Littérature scientifique sur le sujet « Software di gestione e simulazione »

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Articles de revues sur le sujet "Software di gestione e simulazione"

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Ermini, Barbara, et Samuele Salvucci. « La funzione di polizia municipale e l'efficienza dell'Unione di Comuni. Una analisi mediante DEA ». SCIENZE REGIONALI, no 1 (mars 2011) : 35–62. http://dx.doi.org/10.3280/scre2011-001002.

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Résumé :
Oggetto di studio č l'efficienza dell'Unione di Comuni nella gestione della funzione di polizia municipale. Con tecniche DEA, emerge che i Comuni in Unione conseguono una efficienza di scala piů elevata rispetto ai Comuni non associati mentre l'efficienza tecnica complessiva e inferiore. Una simulazione dell'ipotesi di produzione congiunta suggerisce che le Unioni potrebbero avere incontrato difficoltŕ sul piano della armonizzazione delle tecnologie produttive di ciascun Comune. Le Unioni potrebbero aver organizzato non efficientemente le risorse complessive derivanti dall'associazionismo.
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Trinchero, Elisabetta, Lorenza Micacchi et Ilda Di Claudio. « Distocia di spalla. La simulazione come strumento di prevenzione del rischio ». MECOSAN, no 118 (août 2021) : 137–52. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2021-118007.

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Résumé :
Il presente contributo intende offrire una prima mappatura delle pratiche in uso in materia di formazione con riferimento alla gestione dell'emergenza legata alla distocia di spalla. Attraverso la triangolazione di fonti informative differenti e, in particolare, mediante i risultati di un questionario somministrato alle aziende sanitarie della Regione Lombardia, si evidenzia l'importanza delle attivita di formazione e in particolare dell'uso dei simulatori nella prevenzione dei rischi - clinici ed emotivi - che caratterizzano il fenomeno. I risultati evidenziano come, laddove previsto, l'uso del simulatore sia positivamente associato alla percezione di utilita dello strumento da parte del personale mentre, con riferimento alla dimensione organizzativa, tali iniziative di formazione vengono gestite internamente dalle aziende e finanziate con risorse proprie, a testimonianza del rilievo attribuito alla prevenzione dei rischi relativi alla distocia di spalla tra le organizzazioni sanitarie incluse nell'analisi.
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Marciante, Giuseppe. « Software per la gestione dei costi di progetto ». PROJECT MANAGER (IL), no 8 (novembre 2011) : 42–45. http://dx.doi.org/10.3280/pm2011-008011.

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Golia, F., R. Morrone, E. Castellano, F. Caranci et S. Cirillo. « Esperienza di teleconsultazione radiologica a basso costo di gestione ». Rivista di Neuroradiologia 10, no 2_suppl (octobre 1997) : 68–70. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s226.

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Résumé :
The purpose of this paper is to show how to obtain a qualified system for teleradiology using with already available resources in the diagnostic room, such as a workstation used to post-process CT and MR images. Thank to a personal computer (PC), a software translating workstation CT and MR images compatible with PC standard, software working along with the File Transfer Protocol (FTP), and finally a connection with world wide web by modem and Internet provider, it was possible to send images from CT and MR devices to the workstation and from there to the PC. The images were formatted in JPG files and then compressed in ZIP files to reduce those files and to have a faster transmission. The files were sent by modem to the e-mail box of the doctor whose opinion was sought and he could return his diagnosis in the same way. Basically, the costs were represented by the PC, the modem, the yearly subscription to an internet provider and time/telephone charge.
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Manoni, Paola. « L’adozione del IIIF nell’ecosistema digitale della Biblioteca Apostolica Vaticana ». DigItalia 15, no 2 (décembre 2020) : 96–105. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00017.

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Résumé :
L’implementazione del IIIF nell’ecosistema digitale della Biblioteca Apostolica Vaticana si avvia nel 2015 con la sperimentazione di un progetto pilota, a cui segue l’allestimento della biblioteca digitale (DVL), basata sull’adozione di standard per la gestione dei metadati e dei protocolli che consentono alle collezioni digitali di essere interoperabili. L’ecosistema successivamente si incrementa con software open source per la gestione di gallerie virtuali (Thematic Pathways on the Web) in cui selezioni di manoscritti, annotati secondo tecnica IIIF, offrono agli studiosi percorsi di ricerca tematici.
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Marciante, Giuseppe. « Sistemi software per il project management : la gestione delle risorse di progetto ». PROJECT MANAGER (IL), no 3 (septembre 2010) : 41–43. http://dx.doi.org/10.3280/pm2010-003012.

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Hörnschemeyer, Jörg. « „Möchten Sie das Programm wirklich löschen?“ ». Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 99, no 1 (1 novembre 2019) : 491–501. http://dx.doi.org/10.1515/qufiab-2019-0019.

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Résumé :
Riassunto Nucleo centrale dei digital humanities (DH) è lo sviluppo e l’analisi di metodi digitali che sono finalizzati a risolvere quesiti posti nell’ambito delle scienze umanistiche. La creazione di software ne costituisce un elemento fondamentale. Mentre i dati raccolti sono di regola punto di partenza e d’arrivo della ricerca, i processi trasformativi che, basati su calcoli algoritmici, conducono dall’uno all’altro, rappresentano lo sforzo intellettuale decisivo e vanno considerati il vero risultato scientifico. Il software dedicato alla ricerca scientifica nasce di solito nel corso di un processo creativo e combinatorio molto complesso che dipende da molteplici legami con altre risorse. Il ciclo di vita del software in questione è molto più breve e molto più soggetto a influenze esterne rispetto a quello dei classici dati di ricerca. Come forma particolare dei dati di ricerca, il software pone pertanto sfide particolari al processo di sviluppo e a una gestione sostenibile dei dati. Il riconoscimento del software come risultato di ricerca, la creazione di strutture istituzionali che offrono opportunità di carriera agli sviluppatori e alle sviluppatrici, e l’integrazione del software in infrastrutture sostenibili di dati di ricerca sono la chiave per un’attività di ricerca più trasparente e più qualificata.
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Acampa, Giovanna, et Claudia Mariaserena Parisi. « Cultural heritage management : optimising procedures and maintenance costs ». Valori e Valutazioni 29 (janvier 2022) : 79–102. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212907.

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Résumé :
The management of maintenance activities is an ongoing concern for facility managers in the existing building sector due to its complexity and uncertainty. This applies all the more to cultural heritage as protection, preservation and enhancement are a priority in order to keep the artistic and cultural value of historical assets for future generations. In addition, problems related to the increasingly limited economic resources complicate maintenance management processes. Therefore, it has become a common standard to carry out maintenance activities only when actual emergencies occur, thus causing inefficiencies in the planning of Facility Management activities and an increase in maintenance costs. This paper shows a method to support the management decision-making in maintenance activities through Building Condition Assessment (BCA) processes integrated with Building Information Modeling (BIM) systems. The main objective is to develop a maintenance management strategy and support technicians in identifying maintenance priorities in a practical, simple and automated way in order to optimise procedures and costs. To achieve such a goal, the method proposes a BCA process that uses the following tools: 1) building breakdown structure according to UNI 8290 adapted to historic buildings; 2) a degradation level index and a technological and operational connection matrix to assess opportunity maintenance; 3) field inspections and data collection on Excel spreadsheets acting as external Database; 4) data management in BIM environment using Revit as BIM Authoring Software and Dynamo scripts as visual programming language (VPL) to link external Database to BIM model. The results highlight the important role of BIM in Facility Management of existing buildings and buildings of historical and cultural value by allowing the continuous update of information in a single BIM model for BCA purposes and shows a great potential to support facility managers in managing building maintenance activities and optimising costs. La natura complessa, incerta e dinamica della gestione delle attività di manutenzione è fonte di continua preoccupazione per i facility managers che operano nel settore del patrimonio edilizio esistente. In particolare, nel campo dei beni culturali, la tutela, conservazione e valorizzazione sono una priorità per preservare il valore artistico-culturale dei beni storici alle generazioni future. Purtroppo, alla complessa gestione della manutenzione si aggiungono problemi relativi alle risorse economiche sempre più limitate. In questa situazione infatti, sembra essere diventato uno standard comune intervenire con attività di manutenzione solo quando si presentano effettivi casi di emergenza, causando così inefficienze nella pianificazione delle attività del Facility Management e, conseguentemente, un aumento dei costi della manutenzione. Questo paper espone un metodo per supportare le scelte decisionali dei gestori nelle attività di manutenzione attraverso i processi di Building Condition Assessment (BCA) integrati ai sistemi di Building Information Modeling (BIM). L'obiettivo principale è sviluppare una strategia di gestione della manutenzione, dando ai tecnici il necessario supporto per individuare le priorità di intervento di manutenzione in modo pratico, semplice e automatizzato al fine di ottimizzare procedure e costi della manutenzione. Per raggiungere questo obiettivo, il metodo propone un processo di BCA che utilizza i seguenti strumenti: 1) scomposizione dell’edificio secondo la norma UNI 8290 adattata agli edifici storici; 2) un indice del livello di degrado e una matrice di connessione tecnologica e operativa per valutare manutenzioni di opportunità; 3) ispezioni in situ e raccolta dei dati su fogli di calcolo Excel che fungono da Database esterno; 4) gestione dei dati in ambiente BIM utilizzando Revit come BIM Authoring Software e scripts in Dynamo come linguaggio di programmazione visiva per il collegamento tra Database esterno modello BIM. I risultati della ricerca evidenziano l'importanza del ruolo del BIM nel Facility Management degli edifici esistenti e di pregio storico-culturale consentendo l'aggiornamento permanente delle informazioni in un unico modello BIM ai fini del BCA e mostra un grande potenziale per supportare i facility managers nella gestione delle attività di manutenzione degli edifici e nell’ottimizzazione dei costi.
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Di Fazio, Stella, et Costantino Landino. « Rappresentare i contesti nella descrizione delle risorse culturali : il Portal Entity Builder di MetaFAD ». DigItalia 17, no 1 (juin 2022) : 168–83. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00046.

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Résumé :
Il Portal Entity Builder (PEB) è uno specifico modulo che consente un editing facilitato di ontologie in formato OWL, realizzato dall’Istituto centrale per gli archivi (ICAR) nell’ambito del progetto di reingegnerizzazione del Portale Rete degli Archivi per non dimenticare. Il PEB è stato sviluppato come un componente aggiuntivo del software open source MetaFAD, piattaforma destinata alla descrizione e alla catalogazione di materiale archivistico, bibliografico e storico-artistico in un unico ambiente integrato, dotata di Digital Asset Manager per la gestione e la fruizione di oggetti digitali. L’articolo richiama brevemente lo scenario che ha orientato l’Istituto in questa scelta operativa e descrive più analiticamente il progetto di realizzazione dello strumento e le sue caratteristiche applicate ad un caso reale.
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Presutti, Michelle, Giorgio Soro, Giulia Cnapich et Sara Giordano. « SENSEMAKING E CURA DEL DIABETE : MAPPE COGNITIVE DI MEDICI E PAZIENTI A CONFRONTO ». International Journal of Developmental and Educational Psychology. Revista INFAD de Psicología. 2, no 1 (25 juin 2016) : 323. http://dx.doi.org/10.17060/ijodaep.2015.n1.v2.262.

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Résumé :
Karl Weick, esponente del cognitivismo costruttivista, considera il sensemaking come un insieme di processi cognitivi in continua costruzione, a posteriori, di significati e di senso della realtà in cui viviamo.Il sensemaking è un processo continuo di creazione di senso quotidiano: le persone percepiscono selettivamente le informazioni su sé stessi e sull’ambiente in cui vivono, tali informazioni vengono elaborate cognitivamente attraverso un processo di selezione e ritenzione in memoria delle mappe cognitive costruite.Pertanto il sensemaking costituisce un’appropriata chiave di lettura dei fenomeni comportamentali in cui sono in gioco le rappresentazioni di un problema, soprattutto quando è di estrema necessità trovare punti di contatto in merito ai rapporti causali tra gli elementi che costituiscono le diverse mappe cognitive degli individui che ne prendono parte. L’analisi delle mappe cognitive può essere utile soprattutto al fine di individuare e condividere con maggiore chiarezza quali potrebbero essere le strade per un corretto ed efficace intervento risolutivo o di trattamento del problema.Dare senso alla malattia significa, sia per il medico che per il paziente, organizzare una mappa cognitiva (connessioni causali di elementi di significato) della realtà (della malattia) in un processo continuo di esperienza.Un flusso continuo che a partire da una percezione soggettivamente selettiva degli elementi disponibili (conoscenze, esperienze, eventi,etc.), organizza tali elementi in una mappa e li traduce in uno schema operativo di comportamento. Secondo Weick la realtà individuale si costruisce, mentre l’ambiente, il contesto, sono costruiti a priori.Le mappe cognitive che gli individui costruiscono influenzeranno le successive esperienze che si troveranno a dover fronteggiare nell’ambito dello stesso problema, in questo caso inerenti alla malattia diabetica.L’utilizzo del sensemaking applicato all’analisi dei processi di cura, pertanto, può diventare utile in particolare nei contesti di trattamento in cui la compliance e l’aderenza alle cure costituisce un fattore determinante nella gestione della patologia cronica, che prevede un modello di rapporto medico- paziente protratto nel tempo e centrato sulla possibilità di confronto rispetto alle modalità di cura e riuscita della stessa.La ricerca si è proposta pertanto di indagare attarverso la somminisrazione di interviste a medici e pazienti e attarverso al successiva analisi del testo e delle ricorrenze lingusitiche elaborate attraverso appositi software di ricostruire e mettere a confronto le rispettive mappe cognitive che stanno alla base delle rappresentazioni della malattia e della sua gestione e quindi dei comportamenti conseguenti di chi cura e di chi è curato.
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Thèses sur le sujet "Software di gestione e simulazione"

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Colin, Fabio. « Dispersione di sostanze odorigene nell'atmosfera e modellizzazione mediante software dedicato (un'applicazione del software LAPMOD) ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9761/.

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Résumé :
Gli odori rappresentano uno degli elementi di disturbo che la popolazione avverte maggiormente e, anche nel caso in cui non siano associati a sostanze tossiche, sono causa di conflitti e di intolleranza, sia nei confronti delle aziende che li diffondono nel territorio, sia nella scelta del sito di localizzazione di nuovi impianti. La valutazione del disturbo olfattivo e la sua regolamentazione (esistono linee guida, ma non una legislazione di riferimento) rappresentano aspetti caratterizzati da elevata complessità, dal momento che l’inquinamento olfattivo è strettamente associato alla percezione umana. Nella tesi vengono valutate le emissioni odorigene e le relative immissioni, dovute ad un comparto per la gestione integrata dei rifiuti. Per caratterizzare le emissioni sono stati prelevati dei campioni di aria presso le principali sorgenti individuate e quantificate utilizzando la tecnica dell’olfattometria dinamica. Una volta caratterizzate le sorgenti, i dati di emissione ottenuti dalla campagna di misura e dall’analisi olfattometrica sono stati utilizzati come dati di input del modello LAPMOD (LAgrangian Particle MODel). LAPMOD è stato implementato con un modulo specifico per la determinazione delle concentrazioni massime orarie che utilizza un peak-to-mean variabile nel tempo, a differenza di altri modelli che usano un valore costante per la determinazione. Dall'elaborazione dei dati è emerso che, utilizzando il modulo specifico per gli odori, le concentrazioni come 98° percentile riferite al giorno tipico hanno un andamento opposto rispetto all’uso di un peak-to-mean costante. Dal confronto della simulazione in cui le emissioni sono indipendenti dalla variazione della portata di odore in funzione della velocità del vento, con quella che invece simula tale dipendenza (nelle sorgenti che presentano paratie laterali e tettoia) è emerso che la simulazione che mitiga completamente l’effetto del vento è più coerente con la realtà.
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Di, Giovanni Ferdinando. « Progettazione e sviluppo di un software per la simulazione dinamica della redazione del Master Production Schedule ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Résumé :
Il presente lavoro di Tesi documenta la realizzazione di un software in C# per la simulazione dinamica della redazione del Master Production Schedule - MPS (Piano Principale di Produzione). Il software è nato dalla necessità di avere strumenti informatici efficienti e di facile comprensione che permettessero all'utente – attraverso interfacce chiare e accessi immediati a grafici dinamici, analisi di serie storiche e previsioni di mercato –, di “giocare” una “partita” in un contesto simulato, ma aderente alla realtà, effettuando scelte legate alla pianificazione della produzione in un orizzonte temporale predefinito e di avere un feedback immediato dopo ogni step, oltre che un report finale, sulla bontà delle proprie decisioni. L'obiettivo è quello di mostrare la complessità della pianificazione della produzione in un contesto industriale in cui, sulla base di dati statistici, è necessario sapersi destreggiare. Alla luce di tutto ciò, il software può essere utilizzato per mettere alla prova chiunque si occupi di pianificazione, produzione, operations, previsione della domanda di mercato, logistica, impiantistica, manutenzione dei sistemi produttivi e gestione dei ricambi.
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Codagnone, Giulia. « Analisi dell'efficienza di processo dell'impianto CAS di Forlì del gruppo HERA : frazionamento del COD, implementazione del modello WEST e analisi microscopica della microfauna e dei batteri filamentosi ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19733/.

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Résumé :
L’obiettivo della seguente tesi è quello di analizzare la funzionalità del processo depurativo dell’impianto di depurazione a fanghi attivi di Forlì che, con una potenzialità di 250.000AE, in quanto i CAS sono tra i più diffusi e tradizionali impianti di trattamento delle acque reflue. Si vuole caratterizzare la biomassa attiva dell’impianto di depurazione di Forlì, effettuando una serie di prove analitiche ed un frazionamento, sia attraverso prove respirometriche sia attraverso un approccio semplificato basato sui dati convenzionali. Dopo aver eseguito analisi chimiche-biologiche, ed ottenuta una valida ripartizione del COD è stata eseguita una modellazione software attraverso il programma di simulazione WEST, con lo scopo di indagare l’andamento del processo depurativo e di valutare eventuali scenari gestionali alternativi. Infine, è stata analizzata la qualità dell’effluente e del processo depurativo cercando una correlazione tra i risultati, sopra ottenuti, con delle analisi microscopiche, eseguite su campioni di fango attivo, attraverso l’individuazione di “microrganismi scelti” nella microfauna come indicatori. A seguito di una analisi sui batteri fiocco formatori, per mezzo di colorazioni Gram positivi, Gram negativi e Niesser, sono state indagate le possibili criticità disfunzionali che possono portare alla formazione di bulking e schiume in superficie o ad una non corretta metabolizzazione della sostanza organica e una non ottimale sedimentabilità del fango attivo.
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Moretti, Laura. « Simulazione dei processi di gestione dei passeggeri all'aeroporto G. Marconi di Bologna ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Résumé :
Obiettivo del presente elaborato è quello di andare ad effettuare un’analisi dei più recenti casi in cui gli aeroporti sono ricorsi all'utilizzo della simulazione per effettuare scelte di tipo strutturale ed organizzativo. Successivamente viene illustrato un modello di simulazione sviluppato utilizzando il software Arena per rappresentare gli attuali processi di accettazione e controllo sicurezza in vigore all'aeroporto G. Marconi di Bologna. Questo sistema viene poi simulato su diverse fasce orarie particolarmente trafficate della giornata; a tale scopo sono state scelti un Lunedì e un Sabato di Gennaio 2017. In aggiunta viene modellata anche quella che si ipotizza possa essere la configurazione nel lungo periodo del terminal, in cui si presuppone una massiccia presenza di macchine automatiche presso le quali i passeggeri svolgeranno in completa autonomia tutte le operazioni che prima venivano fatte tramite un operatore. Infine, attraverso un confronto degli output della realtà attuale e di quella futura, si cerca di capire quello che sarà l’effetto di questa evoluzione in termini di tempi di attesa e di permanenza nel sistema dei passeggeri mentre, dal punto di vista dell’aeroporto, si cercherà di capire quello che dovrà essere il suo impegno in termini di risorse impiegate, andando ad evidenziare eventuali criticità e ipotesi di miglioramento.
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DONNINI, RICCARDO. « Modellazione e simulazione di sistemi domotici per la gestione dell'energia ». Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2013. http://hdl.handle.net/11566/242732.

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Il seguente lavoro si occupa della modellazione di sistemi domotici basata sulla teoria dei Multi Agent Systems (MAS). Il prodotto del lavoro è la messa a punto di un ambiente di simulazione/emulazione complesso in grado di contenere al suo interno numerosi componenti di un sistema domotico. Il lavoro svolto ha portato alla collaborazione con diversi Enti di Ricerca ed Aziende del settore. Per un corretto processo di modellazione di un sistema domotico è necessario approfondire gli aspetti che ne caratterizzano la struttura e gli elementi (Agenti) che la popolano. Per quanto riguarda la struttura del modello, ci si è rifatti all’approccio MAS che verrà usato come impostazione preliminare. Questo approccio si presta molto bene alla descrizione di ambienti domotici perché possiamo pensare agli elementi che li costituiscono come agenti, ognuno dei quali ha i suoi obbiettivi e le sue necessità. Per raggiungere questo obbiettivo ci si è basati su di un approccio UML, che ha consentito di andare a concentrare all’interno delle descrizioni informazioni eterogenee, quali quelle di Agenti che possono essere anche molto differenti gli uni dagli altri. Poiché durante il processo di sviluppo dell’ambiente è necessario confrontarsi con un’ampia varietà di strumenti, tecnologie e livelli tecnici dei collaboratori, l’UML ci consente di formalizzare rappresentazioni che rimangono valide e significative in contesti diversi. Gli agenti che in questo lavoro vengono modellati sono oggetti ibridi, caratterizzati da una dinamica a stati finiti, che rappresenta il loro comportamento, e una componente descritta da una Petri Net (PN) che modella la loro interazione con la fonte energetica. Lo strumento di simulazione verrà inoltre utilizzato per testare strategie di controllo atte a rispettare i vincoli del sistema quali la limitata disponibilità di risorse o ulteriori specifiche che si vuole che il sistema rispetti.
The following work deals with the modeling of home automation systems based on the theory of Multi Agent Systems (MAS). The product of the work is the development of a complex simulation/emulation environment capable to contain a number of components of an home automation system. The work has led to collaborations with research institutions and sector company. For a correct modeling process of a home automation system is necessary to deepen the aspects that characterize the structure and elements (agents) that populate it. About structure of the model, we refer to the MAS approach that will be used as a preliminary setting. This approach is suitable for the description of domotic environments, in fact is possible to associate them to agents, where each one has its own goals and needs. To reach this goal we based on the UML modeling approach, which allowed the concentration of heterogeneous information within descriptions, such as agents that could be very different one from each other. During the development of the simulation environment there is the need of dealing with a variety of tools, technologies and employees’ technical levels; the UML theory allows us to formalize representations which are still valid in different and meaningful contexts. The agents are modeled in this work are hybrid objects, characterized by a finite-state dynamic (which represent their behavior) and a component described by a Petri Net (PN) which models their interaction with the energy source. The simulation tool provided is also used to test control strategies in order to meet the system constraints such as limited availability of resources or additional specifications that the system has to comply.
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Palumbo, Maria Beatrice. « Modello di simulazione del processo di gestione ordini e di outbound in linguaggio Arena ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10958/.

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Résumé :
La tesi ha l'obiettivo di analizzare e tradurre in un modello di simulazione il processo di evasione di ordini dal sito di stoccaggio di un’azienda di e-commerce al fine di valutarne le possibili evoluzioni. In prima analisi sono stati evidenziati i principali motivi che spingono i clienti a preferire gli store online rispetto a quelli fisici e come alcuni dei vantaggi siano il frutto dell’efficienza della gestione dell’outbound. Si è passati, quindi, all’esame del caso di studio, alla scomposizione delle singole fasi di lavorazione degli ordini e alla loro traduzione in linguaggio Arena. Il modello ottenuto è stato valutato grazie alla comparazione dei risultati di statistiche automatiche e manuali, frutto della simulazione, con i dati reali. La fase finale ha riguardato, invece, la valutazione in termini di efficienza di una possibile evoluzione del sistema che consiste nell’introduzione di un robot addetto al packing: il modello è stato modificato e le statistiche del caso as-is sono state confrontate con quelle frutto della nuova simulazione. Con i dati utilizzati è stato dimostrato come un unico robot garantisca prestazioni superiori rispetto allo stato attuale e risulti più che sufficiente per la mole di lavoro di una giornata tipo. Nei periodi dell’anno caratterizzati da un aumento esponenziale degli acquisti, tuttavia, potrebbe essere necessario affiancare alla soluzione automatica quella manuale.
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Salerno, Daniel. « Analisi e simulazione dei processi di gestione dei passeggeri nei terminal aeroportuali ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8129/.

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Résumé :
La crescente espansione del traffico aereo degli ultimi anni obbliga i progettisti delle infrastrutture aeroportuali ad analizzare nel dettaglio i vari processi presenti negli aeroporti. Tali processi possono essere relativi al terminal, e quindi legati ai passeggeri, e relativi alle operazioni di volo, e pertanto legati agli aeromobili. Una delle aree più critiche dell’infrastruttura aeroportuale è il Terminal, in quanto è l’edificio che permette il trasferimento dei passeggeri dal sistema di trasporto terrestre a quello aeronautico e viceversa. All’interno del Terminal si hanno diversi processi, intesi come procedure, azioni o misure, che il passeggero è tenuto a sostenere prima, durante e dopo la partenza. L’aspetto più critico, per ciò che concerne i rischi di congestione dovuti alla molteplicità di processi, è il viaggio del passeggero in partenza. Il passaggio tra processi successivi deve essere visto con l’obiettivo di rendere il percorso del passeggero il più facile e semplice possibile. Nel presente elaborato si vuole focalizzare l’attenzione sui processi di gestione dei passeggeri presenti nei terminal aeroportuali valutandone le rispettive criticità. Per una buona analisi di questi processi bisognerebbe valutare il sistema reale. Per far fronte a questa necessità si fa uso della simulazione del sistema reale attraverso software specifici. La simulazione è il processo di progettazione e creazione di un modello computerizzato di un sistema reale. In questo lavoro di tesi, si vogliono, quindi, riportare le peculiarità dei processi che caratterizzano il viaggio dei passeggeri in partenza all’interno dei terminal aeroportuali, e valutarne le criticità attraverso l’applicazione ad un caso reale mediante l’utilizzo di uno dei maggiori software di simulazione in commercio, ovvero Arena Simulation Software della casa americana Rockwell. Pertanto nei primi capitoli vengono descritte le caratteristiche dei processi presenti in un terminal aeroportuale e le proprietà della simulazione. Mentre nei successivi capitoli si è riportato la simulazione di un caso reale effettuata con il software Arena.
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Bianco, Antonio. « Sviluppo di un ambiente di simulazione per l’analisi energetica di una supercar a trazione elettrica ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/22754/.

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Résumé :
L’obiettivo di questa Tesi di Laurea è quello di sviluppare un ambiente di simulazione per l’analisi energetica di una Supercar a trazione elettrica, dove al suo interno viene implementato un algoritmo di gestione delle macchine elettriche, nell’ottica di ottimizzare il range di chilometri percorsi con un ciclo di scarica della batteria. Tale progetto è stato svolto con il Prof. Ing. Nicolò Cavina e con Ferrari S.p.A. I software utilizzati sono MATLAB & Simulink. L’architettura presa in considerazione permette a tutte le macchine elettriche della vettura di essere a piacimento collegate o scollegate dalle ruote. Le configurazioni implementate sono: Trazione Anteriore, Posteriore, Integrale ed Optimal. A partire dai modelli forniti di motori e batteria, è stato completato l’ambiente di simulazione modellando: DRIVER: simula le richieste di un utente. Riceve in input un ciclo di guida, e restituisce delle richieste di forza ai motori e all’impianto frenante, simulando i pedali di acceleratore e freno. CENTRALINA: racchiude le logiche di gestione delle macchine elettriche. Sulla base della richiesta ai motori, attraverso un’analisi energetica, fornisce la configurazione Optimal; la quale ottimizza il punto di lavoro delle macchine elettriche, con conseguente minimizzazione delle perdite, permettendo un miglioramento dell’autonomia della vettura, senza trascurare il piacere di guida funzione anche della frequenza dei cambi di configurazione. SPLIT COPPIA: elabora la richiesta di coppia ai motori, sulla base della configurazione da attuare. Gestisce inoltre le fasi di aggancio e sgancio dei motori dalla ruota. VEICOLO: riproduce il comportamento della vettura, permettendo il calcolo della velocità di rotazione delle macchine elettriche e della velocità vettura. SCOPE: utilizzato per la raccolta ed analisi dei dati. Dall’analisi dei cicli guida simulati, si può affermare che l’implementazione effettuata permette di raggiungere gli obiettivi prefissati.
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Bosso, Francesca. « Gestione del magazzino di un provider logistico : modello e simulazione in linguaggio Arena ». Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10963/.

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Résumé :
La tesi si pone l'obiettivo di mappare le attività all'interno del magazzino di un operatore logistico, dalla consegna della merce da parte dei committenti, al flusso di ritorno dei pallet vuoti dai punti di consegna, attraverso la modellazione e la simulazione in linguaggio Arena. Dopo aver analizzato il ruolo e la posizione occupata da un provider logistico lungo la catena distributiva, è esposto il caso preso in considerazione, mediante lo studio dei committenti e dei punti di consegna serviti. Viene poi mappato nel dettaglio il processo di gestione all'interno del magazzino e approfonditi due aspetti principali: i costi di gestione e trasporto a carico dell'operatore e la gestione dei mezzi utilizzati per effettuare le consegne. Chiarito il sistema reale, si passa al modello in Arena. Al termine della simulazione, svoltasi in un adeguato orizzonte temporale, dall'analisi dei risultati sarà possibile trarre delle conclusioni al fine di migliorare l'efficienza del processo.
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Ripamonti, Veronica. « Progettazione di utensili stozzatori e skiving con l'ausilio di software 3D finalizzata al calcolo delle forze di taglio ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/17164/.

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Résumé :
L’attuale necessità nel mondo odierno delle lavorazioni degli ingranaggi riguarda la realizzazione di software di simulazione del processo. Attualmente esistono dei programmi di simulazione agli elementi finiti attuabili a processi convenzionali come tornitura e fresatura e l’obiettivo consiste nell'adattare questi software alle esigenze di processi più complessi come il taglio di ingranaggi mediante coltelli stozzatori e skiving. Il primo passo è strutturare una simulazione cinematica per studiare le geometrie di utensile e ingranaggio. La prima parte dell’elaborato di tesi riguarda, quindi, una descrizione della struttura del software di simulazione cinematica inversa, realizzato durante l’attività di tirocinio, mediante l’utilizzo di Autodesk Inventor, un modellatore 3D. La conseguente validazione consiste nel confronto del profilo dell’utensile ottenuto con i risultati proposti dal programma di progettazione utilizzato dall'azienda ospitante: esito positivo in accordo con quanto riportato in letteratura. Segue un’ampia sezione dedicata allo stato dell’arte relativo alla simulazione di processo mediante metodo agli elementi finiti con approfondimento riguardante i modelli più accreditati per quantificare e calcolare i fenomeni di attrito e usura. Tale interesse nasce dalla necessità di comprendere la fisica di entrambi i fenomeni, da cui dipendono fortemente i risultati della simulazione. Si conclude quindi con una proposta operativa volta all'utilizzo di un software commerciale ed implementare eventualmente i modelli di attrito e usura più utilizzati in letteratura. Si esprime, pertanto, la necessità di calibrare i modelli mediante dei coefficienti strettamente correlati alle condizioni di processo, ottenibili mediante campagna sperimentale.
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Livres sur le sujet "Software di gestione e simulazione"

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Bugarini, Massimiliano. Gestione delle prime richieste di trattamento per tossicodipendenti : Il software FTD. Roma : Istituto Superiore di Sanità, 1998.

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Manelli, Luciano. Fondamenti di Sviluppo e Gestione di un Progetto Software. CreateSpace Independent Publishing Platform, 2016.

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Bianchini, Andrea. Analisi e Sviluppo Software per la Gestione Del Processo Di Budgeting. Independently Published, 2017.

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4

Carbonara, Gustavo. Guida Pratica per il CONTROLLO DI GESTIONE : In Allegato il Software Gratuito Controlloplus ! Independently Published, 2019.

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Cirrito, Rosario. PLC - HMI per Orologio Datario : Una Ricetta Software IEC 61131-3 per la Gestione Dell'orologio Datario e Di Tabelle Occupazione/irrigazione. Independently Published, 2018.

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Chapitres de livres sur le sujet "Software di gestione e simulazione"

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Mantelli, Alessandro. « 4 Progettare un e-learning per il giapponese. Il case study JaLea ». Dans E-learning sostenibile per la didattica del giapponese Progettare per l’apprendimento autonomo. Venice : Fondazione Università Ca’ Foscari, 2021. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-554-4/004.

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Résumé :
4.1. Perché è importante l’experience design per l’e-learning? – 4.2 Perché è importante il Web 2.0 per l’e-learning? – 4.3 Strategie di embodiment in un prodotto e-learning. La learner experience. – 4.3.1 Il tempo nella relazione utente - artefatto digitale. – 4.3.2 Minimizzare i tempi di attesa. Tempo reale, percezione e tolleranza. – 4.3.3. Design collaborativo sostenibile: minimizzare i tempi di gestione e di inserimento contenuti. – 4.3.4 Sostenibilità e manutenibilità del software. Embodiment nel lungo periodo. – 4.3.5 Affordance e signifier nella pratica del Web design. – 4.3.6 Utenti e interfacce. – 4.4 Da BunpoHyDict a JaLea. – 4.5 JaLea, Your Japanese Learning System! – 4.5.1 JaLea: frontend e struttura. – 4.5.2 JaLea: proposte di utilizzo. – 4.5.3 JaLea: backend. – 4.6 JaLea: modalità di apprendimento attivo tramite esercizi. – 4.6.1 Motivazioni per la progettazione di un prototipo per l’apprendimento dei kanji. – 4.6.2 Realizzazione del prototipo.
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Actes de conférences sur le sujet "Software di gestione e simulazione"

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Fedeli, Raul Enzo, et Stefano Magaudda. « Il progetto rewetland : riqualificazione ambientale dell’Agro Pontino attraverso la valorizzazione ricostruzione del paesaggio storico ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8011.

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Résumé :
Il progetto “Rewetland” (programma LIFE+ 2008 – environment and governance. www.rewetland.eu) prevede la predisposizione di un Programma di Riqualificazione Ambientale (PRA) della Pianura Pontina attraverso la sperimentazione di tecniche di fitodepurazione diffusa. Il PRA si basa sull’analisi approfondita del paesaggio a partire da quello delle bonifiche dei Papi (XV–XVII sec.), fino ad arrivare ai giorni nostri. La finalità dell’analisi del paesaggio è stata quella di ricomporre gli elementi costituenti i diversi ambiti paesaggistici del territorio in quadri unitari, quanto più possibile coerenti al loro interno e confrontabili tra loro per valutarne le qualità paesaggistiche, le trasformazioni avvenute nel tempo o in atto, le necessità di processi di riqualificazione, le potenzialità di assorbire nuovi interventi progettuali. L’utilizzo di strumenti gis è stato indispensabile, sia per individuare le permanenze del paesaggio storico e rurale, sia per definire e valutare i possibili scenari di intervento. Le azioni, i progetti e gli interventi del PRA riguardano la rinaturalizzazione dei corsi d’acqua e la realizzazione di aree umide ed ecosistemi filtro e favoriscono l’attivazione di buone pratiche non solo per la gestione dei canali della bonifica ma anche per quella delle aziende agricole. La metodologia utilizzata ha permesso di interpretare le trasformazioni del paesaggio dell’Agro Pontino e nel contempo progettare interventi e azioni di riqualificazione ambientale che rispondano a molteplici esigenze/obiettivi: il miglioramento della qualità delle acque, il potenziamento della rete ecologica e della biodiversità, la rigenerazione dei paesaggi tipici delle zone umide (re-wetland) che rappresentano la memoria del territorio. "Rewetland" project (LIFE+ 2008 - environment and governance. www.rewetland.eu) requires the preparation of an Programma di Riqualificazione Ambientale (PRA) of the Pontine Plain through experimentation with techniques of widespread phytoremediation. The PRA is based on a thorough analysis of the landscape from those of the reclamation of the Popes (XV -XVII cent.), up to the present day. The aim of the landscape analysis has been to reconstruct the elements making up the different areas of the local landscape into unified framework, as much as possible internally coherent and comparable to each other in order to assess the quality of the landscape, the changes through time or now being implemented, the necessity of regeneration processes, the potentialities to absorb new project interventions. GIS software tools have been essential, both to identify the permanence of the historic and rural landscape, and to define and evaluate the possible intervention scenarios. PRA actions, projects and interventions regard the renaturalization of waterways and the creation of wetlands and ecosystem filters and promote the activation of good practices not only for the management of the drainage channels but also for the farms. The methodology used allowed us to read the changes in the landscape of the Pontine Plain and at the same time to design interventions and actions that respond to multiple environmental restoration needs and objectives: improvement of water quality, enhancement of biodiversity and the ecological network, regeneration of the typical landscapes of wetlands (re-wetland) that represent the memory of territory.
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