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Zakrajšek, Franc J., Jurij Stare, Vlasta Vodeb et Petra Zakrajšek. « E – urbani sistemi ». Urbani izziv 11, no 2 (2000) : 8–15. http://dx.doi.org/10.5379/urbani-izziv-2000-11-02-002.

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Petrešin, Vesna. « Sistemi prihodnosti za sožitje z naravo ». Urbani izziv 11, no 2 (2000) : 111–16. http://dx.doi.org/10.5379/urbani-izziv-2000-11-02-016.

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Zanderighi, Luca. « Loyalty (community) Card come strumento di rivitalizzazione del commercio urbano ». MERCATI & ; COMPETITIVITÀ, no 4 (décembre 2011) : 45–62. http://dx.doi.org/10.3280/mc2011-004005.

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Résumé :
Negli ultimi anni in Italia il commercio al dettaglio si sta caratterizzando per una crescente concorrenza a livello di sistema di offerta che riguarda non solo la competizione tra i diversi poli di offerta extraurbana (centri commerciali, mall, Factory Outlet Centre) e il commercio del centro storico, ma anche quella tra differenti sistemi di offerta urbani. Dopo avere analizzato brevemente i fattori che spiegano le crescenti difficoltÀ competitive del commercio urbano rispetto ai poli di offerta pianificata extraurbana, l'articolo analizza l'importanza di una carta fedeltÀ di area come strumento di promozione e di coesione del commercio urbano. In particolare, si approfondisce l'analisi di un caso specifico - quello della carta fedeltÀ di Savigliano - anche attraverso l'esame dei principali risultati di alcune recenti analisi quantitative e qualitative che sottolineano il ruolo economico e sociale di tale strumento.
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Benassi, Federico, et Marianna Mantuano. « Transizioni e strutture latenti di alcuni sistemi urbani italiani (1951-2011) ». TERRITORIO, no 81 (septembre 2017) : 162–72. http://dx.doi.org/10.3280/tr2017-081031.

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Salizzoni, Emma. « Paesaggi della strada in pandemia : progetti per l’emergenza e oltre ». Ri-Vista. Research for landscape architecture 19, no 1 (26 juillet 2021) : 218–41. http://dx.doi.org/10.36253/rv-10157.

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Résumé :
Sin dai primi mesi della pandemia è risultato chiaro come, per far fronte all’emergenza sanitaria, i futuri scenari urbani avrebbero dovuto prevedere significative innovazioni in tema di mobilità e di progetto del paesaggio stradale. L’emergere delle istanze connesse al distanziamento sociale e al contingentamento dei mezzi pubblici hanno portato diverse città a prevedere sistemi di mobilità sostenibile in grado di contrastare una incontrollata crescita nell’uso del mezzo privato. Al contempo, si è guardato con rinnovato interesse alla strada come spazio in grado di supplire alla carenza di aree aperte pubbliche di prossimità, emersa in diversi contesti urbani a seguito delle misure di limitazione agli spostamenti. L’interpretazione della strada come paesaggio complesso, in grado, soprattutto all’interno di tessuti urbani densi, di assolvere a funzioni non solo di mobilità, ma anche sociali ed ecologiche è stata pertanto posta alla base di diverse sperimentazioni progettuali, in Italia e all’estero. Questo articolo riporta e discute alcune iniziative di ridisegno del paesaggio stradale urbano, innescate dalla contingenza pandemica, attualmente in corso a Torino, città tra le più colpite dalla prima come dalla seconda “ondata”. La lettura di queste esperienze, oltre a gettare luce su una realtà locale in fieri e non scontata in una città tradizionalmente “auto-centrica”, apre a riflessioni più generali sul ruolo della crisi, non solo sanitaria, come effettivo motore di innovazione urbana e su obiettivi e modi del progetto di paesaggio per la strada nella contingenza pandemica e oltre.
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Tonon, Chiara. « L'importanza della biodiversità ambientale urbana su salute e benessere, dal microbiota al cervello sociale ». PNEI REVIEW, no 1 (avril 2022) : 78–93. http://dx.doi.org/10.3280/pnei2022-001007.

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Il microbiota ambientale si sovrappone e stimola quello umano, contribuendo alla sua diversità. L'abbondanza e la varietà di microrganismi negli ambienti urbani è in continua diminuzione e negli ultimi anni l'ipotesi che la perdita di biodiversità porti ad una disregolazione immunitaria ed a conseguenti patologie croniche è sempre più evidente, visto che ambiente, microbiota umano e sistema immunitario sono sistemi che interagiscono costantemente. Mentre in Occidente gli studiosi si concentrano soprattutto su allergie e patologie respiratorie, i giapponesi indagano anche l'impatto sistemico del verde urbano e del paesaggio arboreo, dimostrandone l'indiscutibile effetto positivo sull'essere umano. Non è ancora chiaro però quale sia la funzione che, la variabilità della specie all'interno delle aree verdi, svolge sulla salute. L'ipotesi più interessante è legata al ruolo che i segnali microbici possono avere sul neurosviluppo fisiologico e sull'influenzare, a livello cerebrale, la programmazione dei comportamenti sociali. È di primaria importanza sensibilizzare ad una salute globale, partendo da un'educazione sistemica, che curi la plant blindness, evidenziando il valore della diversità biologica intesa come biblioteca della vita, capitale umano fondamentale per permettere l'adattamento ai cambiamenti e l'allenamento del sistema immunitario nella difesa da malattie esistenti e del progresso.
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Curci, Francesco, et Chiara Geroldi. « La Città Vecchia e i grandi sistemi urbani di Taranto : evoluzione, spazi e paesaggi ». TERRITORIO, no 94 (avril 2021) : 48–58. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-094005.

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Musarra, Gabriella. « Una nuova dialettica tra il piano e il progetto : i grandi progetti urbani ». ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no 104 (octobre 2012) : 51–73. http://dx.doi.org/10.3280/asur2012-104004.

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Résumé :
In risposta ai cambiamenti in corso nei sistemi insediativi e soprattutto alle modifiche che la societŕ manifesta, negli anni Novanta č stato possibile registrare un crescente cambiamento delle politiche urbane; ai problemi di qualitŕ della vita urbana, di deficit infrastrutturale e di servizi, le amministrazioni si trovano a dovere affrontare nuovi problemi che vanno dalla trasformazione della struttura economica delle cittŕ, al rilancio delle cittŕ e della loro capacitŕ attrattiva, al coinvolgimento di nuovi operatori economici e al reperimento di nuove risorse finanziarie per la trasformazione di essa. La riqualificazione nasce, quindi, non solo come azione di recupero e miglioramento dell'esistente, ma anche e soprattutto come processo di innovazione delle tecniche di intervento, delle modalitŕ di progettazione, delle politiche, delle forme di cooperazione e di coinvolgimento delle forze sociali. Nell'ambito delle strategie messe in campo dalle cittŕ per migliorare il proprio posizionamento competitivo, giocano un ruolo particolare i "Grandi Progetti", necessari a formulare programmi di ristrutturazione urbanistica e rigenerazione economica. Il progetto urbano, cosě inteso, non č né un piano urbanistico, né un progetto architettonico. Č uno strumento pragmatico che offre la possibilitŕ di operativitŕ immediata, un modo di intervento che investe gli strumenti di pianificazione e di progettazione e che si adatta ai gradi di certezza o di incertezza del contesto.
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Crisci, Massimiliano. « Popolazione e territorio : sistemi urbani della mobilità pendolare e domiciliare come spazi di vita quotidiana ». ARGOMENTI, no 34 (juin 2012) : 81–102. http://dx.doi.org/10.3280/arg2012-034004.

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Résumé :
Il contributo propone un accostamento tra le traiettorie territoriali sviluppate dai cambiamenti di domicilio e dal pendolarismo all'interno di una metropoli come Roma. La cadenza con cui si cambia abitazione è ovviamente più ampia rispetto alla frequenza giornaliera dello spostamento casa-lavoro. Tuttavia, è ipotizzabile che il gigantismo del territorio romano, lo squilibrio nella distribuzione territoriale delle residenze e delle unità produttive e la forte dipendenza della mobilità cittadina da infrastrutture di comunicazione inadeguate, rappresentino dei vincoli agli spostamenti, tali da incanalare buona parte delle traiettorie lungo percorsi circoscritti all'interno di analoghe porzioni di città, sia nel caso della mobilità quotidiana per lavoro, che dei trasferimenti di abitazione.
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Pizzorni, Maria, Ombretta Caldarice et Nicola Tollin. « A methodological framework to assess the urban content in climate change policies ». Valori e Valutazioni 29 (janvier 2022) : 123–32. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212909.

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Résumé :
By 2050, people in urbanized areas will account for 68% of the world’s population, 80% of which will be concentrated in Asia and Africa. The United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC) introduced in 2011 the National Adaptation Plan (NAP) under the Cancun Adaptation Framework (CAF). Countries of the non-Annex I, described by the UN-General Assembly as especially vulnerable to the impacts of climate change, are invited to develop NAPs to identify adaptation challenges and devise appropriate climate adaptation responses. Recognizing the increasing vulnerability of urban systems to the effects of climate change, in 2019, UN-Habitat defined the supplement of the NAP process's technical guidelines for addressing urban and human settlement issues in NAPs. This paper aims to propose a methodology to assess the urban content of the NAPs after ten years from that the CAF comes into force. The evaluation is based, adapting and expanding, on the methodology used to assess the urban content of Nationally Determined Contributions (NDC) published by UN-Habitat in 2017. The methodology aims to analyse both key adaptation challenges and responses explicitly or implicitly related to urban systems. Moreover, it aims at understanding the interlinkage of urban content in NAP in relation to other key policies, such as NDCs and National Urban Policies (NUPs). In this perspective, 172 indicators were selected and clustered into nine groups: (i) Geographic Indicators; (ii) General Indicators; (iii) NAPs General Indicators; (iv) NAPs Urban Indicators; (v) NDCs Indicators; (vi) NUPs Indicators; (vii) Urban content in National Policies Indicators; (viii) International policy linkages (including SDGs, Sendai Framework for Disaster Risk Reduction, Paris Agreement and New Urban agenda); (ix) National plans/policy/strategies/reports linkages. The methodology was tested on Brazil’s NAP, trying to find general considerations to apply to the countries that officially submitted their NAPs between 2014 to 2020. The test showed that: there is a stronger focus on defining climate adaptation challenges more than responses; climate adaptation challenges and responses are predominantly identified at the national scale, with a focus on policies and strategies at the national level; among the Brazilian NAP, there is "cities strategy", and it means that the NAP has a high urban content. In conclusion, the paper will highlight critical issues and improvements for each of the nine indices analysed. Entro il 2050, la popolazione urbana rappresenterà il 68% della popolazione mondiale. Di questa, l'80% sarà concentrata in Asia e in Africa. A partire da questo scenario di incrementale urbanizzazione, nel 2011 la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) ha introdotto, nell'ambito del Cancún Adaptation Framework (CAF), i Piani Nazionali di Adattamento (NAP). I NAP sono concepiti come strumento a supporto dei Paesi inclusi nel Non-Annex I, descritti dall'Assemblea generale dell'ONU come particolarmente vulnerabili alle transizioni in atto, per identificare le sfide e progettare le risposte più appropriate verso l’adattamento in risposta al cambiamento climatico. Riconoscendo la crescente vulnerabilità dei sistemi urbani, UN-Habitat nel 2019 ha predisposto delle linee guida per supportare la redazione dei NAP, in particolare per includere le questioni urbane e gli insediamenti umani. A dieci anni dall'entrata in vigore del CAF, il presente articolo presenta una proposta metodologica per valutare il contenuto urbano dei NAP. L’approccio valutativo proposto è un aggiornamento dalla metodologia utilizzata per analizzare il contenuto urbano dei Nationally Determined Contributions (NDCs), pubblicata da UN-Habitat nel 2017, e qui adattata ai NAP. La metodologia mira ad analizzare sia le sfide chiave per l’adattamento, ma anche le risposte esplicitamente o implicitamente connesse ai sistemi urbani e l'interconnessione del contenuto urbano dei NAP in relazione ad altre politiche chiave, quali NDCs e NUP (Politiche Urbane Nazionali). In questa prospettiva, la metodologia si compone di 172 indicatori, raggruppati in nove gruppi: (i) Indicatori geografici; (ii) Indicatori generali; (iii) Indicatori generali dei NAP; (iv) Indicatori che leggono il contenuto urbano dei NAP; (v) Indicatori degli NDC; (vi) Indicatori dei NUP; (vii) Indicatori che analizzano il contenuto urbano delle politiche nazionali; (viii) Collegamenti con le politiche internazionali (inclusi SDGs, Sendai Framework for Disaster Risk Reduction, Accordo di Parigi e New Urban Agenda); e (ix) Collegamenti nazionali tra piani/politiche/strategie/report. La metodologia è stata testata sul NAP del Brasile, al fine di individuare considerazioni generali da adottare anche per gli altri Paesi del sud del mondo che hanno presentato i loro NAP tra il 2014 e il 2020. In sintesi, questa sperimentazione ha mostrato che: (i) vi è una maggiore attenzione alla definizione delle sfide di adattamento al clima più che all’individuazione di risposte; (ii) le sfide e le risposte di adattamento al cambiamento climatico sono prevalentemente identificate su scala nazionale; (iii) il NAP del Brasile si caratterizza per un alto contenuto urbano. In conclusione, il paper mette in luce punti di forza e criticità della metodologia, identificando alcuni miglioramenti per ciascuno dei nove gruppi di indicatori, nella prospettiva di applicare questo approccio di valutazione anche in altri contesti territoriali.
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Christie, Neil. « Byzantine Liguria : an imperial province against the Longobards, A.D. 568–643 ». Papers of the British School at Rome 58 (novembre 1990) : 229–71. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200011661.

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Résumé :
LIGURIA BIZANTINA: UNA PROVINCIA IMPERIALE CONTRO I LONGOBARDI,568–643 D.C.L'invasione longobarda dell'Italia bizantina nel 568 d.C. restrinse in maniera consistente i territori imperiali costringendoli alle regioni costiere della penisola. La provincia della Liguria, rapidamente privata di legami terrestri con le altre zone imperiali sopravvissute, ha visto una rapida militarizzazione della sua amministrazione, rimedio supremo nella sua lotta per contrastare l'invasione longobarda. Sebbene solo sporadicamente documentata dalle fonti letterarie, la Liguria beneficia di una messe di dati archeologici, soprattutto in forma di repertori tipologici dettagliati da scavi urbani (fra cui Luni, Albenga e Ventimiglia), che forniscono indicazioni importanti sulle trasformazioni sociali presenti in questa fase così poco studiata. Sistemi di popolamento urbano, militare e rurale sono ampiamente esaminati e riportati all'interno di un'intelaiatura politica, militare e amministrativa della provincia e in generale dell'Italia bizantina. In particolare, molta attenzione viene data alle strutture di difesa e che contribuirono alla sopravvivenza della Liguria bizantina fino alla metà del VII seeolo d.C.
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De las Rivas Sanz, Juan Luis. « Dificultades del urbanismo comercial : El plan general de equipamiento comercial de Castilla y León ». Ciudades, no 10 (1 février 2018) : 109. http://dx.doi.org/10.24197/ciudades.10.2007.109-142.

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Résumé :
La rete commerciale in Castilla y Léon evidenzia con chiararezza la relazione con il sistema insediativo regionale, con le sue debolezze e peculiarità. Lo sviluppo di nuove grandi strutture commerciali e di malls, benché nettamente minore di quello che si è registrato in altre regioni della Spagna, aumenta la dipendenza del territorio extraurbano dai centri maggiori e determina un rilevante impatto sulla rete distributiva tradizionale. Le aree rurali ed i centri o i sobborghi storici rischiano di vedere diminuita la propria vitalità. La pianificazione delle attività commerciali, gestita dalle Regioni, cerca di trovare un punto di equilibrio tra le strutture commerciali tradizionali e quelle nuove, e comunque la legislazione di settore impone in Spagna una specifica autorizzazione per i centri commerciali, i malls e in genere per i grandi formati della distribuzione moderna. Ma le azioni sono in ogni caso orientate dagli attori che intervengono nel processo decisionale, in un contesto di conflittualità tra gli interessi dei diversi operatori del settore. E’ risultata evidente la sottovalutazione dell’ impatto del commercio sui sistemi urbani e ambientali.
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Berlingieri, Fabrizia. « Prossimità, tempi e transizione. Due indirizzi progettuali per la citt&agrave ; ». TERRITORIO, no 97 (février 2022) : 27–34. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-097-supplementooa12924.

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Résumé :
Una sfida centrale, tra quelle che le città affronteranno nel futuro post-pandemico, consisterà nel riconciliare la sfera dell'abitare individuale con quella collettiva agendo sull'ossatura degli spazi pubblici attraverso una consistente modificazione dei suoi modelli.In questa prospettiva, la riflessione che il contributo propone si concentra sul necessario ripensamento di una scala intermedia per il disegno degli spazi aperti, e su modalità di intervento sempre più caratterizzate da una permanente temporalità nelle dinamiche ditrasformazione dei sistemi urbani e metropolitani.Si tratta di pratiche discrete e incrementali all'interno di un orizzonte incerto, non solo per le conseguenze della pandemia in atto, che diventa oggi un referente costitutivo dell'azione progettuale.
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Delponte, Ilaria, et Paolo Rosasco. « Sustainable mobility and economic sustainability : the case of the new trolleybus line in Genoa ». Valori e Valutazioni 29 (janvier 2022) : 57–78. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212906.

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Résumé :
With over 3.5 billion people currently residing in major cities around the world, the issue of urban mobility is a current issue and is particularly important in European countries where over 75% of the population is concentrated in urban areas. Even today, many of the daily journeys depend on cars and other private motorized vehicles, with a strong impact in terms of air pollution, noise and climate change as in the European Union transport is responsible for a quarter of greenhouse gas emissions. Reducing private transport and making urban transport systems greener and more efficient therefore has important benefits: for the health, climate and prosperity of cities. New models of transport and urban accessibility, increasingly oriented towards environmental sustainability, must therefore be adopted; the choice of the transport solution must be made in relation to not only technical but also economic, social and environmental feasibility. Taking a cue from the Call issued in 2018 by the Ministry of Infrastructure and Transport for the selection of urban mobility proposals that can access the economic resources intended for the enhancement and implementation of rapid mass transport systems provided for by Law no. 232/2016, this contribution deals with the evaluation of three transport proposals hypothesized for the connection between the city center of Genoa (Brignole station) and the district of Prato, along the Bisagno Valley, developed according to the indications contained in the Urban Mobility Plan of the Municipality. In particular, a Cost-Benefit Analysis (CBA) is developed according to the indications given in the Notice and in the Guidelines of the Ministry of Infrastructure and Transport for the evaluation of investments in public works. The objective is to verify the applicability of the CBA tool for assessing the economic and financial sustainability of the solutions analyzed - also in relation to the indications given in the legislation, the transport scenarios configured and the reliability of the results obtained, for the the choice of the transport solution to be adopted. Con oltre 3,5 miliardi di persone che risiedono attualmente nelle grandi città del mondo, il tema della mobilità urbana è una questione attuale ed è particolarmente importante nei paesi europei dove nelle aree urbane si concentra oltre il 75% della popolazione. Ancora oggi, molti degli spostamenti quotidiani dipendono dalle auto e da altri veicoli motorizzati privati, con un forte impatto in termini di inquinamento atmosferico, sonoro e sul cambiamento climatico visto che nell’Unione europea i trasporti sono responsabili di un quarto delle emissioni di gas serra. Ridurre il trasporto privato e rendere i sistemi di trasporto urbani più ecologici e più efficienti presenta quindi dei vantaggi importanti: per la salute, il clima e la prosperità delle città. Nuovi modelli di trasporto e di accessibilità urbana, sempre più orientati verso la sostenibilità ambientale, devono quindi essere adottati; la scelta della soluzione trasportistica deve essere fatta in relazione alla fattibilità non solo tecnica ma anche economica, sociale ed ambientale. Prendendo spunto dal Bando emesso nel 2018 dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la selezione delle proposte di mobilità urbana che possono accedere alle risorse economiche destinate al potenziamento e alla realizzazione di sistemi di trasporto rapido di massa previste dalla Legge n. 232/2016, il presente contributo tratta della valutazione di tre proposte trasportistiche ipotizzate per il collegamento tra il centro della città di Genova (Stazione Brignole) e il quartiere di Prato, lungo la Val Bisagno, sviluppate secondo le indicazioni contenute nel Piano Urbano di Mobilità del Comune. In particolare è sviluppata l’Analisi Costi-Benefici (ACB) secondo le indicazioni riportate nel Bando e nelle Linee Guida del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per la valutazione degli investimenti in opere pubbliche. L’obiettivo è quello di verificare l’applicabilità dello strumento dell’ACB per la valutazione della sostenibilità economica e finanziaria delle soluzioni analizzate anche in relazione alle indicazioni riportate nella normativa, agli scenari trasportistici configurati e all’attendibilità dei risultati ottenuti, ai fini della scelta della soluzione trasportistica da adottare.
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Antonietti, Roberto, et Francesca Gambarotto. « I luoghi fertili per l'innovazione. uno studio sulla localizzazione delle start-up innovative in Italia ». ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no 3 (décembre 2018) : 52–61. http://dx.doi.org/10.3280/es2018-003005.

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Lo start-up d'impresa è uno strumento fondamentale per trasformare la conoscenza in nuovi prodotti/servizi innovativi. In Italia da pochi anni si è intervenuti a sostegno della nascita di nuove imprese innovative ma poca rilevanza viene data alle caratteristiche ambientali che favoriscono questo processo creativo. In questo lavoro, utilizzando il registro delle start-up innovative di Unioncamere e i sistemi locali del lavoro di Istat, analizziamo la distribuzione territoriale delle start-up per capire quali sono i fattori che ne influenzano maggiormente la nascita e la localizzazione. Dall'analisi emerge che i centri urbani di dimensioni mediograndi grazie alla varietà della loro economia, alla presenza di attori cruciali come i centri universitari e gli incubatori e alla performance economica aperta verso mercati internazionali caratterizzano gli habitat più fertili per sostenere la nascita di start-up innovative.
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Castanheira, Guilherme Silveira, Luís Bragança et Ricardo Mateus. « Definindo melhores práticas em projetos de Regeneração Urbana Sustentável ». Ambiente Construído 14, no 3 (septembre 2014) : 7–25. http://dx.doi.org/10.1590/s1678-86212014000300002.

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Este artigo analisa três projetos internacionais de regeneração urbana sustentável. Esta análise baseou-se na aplicação de dez indicadores de sustentabilidade urbana através de dois instrumentos de avaliação de sustentabilidade (Sistema Português de Avaliação da Sustentabilidade de Operações de Planejamento Urbano - SBToolPT-PU, e Sistema Internacional de Avaliação da Sustentabilidade de Operações de Planejamento Urbano - SBTool Urban) que estão sendo desenvolvidos em Portugal e em nível internacional, respectivamente. Através desta análise, pretendeu-se identificar as melhores práticas para o desenvolvimento urbano sustentável, as quais permitirão a definição dos valores de referência para ambas as ferramentas, apoiando os projetistas na tomada de decisão, considerando a sustentabilidade de áreas urbanas novas ou regeneradas.
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Scamardě, Giuseppina. « Per mare e per terra. L'immagine del mediterraneo nei primi anni del xvii secolo, tra i disegni e i racconti di una cronaca manoscritta ». STORIA URBANA, no 135 (février 2013) : 5–26. http://dx.doi.org/10.3280/su2012-135001.

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Un'inedita cronaca manoscritta tratta degli eventi vissuti e delle terre visitate o soltanto osservate nel corso di quindici navigazioni compiute dal suo autore, imbarcato su una delle galere dell'Ordine mediceo di Santo Stefano negli anni tra 1602-1616, all'interno dell'intero bacino del Mediterraneo. Le descrizioni, che non si limitano ai soli caratteri fisici, ma sono arricchite da note su struttura sociale, usanze e tradizioni, economia locale e principali risorse produttive, sono arricchite da circa 200 disegni. L'assoluta autonomia dell'autore, che scrive per se stesso e non per un committente da compiacere, induce a considerare le informazioni fornite come oggettive. Ciň consente di ricostruire l'immagine precisa e realistica di terre e popoli mediterranei, all'interno di un importante momento storico: l'etŕ delle guerre dei corsari e dei conflitti tra le principali potenze, impegnate a contendersi il predominio sul Mediterraneo e sull'Occidente (Francia, Spagna, Impero Ottomano), e gli Stati loro alleati. Particolarmente significativa, a tal proposito, č la descrizione dei territori ellenici, presenza importante a\ll'interno del manoscritto e in cui la cristianitŕ convive in maniera piů o meno pacifica con il nemico ottomano. Č uno scenario estremamente variegato, di cui l'autore mette in risalto le peculiaritŕ e le "stranezze" sia per quanto riguarda i sistemi urbani o comunque antropizzati, sia, soprattutto per ciň che riguarda gli aspetti antropologici e sociali, lontani dalla cultura e dalle tradizioni dell'autore.
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Colleoni, Matteo. « Mobilitŕ e societŕ urbane contemporanee ». SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no 94 (avril 2011) : 16–29. http://dx.doi.org/10.3280/sur2011-094003.

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Abbiamo vissuto per molti secoli in cittŕ dalla morfologia compatta e densamente costruita attorno ai centri storici urbani, in particolare nei Paesi europei ad elevato livello di sviluppo, nelle quali le residenze, i luoghi del lavoro e dei servizi erano prossimi e l'identitŕ delle popolazioni si fondava sull'appartenenza alle comunitŕ locali delle relazioni di parentela e di vicinato. La situazione cambia con la nascita della cosiddetta cittŕ diffusa (o sconfinata), nella quale il peri-urbano diventa l'area di localizzazione privilegiata degli insediamenti e muta in modo radicale la morfologia spaziotemporale della mobilitŕ e dell'accessibilitŕ ai beni e ai servizi urbani. La dispersione degli insediamenti ha portato con sé quella della domanda di mobilitŕ e causato la crisi del sistema tradizionale di offerta dei trasporti pubblici che, organizzato sul presupposto della cittŕ compatta, presenta una struttura prevalentemente radiale, carente di reti di trasporto extra-urbane e di centri di interscambio modale. Il saggio analizza il tema della dispersione urbana, dell'aumento della superficie costruita e delle relative conseguenze sulla mobilitŕ quotidiana, dedicando particolare attenzione agli esiti dei piů validi studi empirici condotti nelle aree urbane e metropolitane italiane.
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ALBERTO SILVA CADENA. « REDE URBANA E APONTAMENTOS SOBRE O SISTEMA DE CIDADES NO URUGUAI ». Estudos Geográficos : Revista Eletrônica de Geografia 18, no 2 (25 mai 2021) : 112–31. http://dx.doi.org/10.5016/estgeo.v19i2.14986.

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Artigo produzido a partir de tese de doutorado, cuja temática trata da rede urbana uruguaia. Neste texto expomos apenas alguns do resultados obtidos. Desenvolvemos reflexão sobre rede urbana como categoria de análise geográfica. Revisitamos autores consagrados sobre o tema, para abordar o método utilizado, a partir da distribuição de serviços entre centros urbanos. Ressaltamos o contexto do capitalismo em sua fase global, onde o conhecimento sobre as redes urbanas representa fundamental iniciativa na compreensão da urbanização contemporânea. Realizamos breve apresentação do quadro urbano e territorial uruguaio, destacando aspectos importantes sobre a organização de sua rede urbana. Para abordar o sistema urbano do país, utilizamos trabalho desenvolvido pelo Ministério de Habitação, Ordenamento Territorial e Meio Ambiente e pela Universidade da República, onde identifica-se níveis de associação entre as cidades, estabelecidos pelos fluxos do transporte rodoviário. Considerando a abordagem dos autores, realizamos apontamentos sobre possíveis permanências e mudanças na rede urbana uruguaia.
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Muacuveia, Reginaldo Rodrigues Moreno, et William Rodrigues Ferreira. « A REDE URBANA E A TENDÊNCIA DE FORMAÇÃO DE METRÓPOLES REGIONAIS EM MOÇAMBIQUE ». InterEspaço : Revista de Geografia e Interdisciplinaridade 4, no 14 (23 octobre 2018) : 90. http://dx.doi.org/10.18764/2446-6549.v4n14p90-108.

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THE URBAN NETWORK AND TRAINING ACT OF REGIONAL METROPOLIS IN MOZAMBIQUELE RÉSEAU URBAIN ET LA LOI SUR LA FORMATION DES MÉTROPOLES RÉGIONALES AU MOZAMBIQUEEste artigo tem por objetivo analisar a atual configuração da rede urbana e as tendências de evolução para a formação de metrópoles regionais ao norte e centro em Moçambique. Enfoca a análise das transformações ocorridas no processo de crescimento socioespacial das cidades que possa subsidiar nas politicas de ordenamento territorial. O trabalho basicamente incorporou os estudos de três grandes cidades do país, localizadas em três regiões distintas, a partir de dados do Instituto Nacional de Estatística de Moçambique (INE), e abrangeu os processos socioeconômicos e demográficos gerais e regionais nas décadas de 1980, 1997, 2007 e 2017, que estão na base da estruturação e do desenvolvimento da rede urbana moçambicana. Os resultados demostram que, na hierarquia da rede urbana, existem uma região metropolitana, o sistema urbano-regionais e as aglomerações urbanas de Nampula e Beira, que, segundo a evolução espacial-demográfica, têm condições para atingir o estatuto de região metropolitana nos próximos 10 anos, até 2027.Palavras-chave: Rede Urbana; Aglomerações Populacionais; Moçambique.ABSTRACTThis work aims to analyze the current configuration of the urban network and the trends of evolution that may form in a short time the regional metropolis north and center in Mozambique, focusing on the transformations that occurred in the process of demographic-spatial growth of cities, ways to subsidize territorial planning policies. The study incorporates the studies of three cities, located in three distinct regions, based on data from the National Institute of Statistics (INE), and covered the general and regional socioeconomic and demographic processes in the 1990s, 2000 and 2010 that are the basis structuring and development of the Mozambican urban network. The results show the hierarchy of the urban network, the urban-regional system and the urban agglomerations of Mozambique one is already metropolis and the other two are able to reach the status of metropolitan region in less than 20 years. Keywords: Urban Network; Population Agglomerations; Mozambique.RÉSUMÉL'objectif de ce travail est d'analyser la configuration actuelle du réseau urbain et les tendances de l'évolution que pour la formation des métropoles régionales du nord et du centre au Mozambique. Il se concentre sur l'analyse des transformations intervenant dans le processus de croissance socio-spatiale des villes qui peuvent subventionner les politiques d'aménagement du territoire. Les travaux ont essentiellement incorporé les études de trois villes principales du pays, situées dans trois régions distinctes, basées sur des données de l'Institut national de la statistique (INE) et couvrant les processus socio-économiques et démographiques généraux et régionaux dans les années 1980, 1997. 2007 et 2017 qui sous-tendent la structuration et le développement du réseau urbain mozambicain. Les résultats montrent dans la hiérarchie du réseau urbain il y a une région métropolitaine, le système urbain-régional et les agglomérations urbaines de Nampula et Beira selon l'évolution spatiale-démographique sont en mesure d'atteindre le statut de région métropolitaine dans les 10 prochaines années, en 2027.Mots-clés: Réseau Urbain; Agglomérations de Population; Mozambique.
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Pantaleão Resende, Sandra Catharinne, et Ana Cristina Rodovalho Reis. « EXPANSÃO URBANA E SISTEMAS DE ÁREAS VERDES : ». Cadernos de Arquitetura e Urbanismo 28, no 42 (23 mai 2022) : 198–240. http://dx.doi.org/10.5752/p.2316-1752.2021v28n42p198-240.

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O artigo discute a prevalência do sistema viário sobre o de áreas verdes no ordenamento territorial de Goiânia. Em seu crescimento houve a superação das barreiras iniciais – os cursos d’água. O Córrego Botafogo teve sua margem direita ocupada irregularmente: a cidade informal fora do perímetro urbano inicial. A expansão urbana e o crescimento demográfico levaram a implementação de políticas urbanas. Apesar da legislação urbanística, a produção do espaço urbano dota os fundos de vale como atrativos para determinar a localização residencial: ao redor dos parques urbanos nas áreas centrais, edifícios de habitação coletiva e nas franjas urbanas, próximo às nascentes, os condomínios horizontais fechados.
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Kabashima, Yukie, Marcelo L.F. Andrade, Flávio B. Gandara et Fábio L. Tomas. « SISTEMAS AGROFLORESTAIS EM ÁREAS URBANAS ». Revista da Sociedade Brasileira de Arborização Urbana 4, no 3 (1 mai 2019) : 01. http://dx.doi.org/10.5380/revsbau.v4i3.66408.

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Este trabalho teve por objetivo o levantamento de contribuições e a discussão da aplicação de Sistemas Agroflorestais (SAF) em áreas urbanas. SAF podem oferecer serviços ambientais importantes à área urbana e contribuir na melhoria de condições sócio-econômicas de parte da população urbana. Sua aplicação não se restringe a áreas de produção, sendo sua utilização possível também na recuperação de Áreas de Proteção Permanente (APP) e de Reserva Legal. Dentre as contribuições pode-se citar segurança alimentar; aumento de áreas permeáveis para minimização de enchentes e contribuição para águas subterrâneas, redução de poluição em áreas urbanas; conservação de diversidade biológica; promoção de recreação, educação e interpretação ambiental. Observa-se a importância de adequação desse tipo de sistema ao contexto urbano. As políticas públicas em relação a esse assunto ainda estão pouco estruturadas, faltando maior participação efetiva do estado nos diferentes níveis.
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Villegas Mayorga, Javier Celestino. « Movilidad en bus como sistema de transporte urbano ». Aglala 6, no 1 (15 décembre 2015) : 102. http://dx.doi.org/10.22519/22157360.722.

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El presente artículo tiene como objetivo el análisis de la movilidad en bus como sistema de transporte urbano en Bogotá D.C, frente a las diferentes ciudades capitales europeas (Berlín, Madrid, París, Roma y Londres), puesto que el transporte público juega un papel clave en cómo se forman las sociedades urbanas modernas, en particular la ciudad de Bogotá, demostrando que la mejora urbana se da por reacción del mercado, por lo que esos casos son contrastados con las experiencias de las ciudades citadas, en cuanto a la planeación urbana integrada de formas compactas, uso mixto de suelo y construcción de espacios amigables para las caminatas y la convivencia social, en correlación con un transporte público integrado, de alta calidad y capacidad, que ayuda a concretarla. Al analizar la movilidad de las personas en las ciudades europeas se enfatiza que ésta se realiza en diferentes circunstancias de comodidad, seguridad y tiempo, por lo que el uso excesivo del transporte privado hace necesario el fomento del transporte público urbano, además los retos actuales de organización del transporte urbano pasan por determinar el lugar que debe ocupar el automóvil y la accesibilidad tarifaria, temporal y territorial del transporte público colectivo, pues el sistema de transporte tiene una gran afinidad y puede llegar a conseguir que un área como Bogotá tenga identidad territorial propia
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Reyes-Schade, Emilio, Katheryn Gutiérrez-Torres et Padilla-Llano Samuel Esteban. « Imbricación urbana del movimiento : continuidad, accesibilidad y estructuración en el Sistema de Tranvía de Ayacucho, Medellín ». on the w terfront Public Art Urban Design Civic Participation Urban Regeneration 64, no 1 (11 janvier 2022) : 3–29. http://dx.doi.org/10.1344/waterfront2022.64.1.01.

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Centrados en el sentido de urbanidad, el presente artículo se ha planteado como una aproximación a la capacidad de transformación que tiene el binomio sistema de espacio público - sistema de transporte público, en los procesos de reestructuración y/o recualificación urbana en distintos contextos geográficos. Lo anterior, se aborda en términos de la subsanación o del reacomodo morfológico de ciertas rupturas que presenta el tejido urbano frente a la idea del espacio público como sistema polisémico de articulación, estructuración y soporte de la ciudad. Los aportes urbanos suscitados a partir de la reimplementación del transporte público guiado en la ciudad, pueden apreciarse a la luz del análisis del caso del canal tranviario de Ayacucho en la ciudad de Medellín, actuación urbana que ha representado una herramienta significativa de “hacer ciudad”, de la cual se concluye que se ha consolidado como una pauta de crecimiento que ha permitido, a su vez, proyectar con cierto grado de certeza un desarrollo urbano en un tiempo consensuado a partir de políticas públicas. Esta intervención ha posibilitado también la conformación de un ambiente urbano flexible (polivalente), propicio para la generación de intercambios espontáneos y la reconexión entre las instancias (actividades y lugares) urbanas que presentaba el tejido urbano con las nuevas instancias urbanas que se han generado a partir de la implementación del tranvía.
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Adão, Nilton Manoel Lacerda, et Marcus Polette. « Sistema de indicadores de qualidade ambiental urbana para metrópoles costeiras (SIMeC) ». DRd - Desenvolvimento Regional em debate 9 (25 avril 2019) : 284–301. http://dx.doi.org/10.24302/drd.v9i0.2066.

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O presente artigo objetiva associar o Sistema de Indicadores de Qualidade Ambiental Urbana para as Metrópoles Costeiras (SIMeC) com as políticas públicas incidentes para reforçar uma análise sistêmica e efetiva dos resultados monitorados por cada indicador. Trata-se de um sistema já aplicado nas Regiões Metropolitanas do Recife (PE), Rio de Janeiro (RJ) e no aglomerado urbano costeiro de Joinville (SC) e que, neste estudo, os seus indicadores foram associados à 19 políticas públicas incidentes em regiões metropolitanas e aglomerados urbanos costeiros. Este tipo de relação tem o intuito de contribuir para reduzir a lacuna existente no que se refere a monitorar as regiões metropolitanas e aglomerados urbanos geograficamente localizados em áreas costeiras e a eficiência da aplicação das Políticas Públicas. Destarte, a contribuição deste artigo está em associar a Qualidade Ambiental Urbana com as especificidades das áreas costeiras e apresentar um instrumento para gestão costeira integrada diretamente associado às políticas públicas ambientais, urbanas e setoriais. Palavras-chave: Gestão Costeira. Políticas Públicas. Qualidade Ambiental Urbana. Indicadores.
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Trentin, Gracieli, et Marcos César Ferreira. « ANÁLISE DIRECIONAL DA EXPANSÃO URBANA DE CIDADES DE PORTE MÉDIO : Uma aplicação da dimensão fractal ». Raega - O Espaço Geográfico em Análise 33 (1 juin 2015) : 198. http://dx.doi.org/10.5380/raega.v33i0.36958.

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A irregularidade das áreas urbanas traz a necessidade de novas formas de análise que considerem a morfologia urbana e não somente sua área ocupada. O objetivo deste trabalho foi identificar e caracterizar a forma de cidades de porte médio, utilizando a estimativa da dimensão fractal (D) pela densidade de ocupação a partir da análise setorial das formas urbanas em quatro datas de análise: 1938, 1985, 1995 e 2005. Adicionalmente, foram considerados os aspectos de topografia e as características de uso e ocupação do solo na borda urbana, os quais foram relacionados aos valores calculados de D. Para este estudo foram selecionadas as cidades de São José do Rio Preto e o aglomerado urbano de Jundiaí-Várzea Paulista, ambas no estado de São Paulo. As áreas urbanas foram identificadas por meio de mapas históricos e imagens do satélite LANDSAT TM 5. Círculos concêntricos com intervalos de 500m, posteriormente divididos em setores direcionais de 45o, foram sobrepostos às áreas urbanas, o que possibilitou a obtenção dos valores de D, considerando o afastamento em relação ao centro urbano. As assinaturas fractais mostraram o maior preenchimento urbano na área central de cada cidade e fragmentação em direção às bordas. Os valores de D para os setores direcionais apontaram a maior fragmentação urbana do aglomerado Jundiaí-Várzea Paulista, em vista de sua forma urbana alongada, da influência do sistema viário e da presença de impedâncias espaciais representadas por suas características topográficas e de sítio urbano.
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Ayub, Ulisses, et Ana Paula Koury. « MOBILIDADE URBANA : UMA QUESTÃO EM ABERTO NO NOVO PLANO DIRETOR DA CIDADE DE SÃO PAULO ». Revista Projetar - Projeto e Percepção do Ambiente 2, no 1 (8 octobre 2017) : 69–84. http://dx.doi.org/10.21680/2448-296x.2017v2n1id16596.

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Esta análise pretende discutir o tema da mobilidade urbana na cidade de São Paulo. Especialmente o sistema de mobilidade relacionado à geração e atração de viagens veiculares relacionadas ao transporte público e veículos particulares. O tema será abordado em diferentes escalas e procurará caracterizar seu desempenho atual e uma estimativa futura, para com isso compreender a interface que ocorre com as políticas urbanas, os planos de recuperação urbana e os modelos de mobilidade. O estudo do sistema de mobilidade permite entender um dos mais importantes mecanismos de crescimento da metrópole bem como a sua interface com o planejamento urbano. Apresentaremos as diretrizes urbanísticas do novo Plano Diretor Estratégico de São Paulo analisando as suas estratégias para o desenvolvimento da cidade, e exemplificando a análise com situações urbanas conflitantes.
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Alves, Washington Silva, et Zilda De Fátima Mariano. « Os fatores geoecológicos, geourbanos e o clima urbano de Iporá-GO : uma análise a partir do Método de Correlação Linear ». Ateliê Geográfico 11, no 3 (30 mai 2018) : 77. http://dx.doi.org/10.5216/ag.v11i3.39564.

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Resumo O objetivo desse trabalho consistiu em analisar a influência dos fatores geoecológicos e geourbanos no padrão da temperatura do ar máxima e mínima absoluta em Iporá-GO, por meio do método estatístico de correlação linear. Os fundamentos teóricos e metodológicos pautaram-se no sistema clima urbano de Monteiro (2003), com ênfase no subsistema termodinâmico. Os fatores geoecológicos (hipsometria, exposição de vertente, vegetação urbana e hidrografia) e geourbanos (densidade de construção e o uso do solo urbano), foram georreferenciado com auxílio dos softwares ArcGis 9.0, Spring 5.3 e Surfer 9.0. Os dados de temperatura do ar foram coletados entre outubro de 2012 e outubro de 2013, em intervalos de 30 minutos, com termohigrômetros (modelo HT-500) e estações meteorológicas automáticas distribuídos em seis pontos da área urbana e rural de Iporá. Posteriormente, os dados foram organizados em planilhas de cálculos para análise estatística. Os resultados demonstraram que os fatores geoecológicos e geourbanos citados foram decisivos na variação espacial da temperatura do ar máxima e mínima absoluta em Iporá.Palavras-chave: Climatologia, Cidade, Clima Urbano AbstractThe objective of this study is to analyze the influence of geoecological factors and geourbanos the standard maximum air temperature and absolute minimum in Iporá-GO, by means of statistical methods of correlation linear. The theoretical and methodological foundations guided in the urban climate system Monteiro (2003), with emphasis on thermodynamic subsystem. The geoecological factors (hipsometria, slop exposure, urban and Hydrography vegetation) and geourban (building density and the use of urban land), were georeferenced with the help of software ArcGIS 9.0, Sprint 5.3 and Surfer 9.0. The air temperature data were collected between October 2012 and October 2013, in 30-minute intervals, with hygrometer term (HT-500 model) and automatic weather stations distributed in six points of the urban and rural Iporá. Later, the data were organized into spreadsheets for statistical analysis. The results showed that geoecological mentioned factors and geourbanos were decisive in the spatial variation of the temperature of the air and maximum absolute minimum in Iporá.Keywords: Climatology, City, Urban Climate ResumenEl objetivo de este estudio fue analizar la influencia de los factores geoecológicos y geourbanos en el patrón de la temperatura máxima y mínima absoluta del aire en Iporá-GO, a través de lo método estadístico de correlación lineal. Los fundamentos teóricos y metodológicos se basan en el sistema de clima urbano de Monteiro (2003), con énfasis en el subsistema termodinámico. Los factores geoecológicos (hipsometría, hebras de exposición, hidrografía y vegetación urbana) y geourbanos (densidad de edificación y uso del suelo urbano) fueron georeferenciados con la ayuda del software ArcGIS 9.0, Spring 5.3 y Surfer 9.0. Los datos de temperatura del aire se recogieron entre octubre 2012 y octubre 2013, en intervalos de 30 minutos, con termohigrômetros (modelo HT-500) y estaciones meteorológicas automáticas distribuidas en seis puntos de las zonas urbanas y rurales. Posteriormente, los datos se organizaron en las hojas de cálculo para el análisis estadístico. Los resultados mostraron que los factores geoecológicos y geourbanos citados fueron decisivos en la variación espacial de la temperatura máxima y mínima absoluta del aire en Iporá.Palavras clave: Climatología, Ciudad, Clima Urbano
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Barioglio, Caterina, et Daniele Campobenedetto. « Coding Tur(i)n. Il potenziale dei codici urbani per le trasformazioni ordinarie a Torino ». TERRITORIO, no 98 (mars 2022) : 28–38. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-098005.

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Le città, in particolare in Europa e Nordamerica, stanno affrontando un cambio di paradigma dalla città del nuovo - costruita attraverso espansioni massive - alla città del riuso - basata su modifiche progressive. Con la deindustrializzazione, i cambiamenti negli stili di vita e l'obsolescenza del patrimonio urbano, si sta rafforzando l'uso di strumenti di pianificazione volti a trasformare il tessuto urbano esistente. Obiettivo di questo articolo è esplorare il ruolo dei codici urbani in processi di trasformazione della città ordinaria. Attraverso il caso studio di Torino, si indagano la forma e la stratificazione delle regole urbane, l'intreccio tra strumenti di coding e zoning e gli effetti del sistema regolativo sulla morfologia della città, fornendo suggerimenti per agire sugli strumenti di pianificazione.
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Marins, Karin Regina de Casas Castro, et Marcelo de Andrade Roméro. « Integração de condicionantes de morfologia urbana no desenvolvimento de metodologia para planejamento energético urbano ». Ambiente Construído 12, no 4 (décembre 2012) : 117–37. http://dx.doi.org/10.1590/s1678-86212012000400009.

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O objetivo desse artigo é apresentar as características gerais de uma nova metodologia para planejamento energético urbano, detalhando os procedimentos para integração de condicionantes de morfologia urbana, que constitui a primeira etapa de aplicação metodológica. Esta abordagem é inovadora e focada na integração de estratégias e soluções em morfologia e mobilidade urbanas, edifícios, energia e meio ambiente para planejamento de áreas em desenvolvimento urbano, novas ou a serem requalificadas, na escala de distritos, bairros e unidades de vizinhança. A análise dos resultados da aplicação metodológica no caso da operação urbana Água Branca indicou que a ocupação urbana por edificações e as densidades construída e populacional necessitavam ser compatibilizadas com a área livre requerida ao adequado dimensionamento da seção viária, no que tange a aspectos de climatologia e de provimento de infraestrutura e demanda para mobilidade urbana. Esta era uma premissa para o aproveitamento da luz e da energia solar em edificações e para que o sistema de transporte urbano fosse mais funcional e energeticamente mais eficiente.
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Pascoalino, Aline, et Eduardo Marandola Júnior. « A Vulnerabilidade na Cidade e as Escalas do Clima Urbano : o Potencial das Unidades Climáticas para o Planejamento ». Revista Brasileira de Geografia Física 14, no 5 (30 septembre 2021) : 2711. http://dx.doi.org/10.26848/rbgf.v14.5.p2711-2726.

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No intra-urbano as heterogeneidades socioespaciais originam espaços de vulnerabilidade. A vulnerabilidade é multidimensional e diferencial, dependente da escala e da dinâmica, e ao tratar dos riscos climáticos é importante reconhecer a dinâmica atmosférica e os processos que a envolve no ajustamento homem-meio. As alterações climáticas na escala local e do lugar são amplamente reconhecidas pelos estudos do clima urbano, mas se faz emergencial a discussão conceitual, a busca pela eficiência dos métodos e instrumentos de mensuração da vulnerabilidade e a consideração do sistema climático no planejamento urbano e regional. O desafio é apreender a natureza multiescalar desta interação considerando alterações e a variabilidade climática, sem esquecer que alterações sistêmicas globais ligam-se à complexidade dos processos locais. É neste intuito que esta propositiva apresenta a articulação multiescalar como estrutura para observar os fenômenos no interior do sistema clima urbano por meio de lentes de análise – conforme as escalas geográficas do clima, a estrutura e forma da cidade – considerando-se uma compreensão multidimensional, relacional e relativa dos riscos, da produção do espaço urbano e das vulnerabilidades. O sistema clima urbano não é uma externalidade desta geografia dos riscos, é parte dinâmica fundante dela e interface entre as dinâmicas urbana e climática: na totalidade do tecido urbano (transbairros); nas formas naturais e antrópicas do sítio na configuração de potenciais unidades climáticas (inter-bairros), e nos aspectos microclimáticos (intra-bairros). Nesta perspectiva, o espaço intra-urbano e em sua dinâmica interna, apresenta o “chão” analítico para uma hermenêutica climática e urbana das vulnerabilidades na cidade. Vulnerability in the city and urban climate scales: the potential of climate units for planning A B S T R A C TIn the intra-urban area, socio-spatial heterogeneities create spaces of vulnerability. Vulnerability is multidimensional and differential, dependent on scale and dynamics, and when dealing with climatic risks it is important to recognize the atmospheric dynamics and the processes that involve it in man-environment adjustment. Climate change on a local scale is widely recognized by studies of urban climate, but conceptual discussion is urgent, the search for efficiency in methods and instruments for measuring vulnerability and consideration of the climate system in urban and regional planning. The challenge is to apprehend the multiscale nature of this interaction considering changes and climatic variability, without forgetting that global systemic changes are linked to the complexity of local processes. It is for this purpose that this proposal presents the multiscale articulation as a structure to observe the phenomena within the urban climate system through analysis lenses - according to the geographical scales of the climate, the structure and shape of the city - considering a multidimensional understanding, relational and relative risk, urban space production and vulnerabilities. The urban climate system is not an externality of this geography of risks, it is a fundamental dynamic part of it and an interface between urban and climatic dynamics: in the totality of the urban fabric (sub-districts); in the natural and anthropic forms of the site in the configuration of potential climatic units (inter-districts), and in the microclimate aspects (intra-districts). In this perspective, the intra-urban space and its internal dynamics, presents the analytical “ground” for a climatic and urban hermeneutics of the vulnerabilities in the city.Keywords: environmental changes, climate changes, risks, resilience, urbanization
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Góes, Valéria Camboim, et José Almir Cirilo. « GERAÇÃO DE BASE DE DADOS ESPACIAIS PARA ESTUDOS DE DRENAGEM URBANA NA REGIÃO METROPOLITANA DE RECIFE, PERNAMBUCO ». Revista Brasileira de Cartografia 63, no 4 (31 décembre 2011) : 555–65. http://dx.doi.org/10.14393/rbcv63n4-49225.

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Os estudos de drenagem urbana devem considerar as constantes modificações no meio urbano. As informações obtidasa partir de imagens de satélite de alta resolução, modelos numéricos do terreno e mapas de uso e ocupação do solopodem ser integradas e manipuladas por meio de ferramentas de geoprocessamento para facilitar o planejamento eauxiliar na resolução de problemas do espaço urbano. Para a Região Metropolitana do Recife – RMR, que representa umcomplexo sistema de drenagem urbano, essas informações foram incorporadas ao modelo hidrológico-hidrodinâmicoMIKE SHE/MIKE 11, com o objetivo de melhor representar a dinâmica de bacias urbanas a partir de informações maisrefinadas.
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Diego Gobbo Alves, José, et Eric Leonardo Rodrigues da Cunha. « O sistema cicloviário como alternativa para a mobilidade urbana : uma análise em piracicaba – são paulo. - Cycling system as an alternative for urban mobility : an analysis in piracicaba- são paulo. » Científic@ - Multidisciplinary Journal 4, no 1 (3 juillet 2017) : 32. http://dx.doi.org/10.29247/2358-260x.2017v4i1.p32-49.

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RESUMOAs cidades brasileiras enfrentam sérios problemas de mobilidade urbana causados, principalmente, pelo padrão de desenvolvimento urbano (disperso, segregado e dependente do modal rodoviário). O aumento dos congestionamentos e acidentes, a precariedade do transporte coletivo público, o aumento das distâncias percorridas no cotidiano e a falta de infraestruturas necessárias tem se tornando, cada vez mais, problemas estruturais nas cidades. Este artigo propõe um diagnóstico da mobilidade urbana em Piracicaba, interior do estado de São Paulo, através do sistema cicloviário como alternativa para o panorama atual de mobilidade na cidade. Como metodologia, realizou-se levantamento bibliográfico, de dados e documental; trabalhos em campo e mapeamento temático. Os resultados desta pesquisa apontam para sérios problemas da mobilidade urbana apresentados na cidade, tais como o aumento na frota de automóveis (67%) e motocicletas (150%) entre os anos de 2002 e 2015 além de um sistema cicloviário deficitário, com trechos que não interligam as principais áreas das cidades, possuindo um caráter de lazer ao invés de funcional para as atividades do cotidiano da população.Palavras-chaves: Mobilidade Urbana; Sistema cicloviário; Piracicaba – São Paulo. ABSTRACTBrazilian cities have been facing serious urban mobility problems caused mainly by the pattern of urban development (dispersed, segregated and road modal dependent). The increases in traffic jams and accidents, the precarious public transport, the increase in daily life distances and the lack of necessary infrastructure are increasingly becoming structural problems in cities. This article proposes a diagnosis of urban mobility in the Piracicaba, in São Paulo state interior, through the bicycle system as an alternative to the current panorama of mobility in the city. As methodology, a bibliographical and data survey was carried out, also field work and thematic mapping. The results show serious urban mobility problems in the city, such as the increase in the car fleet (67%) and motorcycles (150%) from 2002 to 2015 and a deficient bicycle system, with non-interconnected paths to the city’s main areas and having a leisure character rather than functional for the population daily activities.Keywords: Urban Mobility; Bicycle path system; Piracicaba - São Paulo.
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Agostinho, Mariele De Souza Parra, et Cristiano Poleto. « SISTEMAS SUSTENTÁVEIS DE DRENAGEM URBANA : DISPOSITIVOS ». Holos Environment 12, no 2 (13 décembre 2012) : 121. http://dx.doi.org/10.14295/holos.v12i2.3054.

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O processo de urbanização acarretou inúmeras alterações ambientais, modificando o funcionamento do ciclo hidrológico local, provocando frequentes enchentes, diminuição da infiltração de água no solo e erosões. Uma nova alternativa para auxiliar na melhoria do equilíbrio ambiental de bacias hidrográficas urbanas é o SUDS (Sustainable Urban Drainage Systems). Esse sistema é uma evolução do conceito de drenagem urbana convencional, pois objetiva solucionar ou amenizar problemas de erosão e, ainda, aumentar das taxas de infiltração de água na bacia hidrográfica. Isso se torna possível por intermédio de sistemas elaborados para aumentar a infiltração da água pluvial no solo e reduzir o escoamento superficial que tem como destino os corpos d’água da bacia urbanizada. Esse artigo tem como objetivo apresentar os principais dispositivos ligados ao conceito do SUDS e suas principais vantagens e desvantagens. Pôde-se concluir que o SUDS, em geral, oferece uma boa relação entre o custo-benefício para sua implantação em áreas urbanas.
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Pereira, Lucas Alves, et Carlos Roberto Loboda. « O CANTEIRO CENTRAL DA AVENIDA MINAS GERAIS : UMA ANÁLISE A PARTIR DAS DEMANDAS DEMOGRÁFICAS DE USUÁRIOS DO ENTORNO ». Caminhos de Geografia 21, no 76 (3 août 2020) : 28–41. http://dx.doi.org/10.14393/rcg217646630.

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A proposta aqui trabalhada versa sobre a relação do canteiro central da Avenida Minas Gerais em Ituiutaba (MG) e seu entorno, tendo como objetivo identificar a partir de faixas etárias os maiores contingentes populacionais do entorno, relacionando com os lugares não abarcados por um sistema de áreas verdes urbana. O percurso teórico-metodológico consistiu em uma abordagem a partir da produção do espaço urbano, por meio da qual o homem em certa medida organiza a morfologia urbana ao longo do tempo, reestruturando-a por meio da diferenciação dos lugares, chegando ao sistema de espaços livres e, por conseguinte as áreas verdes. Dessa forma, trabalhamos com as áreas verdes urbanas que são elementos importantes, constituintes e estruturadores não somente do sistema de espaços livres, mas do próprio espaço urbano. A relação dos dados demográficos do entorno e do canteiro da avenida Minas Gerais delineou nossa base analítica, sendo possível verificarmos a área como importante espaço público enquanto potencialidade e possibilidade. Dessa forma, pudemos por meio do processo de pesquisa caracterizar o entorno e apontar três localizações possíveis para intervenções, se beneficiando de sua posição para realizar a implantação de equipamentos e proporcionar melhor uso através de incentivos e instrumentos urbanísticos.
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Vilela Lemos Ferreira, Hugo, et José Carlos Ugeda Júnior. « O conceito de estrutura térmica espacial urbana no Sistema Clima Urbano de Monteiro ». Revista Brasileira de Climatologia 30 (15 juin 2022) : 715–29. http://dx.doi.org/10.55761/abclima.v30i18.15337.

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O Sistema Clima Urbano (SCU) é uma proposta teórico-metodológica para o estudo do clima urbano. Um de seus níveis de resolução é subsistema termodinâmico, que agrupa características termodinâmicas dos elementos e fenômenos do clima citadino. Produto deste subsistema, a estrutura térmica espacial urbana é uma concepção teórica da manifestação espacial do ganho de energia e da condição de temperatura dos elementos do espaço urbano. O reconhecimento e descrição da estrutura térmica espacial permite inferir sobre a manifestação e grau de magnitude de características e fenômenos climáticos urbanos, servindo como ferramenta para compreensão destes processos na vida e planejamento das cidades. Este artigo teve como objetivo analisar o conceito de estrutura térmica espacial urbana na obra Teoria e clima urbano, de Carlos Augusto de Figueiredo Monteiro. Se analisa o conceito pela obra de Monteiro, em seu possível desenvolvimento, significado e aplicabilidade. Verifica-se que a estrutura térmica espacial urbana é uma concepção teórica da condição espacial térmica do espaço urbano, observada empiricamente na relação entre o espaço urbano e sua atmosfera adjacente. Desde sua publicação, a teoria do SCU influenciou inúmeras pesquisas no Brasil e exterior, provando sua consistência prática científica.
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Marques, Rildo Oliveira, Arenilton Monteiro Serrão et Estevan Bartoli. « Ciclos econômicos, morfologia urbana e sistemas territoriais em Urucará (AM) ». Geografia Ensino & ; Pesquisa 25 (10 novembre 2021) : e30. http://dx.doi.org/10.5902/2236499453316.

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O presente artigo tem por objetivo compreender o crescimento urbano de Urucará (AM) com base nos elementos que compõem a análise da morfologia urbana e as redes de sujeitos locais que dinamizam a economia da cidade e moldam o espaço intraurbano. Para se entender a atual forma e as dimensões do plano urbano, retomam-se aspectos históricos de como a cidade foi se alterando a partir de sua inserção na rede urbana regional por meio de surtos e declínios de ciclos político-econômicos e como isso se refletiu nos planos urbanos estabelecidos. Na sequência, analisa-se a morfologia urbana reconfigurada por sistemas territoriais: Urbano-Ribeirinho (ligado à economia popular) e Urbano-Fluvial (ligado ao capital mercantil e setores dominantes da economia local). Os resultados finais salientam que a expansão urbana é condicionada pelo fator sítio que limita ou potencializa sua apropriação e que a cidade enquanto forma tem possibilitado práticas espaciais a partir de diversas centralidades, condicionando um contínuo movimento entre a sede e interiores.
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Pasquino, Gianfranco. « TRENT'ANNI DI SCIENZA POLITICA : TEMI E LIBRI ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 31, no 1 (avril 2001) : 5–29. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200029531.

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Introduzione Qualsiasi bilancio è sempre problematico, soprattutto quando è il bilancio di una disciplina nella quale la ricerca continua e per la quale gli oggetti cambiano anche grazie alla ricerca, alle risultanze, agli interventi che ne derivano. Tuttavia, esistono occasioni nelle quali la necessità di un bilancio si impone. Trent'anni di vita, per una rivista accademica, non sono pochi. Meritano di essere analizzati e collocati nel più ampio territorio della scienza politica. Il primo fascicolo della «Rivista Italiana di Scienza Politica» fu pubblicato nell'aprile del 1971. Dal punto di vista della nascita e della professionalizzazione della scienza politica in Italia, la nascita della Risp costituì il logico sviluppo dell'attività di un piccolo gruppo di studiosi che pochi mesi prima sotto la guida di Giovanni Sartori aveva collaborato alla Antologia di Scienza Politica con sezioni curate nell'ordine da Giuliano Urbani (Metodi, approcci e teorie); Stefano Passigli (Potere ed élites politiche); Giacomo Sani (Cultura politica e comportamento politico); Domenico Fisichella (Partiti politici e gruppi di pressione); Vittorio Mortara (La pubblica amministrazione) e Gianfranco Pasquino (Lo sviluppo politico). Quanto alla Rivista, quel primo fascicolo era deliberatamente e opportunamente dedicato alla politica comparata per segnalare l'importanza di quella prospettiva e del metodo che vi era sotteso. Sulla comparazione conteneva articoli di Sartori, La politica comparata: premesse e problemi, di Arend Lijphart, Il metodo della comparazione e di George J. Graham Jr., Consenso e opposizione: una tipologia, conteneva anche un articolo di Fisichella, Conseguenze politiche della legge elettorale regionale in Italia e uno di Pasquino, Le crisi di sviluppo nell'esperienza giapponese. In entrambi i casi, quegli articoli erano la prosecuzione di un interesse scientifico che si era già tradotto nella pubblicazione di due volumi, rispettivamente Fisichella (1970, e poi 1982) e Pasquino (1970). Tuttavia, mentre nel caso dei sistemi elettorali stava per aprirsi una intensa, ma tuttora incompiuta, stagione di dibattito e di riforme, che la Rivista ha monitorato standone a opportuna distanza (ad esempio, AA.VV. 1984 e 1987), nel caso dello sviluppo politico, il tema stava giungendo ad esaurimento. A riprova, sulla Rivista, se ne scrisse in seguito relativamente, forse troppo, poco. Peraltro, l'analisi dello sviluppo politico si era incrociata spesso, opportunamente e fruttuosamente con la politica comparata. Proprio per questo «incrocio», mi sembra che qualsiasi ricognizione su quanto è avvenuto, in termini di temi e di libri, in questi trent'anni debba ripartire congiuntamente dagli studi di politica comparata e di sviluppo politico.
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Sorribes i Monrabal, Josep, et Salvador Perelló Oliver. « Hacia un sistema de indicadores de vulnerabilidad urbana ». Barataria. Revista Castellano-Manchega de Ciencias Sociales, no 6 (27 avril 2006) : 87–103. http://dx.doi.org/10.20932/barataria.v0i6.251.

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Desde la segunda mitad del XIX hasta nuestros días, los sistemas de ciudades han conformado la matriz económica, política y social del mundo. A lo largo de más de un siglo y medio, el crecimiento económico e industrial de las naciones, se ha articulado en tomo al fenómeno urbano, siendo en las ciudades donde se siguen generando las sinergias más productivas, creativas e innovadoras. Sin embargo, los núcleos urbanos se han convertido también en un caldo de cultivo perfecto para la pobreza, la desigualdad, la marginación y la discriminación social, así como para la violencia, la contaminación y la congestión. Desde una perspectiva disciplinar los términos anglosajones urban blight y urban renewal están íntimamente relacionados, consecutivamente, con los procesos degenerativos que se producen en determinadas áreas urbanas y con la "terapia" (pública, privada o mixta) mediante la que se intenta abortar estos procesos degenerativos. Un área degradada (sea un barrio periférico, un polígono oficial de viviendas sociales o las áreas no renovadas de los centros históricos) adquiere tal condición cuando concurren en ella niveles de degradación física y funcional que la privan de atractivo locacional para usos residenciales o terciarios. Este atractivo locacional no es independiente, obviamente, del (que puedan ser considerados aceptables por él) sistema de valores que comparte una sociedad en un momento histórico determinado.
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Ramírez Serpa, Iván. « La liberizacion del transporte público y su influencia en el desarrollo urbano de las centralidades interdistritales de los sectores norte, este y sur de lima metropolitana. 1990-2010 ». Territorios en formación, no 12 (19 décembre 2017) : 113. http://dx.doi.org/10.20868/tf.2017.12.3651.

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ResumenEl objeto del estudio analiza las implicaciones de la liberización del transporte público en el desarrollo de las nuevas centralidades urbanas de la capital del Perú. Centralidades que emergieron en aquella ciudad popular autoconstruida, en donde la red de transporte público, basada en las denominadas “combis”, fue determinante en su evolución. De esta manera se reconsidera el trascendente significado de la relación recíproca entre la movilidad y la estructuración urbana. Vinculando el proceso de crecimiento urbano disperso, la estructuración vial, los conglomerados productivos, y las características de la movilidad en el tiempo; y de como estos, han contribuido a configurar la morfología y dinámica urbana de la ciudad, entendiendo desde este enfoque, el modelo urbano en Lima entre finales del siglo XX y principios del siglo XXI. La investigación utiliza un método principalmente cuantitativo para demostrar la relación entre movilidad y estructuración urbana, y de cómo esta proporción está relacionada con la concentración económica. Para ello se ha desarrollado un modelo de conectividad y accesibilidad hacia y desde las centralidades estudiadas. De esta manera el componente movilidad–transporte se toma como condicionante en los procesos urbanos y territoriales, que en contraste a las centralidades asociadas a nodos de autopistas de suburbios de sociedades altamente motorizadas, en Lima, es el sistema de transporte público-“combis” es quien refuerza dichas centralidades. Palabras clave Movilidad en Latinoamérica, Liberalización del Transporte Público - “combi”, Centralidad Interdistrital, Ciudad Popular, Dispersión Urbana AbstractThe objective of the study analyzes the implications of the liberalization of public transport in the development of the new urban centralities of the capital of Peru. Centralities that emerged in that self-built popular city, where the public transport network, based on the so-called "combis", was determinant in its evolution. In this way the transcendent meaning of the reciprocal relationship between mobility and urban structuring is reconsidered. Linking the process of dispersed urban growth, road structuring, productive conglomerates, and the characteristics of mobility over time; and how these have contributed to shape the urban morphology and dynamics of the city, understanding from this approach the urban model in Lima between the end of the twentieth century and the beginning of the twenty-first century. The research uses a mainly quantitative method to demonstrate the relationship between mobility and urban structuring, and how this proportion is related to economic concentration. For this, a model of connectivity and accessibility has been developed to and from the centralities studied. In this way the mobility-transport component is taken as a conditioner in the urban and territorial processes, that in contrast to the centralities associated to suburban motorway nodes of highly motorized societies, in Lima, is the system of public transportation "combis" Is who reinforces these centralities. KeywordsMobility in Latin America, Public Transportation Liberalization - "combi", Interdistrict Centralization, Popular City, Urban Dispersion.
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Pereira, Paulo Sérgio, et Jorge Luiz Gomes Monteiro. « A CONSOLIDAÇÃO DA CIDADE DE RONDONÓPOLIS COMO UM POLO DE SAÚDE NA REGIÃO GEOGRÁFICA INTERMEDIÁRIA DE RONDONÓPOLIS – MT ». InterEspaço : Revista de Geografia e Interdisciplinaridade 5, no 19 (26 février 2020) : 202023. http://dx.doi.org/10.18764/2446-6549.e202023.

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THE CONSOLIDATION OF THE CITY OF RONDONÓPOLIS AS A CENTER OF HEALTH IN THE INTERMEDIATE GEOGRAPHIC REGION OF RONDONÓPOLIS – MTLA CONSOLIDACIÓN DE LA CIUDAD DE RONDONÓPOLIS COMO UN CENTRO DE SALUD EN LA REGIÓN GEOGRÁFICA INTERMEDIA DE RONDONÓPOLIS – MTRESUMOO presente artigo analisa a polarização exercida pela cidade de Rondonópolis a partir dos eventos de prestação dos serviços de saúde realizados pelo Sistema Único de Saúde (SUS), especialmente aqueles relacionados à média e alta complexidade, ou seja, as internações, no contexto da Região Geográfica Intermediária de Rondonópolis. A pesquisa recorreu aos conceitos teóricos e metodológicos que fundamentam e balizam o estudo urbano, especificamente, aqueles ligados à rede urbana, à hierarquia urbana, à centralidade urbana e às cidades médias. Como resultado, afirma-se que a cidade de Rondonópolis vem ao longo do tempo se consolidando como um importante lócus de prestação de serviços no setor da saúde, evidenciando uma clara dependência de vários municípios no seu entorno pela busca desses serviços, sobretudo, os de médias e altas complexidades.Palavras-chave: Serviços de Saúde; Polarização; Rede Urbana; Cidade Média.ABSTRACTThis article analyzes the polarization realized by Rondonópolis city from health services events provided by the Unified Health System (SUS), especially those related to medium and high complexity, that is, hospitalizations, in the context of the Intermediate Geographic Rondonópolis Region. This research applied to the theoretical and methodological concepts that underlie and guide the urban study, specifically, those linked to the urban network, urban hierarchy, urban centrality and medium cities. As a result, it shows that Rondonópolis city has been consolidated over time as an important locus of service payment in the health sector, evidencing a clear dependence on several municipalities in its surroundings. In order to search for these services, in special, those of medium and high complexities. Keywords: Health Services; Polarization; Urban Network; Middle City.RESUMENEste artículo analiza la polarización ejercida por la ciudad de Rondonópolis a partir de los eventos de servicios de salud proporcionados por el Sistema Único de Salud (SUS), especialmente aquellos relacionados con la complejidad media y alta, es decir, las hospitalizaciones, en el contexto de la Región. Geográfica Intermedia de Rondonópolis. La investigación recurrió a los conceptos teóricos y metodológicos que subyacen y guían el estudio urbano, específicamente, aquellos vinculados a la red urbana, la jerarquía urbana, la centralidad urbana y las ciudades medianas. Como resultado, se afirma que la ciudad de Rondonópolis se ha consolidado con el tiempo como un importante lugar de servicios en el sector de la salud, evidenciando una clara dependencia de varios municipios a su alrededor para la búsqueda de estos servicios, especialmente aquellos de Complejidades medias y altas.Palabras clave: Servicios de Salud; Polarización; Red Urbana; Ciudad Media.
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Spadaro, Chiara, et Giacomo Pettenati. « Le politiche urbane del cibo come possibile arena per la governance climatica urbana ». RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no 2 (mai 2022) : 92–109. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa2-2022oa13803.

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Nel dibattito sulla sostenibilità urbana hanno assunto un ruolo crescente, da circa vent'anni a questa parte, le cosiddette politiche urbane del cibo (PUC), che mirano a ridurre gli impatti ambientali e aumentare la giustizia socio-spaziale dei sistemi alimentari, agendo alla scala urbana. Tali politiche costituiscono secondo alcuni un ambito di grande potenzialità per la governance climatica urbana, grazie alla possibilità di agire sul consumo alimentare delle popolazioni urbane, che costituisce uno dei principali fattori di impatto ambientale su scala globale. Non mancano tuttavia le riflessioni critiche, relative alla realecapacità di azioni e politiche localizzate di modificare strutturalmente sistemi del cibo complessi. Questo contributo si interroga sul possibile ruolo delle PUC nel quadro della governance climatica urbana, a partire dall'analisi delle realtà presenti all'interno della Rete Italiana Politiche Locali del Cibo e con un approfondimento sui casi di Roma e Milano.
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Pedron, Fabrício de Araújo, Ricardo Simão Diniz Dalmolin, Antonio Carlos de Azevedo, Everton Luis Poelking et Pablo Miguel. « Utilização do sistema de avaliação do potencial de uso urbano das terras no diagnóstico ambiental do município de Santa Maria - RS ». Ciência Rural 36, no 2 (avril 2006) : 468–77. http://dx.doi.org/10.1590/s0103-84782006000200017.

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A expansão urbana acelerada tem provocado diversos impactos negativos ao ambiente. A necessidade de novas metodologias que permitam um planejamento mais adequado dos recursos naturais é cada dia mais evidente. O objetivo deste trabalho foi realizar um diagnóstico ambiental em áreas urbanas de Santa Maria - RS, determinando-se os conflitos de uso das terras através, do Sistema de Avaliação do Potencial de Uso Urbano das Terras (SAPUT). Foram utilizados produtos e técnicas de sensoriamento remoto e geoprocessamento de imagens. Os problemas de uso indevido das terras identificados estão relacionados com a fragilidade do material geológico e do recurso solo. Até 33% da área vem apresentando utilização acima do seu potencial devido ao seu uso inadequado para construções e agricultura urbana.
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Avid Nava, Eunice María, et Fernando Noel Winfield Reyes. « Evaluar la resiliencia climática desde su correlación con las redes verdes urbanas. Aplicación en Zona Coyol, Veracruz, México ». E-RUA 15, no 03 (13 octobre 2023) : 100–111. http://dx.doi.org/10.25009/e-rua.v15i03.198.

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El presente documento refleja el modelo aplicado para evaluar la resiliencia climática en la Zona de estudio Coyol, en la ciudad de Veracruz, México, que forma parte de la tesis doctoral Redes verdes urbanas como conectoma para la resiliencia climática. La propuesta de un modelo de evaluación sistémica, ha considerado una estructura metodológica mixta a partir de tres dimensiones temáticas: existencia de nodos y enlaces verdes, enriquecimiento de las conexiones verdes urbanas y fortalecimiento del sistema urbano resiliente. Al exponer únicamente la dimensión vinculada al eje temático resiliencia climática, se expresan categorías clave como los servicios ambientales de la calidad del agua, aire, biodiversidad, de esta última destacando el control ambiental a través de la proporción de áreas verdes y su regulación climática, así como el efecto de isla de calor urbana. Además de ubicar y ponderar las estrategias urbanas de diseño ambiental, operación y mantenimiento, regulación y planificación urbano ambiental.
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Brugué, Quim, et Ricard Gomà. « Gobierno local, ciudad y política urbana ». Estudios Demográficos y Urbanos 13, no 3 (1 septembre 1998) : 561. http://dx.doi.org/10.24201/edu.v13i3.1028.

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El artículo ofrece, desde la perspectiva disciplinaria de la ciencia política, una propuesta de renovación conceptual en el campo de la política urbana. En primer lugar, los autores revisan las principales aportaciones teóricas de las ciencias sociales a la cuestión urbana. Sostienen que tras los desarrollos ecológicos y culturalistas, el análisis urbano entra en una fase de involución teórica y sobrefragmentación empírica sólo superada hacia finales de la década de los setenta por las propuestas de la Escuela Urbana de París y sus seguidores británicos durante los ochenta. En segundo lugar, a partir de la crítica a la nueva teorización proponen una reconstrucción de la política urbana sobre dos bases: a) la definición del sistema urbano como el abanico de relaciones sociales que giran en torno a la generación, distribución de usos y asignación social del suelo y del parque inmobiliario, y b) su conexión con la esfera estatal por medio de la dimensión urbana de las políticas públicas del Estado de bienestar. Finalmente, exploran el nuevo potencial de las políticas urbanas en un contexto de reforzamiento de los gobiernos locales y de transformación de las ciudades hacia un esquema postindustrial difuso.
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Corritore, Renzo P. « Un problema negletto. Per un riesame della questione annonaria nelle cittŕ di antico regime ». STORIA URBANA, no 134 (juin 2012) : 5–9. http://dx.doi.org/10.3280/su2012-134001.

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Approvvigionamento - Mediterraneo - Mercato - Storia urbana - Adam Smith, Ferdinando Galiani«Le leggi riguardanti il grano possono ovunque essere paragonate alle leggi riguardanti la religione. Il popolo si sente tanto interessato a ciň che attiene alla sua sussistenza in questa vita, o alla sua felicitŕ di una vita futura, che il governo deve assecondare i suoi pregiudizi e, per conservare la tranquillitŕ pubblica, deve instaurare un sistema che la popolazione stessa approvi. Č forse per questo motivo che raramente si trova instaurato un sistema ragionevole riguardo a questi due problemi essenziali» (Digressione concernente il commercio dei grani e le leggi sui grani, in La Ricchezza delle Nazioni). I saggi raccolti in questo numero monografico di «Storia Urbana» vogliono verificare la fondatezza di questo passo, assai noto, di Adam Smith sull'irrazionalitŕ dei sistemi annonari durante l'ancien régime, concentrandosi sul rapporto fra approvvigionamento cittadino (annona) e strutture urbane in importanti centri del Mediterraneo. La resilienza di tali istituzioni, ma anche la loro capacitŕ di adattarsi a contesti radicalmente diversi, mutando la loro natura secondo il contesto e la congiuntura, fanno ritenere quanto meno semplicistica tale affermazione. Č auspicabile quindi una riapertura del dossier sussistenza e approvvigionamento nelle cittŕ e negli stati dell'etŕ pre-industriale secondo schemi piů aggiornati e in un orizzonte spazio-temporale meno angusto.
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Silva, Fander De Oliveira, et William Rodrigues Ferreira. « PERIODIZAÇÃO E EVOLUÇÃO DA LOGÍSTICA URBANA DE CARGAS ». InterEspaço : Revista de Geografia e Interdisciplinaridade 3, no 8 (14 août 2017) : 142. http://dx.doi.org/10.18764/2446-6549.v3n8p142-158.

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PERIODIZATION AND EVOLUTION OF URBAN LOGISTICS OF LOADSPERIODIZACIÓN Y EVOLUCIÓN DE LA LOGÍSTICA URBANA DE CARGASA Logística tem apresentado uma contínua evolução no espaço urbano e no seu conceito funcional. Ao longo do seu desenvolvimento chegou a ser considerada um dos principais pontos estratégicos do sistema de produção integrado, incorporando inovações e gerando outras de acordo com o atual conceito de Gerenciamento de Cadeia de Suprimentos. O objetivo principal deste trabalho leva a compreender como a Logística Urbana se desenvolve no Brasil, que apesar de ter emergido tardiamente no país, em comparação com outros países, desenvolveu uma estrutura capaz de alimentar os circuitos espaciais produtivos e, além disso, se tornou um elemento importante no reordenamento do território brasileiro, ocupando posições de destaque na composição dos orçamentos públicos e privados.Palavras-chave: Logística; Carga Urbana; Geografia dos Transportes.ABSTRACTLogistics, understood as transportation and storage of products, has presented a continuous evolution in the urban morphology and its functional concept. Throughout its development, it has been considered, together with Marketing, one of the main strategic points of the integrated production system, incorporating innovations and generating others according to the current concept of Supply Chain Management (SCM). The main objective of this work is to understand how Logistics develops in Brazil, which, despite having emerged late in the country, compared to other countries, developed a structure capable of feeding the productive space circuits and, moreover, became an element Important in the reordering of Brazilian territory, occupying prominent positions in the composition of public and private budgets.Keywords: Logistics; Urban Load; Geography of Transport.RESUMENLa Logística ha tenido una evolución continua en el espacio urbano y no su concepto funcional. A lo largo de su desarrollo llegó a ser considerada una de los principales puntos estratégicos del sistema de producción integrada, que incorpora innovaciones y genera otras en relación con el concepto actual de Gestión de la Cadena de Suministro. El objetivo principal de este trabajo lleva a entender la forma en que la logística urbana se desarrolla en Brasil, que a pesar de haber surgido tarde, en comparación con otros países, ha desarrollado una estructura capaz de alimentar los circuitos espaciales productivos y, por otra parte, se ha convertido en un elemento importante en la reorganización del territorio brasileño, ocupando posiciones destacadas en la composición de los presupuestos públicos y privados.Palabras clave: Logística; Carga Urbana; Geografia dos Transportes.
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Rozenthal de Souza Cruz, Aline Souza. « A ordem patrimonialista e os modais do sistema de transporte coletivo da cidade do Rio de Janeiro ». Caderno de Geografia 29, no 2 (29 août 2019) : 106–17. http://dx.doi.org/10.5752/p.2318-2962.2019v29n2p106-117.

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O presente trabalho estuda a gestão público-privada dos modais do sistema de transportes coletivos da cidade do Rio de Janeiro nos últimos trinta anos. Ou seja, investiga as práticas patrimonialistas e suas contradições que permeiam os processos de concessões e privatizações, os quais são, por vezes, marcados pela efetivação de domínios territoriais urbanos e extração de rendas monopolistas, de modo a dificultar uma mobilidade universal. Assim, se desenvolve um diálogo entre a perspectiva crítica de estudos urbanos e o pensamento social brasileiro, a fim de englobar a totalidade espacial, desvelar os mecanismos invisíveis da ordem distante, e trazer as especificidades das conjunturas políticas e econômicas brasileiras. Neste sentido, nos são caros, por um lado, os conceitos de patrimonialismo e formação social em autores como Weber (2004) e Faoro (1993, 2001); e, de outro, os conceitos de produção do espaço, empresariamento urbano e mobilidade urbana. Além disso, em termos metodológicos, a pesquisa lançou mão de levantamento bibliográfico e documental, exame das licitações, e análise dos relatórios das Comissões Parlamentares de Inquérito (CPI) das Barcas e dos Transportes/Ônibus.Palavras-chave: Mobilidade Urbana, Neoliberalismo, Patrimonialismo.Abstract This paper studies the public-private management of the modalities of the collective transportation system of the city of Rio de Janeiro in the last thirty years. That is, it investigates the patrimonial practices and their contradictions that permeate the processes of concessions and privatisations, which are sometimes marked by the realisation of urban territorial domains and the extraction of monopoly incomes, in order to hinder universal mobility. Thus, a dialogue is developed between the critical perspective of urban studies and Brazilian social thought, in order to encompass the spatial totality, to unveil the invisible mechanisms of the distant order, and to bring the specificities of the Brazilian political and economic conjunctures. In this sense, we are expensive, on the one hand, the concepts of patrimonialism and social formation in authors like Weber (2004) and Faoro (1993, 2001); and, on the other hand, the concepts of space production, urban entrepreneurship and urban mobility. Also, in methodological terms, the research has used bibliographical and documentary surveys, an examination of bids, and analysis of the reports of the Parliamentary Commissions of Inquiry (CPI) of Barges and Transport / Buses.Keywords: Urban Mobility, Neoliberalism, Patrimonialism.
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Chique Calderón, Boris Jaime, Henry Jesús Chique Calderón et Luis Alberto Cabrera Zúñiga. « Análisis del sistema de transporte urbano para optimizar el tiempo de viaje del pasajero de la ciudad de Puno-2018 ». REVISTA VERITAS ET SCIENTIA - UPT 9, no 1 (10 juillet 2020) : 134–44. http://dx.doi.org/10.47796/ves.v9i1.285.

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El objetivo de la investigación fue analizar el sistema de transporte urbano de la ciudad de Puno, se propone de infraestructura vial urbano para tener una capacidad vial de acuerdo al tipo de vía y así poder optimizar el tiempo de viaje del pasajero según la tendencia de movilidad, movilidad de origen destino según zonas, movilidad del transporte urbano. Se analizó el recorrido de rutas de transporte público urbano para determinar la velocidad promedio y así poder conocer los tiempos de viajes. La hipótesis que se ha formulado es: con el análisis del sistema de transporte urbano se propone infraestructura vial urbana para optimizar el tiempo de viaje del pasajero de la ciudad de Puno-2018, se analiza la tendencia de movilidad según origen destino, la movilidad del transporte urbano, rutas de transporte urbano público e infraestructura vial urbana. La investigación centró su metodología, bajo un enfoque cuantitativo, diseño no experimental. Se aplicó un cuestionario como un instrumento para el análisis; de los cuales permitieron recoger información y analizar las variables de estudio y efectuar las correlaciones. La muestra estuvo conformada de 384 pasajeros y 8 microbuses que brindan servicio en las principales rutas de transporte público urbano. Como resultado se tiene que el sistema de transporte urbano de la ciudad de Puno es concentrado debido al uso de suelo en la zona céntrica, la movilidad vehicular tiene obstáculos en el flujo debido al uso de la calzada como estacionamiento y que las vías superan su capacidad vial la cual no optimiza los tiempos de viajes en ciudad de Puno para lo cual se requiere de infraestructura vial urbana como son: terminales terrestres, pavimentado de las vías paraderos, declarar zonas rígidas las vías que son utilizadas por las rutas de transporte urbano e implementar un sistema inteligente de gestión de tráfico en las intersecciones principales de la ciudad.
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Cauduro, Flávia, et Henrique De Matos. « Drenagem e a Urbanização – Estudo de caso dos impactos da urbanização no sistema de drenagem em uma cidade de pequeno porte ». Revista Técnico-Científica de Engenharia Civil Unesc - CIVILTEC 5, no 2 (11 juin 2021) : 58. http://dx.doi.org/10.18616/civiltec.v5i2.6567.

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O crescimento populacional e o processo de urbanização, sem planejamento em infraestrutura urbana, vem acompanhado de inúmeros problemas, principalmente no que se refere às instalações urbanas dos sistemas de água, esgotos sanitários e pluviais, e a inexistência de fiscalização que resulta na ocupação das áreas de risco. Dentre os sistemas instalados, o sistema de esgotamento pluvial compreende conjuntos de medidas que têm como objetivo minimizar os riscos e os prejuízos causados por inundações e possibilitar o desenvolvimento urbano de forma harmônica, articulada e sustentável. Em uma perspectiva mais moderna, os sistemas de drenagem devem ser vistos como um dos componentes do espaço urbano, uma vez que é impossível dissociá-lo da infraestrutura das cidades. O sistema deve ser projetado para compor a paisagem urbana e promover sua valorização de forma bem integrada ao urbanismo. O presente estudo tem objetivo de estudar o impacto do crescimento urbano no sistema de drenagem de uma cidade de pequeno porte do Estado de Santa Catarina. O objeto de estudo abrange a área central de uma municipalidade de 16.684 habitantes, fundada no ano de 1885. A área de estudo contempla uma região de ocupação mista, composta principalmente por residências horizontais e verticais, comércios de pequeno e médio, e está inserida na bacia hidrográfica do Rio Urussanga. O estudo foi realizado em três anos pré-definidos, 1999, 2009 e 2019. Com auxílio de imagens via satélite foi medido o desenvolvimento urbano nestes períodos com base nas taxas de uso e ocupação do solo correlacionadas com os Coeficientes de Escoamento Superficial. Foram então quantificados valores que permitem mensurar os impactos da urbanização num sistema de drenagem tradicional de modo a analisar os agentes de impacto e listar o desenvolvimento do sistema. O processo de urbanização estudado apresentou os resultados esperados, com o passar dos anos a área se desenvolve sem preocupação com as taxas ocupação do solo, apresentando uma redução de área verde na ordem de 36% ao longo dos anos. O sistema de drenagem é sobrecarregado devido a impermeabilização do solo e apresenta uma defasagem imediata a sua concepção, quando não analisado corretamente o cenário de pós urbanização.
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