Thèses sur le sujet « Strumento di valutazione »

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1

LOCATELLI, MATTEO. « Strumento per la valutazione e la definizione di strategie per il miglioramento dell’edilizia scolastica esistente. Il tema della scuola primaria e secondaria ». Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2016. http://hdl.handle.net/11571/1215979.

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Résumé :
Le scuole sono, per tutti noi, edifici che rappresentano una parte importante della nostra vita. In queste strutture un individuo passa buona parte del tempo dell’infanzia e dell’adolescenza, imparando e instaurando le prime relazioni. In una società come quella contemporanea, la cui velocità di evoluzione è in continua crescita, occorre comprendere se le strutture che oggi ospitano le scuole siano ancora in grado di rispondere a determinati requisiti. La ricerca, partendo da un’analisi critica dei principali sistemi scolastici e dello stato di fatto degli edifici, stabilisce uno strumento metodologico per intervenire garantendo il miglioramento degli edifici esistenti. La struttura del lavoro consiste nella definizione delle tendenze nella realizzazione degli edifici scolastici attraverso schede di studio di 40 edifici europei e il confronto di tali tendenze con la normativa italiana vigente, il D.M. 18 dicembre 1975 per stabilire il livello di rispondenza della legge a requisiti europei comuni. La seconda parte riguarda invece la definizione delle tipologie di intervento possibili su edifici esistenti ripercorrendo quella che è la teoria sul tema del riuso e della rifunzionalizzazione dell’esistente, fino ad arrivare alla creazione di uno strumento in formato excel, in grado, tramite una veloce e analitica compilazione di fornire risposte progettuali possibili a seconda del caso in esame. Lo strumento è stato infine applicato a 8 edifici, 5 del comune di Pavia, 1 del comune di Voghera e 2 test su architetture famose e di eccellenza.
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2

Martinolli, Giorgia <1989&gt. « Il Costo di Prodotto come Strumento di Valutazione delle Decisioni Aziendali e per la Valutazione delle Rimanenze Finali ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10828.

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Résumé :
La presente tesi vuole analizzare in maniera approfondita il concetto di costo di prodotto come strumento di natura gestionale e contabile a disposizione dei manager nelle varie attività di programmazione, controllo e contabilità aziendali, a partire da come viene definito e classificato fino ad arrivare alle sue diverse modalità di configurazione, per comprendere in toto sia il potenziale informativo di tale strumento, sia i suoi potenziali impieghi in ambito aziendale. In particolare verranno esaminati da un lato gli utilizzi legati alle valutazioni di natura gestionale, siano queste operative, strategiche oppure correttive, e dall’altro lato gli utilizzi mirati alla valutazione delle rimanenze finali durante il processo di redazione del bilancio d’esercizio in conformità con le disposizioni legislative in materia.
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3

Papa, Alessandro <1994&gt. « VALUTAZIONE NELLE COMUNITA’ EDUCATIVE : COSTRUZIONE DI UNO STRUMENTO PER L’ANALISI DELLE LIFECOMP ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19412.

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Résumé :
Questa tesi vuole essere un ulteriore passo per aumentare la cultura dell'analisi dei risultati nelle comunità educative, determinante per il miglioramento qualitativo degli interventi. Le valutazioni qualitative vengono eseguite di rado e questo porta a una sottovalutazione dell’importanza educativa delle comunità residenziali, viste ancora come rifugi emergenziali. Negli ultimi anni, le ricerche e gli studi sulla valutazione in campo sociale hanno arricchito notevolmente la letteratura esistente. Scarseggiano, invece, specifici strumenti di valutazione funzionali alle realtà delle comunità educative residenziali, nonché indicazioni procedurali e linee guida per il loro utilizzo. Nella prima parte dell’elaborato si è scelto di analizzare tre aree presentando una panoramica di ciò che offre la letteratura. Gli aspetti analizzati sono: valutazione nel sociale, la formazione degli operatori e l’innovatività della comunità. Per ogni area di studio, in via conclusiva, si sono ipotizzate delle vie da percorrere per costruire strumenti pratici e adatti alle comunità. Nella seconda parte dell’elaborato il focus verterà sulla costruzione di uno strumento per l’analisi delle differenze di lifecomp nell’utenza da inizio a fine percorso in comunità. Vi sarà, innanzitutto, uno studio della letteratura esistente, e poi l’illustrazione dello strumento costruito, senza mancare di commenti e guide per un utilizzo proficuo nelle comunità.
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4

Vandi, Matteo. « Diagnosi differenziale nel dolore laterale di gomito come strumento di valutazione fisioterapica : una scoping review ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21893/.

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Résumé :
Background: il dolore laterale di gomito (LEP) è una problematica muscolo-scheletrica che interessa la componente epicondiloidea degli estensori di polso e dita. Movimenti ripetitivi di flesso-estensione e prono-supinazione del gomito, sollevamenti di carichi pesanti e frequenti estensioni di polso contro resistenza contribuiscono all’insorgere della patologia, portando a una riduzione della partecipazione durante le attività di vita quotidiana. Obiettivo: L’obiettivo della scoping review è quello di raccogliere informazioni in letteratura riguardanti la diagnosi differenziale nel dolore laterale di gomito al fine di fornire strumenti utili a discriminare tutte quelle che possono essere le problematiche e patologie associate per poi programmare un piano terapeutico mirato ed efficace. Metodi: la ricerca è avvenuta consultando banche dati disponibili online quali PubMed, PEDro e Cochrane Library e tramite ricerca manuale bibliografica. Sono stati analizzati articoli che trattano la diagnosi differenziale nel LEP di qualsiasi tipologia, in lingua inglese e riguardanti il genere umano. Risultati: sono stati inseriti 26 articoli rispondenti ai criteri di eleggibilità, di cui 16 revisioni, 3 studi diagnostici, 1 studio comparativo, 1 studio terapeutico e 5 Case Report. È stato creato un diagramma di flusso per descrivere le fasi del processo di ricerca, mentre il contenuto dei singoli articoli è stato schematizzato in una tabella sinottica. Conclusioni: ad oggi eseguire una corretta diagnosi differenziale in presenza di LEP risulta complicato. Tante sono le patologie che possono essere causa di questa problematica e molte di queste risultano difficili da discriminare fra loro. In letteratura non sono presenti un cluster di test e un algoritmo decisionale validati e affidabili che permettano di inquadrare meglio un soggetto con LEP. L’imaging rappresenta uno strumento utile per la diagnosi differenziale, ma allo stesso tempo non deve sostituire il giudizio clinico.
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5

Panciera, Giuseppe. « Valutazione dell'impiego di uno strumento innovativo per la determinazione del colore degli ovoprodotti ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Résumé :
Il lavoro di tesi, svolto presso l’azienda “Co.P.R.A.” di Cesena, ha consentito di sviluppare un progetto sulla fase di standardizzazione degli ovoprodotti liquidi. I parametri che vengono controllati su questi prodotti sono residuo secco e colore, la cui standardizzazione viene stabilita in funzione del prodotto finale. La standardizzazione risulta inoltre necessaria in relazione alla variabilità biologica esistente fra le uova impiegate per la preparazione degli ovoprodotti. Il residuo secco risulta infatti fondamentale soprattutto per le caratteristiche reologiche, mentre il colore è importante per l’aspetto visivo degli alimenti ottenuti impiegando tali ovoprodotti. L’analisi del colore viene eseguita di routine nei laboratori dell’azienda “Co.P.R.A.” su campioni rappresentativi mediante la determinazione della concentrazione di β-carotene tramite spettrofotometro. Il lavoro di tesi ha riguardato la valutazione di uno strumento innovativo (CDR FoodLab) in grado di eseguire la determinazione del colore direttamente sul campione senza necessità di una fase preparatoria che prevede l’utilizzo di solventi, come nel metodo convenzionale. Lo studio ha preso in considerazione 4 tipologie di ovoprodotti (misto e tuorlo dotati di colore normale e “tipo-pasta”) sulle quali sono state eseguite analisi sia tramite metodo spettrofotometrico convenzionale che tramite metodo innovativo (CDR FoodLab). Le analisi di messa a punto hanno consentito di tarare correttamente lo strumento CDR FoodLab, tuttavia la successiva fase di validazione non ha permesso di ottenere risultati pienamente affidabili. In particolare, le maggiori criticità sono state osservate sul tuorlo “tipo-pasta” che è l’ovoprodotto dotato della maggiore intensità di colore. Pertanto, i risultati ottenuti in questo lavoro di tesi non sono stati soddisfacenti e la scelta aziendale è stata quella di mantenere l’attuale metodo di analisi per la determinazione del colore degli ovoprodotti contenenti tuorlo.
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6

REVELLINI, ROSARIA. « SMARTAGING. Quartieri "a misura di anziano". Uno strumento per la valutazione dell'age-friendliness ». Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/11578/319746.

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Résumé :
Il numero crescente di persone con oltre 65 anni d’età e il processo di urbanizzazione sono due delle principali sfide che la città contemporanea deve affrontare con urgenza. Tali temi richiedono un ripensamento degli spazi pubblici per garantire salute e benessere e contribuire positivamente all’invecchiamento attivo. Alla luce di ciò, nel 2007 la World Health Organization introduce il tema delle “città age-friendly”. Si tratta di città inclusive, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 e con i principi dell’Universal Design dal momento che esse supportano la vita delle persone indipendentemente da età, sesso, abilità. Il presente lavoro identifica il quartiere come “scala urbana ottimale” per l’invecchiamento. Si tratta infatti del luogo in cui si svolge la vita quotidiana degli anziani e in cui, generalmente, ci si identifica come comunità. Qui le persone possono essere incoraggiate (o scoraggiate) a vivere lo spazio pubblico e mantenere le proprie abitudini qualora vi siano luoghi sicuri e ben costruiti. Partendo dal caso di studio, il quartiere Santa Marta a Venezia, la ricerca si articola in più fasi di analisi tese a identificare le caratteristiche fisiche degli spazi pubblici del quartiere nonché a mappare le attività sociali che ivi si svolgono per comprendere in che modo agire al fine di migliorare l’esperienza urbana della popolazione più anziana. Al contempo, sono stati analizzati gli strumenti per la valutazione dell’age-friendliness esistenti per comprenderne le criticità e studiati i principali neighbourhood sustainability assessment tools ponendo particolare attenzione ai criteri relativi alla sostenibilità sociale, vista come “acceleratore” di benessere urbano. L’obiettivo principale della ricerca è quello di redigere un nuovo strumento per la valutazione dell’age-friendliness a scala di quartiere, che rappresenta l’output della ricerca dottorale. Esso, denominato SMARTAGING, consta di 3 sezioni (qualità dello spazio pubblico; trasporti e mobilità; servizi e comunità), 13 criteri e 40 indicatori attraverso i quali è possibile effettuare una valutazione – in termini percentuali – degli spazi pubblici del quartiere oggetto di analisi. Il protocollo proposto ha lo scopo di supportare amministrazioni, progettisti e stakeholder nella comprensione del fenomeno dell’invecchiamento all’interno delle città e indirizzare gli stessi verso politiche attive e scelte progettuali consapevoli per favorire ambienti più inclusivi e maggiormente “a misura di anziano”.
The growing population over 65 years old and the process of urbanization are two of the major challenges that the contemporary city has to address urgently. These issues require rethinking public spaces to ensure health and wellbeing and stimulate active ageing. The theme of age-friendly cities (WHO, 2007a) emerges in this context; it’s about inclusive cities harmonised with the Agenda 2030 goals and the Universal Design principles since they support people’s lives regardless of age, gender, and abilities. These are the places where to grow old and fuel the desire of ageing in place. The present work identifies the neighbourhood as the “optimal urban scale” for ageing. It is the place of elderlies’ everyday life and is generally identified as a community. Here people are encouraged to go out and maintain their daily habits thanks to the existence of a safe and good public realm. Starting from the case study of the Santa Marta neighbourhood in Venice, the author has conducted a multi-phase analysis to investigate the quality of outdoor public spaces and which activities are played in these spaces to understand how the urban experience and the quality of life of the elderly can be improved. At the same time, both the good practices listed by the WHO for the achievement of age-friendly environments and some of the major neighbourhood sustainability assessment tools were studied, paying attention to the social dimension of sustainability seen as an “accelerator” of urban health and wellbeing. The main purpose of the research is to draft a new method of evaluation of the age-friendliness applicable to the neighbourhood scale. It is called SMARTAGING and it consists of 3 sections (quality of public space; transport and mobility; services and community), 13 criteria and 40 indicators, by which it is possible to rate neighbourhood’s public spaces. The proposed protocol aims to support administrations in understanding the ageing phenomena by directing active policies and design choices with an increasing focus on citizens and local and social issues to achieve real inclusiveness in urban spaces.
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7

Palmieri, Silvia <1991&gt. « Musei e siti archeologici del Mezzogiorno : il metodo AHP come strumento di valutazione ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13540.

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Résumé :
Il divario esistente tra il Nord e il Sud Italia determina effetti anche nell'arte e nella cultura. L'elaborato si propone di indagarne le cause attraverso un'analisi della realtà del sistema museale meridionale. L'approfondimento si sviluppa attraverso le informazioni reperite dal Progetto “Poli museali di eccellenza nel Mezzogiorno” e con la raccolta di dati Istat e dell'ufficio di statistica del MiBACT. Nella seconda parte, il centro dell'attenzione verte sull'importanza dell'attività di comunicazione museale per lo sviluppo e la promozione dell'offerta culturale. Attraverso dati forniti dall'analisi del Progetto “Poli museali di eccellenza nel Mezzogiorno”, risulta possibile applicare la metodologia AHP per determinare quale sito meridionale, tra quelli esaminati, possegga migliori capacità comunicative.
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8

Di, Silvestre Sara <1991&gt. « Istituzioni culturali e intelligenza artificiale : l'analisi semantica come strumento di valutazione e crescita ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18508.

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Résumé :
Il presente elaborato indaga l’interazione tra le istituzioni culturali e le nuove tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale. Negli ultimi anni si è affermato l’uso costante e capillare delle forme di comunicazione digitale, sia da parte dei fruitori che da parte delle istituzioni stesse. Proprio le grandi piattaforme private, come Facebook, Twitter e Instagram - in cui ognuno, senza filtri, può esprimere il proprio pensiero in merito alle esperienze di visita presso un museo, una mostra o un qualsiasi luogo di interesse culturale e/o turistico - costituiscono un tesoro di dati da cui l'applicazione di tecnologie avanzate, quali l'analisi semantica, può far emergere tendenze, punti di forza o punti critici di un'istituzione e l'impatto che queste ultime hanno sui visitatori. Il patrimonio di informazioni sull’orientamento dei gusti del pubblico contenuto sul web, nei forum di discussione e sui social network, è la leva principale che induce a guardare alla rete come a un’efficace risorsa per ottenere una stima dell’immagine e della reputazione dell’ente/museo nel mondo e, di conseguenza, per mettere in atto azioni di promozione e marketing. L'analisi semantica, grazie all’utilizzo del NLP (Natural Language Processing, tecnica basata sul Machine Learning), sta perfezionando la capacità di trasformare i dati in conoscenza, estraendo informazioni da una moltitudine di dati (strutturati e non). Essa, attraverso l’analisi delle recensioni o dei commenti sui canali social, offre la possibilità di valutare l'esperienza di una visita presso un museo dal punto di vista soggettivo del visitatore, fornendo così la possibilità di conoscere il sentiment suscitato in quest'ultimo e, di conseguenza, la possibilità di sviluppare nuove spinte creative e/o pratiche di fruizione. Queste funzioni possono essere molto utili soprattutto per scopi di marketing o per la gestione della customer experience; permettono di comprendere cosa dicono gli utenti sui vari social media di un’istituzione culturale e consentono di identificare nuovi trend e chiavi di lettura dell’opinione pubblica. Estrarre informazioni da questi dati grezzi significa individuare pattern e ricavare informazioni utili per la crescita dell’ente stesso.
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9

D'AGOSTINI, ANTONELLA. « L'evoluzione storica del Benchmark come strumento di valutazione della performance : dall'industria alla finanza ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2005. http://hdl.handle.net/2434/143940.

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Résumé :
The benchmarking, like we will see in the course of the job and we like us propose showing, before have used in financial circle, has found origin and developed the own methods of investigation in industrial circle. Benchmarking however it is not a term that finds his roots in economic circle-: it derives, in fact, from the circle of the surveying. The definition of the Webster dictionary is a good point of departure for look for of "return to the origins" and understand the birth of the [benchmark]:" A signal of the surveyor of a position previously used like point of reference a standard for measure or appraise something." The tool of the object, told also hydrometer or measurer of level, in fact, to which the idea of benchmark, particularly, comes in partnership it has used for effect alignments and for individualize points on the ground that are comparable, for then proceed to the measurement and to the cartographic representation. Possible is also see an origin of the term benchmark in the sign that the tailors and the sellers of English cloths traced on the tables for facilitate and quicken the measurement of the fabrics. Any it is the descent of the term, it appears clear that his purpose is of measure using unity of base and of comparison that they allow of given for their nature a great deal different. The origin of the benchmark, that is of the comparison through the measurement of [performance], in industrial circle, object of this study, it has his theoretical consecration to work of Robert C. Camp in the 1979, year in which he comes entrusted of effect any studies for account of the Xerox society, on which we will stop more ahead. His origins, however, they place more back in the time and precisely immediately after the end of the Second World War. In effects the roots of the use of the [benchmarking] they sink in the fertile terrestrial of the seam of theoretical thought and in the practice of the Quality Management
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Scarpa, Luca <1988&gt. « L'analisi di bilancio come strumento di valutazione del licenziamento per giustificato motivo oggettivo : un caso operativo ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/2177.

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Résumé :
Con questo elaborato si vuole analizzare la modalità di predisposizione della perizia sulla valutazione della situazione economica di una azienda fornita dal professionista incaricato all’interno del ricorso avverso licenziamento per motivazioni economiche. La struttura dell’elaborato prevede una prima parte, che svolge una funzione introduttiva per la contestualizzazione dell’elaborato, in cui si affronta la tematica di diritto del lavoro inerente al licenziamento per giustificato motivo oggettivo, successivamente si illustra l’analisi di bilancio come strumento per la diagnosi della situazione economica della società, concludendo l’elaborato con l’analisi di un caso. La prima parte dell’elaborato, ha il compito di introdurre il lettore alla tematica del licenziamento individuale approfondendo la casistica del giustificato motivo oggettivo. In particolare il primo capitolo si occupa della nozione del licenziamento per giustificato motivo oggettivo e dei presupposti di legittimità del licenziamento, mentre il secondo capitolo affronta i casi di illegittimità del licenziamento, le tutele nei confronti dei lavoratori e gli istituti per ricorrere avverso tale provvedimento di licenziamento. La seconda parte, che rappresenta la parte principale dell’elaborato, ha il compito di esporre il ruolo e lo scopo della perizia del professionista a sostegno della dimostrazione di illegittimità del licenziamento per motivi economici. Il terzo capitolo si occupa delle modalità di predisposizione dell’analisi di bilancio utilizzata come prova all’interno del ricorso avverso licenziamento per giustificato motivo per evidenziare l’insussistenza dello stato di crisi aziendale. Il capitolo si sviluppa illustrando le fasi per la predisposizione dell’analisi di bilancio partendo dalle operazioni preliminari di riclassificazione dei prospetti di contabili dello stato patrimoniale e del conto economico che formano i dati di partenza per l’analisi di bilancio. Successivamente, si affronta l’analisi per indici approfondendo l’analisi reddituale e finanziaria e si concluderà con l’analisi per margini e l’analisi per flussi che permetterà di avere una visione globale della situazione aziendale. L’elaborato si conclude con l’analisi di un caso che ha lo scopo di ricondurre alla realtà pratica quanto evidenziato nella teoria dei capitoli precedenti. Il caso oggetto di questo elaborato rientra nella fattispecie del licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo, i cui motivi sono riconducibili alla situazione economica sfavorevole. Nell’ultimo capitolo si vuole arrivare allo scopo di far comprendere come la perizia del professionista possa, in un caso di specie, permettere la dimostrazione dell’illegittimità del licenziamento per motivazioni economiche.
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COVRE, VALENTINA. « Vuoto a rendere : definizione di uno strumento di supporto all'analisi e alla valutazione dell'intervento sul tipo capannone ». Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/11578/278711.

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Birardi, Sara. « Pareti verdi come strumento di miglioramento ambientale in scala di edificio ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Résumé :
Con l’ultimo rapporto dell’ IPCC e gli obiettivi che le nazioni del mondo si sono poste in seguito alla conferenza sul clima tenutasi a Parigi nel dicembre del 2015, sono sempre maggiori le soluzioni che si cercano al fine di rendere la società più sostenibile e resiliente per sopportare al meglio le conseguenze dei cambiamenti climatici. Le pareti verdi fanno parte di quelle infrastrutture che si pongono in quest’ottica di sostenibilità e riconciliazione con la natura. In questo elaborato si è cercato di classificare ed esaminare alcune delle tipologie più utilizzate di sistemi di inverdimento verticale, andando ad analizzare la letteratura presente sull’argomento. In particolare ci si è soffermati sugli aspetti di sostenibilità ambientale di tali infrastrutture, con riferimento alla valutazione del loro ciclo di vita e ai benefici da loro apportati, soprattutto quelli riguardanti microclima, diminuzione dell’isola di calore, aumento della biodiversità e miglioramento della qualità dell’aria. Si sono inoltre analizzati aspetti di natura economica e progettuale, mostrando l’utilità di uno strumento quale il “process tree” in quest’ultimo ambito. In seguito, si è preso in considerazione il lavoro del gruppo di ricerca “Terracini in Transizione”, un living-lab della sostenibilità che si svolge nella sede in via Terracini, 28 della facoltà di Ingegneria e Architettura dell’Università di Bologna. Nello specifico si sono osservati alcuni dei progetti e delle analisi svolte dai vari gruppi “pareti verdi” che si sono susseguiti all’interno del corso di “Valorizzazione delle risorse primarie e secondarie” della professoressa Bonoli, tra cui l’analisi di fattibilità di una parete verde da installare nel plesso in via Terracini, l’analisi di substrati di crescita alternativi per pareti vegetate e lo studio, in collaborazione con la facoltà di Agraria, di un substrato innovativo composto da un mix di pannolini usati e fibra di cocco.
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Toffoli, Elena <1996&gt. « La produzione narrativa come strumento di valutazione e analisi linguistica in bambini monolingui con dislessia evolutiva ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18138.

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Résumé :
La dislessia evolutiva (DE), disturbo che colpisce l’80% dei soggetti con un DSA, comporta delle difficoltà di lettura, in particolare nel riconoscimento delle parole, processo che risulta lento o poco accurato, e nelle capacità di spelling e decodifica della parola. Tali difficoltà vengono fatte risalire ad un deficit nella componente fonologica del linguaggio (sono presenti deficit nell’elaborazione, nella memoria e nella consapevolezza fonemica), motivo per cui l’ipotesi fonologica è considerata una delle più riconosciute e appoggiate in letteratura. Tra le conseguenze della DE si riscontra anche una comprensione del testo difficoltosa, che si ripercuote nello sviluppo del vocabolario di questi bambini. Inoltre, possono crearsi situazioni di disagio emotivo che influenzeranno il loro futuro lavorativo. In ambito clinico, uno dei metodi utilizzati per la valutazione linguistica dei bambini a sviluppo tipico e atipico sono le produzioni narrative. Alcuni studi sulle produzioni narrative dei soggetti con DSL evidenziano maggiori difficoltà linguistiche rispetto ai loro coetanei a sviluppo tipico. Considerata la frequente co-occorrenza di DSL e DSA (McArthur et al., 2000; Ramus et al., 2013) e lo stretto legame fra comprensione del testo e produzioni orali, questo lavoro indaga alcuni degli studi in cui viene testata la competenza linguistica di quest’ultima categoria, tramite la produzione di narrazioni a partire da un input visivo come le immagini. In particolare, la comparazione fra due studi in cui viene utilizzato lo strumento MAIN (Gagarina et al., 2012) e alcune ricerche precedenti rivela che anche i bambini con DE (7-13 anni) presentano delle difficoltà linguistiche e macrostrutturali, probabilmente riconducibili ad un deficit nelle risorse cognitive.
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Poletti, Enea. « Progettazione, realizzazione e valutazione clinica di uno strumento ad ottica adattiva per l'analisi automatica della retina ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3422249.

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Résumé :
This thesis deals with the automatic analysis of colour fundus images and with the applications of such analysis in the evaluation of hypertensive and diabetic retinopathy. In particular, it aims at developing the project of an adaptive optics fundus camera for retinal fundus acquisition and focuses on the software implementation for the analysis and the quantitative evaluation of retinopathies. Microcirculation is affected, although with different time courses, by both hypertension and diabetes, and retinopathy is one of the consequences of such circulation damage. The retina and the retinal vessels are very sensitive to changes in microvascular circulation, and it has been demonstrated that single features of hypertensive retinopathy have a strong prognostic value for stroke, carotid stiffness, and coronary disease. Moreover, it must be considered that retinopathy is a social burden, with heavy direct and indirect costs: visual loss in fact reduces the capacity of working and carrying on with an independent life. Although the retina is not the only organ affected by microcirculation dam-age, its clinical examination has the undoubted advantage of being non invasive, therefore enabling a cost-effective monitoring of the progression of the systemic diseases associated with retinopathy. The early detection of retinopathy at its onset is central in order to avoid blindness. This is particularly true in the case of diabetic retinopathy, which at the present state of pharmacology does not recede with treatment. Unfortunately, the first stages of retinopathy are almost asymptomatic. It has been demonstrated that a screening program could save most of the population at risk from developing sight-threatening retinopathy. In the Western world, there are not enough resources, in terms of time and available expert ophthalmologists, for carrying out an extensive screening program. Thus, a reliable automatic tool for evaluating retinopathies is strongly needed. Current fundus cameras are able to compensate the defocus aberration in-troduced by the eye by means of a mobile system of internal optics, but they cannot correct for astigmatism or higher order aberrations. The first chapters of this thesis will describe the attempted realization of an acquisition system prototype able to compensate for the second category of aberrations, thus allowing the obtainment of high-quality retinal fundus images, even for patients with high aberration. The second part of this work will propose a software for the automatic processing of retinal fundus images. The algorithms composing this software are designed for geometrically characterizing the vessel structures of the retina, aiming at an automatic diagnosis of the pathologies. The concept at the basis of the acquisition instrument developed in our la-boratories consists in introducing, along the optical path of a fundus camera, a Deformable Mirror (DM) adaptive optics. The main problem of the conventional fundus camera is that the information through which the DM shape is adapted is provided by a complex and expensive wave-front analyzer. The proposed solution consists in projecting a known pattern on the retinal fundus, acquiring the resulting image with a dedicated sensor. Through a real-time analysis of the obtained image with custom algorithms, it will be possible to obtain information about how the DM has to be appropriately deformed in order to reduce the aberration introduced by the eye. This method will allow the acquisition of high-resolution images without distortions even in the case of patients affected by aberrations that are not compensable by the currently available fundus cameras. Although the simulation tests on the optic bench have provided encouraging preliminary results, the development of a fundus camera suitable for a clinic/diagnostic employment has encountered technical limitations, mostly regarding the prototyping of the instrument in an unproofed environment. Indeed, the spurious reflexes introduced in the optical system by the environment excessively reduce the signal-to-noise ratio – a problem which will have to be further investigated in the future. A number of retinal fundus images, collected by gathering datasets built by us and datasets already used by other teams for research purposes, will be analyzed with custom algorithms able to extract important clinical parameters for the diagnosis of retinopathies. In this context, particular attention will be devoted to the hypertensive and the diabetic pathologies. This thesis concentrates on the extraction and the analysis of the features of the vascular apparatus: the vessel network identification (veins and arteries) will allow the assessment of its main geometrical characteristics (length, direction, caliber, bifurcation, etc.). From these findings, specific indexes of diagnostic relevance will be computed, providing the clinicians with information regarding the patient’s retinopathy degree, whose significance is crucial for the diagnosis of retinal pathologies. The algorithms presented in this thesis allow conceiving a tool employable for the mass-screening of both hypertensive and diabetic retinopathies, and also for the monitoring of the progression of the diseases. Its usefulness will be threefold: first of all, it shall provide a diagnostic tool to aid clinical practice; secondly, it will provide quantitative details of the retinal vessel network, thus constituting a useful tool for clinical research; finally, it will enhance pharmaceutical research, providing a quantitative and reproducible assessment of the disease evolution during pharmacological treatment. The proposed software for the identification of retinal vascular structures is currently the object of clinical evaluation at the Department of Ophthalmology and Visual Sciences, University of Wisconsin, USA, whose Fundus Photograph Reading Center has expressly declared its will to adopt the proposed system as the standard for the determination of diagnostic features. The recent collaboration with the Department of Twin Research & Genetic Epidemiology, of the King’s College London Division of Genetics and Molecular Medicine, St Thomas' Hospital, UK, has brought to the agreement that more than 3,500 retinal fundus images (plus 10 new images per week) will be provided by the Department, being consequently processed and analyzed with our software for the estimation of the clinical indexes. The results achieved both in the experimentations and thanks to the fruitful international collaboration established with relevant clinical and research groups make us quite confident as regards the quality of the developed methodologies and the potential success of their employment, with the auspice that future improvements can broaden their usability.
Questa tesi tratta l'analisi automatica di immagini a colori del fondo dell'occhio. In particolare, essa si focalizza sul progetto di una fundus camera ad ottica adattiva per l’aquisizione di fundus retinici e sull’implementazione di software per l’analisi e la valutazione quantitativa delle retinopatie, prevalentemente ipertensiva e diabetica come naturale ricaduta dei metodi sviluppati. Sia l'ipertensione che il diabete colpiscono, anche se con modalità e decorso temporale differente, il microcircolo sanguigno. La retinopatia è una delle conseguenze di tale danno circolatorio. La retina ed i vasi retinici sono assai sensibili a cambiamenti nella microcircolazione: è stato dimostrato che i singoli segni della retinopatia hanno un alto valore prognostico per infarto, sclerosi carotidea e danno coronarico. Inoltre, la retinopatia è una malattia sociale, con una ricaduta economica (diretta ed indiretta) elevata: la perdita o la diminuzione della capacità visiva porta infatti ad una ridotta capacità lavorativa e all’impossibilità di condurre una vita indipendente. Nonostante anche altri organi siano sensibili ad alterazioni del microcircolo sanguigno, la retina ha il grande vantaggio di essere facilmente disponibile ad un controllo non invasivo. Tale caratteristica suggerisce un modo efficiente ed efficace per seguire il decorso di malattie sistemiche associate alla retinopatia. Inoltre, con riguardo alla prevenzione della perdita della vista, il riconoscimento della retinopatia al suo insorgere è il punto più critico per evitare che degeneri in cecità. Ciò è particolarmente importante nella retinopatia diabetica in cui, allo stato attuale della farmacologia, i danni alla retina non recedono con il trattamento farmacologico o col controllo del diabete. Sfortunatamente, le fasi iniziali della retinopatia sono quasi asintomatiche. Un programma di screening potrebbe evitare alla maggior parte della popolazione a rischio lo sviluppo di retinopatie che minaccino la vista. Allo stesso tempo, nel mondo occidentale non ci sono abbastanza risorse, sia in termine di tempo che soprattutto in termine di disponibiltà di oftalmologi esperti, per organizzare uno screening di tal genere. E’ dunque forte il bisogno di uno strumento che valuti automaticamente la retina, per diagnosticare la presenza e la severità dell'eventuale retinopatia. Le attuali fundus camera sono in grado di compensare l'aberrazione di fuori fuoco introdotta dall'occhio tramite sistemi mobili di ottiche interne, ma non possono correggere l'astigmatismo oppure le aberrazioni di ordine superiore. Nei primi capitoli della presente tesi si descriverà la realizzazione del prototipo di un sistema di acquisizione che consenta di compensare anche quel tipo di aberrazioni, permettendo così in linea teorica di ottenere immagini di elevata qualità del fondo retinico, anche in pazienti soggetti ad aberrazioni elevate. Le immagini digitalizzate ad alta risoluzione del fondo retinico saranno poi elaborate da algoritmi d’analisi, descritti nella seconda parte della tesi, dedicati alla diagnosi automatica di alcune patologie dell'occhio. Il concetto di base dello strumento d’acquisizione sviluppato nei nostri laboratori è quello di inserire lungo il cammino ottico di una fundus camera un'ottica adattiva DM (Deformable Mirror). Il principale problema delle fundus camera convenzionali è che l'informazione per adattare la forma del DM per compensare le aberrazioni presenti è fornita da un complesso e costoso analizzatore di fronte d’onda. La soluzione proposta consiste nel proiettare un pattern noto sul fondo della retina e di acquisirne l’immagine con un sensore dedicato. Analizzando in tempo reale quest’immagine con opportuni algoritmi, sarà possibile ottenere le indicazioni su come l'ottica adattiva debba essere opportunamente deformata per ridurre l'aberrazione introdotta dall’occhio e permettere di acquisire immagini ad alta definizione e senza distorsioni anche in pazienti affetti da aberrazioni non compensabili con le fundus camera ora disponibili. Nonostante test di simulazione su banco ottico abbiano fornito risultati preliminari incoraggianti, la realizzazione di una fundus camera adatta all’utilizzo clinico/diagnostico ha incontrato limitazioni di carattere tecnico relative alla prototipazione dello strumento in ambienti non controllati. L’incidenza dei riflessi spuri, introdotti nel sistema ottico dall’ambiente circostante, sul rapporto segnale-rumore del segnale acquisito sarà materia di ricerca del prossimo futuro. Le immagini del fondo oculare, ricavate da dataset da noi collezionati e da altri già utilizzati per indagini scientifiche da altri gruppi di ricerca, saranno analizzate con algoritmi sviluppati ad-hoc, in grado di ricavare importanti parametri clinici per la diagnosi delle retinopatie, con particolare attenzione a quelle ipertensiva e diabetica. Nell’ambito di questa tesi saranno prese in esame le features dell’apparato vascolare: l’identificazione del reticolo dei vasi (arterie e vene), consentirà la misurazione i suoi principali descrittori geometrici (lunghezza, direzione, calibro, presenza di biforcazioni, etc.); da questi saranno calcolati specifici indici di rilievo diagnostico, che forniranno ai clinici informazioni sul grado complessivo di retinopatia del paziente, la cui significatività è molto importante per la diagnosi delle patologie retiniche. Gli algoritmi presentati in questa tesi rendono possibile pensare ad uno strumento utilizzato sia in ampi programmi di screening delle retinopatia ipertensiva e diabetica, sia per il controllo nel tempo del progredire della malattia. La loro utilià è triplice. In primo luogo, potrebbero essere uno strumento diagnostico di aiuto alla pratica clinica. In secondo luogo, i dettagli quantitativi sulle struttura vascolare della retina potrebbero essere utili nella ricerca medica e per meglio caratterizzare gli sviluppi della retinopatia. Infine, nell’ambito della ricerca farmaceutica, si renderebbe disponibile l'utilizzo di una misura quantitativa e riproducibile dell'evoluzione della retinopatia durante un trattamento farmacologico. Il software riguardante l’identificazione delle strutture vascolari retiniche è al momento oggetto di valutazione clinica presso il Department of Ophthalmology and Visual Sciences, University of Wisconsin, USA, il cui Fundus Photograph Reading Center ha espressamente dichiarato la sua volontà nell’acquisire il programma come standard per la determinazione di features diagnostiche, quali gli indici CRAE, CRAE e AVR, come indicatiori del “generalized arteriolar narrowing”. Sempre per quanto riguarda i metodi di identificazione della struttura vascolare della retina, la corrente collaborazione con il Department of Twin Research & Genetic Epidemiology, del King’s College London Division of Genetics and Molecular Medicine, St Thomas' Hospital, UK, si è recentemente concretizzata nell’accordo che prevede che un numero superiore a 3500 immagini di fundus retinico (più 10 nuove immagini a settimana) vengano analizzate per scopi clinici con il software da noi sviluppato. I risultati conseguiti nelle sperimentazioni effettuate e le collaborazioni internazionali in atto con gruppi clinici e di ricerca di rilievo ci rendono abbastanza confidenti riguardo la qualità delle metodologie sviluppate e i potenziali successi del suo impiego, con l’auspicio che futuri miglioramenti possano ampliarne l’utilizzabilità.
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Vampa, Alessia. « La simulazione dinamica come strumento per l'ottimizzazione degli interventi di efficientamento energetico in edifici storici ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Résumé :
Il lavoro svolto durante lo sviluppo di questa Tesi di Laurea concerne l’analisi di fattibilità tecnico-economica della riqualificazione energetica di un edificio storico situato a Castel Rigone, una frazione posta nel comune di Passignano sul Trasimeno, in provincia di Perugia. A causa del periodo costruttivo molto datato, stimato circa intorno al 1200, le componenti strutturali che costituiscono l’involucro edilizio presentano, allo stato attuale, proprietà termiche poco prestanti. Per valutare le prestazioni energetiche dell’edificio è stato implementato un modello all’interno del software dinamico TRNsys. Una volta realizzato il modello di simulazione dinamica dell’edificio all’interno del software sono state effettuate una serie di simulazioni per valutare le prestazioni energetiche dell’edificio allo stato attuale. Dai risultati ottenuti si evince che le prestazioni sono molto basse e quindi il passo successivo è stato quello di proporre una serie di interventi di riqualificazione energetica. In particolare sono state simulate due diverse tipologie d’intervento, la prima tipologia per soddisfare i requisiti minimi dell’edificio di riferimento imposti dalla normativa vigente (D. M. Requisiti Minimi) e la seconda per superare tali requisiti minimi, imponendo valori più stringenti sulle trasmittanze delle componenti dell‘involucro. I due interventi sono stati valutati sia dal punto di vista delle prestazioni invernali che estive ed inoltre sono state studiate l'umidità relativa interna ai locali e la condensa interstiziale. Le analisi energetiche invernali sono state inizialmente eseguite considerando come sistema di generazione una caldaia a condensazione; successivamente, avendo bisogno di soddisfare anche il carico estivo, si è deciso di inserite una pompa di calore invertibile per coprire sia il fabbisogno estivo che invernale. Infine si è effettuata una analisi economica per valutare quale dei due interventi sia effettivamente quello più conveniente.
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Bozzolan, Irene. « La differenziazione qualitativa del prodotto come strumento di valorizzazione della filiera del grano duro ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3423945.

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Résumé :
The national durum wheat pasta chain is characterized by a sharp dichotomy between the agricultural sector and the industrial and distributive phase, the former highly fragmented, the latter strongly concentrated. Furthermore, over the last fifteen years various factors affected the durum wheat production, leading to the strong reduction in its profit margins, amongst the others: weather and climatic variability, with both qualitative and quantitative impacts on the wheat production, the extreme market unpredictability, and some criticalities in the contractual conditions. In the first phase, the economic sustainability of the supply chain in Veneto Region (Italy) has been assessed. The analysis of the estimated differentials costs and the evaluation of the crop production profitability, suggested that the profitability of the durum wheat is increasingly influenced by a set of key-features, i.e. meteorological conditions, market dynamics, farming costs, as well as by the CAP 2014-2020 prescription and the new direct payments system. All these factors are source of uncertainties for the farmer who has to make relevant decisions concerning his own productive results. To solve this issue, an optimization model has been developed, as a useful, decision support tool, which is helpful to guide the farmer in those choices aimed to optimize his durum wheat production, either in economic and environmental terms. The model, has been built up in Excel environment by means of linear programming techniques; this model aims to optimize the precision nitrogen fertilization, that allows to maximize the operating income achievable through “strip-selective” harvesting techniques. In a second step, the consumers’ willingness to pay (WTP) has been assessed and, applied to one kind of pasta made from durum wheat semolina, with some characteristics linked to certain key-aspects. A contingent valuation method, single bounded referendum has been adopted, referring to one simulated market, and focusing these two key-aspects – environmental and healthiness attributes. The former relates to the durum wheat production in the local area, making use of techniques that allow a sustainable nitrogen fertilization, with the use of lower nitrogen amounts than those defined by law thresholds, resulting in a lower environmental impacts. On the other hand, the healthiness characteristics refer to the processing of durum wheat in a wheat pasta, that appears more digestible as regards the starchy component. The results highlight that the willingness to pay a price premium is rather limited for the environmental component (public component), whereas it is much more significant when the environmental component is associated with the healthiness attribute (private component), only for the consumers’ sample consuming whole wheat pasta. These results suggest the possibility to identify a potential market niche, where this type of pasta, with such features, could be placed.
La filiera della pasta è caratterizzata da un punto di vista organizzativo-strutturale, da una profonda dicotomia tra la fase agricola e industriale-distributiva, molto frammentata la prima e fortemente concentrate le restanti. Inoltre, l’influenza di diversi fattori, quali, la variabilità meteoclimatica e le conseguenti ripercussioni sulle produzioni sia da un punto di vista qualitativo sia quantitativo, l’estrema volatilità dei mercati e le criticità degli aspetti contrattualistici hanno portato la coltura del grano duro nel corso degli ultimi quindici anni ad una situazione di forte ridimensionamento dei margini reddituali. Nel valutare la sostenibilità economica della filiera nell’areale Veneto, in una prima fase, la stima dei differenziali di costo e della redditività della coltura nella fase agricola, ha portato a concludere come questa appaia sempre più condizionata dalle dinamiche meteoclimatiche, di mercato, dai costi colturali oltre che dalle scelte dettate dalla nuova PAC 2014-2020 e l’entrata in vigore del nuovo sistema di pagamenti diretti. Tutti questi fattori rappresentano una fonte di incertezza per l’imprenditore agricolo che si trova a dover prendere delle decisioni rilevanti per i propri risultati produttivi. Per ovviare a questa problematica, si è sviluppato un modello di ottimizzazione, utile strumento di supporto alle decisioni in grado di guidare l’imprenditore nelle proprie scelte di ottimizzazione economico-ambientali della produzione del grano duro. Tale modello, sviluppato in ambiente Excel con tecniche di programmazione lineare, ha come funzioni-obbiettivo l’ottimizzazione della concimazione azotata di precisione che consente la massimizzazione del reddito operativo conseguibile con tecniche di raccolta selettiva “a strisciate”. In una seconda fase, la determinazione della disponibilità a pagare o “willingness to pay” (WTP) da parte dei consumatori per una pasta di semola di grano duro con caratteristiche collegate all’aspetto ambientale e salutistico, si è elicitato, nell’ambito di un mercato simulato mediante valutazione contingente con metodo referendario a singola banda su questi due attributi. I due attributi qualitativi considerati, sono collegati all'aspetto ambientale - produzione di grano duro ad elevato contenuto proteico in ambito locale, mediante l’utilizzo di tecniche che permettono di effettuare una concimazione azotata sostenibile tale da determinare un utilizzo di azoto inferiore ai quantitativi definiti dal legislatore, quindi, con un minor impatto sull'ambiente - e salutistico - trasformazione del grano duro in una pasta integrale, meglio digeribile per quanto riguarda la componente amidacea. Le stime effettuate sottolineano come la disponibilità a pagare un premio di prezzo per la componente ambientale (componente di tipo pubblico) sia piuttosto limitata, mentre molto più apprezzabile risulta la WTP, quando alla componente ambientale viene associata quella salutistica (componente di tipo privato) sul solo campione che consuma pasta integrale. Tali risultati evidenziano la possibilità di identificare una potenziale nicchia di mercato dove potrebbe trovare collocazione una pasta con le caratteristiche considerate.
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Zamboni, Francesca. « Lo strumento dell'Energy Performance Contract (EPC) per l'efficientamento energetico di uno stabilimento per il confezionamento di agrumi ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Résumé :
Mai come oggi la questione energetica e ambientale risulta essere sotto i riflettori mondiali. Il consumo mondiale di energia è in continua crescita. La maggior parte di questa energia deriva ancora da combustibile di origine fossile; petrolio, carbone e gas metano. Questi sono i maggiori responsabili dell’effetto serra. In questo scenario, quindi, l’efficienza energetica sta assumendo un ruolo da protagonista. Ogni kWh risparmiato infatti porta a un beneficio climatico e ambientale, oltre ad un’altra vasta gamma di vantaggi. Ecco quindi che è possibile ora comprendere l’importanza giocata dalla diagnosi energetica. Quest’ultima, svolta da soggetti autorizzati, permette di fare una “fotografia” dell’azienda individuando i centri di costo e permette di svolgere una valutazione sui possibili interventi da fare. Gli interventi di efficientamento applicabili sono molteplici e riguardano l’impianto elettrico e termico e l’installazione di fonti rinnovabili. Una modalità per il finanziamento di interventi per migliorare l’efficienza energetica è l’EPC (Energy Performance Contract). È su questo che si andrà sviluppando il corpo principale della tesi. Si è infatti valutata l’applicazione di un EPC per un’azienda di confezionamento agrumi presente nella provincia di Forlì-Cesena. In un primo momento, si era pensato a tre tipologie di intervento: sostituzione dell’impianto di illuminazione tradizionale con una tecnologia LED; l’installazione di un impianto fotovoltaico; efficientamento degli impianti frigo attraverso l’installazione di un inverter nei compressori della centrale frigo. Da un sopralluogo, più approfondito, si è visto invece che è necessaria una sostituzione totale degli impianti frigo. Chiaramente l’investimento per la E.S.Co. viene ad assumere un ordine di grandezza bene differente da quello ipotizzato inizialmente. Si sono quindi valutate varie opzioni e si è scelta la più conveniente da proporre al cliente.
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ATZORI, GIULIA. « La comunità macrozoobentonica come strumento per la valutazione dello stato di qualità ecologico in ambienti di transizione : il caso della laguna di Santa Gilla ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2015. http://hdl.handle.net/11584/266567.

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Résumé :
Transitional habitats are vulnerable ecosystems, affected by strong and unpredictable environmental parameters and exposed to several threats, both natural and anthropic, that can deeply interfere with the biological components critical to their functionality (Lardicci et al., 1993; Fraschetti, 1996; Giangrande & Mistri et al., 2000; Lardicci et al., 2001,). The conservation and management of these habitats require an integrated study of three aspects: chemical, physical and biological (Gibson et al., 2000). Recent directives, specifically Water Framework Directive 60/2000/EC and Marine Strategy Framework Directive 56/2008/EC, suggest that biological elements are essential tools to evaluate the quality of coastal and transitional ecosystems. In particular, the macrozoobenthic component is often employed in transitional environmental programs (Blanchet et al., 2008). The location analyzed in this study is one of the most important wetlands in Sardinia. Despite this, there is no complete and recent information about the benthic community. The main aim of this study is to characterize the Santa Gilla lagoon, studying some abiotic aspects (granulometry, mineralogy, heavy metals and organic matter in sediments, and salinity, pH, dissolved oxygen and temperature of the water column) and providing information about the macrozoobenthic community in relation to spatial-temporal variations, creating the research foundation for the development of an appropriate resource management and conservation strategy. A total of 16910 organisms were found, belonging to 114 different taxa. The distribution of these organisms in relation to the abiotic parameters was studied. Multivariate analysis highlighted two main groups, originating from distinct areas of the lagoon and influenced by different factors. However, it is difficult to determine which variable most strongly influences the distribution of the community. Indeed, benthic organisms are expected to respond to a more complex set of environmental factors related to the water column, sediment, interstitial water, and interface layer (e.g. Maurer et al., 1985; Whiteman et al., 1996). Different biotic indices were applied and their effectiveness was evaluated. The results were varied, but all measurement indices concluded that best ecological quality measured was in close proximity to the sea. Through this project, important information necessary for future integrated ecosystem management was gathered. Undoubtedly, the analysis of the macrozoobenthic community is a prerequisite for the evaluation and management of ecosystems in a sustainable and appropriate manner (Ludovisi et al., 2013). Thus, this study constitutes the starting point for future quality status assessments, as well as the basis for subsequent analysis and monitoring.
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SORGE, ANTONIA. « VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI RECIDIVA DI REATO NELLE MISURE ALTERNATIVE ALLA DETENZIONE. ADATTAMENTO E VALIDITÀ DELLO STRUMENTO LS/CMI NEL CONTESTO ITALIANO ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2022. http://hdl.handle.net/10280/112849.

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Résumé :
In Italia, la riforma dell’ordinamento penitenziario (legge 26 luglio 1975 n. 354) ha determinato l’introduzione di forme limitative della libertà alternative alle tradizionali modalità intramurarie. L’accesso alle misure alternative prevede che il soggetto reo venga valutato a seguito di un periodo di “osservazione scientifica della personalità”. L’obiettivo è quello di esprimere un giudizio rispetto alla prognosi di recidiva. A livello internazionale il processo di risk assessment segue modelli teorici ben definiti. Attualmente quello maggiormente applicato è il risk-need-responsivity model (RNR), che guida l’operatore attraverso le diverse fasi del processo: dalla valutazione alla gestione del programma di reinserimento intrapreso dal soggetto. Sulla base di questo modello sono stati sviluppati strumenti di risk assessment specifici e il Level of Service – Case Management Inventory (LS-CMI) ne rappresenta la versione più recente. Ciò nonostante, in Italia le indagini e le sperimentazioni in quest’ambito sono rare, né sono molti i protocolli e gli strumenti scientifici noti agli esperti di cui questi possano avvalersi al fine di dare maggiore fondatezza empirica alle loro valutazioni. Sulla base di queste premesse, il presente elaborato è stato sviluppato al fine di soddisfare i seguenti obiettivi: a) fornire un primo contributo all’adattamento italiano di LS/CMI; b) esplorare con metodologia Grounded Theory il punto di vista e la prassi dei professionisti che lavorano nell’ambito dell’esecuzione penale interna ed esterna e che insieme collaborano al processo di valutazione, sostegno e monitoraggio degli autori di reato ammessi alle misure alternative alla detenzione. Scopo ultimo è quello di ricostruire il processo di risk-assessment che interessa l’autore di reato all’interno e all’esterno degli ambienti penitenziari, consentendo di riflettere sui punti di forza e debolezza di questa prassi e confrontarla con il modello di risk-assessment basato sul RNR model.
In Italy, the penitentiary reform led to the introduction of alternative measures to detention. Access to these measures requires the offender to be assessed after a period of "scientific observation of the personality". The aim is to make a judgment on the prognosis of recidivism risk. Worldwide, the risk assessment process follows well-defined theoretical models. Currently, the most widely applied model is the risk-need-responsivity (RNR) model, which guides the professional through the different stages of the process: from assessment to the management of the social reintegration programme. Based on this model specific risk assessment tools have been developed and the Level of Service - Case Management Inventory (LS-CMI) represents the most recent version. However, in Italy investigations and experiments in this field are rare, and there are not many scientific protocols and tools known to experts that can be used to give more empirical foundation to their evaluations. Because of these premises, the present work has been developed to respond to the following objectives: a) to provide a first contribution to the Italian adaptation of LS/CMI; b) to explore with the Grounded Theory methodology the point of view and practice of professionals working in the field who collaborate in the process of assessment, support and monitoring of offenders admitted to alternative measures to detention. The final objective is to reconstruct the risk assessment process affecting offenders inside and outside prison environments, allowing to reflect on the strengths and weaknesses of this practice and to compare it with the risk assessment model based on the RNR model.
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AVENOSO, DANIELE. « VALUTAZIONE D’ESPRESSIONE DI MICRO-RNA IN PAZIENTI AFFETTI DA MIELODISPLASIA. UN POSSIBILE STRUMENTO UTILE PER LA COMPRESIONE DELLA PATOGENESI E DEI MECCANISMI DI PROGRESSIONE DI MALATTIA ». Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2020. http://hdl.handle.net/11567/1011391.

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Résumé :
The myelodysplastic syndromes are a group of diseases characterized by impairment in hemopoiesis and variable tendency to progress to acute myeloid leukemia. Recent data regarding the MDS pathogenesis highlight the presence of alterations in several compartments of DNA replication, cell cycle control and genes expression machinery. As previously reported miRNA families are involved in MDS pathogenesis. Also, different miRNAs have been characterized in AML and MDS and allow the identification of prognostic risk categories that are independent from the revised international prognostic scoring system (R-IPSS). Herein we report the results and the possible scenarios regarding pathogenesis and disease progression secondary the evidence of large gene network derangement following miRNA evaluation in a cohort of patients.
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Zoni, Camilla. « Sviluppo di uno strumento di supporto alla valutazione tecnico-economica e di sostenibilità prospettica per prodotti Engineering-To-Order : il caso Linea Pilota del Competence Center BI-REX ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Résumé :
Durante la quarta rivoluzione industriale sono nate nuove tecnologie in grado di garantire tracciabilità dei dati real time, customizzazione dei prodotti ed integrazione dei processi. Il profitto generato dall’Industria 4.0 si estende anche all’ambito della sostenibilità: l’applicazione delle tecnologie abilitanti, infatti, permette una diminuzione ed un’ottimizzazione degli sprechi di produzione, nonché un aumento di tracciabilità e gestione delle risorse. Il presente elaborato descrive la realizzazione di uno strumento per la determinazione dei costi di produzione secondo una strategia Engineering-to-order nel campo delle tecnologie abilitanti dell’Industria 4.0; in questo ambito, tramite il modello elaborato, viene valutato il risparmio economico riguardo a scelte produttive sostenibili realizzabili da tali tecnologie. In particolare, viene presa in esame la Linea Pilota del Competence Center BI-REX su cui è costruito il modello di costo. L’istituzione di BI-REX risponde, infatti, alla necessità di accelerare la diffusione e l’acquisizione delle tecnologie abilitanti dell’Industria 4.0 e, tramite la Linea Pilota, offre servizi di formazione e ricerca sulle modalità di impiego di tali tecnologie. Nel corso della trattazione sono state, quindi, osservate le tecnologie di interesse per comprenderne il funzionamento e ricavare i parametri necessari per ottenere una formulazione dei costi di produzione. Dallo studio dei processi sono state ottenute le informazioni necessarie in grado di ricavare una spesa specifica per ogni progetto commissionato. Diverse applicazioni del modello hanno mostrato i vantaggi di poter utilizzare uno strumento intuitivo e flessibile per la valutazione economica di un progetto, reso tale dall’inserimento agevolato di parametri specifici del prodotto da realizzare nelle diverse sezioni del modello. In particolare, si osservano risultati interessanti nel calcolo dei costi associati a progetti di ottimizzazione topologica a scopo sostenibile.
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Rubolino, Maria Cristina. « Applicazione dei requisiti migliorativi del Regolamento Urbanistico Edilizio di Bologna : valutazione dell'efficacia dello strumento nella riduzione del consumo di risorse ambientali e nelmiglioramento del microclima urbano ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2457/.

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Gagliano, Filippo. « GIS come nuovo strumento progettuale per l'innovazione, il cambiamento e lo sviluppo delle politiche del piano perequativo ». Doctoral thesis, Università di Catania, 2012. http://hdl.handle.net/10761/927.

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Résumé :
La pianificazione territoriale e le sue specificazioni per settore e per scala (pianificazione urbanistica, progettazione urbana, programmazione integrata, etc.) hanno da tempo fatto ricorso ai sistemi automatizzati di acquisizione e gestione dei dati i Geographical Informations Systems (GIS). L apporto che i GIS hanno fornito alle scienze del piano è assai vario. Nella maggior parte dei casi esso è stato impiegato come strumento per la raccolta e la gestione dei dati in forza della possibilità di assegnare a ciascun oggetto del territorio, rappresentato o tradotto in formato digitale, coordinate geografiche e proprietà discrete, in modo da renderlo adatto alla archiviazione in database relazionali utili alla costruzione di carte tematiche dalla cui sovrapposizione è possibile costruire il parterre di informazioni di volta in volta necessarie alle scelte di piano. Il dibattito sulla automazione delle informazioni ha interessato tanto aspetti etici e professionali dell approccio al territorio coinvolgendo questioni profonde quali quelle del controllo sociale e della violazione della privacy. Diverse professionalità e competenze si sono confrontate nella definizione di modalità d uso e protocolli di gestione dell informazione geografica la quale consente i accrescere le performance della macchina amministrativa e più in generale del territorio. Il GIS è stato utilizzato ampiamente come strumento di rappresentazione, funzione che ha prevalso fino ai nostri giorni. Ultimamente anche il campo delle analisi economiche e immobiliari ha trovato nel GIS una strumentazione di primaria importanza per la definizione di una base valutativa e decisionale. La sperimentazione condotta nella presente ricerca sulla base della letteratura GIS criticamente analizzata nella prima parte, intende fornire una interpretazione diversa del GIS nella pianificazione, evidenziando tra le principali funzioni dei sistemi informativi territoriali quella progettuale. A tal fine, e con riferimento ad un caso di studio che riguarda una porzione della città di Catania soggetta alla revisione dello strumento urbanistico e alla applicazione di forme di perequazione e compensazione urbanistica, si è collegato il GIS con il foglio di calcolo in modo da costruire un sistema bidirezionale di implementazione dei dati e restituzione dei risultati. Il lavoro è consistito nella costruzione di un modello di valutazione Costi-Ricavi del potenziale perequativo dell area di studio e nel collegamento dei valori numerici al database del GIS. Il modello consente di agire sulle singole unità edilizie e gli oggetti urbani attraverso un sistema di input che è contemporaneamente sia grafico sia numerico e che riguarda la forma, la posizione la destinazione e le qualità che caratterizzano questi oggetti calcolandone costi, i valori di mercato, e gli oneri concessori straordinari in modo da potere dimensionare adeguatamente gli eventuali incrementi di cubatura per raggiungere i risultati economici desiderati facendo sempre riferimento alla forma del contesto spaziale che genera questi valori.
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Trombetti, Niccolò. « La valutazione della vulnerabilità sismica degli aggregati edilizi quale strumento operativo per la proposta di interventi di miglioramento sismico. Il caso dell'isolato 9 del centro storico di San Giovanni in Persiceto ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Résumé :
La presente tesi intende svolgere la valutazione della vulnerabilità sismica dell'aggregato 9 sito nel centro storico del comune di San Giovanni in Persiceto, conseguita attraverso un protocollo in grado di fornire valori di vulnerabilità e prevedere un possibile scenario di danno. Diversamente dagli studi precedenti, tale protocollo sarà applicato alle singole unità strutturali che compongono l'aggregato oggetto di studio; ciò comporta un certo grado di approssimazione, ma permette di comprendere quali siano i fabbricati che presentano le problematiche maggiori e volgere l'attenzione in prima istanza su questi. Lo studio che si vuole effettuare sarà diviso in tre aspetti. Il primo riguarda l'applicazione di un metodo analitico, messo a punto dal Dipartimento di Architettura dell'Università di Bologna, e di un analisi cinematica e statica lineare alle singole unità strutturali. Si valutano i meccanismi di primo modo di danno fuori dal piano con analisi cinematica lineare, ed il meccanismo di secondo modo di danno nel piano degli elementi strutturali con un'analisi statica lineare. A conclusione di questa fase si effettua un conforto tra i risultati ottenuti per muovere riflessioni sulla correttezza del metodo analitico, ed eventualmente proporne delle migliorie. Il secondo aspetto riguarda l'individuazione di interventi di prevenzione sismica atti a diminuire o risolvere le criticità riscontrate, perseguendo la logica della minima invasività e costo contenuto. Il terzo aspetto riguarda la realizzazione degli interventi ipotizzati in maniera più approfondita su due unità strutturali che, per caratteristiche materico-costruttive ed architettoniche, possano essere accorpate in unità minime di intervento. In questa fase si valuterà la riduzione della vulnerabilità sismica e verrà redatto un computo metrico estimativo per quantificare il costo complessivo delle lavorazioni necessarie, usufruendo del decreto SismaBonus.
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Petrulli, Carmen Adele <1982&gt. « Custodi erranti : il mio viaggio tra cani, pecore e lupi. Valutazione comportamentale di Cani da Pastore Abruzzesi utilizzati come strumento di conservazione della biodiversità e mitigazione del conflitto zootecnico in Toscana ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amsdottorato.unibo.it/8713/13/CUSTODI%20ERRANTI%20IL%20MIO%20VIAGGIO%20TRA%20CANI%2C%20PECORE%20E%20LUPI.pdf.

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Résumé :
Il lavoro da me svolto da dicembre 2014 a gennaio 2016, ha avuto lo scopo di valutare sperimentalmente nei cani da guardianìa (LGD), l’attitudine alla protezione delle greggi e l’efficacia di tale metodo di prevenzione nei confronti dei danni da predazione al bestiame nelle aziende oggetto di studio.
This study took place from December 2014 to January 2016. The aim of the study was to evaluate in Abruzzi Sheepdogs their aptitude towards livestock protection and the effictiveness of this preventive method towards predator's damage to the sheeps of the farms studied.
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MARCHIONE, DANIELA. « Analisi e valutazione della complessità sintattica in età prescolare ». Doctoral thesis, La Sapienza, 2006. http://hdl.handle.net/11573/917243.

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Accogli, Adele. « Gli strumenti di simulazione nella valutazione dei progetti di cambiamento organizzativo ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/843/.

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Albanese, Sara <1998&gt. « Abilità di lettura e comprensione in età adulta : strumenti di valutazione ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/22013.

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Résumé :
La lettura è un’abilità fondamentale nella vita quotidiana. Essa si compone di due abilità chiave: la decodifica e la comprensione. Un lettore competente deve essere in grado di decodificare ciò che legge, pronunciandolo in modo corretto e di comprenderlo. Da sempre c’è stato grande interesse da parte dei ricercatori per la valutazione e il potenziamento di tale competenza. A fronte di numerosi studi rivolti all’età evolutiva, sono, tuttavia, pochi gli studi condotti sulle abilità di lettura e comprensione in età adulta. Gli strumenti ad oggi utilizzati per la valutazione di tale competenza tendono a considerare velocità, decodifica e comprensione come aspetti separati. L’obiettivo di questo progetto è quello di riprendere gli studi di Scagnelli, Della Beffa e Santulli (2018), i quali propongono di utilizzare un nuovo parametro per la valutazione delle competenze di lettura in età adulta: l’efficacia di lettura, già utilizzato all’interno del corso Super Reading, in grado di integrare il tempo e la comprensione. Nonostante il grande vantaggio dell’efficacia di lettura, quest’ultima presenta un limite consistente: si è notato che, mentre la comprensione può raggiungere il valore massimo del cento per cento, il tempo è illimitato. In questo modo i due valori hanno un peso diverso all’interno della formula. Per tale ragione in questo elaborato è stata rivista la formula dell’efficacia di lettura ed è stato inserito un tetto anche al tempo. In questo progetto verranno presentati i dati riguardanti la prestazione di un gruppo di studenti universitari in compiti di lettura e comprensione. Nello specifico sono stati somministrati i medesimi test utilizzati all’interno del corso Super Reading e presentati in Scagnelli, Della Beffa & Santulli (2008). I dati raccolti sono relativi al tempo, alla comprensione e all’efficacia di lettura, modificando la modalità di somministrazione, ovvero inserendo un tetto massimo al tempo. L’ultima sezione della ricerca riguarda le considerazioni finali, date dal confronto dei risultati ottenuti dalla popolazione di studio con quelli raggiunti dal gruppo di controllo, per il quale è stata utilizzata la formula originale, ovvero senza tetto al tempo ma solo alla comprensione.
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Tarozzi, Mariagiulia. « Il lattante a rischio di sviluppare una patologia neuromotoria : indagine qualitativa sugli strumenti di valutazione internazionali ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21918/.

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Résumé :
Tipologia di studio: indagine qualitativa. Background: all’interno dell’azienda USL nei servizi territoriali di Neuropsichiatria Dell’infanzia e dell’Adolescenza è emersa la necessità di individuare uno strumento di valutazione per il bambino a rischio di sviluppare patologie neuromotorie. Il lattante a rischio è un soggetto vulnerabile con possibilità di presentare disfunzioni neurologiche e/o motorie. Il follow up rappresenta una nuova frontiera per questi bimbi, ma in Italia non è presente una modalità di valutazione omogenea. -Obiettivi: l’obiettivo dello studio è ricercare quale sia lo strumento per la valutazione del lattante a rischio più utilizzato sul territorio nazionale. Metodi: il modello per la realizzazione dello studio segue la checklist “Standards for Reporting Qualitative Research” (SRQR). Per la realizzazione del questionario somministrato ai fisioterapisti iscritti al GIS pediatrico AIFi è stato utilizzato Google Moduli. Le domande indagano in parte la carriera pregressa/esperienza del professionista e in parte la modalità di valutazione del lattante a rischio ed i relativi strumenti di valutazione. Risultati: dall’analisi dei dati è emerso come la maggior parte dei Fisioterapisti pediatrici non abbia conseguito Master specialistici e attualmente operi in ambulatori territoriali trattando casi prevalentemente neurologici. In molti si occupano di follow up affiancati ad altri professionisti sanitari. Lo strumento di valutazione per il quale è stata fatta più formazione e che viene maggiormente utilizzato in clinica è la scheda Brazelton. Solo pochi intervistati svolgono attività di ricerca clinica sul BSID. Conclusioni: alla luce dei risultati tratti dallo studio, sul territorio nazionale i Fisioterapisti prediligono uno strumento non validato, il modello Brazelton. Si richiama la necessità di uniformare questa modalità e introdurre scale oggettive per rendere omogenea la valutazione ed avere un metodo condiviso.
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Spagnolo, Camilla. « Valutazione formativa in matematica. Strumenti di rilevazione delle abilità in matematica nei video del progetto FAMT&L ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10899/.

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Résumé :
Questa tesi espone il mio lavoro all'interno del progetto di ricerca del FAMT&L, progetto sviluppato dal dipartimento di Matematica e dal dipartimento di Scienze dell'Educazione sulla valutazione formativa in matematica, finanziato dall'Unione Europea e svolto in collaborazione con Francia, Svizzera, Olanda e Cipro. Questo progetto di ricerca è centrato sulla formazione degli insegnanti alla valutazione formativa. L'obiettivo è quello di formare gli insegnanti a fare valutazione formativa in matematica. Lo strumento scelto è quello di lavorare su video di situazioni in classe. Il mio lavoro di tesi è consistito nell'analizzare le situazioni dei video per trovare delle categorie relative ai contenuti, alle competenze matematiche e alle caratteristiche dell'apprendimento della matematica. Questi materiali saranno utilizzati come materiale nella formazione insegnanti.
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Ruggiero, Elena Dora. « Strumenti di valutazione per le limitazioni motorie nel paziente con Parkinson : SCOPING REVIEW ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/24583/.

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Résumé :
Background: la Malattia di Parkinson è una condizione complessa caratterizzata da sintomi motori e non motori. A fronte di questo quadro eterogeneo per aiutare i professionisti coinvolti nella gestione di questi pazienti sono state elaborate diverse scale di valutazione clinica per valutare la varietà delle manifestazioni e complicazioni che possono essere presenti. Tuttavia, tra questi molteplici strumenti c'è la necessità di individuare quelli che possono valutare rapidamente e in modo affidabile le più rilevanti affezioni motorie e non, al fine di condurre una corretta consultazione clinica. Obiettivo: l’obiettivo della presente Scoping Review è riportare e identificare i principali strumenti di valutazione per le limitazioni motorie in pazienti con Malattia di Parkinson reperibili in letteratura. Metodi: la ricerca è stata condotta nelle banche dati di PubMed, PEDro, e Cochrane Library. La selezione è avvenuta secondo specifici criteri di inclusione/esclusione, considerando studi primari, secondari e studi di altra tipologia. Non sono state applicate restrizioni di lingua, disegno dello studio e tipo di pubblicazione. Risultati: con il processo di identificazione degli studi sono stati individuati 12663 risultati. Il numero totale di record inclusi è stato di 41, pubblicati in un arco temporale tra il 1987 e il 2021. Conclusioni: attualmente gli strumenti di valutazione considerati presentano solo in parte le caratteristiche di validità idonee a valutare in modo completo e adeguato la disabilità motoria in persone con Malattia di Parkinson. Da ciò si conclude come sia necessario un impegno nella ricerca al fine di individuarli.
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Volpato, Elisa <1977&gt. « Indici biologici e chimici come strumenti di valutazione nel monitoraggio ambientale ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2007. http://hdl.handle.net/10579/238.

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Forte, Giuseppe. « Implementazione di nuovi strumenti di valutazione della Customer Satisfaction : il caso Italtractor ITM S.p.A ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Résumé :
Il presente elaborato ha ad oggetto il tema della customer satisfaction analizzato come parametro essenziale per la crescita della produttività e una ottimale organizzazione dell’azienda. Se in passato le attenzioni delle aziende erano rivolte ad una produzione di tipo standardizzato e incentrato sulla quantità, ai nostri giorni l’attenzione si è spostata sul cliente e sulla soddisfazione dei suoi bisogni in ragione del progressivo incremento della concorrenza sui mercati. Posta l’importanza della customer satisfaction, è altrettanto importante comprendere con quali strumenti e quali modalità debba essere effettuata tale valutazione al fine di raggiungere risultati ottimali. Per tale motivo, si è reso necessario analizzare, in primo luogo, i modelli della valutazione di soddisfazione del cliente teorizzati e, attraverso uno studio comparativo, individuare i punti di forza di ciascuno di essi. Si è poi passati ad una applicazione di tale studio attraverso l’implementazione e l’ottimizzazione degli strumenti di customer satisfaction adottati nell’azienda Italtractor ITM S.p.A. In particolare, il progetto sviluppato si è articolato in una prima fase di analisi del sistema e dei metodi di valutazione preesistenti con la relativa rilevazione delle criticità; in una seconda fase di elaborazione di nuovi KPI e ottimizzazione del sistema di elaborazione dati presente e, infine, in una terza fase di creazione di un questionario da utilizzare come nuovo strumento di valutazione della soddisfazione del cliente. Mediante un periodico utilizzo del processo di misurazione si potranno ricavare dati oggettivi relativi alla distanza tra le aspettative e la reale percezione del cliente. Attraverso l’interpretazione di tali dati, l’azienda potrà cogliere eventuali aspetti carenti e allo stesso tempo nuove opportunità, rimodulando la formazione del personale e le attività dei diversi reparti indirizzandoli verso una gestione customer oriented.
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Iglio, Luisa. « Il biolago come strumento di riqualificazione territoriale : elementi progettuali e valutazioni economiche ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Résumé :
Il presente elaborato di tesi affronta lo studio del Biolago e vuole mettere in risalto questa tipologia di opere, da potersi considerare strumento pubblico di riqualificazione territoriale, nonché di sviluppo socio-economico per la collettività e di potenziale incremento dell’indotto turistico. Si è voluto sviluppare uno studio ingegneristico del “Sistema Biolago”, dal funzionamento alla disamina degli elementi progettuali nelle sue componenti strutturali ed impiantistiche, fino a determinarne le varie fasi di costruzione e manutenzione. Atteso che in Italia tale strumento non è ancora ben diffuso, si è condotta un’analisi di sostenibilità economica al fine di dimostrarne la fattibilità per l’ente pubblico. Per fare questo, si è partiti da un caso studio, il Biolago realizzato dal comune di Pinzolo, per il quale è stato redatto un modello di valutazione, traendone conseguenti considerazioni economiche. In seguito, si è voluto trasporre tale analisi ad altri due modelli di valutazione, ipotizzando di voler effettuare lo stesso tipo di intervento ma considerando la variazione di due input economici riconducibili a diversi ambiti territoriali, ed infine è stato valutato l’apporto da un punto di vista economico di eventuali attività accessorie che possono essere associate all’uso ordinario del Biolago. Il fine vuole essere quello di promuoverne la realizzazione, dimostrando che questo tipo di investimento pubblico può essere vantaggioso anche economicamente per l’ente che lo effettua.
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Ciesa, Marta. « Strumenti di valutazione dell'efficienza delle infrastrutture viarie per l'accessibilità in area montana ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2014. http://hdl.handle.net/11577/3423790.

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Résumé :
This research aims to define a GIS tool for the accessibility evaluation of mountainous areas through the assessment of secondary transportation network, forest roads together with mountain trails. Such a network of unpaved trails guarantees the passage through less urbanized and natural environments which touristic value is increasing in recent times. Mountains and hilly areas are increasing in popularity and as a consequence their road and trail network is becoming more important and much more used by tourists which are even more involved in lot of different activities. Due to these new interests the secondary network could also assume an important role in emergency intervention. So that in recent times, the growing number of people involved in nature-based tourism and recreation activities has led to an increase in Search and Rescue (SAR) missions in mountainous areas. A retrospective review of search and rescue incident reports for the study area is presented over a period of twenty years. Once obtain a picture of the situation of mountain accidents the study considered the access time of rescue crews to intervene in relation to the secondary road network characteristics. The final goal of the study is the definition of a GIS model that underlines accumulative travel time for rescuers in ground interventions. So as the access time depends on how teams can move on the territory the study at first evaluates environmental characteristics that mainly affect the progression on the ground whether it is motorized or pedestrian. The GIS model evaluates step by step these situations relating them together. The creation of the final model requires the knowledge of the area and the methods of conducting rescue operations in order to identify the environmental characteristics that mostly affect the speed. So the study presents at first a description of the mountain territory under study with a focus on secondary transportation network, then a detailed analysis on vehicle and walking speeds of SAR ground crews is presented. Speed analyses are carried out to evaluate motorized and walking SAR intervention both along trails and on off-trail areas like forests and grasslands. Statistical models derived from speed analysis are then integrated into a GIS model. These models have been developed to generate maps of the total accumulative travel time as the sum of time travelled by the SAR crews with the support of vehicles and the travelling time of the same SAR crew on foot along trails and in off-trail situations. The outputs are used also to evaluate the use of small All Terrain Vehicles (ATV) as an alternative to 4WD cars. As conclusion it can be stated that the secondary transportation network should be assessed today not only for its touristic value but also for the role it can play in emergency operations. These considerations acquire further importance considering the increased responsibility of mountain rescue teams whose interventions in recent decades has increasingly demanded.
Il presente lavoro di ricerca mira a definire uno strumento che possa valutare l’accessibilità di un territorio montano-collinare attraverso la valutazione della viabilità secondaria intendendo con questo termine l’insieme dei percorsi sentieristici e agro-silvo-pastorali di un territorio. Un insieme, quindi, di tracciati non asfaltati che garantisce il passaggio attraverso gli ambienti meno urbanizzati e naturali per i quali negli ultimi anni sta aumentando l’interesse turistico. Le zone montane e collinari e gli ambienti rurali in senso lato stanno acquisendo una sempre maggiore importanza turistica e con essi la rete di strade e sentieri che li caratterizza. Questa rete è sempre più spesso praticata da numerosi fruitori, bikers, escursionisti, persone a cavallo, amanti della fotografia, arrampicatori, deltaplanisti e in virtù di queste nuove funzioni essa può assumere anche un importante ruolo nella gestione degli interventi di soccorso. L’aumentato interesse turistico di queste zone ha, infatti, comportato anche un incremento del numero di incidenti e un conseguente aumentato impegno delle squadre di soccorso il cui intervento negli ultimi decenni è sempre più richiesto. In quest’ottica quindi si ritiene opportuno considerare la rete di sentieri e strade silvo-pastorali anche in virtù del ruolo che può rivestire nell’agevolare le operazioni di emergenza e non solo in funzione dell’importanza turistica che riveste. Si è quindi creato uno strumento per la definizione del grado di accessibilità di un territorio in relazione alle caratteristiche della viabilità secondaria e alle modalità possibili per percorrerla. Lo scopo del lavoro mira a fornire indicazioni utili per definire l’accessibilità del territorio montano per le squadre di soccorso alpino in caso di interventi a terra valutando l’accessibilità attraverso la rete di percorsi esistenti e le diverse possibilità di intervento. L’obiettivo finale è la realizzazione di un modello GIS che possa fornire il quadro delle tempistiche di accesso a un territorio considerando che esse variano in funzione dell’ambiente in cui si opera e delle modalità di intervento possibili. Le squadre di soccorso a terra possono intervenire a piedi o mediante veicoli influenzando notevolmente i tempi di accesso a un’area. La progressione a piedi è sicuramente più lenta di quella motorizzata, ma non sempre quest’ultima risulta praticabile poiché è fortemente condizionata dalle caratteristiche del territorio. Laddove quindi vi è una rete viabile di servizio presente e ben gestita l’intervento può essere fatto tramite automezzi altrimenti l’unica possibilità di spostamento a terra resta la progressione a piedi. Con il modello GIS si è creato uno strumento in grado di considerare le variabili per definire il grado di accessibilità per finalità di soccorso di un territorio montano. Lo studio si è pertanto sviluppato seguendo tre linee principali. Inizialmente si sono valutate le caratteristiche principali del territorio montano-collinare in un’area della montagna veneta e della viabilità secondaria esistente con lo scopo di definire i fattori maggiormente influenti sulla velocità di progressione; in secondo luogo si sono esaminate le velocità raggiungibili in situazioni tipo ponendole in relazione ai fattori ambientali precedentemente valutati. A questo fine è stata testata la progressione a piedi e la progressione tramite veicoli, con particolare attenzione al quad poiché sono mezzi un grado di fornire buone prestazioni anche negli interventi di ricerca e soccorso. Dopo aver raccolto le informazioni di progressione delle squadre di soccorso si sono analizzate le relazioni con le principali caratteristiche ambientali definendo delle relazioni statistici di velocità per ciascuna situazione esaminata. Queste equazioni sono state utilizzate nella parte finale del lavoro per la creazione del modello GIS con cui si è successivamente definita l’accessibilità all’area montana oggetto di studio. Ne risulta uno strumento utile nella gestione del territorio che evidenzia l’importanza di una rete di percorsi organizzata e gestita e l’utilizzo di veicoli ad elevata mobilità, come i quad, che possono garantire la riduzione dei tempi di accesso delle squadre di soccorso i cui interventi stanno aumentando di anno in anno.
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ANTONUCCI, GIULIA. « Biostimolanti al crocevia : strumenti e tecniche per la valutazione di prodotti emergenti ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2022. http://hdl.handle.net/10280/119450.

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Résumé :
I biostimolanti vegetali (PB) possono rappresentare una misura sostenibile per promuovere la resilienza dei sistemi di coltivazione in condizioni di scarsità idrica. Per questo motivo è urgente verificarne le potenzialità in maniera rigorosa.Il presente lavoro esplora diverse combinazioni di tecniche analitiche basate sugli effetti dei biostimolanti sulle piante: dinamiche nel tempo, suscitano risposte vegetali condivise come il priming della risposta agli stress, migliore crescita di parti aerea e radicale e una migliore tolleranza allo stress. L'investigazione è stata svolta mediante una combinazione di prove in serra e in campo aperto, con le seguenti tecniche high-throughput: acquisizione continua di scambi gassosi, metabolomica e imaging UAV. Inoltre, l'obiettivo di questa tesi è identificare uno strumento statistico pratico per analizzare correttamente i dati high-throughput generati: in questo senso è stato selezionato il generalised additive modeling (GAM). Ciò ha prodotto risultati sull'idoneità dell'acquisizione continua di scambi gassosi e profilazione metabolomica snapshot alla rilevazione degli effetti dei biostimolanti; strategie innovative di analisi statistica (GAM) per valutare gli effetti dinamici dei biostimolanti e il potenziale dei parametri biofisici recuperati da PROSAIL per modellizzare questi effetti. Sebbene i PB si siano dimostrati strumenti preziosi per contrastare gli effetti dello stress idrico attraverso la misurazione continua degli scambi gassosi e la metabolomica in condizioni protette, non è stato possibile trasferire tali risultati in campo aperto tramite l'imaging UAV. Nel complesso, questo studio funge da trampolino di lancio per esplorare le tecniche di valutazione dei biostimolanti.
Plant biostimulants (PBs) could represent a sustainable measure to foster the resilience of cropping systems under water-limited conditions. In this framework, there is an urgent need to investigate biostimulant action. This work seeks to explore different combinations of analytical techniques based on biostimulant effects on plants: dynamic in time, they elicit shared plant responses such as stress priming, better shoot and root growth, and improved stress tolerance. This was achieved by a combination of greenhouse and open field trials, featuring the following high-throughput techniques: continuous gas exchange acquisition, metabolomics and UAV imaging. Moreover, this thesis objective was to identify a viable statistical tool to properly analyse the generated high-throughput data: generalised additive modelling (GAM) was selected to achieve this. This resulted in insights on the fitness of continuous gas exchange acquisition and snapshot metabolomic profiling for detecting biostimulants effects in a crop at advanced phenological stages; innovative statistical analyses strategies (GAM) to evaluate dynamic biostimulant effects and the potential of PROSAIL retrieved biophysical parameters to model these effects. While PBs were demonstrated to be valuable tools in counteracting the effects of water stress through continuous gas exchange measurement and metabolomics in greenhouse conditions, it was not possible to transfer such findings to the open field via UAV imaging. Overall, this study serves as a stepping stone to explore biostimulant evaluation techniques.
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Cirnigliaro, Giulio. « Progettazione ed implementazione di strumenti per la valutazione di reti complesse con proprietà scale-free ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2664/.

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Résumé :
Il cervello è una rete di cellule nervose connesse da assoni e le cellule stesse sono reti di molecole connesse da reazioni biochimiche. Anche le società sono reti di persone collegate da rapporti di amicizia, parentela e legami professionali. Su più larga scala, catene alimentari ed ecosistemi possono essere rappresentati come reti di specie viventi. E le reti pervadono la tecnologia: Internet, reti elettriche e sistemi di trasporto non sono che pochi degli esempi possibili. Anche il linguaggio che si sta usando in questo momento per veicolare questi ragionamenti a chi legge è una rete, fatta di parole connesse da relazioni sintattiche. A dispetto dell'importanza e della pervasività delle reti, gli scienziati hanno sempre avuto poca comprensione delle loro strutture e proprietà. In che modo le interazioni di alcuni nodi non funzionanti in una complessa rete genetica possono generare il cancro? Come può avvenire così rapidamente la diffusione in taluni sistemi sociali e di comunicazioni, portando ad epidemie di malattie e a virus informatici? Come possono alcune reti continuare a funzionare anche dopo che la maggioranza dei loro nodi ha, invece, smesso di farlo? [...] Le reti reali sono realmente casuali?
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Menegaldo, Ludovica <1987&gt. « Strumenti per la valutazione degli artisti di arte contemporanea : diversi modelli di ranking a confronto ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1778.

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Résumé :
Il problema che si intende affrontare riguarda l'utilizzo di sistemi di ranking nel mondo dell'arte contemporanea. Dopo un primo momento definitorio di cosa sia un “ranking”, vengono approfondite le cosiddette "Teorie dell'Attenzione", teorie aventi a oggetto la gestione informazioni in relazione alla scarsità di attenzione del consumatore, le quali sembrano fornire interessanti stimoli teorici alla creazione di ranking nel settore dell'arte. La parte centrale della tesi si concentra poi sulle tipologie di Artist Ranking, individuandone i principali sistemi e analizzandoli in maniera esaustiva. L'analisi prevede un approfondimento delle implicazioni che l'utilizzo di questi strumenti possono comportare nel settore dell'arte visiva contemporanea mediante l'elaborazione personale di un calcolo volto a evidenziare il grado di influenza sui prezzi di alcuni artisti selezionati.
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Mancini, Antonio. « Strumenti per la valutazione quantitativa della efficacia di un dispositivo di riabilitazione robotica. Sviluppo e validazione ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3491/.

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SORIANI, NAZZARENO. « SVILUPPO DI STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL WELFARE NELLE AZIENDE DI BOVINE DA LATTE ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1744.

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Résumé :
Il benessere degli animali è uno dei temi più discussi temi delle scienze animali. Molti ricercatori hanno provato a darne una definizione e a sviluppare strumenti utili alla sua valutazione negli allevamenti di vacche da latte. Nel presente lavoro viene discussa la possibilità di valutare il benessere degli animali, attraverso sistemi di innovazione da diversi punti di vista: scientifico, economico e zootecnico. Quattro differenti ricerche sono state sviluppate per confrontare i risultati sulla valutazione del benessere degli animali negli allevamenti da latte ottenuti con: indici fisiologici, modello SDIB e un sistema di monitoraggio della ruminazione.
Animal welfare is one of the most discussed topic in the animal science. Many researchers have been proving to define animal welfare and to develop tools useful to assess its levels in dairy farms. In the present issue it is discussed with different point of view (scientific, economical and zootechnic) the opportunity to assess the animal welfare through innovations system. Our different research was develop to compare the results about animal welfare in dairy herds obtained by physiological indices as well as blood variables, a model for animal welfare assessment as well as IDSW model, a rumination monitoring system.
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SORIANI, NAZZARENO. « SVILUPPO DI STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL WELFARE NELLE AZIENDE DI BOVINE DA LATTE ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1744.

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Résumé :
Il benessere degli animali è uno dei temi più discussi temi delle scienze animali. Molti ricercatori hanno provato a darne una definizione e a sviluppare strumenti utili alla sua valutazione negli allevamenti di vacche da latte. Nel presente lavoro viene discussa la possibilità di valutare il benessere degli animali, attraverso sistemi di innovazione da diversi punti di vista: scientifico, economico e zootecnico. Quattro differenti ricerche sono state sviluppate per confrontare i risultati sulla valutazione del benessere degli animali negli allevamenti da latte ottenuti con: indici fisiologici, modello SDIB e un sistema di monitoraggio della ruminazione.
Animal welfare is one of the most discussed topic in the animal science. Many researchers have been proving to define animal welfare and to develop tools useful to assess its levels in dairy farms. In the present issue it is discussed with different point of view (scientific, economical and zootechnic) the opportunity to assess the animal welfare through innovations system. Our different research was develop to compare the results about animal welfare in dairy herds obtained by physiological indices as well as blood variables, a model for animal welfare assessment as well as IDSW model, a rumination monitoring system.
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Naldini, Federico. « Valutazione degli strumenti di virtualizzazione per costituire un servizio di macchine virtuali personalizzate a supporto della didattica ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Résumé :
Obbiettivo della tesi è presentare uno studio di fattibilità condotto sui diversi strumenti di virtualizzazione al fine di realizzare un servizio di macchine virtuali personalizzabili. L'elaborato partirà ricapitolando brevemente che cos'è la virtualizzazione e la sua influenza nell'evoluzione dell'Informatica; verrà introdotto poi il concetto di Container, analizzandone caratteristiche e funzionalità rispetto alle più classiche forme di virtualizzazione. Saranno poi presentate le esigenze che hanno portato a condurre lo studio di fattibilità, presentando i limiti delle attuali implementazioni del servizio a macchine virtuali impiegato nei laboratori del corso di Sistemi Operativi e definendo nuovi requisiti per il suo miglioramento. Successivamente verranno elencate le diverse tecnologie di virtualizzazione impiegate, trattando nel dettaglio il loro funzionamento, saranno inoltre descritti anche i software aggiuntivi utilizzati nell'implementazione del nuovo servizio. La parte più ampia del documento sarà dedicata alla valutazione sperimentale e funzionale degli strumenti di virtualizzazione descritta sopra, tracciando il percorso compiuto durante lo studio e presentando le problematiche, i diversi test e le soluzioni messe in atto per giungere all'obbiettivo dello studio. Le ultime sezioni proseguiranno le ricerche esplorando diversi strumenti di virtualizzazione non impiegati nel corso dello studio, tra questi si porrà particolare attenzione alle piattaforme per il cloud computing.
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Bottazzi, Maurizio. « Strumenti per la valutazione dello stato conservativo e per la manutenzione programmata dei ponti della Provincia di Bologna ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amslaurea.unibo.it/102/.

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Résumé :
La tesi tratta di strumenti finalizzati alla valutazione dello stato conservativo e di supporto all'attività di manutenzione dei ponti, dai più generali Bridge Management Systems ai Sistemi di Valutazione Numerica della Condizione strutturale. Viene proposto uno strumento originale con cui classificare i ponti attraverso un Indice di Valutazione Complessiva e grazie ad esso stabilire le priorità d'intervento. Si tara lo strumento sul caso pratico di alcuni ponti della Provincia di Bologna. Su un ponte in particolare viene realizzato un approfondimento specifico sulla determinazione approssimata dei periodi propri delle strutture da ponte. Si effettua un confronto dei risultati di alcune modellazioni semplificate in riferimento a modellazioni dettagliate e risultati sperimentali.
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Lombardo, Maria Elena. « Nuovi strumenti di valutazione funzionale nella distrofia muscolare di Duchenne : Performance of Upper Limb Module per DMD (PUL) ». Doctoral thesis, Università di Catania, 2013. http://hdl.handle.net/10761/1288.

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Résumé :
Il recente sviluppo di approcci terapeutici per la Distrofia muscolare di Duchenne ha portato alla necessità di identificare nuove misure di valutazione da utilizzare negli studi clinici. Diversi workshop sono stati organizzati per trovare un consenso sulle diverse misure di valutazione clinica da utilizzare, promuovendo la collaborazione di più centri allo scopo di validare gli strumenti di valutazione selezionati.. Le scale di valutazione maggiormente utilizzate nella Distrofia muscolare di Duchenne (DMD) si basavano fondamentalmente su valutazioni quantitative della forza. Solo di recente l interesse è stato focalizzato su scale che fossero in grado di valutare la funzione motoria in relazione alla capacità di svolgere attività della vita quotidiana (ADL). Fino ad ora nella maggior parte dei trial clinici condotti per la DMD, i pazienti che venivano reclutati dovevano essere deambulanti per cui le scale di valutazioni esistenti ed applicabili per i trials clinici riguardano esclusivamente pazienti DMD con tale abilità e quindi più giovani. Si tratta di scale funzionali, test temporizzati e più recentemente misure di resistenza, come il 6 Minute Walking Test, che sono risultate affidabili ed idonee e nello stesso tempo hanno permesso la raccolta di un numero considerevole di dati sulla storia naturale della malattia di molti pazienti , risultati molto utili anche per valutare l effetto dei nuovi standard di terapia inclusi gli steroidi.Lo scopo dell Performance of Upper limb Module per la Distrofia Muscolare di Duchenne (PUL per DM), ma in generale per tutte le distrofinopatie, è quello di valutare i cambiamenti delle performace motorie degli arti superiori che avvengono nel tempo, dal bambino ancora deambulante all adulto più compromesso con limitati movimenti delle dita, includendo quindi una selezione di items che coprono un largo spettro di abilità e di età, registrando le minime variazioni di funzionalità, evitando l effetto tutto o nulla, mediante il suo sistema di scoring. Per tale motivo assume particolarmente importanza non solo perchè ci può fornire dati sell evoluzione funzionale della malattia come un continuum (mentre fino ad ora abbiamo sempre parlato di pattern funzionali), ma anche perchè è possibile arruale nei trial clinici anche pazienti più adulti che prima non potevano essere valutati per l assenza di scale di valutazione standardizzate e validate. Ricordiamoci che la performance motoria, definita come l abilità di eseguire un compito sotto determinate condizioni di valutazione, varia con la progressione della malattia e le varie opzioni (inclusa la chirurgia) ed è influenzata dalla forza muscolare, retrazioni, crescita staturo-ponderale del paziente e capacità di strategie di compenso. Un accurata somministrazione e attribuzione dei punteggi risulta quindi necessaria per evitare variabili relative ai pattern posturali, debolezza e retrazioni. Un altra innovazione di questa scala è stata coinvolgere sia i ragazzi che le famiglie nella sua costruzione. I pazienti affetti dalla patologia hanno avuto un ruolo fondamentale non solo nelle prove di validazione degli items ma anche nella costruzione della scala, partecipando attivamente nella scelta e nella modifica degli itema. Per esempio una alcuni items che a noi clinici risultavano importanti, sono stati descritti scarsamente rilevanti dai ragazzi. Speriamo dunque che ogni singolo item della nostra scala di valutazione possa riflettere le reali esigenze del paziente in quelle che sono le sue funzionalità delle vita quotidiana.
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Ortolani, Anna <1982&gt. « La valutazione degli strumenti per la diagnosi sociale della genitorialita'. Uno studio di caso sulla provincia di Bologna ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/6869/1/ortolani_anna_tesi.pdf.

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Résumé :
La ricerca dottorale che ho sviluppato si propone di analizzare il percorso di valutazione della genitorialità recentemente delineato dai servizi sociali territoriali della provincia di Bologna attraverso la sperimentazione di strumenti per la diagnosi sociale, valutando gli esiti dell’applicazione, anche in confronto all’utilizzo di metodi tradizionali. Il progetto ha il suo fulcro tematico, nel qualificare le pratiche professionali, con il fine ultimo di giungere ad un percorso di diagnosi sociale scientificamente fondato. Il mio obbiettivo quindi non è stato analizzare in termini astratti e idealtipici le metodologie professionali di riferimento per i 32 operatori coinvolti, quanto piuttosto di formarli all’utilizzo di una serie di strumenti elaborati nelle fasi precedenti del progetto, e condurre una ricerca empirica su un numero, sufficientemente ampio, di “casi concreti” costituito da nuclei familiari in carico ai servizi sociali. Più precisamente l'ambito privilegiato d’analisi è stato individuato nel rapporto tra operatore ed utente, allo scopo di evidenziare pregi e difetti dell'utilizzo di strumenti professionali finalizzati alla diagnosi sociale. Inoltre va sottolineato che l’analisi della letteratura sul tema ha evidenziato l’esistenza di un numero molto limitato di studi empirici sulle metodologie di servizio sociale, condotti peraltro su un numero di casi e di variabili molto ristretto, e per lo più in territorio statunitense, dove il sistema di Welfare si caratterizza per una impostazione tale da rendere veramente difficile la comparazione con la realtà italiana. Quello a cui ho inteso pervenire non è un giudizio ultimo sull’efficacia di questa specifica metodologia tout-court, ma piuttosto analizzare, attraverso l’utilizzo di materiali quanti-qualitativi derivati dalla sperimentazione, quelle che sono le condizioni che si vengono a determinare quando, nel percorso di presa in carico sociale, vengono introdotti strumenti specifici, metodologia chiara e alto coinvolgimento delle componenti relazionali del processo: operatori, familiari e rete sociale allargata.
My doctoral research is to develop the way to analyse and evaluate the parenting tools recently outlined by the local social services in the province of Bologna through testing of tools for social diagnosis, evaluating the results of the application, in comparison to the use of traditional methods. The project has its thematic emphasis in achieving qualified professional practices, with the ultimate goal of reaching a scientifically founded process of social diagnosis. The aim then was not to analyse the typical professional methodologies used by the 32 workers involved in the case-study but rather to train them in using a series of tools developed in the previous phases of the project. I conducted empirical research on a number of cases to analyse and identify the relationship between social workers and families under care in order to highlight the pros and cons of using professional tools. It should also be emphasized that the analysis of the literature on the subject has shown that there is a very limited number of empirical studies on the methodologies of social service. The research shows there were previous studies conducted on a small number of cases and variables but mostly of these were in the USA where the Welfare Systems setting is not comparable with the Italian system. What I intended to achieve is not a final judgment on the effectiveness of this specific methodology but rather to analyse, through the use of quantitative and qualitative materials derived during the experimental period, the conditions introduced in the relation between social workers and families under care, using specific tools, clear methodology and emphatic components of the process: the operators, families and social network.
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Ortolani, Anna <1982&gt. « La valutazione degli strumenti per la diagnosi sociale della genitorialita'. Uno studio di caso sulla provincia di Bologna ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/6869/.

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Résumé :
La ricerca dottorale che ho sviluppato si propone di analizzare il percorso di valutazione della genitorialità recentemente delineato dai servizi sociali territoriali della provincia di Bologna attraverso la sperimentazione di strumenti per la diagnosi sociale, valutando gli esiti dell’applicazione, anche in confronto all’utilizzo di metodi tradizionali. Il progetto ha il suo fulcro tematico, nel qualificare le pratiche professionali, con il fine ultimo di giungere ad un percorso di diagnosi sociale scientificamente fondato. Il mio obbiettivo quindi non è stato analizzare in termini astratti e idealtipici le metodologie professionali di riferimento per i 32 operatori coinvolti, quanto piuttosto di formarli all’utilizzo di una serie di strumenti elaborati nelle fasi precedenti del progetto, e condurre una ricerca empirica su un numero, sufficientemente ampio, di “casi concreti” costituito da nuclei familiari in carico ai servizi sociali. Più precisamente l'ambito privilegiato d’analisi è stato individuato nel rapporto tra operatore ed utente, allo scopo di evidenziare pregi e difetti dell'utilizzo di strumenti professionali finalizzati alla diagnosi sociale. Inoltre va sottolineato che l’analisi della letteratura sul tema ha evidenziato l’esistenza di un numero molto limitato di studi empirici sulle metodologie di servizio sociale, condotti peraltro su un numero di casi e di variabili molto ristretto, e per lo più in territorio statunitense, dove il sistema di Welfare si caratterizza per una impostazione tale da rendere veramente difficile la comparazione con la realtà italiana. Quello a cui ho inteso pervenire non è un giudizio ultimo sull’efficacia di questa specifica metodologia tout-court, ma piuttosto analizzare, attraverso l’utilizzo di materiali quanti-qualitativi derivati dalla sperimentazione, quelle che sono le condizioni che si vengono a determinare quando, nel percorso di presa in carico sociale, vengono introdotti strumenti specifici, metodologia chiara e alto coinvolgimento delle componenti relazionali del processo: operatori, familiari e rete sociale allargata.
My doctoral research is to develop the way to analyse and evaluate the parenting tools recently outlined by the local social services in the province of Bologna through testing of tools for social diagnosis, evaluating the results of the application, in comparison to the use of traditional methods. The project has its thematic emphasis in achieving qualified professional practices, with the ultimate goal of reaching a scientifically founded process of social diagnosis. The aim then was not to analyse the typical professional methodologies used by the 32 workers involved in the case-study but rather to train them in using a series of tools developed in the previous phases of the project. I conducted empirical research on a number of cases to analyse and identify the relationship between social workers and families under care in order to highlight the pros and cons of using professional tools. It should also be emphasized that the analysis of the literature on the subject has shown that there is a very limited number of empirical studies on the methodologies of social service. The research shows there were previous studies conducted on a small number of cases and variables but mostly of these were in the USA where the Welfare Systems setting is not comparable with the Italian system. What I intended to achieve is not a final judgment on the effectiveness of this specific methodology but rather to analyse, through the use of quantitative and qualitative materials derived during the experimental period, the conditions introduced in the relation between social workers and families under care, using specific tools, clear methodology and emphatic components of the process: the operators, families and social network.
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Papandrea, Luca. « I sistemi di valutazione delle competenze come strumenti motivazionali : progettazione e implementazione in CAE S.p.A ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/644/.

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Gullo, Simona. « Metodi e strumenti per l'analisi e valutazione del rischio dal cantiere alla manutenzione : caso di studio Eisenmann Italia ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Résumé :
Lo scopo della tesi è quello di porre l’attenzione su un tema che passa, ancora oggi, troppo spesso in secondo piano: si tratta della tutela della sicurezza e della salute del lavoratore. Si è voluto analizzare il processo evolutivo, partito dagli anni ’50, che ha portato all’attuale normativa italiana, in cui sono indicati i documenti obbligatori da produrre per valutare e prevenire i rischi all’interno dei luoghi di lavoro. L’obiettivo specifico è quello di approfondire i metodi e gli strumenti di valutazione del rischio nell’ambito dei documenti prescritti dalla normativa, ovvero PSC, POS, DVR, DUVRI. Questi aspetti sono stati trattati prima dal punto di vista prettamente della letteratura scientifica e della normativa esistente, procedendo poi all’applicazione al caso studio di Eisenmann Italia. È stata analizzata la realizzazione, e successiva manutenzione, dell’impianto di verniciatura all’interno di una nota casa automobilistica italiana. Lo studio fatto si riferisce all’individuazione dei rischi riscontrati all’interno della specifica area del magazzino automatizzato durante le fasi di cantiere, di commissioning e di manutenzione. Una volta effettuata l’analisi dei rischi presenti, sono state indicate le misure di prevenzione e protezione adottate per la loro riduzione, ottenendo così la valutazione definitiva dei rischi residui. Si è passati poi alla rappresentazione grafica delle aree di rischio con lo scopo di utilizzare un metodo innovativo nell’ambito della valutazione dei rischi.
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Bellettato, Cecilia <1984&gt. « Dallo spreco alimentare alla creazione di capitale sociale. Definizione di strumenti metodologici per la valutazione dell'impatto sociale dei progetti di recupero alimentare ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/7155/1/Bellettato_Cecilia_tesi.pdf.

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Résumé :
Ogni anno in Europa milioni di tonnellate di cibo vengono gettate via. Una stima pubblicata dalla Commissione europea afferma che, nei 27 Stati membri, 89 milioni di tonnellate di cibo, o di 179 kg pro capite, vengono scartati. Lo spreco si verifica lungo tutta la catena di agro alimentare; la riduzione dei rifiuti alimentari è diventata una delle priorità dell'agenda europea. La ricerca si concentra su un caso studio, Last Minute Market, un progetto di recupero di sprechi alimentari. L'impatto di questo progetto dal punto di vista economico e ambientale è già stato calcolato. Quello che verrà analizzato è l'impatto di questa iniziativa sulla comunità e in particolare sul capitale sociale, definito come "l'insieme di norme e reti che consentono l'azione collettiva". Obiettivo del presente lavoro è, quindi, quello di eseguire, attraverso la somministrazione di un questionario a diversi stakeholder del progetto, un’analisi confrontabile con quella del 2009 e di verificare a distanza di cinque anni, se l'iniziativa Last Minute Market abbia prodotto una crescita di capitale sociale nella comunità interessata da questa iniziativa. Per riassumere l’influenza del progetto sul capitale sociale in un indice sintetico, viene calcolato quello che verrà chiamato indice di "affidabilità del progetto" (definito in statistica, la "capacità di un prodotto, un sistema o un servizio di fornire le prestazioni richieste, per un certo periodo di tempo in condizioni predeterminate").
Every year in Europe million tons of food are thrown away. An estimation published by the European Commission states that, in the 27 Member States, 89 million tons of food, or 179 kg per capita, are discarded. Waste occurs all along food supply chain; reducing food waste has thus become one of the priorities on the European agenda. The research focuses on a case study, Last Minute Market, a project of recovery of food waste. The impact of this project from an economical and environmental point of view has already been calculated. What is going to be analyzed is the impact of this initiative on the community and specifically on social capital, defined as "the set of norms and networks that enable collective action". The objective of the work is to carry out an analysis on social capital dimensions through interviews to the different stakeholders involved in Last Minute Market project. The results of the analysis will be compared to the results of an analysis made in 2009 on the same project in order to check if it has produced a growth on social capital dimensions. Than, in order to summarize the influence of the project on social capital in a synthetic index, is calculated what we can called the index of “reliability of the project” (defined in statistics, the “ability of a product, a system or a service to provide the performance required, for a certain period of time under predetermined conditions”).
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Bellettato, Cecilia <1984&gt. « Dallo spreco alimentare alla creazione di capitale sociale. Definizione di strumenti metodologici per la valutazione dell'impatto sociale dei progetti di recupero alimentare ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/7155/.

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Résumé :
Ogni anno in Europa milioni di tonnellate di cibo vengono gettate via. Una stima pubblicata dalla Commissione europea afferma che, nei 27 Stati membri, 89 milioni di tonnellate di cibo, o di 179 kg pro capite, vengono scartati. Lo spreco si verifica lungo tutta la catena di agro alimentare; la riduzione dei rifiuti alimentari è diventata una delle priorità dell'agenda europea. La ricerca si concentra su un caso studio, Last Minute Market, un progetto di recupero di sprechi alimentari. L'impatto di questo progetto dal punto di vista economico e ambientale è già stato calcolato. Quello che verrà analizzato è l'impatto di questa iniziativa sulla comunità e in particolare sul capitale sociale, definito come "l'insieme di norme e reti che consentono l'azione collettiva". Obiettivo del presente lavoro è, quindi, quello di eseguire, attraverso la somministrazione di un questionario a diversi stakeholder del progetto, un’analisi confrontabile con quella del 2009 e di verificare a distanza di cinque anni, se l'iniziativa Last Minute Market abbia prodotto una crescita di capitale sociale nella comunità interessata da questa iniziativa. Per riassumere l’influenza del progetto sul capitale sociale in un indice sintetico, viene calcolato quello che verrà chiamato indice di "affidabilità del progetto" (definito in statistica, la "capacità di un prodotto, un sistema o un servizio di fornire le prestazioni richieste, per un certo periodo di tempo in condizioni predeterminate").
Every year in Europe million tons of food are thrown away. An estimation published by the European Commission states that, in the 27 Member States, 89 million tons of food, or 179 kg per capita, are discarded. Waste occurs all along food supply chain; reducing food waste has thus become one of the priorities on the European agenda. The research focuses on a case study, Last Minute Market, a project of recovery of food waste. The impact of this project from an economical and environmental point of view has already been calculated. What is going to be analyzed is the impact of this initiative on the community and specifically on social capital, defined as "the set of norms and networks that enable collective action". The objective of the work is to carry out an analysis on social capital dimensions through interviews to the different stakeholders involved in Last Minute Market project. The results of the analysis will be compared to the results of an analysis made in 2009 on the same project in order to check if it has produced a growth on social capital dimensions. Than, in order to summarize the influence of the project on social capital in a synthetic index, is calculated what we can called the index of “reliability of the project” (defined in statistics, the “ability of a product, a system or a service to provide the performance required, for a certain period of time under predetermined conditions”).
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