ways, in our work we tried to give voice to authors supporting different views. Our goal is not to assess the merits of these theores as such, but to take this comparison as an opportunity to discuss the implications and issues thereof. This will be particularly clear in the Conclusions of our work, which are structured as a series of research questions.
De, Bernardis Mattia <1977>. « La questione percettiva in semiotica. Linee fondamentali e sviluppi della ricerca ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1091/1/Tesi_De_Bernardis_Mattia.pdf.
Texte intégralLivres sur le sujet "Sviluppo del linguaggio"
D'Amico, Simonetta, et Antonella Devescovi. Psicologia dello sviluppo del linguaggio. Bologna : Il mulino, 2013.
Trouver le texte intégralOrigine e sviluppo del linguaggio, fra teoria e storia : Atti del XV congresso nazionale, Arcavacata di Rende (CS), 15-17 settembre 2008. Roma : Aracne, 2008.
Trouver le texte intégralMegale, Teresa, dir. Contesti teatrali universitari. Florence : Firenze University Press, 2014. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-606-0.
Texte intégralSaint, Sanjay, Sarah Krein et Robert W. Stock. La prevenzione delle infezioni correlate all'assistenza. Sous la direction de Alessandro Bartoloni, Gian Franco Gensini, Maria Luisa Moro et Gian Maria Rossolini. Florence : Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-331-5.
Texte intégralDhunpath, Rubby. Archeologia di una ONG per lo sviluppo del linguaggio : Lo scavo dell'identità organizzativa. Edizioni Sapienza, 2021.
Trouver le texte intégralValotto, Luca. Basta Menzogne ! Guida Pratica e Veloce Al Linguaggio Del Corpo, Sviluppa una Comunicazione Non Verbale Efficace. Independently Published, 2019.
Trouver le texte intégralChapitres de livres sur le sujet "Sviluppo del linguaggio"
Benso, Francesco. « Sistema attentivo esecutivo : osservazioni critiche e sviluppo ». Dans Disturbi specifici del linguaggio, disprassie e funzioni esecutive, 41–84. Milano : Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-5349-6_4.
Texte intégralSabbadini, Letizia. « Lo sviluppo motorio e prassico in età evolutiva ». Dans Disturbi specifici del linguaggio, disprassie e funzioni esecutive, 17–22. Milano : Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-5349-6_2.
Texte intégralActes de conférences sur le sujet "Sviluppo del linguaggio"
Roselli, Claudia. « Geografie della memoria e zone di transizione : interpretare le possibilità future di salvaguardia dei legami territoriali a Delhi ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7959.
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