Thèses sur le sujet « Sintesi chimica »

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1

Manfrin, Alessandro <1989&gt. « Sintesi di intermedi di API ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5402.

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Résumé :
Le statine sono un importante famiglia di farmaci anticolesterolo, con il presente lavoro di tesi si vuole cercare di individuare una metodologia sintetica utile ad accedere ad uno specifico building block chirale con elevati eccessi enantiomerici.
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2

Pozzobon, Anna <1992&gt. « Sintesi di ossime mediante idrogenazione ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16904.

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Résumé :
Le ossime sono composti molto importanti per molti usi a livello industriale, da additivi per le vernici a farmaci e pesticidi. Tuttavia la più rilevante è la cicloesanoneossima dalla quale mediante riarrangiamento di beckman si ottiene il caprolattame a sua volta usato per la sintesi di nylon-6. Lo studio dell'idrogenazione di diversi nitrocomposti aromatici ha mostrato che essi si idrogenano alle ammine corrispondenti con consecutiva ossimazione. I catalizzatori utilizzati sono a base di palladio, in particolare si è usato il catalizzatore di palladio supportato su carbone, le temperature si aggirano tra i 50 e i 60°C con pressioni di circa 10 bar di idrogeno.
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3

Pafumi, Eugenia <1993&gt. « Sintesi e derivatizzazione dell’acido chetopinico ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20733.

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Résumé :
Numerosi farmaci sono efficaci e devono essere preparati in forma enantiopura. Per fare ciò è necessario eseguire una sintesi asimmetrica, che in ogni caso necessita di materiali enantiopuri derivati direttamente o indirettamente dalla Natura. Solitamente i materiali direttamente disponibili non si rivelano estremamente efficaci, mentre con opportune modifiche si rivelano vantaggiosi. Una molecola capace di indurre elevate diastero- o enantio-selezioni è il (-)-8-fenilmentolo, proposto da Corey nel 1975. Purtroppo, le necessarie modifiche apportate al pulegone per ottenere questa sostanza ne fanno crescere enormemente il prezzo finale. Come alternativa a questa sostanza sono stati da noi considerati dei derivati dell’acido chetopinico, che a sua volta è ottenibile dalla canfora, che è ampiamente disponibile in forma enantiopura in entrambi gli antipodi ottici. La sintesi dell’acido chetopinico, ottenibile con una sintesi dalle ampie fluttuazioni di resa, e di alcuni suoi derivati è stata studiata approfonditamente in questa Tesi, proponendo alternative originali e vantaggiose. Le modifiche apportate alla struttura dell’acido chetopinico ne hanno reso le strutture confrontabili con quella dell’8-fenilmentolo. Queste nuove molecole sono state fatte reagire secondo protocolli che hanno visto il successo dell’8-fenilmentolo, al fine di poterne confrontare l’efficacia.
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4

Pollon, Davide <1992&gt. « Sintesi di fragranze mediante reazioni catalitiche ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19448.

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Résumé :
Il lavoro di tesi si propone lo studio di reazioni catalitiche in fase eterogenea, omogenea e bifasica acquosa per la sintesi di fragranze. In particolare verranno studiate una o più sintesi alternative per la preparazione della fragranza Helional impiegando reazioni di idrogenazione e di idroformilazione. Inoltre verranno preparate nuove fragranze mediante reazioni di acilazione usando come catalizzatori acidi di Lewis/Bronstead polimeri e/o resine solfoniche modificati con metalli.
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5

VENTURI, Valentina. « ACETILACETOINO SINTASI DA Bacillus licheniformis NELLA SINTESI STEREOSELETTIVA DI ALCOLI TERZIARI POLIFUNZIONALI ». Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2012. http://hdl.handle.net/11392/2389429.

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Résumé :
In this PhD thesis the first application of acetylacetoin synthase (AAS), by B. licheniformis DSM 13, as a biocatalyst for the stereoselective formation of C-C bonds is described. AAS, a thiamine diphosphate (ThDP) dependent enzyme, catalyzes the condensation of dialkyl or alkyl-aryl-1,2-diketones into the corresponding α-hydroxy-β-diketones with the elimination of a carboxylic acid. The reactions were carried out using a single α-diketone as donor and acceptor (homo-coupling) or two different α-diketones (cross-coupling). The AAS enzymatic reaction of a new C-C bond formation is highly chemo-, regio- and enantioselective. The α-hydroxy-β-diketones obtained from the reactions of homo- and cross-coupling were reduced with acetylacetoin reductase (AAR), a dehydrogenase obtained from the same bacterium. The combined use of AAS and AAR allowed the preparation of a new range of optically pure α-alkyl-α,β-dihydroxyketones starting from commercial α-diketones. The stereochemistry of the enantiopure syn-α-alkyl-α,β-dihydroxyketones was assigned on the basis of NOE experiments, while their absolute configuration was determined transforming one of these compounds in the natural product (+)-citreodiol. The absolute configuration of α-alkyl-α, β-dihydroxyketones confirmed the S-stereospecificity of the AAR-reduction and R-stereospecificity of AAS homo and cross-coupling reactions. On the basis of the AAS activity, an alternative synthetic biomimetic route, reminiscent the ThDP-dependent enzymes activity, was studied. Both thiamine hydrochloride and its simplified analogue, thiazolium salt, act as pre-catalysts coupled with an appropriate basis and are able to activate α-diketones such as acyl-anion equivalents that can be transferred to enable ketonic acceptors as α-diketones and α-ketoesters. These carboligation reactions have been optimized in catalytic conditions using polyethylene glycol (PEG400), an eco-friendly reaction medium, that made easier the reaction workup allowing, in addition, the catalyst recycling. A further synthetic application of AAS was the chemo-enzymatic synthesis of the natural aroma of green tea. The chirality of this compound, closely related to its organoleptic properties, is actually studied in our laboratories. The versatility of AAS as biocatalyst for C-C bond forming reactions and the raised interest by its particular applications in organic synthesis promped us to purify the enzyme, with the ultimate goal of identifying the gene encoding for AAS in the genome of B. licheniformis DSM 13.
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Balducci, Daniele <1975&gt. « Sintesi stereocontrollata di pseudopeptidi e studi conformazionali ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/529/1/balducci_daniele_tesi.pdf.

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7

Balducci, Daniele <1975&gt. « Sintesi stereocontrollata di pseudopeptidi e studi conformazionali ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/529/.

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8

Zanette, Giuliana <1988&gt. « Sintesi di leganti triazolici per catalisi omogenea ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2716.

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Résumé :
In questo lavoro di Tesi è stato sintetizzato e caratterizzato un nuovo legate N,S solubile in acqua. Con tale legante è stato sintetizzato, poi, un complesso allilico di Pd(II) solubile in acqua. Del complesso è stata esplorata l’attività catalitica in alcune diverse reazioni di cross coupling utilizzando come alogenuro arilico il p-Br-acetofenone. Come coreagenti sono stati impiegati l’acido fenilboronico per la reazione di Suzuky-Miyaura, lo stirene e il butilacrilato per la reazione di Heck e il fenilacetilene per la reazione di Sonogashira. Tutte le reazioni di cross coupling sono state condotte in acqua, come solvente, in presenza di un trasferitore di fase (TBAB) e di K2CO3 come base. Per quanto riguarda la reazione di Suzuky-Miyaura, il catalizzatore mostra una buona attività catalitica, permettendo di ottenere conversioni complete in 2 ore anche utilizzando rapporto substrato/catalizzatore di 100000/1. Il catalizzatore mostra un’ottima attività catalitica anche nella reazione di Heck impiegando un rapporto substrato/catalizzatore di 2000/1. Si ottengono buoni risultati anche quando il K2CO3 e il TBAB sono sostituiti con tetrabutilammonio idrato. Infine, è stata condotta la reazione di Sonogashira utilizzando un rapporto substrato/catalizzatore di 2000/1 e di 500/1. Nel primo caso si sono ottenute conversioni superiori al del 50 %.
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9

Omesti, Giovanna <1987&gt. « Sintesi di polimeri supramolecolari derivati dal dichetopirrolopirrolo ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3491.

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Résumé :
I polimeri supramolecolari auto-riparanti rappresentano una classe di materiali capaci di riparare se stessi in seguito ad un danno subito. In questo lavoro di tesi si è voluto sintetizzare un polimero il cui potere auto-riparante è conferito dalla presenza di legami idrogeno reversibili, in grado di rompersi e di riformarsi se sottoposti a stimoli esterni di carattere chimico o fisico. Si è scelto di partire dalla molecola del pigmento rosso dichetopirrolopirrolo (DPP) composta da un sistema biciclico in grado di produrre interazioni non covalenti di tipo legami a idrogeno, che andranno a costituire la parte reversibile del polimero, responsabile delle proprietà auto-riparanti. Inoltre si è pensato di incorporare, a ponte tra due molecole di DPP una catena con funzione di legante. Il polimero così ideato vuole rappresentare il primo passo verso lo sviluppo di una nuova classe di materiali impiegabili nel campo dell’arte e del restauro, unendo in un’unica formula la funzione colorante e legante e con l’innovativa capacità auto-riparante.
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10

Bassani, Marco <1992&gt. « Sintesi e caratterizzazione di intermedi farmaceutici enantiopuri ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12403.

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Résumé :
Le sintesi asimmetriche rivestono un ruolo sempre più centrale nel settore chimico e biologico. Queste possono essere portate a termine sia con uso di un catalizzatore sia di un induttore chirale. I vantaggi nell’uso di un induttore sono legati al fatto che, grazie alla formazione di legami covalenti coi substrati, è possibile isolare intermedi di reazione, permettendo di comprendere i meccanismi e i fattori responsabili della stereoselezione. In reazioni di Diels-Alder asimmetriche per la sintesi azabiciclo composti, utilizzati in ambito farmaceutico, è stato molto utilizzato come induttore chirale l’8-fenilmentolo, proposto da Corey nel 1975. Visti i risultati promettenti di alcune prove, in questa tesi si è deciso di indagare ulteriormente le proprietà di un derivato dell’acido chetopinico come induttore chirale alternativo all’8-fenilmentolo. È stata anzitutto migliorata la via sintetica per l’ottenimento del derivato dell’acido chetopinico, di cui è stata poi testata l’efficacia in reazioni di Diels-Alder con tre diverse ammine. I diasterisomeri ottenuti sono stati isolati, caratterizzati e ulteriormente trattati. È stata quindi dimostrata la reattività del derivato in esame che, di fatto, potrebbe costituire quindi una valida e promettente alternativa all’uso dell’8-fenilmentolo.
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Donnola, Paola. « Sintesi organiche in reattori microfluidici ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3422370.

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Résumé :
Organic synthesis is a powerful enterprise that continues to develop more selective and efficient chemical methods and synthetic routes. To synthesize complex molecules, whether in academic laboratories or industrial manufacturing, reactions are often performed iteratively in batch reactors. Although these stepwise methods are effective, they are also very wasteful. The pharmaceutical industry, for example, produces 25–100 kg of waste for every kilogram of a complex molecule synthesized. Though chemists are constantly striving to devise more efficient syntheses, recent reminders of a resource-limited world underscore the need for more sustainable methods and technologies to synthesize molecules of importance. The application of new technologies, such as microreactors (MR), to organic synthesis can be used to achieve this goal, because MR can be considered as promising tools for studying and optimization of chemical reactions. A MR is generally defined as a series of interconnecting channels in which small quantities of reagents are manipulated. The continuous mode of operation offers several advantages over a batch process such as simplified operations, reduced reaction time, precise process control, higher reproducibility, and in some cases, even enhanced reaction selectivity. Hazardous intermediates can be prepared and converted directly to more advanced non-hazardous products. In addition to the above benefits, MR offer their own unique advantages over traditional continuous processing systems including highly efficient heat transfer and small reaction volumes that allow safer handling of exothermic reactions, reactions involving explosive and toxic materials, and other hazardous reactions that are normally difficult to scale up. Making increased amounts of materials becomes a matter of simply “numbering up” the microreactor systems. In this thesis work we demonstrated the successful use of the MR in several classes of reactions and developed continuous processes for the synthesis of desired molecules. Moreover, the synthesis studied in this thesis proved that among the many benefit derived from MR, safety is a major one. Chemicals that are dangerous to manufacture, handle, ship, or store can be produced in small quantities on-site, as needed. In particular, we have shown that MR can be useful in the selective α-halogenation of 1,3-dicarbonyl compounds with sulphuryl chloride (SO2Cl2) and in the epoxidation of different model olefines with dioxiranes generated in situ. MR have also proven to be useful to perform the thermal decarboxylation of an important intermediate in the synthesis of a top-selling API. The use of a continuous-flow technique allowed a better control of the reaction temperature and minimized the formation of by-products. Also, the doctorate thesis we improved the fabrication protocol of thiolene-based MR that were specifically designed to include solid-supported reagents within the microchannels network. We propose a convenient solution to realize reversible press-fit, leak-proof interconnects that greatly simplify the MR coupling to the external environment such as capillary tubing, sample reservoirs and pumps. These MR have been used to carry out the oxidation of α-terpinene and methionine using [60]fullerene derivatives as a singlet oxygen sensitizer, covalently linked to Tentagel and silica matrices, as a singlet oxygen sensitizer. Interestingly, in the case of methionine, a quantitative conversion to the corresponding sulfoxides was achieved in about 40 seconds, using low power, white LED illumination. Te reaction time is considerably shorter when compared to the batch procedure that requires, for the same process, about one hour illumination and the use of a 300 W tungsten halogen lamp. The results collected in the photooxygenation of these model substrates have been collected in the paper: Donnola, P.; Carofiglio, T.; Maggini, M.; Rossetto, M.; Rossi, E.; “Fullerene-Promoted Singlet-Oxygen Photochemical Oxygenation in Glass-Polymer Microstructured Reactor”, published on Advanced Synthesis and Catalysis (2008, 350, 2815-2822).
Il progetto di questa tesi di dottorato ha riguardato lo studio di nuove sintesi in microreattore di molecole di interesse farmaceutico ed è stato finanziato e svolto in collaborazione con Fabbrica Italiana Sintetici (FIS S.p.a), con sede a Montecchio Maggiore (Vicenza). Il lavoro svolto in questi anni di dottorato mi ha permesso di valutare le caratteristiche e le possibili applicazioni di una nuova classe di reattori, definiti comunemente microreattori (MR), ossia sistemi in cui le reazioni avvengono in modo continuo all’interno di una rete di canali di diametro inferiore a 1 millimetro. Tali dispositivi possono essere una risposta alla necessità, in questi anni ormai impellente, di sviluppare processi non invasivi per l’ambiente e allo stesso tempo economicamente vantaggiosi. I MR rappresentano una possibile soluzione a molti dei problemi operativi connessi all’utilizzo dei tradizionali dispositivi batch. Infatti, l’elevato rapporto area superficiale-volume garantisce un miglioramento della resa e della selettività delle reazioni dovute al miglioramento dell’efficienza del mescolamento e del controllo della temperatura. Lavorare con quantità ridotte di sostanze permette poi di condurre in relativa sicurezza anche sintesi finora evitate per la pericolosità dei reagenti impiegati. Nel presente lavoro di tesi è stata valutata l’applicabilità dei MR in reazioni che richiedono l’uso di reagenti pericolosi o instabili perché facilmente degradabili. L’uso di MR si è rivelato efficace nell’α-alogenazione selettiva del composto dicarbonilico 3,5-eptandione utilizzando cloruro di solforile (SO2Cl2) come agente clorurante. L’impiego di un dispositivo a flusso continuo riduce la pericolosità del processo perché l’SO2Cl2, agente tossico e altamente corrosivo, viene utilizzato in piccole quantità in un sistema confinato. Inoltre, l’uso di due MR in serie si è rivelato efficace nella riduzione della quantità di prodotto bis-alogenato generata. Un semplice dispositivo microfluidico, costruito a partire da un tubo in PTFE, si è rivelato efficiente nell’ottimizzazione del passaggio finale della sintesi di Midazolam, importante benzodiazepina ad azione ultrabreve utilizzata principalmente in campo anestetico. I risultati ottenuti sono stati raccolti in un brevetto la cui stesura è attualmente in corso. È stata inoltre studiata l’epossidazione in flusso continuo di substrati olefinici con diossirani generati in situ a partire da acetone ed Oxone. La reazione si è rivelata efficiente per epossidare una serie di olefine caratterizzate da una diversa reattività del doppio legame all’attacco elettrofilo del diossirano. Durante il dottorato è stata anche sviluppata una tecnica per la progettazione e realizzazione di MR in tempi brevi e con attrezzature facilmente reperibili. I MR da noi realizzati sono dispositivi ibridi in vetro e materiale polimerico realizzati con litografia ottica basata su un processo di fotopolimerizzazione in cui la rete di microcanali disegnata su una maschera viene trasferita al materiale polimerico fotosensibile mediante esposizione a luce UV. La tecnica riportata in letteratura per la costruzione di tali MR è stata da noi migliorata sviluppando un sistema nuovo di connessione dei microcanali con i sistemi di distribuzione dei fluidi. Sono state inoltre sviluppate architetture opportune che hanno permesso di confinare reagenti e solidi all’interno del microreattore a fini catalitici. I reattori così costruiti sono stati impiegati per condurre alcune reazioni modello di ossidazione con ossigeno singoletto (1O2) che è stato generato in situ utilizzando come fotosensibilizzatori derivati fullerenici sia in fase omogenea sia in fase eterogenea. I risultati ottenuti in quest’ultimo studio di fotoossidazione sono stati raccolti nell’articolo: Donnola, P.; Carofiglio, T.; Maggini, M.; Rossetto, M.; Rossi, E.; “Fullerene-Promoted Singlet Oxygen Photochemical Oxygenation in Glass-Polymer Microstructured Reactors” pubblicato su Advanced Syntheis and Catalysis (2008, 350, 2815-2822).
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Meglioli, Nicolo' <1995&gt. « SINTESI DI BENZOSSAZEPINE E BENZOSSAZOCINE TRAMITE LA CHIMICA DEL DIMETIL CARBONATO ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/16126.

Texte intégral
Résumé :
Il laboratorio di ricerca presso il quale è stato condotto questo studio di tesi ha precedentemente riportato l’impiego dei dialchil carbonati (DACs) come agenti sacrificali - alternativi a derivati alogenati - per la sintesi di eterocicli a cinque e sei membri. Lo scopo di questo progetto è quello di esplorare il chimismo del dimetil carbonato (DMC) per la sintesi di eterocicli a sette e otto membri, nello specifico, rispettivamente benzossazepine e benzossazocine. I substrati che sono stati impiegati in questo progetto sono derivati dell’aldeide salicilica, e ammino alcoli come 2-ammino-1-etanolo (per i cicli a sette), e 3-ammino-1-propanolo (per i cicli a otto). Una tipica procedura sintetica per la sintesi delle benzossazepine prevede due steps successivi: 1. Un'amminazione riduttiva tra aldeide salicilica e l’amminoetanolo. 2. Ciclizzazione del precursore ottenuto nel primo step impiegando il DMC come solvente e reagente in presenza di una base. Questa metodologia sintetica ha portato alla sintesi di una libreria di benzossazepine, impiegando derivati dell’aldeide salicilica. Un’analoga procedura sintetica è stata applicata per la sintesi di diverse benzossazocine. Le rese dei prodotti ciclici dipende dal substrato impiegato e variano dal 40 all’80%.
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Coghi, P. S. « Sintesi e meccanismo d'azione dei farmaci antimalarici ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2008. http://hdl.handle.net/2434/154294.

Texte intégral
Résumé :
Malaria nowadays remains one of the world’s greatest public health problems, especially in the developing countries. Despite numerous efforts expended to reduce its mortalityand morbidity,[1] malaria still threatens approximately 2 billion people worldwide, being responsible for almost two million deaths per year, mostly among young children in sub-Saharan Africa.[2] Among the four malaria species that infect humans, the parasite P. falciparum is universally considered the most aggressive. Particularly impressive is its ability in mutating forms in response to administered antiplasmodial treatment, rapidly giving rise to adaptation and resistance. 4-Aminoquinolines have recently been indicated to be an important class of chemotherapeutic agents for artemisinin based antimalarial combination therapy. A rapid, cheap, possibly clean and scalable route to 4-aminoquinolines endowed with multiple diversity is therefore badly needed. We here report microwave flash-heating chemistry to allow the efficient conversion of the available 4,7-dichloroquinoline into a library of aminoquinolines in high yields and purities, with no need for further purification steps and requiring very short reaction times. Some of the compounds in this library were active against chloroquine-sensitive and chloroquine-resistant parasite strains. [3].The combined use of conventional SNAr reaction and microwave irradiation is another approach developed, proved very valuable in producing derivatized triazines with tunable substituents. A library of 2,4,6-triamino-1,3,5-triazines was synthesized as both cycloguanil and chloroquine analogues, and were assessed in terms of in vitro antimalarial activity and toxicity. [4] [5]Some of the compounds in this library showed higher activity against CQ-resistant parasite strains and some exhibited CQ-sensitive activity in the same order as chloroquine itself. Another important parts of this thesis was study mechanism of action of peroxide compounds. We have demonstrated that a non metallic reagent such a leucomethylene blue is capable of efficiently activating a series of endoperoxides compounds including dioxanes, trioxanes and tetraoxanes. In principle our results suggest that is possible to hypothesize the existence of a unique common activator at the biological level inducing devastating effect toward parasite survival.The present work puts under discussion the assumption of the roles of iron and C center radical in the mechanism of action of antimalarial drugs based on artemisinin derivatives , and paves the way towards a new interpretation of the biological evidences so far.[7,8] We also demonstrated that In line with the enhancement of antimalarial activities of the current clinical artemisinins against parasites cultured under CO, the artemisinins are unaffected in vitro by carboxyhemoglobin (CO–Hb–FeII) or CO–heme–FeII, but are competitively decomposed by Hb–FeII or heme–FeII. In the latter case, the heme studies are greatly facilitated by solubilization of the heme in aqueous medium by use of arginine. None of the Hb species has an appreciable effect on artemisone, or on other aminoartemisinins, and antimalarial activities are either less affected or remain essentially unchanged against parasites cultured under standard microaerophilic conditions or under CO.The findings not only indicate that artemisinins do not require Hb–FeII or heme–FeII for promotion of antimalarial activity, but are also important in relation to the therapy of severe/complicated or cerebral malaria.[6] References [1] World Health Organization 2006: http://www.rollbackmalaria.org/malariaFAQ.html.[2] C. A. Swales, P. L. Chiodini, B. A. J. Bannister, Infect. 2007,54, 107–110; b) D. A. van Schalkwyk, T. J. Egan, Drug Resist.Updates 2006, 9, 211–226.[3] S. Melato, P. Coghi, N. Basilico, D. Prosperi, D. Monti, “Novel 4-Aminoquinolines through Microwave-Assisted SNAr Reactions: a Practical Route Antimalarial Agents”.Eur. J. Org. Chem. 2007, 6118–6123. [4] S.Melato, D.Prosperi, P.Coghi, N.Basilico, and D.Monti. “A Combinatorial Approach to 2,4,6-Trisubstituted Triazines with Potent Antimalarial Activity: Combining Conventional Synthesis and Microwave-Assistance” ChemMedChem,2008, 1 – 4.[5] Expert Meeting COST B22 "DRUG DISCOVERY & DEVELOPMENT FOR PARASITIC DISEASES", Modena, Italy, 19-20 February 2007.[6] Coghi, P. ; Basilico, N. ; Wing-Chi Chan ; Haynes K.R. ; Taramelli ;Monti D. Interaction of Artemisinins with Oxyhemoglobin Hb-FeII, Hb-FeII, CarboxyHb-FeII, Heme-FeII, and Carboxyheme FeII: Significance for Mode of Action and Implications for Therapy of Cerebral Malaria Chemmedchem .2009 [7] Richard K. Haynes, Kwan-Wing Cheu, Maggie Mei-Ki Tang, Min-Jiao Chen, Zu-Feng Guo, Zhi-Hong Guo, Paolo Coghi, Diego Monti Reactions of Antimalarial Peroxides with Each of Leucomethylene Blue and Dihydroflavins: Flavin Reductase and the Cofactor Model Exemplified.. Chemmedchem .2011[8] Richard K. Haynes,Wing-Chi Chan,Ho-Ning Wong, Ka-Yan Li, Wai-Keung Wu, Kit-Man Fan, Herman H. Y. Sung, Ian D. Williams, Davide Prosperi, Sergio Melato,Paolo Coghi, and Diego Monti Facile Oxidation of Leucomethylene Blue and Dihydroflavins by Artemisinins: Relationship with Flavoenzyme Function and Antimalarial Mechanism ofAction,ChemMedChem. 2010, 1-19
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AMBROSINI, Martino. « SINTESI DI SISTEMI BICICLICI [3.1.0] ». Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2009. http://hdl.handle.net/11392/2388722.

Texte intégral
Résumé :
Sono stati sintetizzati bicicli [3.1.0] attraverso diverse strategie. A partire da un composto naturale otticamente attivo e otticamente puro si è ottenuto un biciclo [3.1.0] altamente funzionalizzato tramite una sintesi stereoselettiva ed un passaggio finale di ciclopropanazione. Partendo da sistemi 1,5 e 1,6-ene-ino sono stati costruiti diversi bicicli [3.1.0] attraverso una reazione di cicloisomerizzazione Au e Pt catalizzata e sono state studiate nuove applicazioni della cicloisomerizzazione su substrati modello. Attraverso una reazione domino Michael-Michael-SN2 è stato preparato un biciclo [3.1.0] strutturalmente simile ad amminoacidi attivi sul sistema nervoso centrale a partire da un α-bromo γ-ammino estere α,β-insaturo e da una olefina sostituita.
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Facchin, Manuela <1986&gt. « Sintesi ed applicazioni green di nuovi liquidi ionici ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2853.

Texte intégral
Résumé :
In questo lavoro di tesi sono stati sintetizzati e caratterizzati nuovi liquidi ionici con funzionalità diverse.Quelli chirali sono stati utilizzati per catalizzare l'addizione di Michael del nitroetano al cicloesenone, con lo scopo di ridurre i sottoprodotti e di impartire enantiselettività. E' stata poi analizzata la reazione tra sali di onio e nitroalcani. Infine, è stato sintetizzato un liquido zwitterionico, che ha consentito uno studio completo della reattività di ammine e di amminoalcoli con il dimetilcarbonato.
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Bassi, Michela. « Sintesi di Pralletrina da (R)-Pralletrolone ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16664/.

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Résumé :
La pralletrina è uno degli insetticidi per uso domestico più importanti; la sintesi attuale del suo diastereoisomero con maggiori proprietà insetticide - (S),(1R)-trans-pralletrina - prevede la reazione tra (1R)-trans-cloruro di crisantemoile e (S)-pralletrolone. (S)-pralletrolone è ottenuto dalla risoluzione enzimatica di (RS)-pralletrolone racemo, reazione che dà (R)-Pralletrolone acetato come coprodotto di scarto ad altissimo valore aggiunto. Lo scopo di questo elaborato di tesi è di utilizzare anche (R)-pralletrolone per la sintesi di (S),(1R)-trans-pralletrina tramite una reazione di sostituzione nucleofila del secondo ordine (SN2) con (1R)-trans-crisantemato di potassio. La via di sintesi esplorata permette di ottenere (S),(1R)-trans-pralletrina con perfetta inversione di configurazione. Per aumentare le rese riscontrate si è agito sul tipo di solvente e di reattivi utilizzati, sul tempo e sull’ordine di aggiunta dei reagenti e sulla temperatura; è stato possibile individuare numerosi parametri chiave del processo che possono essere approfonditi in un’ottica di studi futuri. Prallethrin is one of the most important household insecticides; the current synthesis of (S),(1R)-trans-prallethrin – its diastereoisomer with higher insecticidal activity – is performed by reaction between (1R)-trans-chrysanthemic chloride and (S)-prallethrolone. (S)-prallethrolone is achieved by enzymatic resolution of racemic (RS)-prallethrolone, obtaining (R)-prallethrolone acetate as high added value coproduct. The aim of this thesis is to use also (R)-pralletrolone to synthesize (S),(1R)-trans-prallethrin through a SN2 reaction with (1R)-trans-potassium chrysanthemate. The explored synthetic pathway produces (S),(1R)-trans-prallethrin with perfect inversion. In order to enhance the yield, we changed the solvent and the reagents, the time and order of the addition and the temperature; it was possible to discover a number of key parameters which can be deepened in further studies.
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Davì, Stefania. « Sintesi di monomeri derivati da acidi carbossilici omega insaturi e successiva sintesi di poliesteri ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11924/.

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Résumé :
Il presente lavoro di tesi si inserisce in un progetto basato sulla ricerca di monomeri e polimeri derivati da fonte bio, in un’ottica di transizione verso una chimica green legata alla realizzazione di prodotti ottenuti da risorse rinnovabili e con processi a basso impatto ambientale. I polimeri bio, in particolare, sono prodotti parzialmente o interamente ottenibili da risorse rinnovabili, quali oli vegetali, zuccheri, grassi, resine, proteine, amminoacidi, frazioni lignocellulosiche, etc, e non da petrolio. Tra questi, gli oli vegetali sono interessanti come reagenti di partenza perché permettono di minimizzare l’uso di derivati petrolchimici e sono disponibili in quantità maggiore rispetto al petrolio. Una possibilità di sintesi di polimeri da oli consiste nel trasformare gli acidi grassi, ottenendo composti bifunzionali che possono agire da precursori nella polimerizzazione: in questo modo si possono ottenere molti polimeri lineari, tra cui poliuretani, polieteri, poliesteri, poliammidi, etc. Questo è stato l’approccio seguito per la sintesi dei poliesteri alla base del progetto di tesi. In particolare, il lavoro si è articolato nella sintesi di monomeri e polimeri utilizzando derivati di acidi carbossilici omega insaturi. Inizialmente, trattandosi di prove esplorative sulla fattibilità delle reazioni, è stato utilizzato un precursore commerciale: visti i buoni risultati ottenuti, lo studio è poi proseguito con la sintesi di poliesteri a partire da prodotti di origine naturale. Tutte le polimerizzazioni sono state effettuate in massa. Per ogni reagente, monomero e polimero sono state effettuate analisi NMR (1H-NMR, 13C-NMR, HSQC, HMBC); su alcuni reagenti e monomeri è stata invece effettuata analisi GC-MS. Infine, su tutti i polimeri ottenuti sono state effettuate analisi ATR, GPC, DSC e TGA.
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MONI, Lisa. « SINTESI E PROPRIETA’ BIOLOGICHE DI LIGANDI GLICOSIDICI MULTIVALENTI ». Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2009. http://hdl.handle.net/11392/2389207.

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Résumé :
Protein-carbohydrate interactions are at the heart of many important biological processes as the adesion of bacteria and viruses to the cell surfaces. It is widely accepted that nature compensates for the low intrinsic affinity of carbohydrate for proteins through the cooperative binding between multiple copies of ligands and receptors so that a strong adhesion results. This important concept, termed cluster effect, has stimulated the search for the construction of highly glycosylated ligands to inhibit polyvalent processes as well as probe for cell-surfaces-binding events. The aim of this PhD research work was the synthesis of calix[4]arene-based glycoclusters via Cu(I)-catalyzed azide-alkyne coupling reaction (CuAAC), as well as the investigation of their biological proprieties. The first research conducted dealt with the synthesis of sialoside clusters as potential inhibitors of viruses infectivity. Tetra- and octavalent sialoside clusters were prepared exploiting the multiple copper-catalyzed cycloaddition of a propargyl thiosialoside with calix[4]arene polyazides. It was demonstrated that these unnatural motifs did not hamper the desired biological activity of the sialoclusters. In fact, they were able to inhibit, at submillimolar concentrations, the hemagglutination and the viral infectivity mediated both by BK and influenza A viruses. Then, this thesis focused on the possibility to support C-glycoside clusters on microarrays to study their affinity against lectins. To this aim C-glycosylated calix[4]arenes have been synthesized in which four galactose residues are linked through a triazole tether to the upper rim of the macrocycle cavity while an azido group is present on the opposite side. Next the calixsugars were grafted through CuAAC on mono or dipropargyloxymethyl-propanediol moieties allowing the synthesis of oligonucleotides bearing one or two calixarene glycoclusters, respectively. Finally, their affinity for lectins PA-IL and RCA 120, galactose specific lectins from Pseudomonas aeruginosa and Ricinus communis, respectively, were compared to that displayed by linear and antenna-type glycoclusters. During the last period of the PhD work it was performed the immobilization of calix[4]arenebased glycoclusters on TiO2 nanoparticles via Cu(I)-catalyzed azide-alkyne coupling reaction. The strategy that has been followed involved first the grafting of bis-functionalized calix[4]arenes (azido groups at upper rim and fenolic or carboxylic groups at the lower rim) onto TiO2 and then multiple click copper(I)-catalyzed cycloaddition to propargil glycosides. The glyconanoparticles obtained were characterized by thermogravimetric analysis (TGA) and infrared spectroscopy. This constitutes the first example of TiO2 nanoparticles coated by a monolayer of calix[4]arene-based glycoclusters.
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Cremonesi, G. « Sintesi di beta-lattami a potenziale attività farmacologica ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2005. http://hdl.handle.net/2434/152935.

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Résumé :
Spiro-beta-lactams were syntetized by means of the "Staudinger ketene-imine" reaction between non-symmetrical bisobstituted cyclic ketenes, generated from N-acyl-1,3-thiazolidine-2-carboxilic acids, and imines. The opening of the 1,3-thiazolidine ring was studied obtaining azetidine-2,3-diones. Antibacterial activity of spiro-beta-lactams were tested.
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Saitta, Matteo. « Sintesi di micelle polimeriche fotoluminescenti ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13415/.

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Résumé :
Le micelle hanno un utilizzo sempre più vasto nel campo del drug delivery grazie alle loro caratteristiche che le rende capaci di inglobare principi farmacologici all'interno del nucleo idrofobico e trasportarli all'interno delle cellule. Lo scopo del lavoro di tesi si è diviso in tre macro-obiettivi. Il primo riguarda la messa a punto e perfezionamento di una via di sintesi ottimale per l’ottenimento di un copolimero a blocchi con caratteristiche anfifiliche. Il secondo riguarda la messa a punto e la realizzazione di reazioni di post-funzionalizzazione di questo copolimero anfifilico con gruppi cromoforici al fine di ottenere macromolecole marcate e tracciabili tramite metodi fluorimetrici. L'obiettivo finale è quello di ottenere delle micelle polimeriche utilizzando i copolimeri anfifilici precedentemente sintetizzati. I copolimeri a blocchi sono stati ottenuti polimerizzando il glicidil metacrilato tramite tecnica RAFT e successivamente utilizzando il poli(glicidil metacrilato) come agente macroRAFT per la copolimerizzazione del butil metacrilato. Il copolimero a blocchi poli(glicidil metacrilato)-poli(butil metacrilato) è stato reso anfifilico tramite funzionalizzazione con morfolina (ammina secondaria). il poli(2-idrossi-3-morfolinopropil metacrilato)-b-poli(butil metacrilato) è stato funzionalizzato utilizzando 4-cloro-7-nitrobenzofurazano e rodamina B isotiocianato e queste reazioni hanno permesso di ottenere copolimeri con catene fluorescenti. Tutti i copolimeri anfifilici ottenuti sono stati utilizzati per ottenere gli aggregati micellari che hanno mostrato proprietà estremamente interessanti per un futuro utilizzo nel campo del drug delivery.
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DEL, MONTE FEDERICO MAURO. « SINTESI DI SINTONI CHIRALI PER LA PREPARAZIONE MEDIANTE VIA CHIMICA ED ENZIMATICA DI COMPOSTI AD ATTIVITA’ BIOLOGICA E/O FARMACOLOGICA ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2008. http://hdl.handle.net/2434/57971.

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Ventrici, Caterina <1982&gt. « Progettazione e sintesi di nuovi derivati azetidinonici biologicamente attivi ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2558/1/Ventrici_Caterina_Tesi.pdf.

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Résumé :
In this PhD-thesis new synthetic approaches towards new azetidinone derivatives are described. In particular, 4-alkyliden-β-lactams were used as starting materials for the preparation of new biologically active compounds. The carbapenem Thienamycin has got a broad spectrum of activity as antibiotic. It has got 3 stereocenters and apart of one epimer, all isomers have been synthesized. Using the 4-alkyliden-β-lactam benzilyc ester as precursor, we developed a synthesis for this missing epimer, which is described in chapter II. Biological tests in order to establish its biological activity are under way. The Hunsdiecker-Borodine reaction was extensively studied for the preparation of the mono halogenated and – surprisingly – the dihalogenated derivative from the 4-alkyliden-azetidinone carboxylic acid. The herein described synthetic procedures allowed the preparation of chloro-, bromo- and iodo derivatives in good to excellent yield. Furthermore, the reaction mechanism was investigated by NMR-experiments and is described in detail in chapter III. In chapter IV, synthetic approaches towards new β-lactam derivatives for inhibition of the histone deacetylase enzymes (HDACs) are reported. In collaboration with the company Sigma-Tau (Rome), 14 new β-lactams were synthesized. The new β-lactams were evaluated for the activity showing a promising activityparticulary, 10 of the β-lactams synthesized were evaluated for the in vitro inhibitory activity against the 11 human HDACs isoforms and they showed a selective inhibition of HDAC6 or HDAC8 in micromolar range. Finally, preliminary studies were conducted for the employment of 4-alkyliden-β-lactams as precursors for the synthesis of chiral β-amino acids by an opening of the β-lactam ring. In chapter V is described the ring opening reaction catalyzed by the enzyme lipase Cal-B. Preliminary results have shown that the enzyme not only catalyzes the ring opening of the β-lactam precursor, moreover, it leads to the formation of a cyclic dimer by the reaction of two molecules of β-amino acid obtained.
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Ventrici, Caterina <1982&gt. « Progettazione e sintesi di nuovi derivati azetidinonici biologicamente attivi ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2558/.

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Résumé :
In this PhD-thesis new synthetic approaches towards new azetidinone derivatives are described. In particular, 4-alkyliden-β-lactams were used as starting materials for the preparation of new biologically active compounds. The carbapenem Thienamycin has got a broad spectrum of activity as antibiotic. It has got 3 stereocenters and apart of one epimer, all isomers have been synthesized. Using the 4-alkyliden-β-lactam benzilyc ester as precursor, we developed a synthesis for this missing epimer, which is described in chapter II. Biological tests in order to establish its biological activity are under way. The Hunsdiecker-Borodine reaction was extensively studied for the preparation of the mono halogenated and – surprisingly – the dihalogenated derivative from the 4-alkyliden-azetidinone carboxylic acid. The herein described synthetic procedures allowed the preparation of chloro-, bromo- and iodo derivatives in good to excellent yield. Furthermore, the reaction mechanism was investigated by NMR-experiments and is described in detail in chapter III. In chapter IV, synthetic approaches towards new β-lactam derivatives for inhibition of the histone deacetylase enzymes (HDACs) are reported. In collaboration with the company Sigma-Tau (Rome), 14 new β-lactams were synthesized. The new β-lactams were evaluated for the activity showing a promising activityparticulary, 10 of the β-lactams synthesized were evaluated for the in vitro inhibitory activity against the 11 human HDACs isoforms and they showed a selective inhibition of HDAC6 or HDAC8 in micromolar range. Finally, preliminary studies were conducted for the employment of 4-alkyliden-β-lactams as precursors for the synthesis of chiral β-amino acids by an opening of the β-lactam ring. In chapter V is described the ring opening reaction catalyzed by the enzyme lipase Cal-B. Preliminary results have shown that the enzyme not only catalyzes the ring opening of the β-lactam precursor, moreover, it leads to the formation of a cyclic dimer by the reaction of two molecules of β-amino acid obtained.
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Nardin, Angela <1989&gt. « Sintesi di intermedi per la preparazione di fine chemicals ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5400.

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Résumé :
In questo lavoro di Tesi è stata sviluppata una nuova strategia di sintesi per l’ottenimento di intermedi dell’industria dei fine chemicals (fragranze, agrochimici, farmaci, ecc.). La via di sintesi ipotizzata prevede l’impiego della reazione di Perkin al fine di ottenere, a partire dal prodotto commerciale 4-bromo benzaldeide, l’acido 3-(4-bromofenil)-2-metilacrilico. Questo composto è un interessante building block che può essere derivatizzato tramite reazione di Suzuki. Uno studio dettagliato della reazione di Perkin al fine di ottenere le migliori condizioni di reazione ha permesso di sintetizzare l’acido 3-(4-bromofenil)-2-metil-acrilico. In seguito, la sua funzionalizzazione mediante reazione di Suzuki ha dato buoni risultati sia in presenza di acidi boronici aromatici sia alifatici, dimostrando l’attuabilità della via sintetica ipotizzata. E’ stata, inoltre, verificata la possibilità di invertire la strategia di sintesi, funzionalizzando dapprima la 4-bromo benzaldeide mediante reazione di Suzuki e successivamente, trasformando le aldeidi ottenute negli acidi carbossilici  insaturi corrispondenti tramite reazione di Perkin. Entrambe le strategie hanno permesso di ottenere, con buone rese, composti ad alto valore aggiunto evitando le reazioni generalmente impiegate per questo tipo di sintesi come la reazione di Wittig o di Horner-Wadsworth-Emmons che prevedono l’uso di composti pericolosi e condizioni di reazione particolari.
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Casson, Gabriele <1993&gt. « Sintesi di trifenileni a simmetria C3 per applicazioni supramolecolari ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16544.

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Résumé :
Sintesi di trifenileni a simmetria C3 e funzionalizzazione in posizione orto all'OH mediante reazione con la 2-cloro-N-(idrosssimetil)acetammide. Sintesi, studio e caratterizzazione dei suoi derivati per applicazioni supramolecolari.
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Santarelli, Francesco. « Nuove vie di sintesi dell'idrossitirosolo ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6049/.

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Résumé :
L’idrossitirosolo (3,4-diidrossifeniletanolo) è uno degli antiossidanti naturali più potenti e con molte proprietà benefiche sull'organismo umano ed è per questo molto pregiato. In natura, l’idrossitirosolo è presente nelle olive e in quantità maggiori nelle foglie dell’olivo. L’obiettivo di questo lavoro di tesi ha riguardato lo studio esplorativo di vie di sintesi alternative per l’idrossitirosolo che partissero da reagenti a basso costo e green, attraverso la catalisi eterogenea e utilizzando acqua come solvente. Sulla base di questi requisiti abbiamo delineato un progetto per la sintesi che, partendo dal catecolo (o dal suo omologo guaiacolo), prevede l’introduzione di una catena C2 sull’anello aromatico (reazione già nota a livello industriale per la sintesi della vanillina)seguita da una riduzione one pot del derivato mandelico a dare il prodotto di interesse, l’idrossitirosolo. L’obiettivo posto è pertanto molto ambizioso e consente di ottenere l’idrossitirosolo in soli due passaggi sintetici in catalisi eterogenea a partire da reagenti green e a basso costo.
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Natanti, Paolo <1979&gt. « Sintesi e coordinazione di leganti Ciclopentadienilici O-Multifunzionalizzati ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1044/1/Tesi_Natanti_Paolo.pdf.

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Résumé :
The introduction of hydroxyl groups into ligands is able to transfer high hydrophilic features to the related metal systems. The atom-economy synthetic procedure adopted which consists in the one-step Cyclopentene-oxide ring opening, quantitatitatively affords stereoselective formation of the multi-hydroxyl rac-1,2,4- C5H2[CH(CH2)3CHOH]3 Cpººº ligand1. Rh complexation of Cpººº gives rise to a novel class of water-soluble complexes (L,L)RhCpººº (LL=NBD 1, COD 2, CH2CH2 3, CO 4) (Scheme 1) characterized by their spectroscopic features (ESI-MS, IR, 2D NMR, n.O.e.). The X-ray diffraction studies of 1a reveal the occurrence of one couple of enantiomeric pairs in the crystal structure, whilst the crystal packing shows an interesting self-organization in chains of dimeric units of 1a, promoted by strong intermolecular hydroxyl H-bonding. This effect has been exploited by performing VT NMR experiments in different solvents (CDCl3, Py, DMSO). Unpredictably, in the absence of chiral tag, 1 exhibits solvent-dependent chiroptical properties (CD, αD^ 25), which are correlated to UV transitions and DFT calculations. The intra/inter molecular H-binding is crucial in driving the equilibrium between the observed atropisomers 1a and 1b, by varying the planar chirality on the two π-complexes.
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Natanti, Paolo <1979&gt. « Sintesi e coordinazione di leganti Ciclopentadienilici O-Multifunzionalizzati ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1044/.

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Résumé :
The introduction of hydroxyl groups into ligands is able to transfer high hydrophilic features to the related metal systems. The atom-economy synthetic procedure adopted which consists in the one-step Cyclopentene-oxide ring opening, quantitatitatively affords stereoselective formation of the multi-hydroxyl rac-1,2,4- C5H2[CH(CH2)3CHOH]3 Cpººº ligand1. Rh complexation of Cpººº gives rise to a novel class of water-soluble complexes (L,L)RhCpººº (LL=NBD 1, COD 2, CH2CH2 3, CO 4) (Scheme 1) characterized by their spectroscopic features (ESI-MS, IR, 2D NMR, n.O.e.). The X-ray diffraction studies of 1a reveal the occurrence of one couple of enantiomeric pairs in the crystal structure, whilst the crystal packing shows an interesting self-organization in chains of dimeric units of 1a, promoted by strong intermolecular hydroxyl H-bonding. This effect has been exploited by performing VT NMR experiments in different solvents (CDCl3, Py, DMSO). Unpredictably, in the absence of chiral tag, 1 exhibits solvent-dependent chiroptical properties (CD, αD^ 25), which are correlated to UV transitions and DFT calculations. The intra/inter molecular H-binding is crucial in driving the equilibrium between the observed atropisomers 1a and 1b, by varying the planar chirality on the two π-complexes.
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Compagno, Nicola <1995&gt. « Sintesi di nuovi complessi olefinici di Pt(0) ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18118.

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Résumé :
Il platino è da molti anni utilizzato e studiato in chimica medica come agente antitumorale, soprattutto in composti in cui tale metallo presenta uno stato di ossidazione 2; molto meno numerosi sono invece in questo ambito gli studi riguardanti il platino nello stato di ossidazione 0. In questo lavoro di tesi sono state messe a punto ed ottimizzate delle strategie di sintesi per preparare nuovi complessi olefinici di Pt(0) con leganti spettatori isonitrilici, carbenici N-eterociclici e fosfinici. L’olefina utilizzata nella maggior parte dei complessi preparati è un di-solfone vinilico, ovvero l’E-1-2 ditosil etene, il quale ha già dimostrato di poter conferire ai sui derivati di platino una buona efficienza nel ruolo di agenti antiproliferanti verso cellule tumorali di cancro ovarico, come recentemente dimostrato dal gruppo di ricerca presso cui è stato condotto questo lavoro di tesi. Inoltre i solfoni vinilici hanno in generale dimostrato di poter contrastare efficacemente la proliferazione tumorale grazie alla capacità di inibire le proteasi (catepsina B e L) che sono coinvolte in questo processo. I complessi sintetizzati sono stati esaustivamente caratterizzati mediante tecniche spettroscopiche FT-IR e NMR, e saranno in futuro testati in vitro su differenti linee cellulari di cancro. Sono state inoltre effettuate delle prove di reattività del complesso [(DIC)2Pt(dmfu)], il quale, in ragione della maggior labilità dell’olefina coordinata, risulta in grado di promuovere efficacemente differenti processi
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Laurini, Erik. « Progettazione,sintesi ed affinità recettoriali di nuovi ligandi sigma ». Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2010. http://hdl.handle.net/10077/3608.

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Résumé :
2008/2009
Questo lavoro di tesi presenta un progetto riguardante il design, la sintesi e l'affinità recettoriale di nuovi ligandi dei recettori sigma. I recettori sigma sono coinvolti nella modulazione e nella biosintesi di vari neurotrasmettitori, nella regolazione di alcuni comportamenti umani e nella regolazione della vita cellulare. In particolare in questo lavoro viene presentata la creazione di un modello farmacoforico per i recettori sigma1 ed il suo successivo utilizzo come strumento predittivo per la progettazione e la sintesi di nuove molecole dotate di affinità sigma-recettoriale.
XXII Ciclo
1982
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MARCUCCI, ELEONORA. « Sintesi di analoghi di peptidi bioattivi con costrizioni conformazionali ». Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2007. http://hdl.handle.net/11566/242468.

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Vaiana, N. « Progettazione e Sintesi di Nuovi Inibitori di Plasmodium Falciparum ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2009. http://hdl.handle.net/2434/154275.

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Résumé :
The discovery of a new class of plasmodium falciparum inhibitors is presented. These compounds represent a novel and unexplored antimalarial chemotype. A systematic study was performed to reduce the molecular weight and improve the metabolic stability while retaining potency and selectivity.
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Squassabia, Federico <1980&gt. « Sintesi di peptidi e peptidomimetici attivi verso recettori di membrana ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1048/1/Tesi_Squassabia_Federico.pdf.

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Squassabia, Federico <1980&gt. « Sintesi di peptidi e peptidomimetici attivi verso recettori di membrana ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1048/.

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Annatelli, Mattia <1993&gt. « IPRITI CARBONATE : REAZIONE ONE-POT E SINTESI DI INTERMEDI FARMACEUTICI ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/16047.

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Résumé :
I gas mostarda o ipriti, bis(2-cloroetil)solfuro e la bis(2-cloroetil)etilammina, sono tristemente conosciuti per il loro impiego come armi chimiche durante la Prima Guerra Mondiale. La tossicità delle ipriti è strettamente correlata all’elevata reattività dei Gas Mostarda. Infatti, questi composti sono in grado di eliminare lo ione cloruro attraverso una sostituzione nucleofila intramolecolare grazie all’effetto anchimerico dello zolfo o dell’azoto vicinale, generando uno ione episolfonico o aziridinico ciclico estremamente reattivo. Nonostante la loro tossicità intrinseca questi composti trovano impiego nella preparazione di farmaci, nonché come interessanti intermedi di reazione reattivi. L’impiego dei dialchil carbonati (DAC) – noti reagenti e solventi Green – con i precursori dei gas mostarda (alcoli/dioli), ha permesso di creare una nuova classe di composti: le mostarde carbonate. Studi condotti sugli analoghi carbonati delle ipriti hanno dimostrato che questi composti preservano l’effetto anchimerico dei gas mostarda, ma non presentano alcuna tossicità, nè pericolo per l’operatore. Le mostarde carbonate - sintetizzate partendo dall’alcol precursore e dai DACs in presenza di base – sono state fatte reagire con differenti nucleofili (-OH, -NH2 e –CH2 acidi). Le reazioni sono state condotte sia in autoclave che in neat. Applicazioni includono la sintesi di eterocicli attraverso reazione di espansioni di anello e la sintesi di macrocicli. In questo lavoro di tesi sono state investigate reazioni dove l’iprite carbonata è sintetizzata in situ e la relativa reazione di alchilazione, promossa dall’effetto anchimerico, viene testata in un unico step. È stata eseguita una prima ottimizzazione delle condizioni di reazione con metodologia one-pot adoperando come nucleofilo di riferimento il fenolo. Successivamente, nelle migliori condizioni, sono stati adoperati differenti substrati mono- o bi-funzionalizzati (-OH) tra i quali anche substrati di interesse farmaceutico e strutture supramolecolari.
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Lena, Lucrezia <1996&gt. « Sintesi di alchil levulinati da alcol furfurilico : uno studio sistematico ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19209.

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Résumé :
I combustibili fossili, risorse non rinnovabili, sono stati per decenni il fulcro dello sviluppo industriale. Tramite la petrolchimica è possibile ricavare dal petrolio una serie di building blocks che ancor oggi hanno un ruolo fondamentale nella crescita e sviluppo tecnologico della nostra società. Polimeri, plastificanti, resine, solventi, carburanti, reagenti chimici, etc., sono solo alcuni esempi di derivati della raffineria. Lo sfruttamento delle risorse petrolifere ha però avuto delle drastiche ripercussioni a livello mondiale, come ad esempio l’incremento dell’inquinamento ambientale dovuto all’emissione di gas serra (CO2, NOx, VOCs) con conseguente innalzamento delle temperature. È necessario quindi promuovere industrie più sostenibili come la bioraffineria, che è incentrata sull’utilizzo della biomassa, una risorsa rinnovabile. Il fine ultimo della bioraffineria è quello di affiancare, e infine sostituire la raffineria nella produzione di carburanti, materiali e composti chimici impiegando processi sostenibili basati sull’economia circolare. Tuttavia, la bioraffineria è un’industria relativamente giovane e manca di una conoscenza tecnologica e di processo tale da competere con quella della raffineria. I processi chimici di lavorazione della biomassa sono complessi o ancora oggi poco esplorati. In questo contesto il presente progetto di tesi è focalizzato sullo studio di una molecola piattaforma derivata dalla biomassa con possibili applicazioni come biocarburante e precursore di monomeri di polimeri e solventi green: l’alcol furfurilico (FA). L’alcol furfurilico si ottiene facilmente dalla riduzione del furfurale derivato dalla disidratazione dello xilosio, uno dei monomeri che compongono l’emicellulosa. Nello specifico, in questo studio di tesi si è condotto uno studio sistematico sulla conversione del FA in alchil levulinati che hanno un’ampia gamma di applicazioni nelle industrie chimiche tra cui aromi, fragranze, precursori di solventi green (γ-valerolattone-GVL) e come additivi ossigenati per biodiesel. Inizialmente ci si è focalizzati sulla sintesi dell’etil levulinato (EL) per reazione del FA con etanolo in ambiente acido. Le condizioni di reazioni sono state ottimizzate considerando tipo e percentuale molare del catalizzatore acido (eterogeneo/omogeneo), quantità di etanolo, temperatura e tempo di reazione. Successivamente la sintesi dell’EL è stata condotta in scala di cinque e dieci grammi ed è stata messa a punto una procedura per la purificazione del prodotto dalla miscela di reazione. Infine, nelle migliori condizioni così delineate, sono stati testati una serie di alcoli (metanolo, propanolo, alcol allilico, 2-propanolo, t-butanolo, etc) per poter costruire una libreria dei corrispettivi alchil levulinati.
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Leardini, Lorenzo <1991&gt. « Sintesi di nuovi leganti di tipo triazolil-ossazolinico e loro uso nella sintesi di complessi di Pd, Pt e Ru ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12432.

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Tassini, Riccardo <1985&gt. « Studio di sistemi catalitici innovativi per la sintesi di prodotti della chimica fine ». Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5615.

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Résumé :
The aim of this work of thesis was the synthesis, characterization and use of new catalytic species in different types of reactions, on both model substrates and in the preparation of some fine chemicals. These new catalytic species were then designed, prepared and characterized in collaboration with some Italian and foreign research laboratories. The new catalytic species obtained during this work of thesis are: a) heterogeneous catalysts (Pd-, Pt- and Rh-based) supported on alumina, characterized by very low contents of precious metal (from 0.18 up to 0.28%), easy preparation and high activity and selectivity; b) Pd and Rh nanostructured bio-generated catalysts, eventually in the co-presence of ferric oxide, embedded in a polysaccharidic matrix and active in aqueous or in organic solvent-water biphasic system. These new catalytic species were obtained, in collaboration with the microbiology laboratory of the DSMN of Ca' Foscari, by using a strain of Klebsiella oxytoca BAS-10 which is capable to produce a particular exopolysaccharide (EPS) able to bind metal nanoparticles if an appropriate metal salt is added during the stationary growth phase of the microorganism; c) Lewis acids heterogeneous catalysts obtained by a simple and innovative method by using a perfluorosulphonate ionomer (Aquivion®) d) a water-soluble and recyclable Rh based catalyst obtained by employing a cheap bis-thiol ligand; e) a biocatalyst able to selectively reduce carboxylic acids to the corresponding aldehydes. This biocatalyst was prepared by fermentation of an engineered microorganism and subsequently purified. This work was carried out during a three month stage in a biotechnological company in Scotland The main and most significant studied reactions in this project were: hydrogenation of carbon-carbon double bonds, reduction of some functional groups, hydrodehalogenation, carbonylation, hydroformylation, Friedel-Crafts alkylations and acylations and other acid-catalyzed reactions. The reactions were carried out both on model substrates and on molecules of industrial interest. The studied catalytic processes were employed to obtain some industrial products such as aldehydic and ketonic fragrances (HelionalTM and LioralTM, 5-isopropylthiophene-2-carbaldehyde, 2-propionyl-5-ethylthiophene, 3-phenylpropanal) , flavours (5-ethylthiophene-2-carbaldehyde), drugs and intermediates for drugs (Nabumetone®, m-chloroaniline), intermediates for agrochemicals (beta-keto-aryl esters) and intermediates for bulk chemicals such as cyclohexanone. The performances of these new catalytic species were compared to those of commercial catalysts and, very interestingly, in some cases, these new homemade catalysts showed higher activity and selectivity. Basing on the results obtained we can assert that the strategies developed during this research work appear suitable for a possible commercial development.
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Ganz, Verena <1993&gt. « Sintesi e reattività di azidocomplessi di Osmio e Iridio ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11909.

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Résumé :
In questo lavoro di tesi è stata realizzata la sintesi dei primi complessi azidi di Os, stabilizzati da frammenti half-sandwich. Lo studio della loro reattività ha evidenziato la facile formazione di imminocomplessi e la probabile reazione di ciclizzazione con acetileni. Questi studi sui complessi azidici sono stati anche estesi a derivati di Ir.
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Isetta, Giacomo <1991&gt. « Sintesi e caratterizzazione di nuovi complessi indenilici di Palladio ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20135.

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Résumé :
Sintesi di nuovi complessi indenilici di palladio con leganti carbenici N-eterociclici e fosfine. Successiva caratterizzazione mediante NMR e prove di catalisi su reazioni di cross-coupling Suzuki-Miyaura in acqua.
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VITALE, Paola. « strutture organizzate formate da sali organici : sintesi, studio delle proprietà e applicazioni ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2014. http://hdl.handle.net/10447/90849.

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Monteforte, M. « Progettazione e sintesi di nuovi eteroeliceni come possibili leganti chirali per catalizzatori ». Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2007. http://hdl.handle.net/2434/67030.

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Tragni, Michele <1982&gt. « Nuovi processi catalitici per la sintesi di prodotti ad attività farmacologica ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3855/1/TRAGNI_MICHELE_TESI_DOTTORATO_XXIII_CHIM06.pdf.

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Résumé :
The transition metal-catalyzed allylic alkylation (Tsuji-Trost type reaction) is a powerful tool for C-C, C-N, and C-O bond formation, which has been widely applied to organic chemistry over the last decades. Typical substrates for this transformation are activated allylic compounds such as halides, esters, carbonates, carbamates, phosphates, and so on. However, use of these substrates is associated with the disadvantage of generating a stoichiometric amount of chemical waste. Furthermore, these starting materials have to be prepared in an extra step from the corresponding allylic alcohol. Thus, ideal substrates would be the allylic alcohols themselves, with water being the only byproduct in this case. However, the scarse propensity of the hydroxyl moiety to act as good leaving group has significantly limited their use so far. During the last decade significant efforts have been made in order to develop more atom-economical and environmentally-friendly allylic alkylation protocols by employing allylic alcohols directly. In this PhD dissertation two main projects addressing this topic are presented. “Project 1” deals with the development of new metal-catalyzed intramolecular Friedel-Crafts (FC) allylic alkylations of electron-rich (PAPER A), as well as challenging electron-poor arenes (PAPER B) with alcohols. In “Project 2”, gold(I)-catalyzed intramolecular and stereoselective allylic alkylation reactions are reported. In particular, a FC alkylation of indole-containing allylic alcohols is presented in PAPER C. While, an O-alkylation of aminol-containing allylic alcohols is reported in PAPER D. To the best of knowledge, these reports represent the first example of gold(I)-catalyzed stereoselective alkylations with alcohols.
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Tragni, Michele <1982&gt. « Nuovi processi catalitici per la sintesi di prodotti ad attività farmacologica ». Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3855/.

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Résumé :
The transition metal-catalyzed allylic alkylation (Tsuji-Trost type reaction) is a powerful tool for C-C, C-N, and C-O bond formation, which has been widely applied to organic chemistry over the last decades. Typical substrates for this transformation are activated allylic compounds such as halides, esters, carbonates, carbamates, phosphates, and so on. However, use of these substrates is associated with the disadvantage of generating a stoichiometric amount of chemical waste. Furthermore, these starting materials have to be prepared in an extra step from the corresponding allylic alcohol. Thus, ideal substrates would be the allylic alcohols themselves, with water being the only byproduct in this case. However, the scarse propensity of the hydroxyl moiety to act as good leaving group has significantly limited their use so far. During the last decade significant efforts have been made in order to develop more atom-economical and environmentally-friendly allylic alkylation protocols by employing allylic alcohols directly. In this PhD dissertation two main projects addressing this topic are presented. “Project 1” deals with the development of new metal-catalyzed intramolecular Friedel-Crafts (FC) allylic alkylations of electron-rich (PAPER A), as well as challenging electron-poor arenes (PAPER B) with alcohols. In “Project 2”, gold(I)-catalyzed intramolecular and stereoselective allylic alkylation reactions are reported. In particular, a FC alkylation of indole-containing allylic alcohols is presented in PAPER C. While, an O-alkylation of aminol-containing allylic alcohols is reported in PAPER D. To the best of knowledge, these reports represent the first example of gold(I)-catalyzed stereoselective alkylations with alcohols.
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Bonetto, Alessandro <1987&gt. « Sintesi di nuove molecole chirali per lo sviluppo di architetture supramolecolari ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2536.

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Manente, Francesco <1992&gt. « Studio sulla sintesi di idrossilammina trifluoroacetato a partire da sali inorganici ». Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17412.

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Résumé :
L'Idrossilammina è un importante intermedio per la sintesi di Nylon-6 e, negli anni, è stata studiata sotto moltissimi aspetti. In questo lavoro si mira alla sintesi e allo studio dell'idrossilammina trifluoroacetato a partire da sali inorganici come nitrato di sodio e di ammonio, noti per il loro basso impatto ambientale e la larga commerciabilità.
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De, Filippo Christian Corrado. « Sintesi organiche in flusso continuo ». Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3424258.

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Résumé :
This PhD Thesis reports the collaborative work with F.I.S. SpA (Fabbrica Italiana Sintetici) who sponsored a general project on organic syntheses under continuous flow conditions. The study began with the synthesis of a biphenyl compound; a key intermediate for the preparation of the antidepressant drug SB-245570 and a quinazoline intermediate for the synthesis of the anticancer active principle Lapatinib. For both preparations, the flow approach gave a general increase of productivity and a reduction of reaction times. Metal-free stereoselective additions of activated nucleophiles to β−nitrostyrenes were also investigated under continuous-flow conditions in microreactors, in the presence of a chiral bifunctional catalyst. Optimization of the experimental set up gave excellent enantioselectivities (up to 85% e.e.) and higher productivities if compared to the flask syntheses. The potential of this flow chemistry approach was demonstrated by the successful synthesis of an advanced intermediate for the preparation of the GABAB receptor agonist Baclofen. In the second part of the Thesis the synthesis, photophysical and electrochemical properties of the first imine derivatives of symmetric 1,2-squaraines, prepared from ethylbenzothiazole, has been reported. 1,2-Hemisquarimines carrying one phenylimine group were synthesized from the corresponding 1,2-diketones by microwave irradiation and in the presence of a Lewis acid. In CH3CN the reported hemisquarimines exhibit high molar absorption coefficients and fluorescence in the visible region. From the electrochemical measurements, the redox potential of the lowest excited state is substantially higher than the conduction band of TiO2; an important property for photovoltaic applications. The synthesis of 1,2-hemisquarimines has been complemented by the optimization, under continuous flow conditions, of the preparation of hemisquarates intermediates. The flow approach was also extended to the controlled functionalization of carbon nanotubes and graphene that gave soluble materials, mostly retaining the original electronic properties of the starting carbon nanostructure. The last section of this Thesis deals with the study for the synthesis of epoxides using dioxiranes. It has been demonstrated that oxydation of alkenes, such as cyclohexene, 1-octene or a styrene derivative, proceed with good to excellent yields and reduced reaction times under continuous flow conditions
Il presente lavoro di Tesi riporta le attività svolte nel periodo compreso tra l’A.A. 2011/2012 e l’A.A. 2014/2015 nei laboratori del Dipartimento di Scienze Chimiche(DiSC) dell’Università di Padova, nel gruppo di ricerca del prof. Michele Maggini. La tematica principale che lega gli argomenti affrontati nella Tesi, è la sintesi organica in condizioni di flusso continuo all’interno di reattori costituiti da una rete di canali di volume compreso tra pochi microlitri e alcuni millilitri. Grazie ai vantaggi associati all’elevato controllo dello scambio termico e del trasferimento di massa all’interno dei reattori fluidici è possibile controllare la cinetica e la selettività delle trasformazioni chimiche, incrementandone la sicurezza, l’efficienza e la produttività. Questa Tesi affronta lo sviluppo e l’ottimizzazione di alcuni processi chimici concordati con Fabbrica Italiana Sintetici SpA di Montecchio Maggiore (VI) che ha erogato la borsa di dottorato,nell’ambito di una collaborazione con il DiSC. La prima parte della Tesi è focalizzata sulla reazione di Suzuki applicata alla sintesi di sistemi bifenilici e derivati anilino chinazolinici che sono i precursori chiave dell’antitumorale Lapatinib®. Nella stessa parte viene riportato anche lo studio della reazione di Michael, catalizzata da tiouree, utilizzata per preparare l’antiepilettico Baclofene®. La seconda parte della Tesi è dedicata alla funzionalizzazione di cromofori a base squarainica. In particolare è stata affrontata la sintesi in flusso continuo di emisquarati N-sostituiti che ha permesso di ottimizzare la preparazione delle emisquarimmine; un nuovo gruppo di squaraine funzionalizzate che possiedono interessanti proprietà per la conversione dell’energia solare. Nella seconda parte della Tesi è stata inoltre affrontata la funzionalizzazione in flusso continuo di nanostrutture di carbonio (nanotubi e grafene) attraverso l’addizione di sali di diazonio generati in situ per reazione di un’anilina sostituita e isopentil nitrito. Nella terza parte della Tesi viene riportata la reazione di epossidazione di olefine con diossirani. E’ stato studiato un sistema che impiega acqua ossigenata, acetonitrile e trifluoroacetofenone per epossidare una serie di alcheni alifatici e aromatici in condizioni difficili da realizzare nelle condizioni batch
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Rossi, Nicolo. « Sintesi di PNA a libertà conformazionale ridotta ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7345/.

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The present work started a research project aimed at the synthesis of conformationally “locked” PNA (Peptide Nucleic Acids) monomers. Compared to classic aeg-PNA, this structural modification would result in an improvement in the pairing properties with natural nucleic acids, due to entropic variations in the process. Specifically, an attempt was made to build a PNA monomer around a β-lactam ring. That ring could be imagined as obtained by linking the methylene groups in α position of both the nucleobase and the carboxyl function. These structural properties would imply pre-organization of the final oligomer, improving the pairing process in biological systems. The first step of this work was the investigation of the Staudinger reaction for the ciclization of the lactam ring, and in particular the activation method of the carboxylic group of the nucleobase derivatives. Use of triazine chloride led to the synthesis of the adenine-based β-lactam-PNA. Attempts to synthesize the same monomer based on cytosine, guanine and thymine were unsuccessful, so alternative methods for carboxylic group activation were investigated. Conversion of carboxylic acids to acyl chlorides led to a partial result: despite the method worked well with analogues of the final reactants, it didn’t worked with substrates needed for lactam based PNAs. Search for a valid activation process continued involving carbonyl diimidazole, Mukayama reagent, and LDA (with methylester derivative of nucelobase) without good results. Last, it was investigated a different synthetic approach by first synthesizing a proper backbone with a chlorine in the β- lactam ring. This chlorine ring should undergo substitution by a nucleobase anion to give the desired PNA monomer. Unluckily also this synthetic route didn’t lead to the desired monomers.
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Amaltea, Nicolas. « Sintesi di polimeri funzionali per la catalisi asimmetrica ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4365/.

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Résumé :
In recent years, the asymmetric organocatalysis has been recognized as an independent area of synthetic chemistry, where the goal is the preparation of any chiral molecule in an efficient, rapid, and stereoselective manner. In this context we have synthesized macromolecular catalysts soluble in the reaction conditions and that can finally recovered by simple precipitation and subsequent filtration. In particular different active compounds (9-epi-NH2 hyidroquinine and β –isocupreidine) have been linked to the terminal group of the main chain polyethylene glycol monomethyl ether (PEG-5000). The macromolecular catalysts have been tested in different reactions and the results have been compared with those of the correspondent low molecular compounds.
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Mor, Matteo. « Sintesi e caratterizzazione di sfere geopolimeriche ». Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19236/.

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Résumé :
Le specie chimiche presenti nei corsi d’acqua stanno diventando oggetto di forte preoccupazione per il mondo scientifico perché il loro impatto dannoso sta avendo effetti sul benessere umano, sulla vegetazione e sugli animali. La gamma di specie chimiche presenti nelle fonti idriche sta aumentando in modo esponenziale a causa dell’industrializzazione e dell’urbanizzazione. Poiché un forte contributo è dato dai coloranti, in letteratura è presente un elevato numero di metodologie per la loro rimozione dall’acqua, come lo scambio ionico, la precipitazione chimica, la filtrazione su membrana, tecniche di trattamento elettrochimico e tecniche di trattamento termico. Tra queste, l’adsorbimento generato dallo scambio ionico risulta tra le più efficienti ed economiche. In questo lavoro di tesi si è deciso di sperimentare per l’adsorbimento di coloranti dei composti geopolimerici, in quanto la loro produzione è economica e a basso impatto ambientale. La struttura polimerica che si viene a creare necessita di un contro-catione per bilanciare la carica negativa sull’Al(III), rendendo di fatto i geopolimeri degli scambiatori ionici. Per ottimizzare le proprietà e permettere l’utilizzo in ambito industriale, si è deciso di sintetizzare l’adsorbente geopolimerico in forma di sfere (diametro 2-3 mm). Per ottenere la forma desiderata sono state intraprese ed ottimizzate tre metodologie differenti: la sferificazione mediante ice-templating, mediante consolidamento in PEG e utilizzando la gelazione ionotropica. I prodotti ottenuti sono stati poi sottoposti a caratterizzazione chimico-fisica e morfologica. Successivamente, si è proceduto alla caratterizzazione meccanica e infine a quella funzionale mediante assorbimento di blu di metilene, MB, usato come molecola modello. Poiché i materiali geopolimerici sono facilmente funzionalizzabili tramite l’aggiunta di cariche, sono state indagate le proprietà fotodegradative delle sfere ottenute da impasti compositi con TiO2-anatasio.
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