Articles de revues sur le sujet « Sistema Italia »

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1

Sodo, Rocco. « TV – Politica in Italia : analisi di un sistema involuto ». Ámbitos. Revista Internacional de Comunicación, no 40 (2018) : 56–58. http://dx.doi.org/10.12795/ambitos.2018.i40.11.

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2

Constantino, Laura. « El sistema de registro agrícola en Italia ». Revista Española de Estudios Agrosociales y Pesqueros, no 259 (16 décembre 2022) : 36–56. http://dx.doi.org/10.24197/reeap.259.2022.36-56.

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Résumé :
El ordenamiento jurídico italiano prevé normas específicas sobre los registros relativos al sector agrícola, en relación con la actividad desarrollada por el agricultor: producción y bienes utilizados para el ejercicio de la actividad empresarial. Por lo tanto, este trabajo se dividirá en tres partes: en la primera, se tendrá en cuenta el registro de empresas agrícolas y los efectos jurídicos relacionados con el registro en lo que respecta a la publicidad; en la segunda parte se expondrá la normativa nacional sobre el registro de semillas y tierras agrícolas, los bienes de capital para las actividades empresariales; y en la tercera parte, finalmente, se analizarán los registros relativos a determinados tipos de productos agroalimentarios.
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3

Marchetti, Chiara. « Rifugiati e migranti forzati in Itália : il pendolo tra 'emergenza' e 'sistema' ». REMHU : Revista Interdisciplinar da Mobilidade Humana 22, no 43 (décembre 2014) : 53–70. http://dx.doi.org/10.1590/1980-85852503880004304.

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Résumé :
Questo articolo intende approfondire la situazione dei migranti forzati in Italia, con particolare riferimento al periodo compreso tra il 2011 e il 2014, individuando le principali tendenze in termini di politiche e di pratiche. A fianco di un'analisi della natura dei flussi di migranti che giungono a cercare protezione in Italia, si propone di interpretare le modalità di gestione istituzionale messe in campo in questo periodo come un processo di continua tensione tra il tentativo di costruire un sistema coerente ed omogeneo e le reiterate spinte a creare soluzioni ad hoc, parallele al sistema ordinario, in nome di una più o meno nominata emergenza che imporrebbe strategie straordinarie. L'articolo si propone di presentare le specificità di queste diverse situazioni, indagando in particolare il quadro politico ed istituzionale che le ha determinate, le forme e le pratiche di accoglienza che ne sono derivate e il rapporto tra questi 'sistemi straordinari' e il 'sistema ordinario' rivolto a richiedenti e titolari di protezione internazionale.
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Brocchini, Roberto. « Gli effetti dell'‘uninominale secca’ sul sistema partitico e sulla stabilità dei governi. Un'analisi comparata a largo raggio ». Quaderni dell'Osservatorio elettorale QOE - IJES 45, no 2 (30 septembre 2001) : 51–76. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-12789.

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Résumé :
Maurice Duverger formulò negli anni Cinquanta le note tesi sulla relazione tra i sistemi elettorali e i sistemi di partito. Se è vero che il sistema elettorale non è certamente l’unica variabile che condiziona il sistema partitico, la sua influenza è ineludibile in un regime democratico. L’obbiettivo di questo lavoro è verificare la fondatezza della tesi di Duverger che sosteneva l’esistenza di una relazione, considerata alla stessa stregua di una legge sociologica, tra sistemi elettorali maggioritari ad un turno – cioè con formula plurality applicata in collegi uninominali, quella che nel linguaggio corrente viene in Italia chiamata «uninominale secca» – e formato bipartitico.
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Delbono, Flavio. « Le diseguaglianze in Italia nella stagione del Covid-19 ». QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no 111 (février 2021) : 73–86. http://dx.doi.org/10.3280/qua2020-111004.

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Résumé :
In questo articolo, analizzo alcune delle probabili conseguenze della pandemia in atto e delle collegate restrizioni imposte alla popolazione. Il punto di partenza è l'inversione dell'andamento della curva della mobilità sociale in Italia, curva sulla quale la fase post-Covid non potrà che aggravare l'andamento. Mi soffermo quindi su alcune implicazioni derivanti dall'esame dei sistemi sanitario e scolastico in questi mesi nel paese. Concludo tratteggiando alcune ipotesi per uscire dall'attuale recessione e indirizzare il sistema italiano verso un nuovo sentiero di sviluppo.
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Rossano, Annalisa, et Giuseppe Viola. « Italia : il sistema industriale delle Utility nel Nord-Ovest ». ECONOMIA PUBBLICA, no 1 (mai 2019) : 121–41. http://dx.doi.org/10.3280/ep2019-001007.

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Orlandini, Giovanni. « Il recepimento delle direttiva sul distacco transnazionale in Italia : l'impatto del caso Laval ». GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no 131 (août 2011) : 405–18. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2011-131004.

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Résumé :
L'Autore analizza il potenziale impatto che la sentenzapuň avere sulla disciplina che regola il distacco transnazionale nell'ordinamento italiano (dettata dal d.lgs. 72/2000, che recepisce la direttiva 96/71/CE). Il confronto con la normativa svedese, riformata per adeguarsi aidella Corte, evidenzia come la differenza tra i due sistemi di implementazione della direttiva sia piů apparente che reale. Anche in Italia, infatti, spetta in ultima analisi all'azione sindacale ed all'esercizio dell'autonomia collettiva garantire l'applicazione del contratto collettivo alle imprese straniere. Ciň che caratterizza maggiormente il sistema italiano č piuttosto l'alto grado di ineffettivitŕ dei diritti dei lavoratori distaccati, dovuto sia alla debolezza dell'azione sindacale che (soprattutto) alle lacune del sistema ispettivo.
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Alpa, Guido. « Quale modello di governo dell'economia in Italia ? » ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no 1 (octobre 2011) : 7–14. http://dx.doi.org/10.3280/ed2011-001001.

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Résumé :
Le ragioni della crisi che ha investito l'economia globale, e quindi anche il sistema italiano, sono state identificate con una certa approssimazione, ma la discussione č ancora in corso; occorrerŕ ancora tempo per comprendere appieno il fenomeno. In ogni caso, le prime analisi denunciano una sequenza nella quale hanno avuto effetto causale , tra gli altri, alcuni fattori: la crisi del mercato immobiliare negli Stati Uniti, la conclusione di mutui "subprime", la diffusione di contratti derivati e prodotti finanziari ad alto rischio, l'inattendibilitŕ dei criteri di rating, e, piů in generale, la progressiva prevalenza dell'economia finanziaria sulla economia reale Gli orientamenti delle autoritŕ nazionali si sono divisi in tre diversi modi di operare: l'intervento ad adiuvandum delle imprese in crisi e a sostegno del sistema finanziario; l'astensione da qualsiasi interferenza con la naturale evoluzione della situazione, ritenendosi sufficiente la smithiana "mano invisibile" a porre rimedio alla crisi; l'assenza di decisioni e quindi di provvedimenti, posizione che si avvicina alla soluzione astensionista, ma che si connota per la carenza di una valutazione complessiva delle cause e dei possibili rimedi. In questo contesto appare opportuno un ripensamento di tutte le componenti del sistema economico, e tra esse le tipologie di governance delle societŕ.
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Tonarelli, Alessandro. « Gli amministratori locali di Forza Italia ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 29, no 1 (avril 1999) : 89–119. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200026502.

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Résumé :
IntroduzioneA pochi mesi dal primo congresso nazionale di Forza Italia riteniamo utile esporre, sia pure in forma sintetica, i risultati di una ricerca empirica sugli eletti di questo partito nei consigli comunali, provinciali e regionali. La decisione di focalizzare l'analisi sui rappresentanti di Forza Italia nelle amministrazioni locali è suggerita da una serie di fattori, alcuni di rilievo sistemico e altri di portata più circoscritta. I primi inducono a collocare lo studio dei gruppi dirigenti locali di Forza Italia nel più ampio contesto della crisi e del cambiamento del sistema partitico italiano. A tale proposito, posto che fra gli indicatori più importanti di questo fenomeno troviamo il mutamento organiz-zativo ed il ricambio delle élites (Morlino 1996), uno studio del caso come quello condotto consente di misurare, con riferimento ad un importante attore politico, l'intensità e le modalità con le quali si sono manifestati questi processi. La scelta di Forza Italia è dovuta al fatto che, per la sua stessa apparizione, ha significativamente rappresentato la crisi del sistema partitico e quella più generale della democrazia italiana.
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Mazzoleni, Martino. « I SISTEMI PARTITICI REGIONALI IN ITALIA DALLA PRIMA ALLA SECONDA REPUBBLICA ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 32, no 3 (décembre 2002) : 459–91. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200030380.

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IntroduzioneNegli scorsi decenni sono state proposte nella letteratura politologica diverse descrizioni e classificazioni dei sistemi di partito, sulla base del loro formato e della loro meccanica interna. L'argomento della differenziazione territoriale dei sistemi partitici, però, è stato piuttosto trascurato nello studio di questa materia. E tuttavia «nei grandi stati vi sono in realtà relativamente pochi fenomeni politici che la popolazione sperimenta in maniera omogenea», e i dati nazionali sovente rappresentano solo delle «medie di esperienze soggiacenti abbastanza differenti» (Dunleavy e Margetts 1994). Questo saggio mira a sviluppare tale argomento con riferimento ad un caso specifico, la realtà politica italiana dal 1970 ad oggi. Si evidenzierà come ed in quale misura un sistema partitico nazionale possa comprendere vari sub-sistemi, costituiti dagli stessi soggetti ma al contempo diversificati in più aspetti.
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Saltari, Lorenzo. « Quattro nodi maggiori del Sistema nazionale di istruzione in Italia ». DIRITTO COSTITUZIONALE, no 3 (octobre 2021) : 139–52. http://dx.doi.org/10.3280/dc2021-003007.

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Mistri, Maurizio. « Intermodalitŕ e interportualitŕ nel sistema di trasporto merci in Italia ». ARGOMENTI, no 27 (décembre 2009) : 63–82. http://dx.doi.org/10.3280/arg2009-027003.

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- Europe is struggling to avoid losing position on international markets and in other policies, long, points on an integrated transport policy, namely for a transport network that sees the connection between its various functional components. Italy is part of production networks in Europe and is necessarily part of the process of building an integrated transport system which is based on intermodality. The paper examines the problems that exist in Italy as regards the implementation of an organic transport policy. Under consideration is the structure of the Italian inland terminals, and more, are the deficiencies in the policy for the intermodality. Severe criticism is moved to the choices made in the field of high speed, because the choices made so far do not address the problem of intermodal freight.
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Ferone, Emilia. « L'immaginario del sistema giudiziario in Italia e negli Stati Uniti ». Revista de Direito Econômico e Socioambiental 4, no 2 (1 juillet 2013) : 1. http://dx.doi.org/10.7213/rev.dir.econ.socioambienta.04.002.ao01.

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Federici, Antonio, et Marco Zappa. « Sistema informativo screening : la genesi della conoscenza come elemento di sistema ». RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no 50 (décembre 2012) : 55–72. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-050005.

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Résumé :
L'articolo descrive le principali caratteristiche del Sistema Informativo (SIS) dei programmi di screening oncologico in Italia(PS). Il SIS č organizzato per rispondere al bisogno conoscitivo di valutare la qualitŕ dei PS e la loro effectiveness. Tale bisogno si declina differentemente a seconda dell'interlocutore che, in effetti, puň esprimere un interesse informativo con prioritŕ diverse. Sono state nel tempo studiate e selezionate diverse variabili, sulla base delle loro caratteristiche di qualitŕ informativa, che vengono raccolte annualmente in survey nazionali. La fonte dei dati sono i sistemi gestionali dei PS Il SIS permette di produrre numerosi indicatori che derivano dalle Linee Guida Europee e che rispondono alle seguenti necessitŕ di monitoraggio e valutazione: - un PS č un percorso e non l'esecuzione di un test e dunque bisogna misurare la qualitŕ del percorso oltre che la singola prestazione; - un PS č rivolto a una popolazione asintomatica e quindi deve tenere conto della sensibilitŕ (capacitŕ di individuare i portatori della lesione di interesse) ma anche della specificitŕ (capacitŕ di individuare e dunque non esaminare ulteriormente e soprattutto non trattare chi non č portatore della lesione di interesse). Per queste ragioni viene misurato (per esempio) sia il tasso di identificazione, sia la percentuale di richiamo ad approfondimento o il VPP; - descrivere la qualitŕ organizzativa del programma. La valutazione č compiuta mediante standard di riferimento, nella massima parte dei casi adottati dalle Linee guida Europee, secondo un'ottica di benchmark inter- e intraregionale. I risultati della valutazione sono utilizzati, mediante specifiche forme di reporting, in modo sistematico ai livelli: regionale/aziendale; di governancenazionale; internazionale (evidence generation); di societŕ civile. La survey non č un sistema statico di raccolta e viene revisionato sulla base dello sviluppo delle conoscenze. Sulla base del Piano Nazionale della Prevenzione 2010-12, il SIS entrerŕ a far parte del nuovo sistema sanitario nazionale basato su un datawarehouse nazionale di dati individuali. L'intera esperienza dei PS in Italia si candida ad essere un prototipo di una governance innovativa nel panorama di devoluzione del sistema sanitario, contribuendo a identificare strumenti nuovi e a costruire una conoscenza piů approfondita del modello di governance. In questo quadro il sistema informativo/di valutazione č un esempio di sistema costruito in modo partecipato da esperti ed operatori, orientato alla valutazione della distanza osservato-atteso del beneficio di salute ottenibile con la prevenzione secondaria in oncologia.
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Avarotti, E., et R. Gangitano. « L'osteoporosi in Italia oggi ». Rivista di Neuroradiologia 15, no 4 (août 2002) : 431–37. http://dx.doi.org/10.1177/197140090201500412.

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L'andamento e la diffusione della Osteoporosi assume sempre maggiore rilevanza dato l'aumento continuo della vita media della popolazione. Per tale motivo valutati gli eventi finali della malattia Osteoporosi rappresentati da fratture del femore prossimale, delle vertebre e del polso e valutate sia l'incidenza che i costi per il sistema sanitario, gli Autori vogliono porre il giusto accento sugli aspetti terapeutici più moderni quali la Vertebroplastica ed il Trattamento Ortopedico delle fratture, come anche sulla terapia farmacologica di prevenzione. La patologia osteoporotica stante la sempre maggiore presenza nella popolazione mondiale ed italiana in particolare di soggetti anziani con incremento della aspettative di vita media, non può più essere sottovalutata. Il gap fra la esatta conoscenza dei rischi del paziente osteoporotico e la giusta e tempestiva intrapresa di una terapia preventiva deve essere ancora compreso e colmato.
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Chiaramonte, Alessandro. « GLI EFFETTI DISTORSIVI DEL NUOVO SISTEMA ELETTORALE ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 24, no 3 (décembre 1994) : 687–714. http://dx.doi.org/10.1017/s004884020002325x.

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IntroduzioneL'introduzione dei nuovi sistemi elettorali in Italia è stata accompagnata da un serrato dibattito in sede politica e scientifica sul grado di corrispondenza di tali meccanismi con gli obbiettivi insiti nella campagna e nel risultato referendario del 1993. L'interrogativo di fondo era se – alla prova dei fatti e, quindi, innestandosi nella reale situazione politica – le nuove regole si sarebbero rivelate idonee a produrre «esiti maggioritari». Ossia se, mediante i vincoli imposti alla competizione, avrebbero incentivato unalogica di aggregazione, premiando ampi schieramenti contrapposti e scoraggiando invece ifree riders, in vista di una possibile futura alternanza di governi.
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Capitello, Roberta, Diego Begalli et Lara Agnoli. « New consumption patterns for alcoholic beverages : value system, product attributes and preferences ». RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA', no 2 (janvier 2013) : 15–45. http://dx.doi.org/10.3280/riss2012-002003.

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Questo studio si č proposto di offrire una nuova prospettiva al ruolo del sistema di valori dell'individuo nel determinare i modelli di consumo, e ha validato l'ipotesi che sia il sistema di valori a spiegare la valutazione degli attributi di prodotto e le preferenze. L'approccio di analisi seguito č partito dai valori strumentali e terminali dell'individuo per proporre il concetto di fattore valoriale e di sistema di valori. La ricerca si č focalizzata sul consumo di bevande alcoliche ed č stata realizzata attraverso un'indagine a mezzo questionario su un campione della Generazione Y del Nord Italia. I risultati hanno fornito il ventaglio di fattori valoriali che caratterizzano i giovani consumatori e attraverso di essi si č provveduto alla segmentazione per sistema di valori. Sono stati individuati cinque sistemi di valori che hanno condotto anche ad una segmentazione per comportamenti, definendo cinque modelli di consumo. A partire da questi ultimi sono state delineate le principali implicazioni di marketing.
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Ferri, Giampietro. « La elección del Parlamento italiano entre los límites constitucionales y las exigencias de la política ». Estudios de Deusto 64, no 2 (29 décembre 2016) : 15. http://dx.doi.org/10.18543/ed-64(2)-2016pp15-42.

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El ensayo trata de los sistemas electorales de las Cámaras en la Italia Republicana. En la primera parte, de carácter histórico, se explican las razones por las cuales se adoptó inicialmente un sistema proporcional, que se mantuvo en vigor durante muchas décadas. Entonces, se exponen las razones que llevaron en 1993 a la transición a un sistema predominantemente de mayoría. La segunda parte trata de los acontecimientos actuales. A partir de la importante sentencia de la Corte Constitucional n.° 1/2014, que declaró inconstitucional el sistema electoral de las Cámaras introducido por una ley de 2005, la ley n.° 52/2015, que introdujo el nuevo sistema electoral de la Cámara de Diputados (Italicum). El ensayo termina con algunas reflexiones sobre el sistema de elección del Senado previsto en la reforma constitucional en curso y sobre la hipótesis de un nuevo cambio en el sistema electoral. Este cambio, según algunos, sería necesario porque el Italicum no es adecuado para el sistema político italiano actual, que se caracteriza por la presencia de tres grandes partidos políticos (Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, y alianza de centro-derecha).
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Pasquino, Gianfranco. « Il Modello Westminster ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 32, no 3 (décembre 2002) : 553–67. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200030409.

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L'espressione «Modello Westminster» è stata variamente utilizzata negli anni ruggenti delle (non)riforme istituzionali in Italia. La quantità e la qualità delle imprecisioni nelle caratteristiche attribuite ad un modello inevitabilmente quasi ignoto in Italia sono state e rimangono notevoli. Al di là della semplice manipolazione politica, le imprecisioni non possono stupire. Da un lato, infatti, non esiste praticamente nessuno studio recente in italiano dedicato al sistema politico della Gran Bretagna (fa ottima eccezione la ricerca di Massari (1994)), mentre, al contrario, sono moltissime le analisi e le ricerche opera degli studiosi inglesi e americani (nessuna delle quali tradotte in italiano). Dall'altro, il sistema politico inglese viene considerato poco interessante, poco problematico e, fra alti e bassi, poco comparabile con gli altri sistemi politici né, tanto meno, con quello italiano. Ricorrendo ad un'espressione spesso utilizzata in Spagna per spiegare i conflitti, le tensioni e la confusione della politica prima del ritorno alla democrazia: «non siamo inglesi». Qualcuno potrebbe credere che esista un solo sistema politico «eccezionale», per la sua storia, per la sua cultura politica, per la sua società multietnica, per le sue istituzioni, vale a dire gli Stati Uniti d'America. Invece, a ben guardare, se un sistema politico merita la qualifica di eccezionale, cioè che fa eccezione rispetto, ad esempio, alle democrazie parlamentari, che nella sua configurazione specifica non si ritrova da nessun'altra parte che, di conseguenza, è difficilmente comparabile e ancor più difficilmente imitabile, è proprio il sistema politico della Gran Bretagna. Ciascuna delle componenti del sistema politico inglese (legge elettorale, sistema bipartitico, strutturazione del parlamento, governo del Primo ministro) può trovarsi, singolarmente presa e considerata, in qualche altro sistema politico, in particolare, nei sistemi politici che chiamerò della diaspora anglosassone: Australia, Canada, Nuova Zelanda. Nessuno di questi sistemi presenta, però, quel complesso di interazioni che caratterizza il sistema politico inglese e che è, in buona sostanza, unico. D'altronde, a riprova di quanto ho appena sostenuto, nessuno dei volumi in esame, scritti da eminenti specialisti, che pure conoscono molto bene anche altri sistemi politici, si affida ad una comparazione per spiegare né la dinamica delle istituzioni, in particolare, il governo del Primo Ministro, e dell'elettorato inglese, né il ruolo mutevole del Parlamento e dei parlamentari (anche se Russell (2000) va proprio alla ricerca di insegnamenti comparati per capire in quale direzione e con quali modalità debba essere riformata la Camera dei Lords). Cionostante, ciascuno di questi libri è, comunque, di per sé molto interessante e molto istruttivo non soltanto per le analisi specifiche che contiene, ma anche perché consente di riflettere in generale sulla trasformazione della politica, sulla sua situazione attuale in Gran Bretagna e sul suo futuro con riferimento sia al modello Westminster sia, nonostante le reali e profonde differenze, alle altre democrazie parlamentari.
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Ferrante, Massimo. « TRANSIZIONE DI REGIME E INTERESSI IMPRENDITORIALI IN ITALIA ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 28, no 1 (avril 1998) : 81–118. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200025764.

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IntroduzioneQuesto lavoro ha come obiettivo una prima analisi delle trasformazioni del sistema dell'associazionismo imprenditoriale a seguito dei numerosi e rilevanti effetti indotti dalla cosiddetta «transizione di regime» sui modelli di rappresentanza di interessi specifici e di regolazione sociale in Italia.
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Giannola, Adriano. « Dualismo Nord-Sud e Unione Europea. Dove va il Sistema Italia ? » QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no 1 (mars 2009) : 49–64. http://dx.doi.org/10.3280/qu2009-001005.

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Notarnicola, Elisabetta, Sara Berloto, Francesco Longo, Eleonora Perobelli et Andrea Rotolo. « L'emergenza Covid-19 e l'impatto sul sistema assistenza anziani in Italia ». MECOSAN, no 113 (juin 2020) : 187–94. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2020-113023.

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della Portae, Donatella, et Dieter Rucht. « MOVIMENTI SOCIALI E SISTEMA POLITICO : UN CONFRONTO FRA ITALIA E GERMANIA ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 22, no 3 (décembre 1992) : 501–37. http://dx.doi.org/10.1017/s004884020001889x.

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Résumé :
IntroduzioneLa letteratura sulle forme di protesta si è arricchita, di recente, di numerosi contributi che hanno, tra l'altro, affrontato il tema dei rapporti tra sistema politico e movimenti sociali. Ispirati da Eisinger, che aveva dimostrato una relazione curvilinea tra l'incidenza della protesta nelle città americane e l'accesso dei movimenti collettivi nelle arene politiche locali (Eisinger 1973, 28), modelli sempre piò complessi sono stati elaborati per spiegare un numero crescente di variabili. Molte ricerche hanno utilizzato il concetto distruttura delle opportunità politiche, riferendosi ad un complesso e variegato insieme di variabili (Tarrow 1983; Tarrow 1989a; Brand 1985; Kitschelt 1986; Kriesi 1989 e 1991). L'uso di questo concetto in una comparazionecross nationalpresenta, a nostro avviso, tre problemi. In primo luogo, il limitato numero di casi analizzati non permette generalizzazioni accurate. In secondo luogo, il controllo logico delle relazioni ipotizzate raramente è stato facilitato attraverso l'indicazione di variabili intervenienti tra variabili indipendenti e variabili dipendenti molto «distanti» fra loro. In terzo luogo, le analisi proposte sono state, prevalentemente, analisi statiche: riferendo le caratteristiche di un movimento a condizioni strutturali piò o meno inerti, queste analisi non sono state, cioè, in grado di spiegare i mutamenti congiunturali. In questa introduzione, proporremo alcune soluzioni a questi tre problemi, illustrando il modello esplicativo utilizzato nella nostra ricerca.
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Battegazzorre, Francesco. « L'INSTABILITÀ DI GOVERNO IN ITALIA ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 17, no 2 (août 1987) : 285–317. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200016695.

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Résumé :
IntroduzioneIn un noto contributo sul tema della stabilità governativa pubblicato una quindicina d'anni orsono M. Taylor e V. Herman esprimevano incertezza sul significato della capacità di persistenza dei ministeri, asserendo la necessità di «un ampio studio empirico prima di poter dire che la stabilità governativa è indicatore diuna qualsiasi cosa». In tal modo gli autori intendevano prendere le distanze da un assunto largamente diffuso nella letteratura specialistica sull'argomento, secondo cui la capacità di durata dell'esecutivo è legata significativamente al rendimento del sistema politico e, più in generale, alla stabilità del regime. Benché l'assunto in questione compaia, esplicitamente o implicitamente, anche in alcuni dei più recenti studi sulla stabilità ministeriale, restano comunque dubbi — in assenza dell'analisi empirica suggerita da Taylor e Herman — circa i legami intercorrenti tra persistenza del governo eperformancedel sistema, e non è mancato chi, nell'ambito della disciplina, di tali dubbi si è fatto portavoce. Sartori, per esempio, ha negato in diverse occasioni che un governo stabile (nel senso di duraturo) possa per ciò stesso essere considerato efficiente: «un esecutivo può durare (essere stabile) nell'immobilismo, e anzi durare proprio perché non si muove e non smuove le acque». A questa critica, di natura essenzialmente logica, si aggiunge ora quella — fondata empiricamente — di A. Lijphart, che utilizza dati tratti dal caso francese (IV Repubblica) e da quello nord-irlandese per contestare la tesi secondo cui «la capacità di durata dell'esecutivo è un buon indicatore dell'efficacia del governo e della stabilità del regime democratico». Il punto è quindi tutt'altro che chiarito, e di conseguenza non può sottrarsi all'attenzione dello studioso anche quando l'oggetto d'analisi viene affrontato da un'altra angolatura. Nel nostro caso va detto che indagare sul significato della stabilità o instabilità dell'esecutivo non costituisce l'obiettivo che ci si è proposti qui; tuttavia, data la salienza di questo aspetto del problema per il senso complessivo del lavoro, esso sarà oggetto di una breve trattazione nella parte conclusiva dell'esposizione.
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Corciulo, Roberto. « Dialisi peritoneale : da marginalità a opportunità ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, Suppl. 5 (17 février 2014) : S75—S79. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.983.

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Résumé :
Sebbene numerosi studi abbiano dimostrato i vantaggi economici e clinici della dialisi peritoneale (DP) rispetto all'emodialisi (HD), la DP come modalità iniziale di trattamento dialitico viene offerta molto meno rispetto all'HD e ciò è causa, in Italia, dell'attuale tasso di prevalenza annua inferiore al 10%. Rendere la DP la prima opzione terapeutica dialitica non ha vantaggi clinici solo per i pazienti, ma anche per il sistema sanitario e per la società. Questo approccio richiede un cambiamento culturale del nefrologo, del Sistema Sanitario Nazionale e dei sistemi regionali, ma è il momento di fare questo cambiamento. Questo articolo riassume i punti di vista su come aumentare l'utilizzo della DP per migliorare la gestione clinica ed economica dei pazienti con uremia terminale.
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Frosini, Tommaso Edoardo. « Una ley electoral que protege la bipolaridad y favorece la gobernabilidad = An electoral law that protects and promotes bipolarity governance ». Teoría y Realidad Constitucional, no 34 (1 juillet 2014) : 425. http://dx.doi.org/10.5944/trc.34.2014.14092.

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Résumé :
Hay muchos sistemas electorales en el mundo; en realidad, cada país tiene el suyo. Sin duda, Italia tiene también derecho a tener su propio sistema electoral, y no han faltado soluciones, comenzando con la restauración del sistema mayoritario, por ejemplo. Lo importante es que sea un sistema electoral destinado a favorecer la formación de mayorías y un Gobierno elegido y legitimado mediante el voto de los electores. Representación y gobernabilidad: estos son los objetivosThere are many electoral systems around the world; actually, each country has its own. Without a doubt, Italy also is entitled to have its own electoral system, and it doesn’t lack solutions, starting with the restoration of the majoritarian system, for example. The important thing is that there should be an electoral system destined to promote the formation of a majority and government chosen and legitimated by voter. Representation and governability, these are the goals
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Balestra, Anna, et Raul Caruso. « Le società benefit in Italia. Tra bene comune e identità ». ECONOMIA PUBBLICA, no 1 (février 2022) : 117–39. http://dx.doi.org/10.3280/ep2022-001007.

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Résumé :
L'articolo si propone di considerare una questione centrale relativa all'assetto degli ordinamenti contemporanei, ossia la tensione tra il principio democratico ed il governo dell'economia, calando questa tematica generale nell'alveo più specifico del rapporto tra la Banca Centrale Europea e le altre Istituzioni Comunitarie. Si sostiene la tesi che sia illusoria la veste di pretesa neutralità della BCE, laddove quest'ultima, in quanto Autorità che ha come missione fondamentale quella di garantire la stabilità dei prezzi, tende a porsi come un sistema di regolazione apolitica del sistema economico. Detto sistema obbedisce ad una lex mercatoria che si pone in antitesi rispetto alla realizzazione del programma sociale posto dalla Carta, esigendo la rinuncia ad alcuni strumenti decisionali di carattere politico che, nel disegno costituzionale, rispondevano a logiche diverse. In questa ottica la nascita del SEBC segna una nuova fase del costituzionalismo politico, perché la sua introduzione pone come una sorta di metavalore la stabilità economica e finanziaria. Ciò implica che non siano previsti limiti positivi alle sue capacità decisionali ad opera - ad esempio - del Parlamento Europeo, in modo tale da circoscrivere la ricaduta delle scelte compiute sulle posizioni soggettive riconosciute alla persona dagli ordinamenti nazionali e dallo stesso sistema europeo. Sulla base di queste premesse, la conclusione dell'articolo non è nel senso di una anacronistica riduzione del ruolo della Banca Europea, bensì nel senso di puntualizzare come la principale sfida del costituzionalismo contemporaneo consista nello sforzo di ricondurre i processi decisionali che coinvolgono il governo europeo della moneta ai meccanismi della responsabilità politica e alle garanzie delle posizioni soggettive della persona
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Giannuli, Aldo. « Italia, 1987-1993. De la Primera a la Segona República ». Tiempo devorado 2, no 1 (30 avril 2015) : 69–89. http://dx.doi.org/10.5565/rev/tdevorado.16.

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Résumé :
L'article examina els diversos factors que van conduir a l’ensulsiada de la "Primera República" italiana, tot analitzant els antecedents en el sistema polític, les relacions internacionals i les relacions entre l'estat i els sistemes criminals. Lluny de ser l'efecte d'un sol "principi ordinador", el col·lapse del 1992-1993 va ser de fet el resultat de transformacions socials i econòmiques de llarg abast, davant els quals el sistema polític i els aparells de l'Estat van respondre de forma lenta i ineficaç. "Mani Pulite" va ser, sens dubte, un element clau, però com a símptoma més que com a causa, del col·lapse del sistema. El segon element va ser el "protagonisme" de la justícia en l'esfera política, un fenomen no només italià sinó europeu: la globalització financera va transformar, de fet, als jutges en productors de dret primari pel que fa a parlaments i governs. El tercer va ser l'estratègia militar de la Màfia siciliana a 1992-1993, la qual cosa va afeblir a l'Estat fins al punt d’ obligar-lo a un "acord tàcit" i la relaxació del control sobre el crim organitzat influenciant, al seu torn, en l'aparició d'un nou marc polític
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Favaretto, Ilario. « Elementi per un cambiamento delle relazioni tra le imprese italiane ». ARGOMENTI, no 30 (mars 2011) : 7–22. http://dx.doi.org/10.3280/arg2010-030001.

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Résumé :
Se si considera il ruolo di grandi e piccole imprese in Italia, si osserva come per ambedue sia stata inadeguata la risposta alla sfida della complessitŕ posta dalla globalizzazione. La staticitŕ apparente del sistema di imprese in Italia č determinata dall'inadeguatezza della sua evoluzione: in particolare, mancano le forze per l'attivazione e il dominio di una molteplicitŕ di funzioni. Da un lato non si č prodotto un effetto trascinamento da parte di operatori adeguatamente dimensionati; dall'altro le piccole imprese non sono riuscite a trattenere e reinvestire il valore aggiunto necessario a sostenere la propria crescita. L'apparente immutabilitŕ del sistema nasconde tuttavia mutamenti che vanno indagati con attenzione per sapere se nei prossimi anni esso potrŕ contribuire ancora allo sviluppo di ricchezza e benessere o sia condannato a ridimensionare tale contributo.
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Mannheimer, Renato. « COME SPIEGARE LA MOBILITÀ ELETTORALE IN ITALIA ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 16, no 1 (avril 1986) : 45–80. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200015719.

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Résumé :
IntroduzioneSpecialmente a partire dalla metà degli anni ‘70, la mobilità elettorale è stata una delle tematiche su cui maggiormente si è concentrata l'attenzione di studiosi e osservatori del sistema politico italiano. Uno dei principali motivi di questa particolare attenzione sta nel fatto che proprio il fenomeno del mutamento della scelta di voto è stato da molti considerato all'origine degli incrementi — o dei decrementi —, assai più consistenti in questi ultimi anni che nei periodi precedenti, della quota di voti di alcuni partiti da una elezione all'altra.
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Bompiani, Adriano. « Economia ed etica nello sviluppo del Sistema sanitario italiano ». Medicina e Morale 45, no 5 (31 octobre 1996) : 923–34. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1996.898.

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Résumé :
In italia, come nei Paesi industrializzati dell’Europa occidentale, sono intervenuti notevoli cambiamenti demografici ed epidemiologici (invecchiamento della popolazione e aumento del numero di anziani, riduzione della patologia infettiva e aumento delle malattie degenerative), associati a rilevanti fenomeni sociali (contrazione volontaria della fertilità, progressivo aumento del lavoro extradomestico della donna), ai quali fanno riscontro le aumentate capacità di cura delle malattie acute, lo sviluppo incessante della tecnologia e la crescente richiesta di “godimento di salute” come diritto dell’individuo. Tutto ciò ha portato a concepire nuovi assetti sanitari, mentre è venuto meno il welfare state e stenta ad affermarsi la strategia di promozione della salute mediante la prevenzione. Partendo da queste difficoltà e rendendosi conto del rilievo etico di queste problematiche, poichè è indubbia l’estensione del diritto all’assistenza sanitaria a tutti i cittadini, nell’articolo vengono esaminati i rapporti tra il principio di giustizia, tradotto in pratica dal principio di equità, e l’economia sanitaria. Inoltre, delle diverse questioni affrontate (assistenza sanitaria in generale, l’acquisizione delle risorse per la sanità in Italia e negli altri Paesi europei, la proposta del cosiddetto federalismo in sanità, l’impiego delle risorse e la razionalizzazione economica nella spesa) sono evidenziate anche le implicanze etiche e bioetiche relative alle diverse correnti di pensiero: utilitarismo, individualismo-libertario, egualitarismo e personalismo, e se ne ricava che le concezioni della bioetica personalista sono quelle che più servono da supporto all’etica medica tradizionale, sebbene essa richieda un lavoro di interpretazione dei “parametri economici” caso per caso ed una grande responsabilità da parte di ogni operatore sanitario nel gestire le risorse comuni.
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Morisi, Massimo. « IL PARLAMENTO IN ITALIA. VECCHIE E NUOVE IPOTESI DI RICERCA ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 18, no 2 (août 1988) : 191–222. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200012181.

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Résumé :
IntroduzioneIl parlamento è tra le istituzioni più studiate, anche in Italia, tuttavia, la ricerca empirica sul suofunzionamentoall'interno del sistema politico, pare languire da anni. Riempiremmo pagine se dovessimo elencare la miriade di lavori di «riflessione» sull'azione dellegislativo, sulle sue modalità e sui suoi stessi significati sistemici, nel breve come nel medio e lungo termine. Altre pagine ci vorrebbero per dar conto delle molteplici esperienze di ricerca empirica, maturate in un denso e continuo confronto fra ipotesi metodologiche diverse, mono e interdisciplinari, sia in concorrenza che in collaborazione tra diritto costituzionale, storia parlamentare, scienza politica, sociologia politica. E agli studi sulla collocazione e sul ruolo delle assemblee parlamentari all'interno del sistema politico, si potrebbero aggiungere i diversi filoni di ricerca sulla classe politica e sulla rappresentanza.
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Pavani, Giorgia. « El régimen de los medios de comunicación en Italia. El sistema de radio y televisión : ¿una anomalía en el contexto comparado ? » Teoría y Realidad Constitucional, no 36 (1 juillet 2015) : 459. http://dx.doi.org/10.5944/trc.36.2015.16077.

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Résumé :
El artículo ofrece una panorámica de los medios de comunicación en Italia con una atención particular al servicio público de radio y televisión y sus nuevos desafíos, a fin de determinar si se respetan los principios de independencia y neutralidad recogidos en la normativa estatal, europea e internacional. El análisis da cuenta también de los resultados de otras ciencias no jurídicas desde una perspectiva interdisciplinar y comparada.The paper analyzes the Italian media system with a focus on public service broadcasting and his new challenges, to verify if they observe the principles of independence and impartiality fixed in the national, european and international laws. The analysis considers also the other sciences results in a interdisciplinary and comparative perspective.
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Albuquerque, Teresinha Costa Silveira de, et Antonio Roque Dechen. « Absorção de macronutrientes por porta-enxertos e cultivares de videira em hidroponia ». Scientia Agricola 57, no 1 (mars 2000) : 135–39. http://dx.doi.org/10.1590/s0103-90162000000100022.

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Résumé :
A proposta deste trabalho foi detectar a capacidade de absorção de macronutrientes nos porta-enxertos de videira ‘Tropical‘ - IAC 313, ‘Jales‘ - IAC 572, ‘Campinas‘ - IAC 766, ‘Dog Ridge‘, ‘Salt Creek‘ e ‘Harmony‘ de possível utilização para as cultivares Thompson Seedless e Italia. Os porta-enxertos e as produtoras foram propagados por estacas semi-lenhosas com 2 gemas, enraizadas em areia grossa lavada até que o sistema radicular permitisse o transplantio para recipientes de 3L de volume, contendo 2 partes de sílica e 1 parte de areia grossa. As mudas foram uniformizadas através de poda, tanto do sistema radicular quanto da parte aérea. A solução nutritiva foi aplicada por irrigação em sistema fechado de gotejamento, acionado por temporizador. Quando as plantas apresentavam, em média, um ramo com 1,50m de comprimento, foi realizada a poda do sistema aéreo, colocando-se o material para secar. As amostras foram moídas e analisadas quanto ao teor de macronutrientes. A análise dos dados permitiu concluir que: a produção de biomassa apresenta alta correlação com a quantidade acumulada de nutrientes; o porta-enxerto ‘Jales‘ apresentou o maior valor de produção de matéria seca da parte aérea, sendo pois considerado o mais vigoroso, vindo a seguir os porta-enxertos ‘Tropical‘ e ‘Campinas‘; as produtoras ‘Thompson Seedless‘ e ‘Italia‘ e os porta-enxertos ‘Harmony‘, ‘Dog Ridge‘ e ‘Salt Creek‘ apresentaram valores menores de produção de matéria seca da parte aérea, considerados portanto menos vigorosos que os demais materiais estudados; o porta-enxerto ‘Jales‘ foi o que extraiu maior quantidade de N, P, K e Ca, igualando-se ao ‘Tropical‘ na extração de Mg; de modo geral, a extração de N, P, K, Ca e Mg pelas cultivares Thompson Seedless e Italia foi semelhante aos porta-enxertos ‘Campinas‘, ‘Harmony‘, ‘Dog Ridge‘ e ‘Salt Creek‘.
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Cazzola, Franco. « LA CORRUZIONE POLITICA IN ITALIA ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 18, no 2 (août 1988) : 223–58. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200012193.

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Résumé :
IntroduzioneIn altra sede ho già avuto modo di ricordare come intorno al problema «corruzione politica» (un fenomeno difficile da afferrare) sia venuta fuori una miriade babelica di esercizi denotativi riconducibile a tre grandi filoni, a seconda del criterio che vi viene posto a base. Se si assume il criterio legalistico corruzione è «un comportamento che devia dai doveri formali di un ruolo pubblico (una carica elettiva o dovuta a nomina) per ottenere vantaggi legati a questioni private (personali, di famiglia, di clan privato) relative al denaro o allo status; oppure che viola delle regole stabilite per impedire indebite forme di influenza privata». Se, invece, si pone a fondamento della definizione il criterio dell'interesse pubblico si allarga notevolmente il concetto di corruzione: «Un sistema di ordine pubblico e civile esalta l'interesse comune ponendolo al di sopra di interessi particolari; trasgredire l'interesse comune per interessi particolari è corruzione». Se, infine, si cerca nel criterio dell'opinione pubblica il fondamento della definizione abbiamo che è corruzione ciò che viene considerato tale dal peso dell'opinione pubblica: un atto è presumibilmente corrotto solo se la società lo condanna come tale, e se chi lo compie sente dei sensi di colpa nel compierlo.
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D’Andrea, Antonio. « Il Parlamento e il Governo : le ragioni del rispettivo disallineamento costituzionale (sempre reversibile) ». DIRITTO COSTITUZIONALE, no 3 (novembre 2022) : 9–40. http://dx.doi.org/10.3280/dc2022-003002.

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Da circa trent'anni il sistema di governo parlamentare, in Italia, ha funzionato in modo poco rispettoso del ruolo centrale che la Costituzione riserva agli organi parlamentari, a cominciare dall'esercizio della funzione normativa. Nella prassi sono stati il Governo e il suo leader, insieme allo stesso Presidente della Repubblica, ad assumere, non solo la guida politica dello Stato, ma anche il pieno controllo della maggioranza parlamentare via via faticosamente costituita. Nell'articolo si ipotizzano alcune soluzioni istituzionali incentrate principalmente su nuovi meccanismi elettorali in grado di rivitalizzare il parlamenta-rismo italiano, ritenuto sempre preferibile ad altri sistemi di governo.
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Wulff Alonso, Fernando. « La “unidad de Italia” y el Augusto de Syme : nacionalismo, fascismo y élites en el periodo de entreguerras ». REVISTA DE HISTORIOGRAFÍA (RevHisto) 27 (27 novembre 2017) : 163. http://dx.doi.org/10.20318/revhisto.2017.3969.

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Résumé :
Resumen: La reflexión historiográfica sobre Syme y su Roman Revolution no ha puesto de relieve suficientementela trascendencia de su perspectiva sobre Italia. Para Syme, Augusto habría hecho que Roma, identificadacon la oligarquía silana monopolizadora de los cargos públicos, fuera derrotada por Italia, identificada con sus élites, ahora llamadas a participar en el nuevo sistema político. Más allá de la crítica histórica de un modelo reduccionista y precario,se propone la confluencia en Syme de la herencia de modelos nacionalistas de las identidades, de su aplicacion mommseniana a Italia, de perspectivas imperialistas y de modelos de inspiración mussoliniana característicos del periodo de Entreguerras. La continuidad de los modelos nacionalistas da cuenta también de la falta de crítica suficiente a este aspecto central en su pensamiento.Palabras clave: Syme, Roman Revolution, Augusto, Roma, Italia, nacionalismo e identidades, élites, Mommsen, imperialismo, Mussolini, historiografía, Baja República romana.Abstract: Historiographical reflection on Syme and his Roman Revolution has not sufficiently highlighted the importance of his perspective on Italy. Under Augustus, Rome, i.e., the Sullan oligarchy monopolizing public office, would have been defeated by Italy, i.e., the Italian elites, when finally called to participate in the new political system by Augustus. In addition to highlighting the need for historical criticism of such a reductionist and precarious model, this paper also points to the confluence in his thought of inherited nationalist models of collective identities, their mommsenian application to Italy, and imperialist and even Mussolinian perspectives. The continuity of nationalist models also explains the lack of sufficient critical approaches to this central aspect of Syme’s thoughtKey words: Syme, Roman Revolution, Augustus, Rome, Italy, nationalism and identities, elites, Mommsen, imperialism, Mussolini, historiography, Late Roman Republic.
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De Luca, M. « Advanced hybrid closed-loop : review of the current systems available in Italy for the treatment of type 1 diabetes mellitus ». Journal of AMD 25, no 2 (juillet 2022) : 120. http://dx.doi.org/10.36171/jamd22.25.2.1.

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Résumé :
OBIETTIVO DELLO STUDIO La terapia con microinfusore è raccomandata nelle persone con DMT1 per il raggiungimento degli obiettivi glicemici e di una migliore qualità di vita. Lo studio si propone di confrontare i diversi sistemi ibridi ad ansa chiusa attualmente disponibili in Italia al fine di valutare le caratteristiche di ognuno di essi, riconoscere il profilo del paziente a cui destinarli e prendere decisioni terapeutiche informate e consapevoli. DISEGNO E METODI È stata analizzata la letteratura e le schede tecniche relative a 3 diversi sistemi ibridi ad ansa chiusa attualmente commercializzati in Italia: MiniMed™ 780G associato al CGM Guardian e algoritmo SmartGuard, Tandem t:slimX2 associato al CGM Dexcom G6 con algoritmo Control IQ e Accu- Check Insight associato al CGM Dexcom G6 con algoritmo DBLG1. Sono stati inoltre analizzati i principali sistemi Hybrid Closed-loop open-source (Do It Yourself – Artificial Pancreas System). RISULTATI Il sistema Medtronic 780G utilizza il sensore Guardian 4, mentre i sistemi Tandem e Accu-chek Insight utilizzano il sensore Dexcom G6. I loro algoritmi (PID per Medtronic ed MPC per Tandem ed Accu-chek Insight) sono integrati alla pompa insulinica. Durante gli studi pivotal, a seconda della popolazione dello studio e dell’HbA1c di base, questi sistemi raggiungono una percentuale di tempo trascorsa nell’intervallo target tra il 65% ed il 76% con un basso rischio di ipoglicemia. OpenAPS è il primo sistema open source sviluppato per automatizzare il controllo glicemico, il cui algoritmo è stato creato e successivamente aggiornato dagli utenti stessi. CONCLUSIONI Una conoscenza approfondita e aggiornata delle più recenti tecnologie è fondamentale affinché il team diabetologico possa guidare i propri pazienti, fornendo loro l’educazione ed il supporto necessari ad una scelta di cura condivisa e consapevole. Questa rassegna riassume in modo pragmatico le principali caratteristiche dei sistemi Hybrid Closed-loop e si pone come strumento di consultazione per un utilizzo più appropriato di questa tecnologia. PAROLE CHIAVE diabete mellito; microinfusori; hybrid closed loop.
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Pennelli, Orazio, et Luigi Pacilli. « Il nuovo sistema di finanziamento degli ospedali pubblici e privati. Alcune riflessioni sul tema ». Medicina e Morale 44, no 3 (30 juin 1995) : 427–46. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1995.978.

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L'articolo presenta il nuovo sistema di finanziamento degli Istituti di ricovero pubblici e privati introdotto in Italia di recente, a gennaio 1995 (ma già in uso da alcuni anni negli Stati Uniti e in alcuni Paesi europei), detto "a prestazione" o "a tariffa", che si basa sul sistema di classificazione della casistica ospedaliera DRG-ROD, al fine di contrastare la continua lievitazione della spesa ospedaliera. Infatti, il progressivo incremento della spesa sanitaria, di cui quella ospedaliera è la componente principale, in Italia (come in tutti Paesi occidentali), insieme con la sempre più diffusa coscienza della limitatezza delle risorse disponibili, ha posto in primo piano la necessità di assicurare ai cittadini una assistenza sanitaria contraddistinta da un livello di efficacia e di efficienza superiore rispetto al passato, raggiungibile anche attraverso una limitazione della crescita della spesa. L'adozione di tale nuovo sistema, seppure potrà portare indubbi vantaggi (classificazione più adeguata della casistica, riduzione de lla spesa ecc.), suscita tuttavia una serie di riflessioni di carattere etico, in quanto una sua non corretta applicazione potrebbe essere responsabile di una riduzione della qualità della assistenza prestata, della equità con cui essa è erogata, e addirittura di un aumento della spesa ospedaliera, in mancanza di controlli efficaci organizzati dalle Istituzioni competenti.
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Zanini, Andrea. « Formazione professionale e sviluppo : gli esordi dell'istruzione alberghiera in Italia ». SOCIETÀ E STORIA, no 136 (juillet 2012) : 355–86. http://dx.doi.org/10.3280/ss2012-136005.

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Questo articolo traccia l'evoluzione dell'offerta formativa alberghiera in Italia dalle origini alla vigilia della seconda guerra mondiale. Agli inizi del Novecento il settore ricettivo italiano č caratterizzato da una scarsitÀ di forza lavoro che ne limita lo sviluppo. Secondo l'opinione degli albergatori questa situazione č causata dall'assenza di un adeguato sistema formativo. In conseguenza di ciň, dal volgere del secolo in avanti, la SocietÀ italiana degli albergatori (l'associazione degli imprenditori) porta avanti numerosi tentativi per avviare una specifica scuola. Sfortunatamente nessuno di questi riuscirÀ, cosicché la prima scuola per lavoratori d'albergo sarÀ aperta solo nel 1914 dal Touring club italiano. Dopo la prima guerra mondiale le opportunitÀ formative per il personale d'hotel aumentano considerevolmente, grazie anche all'intervento statale mediante specifici enti, come l'Enit o l'Enfala, e per effetto della riforma delle scuole di avviamento professionale. In ogni caso, nonostante le diverse proposte avanzate in questo periodo, l'autore sostiene che lo sforzo di realizzare un moderno sistema formativo per gli addetti al settore ricettivo, come quello svizzero e tedesco, non puň dirsi pienamente riuscito.
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Pira, Francesco, et Marco Centorrino. « PÉRDIDA DE PRESTIGIO DEL PERIODISMO EN ITALIA ». Barataria. Revista Castellano-Manchega de Ciencias Sociales, no 28 (7 mars 2021) : 16–35. http://dx.doi.org/10.20932/barataria.v0i28.534.

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Este artículo quiere analizar las dificultades por las que está pasando, actualmente, el periodismo italiano. Adoptamos una perspectiva que podríamos definir como microsistémica. El reconocimiento social y el prestigio del periodismo nunca habían alcanzado niveles tan bajos, sin embargo hay momentos en los cuales, por lo menos algunos medios escritos y audiovisuales, vuelven a tener prestigio, autoridad, capacidades profesionales. Por lo tanto es posible, como demuestran estos casos virtuosos, otra forma de hacer periodismo, más relacionado con el periodismo de investigación y alejados de los intereses particulares, de las rutinas burocráticas e institucionales. Tomaremos en consideración, de manera especial, dos casos, uno más local y otro más internacional. Todo esto desde una perspectiva sociológica, es decir, teniendo en cuenta los efectos del tratamiento mediático sobre el sistema social y sobre las organizaciones afectadas más directamente.
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Cermelli, Massimo. « Bancos de crédito cooperativo y crecimiento territorial : génesis de un modelo de desarrollo local y análisis del caso del Banco de Crédito Cooperativo «G. Toniolo» de San Cataldo ». Boletín de la Asociación Internacional de Derecho Cooperativo, no 49 (22 novembre 2015) : 181. http://dx.doi.org/10.18543/baidc-49-2015pp181-193.

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Résumé :
<p>La crisis económica ha puesto en entredicho no solo los sistemas bancarios, sino también el modelo de desarrollo. Los Bancos de Crédito Cooperativo han vuelto a ocupar un papel protagonista, demostrando con su amplio bagaje que existe otra forma de prestar servicios financieros. En Italia, los Bancos de Crédito Cooperativo son los actores principales del sistema económico bancario. Uno de esos bancos es el «G. Toniolo», que se ha convertido a lo largo de los años en todo un referente.</p><p><strong>Recibido</strong>: 07.06.2015<br /><strong>Aceptado</strong>: 30.07.2015</p>
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Bardi, Luciano. « IL VOTO DI PREFERENZA IN ITALIA E LA LEGGE ELETTORALE EUROPEA ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 15, no 2 (août 1985) : 293–313. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200003154.

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Résumé :
IntroduzioneIl voto di preferenza è da tempo uno degli elementi più discussi del sistema elettorale italiano. Nel corso del dibattito apertosi in concomitanza con i lavori della commissione bicamerale per le riforme istituzionali, è emerso un quasi unanime orientamento a favore di una soppressione di tale strumento. Si ritiene che il voto di preferenza favorisca i processi disgregativi all'interno dei partiti e che una sua eliminazione, o quanto meno una revisione dei meccanismi che lo regolano, possa avere l'effetto «di moralizzare la vita politica e di evitare una malsana lotta fratricida all'interno dei partiti». Tale opinione riassume, forse un po’ enfaticamente, alcune delle osservazioni di quanti hanno studiato il voto di preferenza nel contesto del sistema e del comportamento elettorale in Italia. Il voto di preferenza sembra infatti essere maggiormente utilizzato in presenza di situazioni clientelari (quali il ‘voto di scambio’) e caratterizzate da un alto grado di frazionismo dei partiti.
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Rossi, Paolo. « Il contrasto a crisi e criticità del sistema bancario nell'Eurozona e in Italia ». DIRITTO COSTITUZIONALE, no 2 (juillet 2022) : 168–83. http://dx.doi.org/10.3280/dc2022-002010.

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Résumé :
L'Autore, delineati i tratti essenziali delle crisi finanziaria del 2008, dai primi salvataggi pubblici all'implementazione dell'Unione Bancaria, ne evidenzia incompiutezze e criticità emerse nelle crisi bancarie pre-pandemia, con la sostanziale disapplicazione del bail in e la riemersione dell'interventistico pubblico; dà poi conto delle misure unionali e nazionali, in deroga agli aiuti di stato, a sostegno del sistema bancario nell' ultima emergenza pandemica, che sembrano consolidare questa nuova centralità dello Stato nel mercato bancario; infine, delinea alcuni possibili scenari e strumenti per fronteggiare le criticità bancarie post pandemia, nell'ambito di una più ampia revisione del rapporto pubblico-privato nella banking resolution.
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Balocchi, Michela, et Ino Kehrer. « Invisibilizzazione e cancellazione delle variazioni intersex in Italia tra sistema medico e giuridico ». SALUTE E SOCIETÀ, no 2 (mars 2022) : 98–113. http://dx.doi.org/10.3280/ses2022-002008.

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Leombruni, Roberto, Antonella Bena et Massimiliano Giraudo. « Prime evidenze da un sistema informativo integrato sugli infortuni da lavoro in Italia ». PRISMA Economia - Società - Lavoro, no 1 (avril 2009) : 24–35. http://dx.doi.org/10.3280/pri2009-001005.

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Cecili, Marco. « El sistema electoral italiano : lo que el legislador hace, el Tribunal lo deshace ». Revista de Derecho Político 1, no 106 (3 décembre 2019) : 265. http://dx.doi.org/10.5944/rdp.106.2019.26157.

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En este escrito se analiza el controvertido régimen electoral de Italia en los últimos cinco años. Después de la importante decisión 1 de 2014 de la Corte costituzionale, el sistema electoral italiano se encontró entre los más inestables, al declararse inconstitucional dos veces la ley electoral. Lasúltimas elecciones se han llevado a cabo a través de un sistema mixto que ha provocado un estancamiento en la formación del gobierno. La nueva ley electoral ha sido objeto de crítica desde diferentes sectores y parece ser transitoria, en espera de un nuevo y codiciado equilibrio político.
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Beretta, Enrico, Vacche Alessandra Dalle et Andrea Migliardi. « Competitivitŕ ed efficienza della supply-chain : un'indagine sui nodi della logistica in italia ». ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no 2 (novembre 2012) : 135–73. http://dx.doi.org/10.3280/ed2012-002001.

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Résumé :
La logistica č importante sia per la sua incidenza diretta sul Pil nazionale sia, in modo indiretto, nel consentire una maggiore o minore competitivitŕ del sistema-paese. La complessiva debolezza del sistema logistico italiano, documentata da varie fonti interne e internazionali, ha numerose cause: inadeguatezze nelle infrastrutture di trasporto a lungo raggio, ma anche dei raccordi di "ultimo miglio"; frammentazione e scarsa integrazione tra gli operatori; inefficienze localizzate nelle singole modalitŕ di trasporto; problemi nei raccordi tra i vettori di diverso tipo (ossia nell'intermodalitŕ); carenze programmatorie e normative. Il presente lavoro approfondisce queste tematiche mediante un'indagine condotta presso un campione di spedizionieri italiani. Per quanto attiene alle infrastrutture, gli operatori riterrebbero utile il completamento degli assi ferroviari in grado di connettere il paese alle principali direttrici di traffico europee, nonché di assicurare un efficace collegamento fra il Nord e il Sud del paese, ma anche un potenziamento dei raccordi locali con altri tipi di vettori, specie quello marittimo. Altri problemi risiedono negli allacci delle aree portuali alla viabilitŕ ordinaria e nell'insoddisfacente funzionamento dei nessi intermodali tra le diverse forme di trasporto. I centri logistici vengono ritenuti nel complesso sufficienti, anche se si riscontrano problemi circa l'eccessiva frammentazione e la distribuzione sul territorio. Tariffe del trasporto, durata e prevedibilitŕ dei tempi, efficienza e affidabilitŕ degli operatori sarebbero nel complesso sufficienti, a eccezione del comparto ferroviario. L'organizzazione della catena logistica risente di una scarsa programmazione delle attivitŕ, dell'insufficiente integrazione tra gli operatori e della loro eccessiva frammentazione. Le dotazioni informatiche degli operatori e il ricorso all'ICT vengono giudicate nel complesso sufficienti, ma č carente l'integrazione dei sistemi tra i diversi operatori, con conseguenze negative sul trattamento complessivo del ciclo della merce e sulla tracciabilitŕ delle spedizioni. Dall'indagine sono emerse anche diverse indicazioni di policy. In primo luogo, gli operatori chiedono di razionalizzare il quadro normativo, di rilanciare liberalizzazioni e concorrenza e di concentrare le risorse su un contenuto novero di obiettivi infrastrutturali realizzabili. In secondo luogo, gli operatori stessi potrebbero contribuire alla concentrazione e razionalizzazione dell'offerta. Infine, le Associazioni di categoria nazionali e locali dovrebbero stimolare l'integrazione dei diversi sistemi di ICT e promuovere il rispetto di standard minimi di servizio.
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Matticchio, Isabella. « DA SISTEMA A SIMBOLO. LA LINGUA SLOVENA IN ITALIA TRA LINGUISTICA, SOCIOLOGIA E PSICOLOGIA DI MATEJKA GRGIČ, MARIANNA KOSIC E SUSANNA PERTOT ». Folia linguistica et litteraria XI, no 33 (2020) : 269–76. http://dx.doi.org/10.31902/fll.33.2020.14.

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Résumé :
Il volume Da sistema a simbolo. La lingua slovena in Italia tra linguistica, sociologia e psicologia delle autrici Matejka Grgič, Marianna Kosic e Susanna Pertot con prefazione di Fabiana Fusco è stato realizzato in collaborazione con lo SLORI (Istituto sloveno di ricerche) di Trieste. Edito da Aracne editrice di Roma
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Matticchio, Isabella. « DA SISTEMA A SIMBOLO. LA LINGUA SLOVENA IN ITALIA TRA LINGUISTICA, SOCIOLOGIA E PSICOLOGIA DI MATEJKA GRGIČ, MARIANNA KOSIC E SUSANNA PERTOT ». Folia linguistica et litteraria XI, no 33 (2020) : 269–76. http://dx.doi.org/10.31902/fll.33.2020.14.

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Il volume Da sistema a simbolo. La lingua slovena in Italia tra linguistica, sociologia e psicologia delle autrici Matejka Grgič, Marianna Kosic e Susanna Pertot con prefazione di Fabiana Fusco è stato realizzato in collaborazione con lo SLORI (Istituto sloveno di ricerche) di Trieste. Edito da Aracne editrice di Roma
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