Littérature scientifique sur le sujet « Stato regolatore »

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Articles de revues sur le sujet "Stato regolatore"

1

Lupo, Giulio, et Barbara Badiani. « Autopsia di un Prg. Il Piano regolatore Secchi-Viganň di Brescia ». ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no 96 (septembre 2010) : 5–49. http://dx.doi.org/10.3280/asur2009-096001.

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Résumé :
Il Prg di Brescia Secchi-Viganň, adottato nel 1998, č stato annullato nel 2001 con una sentenza del Tar - suscitando un certo scalpore nell'ambiente della disciplina urbanistica - per essere poi riadottato nel 2004, celebrandone enfaticamente la continuitŕ, ma di fatto apportando in alcune "parti vitali" delle alterazioni che sono andate ben al di lŕ dei semplici aggiustamenti normativi che avrebbe richiesto la riadozione. Sono state ricostruite le vicende che hanno portato alla sentenza di annullamento e soprattutto sono stati delineati gli interessi in gioco che hanno promosso la devitalizzazione del Piano Secchi-Viganň. Un'occasione per riflettere sui limiti del piano regolatore, sul rapporto tra pubblico e privato e sul rapporto tra urbanistica e architettura.
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Barbiroli, B. « Spettroscopia RMN dell'encefalo ». Rivista di Neuroradiologia 5, no 2 (mai 1992) : 147–53. http://dx.doi.org/10.1177/197140099200500201.

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Résumé :
Sono brevemente descritti i meccanismi molecolari che controllano le trasduzioni energetiche cellulari e le basi biochimiche che permettono di valutare il grado di stabilità del metabolismo cerebrale. La determinazione quantitativa, con la spettroscopia RMN del fosforo, di: ATP, fosfocreatina, fosfato inorganico e pH citosolico permette di stabilire la capacità termodinamica dell'encefalo di rispondere a stress metabolici. Inoltre, la precisa conoscenza della concentrazione dell'ADP, regolatore della respirazione cellulare, della velocità di biosintesi dell'ATP e del Potenziale dei fosfati fornisce informazioni precoci circa lo stato di «pacchetto» dell'encefalo. Sono riportati diversi esempi di patologie encefaliche per le quali è stata dimostrata l'utilità della spettroscopia RMN: difetti genetici, emicrania, ipossia e asfissia perinatale, epilessia focale e generalizzata, conseguenze di un arresto cardiaco. Sono infine discusse la sensibilità e la specificità della spettroscopia RMN del fosforo.
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3

Giraudi, Giorgio C. S. « Antonio La Spina e Giandomenico Majone, Lo Stato regolatore, Bologna, Il Mulino, 2000, pp. 368, Lit. 35.000. » Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 30, no 3 (décembre 2000) : 598–99. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200029385.

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Perrotta, Luigi Antonio. « Corpi in analisi ». PSICOTERAPIA PSICOANALITICA, no 1 (juin 2022) : 64–83. http://dx.doi.org/10.3280/psp2022-001005.

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Résumé :
Il contributo inizia con una panoramica sul tema corpo-mente, sottolineandone l'importanza sul piano epistemologico, clinico e teorico nello scenario psicoanalitico. L'autore, attraverso rivisitazioni teoriche e casi clinici, si concentra sui differenti livelli in cui il corpo può entrare nello scenario della mente nel complesso svi-luppo psichico individuale, esplorando la possibilità di rappresentare a livello psi-chico il proprio corpo biologico e soffermandosi sul processo che porta la propria corporeità ad una "visibilità psichica". Quando i primitivi processi di integrazione falliscono o risultano compromessi, può stabilirsi una forma di dissociazione corpo-mente, aspetto che si può evidenziare in diverse forme di psicopatologia e condotte sintomatiche contemporanee. Il contributo, inoltre, attraverso uno specifico passaggio clinico, sottolinea la centralità delle reazioni corporee dell'analista in momenti delicati della cura, soffermandosi su un controtransfert corporeo particolarmente intenso. Il controtransfert corporeo può indicare elementi non ancora avvicinabili su un piano diverso da quello delle manifestazioni somatiche. Il corpo dà indicazioni importanti rispetto alla collocazione di elementi del mondo interno del paziente non pensabili, ed è anche "regolatore di stato" per la relazione terapeutica in corso e per le possibilità e disponibilità di investimento dell'analista stes-so.
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Miglietta, Angelo. « ESG, CSR, Shareholder value : non &egrave ; il momento per un reset del capi ». CORPORATE GOVERNANCE AND RESEARCH & ; DEVELOPMENT STUDIES, no 2 (janvier 2022) : 45–64. http://dx.doi.org/10.3280/cgrds2-2021oa12675.

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Recentemente si è assistito a una crescente attenzione agli interessi di tipo sociale e valoriale che riguardano l'impresa. Tra questi certamente meritano una menzione speciale le tematiche relative a Environment, Social and Governance e di Corporate Social Responsibility, che oggi permeano mass media e influenzano il sentire comune: fino al punto di sostenere che le imprese debbano abbandonare l'obiettivo del profitto per perseguire invece finalità ambientali e sociali. Nel lavoro si dimostra quanto sbagliata e pericolosa, perché contraria all'interesse generale, risulti tale posizione. Così, attraverso un percorso argomentativo, si riconcilia la shareholder theory con la stakeholder theory, dimostrando che la ricchezza prodotta dall'impresa non è una bene di cui beneficiano solo gli azionisti ma tutta la società nel suo insieme, e che ciò è possibile solo se viene perseguito l'obiettivo di ottimizzazione, e non necessariamente massimizzazione, della creazione di valore per gli azionisti. Emerge come corollario rilevante la necessità di un opportuno intervento regolatore dello Stato, senza il quale il perseguimento degli obbiettivi di interesse generale può essere realizzato solo marginalmente, con poca efficienza e in modo arbitrario da parte del management.
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Gardina, Massimo, et Francesca Romana Saule. « La tariffazione dei servizi di trasporto e di distribuzione del gas naturale : un'ipotesi di regolamentazione per il mercato italiano ». ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no 3 (juin 2010) : 523–49. http://dx.doi.org/10.3280/ed2009-003006.

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Questo lavoro intende analizzare gli elementi del processo di regolamentazione del settore del gas naturale, partendo dalle basi teoriche del processo regolatorio presenti nella letteratura economica, per arrivare ad un'osservazione analitica dei metodi di determinazione delle tariffe applicate. Perché regolare un mercato? Quale modello tra rate of return regulation e price cap? La quantificazione delle tariffe segue le finalitŕ primarie della regolamentazione, ovvero il raggiungimento dell'efficienza nei servizi di monopolio naturale, come il trasporto, attraverso un'equa determinazione delle tariffe e l'avvio alla concorrenza nei settori di monopolio di fatto, come la distribuzione, per poter offrire condizioni vantaggiose a tutti i consumatori. I piů importanti strumenti regolatori e di controllo tariffario che sono stati adottati sono il ROR e il price cap. Dall'esplicazione di questi due strumenti, mettendone in luce elementi di qualitŕ e di criticitŕ, č possibile intuire in quale campo operino gli elementi di contabilitŕ e di finanza che costituiscono le ragioni della scelta.
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Barioglio, Caterina, et Daniele Campobenedetto. « Coding Turn. Regole, forme e funzioni nella città contingente ». TERRITORIO, no 98 (mars 2022) : 18–19. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-098002.

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Questa introduzione presenta i contributi del servizio e descrive il contesto di ricerca nel quale gli studi qui presentati sono stati sviluppati. I contenuti sono elaborati da ricercatori del Future Urban Legacy Lab, centro interdipartimentale del Politecnico di Torino, coinvolto nella revisione al Piano regolatore generale della Città di Torino. Il servizio descrive alcuni esiti di questa ricerca, che si pone in relazione con soggetti pubblici e privati nel campo della trasformazione dello spazio fisico, includendo riflessioni sulla stratificazione di alcune regole urbane nella storia della città europea e sulla codifica della città ordinaria e delle sue modificazioni, ma anche esempi di applicazione delle azioni proposte per il miglioramento del sistema di regolazione.
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Monni, Alessandra, et L. Francesca Scalas. « Contributo alla validazione della versione italiana del regulatory focus Questionnaire di Higgins ». RICERCHE DI PSICOLOGIA, no 2 (septembre 2020) : 469–99. http://dx.doi.org/10.3280/rip2020-002003.

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Due teorie particolarmente rilevanti nello studio delle tendenze di approccio ed evitamento sono la Teoria della Sensibilità al Rinforzo di Gray e la Teoria dei foci regolatori di Higgins. La teoria di Gray descrive l'approccio e l'evitamento come due sensibilità biologiche che guidano gli individui a raggiungere bisogni primari. La teoria di Higgins al contrario, afferma che queste tendenze influen-zano la regolazione di sé e guidano gli individui a raggiungere bisogni secondari. Mentre per la teoria di Gray è stata sviluppata la validazione italiana della relati-va scala di misura BIS-BAS, per la teoria di Higgins manca la versione italiana dello strumento Regulatory focus questionnaire (RFQ) e lo scopo del lavoro è quello di fornire un primo contributo alla sua validazione. Dall'analisi fattoriale esplorativa (n = 83 studenti universitari, età media = 22.89, DS = 6.07) e dalla successiva analisi fattoriale confermativa (n = 360, età media = 34.91, DS = 13.41) è emersa una solida struttura fattoriale e una buona validità interna. Nell'analisi dell'invarianza, la struttura fattoriale è risultata equivalente per ma-schi e femmine con eccezione di un singolo item. Infine, nell'analisi della validità divergente è risultata una chiara distinzione tra i foci regolatori del RFQ e le scale BIS BAS. In conclusione, la versione italiana del RFQ mostra soddisfacenti proprietà psicometriche, brevità e facilità nella somministrazione e, pertanto, rappresenta un valido strumento per la misura dell'approccio-evitamento secondo la teoria di Higgins.
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Rubans’ka, Yuliya, et Gianfranco Franz. « Geografia del potere e grandi progetti urbani in una cittŕ dell'ucraina ». ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no 104 (octobre 2012) : 123–39. http://dx.doi.org/10.3280/asur2012-104008.

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Résumé :
L'evoluzione delle politiche di sviluppo urbano nel contesto europeo degli ultimi decenni č stata caratterizzata da modifiche strutturali nelle relazioni di potere: dal governo della cittŕ, incentrato sulla pianificazione urbanistica e il piano regolatore si č passati a forme piů o meno articolate e solo in parte pluraliste di governance urbana, grazie alle quali importanti gruppi immobiliari, immobiliaristi improvvisati e free-riders, importanti gruppi industriali alleati con le grandi centrali del credito e della finanza, hanno trovato maggiori consensi politico-culturali e minori difficoltŕ procedurali nel dirigere, imporre e realizzare grandi progetti di trasformazione urbana. La progressiva crescita del mercato immobiliare, sostenuto e drogato dal mercato finanziario, ha facilitato la proposizione e la realizzazione di GPU, almeno fino al 2007/2008, anno del crack finanziario occidentale, dal quale sono rimasti parzialmente immuni Paesi emergenti le cui economie non erano state ancora tanto profondamente modificate dal sistema finanziario di Stati Uniti ed Europa occidentale. Con differenze di scala e di magnitudo una folta schiera di cittŕ europee e nordamericane si sono impegnate nella realizzazione di GPU, seguite in questo processo dalle principali cittŕ di Paesi emergenti o di potenze in via di consolidamento (Pechino, Shangai, San Paolo, Cittŕ del Messico ecc.). Anche cittŕ piccole e medie si sono impegnate nella sfida di innovare e trasformare i propri tessuti, la propria economia e il proprio rango urbano, investendo in progetti affidati molto spesso alle cosiddette "archistar" internazionali o a societŕ di progettazione parti- colarmente avanzate sui temi della costruzione ecologica e del risparmio energetico. Il presente saggio propone un caso studio particolarmente interessante, caratterizzato da dinamiche precipue e non riscontrabili in molti altri contesti: le recenti trasformazioni urbane nella cittŕ di Dnipropetrovsk (Nipropetrovsk), capoluogo dell'omonima regione, una delle cittŕ principali dell'Ucraina dal punto di vista economico, politico e culturale.
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Bardi, Luciano. « VOTO DI PREFERENZA E COMPETIZIONE INTRA-PARTITICA NELLE ELEZIONI EUROPEE. PROSPETTIVE PER UNA ARMONIZZAZIONE DELLA LEGGE ELETTORALE ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 18, no 1 (avril 1988) : 105–35. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200017287.

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IntroduzionePer la prima volta nel 1989 le elezioni europee potrebbero essere regolate da un'unica legge elettorale, valida per tutti gli stati membri∗. In precedenza, nel 1979 e nel 1984, le elezioni si svolsero in base a norme elettorali nazionali, in genere molto simili a quelle utilizzate in ciascun paese per le elezioni parlamentari nazionali, anche se dei tentativi di uniformare le procedure furono compiuti anche nel corso della prima legislatura.
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Thèses sur le sujet "Stato regolatore"

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Ester, Stefanelli. « Costituzione ed economia nei paesi del Maghreb. La circolazione del modello dello Stato regolatore in Algeria, Marocco e Tunisia ». Doctoral thesis, Università di Siena, 2018. http://hdl.handle.net/11365/1050787.

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Résumé :
The thesis aims at examining the existing relationship between the State and the economy in Algeria, Morocco and Tunisia. To this end, through a comparative analysis, particular attention is given to the evolution of the aforementioned relationship from the moment these countries gained independence to the present day. The role played by the State in the economic sphere in the Maghreb region is analyzed through the lens of the categories that emerged from the Western doctrinal debate, which are mainly that of the “Interventionist State” and of the “Regulatory State”. The choice to refer to Western and more specifically to European categories derives from the historical influence exerted by the European Union on the economic and juridical systems of the countries in question. In fact, the EU has been playing a crucial role in encouraging the transition of the Maghreb States from one model to another, not least through the Association Agreements and more generally through the actions undertaken under the Euro-Mediterranean Partnership. While ascertaining whether it is possible to refer to the circulation of the regulatory model in the region, the specificities of the Maghreb systems are taken into due consideration. Therefore, the study pays particular regard to the evolution of the democratic and constitutional transition of the three States since their independence, as well as to their economic, political, social and religious traditions. After verifying if the category of the Regulatory State has been actually transposed within the North African area, the thesis intends to outline the modalities and eventually the limits according to which such model has been implemented so far. In examining the transition towards the regulatory model, special emphasis is given to the economic reforms undertaken during the ‘90s, when the three States adopted important structural adjustment programs, in concert with the International Financial Institutions. More specifically, during this period all the States of the region have announced large-scale privatization and liberalization plans, with the purpose of reducing or dismantling the omnipresent public sector. After granting access to the market to private parties, public authorities have indeed engaged in a series of reforms aimed at ensuring the respect of competition rules. Other than the adoption of the first competition law, such reforms have led to the establishment of a number of Independent Administrative Authorities (IAA). The gradual adherence to the principles of the market economy is also reflected within the Constitution of the Maghreb States, which have progressively recognized, in an express way, the freedom of enterprise as well as other individual economic rights. Beyond the formal recognition of new rights and the adoption of a legislation aimed at protecting the private economic initiative, so as the competition principles, the thesis wishes to investigate upon the concrete implementation of such dispositions, especially with regard to the laws adopted after the Arab spring revolts. The entry into force of the newly adopted reforms leads unavoidably to address, more in general, the issue of the respect of the rule of law in the countries analyzed, which is of primary importance in order to ensure the demise of the interventionist model and the definitive assumption of the regulatory one.
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Monni, Alessandra. « Approccio ed evitamento e stato di salute : il ruolo della flessibilità cognitiva e della capacità di adattamento a ricompense e punizioni ». Doctoral thesis, 2019. http://hdl.handle.net/11573/1247299.

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Résumé :
La regolazione del comportamento individuale è determinata da due forze: l’approccio e l’evitamento, due strumenti di cui è dotato l’individuo funzionali alla sua sopravvivenza che lo guidano in condizioni di ricompense e punizioni, sicurezza e pericolo. L’individuo ha il compito di attivare ciascun sistema in base alla condizione, adattandosi flessibilmente alle richieste dell’ambiente. L’approccio e l’evitamento sono stati associati a patologie psicologiche, alla messa in atto di comportamenti di rischio per la salute e, più raramente, a patologie fisiche, tuttavia i meccanismi attraverso i quali questa associazione si verifica non sono ancora stati chiariti. Si ipotizza che l’individuo potrebbe sviluppare una patologia nel momento in cui i propri meccanismi cognitivi non rispondano flessibilmente alle condizioni esterne di ricompensa o di punizione. Pertanto, in tali condizioni, le tendenze di approccio o evitamento risulterebbero fisse e andrebbero ad influenzare l’elaborazione cognitiva in modo permanente. Alla luce di ciò, questa tesi ha lo scopo di studiare la relazione tra approccio ed evitamento e patologia, analizzando il ruolo della flessibilità cognitiva e della capacità di adattamento alla ricompensa e punizione attraverso modelli di equazioni strutturali. Sono stati sviluppati quattro studi, il primo studio, preliminare ai successivi, ha analizzato la relazione tra i costrutti di approccio evitamento impiegati nella ricerca, BIS BAS, foci regolatori e temperamenti di approccio ed evitamento. I risultati evidenziano che BIS BAS, foci regolatori e temperamenti pur condividendo degli aspetti in comune identificano dei costrutti diversi e non interscambiabili. Gli altri tre studi hanno analizzato gli effetti predittivi dei costrutti di approccio-evitamento e flessibilità adattamento sui sintomi psicopatologici (secondo studio), depressione e vulnerabilità alla depressione (terzo studio) e sui comportamenti di rischio e biomarker di rischio fisico (quarto studio). A conferma della nostra ipotesi la flessibilità cognitiva ricopre un ruolo protettivo per i sintomi psicopatologici e i sintomi depressivi. Tra tutti i modelli si distinguono in particolar modo due fattori raramente utilizzati in letteratura come predittori di salute: il temperamento di evitamento e il focus di promozione che hanno mostrato rispettivamente il loro ruolo di rischio e ruolo protettivo non solo per la salute psicologica, avendo un’influenza sulle psicopatologie, la depressione e la vulnerabilità alla depressione, ma anche per la salute fisica, avendo un’influenza sui biomarker di rischio fisico. Questi risultati aiutano a rispondere a vecchie domande della letteratura, chiarendo la relazione reciproca tra costrutti di approccio-evitamento e il loro effetto sulle manifestazioni patologiche, ed esplorando, con la flessibilità, l’adattamento e la salute fisica, nuovi ambiti di ricerca.
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Livres sur le sujet "Stato regolatore"

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I servizi di pubblica utilità tra Stato, mercato, regolatore e consumatore. Bologna : Società editrice Il mulino, 2014.

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