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Articles de revues sur le sujet « Sistema informazione »

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RGI, Redazione. « Informazione bibliografica ». RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no 2 (juin 2021) : 155–86. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa2-2021oa12038.

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Résumé :
L'Informazione bibliografica del numero 2/2021 della «Rivista Geografica Italiana» presenta le recensioni dei seguenti testi. Rachele Borghi, Decolonialità e privilegio. Pratiche femministe e critica al sistema-mondo (Marcella Schmidt di Friedberg) Mauro Varotto, Montagne di mezzo. Una nuova geografia (Giacomo Pettenati)  Alberto Magnaghi, Il principio territoriale (Giuseppe Dematteis) Domenico Cersosimo, Carmine Donzelli, a cura di, Manifesto per riabitare l'Italia (Matteo Puttilli) Luca Gaeta, Alice Buoli, a cura di, Transdisciplinary Views on Boundaries. Towards a New Lexicon (Anna Casaglia) Massimiliano Grava, Camillo Berti, Nicola Gabellieri, Arturo Gallia, Historical GIS. Strumenti digitali per la geografia storica (Anna Guarducci) Stefano Piastra, Shanghai nella letteratura di viaggio italiana. Realtà e percezione di un emporio fluviale diventato megalopoli (Sara Giovansana) Simone Betti, Geografia sportiva del Nordamerica. La geografia sulle magliette (Anna Maria Pioletti) Per leggere i contributi integralmente, cliccare sul quadratino in alto denominato "PDF".
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Journals, FrancoAngeli. « Informazione bibliografica ». RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no 3 (septembre 2021) : 175–219. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa3-2021oa12539.

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Résumé :
L'Informazione bibliografica del numero 3/2021 della «Rivista Geografica Italiana» presenta le recensioni dei seguenti testi:    Donna Haraway, Chthulucene. Sopravvivere in un pianeta infetto (Michele Bandiera) Cristiano Giorda, a cura di, Geografia e Antropocene. Uomo, ambiente, educazione (Marco Tononi) Paola Piscitelli, a cura di, Atlante delle città. Nove (ri)tratti urbani per un viaggio planetario (Marco Santangelo) Martina Tazzioli, The making of migration: The biopolitics of mobility at Europe's borders (Silvia Aru) Mercedes Bresso, Claude Raffestin, I duecentocinquantamila stadi di Eratostene, al tempo del virus. Dialoghi fra un geografo e una economista ambientale, in giro per il mondo (Alessandro Ricci) Ernesto C. Sferrazza Papa, Le pietre e il potere. Una critica filosofica dei muri (Marcello Tanca) Vincent Berdoulay, Olivier Soubeyran, L'aménagement face à la menace climatique (Angelo Turco) Isabella Giunta, Sara Caria, a cura di, Pasado y presente de la cooperación internacional: una perspectiva crítica desde las teorías del sistema mundo (Mariasole Pepa) Sara Luchetta, Dalla baita al ciliegio. La montagna nella narrativa di Mario Rigoni Stern (Giacomo Zanolin) Edoardo Boria, Storia della cartografia in Italia dall'Unità a oggi. Tra scienza, società e progetti di potere (Anna Guarducci) Maria Luisa Sturani, Dividere, governare e rappresentare il territorio in uno Stato di antico regime. La costruzione della maglia amministrativa nel Piemonte Sabaudo (XVI-XVIII sec.) (Anna Guarducci) Egidio Dansero, Davide Marino, Giampiero Mazzocchi e Yota Nicolarea, a cura di, Lo spazio delle politiche locali del cibo: temi, esperienze e prospettive (Chiara Spadaro) Giorgio Osti, Elena Jachia, a cura di, AttivAree. Un disegno di rinascita delle aree interne (Raffaella Coletti) Lucilla Barchetta, La rivolta del verde. Nature e rovine a Torino (Alberto Vanolo)   Per leggere i contributi integralmente, cliccare sul quadratino in alto denominato "PDF".
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Mistri, Maurizio. « Processi cognitivi ed organizzazione dei distretti industriali ». ARGOMENTI, no 30 (mars 2011) : 39–67. http://dx.doi.org/10.3280/arg2010-030003.

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Résumé :
Questo saggio ha l'obiettivo di analizzare la capacitŕ di adattamento del sistema dei distretti industriali italiani ai cambiamenti in atto nella economia mondiale e nell'universo delle innovazioni tecnologiche. L'analisi viene compiuta con un riferimento costante alle basi cognitive dei processi decisionali degli agenti che operano nei distretti industriali. Il concetto di conoscenza, in effetti, ha una base strettamente cognitivista, a differenza di quanto č accaduto per il concetto di informazione. La riflessione sulla conoscenza in economia politica puň partire dall'idea che ogni sistema economico č incardinato in sistemi piů ampi (politici, culturali, militari, ecc.) che ne condizionano il funzionamento e le dinamiche evolutive. Ne deriva che nel mondo economico i processi dinamici non sono del tutto conoscibili ex ante, a causa dei limiti informativi e dei limiti computazionali a cui sono soggetti gli agenti economici.
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Cirillo, S., F. Di Salle, L. Simonetti, R. Spaziante, R. Elefante et F. Smaltino. « La risonanza magnetica nell'emorragia subaracnoidea ». Rivista di Neuroradiologia 2, no 3 (octobre 1989) : 211–17. http://dx.doi.org/10.1177/197140098900200303.

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Résumé :
È stato condotto uno studio in vivo ed in vitro per definire il ruolo della risonanza magnetica nell'emorragia subaracnoidea (ESA). Questa metodica consente di ottenere informazioni di elevato valore diagnostico nello stadio subacuto della patologia, grazie all'evidente riduzione del T1 determinata dalla presenza di metaemoglobina. Nello stadio iperacuto ed acuto, miscele sangue-liquor non sono facilmente differenziabili dal liquor puro nelle immagini T1 dipendenti. La formazione del coagulo determina, però, un'evidente riduzione del T1 che può essere utilizzata come marker «in vivo» di ESA in fase acuta. Infatti l'aspetto RMI della ESA acuta è, pertanto, completamente modificato dall'iperintensita legata alla coagulazione: questo segno può essere ritenuto un utile marker di ESA acuta. Il ruolo della RM nella ESA sembra comunque limitato, in relazione con la phù sensibile TC. Non bisogna inoltre dimenticare che la coagulazione del sistema sangue/liquor è influenzata da numerosi fattori biochimici, fisici e topografici. La conoscenza delle variazioni di segnale determinate dalla coagulazione nell'ESA acuta, può fornire all'esaminatore una informazione di valore cruciale nella diagnosi RM.
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Di Palma, Gabriele. « Un sistema di informazione geografica per l'analisi del programma di rigenerazione del quartiere Libertà di Bari ». RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no 79 (août 2022) : 60–73. http://dx.doi.org/10.3280/riv2021-079004.

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Lewanski, Rodolfo. « Istituzionalizzare la partecipazione deliberativa : la politica della Regione Toscana ». RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no 1 (avril 2011) : 11–31. http://dx.doi.org/10.3280/sa2011-001002.

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Résumé :
Una delle risposte alla crisi delle istituzioni rappresentative che attraversa molti paesi democratici viene ricercata nella riscoperta del "potere del popolo", ovvero in un maggior coinvolgimento dei cittadini nelle scelte e nelle politiche pubbliche. In particolare la partecipazione viene declinata secondo la specifica accezione della teoria dialogicodeliberativa, i cui tratti salienti sono: interazione discorsiva dialogica, basata sull'ascolto attivo; deliberazione, ovvero ponderazione attenta delle diverse opzioni e delle loro implicazioni; informazione adeguata e bilanciata; inclusione, ovvero consentire a tutte le "voci" di farsi sentire; partecipazione di campioni casuali stratificati di cittadini rappresentativi sotto il profilo socio-demografico. La democrazia deliberativa ha espresso numerose "promesse": decisioni migliori in quanto capaci di incorporare informazioni, conoscenze tecnico-scientifiche e preferenze, scelte condivise e percepite come legittime, maggiore legittimazione del sistema politico in generale, crescita del capitale sociale, solo per citarne alcune. Tale promesse vanno peraltro empiricamente verificate. La teoria deliberativa č stata applicata in numerose esperienze in numerosi paesi. Forse oggi uno dei "laboratori" piů interessanti in questo campo č oggi rappresentato dalla Toscana, dove é stata approvata alla fine del 2007 la l.r. 69, verosimilmente la prima normativa al mondo che mira a promuovere pro-attivamente la partecipazione alle decisioni locali e regionali ispirandosi almeno sotto alcuni aspetti alla teoria deliberativa.
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Vasselli, Stefania, et Antonio Federici. « La valutazione dei Piani regionali di prevenzione ». RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no 50 (décembre 2012) : 41–53. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-050004.

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L'esperienza del Piano nazionale di prevenzione 2010-2012 (PNP), adottato con Intesa Stato Regioni 29 aprile 2010, si segnala per la sua importanza non solo per i contenuti e le metodologie adottate ma anche per il significato che assume all'interno dei rapporti tra le Istituzioni. La sua impostazione prevede infatti che il Ministero svolga Azioni centrali (DM 4 agosto 2011) a supporto della Programmazione regionale, come espressione dell'assetto costituzionale, secondo il modello di governance della stewardship, recepito dall'Italia con la carta di Tallin. Sul piano dei contenuti, il PNP pone grande e sistematica attenzione alla necessitŕ di disponibilitŕ e fruibilitŕ delle evidenze in tre momenti principali: prove di efficacia teorica (efficacy); monitoraggio e valutazione degli interventi; evidenze di impatto sugli outcome (effectiveness). In questa logica, e nel modello di governance adottato, l'attivitŕ di valutazione ha un significato sistemico di produzione di informazioni (intelligenza) funzionali a supportare la programmazione, l'implementazione, la valutazione degli interventi e si sta realizzando mettendo in campo molteplici azioni (certificazione; capacity building; promozione della cultura e degli strumenti di pianificazione e valutazione; attivitŕ di studio) e coinvolgendo interlocutori e partner diversi. In particolare, attraverso l'Azione centrale prioritaria "Intesa Stato Regioni su registri, sorveglianze e sistemi informativi per la prevenzione", si sta perseguendo l'obiettivo di un approccio integrato alle valutazioni di impatto degli interventi di prevenzione che definisca, al piů alto livello di concertazione, gli ambiti tematici, gli obiettivi conoscitivi e le regole di implementazione di un sistema informativo integrato per la prevenzione e che quindi tenga conto sia delle caratteristiche proprie di questi interventi (e delle relative difficoltŕ epistemologiche della loro valutazione), sia della conseguente attuale scarsezza e frammentarietŕ di informazione e valutazione.
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Maisto, Antonella, Maria Gabriella Schettino et Francesco De Caro. « La formazione al tempo del Covid ». La Sanità Pubblica. Ricerca applicata 2, no 2 (25 juillet 2021) : 99–104. http://dx.doi.org/10.48268/covid/2021/0001.4.

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Résumé :
La formazione non è appannaggio solo del sistema scolastico ma è propria anche del mondo professionale e aziendale. Nei mesi di emergenza Covid vi è stata l'immediata urgenza di assicurare la continuità della formazione per corsi imprescindibili quali: Salute, Sicurezza e Ambiente. Si è delineato un mondo a due velocità, nel quale una parte ha dovuto rallentare o addirittura fermarsi, mentre l'altra ha subito un’accelerazione improvvisa ed in quest’ultima rientra la Sanità “in prima linea”, posta di fronte ad un fenomeno nuovo e, soprattutto, da affrontare e studiare contemponeamente. La recente epidemia da SARS Cov 19 ha determinato un radicale cambiamento nelle organizzazioni sanitarie come in tutte le organizzazioni che coinvolgono la vita ed il lavoro degli uomini, impossibilitati a proseguire con le abitudinarie modalità relazioni professionali e personali. Ma uno dei settori che in epoca Covid non si è potuto arrestare è la Sanità e la Ricerca: dove c’è ricerca c’è formazione ed informazione; quindi, anche se i decreti hanno chiesto di evitare assembramenti ed hanno chiuso le aule, d’altro canto hanno chiesto di non chiudere i canali di formazione ed informazione. Questi non si sono arrestati ma sono stati oggetto di trasformazione, evoluzione e cambiamento: parole come DAD, FAD, e-learning, ma anche webinar, videoconferenza, smart-working, prima conosciute e utilizzate solo dagli esperti di settore o in specifici contesti, sono divenute in un breve lasso di tempo di uso comune.
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Sanavio, Ezio. « Una Consensus Conference sulle terapie psicologiche per ansia e depressione ». PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no 1 (février 2022) : 11–20. http://dx.doi.org/10.3280/pu2022-001002.

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È appena terminato il lavoro di una Consensus Conference sulle terapie psicologiche per ansia e depressione rivolta ai pazienti e ai loro famigliari, al mondo dell'istruzione universitaria, alle isti-tuzioni preposte all'aggiornamento professionale, al Sistema Sanitario Nazionale, al mondo della ricerca scientifica e degli enti finanziatori. Gruppi di esperti hanno analizzato la letteratura e steso un'ampia relazione che è stata sottoposta al giudizio di una Giuria, presieduta da Silvio Garattini, composta da esponenti della società civile. Queste sono alcune delle conclusioni: (1) non tutte le terapie sono da considerare di prima scelta, (2) alcune psicoterapie sono cost-effective e più effica-ci dei farmaci, e (3) sono raccomandate dalle più autorevoli Linee-Guida internazionali. Le psico-terapie sono sottoutilizzate nel Sistema Sanitario Nazionale, e i pazienti devono ricorrere al merca-to privato con una discriminazione di censo intollerabile in tema di salute. Spesso vengono utiliz-zati metodi terapeutici di non provata efficacia, e manca una adeguata informazione sui progressi recenti. Vi è bisogno di interventi informativi, formativi, organizzativi e di trasparenza, con impli-cazioni anche deontologiche.
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Elster, Jon. « La democrazia deliberativa ». SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no 36 (janvier 2010) : 33–50. http://dx.doi.org/10.3280/las2009-036004.

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- L'articolo esamina le qualitÀ della democrazia deliberativa a partire dal riferimento a espressioni storiche di questa: nelle istituzioni ateniesi del quinto-quarto secolo a. C., nella Convenzione Federale statunitense del 1788, negli Stati Generali della Rivoluzione francese, in varie esperienze locali odierne. Stabiliti tre modelli di democrazia (diretta, rappresentativa, del sorteggio) e tre criteri per la deliberazione (moralitÀ, causalitÀ, probabilitÀ), la questione da affrontare č se la forma deliberativa di democrazia sia un buon sistema politico. La risposta č sě, purché si verifichino tre condizioni: intensitÀ della motivazione nei partecipanti, orientamento al bene pubblico della motivazione stessa, corretta informazione dei partecipanti. Ma si tratta di una conclusione ipotetica, che tiene conto della complessitÀ e molteplicitÀ dei fattori in gioco, e dunque del fatto che nessuna proprietÀ dei processi decisionali collettivi č desiderabile incondizionatamente.
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Sandonà, Leopoldo. « Bioetica performativa. I Comitati per l’etica clinica tra esperienze, crisi e prospettive ». Medicina e Morale 69, no 2 (21 juillet 2020) : 177–92. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2020.614.

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I comitati per l’etica clinica, nonostante la loro diffusione parziale nel contesto italiano, rappresentano un soggetto etico fondamentale all’interno dell’organizzazione sanitaria. Attraverso un’analisi delle esperienze e delle principali criticità, il contributo cerca di recuperare gli elementi performativi e propositivi per una maggiore integrazione di tali Comitati entro le istituzioni sanitarie, attraverso una riscoperta di una specifica competenza etica. Le esperienze mettono in luce le funzioni principali dei Comitati: analisi di casi, redazione di linee d’indirizzo, formazione del personale sanitario e informazione sociale, consulenza su allocazione di risorse nel sistema sanitario. Alcune di queste funzioni rimangono tuttavia frequentemente inesplorate o utilizzate in modo parziale dall’istituzione di riferimento. Proprio tale aspetto consente di addentrarsi nelle criticità di tali Comitati, connesse soprattutto ad un riconoscimento parziale da parte delle strutture istituzionali, oltre che ad una diffusione geografica non capillare e reticolare ma sporadica. L’analisi conduce al riconoscimento di una duplice performatività, da un lato del bioeticista nel Comitato, dall’altro del Comitato nell’istituzione. Inoltre emerge una compenetrazione tra competenza etica nell’era della complessità ed elementi originari della filosofia della medicina nella sua peculiare attenzione alla cura.
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Borin, D., C. Piovan, T. Bovolon, N. Olivieri, M. Barbiero et C. Loschiavo. « Esperienza nell'utilizzo di un nuovo presidio per il Priming dei CVC nel trattamento di Emodialisi ». Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 22, no 1 (24 janvier 2018) : 18–24. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2010.1192.

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Il catetere venoso centrale rappresenta uno dei possibili accessi vascolari per il paziente in emodialisi. I protocolli attualmente in uso per la procedura di attacco prevedono una serie di manovre di movimentazione del sangue seguite da ripetute connessioni-sconnessioni di alcune siringhe, con possibili rischi infettivi sia per il paziente sia per l'ambiente e con una valutazione soggettiva della portata dell'accesso. In questa breve esperienza abbiamo utilizzato un nuovo presidio, denominato “Haemocatch”, che permette di aspirare il sangue da entrambi i lumi del catetere venoso centrale mediante una sola siringa, di restituire il sangue filtrato e privo di eventuali coaguli e di quantificare la portata dell'accesso prima dell'inizio della seduta dialitica in un sistema chiuso. I vantaggi di questo device innovativo sono la standardizzazione del metodo di priming, la riduzione del numero delle connessioni con conseguente minor esposizione al rischio di infezioni, la maggiore sicurezza sia per il paziente sia per l'operatore e la preliminare valutazione della portata dell'accesso, che fornisce un'importante informazione all'operatore e riduce l'evenienza di interruzione del trattamento per portata insufficiente.
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Patterson, Helen, et Martin Millett. « The Tiber Valley Project ». Papers of the British School at Rome 66 (novembre 1998) : 1–20. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200004207.

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IL PROGETTO ‘LA VALLE DEL TEVERE’Questo articolo tratta gli obiettivi e struttura del nuovo progetto di ricerca della British School at Rome, il progetto ‘la Valle del Tevere’ e presenta alcuni dei primi risultati, anche se preliminari. L'obiettivo principale di questo progetto è di studiare il mutevole paesaggio della valle dal 1000 a.C. al 1300 d.C., indagando sull'impatto di crescita, successo e declinio di Roma sul suo entroterra e sui conseguenti effetti della città e flume sull'insediamento, economia e identità culturale. Questa iniziativa raduna molti studiosi con interessi di ricerca in questo campo ed in effetti include una serie di progetti connessi, ciascuno con i suoi specifici obiettivi di ricerca, ma allo stesso tempo parte di un progetto più ampio. La storia dell'insediamento è studiata tramite un riesame dei dati rilevati dai progetti britannici, in particolare quelli della ‘South Etruria Survey’, diretta da John Ward-Perkins, oltre ai dati pubblicati di progetti italiani. Allo stesso tempo, nuove ricerche sul campo sono in programma con l'intento di riempire le lacune esistenti. Due nuovi progetti iniziarono nel 1997 concentrandosi sul tema dell'urbanismo. Le ricognizioni a Falerii Novi e a Forum Novum hanno esaminato l'organizzazione interna delle citta tramite sistematiche ricognizioni in superficie e indagini geofisiche. I primi risultati chiaramente dimostrano il potenziale di questo approccio. Queste tecniche verranno applicate ad una gamma di centri urbani nella media valle del Tevere. La comprensione dell'interazione della città e della valle implica il mettere insieme l'informazione esistente relativa l'insediamento, le reti di comunicazione, l'economia e l'ambiente, oltre all'integrazione dei nuovi dati. Un elemento chiave del progetto è l'uso di un sistema GIS per l'integrazione ed analisi dei diversi livelli di informazione.
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Cantelmi, Tonino, Emiliano Lambiase, Michela Pensavalli, Pasquale Laselva et Sara Cecchetti. « COVID-19 : impatto sulla salute mentale e supporto psicosociale ». MODELLI DELLA MENTE, no 1 (janvier 2021) : 7–39. http://dx.doi.org/10.3280/mdm1-2020oa10908.

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Una pandemia non è solo un fenomeno medico, ma colpisce gli individui e la società e causa disagi a livello fisico, psicologico, sociale ed economico. Questo perché è un tipo di evento in grado di dimostrare, spesso in modo molto violento, la vulnerabilità e la fragilità dei nostri sistemi sociali e della nostra struttura psicologica, e quanto spesso possano essere inadeguate le nostre capacità di risposta tecnico-scientifica, sociocomunitaria e personale. In questo articolo abbiamo elaborato una rassegna della letteratura al fine di capire le possibili conseguenze psicologiche della pandemia in atto, cercando materiale da tre possibili fonti di informazione: situazioni con caratteristiche simili a quelle della pandemia in atto (es. con distanziamento sociale), eventi epidemici precedenti (es. SARS e MERS) e ricerche svolte direttamente in questo anno sulla pandemia da Sars-CoV-2. Dalle informazioni raccolte è emerso che le conseguenze psicologiche possono essere anche molto gravi (es. Depressione o Disturbo Post-Traumatico), verificarsi in tempi brevi e durare anche molto tempo dopo gli eventi che li hanno prodotti. Inoltre, è emerso come, nonostante le informazioni e la consapevolezza acquisite in situazioni passate o simili, non è stato fatto a sufficienza per prevenire e affrontare tali conseguenze psicologiche avverse.
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Giusti, Giacomo. « Le informazioni sull'imprenditoria straniera provenienti dal sistema camerale ». RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no 2 (juillet 2012) : 121–33. http://dx.doi.org/10.3280/rest2012-002005.

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Taboada, Ianire, et Bego Blanco. « Sareari adimena gehitzen : machine learning eta gaitasun kognitiboen sarrera sare-mailako monitorizaziorako eta matxuren diagnostikorako ». EKAIA Euskal Herriko Unibertsitateko Zientzia eta Teknologia Aldizkaria, no 33 (12 mars 2018) : 181–93. http://dx.doi.org/10.1387/ekaia.17847.

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Ohiko sare-ereduak erabiliz belaunaldi berriko sareen ezaugarri espezifikoek ez dute kudeaketa egokia ahalbidetzen: izan ere, ezin ditu kontuan hartu eskala doiketa, heterogeneotasuna eta agertoki hauen konplexutasuna. Beraz, beharrezkoa da komunikazio sistema hauen diseinu eta kudeaketarako paradigma berriak definitzea. Modu honetan, machine learning-aren erabilpenaren bidez, sareari gaitasun kognitiboak gaineratzeak datuei erantsita sarean zehar garraiatzen den protokolo-informazioaren maneiatzea posible egiten du. Informazio hau sarearen egoera inferitzeko erabiltzen da, disfuntzioak ekidinez eta guztirako errendimendua hobetuz. Artikulu honek sare-mailan integratutako modulu adimentsu baten diseinua aurkezten du, offline machine learning-ean oinarrituz, bideraketa funtzionalitaterako informazioa bilduz eta interpretatuz. Testuinguruaz kontzientea den modulu kognitibo honek monitoreatutako sare-egoeraren arabera bideraketa protokoloaren portaera manipulatzen du, horrela matxurak ekidinez, trafikoa orekatuz eta hobekuntza globala eskuratuz.
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Zanutto, Alberto, et Enrico Maria Piras. « Al "gran ballo" delle Ict in ambito sanitario : la presentazione del sistema Phr ». SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no 122 (juin 2011) : 235–46. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-122017.

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Il paper affronta nello specifico il processo di presentazione di una innovazione Ict, applicata al sistema sanitario, che mette i pazienti al centro di un nuovo dispositivo di archiviazione e gestione dei dati sanitari. Un sistema che in letteratura viene definito Personal Health Record (Phr). La Phr si presenta come una innovazione tecnologica che ridefinisce il ruolo del cittadino nei confronti del sistema sanitario tradizionale. Il cittadino, infatti, non viene più considerato qui come l'oggetto descritto nei documenti scambiati tra medici, quanto piuttosto l'attore maggiormente interessato al fluire delle proprie informazioni sanitarie nella rete dei curanti, al fine di assicurarsi la migliore assistenza possibile. L'attivitŕ di campo, durata circa due anni, ha permesso di ricostruire e analizzare la transizione che ha visto questa tecnologia passare dall'enunciazione iniziale alla concretezza tangibile della sperimentazione. Attraverso la metafora del "presentarsi in societŕ", vicenda tipica dei ricevimenti e dei balli organizzati dai ceti nobili nell'epoca moderna, si cerca di riflettere su come i sistemi Ict di nuova concezione affrontino l'arena eterogenea dei sistemi informativi residenti e si intersechino con altri sistemi preesistenti dotati di specifiche "capacitŕ" politiche.
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Mancini, Daniela. « Evoluzione e prospettive dei sistemi di informazione e di controllo ». MANAGEMENT CONTROL, no 2 (mars 2018) : 5–14. http://dx.doi.org/10.3280/maco2018-su2001.

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Chiappelli, Marco, et Sabina Berardi. « Pattern of intervention and patients' satisfaction with Community Mental Health Service in Bologna ». Epidemiology and Psychiatric Sciences 9, no 4 (décembre 2000) : 272–81. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x0000840x.

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Résumé :
RIASSUNTOScopo – Verificare se il grado di soddisfazione per i servizi offerti dal CSM sia collegato ad alcune caratteristiche (sociodemografiche, cliniche, assistenziali) dell'utenza, concentrando l'attenzione sulle situazioni più “critiche”, al fine di acquisire elementi per i progetti di miglioramento. Disegno – Studio trasversale con rilevazione delle prestazioni fruite e somministrazione di uno strumento di valutazione ai pazienti con almeno un accesso ogni due mesi nel corso del 1998 e in carico al Centro di Salute Mentale. Setting – Il Centro di Salute Mentale (CSM) del Distretto Saragozza-Porto dell'Azienda USL Città di Bologna. Principali misure utilizzate – Dati del sistema informativo relativi alle caratteristiche sociodemografiche, cliniche, assistenziali di ciascun soggetto e Verona Service Satisfaction Scale (VSSS— 32). Risultati – I risultati relativi a 145 soggetti (24% della popolazione) hanno mostrato come su tre dimensioni principali (soddisfazione globale, professionalità, informazione) e quattro sottodimensioni (colloqui, aiuto economico, aiuto domiciliare, farmacoterapie) oltre il 70% degli intervistati si è dichiarata soddisfatta, giudicando sostanzialmente sufficiente il servizio. L'analisi dei punteggi meno elevati, attraverso il confronto con le variabili sociodemografiche, cliniche ed assistenziali, ha evidenziato quattro aree nelle quali, in modo differenziato, vi sono aspetti suscettibili di miglioramento della qualità del servizio: 1) accessibilità dei servizi: gli assistiti meno soddisfatti lamentano costi assistenziali troppo elevati (spese per i farmaci) e mal tollerano la frequentazione ambulatoriale con persone più gravemente disturbate; 2) coinvolgimento dei familiari: il problema è diffusamente avvertito e la critica sembra vertere sulla scarsa incisività degli interventi presso i familiari; 3) colloqui individuali: l'insoddisfazione sembra derivare dalla scarsa incisività dei trattamenti o dalla “dipendenza” dal CSM che un pattern assistenziale complesso può indurre; 4) contributi economici: gli “insoddisfatti” sono prevalentemente assistiti ai quali il CSM eroga aiuti economici diretti, spesso nell'ambito di programmi che comportano un intenso lavoro di collegamento con altre agenzie sociali e sanitarie. Conclusioni – Il grado di soddisfazione si differenzia significativamente in relazione ad alcune caratteristiche sociodemografiche e cliniche degli assistiti e in funzione a tipo e quantità di assistenza prestata, sebbene emergano aspetti apparentemente incoerenti (ad una maggior assistenza pare corrispondere un diminuzione della soddisfazione) che devono forse far ripensare al tipo di risposta assistenziale fornita a certe categorie di assistiti.
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Mancini, Daniela. « L'azienda-rete e le decisioni di partnership : il ruolo del sistema informativo relazionale ». MANAGEMENT CONTROL, no 1 (avril 2011) : 65–97. http://dx.doi.org/10.3280/maco2011-001004.

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Résumé :
La collaborazione tra aziende č sempre piů il percorso tipico per realizzare la crescita e determinare la strategia aziendale: dalle singole relazioni ditra due aziende, alla rete di aziende, per arrivare all'azienda-rete. Parallelamente, si determina un ampliamento, oltre i confini della singola azienda, dell'orizzonte nell'ambito del quale formulare i giudizi di convenienza. Oggetto di questo articolo č l'evidenziazione di alcune problematiche ancora aperte nello studio dei sistemi informativi dell'azienda-rete. L'autore ritiene, infatti, che la gestione delle informazioni rappresenti un elemento chiave per il successo della rete di collaborazioni sviluppate. Il sistema informativo diventa un elemento fondamentale per la sincronizzazione dei processi di governo e di controllo della rete di collaborazioni ed il fenomeno delle alleanze ne costituisce un elemento di cambiamento che deve essere investigato nei diversi aspetti. Nel primi due paragrafi l'autore descrive proprio la relazione chiave che si stabilisce tra sistema di governo, sistema di controllo e sistema informativo in contesti relazionali, mentre nei paragrafi successivi l'attenzione viene focalizzata sul sistema informativo relazionale.
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Manzalini, Antonio. « Campo e Potenziale Quantistico della Coscienza ». Scienze Biofisiche 1, no 3 (septembre 2022) : 1–11. http://dx.doi.org/10.48274/ibi16.

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Résumé :
Gli organismi viventi, dal punto di vista termodinamico, sono simili a dei sistemi aperti, che operano lontano dall’equilibrio. Infatti, i processi metabolici della vita si basano su continui flussi interni e scambi di energia, materia e informazioni degli organismi con l’ambiente circostante. Ad un livello fisico più profondo, tuttavia, questi scambi sono mediati da oscillazioni quantistiche ondulatorie che comprendono, ad esempio: oscillazioni meccaniche, elettromagnetiche, nucleari e termiche. Anche il vuoto, secondo la Teoria Quantistica dei Campi (Quantum Field Theory – QFT), è sede di inarrestabili fluttuazioni quantistiche. Alla luce di questo, è ragionevole sostenere che gli organismi viventi sono sistemi aperti lontani non solo dall’equilibrio termodinamico, ma anche dall’equilibrio quantistico. Questo determina ed influenza anche i diversi livelli di coscienza degli organismi viventi. L’articolo propone un modello della coscienza degli organismi viventi, basato su un approccio più ampio rispetto a quello della Meccanica Quantistica e della QFT: questo nuovo approccio si propone infatti di considerare i processi della coscienza, oltre l’equilibrio quantistico, caratteristica fondamentale della vita. Il modello di coscienza proposto fa leva sulla teoria di de Broglie-Bohm che ha portato alla definizione del campo e potenziale quantistico: in particolare, la coscienza viene definita come un campo quantistico, il cui potenziale associato viene elaborato dall’organismo vivente, come informazione attiva. In analogia con il campo quantistico della teoria di de Broglie-Bohm per la materia inanimata, anche il campo quantistico della coscienza della materia vivente non ha sorgenti e la sua forma o curvatura ha più importanza fisica dell’ampiezza: in particolare, si propone che tale curvatura sia associata a condensazioni dei bosoni di Nambu Goldstone (come previsto dalla QFT) a seguito di rotture di simmetria di tale campo.
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Levaggi, Rosella. « The History of Intergovernmental Grants in Britain : a New Perspective in an Asymmetry of Information Framework* ». Journal of Public Finance and Public Choice 12, no 2 (1 octobre 1994) : 171–89. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907539950.

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Résumé :
Abstract L’asimmetria informativa è l’elemento caratteristico della relazione tra governo centrale e governi locali. Da un lato, l’esistenza dei governi locali si giustifica per il loro maggior grado di conoscenza circa le preferenze ed i bisogni locali. Dall’altro lato, quando si deve organizzare l’allocazione delle risorse sul piano nazionale attraverso un sistema di trasferimenti, queste informazioni dovrebbero essere conosciute a livello di governo centrale.In questo scritto si presenta la storia recente dei trasferimenti alle autorità locali in Gran Bretagna per mostrare un esempio pratico del modo in cui il governo centrale ha tentato di risolvere il problema.Dapprima il governo centrale ha ritenuto di conoscere tutti i parametri necessari per stabilire un sistema ottimale di trasferimenti. In una seconda fase, esso ha compreso la natura dei problemi derivanti dal fatto che le autorità locali disponevano di informazioni migliori. Il controllo della spesa è divenuto il principale obiettivo del governo e le riforme introdotte nel sistema dei trasferimenti riflettono quest’obiettivo.
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Tarquinio, Lara. « Accounting e reporting dei diritti di emissione. Modelli di rilevazione proposti e pratiche emergenti ». FINANCIAL REPORTING, no 3 (novembre 2012) : 79–109. http://dx.doi.org/10.3280/fr2012-003005.

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Résumé :
Il presente lavoro esamina le principali implicazioni dell'Emission Trading Scheme Europeo (EU ETS) sul sistema di accounting e reporting delle imprese e verifica l'influenza di alcune variabili sulla disclosure delle informazioni sui diritti di emissione e sul climate change. Lo studio ha ad oggetto un campione di imprese che gestiscono impianti termoelettrici cogenerativi e non cogenerativi e prende in esame le informazioni che queste forniscono in merito ai diritti di emissione nei bilanci 2009; nei documenti che corredano i bilanci (in particolare la relazione sulla gestione); nei rendiconti di sostenibilità 2009 redatti sulla base delle linee guida GRI/G3. I principali risultati conseguiti segnalano la presenza di alcune significative uniformità nei criteri di contabilizzazione adottati dalle imprese e dimostrano che la redazione di un bilancio di sostenibilità influenza il livello di disclosure.
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Naert, Frank. « The Rise and Decline of Interest Groups : A Dynamic Approach to Interest Groups ». Journal of Public Finance and Public Choice 10, no 2 (1 octobre 1992) : 183–93. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907539527.

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Résumé :
Abstract Scopo di questo lavoro è l’elaborazione di una struttura teorica entro cui analizzare l’evoluzione dei sistemi di gruppi di interesse. In particolare, l’autore parte dal riconoscimento che la nascita di un gruppo dipende dai costi di informazione e dai costi di organizzazione e che la sua attività è volta alia redistribuzione del reddito e della ricchezza. Queste caratteristiche sono state trascurate dalle teorie tradizionali (in particolare da Peltzman e Becker) che hanno affrontato l’argomento in maniera statica.Il presente contributo consiste quindi nella dinamizzazione della rendita e della perdita corrispondente. Si argomenta che, dal momento che i costi di informazione rivelano una tendenza a diminuire nel tempo, mentre la rendita tende ad aumentare, ogni trasferimento periodico aumenta la ricchezza dei vincitori diminuendo quella dei perdenti. Ne consegue la necessità di un cambiamento periodico nell’analisi costi-benefici che il gruppo perdente opera, per cui le stime della perdita devono essere corrette mano mano che il tempo progredisce.
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Sharples, M., et B. du Boulay. « Cuore e testa : Il «tutore radiologico» e oltre ». Rivista di Neuroradiologia 5, no 4 (novembre 1992) : 465–71. http://dx.doi.org/10.1177/197140099200500410.

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Résumé :
Il presente lavoro tratta dell'insegnamento dell'interpretazione delle immagini mediche basato sul computer. Esso indica i vantaggi dell'assistenza del computer come metodo per fornire una consulenza sistematica accessibile per l'interpretazione delle immagini mediche, nonchè i problemi dati dalla sostituzione o dall'integrazione della figura dell'insegnante. Esso descrive il prototipo di un sistema di insegnamento relativo alle radiografie al torace ed illustra un progetto attualmente in corso per estendere il sistema alle immagini neurologiche della risonanza magnetica. Insegnare ad interpretare le immagini mediche è molto simile all'insegnamento in altre discipline, come la meteorologia, la botanica e la geologia, nelle quali le informazioni si presentano principalmente come immagini visive. Testi di psicologia dell'insegnamento forniscono chiare indicazioni su come insegnare le immagini visive e molte possono essere applicate all'insegnamento riferito alle immagini mediche. Ma le immagini mediche presentano problemi particolari: la qualità dell'immagine è fortemente influenzata da fattori tecnici come il tempo di esposizione; l'immagine è un'astrazione degradata della struttura fisica; le strutture tridimensionali sono ridotte a modulazioni dell'intensità dell'immagine; caratteristiche anatomiche cruciali possono essere nascoste da altre caratteristiche; e le caratteristiche possono assumere un'ampia gamma di valori in pazienti normali e in quelli con anomalie. Nonostante queste difficoltà non esiste un metodo affermato per insegnare ad esaminare le immagini mediche. Generalmente gli studenti imparano sui libri di testo e la loro esperienza di studio di casi è limitata a brevi incontri con un insegnante e un set di immagini scelte ad hoc. I sistemi di insegnamento basato sul computer offrono una soluzione al problema di fornire una consulenza sistematica accessibile. Essi sono stati sviluppati per altri settori della formazione professionale, come l'elettronica, la diagnosi di malattie infettive ed il controllo di processi industriali. Sono in grado di utilizzare varie strategie di insegnamento e di apprendimento, compresi lo sfogliare rapidamente il testo, l'esplorazione guidata, l'assistenza nello studio di casi e l'insegnamento diretto. Un computer può immagazzinare migliaia di immagini interrelate e collegate ad informazioni relative alle loro caratteristiche e alle patologie ad esse associate. Questo database può essere consultato per tenere una «lezione» costituita da una sequenza studiata di immagini esemplificatrici o per correggere le concezioni errate di uno studente mostrandogli immagini comparate.
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Manzalini, Antonio. « Intelligenza Biologica Quantistica ». Scienze Biofisiche 4, no 1 (janvier 2022) : 1–12. http://dx.doi.org/10.48274/ibi13.

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Gli organismi viventi possono essere considerati come sistemi aperti, che operano lontano dall’equilibrio termodinamico, elaborando, immagazzinando e scambiando energia, materia e informazione con l’ambiente. Nel complesso, attraverso queste capacità, gli organismi viventi perseguono un continuo auto-adattamento ai cambiamenti ambientali, che è espressione di Intelligenza Biologica. Questo articolo sostiene che l’auto-adattamento, e più in generale l’Intelligenza Biologica, si basa su fenomeni di rottura di simmetria ben spiegati da un’estensione dei principi della Teoria Quantistica dei Campi e della Teoria di Gauge. Le rotture di simmetria sono responsabili dell’emergere della coerenza multilivello negli organismi viventi, in termini di competizione equilibrata tra bosoni di Gauge e Nambu Goldstone. Questa competizione equilibrata dei campi bosonici, in tutto l’organismo, permette l’accoppiamento con l’ambiente, fino al livello quantistico. Considerando il fatto che più del 70% del corpo umano è costituito da soluzioni acquose, l’articolo conclude indirizzando l’importanza nello sviluppo di un metodo pratico, basato su misure di spettri Raman, per rilevare le condensazioni di bosoni Nambu Goldstone, viste come informazione quantistica responsabile della coerenza e delle dinamiche viventi.
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Buttò, Simonetta. « Alphabetica, il nuovo portale per la ricerca integrata : un salto di qualità per le biblioteche italiane ». DigItalia 15, no 2 (décembre 2020) : 9–15. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00010.

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Alphabetica, il nuovo portale progettato a cura dell’Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche (ICCU), si avvia verso la fase finale di realizzazione. Questa nuova piattaforma permetterà di accedere alle banche dati gestite dall’ICCU e ai progetti ad esso afferenti tramite un unico sistema di navigazione e ricerca, valorizzando il lavoro di cooperazione ultratrentennale svolto dalla comunità delle biblioteche italiane nel Servizio Bibliotecario Nazionale e le sue numerose risorse digitali.
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Gatti, Marco. « Gli strumenti di controllo orientati al cliente : un'analisi sistemica ». MANAGEMENT CONTROL, no 1 (avril 2011) : 99–124. http://dx.doi.org/10.3280/maco2011-001005.

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In tempi recenti la dimensione statica del controllo ha conosciuto profondi rinnovamenti. L'affermazione di strumenti fortemente orientati al monitoraggio di taluni aspetti critici della relazione con il cliente ha stimolato l'attenzione degli Autori, inducendo ad una focalizzazione sulle peculiaritŕ distintive degli stessi e sul loro utilizzo. Scopo di questo articolo č, in termini generali, di analizzare le modalitŕ con cui le informazioni multidimensionali prodotte dagli strumenti indagati possono essere impiegate in maniera integrata all'interno del sistema di controllo e, in termini particolari, di porre in luce le modalitŕ con cui esse possono contribuire al calcolo del customer lifetime value.
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De Benedittis, Giuseppe. « La Fisica Quantistica incontra l'ipnosi. Dai fondamenti teorici alla pratica clinica Parte prima ». IPNOSI, no 2 (décembre 2020) : 5–23. http://dx.doi.org/10.3280/ipn2020-002001.

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Résumé :
Il modello dualistico mente-corpo risulta da tempo inadeguato sul piano sia epistemologico che clinico. Per superare la dicotomia tra mente e corpo, viene proposto un nuovo paradigma basato sulla teoria dei sistemi complessi caotici e sulla meccanica quantistica. In questa prospettiva, l'interfaccia mente-corpo rappresenta un sistema caotico, governato dal principio di probabilità, come evidenziato nella fisica subatomica e nella meccanica quantistica, piuttosto che dal principio de-terministico di causalità. Patterns di comportamento caotico possono essere riscontrati nell'attività neuronale e l'applicazione di modelli caotici sembra essere rilevante per la ricerca mente-corpo e il processo di trance. È stata proposta una teoria della coscienza quantistica, in gran parte controversa, poiché la Fisica Quan-tistica si applica al mondo subatomico e non alle macrostrutture, come il cervello. La cognizione quantica è una disciplina emergente che applica il formalismo matematico della teoria quantistica per esplorare e modellare fenomeni cognitivi, come l'elaborazione delle informazioni da parte del cervello umano, supera i limiti e le carenze del dualismo cartesiano e la teoria generale quantistica. Poiché l'ipnosi è uno stato speciale di coscienza, la cognizione quantica si applica al funzionamento cognitivo ipnotico piuttosto che alla struttura ipnotica.
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De Benedittis, Giuseppe. « La Fisica Quantistica incontra l'Ipnosi. Dai fondamenti teorici alla pratica clinica Parte seconda ». IPNOSI, no 1 (juillet 2021) : 5–26. http://dx.doi.org/10.3280/ipn2021-001001.

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Résumé :
Il modello dualistico mente-corpo risulta da tempo inadeguato sul piano sia epistemologico che clinico. Per superare la dicotomia tra mente e corpo, viene pro-posto un nuovo paradigma basato sulla teoria dei sistemi complessi caotici e sulla meccanica quantistica. In questa prospettiva, l'interfàcie Mente/Corpo rappresen-ta un sistema caotico, governato dal principio di probabilità, come evidenziato nel-la fisica subatomica e nella meccanica quantistica, piuttosto che dal principio de-terministico di causalità. Patterns di comportamento caotico possono essere ri-scontrati nell'attività neuronale e l'applicazione di modelli caotici sembra essere rilevante per la ricerca mente-corpo e il processo di trance. È stata proposta una teoria della Coscienza Quantistica, in gran parte controversa, poiché la Fisica Quantistica si applica al mondo subatomico e non alle macrostrutture, come il cervello. La cognizione quantica è una disciplina emergente che applica il formali-smo matematico della teoria quantistica per esplorare e modellare fenomeni co-gnitivi, come l'elaborazione delle informazioni da parte del cervello umano, supera i limiti e le carenze del dualismo cartesiano e la teoria generale quantistica. Poiché l'ipnosi è uno stato speciale di coscienza, la cognizione quantica si applica al fun-zionamento cognitivo ipnotico piuttosto che alla struttura ipnotica.
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Saponaro, Fabio. « L’accertamento dei tributi doganali : nuovi criteri di selezione dei controlli, confronti e tendenze evolutive ». Revista Brasileira de Direito 16, no 2 (23 novembre 2020) : 1. http://dx.doi.org/10.18256/2238-0604.2020.v16i2.4292.

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Aprovado e publicado em 11 de novembro de 2020. L’Autore esamina il funzionamento del sistema doganale europeo nei suoi profili sia di diritto sostanziale sia di diritto formale, ponendo particolare attenzione all’attività di revisione ed accertamento dei tributi doganali, che continua ad essere disciplinata dai singoli Stati membri dell’Unione europea. L’esigenza di reprimere sul territorio dell’Unione europea le frodi in materia doganale - in considerazione del fatto che i dazi costituiscono risorse proprie dell’Unione - ha visto incrementare gli interventi legislativi sovranazionali, anche in questa materia, al fine di introdurre nuovi strumenti e regole comuni per agevolare e migliorare le attività di verifica e controllo: scambio di informazioni fiscali e banche date informatiche per la condivisione delle informazioni tributarie disponibili presso ciascuno Stato. La ricerca di più efficaci criteri di selezione del rischio di elusione ed evasione fiscale sembra sempre più essere il risultato di una sterile e discutibile elaborazione informatica, scaturita dell’esame incrociato di una sempre maggiore mole di informazioni fiscali scambiate e/o condivise, quasi mai preceduta da un’adeguata analisi qualitativa e preventiva in grado di tenere conto e di garantire le esigenze di tutela del contribuente. Il modello europeo viene posto a confronto con quello brasiliano, che con l’adozione del “SISAM”, particolarmente evoluto sul piano tecnico-informatico, giunge perfino all’utilizzo di forme di “intelligenza artificiale” per garantire una efficiente selezione dei controlli e delle operazioni a rischio. Sullo sfondo emerge la contrapposizione tra il prevalente interesse fiscale rispetto al diritto di tutela del contribuente, spesso pregiudicato o impossibilitato nell’esercizio del suo diritto di difesa.
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Magni, Carlo, et Eleonora Renda. « Aspettative dei laureati e domanda delle imprese : esplorazione di un binomio asimmetrico ». QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no 99 (mai 2013) : 73–102. http://dx.doi.org/10.3280/qua2013-099005.

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Résumé :
Nell'articolo "Le aspettative dei laureati e la domanda delle imprese: esplorazione di un binomio asimmetrico" gli A. approfondiscono il fenomeno della disoccupazione giovanile in Italia con particolare riguardo al disagio occupazionale dei giovani laureati de La Sapienza di Roma. Il contributo mette a confronto le aspettative di chi si iscrive all'universitŕ e consegue un titolo universitario con le caratteristiche della domanda espressa dal mercato del lavoro dipendente e parasubordinato. L'elemento fortemente innovativo dell'analisi č l'uso di informazioni generate dall'abbinamento tra le informazioni anagrafiche e curriculari dei laureati con quelle delle Comunicazioni Obbligatorie del Ministero del lavoro. Tale confronto consente una lettura dell'incontro tra domanda di lavoro dipendente e parasubordinato e offerta ad elevata specializzazione, anche in un'ottica longitudinale. I principali risultati del lavoro possono essere sintetizzati come segue: le grandi potenzialitŕ dell'integrazione di diverse basi di dati per lo studio del mercato del lavoro; le aspettative di molti laureati sono in larga parte disattese per l'instabilitŕ del posto di lavoro, la coerenza tra posizione ricoperta e titolo di studio, l'insicurezza economica e l'opportunitŕ di ascesa sociale. L'inadeguato ricorso del nostro sistema produttivo alle alte professionalitŕ per la sottovalutazione del ruolo della R&S come strumento di competizione internazionale
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de Girolamo, Giovanni, Angelo Picardi, Giovanni Santone, Domenico Semisa et Pierluigi Morosini. « 8. Conclusioni ». Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 13, S7 (septembre 2004) : 87–88. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000125.

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Résumé :
Non è semplice riassumere in poche conclusioni un complesso progetto di ricerca come il PROGRES, che ha consentito di raccogliere una gran mole di informazioni. Qui si cercherà solo di riassumere alcune osservazioni di carattere generale.Non esiste alcun semplice e chiaro metodo in grado di valutare in maniera affidabile il bisogno residenziale tra le popolazioni di pazienti con disturbi gravi in trattamento presso i DSM; questo fatto è una delle ragioni che sono all'origine della dimostrata marcata variabilità nei tassi di posti-letto in SR tra regioni, o aree diverse; questi tassi sono poi a loro volta largamente determinati e condizionati da pattern storici di sviluppo (Macpherson et al., 2004).Per risolvere questo problema, dovrebbe essere adottata una prospettiva di ‘sistema’ che consenta di mettere a punto un sistema ben coordinato, chiaramente finalizzato ed efficiente, volto a erogare soluzioni residenziali appropriate (Shepherd, 1998).
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Beranoaguirre, Aratz, Jose Ignacio Gil Ibarguchi et Pablo Puelles Olarte. « Masa-espektrometria bidezko prozedura analitiko berrien garapena Geokimika Isotopikoan eta haien aplikazioa presio altuko arroka metamorfikoen azterketan ». EKAIA Euskal Herriko Unibertsitateko Zientzia eta Teknologia Aldizkaria, no 33 (12 mars 2018) : 167–79. http://dx.doi.org/10.1387/ekaia.17774.

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Geokimika Isotopikoak/Geokronologiak azken hamarkadetan izan duen bilakaerak hainbat teknika analitikoren hobekuntza eragin du, gerriko metamorfikoen tektonikaren gaineko informazioan iraultza eraginez. Euskal Herriko Unibertsitatea (UPV/EHU) berariazko tresneria analitikoaren jabe da, munduan gehien erabiltzen diren metodo geokronologikoen inplementazioa eta hobekuntza ahalbidetuz. Lan honetan, Rb-Sr eta Lu-Hf sistemak MC-ICP-MS bidez analizatzeko metodologia garatu da alde batetik, eta Hf-Hf eta U-Pb sistemak LA-ICP-MS bidez neurtzeko teknikak bestetik. Teknika horiek Iberiar mendigunearen ipar-mendebaldeko Malpica-Tui eta Cabo Ortegal Konplexu Aloktonoetako presio altuko arroka metamorfikoen dataziorako eta trazaketarako erabili dira.
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Trevisan, C., et M. Spagnoli. « La RM dei tumori vertebro-midollari ». Rivista di Neuroradiologia 1, no 1_suppl (avril 1988) : 59–65. http://dx.doi.org/10.1177/19714009880010s107.

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Résumé :
La RM ha enormemente facilitato la diagnosi delle lesioni tumorali vertebro- midollari soppiantando completamente la mielografia e riducendo di molto l'impiego della TC. Questa può essere considerata un'indagine complementare volta a studiare soprattutto il coinvolgimento osseo da parte di neoformazioni primitive o secondarie a partenza dalle componenti ossee o nervose. La tecnica di indagine è la stessa in uso per ogni altra affezione del sistema nervoso centrale: immagini pesate in T1 ottenute con sequenze spin-echo brevi per lo studio morfologico ed immagini pesate in T2 ottenute con sequenze spin-echo lunghe o con tecniche veloci per ottenere informazioni circa il comportamento dell'intensità del segnale dei tessuti patologici.
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Andreoli, A., L. Simonetti, C. Sturiale, R. Agati et M. Leonardi. « Malformazioni artero-venose del sistema nervoso centrale ». Rivista di Neuroradiologia 15, no 1 (février 2002) : 55–67. http://dx.doi.org/10.1177/197140090201500106.

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Résumé :
Il trattamento delle malformazioni artero-venose (MAV) cerebrali dispone oggi di 3 opzioni terapeutiche: la microchirurgia, l'embolizzazione, la radiochirurgia. Esiste inoltre la possibilità di combinare fra di loro questi vari trattamenti. La scelta della strategia di trattamento preferibile non è sempre semplice, deve essere personalizzata caso per caso e si basa sull'integrazione di dati clinici, epidemiologici e neuroradiologici. Gli esami diagnostici, neuroradiologici e non, che possono entrare in gioco nello studio delle MAV sono numerosi: TC e/o angio-TC, RM, angio-RMN ed RM “funzionale” (RM-f) di attivazione, studio angiografico, ed altri eventuali esami funzionali quali la PET, i potenziali evocati (pazienti pediatrici in anestesia generale o MAV rolandiche); il transcranial doppler. La scelta delle tecniche varia in funzione delle informazioni che si desidera ottenere. Se l'impostazione terapeutica è essenzialmente chirurgica tradizionale e si basa sull'identificazione del “grading” di una MAV secondo la classificazione di Spetzler e Martin, sono sufficienti i dati deducibili da TC/angioTC o da RM/angio-RM. Sono noti, tuttavia i limiti di questo approccio, che tra l'altro è scarsamente utile per la valutazione del rischio del trattamento endovascolare o radiochirurgico Per tali motivi è più opportuno approfondire lo studio angioarchitettonico e fisiopatologico della MAV con l'esame angiografico selettivo e superselettivo. Nel valutare lo studio angiografico è importante sempre analizzare tutte le sue componenti: afferenti arteriosi, nidus, drenaggi venosi. Al termine di tale iter diagnostico avremo tutti gli elementi fisiopatologici che ci consentono di decidere il trattamento più adeguato: chirurgia; radiochirurgia, trattamenti endovascolari; varie associazioni, trattamento conservativo. In conclusione, esistono pazienti in cui ciascuna delle tre metodiche sarebbe di per sé efficace: in questi casi è da preferire la chirurgia in quanto anatomicamente risolutiva. Esistono pazienti in cui le caratteristiche cliniche e le indagini strumentali orientano verso l'utilizzazione di una sola metodica, chirurgia o radiochirurgia oppure embolizzazione. In altri pazienti il trattamento combinato di due o più metodiche in successione appare il più razionale per ottenere il miglior risultato possibile. Esistono infine alcuni pazienti in cui il rischio di qualsiasi tipo di trattamento è maggiore rispetto al rischio legato alla storia naturale, in cui ancora oggi il trattamento conservativo appare la scelta più ragionevole.
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Romano, R., R. Lamanna, M. T. Santini et P. L. Indovina. « Confronto di spettri protonici cellulari mediante l'algoritmo di normalizzazione MaSNAl ». Rivista di Neuroradiologia 13, no 1 (février 2000) : 37–43. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300107.

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Résumé :
La spettroscopia con risonanza magnetica nucleare è utilizzata, in modo sempre crescente, per studi sia in vivo che in sistemi biologici in vitro, per esaminare variazioni indotte dall'azione di agenti chimici, fisici e biologici. In questo tipo di studi si effettua, in genere, un confronto tra le intensità dei segnali di campioni controllo con campioni trattati per poter ricavare delle informazioni sull'azione dell'agente. I metodi di confronto finora adottati consistono nel quantificare, mediante l'utilizzo di una sostanza di riferimento interna od esterna ai campioni, i segnali nei singoli spettri e nel confrontarne i valori. In questo lavoro, viene presentato un nuovo metodo di confronto, che consiste nel normalizzare gli spettri mediante un nuovo algoritmo. Esso fa riferimento ai segnali nella loro totalità e non richiede, per ottenere informazioni quantitative sulle variazioni relative, di alcuna sostanza di riferimento ( standard). In particolare, l'algoritmo è fondato sulla massimizzazione, mediante una opportuna misura a segno variabile, delle regioni di sovrapposizione degli spettri. L'algoritmo è stato verificato con simulazioni Monte Carlo e con esperimenti di laboratorio, che ne dimostrano l'affidabilità, la precisione e la sensibilità. Infine, è stato applicato a spettri relativi a campioni cellulari per dimostrarne l'applicabilità a campioni biologici reali.
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Munk-Jørgensen, Povl. « Perspectives for psychiatric epidemiology : are we measuring the right things ? » Epidemiologia e Psichiatria Sociale 5, no 3 (décembre 1996) : 190–97. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00004176.

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RIASSUNTOScopo - In questi ultimi anni l'epidemiologia è al centro dell'attenzione. La psichiatria è stata all'avanguardia nello sviluppo dei metodi epidemiologici e nella loro applicazione alia ricerca è alia pianificazione. La psichiatria epidemiologica si è occupata prevalentemente del servizi sanitari di secondo livello, cioè dei servizi ospedalieri. Scopo del presente lavoro è discutere quali sistemi di monitoraggio e quali tipi di dati saranno necessari in futuro. Metodo - La discussione e basata sull'esperienza e sui risultati ottenuti dai registri psichiatrici esistenti, principalmente dal Registro Psichiatrico dei Casi danese, presso il Dipartimento di Psichiatria demografica di Aarhus. Risultati - Alcuni Paesi hanno sviluppato sistemi di monitoraggio per la registrazione routinaria dei dati riguardanti il settore ospedaliero, la qualcosa comporta rilevanti benefici per garantire la qualita, per la ricercà e per la pianificazione. Peraltro, dopo l'introduzione della psichiatria decentratà, si deve riconoscere l'urgente necessita di spostare il punto focale affinche l'impiego dell'epidemiologia possa giovare anche alle attivita nel campo della psichiatria territoriale e della salute mentale fornita dai servizi di primo livello. Sebbene cio comporti grandi difficolta, devono essere sviluppati sistemi di monitoraggio per raccogliere informazioni valide e attendibili relative a tali mezzi di cura. E inoltre necessario sviluppare metodi epidemiologici da impiegare nella ricerca e nella garanzia di qualita in questo campo. Tali metodi di ricerca dovrebbero essere utilizzati non solo nell'indagine sull'eziologia. il decorso ed i risultati clinici dei disturbi mentali, ma anche, per esempio, nell'osservazione del funzionamento sociale e della disabilita dei pazienti psichiatrici, del bisogno di cura, della soddisfazione dei bisogni, dell'economia sanitaria e del flusso dei pazienti tra i differenti livelli del sistema di trattamento. Cio provoca numerose domande relative alia sicurezza dei dati, alia legislazione ed a problemi etici legati alia raccolta e all'impiego di dati nei modelli epidemiologici. Conclusioni - Si raccomanda di dare priorità ad un ampia utilizzazione dei dati dei registri esistenti; all'introduzione di registri relativi alia salute mentale fornita dai servizi di secondo livello nei Paesi che ne sono privi; all'introduzione di registri relativi alia salute mentale fornita dai servizi di primo livello; all'introduzione di sistemi di monitoraggio della disabilità; all'introduzione di sistemi per monitorare le risorse dei pazienti; ad una larga collaborazione in questo lavoro tra epidemiologi in campo psichiatrico, amministratori, economisti e tecnici.
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CERBU, THOMAS, et MICHEL-PIERRE LERNER. « LA DISGRCE DE GALILE DANS LES APES URBANAE : SUR LA FABRIQUE DU TEXTE DE LEONE ALLACCI ». Nuncius 15, no 2 (2000) : 589–610. http://dx.doi.org/10.1163/182539100x00056.

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Abstracttitle RIASSUNTO /title Il manoscritto delle APES Urbanae di Allacci mostra come il riserbo del suo articolo su Galileo possa essere direttamente attribuito alla decisione presa da Urbano VIII nel giugno 1633 di mettere al bando il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo e di imporre l'abiura a Galileo. L'articolo ebbe due prime versioni. La prima citava un generoso encomio tributato a Galileo da Maffeo Barberini, ancora cardinale, mentre la seconda presentava una citazione completa del Dialogo, elementi che vennero entrambi successivamente rimossi. Nonostante questa censura, l'articolo contiene informazioni che Allacci pu aver ottenuto solo da fonti vicine a Galileo.
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Triuzi, F. « Anatomia funzionale RM dell'encefalo neonatale ». Rivista di Neuroradiologia 5, no 1_suppl (avril 1992) : 9–18. http://dx.doi.org/10.1177/19714009920050s103.

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Diversi autori hanno già ampiamente dimostrato i vantaggi della RM nella valutazione morfologica dell'encefalo neonatale, tuttavia non è tanto nello studio della morfologia, ma in quello della struttura che la RM evidenzia le caratteristiche di maggior interesse. Essa è difatti l'unica tecnica in grado di seguire in vivo il processo di mielinizzazione. Le fibre mielinizzate presentano un segnale diverso da quelle non mielinizzate e possono di conseguenza essere riconosciute, separando fra loro sistemi funzionali diversi. Si realizza di conseguenza una anatomia che non è più semplice forma, ma che definisce nel contempo il percorso di una funzione. Tecnica di esecuzione dell'Esame RM Lo studio dell'encefalo neonatale con RM presenta alcune problematiche tecniche peculiari riguardanti la sedazione, le bobine, le sequenze. Da un punto di vista biochimico l'assenza di mielina comporta due fattori principali: un aumento del contenuto in acqua e una diminuzione del contenuto in grasso della sostanza bianca. In particolare il contenuto in acqua della sostanza bianca è maggiore di quello della sostanza grigia e quello in grasso è minore. In linea generale il processo di mielinizzazione va di pari passo con lo sviluppo di una funzione; lo sviluppo delle funzioni del sistema nervoso centrale nel feto e nel neonato segue un criterio filogenetico e un cristerio di priorità nei confronti degli «pacchetto» sensitivi. In conclusione utilizzando tecniche di studio idonee la valutazione dell'anatomia normale dell'encefalo mediante RM si arricchisce nel neonato di informazioni funzionali non ottenibili nei soggetti adulti.
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Beretta, Sergio, Saverio Bozzolan et Giovanna Michelon. « La disclosure sul sistema di controllo interno come meccanismo di monitoraggio : evidenze empiriche da differenti contesti istituzionali ». MANAGEMENT CONTROL, no 1 (avril 2011) : 125–49. http://dx.doi.org/10.3280/maco2011-001006.

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I sistemi di controllo interno (SCI) orientano l'azione del management e contribuiscono alla protezione degli interessi degli investitori (e degli altri stakeholder). La natura di meccanismi di governo interni all'organizzazione, tuttavia, impedisce la diretta osservazione dei SCI da parte degli investitori, i quali possono maturare un proprio giudizio sulla qualitŕ della loro struttura e l'efficacia del loro funzionamento solo attraverso la diffusione di informazioni fornite dal management. La teoria dell'agenzia offre un'utile prospettiva di indagine, suggerendo che il management avrŕ maggiori incentivi alla disclosure sui SCI quanto piů deboli sono i meccanismi di governo aziendale. In particolare questo lavoro indaga in merito alla esistenza di un rapporto di sostituzione fra disclosure sui SCI ed altri meccanismi di monitoring riconducibili in essenza alla struttura proprietaria dell'impresa ed alla composizione dei massimi organi di governo aziendale. L'ipotesi di sostituzione viene esaminata in differenti contesti istituzionali attraverso l'analisi della disclosure sui SCI di 160 societŕ europee quotate su quattro differenti mercati finanziari (Londra, Parigi, Francoforte, Milano) per il triennio 2003- 2005. Le evidenze raccolte e le analisi condotte testimoniano l'esistenza di tale rapporto di sostituzione, contribuendo a chiarire le logiche di utilizzo discrezionale della disclosure da parte del management.
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Ruggiero, R., E. Covelli, G. Carannante, M. C. Buonocore et E. Leone. « L'esame Spect nella patologia del SNC in età pediatrica : Esperienze preliminari ». Rivista di Neuroradiologia 10, no 2_suppl (octobre 1997) : 167. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s268.

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I recenti progressi nella tecnologia Spect hanno prodotto un evidente aumento della sensibilità e della risoluzione dei sistemi di acquisizione ed elaborazione consentendo una estensione della applicazione della metodica a svariate patologie, particolarmente a quelle di pertinenza neurologica. In età pediatrica la Spect ha, negli ultimi anni, fornito ulteriori informazioni nello studio delle epilessie. Noi abbiamo iniziato da alcuni mesi ad applicare la metodica nello studio di patologie del SNC della prima età pediatrica. In questo lavoro vengono presentati i risultati preliminari e viene posta una iniziale verifica se i dati Spect, correlati con gli altri dati strumentali, possano essere utili nell'iter diagnostico di queste patologie.
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Stopani, Antonio, et Marta Pampuro. « Despite citizenship. Autonomie migranti e diritto alla città. L’occupazione dell'Ex Moi a Torino ». REMHU : Revista Interdisciplinar da Mobilidade Humana 26, no 52 (avril 2018) : 55–74. http://dx.doi.org/10.1590/1980-85852503880005204.

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Riassunto L’articolo esplora le condizioni in cui i migranti subalterni soggetti quotidianamente alle tecnologie e politiche securitarie sviluppano creano spazi e reti sociali per sostenere e rendere autonoma la loro mobilità. La ricerca etnografica condotta negli edifici dell’Ex Moi a Torino - occupato dal 2013 da parte di alcune centinaia di migranti - permette di interrogarsi sull’insieme di azioni che rendono possibile le condizioni della loro presenza locale al di fuori delle dinamiche assistenzialiste ed emergenziali del sistema di accoglienza. L’espressione “despite citizenship” si riferisce all’occupazione come un supporto infrastrutturale - sia materiale che immateriale - che permette il dispiegamento materiale di processi relazionali con la città e il perseguimento di un insieme di diritti che, pur sganciati dal perseguimento della cittadinanza formale, sono rivolti alla residenza, al lavoro e alle reti di informazioni e sostegno altrimenti negati.
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Benarros, Myriam. « INFORMATIZZAZIONE DELL’ATTIVITÀ AMMINISTRATIVA. GARE TELEMATICCHE NELLE P.A. NUOVO ELEMENTO DI EFFICIENZA E ECONOMICITÀ ? ANALISI E PROSPETTIVE ». Revista Jurídica da FA7 5 (30 avril 2008) : 11–54. http://dx.doi.org/10.24067/rjfa7;5.1:210.

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Il tema trattato riguarda l’informatizzazione dell’attività amministrativa che si inserisce nel processo di attuazione della Società di Informazione. La Società dell’Informazione è quel lungo processo di modernizzazione attuato nel settore dell’informazione e della comunicazione che ha cambiato significativamente la vita privata, sociale e professionale di ciascun individuo. La rivoluzione tecnologica rappresenta un supporto fondamentale per favorire l’efficienza, la competitività e facilitare l’accesso alla conoscenza dei cittadini. Si intende per e-government il processo di informatizzazione della pubblica amministrazione, il quale unitamente ad azioni di cambiamento organizzativo consente di trattare la documentazione e di gestire i procedimenti con sistemi digitali, grazie all’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict-Information and Communication Tecnologies), allo scopo di ottimizzare il lavoro degli enti e di offrire agli utenti (cittadini e imprese) sia servizi più rapidi, che nuovi servizi, attraverso i siti web delle amministrazioni pubbliche.
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JARA IÑIGUEZ, IRMA VICTORIA. « Institucionalidad de la transparencia en la región Andina ». RVAP 124, no 124 (1 décembre 2022) : 199–235. http://dx.doi.org/10.47623/ivap-rvap.124.2022.05.

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El estudio tiene como objetivo analizar la institucionalidad en elejercicio de la transparencia y el acceso a la información pública en la región Andinapara la comprensión de los resultados alcanzados y su rol en la prevenciónde la corrupción de Colombia, Ecuador, Perú y Bolivia. Se utilizó el marco de análisisy desarrollo institucional, se exploraron los modelos en la región y, se examinaronlas reglas y enunciados institucionales. Como resultado, se describen aspectoscomunes de los modelos que evidencian que el ciudadano debe pasar porel entramado público en varias instancias previo a obtener información porque,aunque los organismos del sistema deben actuar en conjunto, no se advierten losvínculos formales para promover la dirección esperada. Se identifica un énfasis enla obligación de las entidades públicas y no en el ejercicio del derecho ciudadano.Se concluye que se prescribe una institucionalidad limitada y, con ello, se distorsionasu propósito democrático. Azterketaren helburua da Andeetako eskualdean gardentasunaerabiltzeko eta informazio publikoa eskuratzeko instituzionaltasuna aztertzea, lortutakoemaitzak ulertzeko eta Kolonbia, Ekuador, Peru eta Boliviako ustelkeriarenprebentzioan duen rola ulertzeko. Erakundeak aztertu eta garatzeko esparrua erabilizen, eskualdeko ereduak aztertu ziren eta erakundeen arauak eta enuntziatuakaztertu ziren. Ondorioz, informazioa lortu aurretik herritarrak sare publikotik igarobehar duela agerian uzten duten ereduen alderdi komunak deskribatzen dira; izanere, sistemako erakundeek batera jardun behar badute ere, ez dira ikusten aurreikustenden bidea sustatzeko lotura formalak. Erakunde publikoen betebeharraazpimarratzen da, eta ez herritarren eskubidea gauzatzea. Ondorioztatzen da instituzionaltasunmugatua preskribatzen dela eta, horrekin, asmo demokratikoa desitxuratzendela. The study aims to analyze the institutional framework for theexercise of transparency and access to public information in the Andean region,to promote understanding of the results achieved and its role in preventingcorruption of Colombia, Ecuador, Perú and Bolivia. The institutional analysis anddevelopment framework was used, the models in the region were explored, andinstitutional rules and statements were examined. As a result, common aspects ofthe models are described, evidencing that the citizen must go through the publicframework in several instances prior to obtaining information; since, althoughthe organisms of the system must act together, the formal links to promote theexpected direction are not noticed. An emphasis on the obligation of publicentities and not on the exercise of citizen rights is identified. It is concluded thata limited institutionality is prescribed and, with it, its democratic purpose isdistorted.
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Graziano, Gigi. « LOBBYING, SCAMBIO E DEFINIZIONE DEGLI INTERESSI. RIFLESSIONI SUL CASO AMERICANO ». Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 23, no 3 (décembre 1993) : 409–32. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200022449.

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IntroduzioneL'uso del concetto di scambio come categoria entro la quale sussumere l'attività di lobbying evidenzia un paradosso familiare agli studiosi della politica americana. Da un lato, nelle sue caratteristiche dominanti la politica americana è per larga parte null'altro che scambio. Il ben noto aforisma di Tip O'Neill (1987), per molti anni Speaker della Camera dei Rappresentanti (1977-1986), secondo il quale «tutta la politica è locale», sottende una nozione nella quale l'ideologia è praticamente assente e gli interessi particolaristici del tutto dominanti. D'altro canto, non conosco formula che offenderebbe di più operatori e attori del sistema, che la riterrebbero un grossolano travisamento della natura e significato del gioco. Nella misura in cui lobbying è scambio, sarebbero più portati a definirlo come «scambio di informazioni e idee fra Governo e parti private» (CRS Report 1991, 1), capace di infondere nelle politiche pubbliche expertise e consapevole realismo.
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di Maio, Alessandra, Antonio Lora et Valter Torri. « Capitolo 7 : Il modello esplicativo della variabilità dei costi di trattamento dei pazienti : metodologia e risultati ». Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 11, S6 (décembre 2002) : 66–73. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000241.

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La forte variabilità nei costi di trattamento e l'obiettivo di definire un sistema di classificazione dei pazienti psichiatrici in gruppi iso-risorse hanno suggerito di ricorrere all'analisi statistica e in particolare ai modelli di analisi della varianza per rispondere ai seguenti interrogativi:– in che misura la diagnosi è in grado di predire i costi di trattamento dei pazienti psichiatrici;– qual è la capacità esplicativa della gravità dei pazienti psichiatrici rispetto ai loro costi di trattamento;– quali sono gli altri fattori predittivi dei costi, oltre alla gravità e alla diagnosi.Si è proceduto, dapprima, con modelli univariati, nei quali i costi per paziente (variabile dipendente) sono stati correlati, di volta in volta, con la diagnosi, la gravità o altre variabili esplicative. Successivamente, le variabili più esplicative, sono state regredite tutte insieme con i costi per paziente, secondo il modello interpretativo illustrato successivamente.Nella maggior parte delle regressioni sono stati utilizzati i dati relativi ad una coorte di 5.390 pazienti, che corrispondono a quelli reclutati nella prima rilevazione HoNOS (16 gennaio-16 febbraio 2000) per i quali, al momento della stesura di questo rapporto, era possibile calcolare il costo annuo delle prestazioni consumate, risultante dalle informazioni raccolte tramite il Sistema Informativo PSICHE nel 2000.
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Minelli, Andrea, et Michael Di Palma. « La funzione vagale : un link fra psiche, cervello e corpo ». PNEI REVIEW, no 1 (avril 2022) : 20–37. http://dx.doi.org/10.3280/pnei2022-001003.

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Il nervo vago influenza i nostri stati psicologici e la flessibilità delle risposte adattative alle sollecitazioni ambientali e modula la regolazione dinamica dei sistemi biologici coinvolti nell'allostasi. L'output vagale è modulato dall'attività coordinata di strutture cerebrali fra loro interconnesse a formare una rete gerarchica multi-livello, il central autonomic network (CAN), che realizza l'integrazione neuroviscerale tramite anelli multipli di retroazione iterativa centro-periferia (cervello-corpo) operanti a vari livelli di complessità nel nevrasse; ogni livello gerarchico della rete elabora e integra nuovi tipi di informazione rispetto al livello precedente, e contribuisce in maniera più flessibile e contesto-specifica alla modulazione del tono vagale. L'output vagale si associa ad una varietà di processi neuropsichici, come gli stati affettivi, la regolazione delle emozioni, le funzioni esecutive. La compromissione della funzione vagale, associata a bassi indici di variabilità della frequenza cardiaca (HRV), si accompagna a rigidità delle risposte psicofisiologiche, disregolazione dei processi allostatici e all'incremento del rischio per patologie mediche e neuropsichiatriche.
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Savoiardo, M., L. D'Incerti et L. Strada. « La RM nella patologia infiammatoria e degenerativa encefalica ». Rivista di Neuroradiologia 4, no 3_suppl (décembre 1991) : 57–63. http://dx.doi.org/10.1177/19714009910040s312.

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La RM fornisce informazioni più dettagliate e più precise della TC particolarmente nelle malattie infiammatorie, dismetaboliche e degenerative dell'encefalo. Nella sclerosi multipla dimostra un maggior numero di lesioni, anche in aree dove la TC è generalmente muta. Nelle leucodistrofie dimostra coinvolgimenti di vie lunghe o risparmio di fini strutture, come le fibre a U, non dimostrabili con la TC, indirizzando così a volte la diagnosi e permettendo comunque una miglior valutazione dell'estensione delle lesioni. Nelle malattie degenerative, particolarmente dei nuclei della base e cerebellari, la RM ha aperto nuove possibilità diagnostiche: dimostra infatti alterazioni di segnale da ferro o altre sostanze paramagnetiche e dimostra in modo preciso la distribuzione di atrofia delle strutture della fossa posteriore e alterazioni di segnale in sistemi di fibre, fornendo così elementi diagnostici non ottenibili con la TC.
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Poccetti, Paolo. « Lingue sabelliche ». Palaeohispanica. Revista sobre lenguas y culturas de la Hispania Antigua, no 20 (5 mai 2020) : 403–94. http://dx.doi.org/10.36707/palaeohispanica.v0i20.399.

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La documentazione delle lingue sabelliche, occupanti l’area più estesa dell’Italia peninsulare, consiste di circa 1000 testi epigrafici, compresi tra il VII e il I secolo a.C., di estensione variabile da una sola lettera a circa 3000 parole,oltre a meno di 50 glosse di fonti greche e latine, che hanno trasmesso informazioni storico-culturali sulle comunità di parlanti. L’intera storia di questo gruppo di lingue è caratterizzata dalla dialettica tra unità e dalla varietà riguardo sia ai rapporti con le lingue indoeuropee d’Italia sia alle più spiccate convergenze con il latino sia ai contatti con lingue prossime (greco ed etrusco). Di conseguenza restano aperti numerosi problemi relativi alla loro definizione e classificazione e al loro impatto nella storia del latino. La dinamica tra unità e varietà caratterizza anche i rispettivi sistemi alfabetici non solo nello spazio, ma anche nel loro sviluppo diacronico.
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