Thèses sur le sujet « Storia del fascismo »
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Casazza, Mattia <1997>. « Il Fascismo nelle campagne Dal trionfo socialista all'avvento del fascismo in Polesine ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21103.
Texte intégralFrigerio, Vittoria <1994>. « Lo Stato del fascismo. La soluzione del fascismo alla crisi dello Stato europeo tra le due guerre ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17318.
Texte intégralBoschi, Morestori Anita <1994>. « I monumenti e l'elaborazione del passato. Le tracce della cultura memoriale del fascismo nel dibattito attuale ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19708.
Texte intégralZanninello, Lisa <1991>. « L'architettura in Italia negli anni del Fascismo : il caso di Venezia negli anni Venti e Trenta del Novecento ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12327.
Texte intégralSasso, Stefano <1996>. « Luigi Piccoli (1910-1943) : vita e memoria di un dirigente di Azione Cattolica tra fascismo e guerra ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19351.
Texte intégralPontieri, Enrico <1989>. « Piccole sovversioni quotidiane. Strategie di controllo del territorio e tattiche di resistenza in un quartiere popolare bolognese durante il fascismo ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amsdottorato.unibo.it/8566/1/Pontieri_Enrico_tesi.pdf.
Texte intégralMixing the methodological suggestions from the Italian Microhistory with the concepts of strategies and tactics conceived by Michel de Certeau, the thesis focuses on everyday life in a working-class neighbourhood of Bologna during the Fascist regime. After a first part concerning the urban history of the Bolognina neighbourhood from its first appearance in the local Urban Plan (1885) to the end of WWI, in which I will analyse in particular the strategies (formal or informal) that organized the space and the time of inhabitants, the thesis focuses on the Fascist ventennio. I will examine the attempts, made by the local Fascist organizations, to ideologically seduce the inhabitants and to redefine the neighbourhood's structure aiming to spread the value of respectability in it; I will later analyse the constant presence of Fascist violence, the repressive practices and the different actors involved in the Fascist political police, the role played by professional spies and occasional informants, the tactics of apolitical and individual resistance adopted by the inhabitants and, in the end, the communist networks arisen in the neighbourhood, focusing my attention on the enrollment of young people and the key-role of books. The thesis enter in the debate about the methodological usefulness of the category of consensus or consent, microhistorically investigating the ways in which the attitudes towards the Fascist regime have developed; furthermore, the thesis also analyse the ways in which working-class youngsters became interested in communism, during the Fascist era, and how they learned its fundamentals.
Posocco, Giovanni <1994>. « Una storia vittoriese : Giovanni Casoni. Nascita, vita e morte di un cittadino, tra l’occupazione austro-tedesca del 1917-1918, l’apogeo del Fascismo e la guerra di liberazione partigiana ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20075.
Texte intégralMillan, Matteo. « L'"essenza del fascismo" : la parabola dello squadrismo tra terrorismo e normalizzazione (1919-1932) ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2011. http://hdl.handle.net/11577/3421584.
Texte intégralLa ricerca delinea una parabola del fenomeno dello squadrismo dalla fase antecedente alla Marcia su Roma fino agli anni centrali del regime fascista, con alcuni approfondimenti fino al 1945. L’ipotesi di partenza è dunque quella di analizzare come un fenomeno così importante durante la vigilia si sia riflesso anche negli anni successivi alla presa del potere, giocando un ruolo centrale nella politica e nell’evoluzione del regime fascista. Una prima parte della tesi è volta all’analisi di come – sia prima sia dopo la Marcia su Roma – lo squadrismo abbia rappresentato uno stile politico nuovo, nel quale il ricorso alla violenza volutamente ricercata e perpetrata è divenuto un valore fine a se stesso e, al tempo stesso, uno strumento terroristico programmaticamente volto all’eliminazione sistematica dell’avversario e alla conquista del potere. Il potenziale intimidatorio e terroristico che lo squadrismo è in grado di dispiegare si rivela funzionale a rafforzare il potere fascista, permettendo al contempo a Mussolini di presentarsi quale volenteroso normalizzatore; resta il fatto che molto spesso la repressione è solo di facciata e mette in luce la volontà di non privarsi di camerati fedeli e intransigenti, per quanto riottosi e talvolta imbarazzanti. Gli squadristi sono pertanto dei protagonisti di primo piano del consolidamento del governo fascista nei primi anni del dopo-marcia. Una seconda parte della ricerca cerca di analizzare come l’esperienza fondante della militanza squadrista sia stata capace, non solo di ottenere importanti risultati politici, ma anche di influenzare la vita di alcuni squadristi integrali e le loro strategie sociali. Attraverso lo studio di alcune biografie esemplari di squadristi integrali (Arconovaldo Bonacorsi, Onorio Onori) o di categorie sociali specifiche (i martiri, i morti e i pazzi) è possibile analizzare come mentalità e pratiche squadriste di adattino, alle diverse contingenze politiche. La pratica comunitaria della violenza ha rappresentato un’esperienza fondante capace di plasmare stili comportamentali e mentalità che hanno mantenuto una lunga durata, trasformandosi in strategie sociali efficaci e, nel contempo, utili al regime. Infine si è cercato di far dialogare le esperienze personali con il contesto politico e mettendo in risalto il rapporto – talvolta aspro e contraddittorio – tra le esigenze del regime e la lunga durata di mentalità e comportamenti squadristi. Per farlo si è scelto di adottare un punto di vista per certi versi nuovo, cioè quello degli squadristi inviati al confino di polizia. Si tratta di materiale documentario finora usato soltanto in rare occasioni ma che, a mio avviso, si è rivelato di grande interesse nel permettere di ricostruire le dinamiche e le relazioni tra squadristi e gerarchie politiche, ma anche le reciproche rappresentazioni e auto-rappresentazioni, tra criminalizzazione ed esaltazione. Se lo squadrismo ha rappresentato l’«essenza» del fascismo, allora, studiarne l’evoluzione, le contraddizioni, le complessità, attraverso il filtro interpretativo dello squadrismo può rivelarsi utile per analizzare sotto una prospettiva diversa l’intera parabola del regime delle camicie nere.
GORLA, FILIPPO. « Il fascismo, i culti a-cattolici e le religioni dell'Oriente nelle riviste del regime (1922-1943) ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1293.
Texte intégralThe thesis explores the relationship between fascism and the non-catholic and middle-eastern cults, along with some political-spiritual phenomena of the Far East. It expands from these questions: what were the links between thought and action under fascism? What role was the “spirit” given? Did the regime intend to create a political religion? Has a fascist syncretism ever existed? The main source of the thesis is comprised of the political journals, which allow to understand the final goals of fascist religious politics. Its adoption has raised further questions: is it possible to identify a univocal thought on the religions in fascist journals? How did they contribute to the fascist syncretism? The thesis branches into three chapters. The first is dedicated to the fascist doctrine and mysticism, the second is pertaining to the relationship between fascism and the non-catholic denominations (Italian evangelicalism, the Orthodox Church of the Dodecanese, and Eritrean and Ethiopian Coptic Churches), the third investigates the contacts with Hebraism and Islam and includes an examination of the links between fascism, Indian nationalism, Gandhism and Japanese nationalism. The thesis illuminates unknown aspects of fascism, which must be investigated to fully comprehend the ideology of the regime and its political action.
GORLA, FILIPPO. « Il fascismo, i culti a-cattolici e le religioni dell'Oriente nelle riviste del regime (1922-1943) ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1293.
Texte intégralThe thesis explores the relationship between fascism and the non-catholic and middle-eastern cults, along with some political-spiritual phenomena of the Far East. It expands from these questions: what were the links between thought and action under fascism? What role was the “spirit” given? Did the regime intend to create a political religion? Has a fascist syncretism ever existed? The main source of the thesis is comprised of the political journals, which allow to understand the final goals of fascist religious politics. Its adoption has raised further questions: is it possible to identify a univocal thought on the religions in fascist journals? How did they contribute to the fascist syncretism? The thesis branches into three chapters. The first is dedicated to the fascist doctrine and mysticism, the second is pertaining to the relationship between fascism and the non-catholic denominations (Italian evangelicalism, the Orthodox Church of the Dodecanese, and Eritrean and Ethiopian Coptic Churches), the third investigates the contacts with Hebraism and Islam and includes an examination of the links between fascism, Indian nationalism, Gandhism and Japanese nationalism. The thesis illuminates unknown aspects of fascism, which must be investigated to fully comprehend the ideology of the regime and its political action.
Costa, Chiara. « Il genere della vanitas nel periodo del ventennio fascista ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3422451.
Texte intégralIl genere della vanitas nel periodo del ventennio fascista La ricerca ha preso avvio da un’indagine sul ciclico prosperare del genere vanitas in età contemporanea e precisamente nel XX secolo, senza trascurare l’eredità che in merito giungeva dagli ultimi anni dell’Ottocento né escludere l’influenza esercitata dal Novecento sul primo decennio del XXI secolo. Identificate alcune fasi cruciali in cui lo sviluppo della vanitas assunse particolare rilevanza, lo studio si è poi concentrato sul periodo del ventennio fascista, delimitando l’area d’interesse a quella italiana, in un momento che vede l’Europa intera, e non solo, avviarsi verso le esperienze tragiche della guerra e del genocidio. La tesi si apre con una riflessione sulle diverse tipologie della vanitas, valutando la pertinenza delle opere scelte al confronto con la classificazione consolidata del genere e rilevando gli elementi di continuità e discontinuità rispetto alla tradizione. Si sviluppa, quindi, esaminando il contesto in cui si trovano a operare gli artisti, che nei loro scritti sottolineano il condizionamento esercitato dagli eventi bellici e politici sulla loro esperienza artistica. E, infine, nel tratteggiare l’intensa rete di rapporti tra i protagonisti di questo momento storico, evidenzia come la vanitas prosperi manifestandosi in numerosi esempi, sorti dapprima per la volontà di recuperare un genere nel segno del ritorno all’ordine o di esprimere un’intima angoscia esistenziale; dettati poi dall’urgenza di ribellarsi alla dittatura con uno strumento che, sulla scorta dell’esperienza di Picasso e di Guernica, si servisse di un linguaggio criptato, formato da “equivalenti pittorici” in grado di veicolare all’interno delle vanitates messaggi di opposizione al regime. Dunque, da un iniziale repertorio di immagini esteso a un più ampio ambito cronologico e geografico, ma accomunate dalla rispondenza alle tipologie tradizionali della vanitas, si è provveduto a selezionare le opere appartenenti al periodo del ventennio fascista. Dall’analisi dei casi scelti, nel testo e negli apparati, è di conseguenza emerso non solo un forte legame tra il prosperare delle vanitates e il clima in cui esse nascono, ma anche un utilizzo inconsueto del genere, i cui aspetti iconografici innovativi esaltano una vis polemica inusuale, che supera i confini del monito spirituale per aprirsi alla protesta sociale e politica. Il repertorio emblematico e la natura morale della vanitas vengono, infatti, utilizzati come strumenti di contestazione: mezzi sicuri nella misura in cui tale genere fosse ritenuto secondario e “innocuo” dalla propaganda e potente, invece, per chi comprendeva il messaggio sovversivo celato nella sua simbologia.
Aquilino, Martina. « Trasformazioni architettoniche e urbane in Romagna in età Fascista. Il caso di Castrocaro e della sua Casa del Fascio ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Trouver le texte intégralPaci, Deborah. « Il mito del Risorgimento mediterraneo. Corsica e Malta tra politica e cultura nel ventennio fascista ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3422626.
Texte intégralA partire dal 1923 il regime fascista diede avvio a una campagna propagandistica di rivendicazioni territoriali nei riguardi di Malta e della Corsica, facendo appello ad argomentazioni di ordine storico, geografico, linguistico, etnografico nonché ai legami culturali tra la Penisola italiana e le élites insulari risalenti al XIX secolo, al fine di comprovare l’italianità delle due isole. Il regime mobilitò le istituzioni culturali e larga parte dell’intellettualità italiana con l’intento dichiarato di suffragare, sul piano ideologico, le mire irredentiste e imperialiste nel bacino del Mediterraneo. Questa ricerca intende ricostruire la parabola del mito del Risorgimento mediterraneo, un mito che fu concepito e costruito con il proposito di giustificare e motivare, di fronte all’opinione pubblica italiana, le scelte compiute dal governo mussoliniano in materia di politica estera e in particolare nei confronti delle terre irredente mediterranee: la Corsica e Malta. Statuendo un nesso indissolubile tra la missione imperiale fascista, che era stata di Roma antica, e il «destino mediterraneo» di Casa Savoia, il mito del Risorgimento mediterraneo divenne progressivamente un motivo dominante nella pubblicistica fascista e negli scritti di insigni personalità dell’intellettualità italiana. Questo studio si propone di valutare la distanza e la convergenza tra la costruzione mitologica del Risorgimento mediterraneo e la realtà delle rivendicazioni territoriali dell’Italia fascista nel Mediterraneo, in particolare nei riguardi della Corsica e di Malta.
Menti, Daiana. « L’Italia fuori d’Italia : il cattolicesimo veicolo dell’identità nazionale nell’ottica del fascismo. Compromessi e punti fermi dall’archivio di p. Pietro Tacchi Venturi S.I. (1923-1929) ». Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2019. http://hdl.handle.net/11384/86049.
Texte intégralBaruzzo, Enrico. « Pensiero e attività pastorale in Elia Dalla Costa ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2009. http://hdl.handle.net/11577/3425646.
Texte intégralPresentazione Nel Conclave 1939 veniva eletto papa Eugenio Pacelli, che assumeva il nome di Pio XII. Nonostante il diffondersi dell’idea sull’unanimità che c’era stata tra i cardinali di S. Romana Chiesa nello scegliere il segretario di Stato di Pio XI, sembra che una valida alternativa alla sua nomina fosse rappresentata da Elia Dalla Costa, arcivescovo di Firenze e figura di spicco nella Chiesa cattolica italiana dei decenni centrali del Novecento. Il presente lavoro analizza la vita e l’azione pastorale di questo importante perso-naggio. Nato nel 1872, Elia Dalla Costa si formò e visse le sue prime esperienze pastorali nel quadro di una Chiesa vicentina, segnata dalla dura intransigenza cattolica. Dal 1911 al 1923 fu arciprete di Schio, importante centro operaio veneto, dove si distinse per l’organizzazione del locale movimento cattolico e per l’impegno a tutela della popolazione civile durante il primo conflitto mondiale. Nominato vescovo di Padova nel 1923, dovette affrontare nella città di Sant’Antonio questioni assai delicate, come la difficile gestione di un clero diocesano diviso e il problematico distacco dai popolari nel momento in cui il fascismo si affermava. Nel 1932 fu trasferito a Firenze e nel 1933 venne elevato alla porpora cardinalizia. In Toscana si contraddistinse per il suo ruolo di riferimento nell’episcopato regionale e l’opera di riorganizzazione della sua diocesi. Durante gli anni della seconda guerra mondiale si segnalò per la difesa della popolazione e del patrimonio artistico fiorentini e, nel dopoguerra, si impegnò per riaffermare i principi cattolici nella società e per gestire nuovi problemi pastorali. Morì nel 1961. Un ruolo importante in questa indagine è ricoperto dalla parrocchia, intesa non solo come circoscrizione ecclesiastica dotata di un beneficio ma anche come comunità dei fedeli, come soggetto, quindi, capace di avere un’incidenza sociale. Attraverso lo studio delle Visite pastorali e delle lettere e relazioni dei parroci si è potuta ricostruire la ricaduta che ebbero le scelte di governo di Dalla Costa. Per la stesura del presente lavoro sono stati esaminati documenti conservati in di-versi archivi, distribuiti tra Vicenza, Padova, Firenze (luoghi dove visse ed operò Dalla Costa) e Roma. Le fonti a cui si è attinto sono di varia tipologia e spaziano dagli atti delle Visite pastorali, depositate presso l’Archivio della Curia Vescovile di Padova, alle lettere che il vescovo inviava a Roma alla Segreteria di Stato e alla Congregazione Concistoriale, passando attraverso le relazioni di prefetti e questori presenti nell’Archivio Centrale dello Stato e nell’Archivio dello Stato di Padova.
PERIN, RAFFAELLA. « Radio Vaticana tra apostolato, propaganda e diplomazia : dalla fondazione alla fine della Seconda guerra mondiale (1931-1945) / Entre apostolat, propagande et diplomatie : Radio Vatican de sa fondation à la fin del al Seconde guerre mondiale (1931-1945). Tesi di Perfezionamento in discipline storiche /Thèse de doctorat d'Histoire moderne et contemporaine. Scuola Normale Superiore, Pisa ; Ecole Pratique des Hautes Etudes, Paris. Direttori di tesi Daniele Menozzi, Denis Pelletier. Discussa a Pisa il 6 luglio 2016 ». Doctoral thesis, -, 2016. http://hdl.handle.net/10278/3676731.
Texte intégralBullo, Eleonora <1985>. « La fotografia sportiva in Italia : dal Fascismo ad oggi ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3512.
Texte intégralManfren, Priscilla. « Niger alter ego : stereotipi e iconografie coloniali nell'Italia del Ventennio ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3424415.
Texte intégralIl presente lavoro è dedicato alla raccolta e all'analisi di un nutrito corpus di fonti visive e letterarie italiane, aventi come soggetto le popolazioni nere dell'Africa durante il periodo coloniale; l'arco cronologico indagato è, nello specifico, quello del Ventennio fascista (1922-1943). La ricerca prende in esame svariate tipologie di veicoli delle immagini, quali opere d'arte, riviste illustrate e grafica per l'infanzia, nonché numerosi articoli d'epoca tratti da riviste e quotidiani. Lo scopo del lavoro è quello di indagare le diverse modalità di rappresentazione dell'alterità nera, al fine di mettere in luce i pregiudizi e gli stereotipi generati dalla visione eurocentrica. Prima di passare alla disamina dei diversi clichés emersi dall'insieme delle immagini reperite, il lavoro propone un capitolo introduttivo, dedicato a presentare la metodologia con la quale è stata impostata la ricerca. Il secondo capitolo è suddiviso in due sezioni, l'una rivolta alla contestualizzazione dell'arte a soggetto esotico, della corrente ottocentesca dell'Orientalismo e di alcuni suoi esponenti italiani, l'altra riservata alla presentazione del dibattito in merito all'arte a soggetto coloniale nell'ambito della critica d'arte del Ventennio. Il terzo capitolo, suddiviso anch'esso in diverse sezioni, analizza gli stereotipi maschili e femminili emersi dall'osservazione delle immagini e dalla lettura dei testi d'epoca, tenendo conto di alcuni particolari frangenti storici, quali le guerre italo-etiopiche del tardo Ottocento e del biennio 1935-36, che hanno contribuito alla diffusione di determinati soggetti e iconografie. Il lavoro propone, oltre all'analisi delle immagini, notizie in merito a molti degli artisti citati, utili per comprendere l'arte coloniale del periodo fascista e le vicende dei suoi protagonisti. Concludono il lavoro l'apparato bibliografico, una parte dello spoglio degli articoli d'epoca rintracciati, divisi in fonti a tema artistico e fonti a soggetto etnografico, e il catalogo delle illustrazioni, consistente in una selezione di oltre ottocento elementi.
CUCCU, FRANCESCA. « Profilo della magistratura italiana : la Corte di Cassazione dal fascismo alla Repubblica ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2017. http://hdl.handle.net/11584/249629.
Texte intégralPertegato, Ketty <1990>. « Architettura e metafisica. Parallelismi fra l'arte metafisica e l'architettura del Ventennio fascista ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21356.
Texte intégralDe, Benetti Nicola <1994>. « Cultura popolare e identità politiche : il "recupero delle tradizioni" nel Trevigiano dal fascismo al leghismo ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15686.
Texte intégralDonadel, Nicolas Andres <1993>. « "Nè vinti nè domi" : Treviso e la spedizione fascista del 13 luglio 1921 ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17283.
Texte intégralSANDONA', ALAN. « ALLE ORIGINI DEL LIBRO ¿DELLA TUTELA DEI DIRITTI¿ : ¿STORIA ESTERNA¿, NATURA ED ASCENDENZE LEGISLATIVE, DOTTRINALI E GIURISPRUDENZIALI DEL VI LIBRO DEL VIGENTE CODICE CIVILE ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2012. http://hdl.handle.net/2434/168358.
Texte intégralBENNATI, Matteo. « Una giustizia in transizione : trame complesse di giustizia e politica nel passaggio dal fascismo alla Repubblica ». Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2021. http://hdl.handle.net/11384/106086.
Texte intégralMonaco, Carlo <1965>. « Dei doveri che il pubblico ufficio mi impone : burocrazie statali e ceti di governo nel Veneto dal fascismo al dopoguerra ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2010. http://hdl.handle.net/10579/961.
Texte intégralStarting from a considerable bulk of unpublished archive material – first of all, documents from the Ministry of Internal Affairs – the author reconstructs the bureaucratic machinery in an Italian province, that of Padua, through the investigation in the network of relations which connected the local government officials and offices to the local society and the central power from the second half of the 1930s up to the fall of Fascism. The author has followed all the “local political situations” (as far as this has been possible) through the examination of prefecture documents, in particular notifications against – or in favour of – government or party officials, town clerks and podestà, members of the directorate and secretaries of the Fascist Party, carabinieri and men of the militia, medical doctors, advocates and priests in all the 105 municipal districts of the Padua province. Such documents keep recorded every conflict – but also every common interest – among the authorities involved and they underline the subtle power plots and the different control techniques. Thanks to a wider and wider collection of documented cases – corresponding to a recent and, we believe, scrupulous bibliography – the research brings out the tissue of an entirely controlled bureaucratic society, which was at the same time continually looking for adjustment and compatibility; at the end of the 1930s, the controllers were the first to be controlled, as if they had been the gears of the same system that they were called to superintend. The research on a local level has proceeded thanks to an uninterrupted comparison with a wider regional and national reality; such a comparison has been helpful to understand the articulation of the Badoglio government – which lasted 45 days – and of the first months of the social, Italian republic. Both these forms of government have been examined through the biographies and the memoirs of the officials and the geographic movements of the prefects. They gave their results in the first post-war months and now they can also be studied thanks to the existing documents about the purge - which has been here analysed more on an executive and disciplinary level than on a penal one. Such political choices influenced the way of running the government, as the crusade of the 18th of April and the assassination of Togliatti later revealed. On the whole, this work aims not only at pointing out the State continuity – in a sense, this kind of historiography is here submitted to critical scrutiny and therefore a different fragmentation in periods is proposed - but also at estimating how a form of government can survive and how its bureaucratic network can be renewed in periods of crisis.
Manzini, Veronica. « Trattamenti di ripristino dei solai latero-cementizi storici ammalorati : uno studio sperimentale nell’ex-Casa del Fascio di Predappio (FC) ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Trouver le texte intégralBaragli, Matteo. « Dal popolarismo al clerico-fascismo : Cattolicesimo e nazione nell’itinerario di Filippo Crispolti (1919-1929) ». Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2013. http://hdl.handle.net/11384/86040.
Texte intégralBaragli, Matteo. « Dal popolarismo al clerico-fascismo : Cattolicesimo e nazione nell'itinerario di Filippo Crispolti (1919-1929) ». Paris, EPHE, 2013. http://www.theses.fr/2013EPHE5016.
Texte intégralThis research analyses the issue of Clerico-Fascism, within the framework of Italian political life of the Twenties, with a particular focus on the figure of Filippo Crispolti. After the rise to power of Fascism, Crispolti and the Clerico- Fascists supported the new Regime, which they supposed would promote Catholic renewal in opposition to the secularisation of Italian society and of its liberal institutions. The Centro Nazionale Italiano (Cni), founded in 1924 by pro-Fascist Catholics, was the most representative form of Italian Clerico-Fascism. The Cni members, and Crispolti between them, guaranteed their complete political support of fascism. At the centre of their ideological project there was the indissoluble and god-given link between Catholicism and the Italian nation. Fascism, according to this view, would definitely have allowed the catholic faith to regain its position of importance which it was due to hold in the public sphere. The clerical and conservative background of Cni members, allowed them to converge with the moderate nationalism and the conservative sectors of fascism, as well as causing some friction with the squadrismo and the nationalists of lay origin. The Vatican cautiously approved of the foundation of the Cni, but began to view it with suspicion because of itsexaggerated pro-Fascism and its independence from the Holy See. The mistrust increased in consequence of frictions with Italian Azione Cattolica and the condemnation of Action Française. Finally in 1928 Pope Pius XI condemned the Cni,causing the end of any Clerico-Fascist project; the agreement between the fascist regime and Catholic aspirations was tocontinue in the Lateran Pacts of 1929
Donadon, Marco <1992>. « Ca' Foscari e l'«impero» veneziano : dal mito della Serenissima alle politiche fasciste (1868-1943) ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12261.
Texte intégralSantarelli, Martina. « Discorso accademico e testo storico : proposta di traduzione della monografia Cronache del fascismo nella città del Duce di Elio Santarelli ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/12753/.
Texte intégralFERRARINI, FABIO. « ITALIANI E TEDESCHI ALLA CONQUISTA CULTURALE DEL 'GRANDE NORD' (1922-1945) ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2020. http://hdl.handle.net/2434/733695.
Texte intégralColamaria, Nazareno <1988>. « Il pensiero razzista nell'Italia fascista : dalle pagine de "La Difesa della razza" ai Protocolli dei Savi di Sion ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12226.
Texte intégralSURDI, ELENA. « Antonio Rubino tra le pagine dei periodici per ragazzi : un artista ironico nel periodo fascista ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1670.
Texte intégralThe writer and illustrator Antonio Rubino (1880-1964) was a significant artist in the children’s literary panorama of the twentieth century. His works are connoted by strong irony and multimedia expressive solutions. This research is focused on Rubino’s works edited on children’s periodicals in the first half of the 20th century, a field that hasn’t been systematically studied yet by critics. This ideal point of view highlights the contents transmitted by the author to the young reader, underlines the relationship between the artist and the fascism and delineates the multimedia evolution of his children’s production. The analysis of the Rubino’s artistic thought, influenced by the contemporary trends, shows the peculiarities of his ironic style. It also guides to an educative consideration that examines the responsibilities of the author for young readers.
SURDI, ELENA. « Antonio Rubino tra le pagine dei periodici per ragazzi : un artista ironico nel periodo fascista ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1670.
Texte intégralThe writer and illustrator Antonio Rubino (1880-1964) was a significant artist in the children’s literary panorama of the twentieth century. His works are connoted by strong irony and multimedia expressive solutions. This research is focused on Rubino’s works edited on children’s periodicals in the first half of the 20th century, a field that hasn’t been systematically studied yet by critics. This ideal point of view highlights the contents transmitted by the author to the young reader, underlines the relationship between the artist and the fascism and delineates the multimedia evolution of his children’s production. The analysis of the Rubino’s artistic thought, influenced by the contemporary trends, shows the peculiarities of his ironic style. It also guides to an educative consideration that examines the responsibilities of the author for young readers.
BASSANI, TANIA. « LE RETI IMPRENDITORIALI NELLA PROVINCIA DI BERGAMO DAL PERIODO FASCISTA AL BOOM ECONOMICO. UN PROFILO ATTRAVERSO GLI INTERLOCKING DIRECTORATES (1927-1960) ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2011. http://hdl.handle.net/2434/155481.
Texte intégralMEDAS, GIULIA MARIA. « ¿QUIÉNES FUERON LOS VOLUNTARIOS ? Identità, motivazioni, linguaggi e vissuto quotidiano dei volontari italiani nella guerra civile spagnola ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2014. http://hdl.handle.net/11584/266526.
Texte intégralNEMORE, FRANCESCA. « Guida alle fonti sussidiarie per la storia del Ministero delle Corporazioni ». Doctoral thesis, 2013. http://hdl.handle.net/11573/918321.
Texte intégralCHINI, CHIARA. « Ai confini d'Europa. Italia e Irlanda tra le due guerre ». Doctoral thesis, 2011. http://hdl.handle.net/2158/585097.
Texte intégralCOPPO, ALBERTO. « Architettura e città nell'opera di Pietro Aschieri (1889-1952) ». Doctoral thesis, 2017. http://hdl.handle.net/11573/982182.
Texte intégralBARRALE, Natascia. « LA PRASSI TRADUTTORIA DELLA NARRATIVA TEDESCA NELL’ITALIA DEGLI ANNI TRENTA ». Doctoral thesis, 2010. http://hdl.handle.net/10447/73239.
Texte intégralTomatis, Jacopo. « I generi della canzone in Italia : teoria e storia, dal fascismo al riflusso ». Doctoral thesis, 2016. http://hdl.handle.net/2318/1700858.
Texte intégralBACCIOTTINI, FRANCESCO. « Le elezioni amministrative del 1914 e del 1920 a Firenze ». Doctoral thesis, 2015. http://hdl.handle.net/2158/1001496.
Texte intégralBRIGADOI, COLOGNA DANIELE. « L'immigrazione cinese nell'Italia fascista ». Doctoral thesis, 2017. http://hdl.handle.net/11573/1182478.
Texte intégralCARLESI, FRANCESCO. « Corporativismo fascista e New Deal. Il dibattito tra Italia e Stati Uniti (1932-1939) ». Doctoral thesis, 2020. http://hdl.handle.net/11573/1382596.
Texte intégralPASCONE, PAOLO SAVERIO. « L’immagine di Roma. Le carte dell’Ufficio del cerimoniale e dei servizi della propaganda e dell’Ufficio studi del Governatorato di Roma (1935-1945) ». Doctoral thesis, 2019. http://hdl.handle.net/11573/1310134.
Texte intégralBOCCARDO, DANIELA. « Il Molise rurale : aspetti strutturali e culturali di un territorio agricolo del Mezzogiorno dalla politica agraria fascista al dibattito sulla riforma fondiaria (1936-1950) ». Doctoral thesis, 2017. http://hdl.handle.net/11570/3124190.
Texte intégralVACIRCA, SILVIA. « “Bellezza” italiana : la costruzione della donna fascista tra moda, costume e stile di vita dal 1940 al 1945 ». Doctoral thesis, 2021. https://hdl.handle.net/11573/1666955.
Texte intégralBARDOTTI, LORENZO. « 'Governo parlamentare' : nascita di una categoria politica nella cultura costituzionale italiana tra Ottocento e Novecento ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/2158/1119920.
Texte intégralD'Abate, Sara. « Traduttori e interpreti della classicità. Francesco Fariello, Saverio Muratori, Ludovico Quaroni (1928-1940) ». Doctoral thesis, 2019. http://hdl.handle.net/11589/161561.
Texte intégralThe thesis investigates the experience of Francesco Fariello, Saverio Muratori and Ludovico Quaroni, a Rome-based architectural team, that worked together from 1934 to 1940. During their brief but intense partnership, they took part in the most important Italian competitions and they were actively involved in the heated architectural debate in the Thirties, as they wrote for the main architecture magazines and newspapers. In their projects, they experimented different languages. At first, they endorsed an original modernity, inspired by models mostly observed in foreign magazines, and later they started to look at classicism as a renewed source of architectural shapes. During the fascism's last years, they fully embodied the complexity of Italian architectural culture, participating in the late Thirties, as a lot of their peers, in the planning of the Esposizione Universale di Roma 1942 (E42). The projects proposed for Palazzo dei Ricevimenti e dei Congressi and for Piazza Imperiale and its facing buildings appear to be - both now and then - contradictory to their first works. The stylistic turning point, as known, reflects a more general step back of modern architecture in Italy, due to the new imperial and monumental character expected by Benito Mussolini after the Italo-Ethiopian War and to the autarchic policy, which restricted the use of materials such as steel and glass, but it also depended on the closeness of the three young architects to Marcello Piacentini. One of the thesis' chapter deals with their relationship, starting from the participation of Fariello and Muratori in the editorial staff of «Architettura» to the collaboration between Quaroni and Piacentini in the set-up of several expositions in the two editions of Triennale di Milano of 1936 and 1940. The analysis of many unpublished drawings realized by the three architects for E42 projects, preserved in Quaroni's archive held by Associazione Archivio storico Olivetti, shows the attempt to build their own classic identity, founded on the study of a large collection of buildings, both Italian and foreign, and both ancient and contemporary. This is the proof that E42 projects were not exclusively influenced by the Scandinavian classicism, as claimed first by Manfredo Tafuri in his monograph research about Quaroni in 1964 and taken for granted by the subsequent literature, but they were rather inspired by a broad spectrum of design references, taken from «the classic architecture of all time», as they wrote on the report for Palazzo dei Ricevimenti e dei Congressi's competition. The thesis ascribes this design method to the legacy of the Scuola superiore di Architettura di Roma, which they attended between 1928 and 1934. In fact, the School, and especially the two-year courses Storia e stili dell'architettura and Disegno architettonico ed elementi di composizione, respectively held by Vincenzo Fasolo and Enrico Del Debbio, taught the students to search in the entire history of architecture spatial schemes and design rules to abstract and propose again in contemporary projects. Second World War interrupted both the construction of the Esposizione Universale di Roma and their partnership, which had probably been in crisis since 1938. Their collaboration dissolved in three different careers, and even though they became all academics at the Faculty of Architecture of the University of Rome, they undertook very distant paths from each other, both for the subjects taught and for the method proposed. An echo of this collaborative experience remains, especially in Muratori and Quaroni, in the ability to interpret the lesson of the past: the former through the formulation of the theory of “storia operante”; the latter through the development of a gaze able to seize and report, in books as Immagine di Roma and in projects as Teatro dell'Opera's extension, the Roman history and spirit, which have always been present in its architecture and in its people.
BULGINI, Giulia. « Il progetto pedagogico della Rai : la televisione di Stato nei primi vent’anni. Il caso de ‹‹L’Approdo›› ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251123.
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