Littérature scientifique sur le sujet « Storia del cinema italiano »

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Articles de revues sur le sujet "Storia del cinema italiano"

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De Leo, Maya. « Storie, visioni, memorie Lgbtq+ : il Novecento italiano in tre libri ». ITALIA CONTEMPORANEA, no 297 (janvier 2022) : 257–65. http://dx.doi.org/10.3280/ic297-oa4.

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Résumé :
La lettura critica di tre recenti volumi relativi alla storia Lgbtq+ - Il caso di G. La patologizzazione dell'omosessualità nell'Italia fascista, di Gabriella Romano, Omosessualità e cinema italiano. Dalla caduta del fascismo agli anni di piombo, di Mauro Giori e L'aurora delle trans cattive. Storie, sguardi e vissuti della mia generazione transgender, di Porpora Marcasciano - si accompagna alla formulazione di questioni, all'analisi di approcci e alla delineazione di prospettive per una storiografia sulle e delle soggettività Lgbtq+ nel contesto italiano, in dialogo con la produzione internazionale su questo tema.
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Lamera, Federica. « LAURA NUDA : UN INTENSO RITRATTO FEMMINILE NEL CINEMA ITALIANO DEGLI ANNI SESSANTA. » Revista Internacional de Culturas y Literaturas, no 15 (2014) : 270–81. http://dx.doi.org/10.12795/ricl.2014.i15.20.

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Résumé :
Quando, nel 1961, uscì Laura nuda di Nicolò Ferrari (1927-2008), il giovane regista era considerato una delle maggiori promesse del cinema italiano dell’epoca e il suo film, destinato probabilmente a rappresentare l’Italia al festival di Cannes di quell’anno, avrebbe dovuto consacrarne definitivamente la fama già acquisita come apprezzato aiuto di Rossellini, Antonioni e Bolognini ed eccellente documentarista. La storia di Laura, raffinato quanto difficile ritratto psicologico di una figura complessa di donna, per la delicatezza dei temi trattati, considerati scabrosi, però entrò nel mirino della censura, finendo per essere boicottato e dimenticato, dopo essere stato proiettato in condizioni di semiclandestinità.
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Corona, Gabriella. « Paolo Frascani e le trasformazioni storiche dei mari italiani ». SOCIETÀ E STORIA, no 126 (mars 2010) : 669–72. http://dx.doi.org/10.3280/ss2009-126004.

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Résumé :
L'Italia e il mare di Paolo Frascani Questo volume vuole essere la storia del recupero dell'identitÀ marittima dell'Italia otto-novecentesca, dopo un declino durato parecchi secoli che aveva visto l'Italia comunale, l'Italia delle Repubbliche Marinare progressivamente perdere il suo primato sul mare. Si racconta il processo di recupero del mare nella rappresentazione dell'Italia come nazione dando conto di come questo avviene nell'ambito del dibattito culturale, politico, istituzionale, facendo riferimento ai valori, ai sensi di appartenenza, ai modelli identitari e impiegando materiali molto diversi: la letteratura storiografica, la narrativa, la pubblicistica coeva, le fonti audiovisive, il cinema e cosě via. Ma al di lÀ dei propositi l'autore mostra l'urgenza ed il piacere di raccontare il mare liberamente dandone conto in maniera piů ampia. Nel dipanare il suo racconto Frascani non perde di vista le trasformazioni territoriali, demografiche, sociali ed economiche e da questo punto di vista il libro č anche la storia dei fattori che hanno determinato i processi di trasformazione attraverso i quali si sono venuti configurando i mari e le coste cosě come si presentano a noi oggi. Molte le questioni problematiche: la complessitÀ della periodizzazione, il ruolo delle scale geografiche, il mutamento nella percezione storica dei valori ambientali, i rischi di una nuova rappresentazione ideologica.
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Noto, Paolo. « La scuola italiana del cinema. Il Centro Sperimentale di Cinematografia dalla storia alla cronaca (1930-2017), Alfredo Baldi (2018) ». Journal of Italian Cinema & ; Media Studies 9, no 2 (1 mars 2021) : 330–34. http://dx.doi.org/10.1386/jicms_00078_5.

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Review of: La scuola italiana del cinema. Il Centro Sperimentale di Cinematografia dalla storia alla cronaca (1930-2017), Alfredo Baldi (2018) Rome and Soveria Mannelli: Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia and Rubbettino, 224 pp., ISBN 978-8-84985-412-1, p/bk, €18.00 70 anni della Cineteca Nazionale del Centro Sperimentale di Cinematografia 1949-2019, Alfredo Baldi (ed.) (2019) Rome and Soveria Mannelli: Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia and Rubbettino, 240 pp., ISBN 978-8-84986-124-2, p/bk, €18.00
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Cardone, Lucia, et Mariagrazia Fanchi. « Che genere di schermo ? Incroci fra storia del cinema e gender studies in Italia ». Italianist 31, no 2 (juin 2011) : 293–303. http://dx.doi.org/10.1179/026143411x13051090964938.

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Astorino, Claudia Maria. « Turismo na Serenissima entre ficção e realidade : de Morte em Veneza, de Luchino Visconti, à pós-pandemia ». Revista Italiano UERJ 12, no 1 (5 septembre 2021) : 20. http://dx.doi.org/10.12957/italianouerj.2021.62064.

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RESUMO: Ao longo de sua história, Veneza vem atraindo um número considerável de turistas. Incrustrados em tão singular cenário geográfico, seus canais, gôndolas, pontes, campi, tesouros arquitetônicos e artísticos constituem um legado singular e, consequentemente, uma oferta turística inigualável, que tem seduzido o imaginário de turistas potencias das mais distintas procedências. O presente estudo objetivou analisar como a atividade turística em Veneza tem evoluído e de que modo vem sendo ilustrada nas artes, sobretudo, no cinema, na música e nas artes visuais. Nesse sentido, formou-se um corpus de estudo composto por filmes e videoclipes italianos e estrangeiros, além de obras de artes visuais, com a finalidade de confrontá-los com as etapas do turismo no percurso do tempo. Trata-se, portanto, de um estudo qualitativo, descritivo e comparativo. A metodologia constou de pesquisa bibliográfica em fontes secundárias, de forma a traçar a evolução do turismo em Veneza, seguida pela composição do referido corpus de estudo, análise das obras selecionadas para este corpus e, por fim, comparação entre ficção e realidade.Palavras-chave: Veneza. Turismo. Ficção x realidade. Filmes e videoclipes. Artes visuais. ABSTRACT: Nel corso della sua storia, Venezia ha atratto un numero considerevole di turisti. Incastonati in uno scenario unico, i suoi canalli, gondole, ponti, campi, tesori architettonici e artistici costituiscono un patrimonio singolare e di consegenza un’offerta turistica impareggiabile che da sempre ha popolato l’immaginario di potenziali turisti delle più svariate origini. Il presente studio si è proposto ad analizzare come si è evoluta l’attività turistica a Venezia e come à stata illustrata nel campo delle arti, in particolare nel cinema, nella musica e nelle arti visive. Si è dunque formato un corpus di studio, composto da film e da videoclip italiani e stranieri, oltre ad opere di arti visive, per confrontarli con le tappe dello svilupo del turismo nel tempo. Si tratta quindi di uno atudio qualitativo, descrittivo e comparativo. La metodologia è costituita da una ricerca bibliografica su fonti secondarie, al fine di tracciare l’evoluzione del turismo a Venezia, seguita dalla composizione di un corpus di studio, dall’analisi delle opere selezionate per questo corpus ed infine dal confronto tra finzione e realtà.Parole-chiave: Venezia. Turismo. Finzione x realtà. Film e videoclipe. Arti visive. ABSTRACT: Throughout its history, Venice has attracted a considerable number of tourists. Embedded in such a singular geographic setting, its canals, gondolas, campi, architectural and artistic treasures constitute a unique legacy and, consequently, an unparalleled tourist offer that has seduced the imagination of potential tourists from the most diverse origins. The present study aimed to analyze how the tourist activity in Venice has evolved and how it has been illustrated in the arts, especially in cinema, music and visual arts. In this sense, a corpus was formed, composed of Italian and foreign films and video clips, in addition to visual arts works, in order to confront them with the stages of tourism in the course of time. It is, therefore, a qualitative, descriptive and comparative study. The methodology consisted of bibliographic research in secondary sources, in order to trace the evolution of tourism in Venice, followed by the composition of a study corpus, analysis of the works selected for this corpus and, finally, comparison between fiction and reality.Keywords: Venice. Tourism. Fiction x reality. Films and video clips. Visual arts.
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Albertaro, Marco. « Storia del giornalismo italiano ». PASSATO E PRESENTE, no 91 (janvier 2014) : 187–206. http://dx.doi.org/10.3280/pass2014-091010.

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8

Melzi, Robert C., et Marco Santoro. « Storia del libro italiano ». Italica 73, no 1 (1996) : 103. http://dx.doi.org/10.2307/480032.

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Gili, Jean A. « Aldo Bernardini, Cinema muto italiano. Protagonisti | Itinerari nel cinema tra critica e storia ». 1895, no 86 (1 décembre 2018) : 197–98. http://dx.doi.org/10.4000/1895.7206.

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Tilly, Louise A., et Alberto Magnani. « Luigi Montemartini nella Storia del Riformismo Italiano. » American Historical Review 98, no 2 (avril 1993) : 525. http://dx.doi.org/10.2307/2166924.

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Thèses sur le sujet "Storia del cinema italiano"

1

MUSCOLINO, MARCO. « LA "RIVISTA DEL CINEMATOGRAFO" : UNA STORIA CULTURALE, 1928-2008 ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/630.

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Résumé :
La «Rivista del Cinematografo» è un periodico longevo, il più longevo della storia del cinema italiano. Pubblicato a partire dal 1928, festeggia nel 2008 l’ottantesimo l’anniversario di vita. A dispetto di questa durevole presenza nel panorama editoriale italiano, la «Rivista del Cinematografo» rappresenta però una storia che è rimasta, e lo rimane ancora oggi, esclusa dai discorsi sociali. Il pre-giudizio storico da cui prende le mosse la presente ricerca individua invece – differentemente dalla vulgata “ufficiale” – la «Rivista del Cinematografo» non come “una storia a sé”, ma al contrario come una storia culturale in grado di illuminare in maniera significativa i processi storici del cinema italiano, con particolare – ma nient’affatto esclusivo – riferimento alle sue interrelazioni con la cultura cattolica. Si potrebbe dire, con una formula sintetica, che quella della «Rivista del Cinematografo» è una microstoria di lunga durata. Quest’ultima definizione può apparire contraddittoria perché accosta due categorie legate a due differenti tradizioni storiografiche: da una parte la microstoria, legata a una tradizione fattografica; dall’altra la lunga durata, legata a una tradizione teorico-esplicativa. Ma è proprio nell’ambito di una nuova concezione della storia – la cosiddetta storia culturale – che questa ricerca intende muoversi, nel tentativo di fare tesoro di un dibattito disciplinare che ha conosciuto un enorme sviluppo in questi ultimi anni, e che verrà discusso nella sezione introduttiva, analizzando le ricadute che esso ha sulla pratica storiografica in ambito cinematografico.
The «Rivista del Cinematografo» is the most ancient magazine in the Italian history of cinema. Published before 1928, in 2008 it celebrated its 80th anniversary. In spite of this long-lived presence in Italian publishing, the «Rivista del Cinematografo» represents a history left out in social discourses. This research considers instead the «Rivista del Cinematografo» as a cultural history that can illuminate the historical processes of the Italian cinema with particular – but not exclusive – reference to their relationships with the catholic culture. It could be said that the history of the «Rivista del Cinematografo» is a long duration microhistory. This definition can appear conflicting because it puts two categories that come from two different historical traditions near to each other: the microhistory and the long duration. But this research intends to explore a new historical perspective – the ‘so called’ cultural history – with the aim of learning from a debate which has developed enormously in recent years and analysing the consequences that this debate also has on the historical practice in the field of cinema.
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MUSCOLINO, MARCO. « LA "RIVISTA DEL CINEMATOGRAFO" : UNA STORIA CULTURALE, 1928-2008 ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/630.

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Résumé :
La «Rivista del Cinematografo» è un periodico longevo, il più longevo della storia del cinema italiano. Pubblicato a partire dal 1928, festeggia nel 2008 l’ottantesimo l’anniversario di vita. A dispetto di questa durevole presenza nel panorama editoriale italiano, la «Rivista del Cinematografo» rappresenta però una storia che è rimasta, e lo rimane ancora oggi, esclusa dai discorsi sociali. Il pre-giudizio storico da cui prende le mosse la presente ricerca individua invece – differentemente dalla vulgata “ufficiale” – la «Rivista del Cinematografo» non come “una storia a sé”, ma al contrario come una storia culturale in grado di illuminare in maniera significativa i processi storici del cinema italiano, con particolare – ma nient’affatto esclusivo – riferimento alle sue interrelazioni con la cultura cattolica. Si potrebbe dire, con una formula sintetica, che quella della «Rivista del Cinematografo» è una microstoria di lunga durata. Quest’ultima definizione può apparire contraddittoria perché accosta due categorie legate a due differenti tradizioni storiografiche: da una parte la microstoria, legata a una tradizione fattografica; dall’altra la lunga durata, legata a una tradizione teorico-esplicativa. Ma è proprio nell’ambito di una nuova concezione della storia – la cosiddetta storia culturale – che questa ricerca intende muoversi, nel tentativo di fare tesoro di un dibattito disciplinare che ha conosciuto un enorme sviluppo in questi ultimi anni, e che verrà discusso nella sezione introduttiva, analizzando le ricadute che esso ha sulla pratica storiografica in ambito cinematografico.
The «Rivista del Cinematografo» is the most ancient magazine in the Italian history of cinema. Published before 1928, in 2008 it celebrated its 80th anniversary. In spite of this long-lived presence in Italian publishing, the «Rivista del Cinematografo» represents a history left out in social discourses. This research considers instead the «Rivista del Cinematografo» as a cultural history that can illuminate the historical processes of the Italian cinema with particular – but not exclusive – reference to their relationships with the catholic culture. It could be said that the history of the «Rivista del Cinematografo» is a long duration microhistory. This definition can appear conflicting because it puts two categories that come from two different historical traditions near to each other: the microhistory and the long duration. But this research intends to explore a new historical perspective – the ‘so called’ cultural history – with the aim of learning from a debate which has developed enormously in recent years and analysing the consequences that this debate also has on the historical practice in the field of cinema.
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Migliarino, Mattia. « L'Italia degli anni di piombo alla luce del cinema italiano ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25319/.

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Résumé :
Può il cinema italiano raccontare un periodo controverso come quello degli anni di piombo? La mia ricerca cerca di rispondere a questa domanda attraverso l'analisi dei film dell'epoca e alla conoscenza di esponenti del panorama cinematografico che hanno cercato di svelare la realtà italiana attraverso le proprie opere. Può il cinema essere utilizzato come strumento per la conoscenza e l'approfondimento storico? Con questo mio elaborato ho cercato di rispondere a questa domanda.
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Borzi, Andrea <1995&gt. « Storia e sviluppo del videogioco e del mercato videoludico, con particolare attenzione alla community cinese e repertorio terminografico italiano-cinese ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20707.

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Résumé :
La presente tesi di laurea, divisa in tre sezioni, analizza la storia del videogioco, sotto l’aspetto evolutivo del media, l’aspetto economico e lo sviluppo del mercato, nonché la creazione del circuito competitivo. Inoltre, intende analizzare i costi e i guadagni annessi, nonché l’impatto che ha avuto su scala globale e successivamente nel mercato cinese. L’analisi è di supporto ad un repertorio terminografico italiano-cinese relativo al mondo videoludico, comprendendo termini di uso comune della comunità videoludica e termini specifici del settore e del mercato ad esso collegato.
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Ceriani, Eleonora <1994&gt. « Storie d’Italia. Raccontare e valorizzare il territorio e la sua storia millenaria. Il ruolo del documentario e le possibilità di finanziamento in Italia ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14164.

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Résumé :
La tesi si propone di analizzare il ruolo del documentario ai fini di un suo utilizzo quale mezzo di diffusione di una sensibilità connessa alla tutela del patrimonio culturale italiano. La trattazione approfondisce il significato della terminologia connessa al prodotto documentario e l’evoluzione storica del genere con un focus sul contesto italiano, valutando i risvolti positivi di un suo utilizzo a scopo educativo. Segue una analisi delle possibilità di sostegno finanziario alla produzione disponibili in Italia per la realizzazione di opere documentarie che trattino tematiche connesse alla tutela del patrimonio storico, culturale, artistico e ambientale italiano.
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Ruggio, Federico <1997&gt. « La pallacanestro : panoramica della storia e dello sviluppo del gioco in tutto il mondo e focus sul contesto cestistico nella RPC, con repertorio terminografico italiano-cinese sul gioco della pallacanestro ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21428.

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Résumé :
Il seguente elaborato si pone l'obiettivo di fornire un quadro generale sotto più aspetti per quel che concerne il gioco della pallacanestro: il primo capitolo è principalmente incentrato sulla creazione del gioco, gli elementi e alcune delle intuizioni che a fine 1800 costringono il prof. Naismith a creare un gioco a tavolino per far divertire gli studenti più vivaci durante il periodo invernale, impossibilitati dal giocare a football americano e ad altri sport normalmente svolti all’esterno per via delle condizioni meteo molto rigide ed avverse. Nel 1891, il professore partorisce l’idea di fissare due cestini di vimini a circa 3 metri di altezza e di indicare poche ed utili linee-guida, messe per iscritto nel primo elaborato della pallacanestro, ossia il manuale da cui si sviluppa ogni aspetto del gioco. Il capitolo presenta inoltre un’analisi del gioco, delle regole e delle componenti fisiche e strutturali necessarie al suo svolgimento. Il secondo capitolo è il nucleo centrale, ripercorre lo sviluppo del basket negli Stati Uniti e la storia che lo porta ad essere conosciuto in Europa ad inizio Novecento, creando una propria filosofia della pallacanestro che convoglia in un’unica federazione cestistica mondiale, la FIBA, e ben presto vengono a formarsi squadre tanto nella parte occidentale come in Italia, Spagna e Francia quanto in quella orientale, soprattutto nei Paesi dell’Ex-Jugoslavia. Si prosegue trattando il discorso sulla pallacanestro in Asia e in Cina, dove ottiene ben presto il consenso del Partito Comunista Cinese, il quale dagli anni ‘50 la rende l’attività di svago principale per i militari e poco dopo la eleva a sport nazionale, in virtù del valore di cooperazione e lavoro di squadra intriso nei principi del gioco. Tra gli anni Ottanta e Novanta si consolida nei contesti militari e scolastici, ma in seguito alla creazione del campionato professionistico detto CBA (Chinese Basketball Association) e quello universitario chiamato CUBA (Chinese University Basketball Association), si assiste ad un’ascesa imponente del gioco, per via di fattori scatenanti come l’acquisizione dei diritti per la trasmissione dei match della NBA da parte dell’emittente televisiva di Stato, la CCTV, facendo entrare nelle case di milioni di cinesi lo spettacolare campionato di basket americano. La cultura cestistica in Cina esplode dal 2002, quando dalla NBA viene scelto alla prima chiamata un giocatore cinese, Yao Ming, già largamente celebrato in patria dove militava nella squadra di Shanghai, destinato a portare alto il nome di un’intera nazione nella terra dove la pallacanestro è stata fondata. Grazie a ciò, la NBA investe in Cina con più forme di promozione, catturando l’interesse di staff tecnico e giocatori proveniente da tutto il mondo. Il capitolo si conclude facendo menzione di alcuni esempi di icone della pallacanestro che hanno fatto la storia del movimento in Cina.
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Farina, Giulia <1990&gt. « Il settore dei macchinari per conceria in Italia e in Cina : storia, tecnologia e confronto dei due mercati con un repertorio terminografico italiano-cinese ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/9286.

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Résumé :
Questa indagine terminografica si pone come obiettivo quello di proporre un’analisi in lingua italiana e in lingua cinese riguardo la terminologia specifica relativa ai macchinari per la lavorazione delle pelli. L’interesse per questo tema nasce dal fatto che sono nata e vivo tuttora a Vicenza, uno dei centri più sviluppati del settore conciario. In aggiunta, anche il lavoro che svolge mio padre, in stretta relazione con l’ambito delle pelli, mi ha spinta ad affrontare questo tema che mi ha appassionata. Oltre a ciò, lo studio della lingua cinese mi ha permesso di arricchire la terminologia specifica e, quindi, di redigere tale elaborato. La presente tesi è divisa in due parti. La prima è introduttiva dell’argomento, si pone come obiettivo quello di descrivere il tema sotto tre differenti punti di vista: quello storico (descrivendo la transizione dalla bottega artigiana all’industria conciaria), quello tecnologico (descrivendo i vari macchinari utilizzati nelle varie fasi della lavorazione delle pelli) e, infine, quello commerciale (mettendo a confronto il mercato italiano e quello cinese, con riferimento alle importazioni ed esportazioni). La seconda parte è formata dal repertorio terminografico italiano-cinese dei principali macchinari e attrezzature utilizzati per la lavorazione delle pelli. Nel redigere questo repertorio ho riscontrato alcune particolarità linguistiche, per esempio si è potuto notare come un solo termine cinese, in italiano corrisponda a più traduzioni.
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Denaro, L. « Luci e ombre cinesi : il contributo del Seminario Lombardo per le missioni estere alla conoscenza del mondo cinese (1858-1900) ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2008. http://hdl.handle.net/2434/59507.

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CASALES, FRANCESCO. « Storia del romanzo coloniale italiano. Discorso, ideologie, immaginari (1913-1943) ». Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2022. http://hdl.handle.net/11571/1455101.

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Résumé :
Questo lavoro mira a ricostruire la storia dei romanzi coloniali italiani pubblicati nel periodo compreso fra la guerra italo-turca (1911-1912) e la dissoluzione dell'Impero italiano nei primi anni Quaranta. In essa si suggerisce che il discorso coloniale abbia giocato un ruolo cruciale nella riarticolazione dell'identità italiana nella prima metà del XX secolo, essendo profondamente interrelato con elementi strutturali al progetto di nation building, come le determinazioni di razza, classe e genere. Da un lato, la tesi ricostruisce le principali fasi della storia editoriale dei romanzi, ricavandole da testimonianze archivistiche in gran parte inedite. Così facendo, tenta di ricostruire il lettore modello di questi romanzi tanto quanto il progetto politico sotteso alla loro esistenza. Dall'altro lato, impiegando un insieme di strumenti analitici derivati dagli studi postcoloniali e culturali, insieme a suggestioni tratte dalla sociologia della letteratura e dalla semiotica, mira a restituire al lettore moderno i principali dispositivi ideologici dispiegati in tale letteratura, concentrandosi quindi sull'articolazione dei rapporti di potere all'interno del sistema coloniale. Al centro dell'attenzione sono stati posti quattro temi principali: spazio, tempo, corpo e lavoro. Nelle appendici è stato inserito un elenco dei circa 170 romanzi che sono stati utilizzati nella ricerca. Per ogni voce vengono segnalati i principali dati editoriali e una breve sinossi.
This work aims at reconstructing the history of Italian colonial novels published between the Italo-Turkish war (1911-1912) and the end of the Italian Empire in the early forties. It suggests that colonial discourse played a major role in rearticulating Italian identity in the first half of the Twentieth century, linking it with elements structural to the nation building project, such as determination of race, class, and gender. On the one hand, the thesis rebuilds the main phases of novels’ publishing history, drafting from original archival evidence. In so doing, it attempts to reconstruct the model reader of these novels as much as the political project underlying their own existence. On the other hand, employing a set of analytical tools derived from postcolonial and cultural studies, together with suggestions from sociology of literature and semiotics, it aims at returning to the modern reader the main ideological devices deployed in such literature, therefore focusing on the articulation of power relationships within the colonial system. At centre stage have therefore been placed four main themes of interest: space, time, body, and labour. In the appendixes, it has been placed a list of the 170 circa novels that have been used in the research. For each entrance have been signalled editorial data as well as a brief synopsis.
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Martin, Florez Camilo Andres <1980&gt. « Lineamenti di storia del cinema muto in Colombia ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amsdottorato.unibo.it/9555/1/Tesi_di_dottorato_CamiloMartinFlorez%20%28finale%29.pdf.

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Résumé :
"Lineamenti di storia del cinema muto in Colombia" nasce da un particolare interesse volto a determinare in che misura i colombiani parteciparono allo sviluppo del proprio cinema nazionale tra il 1897 e il 1926. Al fine di conseguire tale obiettivo, questo lavoro si prefigge come scopo la realizzazione di una rassegna critica dei lineamenti di storia del cinema muto colombiano. Inoltre, e considerando la forte partecipazione di impresari e cineasti italiani nel cinema muto colombiano tra il 1909 e il 1926, si presta particolare attenzione al loro contributo, a cui è dedicato il capitolo 4 e alcune sezioni dei capitoli 2, 3, 5 e 7. Preme mettere in evidenza che analizzare il contributo dei cineasti locali smentisce gran parte della bibliografia esistente sul cinema muto, dal momento che nessun testo colombiano o straniero ha mai constatato il loro contributo alla cinematografia locale o internazionale. Infatti, in questa ricerca si approfondiscono le nozioni di policentrismo, polimorfismo e polivalenza cinematografica, con l’obiettivo di realizzare uno studio documentato e aggiornato del cinema muto colombiano. Si auspica di poter dimostrare che il contributo di questi ultimi alla cinematografia muta colombiana e latino-americana –e in parte a quella italiana– fu consistente e di vasta portata, sia in termini di quantità che di contenuto. Infine, la presente ricerca si propone non soltanto di definire il contributo dei cineasti colombiani allo sviluppo del proprio cinema nazionale, ma anche, e soprattutto, di individuare l’origine di alcuni degli elementi che caratterizzano il cinema colombiano.
"Outlining the History of Silent Cinema in Colombia" stems from a particular interest aimed at determining to what extent Colombians participated in the development of their national cinema between 1897 and 1926. In order to achieve this goal, this work aims to create a critical review of the lineament of the history of Colombian silent cinema. Furthermore, and considering the strong participation of Italian entrepreneurs and filmmakers in Colombian silent cinema between 1909 and 1926, particular attention is paid to their contribution, to which chapter 4 is fully devoted as well as some sections of chapters 2, 3, 5 and 7. It is important to point out that analyzing the contribution of local filmmakers denies much of the existing bibliography on silent cinema since no Colombian or foreign text has ever established their contribution to local or international cinema. In fact, in this research, the notions of polycentrism, polymorphism, and cinematographic versatility are studied in-depth, with the aim of creating a documented and updated study of Colombian silent cinema. It is aimed to be able to demonstrate that the contribution of the latter to Colombian and Latin American silent cinema - and in part to the Italian one - was substantial and far-reaching, both in terms of quantity and content. Finally, this research aims not only to define the contribution of Colombian filmmakers to the development of their national cinema but also, and above all, to identify the origin of some of the elements that characterize Colombian cinema.
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Livres sur le sujet "Storia del cinema italiano"

1

Brunetta, Gian Piero. Storia del cinema italiano. Roma : Editori Riuniti, 1993.

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2

Brunetta, Gian Piero. Storia del cinema italiano. Roma : Editori Riuniti, 1993.

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3

Lino, Miccichè, et Scuola nazionale di cinema (Italy), dir. Storia del cinema italiano. Marsilio : Edizioni di Bianco & nero, 2001.

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4

Storia del cinema italiano. Roma : Editori Riuniti, 1993.

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5

Breve storia del cinema italiano. Torino : Lindau, 2002.

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6

Italy), Cineteca comunale (Bologna, dir. L'avventurosa storia del cinema italiano. Bologna : Cineteca Bologna, 2009.

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7

Splendor : Storia (inconsueta) del cinema italiano. Roma : Laterza, 2013.

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8

Cinema di carta : Storia fotografica del cinema italiano. Alessandria : Falsopiano, 2000.

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9

Reteuna, Dario. Cinema di carta : Storia fotografica del cinema italiano. Alessandria : Falsopiano, 2000.

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10

Toso, Silvia, et Evelina Nazzari. Fratelli d'arte : Storia familiare del cinema italiano. Cantalupo in Sabinae (RI) : Edizioni Sabinæ, 2016.

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Chapitres de livres sur le sujet "Storia del cinema italiano"

1

Zaggia, Massimo. « Alle origini della storia sacra : l’avvio del Genesi in volgare italiano ». Dans 978-3-11-030025-3VAStoria sacra e profana nei volgarizzamenti medioevali, sous la direction de Michele Colombo, Paolo Pellegrini et Simone Pregnolato, 85–148. Berlin, Boston : De Gruyter, 2019. http://dx.doi.org/10.1515/9783110611113-004.

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2

Zabbia, Marino. « Carlo Cipolla, Amedeo Crivellucci e l’edizione della Historia Langobardorum di Paolo Diacono ». Dans Reti Medievali E-Book, 317–31. Florence : Firenze University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-423-6.19.

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Résumé :
During the congress on Paolo Diacono held in Cividale del Friuli in 1899 (eleven centuries after Paolo's death) a scientific committee decided to publish a new edition of Paolo’s opera omnia. A sort of scholar jealousy arised: the Istituto storico italiano thought that its own duty was to publish the Historia romana and the Historia Langobardorum, the main works written by Paolo. The eminent scholar Carlo Cipolla, on the contrary, believed that task was of the Deputazione veneta di storia patria. A compromise was signed: Amedeo Crivellucci (of the Istituto storico) invited Cipolla to collaborate on the edition of both Histories. The present essay recalls that collaboration (that unfortunately was interrupted in 1904) studying the correspondence between Cipolla, Crivellucci and other historians (Villari, Crivellucci) and reopening an unknown page of the history of Italian medievistic scholarship.
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3

Scianna, Serena, et Alice Caminita. « Appendice 1. Lo spettatore cinematografico italiano : alcuni dati statistici ». Dans Sociologia del cinema fantastico, 265–75. Edizioni Kaplan, 2008. http://dx.doi.org/10.4000/books.edizionikaplan.587.

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4

Grasso, Ida. « La Spagna di Paragone Letteratura (1950-75) ». Dans Biblioteca di Rassegna iberistica. Venice : Fondazione Università Ca’ Foscari, 2020. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-459-2/002.

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Résumé :
Lo studio intende indagare la presenza della cultura ispanica in Paragone, rivista centrale del panorama letterario italiano della seconda metà del Novecento. La dichiarata apertura alla «storia di oggi», come si legge nel programmatico esordio del periodico, lo sguardo raffinato e analitico dei suoi collaboratori, vicini per animus critico e militanza culturale, ne fanno un imprescindibile punto di partenza per verificare, nell’ultimo venticinquennio della dittatura franchista, non soltanto l’eventuale diffusione e attestazione della produzione letteraria ispanica in Italia, ma anche, e soprattutto, la sua analisi in sede critica.
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5

Kowalik, Katarzyna. « Alfredo Oriani, una visione contesa dell’italianità ». Dans Sperimentare ed esprimere l’italianità. Aspetti letterari e culturali. Doświadczanie i wyrażanie włoskości. Aspekty literackie i kulturowe. Wydawnictwo Uniwersytetu Łódzkiego, 2021. http://dx.doi.org/10.18778/8220-478-0.10.

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Résumé :
Il testo si propone come rassegna delle informazioni sulla produzione letteraria di Alfredo Oriani (1852–1909), scrittore, giornalista e pensatore italiano le cui idee, nonostante un’incoerenza cronologica, furono interpretate da Benito Mussolini come appoggio intellettuale all’ideologia fascista. L’autore romagnolo, dopo numerosi tentativi falliti di attirare l’attenzione del pubblico e della critica letteraria con i suoi romanzi, si dedicò al lavoro storiografico che servì a corroborare il “mito del precursore”. Il punto di riferimento per le considerazioni su Oriani è sempre, oltre all’indiscutibile aspetto biografico, la delusione provocata dagli ideali traditi del Risorgimento e della realtà dell’Italia post-unitaria. Nell’articolo si cercherà di ricostruire la fortuna letteraria di Oriani nel contesto degli avvenimenti politici del ventesimo secolo che hanno contribuito alla nascita di un caso letterario eccezionale per la storia d’Italia.
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6

Paoli, Michel. « Un documento nuovo sulla «storia ignorata ma non per questo meno fulgida» del Battaglione italiano Savoia. Prime pagine del testo inedito ». Dans 1918-2018. Cento anni della Grande Guerra in Italia, 75–91. Accademia University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.4000/books.aaccademia.9194.

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7

« Storia del linguaggio religioso nella Romania : italiano, sardo, Alpi orientali Geschichte der Sprache der Religion in der Romania : Italienisch, Sardisch, Ostalpenraum ». Dans Romanische Sprachgeschichte / Histoire linguistique de la Romania, Part 2, sous la direction de Gerhard Ernst, Martin-Dietrich Gleßgen, Christian Schmitt et Wolfgang Schweickard. Berlin • New York : Walter de Gruyter, 2006. http://dx.doi.org/10.1515/9783110171501.2.13.2070.

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« Storia del linguaggio politico, giuridico e amministrativo nella Romania : italiano Geschichte der Sprache der Politik, des Rechts und der Verwaltung in der Romania : Italienisch ». Dans Romanische Sprachgeschichte / Histoire linguistique de la Romania, Part 2, sous la direction de Gerhard Ernst, Martin-Dietrich Gleßgen, Christian Schmitt et Wolfgang Schweickard. Berlin • New York : Walter de Gruyter, 2006. http://dx.doi.org/10.1515/9783110171501.2.13.2112.

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Gordon, Robert. « Making Bicycle ThievesThis account of the production of the film draws on a wide range of sources. For economy of space, not all are cited ; but see collations in Franca Faldini and Goffredo Fofi (eds), L’avventurosa storia del cinema italiano raccontata dai suoi protagonisti : 1935–1969, Vol. 1 (Milan : Feltrinelli, 1979), pp. 133–7 ; and Paolo Nuzzi and Ottavio Iemma (eds), De Sica e Zavattini. Parliamo tanto di noi (Rome : Riuniti, 1997), pp. 93–141. » Dans Bicycle Thieves, 20–30. Palgrave Macmillan British Film Institute, 2008. http://dx.doi.org/10.5040/9781838713270.ch-002.

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