Articles de revues sur le sujet « Storia economica del mondo antico »

Pour voir les autres types de publications sur ce sujet consultez le lien suivant : Storia economica del mondo antico.

Créez une référence correcte selon les styles APA, MLA, Chicago, Harvard et plusieurs autres

Choisissez une source :

Consultez les 31 meilleurs articles de revues pour votre recherche sur le sujet « Storia economica del mondo antico ».

À côté de chaque source dans la liste de références il y a un bouton « Ajouter à la bibliographie ». Cliquez sur ce bouton, et nous générerons automatiquement la référence bibliographique pour la source choisie selon votre style de citation préféré : APA, MLA, Harvard, Vancouver, Chicago, etc.

Vous pouvez aussi télécharger le texte intégral de la publication scolaire au format pdf et consulter son résumé en ligne lorsque ces informations sont inclues dans les métadonnées.

Parcourez les articles de revues sur diverses disciplines et organisez correctement votre bibliographie.

1

BANG, PETER FIBIGER. « (E.) Lo Cascio (ed.) Credito e moneta nel mondo romano. Atti degli Incontri capresi di storia dell'economia antica (Capri 12–14 ottobre 2000). (Pragmateiai : collana di studi e testi per la storia economica, sociale e amministrativa del mondo antico 8.) Pp. 289, figs. Bari : Edipuglia, 2003. Cased, €36. ISBN : 88-7228-318-3. » Classical Review 56, no 2 (octobre 2006) : 437–39. http://dx.doi.org/10.1017/s0009840x06002319.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
2

Bagnali, Roger S. « The Antonine Plague returns - ELIO LO CASCIO (a cura di), L'IMPATTO DELLA “PESTE ANTONINA” (Pragmateiai. Collana di studi e testi per la storia economica, sociale e amministrativa del mondo antico, vol. 22 ; Edipuglia, Bari 2012). Pp. 370, figs. ISBN 978-88-7228-638-8. EUR. 70. » Journal of Roman Archaeology 26 (2013) : 714–17. http://dx.doi.org/10.1017/s1047759413000639.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
3

Brice, Lee L. « Per La Storia Militare del Mondo Antico : Prospettive retrospettive (review) ». Journal of Military History 72, no 2 (2008) : 550–51. http://dx.doi.org/10.1353/jmh.2008.0109.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
4

Murray, Oswyn. « History and reason in the ancient city ». Papers of the British School at Rome 59 (novembre 1991) : 1–13. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200009661.

Texte intégral
Résumé :
STORIA E RAZIONALISMO NELLA CITTA ANTICAViene trattato l'intreccio tra storia e razionalismo nell'organizzazione dello Stato nel mondo antico. Si dimostra che la vita politica greca si basava sul razionalismo e che la Storia veniva usata, ma subordinandola a speculazioni razionali. Ciò è provato dall'importanza degli Atti di fondazione mitici e dalla manipolazione della documentazione storica per fini politici. Vengono trovate le origini del razionalismo politico greco nelle origini della polis nel primo periodo arcaico. L'articolo termina con una discussione sul rapporto tra il razionalismo politico greco e lo sviluppo della polis in Etruria e Roma arcaica.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
5

Di Nubila, Marco. « Dalla libertŕ alla responsabilitŕ del futuro : percorso di strategia verso un nuovo sviluppo economico sostenibile di San Marino ». RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no 3 (septembre 2011) : 35–65. http://dx.doi.org/10.3280/sa2011-003004.

Texte intégral
Résumé :
Partendo dal presupposto che l'ideale di libertas perpetua, che anima la storia della piů antica Repubblica, implichi per San Marino la responsabilitŕ di ricreare il proprio futuro ad ogni svolta della storia, il saggio ne affronta le implicazioni in una logica conseguente: dalla necessitŕ di reinterpretare la propria identitŕ millenaria nel mondo globalizzato, alla definizione di una nuovaper il Paese; dall'elaborazione di un piano strategico, allo sviluppo delle necessarie capacitŕ esecutive; fino all'attivazione delle leve fondamentali per l'avvio del cambiamento. Č un percorso di strategia quello proposto dall'Autore nella ricerca di una via di uscita dalla crisi, verso un nuovo modello di sviluppo economico competitivo e sostenibile. Facendo uso degli strumenti essenziali di strategia in ambito economico, emerge la proposta di una direzione organica di marcia nel medio-lungo periodo, che diviene riferimento essenziale anche nell'affrontare l'emergenza della crisi nell'immediato.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
6

Baurain, Claude. « Passé Légendaire, Archéologie et Réalité Historique : L'Hellénisation de Chypre ». Annales. Histoire, Sciences Sociales 44, no 2 (avril 1989) : 463–77. http://dx.doi.org/10.3406/ahess.1989.283601.

Texte intégral
Résumé :
Fare storia significa studiare fonti. La problematica storica non è, se non al caso limite, uno studio dei fatti in quanto tali, ma uno studio délie fonti in quanto in un modo o nell'oltro ci danno i fatti.(Arnaldo Momigliano, Sesto contributo alla storia degli studi classici e del mondo antico (1980), p. 392).L'expansion du monde mycénien, tel qu'il nous apparaît au terme d'un long siècle d'activités archéologiques, fait toujours l'objet de multiples études et prises de position. On a longtemps cru reconnaître la présence physique de Grecs mycéniens en des lieux aussi éloignés de la péninsule hellénique que l'Italie du Sud, la Sicile, l'Anatolie occidentale, Chypre ou encore Ugarit.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
7

Couvenhes, Jean-Christophe. « Luigi Loreto. Per la storia militaire del mondo antico. Prospettive retrospettive. Naples, Jovene, 2006, 257 p. » Annales. Histoire, Sciences Sociales 64, no 5 (octobre 2009) : 1217–18. http://dx.doi.org/10.1017/s0395264900024628.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
8

Saitto, Francesco. « RAGIONANDO SUL TRATTATO DI MAASTRICHT COME MOMENTO DI “FRATTURA” : PROCESSO DI INTEGRAZIONE EUROPEA E TRASFORMAZIONI DEL SISTEMA ECONOMICO ». Il Politico 251, no 2 (3 mars 2020) : 138–57. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2019.241.

Texte intégral
Résumé :
L'articolo esamina il Trattato di Maastricht in una prospettiva storica e comparativa, concentrandosi sulle sue implicazioni economiche e costituzionali. Il Trattato di Maastricht viene quindi contestualizzato in un processo storico, evidenziando i tentativi dello Stato costituzionale europeo di affrontare la crisi del cosiddetto "liberalismo incorporato" dopo la caduta di Bretton Woods. Questo processo ha avuto significativi contraccolpi economici e politici in tutto il mondo. In Europa, gli anni Settanta sono stati caratterizzati da un'elevata instabilità economica, soprattutto in considerazione del sistema monetario e del crescente debito pubblico. Da allora è nata l'esigenza di una nuova forma di radicamento democratico del capitalismo, con l'obiettivo di creare un nuovo equilibrio tra capitalismo e democrazia. Sebbene pieno di contraddizioni, il Trattato di Maastricht rappresentava un tentativo di far fronte a questo mutevole ordine mondiale economico e politico. In quel periodo il sistema politico italiano si trovava a fronteggiare un'insopportabile instabilità economica e il Trattato di Maastricht rappresentava un'opportunità per favorire una riforma del sistema politico ed economico "dall'esterno" attraverso un "vincolo esterno", come lo definì Guido Carli. Non era la prima volta nella storia italiana. Un nuovo processo è iniziato e, pieno di contraddizioni e inadeguatezze, è ancora in corso.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
9

Freni, Giulia. « Gli antichi e la glaukophthalmia : nuovi dati per la storia di un ‘inestetismo’ mediterraneo ». Florentia Iliberritana 31 (15 octobre 2021) : 67–80. http://dx.doi.org/10.30827/floril.v31i.20977.

Texte intégral
Résumé :
Tra gli aspetti più curiosi del mondo antico vi è il disprezzo per gli occhi blu, di certo qualcosa di molto distante dal modo in cui la bellezza viene concepita ai nostri giorni. Il presente contributo si propone di ripercorrere la percezione di questo tratto fisico da parte degli antichi, mostrando come esso fosse associato anche alla capacità di gettare il malocchio. Avere il cosiddetto ὄμμα γλαυκόν era considerato un vero e proprio inestetismo, per cui spesso si cercava di correggerlo con particolari medicamenti, come quelli suggeriti da Galeno nel IV libro del De compositione medicamentorum secundum locos libri X. Il disprezzo per gli occhi blu emerge anche dai trattati fisiognomici e da altri scritti in cui questo tratto fisico è associato a determinate caratteristiche della persona che lo porta: per esempio, Efestione di Tebe nota come l’iride glauca si trovi per lo più in coloro che hanno i capelli biondi o rossi. Di questa credenza si ha un riflesso anche in alcune fonti latine come il De origine et situ Germanorum di Tacito, in cui gli occhi blu e i capelli rossi sono considerati tratti tipici dei Germani. Una certa attenzione è rivolta, in questo contributo, anche ai termini adoperati in greco e latino per indicare l’iride glauca, mettendo in luce il legame con la dea Atena, definita γλαυκῶπις. Dopo aver analizzato le testimonianze antiche si accenna infine ad alcune sopravvivenze di questa credenza, facendo riferimento al mondo arabo e alla Grecia moderna, in cui ricorre nuovamente la percezione dell’occhio glauco come elemento negativo.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
10

Ferrari, Paolo. « Introduzione a L'industria bellica nella storia d'Italia. Economia e tecnologia negli studi di Andrea Curami ». ITALIA CONTEMPORANEA, no 261 (février 2011) : 575–84. http://dx.doi.org/10.3280/ic2010-261001.

Texte intégral
Résumé :
Andrea Curami (1947-2010) č stato docente di Meccanica applicata e di altre materie al Politecnico di Milano, esperto di motori e di automobilismo, storico delle vicende militari ed economiche italiane tra Ottocento e seconda guerra mondiale. Si č occupato anche di storia dei trasporti e ha promosso le ricerche di un gruppo di studiosi riunito attorno a sé. A partire dagli studi sull'aeronautica, ha sviluppato un'analisi originale dell'industria bellica italiana, coniugando storia delle vicende militari e storia economica e della tecnologia, ponendo al centro i rapporti tra committenza pubblica e un mondo dell'industria, continuamente oscillante tra innovazione e sfruttamento delle risorse pubbliche, che progressivamente si afferma quale componente decisiva della classe dirigente. Curami ha in particolare studiato la Grande guerra quale snodo cruciale di questo processo, e il riarmo fascista, quando l'industria č in grado di imporre alle forze armate mezzi spesso obsoleti e inadeguati. Del riarmo fascista e della mancata mobilitazione nel secondo conflitto mondiale egli propone un modello interpretativo nel quale l'analisi tecnica diviene funzionale alla comprensione delle politiche seguite dalle imprese, con un'interpretazione originale dei rapporti tra forze armate, politica e grande industria.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
11

Corritore, Renzo P. « Horrea. Un'istituzione che «va e viene» nella politica annonaria delle cittŕ di antico regime ». STORIA URBANA, no 134 (juin 2012) : 11–29. http://dx.doi.org/10.3280/su2012-134002.

Texte intégral
Résumé :
Approvvigionamento - Conservazione e distribuzione dei grani - Mercato - Storia urbana - Cittŕ italiane, secc. XIII-XVIII Quanto sia diffuso e quale natura abbia - innanzi agli interessi privati soprattutto - il Magazzino pubblico dei grani nelle cittŕ dell'Italia centro settentrionale nei secoli XIII-XVIII sono aspetti sufficienti a porre in discussione alcuni capisaldi della concezione tradizionale dell'Annona. In cittŕ la formazione di stock alimentari eccedenti il fabbisogno dei consumatori č di fatto un miraggio. Granai, magazzini, solai, strutture specializzate per il ricovero delle derrate sono un bene raro. La distribuzione del raccolto č ineguale, la struttura delle scorte fra i particolari ancor piů sperequata. Anche laddove si manifesta la volontŕ del ceto di governo o dell'autoritŕ di istituire un Magazzino municipale (o statale) non si esce da una forzata sussidiarietŕ - per la carenza degli spazi di ricovero - fra strutture pubbliche e granai privati. L'istituzione di un Magazzino pubblico dei grani a carattere permanente č quindi piů l'eccezione che la regola nelle cittŕ di antico regime. Qualora invece lo si faccia, si tratta di un'istituzione transitoria (da economia di guerra) oppure tende ad assumere il ruolo di fondamentale leva economica alla quale il ceto dirigente affida il compito di stabilizzare i prezzi di mercato anche nelle fasi di sovrapproduzione.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
12

Dalché, Patrick Gautier. « L'idea di Italia. Geografia e storia numéro spécial de Geografia Antiqua. Rivista di geografia storica del mondo antico e di storia della geografia, 7, 1998. » Annales. Histoire, Sciences Sociales 58, no 1 (février 2003) : 269–70. http://dx.doi.org/10.1017/s0395264900003103.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
13

Kita, Marek. « „Niebiańska filozofia”, czyli chrześcijaństwo jako umiłowanie Mądrości ». Analecta Cracoviensia 40 (4 janvier 2023) : 179–90. http://dx.doi.org/10.15633/acr.4012.

Texte intégral
Résumé :
L’idea antica del cristianesimo come „filosofia celeste di Cristo” può apparire al giorno d’oggi ambigua e anacronistica. Nella cultura occidentale dopo un lungo periodo di riflessione sul rapporto tra cristianesimo e filosofia si assiste alla nascita del fenomeno della „filosofia cristiana” – una cosa diversa dalla teologia – che reca in sé l’affermazione che il cristianesimo stesso non si riduce alla filosofia. Eppure in tutta la storia della Chiesa troviamo alcuni pensa- tori che parlano del cristianesimo come una filosofia in senso estensivo. Anche Benedetto XVI nella enciclica Spe salvi ci ha ricordato una visione di Cristo come Filosofo, cioè una persona che sa insegnare l’arte della vita. Infatti potremo dire anche di piú: se pensiamo a Cristo come Sapienza incarnata, allora la nostra filosofia – l’amore della sapienza – diventa l’amore per Lui.Il cristianesimo come filosofia per estensione ci offre una visione integrale della realtà, in conformità alla frase di Pascal: „Chi conosce Cristo, conosce la ragione di tutte le cose”. In Gesù è stato incarnato un progetto divino dell’uomo e del mondo. L’insegnamento della Sapienza crocifissa ci apre gli occhi del cuore al senso vero dell’essere e dell’esistenza. Il suo sacrificio ci rivela una nuova ontologia, in cui l’essere significa dono. Nella luce di Cristo contempliamo il senso della storia e della cultura umana.Il cristianesimo come „amore della Sapienza eterna” realizza il compito della filosofia (nel suo concetto antico) e lo completa. Esso si presenta come una saggezza del cuore ma questo non significa irrazionalismo – nella saggezza così s’incontrano la ragione discorsiva, l’intuizione e la fede. Inoltre „filosofia celeste” corregge ogni filosofia della terra insegnandoci che l’amore vale più del pensiero. Alla scuola del Vangelo il frutto dell’amore della sapienza diventa sapienza dell’amore.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
14

Leven, Karl-Heinz. « Ancient Medicine - (A.) Marcone (ed.) Medicina e società nel mondo antico. Atti del convegno di Udine (4–5 ottobre 2005). (Studi Udinesi sul Mondo Antico 4.) Pp. viii + 287, ills. Florence : Le Monnier Università/Storia, 2006. Paper, €21.50. ISBN : 978-88-00-20580-1. » Classical Review 59, no 1 (11 mars 2009) : 272–73. http://dx.doi.org/10.1017/s0009840x08002850.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
15

Scaramellini, Guglielmo, et Luca Muscarà. « Calogero Muscarà(1929-2020) ». RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no 1 (mars 2022) : 114–24. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa1-2022oa13370.

Texte intégral
Résumé :
Il 5 novembre 2020, a novantun'anni, il professor Calogero Muscarà è mancato per una polmonite interstiziale, nonostante avesse superato l'infezione da Covid-19. Egli stava ancora lavorando, con la passione e la lucidità che Gli erano sempre state proprie, sui temi ai quali si era dedicato fin dai primi anni di studio: Venezia, la sua storia e il suo presente; il sistema politico-amministrativo italiano dall'Unità a oggi e i suoi rapporti con l'evoluzione socio-economica-culturale del Paese in chiave territoriale; il concetto di megalopoli e la sua possibile applicazione all'Italia, tema cui era dedito dagli anni Settanta. Solo poche settimane prima aveva infatti licenziato l'articolo "Compartimentazione amministrativa dello Stato italiano e processi di formazione di una megalopoli nel Nord Italia", l'ultimo che abbia dato alle stampe e che uscirà quest'anno in un volume collettaneo a lui dedicato (Scaramellini, a cura di, 2022). Non Gli è stato possibile invece completare un altro saggio, più approfondito e articolato, sul medesimo tema e in gestazione da lungo tempo, a causa di un incidente informatico, ma soprattutto per l'incalzare del tempo e forse il presentimento che la pandemia lo attendesse al varco. Tale saggio, già steso a grandi linee ma ancora senza titolo, ripercorreva un tema sempre a Lui caro, fin dal suo esordio nella Geografia italiana: la storia dei rapporti intercorsi fra il mutare dell'ordinamento politico-amministrativo del Paese dopo l'Unità e il non sempre convergente sviluppo sociale, culturale, economico, in una parola, civico del sistema-Paese Italia e delle sue partizioni ‘regionali' (secondo i tratti delineati da Pietro Maestri nel 1868 e sostanzialmente confermate nelle successive vicende politiche, istituzionali, sociali, culturali, economiche, fino ai giorni nostri). Professore emerito della Sapienza, presidente della World Society for Ekistics, membro onorario della Société de Géographie de Paris e della Società geografica italiana di Roma, Calogero Muscarà è stato protagonista del rinnovamento della geografia italiana nel periodo del ‘miracolo economico', affrontando nei decenni successivi l'analisi dei profondi cambiamenti avvenuti nell'organizzazione del territorio italiano dalla fine della seconda guerra mondiale e le conseguenti problematiche ambientali, economiche, regionali, urbane e culturali, e contribuendo alla diffusione della geografia francese in Italia e alla conoscenza della geografia italiananel mondo francofono.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
16

Journals, FrancoAngeli. « Informazione bibliografica ». RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no 3 (septembre 2021) : 175–219. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa3-2021oa12539.

Texte intégral
Résumé :
L'Informazione bibliografica del numero 3/2021 della «Rivista Geografica Italiana» presenta le recensioni dei seguenti testi:    Donna Haraway, Chthulucene. Sopravvivere in un pianeta infetto (Michele Bandiera) Cristiano Giorda, a cura di, Geografia e Antropocene. Uomo, ambiente, educazione (Marco Tononi) Paola Piscitelli, a cura di, Atlante delle città. Nove (ri)tratti urbani per un viaggio planetario (Marco Santangelo) Martina Tazzioli, The making of migration: The biopolitics of mobility at Europe's borders (Silvia Aru) Mercedes Bresso, Claude Raffestin, I duecentocinquantamila stadi di Eratostene, al tempo del virus. Dialoghi fra un geografo e una economista ambientale, in giro per il mondo (Alessandro Ricci) Ernesto C. Sferrazza Papa, Le pietre e il potere. Una critica filosofica dei muri (Marcello Tanca) Vincent Berdoulay, Olivier Soubeyran, L'aménagement face à la menace climatique (Angelo Turco) Isabella Giunta, Sara Caria, a cura di, Pasado y presente de la cooperación internacional: una perspectiva crítica desde las teorías del sistema mundo (Mariasole Pepa) Sara Luchetta, Dalla baita al ciliegio. La montagna nella narrativa di Mario Rigoni Stern (Giacomo Zanolin) Edoardo Boria, Storia della cartografia in Italia dall'Unità a oggi. Tra scienza, società e progetti di potere (Anna Guarducci) Maria Luisa Sturani, Dividere, governare e rappresentare il territorio in uno Stato di antico regime. La costruzione della maglia amministrativa nel Piemonte Sabaudo (XVI-XVIII sec.) (Anna Guarducci) Egidio Dansero, Davide Marino, Giampiero Mazzocchi e Yota Nicolarea, a cura di, Lo spazio delle politiche locali del cibo: temi, esperienze e prospettive (Chiara Spadaro) Giorgio Osti, Elena Jachia, a cura di, AttivAree. Un disegno di rinascita delle aree interne (Raffaella Coletti) Lucilla Barchetta, La rivolta del verde. Nature e rovine a Torino (Alberto Vanolo)   Per leggere i contributi integralmente, cliccare sul quadratino in alto denominato "PDF".
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
17

Tramma, Sergio. « Terrorismo e radicalizzazione : orientamenti pedagogici ». EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no 1 (octobre 2021) : 54–67. http://dx.doi.org/10.3280/erp1-special-2021oa12467.

Texte intégral
Résumé :
Il terrorismo è un fenomeno che deve essere considerato presente anche nelle fasi nelle quali non si manifesta in maniera tragica ed evidente. In questi ultimi decenni il terrorismo prevalente è stato quello che fa riferimento alla tradizione islamica, interessando gli scenari globali e manifestandosi anche nei paesi occidentali, intrecciandosi con altri processi quali la globalizzazione asimmetrica, l'aumento delle diseguaglianze, l'occidentalizzazione del mondo. È un fenomeno che deve essere analizzato anche pedagogicamente, ponendo particolare attenzione ai processi di radicalizzazione cioè a quell'insieme di esperienze che portano le persone coinvolte ad aderire alle ideologie e ai metodi terroristici. Un'analisi che deve collocarsi in particolare nei territori urbani caratterizzati da forte marginalità economica e sociale, dove possono svilupparsi simpatie e adesioni nei confronti del terrorismo, in particolare da parte di persone che hanno nella loro storia familiare migrazioni da paesi a religione islamica. Il territorio è considerato il luogo nel quale le dinamiche globali e i fenomeni generali trovano la loro espressione nel "qui ed ora" della loro materialità quotidiana e diventano vita vissuta: dalle migrazioni internazionali ai processi di delocalizzazione, dalla omologazione culturale ai moti di resistenza a tale omologazione. Il terrorismo si sviluppa anche in opposizione alla modernità, e in questo è associabile a ogni forma di integralismo che si richiama a un passato caratterizzato da una presunta dimensione comunitaria di unione materiale e spirituale. Questione pedagogica centrale diventa quella delle appartenenze, e dei processi educativi che possono rafforzare o indebolire il senso delle appartenenze. Ciò che si auspica è un'educazione che fornisca ai soggetti strumenti per disvelare e criticare le proprie appartenenze e ricercare modalità radicali e non terroristiche di critica al presente.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
18

de Libero, Loretana. « Catherine Wolff, Déserteurs et transfuges dans l’armée romaine à l’époque républicaine, Napoli : Jovene 2009, XXX, 453 S. (= Storia politica costituzionale e militare del mondo antico), EUR 35,00 [ISBN 978‑88‑243‑1895‑2] ». Militaergeschichtliche Zeitschrift 78, no 1 (8 mai 2019) : 187–89. http://dx.doi.org/10.1515/mgzs-2019-0020.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
19

Champion, Craige B. « THE ‘JUST WAR’ - (N.) Rampazzo Iustitia e bellum. Prospettive storiografiche sulla guerra nella Repubblica romana. (Storia Politica Costituzionale e Militare del Mondo Antico 5.) Pp. xiv + 133. Naples : Jovene, 2012. Paper, €14. ISBN : 978-88-243-2150-1. » Classical Review 64, no 1 (20 mars 2014) : 223–25. http://dx.doi.org/10.1017/s0009840x13003107.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
20

Smith, C. J. « Archaeological Finds from Pontecagnano and Naples - Serenella de Natale : Pontecagnano. II. La necropoli di S. Antonio : Propr. ECI 2. Tombe della Prima Età del Ferro. (Annali, Sezione di Archeologia e Storia Antica, 8.) Pp. vii + 159 ; 131 figures. Naples : Istituto Universitario Orientale, Departimento di Studi del Mondo Classico e del Mediterraneo Antico, 1992. Paper. - Irene Bragantini (ed.) : Ricerche archeologiche a Napoli : lo scavo di Palazzo Corigliano, Parte I. (Annali, Sezione di Archeologia e Storia Antica, 7.) Pp. xv + 153 ; 72 figures, 8 plates. Naples : Istituto Universitario Orientale, Dipartimento di Studi del Mondo Classico e del Mediterraneo Antico, 1991. Paper. » Classical Review 43, no 2 (octobre 1993) : 394–95. http://dx.doi.org/10.1017/s0009840x00287933.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
21

Hoyos, Dexter. « THE FIRST PUNIC WAR - (C.) Vacanti Guerra per la Sicilia e guerra della Sicilia. Il ruolo delle città siciliane nel primo conflitto romano-punico. (Storia Politica Costituzionale e Militare del Mondo Antico 6.) Pp. xvi + 251, maps. Naples : Jovene, 2012. Paper, €25. ISBN : 978-88-243-2165-5. » Classical Review 64, no 1 (20 mars 2014) : 218–20. http://dx.doi.org/10.1017/s0009840x13003089.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
22

Montero Herrero, Santiago. « La mujer romana y la expiación de los andróginos ». Vínculos de Historia. Revista del Departamento de Historia de la Universidad de Castilla-La Mancha, no 8 (20 juin 2019) : 33. http://dx.doi.org/10.18239/vdh_2019.08.02.

Texte intégral
Résumé :
RESUMENEl nacimiento en la Antigua Roma de niños con rasgos sexuales masculinos y femeninos a la vez, los llamados andróginos o hermafroditas, eran considerados como un gravísimo prodigio. Su expiación, necesaria para el restablecimiento de las buenas relaciones entre los hombres y los dioses, quedó en manos exclusivamente de mujeres: ancianas, matronas y virgines.PALABRAS CLAVE: Antigua Roma, Matrona, prodigio, expiación, andróginoABSTRACTThe birth in ancient Rome of children with both male and female sexual features, so-called androgynes or hermaphrodites, was regarded as a an extraordinary phenomenon. Their expiation, necessary for the restoration of good relations between men and gods, remained exclusively in the hands of women: old women, midwives and virgines.KEY WORDS: Ancient Rome, midwife, prodigy, expiation, androgynus BIBLIOGRAFÍAAbaecherly Boyce, A. (1937), “The expiatory rites of 207 B. C.”, TAPhA, 68, 157-171.Allély, A. (2003), “Les enfants malformés et considerés comme prodigia à Rome et en Italie sous la République”, REA, 105, 1, 127-156.Allély, A. (2004), “Les enfants malformés et handicapés à Rome sous le Principat”, REA, 106, 1, 73-101.Androutsos, G. (2006), “Hermaphroditism in Greek and Roman antiquity”, Hormones, 5, 214-217.Berthelet, Y. (2010), “Expiation, par les autorités romaines, de prodiges survenus en terre alliée: Quelques réflexions sur le statut juridique des territoires et des communautés alliés, et sur le processus de romanisation”, Hypothèses, 13, 1, 169-178.Berthelet, Y. (2013), “Expiation, par Rome, de prodiges survenus dans les cités alliées du nomen latinum ou des cités alliées italiennes non latines”, L´Antiquité Classique 82, 91-109.Breglia Pulci Doria, L. (1983), Oracoli Sibillini tra rituali e propaganda (Studi su Flegonte di Tralles), Napoli, Liguori Editori.Brisson, L. (1986), “Neutrum utrumque. La bisexualité dans l´antiquité gréco-romaine”, en L´Androgyne, Paris, Albin Michel, 31-61.Brisson, L. (1997), Le sex incertain. Androgynie et hermaphroditisme dans l´Antiquité gréco-romaine, Paris, Les Belles Lettres.Caerols, J. J. (1991), Los Libros Sibilinos en la historiografía latina, Madrid, Editorial Complutense.Cantarella, E. (2002), Bisexuality in the Ancient World, New Haven CT, Yale University Press.Cantarella, E. (2005), “The Androgynous and Bisexuality in Ancient Legal Codes”, Diogenes, 52, 5, 5-14.Cid López, R. M. (2007), “Las matronas y los prodigios. Prácticas religiosas femeninas en los ‘márgenes’ de la religión romana”, Norba, 20, 11-29.Cousin, J. (1942-1943), “La crise religieuse de 207 av. J.-C.”, RHR, 126, 15-41.Crifò, G. (1999), Prodigium e diritto: il caso dell’ermafrodita, Index, 27, 113-120.Champeaux, J. (1996), “Pontifes, haruspices et décemvirs. L´expiation des prodiges de 207”, REL, 74, 67-91.Dasen, V. (2005), “Blessing or portents? Multiple births in ancient Rome”, en K. Mustakallio, J. Hanska, H.-L. Sainio, V. Vuolanto (éds.), Hoping for continuity.Childhood, education and death in Antiquity and the Middle Ages (Acta Instituti Romani Finlandiae XXXIII), Rome, 72-83.Delcourt, M. (1958), Hermaphrodite. Mythes et rites de la bisexualité dans l´antiquité classique, Paris, PUF.Delcourt, M. (1966), Hermaphroditea. Recherches sur l´être double promoteur de la fertilité dans le monde classique (Coll. Latomus 86), Bruxelles, Latomus.Doroszewska, J. (2013), “Between the monstrous and the Divine: Hermaphrodites in Phlegon of Tralles´Mirabilia”, Acta Ant. Hung, 53, 379–392.Freyburger, G. (1977), “La supplication d´actions de grâces dans la religion romaine archaïque”, Latomus, 36, 283-315.Freyburger, G. (1988), “Supplication grecque et supplication romaine”, Latomus, 47, 3, 501-525.Garland, R. (1995), The Eye of the Beholder. Deformity and Disability in the Graeco-Roman World, London, Duckworth.Graumann, L. A. (2013), “Monstrous Births and Retrospective diagnosis: the case of Hermafrodites in Antiquity”, en Chr. Laes, C.F. Goodey, M. Lynn Rose (eds.), Disabilities in Roman antiquity: disparate bodies, a capite ad calcem (Mnemosyne, supplements. History and archaeology of classical antiquity, 356), Leiden-Boston, Brill, 181-210.Guittard, Ch. (2004), “Les prodiges dans le livre XXVII de Tite-Live”, Vita Latina, 170, 56-81.Halkin, L. (1953), La supplication d´action de grâces chez les Romains, Paris, Les Belles Lettres.Lake, A. K. M. (1937), “The Supplicatio and Graecus Ritus”, en R.P. Casey, S. Lake- A.K. Lake (eds.), Quantulacumque: Studies Presented to Kirsopp Lake, London, Christophers, 243-251.Louis, P. (1975), Monstres et monstruosites dans la biologie d’Aristote, en J. Bingen, G. Cambier, G. Nachtergael (éd.), Le monde grec: pensée, litterature, histoire, documents. Hommages à Claire Préaux, Bruxelles, Éditions de l´Université de Bruxelles, 277-284.Mac Bain, B. (1982), Prodigy and expiation: a study in Religion and Politics in Republican Rome (Coll. Latomus 117), Bruxelles, Latomus.Maiuri, A. (2012), “Deformità e difformità nel mondo greco-romano”, en M. Passalacqua, M. De Nonno, A. M. Morelli (a cura di), Venuste noster. Scritti offerti a Leopoldo Gamberale (Spudasmata 147), Zurich, Georg Olms Verlag, 526-547.Maiuri, A. (2013), “Il lessico latino del mostruoso”, en I. Baglioni (a cura di), Monstra. Costruzione e Percezione delle Entità Ibride e Mostruose nel Mediterraneo Antico (Religio Collana di Studi del Museo delle Religioni “Rafaele Pettazzoni”), Roma, Quasar, Vol.II, 167-177.Mazurek, T. (2004), “The decemviri sacris faciundis: supplication and prediction”, en C.F. Konrad (ed.), Augusto augurio. Rerum humanarum et divinarum commentationes in honorem Jerzy Linderski, Stuttgart, Steiner Verlag, 151-168.Mineo, B. (2000), “L´anneé 207 dans le récit livien”, Latomus, 52, 512-540.Monaca, M. (2005), La Sibilla a Roma. I libri sibillini fra religione e politica, Cosenza, Giordano.Montero, S. (1993), “Los harúspices y la moralidad de la mujer romana”, Athenaeum. 81, 647-658.Montero, S. (1994), Diosas y adivinas. Mujer y adivinación en la Roma antigua, Madrid, Trotta.Montero, S. (2008), “La supplicatio expiatoria como factor de cohesión social”, en N. Spineto (a cura di), La religione come fattore di integrazione: modelli di convivenza e di scambio religioso nel mondo antico. Atti del IV Convegno Internazionale del Gruppo di Ricerca Italo-Spagnolo di Storia delle Religioni Università degli Studi di Torino (29-30 sept. 2006), Alessandria, Edizioni dell´Orso.Moussy, C. (1977), “Esquisse de l’histoire de monstrum”, RÉL, 55, 345-369.Péter, O. M. (2001), “Olim in prodigiis nunc in deliciis. Lo status giuridico dei monstra nel diritto romano”, en G. Hamza, F. Benedek (hrsg.), Iura antiqua-Iura moderna. Festschrift für Ferenc Benedek zum 75. Geburtstag, Pecs, Dialóg Campus Kiadó, 207-216.Sandoz, L. Ch. (2008), “La survie des monstres: ethnographie fantastique et handicap à Rome, la force de l´imagination”, Latomus, 68, 21-36.Scheid, J. (1988), “Les livres Sibyllins et les archives des quindecémvirs”, en C. Moatti (ed.), La mémoire perdue. Recherches sur l´administration romaine, Paris, École Française de Rome, 11-26.Schulz, C. E. (2006), Women´s Religious Activity in the Roman Republic, Chapel Hill, University of North Carolina Press.Segarra, D. (2005), “La arboricultura y el orden del mundo: de Vertumnus al ‘Dios’ que planta e injerta”, en R. Olmos, P. Cabrera, S. Montero (eds.), Paraíso cerrado, jardín abierto: el reino vegetal en el imaginario del Mediterráneo, Madrid, Polifemo, 207-232.Segarra, D. (2006), “‘Arboricoltori sacri’. L’operato degli aruspici nella sfera vegetale”, en M. Rocchi, P. Xella, J. A. Zamora (a cura di), Gli operatori cultuali, Atti del II Incontro di studio organizzato dal “Gruppo di contatto per lo studio delle religioni mediterranee” (Roma, 10 - 11 maggio 2005), Verona, Essedue.Trentin, L. (2011), “Deformity in the Roman Imperial Court”, G&R, II S., 58, 195-208.Vallar, S. (2013), “Les hermaphrodites l’approche de la Rome antique”, RIDA, 60, 201-217.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
23

Andreau, Jean. « M. Rostowzew, Skythien und der Bosporus, t. 2, Wiederentdeckte Kapitel und Verwandtes, H. Heinen (trad. et éd.), Stuttgart, Franz Steiner Verlag, 1993, 264 p. - Michael I. Rostovtzeff, Per la storia del colonato romano, A. Marcone (trad. et éd.), Brescia, Paideia Editrice, 1994,424 p. - M. I. Rostovtzeff, Per la storia economica e sociale del mondo ellenisticoromano. Saggi scelti, T. Gnoli et J. Thornton (éds), introduction de M. Mazza, Catane, Ed. del Prisma, 1995, 238 p. - M. I. Rostovtzeff, Scripta varia. Ellenismo e impero romano, A. Marcone (introd. et éd.), Bari, Edipuglia, 1995, 498 p. - Le roman scythe (en russe), Gregory Bongard-Levin (dir.), Moscou, Éditions Rosspen, Publications de l'Académie des sciences, 1997, 622 p. » Annales. Histoire, Sciences Sociales 54, no 5 (octobre 1999) : 1215–19. http://dx.doi.org/10.1017/s0395264900047697.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
24

Мингазов, Шамиль Рафхатович. « БУЛГАРСКИЕ РЫЦАРИ ЛАНГОБАРДСКОГО КОРОЛЕВСТВА ». Археология Евразийских степей, no 6 (20 décembre 2020) : 132–56. http://dx.doi.org/10.24852/2587-6112.2020.6.132.156.

Texte intégral
Résumé :
Настоящая работа является первым общим описанием на русском языке двух некрополей Кампокиаро (Кампобассо, Италия) – Виченне и Морионе, датируемых последней третью VII в. – началом VIII в. Культурное содержание некрополей показывает прочные связи с населением центральноазиатского происхождения. Важнейшим признаком некрополей являются захоронения с конем, соответствующие евразийскому кочевому погребальному обряду. Автор поддержал выводы европейских исследователей о том, что с большой долей вероятности некрополи оставлены булгарами дукса–гаштальда Алзеко, зафиксированными Павлом Диаконом в VIII в. на территориях Бояно, Сепино и Изернии. Аналогии некрополей Кампокиаро с погребениями Аварского каганата показывают присутствие в аварском обществе булгар со схожим погребальным обрядом. Из тысяч погребений с конем, оставленных аварским населением, булгарам могла принадлежать большая часть. Авары и булгары составляли основу и правящую верхушку каганата. Народ Алзеко являлся той частью булгар, которая в 631 г. боролась за каганский престол, что указывает на высокое положение булгар и их большое количество. После поражения эта группа булгар мигрировала последовательно в Баварию, Карантанию и Италию. Несколько десятков лет проживания в венедской, а затем в лангобардской и романской среде привели к гетерогенности погребального инвентаря, но не изменили сам обряд. Булгары лангобардского королевства составляли новый военный слой, который представлял из себя профессиональную кавалерию, получивший землю. Эта конная дружина является ранним примером европейского феодального воинского и социального сословия, которое станет называться рыцарством. Библиографические ссылки Акимова М.С. Материалы к антропологии ранних болгар // Генинг В.Ф., Халиков А.Х. Ранние болгары на Волге (Больше–Тарханский могильник). М.: Наука, 1964. С. 177–191. Амброз А.К. Кинжалы VI – VIII вв, с двумя выступами на ножнах // СА. 1986. № 4. С. 53–73. Безуглов С.И., Ильюков Л.С. Памятник позднегуннской эпохи в устье Дона // Средневековые древности Дона / Ред. Ю.К. Гугуев. М.–Иерусалим: Мосты и культуры, 2007. C. 25–48. Бешевлиев В. Пръвобългарите. История, бит и култура. Пловдив: Фондация «Българско историческо наследство», 2008. 505 с. Гавритухин И.О., Иванов А.Г. Погребение 552 Варнинского могильника и некоторые вопросы изучения раннесредневековых культур Поволжья // Пермский мир в раннем средневековье / Отв. ред. А.Г. Иванов. Ижевск: УИИЯЛ УрО РАН, 1999. С. 99–159. Добиаш–Рождественская О.А. Ранний фриульский минускул и одна из проблем жизни и творчества лангобардского историка VIII в. // Вспомогательные исторические дисциплины / Под ред. А. С. Орлова. М.; Л.: Изд–во АН СССР, 1937. С. 109–140. Засецкая И.П. Культура кочевников южнорусских степей в гуннскую эпоху (конец IV–V вв.). СПб.: АО "Эллипс", 1994. 221 с. Казанский М.М. Оногуры в постгуннское время на Дону // Дивногорский сборник / Труды музея-заповедника «Дивногорье». Вып. 6. / под ред. А. З. Винникова. Воронеж: Изд.– полигр. центр «Научная книга», 2016. С. 96–111. Казанский М.М. Хронологические индикаторы степных древностей постгуннского времени в Восточной Европе // НАВ. 2019. Т. 18 (2). С. 109–124. Кардини Ф. Истоки средневекового рыцарства // Пер. с ит. В.П. Гайдук / Общ. ред. В.И. Уколова, Л.А. Котельникова. М.: Прогресс, 1987. 384 с. Комар А.В., Кубышев А.И., Орлов Р.С. Погребения кочевников VI–VII вв. из Северо–Западного Приазовья // Степи Европы в эпоху средневековья. Т. 5. Хазарское время / Гл.ред. А.В.Евглевский Донецк: ДонНУ, 2006. С. 245–376. Кондукторова Т.С. Антропологическая характеристика черепов из Верхнего Чир–Юртовского могильника в Дагестане // ВА. 1967. Вып. 25. С. 117–129. Красильников К.И. Могильник древних болгар у с. Желтое на Северском Донце // Проблеми на прабългарската история и култура. София: БАН, Нац. Археол. институт с музей филиал Шумен, Аргес, 1991. Т. 2. С. 62–81. Красильников К.И., Красильникова Л.И. Могильник у с. Лысогоровка – новый источник по этноистории степей Подонцовья раннего средневековья // Степи Европы в эпоху средневековья. Т 4. Хазарское время / Гл.ред. А.В. Евглевский. Донецк: ДонНУ, 2005. С. 187–244. Красильников К.И., Руженко А.А. Погребение хирурга на древнеболгарском могильнике у с. Желтое // СА. 1981. № 2. С. 282–289. Кузнецова Т.И. Павел Диакон. Из «Истории лангобардов» // Памятники средневековой латинской литературы IV–IX веков / Отв. ред. М. Е. Грабарь-Пассек и М. Л. Гаспаров. М.: Наука, 1970. С. 243–257. Медникова М.Б. Трепанации у древних народов Евразии. М.: Научный мир, 2001. 304 с. Мингазов Ш.Р. Болгары Алзеко в Баварии, Карантании и Италии как пример автономной части этнокультурной общности // Восточная Европа в древности и средневековье. Античные и средневековые общности: XXIX Чтения памяти члена-корреспондента АН СССР В.Т. Пашуто. Москва, 19–21 апреля 2017 / Отв. Ред. Е. А. Мельникова. М: Институт всеобщей истории РАН, 2017. С. 160–164. Мингазов Ш.Р. Следы взаимовлияния европейской и азиатской социокультурных моделей: булгары в Италии (VI–VIII вв.) // Восточная Европа в древности и средневековье. Сравнительные исследования социокультурных практик: XXXII Чтения памяти члена корреспондента АН СССР В.Т. Пашуто. Москва, 15–17 апреля 2020 / Отв. Ред. Е. А. Мельникова. М.: Институт всеобщей истории РАН, 2020. С. 162–166. Нестеров С.П. Конь в культах тюркоязычных племен Центральной Азии в эпоху средневековья. Новосибирск: Наука. Сиб. отд–ие АН СССР, 1990. 143 с. Павел Диакон. История лангобардов / Пер. с лат., ст. Ю.Б. Циркина. СПб.: Азбука–классика, 2008. 318 с. Решетова И.К. Население донецко–донского междуречья в раннем средневековье: Палеоантропологическое исследование. СПб.: Нестор–История, 2015. 132 с. Решетова И.К. Описание индивидов с трепанированными черепами среди носителей Салтово–маяцкой культуры: медицинская практика или культ? // Этнографическое обозрение. 2012. № 5. С. 151–157. Ронин В.К. «История лангобардов» Павла Диакона // Свод древнейших письменных известий о славянах / Отв. ред. Л. А. Гиндин, Г. Г. Литаврин. М.: Издательская фирма «Восточная литература» РАН, 1995. Т. II. С. 480–501. Ронин В.К. Так называемая Хроника Фредегара // Свод древнейших письменных известий о славянах / Отв. ред. Л. А. Гиндин, Г. Г. Литаврин. М.: Издательская фирма «Восточная литература» РАН, 1995. Т. II. С. 364–397. Трифонов Ю.И. Об этнической принадлежности погребений с конем древнетюркского времени (в связи с вопросом о структуре погребального обряда тюрков–тугю // Тюркологический сборник 1972. / Отв. ред. А.Н. Кононов. М.: Наука, 1973. С. 351–374. Храпунов И.Н., Казанский М.М. Погребение № 114 на могильнике Нейзац (предгорный Крым) и древности кочевников Северного Причерноморья второй половины V — первой половины VI в. // КСИА. Вып. 238. М.: ИА РАН, 2015. С. 170–194. Шишманов И. Българите в “Orlando furioso” и въ по–старата френска драма // Български преглед. VI. Кн. 8. София: Придворна печатница, 1900. Година С. 67–84. Ceglia V. Campochiaro. La necropoli di Vicenne // L’oro degli Avari: popolo delle steppe in Europa. Milano: Inform, 2000. P. 212–221. Ceglia V. Campochiaro: la necropoli altomedievale di Vicenne (CB) // V Settimana beni culturali. Tutela. Catalogo della mostra. Matrice: Soprintendenza archeologica e per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici del Molise, 1989. P. 63–67. Ceglia V. Interventi di recupero dei siti sparsi e necropolis // Conoscenze. Campobasso: Soprintendenza archeologica e per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici del Molise, 1994. Vol. 7. P. 17–20. Ceglia V. La Necropoli altomedioevale di Vicenne nel Comune di Campochiaro // Almanacco del Molise. Campobasso: Habacus Edithore,1989. Ed. 21, vol. II. P. 153–158. Ceglia V. La necropoli di Campochiaro (Italia) // Roma e i Barbari. La nascita di un nuovo mondo. Catalogo della Mostra (Venezia, 26 gennaio –20 luglio 2008) / A cura di J.J. Aillagon. Milano: Skira, 2008. P. 469–475. Ceglia V. Lo scavo della necropoli di Vicenne // Conoscenze. Campobasso: Soprintendenza archeologica e per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici del Molise, 1988. Vol. 4. P. 31–48. Ceglia V. Necropoli di Vicenne // Studi sull’Italia dei Sanniti. Milano: Electa, 2000. P. 298–302. Ceglia V. Presenze funerarie di eta altomedievale in Molise. Le necropoli di Campochiaro e la tomba del cavaliere // I Longobardi del Sud. Roma: Giorgio Bretschneider Editore, 2010. P. 241–255. Ceglia V. Tomba bisoma 88 della necropoli di Campochiaro, localita Morrione // Il futuro dei longobardi. L 'Italia e la costruzione dell' Europa di Carlo Magno / A cura di С. Bertelli, G.P. Brogiolo. Milano: Skira, 2000. P. 80–81. Ceglia V. Varietа di infl ussi culturali nelle necropoli di Campochiaro. Considerazioni preliminari / I beni culturali nel Molise. Il Medioevo / A cura di De Benedittis G. Campobasso: Istituto regionale per gli studi storici del Molise “V. Cuoco”, 2004. P. 79–86. Ceglia V., Genito B. La necropoli altomedievale di Vicenne a Campochiaro // Samnium: Archeologia del Molisе. Roma: Quasar, 1991. P. 329–334. Ceglia V., Marchetta I. Nuovi dati dalla necropoli di Vicenne a Campochiaro // La trasformazione del mondo romano e le grandi migrazioni. Nuovi popoli dall'Europa settentrionale e centro–orientale alle coste del Mediterraneo / A cura di C. Ebanista, M. Rotili. Napoli: Tavolario Edizioni, 2012. P. 217–238. Chronicarum quae dicuntur Fredegarii Scholastici libri IV // MGH, Scriptores Rerum Merovingicarum / Ed. B. Krusch. Hannoverae: Impensis bibliopolii hahniani, 1888. T. 2. P. 1-193. Constitutiones et Acta Publica Imperatorum et Regum // MGH, Rerum Germanicarum Medii Aevi / Ed. L. Weiland. Hannoverae, Impensis bibliopolii hahniani, 1893. T. I, №. 333. P. 472–477. Curta F. Ethnicity in the Steppe Lands of the Northern Black Sea Region During The Early Byzantine Times // Archaeologia Bulgarica. 2019. T. ХХIII. P. 33–70. De Benedittis G. Di alcuni materiali altomedievali provenienti dal Molise centrale ed il problema topografi co della necropoli di Vicenne // Conoscenze. Campobasso: Soprintendenza archeologica e per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici del Molise, 1988. Vol. 4. P. 103–108. De Benedittis G. Introduzione // Samnium: Archeologia del Molisе. Roma: Quasar, 1991. P. 325–328. De Marchi P.M. Modelli insediativi "militarizzati" d'eta longobarda in Lombardia // Citta, castelli, campagne nel territori di frontiera (secoli 6–7). Mantova: SAP Societa Archeologica S.r.l., 1995. P. 33–85. De Vingo P. Avari e slavi nel Friuli altomedievale secondo l’Historia Langobardorum di Paolo Diacono // Paolo Diacono e il Friuli alto medievale (secc. VI– X). Spoleto: Centro Italiano di studi sull’alto medioevo, 2001. P. 807–815. Ditten H. Protobulgaren und Germanen im 5.–7. Jahrhundert (vor der Grundung des ersten bulgarischen Reiches) // Bulgarian Historical Review. София: Институт за исторически изследвания, 1980. Vol. VIII, 3. P. 51–77. Donceva–Petkova L. Zur ethnischen Zugehörigkeit einiger Nekropolen des 11. Jahrhunderts in Bulgarien // Post–Roman Towns, Trade and Settlement in Europe and Byzantium / Ed. J. Henning. Berlin–New York: Walter de Gruyter, 2007. Vol. 2. S. 643–660. Ebanista C. Gli usi funerari nel ducato di Benevento: alcune considerazioni sulle necropoli campane e molisane di VI–VIII secolo // Archeologia e storia delle migrazioni: Europa, Italia, Mediterraneo fra tarda eta romana e alto medioevo (Giornate sulla tarda antichita e il medioevo, 3). Cimitile: Tavolario Edizioni, 2011. P. 337–364. Ebanista С. Tradizioni funerarie nel ducato di Benevento: l’apporto delle popolazioni alloctone // Nekropoli Longobarde in Italia. Atti del Convegno Internazionale 26–28.09.2011. Trento: Castello del Buonconsiglio, monumenti e collezioni provinciali, 2014. P. 445–471. Fedele A. La deposizione del cavallo nei cimiteri longobardi: dati e prime osservazioni // Archeologia dei Longobardi: dati e metodi per nuovi percorsi di analisi (Archeologia Barbarica, 1). Mantova: SAP Societa Archeologica s.r.l., 2017. P. 59–82. Fedele A., Marchetta I., Colombo D. Ritualita e rappresentazione funeraria nelle tombe di Vicenne (Campochiaro, CB). Una sintesi // Prima e dopo Alboino sulle trace dei Longobardi. Atti del Convegno internazionale di studi Cimitile–Nola–Santa Maria Capua Vetere. Cimitile: Guida, 2019. P. 295–314. Genito B. Archaeology of the Early medieval nomads in Italy: the horse–burials in Molise (7th century) south–central Italy // Kontakte zwischen Iran, Byzanz und der Steppe in 6.–7. Jh. / Hrsg. C. Balint (Varia Archaeologica Hungarica, IX). Budapest: Archaologisches Institut der UAW, 2000. P. 229–247. Genito B. Il Molise nell’altomedioevo: tra Mediterraneo ed Eurasia. Un’occasione perduta? // Miti e popoli del Mediterraneo antico. Scritti in onore di Gabriella d'Henry. Salerno: Tipografi a Fusco, 2014. P. 279–292. Genito B. Materiali e problemi // Conoscenze. Campobasso: Soprintendenza archeologica e per i beni ambientali, architettonici, artistici e storici del Molise, 1988. Vol. 4. P. 49–67. Genito B. Sepolture con cavallo da Vicenne (CB): un rituale nomadico di origine centroasiatica // I Congresso Nazionale di Archeologia Medievale (Pisa 29–31 maggio 1997) / A cura di S. Gelichi. Firenze: All'Insegna del Giglio, 1997. P. 286–289. Genito B. Tombe con cavallo a Vicenne // Samnium: Archeologia del Molisе. Roma: Quasar, 1991. P. 335–338. Giostra C. Il ducato longobardo di Ivrea: la grande necropoli di Borgomasino // Per il Museo di Ivrea. Lasezione archeologica del Museo Civico P.A. Garda / A cura di A. Gabucci, L. Pejrani Baricco, S. Ratto. Firenze: All’Insegna Giglio, 2014. P. 155–176. Hersak E. Vulgarum dux Alzeco // Casopis za zgodovino in narodopisje. Maribor: Izdajata univerza v Mariboru in Zgodovinsko drustvo v Mariboru, 2001. Let. 72 (37), 1–2. S. 269–278. Hodgkin T. Italy and her Invaders. Oxford: Clarendon Press, 1895. Vol. VI. 636 p. Jozsa L., Fothi E. Trepanalt koponyak a Karpat–medenceben (a leletek szambavetele, megoszlasa es lelohelyei) // Folia Anthropologica. Szombathely: Balogh es Tarsa Kft, 2007. T. 6. O. 5–18. Koch A. Uberlegungen zum Transfer von Schwerttrag– und –kampfesweise im fruhen Mittelalter am Beispiel chinesischer Schwerter mit p–förmigen Tragriemenhaltern aus dem 6.–8. Jahrhundert n. Chr. // Jahrbucher des Romisch–Germanischen Zentralmuseums. Mainz: RGZM, 1998. Bd. 45. S. 571–598. Kruger K.–H. Zur «beneventanischen» Konzeption der Langobardengeschichte des Paulus Diakonus // Fruhmittelalterliche studien. Berlin–New York: Walter de Gruyter, 1981. Bd. 15. P. 18–35. La Rocca C. Tombe con corredi, etnicita e prestigio sociale: l’Italia longobarda del VII secolo attraverso l’interpretazione archeologica // Archeologia e storia dei Longobardi in Trentino. Mezzolombardo: Comune di Mezzolombardo, 2009. P. 55–76. La Salvia V. La diffusione della staffa nell’area merovingia orientale alla luce delle fonti archeologiche // Temporis Signa. Spoleto: Fondazione Centro Italiano di studi sull’alto Medioevo, 2007. Vol. 2. P. 155–171. Laszlo O. Detailed Analysis of a Trepanation from the Late Avar Period (Turn of the 7th–8th Centuries—811) and Its Signifi cance in the Anthropological Material of the Carpathian Basin // International Journal of Osteoarchaeology. Published online in Wiley Online Library, 2016. Vol. 26–2. P. 359–365. Marchetta I. Ceramica ed Ethnos nelle tombe di Vicenne (Campochiaro, CB): il ritual funerario attraverso l’analisi del corredo vascolare // Le forme della crisi. Produzioni ceramiche e commerce nell’Italia centrale tra Romani e Longobardi (III–VIII sec. d.C.) / A cura di E. Cirelli, F. Diosono, H. Patterson. Bologna: Ante Quem, 2015. P. 663–671. Marchetta I. Il carattere composito del regno: le necropoli di Campochiaro (Campobasso) (cat. II.36–40) // Longobardi. Un popolo che cambia la storia. Schede mostra / A cura di G.P. Brogiolo, F. Marazzi, C. Giostra. Milano, Skira, 2017. P. 54–58. Mednikova M.B. Prehistoric Trepanations in Russia: Ritual or Surgical? // Trepanation: History, Discovery, Theory / Eds. R. Arnott, S. Finger, S. Smith C. Lisse: Swets & Zeitlinger, 2003. P. 163–174. Muratori L.A. Antiquitates Italicae medii Aevi, sive Dissertationes. Mediolani: Ex Typographia societatis Palatinae, 1740. T. III. 1242 coll.Pasqui U. Documenti per la storia della citta di Arezzo nel medio evo. Arezzo: G.P. Vieusseux, 1899. Vol. I. 576 p. Pauli historia Langohardorum // MGH. Scriptores rerum Langobardicarum et Italicarum saec. VI–IX / Ed. G. Waitz. Hannoverae: Impensis bibliopolii hahniani, 1878. Bd. I. P. 12–187. Pieri S. Toponomastica della Toscana meridionale (valli della Fiora, dell ‘Ombrone, della Cecina e fi umi minori) e dell‘Arcipelago Toscano. Siena: Accademia senese degli intronati, 1969. 472 p. Pohl W. Die Awaren. Ein Steppenvolk im Mittelalter. 567–822. Munchen: Verlag C.H. Beck, 1988. 529 p. Polverari A. Una Bulgaria nella Pentapoli. Longobardi, Bulgari e Sclavini a Senigallia. Senigallia: Pierfederici, 1969. 41 p. Premuzic Z., Rajic Sikanjic P., Rapan Papesa A. A case of Avar period trepanation from Croatia // Anthropological Review. Published online by De Gruyter, 2016. Vol. 79 (4). P. 471–482. Provesi C. Cavalli e cavalieri in Italia nell'Alto Medioevo (secc. V–X): studio della simbologia equestre attraverso fonti narrative, documentarie e archeologiche. Tesi di Dottorato. Venezia, 2013. Provesi C. I cavalieri e le loro donne, uno studio dei corredi funerari di VI–VII secolo // Univ. Degli studi di Verona. Verona, 2013. Доступно по URL: https://www.yumpu.com/it/document/view/16247410/chiara–provesi–scuola–superiore–di–studi–storici–geografi ci–(Дата обращения 04.12.2020) Provesi C. Uomini e cavalli in Italia meridionale da Cassiodoro ad Alzecone // Ipsam Nolam barbari vastaverunt: l’Italia e il Mediterraneo occidentale tra il V secolo e la metа del VI. Cimitile: Tavolario Edizioni, 2010. P. 97–111. Repetti E. Dizionario geografi co fi sico storico della Toscana. Firenze: Presso L’autore e editore, 1833. Vol. 1. 846 p. Rotili M. I Longobardi migrazioni, etnogenesi, insediamento // I Longobardi del Sud. Roma: Giorgio Bretschneider Editore, 2010. P. 1–77. Rubini M, Zaio P. Warriors from the East. Skeletal evidence of warfare from a Lombard–Avar cemetery in Central Italy (Campochiaro, Molise, 6th–8th Century AD) // Journal of Archaeological Science. Published online by Elsevier, 2011. Vol. 38. Issue 7. P. 1551–1559. Rubini M. Gli Avari in Molise. La necropoli di Campochiaro Morrione // ArcheoMolise. Associazione culturale ArcheoIdea. Isernia: Associazione culturale ArcheoIdea, 2009. T. II (apr.–giu. 2009). Р. 17–25. Rubini M. Il popolamento del Molise durante l’alto medioevo // I beni culturali nel Molise. Il Medioevo / A cura di De Benedittis G. Campobasso: Istituto regionale per gli studi storici del Molise “V. Cuoco”, 2004. P. 151–162. Sabatini F. Rifl essi linguistici della dominazione longobarda nell’Italia mediana e meridionale // Aristocrazie e societa fra transizione romano–germanica e alto medioevo. San Vitaliano: Tavolario Edizioni, 2015. P. 353–441. Sarno E. Campobasso da castrum a citta murattiana. Roma: Aracne, 2012. 324 p. Schneider F. Regestum Volaterranum. Regesten der Urkunden von Volterra (778–1303). Roma: Ermanno Loescher, 1907. 448 p. Staffa A.R. Una terra di frontiera: Abruzzo e Molise fra VI e VII Secolo // Citta, castelli, campagne nei territori di frontiera (secoli VI–VII) / A cura di G.P. Brogiolo. Мantova: Padus, 1995. P. 187–238. Staffa A.R. Bizantini e Longobardi fra Abruzzo e Molise (secc. VI–VII) / I beni culturali nel Molise. Il Medioevo / A cura di De Benedittis G. Campobasso: Istituto regionale per gli studi storici del Molise “V. Cuoco”, 2004. P. 215–248. Tomka P. Die Bestattungsformen der Awaren // Hunnen und Awaren. Reitervolker aus dem Osten. Burgenlandische Landesausstellung 1996 Schloss Halbturn vom 26. April bis 31. Oktober 1996. Begleitbuch und Katalog / Ed. F. Daim. Eisenstadt: Burgenland, Landesregierung, 1996. S. 384–387. Tornesi M. Presenze alloctone nell’Italia centrale: tempi, modalita e forme dell’organizzazione territorial nell’Abruzzo altomediale. Tesi di Dottorato. Roma: Sapienza universita’ di Roma, 2012. 275 p. Valenti M. Villaggi nell’eta delle migrazioni // I Longobardi. Dalla caduta dell’Impero all’alba dell’Italia / A cura di G.P. Brogiolo, A. Chavarria Arnau. Catalogo della mostra (Torino 28 settembre 2007–6 gennaio 2008). Milano: Silvana Editoriale, 2007. P. 151–158. Villa L. Il Friuli longobardo е gli Avari // L'oro degli Avari. Popolo delle steppe in Europa. Milano: Inform, 2000. P. 187–189. Wattenbach W. Deutschlands Geschichtsquellen im Mittelalter. Berlin: Verlag von Wilhelm Hertz, 1858. Vol. I. 478 p. Wattenbach W., Levison W., Lowe H. Deutschlands Geschichtsquellen im Mittelalter. Vorzeit und Karolinger. Weimar: Hermann Bohlaus nachfolger, 1953, Heft II. P. 157–290.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
25

Ling, Roger. « International colloquia on ancient wall-painting - CARMEN GUIRAL PELEGRÍN (ed.), CIRCULACIÓN DE TEMAS Y SISTEMAS DECORATIVOS EN LA PINTURA MURAL ANTIGUA. Actas del IX Congreso Internacional de la Association Internationale pour la Peinture Murale Antique (AIPMA), Zaragoza-Calatayud 21-25 Septiembre 2004 (Gobierno de Aragón, Dpto de Politica Territorial, Justicia e Interior/Universidad Nacional de Educación a Distancia, Calatayud2007). Pp. 560, many figs., 129 in colour. - IRENE BRAGANTINI (ed.), ATTI DEL X CONGRESSO INTERNATIONALE POUR LA PEINTURE MURALE ANTIQUE (AIPMA), NAPOLI 17-21 SETTEMBRE 2007 (Université degli Studi di Napoli “L’Orientale”, Annali di Archeologia e Storia Antica, Dipartimento di Studi del Mondo Classico e del Mediterraneo Antico, Quaderni 18/1, Napoli2010). 2 vols., pp. xii (each vol.) + 946, many figs., 85 pages of colour. ISBN 978-88-95044-81-1 ; ISSN 1127-7130 ». Journal of Roman Archaeology 24 (2011) : 657–63. http://dx.doi.org/10.1017/s1047759400003792.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
26

Christie, Neil. « Some new work on villas, towns and landscapes : Isera (Trentino), Liguria, and Priolo (Sicily) - MARIETTE DE VOS e BARBARA MAURINA (a cura di), LA VILLA ROMANA DI ISERA : RICERCHE E SCAVI (1973-2004) (Museo Civico di Rovereto ; edizioniosiride, Rovereto 2011). Pp. xii + 434, figs. c. 330, many in colour. ISBN 978-88-7498-159-5. EUR. 30. - MARIA GABRIELLA BERTINELLI ANGELI , ANGELA DONATI (a cura di), CITTÀ E TERRITORIO. LA LIGURIA E IL MONDO ANTICO. Atti del IV Incontro Internazionale di Storia Antica (Genova, 19-20 Febbraio 2009) (Serta Antiqua et Mediaevalia XII ; Giorgio Bretschneider Editore, Roma 2010). Pp. xvi + 304, figs. 82. ISSN 1590-4210 ; ISBN 978-88-7689-238-7. EUR. 120. - DANIELE MALFITANA e GIUSEPPE CACCIAGUERRA (a cura di), con contributi di S. Amata , S. Barone , A. Branca , G. Cacciaguerra , A. Di Mauro , G. Fragalà , C. Franco , G. Guzzetta , M. Lazzari , D. Malfitana , M. Nucifora , G. Scardozzi , PRIOLO ROMANA, TARDO ROMANA E MEDIEVALE. DOCUMENTI, PAESAGGI, CULTURA MATERIALE (Ricerche di Archeologia Classica e Post Classica in Sicilia, vol. 1 ; Catania 2011). Pp. 397, figs. 172, colour pls. 14. ISBN 978-88-89375-07-5. » Journal of Roman Archaeology 27 (2014) : 635–39. http://dx.doi.org/10.1017/s1047759414001676.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
27

Conley, Tom, Emanuele Lugli, P. D. A. Harvey, Sandra Sáenz-López Pérez, Sandra Sáenz-López Pérez, P. D. A. Harvey, David McKitterick et al. « De Ptolémée à la Guillotière (XVe–XVIe siècle) : Des cartes pour la France pourquoi, comment ? By Monique Pelletier. City and Cosmos : The Medieval World in Urban Form. By Keith D. Lilley. The Maps of Matthew Paris : Medieval Journeys through Space, Time and Liturgy. By Daniel K. Connolly. Cartografía Medieval : El Enigma del Mapamundi de 1375. By Álvaro Fernández García. La carta de Gabriel de Vallseca de 1439 : Estudi i edicio. By Ramon J. Pujades i Bataller. King Henry's Map of the British Isles : BL Cotton MS Augustus I i 9. Commentary by Peter Barber. Covens & ; Mortier : A Map Publishing House in Amsterdam 1685–1866. By Marco van Egmond. El geógrafo Juan López (1765–1825) y el comercio de mapas en España. By Agustín Hernando. The Atlas of Scotland Containing Maps of Each County. By John Thomson. Geographia antiqua : rivista di geografia storica del mondo antico e di storia della geografia. The Fourth Part of the World : The Race to the Ends of the Earth and the Epic Story of the Map that Gave America Its Name. By Toby Lester. Painter in a Savage Land : The Strange Saga of the First European Artist in North America. By Miles Harvey. Cartographic Encounters : Indigenous Peoples and the Exploration of the New World. By John Rennie Short. Mapping New Jersey : An Evolving Landscape. By Maxine N. Lurie and Peter O. Wacker. Eastern Astrolabes. By David Pingree. Census of Portolan Charts and Atlases, as Reported and Listed by the Noted Scholars of the Genre in Their Works Ranging from 1897 to 2008. By Richard Pflederer. The Map as Art : Contemporary Artists Explore Cartography. By Katharine Harmon, with essays by Gayle Clemans. Formatting Europe : Mapping a Continent. Guest editors W. Bracke, J. L. Renteux, and W. Bodenstein ». Imago Mundi 62, no 2 (18 juin 2010) : 250–63. http://dx.doi.org/10.1080/03085691003747316.

Texte intégral
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
28

Semeraro, Riccardo, et Luciano Maffi. « «L’anno del gran ritorno e del grande perdono» : il ventiquattresimo Giubileo e i pellegrinaggi a Roma (1950) ». Sémata : Ciencias Sociais e Humanidades, no 33 (25 mars 2022). http://dx.doi.org/10.15304/semata.33.7809.

Texte intégral
Résumé :
Il turismo e le sue trasformazioni negli anni del secondo dopoguerra sono al centro di un crescente interesse degli studi di storia economica. In questa fase cruciale si compivano passi fondamentali sia per l’acquisizione di dimensioni di massa da parte di questa attività economica, sia per l’intensificarsi della sua partecipazione alle dinamiche dello sviluppo socioeconomico del mondo occidentale. Nel 1950, a Roma, quindi nella capitale di un paese destinato a divenire leader nel turismo mondiale del secondo Novecento, si rinnovava un’antichissima tradizione dei viaggi a scopo religioso: il Giubileo. Il presente studio intende proporsi come prima ricostruzione delle dinamiche economiche e turistiche di questo evento e ne dimostra la dimensione internazionale oltre che la rilevanza in termini infrastrutturali per la capitale della cristianità.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
29

Pescarmona, Isabella, et Giulia Gozzelino. « From a different perspective. The Pedagogies of Others for an Intercultural and Sustainable Relationship among Humanity, Nature and Society ». MeTis. Mondi educativi. Temi, indagini, suggestioni 10, no 2 (décembre 2020). http://dx.doi.org/10.30557/mt00145.

Texte intégral
Résumé :
Nel quadro dello sviluppo sostenibile promosso dall’Agenda 2030, il contributo entra in dialogo con le proposte culturali, sociali ed economiche del Buen vivir (Ecuador e Bolivia) e dell'Ubuntu (Sud Africa) come occasione di riflessione pedagogica e interculturale. Ascoltare diverse interpretazioni di sviluppo umano, realizzate in comunità (attraverso prassi di responsabilità, educazione e partecipazione) e in equilibrio con l’ambiente (nel rispetto dei diritti della natura), non è solo un modo per conoscere la storia degli altri, ma diventa un atto di giustizia sociale se si riconosce il diritto di voce a altre visioni e si mette in discussione la nostra prospettiva, basata su un assunto individualista e eurocentrico. Nuovi sguardi ci insegnano la necessità di nutrire la diversità culturale, sociale e biologica come responsabilità pedagogica e economica per educare alla ricerca di risposte alternative e aprire le porte dell'oikos al mondo.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
30

Bernardi, Iara, et Maria José Rocha Lima. « Prima infanzia : la nuova agenda governativa ». Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, 18 septembre 2020, 155–72. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/formazione-it/prima-infanzia.

Texte intégral
Résumé :
La cura istituzionale per i bambini piccoli, in tutta la storia del mondo, dell’America Latina e del Brasile, ha presentato diverse concezioni sulla loro funzione. La maggior parte di queste istituzioni erano destinate a servire solo i bambini poveri. Tuttavia, è molto recente l’istituzione di una politica nazionale per la prima infanzia, come investimento pedagogico, sociale, nella salute materna e infantile, economica ed educativa, che considera i bambini come soggetti di diritti e cittadini nel processo di sviluppo. Così, questo articolo intende ricostituire la traiettoria della nuova legislazione sulla prima infanzia, che obbliga i manager e i professionisti dell’istruzione, dell’assistenza sociale, della salute, della psicologia, della psichiatria in tutto il paese ad adattare le loro attività alle norme stabilite dalla legge. Detto questo, questo studio si basava su prove scientifiche; argomenti pedagogici e giuridici diffusi in Brasile negli ultimi tre decenni, soprattutto dopo la Costituzione dei cittadini del 1988, che ha promosso l’evoluzione della legislazione della prima infanzia. In cui è stato possibile osservare che solo nel 2006, con la creazione di FUNDEB, sono stati istituiti finanziamenti per l’istruzione della prima infanzia; nel 2016, il quadro giuridico della prima infanzia è stato sanzionato. E nel 2020, per la prima volta nella storia, l’infanzia è stata menzionata e inclusa negli allegati di tredici leggi dei piani plennali delle entità federate brasiliane, che es hanno effetto dal 2021 al 2023.
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
31

« Allgemeines, Altertum und Mittelalter ». Militaergeschichtliche Zeitschrift 69, no 2 (1 décembre 2010) : 325–56. http://dx.doi.org/10.1524/mgzs.2010.0017.

Texte intégral
Résumé :
Zusammenfassung Allgemeines Peace, War and Gender from Antiquity to the Present. Cross-cultural Perspectives. Ed. by Jost Dülffer, Robert Frank (Bernd Jürgen Wendt) Krieg und Christentum. Religiöse Gewalttheorien in der Kriegserfahrung des Westens. Hrsg. von Andreas Holzem (Martin Kutz) Michael Peters, Geschichte Frankens. Vom Ausgang der Antike bis zum Ende des Alten Reiches (Helmut Hammerich) Grundkurs deutsche Militärgeschichte. Im Auftr. des MGFA hrsg. von Karl-Volker Neugebauer. Bd 1: Die Zeit bis 1914; Bd 2: Das Zeitalter der Weltkriege 1914 bis 1945. Völker in Waffen; Bd 3: Die Zeit nach 1945. Armeen im Wandel; Bd 4: Vom Mittelalter bis zur Gegenwart. Menschen, Macht und Militär. Multimediale und interaktive Lernsoftware auf DVD (Björn Brosius und Heike Christina Mätzing) Das Wehrgeschichtliche Museum Rastatt. Militärgeschichte in Baden-Württemberg. Begleitband zur Dauerausstellung im Wehrgeschichtlichen Museum Schloss Rastatt. Hrsg. von Joachim Niemeyer und Christoph Rehm (Thomas Weißbrich) Jörn Leonhard, Bellizismus und Nation. Kriegsdeutung und Nationsbestimmung in Europa und den Vereinigten Staaten 1750-1914 (Siegfried Weichlein) Prisoners in War. Ed. by Sibylle Scheipers (Georg Wurzer) »Schützen-Welten«. Bewegte Traditionen im Sauerland. Hrsg. im Auftr. des Vereins für die Geschichte Preußens und der Grafschaft Mark e.V. von Eckhard Trox und Jörg Endris Behrendt (Burkhard Köster) Georg Ruppelt, Buch- und Bibliotheksgeschichte(n) (Gabriele Bosch) Rudolph Haack (1833 1909). Industrie-Pionier unter drei Kaisern. Hrsg. von Eckhard Schinkel und Lars U. Scholl (Dieter Hartwig) Dieter J. Weiß, Kronprinz Rupprecht von Bayern (1869-1955) (Markus Pöhlmann) Astrid von Pufendorf, Die Plancks. Eine Familie zwischen Patriotismus und Widerstand (Paul Fröhlich) Hans Felix Husadel. Werk – Wirken – Wirkung. Dokumentation zum Symposium [vom 20. bis 22.10.2004 in Bonn]. Hrsg. von Michael Schramm Musik und Krise. Dokumentation zum Symposium [vom 1. bis 2.3.2006 in Koblenz]. Hrsg. von Michael Schramm (Karlheinz Deisenroth) Altertum und Mittelalter Luigi Loreto, Per la storia militare del mondo antico. Prospettive retrospettive (Loretana de Libero) Christian Moser und Hans Rudolf Fuhrer, Der lange Schatten Zwinglis. Zürich, das französische Soldbündnis und eidgenössische Bündnispolitik, 1500-1650 (Fabian Brändle)
Styles APA, Harvard, Vancouver, ISO, etc.
Nous offrons des réductions sur tous les plans premium pour les auteurs dont les œuvres sont incluses dans des sélections littéraires thématiques. Contactez-nous pour obtenir un code promo unique!

Vers la bibliographie