Littérature scientifique sur le sujet « Strategie di potere »

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Articles de revues sur le sujet "Strategie di potere"

1

Deo, Federica. « Disegnare la città staliniana. Opere e progetti della Masterskaja di Il'ja Golosov ». TERRITORIO, no 98 (mars 2022) : 7–17. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-098001.

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Résumé :
Nei primi anni '30 del Novecento l'architettura sovietica cambiò drasticamente. Il periodo che vide il passaggio dalla scena di avanguardia al Realismo Socialista è un interessante momento per comprendere la strategia politica sottesa alla costruzione della nuova capitale sovietica: la Mosca monumentale e imponente di Stalin. Attraverso l'analisi di documenti di archivio relativi ai progetti e alle opere dell'Atelier guidato da Il'ja Golosov al Mossovet e al dibattito architettonico del periodo considerato, questo scritto si propone di individuare le nuove strategie politiche per il controllo delle masse e la centralizzazione del potere attraverso la forma della città.
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2

Di Cosmo, Antonio Pio. « Le insegne ed i riti d’ascesa degli imperatori. Senso e significatività dei segni dell’eccellenza da Costantino a Valentiniano I ». Anales de Historia Antigua, Medieval y Moderna 53 (20 mai 2020) : 33–51. http://dx.doi.org/10.34096/ahamm.v53.7413.

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Résumé :
Il presente contributo analizza il ruolo giocato dai segni del potere imperiale ed in particolare delle insegne nei riti di elezione. Questa ricerca applica le conoscenze in materia archeologica, antropologica e storica. Si racconta il rituale di elezione e si risolvono le questioni circa i problemi di rappresentazione dell’augusto nelle cerimonie d’ascesa. In questo modo si vagliano le strategie di comunicazione che modellano i protocolli di creazione degli augusti.
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Di Cosmo, Antonio Pio. « I motivi erranti della regalità dell’impero romano e la costruzione della maestà visigota fra imitatio e percolazione delle regalia insigna. » En la España Medieval 45 (7 avril 2022) : 329–53. http://dx.doi.org/10.5209/elem.81450.

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Résumé :
Questo contributo propone un metodo euristico che adopera la categoria cognitiva dei motivi erranti della regalità, perché utile ad agevolare l’approccio alla cultura materiale ed immateriale del potere visigoto. La ricerca approfondisce quelle strategie di comunicazione che plasmano la cultura materiale e immateriale connessa alla regalità visigota partendo dai motivi tardoromani.
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Baldi, Andrea. « Strategie di potere, relazioni di genere e dinamiche familiari nelle Lettere di Annibale Guasco ». LaborHistórico 8, no 3 (31 décembre 2022) : 290–321. http://dx.doi.org/10.24206/lh.v8i3.56323.

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Tortora, Chiara. « Cura di sé e resistenza al potere in Michel Foucault ». SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no 38 (septembre 2010) : 44–53. http://dx.doi.org/10.3280/las2010-038005.

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Résumé :
Il saggio si concentra sul pensiero di Foucault tra la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta. La cura di sé e la nozione di soggettivitÀ proposte da Foucault in quegli anni sono lette come forme di lotta e resistenza ai molteplici poteri che nelle complesse societÀ contemporanee tentano di governare le nostre condotte pubbliche e private. La ricerca di uno stile di vita, la creazione permanente di se stessi, riprese dal mondo greco-ellenistico, diventano strategie attuali di lotta politica ed esercizio costante di libertÀ.
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Russo, Gianluca. « Un robusto apparato di segni. Quattrocento fiorentino e costruzione della sovranità. Rappresentazioni e linguaggi ». Italian Review of Legal History, no 8 (21 décembre 2022) : 39–77. http://dx.doi.org/10.54103/2464-8914/19250.

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Résumé :
Ispirato alle ricerche di Riccardo Fubini e alla sua proposta interpretativa e di metodo, originale e spesso alternativa al dibattito storiografico recente sui percorsi italiani alla statualità fra tardo Medioevo e prima età moderna, il saggio elegge il Quattrocento fiorentino a caso di studio e ne ripercorre il suggestivo itinerario di costruzione della sovranità, non tanto nel senso di prassi e concreto governo del territorio, quanto di una forma alta di legittimità del potere, capace di rendere Firenze sempre meno debitrice verso il riconoscimento delle due entità universali (sovrane per il Medioevo) di Chiesa e Impero. Prediligendo dunque il piano delle rappresentazioni e dell’elaborazione politico-giuridica, la sovranità di Firenze città dominante viene ripercorsa proponendo una rassegna dei suoi segni: tangibili, come ad esempio le celebri Pandette pisane, o carsici, come certe strategie penali in via di egemonizzazione gravitanti intorno al nesso maiestas/crimen laesae maiestatis. A itinerario tracciato sarà, forse, possibile domandarsi se – al di là del caso specifico – il tempo quattrocentesco abbia ancora molto da dire, ora che una singolare vicenda giudiziaria italiana oggetto di un recente studio parrebbe riesumare le antiche vestigia maiestatiche, quasi a segnare l’epifania di un potere sovrano postmoderno dai tratti inconsueti.
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7

Andreini, Daniela. « I fattori esogeni ed endogeni influenti sulle strategie di integrazione multicanale : un'analisi nel retailing in europa ». MERCATI & ; COMPETITIVITÀ, no 3 (octobre 2012) : 13–31. http://dx.doi.org/10.3280/mc2012-003002.

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Résumé :
L'integrazione tra diversi canali di vendita č una delle decisioni strategiche piů attuali nel settore del commercio al dettaglio. Questo lavoro si propone di analizzare alcuni dei fattori esogeni ed endogeni influenti sulle decisioni d'integrazione multicanale del retailing europeo. Apparentemente sembrerebbe che ogni nazione manifesti un livello d'integrazione multicanale differente secondo il livello di maturitÀ tecnologica dei consumatori locali. Attraverso una content analysis, invece, questo studio rivela che sono soprattutto i fattori endogeni alle imprese commerciali (potere di canale e gruppo di proprietÀ) a influenzare la scelta di integrazione multicanale. Si evincono quindi importanti implicazioni per i manager del retailing e stimoli per possibili future ricerche sul tema.
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Mazzoli, Lella. « La mancata comunicazione dell'unitŕ. 1911, 1961, 2011 ». SOCIOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE, no 41 (mai 2012) : 117–42. http://dx.doi.org/10.3280/sc2011-041010.

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Résumé :
L'articolo analizza i 150 anni dell'Unitŕ d'Italia attraverso la co-evoluzione della societŕ e dei media. Si parte dalla comunicazione dei primi quotidiani per poi arrivare alla televisione passando attraverso la fotografia, il cinema, la radio. Tutti media trasmissivi nella loro essenza, che paiono avere una riduzione di potere di penetrazione nel pubblico con l'arrivo di Internet, con il Web 2.0 e i siti di social network. L'analisi porta a concludere che le strategie comunicative adottate nelle celebrazioni dei 50, dei 100 e dei 150 anni non sono riuscite a consolidare nella coscienza della gente un sentimento di unitŕ. Lo studio riporta dati analizzati alla luce delle teorie comunicative e fa riferimento al pensiero di McLuhan di cui in questo 2011 si festeggiano i 100 anni dalla nascita.
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Ferrando, Anna. « La libertà impossibile. Informazione e potere politico in Egitto (1922-1955) ». MONDO CONTEMPORANEO, no 3 (septembre 2022) : 5–41. http://dx.doi.org/10.3280/mon2021-003001.

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Résumé :
Bacino di raccolta delle informazioni da Nord Africa e Medio Oriente, l'Egitto fu teatro di tensioni e convergenze fra le più influenti agenzie di stampa occidentali per tutta la complessa transizione verso l'indipendenza, anche dopo il 1922 e il 1936. In questo contesto, la rivendicazione della libertà di espressione e del controllo nazionale sulle notizie divenne bandiera del giornalismo egiziano non solo per affermare una propria specificità e dignità professionale, ma anche come strumento di emancipazione politica tout court. A partire dai fondi documentari dell'Agence Havas, dell'American University del Cairo e dell'archivio privato del giornalista Mustafa Amin, l'articolo indaga la svolta della decolonizzazione in Egitto attraverso il complicato intreccio mediatico-diplomatico e il prisma, scarsamente considerato dalla storiografia, delle agenzie di stampa. Chi furono gli individui e i gruppi che in Egitto sfidarono le agenzie di stampa occidentali? Quali strategie perseguirono? Come cambiò il rapporto fra giornalisti e potere politico nel passaggio dalla monarchia di re Faruq alla repubblica degli Ufficiali Liberi, caratterizzata dall'istituzione della Middle East News Agency nel 1955?
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Ferrazza, Daniela. « Street Level Evaluation : un approccio innovativo allo studio delle politiche sociali ». RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no 1 (mai 2010) : 75–95. http://dx.doi.org/10.3280/sa2010-001005.

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Résumé :
La valutazione street level dei servizi sociali č un approccio particolare nello studio e nella valutazione dei servizi pubblici, che sta guadagnando sempre piů apprezzamento nelle comunitŕ professionali. Essa si basa sul presupposto che i burocrati street level, hanno un ruolo cruciale nella realizzazione di servizi sociali/progetti/politiche e stabilisce che tale ruolo, lungi dall'essere un ostacolo, č creativo e attivo. La formula della Street Level Evaluation comprende una tecnica di osservazione diretta, di un processo partecipativo di valutazione e una particolare attenzione per le strategie del professionista, in base al presupposto che le politiche sono qualcosa che la gente fa. Ci sono diversi fattori che siamo stati in grado di cogliere, grazie a questo approccio, e che riguardano essenzialmente quegli aspetti del lavoro sociale che non possono essere trovati nei documenti e nelle dichiarazioni. Prima di tutto, gli aspetti organizzativi per la divisione del lavoro informale che influenzano molto la qualitŕ del servizio. Inoltre, le strategie degli operatori sociali messe in atto per sostenere le richieste dei clienti evidenziano spesso l'uso di potere discrezionale da parte di tali lavoratori. Abbiamo considerato questa discrezionalitŕ come un "neutro" componente della politica e siamo stati in grado di chiarire come questo potrebbe contribuire a costruire un migliore disegno di valutazione.
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Thèses sur le sujet "Strategie di potere"

1

GATTI, MARZIO. « Possessione e strategie di potere nelle Igrejas Zione a Maputo ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2012. http://hdl.handle.net/10281/30819.

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Résumé :
Questa ricerca si basa sullo studio delle chiese /zione/ nella capitale del Mozambico, Maputo. La particolarità di questi profili religiosi è l'aver introdotto, su una base "cristiana pentecostale", elementi legati alla tradizione religiosa locale.Le chiese /zione/ fanno parte delle /AICs/ (/African/ /Indipendent/ /Churches/) e studi recenti concordano sul fatto che il loro crescente successo sta soprattutto nell'enfasi che pongono nella guarigione divina, nella protezione e nella liberazione dalle forze del male. Inoltre la ricerca vuole porre attenzione alle credenze religiose locali come saperi e discorsi che circolano in quel determinato contesto socio-culturale della città di Maputo, fondati sulla ricerca dell'armonia tra i vivi e i morti. E' in questo quadro del dialogo continuo tra i vivi e i morti che si situa un'ampia e crescente aderenza di fedeli alle credenze e tradizioni religiose nel sud. Inoltre si esamineranno la figura del pastore /zione/ e le reti sociali che questi attiva all'interno della società mozambicana, oltre che le relazioni e le strategie di potere che vengono prodotte all'interno dell'/igreja/.
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2

Fiano, Maria <1974&gt. « Rituali del potere, potere dei rituali : strategie di rappresentazione simbolica della regalità carolingia e post-carolingia (869-1024) ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2005. http://hdl.handle.net/10579/244.

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3

Claudini, Niccolo' <1988&gt. « Strategie del potere : Il concetto di shi nelle fonti cinesi pre-Han ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3326.

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Résumé :
Il presente lavoro offre un quadro dell'evoluzione del concetto di shi nel panorama filosofico nella Cina pre-imperiale. Attraverso l'analisi del significato, viene offerta una traduzione adeguata in base al contesto, mettendo in luce lo sviluppo del dibattito sul potere, sulla moralità e sull'etica di governo. La tesi inizia con l'analisi di shi nelle principali opere militari, nelle quali shi assume il significato generico di "posizione vantaggiosa, vantaggio in relazione al nemico". La tesi prosegue con l'analisi di shi nelle prime opere legiste, nelle quali shi viene concepito come un imprescindibile strumento di governo; questa posizione verrà criticata da Mencio, ma parzialmente accettata e rielaborata da Xunzi. Infine, la tesi si conclude con l'analisi di shi nello Hanfeizi, che operò un lavoro di sintesi di tutte le idee espresse dai primi esponenti della scuola legista.
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4

Visani, Martina. « Metodi di rilevazione degli allergeni e strategie per la riduzione del potere allergico : il caso studio dell'arachide ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20976/.

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Résumé :
Sono definiti allergeni composti di natura proteica presenti in alcuni ingredienti alimentari che nei soggetti sensibilizzati provocano reazioni di tipo allergico e attualmente rappresentano un problema di sicurezza alimentare di rilevanza crescente. Contengono allergeni sia prodotti di origine animale che vegetale; le arachidi vengono largamente consumate in tutto il mondo, sia tal quali sia come ingredienti di numerose formulazioni e la risposta allergica che causano nei soggetti predisposti può anche essere mortale. Nel primo capitolo vengono descritte le proteine dell’arachide ad oggi riconosciute come allergeni dalla WHO/IUIS Allergen Nomenclature Sub-Committee in base alle loro caratteristiche biochimiche; in tutto l’elaborato ogni aspetto viene affrontato prendendo come riferimento questi allergeni. In particolare, la tesi ha come primo scopo quello di analizzare i principali strumenti utilizzati per individuare gli allergeni nelle matrici alimentari, valutandone i rispettivi vantaggi e svantaggi. Questo perché non esiste ancora un metodo ufficiale di rilevazione affidabile che permetta alle aziende produttrici di avere risultati di analisi accurati e confrontabili, necessari per rispettare le disposizioni di etichettatura previste dal Regolamento (UE) N. 1169/2011. Infine, in mancanza di una cura che prevenga l’insorgenza di una allergia, lo studio si conclude esaminando diversi approcci tecnologici per ottenere alimenti ipoallergenici a base di arachidi. Ciò consentirebbe agli individui predisposti di avere accesso a questi prodotti senza alcun rischio per la salute.
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5

Cavalli, Laura. « Strategie di accelerazione per l’approssimazione del vettore di PageRank ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23712/.

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Résumé :
Il seguente lavoro ha come obiettivo il confronto tra vari metodi finalizzati al calcolo del vettore di PageRank. Dopo aver enunciato le prime nozioni e introdotto il problema, la tesi si struttura in due parti : da un lato il vettore di PageRank è cercato attraverso la risoluzione di un problema agli autovalori, mentre dall'altro è calcolato come soluzione di un sistema lineare. In entrambi i casi siamo partiti dai metodi classici ricorrendo al metodo delle Potenze nel primo e al metodo di Jacobi nel secondo. Successivamente il nostro interesse si è spostato sul calcolo del vettore di PageRank atteso. Nel primo caso un’approssimazione di questo vettore è data da un' ottimizzazione del metodo delle potenze. Nel secondo caso, partendo da un nuovo metodo di ordine ridotto basato sull'algoritmo di Arnoldi, siamo arrivati alla conclusione che il metodo più adatto a risolvere questo problema sia una versione "restartata" di quest’ultimo algoritmo in quanto presenta un’occupazione di memoria e dei tempi di convergenza notevolmente inferiori a quelli degli altri metodi.
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Mastropieri, Giuseppe. « Potere di mercato, dominanza ed interazione strategica tra gli operatori elettrici : collusione tacita nel mercato elettrico italiano ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3422360.

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Résumé :
Ten years after the liberalization of the electric power sector, Italy's energy prices continue to be structurally and notably higher by 60%-80% as compared to those of other major European markets (e.g. OMEL in Spain; PowerNext in France; NordPool in Scandinavia; EEX in Germany). Unlike many mainstream studies and researches carried out in the past few years, this one investigates the relationship existing between the market structure, the oligopolistic strategies of the dominant operator (i.e. Enel Produzione) in a market characterized by an asymmetric leader/follower balance and the relevant market-prices. Starting from the overall analysis of the existing peer-reviewed literature on market power, market dominance and antitrust practices on the basis of a structure-conductperformance paradigm to the study of the industrial sector while making use of other recent analytical tools employed by the european antitrust authorities in monitoring competition policies and investigating actual and potential market power abuses and tacit collusion practices, we have focused our attention on Italy's electric power market in the wake of the liberalization process initiated by the so-called Bersani Decree in 1999. The main effort made in structuring this model-based research was to isolate all the variables depending on "physics" market issues which may have a direct or an indirect effect on the electric power market (e.g. upstream-market factors, natural gas and Brent oil procurement strategies, structural bottlenecks in trasmission grid, status and development of the electric generation plants, price variance in the general demand in relation to time slots) while trying to assess which market dynamics can be explained by the strategic interaction between the operators involved, as a result of the unilateral market power of the dominant market player. In order to achieve these objectives we have empirically investigated the phenomenon under examination starting with a situational survey on the liberalization process inside the electric power and natural gas sectors, jointly carried out in 2005 by Italy's antitrust and electricity authorities (i.e. AGCM and AEEG). The survey made use of the entire database for the 2004-2008 district market prices recorded by the Mercato del Giorno Prima (MGP) del Gestore del Mercato Elettrico S.p.A. (GME) i.e. 26,280 price-related observations that came to constitute an incredible empirical resource for the linear regression test gradually taking shape during the survey. First of all we updated the AEEG/AGCM's situational survey up to the year 2008 with particular reference to standard concentration indexes (such as concentration degree, HHI) and cruciality (namely Residual Demand, Residual Supply Index RSI and Residual Operational Index ROI) in certain macro areas specifically indicated by the AEEG, so we basically created a historical sequence upon which we could operate a longitudinal analysis of structural market indexes. In other words, the main original contribution of this approach concerned the adoption of reduced form model with regards to standard structural indicators (independent variables) and market-related electricity prices (dependent variable). Thanks to an initial set of tests based on simplified investigation model we have therefore managed to create a model which was able to statistically explain 85% of the price amount. This result provides a basis for the development of an'advanced reduced form strategic interaction models to be applied to the study of the electricity market sector. What unequivocally emerges here is the remarkable impact exerted by the cruciality indicator on the price of electricity within the IPEX (Italian Power Exchange) and it also shows that more traditional concentration indexes - CR5 e HHI above all - are unsuitable to explain the market power dynamics of the electric power sector, as they usually produce an underevaluation effect. This approach, though scientifically relevant, shows a number of limitations that are partly due to the multifarious linear regression approach which doesn't take into sufficient consideration the periodic character of the electricity market (daily, weekly, monthly) and partly to the narrow explanatory scope of this very model, as it basically may ignore a number of undefined variables. Also, we cannot pass under silence the cross-correlation between the regressors, which are hardly explainable without resorting to oversimplified assumptions. The research lines that should be followed in this field are, on the one hand, the development of a new enhanced model in opposition to the current one which is basically formulated in terms of "explosions" of undeveloped dummy variables - and, on the other hand, the utilization of a comparative approach by means of which this new model can be tried and tested in other European national markets, in order to confirm the extent of its theoretical assumption.
A 10 anni dalla liberalizzazione del settore elettrico, i prezzi dell’energia in Italia risultano strutturalmente e significativamente superiori a quelli dei principali mercati europei di circa il 60-80% (OMEL, Spagna; PowerNext, Francia; NordPool, Paesi scandinavi; EEX, Germania). Diversamente dai principali studi e ricerche realizzati negli ultimi anni, si è indagato la relazione tra struttura di mercato, strategie oligopolistiche dell’operatore dominante (Enel Produzione) in un assetto di mercato di tipo asimmetrico leader-followes e prezzi dell’energia sul mercato. A partire dall’analisi della letteratura scientifica sulle tematiche del potere di mercato, della dominanza e delle pratiche collusive seguendo il paradigma tradizionale strutturacondotta- performance dell’economica industriale e gli strumenti di analisi più recenti dell’economia della concorrenza adottati dalle authority antitrust per indagare l’esistenza e l’uso del potere di mercato e della collusione tacita, si è preso in esame il caso del mercato elettrico italiano a valle del processo di liberalizzazione introdotto nel 1999 con il Decreto Bersani. Lo sforzo modellistico principale è stato quindi proprio quello di isolare tutte le variabili “fisiche” che incidono direttamente e indirettamente sul mercato elettrico (mercati upstream e strategie di approvvigionamento del petrolio e del gas naturale, vincoli di rete e struttura dei mercati zonali, composizione tecnologico-impiantistica del parco produttivo e sua evoluzione, elasticità della domanda al prezzo nelle diverse fasce orarie, etc.) cercando di valutare quanta parte degli esiti del mercato è spiegabile attraverso l’interazione strategica non cooperativa tra gli operatori frutto dell’esercizio del potere di mercato unilaterale da parte dell’operatore dominante. Per raggiungere questi obiettivi si è indagato empiricamente il fenomeno partendo dall’Indagine conoscitiva sullo stato della liberalizzazione dei settori dell’energia elettrica e del gas naturale condotta nel 2005 dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) e dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas (AEEG). La ricerca ha interessato l’intero data set dei prezzi zonali di mercato registrati nel Mercato del Giorno Prima (MGP) del Gestore del Mercato Elettrico S.p.A. (GME) dal 2004 al 2008 sui diversi mercati geografici rilevanti italiani (26.280 osservazioni di prezzi che hanno costituito una base empirica integrale per il test del modello di regressione lineare multipla che via via è stato sviluppato). In primo luogo si è proceduto all’aggiornamento dell’Indagine conoscitiva dell’AEEG e AGCM al 2008 degli indici di concentrazione (grado di concentrazione, HHI) e di pivotalità (Domanda Residuale RSI – Residual Supply Index, IOR Indice Operatore Residuale) sulle macro-aree definite dall’AEEG per delimitare i mercati geografici rilevanti, in modo da costruire una serie storica su cui procedere ad un’analisi longitudinale dei indici strutturali di mercato. Il primo contributo originale ha riguardato, la proposizione di un modello in forma ridotta che mettesse in relazione gli indicatori strutturali (variabili indipendenti) e i prezzi dell’energia elettrica registrati sul mercato (variabile dipendente). Attraverso una prima fase di test con modelli esplorativi semplificati, si è giunti a costruire un modello in grado di spiegare da un punto di vista statistico l’85% del prezzo. Tale risultato pone le basi per lo sviluppo di modelli di interazione strategica in forma ridotta applicati al mercato dell’energia elettrica Emerge in maniera inequivocabile l’esistenza di un consistente impatto della pivotalità sul prezzo dell’energia elettrica nell’IPEX (Italian Power Exchange), e al contempo si palesa come gli indici tradizionali di concentrazione – CR5 e HHI in primis – non siano idonei a spiegare il potere di mercato nel settore elettrico, soprattutto per effetti di sottostima. Questo approccio ancora seppur di rilevante interesse scientifico, evidenzia limiti di diversa natura: da un lato imputabili allo strumento della regressione lineare multivariata che non riesce a tenere in debita considerazione la multiperiodalità che caratterizza il mercato elettrico (giornaliera, settimanale, annuale), dall’altro rispetto alla capacità esplicativa del modello per effetto di alcune variabili omesse. Infine vanno discussi e affrontati alcuni effetti di autocorrelazione tra i regressori che risultano comunque difficilmente indagabili se non con forti assunzioni semplificatrici. Le direzioni di ricerca vanno quindi rintracciate da un lato nel perfezionamento di un modello più evoluto rispetto a quello formulato attraverso l'"esplosione" delle variabili dummy in forma embrionale e di quelle omesse, e dall’altro nel test comparato del modello in altri mercati europei per validarne l’estendibilità delle assunzioni teoriche.
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Dalla, Longa Elisa. « La media e bassa pianura veneta a sud dell'antico Adige nell'età del bronzo. Popolamento ed evoluzione socio-politica di un territorio a cavallo tra Europa, Italia e Mediterraneo ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3424757.

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Résumé :
Aim of this thesis is the reconstruction of Bronze Age settlement dynamics of the part of low and middle Veneto plain lying between ancient Adige river and present Po river. The research was structured in the following phases: the study of published data on paeleoidrographical aspects, in order to understand the settlement choices in relation with ancient environment; the study of all published archaeological Bronze Age contexts; the re-reading of material culture from these context, in order to redefine chronological and cultural aspects; the chrono-typological analysis of two groups of archaeological materials: the published sample of conformed handles, and the unpublished material from Fondo Paviani RBA and FBA embanked settlement. The main tools of the research are a database and GIS. The sample of all considered sites is composed by 288 contexts. The principal results regarding settlement dynamics are: 1) In the EBA a gradual stable occupation of the Northern Po Valley is attested, especially along riverbeds and wetlands, according to a process of “colonization” from Garda Lake pile-dwelling system to the plain. From the cultural point of view, the territory is characterized by Polada culture (EBA1) and Barche di Solferino aspect (EBA2), with the presence of some elements referable to Danubian-Carpathian area. 2) In MBA, an increase in settlement number is attested for MBA1, while in MBA2 the evidences clearly decrease, probably according to the simultaneous colonization of the Southern Po Valley; in MBA3 another small increase is registered. Already since MBA1, and in MBA2 and 3, settlements with bank and moat are known for the area. The cultural aspects are strictly related to the Southern Po Valley ones, even if we notice some independent characters. External relationships are attested, both with peninsular Italy - Grotta Nuova and Appenino cultural aspects – and continental Europe. 3) In the Recent Bronze Age, and specially in its advanced phase, a generalized and outstanding increase in the number of settlements is attested, together with the development of socio-political complex structures, as it is the polity of Valli Grandi Veronesi. This polity, whose central place is Fondo Paviani, is the key area for the wide exchange system that connects the examined territory with continental Europe, peninsular and North-Western Italy and the Aegean-Mediterranean area. 4) In the Final Bronze Age, a general contraction in the number of settlements is attested in FBA1-2, while we cannot record a collapse, but a general rearrangement of territorial pattern with the development of Frattesina, the new key context for the exchange system that connects continental Europe and Mediterranean world. In FBA3 a new process of territory occupation is attested, related to the centers of Gazzo Veronese, Oppeano, Montagnana, Este and Villamarzana
La presente tesi ha come obiettivo la ricostruzione delle dinamiche insediamentali dell’età del bronzo nella fascia di media e bassa pianura veneta compresa tra l’antico ventaglio di divagazione dell’Adige a nord e l’attuale corso del Po a sud. La ricerca si è articolata in varie fasi: lo studio dei dati paleoidrografici antichi dell’area, al fine di analizzare le scelte locazionali in relazione all’ambiente; lo studio di tutte le occorrenze di rinvenimenti archeologici noti per l’età del bronzo; il riesame della cultura materiale edita proveniente dai contesti in esame, al fine di ridefinire le caratteristiche cronologiche e culturali dei rinvenimenti; l’analisi tipocronologica di due lotti di materiale: il campione di tutte le apofisi di anse edite, e il materiale inedito dallo scavo di un settore dell’insediamento arginato dell’età del BR e BF iniziale di Fondo Paviani. I principali strumenti utilizzati per l’analisi territoriale sono stati un database e il GIS. Il campione di siti individuati è di 288. L’analisi del popolamento ha messo a punto i seguenti risultati: 1) Nel BA è attestata una progressiva occupazione stabile della pianura, con strategie insediamentali che prediligono le sedi perifluviali, soprattutto a partire dal BA 2, secondo quella che è nota come una “colonizzazione” della pianura dal bacino gardesano. Dal punto di vista culturale, il territorio si inquadra nell’ambito delle facies di Polada (BA1) e Barche di Solferino (BA2), con la presenza di elementi allogeni che rimandano alle coeve facies del bacino danubiano-carpatico. 2) Nel BM, si assiste ad un progressivo incremento quantitativo del numero delle attestazioni per il BM1, a un decremento nel BM2 - probabile riflesso della colonizzazione in atto nella pianura sud-padana, e a un probabile incremento nella fase di BM3. Già a partire dal BM1, e poi nel corso di BM2 e 3, emergono i primi esempi di abitati con aggere e fossato. Dal punto di vista culturale il territorio appare omogeno con i caratteri delle facies sud-padane, seppure con delle specificità locali. Si individuano inoltre relazioni con l’area peninsulare adriatica - facies di Grotta Nuova e Appenninica - e una connessione con l’Europa continentale. 3) Nel BR e soprattutto nel BR2 si assiste ad un esponenziale aumento del numero dei siti, con la formazione di sistemi insediativi unitari come la polity delle Valli Grandi Veronesi - incentrata attorno al central place di Fondo Paviani - snodo-chiave del complesso sistema di scambi che collega in questo momento il territorio con l’Europa continentale, l’Italia peninsulare e nord-occidentale, l’Egeo e il Mediterraneo. 4) Nel BF, infine, il popolamento registra una contrazione - ma non un sistematico crollo - del numero di siti nel BF1-2 - quando si assiste a un processo di radicale riassetto del popolamento con la nascita, sull’asse del Po, di Frattesina, nuovo snodo-chiave nelle direttrici dello scambio tra Europa continentale e Mediterraneo - e ad una nuova rioccupazione del territorio, con la concentrazione esclusiva del popolamento, tra BF3 e IFe1, attorno ai poli di Gazzo Veronese, Oppeano, Montagnana, Este e Villamarzana
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DES, DORIDES LUCA. « Scemi, derelitti e degenerati Strategie di potere e contrattazione del sapere nell’ospedale dei matti di Roma (1918-1938) ». Doctoral thesis, 2010. http://hdl.handle.net/11573/917971.

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ZORNETTA, GIULIA. « Langobardia minor (secoli VIII-IX). Competizione, conflittualità e potere politico ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3255118.

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FORMICONI, Cristina. « LÈD : Il Lavoro È un Diritto. Nuove soluzioni all’auto-orientamento al lavoro e per il recruiting online delle persone con disabilità ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251119.

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Résumé :
INTRODUZIONE: Il presente progetto di ricerca nasce all’interno di un Dottorato Eureka, sviluppato grazie al contributo della Regione Marche, dell’Università di Macerata e dell’azienda Jobmetoo by Jobdisabili srl, agenzia per il lavoro esclusivamente focalizzata sui lavoratori con disabilità o appartenenti alle categorie protette. Se trovare lavoro è già difficile per molti, per chi ha una disabilità diventa un percorso pieno di ostacoli. Nonostante, infatti, la legge 68/99 abbia una visione tra le più avanzate in Europa, l’Italia è stata ripresa dalla Corte Europea per non rispettare i propri doveri relativamente al collocamento mirato delle persone con disabilità. Tra chi ha una disabilità, la disoccupazione è fra il 50% e il 70% in Europa, con punte dell’80% in Italia. L’attuale strategia europea sulla disabilità 2010-2020 pone come obiettivi fondamentali la lotta alla discriminazione, le pari opportunità e l’inclusione attiva. Per la realizzazione di tali obiettivi assume un’importanza centrale l’orientamento permanente: esso si esercita in forme e modalità diverse a seconda dei bisogni, dei contesti e delle situazioni. La centralità di tutti gli interventi orientativi è il riconoscimento della capacità di autodeterminazione dell’essere umano, che va supportato nel trovare la massima possibilità di manifestarsi e realizzarsi. Ciò vale ancora di più per le persone con disabilità, in quanto risultano fondamentali tutte quelle azioni che consentono loro di raggiungere una consapevolezza delle proprie capacità/abilità accanto al riconoscimento delle caratteristiche della propria disabilità. L’orientamento assume così un valore permanente nella vita di ogni persona, garantendone lo sviluppo e il sostegno nei processi di scelta e di decisione con l’obiettivo di promuovere l’occupazione attiva, la crescita economica e l’inclusione sociale. Oggi giorno il frame work di riferimento concettuale nel campo della disabilità è l’International Classification of Functioning, Disability and Health (ICF), il quale ha portato a un vero e proprio rovesciamento del termine disabilità dal negativo al positivo: non si parla più di impedimenti, disabilità, handicap, ma di funzioni, strutture e attività. In quest’ottica, la disabilità non appare più come mera conseguenza delle condizioni fisiche dell’individuo, ma scaturisce dalla relazione fra l’individuo e le condizioni del mondo esterno. In termini di progetto di vita la sfida della persona con disabilità è quella di poter essere messa nelle condizioni di sperimentarsi come attore della propria esistenza, con il diritto di poter decidere e, quindi, di agire di conseguenza in funzione del proprio benessere e della qualità della propria vita, un una logica di autodeterminazione. OBIETTIVO: Sulla base del background e delle teorie di riferimento analizzate e delle necessità aziendali è stata elaborata la seguente domanda di ricerca: è possibile aumentare la consapevolezza negli/nelle studenti/esse e laureati/e con disabilità che si approcciano al mondo del lavoro, rispetto alle proprie abilità, competenze, risorse, oltre che alle limitazioni imposte dalla propria disabilità? L’obiettivo è quello di sostenere i processi di auto-riflessione sulla propria identità e di valorizzare il ruolo attivo della persona stessa nella sua autodeterminazione, con la finalità ultima di aumentare e migliorare il match tra le persone con disabilità e le imprese. L’auto-riflessione permetterà di facilitare il successivo contatto dialogico con esperti di orientamento e costituirà una competenza che il soggetto porterà comunque come valore aggiunto nel mondo del lavoro. METODI E ATTIVITÀ: Il paradigma teorico-metodologico adottato è un approccio costruttivista: peculiarità di questo metodo è che ciascuna componente della ricerca può essere riconsiderata o modificata nel corso della sua conduzione o come conseguenza di cambiamenti introdotti in qualche altra componente e pertanto il processo è caratterizzato da circolarità; la metodologia e gli strumenti non sono dunque assoggettati alla ricerca ma sono al servizio degli obiettivi di questa. Il primo passo del progetto di ricerca è stato quello di ricostruzione dello stato dell’arte, raccogliendo dati, attraverso la ricerca bibliografica e sitografica su: l’orientamento, la normativa vigente in tema di disabilità, i dati di occupazione/disoccupazione delle persone con disabilità e gli strumenti di accompagnamento al lavoro. A fronte di dati mancanti sul territorio italiano relativi alla carriera e ai fabbisogni lavorativi degli/delle studenti/esse e laureati/e con disabilità, nella prima fase del progetto di ricerca è stata avviata una raccolta dati su scala nazionale, relativa al monitoraggio di carriera degli studenti/laureati con disabilità e all’individuazione dei bisogni connessi al mondo del lavoro. Per la raccolta dati è stato sviluppato un questionario ed è stata richiesta la collaborazione a tutte le Università italiane. Sulla base dei dati ricavati dal questionario, della letteratura e delle indagini esistenti sulle professioni, nella fase successiva della ricerca si è proceduto alla strutturazione di un percorso di auto-orientamento, volto ad aumentare la consapevolezza nelle persone con disabilità delle proprie abilità e risorse, accanto a quella dei propri limiti. In particolare, il punto di partenza per la costruzione del percorso è stata l’Indagine Istat- Isfol sulle professioni (2012) e la teoria delle Intelligenze Multiple di H. Gardner (1983). Si è arrivati così alla strutturazione del percorso di auto-orientamento, composto da una serie di questionari attraverso i quali il candidato è chiamato ad auto-valutare le proprie conoscenze, le competenze, le condizioni di lavoro che gli richiedono più o meno sforzo e le intelligenze che lo caratterizzano, aggiungendo a questi anche una parte più narrativa dove il soggetto è invitato a raccontare i propri punti di forza, debolezza e le proprie aspirazioni in ambito professionale. Per sperimentare il percorso di auto-orientamento creato, nell’ultima fase della ricerca è stato predisposto uno studio pilota per la raccolta di alcuni primi dati qualitativi con target differenti, studenti/esse universitari/e e insegnanti di scuola superiore impegnati nel tema del sostegno e dell’orientamento, e utilizzando diversi strumenti (autopresentazioni, test multidimensionale autostima, focus group). CONCLUSIONI: I dati ottenuti dallo studio pilota, seppur non generalizzabili, in quanto provenienti da un campione esiguo, hanno evidenziato come il percorso di auto-orientamento attivi una riflessione sulla visione di sé nei diversi contesti e un cambiamento, in positivo o in negativo, nell’autostima e nella valutazione di sé in diverse aree, ad esempio nell’area delle relazioni interpersonali, del vissuto corporeo, dell’emotività ecc. Tali dati ci hanno permesso soprattutto di evidenziare punti di forza e debolezza del percorso creato e di apportare modifiche per una maggiore comprensione e adattabilità del prodotto stesso. Il valore del percorso orientativo è connesso al ruolo attivo di auto-valutatore giocato dal candidato con disabilità, affiancando a questa prima fase di autovalutazione un successivo confronto dialogico con un esperto, tale da permettere un ancoraggio alla realtà esterna, al contesto in cui il soggetto si trova a vivere. In questo senso, l’orientamento assume il valore di un processo continuo e articolato, che ha come scopo principale quello di sostenere la consapevolezza di sé e delle proprie potenzialità, agendo all’interno dell’area dello sviluppo prossimale della persona verso la realizzazione della propria identità personale, sociale e professionale.
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Livres sur le sujet "Strategie di potere"

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Álvarez, Alejandra Franganillo, et José Antonio López Anguita. Élites e reti di potere : Strategie d'integrazione nell'Europa di età moderna. Pisa : Pisa University Press, 2016.

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Nardis, Fabio De. La Rifondazione comunista : Asimmetrie di potere e strategie politiche di un partito in movimento. Milano, Italy : FrancoAngeli, 2009.

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La Rifondazione comunista : Asimmetrie di potere e strategie politiche di un partito in movimento. Milano, Italy : FrancoAngeli, 2009.

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Russo, Maria Antonietta. I Peralta e il Val di Mazara nel XIV e XV secolo : Sistema di potere, strategie familiari e controllo territoriale. Caltanissetta : S. Sciascia, 2003.

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Ruzzu, Antonello. La casacca del re : Archivio penale e strategie di potere nella Sardegna contadina e pastorale di fine Ottocento fra Stato di diritto e Stato sociale. Pisa : ETS, 1999.

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Ruzzu, Antonello. La casacca del re : Archivio penale e strategie di potere nella Sardegna contadina e pastorale di fine Ottocento fra Stato di diritto e Stato sociale. Pisa : ETS, 1999.

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author, Fulco Alfredo, dir. Dalla natura all'artificio : Villa Caristo dai Lamberti ai Clemente : strategie insediative tra economia e potere nel Regio Demanio di Stilo. Soveria Mannelli : Rubbettino, 2015.

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La frontiera lucchese nel Medioevo : Torri, castelli, strutture difensive e insediamenti fra strategie di potere e controllo del territorio nei secoli XIII e XIV. Cinisello Balsamo (Milano) : Silvana, 2004.

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Franca, Miani Uluhogian, et Dall'Acqua Marzio, dir. Oltre i confini : Strategie di genti e di poteri. Parma : PPS, 1996.

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10

Genick, Daniela Cocchi. L' antica età del bronzo nell'Italia centrale : Profilo di un'epoca e di un'appropriata strategia metodologica. Firenze : Octavo, 1998.

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Chapitres de livres sur le sujet "Strategie di potere"

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Stocchetti, Andrea. « 3 • Tratti evolutivi di una transizione necessaria ». Dans Osservatorio sulle trasformazioni dell’ecosistema automotive italiano 2022. Venice : Fondazione Università Ca’ Foscari, 2023. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-703-6/003.

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Résumé :
In questo capitolo si cerca di dare una lettura sistemica alla transizione verso la trazione elettrica, cioè una lettura che metta in luce come l’aspetto tecnologico e quello strategico contribuiscano insieme a rimodellare il settore automotive in modo ben più radicale di quanto non avverrebbe se l’innovazione avesse impatti esclusivamente sulla tecnologia di prodotto. L’ipotesi di partenza è che sebbene il cambiamento di paradigma che il settore automobilistico sta vivendo non sia solo un effetto dell’innovazione nei propulsori, ciononostante quest’ultima rappresenta l’elemento catalizzatore di una opportunità strategica, e cioè il poter ripensare radicalmente sia il concetto di veicolo sia il modello di business complessivo, ben oltre la semplice elettrificazione del gruppo propulsore. In questa chiave di lettura il passaggio dell’elettrico da soluzione di nicchia a tecnologia di massa è una esperienza dalla quale, a parere di chi scrive, si possono trarre nuovi insegnamenti in merito ai processi di diffusione delle innovazioni.
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