Littérature scientifique sur le sujet « Sistema produttivo agricolo »

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Articles de revues sur le sujet "Sistema produttivo agricolo"

1

Paoloni, Lorenza. « L'impresa agricola nella transizione verso le energie rinnovabili ». AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no 1 (juin 2011) : 25–56. http://dx.doi.org/10.3280/aim2011-001003.

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Résumé :
Nel presente articolo si affrontano alcuni aspetti critici del passaggio dal vigente sistema di produzione energetica basato sui combustibili fossili alla c.d.. In particolare viene analizzato il settore agricolo ove si registra una crescente attenzione verso la produzione di energia proveniente dalle risorse naturali e dalle coltivazioni di vegetali sul fondo o da fonti agro-forestali. Nel contempo, perň, si evidenzia come le produzioni agricole contribuiscano in maniera significativa al fenomeno delmentre le produzioni agroenergetiche, sebbene indirizzate a mitigare le emissioni di CO2, e dunque a limitare gli effetti nocivi del cambiamento climatico sull'intero pianeta, possono confliggere con alcune fondamentali esigenze dell'uomo prima fra tutte la produzione di prodotti agricoli destinati all'alimentazione. Si scontrano, cosě, modelli produttivi agricoli energivori e plasmati sul paradigma industriale con modelli produttivi sostenibili e piů attenti all'utilizzo razionale delle risorse naturali anche al fine di garantire l'autosufficienza alimentare e laalle singole comunitŕ. In questo contesto cosě complesso si colloca l'impresa agricola che produce energie rinnovabili (da biomasse, da agro-combustibili, da utilizzo delle energie naturali) oggi presente nel nostro ordinamento con una sua fisionomia specifica pur in assenza di una qualificazione giuridica unitaria. Si analizza anche il ruolo dei certificati verdi agricoli nella lotta al cambiamento climatico e la funzione delle filiere agro-energetiche, in particolare di quelle corte, che consentono di ridurre al massimo la distanza tra luogo di produzione e di consumo dell'energia e possono rappresentare, altresě, un volano per lo sviluppo economico-sociale delle comunitŕ locali.
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2

Canfora, Irene. « La normativa speciale dell’impresa agricola nel quadro di un sistema agroalimentare sostenibile in Europa ». Przegląd Prawa Rolnego, no 1(30) (8 juin 2022) : 45–55. http://dx.doi.org/10.14746/ppr.2022.30.1.4.

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Résumé :
Il saggio analizza l’evoluzione della legislazione italiana dell’impresa agricola in relazione agli sviluppi delle politiche agricole europee. Il saggio evidenzia che, sia la normativa europea che quella nazionale nei più recenti sviluppi confermano la specialità del diritto agrario, finalizzato alla conservazione delle attività agricole e del territorio rurale, così come al funzionamento della filiera agroalimentare al cui interno l’attività produttiva agricola europea rappresenta un anello essenziale.
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3

Carrosio, Giovanni. « La diffusione degli impianti per la produzione di energia da biogas agricolo in Italia : una storia di isomorfismo istituzionale ». STUDI ORGANIZZATIVI, no 2 (avril 2013) : 9–25. http://dx.doi.org/10.3280/so2012-002001.

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Résumé :
L'articolo affronta il tema della diffusione degli impianti per la produzione di energia da biogas agricolo in Italia, partendo da una lettura di tipo socio-organizzativo. Tale approccio ha consentito di mettere in luce una serie di evidenze emerse da una ricerca sul campo: ovvero, il ruolo esercitato dai fattori istituzionali e dalla formazione di un campo organizzativo strutturato nella produzione di una serie di spinte all'omogeneizzazione delle esperienze di produzione agroenergetica. Questo processo, che viene inquadrato attraverso gli stimoli interpretativi del neo-istituzionalismo e degli studi sugli stili aziendali peculiari della sociologia rurale, ha significato la messa in opera di una serie di modelli organizzativi che hanno determinato, in alcuni casi, uno scostamento significativo tra gli obiettivi delle politiche di incentivazione per le agroenergie – riduzione delle emissioni climalteranti, indipendenza energetica, sviluppo rurale - e i risultati effettivamente ottenuti. Dalla analisi emerge come le spinte isomorfiche abbiano prodotto dei modi di organizzare la produzione di energia ed il suo dispacciamento, decisamente incoerenti rispetto alle motivazioni per le quali le energie rinnovabili vengono incentivate ed inefficienti nel garantire assetti sostenibili per le singole imprese agricole. Si mette in luce, infatti, come le politiche di incentivazione della produzione di energia da biogas abbiano favorito soprattutto il rafforzarsi di uno stile aziendale riconducibile al modello della modernizzazione agricola - caratterizzato da una tendenza all'ampliamento di scala delle aziende ed una marcata accelerazione dell'industrializzazione dei processi produttivi, piuttosto che l'emergere di assetti gestionali basati sulla pluriattivitŕ, dove il sistema di produzione di energia diviene funzionale alla chiusura dei cicli ecologici ed alla creazione di valore aggiunto a partire dagli stessi fattori produttivi. L'analisi compiuta si basa sui dati del censimento degli impianti a biogas realizzato nell'ambito del progetto di ricerca PRIN 2008LY7BJJ_002, che consentono di capire l'evoluzione del settore in modo diacronico, mettendo in luce localizzazione degli impianti, potenza elettrica installata, matrici agricole utilizzate nel processo di digestione anaerobica. Ad una analisi di tipo quantitativo, si č aggiunta l'individuazione di una serie di studi di caso rappresentativi della varietŕ dei modelli organizzativi adottati per la produzione agroenergetica e sono state effettuate diciotto interviste a testimoni qualificati: agricoltori, tecnici, progettisti, agronomi. Le interviste, in particolare hanno permesso di comprendere le varie sfaccettature dei tipi di pressione esistenti in un campo organizzativo popolato da una vastitŕ di figure professionali. In sede di conclusione si ipotizza come, a partire da una revisione dei sistemi di incentivazione, sarebbe possibile contrastare le pressioni che hanno portato il campo organizzativo verso un isomorfismo inefficiente, favorendo la diversificazione degli impianti, dei modi di approvvigionamento, degli utilizzi e delle destinazioni del biogas e dell'energia prodotta da esso.
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4

Di Majo, Antonio. « Il prelievo tributario sui redditi delle imprese agricole italiane ». QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no 3 (octobre 2012) : 135–42. http://dx.doi.org/10.3280/qu2012-003006.

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Résumé :
Il prelievo tributario sui redditi delle imprese agricole italiane I redditi delle imprese agricole italiane sono prevalentemente tassati sulla base del sistema catastale. Il ricorso a forme forfettarie di tassazione č diffuso in molti paesi sviluppati (con aggiornamenti dei valori piů frequenti che in Italia). I dati qui presi in esame (ricavati dalle statistiche dell'anagrafe tributaria) dimostrano l'esiguitŕ degli imponibili dichiarati dalle imprese agricole (sia personali sia societŕ di capitali, queste ultime tassate su redditi effettivi). Questa peculiaritŕ deriva prin- cipalmente dalla mancanza di aggiornamenti frequenti degli estimi catastali, ma non č molto differente dalla situazione di altri settori produttivi del nostro paese. Infatti da circa un decennio anche molte piccole imprese non agricole utilizzano forme forfettarie di tassazione, con imponibili raramente aggiornati. Oltre alle conseguenze sul gettito , queste caratteristiche rendono anche inefficace l'utilizzo della politica tributaria per orientare la struttura della produzione agraria.
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5

Abbatecola, Emanuela, Davide Filippi et Marco Omizzolo. « Incursioni L'inconsistenza dei diritti. Il Grave Sfruttamento del Lavoro migrante in Italia. Introduzione. Dal caporalato al padronato. Riflessioni critiche sul sistema del Grave Sfruttamento Lavorativo ». MONDI MIGRANTI, no 2 (juillet 2022) : 9–36. http://dx.doi.org/10.3280/mm2022-002001.

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Résumé :
L'articolo analizza la complessità del fenomeno del grave sfruttamento lavorativo e la sua sistematizzazione organica quale espressione propria del capitalismo con-temporaneo. Assunti i limiti entro cui, nel mondo accademico e nel dibattito pub-blico, si riflette su queste dinamiche, gli autori propongono una nuova definizione del concetto di grave sfruttamento lavorativo, tentando di integrare approcci e sguardi che in letteratura risultano frammentati. Questa definizione è fondata su tre dimensioni: economica, sociale-riproduttiva, ambientale, da considerare in una relazione circolare nella quale le conseguenze dell'una si ripercuotono sulle altre. In questo quadro, la condizione della forza lavoro, soprattutto migrante, si è trasfor-mata in un crocevia sul quale converge un pluralismo regolativo, formale e infor-male, che determina subordinazione e gravi forme di sfruttamento. È un processo che non è circoscrivibile nel solo ambito agricolo, ma diffuso in molteplici settori produttivi, ognuno dei quali con specifiche modalità di funzionamento. La rifles-sione supera dunque la centralità assunta negli anni dal concetto di caporalato per introdurre quella di padronato, dove le responsabilità sono da individuare nella si-stematicità dei fenomeni connessi al grave sfruttamento lavorativo.
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6

« Struttura spaziale dei sistemi produttivi e del valore aggiunto agricolo in Italia ». QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no 4 (février 2015) : 147–68. http://dx.doi.org/10.3280/qu2014-004007.

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Thèses sur le sujet "Sistema produttivo agricolo"

1

CINA', Roberto. « Realizzazione di un sistema per la gestione remota degli impianti fotovoltaici e per l’ottimizzazione dei rapporti tra produzione energetica e consumi aziendali ai fini del miglioramento della sostenibilità ambientale dei sistemi produttivi in aree rurali ed agricole ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2014. http://hdl.handle.net/10447/90936.

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2

Urbisaglia, Gianluca. « Relazioni sindacali e rapporti di lavoro nel contesto economico-produttivo del settore agricolo ». Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11562/981995.

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Résumé :
L'obiettivo principale di questo lavoro di ricerca è quello di fornire il quadro e la qualità delle tutele offerte per il lavoro subordinato dalla specifica normativa giuslavoristica e dalla contrattazione collettiva di lavoro, alla luce dell'evoluzione economico-produttiva del settore agricolo. La Thesis che si vuole dimostrare è che nel settore primario le tutele scaturenti dalla normativa legale e pattizia dei rapporti di lavoro subordinato e il sistema di relazioni sindacali non risultano appropriati al sistema economico-produttivo né corrispondono alle esigenze di tutela dei lavoratori, dei datori di lavoro e delle strutture collettive del sistema padronale
The study explores and discusses the specific national framework of Labour Law and Labour relations system in the agricultural sector. The study reveals that the country has a quite exhaustive structure of labour legislation and collective bargaining but practically the labour laws and contractual protections are inappropriate in terms of effective tutelage of workers' needs and does not reflects the evolution of the agricultural sector and its heterogenity of products and markets. The CAP and particular Italian agro-industrial legislation have contributed to all this
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Actes de conférences sur le sujet "Sistema produttivo agricolo"

1

Cavallo, Aurora, Benedetta Di Donato, Rossella Guadagno et Davide Marino. « Nutrire Roma : il ruolo dell’agricoltura urbana nel fenomeno urbano ». Dans International Conference Virtual City and Territory. Roma : Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8042.

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Résumé :
Scopo di questa nota è di esaminare i caratteri e le dinamiche che connotano l’agricoltura urbana nel caso di Roma. Il contributo sintetizza in chiave evolutiva i fatti stilizzati del rapporto tra città e campagna, successivamente si indaga il contesto produttivo agricolo al fine di proporre una tassonomia dei tipi di agricoltura urbana. Il tentativo che qui si propone è una preliminare lettura dell’agricoltura urbana attraverso un sistema di criteri per la classificazione della distribuzione funzionale e relazionale del primario in aree metropolitane. Tali categorie interpretative tentano di ricostruire le relazioni causali che traducono i modelli produttivi agricoli (caratteristiche strutturali, ordinamenti, forme giuridiche, forme d’uso delle risorse naturali, collocazione), in specifiche forme spaziali e funzionali nella dimensione urbana – fisica e sociale -. Sul piano teorico tale lettura s’inserisce nel paradigma coevolutivo e guarda al paesaggio come il risultato delle interazioni tra il sistema ambientale e l’agire dell’uomo che abita e utilizza il territorio (Marino e Cavallo, 2009). Una sintesi tipologica definitiva sembra ancora un obiettivo da raggiungere, sicuramente questo è il primo passo verso la costruzione di una griglia interpretativa e di un vocabolario tipologico da mettere poi a sistema con i dati morfologici e quelli di uso del suolo. The aim of this paper is to examine the characteristics and the dynamics that characterize urban agriculture in the case of Rome. We summarize in an evolutionary approach the stylized facts of the relationship between town and country, then we investigate the context of agricultural production in order to propose a taxonomy of the types of urban agriculture. The effort proposed here is a preliminary analysis of urban agriculture through a system of criteria for the classification of the distribution of the functional and relational features of agricultural activities in metropolitan areas. These interpretative categories attempt to reconstruct the causal relationships that translate agricultural production models (farms’ data, legal forms, use of natural resources, localization), in specific forms in the spatial and functional urban dimension - physical and social - . On the theoretical level this analysis is embedded in the co-evolutionary paradigm and looks to the landscape as the result of interactions between the environmental system and the action of human who lives and uses the territory (Marino and Cavallo, 2009). This typization ultimately still seems a goal to achieve, this is the first step towards the construction of an interpretative and vocabulary typological then be systematize with the morphological data and those of land use.
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