Littérature scientifique sur le sujet « Sovranità territoriale »

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Articles de revues sur le sujet "Sovranità territoriale"

1

Semproni, Antonio. « L’azione del fisco danese per riavere rimborsi ottenuti con <i>fraud</i> ; (<i>Skatteforvaltningen</i> ; v <i>Solo Capital Partners LLP</i>) ». Trusts, no 4 (4 août 2022) : 649–56. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.146.

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Résumé :
Massima Le Corti inglesi sono competenti a giudicare della domanda proposta da un’autorità fiscale straniera per il recupero di rimborsi di ritenute disposti a favore di soggetti residenti in Inghilterra i quali, al fine di ottenere i rimborsi ai sensi dei trattati contro le doppie imposizioni, hanno falsamente rappresentato di essere soci delle società straniere che hanno distribuito i dividendi soggetti a ritenuta, in quanto tale domanda è diretta non a recuperare le imposte, così implicando un’inammissibile esercizio extra-territoriale della sovranità, bensì a ottenere un rimedio contro la fraud ordita dai convenuti, rimedio a disposizione di qualunque persona fisica o giuridica e non solo di un ente sovrano.
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Saggiomo, Carmen. « IL CITOYEN NEI DIZIONARI FRANCESI TRA XVII E XVIII SECOLO ». Verbum 7, no 7 (20 décembre 2016) : 165. http://dx.doi.org/10.15388/verb.2016.7.10266.

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Résumé :
È intenzione del presente studio esplorare la voce citoyen attraverso le entrate di alcuni fra i più rile­vanti dizionari, dal Thresor de la langue françoyse di Jean Nicot, del 1606, all’edizione del Diction­naire de L’Académie françoise del 1798. Si ha così l’occasione per censire i mutamenti semantici e culturali, l’étendue des sens, tra la pubblicazione del primo dizionario moderno della lingua francese e la quinta edizione dell’Accademia, che precede la fine del periodo rivoluzionario, assunto dalla sto­riografia come spartiacque fra età moderna e età contemporanea. Nel XVII secolo il termine citoyen rimanda, in modo pressoché costante, alla cultura giuridica greco-romana, per la quale cives erano gli abitanti di Roma, Atene, Sparta etc. La concezione della città-Stato, che caratterizza soprattutto il mondo greco, diverrà, seppur con qualità specifiche, un tratto tipico di Roma anche successivamen­te all’espansione dell’impero, ragion per cui, pur in presenza di una forte estensione territoriale, il cittadino romano resta ancorato all’Urbe. Tale modo di concepire il cittadino è rinvenibile in tutti i dizionari francesi qui analizzati. Non va dimenticato che il concetto di “Stato”, nel suo significato moderno, si afferma convenzionalmente solo dopo il Trattato di Westphalia del 1648, quando sulla scena internazionale si affacciano gli Stati nazionali. Solo nel XVIII secolo, e in particolare con la Rivoluzione francese, si passa a un citoyen inteso come soggetto parte della nazione e depositario della sovranità popolare.
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3

Saggiomo, Carmen. « IL CITOYEN NEI DIZIONARI FRANCESI TRA XVII E XVIII SECOLO ». Verbum 7, no 7 (22 décembre 2016) : 165. http://dx.doi.org/10.15388/verb.2016.7.10294.

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Résumé :
È intenzione del presente studio esplorare la voce citoyen attraverso le entrate di alcuni fra i più rile­vanti dizionari, dal Thresor de la langue françoyse di Jean Nicot, del 1606, all’edizione del Diction­naire de L’Académie françoise del 1798. Si ha così l’occasione per censire i mutamenti semantici e culturali, l’étendue des sens, tra la pubblicazione del primo dizionario moderno della lingua francese e la quinta edizione dell’Accademia, che precede la fine del periodo rivoluzionario, assunto dalla sto­riografia come spartiacque fra età moderna e età contemporanea. Nel XVII secolo il termine citoyen rimanda, in modo pressoché costante, alla cultura giuridica greco-romana, per la quale cives erano gli abitanti di Roma, Atene, Sparta etc. La concezione della città-Stato, che caratterizza soprattutto il mondo greco, diverrà, seppur con qualità specifiche, un tratto tipico di Roma anche successivamen­te all’espansione dell’impero, ragion per cui, pur in presenza di una forte estensione territoriale, il cittadino romano resta ancorato all’Urbe. Tale modo di concepire il cittadino è rinvenibile in tutti i dizionari francesi qui analizzati. Non va dimenticato che il concetto di “Stato”, nel suo significato moderno, si afferma convenzionalmente solo dopo il Trattato di Westphalia del 1648, quando sulla scena internazionale si affacciano gli Stati nazionali. Solo nel XVIII secolo, e in particolare con la Rivoluzione francese, si passa a un citoyen inteso come soggetto parte della nazione e depositario della sovranità popolare.
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Hassom, Shlomo. « Gerusalemme tra idealismo e realismo ». FUTURIBILI, no 3 (septembre 2012) : 204–11. http://dx.doi.org/10.3280/fu2011-003013.

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Résumé :
L'Autore affronta e analizza il tema della separazione o unificazione di Gerusalemme. Da una parte vi č il funzionalismo basato su un'ipotesi liberal-idealista, in cui la cittŕ č suddivisa per funzioni specifiche ma non vi č una divisione territoriale. Dall'altra parte vi č l'approccio realista che vede la soluzione nella separazione territoriale delle due Gerusalemme. L'Autore discute dell'incrocio dei due approcci, che riflette la complessitŕ dei problemi di Gerusalemme. E cosě puň aversi una separazione della sovranitŕ e lo stabilimento di due municipalitŕ; ma vi puň essere anche una sovranitŕ condivisa per siti, aree e servizi che possono perdere il loro valore se divisi o separati; ed infine una cooperazione nella sfera economica cosě come nei servizi č necessaria per motivi di welfare economico e sociale.
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Arienzo, Alessandro. « LA TRADIZIONE POLITICA DELLA RAGION DI STATO TRA UMANESIMO E MODERNITÀ ». Revista Ideação 1, no 43 (6 juin 2021) : 67. http://dx.doi.org/10.13102/ideac.v1i43.7226.

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Résumé :
L’espressione ragion di Stato nasce nel contesto della cultura politica del tardo Rinascimento con una pluralità di significati e usi che non è affatto riducibile – come spesso accade nel dibattito comune e pubblicistico – al solo ricorso alla forza, al segreto, o a strumenti eccezionali da parte del detentore del potere politico. Dal suo primo emergere nella cultura politica italiana di fine Cinquecento essa appare invece come parte determinante di un più complessivo processo di razionalizzazione politica che accompagna il consolidarsi degli stati territoriali moderni. In questo contributo vorrei illustrare i discorsi e le pratiche di governo che si affermano, tra fine XVI e inizio XVII secolo, in Italia ma non solo, nell’ambito della trattatistica sulla ragion di Stato. Per poi argomentare le ragioni per le quali essi contribuiscono a segnare tanto un percorso differente, anche se non necessariamente alternativo, al pensiero politico classico, quanto a consolidare gli assetti moderni della statualità, pur differenziandosi dal paradigma della sovranità
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Martín López, Miguel Ángel. « MICHELE Nino, Land grabbing e sovranità territoriale in diritto internazionale, 2018, editoriale Scientifica, 320 pp. » Revista Electrónica de Estudios Internacionales, no 37 (17 juin 2019). http://dx.doi.org/10.17103/reei.37.29.

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Thèses sur le sujet "Sovranità territoriale"

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Velo, Angela <1987&gt. « La nozione di sovranità territoriale nella Repubblica Popolare Cinese ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3165.

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Résumé :
Nel settembre del 2012 sono scoppiati nuovi scontri nelle isole Diaoyu, infatti Cina e Giappone si contendono la sovranità di queste isole. In questi mesi si è così sentito spesso parlare di “inviolabilità delle sovranità territoriale cinese”. Ma cosa si intende con “sovranità”? E soprattutto cosa intende la leadership cinese con “inviolabilità della propria sovranità”? Questo lavoro cercherà di rispondere a queste domane: la prima parte della tesi sarà dedicata al concetto di sovranità territoriale nel diritto internazionale, mentre la seconda parte si focalizzerà sulla ricezione di questo principio in Cina. Verranno così innanzitutto analizzate le fonti normative della RPC attraverso le quali la Cina salvaguardia la propria sovranità, si cercherà poi di capire se l'approccio cinese verso questo principio sia diventato più flessibile dopo la cosiddetta “politica della porta aperta” e il conseguente ingresso della RPC in un numero sempre maggiore di organizzazioni internazionali, e si vedrà poi come il principio di sovranità influenzi anche il ruolo della RPC all'interno del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Infine l'ultimo capitolo sarà dedicato alle dispute territoriali che hanno minato la sovranità territoriale cinese a partire dal 1949, in particolare quelle con l'India, l'Unione Sovietica, il Vietnam e quelle sulle isole offshore.
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La, Cagnina Daniele. « The project of political inclusion of cosmopolitan democracy : democracy and human beings in global governance ». Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2009. http://hdl.handle.net/11385/200713.

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Résumé :
The sovereign state as the centre of political power. The Westphalia System. Enlightenment and post-Enlightenment Thought. Twentieth-century International Political Theory. Self-Determination and Non-intervention. From the world of states to the citizens of the world. Inclusion and world arrangement: steps forward and failures. Something goes wrong in the current system of global governance: the democratic deficit. Recent failures in the global governance system: concentrated power and wide-spread suffering. Cosmopolitan Democracy and the question of inclusion and exclusion. The project of Cosmopolitan Democracy: interrelated levels of governance and the world constitution.
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MARZETTA, CRISTIAN. « ENTI TERRITORIALI MINORI NELL'ARCHITETTURA EUROPEA ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/40682.

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Résumé :
Negli ultimi decenni si segnalano due linee di tendenza in Europa: il ravvicinamento delle normative che interessano gli Enti territoriali minori (Comuni, Province e Città metropolitane), con una valorizzazione di tali realtà (ad eccezione della fase successiva alla recente crisi economica) ed un processo di progressivo spostamento delle decisioni dagli Stati membri all’Unione europea. È interessante comprendere, e lo si è fatto nel presente lavoro, come i due fenomeni si correlino ed in particolare, quanto influisca l’Unione europea sulle articolazioni interne degli Stati membri. La ricerca si concentra quindi sull’evoluzione della disciplina degli Enti territoriali minori non solo in Italia, ma anche negli altri Stati membri dell’Unione europea, al fine di apprezzarne le differenze e per evidenziare le linee di tendenza che accomunano i diversi ordinamenti (anche alla luce delle più recenti riforme). Quanto alla disciplina dell’Unione europea un’attenzione particolare viene dedicata, oltre che ai principi generali espressi nelle fonti primarie, anche all’analisi di specifiche politiche che prendono in considerazione la posizione dei livelli locali (ed in primo luogo le politiche di coesione economica, sociale e territoriale). Si è potuto così confrontare i dati per comprendere se ed in quale misura le riforme che hanno interessato gli Enti territoriali minori siano state indotte dalla normativa, dalle politiche e dalle azioni dell’Unione europea. Si è cercato infine di delineare il possibile e futuro ruolo degli Enti territoriali minori nell’architettura europea, in un’ottica di possibile federalismo multilivello.
During last decades, two trends have been underlined in Europe: laws on local authorities (municipalities, provinces and metropolitan areas) are getting less differing, enhancing the role of these entities (except for the phase following latest economic crisis) and we see a progressive transfer of decision-making powers from National States to European Union. It’s interesting – as it was done in this study – to understand how the two trends are connected and, particularly, how the European Union influences local authorities of member States. In order to appreciate differences and underline trends who associate different systems (also in the light of recent reforms), the analysis is focused on the evolution of legislation about local authorities, not only in Italy, but also in other States of European Union, Then, turning to European Union legislation, particular attention is dedicated not only to general principles listed into primary law, but also to the analysis of specific policies endowed with consideration for the role of local levels (primarily the policies about economic, social and territorial cohesion). In this way, a data comparison was made possible to understand whether the reforms interesting local authorities in recent past has been generated by legislation, by policies and actions of European Union, and to what extent. Finally, an attempt to outline the possible and future role of local Authorities into European architecture has been made, in a potential multi-level federalism perspective.
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MARZETTA, CRISTIAN. « ENTI TERRITORIALI MINORI NELL'ARCHITETTURA EUROPEA ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/40682.

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Résumé :
Negli ultimi decenni si segnalano due linee di tendenza in Europa: il ravvicinamento delle normative che interessano gli Enti territoriali minori (Comuni, Province e Città metropolitane), con una valorizzazione di tali realtà (ad eccezione della fase successiva alla recente crisi economica) ed un processo di progressivo spostamento delle decisioni dagli Stati membri all’Unione europea. È interessante comprendere, e lo si è fatto nel presente lavoro, come i due fenomeni si correlino ed in particolare, quanto influisca l’Unione europea sulle articolazioni interne degli Stati membri. La ricerca si concentra quindi sull’evoluzione della disciplina degli Enti territoriali minori non solo in Italia, ma anche negli altri Stati membri dell’Unione europea, al fine di apprezzarne le differenze e per evidenziare le linee di tendenza che accomunano i diversi ordinamenti (anche alla luce delle più recenti riforme). Quanto alla disciplina dell’Unione europea un’attenzione particolare viene dedicata, oltre che ai principi generali espressi nelle fonti primarie, anche all’analisi di specifiche politiche che prendono in considerazione la posizione dei livelli locali (ed in primo luogo le politiche di coesione economica, sociale e territoriale). Si è potuto così confrontare i dati per comprendere se ed in quale misura le riforme che hanno interessato gli Enti territoriali minori siano state indotte dalla normativa, dalle politiche e dalle azioni dell’Unione europea. Si è cercato infine di delineare il possibile e futuro ruolo degli Enti territoriali minori nell’architettura europea, in un’ottica di possibile federalismo multilivello.
During last decades, two trends have been underlined in Europe: laws on local authorities (municipalities, provinces and metropolitan areas) are getting less differing, enhancing the role of these entities (except for the phase following latest economic crisis) and we see a progressive transfer of decision-making powers from National States to European Union. It’s interesting – as it was done in this study – to understand how the two trends are connected and, particularly, how the European Union influences local authorities of member States. In order to appreciate differences and underline trends who associate different systems (also in the light of recent reforms), the analysis is focused on the evolution of legislation about local authorities, not only in Italy, but also in other States of European Union, Then, turning to European Union legislation, particular attention is dedicated not only to general principles listed into primary law, but also to the analysis of specific policies endowed with consideration for the role of local levels (primarily the policies about economic, social and territorial cohesion). In this way, a data comparison was made possible to understand whether the reforms interesting local authorities in recent past has been generated by legislation, by policies and actions of European Union, and to what extent. Finally, an attempt to outline the possible and future role of local Authorities into European architecture has been made, in a potential multi-level federalism perspective.
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CATTANEO, MARIA CHIARA. « LE AMMINISTRAZIONI INTERNAZIONALI DELLA BOSNIA ERZEGOVINA E DEL KOSOVO. LA NOZIONE DI SOVRANITA' NEL CASO DI ENTITA' TERRITORIALI CON PERSONALITA' GIURIDICA INTERNAZIONALE PARZIALE ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/803.

Texte intégral
Résumé :
Dopo aver delineato nel primo capitolo i necessari fondamenti teorici della disciplina relativa all’acquisto della sovranità e dunque della personalità giuridica internazionale anche nel caso di entità territoriali non statuali, è presentata una descrizione delle caratteristiche principali dell’amministrazione internazionale della Bosnia Erzegovina (capitolo 2) e del Kosovo (capitolo 3). Per fornire un quadro il più possibile chiaro, si rende anzitutto necessario indagare l’applicabilità della nozione di Stato a ciascuna delle due entità territoriali prese in esame le quali, sebbene sotto profili istituzionali differenti, sono state parte della Federazione delle Repubbliche socialiste iugoslave. Se per la Bosnia Erzegovina prassi e dottrina si sono dimostrate concordi nel riconoscere lo status di Stato indipendente, nel caso del Kosovo tale sintonia di posizioni non è ad oggi riscontrabile a causa del peculiare e incompiuto percorso di acquisizione della personalità giuridica internazionale.
Legal scholars have increasingly considered the phenomenon of international territorial administrations as a governance device which challenges some of the fundamental patterns of international law. Indeed, international territorial administrations have created normative problems by shaping both concepts of State and sovereignty. In several cases international administrators have exercised full legislative and executive authority in the administered territories, placing them in the role of governmental institutions of a State. This is the case of Bosnia and Herzegovina and Kosovo which have been ruled international administrations vested with the power to adopt acts with direct effect on the legal order of those territories. After briefly examining previous experiments in internationalized territories, this thesis applies this category to Bosnia and Herzegovina and Kosovo and describes how sovereignty was dealt with by international actors.
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CATTANEO, MARIA CHIARA. « LE AMMINISTRAZIONI INTERNAZIONALI DELLA BOSNIA ERZEGOVINA E DEL KOSOVO. LA NOZIONE DI SOVRANITA' NEL CASO DI ENTITA' TERRITORIALI CON PERSONALITA' GIURIDICA INTERNAZIONALE PARZIALE ». Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/803.

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Résumé :
Dopo aver delineato nel primo capitolo i necessari fondamenti teorici della disciplina relativa all’acquisto della sovranità e dunque della personalità giuridica internazionale anche nel caso di entità territoriali non statuali, è presentata una descrizione delle caratteristiche principali dell’amministrazione internazionale della Bosnia Erzegovina (capitolo 2) e del Kosovo (capitolo 3). Per fornire un quadro il più possibile chiaro, si rende anzitutto necessario indagare l’applicabilità della nozione di Stato a ciascuna delle due entità territoriali prese in esame le quali, sebbene sotto profili istituzionali differenti, sono state parte della Federazione delle Repubbliche socialiste iugoslave. Se per la Bosnia Erzegovina prassi e dottrina si sono dimostrate concordi nel riconoscere lo status di Stato indipendente, nel caso del Kosovo tale sintonia di posizioni non è ad oggi riscontrabile a causa del peculiare e incompiuto percorso di acquisizione della personalità giuridica internazionale.
Legal scholars have increasingly considered the phenomenon of international territorial administrations as a governance device which challenges some of the fundamental patterns of international law. Indeed, international territorial administrations have created normative problems by shaping both concepts of State and sovereignty. In several cases international administrators have exercised full legislative and executive authority in the administered territories, placing them in the role of governmental institutions of a State. This is the case of Bosnia and Herzegovina and Kosovo which have been ruled international administrations vested with the power to adopt acts with direct effect on the legal order of those territories. After briefly examining previous experiments in internationalized territories, this thesis applies this category to Bosnia and Herzegovina and Kosovo and describes how sovereignty was dealt with by international actors.
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NICOLOSI, SALVATORE. « Il diritto di asilo nell'area euro-mediterranea : tra sovranità territoriale e diritti umani ». Doctoral thesis, 2011. http://hdl.handle.net/11573/918465.

Texte intégral
Résumé :
The evolution of the international community currently seems to alternate progressive impulses towards greater protection of human rights and sudden fallout in the traditional concept of territorial sovereignty. In a stage characterized by an increasingly restrictive admission of foreign nationals within the borders of the State and collective expulsions, what is the scope of the secular institution of asylum? Whether, on the one hand, the right of asylum is one of the state powers to freely adjust the entry and stay of aliens on its territory, considered as a corollary of territorial sovereignty, from the viewpoint of the individual it would constitute a means of further guarantee for fundamental rights. From this dilemma between state interest and human rights the present study will move to trace a possible balance between the protection of national security and the protection of human rights in one of the regions most affected by international migrations, like the euro-Mediterranean region. For these reasons, the hypothesis in this dissertation is the existence of a right of individuals to be granted asylum under International Human Rights and Refugee Law. The premise for this research is necessarily the assertion that individuals may be, even though only in part, subjects of International Law, as right holders vis-a-vis States. In conclusion, it is noted that attempts to claim a fundamental right to asylum, where have not engendered ad hoc set of laws, standing in provisions “still confused and often rudimentary”, they have contributed to conceive the right to asylum as a human right of subsidiary nature, likely to complete other inalienable rights, such as the right to life and physical integrity.
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Livres sur le sujet "Sovranità territoriale"

1

Leanza, Umberto. La sovranità territoriale. Torino : G. Giappichelli, 2001.

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2

Castangia, Isabella. Sovranità, contiguità, territoriale e isole in una controversia internazionale del XVIII secolo. Napoli : E. Jovene, 1988.

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3

Sinagra, Augusto. Sovranità contesa : Autodeterminazione e integrità territoriale dello stato : a proposito di una controversia irrisolta da 165 anni. Milano : Giuffrè, 1999.

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