Littérature scientifique sur le sujet « Strumenti di supporto decisionale »

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Articles de revues sur le sujet "Strumenti di supporto decisionale"

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Cóndor, RD, A. Scarelli et R. Valentini. « Multicriteria approach as a decision-support tool in the forest sector ». Forest@ - Rivista di Selvicoltura ed Ecologia Forestale 6, no 1 (19 mai 2009) : 161–72. http://dx.doi.org/10.3832/efor0579-006.

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Della Spina, Lucia, Raffaele Scrivo, Claudia Ventura et Angela Viglianisi. « The Culture of Evaluation to Improve the Airport Competitiveness of the Metropolitan City of the Strait : Analysis of Alternative Scenarios of Connection ». Advanced Materials Research 1065-1069 (décembre 2014) : 3381–87. http://dx.doi.org/10.4028/www.scientific.net/amr.1065-1069.3381.

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Résumé :
Questo articolo illustra una proposta metodologica e una applicazione combinata di metodo Delphi e un Hierarchy Process nalytic (AHP) . Sono strumenti a supporto delle decisioni - a causa, rispettivamente gli scenari avvicinano e Multicriter ho una decisione Analisi - e hanno lo scopo di affrontare i problemi e processi in cui le scelte hanno una natura complessa e un ambito strategico. Proponiamo un processo di valutazione combinata: Delphi- multicriterio - progettato per superare alcune debolezze degli approcci alla scenari e multi-criteri, mentre il consolidamento e la convalida dall'esperienza empirica e la letteratura. Particolare enfasi è posta sul nodo della partecipazione delle parti interessate nel processo decisionale cruciale, normalmente conferiti momento tecnico e gestito da analista-decisore. Per quanto riguarda l'area di riferimento, per il ragionamento teorico e la sua applicazione ad un caso concreto, ha sarà dato risalto al problema della scelta tra scenari alternativi che collegano il miglioramento dell'aeroporto della Città Metropolitana di (Italia) competitività della Stretto.
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Monacciani, Fabiana. « Dall'analisi dell'incertezza alla valutazione del rischio di investimento ». RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no 46 (avril 2011) : 69–84. http://dx.doi.org/10.3280/riv2010-046006.

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Résumé :
Valutare correttamente l'incertezza associata alle variabili "critiche" da cui dipende l'esito finale di un investimento pubblico č un problema cruciale in tutti quei casi in cui l'operatore pubblico non sia in grado di controllare, attraverso i consueti strumenti di governo dell'economia, le dinamiche di dette variabili, dinamiche che, invece, dipendono fortemente da comportamenti e scelte di altri operatori. Tale circostanza si presenta comunemente nel caso di valutazione degli investimenti "di sviluppo", per i quali si ha un livello di incertezza molto elevato e con impatti determinanti sull'esito della valutazione, ma una scarsa disponibilitŕ di informazioni relative al comportamento delle variabili aleatorie da cui dipende l'esito finale dell'investimento. In una situazione di questo tipo, il ricorso diretto al metodo di Monte Carlo a supporto dell'analisi di rischio potrebbe portare, a nostro avviso, a conclusioni errate. Piuttosto che rinunciare completamente a tale valutazione, a nostro avviso č necessario svolgere una preventiva analisi dell'incertezza, grazie alla quale sia possibile generare tutte le informazioni necessarie alla successiva analisi del rischio. A tal scopo, il lavoro presenta un possibile percorso valutativo da utilizzare con particolare riferimento per gli investimenti pubblici di sviluppo che, attraverso una serie di passaggi, consenta dapprima di comprendere i margini di incertezza entro cui deve essere presa la decisione di investimento e, successivamente, permetta di pervenire ad una stima del grado di rischio associato, nel suo complesso, alla realizzazione dell'opera, generando inoltre indicazioni utili per definire ulteriori interventi di mitigazione del rischio stesso. Il percorso valutativo si articola in quattro passi disposti a cascata, basati sul ricorso a tecniche differenziate ed articolate in modo tale che, a ciascun passo, si generino nuove informazioni utili per lo svolgimento di quello successivo. Un percorso cosě delineato, consente di ampliare le informazioni generate dal processo valutativo e garantire maggiore trasparenza nel processo decisionale.
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Corsano, Barbara, Dario Sacchini et Antonio Gioacchino Spagnolo. « Il Documento Condiviso di Orientamento Etico Assistenziale nella Consulenza di Etica Clinica ». Medicina e Morale 70, no 3 (8 novembre 2021) : 275–89. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2021.941.

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Résumé :
L’articolo presenta il Documento Condiviso di Orientamento Etico Assistenziale, quale strumento di supporto decisionale – utilizzato dal Servizio di Consulenza di Etica Clinica (SCEC) della Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli” IRCCS (FPG) di Roma – in grado di rispondere alle esigenze della relazione clinica medico-paziente/famiglia da un lato e all’appropriato rispetto dell’autonomia dei soggetti coinvolti dall’altro. Dopo aver richiamato i concetti ispiratori di advance care planning e shared decision-making, l’articolo prende in esame le caratteristiche peculiari del Documento Condiviso, in particolare l’analisi del contesto, la metodologia relazionale, la personalizzazione del caso, la valutazione interdisciplinare, l’impatto sul paziente e la famiglia, il tempo di elaborazione, i benefici ad esso connessi. In ultimo, l’articolo si sofferma a presentare la casistica relativa all’elaborazione di questa forma peculiare di consulenza di Etica clinica da parte del SCEC-FPG. A tal fine, attraverso un’indagine retrospettiva, sono stati presi in esame i Documenti Condivisi elaborati dall’inizio dell’attività del Servizio, dal 1992 ad oggi, mettendoli in relazione con il numero delle consulenze complessive richieste ed effettuate, oltre che individuando le aree cliniche per le quali sono stati elaborati.
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Rossitti, Marco, et Francesca Torrieri. « Action research for the conservation of architectural heritage in mariginal areas : the role of evaluation / La ricerca azione per la conservazione del patrimonio architettonico in aree marginali : il ruolo della valutazione ». Valori e Valutazioni 30 (août 2022) : 3–44. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223002.

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Résumé :
The recognition of the key role of architectural heritage for sustainable territorial development has pushed the scientific community to give more importance to the involvement of local communities in conservation choices and practices. However, despite the recognition of the benefits deriving from the active participation of local communities in the field of conservation, in practice, this involvement is still marginal and linked to experiences without institutional support. This phenomenon is due to different causes, such as the lack of a participatory culture in conservation. It finds its roots in a conventional approach to architectural heritage conservation merely based on an “expert knowledge”. Consequently, there is an urgent need for approaches and tools to manage the complexity of decisions about conservation, which require close collaboration between local communities, research, and institutions. In this context, the paper aims to investigate the role of the action-research approach in fostering the participation of local communities in conservation processes, especially in marginal areas, where the demographic shrinking dynamics make even more necessary both the institutions’ intervention and the communities’ engagement. Based on these premises, starting from an analysis of recent experiences, the contribution dwells on the need to support the implementation of action-research approaches for the conservation of architectural heritage in marginal areas, paying particular attention to the role of evaluation. More in detail, in the first part of the paper, a reflection on the importance of community involvement for heritage conservation is proposed based on the main documents on the topic. In the second part, the main features of the action-research approach and its strengths and weaknesses have been analyzed through a literature review of action-research experiences applied to architectural heritage at a global level. The analyses have highlighted how most of these experiences are born from spontaneous initiatives, without institutional and methodological support, in which the role of evaluation is still marginal. Therefore, in the final part, the paper proposes a first methodological framework based on integrating action research with the main evaluation tools developed in the scientific literature to support the different phases of the decision-making process. This framework, suitably declined according to the specificities of the case study treated, can represent a valid support for implementing and transposing the research-action approach for heritage conservation in an institutional context. Il riconoscimento del ruolo chiave del patrimonio architettonico per uno sviluppo territoriale sostenibile ha spinto la comunità scientifica ad attribuire maggiore importanza al coinvolgimento delle comunità locali nelle scelte e pratiche di conservazione. Tuttavia, nonostante il riconoscimento dei benefici derivanti dalla partecipazione attiva delle comunità locali in ambito conservativo, nella pratica tale coinvolgimento risulta ancora marginale e legato ad esperienze prive di supporto istituzionale. Tale fenomeno è ascrivibile a molteplici cause, tra cui la mancanza di una cultura della partecipazione, che affonda le sue radici nell’approccio convenzionale alla conservazione del patrimonio architettonico basato sulla sola “conoscenza esperta”, e la conseguente carenza di approcci e strumenti capaci di gestire la complessità delle scelte legate alla conservazione in cui, invece, si richiede una stretta collaborazione tra comunità locali, mondo della ricerca e istituzioni. Il presente contributo mira ad indagare il ruolo dell’approccio della ricerca azione nel favorire la partecipazione delle comunità locali ai processi di conservazione soprattutto nelle aree marginali, dove le dinamiche di contra- zione demografica in atto rendono ancora più necessario sia l’intervento delle istituzioni, che la partecipazione delle comunità. Sulla scorta di tali premesse, partendo da un’analisi delle esperienze in corso, il contributo si sofferma sulla necessità di supportare l’implementazione di approcci alla ricerca-azione per la conservazione del patrimonio architettonico in aree marginali, ponendo parti- colare attenzione al ruolo della valutazione per il raggiungimento di tale obiettivo. Nello specifico, nella prima parte del contributo si propone una riflessione sull’importanza del coinvolgimento delle comunità per la conservazione del patrimonio sulla base delle principali carte e trattati sul tema. Nella seconda parte sono state, poi, analizzate le principali caratteristiche dell’approccio alla ricerca-azione ed i suoi punti di forze e di debolezza rispetto alle finalità preposte attraverso una literature review delle esperienze di ricerca azione applicate al patrimonio architettonico a livello globale. Le analisi condotte hanno portato ad evidenziare come la maggior parte delle esperienze analizzate nasca da iniziative spontanee, prive di un supporto istituzionale e metodologico, in cui il ruolo della valutazione è ancora marginale. Pertanto, nella parte finale della riflessione si propone una prima proposta di framework metodologico basato sul- l’integrazione della ricerca azione con i principali strumenti di valutazione sviluppati in letteratura al fine di supportare le differenti fasi del processo decisionale. Tale framework, opportunamente declinato secondo le specificità del caso studio trattato, può rappresentare un valido supporto per l’implementazione e la trasposizione in ambito istituzionale dell’approccio alla ricerca-azione per la conservazione del patrimonio.
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Locurcio, Marco, Francesco Paolo Del Giudice, Debora Anelli, Francesco Tajani et Debora Anelli. « An asset allocation model for defining optimal property portfolios in terms of risk/return ». Valori e Valutazioni 29 (janvier 2022) : 41–56. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212905.

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Résumé :
The widespread uncertainty that characterizes the current world economic situation has also influenced the real estate market, leading investors towards generally lower risk profiles and more stable returns. However, in the absence of adequate skills, it is difficult to carefully manage the main risks factors which occur during the decision-making process. The aim of the research is to define and implement an asset allocation evaluation model able to support public and private investors for the identification of the most suitable allocation of limited financial resources for core/core plus real estate investments. The computational logic of goal programming is applied for detecting the optimal composition of property portfolios in terms of risk/return. The proposed model has been implemented to an Italian case study, proving to be a valid support tool in the definition of efficient real estate investment strategies. L’instabile congiuntura economica ha determinato un atteggiamento prudente degli investitori immobiliari pubblici e privati, indirizzandoli verso strategie di allocazione delle risorse caratterizzate da rischi contenuti e da rendimenti costanti. Nonostante ciò, i fattori di rischio che possono influenzare la performance di un portafoglio immobiliare sono molteplici e spesso difficilmente gestibili senza le competenze adeguate. L’obiettivo della presente ricerca riguarda la definizione e la sperimentazione di un asset allocation model che, attraverso la logica e gli algoritmi del Goal Programming, possa supportare il generico investitore – dotato di budget finanziario prestabilito e interessato ad investimenti di tipo core e core-plus - nel complesso processo decisionale finalizzato alla costruzione di portafogli immobiliari “ottimali” in termini di rischio/rendimento. I risultati ottenuti dall’applicazione a un ipotetico caso studio inerente a immobili ubicati nel contesto territoriale italiano, evidenziano le potenzialità del modello proposto, quale valido strumento di supporto alle decisioni nella definizione di strategie d’investimento immobiliare efficienti.
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Pellegrini, Marta, et Francesco Marsili. « Evaluating software tools to conduct systematic reviews : a feature analysis and user survey ». Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no 2 (31 juillet 2021) : 124–40. http://dx.doi.org/10.36253/form-11343.

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Résumé :
Systematic reviews are research synthesis methods increasingly used in educational research to support evidence-based decision making. The conduction of a systematic review is a complex process with several phases usually supported by software tools. These tools used at the international level are not currently common in the Italian educational research. This work describes four software tools used in the international educational research and evaluates their general functionality and specific features’ usability to conduct the systematic review phases of study screening and selection. For this purpose, this study uses two methods: a feature analysis (Kitchenham et al., 1997) and an expert survey (Harrison et al., 2020). The results of both investigation methods agree to consider Covidence and Rayyan the most functional software tools in conducting SR. Among the four tools, ASReview has the greatest potential for making the process of a SR more efficient. Una valutazione dei software per condurre revisioni sistematiche: analisi delle caratteristiche e sondaggio a esperti Le revisioni sistematiche sono metodi di sintesi di ricerca sempre più utilizzati in campo educativo al fine di supportare il processo decisionale basato su evidenze. La conduzione di una revisione sistematica, poiché complessa e su più fasi, è sovente supportata in ambito internazionale da software specifici attualmente poco diffusi nella ricerca educativa italiana. Il contributo presenta quattro software utilizzati nella ricerca educativa internazionale e valuta le funzionalità generali e l’usabilità di caratteristiche specifiche per condurre le fasi di screening e di selezione degli studi. A questo scopo lo studio impiega i metodi dell’analisi delle caratteristiche (Kitchenham et al., 1997) e del sondaggio ad esperti in revisioni sistematiche (Harrison et al., 2020) in campo educativo. I risultati di entrambi i metodi di indagine concordano nel ritenere Covidence e Rayyan gli strumenti più funzionali per condurre revisioni sistematiche, mentre ASReview risulta il software con maggiore potenzialità per rendere il processo più efficiente.
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Acampa, Giovanna, et Claudia Mariaserena Parisi. « Cultural heritage management : optimising procedures and maintenance costs ». Valori e Valutazioni 29 (janvier 2022) : 79–102. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212907.

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Résumé :
The management of maintenance activities is an ongoing concern for facility managers in the existing building sector due to its complexity and uncertainty. This applies all the more to cultural heritage as protection, preservation and enhancement are a priority in order to keep the artistic and cultural value of historical assets for future generations. In addition, problems related to the increasingly limited economic resources complicate maintenance management processes. Therefore, it has become a common standard to carry out maintenance activities only when actual emergencies occur, thus causing inefficiencies in the planning of Facility Management activities and an increase in maintenance costs. This paper shows a method to support the management decision-making in maintenance activities through Building Condition Assessment (BCA) processes integrated with Building Information Modeling (BIM) systems. The main objective is to develop a maintenance management strategy and support technicians in identifying maintenance priorities in a practical, simple and automated way in order to optimise procedures and costs. To achieve such a goal, the method proposes a BCA process that uses the following tools: 1) building breakdown structure according to UNI 8290 adapted to historic buildings; 2) a degradation level index and a technological and operational connection matrix to assess opportunity maintenance; 3) field inspections and data collection on Excel spreadsheets acting as external Database; 4) data management in BIM environment using Revit as BIM Authoring Software and Dynamo scripts as visual programming language (VPL) to link external Database to BIM model. The results highlight the important role of BIM in Facility Management of existing buildings and buildings of historical and cultural value by allowing the continuous update of information in a single BIM model for BCA purposes and shows a great potential to support facility managers in managing building maintenance activities and optimising costs. La natura complessa, incerta e dinamica della gestione delle attività di manutenzione è fonte di continua preoccupazione per i facility managers che operano nel settore del patrimonio edilizio esistente. In particolare, nel campo dei beni culturali, la tutela, conservazione e valorizzazione sono una priorità per preservare il valore artistico-culturale dei beni storici alle generazioni future. Purtroppo, alla complessa gestione della manutenzione si aggiungono problemi relativi alle risorse economiche sempre più limitate. In questa situazione infatti, sembra essere diventato uno standard comune intervenire con attività di manutenzione solo quando si presentano effettivi casi di emergenza, causando così inefficienze nella pianificazione delle attività del Facility Management e, conseguentemente, un aumento dei costi della manutenzione. Questo paper espone un metodo per supportare le scelte decisionali dei gestori nelle attività di manutenzione attraverso i processi di Building Condition Assessment (BCA) integrati ai sistemi di Building Information Modeling (BIM). L'obiettivo principale è sviluppare una strategia di gestione della manutenzione, dando ai tecnici il necessario supporto per individuare le priorità di intervento di manutenzione in modo pratico, semplice e automatizzato al fine di ottimizzare procedure e costi della manutenzione. Per raggiungere questo obiettivo, il metodo propone un processo di BCA che utilizza i seguenti strumenti: 1) scomposizione dell’edificio secondo la norma UNI 8290 adattata agli edifici storici; 2) un indice del livello di degrado e una matrice di connessione tecnologica e operativa per valutare manutenzioni di opportunità; 3) ispezioni in situ e raccolta dei dati su fogli di calcolo Excel che fungono da Database esterno; 4) gestione dei dati in ambiente BIM utilizzando Revit come BIM Authoring Software e scripts in Dynamo come linguaggio di programmazione visiva per il collegamento tra Database esterno modello BIM. I risultati della ricerca evidenziano l'importanza del ruolo del BIM nel Facility Management degli edifici esistenti e di pregio storico-culturale consentendo l'aggiornamento permanente delle informazioni in un unico modello BIM ai fini del BCA e mostra un grande potenziale per supportare i facility managers nella gestione delle attività di manutenzione degli edifici e nell’ottimizzazione dei costi.
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Geron, Devis, et Luciano Greco. « Supporto pubblico al capitale di rischio : lezioni dalla crisi ». ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no 3 (février 2013) : 97–124. http://dx.doi.org/10.3280/es2012-003008.

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Résumé :
L'articolo si prefigge di analizzare l'evoluzione, a cavallo degli ultimi anni di crisi, dell'intervento pubblico a supporto del capitale di rischio tramite strumenti innovativi di partnership con operatori privati. L'intervento pubblico origina da fallimenti del mercato del capitale di rischio, particolarmente nel segmento del venture capital, accentuati dalla crisi e segnatamente a scapito delle giovani piccole e medie imprese innovative, potenziale motore di sviluppo e crescita economica. Dopo un iniziale quadro di analisi degli strumenti in oggetto, l'articolo delinea il contesto internazionale per focalizzarsi sulla situazione italiana e regionale veneta. Dall'analisi delle esperienze considerate emerge innanzitutto come l'attenzione al contesto normativo e culturale sia un necessario complemento degli interventi pubblici di investimento diretto nel capitale di rischio. Inoltre, l'intervento pubblico nel medio-lungo termine deve risultare funzionale allo sviluppo del mercato privato, ed evitare di allocare eccessivi oneri a carico delle finanze pubbliche.
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Sacchelli, Sandro, Christian Ciampi et Augusto Marinelli. « Pianificazione agroenergetica sostenibile : la modellistica come strumento di supporto alle decisioni ». RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA', no 2 (février 2013) : 49–68. http://dx.doi.org/10.3280/riss2012-su2005.

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Résumé :
Il presente lavoro si prefigge di delineare un quadro relativo alle metodologie di analisi che possono essere impiegate nei processi di pianificazione territoriale, per la caratterizzazione dei criteri di sostenibilitŕ e la quantificazione delle biomasse a uso energetico. Dopo aver definito una sintesi degli strumenti di pianificazione agroenergetica, presenti a livello nazionale, sono state esaminate alcune tra le piů diffuse tecniche di modellizzazione ambientale e socio-economica applicate per l'analisi quali/quantitativa della produzione e impiego di bioenergia di origine agro-forestale. A conclusione del lavoro vengono evidenziate possibili linee future di ricerca atte a favorire l'impiego degli strumenti di modellizzazione come Sistemi di Supporto alle Decisioni.
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Thèses sur le sujet "Strumenti di supporto decisionale"

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Mannino, Enrico. « Metodi e strumenti di supporto decisionale per l’automatizzazione del Facility Layout Planning in sistemi di produzione Job-Shop ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Résumé :
L'elaborato di tesi si concentra sulla progettazione di strumenti atti all'automatizzazione di alcune fasi di costruzione di layout industriali, con l'obiettivo di posizionare reparti ed elementi all'interno del layout minimizzando i costi di movimentazione dei materiali. Dopo uno studio approfondito del tema del layout industriale e dei metodi di risoluzione del Facility Layout Problem tramite algoritmi euristici, migliorativi, metaeuristici oppure ottimi, si discute lo sviluppo di un programma automatizzato di re-layout, svolto in ambiente Visual Basic di Microsoft Excel, lungo tutte le sue sfaccettature: lettura dei dati di input, produzione di una from-to dei flussi e assegnazione in from-to dei punteggi, fasi di ranking RDM, CORELAP e TCR, fase di positioning TCR e proposta di positioning Cost-Based, fase di positioning ALDEP e proposta di positioning Cost-Based con aree per la gestione delle aree di stabilimento, calcolo di distanze rettangolari e costi, algoritmo migliorativo CRAFT, gestione di forme ed aree dei reparti e dello stabilimento, dei vincoli di posizione e della disposizione di corridoi. Sono inoltre discussi i criteri di scelta e selezione degli algoritmi implementati, i risultati e l'efficienza di quanto sviluppato, e si identificano le potenzialità di miglioramento del programma automatico con nuovi metodi risolutivi o di supporto ulteriore all'analisi. Infine, si passa all'analisi di un caso aziendale reale, anche allo scopo di verificare l'efficacia dello strumento di re-layout. Identificate le proprietà dello stabilimento, il layout, le famiglie di prodotto, i dati di flusso e le aree richieste dai reparti, si passa poi alla stesura di più alternative di layout, alcune prodotte manualmente, altre utilizzando lo strumento di re-layout sviluppato, per poi confrontarne in dettaglio le performance in termini di costi di movimentazione e di riallocazione dei reparti, resilienza alla variazione del mix produttivo e congestioni sui corridoi.
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Malagoli, Stefano <1971&gt. « Strumenti di supporto decisionale per la gestione della complessità : i sistemi esperti Fuzzy nei processi di valutazione delle strategie d'impresa ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2003. http://hdl.handle.net/10579/632.

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Résumé :
La tesi si caratterizza per il tentativo di definire un modello normativo di valutazione che consenta di stimare l'opportunità di un'acquisizione e che possa rappresentare per il decisore uno strumento utile a razionalizzare e migliorare il proprio processo decisionale. Il modello si distingue per lo sforzo di integrare gli aspetti legati alle determinanti finanziarie, che costituiscono gli snodi strutturali dei modelli di valutazione di matrice finanziaria utilizzati per valutare le imprese, con alcune fondamentali variabili qualitative tipicamente impiegate dagli studiosi di strategia d'impresa, che fanno parte del patrimonio conoscitivo dei decisori e rappresentano fattori critici di rilievo da cui far dipendere le decisioni. La riconosciuta "centralità" di alcune tipiche variabili qualitative (qualità del management, risorse e competenze dell'impresa, barriere all'entrata...) non ha però fino ad ora trovato un'adeguata rispondenza ed accoglienza nella struttura di modelli formali, per ragioni principalmente riconducibili alla difficoltà di garantire a queste variabili un'adeguata espressione monetaria. L'obiettivo è quello di definire degli standard di riferimento da affiancare ai modelli di valutazione del Capitale Economico, arricchendone il potenziale informativo e riducendone i limiti di trasparenza nella rappresentazione logica del legame tra le principali determinanti del valore. Per potere realizzare gli obiettivi del progetto è stata individuata una metodologia di analisi che consenta di trattare le variabili qualitative la cui espressione è tipicamente linguistica (si tratta di variabili espresse attraverso il linguaggio) e non monetaria. L'unione tra sistemi esperti e logica Fuzzy ha rappresentato un efficace mezzo per realizzare lo scopo del progetto. La logica fuzzy si presta ad essere utilizzata per integrare le determinanti qualitative, spesso espresse attraverso il linguaggio, proprio perché consente di tradurre ed "assorbire" nella struttura matematica del modello anche le variabili linguistiche. I sistemi esperti rappresentano la più nota applicazione dell'intelligenza artificiale, che utilizza un paradigma simbolico, che prevede un'elaborazione formale di simboli, sintattica, come nella logica classica. I sistemi esperti Fuzzy, contrariamente agli altri sistemi esperti, non elaborano simboli ma il linguaggio, praticando elaborazioni non sintattiche ma semantiche, di contenuto e non formali. Alla luce delle considerazioni svolte, è possibile identificare tre aspetti principali che caratterizzano questo lavoro di ricerca: l'integrazione in un modello formale delle variabili quantitative utilizzate per la valutazione del capitale economico, nella prospettiva finanziaria, con alcune tipiche variabili qualitative che costituiscono i driver fondamentali sia dei modelli che si inquadrano nel filone di studi di strategia di impresa, sia dei processi decisionali del management; l'adozione di una metodologia atta a rappresentare in un modello formale le variabili qualitative, evitando di procedere ad una loro quantificazione; l'impiego di un sistema esperto, che possa fungere da supporto al management nella risoluzione di problemi complessi. Il progetto di ricerca, contenuto nella presente tesi, si articola in due fasi: - nella prima fase è stato definito un modello di valutazione rappresentativo di un processo decisionale ottimale volto alla valutazione di un'acquisizione; nella seconda fase il modello è stato utilizzato per informare un sistema esperto fuzzy. Il presente lavoro di tesi si è quindi concluso con la strutturazione del sistema che è pronto per essere utilizzato in applicazioni reali. Da un punto di vista applicativo, lo strumento si presta ad essere utilizzato in una triplice prospettiva: esterna, come strumento di controllo per potere esprimere un giudizio relativo alla coerenza delle motivazioni di un processo di crescita per linee esterne. Si tratta di valutare se il management ha agito nell'interesse di tutti gli azionisti, in una logica di massimizzazione del valore, in coerenza con la funzione obiettivo tradizionale, e non in funzione del perseguimento di obiettivi impropri (obiettivi dimensionali volti alla costruzione di "imperi", diversificazione attraverso l'impresa del portafoglio degli investitori); interna, come strumento utile a razionalizzare ed organizzare un processo decisionale critico come quello di valutazione di un'impresa; - in una terza prospettiva se ne ipotizza un'estensiva applicazione per consentire la definizione di un rating delle acquisizioni, simile, nei presupposti, al sistema di rating utilizzato per valutare la solvibilità delle imprese. Al pari del rating delle obbligazioni infatti, il modello fornisce la possibilità di definire per ogni impresa quotata un indice che ne esprime "l'appetibilità" in una prospettiva di acquisizione. I principali canditati all'utilizzo del sistema nella prospettiva esterna sono gli analisti finanziari, mentre nell'ottica della prospettiva interna lo strumento si presta ad essere utilizzato da manager e gestori di fondi di private equity per valutare e confrontare differenti opportunità di investimento. Il modello decisionale ha come output un indice di opportunità, compreso tra 0 ed 1: 0 indica un potenziale nullo di generazione di valore, mentre 1 indica la massima opportunità di investimento (non si tratta quindi di un'espressione monetaria). La variabile output indica l'opportunità di investimento da parte di uno specifico investitore nell'impresa target, in una prospettiva di valutazione soggettiva. The objective of the project is to design a fuzzy expert system which would support top management and financial analysts in the evaluation of strategic investments, such as the acquisition of a firm. For this purpose: the first step consisted in the definition of a model which basically replicates an optimal decision making process of valuation; the second step consisted in the information of a fuzzy expert system which is able to solve complex problems rapidly and without contradictions; the third step will consist in its actual application. The resulting model accomplishes two objectives'. integrate the typical financial variables - which will maintain a dominant role - with the "soft" knowledge and experience of the decision makers and, more generally, with qualitative variables; be easy to understand and apply, so as to become a useful management tool. The valuation of strategic investments represents one of the most complex and difficult issues in the area of Strategic Management, especially in a highly competitive and globally integrated context, characterized by increasing complexity and uncertainty, such as the current one. Thus, it is important to try and refine the most widely used financial models for valuation and capital budgeting to give them a more "transparent suit". The motivation for this research project is the widespread call for an integration of qualitative variables - often underlying informal approaches and typically hard to turn into clear decision rules - with the quantitative variables underlying financial models. By working with words and meanings, fuzzy logic lends itself as a candidate tool to integrate in the valuation framework (centered around the Discounted Cash Flow technique) those value drivers which are often expressed in a linguistic way and therefore neglected by traditional finance models.
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Forti, Simone. « Strategie per un utilizzo efficace di strumenti SIT per la gestione e il supporto decisionale in ambito comunale : il caso di Città di Castello ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Résumé :
I motivi della scelta di questo tema di studio sono legati alle criticità ed esigenze riscontrate nell’ambito dell’esperienza professionale come dipendente del Comune di Città di Castello. Le grandi potenzialità offerte da strumenti evoluti e trasversali come quelli offerti da un Sistema Informativo Territoriale appaiono essere perfette per rendere più efficace l’azione amministrativa e per mettere a frutto il patrimonio informativo disponibile. Sono state descritte le caratteristiche generali di un SIT, le sue peculiarità, le difficoltà e le esigenze, illustrandone inoltre le potenzialità. Sono state condotte attività di ricognizione e di studio per provare a definire il design di un SIT calibrato sulle esigenze e potenzialità del Comune. È stata analizzata la struttura delle basi di dati, procedendo anche a sottoporre questionari ad alcuni dipendenti per comprendere meglio esigenze e criticità. Si è preso in considerazione il contesto locale e le sue peculiarità. Sono state illustrate le strategie per l’implementazione del SIT dell’Ente, individuando le priorità e le azioni da intraprendere, approfondendo tematiche specifiche. Si è illustrato come, attraverso l’utilizzo di dati aperti disponibili in rete, si possano condurre studi sull’utilizzo del suolo e soprattutto sulla sua evoluzione nel tempo, relazionando queste informazioni con l’andamento demografico e i cambiamenti del territorio. È stata proposta una strategia per implementare un Geoportale comunale, che comprendesse un servizio WebGIS basato su framework Open-Source, introducendo inoltre un catalogo dei geodati disponibili. Si è infine ipotizzato uno scenario di utilizzo di soluzioni evolute come la Blockchain per la gestione dei trasferimenti di potenzialità edificatorie dovuti all’introduzione di strumenti perequativi e compensativi. Si è cercato di far comprendere il valore aggiunto che il SIT può offrire in termini di pianificazione, gestione strategica e supporto alla capacità decisionale.
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Bontempi, Stefano <1974&gt. « La valutazione economica delle esternalità e la contabilità ambientale e sociale : stato dell'arte, analisi e prospettive dei nuovi strumenti di supporto decisionale e partecipativo ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1870/1/Bontempi_Stefano_tesi.pdf.

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Bontempi, Stefano <1974&gt. « La valutazione economica delle esternalità e la contabilità ambientale e sociale : stato dell'arte, analisi e prospettive dei nuovi strumenti di supporto decisionale e partecipativo ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1870/.

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DONNINI, NELLO. « Il Ritorno dell’Investimento (ROI) dei Vaccini da una prospettiva Governativa - Applicazione di un modello economico finanziario sulla vaccinazione antipneumoccica dell’adulto come strumento di supporto alle decisioni nel processo decisionale politico ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2022. http://hdl.handle.net/10281/365540.

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Résumé :
Contesto: Lo Streptococcus pneumoniae o pneumococco è responsabile di gravi infezioni invasive (IPD) in gruppi ad alto rischio e negli anziani. Inoltre il pneumococco è la causa più comune di polmoniti acquisite in comunità (CAP) negli adulti. Lo scopo di questo studio è stato di sviluppare un budget impatto e il ROI (Ritorno dell’Investimento) della vaccinazione anti-pneumococcica in una coorte di popolazione anziana in Italia dal punto di vista del Sistema Sanitario Nazionale (SSN) e della Società con 10 follow-up a 10 anni. Metodi: È stato sviluppato un modello di Markov basato sulla coorte della popolazione italiana per descrivere il pneumococco in una coorte di anziani (=65 anni). Sono stati considerati tre scenari di strategia di vaccinazione; Nessuna vaccinazione (Scenario 1), vaccinazione con 20% di copertura (Scenario 2) e vaccinazione con 75% di copertura (Scenario 3). Il modello ha considerato i costi della vaccinazione e altri costi sanitari diretti e indiretti relativi alla malattia pneumococcica (polmonite pneumococcica non batteriemica e meningite pneumococcica). E’ stata considerata la prospettiva del SSN e della società in un follow-up simulato di 10 anni. Risultati: Nel caso base, considerando la coorte di popolazione vaccinata seguita per 10 anni, il il modello ha stimato un costo totale diretto e indiretto di € 92,9, € 88,8 e € 77,5 milioni rispettivamente per gli scenari 1, 2 e 3. Il ROI varia dal -10% nello scenario senza vaccinazione al 37% nello scenario con vaccinazione considerando l'impatto dei costi diretti e indiretti. Conclusioni: In questo studio è stato dimostrato che la vaccinazione anti-pneumococcica nelle popolazioni anziane è una strategia con un ROI positivo se nell'analisi sono stati considerati anche i costi indiretti. Le differenti coperture non influiscono sul ROI ma sull'impatto sul budget.
Background: Streptococcus pneumoniae or pneumococcus, is responsible for severe invasive infections (IPD) in high risk groups and in the elderly. Moreover the pneumococcus is the most common cause of community acquired pneumonia (CAP) in adults. The aim of this study is the budget impact analysis of pneumococcal vaccination in elderly population in Italy from the perspectives of the National Health System (NHS) and Societal at 10 years of follow-up. Methods: A Markov model was developed based on the cohort of the Italian population to describe pneumococcal disease in elderly (=65 years). Three vaccination strategy scenarios were considered; No vaccination (Scenario 1), vaccination with 20% VCR (Scenario 2) and vaccination with 75% VCR (Scenario 3). The model considers costs of vaccination and other direct and indirect medical costs related to pneumococcal disease (non-bacteraemic pneumococcal pneumonia and pneumococcal meningitis). The NHS and Societal perspective and a simulated follow-up of 10 years were adopted. Results: In the base case, considering the cohort of population vaccinated followed for 10 years, the model estimated a total direct and indirect cost of €92.9, €88.8 and €77.5 million for the Scenario 1, 2 and 3. The ROI was -10% in the scenario without vaccination and 37% in the scenario with vaccination considering the impact of direct and indirect costs. Conclusions: In this study has been demonstrated that a pneumococcal vaccination in elderly populations is a strategy with a positive ROI if also indirect costs have been considered in the analysis. VCR do not affect the ROI but the budget impact.
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Piani, Jacopo <1988&gt. « Sviluppo di metodologie innovative di supporto decisionale alla progettazione basate su indicatori di prestazione ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/7024/1/Piani_Jacopo_tesi.pdf.

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Résumé :
Il progetto di ricerca è finalizzato allo sviluppo di una metodologia innovativa di supporto decisionale nel processo di selezione tra alternative progettuali, basata su indicatori di prestazione. In particolare il lavoro si è focalizzato sulla definizione d’indicatori atti a supportare la decisione negli interventi di sbottigliamento di un impianto di processo. Sono stati sviluppati due indicatori, “bottleneck indicators”, che permettono di valutare la reale necessità dello sbottigliamento, individuando le cause che impediscono la produzione e lo sfruttamento delle apparecchiature. Questi sono stati validati attraverso l’applicazione all’analisi di un intervento su un impianto esistente e verificando che lo sfruttamento delle apparecchiature fosse correttamente individuato. Definita la necessità dell’intervento di sbottigliamento, è stato affrontato il problema della selezione tra alternative di processo possibili per realizzarlo. È stato applicato alla scelta un metodo basato su indicatori di sostenibilità che consente di confrontare le alternative considerando non solo il ritorno economico degli investimenti ma anche gli impatti su ambiente e sicurezza, e che è stato ulteriormente sviluppato in questa tesi. Sono stati definiti due indicatori, “area hazard indicators”, relativi alle emissioni fuggitive, per integrare questi aspetti nell’analisi della sostenibilità delle alternative. Per migliorare l’accuratezza nella quantificazione degli impatti è stato sviluppato un nuovo modello previsionale atto alla stima delle emissioni fuggitive di un impianto, basato unicamente sui dati disponibili in fase progettuale, che tiene conto delle tipologie di sorgenti emettitrici, dei loro meccanismi di perdita e della manutenzione. Validato mediante il confronto con dati sperimentali di un impianto produttivo, si è dimostrato che tale metodo è indispensabile per un corretto confronto delle alternative poiché i modelli esistenti sovrastimano eccessivamente le emissioni reali. Infine applicando gli indicatori ad un impianto esistente si è dimostrato che sono fondamentali per semplificare il processo decisionale, fornendo chiare e precise indicazioni impiegando un numero limitato di informazioni per ricavarle.
The research project was finalized to develop an innovative decision support system based on key performance indicators for the choice among process alternatives. In particular, the project was focused on the definition of indicators able to support decisions in the debottlenecking of a process plant. Two indicators that allow evaluating the need and the potentialities for debottlenecking, identifying the causes of production losses and the utilisation of the equipment, were developed. The practical value and the potentialities of such indicators were evaluated analyzing the section of a production process of a high molecular weight organic substance. As a following step, the issue of deciding among process alternatives for debottlenecking was afforded. A methodology based on sustainability indicators was applied to select the best alternative. The methodology, that allows comparing the alternatives through the analysis of environmental, social and economic impacts, was further developed within the present study. Two area hazard indicators aiming at the assessment of the impacts of fugitive emissions were developed to integrate these aspects in the sustainability analysis of process alternatives. To increase the accuracy in the quantifications of these impacts, a new predictive model, based on available data in design phase, considering the different categories of emission sources, the mechanism of losses, and the maintenance, was developed to estimate the fugitive emissions in a process plant. The comparison between the experimental measurements of fugitive emissions rate in a process plant and the model results confirmed that this new predictive model was needed for an adequate comparison of the process alternatives, because the existing predictive models overestimate the real emission rate. Finally applying the indicators on a real process plant it was confirmed that these indicators are very important to simplify the decisional process, because they provide accurate indications based on a limited number of information.
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Piani, Jacopo <1988&gt. « Sviluppo di metodologie innovative di supporto decisionale alla progettazione basate su indicatori di prestazione ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/7024/.

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Résumé :
Il progetto di ricerca è finalizzato allo sviluppo di una metodologia innovativa di supporto decisionale nel processo di selezione tra alternative progettuali, basata su indicatori di prestazione. In particolare il lavoro si è focalizzato sulla definizione d’indicatori atti a supportare la decisione negli interventi di sbottigliamento di un impianto di processo. Sono stati sviluppati due indicatori, “bottleneck indicators”, che permettono di valutare la reale necessità dello sbottigliamento, individuando le cause che impediscono la produzione e lo sfruttamento delle apparecchiature. Questi sono stati validati attraverso l’applicazione all’analisi di un intervento su un impianto esistente e verificando che lo sfruttamento delle apparecchiature fosse correttamente individuato. Definita la necessità dell’intervento di sbottigliamento, è stato affrontato il problema della selezione tra alternative di processo possibili per realizzarlo. È stato applicato alla scelta un metodo basato su indicatori di sostenibilità che consente di confrontare le alternative considerando non solo il ritorno economico degli investimenti ma anche gli impatti su ambiente e sicurezza, e che è stato ulteriormente sviluppato in questa tesi. Sono stati definiti due indicatori, “area hazard indicators”, relativi alle emissioni fuggitive, per integrare questi aspetti nell’analisi della sostenibilità delle alternative. Per migliorare l’accuratezza nella quantificazione degli impatti è stato sviluppato un nuovo modello previsionale atto alla stima delle emissioni fuggitive di un impianto, basato unicamente sui dati disponibili in fase progettuale, che tiene conto delle tipologie di sorgenti emettitrici, dei loro meccanismi di perdita e della manutenzione. Validato mediante il confronto con dati sperimentali di un impianto produttivo, si è dimostrato che tale metodo è indispensabile per un corretto confronto delle alternative poiché i modelli esistenti sovrastimano eccessivamente le emissioni reali. Infine applicando gli indicatori ad un impianto esistente si è dimostrato che sono fondamentali per semplificare il processo decisionale, fornendo chiare e precise indicazioni impiegando un numero limitato di informazioni per ricavarle.
The research project was finalized to develop an innovative decision support system based on key performance indicators for the choice among process alternatives. In particular, the project was focused on the definition of indicators able to support decisions in the debottlenecking of a process plant. Two indicators that allow evaluating the need and the potentialities for debottlenecking, identifying the causes of production losses and the utilisation of the equipment, were developed. The practical value and the potentialities of such indicators were evaluated analyzing the section of a production process of a high molecular weight organic substance. As a following step, the issue of deciding among process alternatives for debottlenecking was afforded. A methodology based on sustainability indicators was applied to select the best alternative. The methodology, that allows comparing the alternatives through the analysis of environmental, social and economic impacts, was further developed within the present study. Two area hazard indicators aiming at the assessment of the impacts of fugitive emissions were developed to integrate these aspects in the sustainability analysis of process alternatives. To increase the accuracy in the quantifications of these impacts, a new predictive model, based on available data in design phase, considering the different categories of emission sources, the mechanism of losses, and the maintenance, was developed to estimate the fugitive emissions in a process plant. The comparison between the experimental measurements of fugitive emissions rate in a process plant and the model results confirmed that this new predictive model was needed for an adequate comparison of the process alternatives, because the existing predictive models overestimate the real emission rate. Finally applying the indicators on a real process plant it was confirmed that these indicators are very important to simplify the decisional process, because they provide accurate indications based on a limited number of information.
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Rollo, Mario. « Strumenti di supporto per il management dell'eco-innovazione ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2450/.

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Solfanelli, Francesco. « Modelli di supporto decisionale per i sistemi di controllo : un'applicazione ai processi di produzione biologica ». Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2009. http://hdl.handle.net/11566/242120.

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Livres sur le sujet "Strumenti di supporto decisionale"

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Iommi, Matteo. Strumenti di supporto per la progettazione energetica ed ambientale degli edifici. Santarcangelo di Romagna (RN) : Maggioli editore, 2017.

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Strumenti per l'e-governance : Sistemi multimediali di supporto alla pianificazione collaborativa. Firenze : Alinea, 2005.

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Cascioli, Serena. L'assistenza agli anziani : Il processo di programmazione e gli strumenti manageriali a supporto. Milano, Italy : FrancoAngeli, 2001.

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Gennaro, Ferrara, Passaro Renato et Vito Giuseppe, dir. L' internazionalizzazione delle piccole e medie imprese del Mezzogiorno : Percorsi imprenditoriali e strumenti di supporto. Napoli : Guida, 2002.

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Morisi, Massimo, Daniela Poli et Maddalena Rossi, dir. Il paesaggio nel governo del territorio. Florence : Firenze University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-670-5.

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Résumé :
Può oggi il paesaggio tornare ad essere un costrutto vivo, agito e plasmato da una pluralità di attori che operano per il suo mantenimento con modalità condivise? Il testo indaga il ruolo del paesaggio e dei suoi connotati strutturali nel governo del territorio, a partire dall’esperienza del piano paesaggistico della Toscana: questa riflessione, polifonica, ricca e sfaccettata, è indirizzata a favorire la nascita di strumenti comunicanti e pattizi, che non solo rafforzino dal basso il sistema decisionale – per superare il dichiarato distacco fra piani, politiche e sentire comune –, ma che aprano anche la strada al rinnovamento degli assetti consolidati della democrazia rappresentativa.
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6

Galante, Gianni. G Suite for Education : Gestire Facilmente la Tua Classe con gli Strumenti Di Google a Supporto Dell'insegnante, Dello Studente e Dell'apprendimento a Distanza. Independently Published, 2021.

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Gorga, Luciano Mattina Rosanna. Terzo Settore per il Bene Comune : Guida Pratica per Orientarsi Nel Terzo Settore, la Nuova Leva Di Marketing e le Opportunità Di Finanziamento. le Forme Giuridiche e gli Strumenti Di Supporto. Independently Published, 2020.

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