Littérature scientifique sur le sujet « STORIA DELLE SCIENZE E DELLE TECNICHE »

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Articles de revues sur le sujet "STORIA DELLE SCIENZE E DELLE TECNICHE"

1

Migone, Paolo. « Alcune riflessioni sul problema della ricerca "scientifica" in psicoterapia ». GRUPPI, no 2 (juillet 2012) : 19–48. http://dx.doi.org/10.3280/gru2011-002003.

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Résumé :
Vengono esaminati alcuni problemi del rapporto tra psicoterapia e ricerca scientifica. In particolare, vengono discussi i seguenti temi: la teoria della demarcazione tra scienza e non scienza, il problema della riproducibilitŕ, le scienze dure (hard) e molli (soft), la teoria della complessitŕ e del caos, i livelli di probabilitŕ e di indeterminazione, il circolo induttivo-deduttivo, l'abduzione ecc. Sono presentate delle esperienze cliniche a scopo esemplificativo. Vengono inoltre illustrati alcuni dei problemi incontrati dalla ricerca empirico-quantitativa nello studio della psicoterapia (ad esempio la manualizzazione delle tecniche terapeutiche), e descritte alcune fasi della storia del movimento di ricerca in psicoterapia.
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Lorenzi, F. « Breve Storia del Metodo Gemellare 2 - Le Attuali Formulazioni del Metodo ». Acta geneticae medicae et gemellologiae : twin research 47, no 1 (janvier 1998) : 57–71. http://dx.doi.org/10.1017/s0001566000000386.

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Résumé :
Il termine LISREL e l'acronimo di LInear Structural RELationship ed è nato inizialmente come nome di un software messo a punto dallo svedese Karl Joreskog e dai suoi collaboratori nei primi anni '70 per stimare, col metodo della massima verosimiglianza, i coefficienti strutturali dei modelli basati su sistemi di equazioni strutturali.Tali modelli, nella elaborazione tramite il LISREL, rappresentano la sistemazione logica, prima ancora che statistica o computeristica, di tecniche di analisi multivariata le cui prime proposte risalgono all'ininzio del secolo; riconducendo ad un unico modello che ne costituisce una geniale sintesi, approcci ed itinerari scientifici fino ad allora distinti e non comunicanti, quali l'analisi fattoriale, i modelli causali e i modelli di misurazione. In particolare rappresentano in questo momento la più completa e sistematica risposta al problema di operazionalizzare in termini di ricerca e di verifica empirica, nel campo delle scienze sociali, la controversa, ma non per questo meno fondamentale, nozione di causalità. Essi sono quindi la reinterpretazione, sistemazione e soprattutto generalizzazione di quelli che negli anni '60 venivano chiamati i modelli causali e che nella prima metà degli anni '70 avevano conosciuto una notevole popolarità fra i sociologi soprattutto attraverso la tecnica della path analysis.
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Galli, Pier Francesco. « Tracce ». PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no 4 (décembre 2011) : 523–50. http://dx.doi.org/10.3280/pu2011-004010.

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Résumé :
In questa rubrica compare la pubblicazione di materiali, editi o inediti, che tentano di ricostruire una specie di storia della psicologia, della psichiatria e della psicoterapia, a volte con la forza emozionale dell'aneddotica sottratta alle storiografie accademiche. La rubrica si sviluppa lungo tre filoni: uno č quello dell'analisi delle varie stereotipie psicoanalitiche nelle loro declinazioni e del modo con cui č stata trasmessa la teoria della tecnica; il secondo č la ricostruzione di pezzi della storia italiana del settore, nell'ottica che č sempre stata del gruppo di Psicoterapia e Scienze Umane; il terzo filone č costituito dalla ristampa di articoli "d'epoca" rilevanti per il dibattito attuale. Al sito Internet www.psicoterapiaescienzeumane.it/tracce.htm vi č l'elenco di tutti i documenti pubblicati nella rubrica.
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Migliorelli, Giorgia, et Maria Adelaide Ranchino. « La Biblioteca Centrale “G. Marconi” del CNR nel Polo delle scienze SBN ». DigItalia 15, no 1 (juin 2020) : 87–98. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00006.

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Résumé :
La Biblioteca Centrale del CNR nel corso degli anni ha raccolto un cospicuo patrimonio documentario che è stimato oggi complessivamente intorno ai 600.000 volumi, di cui circa 150.000 di antiquariato scientifico con un eccezionale valore storico-culturale. Le opere possedute abbracciano diversi ambiti e in particolare si focalizzano sulla ricerca scientifica, il progresso tecnico, la storia del pensiero scientifico e le pubblicazioni edite dal CNR o finanziate con il suo contributo, con particolare riguardo alla documentazione dei primati scientifici e tecnici italiani. Per dare massima visibilità alla grande varietà tematica di cui sono costituite le sue collezioni, la Biblioteca Centrale ha intrapreso l’iter per entrare a far parte della rete SBN. Nel corso del 2016 ha aderito al Polo EVE dell’Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia, rinominato successivamente “Polo delle scienze”, con l’idea di realizzare una rete bibliotecaria del CNR e rendere fruibile il vasto patrimonio bibliografico e documentale dell’Ente ad oggi rintracciabile solo su cataloghi locali disponibili online e di aprirsi ad altri enti di ricerca creando un unico punto di accesso al vastissimo patrimonio documentale scientifico italiano.
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5

Galli, Pier Francesco. « Psicoterapia e psicoanalisi tra tecnica e ideologia. Appunti per una storia ». COSTRUZIONI PSICOANALITICHE, no 21 (avril 2011) : 107–42. http://dx.doi.org/10.3280/cost2011-021007.

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Résumé :
Pier Francesco Galli descrive alcuni sviluppi della psicoterapia, della psicoanalisi e della psichiatria in Italia nei primi anni 1960, in particolare riguardo al progetto culturale del Gruppo Milanese per lo Sviluppo della Psicoterapia da lui fondato (che nel 1978 prenderŕ il nome di Psicoterapia e Scienze Umane). Vengono discussi, tra gli altri, i seguenti temi: l"inserimento di nuove tecnologie e discipline (come la psicologia e la sociologia) nella cultura italiana del dopoguerra, il ruolo degli intellettuali, la formazione alle professioni di aiuto e la diffusione della psicoanalisi, il lavoro di équipe nei servizi psichiatrici, il ruolo delle case editrici, i corsi di aggiornamento organizzati a partire dal 1962, la cultura della psichiatria descrittiva importata nei primi anni 1980 dagli Stati Uniti col DSM-III, la trasmissione della cultura psicoanalitica spesso come veritŕ di fede in cui si č confuso il concetto di "tecnica standard" con il metodo e l"essenza stessa della psicoanalisi, i criteri di fondazione del metodo psicoanalitico, il problema della identitŕ terapeutica, e cosě via.
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Ledermann, François. « Bassani,Angelo (ed.) : La Chimica e le tecnologie chimiche nel Veneto dell’Ottocento. Atti del settimo seminario di storia delle scienze e delle tecniche nell’Ottocento Veneto.Venezia, Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, 2001. 513 p. Ill. (Seminari di Storia delle Scienze e delle Tecniche, 7). I 56.81. ISBN 88-86166-89-3. » Gesnerus 60, no 3-4 (3 novembre 2003) : 280–81. http://dx.doi.org/10.1163/22977953-0600304010.

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7

Florio, Isabella, Annarita Liburdi et Luca Tiberi. « Costruire una biblioteca digitale ». DigItalia 15, no 1 (juin 2020) : 99–107. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00007.

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Résumé :
Grazie all’accordo di collaborazione interna al Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) tra l’Istituto per il lessico intellettuale europeo e storia dell’idee (ILIESI) e la Biblioteca centrale “G. Marconi”, siglato nel 2016, è stato possibile portare a compimento il progetto di digitalizzazione della collezione di microforme dell’ILIESI. La collezione è composta prevalentemente da lessici filosofici e testi di autori, relativi alla storia intellettuale europea del Cinquecento e Seicento. Due secoli che vedono la nascita del pensiero moderno e della nuova scienza, nel corso dei quali, dalla comune matrice latina, viene sviluppandosi la terminologia filosofica e scientifica delle lingue moderne. Il contributo analizza le scelte effettuate dallo staff tecnico per il recupero e la digitalizzazione del materiale, presentando il laboratorio di digitalizzazione della Biblioteca centrale. Infine vengono illustrate le future modalità di fruizione e valorizzazione della collezione digitalizzata.
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Taddei, Monica. « e-Leo, archivio digitale della Biblioteca leonardiana di Vinci ». DigItalia 15, no 1 (juin 2020) : 53–68. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00004.

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Résumé :
e-Leo. Archivio digitale di storia della tecnica e della scienza è stato sviluppato e realizzato dalla Biblioteca Leonardiana di Vinci, centro di ricerca e documentazione per gli studi leonardiani, e prende le mosse dalla volontà di offrire uno strumento efficace di studio e consultazione delle opere di Leonardo da Vinci, oltre che di valorizzazione della collezione. L’esperienza è radicata nella tipologia molto specifica del fondo speciale della biblioteca, che possiede il corpus di tutte le opere di Leonardo da Vinci pubblicate a partire dalla prima edizione del Trattato della pittura del 1651. A partire dal 2007, e-Leo rappresenta l’unica pubblicazione online quasi integrale del lascito leonardiano. Un’importante modifica della struttura interna del codice ed un aggiornamento della grafica nel 2019 hanno reso lo strumento ulteriormente performante e aperto a ulteriori potenziali sviluppi, oltre ad averne consentita la consultazione anche da smartphone e tablet. I dati, rappresentati da testi e disegni, sono ricercabili per mezzo di metodi di ricerca e indicizzazione di contenuti testuali, delle componenti grafiche del documento, di glossari tematici: un apparato che propone un modello integrato e più ampio per il trattamento, secondo criteri affini, di testi manoscritti di argomento tecnico-scientifico del tardo medioevo e del rinascimento.
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9

MOCCHI, GIULIANA. « IVANA GAMBARO, Astronomia e tecniche di ricerca nelle lettere di G. B. Riccioli ad A. Kircher, Quaderni del Centro di studio sulla storia della tecnica del Consiglio Nazionale delle Ricerche, 15, Genova, 1989. » Nuncius 8, no 1 (1993) : 342–45. http://dx.doi.org/10.1163/182539183x00262.

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Treu, Tiziano. « Flessibilitŕ e tutele nella riforma del lavoro ». GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no 137 (février 2013) : 1–51. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2013-137001.

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Résumé :
Il saggio contiene un'analisi generale della recente riforma del lavoro (l. n. 92/2012). In premessa si ricostruisce l'iter formativo del provvedimento anzitutto nel dibattito fra le parti sociali e il governo, di cui si sottolinea l'andamento contrastato, e poi in sede parlamentare, dove si č verificata una larga convergenza politica sul testo e sulle sue modifiche, che peraltro non ha impedito forti tensioni e diffuse critiche. Il saggio discute l'impostazione generale della legge ispirata al modello europeo della flexicurity, mettendola a confronto con le esperienze di altri paesi e tenendo conto delle particolaritŕ italiane. Sottolinea inoltre l'importanza della delega sulla partecipazione dei lavoratori nell'impresa, che č indicata fra i principi ispiratori del provvedimento. Il commento rileva la non completa corrispondenza dei principali blocchi della legge rispetto agli obiettivi dichiarati dal governo e ai modelli europei: la persistente debolezza degli ammortizzatori sociali, accentuata dalla storica inadeguatezza degli strumenti di politica attiva del lavoro; l'importanza della promozione dell'apprendistato come canale privilegiato di ingresso dei giovani al lavoro; le scelte contrastanti in tema di flessibilitŕ in entrata, consistenti da una parte in una parziale liberalizzazione del contratto a termine, dall'altra in interventi limitativi dei contratti a progetto, partite IVA, associazione in partecipazione, con il ricorso alla tecnica delle presunzioni e, per altro verso, con l'aumento dei costi contributivi (interventi non omogenei che riflettono la mancanza di una rivisitazione complessiva del lavoro autonomo); infine, la modifica dell'art. 18 dello St.lav. che realizza il superamento dell'anomalia italiana della reintegrazione come unica sanzione del licenziamento ingiustificato e riconduce la reintegrazione a ipotesi tassativamente indicate dalla legge, sostanzialmente marginali rispetto alla indennitŕ risarcitoria. Il saggio sottolinea, infine, l'importanza delle vicende applicative della legge, opportunamente soggette a monitoraggio, e il ruolo decisivo non solo della giurisprudenza, ma della contrattazione collettiva che č chiamata a modificare la normativa con interventi ai vari livelli nazionali e decentrati.
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Thèses sur le sujet "STORIA DELLE SCIENZE E DELLE TECNICHE"

1

Clementini, Daniela Angela <1975&gt. « Luigi Ferdinando Marsili. Viaggio tra le scienze ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/164/1/TESI_Dottorato_-_Clementini.pdf.

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2

Clementini, Daniela Angela <1975&gt. « Luigi Ferdinando Marsili. Viaggio tra le scienze ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/164/.

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Chakraborty, Anwesha <1984&gt. « Institutional Narratives and their Role in Communication of Science and Technology : a Study of Public Science Museums and Centres in India ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amsdottorato.unibo.it/7874/1/chakraborty_anwesha_tesi.pdf.

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Résumé :
This dissertation looks at the narrative of science and technology promoted by national level public institutions which work in the field of science communication and public understanding of science. Focus is on India and specifically on the National Council of Science Museums (NCSM hereafter), which is a centrally funded organization under the Ministry of Culture, Government of India. It is in charge of creating a large number of science centres around the country and also managing several of them. The organization has a clearly defined set of goals and objectives, the most prominent one of which is the ‘promotion of scientific temper’ (a recurring theme dealt with in the chapters), and is in charge of carrying out multiple programmes of public engagement with science, the details of which can be found in the annual activity reports. These constitute a part of the primary literature used in the dissertation. Interviews carried out with highly involved stakeholders (like the NCSM management), field notes gathered during museum visits and other publications of NCSM and contributions of NCSM professionals to academic discourse constitute the other primary sources.
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Pausillo, Giorgia <1991&gt. « Un nuovo catalogo dei manoscritti alchemici greci delle biblioteche italiane ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amsdottorato.unibo.it/10285/1/Pausillo_Giorgia_tesi.pdf.

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Résumé :
Il presente lavoro di ricerca propone una revisione del corpus greco dei manoscritti alchemici conservati presso le biblioteche italiane attraverso la realizzazione di un nuovo catalogo, aggiornato ed elaborato secondo le recenti norme di catalogazione. Tale progetto risponde alla necessità di un completo riesame dell’attuale catalogo dei codici alchemici italiani curato da Carlo Oreste Zuretti e pubblicato a Bruxelles nel 1927 (Catalogue des manuscrits alchimiques grecs, II). L’inadeguatezza e insufficienza di tale sussidio emerge soprattutto nella descrizione dei singoli esemplari, specie per quanto riguarda gli aspetti codicologici e paleografici. Il nuovo accurato studio che ha coinvolto ciascun manoscritto mira alla realizzazione di un esaustivo strumento di lavoro in grado di coniugare gli aspetti materiali, scrittori, testuali e storico-culturali degli esemplari esaminati. Le nuove acquisizioni emerse dallo studio dei codici consentono di delineare meglio la storia della circolazione dei testi alchemici greci e dei loro lettori.
This work proposes a revision of the Greek corpus of alchemical manuscripts preserved in Italian libraries through the creation of a new and updated catalogue, compiled according to recent cataloging standards. This project responds to the need for a complete revision of the current catalogue of Italian alchemical manuscripts edited by Carlo Oreste Zuretti and published in Brussels in 1927 (Catalogue des manuscrits alchimiques grecs, II). The insufficiency of that work emerges in the description of individual items, especially with regard to codicological and paleographic aspects. The new careful study involving each manuscript aims at the realization of a comprehensive working tool capable of combining the material, scriptural, textual and historical-cultural aspects of each codex.
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5

Cerea, Alessandra <1984&gt. « Al di là dell'etnopsichiatria. Georges Devereux tra scienza ed epistemologia ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7712/1/Cerea_Alessandra_tesi.pdf.

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Résumé :
Questo lavoro verte sulla ricostruzione del pensiero dell’antropologo e psicoanalista Georges Devereux (1908-1985), attraverso un approccio storico-biografico e all’interno di una prospettiva che si discosta da quella tradizionale in cui Devereux è considerato il “padre dell’etnopsichiatria”. Intento principale della tesi è presentare un inedito Devereux epistemologo delle scienze dell’uomo, ricostruendo le tappe del suo percorso scientifico e rintracciando radici e storia dei principali concetti del suo sistema teorico nel contesto storico-culturale nonché nel quadro epistemologico in cui hanno preso forma. Le fonti principali di questa ricostruzione sono i materiali d’archivio del cospicuo Fondo Devereux, custodito all’Institut Mémoires de l’Édition Contemporaine (IMEC), nonché i dossier conservati all’École des Hautes Études en Sciences Sociales. Seguendo la ricerca di Devereux in fieri, attraverso le carte d’archivio, scritti inediti e scritti più o meno celebri, questo lavoro propone, in sostanza, di leggere dietro la nascita di questa “nuova scienza” (l’etnopsicoanalisi), il tentativo di fondare una nuova epistemologia e un nuovo metodo di osservazione per i saperi sull’uomo. Instaurando un dialogo tra fisica quantistica, antropologia e psicoanalisi – a partire dai concetti di complementarità e controtransfert – Devereux suggerisce, infatti, un nuovo approccio allo studio dell’uomo che, rifuggendo da riduzionismi o determinismi, sia il più possibile esaustivo e, prendendo in carico la soggettività del ricercatore, sia più efficace e realistico. La complessità e l’importanza del suo contributo teorico senza dubbio travalicano i confini dell’etnopsichiatria, perlomeno come oggi la intendiamo, e il percorso di Devereux, nella sua pluridisciplinarità e internazionalità, offre uno sguardo sul panorama intellettuale del ventesimo secolo che ha visto la nascita delle principali branche delle scienze umane, il loro sviluppo in tradizioni differenti, la progressiva specializzazione e frammentazione, ma anche tentativi, tenaci e difficili, di un dialogo.
This work focuses on the reconstruction of the thought of the anthropologist and psychoanalyst Georges Devereux (1908-1985), through a historical-biographical approach and within a perspective that differs from the traditional one according to which Devereux is considered the “father of Ethnopsychiatry”. The main aim of the thesis is to present an unprecedented Devereux “epistemologist of the human sciences”, by reconstructing the steps of his scientific path, the roots and the history of the main concepts of his theoretical system within both the historical-cultural context and the epistemological framework where they took shape. The main sources for this work are the archive material of the Devereux Fund, held by the Institut Mémoires de l’Édition Contemporaine (IMEC), and the dossiers held by the École des Hautes Études en Sciences Sociales. Following the Devereux’s research in fieri – through archive material, unpublished writings, famous works and less known ones – this work basically proposes to read, behind the origin of this “new science” (Ethnopsychoanalysis), the attempt to found a new epistemology and a new method of observation for human sciences. By establishing a dialogue between Quantum Physics, Anthropology and Psychoanalysis – starting from the concepts of complementarity and countertransference – Devereux suggests, indeed, a new approach for human studies which can be as comprehensive as possible, more effective and realistic. With no doubt, the complexity and the importance of his theoretical contribution go beyond the boundaries of Ethnopsychiatry, at least as we intend it today, and his multidisciplinary and international path offers an insight on the intellectual background of the 20th century, which witnessed the birth of the main branches of human sciences, their development in different traditions, their progressive specialization and fragmentation, but also constant and serious efforts for a dialogue
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Cerea, Alessandra <1984&gt. « Al di là dell'etnopsichiatria. Georges Devereux tra scienza ed epistemologia ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7712/.

Texte intégral
Résumé :
Questo lavoro verte sulla ricostruzione del pensiero dell’antropologo e psicoanalista Georges Devereux (1908-1985), attraverso un approccio storico-biografico e all’interno di una prospettiva che si discosta da quella tradizionale in cui Devereux è considerato il “padre dell’etnopsichiatria”. Intento principale della tesi è presentare un inedito Devereux epistemologo delle scienze dell’uomo, ricostruendo le tappe del suo percorso scientifico e rintracciando radici e storia dei principali concetti del suo sistema teorico nel contesto storico-culturale nonché nel quadro epistemologico in cui hanno preso forma. Le fonti principali di questa ricostruzione sono i materiali d’archivio del cospicuo Fondo Devereux, custodito all’Institut Mémoires de l’Édition Contemporaine (IMEC), nonché i dossier conservati all’École des Hautes Études en Sciences Sociales. Seguendo la ricerca di Devereux in fieri, attraverso le carte d’archivio, scritti inediti e scritti più o meno celebri, questo lavoro propone, in sostanza, di leggere dietro la nascita di questa “nuova scienza” (l’etnopsicoanalisi), il tentativo di fondare una nuova epistemologia e un nuovo metodo di osservazione per i saperi sull’uomo. Instaurando un dialogo tra fisica quantistica, antropologia e psicoanalisi – a partire dai concetti di complementarità e controtransfert – Devereux suggerisce, infatti, un nuovo approccio allo studio dell’uomo che, rifuggendo da riduzionismi o determinismi, sia il più possibile esaustivo e, prendendo in carico la soggettività del ricercatore, sia più efficace e realistico. La complessità e l’importanza del suo contributo teorico senza dubbio travalicano i confini dell’etnopsichiatria, perlomeno come oggi la intendiamo, e il percorso di Devereux, nella sua pluridisciplinarità e internazionalità, offre uno sguardo sul panorama intellettuale del ventesimo secolo che ha visto la nascita delle principali branche delle scienze umane, il loro sviluppo in tradizioni differenti, la progressiva specializzazione e frammentazione, ma anche tentativi, tenaci e difficili, di un dialogo.
This work focuses on the reconstruction of the thought of the anthropologist and psychoanalyst Georges Devereux (1908-1985), through a historical-biographical approach and within a perspective that differs from the traditional one according to which Devereux is considered the “father of Ethnopsychiatry”. The main aim of the thesis is to present an unprecedented Devereux “epistemologist of the human sciences”, by reconstructing the steps of his scientific path, the roots and the history of the main concepts of his theoretical system within both the historical-cultural context and the epistemological framework where they took shape. The main sources for this work are the archive material of the Devereux Fund, held by the Institut Mémoires de l’Édition Contemporaine (IMEC), and the dossiers held by the École des Hautes Études en Sciences Sociales. Following the Devereux’s research in fieri – through archive material, unpublished writings, famous works and less known ones – this work basically proposes to read, behind the origin of this “new science” (Ethnopsychoanalysis), the attempt to found a new epistemology and a new method of observation for human sciences. By establishing a dialogue between Quantum Physics, Anthropology and Psychoanalysis – starting from the concepts of complementarity and countertransference – Devereux suggests, indeed, a new approach for human studies which can be as comprehensive as possible, more effective and realistic. With no doubt, the complexity and the importance of his theoretical contribution go beyond the boundaries of Ethnopsychiatry, at least as we intend it today, and his multidisciplinary and international path offers an insight on the intellectual background of the 20th century, which witnessed the birth of the main branches of human sciences, their development in different traditions, their progressive specialization and fragmentation, but also constant and serious efforts for a dialogue
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Andretta, Maria Giulia <1989&gt. « La conquista della Luna. La storia, le eredita e la ricaduta culturale dell'allunaggio : analisi del fenomeno mediatico italiano come esempio di pop science ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amsdottorato.unibo.it/8744/1/Andretta_MariaGiulia_Tesi.pdf.

Texte intégral
Résumé :
Nel 2019 si celebra il 50° anniversario dell’allunaggio e questa ricerca vuole analizzare come la conquista della Luna non sia stata solo un traguardo tecnico e scientifico, ma anche un evento di rilevante portata storica e culturale. La scelta di questa ricorrenza è stata strategica e mirata ad un’attualizzazione e contestualizzazione di questo tema attraverso diversi ambiti. Il lavoro parte dalla fascinazione letteraria e cinematografica e approda, attraverso il genere fantascientifico, ai così detti ‘Anni della Luna’. La trattazione procede con l’analisi della storia del viaggio verso il satellite a partire dalle ceneri della missilistica di guerra e si concentra sui processi decisionali, propagandistici e soprattutto sullo slancio tecnologico che hanno permesso al programma Apollo di raggiungere uno dei traguardi più ambiziosi della storia dell’umanità. Nell’intento di documentare come lo sbarco dell’uomo sulla Luna sia stato un evento mediatico senza precedenti, sono stati presi in esame gli articoli pubblicati sui due quotidiani più diffusi e i due principali settimanali italiani nel biennio 1968-1970. Questi, insieme a una serie di interviste realizzate a professionisti che lavorarono alle dirette e alle trasmissioni, o che se ne occuparono negli anni successivi, ha permesso di verificare come la stampa e la televisione si approcciarono all’evento. La nuova necessità di informazione e documentazione ha gettato, proprio allora, le basi della comunicazione scientifica e ha dato vita alla prima generazione di giornalisti scientifici e divulgatori. Questa analisi è stata un ulteriore campione per confermare la ‘dimensione popolare’ di questo evento, in quanto l’interesse e la quantità di fascinazioni che hanno alimentato l’immaginario collettivo, configureranno un vero e proprio caso di pop science. Tra le eredità degli anni d’oro della space age, sono stati ricordati i brevetti, l’inizio delle collaborazioni internazionali, ma anche il caso mediatico del complotto lunare e le nuove frontiere dell’esplorazione spaziale.
In 2019 we celebrate the 50th anniversary of the Moon landing and this research aims to analyse how the conquest of the satellite has been a technical and scientific goal and has had a great historical and cultural relevance. The choice of this event has been strategic for an actualization and contextualization of this theme through different areas. This work originates from the literary and cinematographic fascination and spreads, through the science fiction genre, to the so-called ‘Moon Years'. The discussion proceeds with the analysis of the history of the conquest starting from the ashes of the war and it focuses on decision-making, on propaganda and on the technological push that allowed the Apollo program to achieve one of the most ambitious goals in the history of humanity. In order to document the media event, we have examined the articles published on the two top newspapers in the world and the two main Italian weekly magazines from 1968 to 1970. This documentation, together with a series of interviews conducted with professionals who worked on these themes, allowed to verify how the press and television approached the missions. The new need for information and documentation has laid the foundations for scientific communication and created the first generation of scientific journalists. The interest and the curiosity that the event has aroused in collective imagination confirm the 'popular dimension' of the Moon landing. That is why it can be considered as a case of pop science. Among all the legacies of the golden years of space age, we have also mentioned the patents, the beginning of international collaborations, along with the spread of the Moon landing conspiracy theories and the new frontiers of space exploration.
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8

Crocetti, Daniela <1975&gt. « Medicalizing gender : from intersex to DSD, from the laboratory to patient groups ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3282/1/Crocetti_Daniela_tesi.pdf.

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Résumé :
The subject of this research, the medicalization of the gendered body, is a shifting object. It has changed its medical name from Intersex to DSD (Disorders -or Divergence- of Sex Development), since the beginning of this research project. Loosely speaking it addresses the gendered components of the body, and their subsequent consideration. Drawing closer, it addresses how modern medicine treats people who manifest variations of one of the gendered components of the body, inserting their bodies into pathological categories now called DSD. This shifting terrain of different modes of viewing the gendered body has grown to include many variations, no longer solely interested in the mythical hermaphrodite. The locus of this investigation is in the interaction between these patient groups and doctors in Italy.
Tratta dell’intreccio fra genere e medicalizzazione del corpo a partire da uno studio sull’intersessualità, ovvero sui “disturbi della differenziazione sessuale” (DSD). Si tratta di un insieme di sindromi legate allo sviluppo divergente di una delle componenti del sesso biologico. Per la prima volta in Italia, si fa il punto sulla natura, la storia, le rappresentazioni di questa condizione, si esamina il corpo di genere (gendered body), la sua medicalizzazione, s’indaga l’autopercezione dei soggetti in questione.
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9

Crocetti, Daniela <1975&gt. « Medicalizing gender : from intersex to DSD, from the laboratory to patient groups ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3282/.

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Résumé :
The subject of this research, the medicalization of the gendered body, is a shifting object. It has changed its medical name from Intersex to DSD (Disorders -or Divergence- of Sex Development), since the beginning of this research project. Loosely speaking it addresses the gendered components of the body, and their subsequent consideration. Drawing closer, it addresses how modern medicine treats people who manifest variations of one of the gendered components of the body, inserting their bodies into pathological categories now called DSD. This shifting terrain of different modes of viewing the gendered body has grown to include many variations, no longer solely interested in the mythical hermaphrodite. The locus of this investigation is in the interaction between these patient groups and doctors in Italy.
Tratta dell’intreccio fra genere e medicalizzazione del corpo a partire da uno studio sull’intersessualità, ovvero sui “disturbi della differenziazione sessuale” (DSD). Si tratta di un insieme di sindromi legate allo sviluppo divergente di una delle componenti del sesso biologico. Per la prima volta in Italia, si fa il punto sulla natura, la storia, le rappresentazioni di questa condizione, si esamina il corpo di genere (gendered body), la sua medicalizzazione, s’indaga l’autopercezione dei soggetti in questione.
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Serafini, Matteo <1982&gt. « Technological innovation in Emilia-Romagna : knowledge, practice, strategies ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3724/1/serafini_matteo_tesi.pdf.

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Résumé :
The present study aims at assessing the innovation strategies adopted within a regional economic system, the Italian region Emilia-Romagna, as it faced the challenges of a changing international scenario. As the strengthening of the regional innovative capabilities is regarded as a keystone to foster a new phase of economic growth, it is important also to understand how the local industrial, institutional, and academic actors have tackled the problem of innovation in the recent past. In this study we explore the approaches to innovation and the strategies adopted by the main regional actors through three different case studies. Chapter 1 provides a general survey of the innovative performance of the regional industries over the past two decades, as it emerges from statistical data and systematic comparisons at the national and European levels. The chapter also discusses the innovation policies that the regional government set up since 2001 in order to strengthen the collaboration among local economic actors, including universities and research centres. As mechanics is the most important regional industry, chapter 2 analyses the combination of knowledge and practices utilized in the period 1960s-1990s in the design of a particular kind of machinery produced by G.D S.p.A., a world-leader in the market of tobacco packaging machines. G.D is based in Bologna, the region’s capital, and is at the centre of the most important Italian packaging district. In chapter 3 the attention turns to the institutional level, focusing on how the local public administrations, and the local, publicly-owned utility companies have dealt with the creation of new telematic networks on the regional territory during the 1990s and 2000s. Finally, chapter 4 assesses the technology transfer carried out by the main university of the region – the University of Bologna – by focusing on the patenting activities involving its research personnel in the period 1960-2010.
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Livres sur le sujet "STORIA DELLE SCIENZE E DELLE TECNICHE"

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Il mestiere dell'arte : Introduzione alla storia delle tecniche artistiche. Napoli : Paparo, 2001.

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Seminario di storia delle scienze e delle tecniche nell'Ottocento Veneto (2nd 1990 Venice, Italy). Scienze e tecniche agrarie nel Veneto dell'Ottocento : Atti del Secondo Seminario di storia delle scienze e delle tecniche nell'Ottocento Veneto, Venezia, 14 e 15 dicembre 1990. Venezia : Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, 1992.

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Seminario di storia delle scienze e delle tecniche nell'Ottocento Veneto (5th 1995 Venice, Italy). Le scienze della terra nel Veneto dell'Ottocento : Atti del quinto Seminario di storia delle scienze e delle tecniche nell'Ottocento Veneto, Venezia, 20 e 21 ottobre 1995. Venezia : Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, 1998.

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Seminario di storia delle scienze e delle tecniche nell'Ottocento veneto (4th 1994 Venice, Italy). Tecnica e tecnologia nell'archittura dell'Ottocento : Atti del quarto Seminario di storia delle scienze e delle tecniche, Venezia, 11 e 12 novembre 1994. Venezia : Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, 1998.

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Seminario di storia delle scienze e delle tecniche nell'Ottocento Veneto (1st 1989 Venice, Italy). Le scienze mediche nel Veneto dell'Ottocento : Atti del primo Seminario di storia delle scienze e delle tecniche nell'Ottocento Veneto, Venezia, 2 dicembre 1989. Venezia : Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, 1990.

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Seminario, di storia delle scienze e. delle tecniche nell’Ottocento Veneto (3rd 1991 Venice Italy). Le scienze matematiche nel Veneto dell’Ottocento : Atti del terzo Seminario di storia delle scienze e delle tecniche nell'Ottocento Veneto, Venezia, 22 e 23 novembre 1991. Venezia : Istituto veneto di scienze, lettere ed arti, 1994.

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Italy) Seminario di storia delle scienze e delle tecniche nell'Ottocento Veneto (6th 1996 Venice. Le scienze biologiche nel Veneto dell'Ottocento : Atti del Sesto seminario di storia delle scienze e delle tecniche nell'Ottocento Veneto : Venezia, 18 e 19 novembre 1996. Venezia : Istituto Veneto di scienze, lettere ed arte, 1998.

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Casalbuoni, Roberto, Daniele Dominici, Massimo Mazzoni et Giuseppe Pelosi, dir. La Fisica ad Arcetri. Florence : Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-972-6.

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Résumé :
La Mostra La Fisica ad Arcetri. Dalla nascita della Regia Università alle leggi razziali è organizzata dal Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università di Firenze e dalla Sezione di Firenze dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, in collaborazione con l’Archivio Storico del Comune di Firenze, la Biblioteca di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università di Firenze, la Fondazione Scienza e Tecnica ed il Museo Galileo di Firenze. Essa si tiene da maggio a settembre 2016 presso la Sala Espositiva dell’Archivio Storico comunale in via dell’Oriuolo a Firenze. Il periodo di interesse della Mostra va dalla nascita della Regia Università di Firenze (1924) alla promulgazione delle leggi razziali in Italia da parte del governo di Benito Mussolini (1938). Il materiale esposto proviene dall’Archivio Storico del Comune, dall’Archivio Garbasso, dal Fondo Della Corte, dal Dipartimento di Fisica e Astronomia, dalla Fondazione Scienza e Tecnica e da collezioni private. Il catalogo esce come terzo volume della serie di pubblicazioni associate alla rivista «Il Colle di Galileo».
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Dizionario delle scienze e delle tecniche di Grecia e Roma. Pisa : F. Serra, 2010.

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Saravo, Luigi. Manuale delle investigazioni sulla scena del crimine : Norme, tecniche, scienze. Torino : G. Giappichelli, 2013.

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Actes de conférences sur le sujet "STORIA DELLE SCIENZE E DELLE TECNICHE"

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Albissini, Piero, Antonio Catizzone, Laura De Carlo, Laura Carlevaris, Vittorio Di Stefano et Alessandro Micucci. « Le trasformazioni dello spazio urbano : la quarta dimensione nella georeferenziazione dell’iconografia storica di Rome ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Barcelona : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2009. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7549.

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Résumé :
Se si considera la componente fisica del sistema città come espressione materiale dell’insieme dei fenomeni evolutivi dei luoghi, appare evidente come la sua rappresentazione possa essere considerata come sistema di conoscenza generale in grado di manifestare una convergenza di informazioni di natura altamente eterogenea. Le vaste trasformazioni che hanno interessato le città nella storia hanno determinato una evoluzione non solo nelle modifiche morfologiche degli assetti territoriali e nella stratificazione architettonica delle strutture urbane, ma anche nella percezione e fruizione degli spazi urbani. Se si considera l’organizzazione dello spazio urbano come ambito di relazione tra gli uomini, i contributi che provengono dalle fonti bibliografiche, iconografiche e cartografiche in particolare possono consentire la ricostruzione diacronica dei tessuti urbani. Questa ricostruzione è resa possibile dalla lettura delle diverse rappresentazioni che della città sono state date nel tempo, come rappresentazioni iconografiche o pittoriche, talvolta simboliche se non addirittura metaforiche, che consentono di acquisire conoscenze dei luoghi, anche quando presentano uno scarso grado di attendibilità. L’introduzione dell’informatica nel rilevamento e nella rappresentazione cartografica e la realizzazione dei sistemi informativi territoriali hanno aperto nuove possibilità non solo nella realizzazione di database collegati e georeferenziati, che possono contenere una notevole quantità di informazioni di diversa natura progressivamente incrementabili, ma soprattutto rendendo agevoli sia le molteplici interrogazioni sia le successive elaborazioni. Lo sviluppo della cartografia digitale dalla quale si possono derivare direttamente modelli tridimensionali, si pone quindi come punto di partenza per una corretta rappresentazione della complessità del fenomeno urbano e per un ripensamento dello spazio non più sulla base di esplorazioni planimetriche, ma tramite la creazione di modelli virtuali generati in maniera più o meno automatica a partire dalla cartografia stessa. In questo senso, il modello di derivazione cartografica costituisce l’aspetto metrico-quantitativo della rappresentazione della città, aspetto che risulta tanto più esatto, obiettivo e verificabile in quanto ottenuto con strumenti che rendono le misurazioni sufficientemente attendibili. Si tratta dunque di esplorare la cartografia tridimensionale cogliendone le peculiarità e la ricchezza nella restituzione dello spazio urbano, caratteristiche, queste, che suggeriscono immediatamente di tentare di ricostruire con la stessa vivacità rappresentativa anche tutti i trascorsi storici della città o, quanto meno, di alcuni dei suoi momenti topici, con particolare attenzione alle trasformazioni di natura orografica ed edilizia. In questo quadro emergono due distinti aspetti di natura metodologica, l’uno concernente la generazione del modello urbano e le implicazioni tecniche che questo comporta (implementazione di dati, automatismi, studi tipo-morfologici, scala del modello, …), l’altro relativo all’evoluzione della città attraverso il confronto tra modelli cartografici diversi (bi e tridimensionali). La realizzazione di un modello virtuale basato sulla cartografia digitale 3D, che fotografa lo stato attuale della struttura urbana, può rappresentare la griglia tridimensionale di riferimento per una visualizzazione delle trasformazioni spaziali attuata con una procedura che ripercorre a ritroso il cammino della storia. Si tratta di riferire a questa griglia orientata sulla base di capisaldi topografici certi i dati cartografici e iconografici provenienti dalla ricerca storico-documentaria, sulla base della individuazione di elementi invarianti della struttura urbana, come assetti orografici, vuoti urbani o edifici esistenti, etc., che non hanno mutato la loro localizzazione e le loro caratteristiche morfologiche. Così concepito, il modello tridimensionale di derivazione cartografica si caratterizza per la capacità di recepire e valorizzare documenti molto diversi e non necessariamente “scientifici” ai fini di una visualizzazione interattiva della storia del singolo brano di città o del singolo edificio per valutarne le trasformazioni sul piano morfologico e dimensionale, ma anche percettivo.
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