Thèses sur le sujet « Sviluppo alternativo »

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Fontana, Serenella <1992&gt. « Beijing Consensus : nuovo modello di sviluppo alternativo al Washington Consensus ? » Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11946.

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Résumé :
Questa tesi nasce dall’esigenza di analizzare l’esistenza di un modello di sviluppo economico e sociale alternativo a quello promosso dalle potenze occidentali dalla fine della Guerra Fredda ad oggi; per fare ciò evidenzieremo le caratteristiche dell'ortodossia americana del Washington Consensus, ne analizzeremo le critiche e ne studieremo punti forti e debolezze. Ugual analisi sarà portata avanti per il possibile nuovo modello di sviluppo: il Beijing Consensus. Dopo avere sottolineato le sostanziali caratteristiche, le principali critiche ed avere indagato l’esistenza di questo nuovo modello la nostra analisi cercherà di mettere in relazione inizialmente le critiche. Successivamente ci impegniamo a prendere in esame in modo dettagliato la reale contrapposizione tra il Beijing Consensus e il Washington Consensus. L’analisi delle similitudini e soprattutto delle differenze tra questi due consensi sarà utile al nostro scopo di affermare con più sicurezza e tranquillità l'esistenza di un nuovo e forte modello di sviluppo alternativo a quello statunitense che pone il dubbio sul futuro dell'egemonia americana.
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2

Giordani, Ryan. « I simulatori ecografici : sviluppo di un metodo alternativo di rappresentazione dell’orientamento della sonda nel simulatore VausSim e rendering 2D di volumi ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Résumé :
La simulazione rappresenta una "alternativa” alla pratica reale per poter sperimentare concretamente quanto appreso dai libri, in particolare gli aspetti inusuali e potenzialmente pericolosi. Nell’apprendimento della pratica clinica, sta diventando rilevante l’uso di simulatori, dispositivi di simulazione medica progettati per imitare parti di pazienti, regioni anatomiche o attività cliniche. Il lavoro, svolto in collaborazione con l’azienda Accurate S.r.l. di Cesena, ha riguardato l’implementazione di alcuni miglioramenti al simulatore ecografico VausSim (Versatile Advanced Ultrasound Simulator), sviluppato dall’azienda stessa. Il dispositivo è dotato, oltre che di sonde ecografiche fittizie, di 20 tag RFID, solitamente posti sotto la pelle di un manichino in corrispondenza delle zone anatomiche da ecografare; ad ogni tag è associato un codice univoco, che letto dalla sonda, permette di simulare visualizzazioni ecografiche in funzione dell’orientamento della sonda. Lo scopo del lavoro si è concentrato su due aspetti. 1)Sviluppo di un metodo per la rappresentazione del corretto orientamento della sonda nello spazio 3D. La convenzione mediante angoli di Eulero di cui faceva uso il VausSim presentava il fenomeno del Gimbal Lock, con conseguente errata rilevazione dell’orientamento. La soluzione di tale problema è stata ottenuta passando ad una rappresentazione basata su conversione in quaternioni. 2)Elaborazione dei dati rilevati dalla sonda in modo da visualizzare correttamente l’immagine ecografica al variare del suo orientamento. L’errata visualizzazione inizialmente presentata dal VausSim è stata corretta modificando l’assegnamento del valore degli angoli di Eulero in fase di calibrazione, e ottenendo il corretto quaternione corrispondente. È inoltre proposta una soluzione alternativa, che consiste, anziché nell’interpolare immagini, nel creare un volume a partire dal set di immagini e successivamente tagliare tale volume in funzione dell’orientamento della sonda.
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3

PEPE, MARIO. « I minibond : alternativa al credito e finanza per lo sviluppo ». Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2017. http://hdl.handle.net/11566/245346.

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Résumé :
I minibond rappresentano all’interno del panorama finanziario italiano uno strumento innovativo caratterizzato dalla possibilità per le piccole e medie imprese di far ricorso, per i propri progetti d’investimento, al mercato del capitale di debito. Questo strumento sta riscuotendo un modesto successo nel contrastare il cosiddetto “bancocentrismo” del sistema finanziario italiano. Il presente elaborato si propone di analizzare in maniera approfondita l’intera genesi e validità dello strumento finanziario in esame, dal percorso teorico, attraverso la letteratura di riferimento, fino al mercato potenziale degli emittenti. Nel primo capitolo analizzeremo la letteratura di riferimento dalle teorie sulla struttura finanziaria ottimale al livello d’indebitamento ideale. Nel secondo capitolo passeremo in rassegna il contesto economico italiano che dalla crisi del 2008, passando attraverso quella dei debiti sovrani del 2011, ha visto mutare radicalmente le dinamiche del credito a causa degli elevati tassi di non performing loans, presenti nei bilanci bancari, e delle prospettive economiche di recessione. Nel terzo capitolo svolgeremo l’analisi dello strumento in maniera approfondita e puntuale attraverso l’analisi delle emissioni effettuate finora, le loro caratteristiche, l’analisi degli investitori e dei fondi di private debt. Nel quarto analizzeremo la possibilità per la struttura proprietaria e manageriale delle imprese italiane di creare una nuova prospettiva di visione della propria azienda, affiancando ai rating ufficiali forniti dalle società di rating un nuovo giudizio interno alla realtà aziendale con l’obiettivo di rendere l’azienda intellegibile e trasparente verso l’esterno. Con il supporto di una società di rating nazionale abbiamo selezionato, attraverso stringenti criteri di analisi sui bilanci depositati al 2015, un database d’imprese potenziali emittenti di minibond. Da queste imprese dovrebbe iniziare la svolta del tessuto produttivo italiano e il passaggio concreto da un sistema bancocentrico verso l’orizzonte del mercato dei capitali.
The small-size bond, or minibond, is an innovative instrument In the Italian financial world. This instrument allows small and medium companies to tap the debt markets and, thus, bypass the traditional banking channel. The evidence suggests that the minibond has enjoyed modest success so far The potential for future growth looks promising. The thesis, organized in four chapters, discusses the genesis of the minibond, its development, its theoretical underpinnings, its acceptance by market participants and expected future growth. I start, in the first chapter, with the literature on optimal financial structure. Then I move, in the second chapter, to a discussion of the profound changes that have occurred in the bank credit market since 2008, first with the subprime financial crisis and then with the sovereign debt crisis. In particular, I underscore to what extent this market has been clogged as a result of the extraordinary rates of non-performing loans. In the third chapter, I go into a detailed analysis of the minibond, from its properties to incentives for issuing it by small and medium size firms to funding opportunities in the debt market. In the last chapter, I look at the future: the potential for non-financial corporate management to add a new dimension to the traditional business practice; namely, accepting and facilitating the spread of credit ratings with the objective of rendering the business practice intelligible and transparent to the outside. It is this shift in corporate culture that will be critical in assuring a wider acceptance of the minibond and create, as a result, a more balanced mix of bank credit and debt markets in the Italian financial world.
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4

BOSETTI, Enza Franca. « Salinas de Guaranda:un cammino transculturale verso una alternativa allo sviluppo ». Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2022. http://hdl.handle.net/11392/2493937.

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Résumé :
La tesi “Salinas de Guaranda: un cammino transculturale verso un’alternativa allo sviluppo” pretende di scongiurare il rischio di una lettura ingenua e semplificata di una cosmovisione molto più complessa e articolata rispetto alla traduzione in spagnolo di buen vivir o vivir bien, concetti rispettivamente introdotti nelle Costituzioni dell’Ecuador (2008) e della Bolivia (2009). Tale obiettivo è conseguito attraverso una riflessione sul Sumak Kawsay e sull’ evoluzione storica del concetto di sviluppo, ma anche ripercorrendo il cammino delle trenta comunità di Salinas de Guaranda verso la costruzione di un modello di economia basato sul cooperativismo e sull’economia solidaria, che padre Antonio, mentore e mediatore di tale processo, definisce un modello di economia comunitaria, ribadendo così il ruolo svolto in questa costruzione dalle comunità e dai loro valori ancestrali. Vengono pertanto analizzate, con l'utilizzo di metodi qualitativi (analisi SWOT) e quantitativi le differenti tappe di tale percorso ed i principali fattori che hanno permesso migliorare in questa regione ai piedi del Chimborazo la qualità di vita degli abitanti d’accordo a un concetto multidimensionale, dinamico e soggetto al continuo divenire. Dall’analisi emergono risultati non omogenei del processo di sviluppo socioeconomico di Salinas de Guaranda, evidenziandosi una dicotomia primariamente tra la zona rurale e quella urbana. Di conseguenza vengono esaminate le diversità e le loro principali cause socioculturali. Le impostazioni teoriche emerse e le evidenze dei casi di studio confermeranno se le trasformazioni socioeconomiche conseguite nelle comunità rurali abbiano collocato come principio basico di sviluppo la vita (kawsay, qamaña) nella sua totalità, non solo relativa agli esseri umani, agli animali e alle piante, bensì a tutta la Pacha ossia la terra, lo spazio e il tempo. Lo studio è impostato attenendosi ai criteri di una convivenza interculturale, interbiotica e intergenerazionale. Si prende pertanto in considerazione una vita intesa come il risultato di un intercambio armonico fra tutti gli esseri, dove l’uomo non è visto come produttore ma come conservatore, che persegue non la ricchezza, non il potere, ma una vita in armonia con gli altri esseri, incluso quelli considerati dagli occidentali “inanimati”. Un concetto di sviluppo che si orienta nella collettività e non nella individualità, ma soprattutto uno sviluppo capace di promuovere un rispetto costante della Casa comune ovvero della Pacha. Alla luce di queste convenzioni è bene enfatizzare che le popolazioni indigene delle Ande raramente misurano il progresso in base al PIL, bensì d’accordo alla qualità della vita, considerando indicatori come l’allegria, le feste, la diversità, la spiritualità, un approccio che viene adottato e allo stesso tempo esaminato in questa tesi.
The thesis "Salinas de Guaranda: is a cross-cultural journey towards an alternative to development" aims to avoid the mis-concept of a naive and simplified reading of a much more complex and articulated worldview than the Spanish translation of “buen vivir or vivir bien” (good living or a life well lived). A concept that are respectively introduced in the Constitution of Ecuador since 2008 and in Bolivia since 2009. This objective is achieved through a reflection on “Sumak Kawsay” and on the historical evolution of the concept of development. Which is being achieved by tracing the path of thirty local communities from Salinas de Guaranda which have based themselves on an economy structure focused on cooperation and solidarity. Father Antonio, is the mentor and mediator of this process, he himself has been defined as a model of community economy, therefore, reaffirming his role-played creation of such economy by the communities and their ancestral values. With the use of qualitative (SWOT analysis) and quantitative methods, the different stages of this path and the main factors that have allowed to improve the quality of life of the inhabitants in this region at the foot of the Chimborazo are analyzed. This is a multidimensional and dynamic - subject to constant evolution. The analysis reveals non-homogeneous results of the socio-economic development process in Salinas de Guaranda, highlighting a clear difference primarily between the rural and urban areas. As a result, the diversity and its main socio-cultural causes are in need to be examined. The theoretical approaches that have emerged and the evidence of the case study will confirm whether the socio-economic transformations achieved in rural communities have placed life or like referred to by the locals: “kawsay, qamaña”, in its entirety as the basic principle of development. Not only relating it to human beings, animals and plants, but also to earth, space and time, as the natives put it “Pacha”. The study is set up following the criteria of an intercultural, inter-biotic and inter-generational co-existence. Life is therefore, considered as the result of an harmonious exchange between all beings, where man is not seen as a producer but as a protector, whom does not pursue wealth or power, but a life in harmony with other beings, including those considered by Westerners to be in-animate / phantom. A concept of development that is oriented towards a community and not individualism, but above all a development capable of promoting constant respect for the common home, which is mother earth, or as referred to by the locals “Pacha”. In light of these conventions and life style, it is good to emphasize that the indigenous people of the Andes rarely measure progress on the basis of the GDP, but rather according to the happiness, community celebrations, diversity, spirituality, resulting in an approach which is adopted and at the same time examined in this study.
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Jucker, Costanza <1975&gt. « Capacità di sviluppo di Diabrotica virgifera virgifera Leconte su ospiti alternativi al mais ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5606/1/Jucker_pdf_dottorato.pdf.

Texte intégral
Résumé :
Diabrotica virgifera virgifera LeConte (Coleoptera: Chrysomelidae) è una specie esotica invasiva di origine centro americana e introdotta in Europa agli inizi degli anni ’90, in Italia nel 1998. Considerata negli Stati Uniti la principale avversità del mais (Zea mais L.), è oggi presente in quasi tutti i Paesi europei dove è presente tale coltura. Poiché il mais risulta l’ospite prioritario di Diabrotica, attualmente il principale metodo di contenimento consiste nella rotazione con una coltura non ospite. L’obiettivo del lavoro è stato quello di indagare sulle piante ospiti alternative al mais nel nostro ambiente, accertando il ruolo che possono avere le infestanti o altre Poaceae coltivate nella biologia della Diabrotica. Tali essenze sono state scelte tra specie mai sottoposte a sperimentazione e tra quelli già oggetto di indagini, ma su cui si sono ottenuti esiti discordi o non soddisfacenti. Sono state allestite prove con infestazione artificiale in ambiente controllato e prove in campo per valutare la sopravvivenza larvale e il completamento del ciclo, nonché le prestazioni biologiche degli individui ottenuti. Le ricerche hanno permesso di osservare sopravvivenza di Diabrotica su numerose graminacee, in particolare cereali. Tale capacità è confermata dalla presenza di larve di diversa età e in alcuni casi di pupe sulle specie ospiti alternative, sia con infestazione artificiale che in campo. Tuttavia crescita e sviluppo su queste piante sono stati più lenti del mais e gli stadi giovanili trovati hanno mostrato caratteristiche morfometriche inferiori rispetto a quelli del mais. Adulti non sono mai stati raccolti in campo, mentre questo si è verificato in condizioni controllate. Le specie che meritano maggior attenzione sono i cereali Triticum spelta e Panicum miliaceum e l’infestante Sorghum halepense. Si potrebbe dunque ipotizzare che alcune specie vegetali possano fungere da ospite secondario quando non è presente il mais riducendo l’efficacia dell’avvicendamento.
Diabrotica virgifera virgifera LeConte (Coleoptera: Chrysomelidae) is an invasive exotic species native to Central America and introduced in Europe in the ’90; in Italy if was found in 1998. In the US it is considered one of the most harmful pest of maize (Zea mais L.). In Europe it is now present in almost all the Countries where the maize is produced. Because maize is the preferred host of Diabrotica larvae, the most common control method consists in the rotation of maize with another non-host crop. The aim of this work was the study of the potential role of the alternative host plants in our habitat, with particular attention to other Poaceae and weeds. Species were selected among those never tested before or on which the results were disaccording between Authors. Tests with artificial infestation in glasshouse and with natural infestation in fields were conducted and survival, development and performance of Diabrotica were evaluated. Studies confirmed the capability of Diabrotica to survive on numerous Poaceae, with preference for cereals. Larvae of different stages and pupae were observed on different plant species, both with artificial and natural infestation. However, the development of Diabrotica on the alternative host plants was slower than on maize and preimmaginal stages showed lower values of morphometric characteristics than on maize. Adults from different hosts were captured only with artificial infestation, never in natural condition. Most interesting species as alternative host for Diabrotica are cereals (Triticum spelta and Panicum miliaceum) and the weed Sorghum halepense, very common in maize fields. We can hypothesize that these species could be used from Diabrotica in the absence of maize, reducing the efficiency of the crop rotation as eradication or control method.
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Jucker, Costanza <1975&gt. « Capacità di sviluppo di Diabrotica virgifera virgifera Leconte su ospiti alternativi al mais ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5606/.

Texte intégral
Résumé :
Diabrotica virgifera virgifera LeConte (Coleoptera: Chrysomelidae) è una specie esotica invasiva di origine centro americana e introdotta in Europa agli inizi degli anni ’90, in Italia nel 1998. Considerata negli Stati Uniti la principale avversità del mais (Zea mais L.), è oggi presente in quasi tutti i Paesi europei dove è presente tale coltura. Poiché il mais risulta l’ospite prioritario di Diabrotica, attualmente il principale metodo di contenimento consiste nella rotazione con una coltura non ospite. L’obiettivo del lavoro è stato quello di indagare sulle piante ospiti alternative al mais nel nostro ambiente, accertando il ruolo che possono avere le infestanti o altre Poaceae coltivate nella biologia della Diabrotica. Tali essenze sono state scelte tra specie mai sottoposte a sperimentazione e tra quelli già oggetto di indagini, ma su cui si sono ottenuti esiti discordi o non soddisfacenti. Sono state allestite prove con infestazione artificiale in ambiente controllato e prove in campo per valutare la sopravvivenza larvale e il completamento del ciclo, nonché le prestazioni biologiche degli individui ottenuti. Le ricerche hanno permesso di osservare sopravvivenza di Diabrotica su numerose graminacee, in particolare cereali. Tale capacità è confermata dalla presenza di larve di diversa età e in alcuni casi di pupe sulle specie ospiti alternative, sia con infestazione artificiale che in campo. Tuttavia crescita e sviluppo su queste piante sono stati più lenti del mais e gli stadi giovanili trovati hanno mostrato caratteristiche morfometriche inferiori rispetto a quelli del mais. Adulti non sono mai stati raccolti in campo, mentre questo si è verificato in condizioni controllate. Le specie che meritano maggior attenzione sono i cereali Triticum spelta e Panicum miliaceum e l’infestante Sorghum halepense. Si potrebbe dunque ipotizzare che alcune specie vegetali possano fungere da ospite secondario quando non è presente il mais riducendo l’efficacia dell’avvicendamento.
Diabrotica virgifera virgifera LeConte (Coleoptera: Chrysomelidae) is an invasive exotic species native to Central America and introduced in Europe in the ’90; in Italy if was found in 1998. In the US it is considered one of the most harmful pest of maize (Zea mais L.). In Europe it is now present in almost all the Countries where the maize is produced. Because maize is the preferred host of Diabrotica larvae, the most common control method consists in the rotation of maize with another non-host crop. The aim of this work was the study of the potential role of the alternative host plants in our habitat, with particular attention to other Poaceae and weeds. Species were selected among those never tested before or on which the results were disaccording between Authors. Tests with artificial infestation in glasshouse and with natural infestation in fields were conducted and survival, development and performance of Diabrotica were evaluated. Studies confirmed the capability of Diabrotica to survive on numerous Poaceae, with preference for cereals. Larvae of different stages and pupae were observed on different plant species, both with artificial and natural infestation. However, the development of Diabrotica on the alternative host plants was slower than on maize and preimmaginal stages showed lower values of morphometric characteristics than on maize. Adults from different hosts were captured only with artificial infestation, never in natural condition. Most interesting species as alternative host for Diabrotica are cereals (Triticum spelta and Panicum miliaceum) and the weed Sorghum halepense, very common in maize fields. We can hypothesize that these species could be used from Diabrotica in the absence of maize, reducing the efficiency of the crop rotation as eradication or control method.
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Valbonetti, Manuel <1983&gt. « Sviluppo di sistemi per l'analisi della combustione in tempo reale per motori endotermici alternativi ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5696/1/Valbonetti_Tesi_Dottorato_2013.pdf.

Texte intégral
Résumé :
I moderni motori a combustione interna diventano sempre più complessi L'introduzione della normativa antinquinamento EURO VI richiederà una significativa riduzione degli inquinanti allo scarico. La maggiore criticità è rappresentata dalla riduzione degli NOx per i motori Diesel da aggiungersi a quelle già in vigore con le precedenti normative. Tipicamente la messa a punto di una nuova motorizzazione prevede una serie di test specifici al banco prova. Il numero sempre maggiore di parametri di controllo della combustione, sorti come conseguenza della maggior complessità meccanica del motore stesso, causa un aumento esponenziale delle prove da eseguire per caratterizzare l'intero sistema. L'obiettivo di questo progetto di dottorato è quello di realizzare un sistema di analisi della combustione in tempo reale in cui siano implementati diversi algoritmi non ancora presenti nelle centraline moderne. Tutto questo facendo particolare attenzione alla scelta dell'hardware su cui implementare gli algoritmi di analisi. Creando una piattaforma di Rapid Control Prototyping (RCP) che sfrutti la maggior parte dei sensori presenti in vettura di serie; che sia in grado di abbreviare i tempi e i costi della sperimentazione sui motopropulsori, riducendo la necessità di effettuare analisi a posteriori, su dati precedentemente acquisiti, a fronte di una maggior quantità di calcoli effettuati in tempo reale. La soluzione proposta garantisce l'aggiornabilità, la possibilità di mantenere al massimo livello tecnologico la piattaforma di calcolo, allontanandone l'obsolescenza e i costi di sostituzione. Questa proprietà si traduce nella necessità di mantenere la compatibilità tra hardware e software di generazioni differenti, rendendo possibile la sostituzione di quei componenti che limitano le prestazioni senza riprogettare il software.
Modern Internal Combustion Engines are becoming increasingly complex. The introduction of the EURO VI emission control legislation will require a significant reduction of polluting exhaust. The most critical is the reduction of NOx for diesel engines to be added to those already in force with the last legislation. The development of a new engine includes a series of specific tests on the test bench. The growing number of control parameters of the combustion, have a rise as a consequence of the greater mechanical complexity of the engine itself, causes an exponential increase of the tests to be performed to characterize the entire system. The PhD project is to development on board system analysis of combustion in real time where different algorithms, not yet available in modern control units, are implemented. All this with particular attention to the choice of hardware on which to implement the algorithms of analysis. Creating a platform for Rapid Control Prototyping (RCP) that exploits: most of the sensors in series production car, which is able to reduce the time and cost of experimentation on the powertrain. The proposed solution ensures upgradeability, the ability to maintain a maximum level of technology the computing platform, reduced obsolescence and replacement costs. This property results in the need to maintain the compatibility between different generations of hardware and software, making possible the replacement of those components that limit the performance without redesigning the software.
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Valbonetti, Manuel <1983&gt. « Sviluppo di sistemi per l'analisi della combustione in tempo reale per motori endotermici alternativi ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5696/.

Texte intégral
Résumé :
I moderni motori a combustione interna diventano sempre più complessi L'introduzione della normativa antinquinamento EURO VI richiederà una significativa riduzione degli inquinanti allo scarico. La maggiore criticità è rappresentata dalla riduzione degli NOx per i motori Diesel da aggiungersi a quelle già in vigore con le precedenti normative. Tipicamente la messa a punto di una nuova motorizzazione prevede una serie di test specifici al banco prova. Il numero sempre maggiore di parametri di controllo della combustione, sorti come conseguenza della maggior complessità meccanica del motore stesso, causa un aumento esponenziale delle prove da eseguire per caratterizzare l'intero sistema. L'obiettivo di questo progetto di dottorato è quello di realizzare un sistema di analisi della combustione in tempo reale in cui siano implementati diversi algoritmi non ancora presenti nelle centraline moderne. Tutto questo facendo particolare attenzione alla scelta dell'hardware su cui implementare gli algoritmi di analisi. Creando una piattaforma di Rapid Control Prototyping (RCP) che sfrutti la maggior parte dei sensori presenti in vettura di serie; che sia in grado di abbreviare i tempi e i costi della sperimentazione sui motopropulsori, riducendo la necessità di effettuare analisi a posteriori, su dati precedentemente acquisiti, a fronte di una maggior quantità di calcoli effettuati in tempo reale. La soluzione proposta garantisce l'aggiornabilità, la possibilità di mantenere al massimo livello tecnologico la piattaforma di calcolo, allontanandone l'obsolescenza e i costi di sostituzione. Questa proprietà si traduce nella necessità di mantenere la compatibilità tra hardware e software di generazioni differenti, rendendo possibile la sostituzione di quei componenti che limitano le prestazioni senza riprogettare il software.
Modern Internal Combustion Engines are becoming increasingly complex. The introduction of the EURO VI emission control legislation will require a significant reduction of polluting exhaust. The most critical is the reduction of NOx for diesel engines to be added to those already in force with the last legislation. The development of a new engine includes a series of specific tests on the test bench. The growing number of control parameters of the combustion, have a rise as a consequence of the greater mechanical complexity of the engine itself, causes an exponential increase of the tests to be performed to characterize the entire system. The PhD project is to development on board system analysis of combustion in real time where different algorithms, not yet available in modern control units, are implemented. All this with particular attention to the choice of hardware on which to implement the algorithms of analysis. Creating a platform for Rapid Control Prototyping (RCP) that exploits: most of the sensors in series production car, which is able to reduce the time and cost of experimentation on the powertrain. The proposed solution ensures upgradeability, the ability to maintain a maximum level of technology the computing platform, reduced obsolescence and replacement costs. This property results in the need to maintain the compatibility between different generations of hardware and software, making possible the replacement of those components that limit the performance without redesigning the software.
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PERRA, MARIANNA. « Sviluppo di tecnologie alternative per il trattamento biologico di reflui ad elevato contenuto di azoto ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2014. http://hdl.handle.net/11584/266483.

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Résumé :
The research project concerned the study of the feasibility of the double stage SHARON (Single reactor for High activity Ammonium Removal Over Nitrite) -ANAMMOX (Anaerobic AMMonium Oxidation) process for the biological treatment of nitrogen-rich refinery wastewater (sour water) produced at Saras SpA facilities located near Sarroch, on the southwestern coast of Sardinia (Italy). The Sarroch refinery's operating capacity is approximately 15 million tons per year (or 300,000 barrels per day), accounting for approximately 15% of Italy's total refining capacity. The wastewater of concern was characterized by a high content of ammonium (up to 4,000 mgN/L), as well as by the simultaneous presence of toxic compounds like cyanides, phenols and sulfides. The wastewater is currently treated at full scale by steam stripping up to a final NH4-N concentration of 25 mg/L: if NH4-N level in the effluent from the stripping unit can be set at 2,000 mg/L and treated by the SHARON-ANAMMOX process, it will imply a considerable reduction in energy requirements and operating costs. The SHARON process was applied successfully and proved to be reliable enough to tolerate the inhibitory substances contained in the wastewater. Depending on influent inorganic carbon to nitrogen molar ratio (Ci/N), it was able to provide an effluent suitable for the subsequent treatment by ANAMMOX or heterotrophic denitrification via nitrite. The ANAMMOX process was shown to be more sensitive to the inhibitory compounds contained in the real wastewater. In particular, the research activity has shown that the extreme variability of industrial refinery wastewaters, combined with and the high sensitivity of ANAMMOX biomass may actually hinder the full-scale application of the SHARON-ANAMMOX process for the treatment of such wastewater: nevertheless, the alternative represented by the SHARON-heterotrophic denitrification via nitrite combined system is worthy of being investigated. During the research abroad at the Technical University of Delft (The Netherlands), the influence of temperature on the ANAMMOX process was investigated: batch tests were carried out in order to determine the maximum specific activities and energies of activation of ANAMMOX bacteria at different temperatures. Moreover, a reactor was started up for the study of the single stage CANON (Completely Autotrophic Nitrogen removal Over Nitrite) process at 15 °C, in order to evaluate its feasibilty for the treatment of municipal wastewater, even in Countries with a cold climate, or during the winter time. The results have shown the considerable dependence of the ANAMMOX process on temperature: in particular, the specific activities measured at low temperature (10÷15 °C) were much lower than those observed at high temperatures (30 °C). The difficult CANON reactor start-up at 15 °C, due to lower growth rates and specific activities of the microorganisms involved in the process, demonstrated the need for a start-up at elevated temperatures (30 °C), before the gradual decrease of the operating temperature to the target value, in order to acclimate the bacteria involved at lower temperatures.
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Succi, Luca. « Sviluppo e validazione di strategie alternative di "rough road detection" per la disabilitazione della diagnosi misfire ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17691/.

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Résumé :
La presente tesi, sviluppata presso la Magneti Marelli Powertrain S.p.A. di Bologna, si occupa dello sviluppo di una strategia di individuazione di “rough road”, cioè strade che provocano falsi allarmi nella diagnosi delle mancate combustioni (misfire). Per questo la normativa OBD-II e la normativa EOBD concedono ai costruttori la sospensione della diagnosi on-board in queste particolari condizioni operative del veicolo. L'obiettivo è quello di individuare una nuova strategia implementabile in centralina, dal costo computazionale il più ridotto possibile, per veicoli non dotati di ABS, basandosi su segnali di sensori già presenti on-board. In particolare, la nuova strategia si basa sul segnale proveniente dal sensore di posizione della ruota fonica, calettata sull'albero motore; questo tipo di sensore è sempre presente nei veicoli. In particolare inoltre la strategia è sviluppata per veicoli a due ruote, tipicamente moto di piccola cilindrata o moto destinate a mercati extra-europei; in entrambi i casi non è ancora presente l'obbligo della dotazione dell'ABS e quindi non è possibile utilizzare il sensore di velocità delle ruote, perchè non presente on-board, per l'identificazione delle rough-road.
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Prandi, Claudio. « Sviluppo di metodologie di simulazione avanzate per la progettazione fluidodinamica di condotti di motori endotermici alternativi ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Résumé :
L’attuale panorama motoristico, fortemente guidato dalle normative, prevede l’implementazione di diverse tecnologie che hanno lo scopo di migliorare l’efficienza del motore e ridurre le emissioni di inquinanti e per le quali risulta necessario una corretta progettazione dei condotti di aspirazione. Lo sviluppo ottimale dei condotti risulta un compromesso tra obiettivi contrastanti e in termini matematici si tratta di un’ottimizzazione multiobiettivo. Le simulazioni CFD e gli algoritmi genetici sono stati applicati con successo allo studio di questi problemi, ma la combinazione di questi elementi risulta notevolmente dispendiosa in termini di tempo, in quanto sarebbero necessarie un alto numero di simulazioni. Per ridurre i tempi di calcolo, un set di simulazioni CFD pu`o essere pi`u convenientemente utilizzato per istruire una rete neurale, che una volta opportunamente istruita pu`o essere usata per prevedere gli output delle simulazioni in funzione dei parametri di progetto durante l’ottimizzazione con l’algoritmo genetico, operando quella che viene chiamata una ottimizzazione virtuale. In questa tesi, viene mostrata una metodologia numerica per l’ottimizzazione multi-obiettivo dei condotti di aspirazione, basata su un modello CAD a geometria variabile, le simulazioni fluidodinamiche tridimensionali e una rete neurale combinata con un algoritmo genetico.
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Solieri, Luca <1979&gt. « Sviluppo di algoritmi avanzati di analisi e diagnosi combustione in tempo reale per motori endotermici alternativi ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1709/1/solieri_luca_tesi.pdf.

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Résumé :
Increasingly stringent exhaust emission limits and higher fuel economy are the main drivers of the engine development process. As a consequence, the complexity of the propulsion units and its subsystems increase, due to the extensive use of sensors and actuators needed to obtain a precise control over the combustion phase. Since engine calibration process consumes most of the development time, new tools and methodologies are needed to shorten the development time and increase the performance attainable. Real time combustion analysis, based on the in-cylinder pressure signal, can significantly improve the calibration of the engine control strategies and the development of new algorithms, giving instantaneous feedback on the engine behavior. A complete combustion analysis and diagnosis system has been developed, capable of evaluating the most important indicators about the combustion process, such as indicated mean effective pressure, heat release, mass fraction burned and knock indexes. Such a tool is built on top of a flexible, modular and affordable hardware platform, capable of satisfying the requirements needed for accuracy and precision, but also enabling the use directly on-board the vehicle, due to its small form factor.
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Solieri, Luca <1979&gt. « Sviluppo di algoritmi avanzati di analisi e diagnosi combustione in tempo reale per motori endotermici alternativi ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1709/.

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Résumé :
Increasingly stringent exhaust emission limits and higher fuel economy are the main drivers of the engine development process. As a consequence, the complexity of the propulsion units and its subsystems increase, due to the extensive use of sensors and actuators needed to obtain a precise control over the combustion phase. Since engine calibration process consumes most of the development time, new tools and methodologies are needed to shorten the development time and increase the performance attainable. Real time combustion analysis, based on the in-cylinder pressure signal, can significantly improve the calibration of the engine control strategies and the development of new algorithms, giving instantaneous feedback on the engine behavior. A complete combustion analysis and diagnosis system has been developed, capable of evaluating the most important indicators about the combustion process, such as indicated mean effective pressure, heat release, mass fraction burned and knock indexes. Such a tool is built on top of a flexible, modular and affordable hardware platform, capable of satisfying the requirements needed for accuracy and precision, but also enabling the use directly on-board the vehicle, due to its small form factor.
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Bovicelli, Paolo <1989&gt. « Sviluppo del software di un sistema per l'analisi in tempo reale della combustione di motori endotermici alternativi ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amsdottorato.unibo.it/8120/1/TesiDottorato_Bovicelli.pdf.

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Résumé :
Limiti sempre più stringenti sulle emissioni inquinanti ed una maggiore attenzione ai consumi, all'incremento di prestazioni e alla guidabilità, portano allo sviluppo di algoritmi di controllo motore sempre più complicati. Allo stesso tempo, l'unità di propulsione sta diventando un insieme sempre più variegato di sottosistemi che devono lavorare all'unisono. L'ingegnere calibratore si trova di fronte ad una moltitudine di variabili ed algoritmi che devono essere calibrati e testati e necessita di strumenti che lo aiutino ad analizzare il comportamento del motore fornendo risultati sintetici e facilmente accessibili. Nel seguente lavoro è riportato lo sviluppo di un sistema di analisi della combustione: l'obbiettivo è stato quello di sviluppare un software che fornisca le migliori soluzioni per l'analisi di un motore a combustione interna, in termini di accuratezza dei risultati, varietà di calcoli messi a disposizione, facilità di utilizzo ed integrazione con altri sistemi tramite la condivisione dei risultati calcolati in tempo reale.
Increasing restrictions concerning exhaust emission, higher fuel economy, higher performance and drivability, brings to the development of increasingly complex engine control algorithms. At the same time, the propulsion unit is becoming a more and more complex group of subsystems that have to work in unison. The engine calibration engineer is faced with a multitude of variables and algorithms to be calibrated and tested, and needs instruments helping him to analyse the engine behaviour and optimize his time by providing synthetic results easily collecting the amount of data. The development of the functionalities of a combustion analysis and diagnosis system has been carried out during this work, in order to generate a software that provides the best solutions for engine analysis, in terms of accuracy of data results, variety of solutions offered for the analyses, ease of use and configuration and integration with other systems by real time results sharing.
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MACALUSO, ANDREA. « Sviluppo di metodi alternativi al metodo biologico per la determinazione rapida delle biotossine marine nei molluschi bivalvi ». Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2022. http://hdl.handle.net/11380/1276565.

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Résumé :
Le tossine PSP (paralytic shellfish poison) sono composti altamente tossici prodotti principalmente da dinoflagellati marini appartenenti ai generi Alexandrium, Gymnodinium e Pyrodinium. Le tossine fitoplanctoniche possono essere accumulate nei molluschi filtratori e in altri frutti di mare. Le tossine PSP si legano ai canali del sodio e impediscono il flusso di ioni attraverso la membrana. Di conseguenza, le tossine causano sintomi di avvelenamento (ad esempio di natura neurologica) nell'uomo. In passato il test biologico sui topi (MBA) era un metodo utilizzato per rilevare le tossine PSP nei molluschi bivalvi. Secondo il regolamento (UE) 2021/1709, il contenuto di tossine PSP dei molluschi bivalvi deve essere determinato utilizzando la norma EN 14526:2017, metodo di rilevamento in fluorescenza mediante derivatizzazione pre-colonna, vietando qualsiasi metodo che implichi l'uso di un animale vivo. Sono stati studiati metodi alternativi per l'analisi delle tossine PSP per ottenere un metodo più rapido e semplice rispetto al metodo HPLC/FLD ufficiale. Abbiamo testato campioni fortificati e campioni naturalmente contaminate per l'ottimizzazione sia del test competitivo in vitro su colture cellulari che del metodo LC-HRMS come metodo di screening per la valutazione della presenza di tossine algali. I risultati mostrano la possibilità di utilizzare LC-HRMS e i saggi basati sull'utilizzo di colture cellulari (Cell Based Assays) come metodi alternativi alla sperimentazione animale per evidenziare la presenza di tossine PSP.
Paralytic shellfish poisoning (PSP) toxins are highly toxic compounds mainly produced by marine dinoflagellates belonging to Alexandrium, Gymnodinium and Pyrodinium genera. The phytoplanktonic toxins can be accumulated in filter feeding shellfish and other seafood. PSP toxins bind to voltage-gated sodium channels and prevent the flux of ions across the membrane. As a result, the toxins cause paralytic shellfish poisoning (e.g. neurological distress) in human. In the past the mouse bioassay (MBA) was method used for detecting PSP toxins in bivalve mollusks. According to Regulation (EU) 2021/1709, PSP toxins content of bivalve mollusks shall be determined using EN 14526:2017, Fluorescence Detection method using pre-column derivatization, by prohibiting any method entailing the use of a live animal. Alternative methods for analysis of PSP toxins were studied to obtain faster, quicker and easier method than official HPLC/FLD method. We tested spiked and naturally incurred samples for the optimization of both competitive in vitro assay on cell cultures and HPLC-HRMS method as screening method for the assessment of the presence of algal toxins. The results show the possibility of using LC-HRMS or assays based on the use of cell cultures (Cell Based Assays) as alternative methods to animal experiments to highlight the presence of PSP toxins.
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GIOIA, PAOLO. « Germe di grano e quinoa : ingredienti alternativi per lo sviluppo di alimenti ad alta valenza tecnologica e nutrizionale ». Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2015. http://hdl.handle.net/11695/66396.

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Résumé :
In this research activity, alternative ingredients such as wheat germ and quinoa, have been studied in order to develop innovative foods. Their chemical, nutritional and technological characteristics have been evaluated. Results showed that quinoa and wheat germ contain remarkable amounts of some nutrients (protein, fat and dietary fiber) and bioactive compounds (amino acids, essential fatty acids, tocols, polyphenols), which are useful for developing new value added products. Viewing the importance of these raw materials, innovative cereal foods (bread, pasta, biscuits) were produced which able to meet consumers requirements and, at the same time, to have enhanced nutritional value compared to traditional products. Since quinoa seeds are rich in saponins, dehulling/pearling process of quinoa achenes removed around 70% of saponins, providing flours with high sensory acceptability. Wheat germ extracts exhibited a marked antimicrobial activity because of their polyphenolic components. Thus, it can be used for developing of fresh pasta with anhanced bioactive compounds and prolonged shelf life by inhibition of degradative microorganisms.
Le attività sperimentali sono state focalizzate su due diverse linee di ricerca, nell’ambito delle quali sono stati caratterizzati dal punto di vista chimico, nutrizionale e tecnologico ingredienti alternativi, quali il germe di grano e la quinoa, per la preparazione di prodotti alimentari innovativi. Dalla caratterizzazione chimico-nutrizionale è emerso che il germe e la quinoa contengono quantità significative di nutrienti (proteine, grassi e fibra alimentare) e componenti bioattive (amminoacidi, acidi grassi essenziali, tocoli, polifenoli), le cui proprietà possono essere sfruttate nella produzione di alimenti con elevata valenza dietetico-nutrizionale. Dal punto di vista tecnologico, è stata avvalorata l’ipotesi di integrare nelle formulazioni di prodotti tradizionali quali pane, pasta e biscotti, sia il germe che la quinoa con la possibilità di produrre alimenti con caratteristiche nutrizionali ed organolettiche che rispondano ai requisiti di commercializzazione e di qualità richiesti dal mercato e che allo stesso tempo abbiano un valore aggiunto rispetto a quelli già presenti in commercio. La tecnica di decorticazione/perlatura, testata sugli acheni di quinoa, si è rivelata idonea per l’allontanamento di più del 70% delle saponine presenti sulla superficie della quinoa, con la conseguenza di poter ottenere, dagli acheni perlati, uno sfarinato con caratteristiche chimico-nutrizionali idonee per la produzione di alimenti accettabili anche dal punto di vista sensoriale. La componente fenolica di estratti di germe di grano ha mostrato una notevole attività inibitoria nei confronti di diversi ceppi microbici avvalorando l’ipotesi di poter integrare il germe di grano nelle formulazioni di pasta fresca al fine di incrementarne non solo la componente bioattiva a valenza funzionale ma anche per allungarne la shelf life attraverso l’inibizione di microrganismi alteranti.
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Pani, Martino. « Sviluppo, valutazione ed applicazione di metodi numerici alternativi al medodo degli elementi finiti in problemi di biomeccanica ortopedica ». Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2010. http://hdl.handle.net/10077/3674.

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Résumé :
2008/2009
La predizione del rischio di frattura costituisce un elemento di estremo interesse in ambito clinico quale supporto dei processi diagnostici, di prognosi e di cura; attualmente la valutazione è basata su inferenze statistiche rispetto al contenuto minerale del tessuto osseo in siti specifici a mezzo di speciali immagini radiografiche, realizzandosi valutazioni caratterizzate da un consistente margine di incertezza. Un significativo miglioramento è ragionevole pensare possa derivare dall'uso di modelli numerici tridimensionali subject specific che, fondandosi su immagini diagnostiche, riescano a cogliere le peculiarità morfologiche e costitutive di ogni singolo caso. Ad oggi è stata sviluppata una metodologia di modellazione basata sul Metodo degli Elementi Finiti (FEM) che si è dimostrata precisa nel replicare misure sperimentali su segmenti ossei in vitro; la procedura si basa sulla precisa definizione topologica della superficie dell'osso, e risulta per questo estremamente laboriosa e significativamente impegnativa sia in termini di tempo che di competenze specializzate necessarie; questo fatto ne limita l’uso nella pratica clinica a causa della difficile applicazione su larga scala in tempi contenuti. Scopo della tesi era l’esplorazione di un approccio di modellazione alternativo, in grado di conservare i requisiti di robustezza, accuratezza e generalità della procedura FEM, ma in grado di aumentare il grado di automazione del processo di studio. L’indagine si è concentrata su implementazioni innovative del Metodo delle Celle (CM), un metodo numerico basato sulla formulazione discreta diretta delle equazioni dei campi fisici adatto a studiare sistemi non omogenei e di complessa geometria. Il rifiuto dell'ipotesi di continuo alla base del CM lo rendeva a priori filosoficamente concorde con la natura della sorgente di informazione (le immagini diagnostiche) su cui la procedura di modellazione automatizzata si sarebbe dovuta basare. L'elaborato esplora alcune ipotesi fondate su implementazioni numeriche innovative derivate del Metodo delle Celle: sono stati sviluppati, nella loro impostazione formale e implementativa, tre differenti approcci meshless del CM, approcci nei quali la soluzione viene calcolata in punti tra i quali non è richiesta la definizione di una connettività a livello globale. I tre metodi, accomunati dalla scrittura di un'equazione di bilancio scritta su un area tributaria di nodo definita localmente, sono stati valutati nella prospettiva applicativa del problema di riferimento. Uno di questi approcci, basato sulla creazione di un complesso locale di celle primali, si è dimostrato adatto ad essere applicato nella creazione di modelli numerici automaticamente costruiti sui dataset di immagini diagnostiche. Questa metodologia, denominata Meshless Cell Method (MCM), è stata valutata nella sua applicabilità replicando delle misure sperimentali di deformazione su un esemplare di femore in vitro. La buona capacità di predire i valori sperimentali, malgrado la ridotta risoluzione delle immagini diagnostiche di partenza, ne ha giustificato un più solido e ampio processo di validazione: misure sperimentali di deformazione in vitro in 15 differenti siti anatomici di 8 esemplari di femore in 6 distinte configurazioni hanno costituito l'elemento di confronto rispetto a cui sono state valutate le predizioni dei corrispondenti modelli MCM; ulteriore elemento di valutazione comparativa è stato offerto dalle predizioni di modelli FEM replicanti le stesse prove sperimentali. L'analisi ha evidenziato la buona capacità dei modelli MCM di identificare la realtà sperimentale: il coefficiente di correlazione, i parametri della retta di regressione e gli scarti medio e massimo rispetto alle misure sperimentali si sono dimostrati paragonabili a quanto realizzato dai modelli FEM. Lo studio ha individuato dunque un processo di modellazione numerica di segmenti ossei caratterizzato da un elevato grado di automaticità: il modello numerico viene costruito direttamente sul dataset CT in maniera indipendente dallo specifico segmento osseo rappresentato; la procedura non richiede alcuna manipolazione e si è dimostrato poter ottenere accuratezze nella replicazione delle misure sperimentali in vitro assolutamente concordi con quelle della procedura FEM di riferimento. Il lavoro si colloca nel contesto dell’attività di ricerca del Laboratorio di Tecnologia Medica dell’Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna, struttura presso cui lo studio è stato condotto.
XXII Ciclo
1977
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SMANIA, GIOVANNI. « Il modeling matematico, l'estrapolazione e i disegni di studio alternativi come strumenti per agevolare lo sviluppo pediatrico dei farmaci ». Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2017. http://hdl.handle.net/11571/1203376.

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BUFARINI, FABIO. « Sviluppo di pannelli d'isolamento termico sottovuoto : valutazione di modalità alternative per la realizzazione del core e del materiale di ricoprimento ». Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2010. http://hdl.handle.net/11566/242188.

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MELI, Alessandro. « DEEP EUTECTIC SOLVENTS E LIQUIDI IONICI : SOLVENTI PER LO SVILUPPO DI PROCESSI ECO-COMPATIBILI ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2020. http://hdl.handle.net/10447/395244.

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Résumé :
L’obiettivo di questi tre anni di Dottorato è stato lo studio e l’utilizzo nuovi solventi di reazione in grado di sostituire i solventi organici classici. In particolare sono stati studiati i Deep Eutectic Solvent (DES) e le miscele di Liquidi Ionici (IL). I DES sono stati utilizzati come solventi per lo studio di reazioni organiche, usate per la formazione di nuovi legami C-C. Nello specifico sono state studiate la reazione di Diels-Alder, e diverse reazioni di coupling C-C catalizzate da Pd. In seguito, i DES sono stati utilizzati per la formazione di nuovi gel supramolecolari, chiamati eutectogel. Questi gel sono stati formati usando come gelator amminoacidi naturali, consentendo quindi di ottenere gel interamente costituiti da composti non tossici. Questi materiali sono stati usati come fasi adsorbenti per la rimozione di coloranti cationici da soluzioni acquose. Infine, miscele di IL sono state utilizzate per la conversione di tre diversi carboidrati in 5-HMF, ottenendo rese soddisfacenti specialmente per la conversione del fruttosio.
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Succol, Ginevra <1993&gt. « Sviluppo di una tecnica alternativa per la trasformazione di microalghe mediante l'uso di nanoparticelle di chitosano : sintesi, caratterizzazione ed applicazione in vivo ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13560.

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Ntiegoun, Joel. « Analisi e sviluppo di una piattaforma SCADA per l’industria del tissue. Il caso Pulsar Engineering ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Résumé :
la tesi è un progetto dell'Azienda pulsar che è l'analisi di una piattaforma SCADA nell'industria del tissue . 1- in primo ho definito la piattaforma SCADA con i diversi componenti e carracteristiche . 2_ ho identificato i dati che si può raccoglire in compo con una piattaforma SCADA che l' indice di efficenza della linea OEE. 3-dopo la simulazione ho raccolto alcuni dati in cui ho fatto un analisi . 4- ho studiato un altra piattaforma alternativa più evoluta visto che l'azienda sta cercando di addattare il sitema di gestione dei dati a quella dell'industra 4.0
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Noro, Nicola <1996&gt. « L’uso delle Lingue dei segni nella riabilitazione linguistica di soggetti con disturbo dello spettro dell’autismo. Uno strumento di comunicazione alternativa aumentativa o un vero e proprio sviluppo linguistico ? » Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17711.

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Résumé :
Questa tesi indaga l’uso clinico delle lingue dei segni nei pazienti con disturbo dello spettro dell’autismo al fine di comprendere se si possa riscontrare un effettivo sviluppo linguistico quando esposti a queste lingue. La prima parte della tesi è dedicata ad una panoramica introduttiva al disturbo dello spettro dell’autismo e alle lingue dei segni. Nel primo capitolo si descrive lo sviluppo storico della diagnosi del disturbo. Si prosegue analizzando le specificità neurologiche dei soggetti con disturbo dello spettro dell’autismo e le principali teorie cognitive proposte come base di tale disturbo. La parte conclusiva del capitolo è dedicata ad un’analisi dei deficit linguistici dei soggetti. Il secondo capitolo si apre con una breve storia delle lingue dei segni e indaga lo sviluppo linguistico delle persone sorde segnanti. Nella seconda parte dell’elaborato si espongono le basi teoriche e le esperienze pratiche a supporto dell’uso delle lingue dei segni come metodo riabilitativo per soggetti con disabilità comunicative. Vengono poi introdotti i metodi di intervento linguistico utilizzati con i pazienti con disturbo dello spettro dell’autismo, per focalizzarsi poi su quelli in cui si utilizzano le lingue dei segni. A concludere l’elaborato è l’analisi dello sviluppo linguistico riscontrato in pazienti con disturbo dello spettro dell’autismo esposti ad una lingua dei segni.
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Paris, Marco. « Analisi e sintesi cinematica di meccanismi a camme per macchine automatiche ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Résumé :
L'elaborato di tesi è stato svolto in collaborazione con Cevolani Italia S.r.l., azienda leader nella progettazione e costruzione di linee automatiche per la produzione di barattoli di banda stagnata in "tre pezzi". L'obiettivo principale del progetto di tesi è stato lo sviluppo di un'applicazione Matlab, con un'interfaccia grafica semplice ed intuitiva, per l'analisi e la sintesi cinematica di meccanismi a camme.Si è inserita la possibilità di scegliere tra 15 leggi di moto differenti, tra le più note e diffuse in ambito industriale. Il software permette inoltre di scegliere tra 5 tipologie diverse di meccanismi a camme analizzabili. Lo strumento informatico è stato utilizzato per ottimizzare il sistema di trasporto dell'elettrosaldatrice dei corpi scatola, una delle macchine progettate da Cevolani. In particolare, è stata effettuata un'analisi e ottimizzazione cinematica del gruppo introduttore dei corpi scatola, con l'obiettivo di ridurre le velocità e le accelerazioni dell'organo terminale senza compromettere le prestazioni in termini di cadenza produttiva. E' stato individuato un nuovo set di parametri geometrici adatti a tal scopo. Infine, è stato eseguito uno studio approfondito del gruppo acceleratore delle fascette. Grazie all'ausilio del software sviluppato, è stata progettata una nuova camma a tamburo per l'azionamento del meccanismo. Quest'ultima è stata mandata in produzione dell'azienda, per cui sarà possibile testarne le potenzialità. L'ultima parte del progetto di tesi si è concentrata sullo studio di una soluzione alternativa per il suddetto gruppo, basata su un servoazionamento brushless controllato in posizione, velocità ed accelerazione. Questa soluzione garantisce una maggiore flessibilità e permette di ridurre i costi di produzione e montaggio.
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PANTINI, SARA. « Analysis and modelling of leachate and gas generation at landfill sites focused on mechanically-biologically treated waste ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2013. http://hdl.handle.net/2108/203393.

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Résumé :
Despite significant efforts have been directed toward reducing waste generation and encouraging alternative waste management strategies, landfills still remain the main option for Municipal Solid Waste (MSW) disposal in many countries. Hence, landfills and related impacts on the surroundings are still current issues throughout the world. Actually, the major concerns are related to the potential emissions of leachate and landfill gas into the environment, that pose a threat to public health, surface and groundwater pollution, soil contamination and global warming effects. To ensure environmental protection and enhance landfill sustainability, modern sanitary landfills are equipped with several engineered systems with different functions. For instance, the installation of containment systems, such as bottom liner and multi-layers capping systems, is aimed at reducing leachate seepage and water infiltration into the landfill body as well as gas migration, while eventually mitigating methane emissions through the placement of active oxidation layers (biocovers). Leachate collection and removal systems are designed to minimize water head forming on the bottom section of the landfill and consequent seepages through the liner system. Finally, gas extraction and utilization systems, allow to recover energy from landfill gas while reducing explosion and fire risks associated with methane accumulation, even though much depends on gas collection efficiency achieved in the field (range: 60-90% Spokas et al., 2006; Huitric and Kong, 2006). Hence, impacts on the surrounding environment caused by the polluting substances released from the deposited waste through liquid and gas emissions can be potentially mitigated by a proper design of technical barriers and collection/extraction systems at the landfill site. Nevertheless, the long-term performance of containment systems to limit the landfill emissions is highly uncertain and is strongly dependent on site-specific conditions such as climate, vegetative covers, containment systems, leachate quality and applied stress. Furthermore, the design and operation of leachate collection and treatment systems, of landfill gas extraction and utilization projects, as well as the assessment of appropriate methane reduction strategies (biocovers), require reliable emission forecasts for the assessment of system feasibility and to ensure environmental compliance. To this end, landfill simulation models can represent an useful supporting tool for a better design of leachate/gas collection and treatment systems and can provide valuable information for the evaluation of best options for containment systems depending on their performances under the site-specific conditions. The capability in predicting future emissions levels at a landfill site can also be improved by combining simulation models with field observations at full-scale landfills and/or with experimental studies resembling landfill conditions. Indeed, this kind of data may allow to identify the main parameters and processes governing leachate and gas generation and can provide useful information for model refinement. In view of such need, the present research study was initially addressed to develop a new landfill screening model that, based on simplified mathematical and empirical equations, provides quantitative estimation of leachate and gas production over time, taking into account for site-specific conditions, waste properties and main landfill characteristics and processes. In order to evaluate the applicability of the developed model and the accuracy of emissions forecast, several simulations on four full-scale landfills, currently in operative management stage, were carried out. The results of these case studies showed a good correspondence of leachate estimations with monthly trend observed in the field and revealed that the reliability of model predictions is strongly influenced by the quality of input data. In particular, the initial waste moisture content and the waste compression index, which are usually data not available from a standard characterisation, were identified as the key unknown parameters affecting leachate production. Furthermore, the applicability of the model to closed landfills was evaluated by simulating different alternative capping systems and by comparing the results with those returned by the Hydrological Evaluation of Landfill Performance (HELP), which is the most worldwide used model for comparative analysis of composite liner systems. Despite the simplified approach of the developed model, simulated values of infiltration and leakage rates through the analysed cover systems were in line with those of HELP. However, it should be highlighted that the developed model provides an assessment of leachate and biogas production only from a quantitative point of view. The leachate and biogas composition was indeed not included in the forecast model, as strongly linked to the type of waste that makes the prediction in a screening phase poorly representative of what could be expected in the field. Hence, for a qualitative analysis of leachate and gas emissions over time, a laboratory methodology including different type of lab-scale tests was applied to a particular waste material. Specifically, the research was focused on mechanically biologically treated (MBT) wastes which, after the introduction of the European Landfill Directive 1999/31/EC (European Commission, 1999) that imposes member states to dispose of in landfills only wastes that have been preliminary subjected to treatment, are becoming the main flow waste landfilled in new Italian facilities. However, due to the relatively recent introduction of the MBT plants within the waste management system, very few data on leachate and gas emissions from MBT waste in landfills are available and, hence, the current knowledge mainly results from laboratory studies. Nevertheless, the assessment of the leaching characteristics of MBT materials and the evaluation of how the environmental conditions may affect the heavy metals mobility are still poorly investigated in literature. To gain deeper insight on the fundamental mechanisms governing the constituents release from MBT wastes, several leaching experiments were performed on MBT samples collected from an Italian MBT plant and the experimental results were modelled to obtain information on the long-term leachate emissions. Namely, a combination of experimental leaching tests were performed on fully-characterized MBT waste samples and the effect of different parameters, mainly pH and liquid to solid ratio (L/S,) on the compounds release was investigated by combining pH static-batch test, pH dependent tests and dynamic up-flow column percolation experiments. The obtained results showed that, even though MBT wastes were characterized by relatively high heavy metals content, only a limited amount was actually soluble and thus bioavailable. Furthermore, the information provided by the different tests highlighted the existence of a strong linear correlation between the release pattern of dissolved organic carbon (DOC) and several metals (Co, Cr, Cu, Ni, V, Zn), suggesting that complexation to DOC is the leaching controlling mechanism of these elements. Thus, combining the results of batch and up-flow column percolation tests, partition coefficients between DOC and metals concentration were derived. These data, coupled with a simplified screening model for DOC release, allowed to get a very good prediction of metal release during the experiments and may provide useful indications for the evaluation of long-term emissions from this type of waste in a landfill disposal scenario. In order to complete the study on the MBT waste environmental behaviour, gas emissions from MBT waste were examined by performing different anaerobic tests. The main purpose of this study was to evaluate the potential gas generation capacity of wastes and to assess possible implications on gas generation resulting from the different environmental conditions expected in the field. To this end, anaerobic batch tests were performed at a wide range of water contents (26-43 %w/w up to 75 %w/w on wet weight) and temperatures (from 20-25 °C up to 55 °C) in order to simulate different landfill management options (dry tomb or bioreactor landfills). In nearly all test conditions, a quite long lag-phase was observed (several months) due to the inhibition effects resulting from high concentrations of volatile fatty acids (VFAs) and ammonia that highlighted a poor stability degree of the analysed material. Furthermore, experimental results showed that the initial waste water content is the key factor limiting the anaerobic biological process. Indeed, when the waste moisture was lower than 32 %w/w the methanogenic microbial activity was completely inhibited. Overall, the obtained results indicated that the operative conditions drastically affect the gas generation from MBT waste, in terms of both gas yield and generation rate. This suggests that particular caution should be paid when using the results of lab-scale tests for the evaluation of long-term behaviour expected in the field, where the boundary conditions change continuously and vary significantly depending on the climate, the landfill operative management strategies in place (e.g. leachate recirculation, waste disposal methods), the hydraulic characteristics of buried waste, the presence and type of temporary and final cover systems.
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ROMAGNOLI, Valentina. « La gestione dei resi dei clienti come strumento per lo sviluppo del commercio elettronico delle aziende : il caso Santoni S.p.A ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251107.

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Résumé :
Il settore del commercio elettronico è un settore in sempre più ampio e rapido sviluppo. Le motivazioni possono essere molteplici ma sono sicuramente legate al cambiamento dello stile di vita delle persone e alla possibilità di accedere all’acquisto di beni che altrimenti sarebbe stato pressoché impossibile acquistare. La disciplina riguardante questo settore è anch’essa stata elaborata mano a mano che questo settore si è evoluto, per rispondere di volta in volta alle diverse necessità che si sono presentate. La disciplina è tutt’oggi ancora in evoluzione, soprattutto a causa del fatto che in questo settore ci sono molteplici forme contrattuali che vengono utilizzate per creare accordi commerciali dei più vari tipi, e ognuno dei quali prospetta problematiche diverse. In questo lavoro si parte dalla nascita e dallo sviluppo del commercio elettronico per analizzare l’evoluzione della disciplina associata. Dopodiché si analizza il tipo di contratto posto in essere tra la Santoni S.p.A. (noto marchio di calzature di alta gamma) e la Filoblu s.rl. (società veneta che si occupa della creazione e gestione di piattaforme e-commerce) per valutarne i punti cruciali. Dopo aver analizzato in dettaglio gli aspetti sopra citati, viene illustrata la disciplina delle denunce per difetto di conformità del bene e come queste vengono gestite dalla Santoni S.p.A., per passare poi all’analisi delle denunce per difetto di conformità degli ultimi 3 anni. Questo perché, come si noterà, questo è un campo in cui le problematiche sono controverse e gran parte della gestione viene lasciata alle ditte produttrici che si trovano di volta in volta di fronte alla scelta su come gestire il caso per rendere il cliente soddisfatto del servizio. La disciplina segue i suoi sviluppi e cerca di prevenire (per quanto possibile) situazioni sgradevoli sia per il fornitore del bene che per l’acquirente. L’entusiasmo mostrato dagli acquirenti per la comodità e la facilità dell’acquisto on-line, viene molto spesso smorzato dall’impossibilità di vedere e toccare con mano il bene oggetto della transazione, creando un senso di inquietudine legata alla qualità del bene che si sta acquistando. Per questo motivo, nel momento in cui un acquirente denuncia un difetto di conformità sul bene acquistato on-line o semplicemente la sua insoddisfazione su determinati aspetti del bene (colore, calzata, forma, ecc.), si attiva un meccanismo volto a valutare la presenza o meno di un eventuale difetto sul bene e di risolverlo nel modo più soddisfacente per l’acquirente. Dopotutto per un’azienda, gestire un negozio on-line equivale ad avere una vetrina di sé stessa attiva 24 ore su 24 e visibile a chiunque abbia un accesso al mondo di internet, e per questo motivo gestire i clienti che utilizzano questo tipo di servizio significa migliorare o peggiorare, in maniera esponenziale rispetto a quanto può avvenire in un negozio fisico, l’immagine percepita da ogni singolo acquirente. C’è però da dire che, in molti casi registrati, nonostante una perizia tecnica effettuata da operai specializzati sul prodotto venduto, la poca conoscenza dei processi di produzione dei singoli clienti, mette i venditori in situazioni difficili da gestire, in quanto il cliente non riesce a capire che quello che lui percepisce come un difetto in realtà non lo è, e che quindi non è imputabile all’azienda quello che lui crede che lo sia. Generalmente in questi casi, sempre per cercare di limitare degli inevitabili danni d’immagine, si offrono al cliente soluzioni alternative come resi gratuiti, omaggi di piccoli prodotti complementari o buoni sconto su acquisti successivi, ma sarebbe sicuramente necessaria una normativa completa e definitiva, che indichi in maniera risoluta come gestire casistiche particolari che si presentano frequentemente nella fase post-vendita. Viste le innumerevoli problematiche che si riscontrano frequentemente in questo ambito, la normativa a tutt’oggi presente non risulta essere sufficientemente soddisfacente per lo scopo a cui è stata creata. Come detto precedentemente, tutto il meccanismo che viene messo in atto all’interno di ogni azienda dopo una denuncia di difetto di conformità, si innesca per risolvere il problema ed evitare un inevitabile danno d’immagine, quindi si può concludere che, nonostante la presenza di una normativa (anche se ancora in via di sviluppo), l’arma migliore che un consumatore on-line può mettere in atto e che spaventa di più i venditori è sicuramente il danno d’immagine. Una cattiva recensione su un blog, un social network, o semplicemente un racconto di una brutta esperienza derivante da un acquisto on-line, può vanificare tutti gli sforzi fatti dal venditore per raggiungere una buona percezione del proprio marchio, e innestare un meccanismo a catena che non giova all’immagine aziendale.
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