Littérature scientifique sur le sujet « Stima della massa »

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Articles de revues sur le sujet "Stima della massa"

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Romita, Tullio, et Antonella Perri. « L'impatto della mobilità territoriale delle persone sulle aree turistiche : il caso della mobilità turistico-residenziale ». ROTUR. Revista de Ocio y Turismo 10, no 1 (28 décembre 2015) : 23–42. http://dx.doi.org/10.17979/rotur.2015.10.1.1453.

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Résumé :
Le stime dell'UNWTO, fino ad ora sostanzialmente tutte rispettate, affermano che nel prossimo decennio la mobilità turistica e la portata globale supereranno la somma di un miliardo e mezzo di passeggeri. In questa prospettiva, spicca come priorità il tema dello sviluppo del turismo sostenibile, ovvero il controllo degli impatti della mobilità turistica sull'ambiente e sulla società e l'applicazione pratica dei principi della sostenibilità della vita vita quotidiana delle persone e gestione del territorio. L'impressione è di trovarsi di fronte ad una "sfida globale", alla quale si deve rispondere con modelli di reclutamento di uno sviluppo equilibrato e condiviso, non solo a livello locale ma a livello globale. Tuttavia, c'è un altro problema: le stime non includono completamente la mobilità turistica internazionale, dal momento che il fenomeno è poco noto alle statistiche ufficiali, turismo e mobilità residenziale, ovvero il movimento dei turisti che soggiornano in abitazioni private verso utilizzare in vacanza. Tuttavia, in Italia, come in molte altre parti del mondo, il turismo residenziale (o alloggio privato è un fenomeno sociale molto rilevante, che la massa del turismo organizzato convenzionale ha solo le radici in comune. Questo ruolo, utilizzando una parte del le innumerevoli attività di ricerca svolte negli ultimi dieci anni nella mobilità residenziale turistica del Centro di Ricerca e Studi sul Turismo dell'Università della Calabria, vuole sottolineare gli effetti positivi e negativi di questo tipo di mobilità turistica, in una situazione fenomeno su larga scala, e in un'area italiana tra le meno sviluppate del Paese.
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Foresti, Laura. « Le complicanze stomali prima e dopo l’introduzione dello stoma siting effettuato dall’infermiere : uno studio retrospettivo ». Dissertation Nursing 1, no 1 (29 juillet 2022). http://dx.doi.org/10.54103/dn/17946.

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Résumé :
PREMESSA: Il 3%-82% dei pazienti stomizzati va incontro a complicanze stomali, che determinano un aggravio assistenziale con allungamento della degenza e dei tempi di recupero dell’autonomia gestionale dello stoma. In letteratura emerge come la mancanza del disegno stomale preoperatorio risulti uno dei fattori che aumenta l’incidenza di complicanze stomali, insieme al carattere d’urgenza dell’intervento, all’altezza, al tipo di stoma e all’indice di massa corporea. SCOPO: Valutare il numero e le caratteristiche delle complicanze stomali, nel periodo precedente all’introduzione della procedura del disegno stomale preoperatorio eseguito dall’infermiere e confrontare tali numeri con quelli riguardanti le complicanze rilevate nel periodo successivo all’introduzione della procedura di stoma siting. METODI: Studio osservazionale retrospettivo monocentrico presso le U.U.O.O. di Chirurgia generale e Urologia nell’Ospedale San Paolo dell’ASST Santi Paolo e Carlo di Milano. Campione di convenienza composto da pazienti sottoposti a confezionamento di una stomia enterale e urinaria. RISULTATI: Sono stati reclutati 264 pazienti. Il 51,1% ha manifestato complicanze stomali; il 42,9% aveva effettuato lo stoma siting il 61,5% no. Le complicanze più frequenti sono state le alterazioni cutanee peristomali (29,9%); la differenza di numero tra i singoli tipi di complicanze nei due gruppi è clinicamente rilevante. CONCLUSIONI: Lo stoma siting è una procedura di competenza infermieristica che, se ben eseguita, porta alla riduzione delle complicanze stomali. È responsabilità dell’infermiere garantire a ciascun paziente sottoposto a confezionamento di stomia la corretta esecuzione del disegno stomale, ogni volta che le condizioni del quadro clinico lo consentono.
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Thèses sur le sujet "Stima della massa"

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Volpi, Giulia. « Gli aeromobili da trasporto passeggeri : stima della massa dei componenti strutturali e dei sistemi ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7331/.

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Résumé :
Il presente lavoro di tesi è stato svolto con lo scopo di valutare la distribuzione dei pesi dei componenti e dei sistemi di un aeromobile da trasporto civile; visto che le formule che la bibliografia propone sono state pensate per aerei con struttura tradizionale in alluminio, nel caso dei nuovi aerei in composito si è cercato di valutare una formula correttiva in modo da trovare valori più realistici di peso. Il motivo dell’introduzione di tali coefficienti correttivi deriva dalla proprietà dei materiali compositi di conferire al velivolo leggerezza rispetto ai materiali tradizionali, ma garantendogli, al pari di essi, elevata resistenza e robustezza. Lo studio è stato condotto su cinque modelli di aeromobili da trasporto passeggeri: Boeing 737-800, Boeing 747-100, Boeing 777-300, Boeing 787-8, Airbus A350-900. Seppur con i limiti dati da uno studio preliminare e puramente statistico, sono stati ottenuti valori dei coefficienti correttivi più dettagliati di quanto proposto in letteratura, in cui si propone di adottare un unico coefficiente correttivo in caso di velivolo in composito, indipendente dal tipo di aereo e dalla percentuale di composito utilizzata nelle varie parti del velivolo stesso.
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Pantoni, Lara. « Stima della massa di polvere di galassie ad alto redshift e suo utilizzo come tracciante evolutivo ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13880/.

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Résumé :
In questa tesi, sfruttando la disponibilità di dati fotometrici sub-mm di ultima generazione, come quelli dell’interferometro ALMA, si è stimata l’emissione termica della polvere interstellare realizzando un codice numerico in IDL (i.e., Interactive Data Language) che permette di effettuare un fit single-temperature sui dati. Come funzione di fit, si è assunto il cosiddetto “corpo grigio”, che ben descrive la fisica dei grani di polvere. La temperatura di equilibrio della polvere è un parametro libero, del fit. Lo stesso procedimento è stato ripetuto prendendo come funzione di fit l’approssimazione otticamente sottile del corpo grigio, dato il suo largo impiego in letteratura. Confrontando i fit, quelli in approssimazione otticamente sottile risultano meno affidabili e danno una temperatura di best fit sistematicamente inferiore (di un fattore ∼ 1.7) a quella ottenuta nel caso non approssimato. Nota la temperatura di equilibrio della polvere, è stato possibile stimare la sua massa, assumendo che la polvere interstellare sia otticamente sottile alla sua stessa radiazione. Sotto questa assunzione, infatti, si ottiene una relazione tra la massa di polvere e il flusso osservato ad una lunghezza d’onda λ d tale che cada nel regime otticamente sottile. In questa sede si è presa λ_d = 230 μm da Gilli et al. (2014). Oltre alla massa di polvere, usando le curve di best fit, è stato possibile calcolare la luminosità infrarossa (λ rest = 8 − 1000 μm) e stimare il tasso di formazione stellare di ogni oggetto del campione (Kennicutt, 1999). Quest’ultimo, insieme alla massa della polvere e alla massa stellare, può dare vincoli cruciali riguardo la storia di formazione stellare delle galassie. La massa stellare degli oggetti del campione è stata prese da Fontana et al. (2006) e P. Santini (comunicazione privata). I risultati ottenuti sono stati confrontati con gli scenari di evoluzione proposti da Calura et al. (2016) e con lo scenario proposto da Mancuso et al. (2016b).
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Monti, Alessandro. « Stima e valutazione della traiettoria del centro di massa nello snowboard in condizioni reali e simulate mediante sensori inerziali ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18559/.

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Résumé :
Questa tesi nasce dalla collaborazione con la nazionale Italiana di Snowboard e ha come obiettivo fornire e valutare l’affidabilità di tre approcci per la stima della traiettoria del centro di massa degli atleti nello snowboard, utilizzando sensori inerziali indossabili. Le variabili da fornire agli atleti e agli allenatori sono state concordate e discusse con il direttore tecnico della Federazione Italiana Snowboard (FSI). Nel primo capitolo saranno trattate le generalità della disciplina. Ad esse faranno seguito, nel secondo capitolo, la trattazione teorica dei principi di funzionamento dei sensori inerziali e la revisione della letteratura. Nel terzo capitolo si descriveranno delle acquisizioni dei dati, sia in condizioni controllate, al fine di avere un valore di accuratezza, e successivamente sul campo. Nel quarto capitolo saranno definiti gli algoritmi utilizzati nell’elaborazione, sia quelli appartenenti alle analisi temporali del gesto tecnico, all’analisi dei dati grezzi e della cinematica articolare, sia quelli relativi alla stima del centro di massa, seguendo sia la strada della ricerca della traiettoria in un sistema di riferimento globale, sia in uno relativo e solidale con l’atleta stesso, andando così a suddividere il problema con un approccio multiscala. Applicando gli algoritmi sopra definiti, seguendo la stessa semantica del capitolo sulle acquisizioni, si descrive nel capitolo quinto l’elaborazione dei dati e nel sesto sono presentati i risultati. In particolare in quest’ultimo capitolo verrà fornita una risposta al problema iniziale in termini di possibilità di utilizzo della tecnologia dei sensori inerziali in studi outdoor di questo tipo e di quantificazione numerica dell’accuratezza legata all’utilizzo di questi metodi. Infine, nel settimo capitolo, sono esposte le conclusioni generali del lavoro e dei possibili sviluppi futuri.
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Giannetti, Federica. « Teorema del Viriale e applicazioni astrofisiche ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12337/.

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Résumé :
In questo elaborato ci proponiamo di ricavare e discutere, in maniera il più possibile rigorosa, il teorema del viriale, sia nella sua forma scalare che tensoriale, e di presentare alcune delle sue numerose applicazioni in Astrofisica. Data la vastità dell’argomento e la limitatezza dello spazio a disposizione, saremo costretti a ripercorrere solo in parte le interessanti derivazioni ma- tematiche dei risultati che incontreremo. Tuttavia, laddove lo riterremo necessario alla comprensione, inseriremo in nota tracce delle dimostrazioni. Dopo una breve introduzione all’argomento, il primo capitolo è dedicato al la teoria su cui è basato il teorema del viriale. Prima di passare alla breve discussione delle sue applicazioni, ci sembra utile accennare al concetto del teorema del viriale in media temporale, mettendone in evidenza gli aspetti che lo differenziano dal teorema del viriale cui questo elaborato è dedicato.
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Cupani, Guido. « Non equilibrium dynamics of galaxy clusters ». Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2009. http://hdl.handle.net/10077/3065.

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Résumé :
2007/2008
The thesis is focused on the dynamics of galaxies in the outskirts of galaxy clusters, where the matter is affected by an overall infall motion towards the cluster centre. Starting from the classical results of the spherical collapse model, we determined new theoretical constraints for the mass profile of clusters as a function of the cosmological parameters. We investigated the importance of the turnaround radius (i.e. the radius where the infall motion counterbalances the Hubble expansion motion) as well as the possibility of directly extracting the mass profile from the infall velocity pattern of member galaxies. The theoretical results were applied to a sample of simulated clusters (Borgani et al. 2004, Biviano et al. 2006) to keep the 3-dimensional dynamics under control. We demonstrated that: (1) most clusters are compatible with a single mass profile in the external region (provided their size and mass are normalized to the turnaround scale); (2) it is possible to extract the individual mass profiles of clusters using a selected subset of galaxies identified on their redshift-position distribution; (3) the Jeans equation and the virial theorem must be corrected in the outskirts of clusters to take into account the overall infall motion of matter. Taking advantage of these results, we developed a new technique for estimating the mass profile in cluster outskirts which only relies on the observational properties of member galaxies. This technique turns out to be simpler and more reliable than the current methods and is suitable to be applied to observations.
La tesi è incentrata sulla dinamica delle galassie nelle periferie degli ammassi di galassie, dove la materia è interessata da un moto complessivo di caduta verso il centro dell'ammasso. A partire dai risultati classici del modello di collasso sferico, abbiamo determinato dei nuovi vincoli teorici al profilo di massa degli ammassi in funzione dei parametri cosmologici. Abbiamo analizzato l'importanza del raggio di "turnaround" (ossia il raggio dove il moto di caduta è controblanciato dal moto di espansione di Hubble) e la possibilità di estrarre il profilo di massa direttamente dalla velocità di caduta delle galassie. Abbiamo poi applicato questi risultati teorici a un campione di ammassi simulati (Borgani et al. 2004, Biviano et al. 2006) per tenere sotto controllo la dinamica in tre dimensioni. Con quest'analisi, siamo stati in grado di dimostrare che: (1) la quasi totalità degli ammassi è compatibile con un unico profilo di massa nelle regioni esterne (purché le loro dimensioni e masse siano riscalate rispetto al raggio di turnaround); (2) è possibile estrarre il profilo individuale di un ammasso utilizzando un ristretto sottoinsieme di galassie, identificate dalla distribuzione dei loro redshift e delle loro posizioni; (3) l'equazione di Jeans e il teorema del viriale devono essere corretti nelle periferie degli ammassi in modo da tener conto del moto di caduta della materia. Grazie a questi risultati, abbiamo sviluppato una nuova tecnica per stimare il profilo di massa nelle zone esterne, basata unicamente sulle proprietà osservative delle galassie. Questa tecnica risulta essere più semplice e affidabile degli altri metodi attualmente utilizzati ed è adatta ad essere applicata alle osservazioni.
XXI Ciclo
1981
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6

Provenzano, Luigi. « On mass distribution and concentration phenomena for linear elliptic partial differential operators ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3424499.

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Résumé :
In this thesis we study the dependence of the eigenvalues of elliptic partial differential operators upon mass density perturbations on open subsets of the N-dimensional euclidean space. We prove continuity and analyticity results for the eigenvalues of poly-harmonic operators and apply them to certain optimization problems. In order to prove analyticity, we use a general technique of P.D. Lamberti and M. Lanza de Cristoforis, and we obtain formulas for the Frechet differentials of the eigenvalues which are used to characterize critical mass densities under the constraint that the total mass is preserved. Then we state a sort of `maximum principle' in spectral optimization problems for elliptic operators subject to mass density perturbations. Moreover, we consider a special class of densities, namely densities which concentrate near the boundary of open subsets of the N-dimensional euclidean space. We study the asymptotic behavior of the eigenvalues of Neumann-type problems for the Laplace and the biharmonic operator. By adapting a general technique of J.M. Arrieta, we prove that the Neumann eigenvalues converge to the appropriate limiting Steklov eigenvalues. In this way, we formulate a genuine Steklov eigenvalue problem for the biharmonic operator. In the case of the Laplace operator we prove the validity of an asymptotic expansion of the Neumann eigenvalues and eigenfunctions and provide formulas for the first terms in the expansions. We adapt to our case asymptotic analysis techniques used by M.E. Perez and S.A. Nazarov to describe vibrating systems with masses concentrated at points or along curves. Moreover, we consider the problem of domain perturbations for the biharmonic Steklov problem obtained with this mass concentration procedure and prove that balls are critical domains for all the eigenvalues. Then we adapt the arguments of F. Brock and R. Weinstock to prove that the ball is actually a maximizer for the rst positive eigenvalue among bounded domains of given measure. Moreover, we provide a quantitative version of such an isoperimetric inequality, showing also that it is sharp.
In questa tesi studiamo la dipendenza degli autovalori di operatori differenziali alle derivate parziali di tipo ellittico da perturbazioni della densità di massa su aperti dello spazio euclideo N-dimensionale. In particolare, proviamo risultati di dipendenza continua e analitica degli autovalori di operatori poliarmonici e li applichiamo ad alcuni problemi di ottimizzazione. Per provare i risultati di analiticità, adoperiamo una tecnica generale sviluppata da P.D. Lamberti e M. Lanza de Cristoforis, ottenendo formule per i differenziali di Frechet degli autovalori che ci permettono di caratterizzare le densità critiche sotto il vincolo di massa fissata. Inoltre, enunciamo un `principio di massimo' per la classe di problemi di ottimizzazione considerata. In seguito, prendiamo in esame una famiglia particolare di densità di massa, ovvero densità che si concentrano al bordo degli aperti dove i problemi differenziali sono definiti. In questo caso, studiamo il comportamento asintotico degli autovalori e delle autofunzioni dei problemi di Neumann per l'operatore di Laplace e l'operatore biarmonico quando la massa si concentra al bordo. Proviamo in entrambi i casi, adattando una tecnica generale sviluppata da J.M. Arrieta, che gli autovalori e le autofunzioni del problema di Neumann convergono agli autovalori e alle autofunzioni di appropriati problemi limite di tipo Steklov. In particolare, il problema di tipo Steklov per l'operatore biarmonico così formulato viene introdotto per la prima volta in questa tesi, dove ne vengono poi studiate alcune proprietà. Nel caso dell'operatore di Laplace, proviamo la validità di un'espansione asintotica degli autovalori e delle autofunzioni del problema di Neumann fino al primo ordine ed otteniamo formule esplicite per i primi termini delle espansioni. Per ottenere questi risultati adattiamo al nostro problema delle tecniche di analisi asintotica utilizzate da M.E. Perez e S.A. Nazarov per lo studio di sistemi vibranti con masse concentrate in punti o lungo certe curve. Per quanto riguarda il problema di Steklov per l'operatore biarmonico, consideriamo anche il problema della dipendenza degli autovalori dal dominio. Utilizzando sempre la tecnica generale sviluppata da P.D. Lamberti e M. Lanza de Cristoforis, proviamo che le palle sono domini critici per tutti gli autovalori. Inoltre, adattando l'argomento di F. Brock e R.Weinstock per il problema di Steklov per l'operatore di Laplace, riusciamo a mostrare che la palla massimizza il primo autovalore positivo del problema di Steklov per l'operatore biarmonico tra tutti gli aperti limitati di misura fissata. Proviamo infine una versione quantitativa di questa disuguaglianza isoperimetrica, mostrando poi che l'esponente che compare nella disuguaglianza è ottimale.
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