Littérature scientifique sur le sujet « Storia religiosa di Monfalcone »

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Articles de revues sur le sujet "Storia religiosa di Monfalcone"

1

Poulat, Émile. « Ricerche per la storia religiosa di Roma, n° 8, Rome, Ed. di storia e letteratura religiosa, 1990, 402 p. » Annales. Histoire, Sciences Sociales 50, no 1 (février 1995) : 213–14. http://dx.doi.org/10.1017/s0395264900060807.

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Gajano, Sofia Boesch. « Sacro/santo. Un percorso di ricerca, una collana di storia religiosa ». La Ricerca Folklorica, no 31 (avril 1995) : 139. http://dx.doi.org/10.2307/1480042.

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3

Galeazzi, Giancarlo. « Personalismo e personalismi. Storia e significati ». Medicina e Morale 53, no 2 (30 avril 2004) : 241–63. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2004.642.

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Résumé :
Ripercorrendo la storia dell’idea di persona e delle filosofie che l’hanno posta al centro della loro riflessione, l’Autore mostra che il personalismo è un concetto al plurale sia dal punto di vista diacronico che da quello sincronico. In particolare evidenzia come questa caratterizzazione pluralistica sia evidente nel nostro tempo, quando la persona è centrale non solo in filosofie di ispirazione religiosa, ma anche in alcune a connotazione laica, nonché in alcune scienze psicologiche e sociali. Tuttavia, secondo l’Autore, le diverse forme di personalismo possono essere ricondotte a due orientamenti principali: uno di carattere umanistico (ontologico o etico) e l’altro di carattere naturalistico (funzionalistico o analitico). Una tale distinzione si rivela efficace anche nel campo della bioetica in sostituzione di altre, che si sono rivelate discutibili, come quelle che contrappongono le impostazioni laica e religiosa, della qualità e della sacralità della vita, della disponibilità e della non disponibilità della vita. Di fronte al diversificato uso del termine persona, l’Autore, pur riconoscendo che ciò ha determinato una certa equivocità, sostiene l’opportunità non di abbandonarlo, bensì di conservarlo: con l’obbligo, però, di qualificare chiaramente le diverse impostazioni, in modo da favorire sia la presa di coscienza dell’attuale conflitto di visioni, sia l’utilità di un confronto tra queste teorie rivali. Solo puntualizzando quanto le accomuna e quanto le differenzia sarà possibile mettere in dialogo i diversi orientamenti, nella consapevolezza che sul tema della persona va cercata la risposta all’interrogazione antropologica, che, dopo l’antropocentrismo moderno e l’antiumanesimo postmoderno, si è resa impellente dal punto di vista teoretico ed etico.
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4

Zangrilli (book author), Franco, et Antonio Franceschetti (review author). « La voce e la storia : Ispirazione religiosa nell'opera di Rodolfo Doni ». Quaderni d'italianistica 14, no 2 (1 octobre 1993) : 333. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v14i2.10231.

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Alciati, Roberto. « Un libro non scritto. La Storia religiosa d'Italia di Luigi Salvatorelli ». HISTORIA MAGISTRA, no 28 (mars 2019) : 89–99. http://dx.doi.org/10.3280/hm2018-028008.

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6

Munarini, Giuseppe. « Tragedia degli armeni negli anni della Grande Guerra. Storia, memoria, letteratura ». Journal of Church History 2020, no 1 (1 juin 2020) : 18–40. http://dx.doi.org/10.24193/jch.2020.1.2.

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Résumé :
Riassunto: Questo articolo ha come base la conferenza fatta dal professore Giuseppe Munarini all’Istituto di Storia Ecclesiastica „Nicolae Bocșan” dell’Università Babeș-Bolyai di Cluj-Napoca, il 7 dicembre 2017. Giuseppe Munarini lavora da molti anni su argomenti di ricerca legati alla storia, cultura e vita religiosa degli armeni, i suoi contributi sono quindi noti sia in Italia che in Romania. Nel presente materiale viene realizzata una breve sintesi degli eventi di un secolo fa, negli anni della Prima Guerra Mondiale, quando uno dei più antichi popoli della storia europea fu sottoposto ad una politica sistematica di purificazione etnica di cui esito fu un’immane tragedia collettiva che soffrì la comunità armena della Turchia di allora. L’autore si sofferma prevalentemente sulla dimensione spirituale dell’identità di questo popolo e passa in rassegna, al contempo, numerosi contributi sul tema, apparsi soprattutto in Italia, dal campo della storiografia, memorialistica e letteratura.
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7

Costantini, Anthony G., Franco Zangrilli et Rodolfo Doni. « La voce e la storia : Ispirazione religiosa nell' opera di Rodolfo Doni ». Italica 71, no 1 (1994) : 138. http://dx.doi.org/10.2307/479424.

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8

Malena, Adelisa. « Intorno a libri di lettere. Appunti di lettura ». SOCIETÀ E STORIA, no 136 (juillet 2012) : 403–12. http://dx.doi.org/10.3280/ss2012-136008.

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Résumé :
In queste note di lettura sul volume Libri di lettere di Lodovica Braida si pone l'attenzione soprattutto sulla natura sociale di una tipologia di testi che rappresenta un vero e proprio fenomeno culturale nell'Italia del Cinquecento: le raccolte di lettere a stampa in volgare, prendendo in considerazione tanto la produzione, quando la fruizione di queste antologia. Parole chiave: epistolografia; storia religiosa; editoria. Adelisa Malena, About Libri di lettere. Marginal notes This review article on Libri di lettere by L. Braida focuses on the social nature of a distinct genre, that was a cultural phenomenon of the Renaissance Italy: the printed vernacular letter collections. Under this perspective, the author takes into consideration both the production and the reception of the anthologies.
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Sariolghalam, Mahmoud. « Cultura politica ed evoluzione dello stato in Iran. Un approccio di storia culturale ». STORIA URBANA, no 131 (novembre 2011) : 35–51. http://dx.doi.org/10.3280/su2011-131003.

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Résumé :
L'articolo si concentra sulla storia dell'evoluzione delle strutture diin Iran, concentrandosi sul periodo rivoluzionario, e investigandone i limiti e le potenzialitŕ. Pesano sullo stato iraniano secoli di autoritarismo e soprattutto l'ambigua definizione delle prioritŕ geostrategiche, vista la peculiare posizione geografica della Repubblica islamica, che ha causato il sacrificio di obiettivi quali la crescita economica e sociale del paese sull'altare della "sicurezza nazionale". Il saggio affronta anche la questione dell'identitŕ iraniana, elemento di difficile definizione a causa della composita ereditŕ culturale nazionale: fortemente nazionalista, al tempo stesso essa č anche religiosa e "intima, filosoficamente, con la storia intellettuale dell'Occidente". Queste diverse "fonti" dell'identitŕ sono in perenne conflitto e, sommate a un modello di governo contestato, rendono la cultura politica e ladella Repubblica islamica estremamente instabili.
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Martini, Mariano, Elio Adelfio Cardinale, Lugi Rubino, Nicola Luigi Bragazzi et Ilaria Barberis. « Papa Pio XII nella storia della Radiologia ». Acta medico-historica Adriatica 17, no 2 (18 décembre 2019) : 337–46. http://dx.doi.org/10.31952/amha.17.2.10.

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Résumé :
Nel 1933 i Professori della Scuola Medica genovese V. Maragliano, GB. Cardinale e A. Vallebona decisero di proporre come Santo Patrono e Protettore dei Radiologi, San Michele Arcangelo. L’iniziativa dei Grandi Maestri genovesi della Radiologia fu accolta subito dai colleghi con grande entusiasmo. Venne quindi inoltrata richiesta scritta di “supplica” a Papa Pio XII per ottenere il riconoscimento ufficiale da parte della Chiesa cattolica. La scelta dell’Arcangelo Michele fu motivata dai Professori in quanto Santo che, nell’iconografia religiosa, è l’unico a vestire l’armatura, è guardiano del Paradiso e conduce le anime a Dio. Inoltre il Santo rappresenta, il trionfo della luce del bene contro le tenebre del male. La Sacra Congregazione dei Riti, emanò in data 15 gennaio 1941 il decreto che costituiva: “Sanctus Michael, Archangelus pro radiologis et radiumtherapeuticis patronus et protector declaratus”.
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Thèses sur le sujet "Storia religiosa di Monfalcone"

1

Stabile, Eleonora <1984&gt. « Una storia silenziosa. Memoria femminile nel quartiere operaio di Monfalcone tra gli anni Sessanta e Settanta ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2715.

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Questo lavoro si occupa della memoria femminile del quartiere operaio di Monfalcone, durante gli anni Sessanta e Settanta. Attraverso la raccolta di diciotto testimonianze di mogli di lavoratori del cantiere navale della città, vengono indagati diversi aspetti della vita del quartiere operaio dal punto di vista femminile. I temi principali sono: gli scioperi degli anni Sessanta e Settanta dal punto di vista delle mogli; Il quartiere operaio raccontato dalle donne; l'idea di casalinga.
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2

Iliceto, Annachiara <1976&gt. « Aspetti di vita quotidiana, religiosa, militare e civile in Britannia e lungo il Vallo di Adriano ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1560/1/ILICETO_ANNACHIARA_TESI.pdf.

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Résumé :
The dissertation aims to provide an overview of some aspects of everyday life in Roman Britain in general and in the area of Hadrian’s Wall in particular. In a preliminary description, the writer addresses the complex topic related to the genesis of borders as the fulfillment of the expansionist parable of Rome, and as the space manifestation of the sunset of the idea of an imperium sine fine. Then the thesis passes to examine, in subsequent chapters, first the religious theme in its peculiar indigenous component and in the cultural practices triggered by the process of Romanization, secondly the question whether is possible to study everyday life in the northernmost province of the Empire through a discussion of the civilian settlements in proximity to military sites. This issue is drawn especially thanks to the analysis of the so-called Vindolanda tablets, which constitute a valuable evidence of a lively environment both under human and social respect. Before giving an indication of the specific bibliography, the work offers a number of appendices which elaborate part of the information which has been supplied in the previous sections. Mention of the epigraphic repertoires and literary and antiquarian sources is finally made.
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Iliceto, Annachiara <1976&gt. « Aspetti di vita quotidiana, religiosa, militare e civile in Britannia e lungo il Vallo di Adriano ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1560/.

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Résumé :
The dissertation aims to provide an overview of some aspects of everyday life in Roman Britain in general and in the area of Hadrian’s Wall in particular. In a preliminary description, the writer addresses the complex topic related to the genesis of borders as the fulfillment of the expansionist parable of Rome, and as the space manifestation of the sunset of the idea of an imperium sine fine. Then the thesis passes to examine, in subsequent chapters, first the religious theme in its peculiar indigenous component and in the cultural practices triggered by the process of Romanization, secondly the question whether is possible to study everyday life in the northernmost province of the Empire through a discussion of the civilian settlements in proximity to military sites. This issue is drawn especially thanks to the analysis of the so-called Vindolanda tablets, which constitute a valuable evidence of a lively environment both under human and social respect. Before giving an indication of the specific bibliography, the work offers a number of appendices which elaborate part of the information which has been supplied in the previous sections. Mention of the epigraphic repertoires and literary and antiquarian sources is finally made.
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Bullian, Enrico. « La sicurezza sul lavoro e la navalmeccanica dal secondo dopoguerra a oggi. Il caso del cantiere di Monfalcone ». Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2013. http://hdl.handle.net/10077/10260.

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Résumé :
2011/2012
La tesi ha l’obiettivo di indagare l’evoluzione della gestione della sicurezza sul lavoro nell’Italia del Novecento e in particolare del secondo dopoguerra. L’attenzione viene focalizzata sul caso specifico della navalmeccanica e del Cantiere di Monfalcone, anche in chiave comparata con un approfondimento sul periodo fra gli anni Sessanta e Ottanta. I primi 3 capitoli si occupano della sicurezza sul lavoro in Italia nella seconda metà del Novecento, mentre i capp. 4-6 trattano della salute operaia nel Cantiere di Monfalcone e negli altri stabilimenti navali. In ogni capitolo si affronta il problema in termini riferibili sia agli infortuni sia alle malattie professionali, svolgendo approfondimenti specifici sull’esposizione all’amianto.
XXIV Ciclo
1983
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5

CARRARO, SILVIA. « TRA SACRO E QUOTIDIANO. IL MONACHESIMO FEMMINILE NELLA LAGUNA DI VENEZIA IN EPOCA MEDIEVALE (SECOLI IX-XIV) ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2012. http://hdl.handle.net/2434/172812.

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Résumé :
This research studies the origin and evolution of venetian female monasticism from IX to XIV centuries. Religion dynamics is the focus of this study but it examines relationships with venetian politic situation. It starts with a "large" monasticism that includes great variety of women's spiritual experiences to arrive to consider a "strict" monasticism through the analysis of istitutionalisation processes. This study considers not only Church point of view, but also women's religion vocations.
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6

Rossetti, Edoardo. « Visioni di riforma. Il cardinale spagnolo Bernardino López de Carvajal e le élite milanesi nella crisi religiosa di primo Cinquecento (1492-1521) ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2017. http://hdl.handle.net/11577/3426317.

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Résumé :
Visioni di riforma, or visions of reform, is my Ph.D. research project. Its focus are the religious discussions that took place during the period of the Italian political crises (1495-1535), and, in this context, the relationship between Milanese society and Bernardino López de Carvajal (1456-1523). Carvajal, a native of Plasencia, in Estremadura, became cardinal of Santa Croce in Gerusalemme in 1495. He sojourned in Milan for the first time in 1496-97, as papal legate to the Sforza court. Subsequently, he returned to the Lombard capital for the schismatic council sponsored by the King of France, Luis XII, in 1510-11. Carvajal assumed a leading role in the organization that preceded the council itself. In both 1496-97 and 1510-11 the cardinal established a close relationship with some milanesi; especially with people that were deeply involved with the promotion of the Amadeites and Jesuati congregations. His two stays in Milan offered Carvajal also the opportunity to come into contact with with some local artists: the wood carvers de’ Donati, and the painters Bernardino de’ Conti and Bartolomeo Suardi, called Bramantino. In 1496, Carvajal probably met Bramante, and it is possible that was involved with architect's moving to Rome. As the protector of the Amadeites, the Spanish cardinal commissioned Bramante to work in their Roman church of San Pietro in Montorio on behalf of the king of Spain. My dissertation is structured into four sections. I will start with, an overview of the situation before the schismatic council. The first chapter will be dedicated to the cultural circle centered around Gaspare Ambrogio Visconti, poet and main patron of Bramante in Milan. Documents connect him to the trial for heresy of a Balkan friar that was preaching in Milan during the Lent of 1492. Anti-friars discussions, calls for reform of the Roman court, interest for the ancient languages ​​of the Bible, appeals to translate of sacred texts in vernacular languages to facilitate the understanding of the lay, eschatological anxiety for an imminent end of the world, are all element of this cultural context. As some writings composed just after the death of Visconti reveal, between the discussion's topics was the discovery of the New World and the condition of its inhabitants in relation to the redemption bought by Christ. If Visconti and his circle are mostly known for their relationship with Bramante, and for the famous Uomini d’armi painted in the former's house, it is necessary to connect to this social word 'popular' religious imagines (for exemple of the Antichrist and of the Apocalypse) that were printed in the printing press sponsored by Visconti. Expanding the material discussed in the first section, the second will be aimed at reconstructing sacred spaces (often unfortunately destroyed) built by observant friars, and will focus on the social relationship between Milanese people and mendicant reformed friars. Most of this part is based on a new archival research on Lombard last wills and testaments from the fifteenth and sixteenth centuries. I will then move to the pre-council works and the actual counciliar sessions of the ecclesiastics that met with the support of King Louis XII of France and Emperor Maximilian I to reform the Church. The council originally assembled in Pisa, but was forced to relocate, first to Milan, then to Asti, and finally to Lyons, because of the reaction of Pope Julius II. The main protagonist of the third section of my dissertation will be of course Cardinal Bernardino Lopez de Carvajal. A large part of this chapter will be dedicated to his persona and the role he played during the council Pisa-Milan. His partecipation culminated in his election as Antipope Martin VI, the ideal successor of Martin V, the pope elected by the Council of Constance in 1417. Carvajal felt the need of reforming the church, an eschatological anxiety and was supportive of the reconquest of the Holy Land. All themes were discussed by some of Milanese that participated in meetings at home Visconti, by ex ducal secretaries, and Amadeites supporters. I will therefore discuss how these interest interlaced and overlapped. Carvajal patronage in Milan will be then taken into consideration. He was involved in decoration of the Amadeites and Jesuati churches in Milan and Pavia, and also in the renovation of the monastery of Chiaravalle. In particular Carvajal ordered a depiction of the Last Judgment in San Girolamo in Milan that probably completed by an altarpiece, the Crucifixion of Bramantino now in Brera. The same painter realized a Lamentation over the Dead Christ for the Hierusalem’s chapel in Santa Croce in Rome. Considering these works of art in an overview of Carvajal's patronage reveals the political intent and religious ideas of the cardinal. As a conclusion, I will examine post-counciliar events, and will focus on the second French domination of Milan (1515-21). I will argue that the experience of the council left a deep impression on Lombard society, especially on the Dominicans observant of Santa Maria delle Grazie, the Jesuati, the brotherhood of Santa Corona, and the Augustinian nuns of Santa Marta and San Lazzaro. The reading of the Apocalypsis Nova, probably left in Milan by Carvajal, characterizes this group that titled its meetings to the Divina Sapientia, and the personification of the godly wisdom that was an emblem of the Spanish cardinal. The deep mark left by the prospect of ecclesiastical reform promised in the council is visually revealed in some of work Bernardo Zenale, Bernardino Luini (who was especially connected with this group) and Bramantino. But also the later reuse of blocks for printing the images that decorated the acts of the council is a strong testimony of shared ideals and intent of this part of the Milan society with the councilar’s fathers. A review of the contemporary work of Isidoro Isolani and Matteo Bandello (that were published years later) allows to create a lively environment. The conclusive symbolic event of this period is the Milanese edition (the only Italian edition) of the Iulius exlusus e coelis by Erasmus that traces in the satiric tone of the council events. The leader of the publishing operation is Andrea Calvi, who was soon to be involved in the dissemination of Lutheran texts.
Il progetto di ricerca si incentra sulle discussioni religiose lombarde tra la fine del XV e i primi anni del XVI secolo, in un periodo che corrisponde all’ultima fase del governo sforzesco e alle due dominazioni francesi del ducato di Milano. Ampio spazio è riservato all’analisi delle relazione culturali e delle devozioni personali di aristocratici letterati, editori mercanti, cancellieri e segretari ducali milanesi. Ne emerge un quadro di anticlericalismo marcato, di attese escatologiche, di una forte tensione alla riforma della chiesa mediata dalle osservanze degli ordini mendicanti, in parte simile a quello di altre realtà europee contemporanee che sembrava del tutto estraneo alla realtà lombarda. In questo contesto uno spazio particolare è riservata alla figura del cardinale castigliano Bernardino Carvajal. L’alto prelato fu più volte presente sulla scena milanese come legato pontificio prima (1496-1497) e come animatore del concilio promosso da Luigi XII per destituire Giulio II (1510-1512). Divenuto inviso al re d’Aragona, ma favorito dal re di Francia dopo la morte di Georges d’Amboise per una possibile successione pontificia, il cardinale fu al centro di ambienti velati di un certo grado di eterodossia e promotore di una serie di controverse iniziative. Il suo nome è legato alla diffusione dell’Apocalypsis Nova e può essere ora messo in relazione con il cenacolo spirituale della Divina Sapienza legato al monastero milanese di Santa Marta. Il forte legame stretto con una parte dell’élite culturale lombarda può essere letto come il detonatore della vivace situazione religiosa della Milano della seconda dominazione francese. Le fonti utilizzate per la ricerca includono una disamina dei legati devozionali dei testamenti milanesi, un’analisi delle committenze artistiche del cardinal Carvajal (da Roma, a Milano, alla nativa Plasencia) della congregazione dei gesuati di San Girolamo, nonché dell’intero etourage lombardo del cardinale.
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7

Manzato, Alessandro <1992&gt. « La dissidenza religiosa italiana e l'anabattismo veneto nel secolo XVI : il caso di Serravalle ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11502.

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Résumé :
L’elaborato intende esaminare la dissidenza religiosa in Italia nel XVI secolo e particolarmente una delle forme in cui essa si è incarnata, l’anabattismo veneto, diffusosi nella metà di quel secolo. Il primo capitolo analizzerà, dopo una contestualizzazione di carattere generale sulla diffusione delle idee religiose ascrivibili alla Riforma in Italia nel Cinquecento, l’anabattismo veneto nel suo complesso, dal suo arrivo nei domini della Serenissima fino alla sua dissoluzione verso gli anni '70 del XVI secolo. Il secondo capitolo invece si focalizzerà su un caso particolare, quello di Serravalle (dal 1866 unitasi a Ceneda nell'odierna città di Vittorio Veneto). Si analizzerà la diffusione di idee riformate e di comportamenti anticlericali al suo interno, la formazione di una comunità anabattista, i rapporti tra anabattisti e gli altri dissidenti religiosi.
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8

Romeo, Paola <1984&gt. « La Santissima Trinità di Mileto : una revisione critica dell'architettura religiosa normanna in Calabria e le sue conseguenze in Sicilia ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5629.

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Résumé :
La ricerca ha preso in oggetto un monumento rilevante della Calabria medievale, la Santissima Trinità di Mileto, abbazia fatta costruire da Ruggero I Altavilla in quella che scelse come capitale della sua contea e luogo della sua sepoltura. L’edificio è andato interamente distrutto a seguito del rovinoso terremoto del 1783 che rase al suolo l'intera cittadina calabrese. Della chiesa abbaziale e del monastero non rimangono dunque che pochissimi ruderi e qualche reperto. La ricerca si è proposta di studiare monograficamente questo monumento ripercorrendo criticamente tutte le voci bibliografiche apparse sul tema, di esaminare gli scavi effettuati, ed infine di sottoporre l'insieme ad un'accurata revisione critica. Si è ripercorsa inoltre la storia della Calabria normanna e punto focale sono stati i confronti architettonici che si sono avanzati con altri monumenti calabresi dell’epoca, primo fra tutti la cattedrale della stessa Mileto. Elemento di interesse infine è stato l’evidenziazione delle ripercussioni stilistiche che il linguaggio architettonico adottato dalla chiesa della Santissima Trinità ha provocato nei primi monumenti normanni della Sicilia.
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9

Padoan, Tatsuma <1979&gt. « Attori, reti e linguaggi dell'esperienza religiosa : indagini semiotiche sulle strategie di enunciazione nel discorso religioso giapponese ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2011. http://hdl.handle.net/10579/1063.

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Résumé :
La ricerca si prefigge di esplorare il problema dell’enunciazione all’interno del discorso religioso giapponese, prendendo in esame due diversi case studies, che si differenziano per epoca storica e per forme espressive utilizzate, oltre che per un distinto uso dei dispositivi enunciativi. Si cercherà in particolare di seguire la proposta di B. Latour sull’analisi di diversi regimi di enunciazione, integrando le sue idee con i modelli della semiotica generativa. Ad un capitolo introduttivo sul concetto di enunciazione e su alcuni suoi recenti sviluppi, seguiranno i due casi concernenti rispettivamente: i meccanismi di traduzione e di costruzione identitaria presenti in un discorso mitologico shintō-buddhista medievale, attivati da particolari prassi enunciative che portano all’instaurazione di un regime di credenza; e la negoziazione del territorio attuata da un regime di enunciazione politica, che connette tra loro attori umani e non-umani all’interno di un pellegrinaggio urbano, costruito per mezzo di una campagna pubblicitaria e commerciale. La diversità dei casi esaminati permetterà una maggiore comparazione tra le diverse forme e strategie di enunciazione presenti nel discorso religioso in Giappone, consentendo di valutare l’efficacia della metodologia semiotica in questo campo di ricerca, e suggerendo possibili orientamenti futuri di indagine.
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10

DEBERNARDI, LEA. « Il fons pietatis e la fontana di giovinezza. Iconografia religiosa e temi profani fra tardo Medioevo e prima Età moderna ». Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2020. http://hdl.handle.net/11384/103838.

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Livres sur le sujet "Storia religiosa di Monfalcone"

1

Enzo, Bevilacqua, Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Gorizia. et Azienda speciale per il porto di Monfalcone., dir. Il porto di Monfalcone : Storia, immagini, prospettive. [Monfalcone] : Edizioni della Laguna, 1996.

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2

Raspini, Giuseppe. Castelfranco di Sopra : Appunti di storia religiosa. [Fiesole] : Servizio editoriale fiesolano, 1996.

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3

Luciano, Vaccaro, dir. Storia religiosa di Serbia e Bulgaria. Milano : Centro ambrosiano, 2008.

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4

Jean-Dominique, Durand, Sani Annamaria et Tuninetti Giuseppe 1940-, dir. Contributi e documenti di storia religiosa. Torino : Centro studi sul giornalismo piemontese "C. Trabucco,", 1993.

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5

Caprio, Stefano. Pagine della storia religiosa di Bovino. Foggia : Claudio Grenzi editore, 2013.

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6

Luciano, Vaccaro, et Fondazione ambrosiana Paolo VI, dir. Storia religiosa di Croazia e Slovenia. Milano : Centro ambrosiano, 2008.

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7

Italy) Settimana europea (29th 2007 Gazzada. Storia religiosa degli ebrei di Europa. Milano : Centro ambrosiano, 2013.

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8

Filoramo, Giovanni. Figure del sacro : Saggi di storia religiosa. Brescia : Morcelliana, 1993.

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9

Luciano, Vaccaro, dir. Storia religiosa di Belgio, Olanda e Lussemburgo. Milano : Centro ambrosiano, 2000.

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10

Alberti, Ottorino Pietro. Scritti di storia civile e religiosa della Sardegna. Cagliari : Edizioni Della Torre, 1994.

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Chapitres de livres sur le sujet "Storia religiosa di Monfalcone"

1

« Elementi per la ricostruzione della storia della diocesi di Populonia-Massa Marittima tra VIII e XI secolo : ». Dans Archeologia dell’architettura religiosa e forme di potere all’Isola d’Elba tra XI e XII secolo, 31–60. Archaeopress Publishing Ltd, 2022. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv2nrz7gd.6.

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